La Grande Casa di Pietra

di Enrica S.

Il Grande Zimbabwe come appare oggigiorno nella HLIl Grande Zimbabwe come appare oggi nella TL che segue

A sinistra: il Grande Zimbabwe come appare oggigiorno nella HL.
A destra: il Grande Zimbabwe come appare oggi nella TL che segue.

3 miliardi e 500 milioni di anni fa: durante l'era Precambriana si formano le rocce del cratone sudafricano, rocce che oggi costituiscono il basamento dell'Africa australe. Tali rocce contengono diamanti, oro, uranio ed altri metalli preziosi in grande quantità, e ciò spiega l'estrema ricchezza del sottosuolo dell'Impero del Mutapa.

180 milioni di anni fa: il continente australe di Gondwana va in pezzi, dando vita alle moderne Africa, Sudamerica, India, Australia e Antartide. Le rocce del Mutapa erano parte del continente di Gondwana.

200.000 anni fa: prime attestazioni della presenza umana nel territorio dell'attuale Mutapa: a quel tempo ivi viveva la specie oggi nota come Homo monomotapensis (HL Homo rhodesiensis).

8.000 a.C.: compaiono nella zona i Khoi-san, la cui presenza è documentata da importanti pitture rupestri conservate in diversi siti archeologici del Mutapa.

100 d.C.: secondo la "Geografia" di Claudio Tolomeo, un mercante di nazionalità indiana di nome Diogene è portato fuori rotta da una tempesta nell'Oceano Indiano, e giunge sulla costa dell'Africa in una località chiamata Rhapta. L'ubicazione di Rhapta è oggi sconosciuta, ma alcuni la pongono sulla costa dell'attuale Mutapa.

300: inizia l'insediamento nel Mutapa di popolazioni Bantu del gruppo Karanga, da cui discendono gli odierni Shona, etnia maggioritaria del paese (ancora oggi gli Shona rappresentano l'85 % della popolazione dell'Impero).

750: i navigatori arabi giungono sulla costa del Mutapa, iniziano a colonizzarla stabilendovi porti e insediamenti commerciali, vi diffondono l'Islam e vi fondano il Sultanato di Sofala, attraverso cui si commercia l'oro proveniente dall'entroterra.

900: costruzione dei primi edifici in pietra nel sito del Grande Zimbabwe, riportate alla luce dagli archeologi europei sotto la città odierna a partire dal 1871. Tali rovine testimoniano la presenza nella zona di una civiltà dall'elevato sviluppo, di cui però si sa pochissimo.

947: secondo lo storico e geografo arabo Abu al-Hasan al-Masudi (896-956), detto "l'Erodoto arabo", sulla costa dell'odierno Mutapa regna un Sultano di nome Musa bin Ba'ik, dal quale trarrebbe origine il moderno nome del Mozambico.

1075-1220: alla confluenza dei fiume Shashe e Limpopo, a sudest del Grande Zimbabwe, fiorisce il Regno di Mapungubwe, che si pensa essere la prima tappa dello sviluppo che culminerà nella fondazione del Regno del Mutapa. Esso instaura fiorenti legami commerciali con gli Arabi sulla costa, commerciando soprattutto avorio e oro.

1440: Mutoto, re dei Karanga, sconfigge tutte le tribù rivali e fonda l'Impero di Mutapa, esteso dalle rive dell'Oceano Indiano fino al Kalahari, lungo il corso del fiume Zambesi. L'Impero si presenta come una civiltà prospera ed avanzata che basa la propria ricchezza sullo sfruttamento delle miniere d'oro e di ferro, e di conseguenza sulla lavorazione dei metalli. L'emblema nazionale del paese è rappresentato da un totem del falco giocoliere (Terathopius ecaudatus), venerato dagli Shona fin da tempi remotissimi ed oggi noto come l'Uccello di Zimbabwe.

1460: Matope, figlio di Mutoto, avvia relazioni commerciali e diplomatiche con gli arabi insediati a Sofala, sulla costa del Mozambico, ai quali vende schiavi catturati tra i popoli ostili e manufatti in oro. Matope fonda la città di Grande Zimbabwe, caratterizzata dalle mura ciclopiche in pietra e dalle caratteristiche torri troncoconiche. Il nome della città deriva da "Ziimba rebwe", che in chiKaranga (un dialetto della lingua Shona) significa "Grande Casa di Pietra". Il sovrano di questo potente stato ha il titolo di "Mwene a Mutapa", cioè "Re del Territorio Conquistato"; i Portoghesi fraintendono il significato di questo titolo e chiamano lo stato Monomotapa, nome con il quale l'Impero è conosciuto in Europa.

1480: morto re Matope, l'Impero di Mutapa conosce un periodo di declino e di disintegrazione feudale, durante il quale i vari capitribù si rendono pressoché indipendenti. Di questa decadenza approfitteranno i Portoghesi, che soppianteranno i commercianti arabi.

1498: il navigatore portoghese Vasco da Gama (1469-1524) giunge per primo sulle coste del KwaZulu e del Mutapa, prendendo contatti con quest'ultimo Impero prima di proseguire la circumnavigazione dell'Africa e di giungere in India.

1544: il navigatore portoghese Lourenço Marques esplora le coste del Mozambico e penetra fin nel cuore del Mutapa, raggiungendo il Grande Zimbabwe e ponendo il suo protettorato sull'Impero. Molte tribù accettano di convertirsi al cattolicesimo.

1629: re Mavura, che si dice discendente di Matope, restaura il Grande Zimbabwe, denuncia il trattato di vassallaggio che lo lega ai Portoghesi e sconfigge questi ultimi nella Battaglia di Chitungwiza, restaurando la grandezza dell'Impero di Mutapa. Il Grande Zimbabwe raggiunge i 20.000 abitanti. Gli Arabi smerciano nell'Impero varie merci dell'Estremo Oriente, fra cui le molto apprezzate porcellane cinesi.

1663: Kamharapasu Mukombwe, capo del clan dei Rozwi, che controlla le province meridionali del Mutapa, usurpa il trono ed instaura una nuova dinastia. Persecuzioni contro i sudditi cristiani del Mutapa.

1666: nuova, dura sconfitta dei Portoghesi che tentavano di impossessarsi delle province orientali affacciate sull'Oceano Indiano: Sofala e Manyika tornano sotto la sovranità dell'Impero e vengono usate per il commercio di schiavi.

1712: i Portoghesi sconfiggono l'imperatore Baroma Dangwarangwa e riducono il Monomotapa a stato vassallo. Papa Clemente XI (1700-1721) nomina il primo Vescovo del Grande Zimbabwe, nella persona di João de Sousa Carvalho (1712-1737). Viene fondato sulla costa il porto di São Sebastião de Moçambique, nome che passa poi ad indicare la colonia portoghese del Mozambico.

1740: il giovane Dehwe Mapunzagutu batte i Portoghesi, si proclama Mwene a Mutapa ed occupa la parte centrale della Colonia del Mozambico, tagliandola così in due tronconi. Il Portogallo mantiene un controllo piuttosto blando sul territorio mozambicano, la cui amministrazione viene in gran parte affidata a privati di diverse nazionalità.

1761: scoppia una guerra civile nell'Impero di Mutapa. Dehwe Mapunzagutu batte i Manyika che si erano ribellati, ma è ferito mortalmente e muore. Gli succede il figlio Dehwe Mavura II, che sarà detto il Grande.

L'imperatore del Mutapa Dehwe Mavura II il Grande

L'imperatore del Mutapa Dehwe Mavura II il Grande

1770-1785: Dehwe Mavura II conduce una serie di fortunate campagne militari, che gli consentono di allargare notevolmente i confini del Mutapa, portando l'Impero alla sua massima espansione. Gran parte dei territori degli attuali Zambia e Malawi, e persino le regioni più meridionali dell'attuale Congo, riconoscono Dehwe Mavura II come sovrano.

1802: dopo 41 anni di regno, che hanno portato il Monomotapa all'apogeo della sua potenza (lo stato ha rapporti diplomatici con tutti i maggiori paesi europei e con gli Stati Uniti d'America), muore l'imperatore Dehwe Mavura II il Grande. Gli succede il nipote Dehwe Mukombwe II.

1816: Shaka (1787-1828), figlio di un capotribù del popolo Ngoni, fonda l'Impero Zulu, conquistando buona parte dell'attuale Sudafrica fino al fiume Limpopo. Stato di guerra fredda permanente con l'Impero del Mutapa.

1822: il Mwene a Mutapa Dehwe Mukombwe II muore in una scaramuccia di confine contro gli Zulu. Gli succede il figlio del fratello, con il nome di Nyamhandu II.

