SANCTA MARIA IN AGRO (CASTANO PRIMO)


 

La chiesa nosatese di Santa Maria in Binda non è l'unico edificio religioso che attesta ancor oggi la presenza longobarda nel territorio di Lonate Pozzolo. Immediatamente a sud della sua frazione Sant'Antonino Ticino, tra i boschi della brughiera, si erge la chiesa di Sancta Maria in Agro. Essa fa parte della Parrocchia Prepositurale di San Zenone in Castano Primo (MI), comune confinante con il nostro, ed è facilmente raggiungibile da via Montello, superando il cimitero di Sant'Antonino Ticino. Anche questa chiesetta, detta popolarmente la "Madonna di Grée", può essere meta di una gita domenicale in bicicletta partendo da Lonate o da uno dei comuni limitrofi, per cui, pur non ricadendo sotto la giurisdizione della nostra parrocchia, vale la pena di dedicarle una pagina apposita. Le notizie sono tratte dalla "Storia di Castano" di padre Virginio Martinoni.

 

L'esterno della Chiesa di Santa Maria in Agro

L'esterno della Chiesa di Sancta Maria in Agro, venendo dal sentiero che la
congiunge alla strada comunale Sant'Antonino Ticino-Castano Primo

 

Sebbene la prima notizia scritta dell'esistenza di una "ecclesia Sanctae Mariae" sia della fine del '300, il santuario della Madonna di Grée ha certamente un'origine molto più antica, risalente forse addirittura all'VIII secolo, ed è l'unica chiesa superstite di un sistema di edifici di culto campestri, simili per forme e dimensioni, collocati molto al di fuori dell'abitato di Castano, ai quattro punti cardinali. Tre di queste chiese oggi non esistono più: a est c'era la chiesa dei Ss.Cornelio e Cipriano, nei pressi dell'attuale cascina Saronna, a sud quella di San Maurizio, al confine con Cuggiono, a ovest quella di San Pietro, al Ponte di Castano. La Madonna di Grée occupa la posizione nord e al centro troviamo la chiesa prepositurale di San Zenone.

Tali chiese non erano state costruite con una finalità pratica, vale a dire per soddisfare le esigenze di culto di una popolazione peraltro poco numerosa, ma avevano prevalentemente una funzione simbolica di consacrazione del territorio castanese.

Il nome "Madonna di Grée" è una corruzione dell'originaria denominazione di "Sancta Maria in Agro", cioè "Santa Maria in campagna". Del tutto erronea la dicitura "Madonna dei Gradi" riportata in alcune carte topografiche, basata sull'equivoca assimilazione alla parola francese "degrée".

La festa della Madonna di Grée ricorre il 5 agosto, sotto il titolo di "festa della Madonna della Neve". Tale ricorrenza si riferisce al miracolo che la tradizione vuole avvenuto a Roma nella notte tra il 4 ed il 5 agosto del 352: la Vergine apparve in sogno a papa Liberio raccomandandogli di costruirle una chiesa nel punto in cui sarebbe nevicato. La neve cadde effettivamente sull'Esquilino, e lì il Papa fece costruire la "basilica liberiana", intitolata a Santa Maria della Neve, cioè l'attuale basilica di Santa Maria Maggiore. Ecco come il poeta romanesco Gioacchino Belli rievoca quell'evento nel suo famoso sonetto « La Madòn de la neve » (datato 14 settembre 1835)

  « ...Un cinqu’agosto, a ora scerta,
nevigò in zimetría su lo sterrato
fra vvilla Strozzi e ’r palazzo Caserta.

  E intanto un Papa s’inzoggnò un sprennore;
e "Vva", ss’intese dí: "ddov’ha ffioccato
fa’ ffrabbicà Ssanta Maria Maggiore". »

Questi elementi rafforzano la tesi dell'origine longobarda della Madonna di Grée: infatti i Longobardi, dopo essersi convertiti al Cattolicesimo, ebbero molto cara la basilica romana, costruita non molti anni dopo la condanna dell'eresia di Ario che essi si erano lasciati alle spalle. Come segno di tale devozione, anche in Lombardia troviamo diverse chiese intitolate alla Madonna della Neve. Da notare che anche l'intitolazione a Castano, nello stesso periodo, di una chiesa a San Zenone, strenuo oppositore del paganesimo e dell'eresia ariana, è sicuramente da intendere come un segno di affermazione di cattolicità da parte dei Longobardi.

