P.o.D: Nicola I muore per una caduta da cavallo nel 1838 lasciando il trono al figlio Alessandro con 17 anni d'anticipo rispetto alla nostra Timeline.
1838:
Lo tzarevich Aleksandr Nikolaevich Romanoff diventa Zar di Russia con il nome di Alessandro II.
Il giovane Zar convoca a corte le migliori menti russe dell'epoca, scioglie la polizia segreta del padre ed inizia una riforma dello stato. Inizio della graduale emancipazione dei servi della gleba e dello smantellamento del latifondo.
1839:
Il giovane sovrano stringe un accordo con il più giovane Sovrano Ottomano, Abdulmecid, che evita la guerra.
1841:
Alessandro sposa Maria d'Assia.
1842:
Inizia in Russia la costruzione di grandi opere; Ferrovie, rete telegrafica, strade, ponti, reti fognarie, acquedotti; Campagna di colonizzazione delle terre disabitate della Siberia e del Caucaso. Riforma fiscale.
Nascita dell' imprenditoria industriale Russa su sponsorizzazione imperiale.
Modernizzazione dell'Esercito Imperiale.
1843:
Fallisce il primo tentativo di assassinio di Alessandro, che grazia l'attentatore.
1848:
10/05
Alessandro approva una Costituzione chiamato Statuto di Mosca, che modifica lo stato russo nel seguente modo:
L'Impero diventa una federazione, con a Capo lo Zar di Russia, che, in unione personale, è anche Re di Polonia, Georgia, Finlandia, Lituania (Comprendente Estonia e Lettonia), Bielorussia, Kazakistan, Azeirbagian, Daghestan, Cecenia, Kozakistan (Ucraina), Krimea, Turkmenistan, Utzbekistan, Kamchaka e Siberia.
In ogni nazione c'è un parlamento e un primo ministro nominato dallo Zar ma confermato dall'assemblea.
Capitale Federale è San Pietroburgo, dove si riunisce la Duma eletto a suffragio ristretto da tutti i cittadini maschi adulti in grado di leggere e scrivere.
La Duma ha una Camera alta, la Camera dei Pari, una Camera Media, la Camera degli Stati Federati e una Camera bassa, la Camera dei Delegati.
La costituzione pone per la prima volta dei limiti all'Autocrazia russa; Viene istituita una Suprema Corte con sede a Mosca.
11/06
Prime elezioni della storia dell'Impero; Maggioranze Nazionaliste in Finlandia, Polonia, Lituania, Kosakistan, Cecenia e Daghestan, Maggioranze Conservatrici nel Resto dell'Impero alla Camera Bassa e in quella Media della Duma. Sergey Semionovich Uvarov è il primo Alto Cancelliere dell'Impero.
La Russia si ritira dalla Santa Alleanza.
1849:
Campagna di alfabetizzazione dell'Impero, istituzione delle scuole rurali.
17/08
Lo Zar approva la concessione di larghe autonomie al Regno di Finlandia, a quello di Polonia, a quello di Kosakistan, a quello di Cecenia e a quello del Daghestan.
1850:
Viene estinta sul nascere quella che poteva essere una pericolosa epidemia di Colera.
Completata la riforma agraria e l'emancipazione dei servi della gleba.
1852:
Intesa Russo-Turca in funzione anti-britannica e anti-francese.
Inizia la modernizzazione dell'Impero Ottomano sul modello Russo.
1853-1856:
Guerra del Mediterraneo vinta dai Russo-Ottomani contro i Franco-Britannici e i Piemontesi.
Gli Ottomani pongono fine al protettorato Anglo-Francese sui loro territori, acquisiscono il Marocco e il Rio de Oro e l'Egitto, liberano Algeri e riconquistano la penisola Araba, mentre i Russi ottengono alcuni territori sul Danubio e svariati vantaggi commerciali.
1854 :
Elezioni nell'Impero, nonostante lo stato di Guerra; Nuova affermazione dei conservatori, anche in Daghestan, e in Cecenia; Gli indipendentisti conservano una risicata maggioranza in Polonia, Lituania e Finlandia. Uvarov confermato Alto Cancelliere.
1856:
Pace di Costantinopoli.
1857:
Riforma sul modello Russo dell'Impero Ottomano; Il Titolo di Califfo e Custode dell'Hijaz è separato da quello di Sultano, pur rimanendo appannaggio della Dinastia Ottomana, passando ad Abdul Aziz, fratello del Sultano; Istituiti i regni federati di Egitto, Libia,Tunisia, Algeria, Marocco, Sarawi, Nejaz, Hijaz, Oman,Qatar,Abu Dhabi, Dubhai,Yemen, Kuwait, Bahrain, Giordania, Palestina, Siria, Zanzibar, Kurdistan, Armenia, Bulgaria, Serbia, Albania, Bosnia, Montenegro,,Macedonia Valacchia e Moldavia ; viene istituito il Meclisi-i Maarif-i Umumiye, il Parlamento dell'Impero, sul modello della Duma, ma con legislature quinquennali piuttosto che seiennali. Instanbul è capitale federale, Ankara capitale della Turchia;
09/05
Al termine del mese di Ramadan si tiene alla Mecca il Grande Raduno dei Fedeli; Il 1° Pronunciamento della Mecca sana molte delle divisioni fra le diverse correnti dell'Islam, anche se viene rifiutato da alcune piccole sette estremiste, e stabilisce che solo il Grande Raduno, che si riunirà annualmente, dopo il Ramadan, avrà il potere di dichiarare una Jihad armata od una Fatwa. Alla shaaria si sostituisce un diritto Turco secolare, pur basato sull'ispirazione coranica, ma anche sul diritto napoleonico.
13/10
Prime elezioni nell'Impero Ottomano, a suffragio maschile ristretto ai non-analfabeti; vittoria degli indipendentisti sia negli stati Cristiani che nel Maghreb, vittoria dei Conservatori nel resto dell'Impero, Omar Latas Pasha primo Gran Vizir del nuovo corso.
15/11
Grande Sinodo Internazionale della Chiesa Ortodossa organizzato a Mosca, per iniziativa congiunta dello Zar e del Metropolita di Mosca Filarete. In tale occasione viene elaborata la dottrina sociale della Chiesa Ortodossa, con il documento “Tempi Nuovi”.
1858:
Rivoluzione Industriale sia nell'Impero Russo che nel Impero Ottomano.
1859:
Lo scrittore e Filosofo Lev Tolstoj fonda a San Pietroburgo il Partito Liberale Contadino Imperiale, partito riformista basato sulla Dottrina Sociale della Chiesa Ortodossa.
1860:
08/02
Primi moti operai a Mosca, Kiev, San Pietroburgo, Bucarest, Sarajevo, Instanbul, Ankara, e il Cairo, primi grandi centri industriali dei due Imperi.
L'Imperatore Alessandro rifiuta di reprimerli con la violenza; Si reca invece di persona nelle città in sommossa, e promulga una serie di Editti (detti di Kiev, prima città visitata) a favore degli operai;
Il Sultano fa lo stesso, con gli Editti di Sarajevo.
29/02
Pronunciamento del Grande Raduno dell'Islam, sui diritti degli individui e sulla compatibilità fra democrazia, laicità e islam.
10/10
Vittoria in tutto l'Impero del Partito Liberale Contadino; Tolstoj nuovo Alto Cancelliere
1861:
Il governo Tolstoj approva una vasta riforma sullo stato sociale, sia nelle campagne che nelle città.
Dimissioni del governo di Omar Pasha.
13/10
Elezioni anticipate nell'Impero Ottomano; vittoria del Partito Liberale Ottomano, nato in seguito al 4° Pronunciamento del Grande Raduno. Memehet Fuad Pasha nuovo Gran Vizir dell'Impero Ottomano.
Nei paesi Cristiani rimane forte il partito indipendentista.
1862:
Riforme sociali nell'Impero Ottomano.
1863:
L'Impero Zarista festeggia il Giubileo d'Argento di Alessandro II°.
1864:
Nasce l'Università Imperiale delle Scienze a San Pietroburgo.
L'Impero Ottomano celebra il Giubileo d'Argento di Abdulmecid I°
1865:
Nasce la Nuova Madrass Universitaria a Instanbul.
1866:
Elezioni nei due Imperi d'Oriente.
Nell'Impero Zarista Federale nuova affermazione del P.L.C. Tolstoj è di nuovo Alto Cancelliere.
Nell'Impero Ottomano conferma del P.L.O. e di Mehmet Fuad Pasha.
Gli Imperi d'Oriente firmano un accordo con l'Austria-Ungheria, a sostegno delle pretese di Massimiliano d'Asburgo al trono Messicano.
1867:
La Marina Russa e quella Ottomana minacciano il bombardamento delle coste Statunitensi se gli Stati Uniti non smettono di rifornire Juarez; Truppe Zariste e Turche sbarcano a Veracruz e costringono l'armata Rivoluzionaria a ritirarsi a nord. A Queretaro viene firmato un trattato che sancisce la nascita di una Repubblica Messicana comprendente Aguascalientes, Chihuahua e la California del Sud mentre il restante territorio diventa l'Impero Unito del Messico. Gli Stati Uniti devono accettare obtorto collo.
Accordi commerciali fra i Tre Imperi.
1868:
Alessandro scioglie l'Unione personale con la Polonia, che diviene Stato Associato all'Impero; sul trono di Polonia va il Conte di Cracovia Vassily Kasmir Sobjeski.
Due anni più tardi farà la stessa cosa con altri stati. L'Impero mantiene il controllo del regno dal punto di vista militare e di politica estera, ma lascia al Re e al suo Primo ministro il controllo della politica interna. Negli Stati del Maghreb nasce un movimento Associativista, che vorrebbe qualcosa del genere.
1870:
Dopo la nascita dell'Impero Tedesco Alessandro inizia ad estendere lo Status di Stato Associato dell'Impero ad altri stati federati, come il Kozakistan, la Finlandia, la Crimea e la Lituania. L'Ataman dei Cosacchi Ivan Grunjev, Carlo Federico d'Assia, cugino dell'Imperatrice, il Khan di Crimea e Carlo Emanuele d'Assia, altro cugino della zarina salgono rispettivamente sui troni dei 4Regni associati all'Impero.
1871:
Alle Elezioni nell'Impero Ottomano prevale di nuovo il P.L.O.
Fuad Pasha di nuovo Gran Vizir.
1872:
Lev Tolstoj lascia la guida del P.L.C.I. a Mikhail Bakunin, aarchico in gioventù, ma divenuto prima amico personale dello Zar Alessandro e poi fervente seguace di Tolstoj. Il P.L.C.I. vince nuovamente le elezioni e Bakunin è il nuovo Alto Cancelliere.
1873:
Accordi commerciali con la Cina e con il Giappone dell'alleanza Turco-Russa.
Introdotto il multilinguismo negli stati e nei Regni associati dell'Impero.
1874:
Distensione con Francia e Gran Bretagna che ottengono di nuovo libero accesso al Canale di Suez .
1875:
Suffragio universale Maschile nei Due Imperi. Il Regno di Finlandia e quello di Polonia optano per concedere il voto anche alle donne.
Lo stesso nel Regno di Serbia.
I Vizir non dovranno più aggiungere Pasha al proprio nome. Introdotto il cognome negli stati arabi.
Fuad si tiene Pasha, il cognome ufficiale del Sultano diventa Al-Osman.
1876:
Alla vigilia della votazione nell'Impero Ottomano Fuad Pasha muore d'infarto.
Alla guida del P.L.O. gli succede Memehet Rushdi, che vince le elezioni, ma è costretto a formare una coalizione con il Blocco del Maghreb, il gruppo che riunisce i rappresentanti Magrebini nelle due Camere Elettive, costoro impongono un agenda associativista al governo Rushdi.
Vengono autorizzati una serie di referendum per gli stati cristiani, in cui è forte il movimento indipendentista.
Perdita di popolarità di Bakunin a causa dell'eccessiva pressione fiscale.
1877:
04/06
Referendum in Serbia, Bulgaria, Moldavia,Valacchia, Macedonia, Albania, Montenegro e Armenia. Tutte e otto queste nazioni votano per l'Indipendenza tranne una; A sorpresa il Regno di Macedonia chiede e ottiene lo status di Regno Associato; Tutti questi stati sono protettorati dell'Impero Ottomano. Re di Serbia diventa Milan IV° Obrenovic, già Principe di Serbia nell'Ambito dell'Impero Ottomano; Re di Bulgaria è Alessandro di Battemberg, nipote dello Zar;
Moldavia e Valacchia si fondono nel Regno di Romania sul cui trono sale Vlad V° Drakul, discendente del celeberrimo Vlad l'Impalatore. Sul trono del Montenegro Nicola I° Petrovic-Niegos, già principe nell'ambito dell'Impero. Sul trono di Macedonia, come Regno Associato sale Alessandro Karageorgevic, su quello di Albania Xhemal Zogu, col nome di Zog I° infine sul Trono d'Armenia sale Amedeo di Savoia che già aveva tentato una sfortunata avventura come re di Spagna.
1878:
Il Partito Tradizionalista Imperiale fondato e guidato dal giornalista Mikhail Katkov vince le elezioni, e Kazkov è il nuovo Alto Cancelliere dell'Impero Zarista.
1879:
Egitto, Libia, Tunisia, Algeria, Marocco e Rio de Oro, rinominato Berberia, ottengono lo stato di Regni Associati; Ismail I° Al-Ali Pasha sale sul trono d'Egitto, Muhammed al-Senussi sale sul Trono di Libia, Mohammed Abd'Al-Quadir su quello di Algeria, Muhamad II° Al-Husayn sul trono di Tunisia,
Hassan I° Alouite sul Trono del Marocco e Mustafa Ma Al-'Aynan su quello di Berberia.
1881:
Nuovi disordini sociali nelle città più industrializzate dell'Impero a causa del tentativo del governo di abolire gli Editti di Kiev; Alessandro II° sopravvive miracolosamente ad un attentato, e interviene personalmente per proibire la repressione.
Dimissioni di Kazkov, elezioni anticipate e vittoria del Partito Liberale Contadino, guidato da Sergeji Witte, succeduto a Bakunin.
Il Movimento Operaio Rivoluzionario, di ispirazione Marxista ottiene alcuni seggi nei vari parlamenti statali e due alla Camera Bassa della Duma.
Elezioni nell'Impero Ottomano rivinte dal P.L.O. di Rushdi, per la seconda volta Gran Vizir dell'Impero Ottomano.
1882:
Il governo Witte istituisce i Regni Federati di Carelia, Tuva, Jacuzia, Kirghizistan e Tagikistan.
Muore Rushdi, Gli succede come Gran Vizir e come leader del P. L. I. Ahmet Vefik.
1883-1884
Guerra Polacco-Austriaca per il controllo della Galizia; Con la mediazione di Germania e Russia si arriva all'indipendenza Galiziana; Kristoff Wojtyla, principe di Cracovia, guadagna il Trono della nuova nazione, sotto protettorato congiunto Austro-Russo.
1885:
Protettorato Italiano sull'Etiopia, colonizzazione di Somalia ed Eritrea.
1886:
Elezioni nell'Impero Ottomano; Nuova vittoria del Partito Liberale Ottomano e di Ahmet Vefik, ma quest'ultimo deve formare un governo di transizione con il Blocco Arabo che ha conquistato una notevole maggioranza in: Nejaz, Oman, Qatar, Abu Dhabi, Dubhai,Yemen, Kuwait, Bahrain, Giordania, Siria, Zanzibar e Kurdistan, e desiderano ottenere, per i propri stati, lo stesso status degli stati del Maghreb e della Macedonia.
1887:
Muore in Cina l'ingombrante Imperatrice-Zia Cixi, per un attacco di polmonite. Guangxu è ufficialmente incoronato imperatore della Cina a soli 17 anni.
Egli decide di modernizzare il paese, sul modello Russo ed Ottomano, e si affida al Mandarino Kang Yuwei; Inizia un periodo di riforme ma anche di scontri feroci.
Stipula un accordo con i due Imperi del Nord-Ovest in funzione Anti-Giapponese.
Elezioni nell'Impero Zarista, rivinte dai Liberali del P.L.C. con Witte confermato Alto Cancelliere;
Prime elezioni in cui votano anche le donne.
1888:
In seguito al 31° Pronunciamento del Grande Raduno dell'Islasm alla Mecca anche l'Impero Ottomano concede il voto alle donne.
Nejaz, Oman, Zanzibar, Qatar, Abu Dhabi, Dubhai,Yemen, Kuwait, Bahrain, Giordania, Siria e Kurdistan divengono Regni Associati dell'Impero.
Faisal Al-Saud è Re del Nejaz, Turki Al-Said sale sul trono dell'Oman, Jassin Al-Thani sul trono del Qatar, Zayed Al-Nahyan sul trono di Abu Dhabi, Rashid I° Al-Maktoum sul trono di Dhubai, Sharaf Al-Abd-Ramhan sul trono dello Yemen, Abdullah II° sul trono del Quwait, Isa Al-Khalifa sul trono del Bahrain, Awn Al-Hashim sul trono di Giordania e Khalifa I° Al-Said sul trono di Zanzibar; Il Regno di Siria viene diviso in tre Regni, uno a maggioranza Cristiana, il Regno del Libano, uno a maggioranza Sunnita, il Regno della Siria Damascena e il Regno della Sira Irachena a maggioranza Sciita.
Diventa Re del Libano Vittorio Emanuele di Savoia-Armenia, figlio secondogenito di re Amedeo; Re della Siria Damascena resta per adesso il Sultano, ma in Unione Personale; Erede diventa il Secondo della linea di successione, Mehmet; Re della Siria Irachena diviene Ismail al-Sadr.
Obaidullah Al-Kurd è il Re del Kurdistan.
Giubileo d'Oro per Alessandro II°.
1889:
Giubileo d'Oro per Abdulmecid I°.
1890:
Appello ufficiale degli Ebrei di Palestina, immigrati in gran numero nell'ultimo decennio, al Sultano;
Essi vengono posti ufficialmente sotto la protezione del Sultano Abdulmecid I°.
Dopo lo scoppio di un Pogrom a Novgorod Alessandro II° emette l'Editto di Novgorod, che proibisce e punisce severamente ogni discriminazione su base etnica o religiosa su tutto il territorio dell'Impero e dei Regni Associati.
1891:
Il Partito dei Fedeli, Conservatore e Tradizionalista Islamico guidato dal Gran Mufti di Gerusalemme Mohammed Tahir al-Husayni ottiene la maggioranza alle elezioni. Al-Husayni è il primo non Turco a venire eletto Gran Vizir.
Il governo Al-Husayni cerca di riformare il diritto, orientandolo maggiormente sul modello della Shaaria, ma viene stoppato sia dal 33° Pronunciamento del Grande Raduno che dal Sultano.
Papa Leone XIII° emana l'enciclica "Rerum Novarum", che stabilisce la dottrina sociale della Chiesa Cattolica.
1893:
Elezioni nell'Impero Zarista; Vista la svolta laicista del P.L.C. data da Witte la corrente più legata alla dottrina Sociale della Chiesa secede e si presenta alle urne come Partito Contadino Imperiale; Il P.L.C. di Witte cambia nome in Partito Liberale Imperiale; Il P.T.I. non ne approfitta, a causa dell'improvvisa morte del fondatore ed è proprio il Partito Contadino Imperiale a vincere e Pyotr Stolypin è il nuovo Alto Cancelliere. Inizia una nuova stagione di riforme con l'aumento del potere della camera bassa e di quella media.
Il Partito Operaio di Ispirazione Marxista erede del Movimento Rivoluzionario prende 4 seggi alla Duma.
1895:
Muore Maria d'Assia.
L'intelligence Russa informa Pietro II° del progettato colpo di stato ai suoi danni, che viene impedito senza repressioni; Il Brasile si trasforma in un Impero Federale.
1896:
Il Partito dei Fedeli subisce una scissione dell'area moderata, che forma il Partito del 4° Pronunciamento; Islamico ma moderato, laico e riformista, il Partito del 4° Pronunciamento sconfigge i Laicisti del Partito Liberale Ottomano e i reazionari del Partito dei Fedeli. Nuovo Gran Vizir è Ahmed Khalifa.
1897:
Entra in vigore la Costituzione dell'Impero Cinese. Vengono riconosciute zone a statuto speciale Taiwan, la Mongolia e l'Uighuristan, mentre i Regno del Tibet diventa Stato Associato; in 10 anni ci sono state molte riforme, l'economia è ripartita e il paese è pronto per un primo assaggio di democrazia.
15/03
Prime elezioni per il primo Parlamento, chiamato Congresso del Regno di Mezzo, o Zhongguò Dàhui, un Parlamento Bicamerale, con una Camera dei Saggi Rappresentanti eletta ogni 4 Anni e una Camera dei Dragoni, con rappresentanti dei vari potentati. Come nella Duma e nel Meeclisi-i anche al Dàhui la camera bassa è quella che effettivamente esprime il governo e detiene il potere legislativo (in accordo con l'Imperatore), mentre la camera Alta ha funzioni di controllo sulla copertura finanziaria e i bilanci dello stato e funge da organo di supervisione giuridica per l'altra camera. Con 2874 membri, la camera bassa del Dahui è la più numerosa della terra; La camera dei Dragoni aggiunge solo trecento membri al numero ciclopico di componenti del Dàhui.
Il Partito Liberale Cinese, ispirato agli omonimi partiti Zarista e Ottomano, con a capo il Mandarino
Kang Youwei ottiene una netta maggioranza; I principali partiti avversari sono il Partito Nazionalista Cinese di matrice riformista ma eccessivamente anti-monarchica, guidato dal giovane Sun Yat-Sen, Il Partito della Virtù, di matrice Confuciana e conservatrice guidato dall'ex-generale Guwalgiya Rong-Lu, il reazionario Partito delle Tigri guidato dall'Ex-generale Yuan Shikai, Il Partito Nazionalista Uiguro, indipendentista e il Partito della Retta Azione, di matrice Buddista, conservatore, fortissimo in Tibet ma anche in Mongolia. Kang Yuwei primo Gran Mandarino.