1837: Dingane, fratellastro di Shaka che lo ha assassinato e si è proclamato imperatore, attacca l'Impero di Mutapa, ma viene sconfitto e ucciso nella Battaglia di Polokwane dal sovrano Shona Nyamhandu II; alla guida degli Zulu gli succede l'altro fratellastro Mpande. Gli Ndebele, sottomessi da Dingane e costretti a combattere per conto suo, chiedono allora al Mwene a Mutapa di insediarsi nei suoi territori in cambio di un tributo, così da sfuggire alla tirannia degli Zulu. Nyamhandu II non vuole cedere parti del proprio dominio, ma offre a Mzilikazi, re degli Ndebele, di occupare la parte meridionale della colonia portoghese del Mozambico, della quale come si è detto Lisbona si è sempre disinteressata, puntando piuttosto sull'Angola e sui possedimenti in India. Mzilikazi occupa la colonia portoghese di Lourenço Marques ribattezzandola Maputo, e fonda il Regno Ndebele, vassallo del Grande Zimbabwe.

1848: muore l'imperatore Nyamhandu II, gli succede il secondogenito Mukombwe che ha eliminato due suoi fratelli in una rapida guerra civile.

1856: l'esploratore e missionario inglese David Livingstone (1813-1873) raggiunge il Grande Zimbabwe e stringe amicizia con l'Imperatore Mukombwe. Livingstone è il primo europeo a vedere le cascate dello Zambesi, da lui battezzate Cascate Vittoria.

1859: la Chiesa Presbiteriana Scozzese stabilisce alcune missioni nel nord e nell'est dell'Impero, allo scopo di contrastare la tratta degli schiavi diretti al Golfo Persico.

1868: muore l'imperatore Mukombwe, gli succede il figlio illegittimo Nyatsusu III.

1872: viene pubblicato il romanzo di Jules Verne (1828-1905) "Avventure di tre russi e tre inglesi nell'Africa australe" ("Aventures de trois Russes et de trois Anglais dans l'Afrique australe"): ambientato nel 1854, esso narra le vicende di una spedizione composta per l'appunto da tre scienziati russi e da tre scienziati inglesi, i quali hanno il compito di misurare con precisione la lunghezza del meridiano terrestre, attraversando varie zone dell'Africa australe, incluso l'Impero del Monomotapa.

1873: morto Mpande, alla guida degli Zulu gli succede il figlio maggiore Cetshwayo (1834-1884), che in una guerra civile elimina il fratello minore Mbulazi e fonda la nuova capitale Ulundi ("il luogo alto" in lingua Zulu). L'altro suo fratello Umtonga sa di rappresentare un potenziale rivale per Cetshwayo, e temendo di essere eliminato fugge nell'Impero di Mutapa, sotto la protezione del sovrano Nyatsusu III.

1880: il 22 gennaio gli inglesi, desiderosi di annettere il territorio Zulu ai loro possedimenti coloniali, attratti dalle sue risorse minerarie,  sconfiggono Cetshwayo nella Battaglia di Isandlwana. L'Imperatore Zulu è deportato a Città del Capo, mentre suo figlio Dinuzulu fugge a sua volta nel Mutapa.

1883: Cetshwayo viene rimesso sul trono dagli inglesi, anche se il territorio a lui affidato è alquanto ridotto rispetto all'Impero di Shaka, ma poco dopo viene attaccato dal suo vassallo Zibhebhu. Nella Battaglia di Ulundi Cetshwayo lo sconfigge ma viene gravemente ferito e muore nel gennaio 1884; suo figlio Dinuzulu (1868-1913), che è cresciuto alla corte del Mutapa, diventa Imperatore a soli 15 anni di età.

1885: lo scrittore britannico Henry Rider Haggard (1856-1925) pubblica il romanzo "Le miniere di re Salomone", che ha per protagonista l'avventuriero Allan Quatermain. È il primo romanzo di avventura in lingua inglese ambientato in Africa, e sostiene l'ipotesi che nell'antichità il Grande Zimbabwe rappresentasse il mitico Paese di Ofir, da cui il biblico Re Salomone faceva giungere a Gerusalemme diamanti e pietre preziose. Tale romanzo riflette il razzismo tipico dell'età vittoriana: il Grande Zimbabwe non poteva essere stato fondato dagli "incivili" neri, ma solo da un popolo di bianchi.

1887: viene costruita la prima ferrovia dell'Impero del Mutapa, che collega il Grande Zimbabwe alla città marittima di Beira, ed è usata per trasportare i metalli preziosi e i manufatti lavorati fino al mare. Entro il 1914 le ferrovie del Mutapa saranno lunghe complessivamente 1920 Km.

1888: Sir Cecil Rhodes (1853-1902), esploratore e uomo d'affari inglese, mette gli occhi sulle immense risorse minerarie dell'Impero di Mutapa. La sua rapacità è rimasta proverbiale, tanto che gli è stata attribuita questa frase: « Se potessi, annetterei all'impero britannico tutte le stelle e tutti i pianeti, per poter sfruttare le loro ricchezze! » Non avendo a disposizione l'"Enterprise" per esplorare "strani, nuovi mondi", si limita a stipulare un accordo con il sovrano Shona Nyatsusu III, accordo che gli assicura lo sfruttamento delle miniere del Mutapa. Sognando un dominio britannico « dal Cairo a Città del Capo », egli ottiene anche il controllo del territorio a nord del Mutapa, cui dà il suo nome: Rhodesia (nella HL Rhodesia del Nord, ma in questo caso il Monomotapa conserva il proprio nome). Queste terre diventano un dominio diretto di Rhodes attraverso la sua compagnia, la British South Africa Company (BSAC), che funge da organo amministrativo. Gli Ngoni rifiutano di sottomettersi agli inglesi e ottengono di potersi trasferire all'interno dei confini del Mutapa.

1889: l'Imperatore Shona Nyatsusu III è detronizzato dai suoi stessi feudatari, scontenti perchè egli ha permesso a Cecil Rhodes di mettere le mani sulle ricchezze del Mutapa e di conquistare i territori della Rhodesia, vassalli del Grande Zimbabwe fin dai tempi di Dehwe Mavura II il Grande. Al suo posto è eletto imperatore Mhande II, che allaccia buone relazioni con la Germania guglielmina in funzione anti-inglese.

1890: Cecil Rhodes diventa Primo Ministro della Colonia del Capo.

1891: la corona portoghese concede i diritti sovrani sul Mozambico a una grande compagnia privata, la Companhia de Moçambique, controllata principalmente da magnati britannici. La capitale del Mozambico (il cui territorio copre solo la parte settentrionale del Mozambico della HL) è posta nella città di Nampula.

1896: nonostante gli aiuti inviatigli dall'Impero di Mutapa, Dinuzulu è sconfitto dagli inglesi e il territorio degli Zulu è ridotto a protettorato dalle autorità coloniali britanniche, ma l'Impero Zulu non scompare dalla carta geografica, a differenza della HL, e Dinuzulu continua a regnare su di esso come re vassallo.

1897: con le cosiddette Guerre Matabele gli inglesi sconfiggono gli Ndebele, sottraendoli al vassallaggio al Grande Zimbabwe ed annettendoli al loro impero coloniale, anche se il re Lobenguela resta sul trono come loro feudatario.

1898: Mhande II muore improvvisamente. Si vocifera che egli sia stato avvelenato dagli inglesi, che ottengono la salita al trono di suo fratello Dabengwa. Questi, riconoscente, torna ad una politica di amicizia con il governo di Londra. Decide però di mantenersi neutrale durante le Guerre Boere, scatenate dal Regno Unito per impossessarsi delle ricchezze dell'Orange e del Transvaal. I confini del Mutapa vengono fissati sui fiumi Limpopo e Zambesi.

1909: viene fondata la Monomotapa Rugby Union.

1910: il 31 maggio la Colonia del Capo, l'Orange e il Transvaal sono unificate nel nuovo Dominion dell'Unione Sudafricana. L'Impero Zulu (nella HL il Natal), il Regno Ndebele (nella HL il Mozambico meridionale), il Regno dello Swaziland e il Regno del Basutoland (oggi noto come Lesotho) restano protettorati separati della Corona Britannica.

1911: morte di Dabengwa, gli succede il nipote Robert Zenda, di soli 26 anni, che è di religione cristiana anglicana ed ha studiato ad Oxford. Questi introduce nell'Impero di Monomotapa una serie di riforme finalizzate a fare di esso uno stato moderno sul modello europeo. Viene concessa una Costituzione modellata su quella della Terza Repubblica Francese, e vengono indette elezioni, anche se per ora possono votare solo i maschi di nobile lignaggio, cioè appena il 5 % della popolazione. Viene così eletto un Parlamento e viene nominato un Primo Ministro nella persona di Thomas Nyongolo Letswansto Nkomo. La schiavitù è definitivamente abolita, ed è ridotto il numero dei reati per i quali è prevista la pena di morte. La Costituzione garantisce anche libertà di predicazione per tutti i culti, ed introduce una moneta unica per tutto l'Impero, la Sterlina del Mutapa. Viene ufficialmente adottata la nuova bandiera dell'Impero di Mutapa, che vedete qui sotto. Il verde rappresenta la vegetazione e le risorse naturali del Paese; il giallo rappresenta le sue ricchezze minerarie; il rosso rappresenta il sangue versato durante le lotte per l'indipendenza; il nero rappresenta la maggioranza di colore. Sulla sinistra si vede l'uccello del Garnde Zimbabwe, un falco giocoliere che come si è detto rappresenta fin da tempi remoti l'emblema nazionale del paese. Il triangolo bianco è sinonimo di pace.