 

L'abside della chiesa di Sancta Maria in Agro

L'abside della chiesa di Sancta Maria in Agro

 

Ripercorriamo ora le sue vicende nel corso dei secoli. La chiesa, che misura circa 10 m di lunghezza per 4,80 di larghezza, ha sostanzialmente mantenuto inalterate le sue dimensioni originarie. Nelle piantine delle visite pastorali della seconda metà del '500, tuttavia, appare quasi dimezzata in lunghezza e preceduta da un ampio portico lungo quasi quanto la chiesa. Questo si spiega, probabilmente, con il fatto che la parte anteriore dell'edificio era stata distrutta, probabilmente in occasione di un'incursione di truppe viscontee nel 1358, e non più riedificata.

Il presbiterio era ancora chiuso da un'abside semicircolare, c'era gia il campanile ed inoltre erano presenti delle pitture, tra cui un'immagine della Madonna dipinta sulla parete e protetta da vetro, che viene definita "antica". Constatato che la chiesa era troppo piccolao, net 1597 si suggerì di ampliarla, inglobando nell'edificio anche l'area del portico antistante. La ricostruzione venne fatta negli anni a cavallo tra il '500 e il '600. Fu allora che la chiesa dovette assumere le dimensioni e le forme che sostanzialmente mantiene tuttora.

Già nel 1605 si parla di una statua lignea della Madonna collocata sull'altare, ma non sappiamo se era quella attuale. Non si fa più cenno alle antiche pitture, forse distrutte durante il rifacimento.

La tradizione della Messa solenne in canto celebrata il 5 agosto, con la partecipazione degli scolari del SS.Sacramento, si trova giù menzionata a fine '600, e nel secolo successivo si teneva anche un triduo predicato. Inoltre nella chiesa si celebravano funzioni anche in altri momenti dell'anno.

A più riprese, nell'800 e nel '900, vennero condotti interventi di manutenzione e di restauro. In particolare, negli anni '70 venne rifatta la pavimentazione e a partire dal 1990 si effettuarono vari lavori tra cui l'allacciamento alla rete elettrica ed idrica e la progressiva sistemazione dello spazio circostante, prima occupato da boscaglia.

Vennero acquisiti appezzamenti di terreno per donazione o acquisto e grazie all'impegno degli "Amici del Santuario", un gruppo che raccoglie diversi fedeli sia di Castano sia dei vicini paesi di Sant'Antonino e Vanzaghello, si realizzò un posteggio e venne sistemato il piazzale antistante con ghiaietto e panchine.

Per quanto riguarda i più recenti interventi, nel 2000 si è proceduto al restauro interno, che ha messo in luce la bella cornice cinquecentesca in cotto di stile classico, ed inoltre è stata restaurata la statua della Madonna.

 

La meridiana sulla parete sud di Sancta Maria in Agro

La meridiana sulla parete sud di Sancta Maria in Agro

 

Sulla parete esterna sud della chiesetta si può ammirare anche un orologio solare verticale ad "ore italiche" del XVI secolo: insomma, una bella meridiana, piuttosto rara da trovarsi dalle nostre parti.

Le ore segnate dalla punta dell'ombra dello stilo, o gnomone, in questo tipo d'orologio, indicano la fine del giorno e l'inizio del giorno seguente come ora ventiquattresima (ora del tramonto del sole); tutte le linee orarie segnano le ore trascorse dal tramonto precedente. Le stagioni sono evidenziate dalla lunghezza dell'ombra dello stilo, che nei diversi periodi dell'anno raggiunge le linee giornaliere (o di declinazione del sole) in queste date:

La linea retta orizzontale degli equinozi è caratterizzata dai simboli zodiacali di ariete e bilancia, mostrati nella legenda, che indicano rispettivamente l'inizio della primavera e dell'autunno. La freccia verticale indicata con M, situata al centro del quadrante, indica il momento del "mezzodì vero locale" (metà delle ore di luce) in questo luogo e in tutte le stagioni dell'anno.

Nella foto si legge che sono trascorse 18 ore e 20 minuti dal tramonto precedente di un giorno d'autunno, e mancano 5 ore e 40 minuti al tramonto successivo. Manca poco più di un'ora al "mezzodì vero locale".

