FantaComneni!

di Filobeche


Ecco alcune linee alternative che coinvolgono l'impero Bizantino:

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1) L'impero batte gli Arabi, ingloba il Mediterraneo al tempo di Giustiniano, ma deve fronteggiare un'invasione Mongola che conquista l'Europa dagli Urali alla Manica e dal Mare del Nord alle Alpi.
In seguito alle guerre civili l'impero Bizantino crolla ed al suo posto sorgono stati greci o grecizzati che ricordano vagamente quegli dell'età classica.

2) Ruggero II conquista Costantinopoli dando vita ad una cultura normanno-greca che ha la potenza di ripartire alla conquista dell'Oriente e forse nel XV secolo di sostituire la Germania come potenza imperiale

3) I Dukas al posto dei Comneni: si avvera il punto due (cosa probabile dato che mancherebbe il genio di Alessio I) oppure nuove età dell'oro sotto sovrani più intellettuali che militari, riduzione dell'impero alla Grecia e conquista Turca alla fine del 1300

4) Una delle mie preferite: Il piano di Manuele I ha successo ed i Comeni recuperano il sud Italia (mentre la Sicilia va a far parte dei domini aragonesi).
Nel 1204 Costantinopoli cade e il sud Italia diventa cattolico (per sfuggire alla conquista) ma i Comneni continueranno a regnare anche dopo la caduta della capitale Bizantina in mano Turca (I Comneni regnano nella nostra HL su Trebisonda) grazie alla superiore cultura ed alla migliore amministrazione. Il sud Italia conquista nel corso del '500 la Penisola e Manuele III si proclama imperatore a Roma la notte di Natale del 1600...

5) Già realizzata: a Lepanto vincono i crociati e Bisanzio è riconquistata.

6) variante sul tema: La crociata di Nicopoli riesce e la Minaccia turca sventata; Bisanzio sopravvive nella HL, Bulgaria fino al presente

7) Stefano Dusan sopravvive abbastanza a lungo da creare uno stato unitario che non si disgrega alla sua morte.
I Turchi sconfitti in Kossovo permettono alla Serbia di esistere (con Epiro e Montenegro, all'epoca Zeta) mentre rivolgono le loro attenzioni all'impero Sawafide che conquistano

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Che ne dite?  

La quarta è la mia preferita... Mi sono lasciato intrigare dalla possibilità di un regno greco  dell'ovest per poi considerare la possibilità numero tre, che cioè la restaurazione dei Comneni potesse aver successo.

Ecco dunque quello che ho pensato:

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POD: Durante il regno di Manuele Comneno (anche detto il più grande dei  Comneni) ci furono molte operazioni in Italia.
Scopo di queste operazioni era se possibile la riconquista del sud  Italia e la sconfitta definitiva dei Normanni.
Questo piano era anche spalleggiato da Papa Adriano IV che mal  tollerava il dominio dei Normanni nel sud e la minaccia che  costituivano per il Papato.
Se non fosse stato per il dissidio tra il generale Michele Paleologo  ed i capi ribelli e la fallita unione delle chiese sarebbe riuscito  Manuele a recuperare il sud del bel paese?...noi qui immaginiamo di sì...

1147-1149: Guerra di Corfù; Ruggero II cerca di conquistare Corfù ma Manuele I° grazie all'aiuto di veneziani sconfigge la flotta Normanna e recupera l'Isola, dopo di che sbarca in Italia i suoi migliori  generali Giovanni Dukas e Michele Paleologo.

1155: Sebbene sfumi la possibilità di un alleanza in funzione anti-Normanna con Federico Barbarossa, grazie all'oro Bizantino molti  baroni normanni, guidati dal conte Roberto di Rolitello, si uniscono  alla causa Bizantina.
Addirittura la città di Bari, una volta capitale del catepanato d'Italia, apre le porte all'impero.
A questo punto papa Adriano IV offre all'imperatore un' alleanza strategica contro i Normanni; in cambio della fine dello scisma (ma comunque per i greci la colpa e di Roma) e la distruzione dei Normanni, il Papa è pronto ad aiutare finanziariamente i Bizantini.
Quando l'accordo viene raggiunto sembra però che tutto debba essere  rovinato da Michele Paleologo e dalla sua lite con il conte di Rolitello.
Subito l'autorità ed il comando sono conferiti a Giovanni Dukas e la  guerra riprende (POD) in un momento favorevolissimo per Bisanzio ed il  Papa

1155-1160: Guerra Italica: le truppe del Papa e dell'imperatore  Bizantino sconfiggono ripetutamente le truppe di Ruggero II. Ancona apre le porte a Giovanni Dukas nel 1157, Taranto nel 1158.
Più lunghi gli assedi di Potenza (1159) e Salerno (1160).
In cinque anni la potenza dell'impero in Italia sembra essere stata  restaurata, ma mancano ancora da annettere la Calabria e Napoli.
La guerra si conclude con la splendida vittoria imperiale e Terni, dove le truppe di Ruggero vengono cocentemente sconfitte e lo stesso Ruggero II trova la morte.
Nel trattato di Pace del 1162 a Bisanzio viene ceduta tutta l'Italia del sud tra il Lazio e la Calabria mentre la sola Sicilia viene  lasciata alla casa degli Altavilla.