1899:
Elezioni nell'Impero Zarista in forte crescita economica, Pyotr Stolypin ancora Alto Cancelliere.
1901:
Elezioni nell'Impero Ottomano; Il Partito del Quarto Pronunciamento, che ha cambiato nome in Partito Islamico Democratico rivince le elezioni, grazie ai successi ottenuti in campo di diritti civili (voto alle donne) e sociale (costruzione di un avanzato sistema sanitario). Ahmed Khalifa e Gran Vizir per il secondo mandato.
Elezioni in Cina; Stavolta è il partito Nazionalista Cinese, che ha ammorbidito le sue posizioni anti-monarchiche ad avere la meglio; Tuttavia, l'ascesa del Partito della Virtù e di Quello delle Tigri obbliga i Nazionalisti alla coalizione con i Liberali; Sun Yat-Sen è il secondo Gran Mandarino dell'Impero Cinese.
1902:
Anno di lutti per gli Imperi Zarista e Ottomano;
04/09
Muore Alessandro II° il Grande, colui che ha trasformato l'Impero Russo in una nazione moderna e democratica. Al suo funerale partecipano capi di stato di mezzo mondo, primo fra tutti l'amico Abdulmecid I° dell'Impero Ottomano, che lo saluta consapevole che non gli sopravvivrà di molto; Anche Guangxu di Cina, Massimiliano I° del Messico e Rheza I° di Persia rendono onore allo Zar di tutte le Russie.
Lo Zarevich Alexandr era morto nel 1894 a causa di una nefrite, sul trono succede il Granduca Nicolaj Alexandrovich Romanov come Nicola II°.
15/11
Muore Abdulmecid I° il Giusto, colui che ha salvato la civiltà islamica dal disfacimento.
Gli succede il figlio maggiore Murad ibn Abdulmecid Al-Osman, come Murad V° (La legge di successione è stata modificata, non è più il fratello ma il primo figlio maschio ad ereditare il trono).
Scioglimento dell'Unione Personale fra Turchia e Siria Damascena, il fratello Minore di Murad V° Mehmet ibn Abdulmecid Al-Osman, sale sul trono di Siria come Mohamed I°
1903:
L'Alaska, che un Impero Zarista decisamente più ricco ha potuto colonizzare e fortificare (grazie anche agli inuit, riconosciuti come sudditi di San Pietroburgo e riforniti al meglio per autogovernarsi e difendere i confini adeguatamente), diventa uno degli Stati dell'Impero Federale Zarista. La Capitale è Alexandrgraad (Attuale Anchorage).
1904:
Nasce il Partito Socialista Imperiale.
1905:
Elezioni nell'Impero Cinese:
Vittoria in solitaria dei Nazionalisti, ormai decisamente scevri da tentazioni repubblicane; Sun Yat-Sen di nuovo Gran Mandarino.
Elezioni nell'Impero Zarista.
Il vincitore è il Partito Liberale Imperiale, che per governare è però costretto ad un alleanza con il Partito Socialista Imperiale. Il secondo governo dell'Alto Cancelliere Witte sarà altamente difficoltoso.
1906:
Faticosamente la modernità arriva anche in Tibet, dove il 13° Dalai Lama, capo spirituale e politico del popolo Tibetano accetta la modernizzazione dello stato, in maniera però, rispettosa delle tradizioni, e la creazione di un Parlamento a Lhasa.
Fino a questo momento i Tibetani avevano solo eletto rappresentanti a Bejiing, nel Dàhui.
Elezioni nell'Impero Ottomano vinte per la terza volta dal Partito Islamico Democratico, con Ahmed Khalifa confermato Gran Vizir. Proprio Khalifa chiederà e otterrà una modifica costituzionale che limiti a tre il numero consecutivo di mandati di un Gran Vizir.
1907:
Il Giappone pone un protettorato sulla Corea. Viene Firmata la Triplice Alleanza fra Austria, Germania e Giappone; La Risposta è la Triplice Alleanza di Gran Bretagna, Francia e Italia e Il Triplice Accordo fra Impero Zarista, Impero Cinese, e Impero Ottomano.
1908:
Convenzione di Nanchino, Il Partito delle Tigri e quello della Virtù si fondono nel Partito Conservatore Cinese.
Ad Ankara il giovane Mustafa Kemal diviene Segretario del Partito Liberale Ottomano.
Fallisce un tentativo di assassinio ai danni di Re Carlo II° del Portogallo; Carlo, spaventato inizia a modificare lo stato in senso parlamentare,ispirandosi all'Italia; l'Economia Portoghese verrà sollevata grazie all'aiuto del Brasile che stabilirà una partnership privilegiata con l'ex madre-patria.
1909:
Elezioni nell'Impero Cinese; Il Partito Conservatore Cinese vince, e Yuan Shinkai è il nuovo Gran Mandarino. Inizia un poderoso riarmo (per altro già i Nazionalisti avevano modernizzato ulteriormente le truppe)
1910:
Guerra fra Impero Messicano e Repubblica Messicana armata dagli Stati Uniti; Ancora una volta la Marina Russa,( insieme alla Flotta Cinese oltre a quella Ottomana, stavolta,) minaccia le coste Statunitensi. Di nuovo. Washington deve interrompere i rifornimenti a Ciudad Juarez (El Paso Norte); Massimiliano I° si limita a ottenere le dimissioni del Presidente Porfirio Diaz e qualche trattato economico vantaggioso per risarcimento.
Crisi di governo nell'Impero Zarista; I Socialisti Imperiali subiscono una scissione; La maggioranza del partito, con a capo Vladimir Uljanov, è contraria al proseguimento della coalizione con i Liberali, mentre la minoranza, che fa capo ad Alexandr Kerenskij è favorevole; Il Partito Socialdemocratico Imperiale, come si rinomina la corrente fuoriuscita, tiene il governo in piedi.
1911:
Elezioni nell'Impero Zarista; a sorpresa, il Partito Socialdemocratico Imperiale di Kerenskij vince, rubando elettori sia ai Liberali che ai Socialisti. Kerenskij è il nuovo Alto Cancelliere dell'Impero.
Elezioni nell'Impero Ottomano; Il successore di Khalifa, Alì Pasha fa del suo meglio, ma è il Partito Liberale Ottomano a vincere le Elezioni, facendo di Kemal il più giovane Gran Vizir della storia recente.
Nicola II° emana l'Editto di Alexandrgraad con il quale abolisce la pena di morte (salvo che in tempo di guerra) in tutto l'Impero.
1912:
Massiccia opera di laicizzazione dell'Impero di Kemal, ostacolata dagli Stati del Blocco Arabo; Kemal, per evitare l'insorgere di tensioni indipendentiste, concede l'adozione del doppio calendario;
Il nuovo codice penale e civile riduce i riferimenti diretti alla Shaaria, facendo piuttosto riferimenti ai Pronunciamenti del Grande Raduno.
1913:
Elezioni nell'Impero Cinese e nel Tibet; Netta affermazione del Partito della Retta Azione, guidato dal Lama Ataghai Raitsu, che ha la maggioranza assoluta in Tibet e in Mongolia; Coalizione fra il Partito Conservatore Cinese e il Partito della Retta Azione; Yuan Shinkai ancora Gran Mandarino.
Ataghai Raitsu è il Primo Ministro del Tibet.
Patto di mutua difesa fra Impero Cinese e Regno del Siam.
1914:
Francesco Ferdinando d'Asburgo, erede al trono d'Austria, è assassinato durante una visita di Stato in Bulgaria; Scoppia la 1^ Guerra Mondiale.
1915:
Attacco Austriaco al Libano e all'Armenia alleate dell'Italia; l'Impero Ottomano scende in guerra contro l'Austria. Muore Francesco Giuseppe, gli succede Carlo d'Asburgo.
1916:
Elezioni in tempo di guerra per l'Impero Ottomano, Governo d'Unità Nazionale fra P.L.O., P.I.D. e P.D.F.
Kemal di nuovo Gran Vizir con l'Interim per la guerra.
Il fronte si immobilizza, a causa della superiorità in mare di Italia, Gran Bretagna e Impero Ottomano, che compensa la superiorità a terra degli Austro-Germanici
1917:
Anche per l'Impero Zarista è tempo di elezioni di guerra; Vincono I Socialisti di Uljanov che formano un governo d'unità nazionale con Socialdemocratici, Liberali, Conservatori e Contadini.
Elezioni in Cina, il rischio della Guerra avvantaggia i Conservatori; Yuan Shinkai è confermato Gran Mandarino nonostante l'età avanzata.
1918:
Il Giappone invade il Siam, anche la Cina nel conflitto; i Cinesi bloccano l'avanzata nipponica sul confine Coreano. Due giorni dopo, morte improvvisa di Yuan Shinkai e governo d'unità nazionale affidato a Kang Youwei, nel frattempo dimessosi dalla presidenza del Partito Liberale Cinese.
La repubblica Messicana rifiuta di provocare un attacco dell'Impero Messicano per permettere agli Stati Uniti di intervenire; Gli Stati Uniti del Presidente Theodore Roosevelt ne approfittano ed invadono il Chihuahua; A sorpresa, Massimiliano, chiamato da Ciudad Juarez interviene; Anche la Marina Russa schiera una flottiglia a sostegno dei Messicani; Battaglia di Chihuahua il 07/04 Battaglia del Rio Grande la Settimana successiva, e caduta di Austin, San Diego e occupazione del New Mexico. Gli Stati Uniti chiedono la pace, dopo l'Armistizio dei Tedeschi e degli Austriaci, non volendo rischiare l'Invasione dei Russi. Perdono metà del Nuovo Mexico, la contea di El Paso e quella di San Diego a favore della Repubblica Messicana, che diventa Protettorato dell'Impero.
Viene progettata l'unità Messicana.
1919:
Tokyo chiede la pace, Okinawa diventa indipendente e protettorato Cinese, le isole Kurulu, cedute dalla Russia tornano sotto patrocinio Zarista. La Corea passa sotto Protettorato Cinese.
Nasce il Regno di Croazia sul cui trono sale Aimone di Savoia-Armenia, L'Impero Austro-Ungarico diviene l'Impero Confederato Danubiano, a cui aderiscono oltre all'Austria, la Boemia, la Moravia e l'Ungheria.
La parte italiofona del trentino e dell'Istria e della Dalmazia passa all'Italia.
L'Impero Tedesco è scosso da violenti moti rivoluzionari guidati da Rosa Luxemburg di impronta marxista; Le dinastie fuggono in Austria o in Russia; Nasce la Repubblica Socialista Tedesca.
Tuttavia, la stessa Rosa Luxembourg, un mese dopo, dopo aver quasi perso la vita a causa delle correnti più massimaliste, di fronte allo spettro della guerra civile, proclama la restaurazione dell'Impero Federale; Guglielmo III di Hoenzollern accetta il trono, Nelle prime elezioni a suffragio universale dell'impero il Partito Socialista Democratico Tedesco vince le elezioni, e Rosa Luxembourg è Cancelliere del Reich. Il primo capo del governo donna della storia Europea.
1920
Congresso di San Pietroburgo, che sancisce la nascita della Società delle Nazioni, il cui scopo è evitare un altra guerra mondiale; Lo zar Nicola II° con il cancelliere Uljanov ei suoi alleati (Cina, Messico e Impero Ottomano) costringono la Francia a non adottare misure punitive per la Germania, in cambio dell'impero coloniale tedesco.
La Società delle nazioni disporrà di forze armate, gli Elmi Blu, e avrà sede a Ginevra, dove viene anche firmata una seconda convenzione di Ginevra che mette al bando le armi non convenzionali.
Prime elezioni nell'Impero Danubiano, Engelbert Dolfuss Cancelliere Confederale.
1921:
Sancita per referendum l'Annessione all'Impero Messicano della Repubblica Messicana. La popolazione ispanica delle zone degli Stati Uniti annesse è maggioritaria, quindi non c'è nulla di che stupirsi nei risultati eccezionalmente alti, a favore del si, anche in quelle zone.
Massimiliano morirà alla fine dell'anno, compianto da tutti; Gli succede, con il nome di Massimiliano II°, Augustin de Iturbide, suo figlio adottivo.
Elezioni in Cina, vittoria per il Partito Nazionalista Cinese, Chiang Kai-Shek nuovo Gran Mandarino.
Buone affermazioni per il neonato Partito Socialista Cinese, del giovane e carismatico Mao Tse-Tung.
Elezioni nell'Impero Ottomano, vittoria del Partito Liberale Ottomano e terzo mandato consecutivo da Gran Vizir per Mustafa Kemal.
1922:
Con l'Appoggio di Impero Zarista ed Impero Ottomano il capo Cosacco Rheza Khan Pahlavi conquista il Trono del Pavone e la corona di Shah di Persia.
1923:
Elezioni nell'Impero Zarista, vittoria netta per i Socialisti di Uljanov, di nuovo Gran cancelliere; Inizia un grande programma di riforme economiche e sociali; Lo stato sociale Zarista diventa uno dei più avanzati del mondo.
Fondata la Abramovitch Petrol, da Jury Abramovitch, che ottiene ampie concessioni sia dagli Zaristi che dagli Ottomani.
Il Partito Socialdemocratico Italiano fondato da Turati, Gramsci e Mussolini vince le elezioni con una coalizione di Centro-Sinistra. Giacomo Matteotti presidente del Consiglio.
1924:
Il Ministro degli Esteri Benito Mussolini sigla i Patti Lateranensi con il Segretario di Stato del Papa.
Don Luigi Sturzo fonda il Partito Popolare, aconfessionale ma ispirato alla dottrina sociale della chiesa, ispirandosi al Partito Contadino Imperiale zarista e al Partito Islamico Democratico ottomano.
Rosa Luxembourg riconfermata in Germania.
1925:
Nuova affermazione del Partito Nazionalista Cinese nella prima elezione del Dàhui in cui votano le donne. Chiang Kai-Shek resta Gran Mandarino.
Engelbert Dolfuss e il Partito Conservatore confermati.
1926:
Muore a causa di un Tumore allo stomaco il Gran Cancelliere Uljanov; gli succede alla guida del partito e del governo l'ex-generale Lev Bronstein, eroe della Grande Guerra.
Elezioni nell'Impero Ottomano; Il Partito Liberale Ottomano vince di nuovo le Elezioni, anche senza Kemal candidato Gran Vizir. Mustafa Ismet Inonu, di origine Kurda, è il nuovo Gran Vizir.
1927:
Entra in vigore la Costituzione Persiana modellata su quella dell'impero Ottomano.
Seyyed Modarres del Partito Islamico Democratico Persiano è il 1° Primo Ministro eletto.
1928:
Mussolini Primo Ministro in Italia, dopo la vittoria del Partito Socialdemocratico, dopo il rifiuto di Matteotti, che morirà di cancro qualche mese dopo.
1929:
Grande crisi Economica.
Si affermano governi e partiti di centro e di destra; Von Papen con il Zentrum alleato con i Nazionalisti Tedeschi di Von Hindemurg,il Conservatore Baldwin in Gran Bretagna, Pilsudski e il Partito Nazionalista Polacco, il Partito Nazionalista Italiano di d'Annunzio, e il Partito Conservatore di Dolfuss da tempo al potere nell'Impero Danubiano; in Francia, addirittura, la crisi della Terza Repubblica è tale che il Maresciallo Petain mette ai voti la restaurazione della Monarchia; il Partito Nazionalista Francese dello stesso Petain ottiene la maggioranza, e offre la Corona a Jean de Bourbon-Orleans; Nasce il Secondo Regno dei Francesi sotto Giovanni III°.
Alle Elezioni Zariste si Afferma la Coalizione fra Liberali e Tradizionalisti, con Aleksandr Kolchak, altro eroe di Guerra nuovo Alto Cancelliere.
In Cina la vittoria va al Partito Nazionalista Cinese di Chiang Kai-Shek, ma in coalizione con i Conservatori; Chiang resta Gran Mandarino.
Grande periodo di riarmo dei vari eserciti.
1930:
Dolfuss riconfermato cancelliere.
1931:
Il Partito dei Fedeli vince le elezioni nell'Impero Ottomano, sotto il nuovo nome di Partito Tradizionalista Islamico, in cui confluisce anche il vecchio Partito Conservatore, vincitore delle prime elezioni. Il nuovo Gran vizir è il fratello minore del Sultano, Abdulmecid Al-Osman, candidato a sorpresa dal P.T.I. dato che la Costituzione non lo proibisce.
1932:
Antonio de Oliveira Salazar, a capo del Partito Conservatore Portoghese vince le elezioni; creerà un sistema autoritario che lo terrà al governo fino alla morte.
1933:
Vittoria dei Nazionalisti in Italia, in coalizione con i Liberali, Gabriele d'Annunzio Primo Ministro.
Chiang Kai-Shek Gran Mandarino per la Quarta volta, in seguito ad una nuova vittoria del Partito Nazionalista Cinese, sempre alleato con i Conservatori.
1934:
Von Hindenburg muore, alla guida dei Nazionalisti Tedeschi gli succede Adolf Hitler, di origine austriaca, insegnante di pittura. Alle Elezioni il Partito Nazionalista Tedesco supera in consensi il Zentrum, e Adolf Hitler è il Nuovo Cancelliere del Reich. La sua politica autoritaria e alcune bizzarrie del suo comportamento renderanno la sua figura molto controversa, per quanto il paese conosca un periodo di sviluppo.
Il Partito Nazionalista Francese rivince le elezioni,e Petain è di nuovo Primo Ministro.
Modarres del P.I.D.P. confermato Primo Ministro.
1935:
Cambio della guardia al vertice del Partito Tradizionalista Imperiale, Alexandr Kolchak cede il posto di Segretario all'ex Pope Georgiano Josif Djusgavili che, in seguito all'affermazione del P.T.I. è il nuovo Alto Cancelliere; Imporrà una linea autoritaria, ma efficiente, e si manterrà nei limiti della Costituzione.
Sgominato un movimento terroristico indipendentista in Egitto, il Serpente delle Sabbie.
Quarto mandato per Dolfuss nell'impero Danubiano
1936:
Breve guerra fra Impero Tedesco ed Impero Danubiano, per la questione dei Sudeti, in cui esiste un movimento annessionista filo-prussiano; Il Sudetenland è regione Moravo-Boema, e Dolfuss non vuole cederla, e ha occupato la regione con due divisioni; Hitler ne manda quattro, al comando del generale Kesselring che dopo una breve battaglia e una trentina di caduti, soprattutto Danubiani
occupa la zona; L'intervento dell'S. d. N. Impedisce l'escalation; Un Referendum sancisce l'indipendenza del Regno di Sudetenland sotto Re Alberto d'Assia e il suo ingresso nel Reich.
Il successo dell'operazione farà aumentare molto la popolarità del Governo Hitler, e affosserà Dolfuss.
Elezioni nell'Impero Ottomano; Il miglioramento della situazione economica e la sconfitta dei terroristi indipendentisti del Serpente delle Sabbie, in Egitto, permette al Partito Tradizionalista Islamico di confermarsi al potere, con Abdulmecid Al-Osman ancora Gran Vizir.
La vittoria del Partito Popolare Spagnolo di Francisco Franco Behamonde impedisce una guerra civile in Spagna; Franco proclama il governo d'Emergencia Nacional, che lo terra al potere fino alla morte.
1937:
Il Partito Socialista Cinese si è ormai diffuso e radicato sul territorio; Alle elezioni del 1937 ottiene affermazioni ovunque, perfino nel quasi impenetrabile Tibet dove il Partito della Retta Azione egemonizza il governo da decenni. Mao Tze-Tung è il nuovo Gran Mandarino.
John Edgard Hoover, ex-direttore dell'F.B.I., si candida alle elezioni contro John Nance Garner è lo sconfigge; Hoover manterrà il controllo dell'F.B.I.
1938:
Nuova vittoria socialista in Italia, grazie all'inaspettata alleanza di Socialisti e Popolari. Mussolini di nuovo Primo Ministro.
Grazie ad una serie di ricatti ad ogni livello Hoover è in grado di accentrare il potere su di se, riplasmando il paese come un efficiente, ma brutale, stato di polizia.
1939:
Forte dei successi in campo economico e militare Hitler e il Partito Nazionalista Tedesco rivincono le elezioni, sempre con l'appoggio del Zentrum.
L'antisemitsmo del Cancelliere è passato in secondo piano dall'abile Portavoce della Cancelleria, Joseph Goebbels; Una riforma costituzionale che aumenti il potere del Cancelliere è però bocciata dal Kaiser.
Petain è sconfitto in Francia dai Socialisti di Leon Blum.
1940:
Stretto un accordo fra il Governo Giapponese e quello Americano. Sia gli Stati Uniti che il Giappone covano rancore per l'esito della Grande Guerra.
Muore Giovanni III° di Francia; Gli succede Henry de Bourbon-Orleans, suo figlio, come Enrico V°.
Dolfuss perde le elezioni, il Socialdemocratico Austriaco Karl Renner è nuovo Cancelliere Federale.
1941:
Elezioni in Cina; Conferma del Partito Socialista Cinese nel Celeste Impero. Mao Tse-Tung di nuovo Gran Mandarino, prosegue in quella che lui chiama Rivoluzione Culturale, una serie di riforme graduali atte a modernizzare anche la mentalità del popolo cinese, soprattutto di quello delle campagne.
Elezioni nell' Impero Ottomano: sconfitta del P.T.I. Vittoria del Partito Socialista Ottomano fondato dal Siriano Damasceno Zaki Al-Arsuzi nel 1939. Zaki al-Arsuzi è il nuovo Gran Vizir.
Elezioni in Persia, Mohammad Mossadeq del P. I. D. P. nuovo Primo Ministro.