È interessante notare che, essendo perfettamente orizzontale la retta equinoziale, la parete su cui si trova questo quadrante è orientata perfettamente a Sud. Il restauro è stato curato nel novembre 2004 dalla Pro Loco di Castano Primo con il patrocinio dell'Assessorato alla Cultura (Restauratore: Lorenzo Pietro Pini; Consulente per la "Gnomonica" Franco Mocchetti).

 

La Statua in legno policromo della Madonna di Grée

La Statua in legno policromo della Madonna di Grée

 

PREGHIERA ALLA MADONNA DI GRÉE

Madre di Dio, Maria, che dal tuo Gesù ci sei stata affidata quale Madre di immensa carità, ricordati di noi Tuoi figli: avvalora le nostre preghiere con la tua autorità presso Dio; mantieni integra e solida la nostra fede, rafforza la nostra speranza, fai risplendere viva la nostra carità. Chiedi per noi quella fortezza che ci faccia perseveranti nel cammino di grazia che ci porterà ad entrare un giorno nell'Amore eterno della Trinità divina. Amen.

Paolo VI

 

Nella Chiesa di Sancta Maria in Agro si dice tuttora messa tutti i mercoledì, mentre la domenica pomeriggio si recita il S. Rosario. Per maggiori informazioni, si consiglia di contattare la Parrocchia Prepositurale San Zenone, via Sant'Antonio 3, 20022 Castano Primo (Ml), tel. 0331-880508.

 

Il crocifisso nell'abside di Sancta Maria in Agro

Il crocifisso nell'abside di Sancta Maria in Agro

 

Aggiungiamo ora alcune notizie sul vicino comune di Castano Primo, nel cui territorio si trova Sancta Maria in Agro. Il territorio comunale misura circa 19 Km quadrati, mentre la popolazione al 31 dicembre 2004 risultava di 10.359 abitanti. Mentre Lonate Pozzolo si trova in provincia di Varese, Castano Primo si trova in provincia di Milano (cliccate qui per accedere al sito della provincia), dunque il confine tra i due comuni è anche confine provinciale. Cliccate qui per accedere al sito di Castano Primo. La parrocchia fa parte dell'arcidiocesi di Milano, zona pastorale IV di Rho, decanato di Castano Primo.

Il nome deriverebbe dalle "Silvae Castanae", con riferimento ai boschi di castagni che anticamente circondavano l'abitato. Castano viene citato per la prima volta in un documento del 712. In età medioevale il borgo appartenne al Contado di Burgària, poi ai conti di Biandrate, quindi passò ai Visconti. In quei tempi esisteva una rocca poi distrutta. Nel ‘500 Castano fu feudo dei Visconti di Brignano, che vi restarono fino al 1717. Un membro di questa famiglia, Bernardino, era l'Innominato manzoniano e aveva la sua casa in Castano. Nel 1604 la cittadina era abitata da circa 1500 persone. Il feudo passò poi al generale Nuño de Portugal e quindi ad altre famiglie, fino all'abolizione del sistema feudale a fine '700. Nel giugno del 1859 si evitò in extremis uno scontro armato tra Austriaci e Franco-piemontesi nel cuore dell’abitato, e i Castanesi attribuirono ciò all’intercessione del Santo Crocifisso. Dopo l'Unità, nel 1863, per decreto di Vittorio Emanuele II, si aggiunse al nome del paese l’aggettivo "Primo". Tra ‘800 e ‘900 si affermò il processo di industrializzazione, con un'iniziale prevalenza del settore serico. Oggi Castano è diventato un importante centro nell'ambito della zona, e nel 1984 si è visto riconoscere il titolo di città. Oltre a Sancta Maria in Agro, a Castano Primo si trovano la chiesa prepositurale di San Zenone, che conserva il Sacro Crocifisso, la chiesa di San Fedele (la prima chiesa pubblica di Castano), la chiesa di San Girolamo (anticamente intitolata a San Bartolomeo), la chiesa di San Rocco e la chiesa della Madonna del Lazzaretto, al cimitero, eretta per la peste del 1630 di manzoniana memoria.

 

La facciata della chiesa di Sancta Maria in Agro

La facciata della chiesa di Sancta Maria in Agro

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Già che ci siete, se lo credete, potete dare un'occhiata alla storia antica di Lonate; altrimenti, cliccate qui e tornate indietro.


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