Bandiera dell'Impero di Mutapa

Bandiera dell'Impero di Mutapa

1912: sulla spinta delle riforme di Robert Zenda, l'8 gennaio in Sudafrica viene fondato l'African National Congress, allo scopo di difendere i diritti e le libertà della maggioranza nera.

1913: morte di Dinuzulu; il suo primogenito Solomon kaDinuzulu (1891-1933) diventa re degli Zulu nell'ambito dell'Impero Britannico.

1914-1918: il Sudafrica, il KwaZulu e il KwaNdebele sono costretti dal Regno Unito a partecipare alla Prima Guerra Mondiale contro la Germania. L''Impero di Mutapa invece resta rigorosamente neutrale.

1919: al Congresso di Pace di Parigi, il Sudafrica ottiene l'Amministrazione Fiduciaria dell'ex colonia tedesca dell'Africa del Sud-Ovest, l'attuale Namibia.

1921: in una miniera di ferro e zinco a Broken Hill nella Rhodesia (località oggi chiamata Kabwe, in Zambia) il minatore svizzero Tom Zwiglaar ritrova il cranio fossile di un ominide, battezzato Homo monomotapensis, che si pensa vissuto 200.000 anni fa. Secondo il paleontologo Tim Douglas White (1950-) dell'Università della California a Berkeley, l'Homo monomotapensis era l'antenato diretto dell'Homo sapiens idaltu, a sua volta progenitore dell'Homo sapiens sapiens.

1922: fondazione dell'Università del Grande Zimbabwe.

1924: la Rhodesia (in HL Rhodesia del Nord) cessa di essere controllata dalla BSAC e viene a dipendere direttamente dal governo britannico sotto forma di colonia. La minoranza bianca opta, come in Sudafrica, per un regime di segregazione razziale: la legislazione limita ai neri l'accesso alle terre, forzando molti di loro a farsi assumere come lavoratori nelle fattorie dei bianchi. Dure proteste dell'Impero di Mutapa, che rivendica quei territori come suo protettorato e sostiene la concessione ai neri dei diritti civili. Sorgono i primi movimenti che chiedono a gran voce l'indipendenza della Rhodesia da Londra, fomentati sottobanco proprio dal Mutapa.

1930: viene inaugurato lo Hwange National Park, ampio 1.456.000 ettari, il primo grande Parco Nazionale del Mutapa.

1931: con l'approvazione dello Statuto di Westminster da parte del parlamento britannico, il Sudafrica ottiene maggiore autonomia.

1933: morte di Solomon kaDinuzulu; alla guida della Nazione Zulu gli succede il figlio Cyprian Bhekuzulu (1924-1968), che ha solo nove anni, sotto la reggenza della madre e del governatore britannico.

1938: viene fondato il Partito Laburista del Mutapa (PLM), di ispirazione socialista. Prime elezioni a suffragio universale maschile nell'Impero del Mutapa. Le donne resteranno escluse dal voto per altri 44 anni.

1939: viene fondata la Mutapa National Football Team (MNFT), la Federazione Calcio dell'Impero di Mutapa, con sede nel Grande Zimbabwe. La maglia della Nazionale è gialla e i pantaloncini verdi. I giocatori del Mutapa sono soprannominati "The Warriors".
Nascono anche lo United National Independence Party (UNIP) e lo Zambesi African National Congress (ZANC), che si battono per l'indipendenza della Rhodesia. La minoranza bianca ovviamente li considera fuorilegge.
Il 3 settembre il Regno Unito dichiara guerra alla Germania: scoppia così la Seconda Guerra Mondiale. Il Sudafrica, il KwaZulu e e il KwaNdebele sono costretti a partecipare al conflitto, e ciò crea contrasti interni all'Unione Sudafricana, perchè una parte dei Boeri simpatizza apertamente per Hitler. Il boero James Hertzog, che governava il paese dal 1924 e pretendeva di mantenere la neutralità, è costretto a dimettersi. Come nella Prima Guerra Mondiale, l'Impero di Monomotapa si mantiene neutrale.

1945: il 20 aprile l'Impero di Mutapa dichiara guerra alla Germania, nonostante la guerra sia praticamente conclusa, per poter partecipare alle trattative di pace. La mossa si rivela vincente: il 24 ottobre il Mutapa è uno dei 52 paesi fondatori dell'ONU.
Il 27 dicembre l'Impero del Mutapa aderisce al Fondo Monetario Internazionale.

1948: il primo ministro boero Hendrik Frensch Verwoerd instaura in Sudafrica un regime di apartheid, fondato sul predominio assoluto della minoranza bianca, il che ha l'effetto di isolare politicamente il paese dal resto del mondo. Il più strenuo nemico dell'apartheid è l'Imperatore Zenda del Monomotapa.
Il Monomotapa annette l'Isola Marion e l'Isola del Principe Edoardo, nell'Oceano Indiano Meridionale, e vi installa una stazione di ricerca che oggi conduce studi sulla biologia delle isole, in particolare sugli uccelli (pinguini, procellarie, albatros, gabbiani).

1949: il 6 maggio l'Impero del Mutapa sostiene la proposta del Ministro degli Esteri italiano Carlo Sforza e del suo collega britannico Ernest Bevin per la cessione dell'Eritrea e della Somalia in amministrazione fiduciaria all'Italia, in vista di una non lontana indipendenza. Nonostante le proteste dell'Etiopia, che desiderava annettere l'Eritrea, il compromesso ottiene la maggioranza all'assemblea dell'ONU e le due ex-colonie italiane sono affidate a Roma che si impegna a costituirle in stati indipendenti entro il 1960. Ciò eviterà una trentennale e sanguinosissima guerra civile in Eritrea. Il porto di Assab è comunque concesso all'Etiopia per garantirle uno sbocco al mare.

1951: tra il compianto generale muore a 66 anni l'imperatore Robert Zenda, gli succede il figlio Johnson Zenda II, 38 anni. Se fin qui l'Impero si è mantenuto indipendente da entrambi i blocchi contrapposti della Guerra Fredda, con Zenda II si avvicina maggiormente agli Stati Uniti in funzione antisovietica.

1952: il 4 giugno nasce Dambudzo Marechera, uno dei maggiori scrittori del Mutapa, tuttora in attività (nella HL è morto il 18 agosto 1987 a soli 35 anni).

1953: i coloni bianchi della Rhodesia rifiutano la richiesta britannica di concedere i diritti civili ai neri e dichiarano unilateralmente l'indipendenza della Federazione di Rhodesia e Nyasaland, incorrendo in sanzioni internazionali e nell'embargo imposti dall'ONU; i movimenti africani di liberazione (UNIP e ZANC sopra tutti) iniziano una violenta lotta armata partendo dalle basi messe a disposizione dall'Impero del Mutapa.

1960: "Anno dell'Africa", in cui diventano indipendenti ben 15 paesi africani: Camerun, Ciad, Congo Brazzaville, Costa d'Avorio, Dahomey (poi ribattezzato Benin), Eritrea, Madagascar, Malì, Mauritania, Niger, Nigeria, Repubblica Centrafricana, Senegal, Somalia e Togo.

1961: il sudafricano Nelson Rolihlahla Mandela (1918-2013), detto Madiba, di etnia Xhosa, diventa il leader dell'"Umkhonto we Sizwe" ("Lancia della nazione"). braccio armato dell'ANC, e coordina la campagna di sabotaggio contro l'esercito e la politica del governo, allo scopo di porre fine al regime di apartheid.
Dal 1 a 6 settembre, per iniziativa del Maresciallo Tito, si tiene a Belgrado il primo vertice del Movimento dei Paesi Non Allineati (NAM). Ad esso aderisce anche l'Impero del Mutapa.
Il 18 settembre il Segretario Generale delle Nazioni Unite, lo svedese Dag Hammarskjöld (1905-1961), rimane ucciso in un incidente aereo nella Federazione di Rhodesia e Nyasaland, durante una missione di pace in Congo. L'imperatore Johnson Zenda II dice di lui: « In confronto a lui io sono un piccolo uomo: lui è stato il più grande statista del nostro secolo ».

1962: prima partecipazione della Nazionale di Calcio del Mutapa alla Coppa d'Africa di Calcio che si svolge in Etiopia; la squadra arriva ultima su quattro partecipanti, perdendo 2-1 in Semifinale contro la Repubblica Araba Unita e 3-0 nella Finalina contro la Tunisia.
Il governo bianco del Sudafrica arresta Nelson Mandela con l'accusa di incitamento allo sciopero: il leader dell'ANC resterà in carcere per 17 anni, fino al 1979.