Elezioni nell'Impero Zarista; Il Partito Tradizionalista Imperiale vince di nuovo e Djusgavili è confermato Alto Cancelliere.
1942:
Attacco congiunto Nippo-Americano a Messico e Impero Zarista; La Gran Bretagna di Churchill appoggia Hoover, perchè non ha apprezzato le pressioni per la costituzione di Dominion in luogo di Colonie, fatta dagli Zaristi, i Cinesi e gli Ottomani.
Scoppia la Seconda Guerra Mondiale, che durerà meno di due anni.
1943:
Ideazione della Bomba Atomica da parte del Centro Ricerche della Società delle Nazioni a Ginevra.
Basta una dimostrazione, su un isolotto deserto del Pacifico per indurre il Giappone a chiedere la pace.
Churcill è defenestrato, Hoover viene rieletto ma è assassinato dal suo vice-presidente, Henry Truman, che verrà confermato, e che ritirerà subito le truppe. Gli Stati uniti perdono il controllo sulle isole del Pacifico e di Cuba; Alle Hawaii un referendum restaura la Monarchia e l'Indipendenza con Re Kalakahua III°, fedele alleato del Messico. La Gran Bretagna deve concedere maggiore autonomia ai Dominion ma rimane un Impero Coeso.
Cuba diviene una Monarchia sotto protettorato Messicano.
Elezioni in Italia, vittoria dei Popolari che sorpassano gli alleati Socialdemocratici e Portano al Governo il Primo Ministro Alcide De Gasperi.
1944:
Elezioni nell'Impero Tedesco vinte dall'erede del Zentrum, ma esteso anche ai non Cattolici, il Partito Democratico Cristiano di Konrad Adenauer che finalmente può fare a meno del Partito Nazionalista; Hitler si ritira dalla politica.
L'ex Generale Charles de Gaulle, che ha guidato con successo le forze della SdN contro i Nippo-Americani, è a capo del Partito Nazionalista Francese, che vince le elezioni.
Ingresso di Giappone e U.S.A. nella SdN.
Muore lo Shah di Persia Rheza I°, gli succede il figlio, Mohammed Rheza Phalavi, come Rheza II°.
1945:
Vittoria Socialista in Cina, Mao confermato Gran Mandarino.
Vittoria Socialdemocratica nell'Impero Danubiano, il Socialdemocratico Austriaco Karl Renner rieletto Cancelliere Confederale.
1946:
Alle elezioni Ottomane confermato il P. S.O. e Al-Arsuzi
1947:
Nelle elezioni Zariste, forte della vittoria nella Guerra, premiato Djusgavili e i suoi Tradizionalisti.
Muore Carlo I° dell'Impero Danubiano; Gli succede il Kronprintz Otto von Aubsburg, come Imperatore Ottone.
1948:
Conferma dei Popolari e di De Gasperi in Italia.
Conferma per Mossadeq nell'Impero Persiano.
Lutto nell'Impero Zarista, Muore Nicola II° il Saggio; Gli succede lo Tzarevitch Alexei Nikolaevitch Romanov, come Alessio II°
1949:
Anno di Conferme, Adenauer, Mao e De Gaulle rimangono ai propri posti, Clement Attlee nuovo Primo Ministro del Commonwealth; il Meeclisi-i approva un progetto di Regno d'Israele, associato all'Impero; Il Parlamento Palestinese approva, ma in cambio chiede lo stato di Regno Associato anche per se; Viene ceduto circa il 40 % del territorio Palestinese agli Ebrei. Re dei nuovi stati sono Shelomon ben David e, in unione Personale, il Re di Giordania; l'incoronazione ufficiale dei due sovrani è l'ultimo atto del regno di Murad V° Il Giusto; il Sultano muore alla fine dell'anno, gli succede il figlio Selim ibn Murad Al-Osman, come Selim IV°.
1950:
Nasce la Comunità Economica Eurasiatica e Mediterranea; ne fanno Parte Italia,Impero Zarista, Impero Ottomano, Impero Cinese, Regno del Siam, Impero d'Indocina, Impero di Corea, Regno d'Afghanistan; Gran Bretagna, Irlanda, India, Regni Balcanici, Impero Tedesco, Impero Danubiano, Grecia, Cipro (Indipendente dal 1947, governato da una Diarchia, un Cugino del Re di Grecia e un Nipote di Murad V°) Francia, Spagna Portogallo, Belgio, Lussemburgo, Olanda e Giappone.
Karl Renner, del Partito Socialdemocratico Danubiano, rivince le Elezioni
1951:
Nuova vittoria del P. S. O. nonostante il ritiro di Al-Arsuzi; Gamal Abdel Nasser, Egiziano, è il nuovo Gran Vizir dell'Impero Ottomano.
Muore Guglielmo III° Re di Prussia e Imperatore di Germania; Gli succede il Kronprintz Wilhelm von Hoenzollern, come imperatore Guglielmo IV°.
1952:
Conferenza di Buenos Aires, sotto il patrocinio di Messico e Brasile nasce una Mercato Comune del Cono Sud (Mercosur).
1953:
Confermati al Governo i Popolari con i Socialdemocratici; Giuseppe Dossetti nuovo Primo Ministro.
Dopo 18 anni finisce l'era Djusgavili, detto Stalin (Acciaio) per la grande tenacia. Una coalizione fra Partito Social-Democratico Imperiale e Partito Socialista Imperiale ottiene la maggioranza elle elezioni Zariste. Il Social-Democratico Nikita Krushev è il nuovo Alto Cancelliere dell'Impero Zarista.
In Cina si conferma il Partito Socialista Cinese con Mao Gran Mandarino; Grazie alle aperture del 14° Dalai Lama nel 1950 è nato il Partito della Rinascita , alleato con il Partito Socialista Tibetano; il P. d R. consegue la Maggioranza in Tibet infrangendo per la prima volta l'egemonia del Partito della Retta Azione; Linjian Tujitsu è il nuovo Primo Ministro Tibetano.
1954:
Vittoria dei Socialisti nell'Impero Tedesco, Willy Brandt nuovo Cancelliere del Reich.
Affermazione Nazionalista in Francia, con De Gaulle riconfermato Primo Ministro.
1955:
Elezioni nell'Impero Danubiano: Imre Nagy, Ungherese e Socialdemocraticom diventa Cancelliere Confederale.
Dopo quasi 30 anni il P.I.D.P. cede il potere in Persia, Vittoria del Partito Nazionalista Persiano dell'ex Generale Sepabod Haji Ali Razmara.
1956:
Dopo popolari misure che hanno aumentato gli introiti Ottomani e dei singoli paesi membri, per quanto riguarda l'esportazione di Idrocarburi, rinegoziando le concessioni, Il P. S. O. rivince le elezioni e Nasser è confermato Gran Vizir.
1957:
Elezioni in Cina, anche senza Mao, ritiratosi dopo venti anni di governo, i Cinesi confermano il Partito Socialista, con Deng Xiaoping nuovo Gran Mandarino.
Il Congo Belga diventa un Regno Indipendente in unione personale con il Belgio, con Patrice Lumumba Primo Ministro.
1958:
Lutto nel Celeste Impero; Muore l'Imperatore Guangxu I°, colui che ha portato la cina nel XX° secolo.
Gli succede il nipote Quing Pin-Yu, come Guangxu II°.
Vittoria della Coalizione fra Nazionalisti e Liberali, Guglielmo Giannini, Liberale, nuovo Primo Ministro.
A Cuba il Partito Conservatore Cubano del Primo Ministro Fulgenzio Batista viene sconfitto dal Partito Socialista Cubano di Fidel Castro, che gode dell'appoggio del Re Carlo d'Asburgo-Iturbide, salito al trono nel 1943 per referendum, dopo il ritiro Americano dall'Isola. Batista godeva fino ad adesso dell'appoggio dei ricchi latifondisti, ma l'aumento dell'alfabetizzazione ha fatto aumentare il numero degli elettori fra i dissidenti.
1959:
Elezioni nell'Impero Zarista, le politiche sociali di Krushev sono premiate con una nuova vittoria per la Coalizione Socialista e per l'Alto Cancelliere.
Conferma anche per il Tedesco Willy Brandt e per il Francese de Gaulle.
1960:
Nagy confermato alla guida dell'Impero Danubiano;
1961:
Storico avvicendamento in Cina; il P. S. C. perde la maggioranza ed è secondo nella coalizione col Partito della Rinascita, Diviene nuovo Gran Mandarino Zhao Pùchū del P.D.R.
Cambio al vertice del Partito Socialista Ottomano e dell'Impero; il Palestinese Yassir Arafat nuovo segretario del P.S.O. e nuovo Gran Vizir, in seguito alla vittoria elettorale.
1962:
Creati i regni di Camerun, Zaire, Mali e Gabon, in Unione Personale con la Corona di Francia. Riuniscono tutti i territori coloniali Francesi in Africa; In Oceania nasce il Regno della Polinesia Francese.
Elezioni in Persia, confermato il P. N. P. e Ali Razmara Primo Ministro.
1963:
Criticato per le eccessive privatizzazioni e la poca concertazione il Centro-Destra perde le elezioni a favore del Centro-Sinistra; Il leader Socialdemocratico Sandro Pertini è il nuovo Primo Ministro del Regno d'Italia; Eritrea e Somalia divengono Regni in Unione Personale alla Corona Italiana.
1964:
In Germania vittoria del Partito Nazionalista Tedesco (Deutsche Nationalitsche Partei) di Adolf von Thadden. Adolf Hitler, presidente onorario a vita del D. N. P., avrà la gioia di rivedere il suo partito al potere prima di morire lo stesso anno.
In Francia conferma per i Nazionalisti anche dopo il ritiro di de Gaulle, Georges Pompidou nuovo Primo Ministro.
1965:
In Cina, nonostante i disagi per le nuove norme ambientali, confermato il P. d. R. in coalizione con il P.S.C.; Zhao è confermato Gran Mandarino.
Nell' Impero Danubiano, il Socialdemocratico Boemo Alexander Dubček è Cancelliere Confederale.
Nell'Impero Zarista vittoria dei Socialisti Democratici, Krushev riconfermato per la terza volta raggiunge Djuzgavili.
1966:
Elezioni nell'Impero Ottomano, rivinte dal P.S.O. di Arafat.
1967:
Sbarco sulla Luna della Space Exploring Agency, S.E.A. L'agennzia spaziale della S.d.N.
1968:
Elezioni in Italia, vinte dal Centro Sinistra, socialdemocratici di nuovo primo partito della Coalizione. Pertini confermato 1° Ministro.
Muore Salazar, restaurata la Costituzione, il Partito Conservatore rivince le Elezioni, e Marcelo Caetano è Primo Ministro; Status di Regni Uniti ad Angola, Capo Verde, Timor Est, Guinea-Bissau e Mozambico. L'Olanda fa lo stesso con le sue Colonie.
Lutto nell'Impero Zarista, muore Alessio II° il Mite, in seguito ad emorragia interna favorita dall'emofilia di cui lo Zar soffre. Gli succede lo Tzarevitch Alexandr Alexeievitch Romanov, come Alessandro III°.
1969:
Finisce il dominio Socialista e Socialisto-Rinascitista nel Celeste Impero; Il Partito Nazionalsta Cinese vince le elezioni, Yen Chia-kan, delfino di Chiang Kai-Shek è il nuovo Gran Mandarino.
Nuova vittoria dei Nazionalisti in Germania con von Thadden confermato Cancelliere del Reich.
Anche in Francia i Nazionalisti hanno la meglio, Pompidou confermato.
I Nazionalisti vincono anche in Persia; Fazlollah Zahedi altro ex-generale nuovo primo Ministro.
1970:
Dubček è confermato Cancelliere Confederale Danubiano.
1971:
Primo non Musulmano Gran Vizir nell'Impero Ottomano moderno; Alla guida del Partito Liberale Ottomano c'è il cristiano maronita Libanese Fuad Shibab.
Elezioni Zariste vinte dal Partito Tradizionalista Imperiale; Leonid Breznev nuovo Alto Cancelliere.
1972:
Fallito colpo di stato in Cile ai danni del Presidente Salvador Allende, Socialista, sventato dalle truppe della divisione sudamericana degli Elmi Blu guidate dal generale Argentino Ernesto Guevara; Allende, per evitare simili sconvolgimenti propone di creare una monarchia costituzionale in Cile, sul modello di altri paesi sudamericani, come Brasile, Argentina o Perù, o come il Messico.
1973:
Elezioni in Italia, Popolari primo partito, 1° Ministro Aldo Moro.
Referendum istituzionale in Cile vinto dai Monarchici; Alberto Bolivar è chiamato a sedere sul Trono del Regno dei Cileni.
Conferma per i Nazionalisti in Cina con Chiang Ching-kuo, figlio di Chiang Kai-shek nuovo Gran Mandarino.
Nuova vittoria per Caetano in Portogallo.
1974:
Vittoria dei Socialisti dell S.D.P (Sodtziltsche Deutchlande Partei) guidati da Helmut Schmidt, nuovo Reichkanzellor.
Conferma dei Nazionalisti in Francia con Valéry Giscard d'Estaing Primo Ministro del Regno.
1975:
Ludvik Svodoba, Ex-Generale ed eroe di guerra Moravo, Conservatore, è il Nuovo Cancelliere Confederale Danubiano. Fine dell'era Socialdemocratica
Finisce il Governo di Emrgencia National con la morte del 1° Ministro Franco. Juan Carlos de Borbone Incoronato Re di Spagna.
Vittoria dei Popolari,in Spagna (Franco era autoritario ma godeva di molti consensi), Adolfo Suarez Gonzalez nuovo Primo Ministro. Spagna Federale.
1976:
Il Partito Liberale Ottomano si ripete, dopo il primo Cristiano, il primo segretario Ebraico, l'Israeliano Ytzhak Rabin, che diventa il primo Gran Vizir Ebreo.
Vittoria del Partito Tradizionalista Islamico Persiano, Ruhollah Khomeini nuovo Primo Ministro in Persia.
1977:
Elezioni nel celeste Impero rivinte dai Nazionalisti con Chang il Giovane confermato Gran Mandarino.
Elezioni Zariste Partito Tradizionalista Imperiale di nuovo vittorioso, Konstantin Chernenko nuovo Alto Cancelliere.
1978:
Vittoria dei Popolari in Italia, conferma di Aldo Moro.
Vittoria dei Socialisti in Portogallo, Vasco Gonçalves Primo ministro.
1979:
Il Partito Liberaldemocratico Tedesco ottiene inaspettatamente la maggioranza relativa nel Reichstag e nel Reichrat, e, in Coalizione con i Nazionalisti porta al governo il suo primo Cancelliere, Hans-Dietrietch Gensher.
Dopo 35 anni di egemonia Nazionalista in Francia, François Mitterand del Partito Socialista Francese vince le elezioni e diventa 1° ministro.
Lutto nell'Impero Ottomano, muore Selim III° il Munifico, gli succede il figlio maggiore Mehmet ibn Selim Al-Osman, che sale al trono come Mehmet VI°.
1980:
Svodoba riconfermato nell'Impero Danubiano.
Vittoria del Partito Socialista Operaio Spagnolo e Felipe Gonzaléz Marquéz nuovo Primo Ministro del Regno di Spagna.
1981:
In Germania muore il Kaiser Guglielmo IV° suo successore è il Kronprintz Frederich von Hoenzollern, come Imperatore Federico IV°.
Tempo di cambiamenti nel Celeste Impero; Il Partito Socialista Cinese di Zhao Ziyang vince le elezioni e Zhao è il nuovo Gran Mandarino del Celeste Impero.
Nell'Impero Ottomano vittoria del Partito Socialista Ottomano guidato dall'Ex generale Libico Muammar al-Ghaddafi; Il Gran Vizir Ghaddafi, decisionista e autoritario resterà comunque nell'alveo della costituzione Ottomana, ed anzi interverrà, in quest'anno, d'accordo con il Sultano, contro il suo compagno di partito, il primo ministro della Siria Damascena Saddam Hussayn, reo di indebite espansioni territoriali ai danni di Kurdistan, Siria Iraquena e Libano, e persino di indebite ingerenze in questioni di confine con la Persia di pertinenza del governo Federale. Hussayn riuscirà a farsi prosciogliere nel 1985 e tornerà 1° ministro Siriano-Damasceno due volte (1986-1991 e 2006- fino alla sua morte nel 2010.)
1982:
Rafforzati i poteri dell'SdN.
1983:
Elezioni nel Regno d'italia, vinte dall'alleanza di Centro-Sinistra dominata dai Socialdemocratici, con Enrico Berlinguer nuovo Primo ministro.
Elezioni nell'Impero Persiano vinte di nuovo dal P.T.I.P. Ali Khamenei nuovo Primo Ministro.
Elezioni in Portogallo rivinte dai Socialisti di Gonçalves.
Elezioni Zariste, il Partito Socialista Democratico Imperiale, che ricompone la storica scissione fra Socialistii e Socialdemocratici Zaristi, vince e Mikahil Gorbacev è il nuovo Alto Cancelliere.
Muore Umberto II° re d'Italia; dato che il Principe di Piemonte Vittorio Emanuele di Savoia-Carignano è morto in un incidente d'auto due anni prima, insieme alla moglie, la Duchessa di Parma e Piacenza Marina Doria, gli succede il nipote, Il Principe di Venezia Emanuele Filiberto di Savoia, di 11 anni, affidato alla reggenza della nonna, la Regina Maria Josè.
1984:
Vittoria del Partito Democristiano in Germania, Helmut Khol nuovo Cancelliere del Reich.
Conferma per Mitterand in Francia.
1985:
Nel celeste Impero conferma per Zhao Ziyang e il Partito Socialista Cinese.
Nell'Impero Danubiano, l'Austriaco Alfred Sinowatz, Socialdemocratico Austriaco è il nuovo Cancelliere Danubiano.
Vittoria Socialista e riconferma per Gonzaléz in Spagna.
1986:
Elezioni nell'impero Ottomano rivinte dal P. S. O. con al-Ghaddafi riconfermato Gran Vizir.
1987:
Crisi fra Persia ed Impero Ottomano per alcuni giacimenti petroliferi contesi ai confini dei due stati; Scontro evitato con la mediazione dello zar.
1988:
Vittoria del Partito Liberale Italiano, con l'ex-Socialdemocratico Benedetto Craxi Primo Ministro.
Vittoria dei Socialisti in Portogallo, Mario Soares Primo Ministro.
1989:
Votazione nell'Impero Cinese; il Partito Conservatore Cinese vince le elezioni e Jiang Zemin è il nuovo 1° Ministro.
Elezioni in Francia, il Partito Socialista Francese e Mitterand confermati.
Elezioni nell'Impero Tedesco, conferma per Helmut Khol.
Elezioni nell'Impero Zarista, conferma per i Socialisti Democratici Imperiali e Mikhail Gorbacev.
1990:
Alfred Sinowatz confermato Cancelliere Confederale dell'Impero Danubiano.
Conferma del P. S. O. E. , Felipe Gonzàlez Màrquez ancora Primo Ministro.
Nell'Impero Persiano conferma per Alì Khamenei e il Partito Tradizionalista Islamico Persiano.
1991:
Vittoria del Partito Tradizionalista Islamico nelle elezioni Ottomane; Il Nejazita Osama bin Laden nuovo Gran Vizir. Il governo bin Laden inizierà un processo di reislamificazione culturale, senza violenze, ma con incentivi e programmi scolastici. Più tiepide le relazioni con l'occidente, più calde quelle con la Persia.
1992:
Attentato Mafioso a Roma, sventato dalla polizia.
1993:
Conferma dell'alleanza fra Liberali e Nazionalisti Craxi confermato in Italia, ma è costretto a dimettersi (Scandalo Tangentopoli), Lamberto Dini primo ministro.
In Portogallo il Partito Democratico Portoghese, di ispirazione liberale riformista vince le elezioni; Aníbal Cavaco Silva.
Elezioni nell'Impero Cinese, riconferma della fiducia al Gran Mandarino uscente Jiang Zemin.
1994:
Elezioni in Germania, Gerhard Schroeder del S. P. D. Nuovo Cancelliere.
Ritorno dei Nazionalisti in Francia con Jaques Chirac Primo Ministro .
1995:
Nell'Impero Danubiano il Conservatore Austriaco Jorg Haider diventa il nuov oCancelliere Federale.
Elezioni in Spagna; torna al potere il Partito Popolare e Josè Maria Aznar è il nuovo Primo Ministro del Regno.
Elezioni Zariste vinte dal Partito Tradizionalista Imperiale di Boris Eltsin, ex-generale, nuovo Alto Cancelliere.
1996:
Nell'Impero ottomano è confermato bin Laden, ma i consensi iniziano a calare.
1997:
Elezioni in Cina, conferma dei Conservatori, Jiang ancora Gran Mandarino.
Il Partito Islamico Democratico Persiano vince le elezioni dopo oltre venti anni di dominio Tradizionalista; Seyyed Mohammad Khatami è il nuovo Primo Ministro.
1998:
Vittoria del Centrodestra a guida Nazionalista, Gianfranco Fini primo ministro.
In Portogallo il Partito Socialista torna al governo. Antònio Guterres primo ministro.
1999:
Vittoria del Partito Nazionalista in Germania Udo Voigt Cancelliere del Reich.
Conferma di Chirac in Francia.
Muore Re Enrico V° il delfino Henry d'Orleans nuovo re come Enrico VI°.
2000:
Nell'Impero Danubiano Jorg Haider è confermato.
Conferma di Aznar in Spagna.
2001:
Il Partito Islamico Democratico vince le elezioni nell'Impero Ottomano; Tajip Erdogan è il nuovo Gran vizir.
Cambio al vertice del Partito Conservatore Cinese, esordio vincente di Hu Jintao, nuovo Gran Mandarino.
Il Partito Tradizionalista si conferma al Governo nell'Impero Zarista con Vladimir Putin Alto Cancelliere.
2002:
Muore Guangxu II°, il Principe di Nanchino Quing Degong sale al trono come Guangxu III°.