1163: Viene convocato a Roma un concilio ecumenico (Lateranense) che dovrebbe riunire le due chiese; le discussioni sono lunghe e sembrano destinate al successo quando L'Ungheria dichiara guerra all'impero e lo costringe ad entrare in guerra per il controllo della parte alta del Danubio.

1163-1168: Guerra d'Ungheria, vi combattono anche reggimenti Normanni  fedeli all'imperatore, la guerra è essenzialmente una guerra di  saccheggio tra le due potenze, però nel 1168 in seguito alla  schiacciante vittoria delle armi imperiali a Zemum ottiene per  l'impero la Dalmazia e la Bosnia.
Poi Manuele
pone fine al concilio e ma fa dono al Papa di trenta  quintali d'oro pagati con il saccheggio dell'Ungheria, inoltre  sebbene il ricostituito Catepanato d'Italia venga affidato alle cure  della Famiglia Dukas esso rimane soggetto all'autorità del vescovo di  Roma(anche se ci sono vibranti proteste da parte del patriarca greco)  lasciando a Roma anche il controllo della città di Pontecorvo e  cedendogli Fondi.

1168-1169: Manuele a questo punto cambia prospettiva commerciale e  scaccia i mercanti Veneziani sostituendogli con mercanti Amalfitani,  Baresi e Tarantini, in questa maniera continua ad usufruire del  talento dei mercanti Italiani ma toglie ai Veneziani il loro potere  all'interno della città occupando Pera e cedendola ai Fondaci delle  città del sud Italia; in questa modo si guadagna la fedeltà delle  città costiere Italiane e riduce lo scontento dei cittadini Greco- Slavi che vedono negli Amalfitani dei concittadini e non degli  stranieri latini.
Tuttavia Venezia si oppone all'impero facendo fallire un attacco  congiunto di Michele con Almarico di Gerusalemme contro l'Egitto; la  flotta imperiale è raggiunta ed attaccata in alto mare dai veneziani  che la costringono al ritiro.
Manuele cancella la spedizione in Egitto e rimpingua in questa  maniera le casse della tesoreria.
Sebbene la spedizione alle foci del Nilo sia un fallimento (Almarico di Gerusalemme da solo non ha abbastanza risorse per annettere  l'Egitto) cavalieri imperiali normanni combattano a fianco dei  crociati e l'imperatore Manuele manda in dono una preziosa reliquia:  uno dei chiodi di Cristo; e l'unico vero successo è conquista della  città di Damietta che però verrà abbandonata in pochi mesi.

1176: Guerra di Konya: Manuele aveva occupato diversi centri turchi all'inizio del suo regno tra cui l'importante città di Sivas, impedita da Venezia, la conquista dell'Egitto, l'imperatore Greco si  trova nella possibilità di attaccare il nemico Turco.
In realtà il tempo giusto per l'attacco era passato da un pezzo  essendo adesso Kiling Arslan II l'unico vero sovrano del sultanato di  Ar-Rum dopo aver eliminato tutti i sui rivali.
Manuele però non se ne cura e organizza un esercito immenso(Pare che  il fronte dell'esercito in Marcia sia lungo dieci miglia) composto da  più di 50.000 soldati, moltissimi dei quali provenienti  dall'occidente recentemente riconquistato.
Dopo una ben eseguita invasione della nazione nemica l'imperatore si  trova a combattere in una regione boscosa e difficilmente  accessibile, il rischio di un imboscata è grandissimo e se dovesse  succedere le truppe imperiali, con il loro, lunghissimo fronte si  troverebbero in seria difficoltà; tuttavia Roberto di Rolitello, che  guida le truppe ausiliarie, ed è stato in guerra in Sicilia dove gli  Arabi usavano le stesse tecniche di guerra dei Turchi sventa questa  minaccia presso Miriocefalo sul fiume Menandro; la battaglia che  segue e cruenta e vinta a stento dalle truppe imperiali che si  trovano ostacolate dal loro stesso numero.
Sebbene Manuele non ottenga la schiacciante vittoria che aveva  sognato si può permettere di estendere la sua autorità sull'Armenia  minore e definitivamente impossessarsi di Antiochia.