1963: il 25 maggio, per iniziativa dell'Imperatore Johnson Zenda II, viene fondata nel Grande Zimbabwe l'Organizzazione dell'Unità Africana (OUA), il cui scopo è quello di promuovere il progresso economico e politico del continente africano. Zenda II è considerato il "padre spirituale" dell'organizzazione. 

1964: il 24 ottobre crolla il regime di apartheid nella Federazione di Rhodesia e Nyasaland, che con l'appoggio del Mutapa si scioglie dando vita rispettivamente alla Repubblica di Zambia e alla Repubblica del Malawi. Entrambi gli stati sono protettorati del Grande Zimbabwe. Nello Zambia Kenneth Kaunda (1924-), leader dell'UNIP, instaura un regime monopartitico, mentre Hastings Kamuzu Banda (1898-1997) fa la stessa cosa nel Malawi, entrambi con l'appoggio del Mutapa.

1966: il 4 ottobre il Regno del Basutoland ottiene l'indipendenza dal Regno Unito nell'ambito del Commonwealth ed assume il nome di Regno del Lesotho.

1967: Joshua Mqabuko Nyongolo Nkomo (1917-1999), figlio di Thomas Nyongolo Letswansto Nkomo, diventa Primo Ministro del Mutapa.

1968: tra il 12 e il 21 gennaio l'Impero di Mutapa ospita per la prima volta la Coppa d'Africa di Calcio. La sua nazionale si piazza quarta, perdendo la semifinale con il Congo per 3-2 e poi anche la finale per il terzo e quarto posto per 1-0 contro la Costa d'Avorio; il titolo continentale va al Congo.
Il 27 aprile il Regno di KwaNdebele ottiene l'indipendenza dal Regno Unito nell'ambito del Commonwealth. Il 6 settembre il Regno dello Swaziland fa la stessa cosa.

Il 17 settembre muore l'Imperatore Zulu Cyprian Bhekuzulu kaSolomon, gli succede il figlio Goodwill Zwelithini kaBhekuzulu, di 20 anni, che è tuttora sul trono.

Bandiera del Regno di KwaNdebele

Bandiera del Regno di KwaNdebele

1969: Seretse Khama (1921-1980), padre-padrone del Botswana, mette in atto un vero e proprio "razzismo al contrario", scacciando dal suo paese la maggioranza della popolazione bianca per distribuire le sue terre ai neri. I profughi bianchi fuggiti dal Botswana vengono per la maggior parte accolti nel Monomotapa: Joshua Nkomo concede loro non solo la cittadinanza del Mutapa, ma anche alcune tenute agricole da tempo abbandonate nel nord del paese. Gli agricoltori bianchi del Botswana in tal modo mettono a disposizione della loro nuova patria la propria esperienza professionale in campo agricolo, creando buone prospettive per la crescita dell'economia rurale.
Fallisce un tentativo di mediazione dell'Impero di Monomotapa per porre fine alla Guerra del Biafra, che oppone il governo della Nigeria alle sue province meridionali secessioniste, ricche di petrolio. Il conflitto provoca la morte di un milione di persone.

1970: il 3 marzo anche il KwaZulu ottiene l'indipendenza dal Regno Unito nell'ambito del Commonwealth. Dopo il crollo dell'apartheid in Zambia, la guerra contro il regime bianco in Sudafrica si intensifica, portata avanti dall'African National Congress, sostenuto sempre più attivamente dall'Impero del Mutapa e dagli altri stati neri circostanti.

1972: il musicista Thomas Tafirenyika Mapfumo (1945-) sperimenta la fusione della musica tradizionale Shona con il rock, in cui la chitarra elettrica sostituisce la mbira e la batteria le percussioni africane; egli canta in lingua Shona anziché in inglese, e compone testi con contenuti fortemente politici. Lui stesso battezza "chimurenga" questo nuovo stile, dalla parola shona per "lotta", poiché molti dei suoi testi incitavano il popolo sudafricano a insorgere contro il governo razzista dei bianchi.

1975: ormai la situazione in Sudafrica è diventata insostenibile, con continue manifestazioni di piazza dei neri, violentemente represse dalla polizia bianca. Il Presidente Sudafricano Johannes de Klerk (1903-1979) decide allora di negoziare con alcuni leader neri e con alcuni esponenti della comunità indiana. Si tengono elezioni per la formazione di un governo di transizione, ma esse sono sabotate dall'African National Congress. Viene costituito un governo guidato dal vescovo anglicano Desmond Mpilo Tutu (1931-), primo vescovo nero di Città del Capo, ma esso non ottiene alcun riconoscimento internazionale, e l'ANC continua la sua guerra senza quartiere contro le istituzioni bianche. Nelson Mandela dal canto suo rifiuta l'offerta della libertà condizionata in cambio di una rinuncia definitiva alla lotta armata.
Il 16 settembre il Mozambico consegue l'indipendenza dal Portogallo. Sotto la presidenza di Samora Machel, leader del FRELIMO (Fronte di Liberazione del Mozambico), il paese si allinea politicamente all'Unione Sovietica, appoggiando politicamente l'African National Congress sudafricano. La collocazione politica del Mozambico costa al paese l'ostilità del governo del Monomotapa.

1976: il Monomotapa rompe le relazioni diplomatiche con l'Uganda di Idi Amin Dada (1925-2003), megalomane e colpevole di gravi crimini contro l'umanità.

1977: il pastore metodista Canaan Banana (1936-2003) succede a Nkomo come Primo Ministro dell'Impero di Monomotapa.

1979: l'imperatore del Monomotapa Johnson Zenda II e il Primo Ministro Canaan Banana sponsorizzano colloqui di pace tra le parti in lotta in Sudafrica, detti Colloqui di Bulawayo, che portano finalmente alla pace e alla stesura di una nuova Costituzione, che garantisce i diritti sia della minoranza bianca che della maggioranza nera. Nelson Mandela è liberato dal carcere ed è acclamato leader dell'ANC.
L'ex imperatore del Centrafrica Jean-Bédel Bokassa, rovesciato dal suo stesso popolo il 20 settembre, trova rifugio nell'Impero del Monomotapa.

1980: il 21 marzo la Namibia diventa indipendente dal Sudafrica. Il 18 aprile l'African National Congress di Nelson Mandela vince le prime elezioni supervisionate dalle Nazioni Unite a suffragio universale maschile e femminile, cui partecipano bianchi e neri. Nelson Mandela è presidente, il bianco Marais Viljoen è Vicepresidente. Ha fine l'embargo del resto del mondo contro il Sudafrica.
Miglior vittoria nella storia della Nazionale di Calcio del Mutapa, che il 26 agosto a Gaborone infligge un pesantissimo 7-0 alla Nazionale di casa del Botswana.

1980-1982: storica prima qualificazione della Nazionale di Calcio del Mutapa ai Campionati Mondiali di Calcio in Spagna. Il 12 ottobre 1980 a Douala il forte Camerun si impone sul Mutapa per 1-0, ma il 16 novembre 1980 nello stadio del Grande Zimbabwe il Mutapa rovescia il pronostico, battendo il Camerun per 2-0 e qualificandosi così per il turno successivo. Il 12 aprile 1981 a Kinshasa lo Zaire batte 1-0 il Mutapa, che però il 26 aprile 1981 travolge i congolesi per 6-1. Il 15 novembre 1981 a Kenitra il Marocco è battuto per 0-2 dal Mutapa, che il 29 novembre 1981 al Grande Zimbabwe si ripete battendo il Marocco anche in casa per 2-1. In tal modo il Mutapa si qualifica per i Campionati del Mondo insieme all'Algeria, che ha eliminato il Sudan, il Niger e la Nigeria. Ai Mondiali il Mutapa è inserito nel Gruppo 1 con Italia, Polonia e Perù. Il 15 giugno 1982 a La Coruña il Mutapa pareggia 0-0 con il Perù (arbitra l'austriaco Wöhrer); il 19 giugno 1982 nello stesso stadio il Mutapa pareggia 0-0 anche con la Polonia (arbitra il belga Ponnet); infine, il 23 giugno 1982 a Vigo il Mutapa pareggia 1-1 anche con l'Italia (arbitra il bulgaro Dotchev): al gol di Francesco Graziani al 61' replica David Muchineripi appena un minuto dopo. Nonostante l'ottimo percorso, a qualificarsi al turno successivo è l'Italia perchè ha segnato un gol in più del Mutapa. L'Italia poi vincerà il titolo mondiale sconfiggendo in finale la Germania Ovest. Alla nazionale del Mutapa resta la soddisfazione di aver costretto al pareggio tre squadre molto più blasonate di lei; il bomber David Muchineripi infatti viene decorato dall'Imperatore con la più alta onorificenza dello Stato.

