L'impero degli Aviz

di Filobeche

Stemma dell'Impero degli Aviz disegnato
dall'amico nanwe01 (da questo sito)

POD: Manuel I di Portogallo eredita la corona di Spagna alla morte di Isabella e Ferdinando in quanto marito di Maria d’Aragona, figlia secondogenita dei Re cattolici.

Commento a “L’impero degli Aviz” di Felipe Becheros
Università degli studi della Lega Italica, Firenze, 1990


L’impero degli Aviz: Per sua maestà Graziosa, la regina Manuela di Iberia dal servo fedelissimo Phelipe Becheros. 

Introduzione: Gli antichi ci hanno portato a studiare la storia ed a cercare nei rivolgimenti di questa le ragioni dell’andare avanti e del progresso del mondo.
Ora, voi maestà graziosa, che siete cresciuta avete espresso di sapere come mai il nostro paese da piccolo che era divenne grande e potente e come poi stanco rinunciò al manto del potere per godere come si conviene ai vecchi, di una lunga e meritata pensione che ancora porta i frutti e pare quasi che circondato dall’amore dei suoi figli passi serenamente una seconda giovinezza negli agi e begli ozi della vecchiezza.

L’introduzione, scritta verso la fine dell’800, si apre con la dedica alla giovane regina Manuela II (1833-1891), la quale era da poco salita sul trono (1880).
Dunque già alla fine del secolo scorso gli storici, e tutti sanno che Becheros, benché principalmente un ricercatore, fosse una delle punte di diamante della ricerca, avevano chiara la coscienza che l’impero Iberico era crollato sotto il suo stesso peso, non prima, però di essersi assicurato la pace e la sicurezza.
Il regno di Manuela IIa, per quanto breve, la regina morì poco dopo per una malattia renale, fu identificato con un periodo di pace e prosperità che si è visto tornare solo in questi ultimi recentissimi anni.


Parte I: Di come gli Aviz, nella persona di Manuel I ereditarono la Spagna.

Vi è una parte precedente molto didascalica e noiosa, secondo lo stile detto Cervantiano, dell’epoca che tratta dell’espansione dovuta alla riconquista e della scoperta delle Americhe e di come Isabella e Ferdinando governarono la Spagna.
Il testo conosciuto come L’impero degli Aviz inizia cosi:


Detto questo [come spiegato sopra un breve e noioso riassunto della Spagna N.d.C] nel 1479 capitò alla famiglia reale dei cattolicissimi e piissimi re di Spagna la peggior tragedia che Dio altissimo possa mandare su una famiglia, la morte di un figlio.
Infatti in quell’estate [stava precedentemente trattando dell’anno 1479 N.d.C.] il giovane principe Giovanni di casa Trastamara aveva dimostrato di aver contratto il terribile morbo della Tisi che di li a poco lo farà perire; quale fu lo sgomento dei due cattolicissimi e reali genitori lo lasciamo immaginare, dopo un solenne e grandissimo e bellissimo funerale il corpo di Giovanni venne seppellito con tutti gli onori che spettano ad un re nella bellissima chiesa di Burgos.
Era diventata erede al trono, e con lei il marito, Maria d’Aragona.
Se fosse salita al trono avrebbe offerto tutte e tre le corone iberiche al marito Manuel I di Portogallo, noto condottiero e grande navigatore come il padre suo.
Perciò nonostante tutto il dolore Isabella e Ferdinando furono contenti di avere un siffatto genero e non dover sopportare il Tedesco.

La morte di Giovanni Trastamara fu assai inaspettata e fu un colpo durissimo per i sovrani di Spagna, si dice addirittura che Isabella cadesse pure in depressione e soffrisse molto, comunque effettivamente Manuel I fece pervenire doni e molte volte visito i suoceri.
Benché da altre fonti si sappia che non celasse le sue ambizioni di essere “imperatore” di Iberia come lo era stato Alfonso il saggio, egli fu sempre cortese con i genitori della Sposa e mai, prima dell’incoronazione fece trasparire la sua volontà di dominio.
Becheros qua vi fa un breve accenno e non sviluppa il caso per intero, comunque il ”tedesco” citato è Filippo d’Asburgo detto il bello marito di Giovanna terzogenita dei Trastamara e detta la “felice” per il buon matrimonio.
C’era a corte ostilità per i tedeschi soprattutto perché il marito di lei non aveva mai fatto uno sforzo per imparare alcun che di Spagnolo salvo qualche bestemmia.


Approfittandosi della giusta congiuntura fece entrare il Portogallo nella corsa al nuovo mondo e nel 1494 firmò con i suoceri il trattato di Tordesillas, che dopo una bolla Papale, garantiva al Portogallo il diritto, una volta unificato con la Spagna, a colonizzare gli spazi del nuovo mondo, ma lasciava libero arbitrio ai colonizzatori di origine Spagnola di andare ad insediarsi nelle terre Portoghesi in Africa ed Estremo oriente.
Non minore importanza ebbe agli occhi degli Hidalgos spagnoli, anche il fatto che Manuel I inviasse duemila fanti in soccorso dei re cattolici nell’assedio di Granada.

Non c’è da stupirsi: Granada era una provincia ricca e sarebbe entrata a far parte del suo regno, e dunque, anche per non sfigurare con i suoceri vi partecipò con due reggimenti e soprattutto con la flotta, furono sue le navi da guerra che strapparono ai mori l’importante fortezza di Gibilterra la cui posizione prometteva agli Aviz la possibilità, una volta assicuratesi il trono di Spagna di avere un ponte per l’Africa.

Non furono solamente tempi di avventure Spagnole per il Portogallo ma anche tempi di grande espansione coloniale, Manuele I aggiunse all’impero Portoghese il Brasile, sotto le grandi gesta di Pedro Alvarez e Alfonso D’Albuquerque, con impresa che fece meraviglia, rese sicura la via per le Indie aperta da poco da Vasco de Gama e rese stabile il predominio Portoghese nell’Indiano oceano e fin nel Pacifico.

Prima di diventare re di Spagna e dover interessarsi alle vicende delle Indie Spagnole Manuele, come appunto nota il Becheros fece grande utilizzo delle piccole risorse del Portogallo da un lato per non rimanere indietro alla più popola Spagna, dall’altro per far si, una volta uniti i tre regni di cui era erede, il Portogallo fosse quello più ricco e che potesse in questa maniera diventare di diritto la guida della monarchia iberica.

Isabella di Spagna rese l’anima a Dio poco tempo dopo nell’anno del signore 1504, rimaneva solo re Ferdinando d’Aragona il quale però, facendo pervenire a Manuele le insegne regie della Castiglia si ritirò a reggere solo il governo dell’Aragona, con particolare attenzione alla questione Italiana dove da poco Carlo VIII di Francia aveva tentato di assumere la corona di Napoli.
Benché vano il tentativo aveva suscitato grande apprensione a Toledo (e di conseguenza anche a Lisbona), L’Italia Francese avrebbe rischiato di compromettere anche la Sicilia Aragonese [cioè Spagnola] e con essa il controllo del mediterraneo occidentale da parte delle corone Iberiche.
Onde rafforzare questa sua politica marinara, Manuel richiama dalle indie, nell’anno 1512, un promettente giovanotto di media classe tal Casitigliano Hernan Cortez.
Sin da quando era immigrato nelle Indie occidentali [i Caraibi N.d.C] Cortes aveva progettato di esplorare la costa del nuovo continente, ora però tornava in Spagna e gli veniva affidata una nuova e più pericolosa missione.

La "Madonna della Seggiola" (1514) di Raffaello Sanzio, disegno della mia amica Patrizia Di Terlizzi

La "Madonna della Seggiola" (1514) di Raffaello Sanzio, disegno della mia amica Patrizia Di Terlizzi

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Filobeche ci ha inviato anche una Timeline della sua ucronia. Eccola:

POD: Manuele I di Portogallo, sposato a Maria d’Aragona succede ai re Cattolici di Spagna, poiché sua moglie non muore, ed unifica tutte e tre le corone Iberiche.

Note: Ho deciso d’infilare in questa ucronia anche Israele in America e la Lega Italica, perciò non sarà lineare come le mie solite Ucronie ma avrà alcuni "sbandamenti".
Nota per gli Italiofili: non è detto che la lega Italica vi piacerà

1479: Giovanni Trastamara, unico figlio maschio dei re Cattolici, muore per malattia, e dopo un solenne funerale è inumato nella cattedrale di Burgos.

1492: Granada cade nelle mani dei re di Spagna dopo una lunga e feroce battaglia, la riconquista è considerata conclusa.
Durante l’assedio il marinaio Genovese Cristoforo Colombo offre alla regina il suo progetto di raggiungere le Indie navigando verso occidente.
Pochi mesi dopo essere partito da Palos Colombo incontra terra si tratta del continente Americano fino ad allora ignoto.

1494: I re Cattolici inaugurano, sotto la direzione di Tomas de Torquemada, e con la benedizione del Papa, l’inquisizione reale Spagnola, che diventa di fatto la polizia segreta dei due sovrani; essa è infatti usata per spezzare ogni opposizione specie quella che proviene dai Moriscos e dagli Ebrei.

1494-1498: Carlo VIII di Francia, invade l’Italia per impossessarsi del trono di Napoli che egli reclama come erede degli Angiò.
Sebbene il re Francese occupi Napoli, facendo crollare la lega Italica, a causa dell’isolamento diplomatico in cui si trova e dell’opposizione dell’Aragona che ha mobilitato la flotta deve ritirarsi.
Ferdinando d’Aragona assume la corona di Napoli. 
Viene firmato da Spagna e Portogallo il trattato di Tordesillas che sancisce le sfere di colonizzazione e d’influenza tra le due nazioni.

1496: Davide Ben Salomon, un giovane pastore sostiene di aver ricevuto una visione dall’Angelo Gabriele che gli ordina di abbandonare la Spagna e lasciare l’Europa per il nuovo mondo appena scoperto.

1497: Davide convince alcuni rabbini della bontà della sua visione ma la richiesta portata davanti ai re Cattolici non ottiene il via libera. 

1500: Pedro Cabral scopre il Brasile e subito i mercanti e gli avventurieri Portoghesi si insediano nella regine 

1501: Manuele di Portogallo sposa Maria d’Aragona e diventa erede presuntivo al trono di Spagna.

1504: Isabella la Cattolica muore dopo un lungo e prospero regno, Manuele I entra a Toledo acclamato “Rex Hiberiae” dalla gente, Ferdinando d’Aragona cede il governo della Castiglia a Manuele e si ritira a Governare i soli regni della corona aragonese.
Manuele firma con Giovanna, detta la Felice per il fortunato matrimonio con Filippo d’Asburgo, il trattato di Valladolid nel quale la giovane duchessa di Borgogna rinuncia ai diritti sulle corone di Castiglia e d’Aragona, non cosi la terza figlia Isabella maritata a Enrico VIII che rifiuta di firmare il documento.
Il trattato di Tordesillas viene abrogato e rinnovato con il trattato di Oporto che praticamente lascia al re di Portogallo ogni decisione finale in merito allo stanziamento di colonie in Africa, Indie orientali ed occidentali.