1177-1180: Il tratto di pace con Kiling Arslan II impone al sultanato  di Rum di pagare un tributo pesante tanto da potersi permettere di  diminuire le tasse(con grande soddisfazione del primo ministro Niceta  Coniate) ed sistemare un numero di truppe considerevole in luoghi  strategici del sultanato.
Infervorati dalla lotta contro l'infedele ed entusiasmati da questo  sovrano cosi strano ma cosi carismatico i Normanni del Sud Italia si  riversano alla corte dell'imperatore che nel frattempo migliora il  sistema della pronoia (una sorta di feudalizzazione greca) invitando  nobili inglesi e copiando il sistema dei baroni inglesi.
Infine progetta un matrimonio tra il figlio Alessio II ed una delle  figlie di Enrico II d'Inghilterra in maniera da avvicinare sempre di  più l'impero Romano alle moderne monarchie nazionali occidentali.

1181: Manuele si ammala di febbre malarica, forse contratta mentre  visita i fortilizi in oriente e muore poco dopo.
Sale sul trono il giovane Alessio II sotto la reggenza della madre  Maria e di Niceta Coniate (La scelta del Coniate è stata fatta per non  oltraggiare la lega antioccidentale guidata dal cugino dell'imperatore Andronico) La Madre , Maria di Antiochia si rende facilmente conto che il suo  governo come reggente potrebbe scatenare dei contrasti insolubili  all'interno dell'impero e perciò lascia sempre più spazio a Niceta  che invece di continuare nella politica dell'imperatore da poco  defunto si lancia in una appassionata opera di recupero interno  dell'impero e perfezionando sempre di più il sistema feudale.

1184: Andronico Comneno tenta di rivoltarsi contro il giovane imperatore, aizzando i cittadini della capitale contro i latini,  tuttavia non questi particolari latini non essendo stranieri non  eccitano più di tanto e a parte qualche Francese e qualche veneziano  non viene fatto male a nessuno e le truppe variaghe dell'imperatrice  catturano il ribelle e lo decapitano nella pubblica piazza; l'impero  è salvo.

1185-1204: Venezia però medita vendetta e si allea segretamente con  Innocenzo IV per rovesciare l'impero, trova inoltre appoggio nei  Signori greci di Cipro che rivendicano il trono e in Guglielmo II di  Sicilia che aspetta di vendicare il padre.
Ne nasce cosi un conflitto sanguinoso combattuto per terra e per mare dai veneziani e dai Normanni di Sicilia contro le forze unite di  Ungheria e Bisanzio.
Truppe Papali entrano a Gaeta ed assediano Napoli mentre i veneziano  conquistano ad una ad una le isole ioniche puntando verso la  capitale, saccheggiando lungo la via Sardi, Pergamo e Cizico, ma le  mura della capitale sembrano comunque estremamente resistenti ed  inoltre i Bizantini sono aiutati da truppe Ungheresi e dalla flotta  Genovese che non gradisce un aumento della potenza veneziana; infine  i mercanti Amalfitani e Baresi prestano al sovrano molto denaro(in  certi casi alcune famiglie del sud diventano antesignane dei Medici  di Firenze).
Artefice della vittoria imperiale è il generale Teodoro Lascaris che  ottiene e soprattutto l'alleanza con il re tedesco Enrico VI figlio  del Barbarossa e serio oppositore del papa.
La pace concede a Venezia le Isole e Cipro, Il porto di Messina  all'impero Greco e la città di Ragusa viene posta sotto la protezione  Ungherese.

1187: Distratto dalla guerra di Venezia l'impero Romano non può agire  efficacemente contro il Saladino che, rotta la tregua con il regno di  Gerusalemme, sconfigge l'esercito crociato ad Hattin riportando una  grandissima vittoria e mettendo sotto assedio la città Santa che cade  di li a poco.
La sconfitta è tale che solo Tiro(guidata dal formidabile Conrado di  Monferrato) e Acri resistono alla Conquista.

L'Euriopa nel 1200 (grazie a Filobeche!)

1205: Alessio II cade da cavallo e muore mentre è in Asia minore per  porre fine ad un estesa rivolta Turca; la notizia della morte provoca  una serie di estese ribellioni in Serbia, Bulgaria e Anatolia  centrale.

1206: Ivan Ansen di Bulgaria si proclama Zar dei Bulgari e sottrae la  Bulgaria all'impero lo stesso fanno i sovrani Serbi sotto la dinastia dei Nemaja.
Intanto nell'impero scoppia la guerra civile tra Teodoro Lascaris e  Alessio III Comneno che regna da Costantinopoli.
Frammentazione dell'impero con i Comani che regnano  sull'occidente (Epiro, Tessaglia, Macedonia ,Tracia e Peloponneso) e  Lascrais che regnano sull'Oriente(Anatolia occidentale, Trebisonda,  Siria e Cilicia) In Italia il Catepano Giovanni Dukas si cinge della corona reale,  passa alla chiesa di Roma e riceve la benedizione Papale.