1980-1984: il grande scrittore Wilbur Smith (1933-), nato nell'odierno Zambia, ambienta i suoi cinque romanzi del "Ciclo dei Ballantyne" nell'Impero di Monomotapa, contribuendo a far conoscere nel mondo la cultura e le tradizioni Shona. I quattro romanzi sono "Quando vola il falco" ("A Falcon Flies", 1980), "Stirpe di uomini" ("Men of Men", 1981), "Gli angeli piangono" ("The Angels Weep", 1982) e "La notte del leopardo" ("The Leopard Hunts in Darkness", 1984).

1981: il 6 luglio viene fondata la Federazione Cricket del Mutapa.
Dal 10 al 15 ottobre la Regina Elisabetta II d'Inghilterra è in visita di stato nel Monomotapa.
Il Partito Laburista guadagna terreno nel paese, lasciando pensare che potrebbe vincere le elezioni del 1983. Ciò mette in allarme gli USA e l'Imperatore Zenda II, che non vuole vedere il Mutapa nella zona d'influenza dell'URSS.

1983: Joseph Msika (1923-2009), leader del Partito Laburista del Mutapa, vince le prime elezioni a suffragio universale maschile e femminile e diventa Primo Ministro dell'Impero del Monomotapa. Tuttavia Robert Mugabe (1924-), leader del nuovo Partito Nazionale del Mutapa (PNM), sponsorizzato dagli Stati Uniti d'America, d'accordo con l'anziano Imperatore Zenda II mette in atto un colpo di stato, fa arrestare Msika con l'accusa di voler rovesciare l'Impero per proclamare la Repubblica, si proclama Primo Ministro, scioglie il Parlamento, sospende la Costituzione e mette fuorilegge il Partito Laburista. La famigerata Quinta Brigata, braccio armato del PNM, viene impiegata per reprimere ogni forma di dissenso, inclusi i sostenitori di Nkomo: in pochi anni sono massacrate migliaia di civili. Mugabe indice nuove elezioni farsa, e il suo partito ottiene 116 su 119 seggi in parlamento. La situazione si capovolge: ora è Nelson Mandela a protestare duramente contro questo stato di cose. Il Monomotapa si ritrova politicamente isolato, è sospeso dall'OUA e la sede di questa Organizzazione è trasferita ad Addis Abeba.

1984: fallisce il tentativo di Mugabe di fare da mediatore tra Libia e Ciad nella guerra per il possesso della Striscia di Aouzou al confine tra i due paesi, ritenuta ricca di giacimenti di uranio. Il conflitto avrà fine solo nel 1987 con la sconfitta della Libia di Gheddafi.

1985: muore a 72 anni l'Imperatore Johnson Zenda II, gli succede il figlio Benjamin Zenda III, 40 anni, che appoggia Mugabe ed è inviso alla maggioranza della popolazione. Il grande musicista Thomas Tafirenyika Mapfumo, perseguitato da Mugabe, è costretto a rifugiarsi in Sudafrica.

1986: il 25 aprile sale al trono Mswati III (1968-), re dello Swaziland, tuttora in carica. Mswati III ha la bellezza di 14 mogli!

1988: Mugabe indice nuove elezioni farsa, caratterizzate da un generale crisi di violenza, e stavolta il suo partito ottiene la totalità dei seggi in parlamento. L'Impero tuttavia viene investito da una gravissima crisi economica caratterizzata da rivolte e scioperi. Mugabe non sa far altro che reprimere le rivolte nel sangue e varare riforme agrarie che non ottengono alcun risultato. 11.000 militari del Mutapa sono inviati nella Repubblica Democratica del Congo a combattere contro il regime di Mobutu Sese Seko.

1990: all'Impero di Mutapa è assegnato il TLD .mp (alle isole Marianne Settentrionali è assegnato invece .nm). L'Impero partecipa alla coalizione organizzata dal Presidente USA George Bush contro il dittatore iracheno Saddam Hussein, che ha invaso il Kuwait.
Scade il secondo mandato presidenziale di Nelson Mandela. In qualità di Presidente del Sudafrica gli succede Thabo Mbeki (1942-).
Il 30 aprile Senzangakhona James Mahlangu (1953-) è incoronato re del KwaNdebele; è tuttora in carica (nella HL è scomparso il 19 agosto 2005).

1992: il regime di Mugabe diventa sempre più impopolare; nasce allora il Movimento Democratico per il Cambiamento (MDC), guidato da Morgan Tsvangirai (1952-), militante dei diritti umani che si guadagna l'appoggio di vari paesi occidentali per la sua lotta per la libertà. In settembre una imponente dimostrazione antigovernativa è dispersa brutalmente dalla polizia; molti leader sindacalisti sono arrestati e torturati, l'ONU accusa formalmente Mugabe di violazioni dei diritti umani. Ormai l'Unione Sovietica è caduta e il "pericolo rosso" scongiurato, per cui anche gli USA, fin qui suoi principali sponsor, abbandonano il dittatore al suo destino.
Intanto, ormai crollata l'URSS, il FRELIMO (marxista) e la RENAMO (filoamericana), principali partiti politici del Mozambico che si combattono dal 1975, firmano gli accordi di pace di Roma, grazie alla mediazione della Comunità di Sant'Egidio e del governo italiano. Viene approvata una nuova costituzione di stampo multipartitico: nelle prime elezioni libere il FRELIMO si conferma primo partito dal Mozambico e il suo leader Joaquim Chissano (1939-) è eletto Presidente, ma stavolta in modo democratico.

1993: Mugabe tenta la carta di un referendum costituzionale indetto per aumentare i poteri del Primo Ministro, ma nonostante i brogli è sconfitto. Indice allora nuove elezioni parlamentari, allo scopo di ottenere il solito plebiscito, ma il ministro delle finanze Simba Makoni riconosce pubblicamente la grave crisi economica in cui versa il paese: le riserve di valuta estera sono finite e il cibo scarseggia, l'inflazione è al 1043 % e la disoccupazione al 70 %, 4 milioni di abitanti dipendono dagli aiuti alimentari esteri; ben tre zeri vengono stampigliati sulle banconote. Quando anche l'esercito lo abbandona, a Mugabe non resta che fuggire in Tanzania. Morgan Tsvangirai diventa nuovo Primo Ministro ed indice libere elezioni. L'Imperatore Benjamin Zenda III, accusato di non essersi mai opposto a Mugabe, è costretto ad abdicare; gli succede il fratello minore Martin Zenda IV, 44 anni, che non è implicato nel regime poiché in quegli anni si trovava all'estero per motivi di studio: è infatti un entomologo di fama mondiale. Come primo atto del suo governo, questi abolisce definitivamente la pena di morte per tutti i reati sul territorio dell'Impero.
Come conseguenza della caduta del regime di Mugabe, anche quello di Kenneth Kaunda nello Zambia crolla di schianto; nuovo Presidente diventa Frederick Chiluba (1943-2011), fondatore del Movimento per il Multipartitismo e la Democrazia (MMD).

Bandiera dell'Impero di Kwazulu_____Bandiera dell'Impero di Kwazulu

A sinistra: bandiera odierna dell'Impero di Kwazulu.
A destra: l'imperatore Goodwill Zwelithini kaBhekuzulu.

1994: dal 6 aprile alla metà di luglio in Rwanda vengono massacrate sistematicamente a colpi di armi da fuoco, machete e bastoni chiodati non meno di 800.000 persone: questo vero e proprio genocidio dell'etnia Tutsi da parte degli Hutu (ma muoiono anche moltissimi Hutu moderati) affonda le sue radici negli errori delle potenze coloniali e rappresenta uno degli episodi più sanguinosi del XX secolo. Al genocidio pone fine l'Operazione Turchese, una missione umanitaria voluta e intrapresa dall'Impero di Mutapa, sotto autorizzazione ONU.
Onde evitare che una situazione del genere si ripeta, per iniziativa di Nelson Mandela e di Morgan Tsvangirai viene fondata la Comunità per lo Sviluppo dell'Africa Australe (SADC), cui aderiscono Angola, Botswana, Repubblica Democratica del Congo, KwaNdebele, KwaZulu, Lesotho, Madagascar, Malawi, Mauritius, Mozambico, Mutapa, Namibia, Rwanda, Seychelles, Sudafrica, Swaziland, Tanzania e Zambia.
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al 10 al 13 settembre, storica visita pastorale di Giovanni Paolo II nell'Impero di Monomotapa, accolto dall'Imperatore Martin Zenda IV e dal Primo Ministro Morgan Tsvangirai. Il Santo Padre celebra la Messa nello stadio del Grande Zimbabwe ed incontra i leader delle altre religioni.