1506: Hernan Cortes, un brillante giovane hidalgo immigrato nelle indie all’età di 18 anni, propone al viceré delle Indie occidentali di attaccare le coste del Messico, il vicerè, seguendo le direttive che giungono da Lisbona, adesso sede del trono, rifiuta ed rimpatria Cortez.
Cortez si fa conoscere a corte per un tipo intraprendente e spietato.
Carlo V eredita dal padre Filippo il ducato di Borgogna e l’arciducato d’Austria, il regno di Boemia ed il ducato di Slesia, praticamente diventando il sovrano più potente della Germania.
Massimiliano, ancora imperatore, si ritira a governare il ducato di Tirolo.
Carlo è erede presuntivo al trono imperiale. 

1503-1515: Alfonso di Albuquerque conduce una campagna navale e terrestre sia nell’oceano indiano che nella penisola Araba.
Dopo aver rapidamente sconfitto le arretrate marinerie del sultanato di Zanzibar e preso possesso dell’Isola persiana di Ormuz (rinominata in Portoghese Homoz) fa vela con alcuni compagni per Goa che viene conquistata e messa al sacco.
Da Lisbona a Goa il traffico navale Portoghese è praticamente senza rivali.

1506: Filippo il bello d’Austria muore, gli succede sul trono di Borgogna, non senza difficoltà, il giovane figlio Carlo d’Asburgo. 

1510: Giunge la notizia che il Messico è occupato da un ricco e potente impero indigeno che possiede inesauribili risorse d’oro, dopo alcuni fallimentari esplorazioni ordinate dal Viceré delle Indie, Bartolomeo De Las Casas, un giovane prete, chiede ed ottiene da Re Manuel di poter evangelizzare gli Indios, inizia la sua predicazione presso i popoli Caraibici.
Viene fondata Vera Cruz in seguito al riuscito sbarco sulla costa.
Martin Lutero, dopo lunga ed attenta riflessione, scrive ed attacca alla porta della cattedrale di Wittemberg, le sue 95 tesi, nasce la riforma protestante.

1515: Diventa re di Francia Francesco I che cerca in tutte le maniere di diventare imperatore ma l’ingenti somme di denaro che vengono a Carlo dai tributi delle Fiandre garantiscono all’Asburgo il titolo d’Imperatore.
Manuele I permette agli Ebrei di lasciare l’Iberia e d’insediarsi, come coloni della Corona nel nuovo mondo.
Gli israeliti, dopo una breve sosta all’Avana, sbarcano in gran numero nella terra detta Florida dove costruiscono la città di Efraim.
Cortes abbandona la Spagna per l’India, diventa vicerè d'India ed inizia una campagna di sottomissione degli stati indù meridionali.

1517-1521: Hernan Cortes contando sulla superiorità della flotta Portoghese, è viceré e ammiraglio generale delle indie Vasco de Gama, sulla potenza e l’addestramento dei soldati spagnoli, sulla fame di terra degli Hidalgos e puntando sul fatto che gli stati di Mysore e Hyberabad sono mussulmani(e cioè di fatto le guerre in india sono una continuazione della riconquista) ottiene vittorie sfolgoranti.

1517-1518: Cortez, forte di un esercito di 15.000 mila uomini, dalla città di Goa marcia alla volta di Magalore e Calicut appartenenti ai cosi detti Sultanati Deccan che erano in aperta guerra civile.
La presa delle città divenne un mito della storiografia Iberica e fu coronata dal successo tanto che con l’oro e le spezie che vennero raccolte Manuele I poté pagare le truppe per le campagne successive.

1521: Dopo un accesa lotta con Francesco di Francia, Carlo diventa imperatore dei romani con il nome di Carlo V.
Tuttavia nel frattempo si è diffusa nei paesi del nord la fede evangelica, propagata dall’ex-monaco agostiniano Martin Lutero che vuole riportare la chiesa alla purezza evangelica.
Cortez assedia ed espugna Bjapur dove per un mese lascia le sue truppe libere di compiere i peggiori misfatti nella maggior libertà possibile.
A Manuele I succede il figlio Giovanni III, tutti e tre i regni Iberici lo riconoscono quale re, solo la Castillia, tramite le Cortes si agiterà per alcuni mesi.

1522-1525: Prima guerra di Milano, Francesco di Francia rivendica per motivi dinastici il trono di Milano; tuttavia Carlo che non vuole lasciare un feudo cosi importante nelle mani di Francesco scende in Italia con un grande esercito.
Benché a Melegnano le truppe Francesi siano vittoriose sugli Svizzeri al soldo degli Asburgo, la vittoria si trasforma in una pesante sconfitta a Pavia dove lo stesso Francesco è Catturato

1523: Cortez, praticamente signore del Bjapur pradesh, espande l’impero iberico anche nel Nord ponendo la città di Ahmadnagar a vassallaggio verso la corona iberica.
In Svezia Gustavo I di casa Vasa, sconfigge i Danesi, che erano per l’ennesima volta penetrati nel regno nordico con l’intenzione di annetterlo, diventa re di Svezia e proclama il luteranesimo fede di stato, inizia l’ascesa della Svezia a potenza del nord.

1526-1530: Si forma la Lega di Cognac che vede contrapporsi all’imperatore Venezia, Francia e Papato.
Infatti Francesco, dopo essere stato liberato da Carlo prende di nuovo le armi contro di lui, tuttavia la guerra non procede neppure stavolta come sperato, difatti le truppe tedesche, i famigerati Lanzichenecchi; soldati mercenari di fede evangelica, dopo aver messo a sacco Prato e Firenze(quest’ ultima per farvi rientrare i medici contro una repubblica appoggiata dai Francesi), metteranno a sacco pure Roma, suscitando lo sdegno dell’intera cattolicità.

1528: Francesco approfittando della possibilità offerta si rivolge alla Spagna, la cui comprovata fede cattolica è inattaccabile, offre a Giovanni III la possibilità di spartirsi l’Italia e formare una nuova lega da contrapporre all’Imperatore.

1529: Il Papa, il re di Iberia nel ruolo di re di Napoli, la Repubblica Senese, Il re di Francia come Duca di Milano, i Duchi di Mantova e Ferrara partecipano a Spoleto alla conferenza di Spoleto.
Viene decisa la creazione di una Lega Italica per tenere a bada l’impero, definito dal Papa “Germanico” e dissacratore, tutti gli stati membri si offrono d’inviare soldati e navi nella guerra e di pagare congiuntamente le spese fatte.

1530-1535: Seconda fase della guerra di Cognac.
Venezia e Genova costrette ad entrare nella Lega Italica(IIa lega Italica), Carlo impegnato a Nord non può impedire che Cortez, richiamato dall’India, invada Firenze e deponga i Medici.
Dopo altri quattro anni di guerra, Carlo accetta la pace di Cambrai.
La pace porta il Piemonte alla Francia, neutralizza Milano instaurando una repubblica sul modello di quella Svizzera (si costituiscono quattro province a governo comunale, più Modena che però si regge sul governo di una ramo di casa d’Este), La lega Italiana è riconosciuta ma è palesemente uno strumento Franco-Ispanico per governare l’Italia.

Bandiera della Spagna comprendente anche l'emblema del
Portogallo, disegnata dall'amico nanwe01 (da questo sito)

1531: I principi Tedeschi di fede Evangelica si costituiscono nella lega di Smalcalda con l’intenzione di “proteggere la fede Evangelica e le libertà tedesche”.
Bartolomeo de Las Casas raggiunge, Tenochtitlan capitale del potente impero Atzeco ed inizia a predicarvi la Fede. Gli Indigeni lo riconoscono come Quetzalcoatl e iniziano ad ascoltarlo.

1531-1535: Guerra della lega di Smalcalda, Carlo cerca di forzare i principi al Cattolicesimo ma questi, grazie all’aiuto di Francia (che ha tutto l’interesse a vedere debole l’Impero), Danimarca e Svezia, pur venendo sconfitti non vengono sottomessi.

1535: Un altro esploratore iberico, Francisco Pizarro, sbarca in America e conquista gran parte della costa del Brasile, sconfiggendo i nativi e penetrando per miglia lungo il corso del Rio delle Amazzoni, qua riceve la notizia di un immenso e ricchissimo impero che si estende oltre le montagne.

1536-1540: Pizarro arriva alla corte di Manco Capac II, Inca dei Quechua e vi scopre un impero ricchissimo d’oro.
Tuttavia Giovanni III rifiuta la sua conquista preferendo l’espansione in India e nel pacifico.
Pizarro comunque partecipa alla guerra civile, ancora in corso tra Manco Capac II che regna nel centro e nel sud del paese contro Huescar II che regna da Quito sul nord del paese.
Le armi iberiche danno la vittoria a Manco Capac II che cede la provincia, detta poi Ecuador, a Pizarro che la dona a Giovanni III.
Pizarro rimarrà , però, governatore e vita della provincia dove introdurrà il cristianesimo e esporterà oro e guano a Lisbona diventando immensamente ricco.

1537: La Toscana viene eretta a Ducato sotto la famiglia Rucellai, il primo duca di casa Rucellai sarà Alessandro I.
Un tentativo dei medici di prendere Firenze con l’aiuto di mercenari svizzeri fallisce; Le proprietà medicee vengono confiscate e cedute alle famiglie magnatizie fiorentine che appoggiano i nuovi duchi.

1537-1538: Giovanni III di Iberia si scontra con le flotte turche, ma viene sconfitto dalla flotta di Solimano guidata dal corsaro Barbarossa.
Il trattato di pace impone all’Iberia di non molestare per 20 anni le coste africane.

1537-1542: Hernan De Soto conquista, per ordine del re Giovanni III, sia l’isola di Borneo, che la penisola di Malacca strappandola ai rispettivi sultani.
Quando però cerca di muovere in Thailandia (Regno di Ayuttha) viene sconfitto ed ucciso.
Il trattato di Phnom Penh conclude la guerra riconoscendo all’Iberia il controllo di Malacca.

1540: L’imperatore Atzeco Chauctmal si converte al Cristianesimo e fonda la prima chiesa cristiana dedicata a San Bartolemeo.

1541: Stefano Degama, per ordine del re, assiste le truppe Etiopi nella guerra dell’Imam (un conflitto locale tra il Negus d’Etiopia ed un locale Imam islamico che si era rivoltato), Degama con 150 fucilieri prende Massaua che viene ceduta al Portogallo, insieme a 1500 schiavi neri, come riparazione per le spese sostenute.