2003:
In Italia si afferma di nuovo il Centro Sinistra con primo partito il Partito Popolare; Romano Prodi è Primo Ministro.
In Portogallo vittoria del Partito Democratico Portoghese, José Barroso primo ministro.
2004:
Conferma di Khatami alle elezioni in Persia.
Conferma dei Nazionalisti di Voigt
Segolene Royale Primo Ministro in Francia (la prima volta per una donna) dopo la vittoria Socialista.
2005:
Elezioni del celeste Impero rivinte dai Conservatori, Hu Jintao confermato Gran Mandarino.
Vittoria del Socialdemocratico Ungherese Ferenc Jurgksány, nuovo Cancelliere Danubiano.
Vittoria Socialista in Spagna José Luiz Zapatero nuovo 1° Ministro.
2006:
Confermato Erdogan Gran Vizir nell'Impero Ottomano.
2007:
Muore l'Imperatore Ottone, gli succede sul Trono Danubiano il Kronprintz Karl von Aubsburg come Carlo II°.
Il Partito Tradizionalista Imperiale rivince le Elezioni Zariste, Putin confermato Alto Cancelliere.
2008:
Nascono in Italia il Partito Democratico, che unisce i Popolari e i Socialisti, e il Partito Conservatore, che unisce i Nazionalisti e i Liberali; il P.D. Guidato da Walter Veltroni vince le Elezioni. Veltroni primo ministro.
Conferma di Barroso in Portogallo.
2009:
Fine del lungo dominio del Partito Conservatore in Cina; una nuova compagine, alleata sia con i Liberali che con i Socialisti, il Partito Popolare Cinese, di matrice Cattolica (l Cattolicesimo è cresciuto molto in Cina nell'ultimo secolo) e riformista, vince le elezioni; Jiang Zhonxu è il primo Gran Mandarino donna della storia dell'Impero.
Vittoria in Germania per il Partito Democristiano, con il secondo Cancelliere donna della storia del Reich: Angela Merkel.
Conferma per i Socialisti di Segoléne Royale.
2010:
Jurgksány confermato nell'impero Danubiano.
Zapatero, nonostante l'eccessivo laicismo, è riconfermato.
2011:
Terzo Mandato consecutivo di Erdogan come Gran Vizir; l'Islamico democratico eguaglia Khalifa.
Vittoria del Partito Nazionalista Persiano, Mahmoud Ahmadinejad nuovo Primo Ministro.
2012:
Il Partito Liberale Ottomano annuncia che il nuovo segretario e candidato Gran Vizir nel 2016 sarà Tansu Çiller, la prima donna della storia,con la benedizione del 155° Pronunciamento.
Alti Cancellieri dell'Impero Federale Zarista:
Nome |
Partito |
Mandato |
Sergey Semionovich Uvarov |
Conservatori Imperiali |
1848-1860 |
Lev Nikolaevich Tolstoj |
Partito Liberale Contadino Imperiale |
1860-1872 |
Mikhail Alexandrovich Bakunin |
Partito Liberale Contadino Imperiale |
1872-1878 |
Mikhail Nikiforovitch Katkov |
Partito Tradizionalista Imperiale |
1878-1881 |
Sergei Yuleivitch Witte |
Partito Liberale Contadino Imperiale |
1881-1893 |
Pyotr Arkadievitch Stolypin |
Partito Contadino Imperiale |
1893-1905 |
Sergei Yuleivitch Witte |
Partito Liberale Imperiale |
1905-1911 |
Alexander Fyodorevitch Kerensky |
Partito Socialdemocratico Imperiale |
1911-1917 |
Vladimir Il'ich Uljanov |
Partito Socialista Imperiale |
1917-1926 |
Lev Davidovitch Bronstein |
Partito Socialista Imperiale |
1926-1929 |
Alexander Vasilievitch Kolchak |
Partito Tradizionalista Imperiale |
1929-1935 |
Josif Vissarionovitch Djusgavili |
Partito Tradizionalista Imperiale |
1935-1953 |
Nikita Sergeyevitch Kruschev |
Partito Socialista Democratico Imperiale |
1953-1971 |
Leonid Il'ich Brehznev |
Partito Tradizionalista Imperiale |
1971-1977 |
Konstantin Ustinovich Chernenko |
Partito Tradizionalista Imperiale |
1977-1983 |
Mikhail Sergeyevich Gorbachev |
Partito Socialista Democratico Imperiale |
1983-1995 |
Boris Nikolaevich Yeltsin |
Partito Tradizionalista Imperiale |
1995-2001 |
Vladimir Vladimirovich Putin |
Partito Tradizionalista Imperiale |
2001-in carica |
Gran Vizir dell'Impero Federale Ottomano:
Nome |
Partito |
Mandato |
Omar Latas Pasha |
Partito Conservatore Ottomano |
1857-1861 |
Memhet Fuad Pasha |
Partito Liberale Ottomano |
1861-1876 |
Memhet Rushdi |
Partito Liberale Ottomano |
1876-1886 |
Ahmet Vefik |
Partito Liberale Ottomano |
1886-1891 |
Mohamed Tarik al-Husayni |
Partito dei Fedeli |
1891-1896 |
Ahmed Khalifa |
Partito del 4° Pronunciamento poi Partito Islamico Democratico. |
1896-1911 |
Mustafa Kemal |
Partito Liberale Ottomano |
1911-1926 |
Mustafa Ismet Inonu |
Partito Liberale Ottomano |
1926-1931 |
Abudulmecid al-Osman |
Partito Tradizionalista Islamico |
1931-1941 |
Zaki al-Arsuzi |
Partito Socialista Ottomano |
1941-1951 |
Abdel Gamal Nasser |
Partito Socialista Ottomano |
1951-1961 |
Yassir Arafat |
Partito Socialista Ottomano |
1961-1971 |
Fuad Shibab |
Partito Liberale Ottomano |
1971-1976 |
Ytzak Rabin |
Partito Liberale Ottomano |
1976-1981 |
Muhammar al-Ghaddafi |
Partito Socialista Ottomano |
1981-1991 |
Osama bin Laden |
Partito Tradizionalista Islamico |
1991-2001 |
Tajip Erdogan |
Partito Islamico Democratico |
2001-in Carica |
Grandi Mandarini dell'Impero Cinese:
Nome |
Partito |
Mandato |
Kang Yuwei |
Partito Liberale Cinese |
1897-1901 |
Sun Yat-sen |
Partito Nazionalista Cinese |
1901-1909 |
Yuan Shikai |
Partito Conservatore Cinese |
1909-1921 |
Chang Kai-shek |
Partito Nazionalista Cinese |
1921-1937 |
Mao Tse-tung |
Partito Socialsta Cinese |
1937-1957 |
Deng Xiao-ping |
Partito Socialsta Cinese |
1957-1961 |
Zhao Pùchū |
Partito della Rinascita |
1961-1969 |
Yen Chia-kan |
Partito Nazionalista Cinese |
1969-1973 |
Chang Ching-kuo |
Partito Nazionalista Cinese |
1973-1981 |
Zhao Ziyang |
Partito Socialsta Cinese |
1981-1989 |
Jiang Zemin |
Partito Conservatore Cinese |
1989-2001 |
Hu Jintao |
Partito Conservatore Cinese |
2001-2009 |
Jiang Zhonxu |
Partito Popolare Cinese |
2009-in carica |
Cancellieri del Reich Tedesco:
Nome |
Partito |
Mandato |
Rozalia Luksenbourg |
Partito Social-Democratico Tedesco |
1919-1929 |
Franz von Papen |
Centro Cattolico Tedesco |
1929-1934 |
Adolf Hitler |
Partito Nazionalista Tedesco |
1934-1944 |
Konrad Adenauer |
Partito Democratico-Cristiano Tedesco |
1944-1954 |
Willy Brandt |
Partito Social-Democratico Tedesco |
1954-1964 |
Adolf von Thadden |
Partito Nazionalista Tedesco |
1964-1974 |
Helmut Shmidt |
Partito Social-Democratico Tedesco |
1974-1979 |
Hans-Dietritch Gensher |
Partito Liberal-Democratico Tedesco |
1979-1984 |
Helmut Khol |
Partito Democratico-Cristiano Tedesco |
1984-1994 |
Gerald Shoreder |
Partito Social-Democratico Tedesco |
1994-1999 |
Ugo Voigdt |
Partito Nazionalista Tedesco |
1999-2009 |
Angela Merkel |
Partito Democratico-Cristiano Tedesco |
2009-in carica |
Cancellieri Confederali dell'Impero Danubiano:
Nome |
Partito |
Mandato |
Engelbert Dolfuss |
Partito Conservatore Danubiano |
1920-1940 |
Karl Rennan |
Partito Socialdemocratico Danubiano |
1940-1955 |
Imre Nagy |
Partito Socialdemocratico Danubiano |
1955-1965 |
Alexander Dubček |
Partito Socialdemocratico Danubiano |
1965-1975 |
Ludvik Svodoba |
Partito Conservatore Danubiano |
1975-1985 |
Alfred Sinowatz |
Partito Socialdemocratico Danubiano |
1985-1995 |
Jorg Haider |
Partito Conservatore Danubiano |
1995-2005 |
Ferenc Jurgksány |
Partito Socialdemocratico Danubiano |
2005-in carica |
Primi Ministri del Regno d'Italia dopo il Concordato Stato-Chiesa:
Nome |
Partito |
Mandato |
Giacomo Matteotti |
Partito Socialdemocratico Italiano |
1923-1928 |
Benito Mussolini |
Partito Socialdemocratico Italiano |
1928-1933 |
Gabriele d'Annunzio |
Partito Nazionalista Italiano |
1933-1938 |
Benito Mussolini |
Partito Socialdemocratico Italiano |
1938-1943 |
Alcide de Gasperi |
Partito Popolare Italiano |
1943-1953 |
Giuseppe Dossetti |
Partito Popolare Italiano |
1953-1958 |
Guglielmo Giannini |
Partito Liberale Italiano |
1958-1963 |
Sandro Pertini |
Partito Socialdemocratico Italiano |
1963-1973 |
Aldo Moro |
Partito Popolare |
1973-1983 |
Enrico Berlinguer |
Partito Socialdemocratico Italiano |
1983-1988 |
Bettino Craxi |
Partito Liberale Italiano |
1988-1993 |
Lamberto Dini |
Partito Liberale Italiano |
1993-1998 |
Gianfranco Fini |
Partito Nazionalista Italiano |
1998-2003 |
Romano Prodi |
Partito Popolare Italiano |
2003-2008 |
Walter Veltroni |
Partito Democratico Italiano (Partito Socialdemocratico Italiano + Partito Popolare Italiano) |
2008-in carica |
Primi Ministri del Regno di Francia:
Nome |
Partito |
Mandato |
Phillipe Pètain |
Partito Nazionalista Francese |
1929-1939 |
Lèon Blum |
Partito Socialista Francese |
1939-1944 |
Charles de Gaulle |
Partito Nazionalista Francese |
1944-1964 |
Georges Pompidou |
Partito Nazionalista Francese |
1964-1974 |
Valery Giscard d'Estaing |
Partito Nazionalista Francese |
1974-1979 |
François Mitterand |
Partito Socialista Francese |
1979-1994 |
Jaques Chirac |
Partito Nazionalista Francese |
1994-2004 |
Segolene Royale |
Partito Socialista Francese |
2004-in carica |
Primi Ministri dell'Impero Persiano:
Nome |
Partito |
Mandato |
Seyyad Modarras |
Partito Islamico Democratico Persiano |
1927-1941 |
Mohammad Mossadeq |
Partito Islamico Democratico Persiano |
1941-1955 |
Sepabod Haji Ali Razmara |
Partito Nazionalista Persiano |
1955-1969 |
Fazlollah Zahedi |
Partito Nazionalista Persiano |
1969-1976 |
Ruhollah Khomeini |
Partito Tradizionalista Islamico Persiano |
1976-1983 |
Ali Khamenei |
Partito Tradizionalista Islamico Persiano |
1983-1997 |
Seyyed Mohammad Khatami |
Partito Islamico Democratico Persiano |
1997-2011 |
Mahmoud Ahmadinejad |
Partito Nazionalista Persiano |
2011-in carica |
Primi Ministri del Regno di Portogallo da Salazar in poi:
Nome |
Partito |
Mandato |
Antonio de Oliveira Salazar |
Partito Conservatore Portoghese |
1932-1968 |
Marcelo Caetano |
Partito Conservatore Portoghese |
1968-1978 |
Vasco Gonçalves |
Partito Socialista Portoghese |
1978-1988 |
Mario Soares |
Partito Socialista Portoghese |
1988-1993 |
Anibal Cavaco Silva |
Partito Democratico Portoghese |
1993-1998 |
Antonio Gutierres |
Partito Socialista Portoghese |
1998-2003 |
José Barroso |
Partito Democratico Portoghese |
2003-in carica |
Primi Ministri del Regno di Spagna da Franco in poi:
Nome |
Partito |
Mandato |
Francisco Franco Behamonde |
Partito Popolare Spagnolo |
1936-1975 |
Adolfo Suarez Gonzalez |
Partito Popolare Spagnolo |
1975-1980 |
Felipe Gonzalez Marquez |
Partito Socialista Operaio Spagnolo |
1980-1995 |
Josè Maria Aznar |
Partito Popolare Spagnolo |
1995-2005 |
Josè Luiz Zapatero |
Partito Socialista Operaio Spagnolo |
2005-in carica |
.
C'è anche l'ucronia tradotta per noi da Generalissimus:
E se la Russia avesse vinto la Guerra di Crimea?
Il continente europeo
degli ultimi secoli ha visto diverse guerre che hanno cambiato i paradigmi e
drasticamente mutato l’equilibrio del potere tra le nazioni: la Guerra di
Successione Spagnola, la Guerra dei Sette Anni, le Guerre Napoleoniche, la
Guerra Austro-Prussiana, la Guerra Franco-Prussiana e le due grandi guerre.
Questi conflitti misero grande potenza contro grande potenza in lotta per il
dominio, e ci diedero essenzialmente un cast di attori che brillarono e si
offuscarono, Francia, Inghilterra, Prussia e Austria, ma di frequente vengono
dimenticate un’altra guerra e un’altra grande potenza, una che in seguito alla
caduta di Napoleone divenne la potenza terrestre principale del continente, una
che forse subì sempre l’ostracismo degli altri stati europei per un motivo o per
un altro e che forse è il “cattivo” dell’Europa da più tempo di quanto pensiamo.
Ovviamente stiamo parlando della Russia, la cui occasione d’oro per ottenere un
ruolo dominante duraturo nel continente venne mandata all’aria da Regno Unito,
Francia e Ottomani durante la Guerra di Crimea.
Questa guerra iniziò come una disputa sui diritti e le sicurezze religiose e sul
chi doveva fornirli.
I Francesi di Napoleone III, che aveva cercato di restaurare un senso di
orgoglio imperiale per la nazione, asserirono il loro ruolo di protettori dei
Cattolici e delle popolazioni Cristiane nei territori Ottomani, in particolare
in Palestina.
Questa fu in pratica una sfida alla Russia, che all’epoca si dichiarava la
difenditrice dell’Ortodossia nell’Impero Ottomano.
Si dice che nella mente di Napoleone III questa fosse una vendetta diretta e
attiva per il ruolo della Russia nella sconfitta di Napoleone I e nel collasso
del Primo Impero Francese.
Quando entrambe le parti presentarono i loro casi, gli Ottomani si espressero in
favore della Russia sulla base delle sue antiche rivendicazioni e la vicinanza
diretta.
Napoleone in risposta mandò una nave da guerra in acque Ottomane, intimidendoli
affinché cooperassero.
Lo Zar Nicola I, in risposta a ciò, mobilitò l’esercito per far partire la sua
intimidazione degli Ottomani, e iniziò degli sforzi per negoziare affinché la
Francia e la Gran Bretagna rimanessero fuori dagli affari della Russia con gli
Ottomani.
L’Inghilterra si rifiutò, temendo che, lasciata senza ostacoli, la Russia
avrebbe potuto facilmente schiacciare l’Impero Ottomano, conquistare diversi dei
suoi territori vitali, Costantinopoli inclusa, e ottenere l’accesso al
Mediterraneo.
La Russia certamente aveva queste intenzioni, riconoscendo i chiari guadagni
economici e i benefici strategici del possedere territori così importanti nella
regione.
Questo avvenne in un momento in cui il Regno Unito temeva davvero la Russia come
potenza in crescita, come avrebbe fatto ogni altra potenza terrestre dominante
per tutta la sua storia.
Fin dalla sconfitta di Napoleone, la Gran bretagna era riuscita a distogliere lo
sguardo dal continente senza doversi preoccupare di minacce importanti.
Le dimensioni e la popolazione della Russia erano certamente spaventose, ma si
era ben compreso che i Russi andassero male sia economicamente che
industrialmente, e anche se la potenza terrestre che possedeva la Russia era
dovuta solo alla forza bruta e al vantaggio numerico, era arretrata in termini
di innovazione nelle armi e nelle tattiche.
Anche se questa non era una materia alla quale la Russia si approcciava con
entusiasmo, non era un segreto tra certi membri delle élite, anche se lo Zar non
sempre era incluso in quel gruppo.
L’occidentalizzazione era un’opzione, ma veniva vista come un abbandono delle
tradizioni russe, e in verità avrebbe comunque lasciato la Russia indietro,
considerate le riforme necessarie per adottarla.
Molti favorivano un concetto di sviluppo russo alla maniera russa, usando la
superiorità numerica per assorbire lentamente terre di valore vicine, il che
avrebbe creato più Russi e arricchito l’impero.
Come disse uno storico russo, la storia della Russia è la storia di un paese che
colonizza costantemente sé stesso.
L’annessione di Costantinopoli sarebbe stato il successivo passo importante in
questo piano e avrebbe permesso alla Russia di iniziare a costruire una grande
presenza navale mediterranea che avrebbe rivaleggiato con quella
dell’Inghilterra nella regione.
Gli interessi Anglo-Russi si scontravano anche in Medio Oriente e in Asia
centrale, perché sembrava che la Russia stesse espandendo i suoi confini sempre
più a sud, mentre il Regno Unito consolidava la sua autorità sul subcontinente
indiano, cosa che presto portò in conflitto i confini che essi desideravano.
Rifiutandosi di concedere alla Russia l’opportunità di diventare un simile
competitore nel futuro prossimo, la Gran Bretagna assunse un ruolo protettivo
nei confronti dell’Impero Ottomano per difenderlo dall’espansione russa,
intervenendo per conto suo numerose volte dopo la Guerra di Crimea.
Il tentativo della Francia di imporsi sulla Russia si dimostrò una conveniente
opportunità per l’Inghilterra di inserirsi nel conflitto, preparando la scena
per quella che molti hanno definito forse una delle guerre più infruttuose
dell’epoca, anche se fu una che portò alle condizioni precedenti la Grande
Guerra, perché fece indirettamente cambiare le relazioni e i piani non solo
delle future potenze dell’Intesa, ma anche delle nazioni che in seguito
avrebbero formato la Triplice Alleanza.
Quando divenne chiaro che la guerra sarebbe scoppiata, la Russia sperò che
l’Austria l’avrebbe sostenuta contro la Francia e il Regno Unito, dopotutto la
Russia di recente aveva dato sostegno agli Austriaci, e le due erano
ufficialmente alleate, ma agli Austriaci piacevano gli Inglesi, e temevano il
dominio russo più di quanto temessero l’attuale presenza Ottomana.
Gli Ottomani erano deboli, ed essenzialmente non erano una minaccia, e questo
per l’Austria voleva dire che c’erano pochi pericoli lungo il suo confine
balcanico, ed esisteva la possibilità di espandersi nella regione.
Anche i Russi avevano interessi nei Balcani per via delle loro forti
caratteristiche slave ed Ortodosse.
Gli Austriaci, che erano in maggioranza tedeschi e Cattolici, non venivano visti
come adatti a guidare la regione, e sarebbero stati certamente respinti dalla
Russia, che, diversamente dagli Ottomani, era una potenza in ascesa certa di
portare nuova vita nei Balcani, che molto probabilmente sarebbero stati ostili
verso l’Austria per il loro soggiogamento di terre slave.
Di conseguenza, gli Austriaci si rifiutarono di sostenere la potenza che
sapevano sarebbe diventata una rivale nel futuro prossimo, rimanendo in gran
parte neutrali durante il conflitto.
La Russia a suo turno si sentì tradita da ciò, e in seguitò si rifiutò di
sostenere l’Austria contro la Francia e l’Italia durante la Seconda Guerra
d’Indipendenza Italiana e la successiva Guerra Austro-Prussiana, entrambe le
quali negarono all’Austria una futura opportunità per espandersi nelle terre
italiane e tedesche e la fecero diventare una potenza balcanica molto
disprezzata.
La Russia, anche se le era stato negato il controllo sui Balcani, proiettò la
sua influenza nella regione negli anni seguenti la guerra, portando
all’indipendenza di stati come la Bulgaria e la Serbia, entrambe le quali
avevano aggressive ambizioni panslave, ma senza una direzione coesa russa od
Ottomana i Balcani si trasformarono rapidamente in un insieme di diversi stati
rivali con obbiettivi contrastanti, incapaci di cooperare, anche nonostante gli
sforzi di diverse potenze, inclusi i Russi, di gestire a distanza quei paesi.
Questo ovviamente diede vita al movimento pan-jugoslavo, che a sua volta portò
all’assassinio dell’Arciduca Francesco Ferdinando e ovviamente alla Grande
Guerra.
Ma se questo cambiasse? E se in una TL alternativa la Russia vincesse la Guerra
di Crimea? Riflettendo sul conflitto, è piuttosto facile evidenziare le
difficoltà della Russia, soprattutto il fatto che fosse da sola e che fosse
tecnologicamente inferiore a Francia e Gran Bretagna.