1995: dopo anni di iperinflazione nel Mutapa, i prezzi dei beni di consumo cominciano a scendere e l'economia riprende quota. Il Fondo Monetario Internazionale dona 400 milioni di dollari al Mutapa, mentre Tsvangirai viaggia in Europa ed USA per stimolare il consenso dei donatori internazionali.
Il 5 marzo l'Impero del Mutapa aderisce all'Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO), organizzazione seconda solo all'ONU come numero di stati partecipanti.
Il 17 maggio, dietro pressioni dell'Impero di Monomotapa e dell'OUA, si tengono libere elezioni nel Malawi. Ha fine il "mandato presidenziale a vita" del dittatore Hastings Kamuzu Banda, il cui culto della personalità ha sfiorato il parossismo; con il nuovo Presidente Elson Bakili Muluzi (1943-) il Malawi si avvia sulla strada della democrazia.

1996: il 7 febbraio Letsie III (1963-) ascende al trono del Lesotho a soli 19 anni. È tuttora in carica.
Nel giugno di quest'anno i caschi blu dell'ONU e le forze armate dell'impero di Monomotapa e del Sudafrica intervengono nella guerra civile che sta dissanguando da anni la Sierra Leone, tra atrocità di ogni genere. I soldati del Mutapa sferrano uno spietato contrattacco e riescono a debellare i guerriglieri del Fronte Rivoluzionario Unito, macchiatisi di gravi crimini contro l'umanità, e a ricacciarli nelle zone di confine con la Liberia. Ahmad Tejan Kabbah (1932-2014) viene eletto nuovo Presidente della Sierra Leone.
Lo scrittore e medico Nozipo Maraire (1964-) pubblica nel Mutapa "Lettera a mia figlia", che sarà tradotto in 14 lingue e diventerà un bestseller mondiale.

1997: iperattivismo internazionale del governo del Grande Zimbabwe, che negozia una pace tra il MPLA, movimento marxista al potere in Angola fin dal momento dell'indipendenza, e l'opposizione filoamericana rappresentata dall'UNITA. José Eduardo dos Santos, leader dell'MPLA, resta Presidente, ma si forma un governo di unità nazionale e il paese comincia a stabilizzarsi. Il leader dell'UNITA Jonas Savimbi tuttavia non accetta la pace, e con alcune frange del suo movimento continua la guerra civile, fino alla sua morte avvenuta in battaglia il 22 febbraio 2002.

1998: il 6 maggio tra Etiopia ed Eritrea scoppia una guerra di confine per il possesso della città di Badme, guerra che porta alla morte di 34.000 soldati etiopi e 19.000 soldati eritrei, oltre ad un disastroso contraccolpo economico per entrambe le nazioni. Al conflitto porrà fine il 25 maggio 2000 il cosiddetto Accordo del Grande Zimbabwe, con il quale ad una commissione indipendente delle Nazioni Unite (l'EEBC, Eritrea-Ethiopia Boundary Commission) è affidato il compito di definire i confini tra le due nazioni. Nel 2002 esso stabilirà che la città di Badme apparterrà all'Eritrea.
Alle 10.45 del 7 agosto le ambasciate americane del Grande Zimbabwe e di Nairobi (in Kenya) sono colpite da attacchi terroristici senza precedenti: nel Mutapa si contano 11 morti ed 85 feriti. A rivendicare gli attentati è Al Qaeda, l'organizzazione terroristica guidata dallo "sceicco del terrore" Osama Bin Laden, che intende così "punire" il Monomotapa per la sua amicizia con gli USA e per la sua attività diplomatica in tutta l'Africa.

2000: l'economia del Monomotapa si riporta finalmente sui livelli precedenti alla dittatura di Mugabe. La crisi può dirsi finalmente superata, e una catastrofe umanitaria è stata scongiurata, nonostante il ciclone che in quest'anno investe la costa oceanica dell'Impero, causando centinaia di vittime.
Scade il secondo mandato presidenziale di Thabo Mbeki. In qualità di Presidente del Sudafrica gli succede Kgalema Motlanthe (1949-).

2000-2002: dall'11 giugno all'11 luglio 2002 i Campionati Mondiali di Calcio si giocano in Sudafrica: per la prima volta nella storia la competizione si tiene nel Continente Nero. La squadra del Mutapa ottiene la seconda qualificazione a un Mondiale dopo quella dell'ormai lontano 1982: al primo turno delle eliminatorie, l'8 aprile 2000, a Bangui il Mutapa batte la Repubblica Centrafricana per 0-1, per poi ripetersi il 23 aprile 2000 nello stadio del Grande Zimbabwe, imponendosi per 3-1. Nel secondo turno, una fase a gironi, il Mutapa è inserito nel Gruppo 5 con Burkina Faso, Guinea e Malawi (il Niger, che avrebbe dovuto far parte di questo girone, è squalificato). Il 9 luglio 2000 ad Harare il Mutapa batte 1-0 il Burkina Faso; il 27 gennaio 2001 a Conakry il Mutapa supera 0-2 la Guinea; il 25 febbraio 2001 a Blantyre il Malawi è sconfitto 1-2 dal Mutapa; il 5 maggio 2001 ad Harare il Mutapa supera 2-1 la Guinea, e il 1 luglio 2001 pareggia 1-1 ad Ouagadougou con il Burkina Faso; il 14 luglio 2001 al Grande Zimbabwe è il Malawi ad essere sconfitto 2-0. In tal modo l'Impero del Mutapa si qualifica per i mondiali come prima del girone davanti a Guinea, Burkina Faso e Malawi. Insieme al Mutapa, e al Sudafrica qualificato di diritto come paese organizzatore, si qualificano il Camerun, la Nigeria Nigeria, il Senegal e la Tunisia. Il Mutapa è inserito nel Gruppo A insieme alla Francia campione in carica, alla Danimarca e all'Uruguay. Il 31 maggio 2002 a Johannesburg, nella partita inaugurale, il Mutapa batte clamorosamente 1-0 i campioni del mondo della Francia; il 6 giugno 2002 a Pretoria pareggia 1-1 con la Danimarca; e l'11 giugno 2002 a Bloemfontein pareggia 3-3 con il quotato Uruguay. In tal modo il Mutapa si qualifica per la prima volta per la seconda fase del mondiale, come seconda del girone dietro alla Danimarca, mentre gli uruguayani e i francesi sono eliminati a sorpresa. Il 16 giugno 2002 a Città del Capo negli ottavi il Mutapa supera clamorosamente anche la Svezia per 2-1, approdando ai quarti; nei quarti a Johannesburg il 22 giugno 2002 però il trionfale cammino della Nazionale del Grande Zimbabwe si interrompe contro la Turchia, che si impone 1-0 e giungerà terza nel torneo. La Coppa viene poi vinta dalla Nazionale della Germania in finale contro quella del Brasile; anche stavolta al Mutapa resta la soddisfazione di aver giocato un Mondiale indimenticabile, molto migliore di quello dei padroni di casa del Sudafrica, eliminati al primo turno.

2002: il 9 luglio l'Organizzazione per l'Unità Africana si trasforma in Unione Africana (UA) sul modello dell'Unione Europea. L'Organizzazione torna ad aver sede nel Grande Zimbabwe e comprende tutti i paesi africani tranne il Marocco, che nel 1984 si è ritirato dall'OUA quando essa riconobbe la Repubblica Araba Saharawi Democratica (l'ex Sahara occidentale spagnolo), su cui il Marocco rivendica tuttora la sovranità. Dietro proposta del Mutapa, l'UA si dota di proprie forze armate (Caschi Verdi) per scongiurare le crisi politiche locali in accordo con i Caschi Blu dell'ONU.

2003: un gruppo di mercenari, forse diretti in Guinea Equatoriale per un colpo di stato, è intercettato all'aeroporto del Grande Zimbabwe; il loro leader, il britannico Simon Mann, è condannato a 7 anni di carcere per aver cercato di acquistare armi.
L'Impero rifiuta di prendere parte alla "Coalizione dei Volenterosi" organizzata dal Presidente USA George W. Bush contro l'Iraq di Saddam Hussein.
Nell'agosto di quest'anno il Grande Zimbabwe ospita la discussione e la firma dei cosiddetti Accordi del Monomotapa, che pongono fine a 14 anni di guerra civile in Liberia. Il Presidente Charles Taylor, accusato di gravi crimini (tra l'altro avrebbe addestrato dei bambini-soldato) accetta l'asilo politico offerto dal Mutapa e lascia il paese. Le elezioni presidenziali del 23 novembre vedono la vittoria di Ellen Johnson Sirleaf (1938-), prima donna di colore della storia a ricoprire il ruolo di capo di stato.
Fallisce invece il tentativo, da parte del governo del Grande Zimbabwe, di avviare un processo di pacificazione politica della Somalia, in preda al caos e all'anarchia ormai da 12 anni. L'IGAD (l'organizzazione politico-commerciale formata dai paesi del Corno d'Africa) fa eleggere un parlamento federale e nomina un presidente ad interim (Abdullahi Yusuf Ahmed) e un governo, il Governo Nazionale di Transizione, con Primo ministro Mohamed Mohalim Gedi. Queste deboli istituzioni tuttavia non riescono ad estendere il loro controllo neppure all'intera città di Mogadiscio, a causa dell'opposizione dei "signori della guerra".