1545: Bartolomeo De Las Casas raggiunge ed evangelizza Quito; poi spinto dal desiderio di portare la vera fede agli Inca raggiunge Cuzco attraversando tutto l’impero attraverso un viaggio lungo e pericoloso ma, vuole la leggenda, costellato di miracoli.

1545-1550: A differenza degli Atzechi gli Inca Quechua non riconoscono subito Bartolomeo per un Dio ma comunque gli permettono di predicare la sua religione.
Dopo molte sofferenze, persino una fustigazione in pubblico e la prigionia per tre anni sulle Ande (1546-1549) , Manco Capac III si converte pubblicamente dopo, dice lui, aver sognato Viracocha che gli diceva di essere il Cristo predicato da Bartolomeo.

1550: Dopo una lunga campagna militare Gustavo I Vasa di Svezia conquista definitivamente la Finlandia e fonda Helsingborg ( HL Helsinki) come fondaco per la flotta e base avanzata verso la Russia.

1551: Mentre in Germania i protestati chiamano in aiuto Enrico II di Francia per combattere Carlo V, in Inghilterra viene dato alle stampe il “Book of Common Prayer” che sancisce definitivamente la nascita della chiesa di stato inglese.

1551-1559: Montezuma III imperatore del Messico, converso alla fede Cristiana lancia una serie di campagne militari verso il nord ed il sud del Messico per “conquistare e sottomettere i pagani”, poi con la fede del converso recente distrugge e perseguita la casta sacerdotale Atzeca fino a farla sparire.

1553: Maria, poi detta la Sanguinaria, regina di Scozia diventa regina d’Inghilterra, i tentativi di tenere sul trono Jane Gray fatti dai protestanti falliscono.
Inizia la lotta alla riforma.

1554: Filippo di Fiandra, unico figlio di Carlo V, sposa a Winchester Maria d’Inghilterra, mentre Elisabetta, figlia di Edoardo IV, viene rinchiusa nella torre di Londra, insieme a diversi sostenitori, alcuni decapitati.

1555: La pace di Augusta tra Carlo V Enrico II ed i principi protestanti segna la nascita del concetto di “cuius regius eius religio”, praticamente riconosce ai principi riformati libertà di culto e ai Francesi le conquiste fatte.
Filippo viene nominato erede dell’impero, a scapito di Ferdinando d’Austria.

1556: Filippo II diventa imperatore, ma vede riaccendersi le lotte con i Francesi; in India le forze Moghul catturano Delhi e Akbar è incoronato imperatore (Gran Moghul) d’India.
Primi scontri tra truppe Iberiche e Moghul.

1557: L’Inghilterra entra in guerra contro la Francia a favore dell’Impero Germanico, le vittorie imperiali non portano a nulla di decisivo anche per la prudenza di Filippo; nella pace che viene siglata, però, la Francia riceve le conquiste del 1554 ma cede alcune città in Fiandra.
La città Cinese di Macao viene conquistata dalla flotta Iberica che ne fa il centro principale del commercio con la Cina.

1557-1563: Emanuele Filiberto, detto testa di Ferro, si rivolta contro i Francesi nella speranza di recuperare il suo ducato, contando sull’aiuto di Carlo V e Filippo di Borgogna, ma il loro intervento è limitato è non è decisivo.

1559: Una rivolta di palazzo depone Maria d’Inghilterra, diventa regina Elisabetta I° che proclama l’atto di Supremazia e rinforza la chiesa nazionale.
Pace definitiva tra Francia ed impero a Cateu-Cambresis, il Piemonte viene diviso tra la casa di Savoia (che mantiene le terre avite) mentre il Piemonte viene ceduto alla Francia.

1560: Montezuma III in presenza dell’ambasciatore Iberico e del governatore Iberico di L’Avana dedica la grande piramide del sole di Tenochtitlan all’apostolo Bartolomeo in onore di Las Casas.

1562: Notte di San Bartolomeo in Francia, dove i cattolici guidati da duchi di Guisa uccidono centinaia di ugonotti per le strade di Parigi.

1564: Guerra di Malta contro i Turchi da parte dell’Iberia, nello stesso anno truppe Iberiche sbarcano nelle isole Pacifiche (HL Filippine) ed iniziano a conquistarle con brutalità.

1566: Filippo II rifiuta agli stati generali olandesi, in maggioranza calvinisti, di radunarsi, questi fanno scoppiare la ribellione preludio a più di ottanta anni di guerra.
Filippo assegna al Fratello Giovanni di Boemia la repressione della rivolta; vengono cacciati i protestanti anche dai paesi bassi del sud, specie dalla “capitale” Gand.

1567: In Francia scoppia la seconda guerra di religione, mentre Giovanni nei paesi bassi reprime ancora più duramente la rivolta olandese ma cosi facendo essa aumenta d’intensità e violenza.
Maria di Scozia è costretta ad abdicare in favore del figlio Giacomo VI.

1570: Papa Pio V scomunica la regina Elisabetta d’Inghilterra ed invita Filippo a “riportare l’ordine” nella nazione Inglese accompagnandolo “alla lotta contro l’eresia ed alla propaganda della vera fede cristiana”

1571: Sebastiano di Iberia e varie nazioni della lega Italica, ma non la Francia impegnata nella guerra dio religione, scendono in campo per difendere Venezia attaccata dall’impero Ottomano.
Viene messa in mare, al comando del duca di Braganza, un’imponente flotta da guerra che cerca di raggiungere l’Isola di Cipro; si ha l’imponente battaglia di Lepanto dove le marinerie cristiane sconfiggono quella del sultano.
Dato che la lega si sente potente, attacca Cipro con tutta la massa dei suoi soldati e libera l’Isola veneziana dalla minaccia.

1572: Trattato di Costantinopoli, La lega Italica (sotto il controllo di Venezia) mantiene il controllo dell’Isola di Cipro.
In Francia scoppia, a seguito del terribile massacro di San Bartolomeo, la quarta e più grave guerra di religione che sembra mettere a dura prova lo stato Francese.
Emanuele Filiberto si ribella ancora e stavolta conquista Torino; Filiberto accetta la fede riformata, ma cosi facendo provoca l’ira di Filippo
e di Sebastiano d’Iberia, che minacciano di muovere guerra al Savoia.

1575: Un tentativo di chiamare alla guerra i principi protestanti contro l’Olanda ribelle risulta un fallimento: i principi rifiutano di prendere le armi contro l’Olanda eccetto il Brandeburgo che invia 2000 soldati, nasce il mito del “Tradimento di Berlino”

1576: Pesantissime rivolte dei soldati Austriaci, a cui non è pagato il denaro, mettono in crisi Filippo, i ribelli mettono a sacco Anversa e altre città riformate, Filippo dichiara bancarotta.

1578: Sebastiano I di Portogallo entra trionfale in diverse città del Marocco dopo la sua stupenda vittoria a Al Kasr al Kebir grazie alla superiore tecnica bellica dei Tercios castilliani.
La vittoria apre al Portogallo il controllo dell’Africa del nord.
Annesse Ceuta e diverse altre piccole località che rendono stabile il controllo Iberico del mediterraneo occidentale.

1579: Francis Drakes rivendica per Elisabetta I il New found land è inizia la colonizzazione, specie tra le sette più radicali dei puritani, di una massiccia immigrazione in america.

1581: Il Parlamento Inglese proibisce la religione cattolica Romana, mentre intanto la guerra in Olanda diventa sempre più grave, i principi protestanti favoriscono i ribelli, inviando denaro ed armi, tanto che le province del nord riescono a proclamare l’indipendenza ed a diventare una repubblica guidata dalla casa d’Orange.

1583: Iberia, Borgogna, Austria ed Ungheria, la Francia e gli stati Italiani aderiscono al calendario Gregoriano che fa slittare la data di dieci giorni per recuperare il tempo andato perso con il calendario Giuliano.

1585: Filippo II riesce, più o meno bene a recuperare il controllo dei paesi bassi meridionali, ma l’Olanda continua a sfuggire.
La Colonizzazione Inglese procede anche verso sud soprattutto presso la città di Roanoke fondata da Sir Walter Raleigh in quella terra che verrà chiamata Carolina.

1586: Francis Drake attacca Efraim e saccheggia alcune città sulla costa, gli Efraimiti rispondono costruendo il forte di Miapolis (HL Miami) e cercando di attaccare Roanoke, la flotta Efraimita viene attaccata ed affondata lo stesso anno.

1586: Filippo II lancia un’offensiva contro l’Inghilterra, e per cercare di tenerla fuori dagli affari Olandesi, e per vendicare la morte di Maria di Scozia, giustiziata da Elisabetta per un tentato colpo di stato.

1587: Sigismondo Vasa viene eletto re di Polonia e Lituania 

1586-1589: Guerra d’Inghilterra, le forze Germanico-Borgognone marciano sul Londra, che espugnano facilmente, Elisabetta Ia è costretta alla fuga e si ritira a York.
Filippo riceve la corona di Principe di Galles da una delegazione di nobili Gallesi, e quasi subito incominciano le persecuzioni contro gli Anglicani che fuggono in massa verso Roanoke, dove la flotta imperiale è sconfitta da Francis Drake.
York cade nel 1588 e con lei la “regina Vergine” che viene giustiziata a Londra.
Filippo viene proclamato re di Inghilterra e sposta la sua capitale da Ghent alla City, qua assume il nome di Filippo I d’Inghilterra; la Scozia sentendosi minacciata dichiara guerra e occupa alcune regioni del nord dell’Inghilterra.

1590: Le truppe Borgognone sono sconfitte però dai soldati Scozzesi presso l’antico vallo romano di Adriano e costrette ad impegnarsi in una guerra su due fronti avendo a sud l’Olanda da distruggere ed a nord la Scozia da invadere.
Tuttavia l’invasione dell’Irlanda da parte del duca di Stiria Ferdinando ha successo e Ferdinando diventa Re d’Irlanda.

1591: Maurizio di Nassau sconfigge ripetutamente l’esercito imperiale in una serie di clamorose battaglie praticamente liberando l’intera Olanda moderna.

1592: Enrico IV di Navarra accetta il cattolicesimo e diventa re di Francia, fine delle guerre di religione Francesi; Sigismondo III Vasa diviene anche re di Svezia creando un super impero nordico, egli accetta il luteranesimo e costringe il Sejem polacco-lituano a riconoscere questo cambiamento, in compenso promette di non alterare la religione cattolica in Polonia. 