In conclusione vedremmo che anche se la Russia aveva una grande popolazione
sulla quale fare affidamento, i suoi soldati erano in gran parte non
qualificati.
La leadership venne pesantemente criticata come corrotta o incompetente, ma le
fonti tendono a non essere unanimi.
Inoltre, i Russi subirono molte più perdite a causa delle malattie di qualsiasi
altra fazione.
Le malattie furono il fattore più mortale in questa guerra, uccidendo quasi il
doppio degli uomini, se non di più, dei combattimenti stessi.
Detto questo, la Russia ebbe la peggio per via del pessimo personale medico,
anche se, proporzionatamente parlando, in questo campo i Russi fecero forse
meglio dei Francesi, anche nonostante i loro handicap.
A parte la mancanza di infrastrutture, armi e tattiche moderne, l’enorme
esercito russo doveva avere a che fare con le forze combinate di tre imperi su
diversi fronti, cosa che distolse manodopera e impedì una difesa totale della
Crimea e del Mar Nero.
Ora, alcuni asseriscono che per ottenere la vittoria in questo conflitto la
Russia dovrebbe prima di tutto riformare radicalmente le sue forze armate e
sviluppare importanti infrastrutture.
Certamente questo cambierà il corso della battaglia, ma data la finestra di
tempo relativamente breve tra la diffusione della Rivoluzione Industriale in
Europa continentale e la Guerra di Crimea, è davvero improbabile per la Russia
storicamente arretrata raggiungere così rapidamente l’occidente, figuriamoci
creare delle condizioni che avrebbero permesso alla Rivoluzione Industriale di
fiorire.
Anche se questo avvenisse, la Russia che conosciamo sarebbe, entro il 1850, o
drasticamente differente o non abbastanza avanzata perché il cambiamento sia di
una qualsiasi importanza.
Logisticamente parlando, la miglior opportunità della Russia per vincere la
Guerra di Crimea sarebbe liberare ulteriori soldati da inviare sul fronte
crimeano o coinvolgere un alleato, così che le sue forze non siano troppo
estese.
La Russia storicamente è sempre riuscita a sopperire alla sua mancanza di
sviluppo con la sua manodopera soverchiante.
L’occidente, ovviamente, lo riconosceva, e fece tutto quello che poteva per
dividere l’esercito russo aprendo fronti secondari, ma anche così i Russi
riuscirono a resistere per parecchio tempo.
Se i Russi fossero riusciti a ottenere il sostegno austriaco, gli Austriaci si
sarebbero incaricati di occupare i Principati Danubiani, che sarebbero in una
posizione strategicamente ideale per rinforzare la posizione della Russia in
Crimea e cambiare il corso del conflitto.
Ora, gli Austriaci avranno ancora delle forze armate di un livello imperiale
relativamente capaci, di fatto tra le più grandi dell’epoca, ma purtroppo per i
Russi, la qualità dell’esercito austriaco aveva iniziato a scivolare dietro
quella degli eserciti francese e inglese.
Data la sua vicinanza alla Francia e al Regno di Sardegna, che in seguito si
sarebbero uniti alla guerra, c’è ancora la possibilità che ad un certo punto
l’Austria venga ad un certo punto sconfitta, ma anche se questo fosse il caso
una cosa del genere senza dubbio richiederà alla Francia di distogliere
l’attenzione dalla Russia per concentrarsi invece sull’Austria, permettendo ai
Russi di ottenere nel frattempo una migliore posizione e quindi rimontare.
Presumiamo che nonostante gli interessi contrastanti nei Balcani l’Austria e la
Russia riescano a raggiungere un accordo e a mantenere la loro alleanza per
indebolire la Francia e gli Ottomani: la Russia probabilmente accetterà di
sostenere le rivendicazioni austriache in Germania e in Italia, nonostante in
precedenza si sia rifiutata di sostenere la guerra austriaca contro la Russia,
in cambio della rivendicazione di ampi diritti per i territori Ortodossi dei
Balcani non ancora sotto il controllo austriaco.
Con l’Austria dalla parte della Russia, il Regno di Sardegna entrerà prima nel
conflitto nella speranza di sfidare gli Austriaci per i loro territori italiani,
mentre l’Austria schiererà diverse truppe sul fronte crimeano, permettendo alla
Russia di mantenere le sue difese altrove e respingere l’invasione.
Entro il 1855 Francia e Inghilterra si stancheranno, la guerra verrà vista come
eccessivamente costosa per quelli che il pubblico non percepirà affatto come dei
progressi, e alla Francia diventerà chiaro che il governo sta intenzionalmente
censurando tutti i resoconti dal fronte che dipingono un quadro fosco per lo
sforzo bellico francese, ma l’Inghilterra chiederà che vada avanti comunque.
Nel nostro mondo questo ovviamente portò Francia e Regno Unito a rendere sicuro
il Mar Nero, ma in questa TL alternativa la Russia e l’Austria riusciranno a
respingere l’invasione, scoraggiando la Francia dal continuare la lotta.
La Gran Bretagna potrebbe cercare di coinvolgere la Prussia nel conflitto, il
che avrebbe certamente un impatto tremendo sull’esito, ma il re prussiano
dell’epoca non era in buona salute, e probabilmente avrebbe declinato l’offerta,
soprattutto se la promessa della Russia di sostenere le rivendicazioni
austriache in Germania rimarrà un segreto.
Se i Prussiani si aggregassero il conflitto potrebbe comunque andare in entrambi
i modi, anche se probabilmente ciò favorirà l’Inghilterra, la Prussia e gli
Ottomani.
Presumendo che il Regno di Sardegna beneficerà comunque dall’esito della guerra,
potrebbe reclamare i territori dell’Austria in Italia nordorientale, mentre la
Prussia inizierà ad escludere l’Austria dagli affari tedeschi.
Un po’ come nel nostro mondo, anche nonostante la neutralità dell’Austria, gli
Austriaci emergeranno comunque come i più grandi perdenti del conflitto.
Senza la Prussia, il Regno Unito alla fine si stancherà e sarà costretto a
riconoscere l’inutilità del continuare la guerra.
L’Austria postbellica reclamerà i principali possedimenti del Regno di Sardegna
in Savoia come bottino di guerra, distruggendo il piano sardo di unire l’Italia
sotto la sua guida.
Napoleone III, rimasto umiliato e screditato da questa sconfitta, verrà
ulteriormente scoraggiato dal sostenere i futuri piani di unità italiana,
essendo stato ripetutamente consigliato nel nostro mondo di non sostenere il
movimento, anche se non diede peso a questo consiglio per fiducia nel proprio
giudizio, una cosa che in questa TL alternativa non avrà più.
La Russia procederà a compiere delle annessioni in Caucaso e sulla cosa dei
Balcani orientali, in particolare la città di Costantinopoli.
Queste acquisizioni solidificheranno ulteriormente il dominio russo del Mar
Nero, mentre la città in sé per sé non offrirà solo semplici opportunità
economiche e l’accesso al Mediterraneo, ma sarà un enorme stimolo per l’orgoglio
russo, riaccendendo in molti l’immagine della Russia come nuova Roma quando
incomincerà a reintrodurre la fede e la cultura Ortodosse in città.
Gli Ottomani, anche se ufficialmente rimarranno indipendenti, finiranno sempre
più sotto l’influenza russa, vedendo il loro commercio e le relazioni estere
gestite dalla Russia, mentre molti dei loro territori si separeranno per
diventare completamente indipendenti, ovvero Egitto, Bulgaria, Serbia e Romania.
Le ultime tre si allineeranno strettamente con la Russia, mentre l’Egitto si
allineerà con la Francia e la Gran Bretagna, cadendo alla fine sotto il loro
dominio dopo delle difficoltà finanziarie, un po’ come nella nostra TL.
L’Austria inizialmente sarà molto scettica su questo esito postbellico, ma verrà
rassicurata dal continuo sostegno della Russia nella creazione di un luogo dove
Austria, Italia e Germania meridionale utilizzeranno la fede Cattolica come
unificatrice per i suoi popoli e territori variegati.
Questa relazione raggiungerà il suo picco una volta arrivata la Guerra
Austro-Prussiana, quando l’Austria riasserirà il suo posto nell’Europa tedesca
negando alla Prussia il suo obbiettivo di un impero tedesco unificato,
confinandola nel nord a maggioranza Protestante.
Questo inasprirà in anticipo le relazioni tra la Prussia e la Russia.
Una Guerra Franco-Prussiana potrebbe comunque avvenire se la Confederazione
Tedesca del Nord prussiana cercherà di annettere l’Alsazia-Lorena, ma con gli
stati tedeschi del sud al sicuro sotto l’ala dell’Austria, il motivo principale
perché la Prussia istighi la guerra non ci sarà più.
Indipendentemente da se questa avverrà o meno, Napoleone III probabilmente
perderà comunque il potere ad un certo punto, considerata la sua tendenza a fare
il passo più lungo della gamba.
Questo potrebbe avvenire a causa di una guerra con l’Austria, la Prussia o
un’altra grande potenza, ma alla fine, come è successo di recente in Francia, il
potere del governo francese cambierà di mano e verrà creata una nuova repubblica
francese.
Nel nostro mondo, una volta che Napoleone III fu fuori dal quadro, Francia e
Russia iniziarono un riavvicinamento per creare un contrappeso affidabile contro
la Germania, ma poiché questa non emergerà mai come una nuova minaccia sulla
scena europea, ci saranno meno incentivi a costruire una simile alleanza.
Per quanto riguarda la Prussia o la Confederazione Tedesca del Nord, saranno
ancora degli attori importanti nella politica europea e dei rivali secondari per
l’Inghilterra, che ora vedrà la Russia come il grande nemico dell’impero
britannico.
L’accesso russo al Mediterraneo provocherà una grande espansione della marina
russa, con l’intero Mar Nero che fungerà da cantiere navale personale della
Russia.
Tecnologicamente la Russia sarà ancora arretrata, considerato alcuni affermano
che una vittoria non farà rendere conto alla Russia delle sue carenze e porterà
ad ulteriore stagnazione, ma questo non sarà necessariamente il caso.
Lo Zar Alessandro II, che verso la fine della guerra assumerà il potere, fu
ispirato per gran parte della sua giovinezza da pensatori liberali e
progressisti, piuttosto incoraggiato anche dal suo mentore, che era un poeta e
intellettuale liberale dell’epoca.
Per le riforme della Russia non fu centrale la sconfitta in guerra, ma
Alessandro II, e anche se la pressione pubblica potrebbe averlo incoraggiato a
passare all’azione, è piuttosto probabile che porti comunque avanti la sua
abolizione della servitù della gleba, lo sviluppo delle risorse naturali, la
costruzione di infrastrutture e altro.
Di fatto la Russia potrebbe finire su una rotta molto migliore, perché senza lo
sdegno pubblico in seguito alla guerra e le asserzioni che le sue riforme non
furono abbastanza radicali, è molto improbabile che Alessandro venga assassinato
come avvenuto nel nostro mondo.
Questo importante perché quello stesso giorno lo Zar aveva firmato una nuova
riforma che avrebbe fatto fare i primi passi verso una monarchia più limitata,
ma ovviamente l’assassinio di Alessandro portò ad una forte reazione, e il suo
successore ritirò rapidamente la riforma.
Quello che divenne un cambiamento radicale e rapido dal riformismo al
conservatorismo intransigente non fece che peggiorare la situazione politica
russa, e preparò la strada alla polarizzazione che si sarebbe vista durante la
rivoluzione Bolscevica, ma stavolta le cose sono diverse: non solo Alessandro
istituisce una serie di riforme per migliorare le condizioni sociali in Russia,
ma non essendo mai rimasto scoraggiato dagli affari militari dopo la sconfitta
della Russia nella Guerra di Crimea, porrà una grande enfasi sulla
modernizzazione delle forze armate, così che siano ad un livello più vicino a
quelle dell’Inghilterra.
Ferrovie e linee di comunicazione verranno create lungo i territori dell’Asia
sudoccidentale e centrale, così che l’impero possa essere meglio preparato a
sfidare le rivendicazioni del Regno Unito riguardanti l’India.
Questo potrebbe portare ad un confronto in Afghanistan e in Pakistan per via dei
tentativi russi di accedere al Mar Arabico e all’Oceano Indiano.
Come Roma, o più nello specifico i Bizantini, la Russia tenterà di ritrarsi come
un nuovo centro per il commercio globale, prima aprendo delle opportunità nel
Mediterraneo, poi irrompendo nel mercato dell’Oceano Indiano, e infine usando i
suoi territori orientali per commerciare con l’Asia e la costa occidentale
statunitense.
È anche importante menzionare che in questo mondo la Russia non venderà mai
l’Alaska, perché non ci saranno più le pesanti perdite economiche in seguito
alla Guerra di Crimea che motivarono in gran parte la sua vendita.
Verranno fatti dei tentativi per sviluppare la regione, ma più importante sarà
la ricerca di Alessandro delle risorse che potrebbe possedere l’Alaska.
La scoperta dell’oro e di altre preziose risorse molto probabilmente causerà un
afflusso di massa di viaggiatori in cerca di fortuna dagli Stati Uniti e dal
Canada, che per il momento aiuterà la Russia a sviluppare e popolare la regione,
ma alla fine potrebbe portare ad una disputa territoriale quando diversi di
questi individui tenteranno di far arrivare quello che hanno trovato nei loro
paesi d’appartenenza, oppure reclameranno parti dell’Alaska a favore del Canada
o degli Stati Uniti.
La Russia negli anni recenti aveva tentato di diventare un’alleata degli Stati
Uniti, e questo potrebbe essere centrale per prevenire un conflitto tra i due,
ma la Gran Bretagna potrebbe vedere questo come una scusa eccellente per
combattere ancora una volta i Russi e tentare di indebolirli.
Il fatto che in questo periodo siano state coltivate o meno le relazioni
Russo-Americane farà la differenza tra un’annessione canadese dell’Alaska e una
futura alleanza Russo-Americana, la seconda delle quali serberà grandi
opportunità per entrambi e indebolirà ulteriormente l’Inghilterra.
Nel complesso, il successo russo nella Guerra di Crimea cementerà il suo posto
come potenza continentale dominante dell’Europa per il prossimo secolo, non
rimanendo semplicemente confinata agli affari europei, ma assumendo una presenza
globale un po’ come quella del Regno Unito.
Questo verrà nuovamente dimostrato durante la Spartizione dell’Africa, che in
questo mondo avverrà comunque dopo la rivendicazione belga del Congo e i
successivi tentativi delle altre potenze europee di reclamare il proprio pezzo
del continente.
La Prussia forse farà ancora delle rivendicazioni, ma l’Italia probabilmente
verrà esclusa, vista la sua improbabilità di ottenere l’unificazione a questo
punto.
Al suo posto potrebbero emergere le rivendicazioni russe e austriache, con gli
Austriaci che probabilmente reclameranno la Tripolitania, mentre la Russia si
prenderà Somalia, Eritrea ed Egitto.
Quest’ultima rivendicazione sarà un altro importante punto di confronto tra i
Russi e gli Inglesi, ma considerato il nuovo ruolo dominante della Russia nel
Mediterraneo orientale, è probabile che la spunti, aggiungendo un altro
territorio profittevole all’Impero Russo sempre in crescita.
Immaginate di essere un
soldato inglese nel 1854: poiché gli imperatori di Francia e Russia hanno una
discussione sulla religione, dovete assediare la città di Sebastopoli in Crimea.
I vostri ufficiali sono degli idioti, non ci sono abiti o ripari adatti per
l’inverno, ed è più probabile che i vostri camerati muoiano per una terribile
diarrea che a causa del vero combattimento col nemico, e poi, quando catturate
Sebastopoli un anno dopo, dovete restituirla ai Russi.
Tornate a casa senza aver raggiunto risultati concreti e tutto questo viene
definito una vittoria, perciò immaginate quanto sareste incazzati se i Russi
avessero vinto davvero.
Salve a tutti, sono Matt Mitrovich, lo storico alternativo, e nel video di oggi
cambieremo la storia della Guerra di Crimea, perciò andiamo alla carica e
speriamo che sulla nostra strada non ci sia alcuna sottile linea rossa
dell’implausibilità.
Come al solito dobbiamo iniziare con l’importantissimo contesto storico: la
Guerra di Crimea venne combattuta dall’Ottobre 1853 al Febbraio 1856, con la
Russia da una parte e Impero Ottomano, Gran Bretagna, Francia e Regno di
Sardegna, alias gli Alleati, dall’altra.
L’innesco del conflitto fu una disputa su se lo Zar Nicola I di Russia o
Napoleone III di Francia potessero o meno rivendicare di essere il protettore
dei Cristiani nell’Impero Ottomano.
Ovviamente la storia è più complicata di così, e tutti gli attori avevano le
proprie motivazioni per entrare in guerra.
Vedete, i Turchi erano in grave declino da tutto il 19° secolo, guadagnandosi il
titolo di malato d’Europa, e la Russia voleva trarre vantaggio da questo per
ottenere l’accesso al Mediterraneo orientale.
Questo fece infuriare l’Inghilterra, che era già invischiata in un conflitto per
il controllo dell’Asia centrale e meridionale con la Russia noto come il Grande
Gioco, e voleva che la Turchia fungesse da cuscinetto tra la Russia e l’India
britannica.
Nel frattempo, la Francia vide un’opportunità per riguadagnare un po’ della
vecchia gloria persa durante le Guerre Napoleoniche.
Perfino il piccolo Regno di Sardegna, anche se si era schierato con gli Alleati
contro la Russia, voleva convincere le grandi potenze a sostenere il suo sogno
di un’Italia unita.
I combattimenti iniziarono nei Balcani, con i Russi che videro qualche iniziale
successo.
Temendo che la Russia sarebbe riuscita davvero a farsi strada fino a
Costantinopoli, l’attuale Istanbul, Regno Unito e Francia fecero sbarcare truppe
a Gallipoli, che per alcuni di voi potrebbe essere un luogo familiare, ma con
l’Austria che minacciò di entrare in guerra dalla parte degli Alleati, la Russia
dovette ritirare le sue truppe.
La guerra sarebbe potuta finire qui, ma il popolo di Gran Bretagna e Francia era
più folle, e sarebbe stato un suicidio politico suggerire di porvi fine in quel
momento, perciò gli Alleati invasero la Crimea nel Settembre del 1854 per
prendere il controllo di Sebastopoli, la principale base navale russa sul Mar
Nero.
Anche se all’inizio gli Alleati non riuscirono a catturare la città, neanche i
Russi riuscirono a cacciarli, cosa che portò ad un assedio lungo e protratto.
La campagna in Crimea fu, per usare una sola parola, un disastro.
William Howard Russell, un giornalista irlandese che scriveva per il Times,
descrisse così gli sbarchi in Crimea: “I Francesi, anche se avevano le tende,
non avevano cavalleria, i Turchi non avevano né cavalleria né cibo, gli Inglesi
avevano la cavalleria ma non avevano né tende, né trasporti, né ambulanze, né
lettighe”.
Anche i combattimenti nella penisola furono brutali, i soldati che combatterono
in Crimea si aspettavano un qualcosa che ricordasse le Guerre Napoleoniche,
invece passarono attraverso una guerra di trincea che i loro nipoti avrebbero
ritrovato nella Grande Guerra.
Alcuni hanno addirittura definito la Guerra di Crimea la prima guerra moderna,
dato che vide l’uso di nuove tecnologie come le corazzate, i treni e i
telegrafi.
Fu anche estesamente documentata tramite le fotografie, e la gente in patria
riceveva costanti aggiornamenti sul suo progresso grazie ai giornalisti che ne
parlavano dal campo di battaglia.
Non aiutò neanche il fatto che l’esercito inglese fosse mal comandato,
parzialmente perché gli ufficiali erano aristocratici che raramente si erano
guadagnati il loro grado per merito, di conseguenza le forze inglesi subirono
molte perdite non necessarie a causa di ordini sbagliati, come durante la
famigerata Carica della Brigata Leggera, dove gli errori di comunicazione
mandarono un’unità di cavalleria in una carica suicida contro dell’artiglieria
russa ben trincerata.
Ciononostante, morirono più soldati per le malattie che per il combattimento.
Per esempio, il colera fu un problema importante per gli Alleati, ma le azioni
di Florence Nightingale e Mary Seacole, pioniere dei moderni metodi
infermieristici durante la guerra, salvarono senza dubbio molte vite.
Anche la Russia era impreparata per la guerra, per esempio c’erano poche
ferrovie che conducevano alla Crimea, inoltre il paese possedeva una burocrazia
corrotta, tecnologia inferiore e un morale basso nell’esercito, che era composto
soprattutto da servi della gleba, piuttosto che da uomini liberi come quello
degli Alleati.
Alla fine Sebastopoli cadde, e con l’invasione occidentale sempre più probabile,
la Russia chiese la pace.
A causa del crescente scontento in patria per via della campagna disastrosa in
Crimea, anche Inghilterra e Francia furono felici di chiuderla lì.
Il trattato di pace proibì alla Russia di stanziare navi da guerra nel Mar Nero,
la Valacchia e la Moldavia divennero indipendenti dal dominio Ottomano e i
Cristiani ottennero più diritti all’interno dell’Impero Ottomano.
Tra gli Alleati, Napoleone III usò la vittoria per rinsaldare il suo dominio
sulla Francia, il Regno di Sardegna riuscì a convincere le potenze europee che
gran cosa sarebbe stata un’Italia unificata, e il Regno Unito ottenne un nuovo
governo, ma oltre a questo uscì dalla guerra relativamente intatta.
Nel frattempo, il risultato della guerra umiliò la Russia, cosa che preparò la
strada alla promozione di varie riforme da parte del nuovo zar, Alessandro II,
inclusa l’abolizione della servitù della gleba.
Ora dobbiamo far percorrere alla storia una strada diversa, e per farlo dobbiamo
parlare di un paese che ho menzionato solo brevemente, l’Austria.