La Nazionale del Monomotapa vincitrice della Coppa d'Africa 2004

La Nazionale del Monomotapa vincitrice della Coppa d'Africa 2004

2004: storica prima vittoria della Nazionale di Calcio del Mutapa nella Coppa d'Africa, che in quest'anno si gioca in casa sua. Il 24 gennaio il Mutapa batte il Rwanda 2–1 con gol di Peter Ndlovu al 27' e al 58' (Elias segnal 41' per i rwandesi); il 28 gennaio 2004 sconfigge 3-0 la Repubblica Democratica del Congo con gol di Peter Ndlovu al 55' e all'87' e di Joël Lupahla al 65'; il 1 febbraio infine pareggia 1-1 con la Guinea con gol di Esrom Nyandoro al 58' e di Aboubacar Titi Camara all'84'. In tal modo i padroni di casa vincono il Gruppo A di qualificazione. Nei Quarti di Finale il 7 febbraio il Mutapa batte 1-0 il Senegal con una rete di Joël Lupahla al 65', in Semifinale l'11 febbraio pareggia 1-1 con la forte Nigeria (Okocha gela lo stadio del Grande Zimbabwe al 67', ma Ndlovu pareggia all'82' su rigore), eliminandola poi ai rigori per 5-3; infine la finale vede l'Impero di Mutapa prevalere sul Marocco, con Joël Lupahla che va in rete al 5', Youssef Mokhtari che pareggia al 38', ed Esrom Nyandoro che, segnando al 52' un gol su rovesciata, consegna all'Impero il primo titolo continentale della sua storia.

2005: Morgan Tsvangirai dà le dimissioni da Primo Ministro e convoca nuove elezioni, vinte da un nuovo partito, il Mutapa People's Party (MPP). Nuovo capo del governo è il suo leader, l'ex generale Solomon Mujuru.
La terrorista irachena Sayida al Rishawi è arrestata nel Grande Zimbabwe mentre tentava di portare a termine un attacco suicida contro un hotel; non viene però estradata in Iraq perchè in quel paese vige la pena di morte, e viene invece condannata all'ergastolo da scontarsi in un carcere del Mutapa.
Il 23 novembre muore a 81 anni il più grande poeta del Mutapa, Solomon Mangwiro Mutswairo, autore anche dell'inno nazionale dell'Impero (in lingua Shona « Simudzai mureza wedu weZimbabwe, / Yakazvarwa nomoto wechimurenga; / Neropa zhinji ramagamba / Tiidzivirire kumhandu dzose; / Ngaikomborerwe nyika yeZimbabwe », in italiano « Oh, alza in alto la bandiera del Grande Zimbabwe, / il simbolo della libertà che proclama vittoria; / lodiamo il sacrificio dei nostri eroi, / e giuriamo di tenere la nostra terra al sicuro dai nemici; / che l'Onnipotente protegga e benedica la nostra città »).

2006: dal 9 giugno al 9 luglio si giocano i Campionati Mondiali di Calcio in Germania. Stavolta l'Impero di Mutapa non riesce a qualificarsi (nella Zona Africana si qualificano Angola, Costa d'Avorio, Togo, Ghana e Tunisia), e così non può ripetere l'impresa dei Mondiali Africani del 2002.
In seguito alle pressioni diplomatiche dell'Impero di Mutapa e dell'Unione Africana, e sotto il peso delle manifestazioni popolari, il dittatore del Togo Faure Essozimna Gnassingbé (1966-), figlio del precedente dittatore Gnassingbé Eyadéma (1937-2005), è costretto a lasciare il paese. Al suo posto viene nominato Presidente ad Interim Emmanuel Bob-Akitani (1930-2011), e il paese si avvia finalmente sul cammino della democrazia.

2007: nel Grande Zimbabwe si tiene uno storico vertice Unione Africana-Unione europea.
Con la mediazione del governo del Mutapa si giunge finalmente ad un accordo di pace tra il governo sudanese e i ribelli del Darfur, opposti da un conflitto iniziato nel 2003 che ha provocato non meno di 400.000 morti.

2008: grazie alla mediazione del Primo Ministro del Mutapa Solomon Mujuru e di Papa Benedetto XVI, si giunge finalmente ad un accordo di pace nell'area del Congo. Nasce la Repubblica Federale del Congo, divisa in 25 stati federali autonomi più il Distretto Federale della capitale Kinshasa. Presidente della Repubblica è Joseph Kabila, Primo Ministro è Etienne Tshisekedi. Finalmente il tormentato est del paese conosce un periodo di pace e le milizie del CNDP (Congrès National pour la Défense du Peuple) del generale Laurent Nkunda (Tutsi filo-rwandesi) lasciano i confini del Congo.
In dicembre il governo del Mutapa dichiara l'emergenza nazionale per un' epidemia di colera che devasta l'ovest del paese.

2009: il 17 marzo l'ennesimo colpo di stato scuote il tormentato Madagascar, davanti alle coste del Mutapa: il leader dell'opposizione ed ex disc jockey Andry Rajoelina (1974-) conquista il palazzo presidenziale, costringendo il presidente Marc Ravalomanana (1949-) a dimettersi, e si autoproclama capo di stato al suo posto. Tutte le più importanti organizzazioni internazionali, incluse l'ONU, l'Unione Africana e l'Unione europea si oppongono al golpe; il Ministro della Difesa dell'Impero del Mutapa dichiara che, se il Presidente legittimo non tornerà al suo posto, il Grande Zimbabwe si porrà a capo di una forza militare dell'Unione Africana ed invaderà l'isola. Pressato anche da parte dell'opinione pubblica interna, Rajoelina è costretto a lasciare il potere e a fuggire in Francia. Ravalomanana ritorna così alla Presidenza del Madagascar.
Il 9 maggio Jacob Gedleyihlekisa Zuma (1942-) è eletto Primo Ministro dell'Impero Zulu. Il nuovo capo del governo ha 5 mogli e 20 figli.

2010: il 18 febbraio colpo di Stato rovescia il Presidente del Niger Tandja Mamadou (1938-). L'intervento del Primo Ministro del Mutapa come mediatore fa sì che nell'aprile 2011 si svolgano nuove elezioni democratiche, che vedono vincitore Mahamadou Issoufou (1952-), leader dell'opposizione. Nel luglio 2011 grazie all'intelligence del Monomotapa e dell'UA sarà sventato un attentato contro il Presidente Issoufou.
Dal 31 maggio al 30 giugno si tengono i Campionati Mondiali di Calcio in Corea e Giappone: per l'Asia si tratta della prima volta in assoluto. La Nazionale del Grande Zimbabwe non riesce a qualificarsi; il titolo mondiale è vinto per la prima volta dai Paesi Bassi in finale contro la Spagna.

2011: in febbraio scoppiano in Libia sommosse popolari contro il regime dittatoriale del Colonnello Mu'ammar Gheddafi. Subito scoppia un conflitto armato che vede contrapposte le forze fedeli a Gheddafi e gli insorti del Consiglio Nazionale Libico. Il 19 marzo 2011, a seguito dell'intervento dell'Impero di Monomotapa, sempre più attivo sullo scacchiere africano, la risoluzione 1973 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite non fa partire alcun intervento militare internazionale, come chiesto da USA, Regno Unito, Francia e Italia, ma ottiene di portare attorno a un tavolo le parti in causa. Mu'ammar Gheddafi, che intendeva resistere fino alla morte, è liquidato dai suoi stessi sostenitori, e viene avviato un governo di transizione: Saif al-Islam Gheddafi, figlio del deposto Rais, diventa nuovo Capo di Stato, mentre il Consiglio Nazionale Libico forma un governo di unità nazionale e traghetta il paese verso libere elezioni. Ciò eviterà alla Libia di piombare nell'anarchia e di diventare preda delle truppe dell'Isis.
Il 9 luglio, con un referendum sponsorizzato dall'Impero di Mutapa, il Sud Sudan si proclama indipendente da Khartoum. Ha così fine un conflitto quarantennale tra il Nord islamico e il Sud cristiano e animista.
Michael Sata (1937-) è eletto nuovo Presidente dello Zambia; è ancora in carica (nella HL è deceduto il 28 ottobre 2014).

2012: il 22 marzo un gruppo di militari prende il potere in Mali con un colpo di Stato, accusando il Presidente Amadou Toumani Touré (1948-) di incapacità nel fronteggiare i ribelli Tuareg del nord del paese. La Costituzione democratica è sospesa ed è dichiarato il coprifuoco. Ne scaturisce una guerra civile che porta la componente Tuareg, in parte dominata dai fondamentalisti islamici di Ansar Dine, legati ad al-Qaeda, a proclamare l'indipendenza del settentrione del Paese, il cosiddetto Azawad. L'intervento pacificatore del solito Monomotapa porta ad un accordo di pace: gli Ansar Dine sono sconfitti, la secessione dell'Azawad rientra e il 4 settembre 2013 Ibrahim Boubacar Keïta (1945-) viene eletto Presidente di tutto il Mali.
Il 3 settembre 2012, con l'elezione del presidente Hassan Sheikh Mohamoud e con l'instaurazione di un governo stabile, fortemente sponsorizzato dall'Impero di Mutapa, la Somalia sembra definitivamente uscire da 20 anni di guerra civile e ritornare alla normalità, ma vaste aree sono ancora sotto il controllo di milizie islamiste e di tribù locali.