1593: Francis Drake viene riconosciuto come capo della colonia di Roanoke che si da una costituzione repubblicana sul modello dell’Olanda ribelle, un secondo tentativo di occupare le colonie americane dell’Inghilterra si trasforma in un insuccesso anche grazie all’intervento della flotta di Efraim che blocca quella imperiale alle Bahamas.
Trattato delle Bahamas tra Repubblica di Virginia e Efraim (riconosciuto dall’Iberia a cui, tecnicamente, Efraim deve fedeltà)

1595: William Shakespeare fa mettere in scena per la prima volta il suo più celebra dramma “Romeo e Giulietta”, Filippo II tra gli spettatori.

1598: L’Olanda inizia la sua attività colonizzatrice nell’oriente anche in seguito alle ripetute sconfitte inflitte agli imperiali (spesso con il contributo, decisivo delle sovvenzioni deigli stati luterani imperiali), Filippo III, succeduto al padre, accetta il trattato di Edimburgo che pone fine alla guerra di Scozia, firma anche con gli Olandesi la cosi detta tregua dei venti anni.
Sigismondo III sconfigge lo zio Carlo Alberto e occupa Stoccolma, il parlamento svedese ed il Sejem polacco lo confermano re di Svezia, Polonia e Lituania, e dopo aver assistito all’emanazione dell’editto di Nantes da parte di Enrico IV, che garantisce libertà di culto agli Ugonotti, Sigismondo passa l’editto di Cracovia garantendo libertà di culto ai Cattolici in Svezia ed agli evangelici in Polonia-Lituania.

1604: I Francesi fondano Montreal in quello che sarà il Quebec, l’Iberia favorisce l’immigrazione di puritani e riformati inglesi in America per contenere l’Egemonia Asburgica in Europa.

Filobeche

Cliccate sulla miniatura sottostante per osservare una cartina ingrandita di questa Timeline:

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Passiamo alla nuova ucronia di Tommaso Mazzoni:

Gli Asburgo a Milano

1446
Federico III d'Asburgo, imperatore si mette d'accordo con Alfonso d'Aragona e con Filippo Maria Visconti (Trattato di Milano) per una politica anti-veneziana, nell'ambito della quale Filippo Maria scrive un testamento a favore dell'Asburgo, mentre Federico III si impegna, come Imperatore, a garantire la successione di tutti gli eredi, legittimi o meno di Alfonso sul trono di Napoli, in cambio dell'Infeudamento del Regno di Napoli all'Impero, cosa che fa imbestialire il Papa Eugenio IV (veneziano), che tuttavia muore lo stesso anno di Filippo Maria. Il successore, Niccolò V, riconoscerà la situazione in cambio di maggiori concessioni al Concordato di Milano del 1448 (questo pre-pod giustifica la tenuta asburgica di Milano)

1447
Rocambolescamente, l'Imperatore Federico III si trasferisce a Milano e ne prende il controllo; riesce a respingere i Veneziani, con la collaborazione degli Aragonesi e mantiene la fedeltà di Francesco Sforza garantendogli il titolo ereditario di Marchese di Caravaggio.
La decisione di risiedere a Milano provoca un po' di malumori oltralpe, di cui approfitterà Mattia Corvino.

1465-1470
Federico III propone un alleanza al suo storico Nemico Mattia Corvino, in ordine di conquistare Venezia, cosa che si conclude con la sconfitta della Serenissima, che rimane una città libera, ma all'interno dell'Impero.

1480
Poco dopo la morte della madre arriva a Milano Carlotta, figlia di Anna di Savoia e del principe Federico di Napoli.

1485
Mattia Corvino invade l'Austria. Come in HL riesce a prendere Vienna.

1486
Diversamente dalla nostra Timeline, Mattia Corvino riesce a farsi eleggere re dei Romani contro Massimiliano d'Asburgo; Federico III rimane però imperatore; riconosce Mattia Re dei Romani in cambio di un patto di mutua successione Asburgo-Hunyadi.

1490
Muore Mattia I, Re dei Romani, eletto al suo posto Massimiliano d'Asburgo; in virtù del patto di mutua successione, Massimiliano d'Asburgo diventa Re d'Ungheria.

1493
Alla morte di Federico III (I come Duca di Milano) Massimiliano I d'Ungheria, Duca di Borgogna ius uxoris, diventa Sacro Romano Imperatore e Duca di Milano.

1494
Massimiliano prende dimora a Milano.

1495-1496
In virtù della sua alleanza con Ferdinando d'Aragona (suggellata dal matrimonio di Filippo d'Asburgo con Giovanna di Trastamara e di Margherita d'Asburgo con Giovanni di Trastamara) Massimiliano I sconfigge a Fornovo i Francesi, e fa prigioniero Re Carlo VIII, che in cambio della liberazione deve rinunciare definitivamente a Napoli.

1500-1504
Nonostante l'alleanza familiare, Massimiliano non può disattendere il trattato di Milano, che lo impegna, in quanto imperatore, a difendere il diritto al trono di tutti i discendenti di Alfonso I di Napoli; L'Impero, avvalendosi dell'aiuto del generale Cesare Borgia, sconfigge gli Spagnoli di Gonzalo de Cordoba, e garantisce la corona a Ferdinando.
In premio per i suoi servigi Cesare è riconosciuto principe di Romagna, e sposa Carlotta di Napoli, dalla quale avrà una figlia, Lucrezia.

1503
Ascanio Sforza diventa Papa con il nome di Alessandro VII.

1505
Alla morte di Alessandro VII è eletto papa Alessandro Farnese con il nome di Paolo III; sarà il papa più longevo della storia della Chiesa.

1507
Muore il Duca di Borgogna e reggente di Castiglia Filippo d'Asburgo, il successore Carlo si reca a Milano dove il nonno, Massimiliano d'Asburgo lo prepara per la successione.

1509
Muore Cesare I Principe di Romagna, gli succede la figlia Lucrezia I, sotto la reggenza dell'omonima zia.

1516
Muore Ferdinando d'Aragona, Reggente di Castiglia, Carlo gli succede in tutti i titoli Spagnoli.

1517
Milano è elevato al rango di Arciducato (l'Arciducato di Milano include i territori Veneziani annessi).
Siccome sono stati i Medici e l'Imperatore a finanziare la costruzione di San Pietro, non c'é stata alcuna vendita delle indulgenze.

1518
Elevati i Medici al rango di Duchi di Toscana con Lorenzo II.

1519
Muore Massimiliano I Re d'Ungheria, Arciduca d'Austria, Re di Boemia, Arciduca di Milano e Sacro Romano Imperatore, gli succede il nipote Carlo, Sacro Romano Imperatore con il nome di Carlo V.

1520
Isabella d'Aviz sposa Giovanni I, succeduto al lontano cugino Lorenzo come Duca di Toscana.

1521
Nasce Cosimo de'Medici, erede di Toscana.

1526
Battaglia di Mohács, l'esercito unito di Sacro Romano Impero (Napoli, Tocana e Romagna inclusi), Ungheria, Regno di Polonia-Lituania e Spagna annienta i Turchi; Solimano il Magnifico viene ucciso, e l'armata Cristiana dilaga; solo il valore e la lealtà del Gran Vizier salva l'Impero Ottomano dalla disfatta totale; Serbia, Bosnia, Montenegro, Principati Danubiani e Bulgaria sono unite nel Regno di Balcania, la cui corona è data a Ferdinando d'Aragona fratello dell'Imperatore, che fissa la sua capitale a Sarajevo. Nella battaglia muore anche il Duca di Toscana, cui succede il figlio Cosimo sotto la reggenza di Isabella d'Aviz.
Carlo sposa Lucrezia I Borgia, Principessa di Romagna ed erede al trono di Napoli.

1527
Nasce Filippo d'Asburgo, erede al trono di Spagna, Ungheria, Austria, Milano, Borgogna e Romagna.

Continua...

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Diamo la parola ad Alessio Benassi:

Dopo la sconfitta e la morte di Riccardo III nella battaglia di Bosworth Field, il Conte di Lincoln John de la Pole, erede presuntivo di Riccardo III come figlio di sua sorella, raduna un esercito e prende in consegna il giovane Edoardo Conte di Warwick, figlio di Giorgio Duca di Clarence rilegittimato da Riccardo III come possibile erede al trono e adottato dalla Regina Anna Neville.
L'esercito York, radunate forze sufficiente da Nord affronta l'esercizio di Enrico Tudor a Cambridge, dove l'ultimo pretendente Lancaster muore.
L'esercito della Rosa Bianca entra a Londra e proclama il giovane Edoardo Re d'Inghilterra, mentre John de la Pole assume il titolo di Lord Protettore.
Il corpo di Riccardo III, riesumato, viene tumulato a Westminster, e successivamente passato il periodo di lutto avviene l'incoronazione.
Che accade?

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Gli risponde Dario Carcano:

Sembrerebbe che Edoardo Conte di Warwick fosse mentalmente ritardato, e che per questo motivo Riccardo III gli preferì come erede John de la Pole.

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E Tommaso Mazzoni aggiunge:

Comunque comanda de la Pole e la casa di York (e si sa, da dietro il trono si governa meglio) e quindi, è possibili un appoggio Inglese alla Borgogna e alla Bretagna, con buona pace di Luigi XI e della sua ragnatela.

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Federico Sangalli dice la sua:

Secondo la maggior parte degli storici, il de la Pole mirava al trono per sé stesso, tant'è che quando morì stava guidando una ribellione per incoronare un falso Edoardo di Warwick (in realtà un impostore di nome Lambert Simmel) nonostante Edoardo fosse vivo e vegeto nella Torre di Londra e lui lo sapesse benissimo, con l'idea prima di instaurare Edoardo (vero o falso cambia poco: il primo è mentalmente incapace, il secondo è completamente nelle tue mani) e poi di rimpiazzarlo in un secondo tempo. Quindi:

Edoardo VI 1485-1510
(Reggenza diretta di John de la Pole)
Giovanni II 1510-1527
Edmondo I 1527-1533
Guglielmo III 1533-1539
Riccardo IV 1539-1545
Margherita 1545-1599
Giovanni III 1599-...

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C'è pure il parere di Alessio Mammarella:

Tempo fa, in una discussione sulle guerre d'Italia, avevo provato a ipotizzare la fuga dalle carceri di un altro impostore, Perkin Warbeck, che i sostenitori ritenevano fosse Riccardo di Shrewsbury. Essendo quello scenario ucronico italocentrico, alla fine il presunto Riccardo, riconosciuto poi come tale dopo aver ottenuto la protezione francese, finiva per coprirsi di gloria in Italia e diventare Re di Napoli. In uno scenario anglocentrico, il campione (vero o presunto) degli York potrebbe ritentare la conquista del regno, magari sostenuto dal sovrano francese, indispettito dalla propensione dei Tudor a stringere rapporti con la Spagna. E se cominciasse una nuova "guerra dei cent'anni" combattuta stavolta sul suolo britannico invece che su quello francese?