L’Austria, temendo l’espansione russa, rimase neutrale nella Guerra di Crimea,
ma sostenne gli Alleati e furono le sue minacce di unirsi alla guerra che alla
fine costrinsero la Russia a chiedere la pace.
Però, se si fosse schierata con la Russia durante la guerra, le cose si
sarebbero potute svolgere direttamente.
Ora, l’Austria che si schiera con la Russia nella Guerra di Crimea non è così
folle come sembra: esse facevano parte della Santa Alleanza, una coalizione di
monarchie che volevano fermare la diffusione del Liberalismo e del laicismo in
Europa, e la Russia aveva aiutato a sedare la Rivoluzione Ungherese del 1848.
Inoltre, la Russia aveva tentato di corteggiare l’Austria per farla passare
dalla sua parte quando iniziò la Guerra di Crimea.
C’era anche una fazione filorussa nel governo e nelle forze armate austriache,
che vedeva la Russia come un alleato chiave contro il loro nemico tradizionale,
i Turchi.
In più, la neutralità dell’Austria si dimostrò una pessima idea sul lungo
termine: l’alleato russo venne perso e in seguito rimase diplomaticamente
isolata perché venne fuori che a Inglesi e Francesi non fregava niente
dell’Austria.
Col passare degli anni l’influenza dell’Austria sulla Germania calò, e fu
cacciata dall’Italia dal Regno di Sardegna.
Inoltre dovette fare dei compromessi con gli Ungheresi, trasformando l’Austria
nella duplice monarchia nota come Impero Austro-Ungarico, che nel 1914 non era
altro che uno stato satellite dell’Impero Tedesco, e probabilmente sappiamo
tutti cosa successe dopo.
Ma se la Russia riuscisse a convincere l’Austria che sul lungo termine sarebbe
stato meglio rimanere alleate, il corso della guerra cambierebbe drasticamente.
Ma come farà a farlo? Beh, potrebbe prometterle territori nei Balcani o
protettorati sui Principati Danubiani di Moldavia e Valacchia.
Potrebbe anche garantire all’Austria l’utilizzo del Danubio, e potrebbe
addirittura promettere il sostegno russo nel difendere gli interessi austriaci
in Europa centrale e meridionale.
Indipendentemente da come lo farà, se l’Austria si schiererà con la Russia
dovremmo probabilmente trovare un nuovo nome per la guerra.
Penso che in Crimea ci sarà poca o nessuna azione, dato che le forze combinate
Austro-Russe sconfiggeranno rapidamente gli Ottomani nei Balcani e minacceranno
direttamente Costantinopoli.
Con un po’ di ironia storica le forze inglesi e francesi potrebbero ritrovarsi a
difendere la città da dei loro correligionari Cristiani per mantenerla nelle
mani dei Turchi Musulmani.
Chiaro, non c’è motivo per presumere una rapida vittoria Austro-Russa, il Regno
di Sardegna potrebbe invadere il territorio austriaco in Italia, oppure la
Prussia potrebbe unirsi alla guerra dalla parte degli Alleati, il che potrebbe
mandare all’aria il mio intero scenario, ma se l’Austria e la Russia si
muovessero abbastanza velocemente potrebbero catturare Costantinopoli e
costringere gli Ottomani ad arrendersi.
Senza una Turchia da difendere, penso che la Gran Bretagna e la Francia non
vorranno o non saranno in grado di lanciare un’invasione su larga scala
dell’Austria e della Russia e chiederanno la pace.
Allora, cosa accade adesso che la Russia e l’Austria hanno vinto quella che
chiamo la Guerra Danubiana? Beh, al vincitore va il bottino, e l’Impero Ottomano
sarà diviso fra Russia e Austria.
La Russia otterrà la parte migliore, e probabilmente annetterà Costantinopoli e
la regione circostante per ottenere un accesso diretto al Mediterraneo
orientale.
La Turchia, forse ancora guidata dagli Ottomani, sarà uno stato fantoccio
confinato all’Asia Minore, mentre nuovi stati sorgeranno in Nord Africa e Medio
Oriente.
Quelli più vicini alla Russia probabilmente finiranno sotto la sua influenza,
mentre altri, in particolare quelli in Nord Africa, probabilmente cadranno sotto
l’influenza di altre potenze europee.
Alcuni di questi stati potrebbero includere un Kurdistan indipendente, dato che
alcuni Curdi si ribellarono quando iniziò la Guerra di Crimea e tentarono di
coordinare i loro sforzi con i Russi.
Inoltre, la storia dell’Egitto potrebbe prendere una strada differente: in
teoria era indipendente, ma alleato dell’Impero Ottomano durante la Guerra di
Crimea.
Nella Guerra Danubiana, però, posso prevedere facilmente che cambierà
schieramento e proverà a conquistare quanto più ex territorio Ottomano, Siria
inclusa, prima che il polverone si posi, rimanendo in una buona posizione per
mantenere almeno per un po’ la sua indipendenza di fronte all’imperialismo
europeo.
Sono meno certo di quello che accadrà ai Balcani post-Ottomani: posso dire con
fiducia che la Grecia, che era cobelligerante della Russia durante la Guerra di
Crimea, otterrà qualche nuovo territorio a nord, altrimenti aspettatevi di
vedere un complicato arazzo di stati semi-indipendenti sotto l’influenza e la
protezione sovrapposte di Austria e Russia nel frattempo che escogiteranno
qualcosa che renda tutti felici e che probabilmente non riusciranno a fare,
perché, lo sapete, i Balcani sono pur sempre i Balcani.
E che dire dei grandi vincitori della Guerra Danubiana? Beh, probabilmente la
Russia sarà molto felice di come si è svolta la guerra: un vecchio nemico è in
ginocchio, e la potenza russa adesso si estende fino al Mediterraneo, il che
vuol dire che il morale in Russia sarà molto migliore rispetto a quello dopo la
Guerra di Crimea della nostra TL.
Questo significa che la Russia non vedrà un periodo di riforme come quello della
nostra TL? In realtà è difficile dirlo.
La Guerra di Crimea ebbe serie conseguenze sulla salute dello Zar Nicola I, e
morì il 2 Marzo 1855, ma nella Guerra Danubiana potrebbe vivere più a lungo e
probabilmente continuerà le sue politiche di espansione geografica,
industrializzazione ed eliminazione di ogni dissenso contro l’impero.
Il suo figlio ed erede, Alessandro II, che nella nostra TL fu un riformatore
prima di essere assassinato nel 1881, potrebbe non ricevere molto sostegno per
le sue riforme, perciò cose come l’abolizione della servitù della gleba o lo
sradicamento della corruzione nella burocrazia russa potrebbero avvenire in
ritardo.
Eppure il bisogno di conservare i suoi nuovi territori e stati fantoccio farà sì
che la Russia avrà bisogno di modernizzare le sue forze armate, perciò qualche
riforma è ancora probabile.
E per i miei amici americani, l’esito della Guerra Danubiana potrebbe far sì che
l’Alaska non venga venduta agli Stati Uniti nel 1867.
Nella nostra TL la sconfitta della Russia nella Guerra di Crimea la convinse che
non poteva difendere quel territorio in una qualsiasi futura guerra con
l’Inghilterra, ma in questa TL alternativa la Russia probabilmente presumerà di
poter difendere il paese dagli Inglesi, e quindi non vedrà alcun motivo per
venderla.
Questo significa che l’Alaska potrebbe diventare più etnicamente russa di come è
nella nostra TL.
Nel frattempo, anche l’Austria uscirà dalla guerra piuttosto bene: avrà espanso
la sua sfera d’influenza nei Balcani e avrà guadagnato un forte alleato russo,
del quale potrebbe aver bisogno nei futuri conflitti in Italia e in Germania.
Il Regno di Sardegna e la Prussia potrebbero ritrovarsi incapaci di espandere i
loro territori contro questa alleanza.
Anche gli Ungheresi potrebbero non riuscire a sfidare il dominio austriaco, il
che vuol dire niente duplice monarchia.
Il rovescio della medaglia è che l’Austria potrebbe di nuovo ritrovarsi ad
essere un socio di minoranza in un’alleanza, solo che stavolta sarà la Russia in
una rivitalizzata Santa Alleanza invece della Germania nella Triplice Alleanza.
E che dire dei perdenti della guerra? Beh, la Francia potrebbe vedere
un’incarnazione anticipata della Terza Repubblica, dato che perdere la Guerra
Danubiana potrebbe porre fine in questa TL alternativa al regno di Napoleone III
proprio come perdere la Guerra Franco-Prussiana pose fine al suo regno nella
nostra TL.
Questo potrebbe anche togliere di mezzo qualsiasi piano per mettere un certo
arciduca austriaco sul trono messicano.
E per quanto riguarda il Regno Unito? Beh, nella nostra TL, nonostante la
vittoria nella Guerra di Crimea, il popolo inglese non fu contento dell’esito,
credendo che la perdita di vite umane non fosse valsa qualsiasi cosa si
supponeva dovesse ottenere la guerra.
In questa TL alternativa, però, la sconfitta della Gran Bretagna potrebbe
portare a proteste contro la leadership aristocratica del regno, e potrebbero
esserci richieste di riforme non dissimili a quelle avvenute in Russia nella
nostra TL.
E se l’élite inglese non accondiscenderà? Potremmo vedere la fine della
monarchia? Nella nostra TL sia la Regina Vittoria che il Principe Alberto si
opposero a qualsiasi critica all’esercito in seguito alla Guerra di Crimea, se
si rifiutassero di fare un compromesso dopo la Guerra Danubiana… Beh… Forse
potremmo vedere un’Europa divisa tra gli imperi multietnici reazionari di Russia
e Austria contro una Francia repubblicana e, oserei dire, la Repubblica Unita di
Gran Bretagna.
Questa TL vedrà una Grande Guerra alternativa tra questi due blocchi di potere?
O i fallimenti russi nel riformarsi come nella nostra TL porteranno ad una
rivoluzione anticipata? È difficile fare previsioni plausibili così lontano nel
futuro, ma dannazione se è divertente immaginare le possibilità.
La Guerra di Crimea viene spesso vista come una guerra chiave del 19° secolo.
La Russia stava tentando di assicurarsi il dominio sull’Impero Ottomano in
declino, mentre le potenze occidentali stavano tentando di mantenere gli
Ottomani intatti per preservare l’equilibrio del potere in Europa orientale.
La guerra iniziò essenzialmente come una gara tra Napoleone III, che voleva
dimostrare di essere una forza con cui fare i conti, e lo Zar Nicola I, che si
considerava il difensore di tutti i Cristiani nell’Impero Ottomano.
Dopo molti negoziati diplomatici, mazzette e minacce, la Russia vide la sua
posizione indebolita.
L’Inghilterra si schierò con la Francia, gli Ottomani vennero incoraggiati dal
sostegno dell’occidente e l’alleato ufficiale della Russia, l’Austria, rimase
per il momento ai margini.
La Russia decise di dimostrare la sua forza e occupò la Moldavia e la Valacchia,
due stati vassalli Ottomani.
La Russia aveva presunto che all’Europa semplicemente non sarebbe importato,
specialmente dopo che l’Austria aveva pubblicamente sostenuto la mossa russa, e
che sarebbe finita lì.
Non fu così.
Invece di sostegno dall’Austria, le quattro grandi potenze di Prussia, Austria,
Francia e Regno Unito si incontrarono per discutere una via d’uscita pacifica
dallo scontro, ma questa venne rifiutata dagli Ottomani.
I Russi poi bloccarono e assalirono la flotta Ottomana, e sia la Francia che la
Gran Bretagna si unirono ufficialmente agli Ottomani.
I seguenti due anni furono un disastro per tutte le parti coinvolte.
Le potenze occidentali avevano la supremazia navale, e infastidirono i
possedimenti costieri russi in tutto il mondo, ma, cosa più importante, fecero
sbarcare forze in Crimea, sperando di catturare il porto chiave di Sebastopoli,
costringendo la guerra a interrompersi a causa del crollo delle capacità russe
nella regione del Mar Nero.
Invece di una rapida cattura, però, divenne un assedio devastante, dove entrambe
le parti compresero gli orrori della guerra moderna.
Gran parte dei morti durante la guerra venne causata dalle malattie, e grazie a
nuove tecnologie come le foto anche l’Inghilterra e la Francia poterono
sperimentare i terrori della guerra, ma alla fine Sebastopoli cadde e venne
firmato un trattato di pace.
Questo trattato di pace non accontentò praticamente nessuno: il Mar Nero divenne
neutrale, non venne permessa nessuna nave da guerra o fortificazione,
specialmente russa; i Principati Danubiani vennero ufficialmente restituiti agli
Ottomani, ma adesso erano praticamente indipendenti, come la Serbia, e in più la
Moldavia venne leggermente ingrandita; inoltre i Russi dovettero abbandonare la
loro rivendicazione di essere i protettori degli Ortodossi nell’Impero Ottomano.
In seguito alla guerra la Russia fu ovviamente scontenta, perché perse molta
influenza sull’area del Mar Nero e perse le sue rivendicazioni di influenza su
parti significative dell’Impero Ottomano.
Nel frattempo, le potenze occidentali erano scontente, perché la guerra fu molto
dolorosa e risolse molto poco.
La questione principale era l’instabilità in Europa orientale, che stava facendo
cadere gli Ottomani, che sarebbero stati spartiti dalla Russia e dall’Austria,
cosa che avrebbe rinforzato queste due potenze.
L’ascesa della Russia in particolare era una prospettiva terrificante per
l’Europa.
Un Impero Ottomano potente e intatto avrebbe potuto forse tenere sotto controllo
entrambe in qualche modo.
Il trattato di pace firmato per porre fine alla Guerra di Crimea non fece nulla
per risolvere i problemi degli Ottomani.
La mancanza di burocrazia e modernizzazione assicurò che questi non potessero
competere militarmente con gli altri, mentre nemmeno i problemi dei crescenti
nazionalismo e opposizione al dominio Ottomano nei Balcani e altrove non vennero
affrontati.
Dopo questa guerra la Russia, l’Austria e poi l’Italia continueranno a guardare
ai Balcani con piani ambiziosi quando i Cristiani della zona combatteranno per
la loro indipendenza.
La Russia, con Alessandro II, vide questa guerra come un motivo di riflessione:
capì che non poteva competere con l’occidente se non si fosse modernizzata.
In termini di popolazione europea era più grande delle altre potenze, ma
infrastrutture, industria ed esercito erano arretrate.
In seguito alla Guerra di Crimea la Russia tentò sempre più di modernizzarsi
investendo nelle infrastrutture, abolendo la servitù della gleba e permettendo
alcune libertà limitate.
La Russia divenne anche meno interessata ai suoi possedimenti in Alaska, perché
sarebbero stati impossibili da mantenere in un'altra guerra con gli Inglesi, e
questo alla fine portò la Russia a vendere il territorio agli Stati Uniti.
Un altro punto minore è che la Guerra di Crimea permise al Regno di Sardegna di
posizionarsi sulla mappa diplomatica.
Si schierò con la Francia e il Regno Unito, ottenendo il favore di entrambi, e
soprattutto il suo nuovo amico francese si rivelò utile in seguito, quando il
Regno di Sardegna divenne lo stato che unificò l’Italia, perciò, e se tutto
questo cambiasse? E se, in una TL alternativa, la Russia riuscisse a vincere la
Guerra di Crimea? Ma come accadrà questo? Beh, non è nemmeno così difficile
immaginarlo, la guerra veniva vista in occidente come disastrosa, e lo scontento
pubblico era alto.
Noi, col nostro senno di poi storico, sappiamo che la Russia nel 1856 era
sull’orlo della rovina economica, ma questo alle persone comuni in Francia o
Gran Bretagna non importava ed era ignoto, volevano semplicemente uscire da
questa difficile guerra.
Se facessimo in qualche modo che la Russia riesca a respingere la forza
d’invasione per la Crimea è assolutamente possibile che le potenze occidentali
non avranno il sostegno politico in patria per organizzare un’altra offensiva
importante, scegliendo invece una pace prudente.
Faremo anche sì che la Russia vada abbastanza meglio sul fronte del Caucaso,
mettendo un po’ di pressione in più sugli Ottomani.
Ora, una cosa che ho visto affermare da molte persone è che se la Russia vincerà
la guerra l’Austria rimarrà sua alleata, ma io non vedo alcun vero motivo o
prova di ciò.
La verità è che l’Austria si sentiva minacciata dall’espansione russa nei
Balcani fin dall’inizio, e, nonostante il fatto che non si unì mai alla guerra,
sostenne diplomaticamente i Francesi e gli Inglesi contro i Russi fin dai primi
momenti.
Di fatto io sosterrei il contrario, più la Russia vincerà la guerra più
l’Austria si allontanerà dalla Russia, andando verso gli Ottomani e le potenze
occidentali.
Se l’Austria si unirà alla Russia, forse per ottenere la Bosnia e una sfera
d’influenza sulla Serbia, indebolirà a tal punto gli Ottomani nel processo che
la Russia riuscirà a continuare a travolgerli, minacciando gli interessi
austriaci nella regione e facendo crescere il gigantesco Impero Russo ancora di
più.
Il fatto è che l’Austria non avrebbe mai sostenuto la Russia, perché nonostante
la loro alleanza la Russia era una sua rivale, se non altro è più probabile che
l’Austria si unisca alle potenze occidentali se sembrerà che la Russia possa far
completamente collassare gli Ottomani.
Detto questo, adesso siamo pronti a firmare un accordo di pace, ma i Russi cosa
speravano di ottenere con questa guerra? Prima di tutto espandersi.
Durante le mie ricerche ho visto qualche storico da poltrona affermare che la
Russia voleva provare ad annettere completamente i Balcani o addirittura
l’Anatolia, ma questo è fin troppo estremo e fondamentalmente vuol dire capire
male la politica dell’epoca.
La Russia capiva che c’era il bisogno di una politica dell’equilibrio del
potere, anche se riuscisse a marciare fino a Costantinopoli l’occidente non
accetterebbe mai il controllo russo sugli interi Balcani in seguito a questa
singola guerra.
Se la Russia spingesse per qualcosa di così radicale la Francia e l’Inghilterra
inizierebbero a prepararsi per un secondo round del conflitto, e Austria e
Prussia penseranno seriamente ad unirsi contro i Russi.
Una vittoria vedrebbe la Russia ottenere qualche provincia di confine, incluso
soprattutto un protettorato sui Principati Danubiani, ma poco di più radicale.
Nell’accordo di pace la Russia reclamerà anche il titolo di protettrice della
Chiesa Ortodossa nell’Impero Ottomano.
Questo significa che la Chiesa russa otterrà un certo controllo sulle Chiese
Ortodosse dell’Impero Ottomano, ma darà anche alla Russia una giustificazione
per intervenire nei Balcani se uno dei gruppi Ortodossi si ribellerà contro gli
Ottomani.
Questo è quello che prevedo avverrà più o meno dopo una moderata vittoria russa
nella Guerra di Crimea, ma cosa sta avvenendo all’interno della Russia? Nella
nostra TL la Russia tentò di modernizzarsi dopo la sua sconfitta nella Guerra di
Crimea, e personalmente non credo che questo non sarebbe successo se avesse
vinto.
Durante la guerra lo Zar conservatore Nicola I morì, lasciando il trono al molto
più riformista Zar Alessandro II.
La guerra forse non sarà una sconfitta per la Russia, ma sicuramente non sarà
neanche bella.
La Russia arrivò vicino alla bancarotta, le sue infrastrutture erano ancora
chiaramente inadeguate, e molti morirono per malattie eccetera.
Alessandro II era un uomo intelligente, sapeva che se le potenze occidentali
avessero deciso di trascinare la guerra sarebbe stata una questione di tempo
prima che l’economia russa, e poi le forze armate, fossero collassate.
Ora, con la vittoria in guerra il bisogno di riforme potrebbe essere leggermente
meno chiaro per la nobiltà russa, ma Alessandro farà comunque svoltare l’impero
verso la modernizzazione, l’abolizione della servitù della gleba e
l’investimento nelle infrastrutture.
Anche i motivi dietro la vendita dell’Alaska non cambieranno molto, ci sarà
ancora la paura che il Regno Unito la conquisti in una futura guerra, e il
valore economico del territorio non era abbastanza da giustificare il costo
della sua difesa, è più che probabile che l’Alaska venga venduta comunque.
Alla fine della fiera, e ai sensazionalisti non piacerà quello che sto per dire,
la Russia, a parte dei piccoli aggiustamenti territoriali, non cambierà molto.
A questo va aggiunto il fatto che Alessandro II era un uomo attento, o
addirittura pacifista, come direbbero alcuni.
Nonostante otterrà la protezione degli Ortodossi nell’Impero Ottomano, non sarà
il tipo che marcerà dritto sui Balcani da un momento all’altro per dimostrare di
che pasta è fatto, perché saprà benissimo che Francia e Gran Bretagna si
uniranno di nuovo agli Ottomani, portando ad un nuovo conflitto.
Dopo la guerra, ogni altra grande potenza starà attenta alle ambizioni russe.
Alessandro II aveva compreso la politica dell’equilibrio del potere, e capirà
che spingersi ulteriormente nei Balcani senza il chiaro sostegno di altre grandi
potenze non farà che spingere queste in una coalizione antirussa che la Russia
non ha speranze di sconfiggere.
Napoleone III, l’Imperatore di Francia, vedrà sé stesso come il più grande
perdente, la Guerra di Crimea lo avrebbe dovuto portare alla ribalta e
dimostrare all’Europa che era abbastanza forte per proteggere l’equilibrio del
potere e sconfiggere la Russia, una sconfitta nella Guerra di Crimea sarebbe
estremamente imbarazzante e costosa, e probabilmente lo porterà a provare ancora
di più ad affermarsi come grande potenza d’Europa.