2013: il 19 marzo Mwene a Mutapa Martin Zenda IV, che si è convertito al Cattolicesimo con tutta la sua famiglia, partecipa alla Messa di Inizio del Pontificato di Papa Francesco.
Il 5 dicembre muore a 95 anni Nelson Mandela, storico leader della lotta all'apartheid. Sono proclamati sette giorni di lutto nazionale anche nel Monomotapa.
Il 13 dicembre l'intervento pacificatore del governo del Monomotapa scongiura lo scoppio di un conflitto etnico nel Sudan del Sud tra le forze governative del presidente Salva Kiir (di etnia Dinka) e quelle fedeli all'ex vicepresidente Riech Machar (di etnia Nuer). Questo intervento evita la morte di 50.000 persone.

2014: visita di stato in Italia del Primo Ministro del Mutapa Solomon Mujuru, che incontra il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il Presidente del Consiglio Enrico Letta e Papa Francesco.
Il 31 ottobre, dietro pressioni del Mutapa e dell'Unione Africana, Blaise Compaoré, autocrate del Burkina Faso da 27 anni (aveva assassinato il presidente legittimo Thomas Sankara), è costretto a lasciare il potere davanti alle manifestazioni della popolazione inferocita. Sotto la guida del nuovo leader Michel Kafando il "Paese degli Onesti" (questo il significato di Burkina Faso in lingua Mossi) si avvia finalmente verso la democrazia.
Anche la Repubblica Centrafricana, dopo anni di guerra civile, trova un po' di pace quando il Parlamento elegge come Presidente Catherine Samba-Panza (1954-), fortemente sostenuta dal Grande Zimbabwe.
Il 22 novembre avviene un grave attentato di matrice islamista presso Beira, sulla costa del Monomotapa: estremisti islamici del gruppo somalo Al Shabaab, legato all'Isis, fermano un autobus di turisti diretti ad un villaggio vacanze, separano i passeggeri musulmani da quelli non musulmani, costringono questi ultimi con la forza a leggere alcuni versi del Corano per poi assassinarli a sangue freddo. Sono 28 i morti accertati. Il brutale attacco provoca l'immediata reazione del governo del Grande Zimbabwe, che annuncia la sua partecipazione ai raid condotti dalla comunità internazionale contro l'Isis in Siria e Iraq.
Il 24 dicembre un pilota ventisettenne dell'aviazione del Monomotapa, impegnato nei bombardamenti contro postazioni dell'Isis presso Raqqa, in Siria, è abbattuto con un missile terra-aria e catturato dai miliziani dell'autoproclamato Califfato, che lo esibiscono come un trofeo. Il padre del pilota chiede inutilmente all'Isis di restituirgli il figlio sano e salvo.

2015: il 27 gennaio l'Isis con un video apparso su Internet lancia al governo del Monomotapa un ultimatum: o libererà entro 24 ore la terrorista Sayida al Rishawi, di nazionalità irachena, detenuta nelle carceri del Grande Zimbabwe per un attentato compiuto nel 2005, o il suo pilota sarà ucciso. Il Primo Ministro Solomon Mujuru si dice disponibile allo scambio, pur di salvare il giovane, ma il 3 febbraio lo Stato Islamico pubblica in rete un video agghiacciante in cui il pilota dell'aviazione del Mutapa è rinchiuso in una gabbia e bruciato vivo. Ricevuta la notizia, l'anziano Imperatore Martin Zenda IV ha un grave malore. In tutto l'Impero cresce la rabbia contro gli assassini dell'Isis: si susseguono manifestazioni di rabbia, e il Gran Muftì del Grande Zimbabwe lancia una fatwa contro gli uomini di Al-Baghdadi, chiedendo per loro la condanna a morte. La terrorista Sayida al Rishawi è subito consegnata alle autorità irachene e giustiziata (fin qui il Mutapa si era rifiutata di estradarla perchè sulla sua testa pendeva una condanna a morte). Il Mutapa intensifica inoltre i bombardamenti contro le postazioni dell'Isis in Siria, permettendo ai Curdi di riguadagnare posizioni; furente, il Primo Ministro non esclude neppure un attacco di terra.
Il 31 gennaio, dopo le dimissioni di Giorgio Napoletano, viene eletto il nuovo Presidente della Repubblica Italiana nella persona di Rita Borsellino, nata il 2 giugno 1945, sorella del giudice Paolo Borsellino, assassinato dalla mafia nel 1992. Si tratta della prima donna e della prima siciliana ad essere eletta a questa carica. Il primo ministro del Monomotapa
Solomon Mujuru invia subito le sue felicitazioni alla nuova presidentessa, che ha avuto occasione di incontrare ad un congresso organizzato da "Libera", l'organizzazione antimafia di cui Rita Borsellino è stata presidentessa onoraria.
Il 21 febbraio l'imperatore
Martin Zenda IV, 66 anni, che non si è più ripreso dopo il malore di alcuni giorni prima, abdica per motivi di salute. Gli succede il figlio Robert II Zenda V, 41 anni, che nel discorso di insediamento alla Nazione dichiara: « Uomini dell'Isis, vi raggiungeremo e vi colpiremo dovunque vi nascondiate! »
L'ex autocrate Robert Mugabe, che ha 91 anni e si trova in esilio in Tanzania, chiede di poter rientrare in patria per presenziare all'incoronazione del nuovo
Mwene a Mutapa, ma il Ministro della Giustizia dell'Impero è esplicito: « Se Mugabe rientrerà nel Mutapa, dovrà rispondere di tutte le sue malefatte! »
Il 19 aprile le nuove elezioni politiche nel Monomotapa vedono la vittoria del Movimento Democratico per il Cambiamento (MDC)
di Welshman Ncube (1961-), già Ministro dell'Industria e del Commercio, che diventa nuovo Capo del Governo.
Il 10 novembre, visita pastorale di Papa Francesco in Uganda e nell'Impero di Monomotapa. Nella Cattedrale Cattolica del Grande Zimbabwe egli proclama il primo Beato nato nell'Impero, il catechista Tshimangadzo Samuele Benedetto Daswa, ucciso il 2 febbraio 1990 per essersi rifiutato di chiamare uno sciamano per togliere il "malocchio" a un villaggio colpito da un fulmine.

2016: l'Unione Africana decide di varare una moneta comune per l'intero continente, moneta che entrerà in vigore a partire dal 1 gennaio 2022.
Dal 5 al 21 agosto si tengono i Giochi Olimpici di Città del Capo: per la prima volta un paese africano ospita questa manifestazione. Gli atleti del Mutapa vincono due medaglie: l'argento nei 200 metri misti della nuotatrice Kirsty Coventry (1983-), e soprattutto il prestigioso oro conquistato da Sharon Tavengwa (1983-) nella Maratona femminile.

Enrica S.

Nome ufficiale: Impero di Mutapa, in inglese Monomotapa Empire
Capitale: Grande Zimbabwe (20° 16′ 23″ S, 30° 56′ 03″ E, 1.752.000 ab. al 31 dicembre 2014)
Capo dello Stato: 
Mwene a Mutapa Robert II Zenda V, dal 21 febbraio 2015
Superficie: 566.597 km²
Acque interne: 3 %
Abitanti: 18.228.600  (al 31 dicembre 2014)
Densità: 32,2 ab./km²
Tasso di crescita: 4,36 % (2014)
Divisione amministrativa: 15 province, 74 distretti, 1740 comuni
Città principali: Bulawayo (1.451.000 ab.), Harare (606.000 ab.), Beira (431.500 ab.), Massinga (184.500 ab.), Mutare (170.000 ab.), Gwanda (63.000 ab.), Masvingo (58.000 ab.)
Lingue: Shona, Tonga, Chichewa, Inglese
Religioni: Riformati 41 %, Animisti 22 %, Cattolici 21 %, Islamici 9 %, Altri 7 %
Fuso orario: UTC +2
Valuta: Sterlina del Monomotapa (1 € = 3824 sterline al 31 dicembre 2014)
Motto: "Unione, Libertà, Lavoro"
Inno Nazionale: "Simudzai Mureza wedu WeZimbabwe" (in lingua Shona "Sia benedetta la terra del Grande Zimbabwe"), scritto da Solomon Mutswairo e musicato da Fred Changundega.
Festa Nazionale: 18 aprile (compleanno dell'Imperatore)
PIL: 9.802 milioni di $
PIL pro capite: 538 $
Prefisso telefonico: +263
Targa automobilistica: MU
TLD: .mp

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