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Diamo ora la parola a Thomas Howard:

PREMESSA STORICA:
1413 - Enrico di Lancaster viene incoronato nell'Abazia di Westminster Re di Inghilterra
1415 - Enrico V si imbarca per la Francia, conquista Harfleur dopo un duro assedio, sconfigge i Francesi ad Agincourt
1416 - la flotta inglese di Giovanni di Lancaster, Duca Bedford, sconfigge quella franco-genovese che assediava Harfleur
1417 - nuova campagna alla conquista della Francia
Gennaio-agosto 1419 - Rouen, capitale della Normandia, cade in mano inglese, Parigi è assediata
1420 - Trattato di Troyes, con il quale si riconosce Enrico V d'Inghilterra legittimo erede di Carlo VI di Francia. Enrico V sposa Caterina di Valois, figlia di Carlo VI

QUI COMINCIA L'UCRONIA:
1420 - Carlo di Valois, Signore di Burges, ex Delfino di Francia, non accetta i termini del Trattato di Troyes e inizia una rivolta, che viene presto sedata nel sangue sulle colline belghe, attorno al castello di Hougoumont, nei pressi del villaggio di Waterloo. Carlo di Valois viene preso prigioniero e rinchiuso alla Torre di Londra, in una prigionia dorata: non ne uscirà più
1421 - nasce il figlio di Enrico d'Inghilterra e Caterina di Valois, chiamato Enrico come il padre
1422 - Carlo VI di Francia muore, consentendo, finalmente, ad Enrico di Lancaster di unificare le corone di Inghilterra e di Francia
1439 - Enrico V d'Inghilterra e di Francia muore, lasciando al figlio diciottenne l'unione delle due Corone
1443 - in Kent esplode una ribellione, contro la Corona, i duchi francesi colgono l'occasione per sollevarsi contro l'Anglais Cochon, come viene chiamato Enrico VI, supportati da Riccardo, Duca di York, che torna da una campagna in Irlanda, conquistando Londra
1448 - la ribellione è sedata, la presa di Enrico VI su entrambi i troni è più salda che mai: la nobiltà maggiore rinnova il giuramento di fedeltà al Re; solo in Francia continuano epidosi di brigantaggio e guerriglia ad opera di banda mercenarie rimaste prive di contratti e cavalieri minori, più dovuti all'avidità che a sentimenti patriottici.

Come continuarla?

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Gli replica Alessio Benassi:

Edoardo di York, con l'appoggio del Conte di Warwick, inizia una rivolta contro i Lancaster, le premesse per la guerra delle due rose ci sono tutte, la Borgogna con i Valois appoggia gli York e la Scozia contro l'Inghilterra, il potere inglese viene meno in Francia. Infatti la fine del ramo principale dei Valois porta i duchi di Borgogna puntano al trono di Francia.

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E ora, l'idea di Mattia Sandre:

Jon Haraldsson fu l'ultimo jarl norreno di Orkney e Shetland; dopo la sua morte (secondo alcuni fu assassinato, secondo altri naufragò) la dinastia di cui faceva parte si estinse, e il ruolo di jarl fu assunto da nobili scozzesi; qualche secolo dopo, le isole passarono dalla Danimarca (che aveva inglobato la Norvegia) alla Scozia, come risarcimento per una dote mai pagata - in quanto la principessa Margaret di Danimarca era promessa in sposa a James III di Scozia. Orkney e Shetland seguirono da quel momento le sorti del regno scozzese, e pochi secoli dopo la lingua norn (molto simile a faroese e islandese, come si può vedere qui) si estinse. Ma se lo jarl fosse rimasto in sella? Il modo più veloce per risolvere questo problema è far vincere velocemente a Jon la guerra civile contro il pretendente Snaekoll Gunnisson, guerra che nella nostra timeline si protrasse per le lunghe, rendendo indispensabile la mediazione del re Haakon IV di Norvegia. Lo jarl era appunto di ritorno dalla corte del suo sovrano, quando naufragò.

Se Snaekoll muore o viene catturato in battaglia, vanificando il suo tentativo di spodestare lo jarl, che da quel momento in poi passa il resto dei suoi giorni nel suo piccolo feudo isolano, le vicende di Orkney e Shetland seguono quelle della Norvegia, diventando quindi un possedimento danese; se Caithness rimane in mano norrena (Jon Haraldsson morì nel 1231, ma Caithness venne ceduta alla Scozia solo nel 1266) Caithness, e non le isole, diventerebbe parte della dote di Margaret. Data l'estensione da microstato delle isole, non credo possano influenzare più di tanto il corso della Storia successiva, ma ad oggi sarebbero molto probabilmente una dipendenza danese come le Far Oer; oppure, data l'importanza del Mare del Nord nella Seconda Guerra Mondiale, potrebbero seguire un destino simile a quello dell'Islanda, diventando una repubblica indipendente - grande il doppio delle vicine Far Oer, ma con 10.000 abitanti in meno.

Senza il petrolio scoperto nelle Shetland negli anni 70, la Scozia sarà più debole in questa Tl e con essa il suo indipendentismo. Non si arriverebbe certo fino ai tentati referendum di qualche anno fa che furono a un passo dall'ottenere la piena indipendenza. Ovviamente il partito indipendentista scozzese esisterebbe lo stesso, ma sarebbe molto marginale e quasi folkloristico (stile lega lombarda degli esordi), equiparabile a quello gallese.

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Gli risponde William Riker:

Nome ufficiale: Repubblica di Orcadi e Shetland (Orknøyene og Hjaltland Republikk)
Capitale: Kirkjuvagr (in norn "Baia della chiesa")
Altre Città: Leirvik (in norn "Baia fangosa"), capoluogo delle Shetland
Forma di governo: Repubblica parlamentare
Capo dello Stato: Erik Larsen (Partito Liberaldemocratico) dal 1999
Primo Ministro: Alistair Mikaelson (Partito Liberaldemocratico) dal 2011
Fondazione: 17 giugno 1944 (indipendenza dalla Danimarca durante la Seconda Guerra Mondiale)
Superficie: 2.456 km2
Abitanti: 44.559 abitanti
Densità: 18 abitanti per km2
Lingua: Norn (usato l'inglese)
Religione:
Luterana, minoranze cattoliche
Moneta: Euro
Economia: allevamento, pesca, turismo, estrazione di idrocarburi
Prefisso telefonico: +01806
Targa automobilistica: OH
TLD: .oh

Storia:
Un guscio di nocciola carbonizzato scoperto durante alcuni scavi nel 2007 a Tankerness su Hrossey (in inglese Mainland) risalente al 6600 avanti Cristo indica la presenza di tribù nomadi mesolitiche nelle Orcadi. I primi insediamenti permanenti conosciuti sono rappresentati da un villaggio neolitico sull'isola di Papa Westray risalente al 3500 avanti Cristo. Si pensa che il villaggio di Skara Brae, l'insediamento neolitico meglio preservato d'Europa, sia stato abitato circa dal 1300 avanti Cristo. Durante l'età del bronzo furono costruite altre grandi strutture in pietra.
Pitea di Marsiglia visitò la Gran Bretagna verso il 320 avanti Cristo e la descrisse con una forma triangolare, con una punta settentrionale chiamata Orcas; questo toponimo può riferirsi a Dunnet Head, da cui le Orcadi sono visibili. Gli etimologi interpretano solitamente l'elemento orc- come un nome tribale dei Pitti che significa "giovane cinghiale"; coloro che parlavano l'antico irlandese si riferivano alle isole come Insi Orc ("isola dei cinghiali"); l'arcipelago è conosciuto come Arcaibh nel moderno gaelico scozzese.
Durante l'invasione romana della Britannia, il "Re delle Orcadi" fu uno degli undici leader delle isole che l'imperatore Claudio riuscì a sottomettere nel 43 d.C. a Camulodunum (Colchester). Nel 43 d.C. il geografo romano Pomponio Mela e nel 77 d.C. Plinio il Vecchio nominano le Orcadi e parlano anche di sette isole che chiamano, rispettivamente, Haemodae e Acmodae, che potrebbero identificarsi con le Shetland. Tacito nel 98 d.C. parla della scoperta delle isole Orcadi, che la flotta romana al comando del suocero Agricola aveva scoperto e identificato con la mitica Thule.
Nell'antica letteratura irlandese si fa riferimento alle Shetland come Inse Catt ("isole dei gatti"), che potrebbe essere stato il nome prenorrenico delle isole. La tribù Cat occupò anche parte della Scozia settentrionale e il loro nome si ritrova in Caithness. L'antico nome dell'attuale Shetland è Hetlandensis, attestato nel 1190, che diventa Hetland nel 1431 e Hjaltland nel XVI secolo. La maggior parte delle isole Shetland ha un nome di origine oscura e forse pre-norrenica, probabilmente pittica.
Lot, Signore delle Orcadi, è uno dei personaggi del Ciclo Arturiano. Beda il Venerabile si riferisce alle isole Orcadi come "Orcades insulae" nella sua opera "Historia Ecclesiastica Gentis Anglorum" (anno 731). I coloni norreni arrivati nel tardo IX secolo interpretarono orc come orkn in antico norreno, che significa "foca", con l'aggiunta del suffisso ey, "isola". Il nome divenne pertanto Orkneyjar, che significa "isole delle foche". Secondo la "Historia Norvegiæ", le Orcadi presero il nome da un conte chiamato Orkan.
Intorno al VII secolo vi giunsero dei missionari che iniziarono a convertire la popolazione al Cristianesimo. Verso il IX secolo le isole furono invase dai Vichinghi che ne fecero il quartier generale delle loro spedizioni piratesche intraprese contro le coste della terraferma scozzese. In risposta, il re norvegese Harald Hårfagre annesse le Isole del Nord, comprendenti Orcadi e Shetland, nel 875. Questa storia, che appare nella Orkneyinga Saga ("la Saga degli Uomini delle Orcadi"), è basata sui successivi viaggi di Magnus III di Norvegia e alcuni studiosi pensano che i racconti siano apocrifi. Rognvald Eysteinsson ricevette le Orcadi e le Shetland da Harald come contea come risarcimento per la morte del figlio in una battaglia in Scozia e fondò una dinastia che controllò le isole per secoli dopo la sua morte.
Nel 1468 le Orcadi furono date in pegno da Cristiano I, nel suo ruolo di Re di Norvegia, come assicurazione per il pagamento della dote della figlia Margherita, fidanzata con Giacomo III di Scozia. Dato che il denaro fu regolarmente corrisposto, le isole sono tornate sotto la Corona di Norvegia fino al 1815, quando passarono alla Danimarca. Allorché tale paese fu occupato dai nazisti il 9 aprile 1940, le isole furono occupate dai britannici onde prevenire tentativi di invasione tedesca. Durante la Seconda guerra mondiale alcune navi provenienti dalle isole Shetland fornirono un servizio di soccorso clandestino alla Norvegia occupata dalle truppe della Germania; questa serie di operazioni venne chiamata l'"autobus delle Shetland". Il cacciasottomarini Hitra ha resistito alla guerra ed oggi è adibito a museo.
Dopo un fallito tentativo britannico di annetterle, respinto dalla popolazione con un referendum, il 17 giugno 1944 si eressero a repubblica indipendente, come l'Islanda e le Fær Øer. Nel 1978 al largo delle isole furono scoperti grandi giacimenti di greggio, che ne aumentarono notevolmente la ricchezza. Nel 1973 esse entrarono a far parte della CEE e nel 1999 adottarono l'euro. A differenza del Regno Unito, nessuna forza politica (e soprattutto non il Partito Liberaldemocratico, che domina la vita politica della Repubblica) chiede l'uscita dall'Unione Europea. Esiste un movimento di opinione che chiede l'indipendenza delle Shetland dalle Orcadi, ma gode di scarso seguito.