Napoleone III avvertirà costantemente le altre potenze dei pericoli
dell’espansione russa, e spingerà ancora di più per la formazione di un’Italia
unita sotto la sua sorveglianza, il che ci porta all’Austria: l’Austria vedrà sé
stessa ancora come diplomaticamente isolata, ha abbandonato il suo alleato russo
ma non si è nemmeno del tutta unita a Francia e Inghilterra.
Un po’ come nella nostra TL, questo isolamento porterà alla sconfitta contro i
Piemontesi e i Francesi, alla perdita di influenza sull’Italia, alla sconfitta
da parte della Prussia e alla perdita di influenza sulla Germania.
La Russia non interferirà difendendo l’Austria in nessuna delle due guerre.
I Prussiani poi sconfiggeranno i Francesi e in pratica avremo la stessa
situazione della nostra TL, sia diplomaticamente che in termini di potenza delle
nazioni.
Se non altro vedremo questa Russia alternativa leggermente più debole rispetto
alla nostra TL, perché gli sforzi di modernizzazione di Alessandro verranno
avversati più pesantemente dall’aristocrazia russa.
Ora che la Germania si è formata e la Francia ha rovesciato Napoleone III, i
semi per una futura partnership Franco-Russa sono stati gettati, interrompendo
l’isolamento diplomatico russo dopo la sua vittoria nella Guerra di Crimea.
L’ultimo evento chiave da coprire saranno le rivolte balcaniche del 1876: queste
rivolte saranno le prime insurrezioni importanti nei Balcani Ottomani dopo che
in Europa verrà stabilito il nuovo equilibrio del potere.
Alessandro II, felice dell’opportunità di interrompere finalmente l’isolamento
diplomatico della Russia, cercherà molto probabilmente come nella nostra TL
l’amicizia di Germania e Francia.
È probabile che anche in questa TL venga siglata una sorta di Lega dei tre
Imperatori che unirà in un’alleanza Russia, Germania e Austria.
Alessandro, ora incoraggiato dalla sua esistente rivendicazione di protettore
degli Ortodossi e dai suoi nuovi partner europei, marcerà comunque dalla parte
dei ribelli, e un po’ come nella nostra TL, la Russia vincerà questa guerra e
marcerà su Costantinopoli, ma, proprio come nella nostra TL, la Russia non avrà
semplicemente la libertà di dettare i termini all’Impero Ottomano.
Le paure europee sulla potenza russa sono ancora le stesse identiche, e non c’è
alcun modo che le altre potenze europee si accodino ad uno smembramento degli
Ottomani guidato dai Russi.
I Russi potrebbero riuscire ad ottenere qualche piccola concessione in più
rispetto alla nostra TL, ma alla fine la mappa di questa TL alternativa non sarà
radicalmente diversa dalla mappa della nostra TL, con la differenza più grande
che sarà l’influenza russa sulla Romania, ma alla fine di questo scenario le
alleanze non cambieranno radicalmente, i confini non cambieranno radicalmente e
nessuna guerra o conflitto importante cambierà radicalmente.
In fondo in fondo questo scenario sembra un po’ una delusione, ma ho deciso lo
stesso di farlo per dimostrare quello che è un problema importante della
comunità ucronica: non tutti gli eventi sono stati un momento dirimente di una
nazione tra ascesa a status di superpotenza o collasso.
I problemi della Russia erano molto precedenti alla Guerra di Crimea, e anche se
questa fu influente e importante non fu la chiave dell’egemonia russa, una
vittoria russa non avrebbe cambiato le fondamenta della diplomazia o della
politica europea.
Lo stesso Zar liberale arriverà al potere, l’Austria avrà ancora paura
dell’espansione russa nei Balcani e romperà inevitabilmente l’alleanza,
Napoleone III cercherà ancora di dimostrare quanto vale, Regno Unito e Francia
vorranno ancora finanziare l’Impero Ottomano per proteggere l’equilibrio del
potere in Europa eccetera eccetera.
C’è un motivo del perché, relativamente parlando, quello dal 1853 al 1914 fu un
periodo pacifico in Europa: nessuna delle grandi potenze voleva vedere le altre
dominare l’Europa, e nessuna delle altre grandi potenze sarebbe stata felice di
permettere il dominio russo sui Balcani nel 1853 o dopo.
La Guerra di Crimea non sarebbe stata un trampolino di lancio per il dominio
russo sui Balcani, perché il resto d’Europa si sarebbe semplicemente unito
contro la minaccia russa.
.
E ora, un'altra trovata di Tommaso:
I Primi Ministri dell'Impero Russo
L'Impero Russo è la più antica monarchia costituzionale continuativamente esistente dopo il Regno di Francia. La prima Costituzione Russa fu concessa da Giovanni IV il Tonante, della dinastia Rjurikide, che concesse nel 1564 la cosiddetta Carta di Alexandrova Sloboda. Tale carta stabiliva i limiti del potere regio, i privilegi della nobiltà, i diritti del clero ortodosso e quelli dei rappresentanti eletti delle comunità rurali e delle città. Fino al XVIII secolo, non esisteva una gerarchia fra i ministri che servivono lo Zar, e quindi non c'erano Primi Ministri anche se sono da considerare de-facto primi ministri individui come Simeon Bekbulatovich per Giovanni IV, Nikita Romanovich per Giovanni V (1576-1580), Boris Godunov per Teodoro I (1580-1591) e Vasily Shuisky per Demetrio I. Alla morte di Demetrio I nel 1613 fu il nipote abiatico di Nikita, Mikhail Romanov a salire al trono, in virtù del matrimonio con Irina Dimitrovna, la figlia di Demetrio I; Sotto Michele I fu il padre Feodor ad esercitare la carica di de facto primo Ministro, fino alla morte nel 1633; .il cugino di Michele I Ivan Cherkassky successe come ministro del Tesoro e della pubblica amministrazione, e de facto Primo Ministro. Nel 1642 Ivan muore, e il governo zarista sarà privo di un vero leader fino alla morte di Michele nel 1645, quando Boris Morozov assunse il ruolo, sotto lo Zar Demetrio II (1645-1676), venendo sostituito dopo pochi anni da Nikita Odoviesky. Una nuova carta costituzionale il Codice Dimitriano, fu approvato dallo Zemsky Sabor nel 1649 mandando in o pensione la servitù della gleba in cambio di esenzioni fiscali per i Boiari. Tale costituzione ufficializza la figura del Cancelliere Generale della Corona, figura per adesso dipendente dal solo Zar. Nikita Minim fu uno dei più importanti, reggendo la carica fino al 1681. Alla morte di Demetrio II gli successe il figlio Teodoro II che governò fino al 1682, nominando Vasily Golitsyn Cancelliere Generale, confermato dalla Zarina Sofia I, che governò fino alla morte, nel 1704, in condominio con gli Zar Ivan VI (morto nel 1696) e Pietro I; Dopo la morte di Sofia, Pietro I nominò Cancelliere Generale prima il cugino di Vasily, Boris Golitsyn, poi Gavril Golovkin, infine Alexander Menshikov. Alla morte di Pietro gli successe al trono il figlio Demetrio III che però morirà improvvisamente nel 1727 di vaiolo, lasciando il trono al figlio Pietro II, un bambino, sotto la reggenza di Menshikov stesso e, dopo la di lui morte da Dimitry Golitsyn. Pietro II regnò fino al 1740, e nel 1731 approvò la Riforma Golitsyn, una nuova costituzione che stabilisce la figura del Primo Ministro, che deve godere della fiducia della Zemsky Sabor ed elezioni a suffragio censitario per la stessa. La Duma diventa la camera alta del Parlamento. Nascono i primi due partiti Russi, i Liberali, guidati da Golitsyn e e i Conservatori guidati da Golovkin prima, poi da Andrey Osterman e da Ivan Dolgorukov dopo. Proprio i Liberali ottengono la maggioranza e Dimitry Golitsyn diventa Primo Ministro.
Dimitry Golitsyn (Liberale) (1731-1742)
Già Cancelliere Generale, fu il principale sponsor della nuova
costituzione del 1731, e curò una serie di importanti riforme agrarie e militari
ed istituì un efficace amministrazione, mettendo un feno agli eccessi nobiliari.
In politica estera curò relazioni pacifiche con la Polonia e con l'Austria. Alla
morte senza eredi di Pietro II riconobbe la successione della Zarina Elisabetta,
figlia di Pietro I. Costei tuttavia osteggiò profondamente il Primo Ministro e
nel 1742 lo licenziò e sciolse la Zemsky Sabor. Le successive elezioni diedero
la vittoria ai Conservatori.
Andrey Osterman
(Conservatore)(1742-1747)
Abile ambasciatore e competente ministro degli esteri (la politica
estera dipende direttamente dal sovrano, che quindi nomina e revoca il ministro,
senza passare dal Primo Ministro) fin dai tempi di Pietro I, fu scelto come
Primo Ministro dalla Zarina Elisabetta che lo trovava il male minore,
all'interno del Partito Conservatore, alla sua morte i Conservatori vinsero di
nuovo le elezioni.
Ivan Dolgorukov (Conservatore)
(1747-1752)
Nipote della Zarina Caterina, moglie di Pietro II, Dolgorukov fu
un primo ministro leale alla corona. Questa è l'unica cosa buona da dire nei
suoi confronti. Nel 1752, poco prima delle elezioni la Zarina lo licenziò,
invitando i conservatori a scegliere qualcuno con un po' di intelligenza in più.
Dolgorukov fu un amministratore passabile, ma le sue decisioni in politica
estera ed economica furono disastrose. Fu anche un nemico della modernizzazione
e dell'occidentalizzazione del paese favorendo l'alleanza con il reazionario
Commonwealth Britannico.
Aleksej Bestužev-Rjumin (Conservatore)
(1752-1763)
Fedelissimo esecutore della volontà della Zarina, Bestužev
rafforzerà il legame con Francia ed Austria, favorirà l'occidentalizzazione dei
costumi modernizzando il fisco, l'amministrazione e l'esercito, migliorando
l'istruzione e risolvendo la crisi fra la chiesa Ortodossa e la corona che
durava dal 1715. Dovrà anche gestire il problema della successione di
Elisabetta, che non aveva avito prole dal marito, lo Zar Consorte Oleksij
Hrihorovyč Rozumovs'kyj, anche detto Alessio I: da una parte il nipote della
Zarina Carl Dieter Ulrich di Holstein-Gottorp, erede legittimo, ma non molto
apprezzato dalla corte, dall'altra il Duca di Curlandia Ivan Antonovich
Romanov-Brunswick-Lüneburg, discendente di Giovanni VI, ben ammanicato nella
nobiltà russa. Il Matrimonio di Carl Dietrich con Sophia di Anhalt contribuì a
far salire le quotazioni di Carlo Pietro visto che Elisabetta sviluppò un
rapporto molto stretto con lei. Alla fine il parlamento e la volontà di
Elisabetta I portarono al trono Pietro III che, a sorpresa associò ufficialmente
al trono la moglie come Sofia II. Bestužev-Rjumin perse il favore della coppia
reale opponendosi a tale decisione a favore del rinnovato partito Liberale, e
quando nel 1763 Pietro e Sofia sciolsero il Sobor ed indssero nuove elezioni i
Conservatori le persero.
Mikhail Vorontsov (Liberale) (1763-
1767)
Amico personale della Coppia Imperiale, Vorontsov approvò le riforme
immaginate da Pietro e contemporaneamente della politica estera convintamente
pro Austriaca, pro Polacca e pro Francese proposta dalla Zarina. Alla sua morte
nel 1767 il suo posto fu preso dal Ministro degli Esteri Nikita Panin.
Nikita Panin (Liberale) (1767- 1781)
Abile diplomatico portò a termine l'ambizioso piano di riforme del
suo predecessore ( riforma giudiziaria, riforma amministrativa e riforma
militare ).Sotto il suo lungo governo lo Zar Pietro III il Magnanimo morì a soli
50 anni. Paolo I salì al trono insieme alla madre e i due iniziarono una sorta
di affettuosa rivalità, essendo Paolo di orientamento conservatore laddove Sofia
II era una liberale riformista. Il contrasto con il giovane Paolo I e i
crescenti problemi di salute spinsero Panin alle dimissioni nel 1781, dopo aver
negoziato con successo l'alleanza matrimoniale con l'Austria con il matrimonio
fra Anna Petrovna e Giuseppe II. Al suo posto Sofia II riuscì a nominare un
altro liberale, il Generale Emeljan Pugacev.
Emeljan Pugacev (Liberale) (1781-1796)
Generale di estrazione piccolo-proprietaria, distintosi valorosamente
nella guerra contro la Prussia, Pugacev continuerà il percorso di riforme dei
suoi predecessori. Notevoli risultati saranno la riforma agrarria e l'estensione
del suffragio. Pugacev avrà un ottima relazione di lavoro con l'imperatrice ,
molto meno con il di lei figlio. Le voci di una relazione fra il primo ministro
e l'Imperatrice saranno costantemente negate dal Palazzo d'Inverno, ma lo
scoppio della Rivoluzione nel Commonwealth Britannico sconvolse l'equilibrio
europeo. Iniziano in questo periodo le relazioni russe con il Regno delle
Province Unite Americane su cui regna la spodestata casa Britannica degli
Stewart. Il Secondo Commonwealth Britannico, a guida Rivoluzionaria, nel
frattempo si è dato una costituzione federale e laica e ha strinto rapporti
amichevoli con la Russia e il Regno di Francia. Tuttavia, nel 1794 un colpo di
Stato militare, guidato dal generale Arthur Wesley, restaura il vecchio
Commonwealth, Confessionale e Centralizzato, reprimendo nel sangue gli Irlandesi
Cattolici e gli Scozzesi. In difesa dei Cattolici Irlandesi, la Francia dichiara
guerra, e la Russia si unisce alla coaliziane. Nel 1796 muore l'Imperatrice
Sofia II e alle elezioni prevalgono i conservatori forti dell'appoggio della
chiesa Ortodossa e dello Zar Paolo I.
Gavrila Derzhavin (Conservatore)
(1796-1806)
Stimato poeta e intelligente uomo politico Derzhavin riuscì a
mantenere la rete d'alleanze stretta dal predecessore. In politica interna,
invece, fece delle concessioni alla chiesa Ortodossa Russa e all'aristocrazia, e
cercò di diffondere la cultura russa con una riforma dell'istruzione, e favorì
le comunicazioni creando il moderno sistema postale russo, incoraggiando lo
sviluppo delle reguini periferiche dell'impero e la colonizzazione dell'Alaska.
Durante il suo ministero il Commonwealth Britannico fu definitivamente
sconfitto, e l'Irlanda divenne una monarchia costituzionale indipendente sotto
la dinastia Francese degli Orleans.Nel 1806 l'alta tassazione causò la sconfitta
alle elezioni dei Conservatori. Lo stesso anno lo Zar Paolo I era venuto a
mancare, ucciso da una nefrite. Lo Zar Alessandro I era un convinto liberale e
anche questo ebbe un suo peso durante le elezioni.
Michail Speranskij I (Liberale)
(1806-1812)
Nel suo primo mandato Speranskij si dedica ad un'ampia riforma del
sistema legale russo e riorganizza i collegi elettorali per renderli più
rappresentativi. In politica estera confermo l'alleanza delle tre grandi potenze
liberali europee, la Francia del Re Luigi XVI e del Primo Ministro Napoleone
Bonaparte, Il Sacro Romano Impero dell'Imperatore Francesco II e del Cancelliere
Supremo Francesco Melzi d'Elril e la stessa Russia, contro le potenze
reazionarie, il Commonwealth di Gran Bretagna del Lord Protettore William
Cavendish , l'Impero Spagnolo del Re Ferdinando VII e del Primo Ministro
Cardinal Fabrizio Ruffo di Calabria e l'Impero Polacco-Lituano su cui regna
Stanislao II di Borbone-Lesczyņsky, fratello del Re di Francia, ben più
reazionario, con l'appoggio del potente Primo ministro Adam Kazimierz
Czartoryski. Tuttavia, l'eccessivo zelo nella modernizzazione gli alienò la
simpatia della Chiesa Ortodossa russa. In particolare l'estensione ai monasteri
delle tasse sulle rendite agricole fu considerata una manovra estremamente
impopolare, anche nel suo stesso partito. Questo condusse alla sconfitta di
Speranskij e dei Liberali alle elezioni nel 1812.
Nikolay Saltykov (Conservatore)
(1812-1818)
Generale e stimato capo di stato maggiore di Paolo I fu eletto
Prlmo Ministro dalla maggioranza conservatrice. In politica estera mantenne
l'alleanza con le potenze liberali, in politica interna invece cercò di disfare
molte delle riforme del predecessore, entrando in conflitto con lo Zar. Non fu
in grado di gestire la transizione dell'economia da agricola ad industriale e
questo causò la mancata rielezione.
Michail Speranskij II (Liberale)
(1818-1830)
Speranskij torna al governo con un programma più moderato ed evita
gli errori della sua prima legislatura. Si concentra su infrastrutture e sistema
scolastico, e attua una riforma del sistema bancario per finanziare
l'imprenditoria agricola. Vittorioso nel 1824, nel 1825 presiede alla
successione imperiale, morto Alessandro I, gli succede il fratello Costantino I.
Nel 1826 inaugura la Pietro I, la prima nave corazzata della Marina Imperiale
Russa. Inizia inoltre la massiccia colonizzazione dell'Alyeska. Nel 1829 la
Zemsky Sabor approva la legge elettorale che introduce il suffragio universale
maschile, e il suffragio femminile censitario. Nel 1830 lascia la politica per
motivi di salute e si dedicherà alla saggistica fino alla morte nel 1839. Gli
succederà il suo delfino e ministro degli interni Sergei Trubetskoy.
Sergei Trubetskoy (Liberale) (1830-1836)
Succeduto a Speranskij nel 1830, Trubetskoy tentò di continare sulla
strada delle riforme ma nel 1931 Costantino I morì all'improvviso, senza figli,
succeduto dal conservatore e militarista fratello Nicola I. Trubetskoy fu
costantemente ostacolato dallo Zar nel corso della legislatura. Unico risultato
di nota del governo Trubetskoy fu la riforma del codice penale con l'abolizione
del reato di stregoneria e del divieto per i non cristiani di rivestire cariche
politiche. Nel 1836 i Conservatori tornarono al governo.
Sergei Uvarov (Conservatore) (1836-1842)
Sotto il governo di Uvarov diffusione dell'istruzione pubblica e
modernizazione dell'agricoltura furono portate avanti e anche la costruzione di
un'imponente rete ferroviaria. L'industria delle armi fece da volano per
l'industrializzazione del paese. Tuttavia, lingua e cultura russa iniziarono ad
essere propagandate in maniera massiccia nelle scuole e nei luoghi pubblici e le
autonomie locali furono limitate. L'esercito russo venne enormemente potenziato
e in politica estera scò di negoziare una spartizione dell'impero Ottomano.
Proprio il fallimento della conferenza di San Pietroburgo nel 1840 causerà la
fine della carriera politca di Uvarov che non si ripresenterà alle elezioni,
sostituito alla guida del Partito Conservatore da Karl Nesselrode.
Karl Nesselrode (Conservatore)
(1842-1848)
Già ministro degli Esteri del governo Uvarov, Nesselrode cercò di
portare avanti desiderata dello Zar in politica estera, ma in politica interna
dovette fare i conti con continue proteste da parte dei movimenti progressisti
più radicali, e le tensioni causate dalla rivoluzione industriale. Nesselrode
lanciò diverse ondate repressive, approvate dallo Zar ma con il risultato di
inasprire ulteriormente gli animi. Le elezioni del 1848 furono una svolta.
Pëtr Ķachovskij(Liberale) (1848-1860)
Leader della fazione più radicale del partito liberale, Kachovskij
divenne popolare per aver soccorso, al prezzo di un braccio rotto, un gruppo di
giovani manifestanti brutalmente caricati dalla polizia imperiale. Cavalcando i
moti liberali europei che avevano portato la concessione della costituzione sia
a Napoli/Madrid, che a Londra e a Varsavia, e l'aumento del suffragio dovunque,
Kachovskij ottenne la più grande maggioranza parlamentare della storia russa,
iniziando una stagione di riforme costantemente respinte dallo Zar, ma fatte
passare lo stesso sotto forma di regolamenti amministrativi. Questo clima di
contrapposizione fra parlamento e corona, tocco il culmine quando la Guardia
Imperiale circondò Il palazzo del parlamento nel marzo del 1853 mentre si stava
discutendo una modifica della costituzione atta a ridurre i poteri dello Zar. Il
comandante della Guardia dichiarò che l'operazione aveva il solo scopo di
difendere il parlamento da possibili attacchi terroristici. In una conferenza
stampa, il cui contenuto fu reso pubblico da decine di banditori ministeriali,
Kachovskij dichiarò la sua gratitudine allo Zar, il quale " privava se stesso
della protezione della Guardia Imperiale, per proteggere i parlamentari" il
giorno dopo una folla immensa circondava pacificamente il palazzo d'Inverno,
"per vegliare sullo Zar" disperdendosi solo al rientro della Guardia Imperiale.
La salute di Nicola I iniziò a vacillare ed egli morì poco dopo l'affermazione
dei liberali alle elezioni del 1854, seppur più contenuta di quela del 1848. Il
nuovo Zar Alessandro II era un liberale e smise di ostacolare il governo.
Finalmente il suffragio femminile è esteso e quello maschile diventa universale.
La riforma del diritto penale abroga la pena di morte in tempo di pace. Fu
introdotta la possibilità per il parlamento di superare il veto dello Zar con
una maggioranza pari ai 2/3 dei parlamentari. Fu anche introdotta una lista
civile delle spese della corte ( consultiva e molto generosa). L'istruzione già
gratuita ed obbligatoria per cinque anni divenne di dieci, e la riforma delle
università introdusse autonomia, merito e sostegno alla ricerca. Nel 1859la
salute di Kachowskij comincia a declinare, al punto che alle elezioni del 1860
le redini del Partito Liberale sono assunte dal principe Sergej Volkonskij,
ministro della difesa.