William Riker

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E ora, la proposta di Paolo Maltagliati, nata per soddisfare un desiderio ucronico di MorteBianca:

Carlo meno Temerario

P.O.D.: Giorgio Plantageneto di York, duca di Clarence, non entra in rotta con il fratello Riccardo per l'eredità del duca di Warwick. Carlo il Temerario è leggermente meno Temerario, soprattutto dopo che ha sistemato la questione di Maria sua figlia.

1470: Carlo il Temerario prende accordi con Edoardo IV, suo cognato, durante l'esilio in Zelanda: uno dei suoi fratelli sposerà Maria, sua figlia, una volta giunta in età da marito. La scelta inizialmente cade su Riccardo. A questo punto, il Valois, risolto, apparentemente, il dilemma che lo assillava, si dedica alla ripresa dei fili per l'organizzazione di una nuova lega del bene pubblico.

1472: Assedio di Lectoure. Luigi XI è costretto a ritirare il proprio contingente a sostegno della spedizione punitiva del vescovo di Albi contro Giovanni V d'Armagnac e Rodez in concomitanza di una rottura della tregua da parte di Carlo il temerario e di Carlo di Guienna.

1473: Giovanni V d'Armagnac ha un figlio, Giovanni VI, da Giovanna di Foix-Etampes.
Carlo il Temerario di Borgogna si riappacifica con Renato d'Angiò, signore di Bar, Lorena e Provenza e pretendente al trono di Napoli. Si suppone che il motivo di tale riavvicinamento sia dovuto anche al fatto che Carlo (in questa TL) sventò l'avvelenamento di Nicola (che naturalmente annulla il suo fidanzamento con Anna di Francia), suo nipote ed erede, da parte di Luigi XI, che voleva incamerare i domini angioini dopo averne usato le rivendicazioni per i propri scopi.

1474-1476: Carlo il Temerario, ai ferri corti con gli svizzeri, esercita un informale protettorato sul ducato di Savoia, avvalendosi anche dell'alleanza con Milano. Per aumentare la propria rete di alleati, si avvicina anche gli Asburgo. Vende a Massimiliano, duca d'Austria la contea di Ferrette, rivendicata dagli stessi Asburgo, in virtù dell'acquisto di Alberto II nel 1324.
Giovanni V d'Armagnac muore. Il fratello Carlo prende la reggenza per Giovanni VI
Al giovane Massimiliano, pur tuttavia, serve una moglie. Carlo preme affinché sposi la vedova di Giovanni V. L'Asburgo esita, poiché questo gesto potrebbe irritare sia i principi tedeschi, sia il re di Francia. Alla fine, però, cede alle insistenze del signore borgognone.
Nel frattempo, Eleonora di Navarra e Gastone IV di Foix-Grailly sono luogotenenti del regno di Navarra per conto di Giovanni II d'Aragò.

1477: Anno di matrimoni, nascite e morti.
Muore Isabella Neville duchessa di Warwick. Nel frattempo Riccardo III, contro l'opinione del fratello Edoardo, si è sposato con Anna Neville. A questo punto, Maria di Borgogna sposa Giorgio Plantageneto, fresco vedovo, diventando così principe consorte di Borgogna.
Carlo il temerario muore in battaglia contro gli svizzeri, ma Giorgio, compreso nel suo ruolo, vendica il genero/cognato sconfiggendoli, con l'aiuto del fratello Riccardo a Neufchatel.
Massimiliano d'Asburgo sposa Giovanna di Foix, sorella di Gastone IV di Foix, luogotenente di Navarra.
Nasce Anna di Bretagna.

1478: Muore Giovanni VI d'Armagnac. Giovanna accusa Carlo di avvelenamento e invoca l'aiuto del marito Massimiliano. E' guerra tra le due fazioni. Luigi XI propone una spartizione: Rouergue a Giovanna e Armagnac a Carlo. Giovanna rifiuta, ottenendo anche l'appoggio del fratello, spalleggiato dalla moglie e dal padre di lei, Giovanni II d'Aragò, nella contesa.
A quel punto, Luigi, pressato anche su altri fronti, abbandona a sé stesso Carlo d'Armagnac. In cambio, però del suo riconoscimento a legittimo sovrano di Armagnac e Rouergue di Giovanna ed agli eventuali figli di lei con Massimiliano, chiede ed ottiene tutti i territori a nord del fiume Tarn.
Nasce Giovanni di Trastamara, Principe delle Asturie.

1479-1480: Altri anni mirabili.
Muore Giovanni II d'Aragò. Il trono Aragonese passa al figlio Ferdinando, marito e principe consorte di Castiglia in virtù del suo matrimonio con la regina Isabella.
Eleonora diventa regina di Navarra, e suo nipote Francesco Febo luogotenente.
Nasce Giovanna, figlia terzogenita di Federico d'Aragò e Isabella di Castiglia.
Nasce Carlo d'Asburgo-Lomagne, figlio di Massimiliano e Giovanna di Foix.
Nasce Enrico di Borgogna, figlio di Giorgio di York e Maria la ricca.
Pochi mesi dopo, siamo già nel 1480, Renato d'Angiò muore, lasciando in eredità anche la Provenza a suo nipote Nicola, che si era appena sposato con Ludovica di Savoia.

1483: Morte di Edoardo IV di Inghilterra, Riccardo di Gloucester viene nominato nel testamento del sovrano quale tutore per i figli. Pur tuttavia, nel giro di pochi mesi il Gloucester spedisce i nipoti nella torre di Londra e si fa nominare re Riccardo III. Da subito iniziano i sommovimenti contro di lui. Giorgio di Clarence, principe consorte di Borgogna, tuttavia, lo appoggia.

1485: Enrico VII Tudor solleva il vessillo della rivolta. Riccardo chiama in aiuto il fratello Giorgio, che appronta un esercito da mandare in ausilio del fratello, re di Francia permettendo. Carlo VIII, da poco asceso al trono, è però, per ora, in buoni rapporti con la Borgogna, per quanto la sua politica di incamerare nei possedimenti della corona molti feudi francesi proceda indefessa.
Battaglia di Bosworth. Riccardo muore. Pur tuttavia l'esercito di Giorgio, nel frattempo, è sbarcato. Raccoglie gli sbandati dell'armata del fratello e riesce a sconfiggere l'esercito del Tudor alle porte di Londra. Si fa incoronare come re Giorgio I d'Inghilterra.
Carlo VIII si allarma enormemente.

1484: Dopo la morte di Francesco Febo l'anno precedente, muore anche Caterina di Navarra. Molto probabilmente si tratta di avvelenamento, ad opera della moglie di Massimiliano (che comunque risiedeva raramente nello stato pirenaico). Si apre la questione dell'eredità del Foix e del regno di Navarra. L'Asburgo, infatti, per conto del figlio e della moglie, rivendica entrambe le signorie. In cambio del sostegno Castigliano, Massimiliano ottiene di fidanzare il proprio figlio primogenito con Giovanna di Trastamara. Carlo VIII di Francia, invece, sostiene Gastone di Foix-Etampes, in virtù della legge salica.

1485-1489: Guerra del Foix. Il regno di Francia si trova impegnato in una lunga e logorante guerra. Infatti, dopo i primi successi (conquista di Fezenscac, 1486; assedio di Pamplona, 1487), è costretto a fare marcia indietro in virtù dell'intervento borgognone. Quando anche Nicola di Provenza si unisce alla coalizione nel 1489, Carlo è costretto a stipulare una pace con i propri nemici. In cambio del riconoscimento della successione nel Foix, Bearn ed in Navarra del piccolo Carlo II d'Asburgo-Lomagne, Massimiliano e Giovanna cedono al sovrano di Parigi il Rouergue, girato, come luogotenenza, a Gastone.

1491-1492: Nicola di Angiò sposa in seconde nozze Anna di Bretagna. Nuova guerra con Carlo VIII. Anche questa volta gli schieramenti sono molto simili ed il risultato sfavorevole al re di Francia, che deve ancora una volta ingurgitare l'amaro boccone di un matrimonio indesiderato, guadagnandoci, in cambio, però, Rethel, Nemours, Bar e Nevers.

1492: Le monarchie iberiche di Castiglia ed Aragona scacciano i mori da Granada. Cristoforo Colombo propone ad Isabella di Castiglia di viaggiare verso occidente per raggiungere il Catai.
Nasce Renata d'Angiò, figlia di Anna e Nicola.

1494: Enrico di Borgogna-Inghilterra sposa Bianca Maria Sforza. Tale matrimonio da' origine alle pretese Yorkiste sul ducato di Milano. Da questa unione nascerà subito dopo Filippo Edoardo. Viene fidanzato a Renata d'Angiò.

1496: Matrimonio tra Giovanna Trastamara di Castiglia e Carlo d'Asburgo-Lomagne, principe di Viana.

1498: Sale al trono Luigi XII di Francia, del casato Valois d'Orléans, che rispolvera le rivendicazioni sul ducato di Milano. Organizza un grande esercito per calare in Italia. In virtù dell'alleanza matrimoniale, gli anglo-borgognoni provano a fermarlo, ma vengono sorprendentemente sconfitti. Il sovrano francese è un ottimo comandante e non ha perso tempo a riorganizzare il proprio esercito in virtù di tale spedizione. Attraversa la Provenza, vincendo la resistenza di Nicola e varca le Alpi. Luigi è furbo: paga la connivenza degli spagnoli promettendo loro di cedergli il regno di Napoli.

1500-1505: Ripresa della guerra anglo-francese. Nel frattempo la campagna del re di Francia ottiene un discreto successo, assicurandosi il ducato di Milano. Pur tuttavia, è costretto a tornare sui suoi passi quando Massimiliano decide di calare in Italia, costringendo anche gli spagnoli a recedere dall'accordo fatto con Luigi XII. Spartizione del regno di Napoli tra Massimiliano e Ferdinando.

1509: Guerra della lega di Cambrai. Dopo la disfatta di Agnadello, Venezia resiste alle forze imperiali e del ducato francese di Milano, soprattutto grazie al fatto che il papa cambia fronte e chiede aiuto ad angioini ed anglo-borgognoni. Questi ultimi riescono a vendicarsi della sconfitta subita qualche anno prima con l'aiuto degli svizzeri e costringono i francesi a ritirarsi da Milano.

1510: Matrimonio tra Renata d'Angiò e Filippo Edoardo.
Viene sancita una pace tra i contendenti. I Francesi guadagnano la Vandea con Nantes, oltre a diversi borghi della Piccardia. Milano torna agli Sforza, mentre gli spagnoli tengono il regno di Napoli. Per cementare l'unione tra gli ispano-imperiali e gli anglo-borgognoni, viene sancito il fidanzamento tra Giorgio, il figlio appena nato dei giovani Renata e Filippo Edoardo e la leggermente più grandicella Teresa (nata 1507), che in virtù della morte di Giovanni Trastamara, Isabella Trastamara-Aviz e la demenza della madre dopo aver dato alla luce due infanti deceduti prestissimo, è la tenutaria ereditiera di Castiglia e Aragona.

1527: Matrimonio tra Teresa d'Asburgo-Lomagne-Trastamara e Giorgio Plantageneto York-Valois-Angiò-Sforza. L'anno dopo nasce il piccolo Enrico, futuro re di Inghilterra, Sacro Romano Imperatore, Re di Napoli, Boemia, Ungheria, Sicilia, Sardegna, Castiglia e Aragona, duca d'Austria, Milano, Borgogna, Lorena e Bretagna. (i titoli comitali sono parecchi, non sto qui a elencarli tutti...)
La guerra con la Francia nel frattempo è proseguita, a fasi alterne, ma è sempre più chiaro che, nonostante gli sforzi, l'ispessimento del blocco degli alleati contro il trono di Parigi è sempre più forte e difficile da scalfire.

E poi?

Paolo Maltagliati

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Così gli risponde l'amico MorteBianca:

Meravigliosa, non mi aspettavo nulla di meno da te, davvero ottima. Una sola domanda: Enrico, in questa timeline, eredita parecchi titoli, ma vigendo in casa Asburgo la linea patrilineare devo dedurre che li "reclama", ma a possederli saranno gli Asburgo di linea primogenitale, giusto?

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Ma Paolo scuote la testa:

Beh, no, dato che gli unici maschi in grado di rivendicare sarebbero i figli illegittimi di Sigismondo del Tirolo, oppure i figli di Cunegonda e Alberto di Baviera. I fratelli e gli zii di Max sono stati parecchio sfortunati... Che poi, se anche avessero avuto effettivamente discendenze maschili, non credo avrebbero avuto la forza di contrastare tale concentrazione di potere. Se vuoi complichiamo le cose e facciamo che Sigismondo del Tirolo ha figli da Radegonda di Valois, che non muore nel 1445 ma sopravvive tanto da dargli un figlio. Ma questo stravolgerebbe ulteriormente l’ucronia.

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Allora MorteBianca corregge il tiro:

No, va bene così, è perfetta di suo. Praticamente tutta la timeline è impostata per dare un sistema di parentele parallelo a quello Asburgo per i Tudor, di territori che li accerchiano, di parentela con gli stessi Asburgo. Successivamente una serie di battaglie e contese territoriali che pongono gli Asburgo in successive sconfitte e la perdita di discendenti validi.

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E Paolo replica:

Caro MorteBianca, i modi per arrivare ad un risultato coerente sono infiniti. L'unica cosa cui bisogna stare attenti è discernere questi infiniti e validi modi coerenti dagli altrettanto infiniti modi incoerenti...
Quindi è valido il mio quattrocentesco come può esserlo il tuo o quello di Tommaso cinque-seicentesco.
In più, tecnicamente, la mia Timeline è una variante "eretica" dato che i sovrani di Inghilterra sono ancora Plantageneti York, non Tudor( dato che ho approfittato del fatto che Carlo il Temerario era marito di Margherita di York).
Detto questo, alcune precisazioni: qui Massimiliano è sostanzialmente, una pedina nelle mani di Carlo il temerario, che persegue una lucida politica di accerchiamento e isolamento della monarchia francese a lungo termine, portata avanti con altrettanta lucidità da Giorgio suo successore. Insomma una continuazione della Guerra dei Cent'Anni con armi diverse ed un teatro più ampio.
È la Francia la vera sconfitta di questa Timeline e la versione più completa ed efficace di quel che gli Asburgo avrebbero voluto/dovuto fare, sorte permettendo. Sorte che ho reso oltremodo benevola...
Noticilla: nella sua persona Enrico, gratia dei romanorum imperator etc. etc. assomma in sé anche la piena legittimità dinastica del regno di Sicilia, attraverso aragonesi, angioini e impero, ci avete fatto caso?

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C'è anche l'idea di William Riker:

Giovanni di Trastámara, figlio secondogenito di Ferdinando II d'Aragona e di Isabella di Castiglia, non muore improvvisamente il 4 ottobre 1497 a causa di una febbre violentissima di natura ignota, ma eredita i regni di Castiglia ed Aragona, oltre ai domini in Italia e alle immense colonie in America. Con il casato di Trastámara assicurato sul trono di Castiglia e Aragona, il futuro Carlo V, figlio di Giovanna di Trastámara e di Filippo il Bello d'Asburgo, erediterà "solo" i territori paterni dell'Impero, dell'Austria e della Borgogna. Come cambia la storia europea?

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Gli replica Alessio Mammarella:

La mancanza dell'oro spagnolo per Carlo V, se ricordate, era anche uno dei punti iniziali dell'ucronia da me proposta tempo fa su un diverso esito della battaglia di Toro. Quella elezione imperiale fu così importante perché il giovane Carlo stava concentrando nelle sue mani un potere enorme, e gli altri sovrani ne erano spaventati, a partire da Francesco I, il cui regno era praticamente accerchiato dai domini di Carlo. Se però la Spagna avesse avuto un suo sovrano autonomo, è possibile che la competizione per il titolo non sarebbe stata così accanita, e che Carlo avrebbe potuto farcela anche senza sborsare cifre esorbitanti (che poi, lasciatemelo dire, una elezione che si risolve in un'asta è cosa veramente squallida). Ciò sarebbe dipeso anche dalla situazione politica negli anni precedenti, e mi riferisco chiaramente alle guerre d'Italia. L'alleanza tra spagnoli e tedeschi contro la Francia era inevitabile oppure era "forzata" da ragioni dinastiche? Nel primo caso, la dinamica di quelle guerre sarebbe stata identica rispetto alla HL. In caso contrario, invece, non è detto che avremmo visto i terceros spagnoli a Pavia, tanto per fare un esempio. Di fatto, la questione italiana era scomponibile:
- Milano interessava all'Impero ed alla Francia in funzione anti-Impero;
- Napoli interessava a francesi e spagnoli per questioni dinastiche e commerciali;
Poiché dopo il 1504 non si è più combattuto nel meridione d'Italia, possiamo immaginare che la Spagna, dopo aver messo in sicurezza il possesso di Napoli, Sicilia e Sardegna, non avrebbe avuto più interesse a partecipare al conflitto. Del resto la Spagna aveva anche intrapreso la colonizzazione di un Nuovo Mondo, e certamente arruolare eserciti da mandare in giro per l'Europa era più un fastidio che una utilità (provando a ragionare da un punto di vista puramente spagnolo). Quanto all'importanza di Milano per il collegamento con i Paesi Bassi: in questa ucronia i Paesi Bassi appartengono all'Austria, non alla Spagna, dunque il ducato di Milano per gli spagnoli sarebbe stato un territorio come un altro.
Tirerei quindi la conclusione che la battaglia di Pavia nel 1525 avrebbe visto i francesi contro un esercito approntato dall'Impero e composto dai famosi lanzichenecchi. Vittoria francese e nessun sacco di Roma. Certamente il conflitto sarebbe proseguito, ma con meno risorse a disposizione e con un diverso atteggiamento della Spagna (che poteva essere sua alleata per convenienza, ma che non era automaticamente sua disposizione) Carlo V avrebbe dovuto coltivare maggiormente il rapporto con l'Inghilterra. Forse avrebbe forzato il Pontefice ad annullare le nozze di Enrico VIII, così da sventare lo scisma ed ottenerne l'alleanza, in qualità di sovrano cattolico, contro la Francia ed i principi protestanti? In cambio di quell'aiuto, Carlo avrebbe preteso da Enrico un matrimonio tra Filippo d'Asburgo (che in questa ucronia sarebbe Imperatore) ed Elisabetta Tudor? (Maria, ai fini dell'annullamento del matrimonio, sarebbe stata magari dichiarata figlia adulterina e quindi estromessa (una cosa simile era accaduta a Giovanna di Navarra nel XIV secolo). La cosa difficoltosa è tenere conto dell'esistenza della Spagna come stato indipendente, e capire che tipo di politica avrebbe fatto re Giovanni ed i suoi successori... thinking in progress!

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Diamo la parola a Bhrihskwobhloukstroy:

La Politica Spagnola era guidata dalla questione del collegamento territoriale con le Due Sicilie: storicamente, il fatto che Re di Spagna sia diventato Carlo V ha reso meno ferma la Politica Estera della Spagna, perché ha introdotto la questione dei Paesi Bassi, altrimenti non ci sarebbe mai stato alcun dubbio (e anche nella realtà alla fine ha prevalso il Partito Spagnolo): conquistare la Cadena de Oro, in pratica la Linguadoca, la Provenza, Nizza, Genova e la Corsica, Milano, i Feudi Imperiali in Lunigiana, Pisa, Siena e se possibile lo Stato Pontificio. Senza Unione fra Spagna e Impero, le Guerre d'Italia sarebbero state ancora più lunghe e violente, perché non ci sarebbero state deviazioni geopolitiche. Casomai, la disputa fra Spagna e Impero per il Finale si sarebbe spostata su Milano, che per l'Impero era indispensabile da quando la Svizzera era sfuggita – come si sarebbe poi visto – definitivamente (1499) come possibilità di collegamento già con l'Austria Anteriore e la Borgogna (prima ancora che coi Paesi Bassi veri e proprî).