Sergej Volkonskij (Liberale) (1860-1872)
Volkonskij diede il la alla vera industrializzazione dell'impero
Russo, con la costruzione della massiccia rete ferroviaria transiberiana, e con
l'istallazione delle linee telegrafiche. La colonizzazione massiccia
dell'america russa porta alla scoperta dell'oro nella California settentrionale,
e a una breve guerra con il Regno Unito Americano per il possesso della zona,
vinta dall'Impero Russo. Le Isole Hawaii diventano un protettorato dell'Impero
Russo e nel 1863 le navi Russe del commodoro Pëtr Anžu forzano l'apertura dei
porti giapponesi. Nel 1865 un grave lutto colpisce la famiglia Imperiale con la
morte in seguito a un incidente dello Zarevich Nikolaj. Nel 1866 i liberali sono
confermati alle elezioni. Nel suo secondo mandato Volkonskij dovette contrastare
diplomaticamente il nascente militarismo Polacco, appoggiando il Sacro Romano
Impero. Riuscì a negoziare l'infipendenza di vari popoli slavi dei Balcani, ma
qiesto aumentò le tensioni fra Impero Russo ed Impero Ottomano, che entrò nella
rete d'Alleanze Polacca. Intanto la rimilitarizzazione del Commonwealth
d'Inghilterra procede a tappe forzate. In politica interna la riforma della
burocrazia permette lo sviluppo di un ceto medio, sia nelle città che nelle
campagne. Volkomskij è tuttavia travolto da uno scandalo quando si scopre un
sistema di corruzione molto radicato, legato al controllo dei distretti
elettorali. Costretto a fare da capro espiatorio lascia la guida del partito al
ministro dell'Interno Mikahil Loros-Melikov.
Mikahil Loris-Mellikov (Liberale)
(1872-1884)
Il Conte Loris-Melikov, Principe di Lori, fu il primo Georgiano a
guadagnare la nomina a Primo Ministro dell'Impero Russo. Subito si diede da fare
per una riforma dei collegi elettorali che eliminasse la piaga della corruzione,
e sotto di lui finalmente tutte le donne maggiorenni ottennero il diritto di
voto. Tuttavia le politiche lassiste adottate in economi aumentarono le
disuguaglianze sociali. Il Partito Socialdemocratico di Mikhail Bakunin e Pyotr
Kropotkin e il Partito Agrario di Lev Tolstoy fanno la loro comparsa in
parlamento nel 1878 e questo causa molte preoccupazioni nel ceto medio-alto
della società Russa che iniziano a disertare il Partito Liberale. La legge che
pone i servizi segreti imperiali sotto l'autorità di una commissione
parlamentare permanente ha la sfortuna di venire approvata un giorno prima del
fallito attentato ai danni dello Zar e l'opposizione cavalca l'onda. Il colpo di
grazia all'era Liberale in Russia, la da il buco di bilancio del 1883 che
obbliga il governo a varare una serie di imposte che scontentano sia il ceto
medio-alto che i ceti più bassi che manifestano e vengono repressi dalla polizia.Nel
1883 muore Alessandro II, e gli succede il conservatore Alessandro III. Nel 1884
i Conservatori tornano al governo.
Konstantin
Pobedonostsev (Conservatore) (1884-1890)
Amico personale dello Zar Alessandro III andò al governo grazie
alla massiccia vittoria dei Conservatori alle elezioni del 1884, e subito
inaugurò un periodo estremamente reazionario nel quale si cercò di tornare
indietro su molte conquiste sociali fatte nei decenni precedenti. Per indorare
la pillola Pobedonostsev potenziò il sistema di protezione sociale, e instituì
pensioni e incentivi alla maternità. Ma questa coperta welfarista non potè
impedire al popolo russo di notare la stretta sulla libertà di espressione, la
violenta repressione dei movimenti operai, la stretta sulle università e le
ampie concessioni alla chiesa Ortodossa. Nel 1889, inoltre, Pobedonostsev fù
costretto a varare una manovra fiscale molto rigida sui patrimoni più ampi
alienadosi così le simpatie dei grandi industriali. Nel 1890 i Conservatori
persero la maggioranza.
Lev Tolstoy (Agrario) (1890-1902)
Scrittore e attivista politico Lev Tolstoy salì al governo con una
proposta di mediazione atta a stemperare le tensioni sociali. Un ampio sistema
di wellfare e accordi con l'ala riformista del clero ortodosso permisero il
rientro dell'ondata di scioperi e dopo la morte dello Zar Alessandro III e
l'ascesa del di lui figlio Nicola II, amico personale di Tolstoj aprirono la
strada ad un periodo di distensione fra le classi sociali. Tolstoj si fece
portatore delle prime politiche animaliste della storia dell'impero proibendo
l'abbattimento dei randagi e migliorando lo status dei canili, e proibendo
pratiche di abbattimento crudeli ed insolite. Si preoccupò del crescente
inquinamento varando per porimo leggi atte a proteggere fiumi elaghi dagli
sversamenti industriali, e avviando politiche di riforestazione. Il Governo
Tolstoj approvò leggi a tutela dei minori e incentivò l'ingresso delle donne
nelleuniversità. additittura candidando ed eleggendo donne nelle elezioni
locali. In politica estera Tolstoj perseguì un rigoroso pacifismo privilegiando
la soluzione diplomatica e proponendo la russia come arbitro apprezzato in
numerose controversie internazionali. San Pietroburgo ospità l'Esposizione
universale del 1900 Tuttavia, le politiche protezioniste messe in atto dal
governo agrario causarono una contrazione del commercio e una crsi industriale,
che portò ad un aumento del debito pubblico e della tassazione. Questo causò nel
1902 la sconfitta del Partito agrario e il ritorno al governo dei Liberali.
Sergej Witte I (Liberale) (1902-1908)
Witte si adoperò per ridurre la spesa pubblica e il carico fiscale e
incentivò l'iniziativa privata de-burocratizzando il paese. In politica estera
Witte si trovò ai ferri corti con la crescente potenza militare Coreana
arrivando ad una breve guerra senza vincitori nel vinti nel 1904. Witte
incentivò la modernizzazione delle infrastrutture e dell'esercito ma il
crescente aumento di popolarità dei Socialdemocratici a causa dell'aumento delle
disugaglianze sociali portò ad un calo dei consensi e ad un parlamento bloccato
che nel 1908 vide l'alleanza forzata di Liberali e Conservatori dopo il rifiuto
degli Agrari guidati fa Gregory Rasputin. I liberali, maggioranza, sono
costretti ad accettare il ricatto dei conservatori e cedere la premiership a
Pyotr Stolypin.
Pyotr Stolypin (Conservatore)
(1908-1911)
Il rimedio si rivela pegguore del male, Stolypin cerca di attuare
un vero e proprio golpe parlamentare per ridurre il potere politico delle masse
operaie a favore delle elite industriali. Nel 1911 una parte del Partito
liberale vota la sfiducia, e si arriva ad un governo di Coalizione fra Liberali
Socialdemocratici e Agrari.
Sergej Witte II (Liberale) (1911-1914)
Il secondo governo Witte riusci faticosamente a ricostruire la
coesione sociale del paese, applicando una serie di importanti riforme come
l'orario minimo di lavoro, il salario minimo contrattuale, la protezione del
diritto di sciopero, la riforma dell'istruzione e la tutela legale dei piccoli
proprietari. Tuttavia alla morte di Witte il rinfocolarsi delle ostilità
Anglo-Francesi e il profilarsi di una violenta guerra europea porta gli elettori
a premiare il Partito Agrario.
Grigory Rasputin (Agrario) (1914-1920)
In gioventù studente in un seminario ortodosso, poi laureatosi in
filosofia, uomo dalla personalità magnetica e di indubbio fascino, Rasputin
tenne la Russia fuori dal conflitto e riuscì a mediare con successo una pace
soddisfacente per tutte le parti in causa. In politica interna Rasputin propose
un revival culturale delle tradizioni russe, ma l'eccessivo accento sulla fede
ortodossa e la percepita incoerenza della vita privata del primo ministro (un
libertino con un gran numero di amanti e figli illegittimi) con i valori da lui
propugnati causano un crollo nei consensi del Partito Agrario e la vittoria del
partito Socialdemocratico Russo.
Vladimir Uljanov (Socialdemocratico)
(1920-1924)
Fratello di Alexander Uljanov, morto in un incidente di carrozza
nel 1898, Vladimir Uljanov emerse alla guida del partito Socialdemocratico dopo
un combattutissimo congresso nel 1918, sconfiggendo il leader uscente Alexander
Kerenskji e poi vinse le elezioni nel 1920 con un programma di rivoluzione
dolce: riforma del codice civile, riforma della famiglia (Divorzio, matrimonio
civile, cimiteri aperti a tutte le confessioni, federalismo dell'Impero, e
politica di collaborazione internazionale culminata nel 1924 con la fondazione
della Società delle Nazioni con sede a Mosca. Sfortunatamente un tumore allo
stomaco lo obbliga alle dimissioni.
Alexander Kerenskij (Socialdemocratico)
(1924-1932)
Ministro dela Giustizia nel governo Uljanov succeduto a quest
ultimo al suo ritiro dalla politica per questioni di salute (Uljanov morirà
pochi mesi dopo) Kerenskij porterà avanti la politica interna di Uljanov ma darà
alla sua politica estera un' impronta maggiormente imperialistica. Nel 1926
muore a soli 58 anni per una malatttia renale lo Zar Nicola II; gli succede
l'unico figlio Alessio II, che tuttavia è malato di Emofilia (i progressi medici
Russi gli hanno fatto superare i 20 anni ma i medici dubitano di potergliene
dare più di 5). Si apre allora il problema della successione. Da una parte la
Gran Principessa Ol'ga dall'altra il Granduca Yuri. Alla fine si opta per la
successione legittima della Granduchessa Ol'ga. Rieletto nel 1926 Kerenskij farà
della Russia la prima potenza industriale del mondo. Nel 1929 muore lo Zar
Alessio I che ha dedicato il suo breve regno alla beneficenza ed è estremamente
popolare, e verrà canonizzato dalla chiesa Ortodossa l'anno dopo. Gli succede
l'altrettanto popolare Ol'ga II (In continutà con Sant Ol'ga) con il marito
Demetrio IV, i due avranno tre figli fra cui lo Zarevic Alexej (1930). Kerenskij
perde le elezioni amministrative nel 1931 a causa delle impopolari misure di
laicizzazione culturale. Nel 1932 alla guida del partito gli succede il ministro
della Difesa Lev Bronstein.
Lev Bronstein (Socialdemocratico)
(1932-1938)
Ministro della Difesa nei governi Uljanov e Kerenskij, Lev
Bronstein era il rappresentante dell'ala più radicale del partito e non
nascondeva simpatie repubblicane. Dopo aver riformato il sistema fiscale e
approvate nuove infrastrutture pesanti arrivò a proporre in parlamento la
celebrazione di un referendum costituzionale sulla forma di governo. Tutti si
aspettavano che la Zarina avrebbe negato il consenso, ma la Zarina non lo fece,
invece scese personalmente in campo in una campagna rederendaria che si concluse
nel 1938 e vide la vittoria del partito Socialdemocratico, ma la sconfitta della
repubbluca. Bronstein dovette dimettersi. Il treno repubblicano era passato per
sempre.
Nicolaj Bucharin (Socialdemocratico)
(1938-1944)
Ministro dell'Economia nei governi Uljanov, Kerenskij e Bronstein
ed esponente dell'ala moderata del partito, Bucharin cerco' di recuperare il
prestigio perso nel referendum del 1938, ma la perdita di competività dell'
Economia Russa e una serie di scandali legati alla corruzione permise al Partito
Agrario di tornare al governo dopo 44 anni. Un emendamento costituzionale che
inseriva i diritti sociali nella carta venne comunque ratificato nel 1940.
Josif Džugašvili (Agrario) (1944-1956)
Anziano e stimato poeta e professore di letteratura Russa e Georgiana
Džugašvili entrò in politica per difendere la monarchia nel 1938, e divenne il
capo del partito Agrario. Sotto il governo degli Agrari la Russia iniziò a
sfruttare le vaste risorse petrolifere dell'Alaska e a meccanizzare
completamente i suoi trasporti. Da un punto di vista sociale vi furono incentivi
alla maternità, e vi furono incentivi alla valorizzazione culturale della
tradizione composita dell'impero. La religione ortodossa ebbe un grande periodo
di supporto statale e divenne molto influente. Sotto Džugašvili la Russia
conobbe un rinascimento culturale e anche una seconda industrializzazione,poichè
Djusgavili abbandonò la trdizione ecologista del suo partito. Grande lavoratore,
soprannominato Stalin per la sua tempra, Djusgavili rivinse le elezioni nel
1950, e nel 1951 la Russia celebrò il matrimonio fra lo Zarevich Alexeij e la
principessa Adelaide d'Asburgo-Lorena, da cui nel 1952 nacque il Granduca
Dimitri. Sotto Džugašvili le leggi in materia di buoncostume diventarono molto
restrittive, la burocrazia divenne molto corrotta e clientelare e i servizi
segreti russi commisero numerosi abusi, dossieraggi e arresti Illegali. Nel 1954
ebbe un ictus ma rifiutò di dimettersi, portando a termine il mandato e
completando la riforma dell'istruzione che porta il suo nome, morì il giorno
delle elezioni del 1956.
Nikita Chruščëv (Socialdemocratico)
(1956-1968)
Ministro del Lavoro nel governo Bucharin, Chruščëv ricostruì il
partito con un solido programma di diritti civili, lotta alla corruzione,
trasparenza, sburocratizzazione, ricerca scientifica, laicità e ridistribuzione
della ricchezza. Vincitore alle elezioni del 1956, fu un grande amico personale
della Zarina Ol'ga II, che rispettava Džugašvili ma non ci andava d'accordo, e
rafforzò i legami politici con la Francia del Primo Ministro Pierre Mendès
France e la Nuova Inghilterra del Primo Ministro Adlai Stevenson II. Sotto
Chruščëv si arrivò dopo secoli alla definitiva distensione con l'Impero Polacco.
Fu proprio col Trattato di Varsavia del 1959 che nacque la Comunità Economica
Euro-Asiatica. Grazie alla cooperazione fra le nazioni si arrivò nel 1965 allo
sbarco russo sulla Luna. Nel 1967 un nuovo codice civile aboliva finalmente i
reati di omosessualità, adulterio, e di turbamento dell'ordine morale costituito
(che puniva il crossdressing ed altri comportamenti queer). La salute di
Chruščëv lo spinse a lasciare la politica, morirà nel 1970.
Yekaterina Furtseva (Socialdemocratico)
(1968-1980)
Ministro della Cultura sotto Chruščëv divenne leader del Partito e
fu eletta prima donna Primo Ministro dell'Impero Russo. Il suo governo è
ricordato per numerosi traguardi raggiunti nel welfare, nella lotta alle
disuguaglianze e alle discriminazioni. Sarà responsabile della ratificazione
della convenzione di San Pietroburgo sui diritti umani, delle donne e
dell'infanzia. La riforma del diritto di famiglia del 1972 abolì il ruolo del
capofamiglia, lo ius corrigendi, il matrimonio combinato e il delitto d'onore.
Stabilì anche un sistema di protezione dei diritti dell'infanzia. Nel 1976 il
Granduca Dmitri Alexeyevich sposa la principessa Carlotta Maria di Savoia della
Nuova Inghilterra e di Sardegna. Nel 1977 una nuova legge anti-mafia permette di
scardinare l'Organizaija, la terribile mafia russa. Il primo ministro Furtseva
viene accusato di abusare dei voli di stato per questioni personali. La Furtseva
sta attraversando un difficile periodo nella vita privata quindi lascia la guida
del partito a favore del ministro dell'Agricoltura Mikahil Gorbachev. La Zarina
Ol'ga II muore due mesi prima delle elezioni, le succede il figlio 52enne
Alessio II.
Mikahil Gorbachev (Socialdemocratico)
(1980-1992)
Ministro dell'Agricoltura nei governi Chruščëv e Furtseva
Gorbachev ebbe un primo mandato molto promettente nel quale fu centrale
l'innovazione tecnologica con l'introduzione della rete internazionale Interset'
, e dei computer. La rete di centrali nucleari moderne rese la Russia
completamente indipendente da fonti più inquinanti. L'implementazione di nuove
tecnologie agricole fece dell'Impero Russo il granaio del mondo. Dopo
l'affermazione socialdemocratica alle elezioni del 1986, tuttavia qualcosa
iniziò a scricchiolare. Innanzi tutto una serie di guasti in alcune centrali che
fecero temere un disastro, evitato grazie alla perizia dei tecnici del governo,
ma gestito mediaticamente male dal governo. Poi il governo Gorbachev intervenne
contro un colpo di stato in Afghanistan, nel 1988, che costò la vita a parecchi
soldati russi e fu criticata sia da sinistra che da destra. Poi nel 1989 la
controversa legge sulle unioni civili, criticata dalla chiesa ortodossa. Infine
la legge del 1991 sulle tutele linguistiche e culturali per le minoranze con uno
stanziamento di fondi giudicato eccessivo. Con la pressione fiscale molto alta i
principali partiti dell'opposizione Agrario, Conservatore e Liberale si unirono
nell'alleanza elettorale Russia Unita, che vinse le elezioni nel 1992.
Boris Él’cin (Liberale) (1992-2004)
Ingegnere, costruttore della ferrovia transmetropolitana, e Sindaco
prima di Ekaterinburg e poi di Mosca, dove si distinse per la politica di tagli
fiscali e semplificazione burocratica. Guidò la coalizione di Centro-destra
Russia Unita alla vittoria nelle elezioni del 1992 ponendo fine a 36 anni di
governi socialdemocratici. Él’cin nel suo primo sestennio mantenne le sue
promesse elettorali, abbassò le tasse e ridusse la spesa pubblica aprendo alla
partecipazione dei privati nelle aziende pubbliche tuttavia la corte suprema e
perfino lo Zar impedirono la privatizzazione selvaggia. Dal punto di vista della
spesa pubblica il capitolo maggiore divenne quella spaziale e militare il che
portò alla conquidta russa di Marte nel 1998. Tuttavia il secondo sestennio vide
il crescente protagonismo del Ministro degli Interni Vladimir Putin del Partito
Conservatore che denunciò la crescente immigrazione nell'impero e divenne
popolare con lo smattellamento di una rete terroristica di matrice
fondamentalusta islamica. Il Partito Conservatore superò i Liberali all'interno
di Russia Unita alle elezioni del 2004 Vladimir Putin divenne nuovo primo
ministro. Él’cin si ritirò dalla politica e morì nel 2007.
Vladimir Putin (Conservatore)
(2004-2016)
Funzionario dei servizi segreti russi entrò in politica dopo
essere stato allontanato dall'intelligence da Gorbachev nel 1985, riciclandosi
come consulente per la sicurezza. Sindaco di Pietroburgo (ribattezzata San
Pietroburgo nel 1950) dal 1986 al 1992, eletto segretario del Partito
Conservatore a soli 40 anni, aderì a Russia Unita, l'alleanza di Centrodestra e
fu ministro dell'interno nel governo Él’cin. Nel 2004 il suo partito assunse la
leadership della coalizione. Diventato primo ministro continuò la politica
economica del suo predecessore ma si distinse per una politica sociale
ultraconservatrice, per fortuna contenuta dal potere giudiziario indipendente e
per una politica estera isolazionista e muscolare. Al tentativo del 2008 di
abbandonare il processo di unità europea si oppose con successo il vecchio Zar
Alessio II. L'ottantenne Zar fu oggetto di numerosi sgarbi istituzionali da
parte dell'egocentrico primo ministro, e questo lentamente alienò a Russia Unita
una parte abbondante del suo elettorato. Vincitore di stretta misura nel 2010,
Putin dedicò il suo secondo mandato ad una riforma costituzionale atta a
spogliare lo Zar e il potere giudiziario dei loro poteri di garanzia per
permettere "al governo democraticamente eletto di governare" la riforma passò in
parlamento ma lo zar indisse un referendum in concomitanza con le elezioni del
2016. Come sua madre aveva fatto nel 1938 l'86enne zar si spese in prima persona
nella campagna referendaria che vide la vittoria del no, e la sconfitta di
Russia Unita. La crescita delle disuguaglianze sociale, il divorzio
dell'elettorato monarchico e la crescente atmosfera repressiva giocarono un
ruolo fondamentale nel risultato. Putin sarà inquisito nel 2020 e condannato a
15 anni per corruzione.
Anna Matepa (Socialdemocratico) (2016-in
carica)
Giornalista in prima fila nella lotta per la verità contro il
sistema di potere del Primo Ministro Putin, Anna Matepa fu colpita dalla
macchina del fango del Primo ministro e decise di scendsre in politica. Nel 2011
sconfisse al congresso l'inefficiente e, si scoprirà poi, corrotto, leader
socialdemocratico Gennadij Zjuganov, che si unirà al partito Conservatore.
Vittoriosa nel 2016 giurerà nelle mani dello Zar Alessio II un mese prima che
l'86enne zar morisse sereno nel suo letto. Gli succede il figlio Demetrio V
ormai 62enne. Suoi eredi sono lo zarevich Nikolaj e il di lui figlio Granduca
Alexander. Il governo Matepa ha avuto tre direttrici fondamentale: lotta alla
corruzione, green economy solidale e ritorno al pieno impegno in Europa.Nel 2020
la pandemia di CoVid-19 ha obbligato il governo a massicci interventi in campo
sanitario. La Russia è fra i paesi che hanno avuto meno vittime. Rieletto nel
2022 i Socialdemocratici hanno proseguito con successo le loro riforme in campo
medico e sanitario nel 2018 l'impero ha pure festeggiato il suo primo mondiale
di calcio vinto in casa. Nel 2026 ci saranno le Olimpiadi a San Pietroburgo.
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