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Federico Sangalli invece propone:

Nel 1477 Luigi XI riesce a catturare Maria di Borgogna e a impedirne il matrimonio con Massimiliano d'Asburgo, ma la giovane rifiuta di sposare un nobile francese e rimane pertanto prigioniera. Nel 1483 Luigi XI muore e Carlo VIII accetta di liberare la giovane e restituirle i Ducati purché, come similmente imposto alla Bretagna, non si sposi senza il consenso del Re di Francia. Lo stesso anno Filippo di Savoia diventa vedovo di Margherita di Borbone e due anni più tardi egli si propone proprio a Maria, presentandosi come una garanzia, lui, vecchio alleato di suo padre Carlo il Temerario, contro le mire francesi e imperiali. Carlo VIII non è molto convinto ma Filippo partecipa in prima linea della sua spedizione in Italia del 1494, permettendo di riportare gli francesi a Napoli e facendo così cadere ogni veto dei Valois. Nel 1496 Filippo eredita poi il Ducato di Savoia. Filippo II di Savoia e IV di Borgogna muore poi il 7 novembre 1497 (purtroppo non vedo motivi per evitarlo). Filiberto II il Bello, figlio di primo letto, diventa Duca di Savoia, mentre Carlo II il Buono (per ora presupponiamo che almeno nome e soprannome siano uguali, nulla lo impedisce e ciò non riguarda le azioni differenti rispetto alla realtà storica che potrebbe compiere) diventa Duca di Borgogna in corregenza con la madre, formalmente ancora Duchessa in carica, dividendo nuovamente i possedimenti fino alla morte di Filiberto senza figli nel 1504. Nel frattempo Massimiliano d'Asburgo ha sposato Anna di Bretagna nel 1490: entrambi furono genitori molto proliferi e dunque non vedo motivi perché non possano continuare ad esserlo. Possiamo presumere almeno un maschio, che chiameremo Claudio (Anna aveva fatto voto a San Claudio per il primo figlio, affinché sopravvivesse fino all'età adulta, da cui la sua prima figlia in HL, Claudia), nato nel 1491, e una femmina, Margherita, nel 1493. Anna muore poi nel 1514 e Massimiliano nel 1519. Grazie alle mazzette dei Fugger il 29enne Claudio d'Asburgo diventa Sacro Romano Imperatore al posto di Carlo V (immagino che in questa TL, con geni diversi e senza il soggiorno spagnolo, sia superfluo dire che l'alter ego di Filippo d'Asburgo non muoia giovane). Nel mentre, nel 1496, il 25enne Carlo VIII di Francia sposa la sedicenne Giovanna di Castiglia, figlia di Isabella, Regina di Castiglia, e Ferdinando, Re d'Aragona: una mossa obbligata, per il sovrano francese, desideroso di cementare alleanze internazionali davanti all'accerchiamento asburgico, alla nascita della Savoia-Borgogna e alle imprendenti avventure italiane. Ne consegue che nel 1498 Carlo è probabilmente in visita in Castiglia o sta guerreggiando in Italia quindi non ha quell'incontro brusco e fatale proprio con quello stipite di quella porta del Castello di Amboise dove si era recato per giocare a tennis e che gli costò la vita a soli 27 anni. Quando prima Isabella (nel 1504) e poi Ferdinando (nel 1514) muoiono Giovanna diventa la legittima Regina di tutta la Spagna, con il marito Re impegnato nelle sue Guerre Italiane che probabilmente sarà troppo impegnato per rinchiuderla come fece Filippo d'Asburgo ma comunque troppo potente perché la mobilità possa agire contro la di lui consorte senza il suo consenso. Le Guerre Italiane avvengono lo stesso, ma, con la Francia che può contare sulla Spagna e gli Asburgo privati della Borgogna alleata dei francesi stessi, Carlo VIII vince facilmente: Carlo è Re di Napoli e Duca di Milano (specie con gli svizzeri impegnati contro i Savoia), i Savoia si prendono Monferrato, Saluzzo, Genova e la Svizzera. In Toscana s'insedia una sorta di Santa Repubblica guidata da Savonarola che finirà per confluire nei possedimenti pontifici in cambio del riconoscimento del dominio francese in Italia. Il Papa (non un .Medici chiaramente, poniamo per amor di completezza un Thomas Wolsey/Adriano VI eletto entro il 1521 dopo che lo stallo in conclave ha permesso allo stesso di raggiungerlo con l'appoggio di Enrico VIII e di essere eletto come candidato di compromesso) cercherà comunque di fare le scarpe ai francesi, ma il Sacco di Roma (comunque meno brutale della HL, visto l'assenza dei mercenari protestanti) lo costringerà ad accettare il fatto compiuto. Wolsey concederà senza dubbio il divorzio a Enrico VIII e l'Inghilterra rimarrà cattolica (gli ultimi scampoli protestanti verranno annientati sotto Maria I). Nel frattempo l'Imperatore Claudio I sostituirà Carlo V nelle guerre con la Francia (la sua carica e la mentalità dell'epoca gli impone di combatterle per riprendersi come minimo Milano quindi le guerre avverranno lo stesso) ma senza altrettanto successo (la differenza in risorse è evidente) e anzi probabilmente perderà pure la Bretagna. Carlo VIII, Re di Francia, Spagna e Napoli e Duca di Milano, muore a 59 anni (una media tra l'età del padre Luigi XI e quella del nonno Carlo VII) nel 1530. Il figlio suo e di Giovanna di Castiglia, Carlo (così si chiamava il primo figlio di entrambi in HL), gli succede come Carlo IX di Francia che ben presto fa rinchiudere la madre con l'appoggio della nobiltà per il suo supporto per il Protestantesimo. Carlo IX sposa poi Filiberta di Savoia, figlia di Filippo e sorella di Carlo II di Borgogna-Savoia, e muore nel 1558. Suo figlio Filippo VII (nome comune a Francia e Spagna) sposerà Maria Stuarda, che, senza lo Scisma Anglicano, diventerà Regina d'Inghilterra nel 1603, permettendo poi a suo figlio di diventare anche Re d'Inghilterra ed Irlanda. La Scozia rimarrà separata sotto Giacomo VI, indottrinato fin da bambino dalla nobilita protestante scozzese, nel cosiddetto Scisma Presbiteriano, fino all'ascesa di Giacomo VII che restaurerà il Cattolicesimo. De facto Filippo VIII, figlio di Filippo VII, erediterà l'Impero Romano d'Occidente, in quanto Sovrano di Spagna, Francia, Inghilterra, Irlanda, Milano, Napoli e Sicilia. Si salva il Portogallo perché, senza i matrimoni asburgici, durante la Crisi di Successione del 1580 il Re di Spagna non può accampare alcun diritto e quindi la Corona va ai Farnese, tecnicamente i primi in linea di successione è pur sempre vassalli del sovrano madrileno (e dunque preferiti ai Braganza). Claudio I intanto morirà nel 1559 (età media tra quella di suo padre e di suo nonno) e gli succederà suo figlio Massimiliano II, che sposerà invano la sterile Elisabetta I d'Inghilterra nel tentativo di sottrarre la Britannia alle mire francesi. Alla sua morte sarà pertanto suo fratello Federico IV a succedergli, già anziano e debole, cosa che segnerà l'inizio del declino della Dinastia Asburgica. Nel 1618 l'Imperatore Ludovico IV, inesperto e rigidamente religioso, essendo stato destinato fin da subito alla carriera ecclesiastica prima di diventare inaspettatamente l'erede della Casata, viene ucciso da estremisti protestanti a Praga (il Delitto di Praga), senza figli: scoppia una lunga, quasi trentennale, e molto violenta Guerra di Successione Austriaca che terminerà soltanto quando Gustavo II Adolfo di Svezia occuperà prima Praga e poi Vienna stessa e chiederà di farsi eleggere Sacro Romano Imperatore. Naturalmente Filippo VIII cercherà di fare lo stesso ma le sue richieste sono viste come una minaccia da parte dei principi tedeschi e prive di fondamento (il suo unico feudo imperiale, Milano, non è giudicato rubato dalla maggior parte dei nobili imperiali). Gustavo II otterrà il sostegno degli altri Principi Elettori assegnandogli i vari feudi asburgici ma il titolo di Imperatore rimarrà ufficialmente vacante fino alla morte di Gustavo (che, in quanto luterano, avrà solo il titolo di Re di Germania), quando sua figlia Cristina si convertirà al Cattolicesimo e sposerà il Generale polacco e futuro Re di Polonia Giovanni Sobiesky. All'alba del XVIII l'Europa è così divisa in appena otto potenze: tre Imperi (Francese: Spagna, Francia, Inghilterra, Irlanda, Milano, Napoli, Sicilia e colonie varie; Sacro Romano: Germania, Austria, Boemia, Polonia-Lituania, Ungheria, Slavonia, Russia, Scandinavia; Ottomano: in Europa solo i Balcani Meridionali e la Grecia), un grande regno (Borgogna, con annessi Savoia, Svizzera, Genova, Piemonte, le Fiandre) e quattro paesi minori (Portogallo, Scozia, Stato Pontificio, Venezia).

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Chiudiamo per ora con le osservazioni del solito Bhrihskwobhloukstroy:

Carlo VIII non ha motivo né titolo per conquistare Milano (aveva sempre messo bene in chiaro che il suo obiettivo era Napoli, l'Eredità Angioina e casomai la Restaurazione dell'Impero d'Oriente) e Genova non si lascerà conquistare dai Sabaudo-Borgognoni, tantomeno avendo come Alleati per la vita e per la morte gli Svizzeri che qui combattono a fianco dei Lanzichenecchi; quindi tutte le Unione Personali dei Valois vanno bene, ma Milano gli sfugge (e figuriamoci se non ci sarebbe stata una reazione di tutto il resto del Mondo, se ci avessero provato), così come il Monferrato, Genova e la Svizzera ai Savoia. Inoltre, senza Papi Medicei la Riforma Evangelica Luterana cambia dall'inizio e questo può bastare a lasciare la Svezia nell'Unione di Kalmar; infine, la Politica Matrimoniale Asburgica non punta certo su Elisabetta d'Inghilterra prima di essersi assicurata l'Eredità Sabaudo-Borgognona e della stessa Unione di Kalmar, dopodiché punterebbe (con una base così solida) all'Elezione di Massimiliano II in Polonia, che è riuscita storicamente e a maggior ragione durerebbe in questo caso, con la Svezia (anzi, tutta la Scandinavia) all'Arcicasa, con buona pace di Ivan IV.

Da qui in poi tutte le Dinastie saltano completamente, ma le probabilità maggiori sono che Gustavo Adolfo non sarà Re e Giovanni Sobieski non verrà eletto. Le figure di Federico IV e Ludovico (direi V, non IV) non sono obbligate e la loro Politica mi sembra troppo forzata; il risultato all'inizio del XVIII secolo, ammesso che né i Valois né gli Asburgo si siano estinti e che non si siano fusi, quindi se ci atteniamo allo scenario più ‘pessimistico’, sarebbe che:

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