1210-1211: Giovanni Dukas viene insignito dal Papa del titolo d'imperatore Latino d'Oriente e riceve 100.000 soldi pisani per la guerra contro il Comeno ed il Lascaris.
Nello stesso anno, Alessio III viene battuto dai Bulgari e sebbene non perda null'altro che alcune fortezze di frontiera, ma lo smacco è grande e Giovanni si apre la via di Durazzo e di Tessalonica che gli giurano fedeltà alla maniera occidentale.
Teodoro Lascaris invece perde la Bitinia in favore di Alessio ma risalendo il Menandro ottiene la più brillante vittoria contro i Turchi da sempre; ne sconfigge il re Kay Crosroe ed entra a Konya, l'impero Turco non risorgerà mai più da questa sconfitta.

1212: Diventa re dei Romani (e presuntivo imperatore) il giovane Federico II, figlio dell'imperatore tedesco Enrico VI e di Costanza d'Altavilla, egli è già re di Sicilia dalla morte della madre. Di questo giovane re si raccontano prodigi, si dice sia nato a Pisa (da allora chiamata nei suoi documenti la "Betlemme d'Italia").
mentre la nave della madre era in porto durante una tempesta. Le sue attitudini lo guidano verso la Cultura islamica e quella Greca.
A Las Navas de Tolosa l'esercito Casigliano è sconfitto in un'epica battaglia dalle truppe del Califfo; sebbene l'esercito ispanico non sia travolto la sconfitta riaccende la rivalità tra le tre nazioni Cristiane e permette ad Al-Nasir di eliminare i rivali e proclamarsi Califfo di Cordoba; un mese dopo sposta la capitale a Granada per essere al sicuro da futuri attacchi Cristiani.

1214: A Buovines l'esercito Tedesco guidato da Ottone IV di Brunswick viene sconfitto da quello Francese; l'imperatore perde sostegno tra i Tedeschi e Federico viene eletto dai grandi del regno imperatore al suo posto.

1215: Giovanni Dukas è sconfitto pesantemente da Ivan Ansen di Bulgaria e deve cedere la Macedonia ai Bulgari che adesso sono la prima potenza dei balcani; due mesi dopo in Tessaglia l'esercito dei Grandi Comneni (come si fregiano i Basilei di Costantinopoli) sconfigge il Dukas a Tebe in tebaide e lo costringe a ritornare in Italia con poco più di quello che era passato.

1221: Sale sul trono di Nicea Giovanni III Vataze in un periodo difficile per l'impero infatti poco prima a Arta, Teodoro Angelo, approfittando dell'ennesima sconfitta subita dai Comneni, si proclama imperatore ponendo sotto di se il despotato di Epiro, la Morea, la Tessaglia e l'Attica.
Inutile tentativo di Alessio III di recuperare la Tessaglia ma comunque l'intervento della cavalleria Serba impedisce a Teodoro di prendere Tessalonica; adesso nella parte greca del Mondo ci sono tre imperatori ed un quarto regna da bari sulle terre italiche.

1225-1230:Guerra di Tracia, in un primo momento Teodoro Angelo è capace di sconfiggere le forze dei Comneni ed impossessarsi di Tessalonica ed addirittura di Adrianopoli ma poi sconfitto da Ivan II ansen (1230) e costretto a ritirarsi.
La Bulgaria ottiene parte della Tracia, il restaurato patriarcato (soppresso nel XI secolo) e la mano di una principessa Porfirogenita.
I Lascaris invece assumono il controllo di Tessaglia e della restante Tracia.
Intanto Federico II ha ottenuto, senza colpo ferire e con l'approvazione del Papa (se non dell'aristocrazia) il trono di re di Gerusalemme sposando Iolanda l'erede al trono. Vaghe proteste.

1235-1236: Un tentativo fatto dai Niceani di impossessarsi della capitale dell'impero (ormai l'unico possedimento dei Comneni) fallisce a causa della flotta Veneziana che invade e saccheggia Cizico e Trebisonda, ma il povero esercito di terra raccolto dalla repubblica di San Marco ottiene uno scarso successo ed a ottobre è costretto a ritirarsi senza aver nulla concluso.
I Mongoli sottomettono i Bulgari del Volga e chiedono la resa delle città stato Russe; al rifiuto delle stesse invadono la Rus'; fuga di decine di migliaia di rifugiati nell'impero come mercenari.

1237-1239: I Mongoli fanno la loro apparizione in Russia, assediano Ryazan e dopo averla sottomessa dilagano per le steppe.
Mosca brucia, Suzdal pure e la famiglia reale Russa vi trova la morte, i Mongoli assoggettano tutta la Russia eccetto Novgorod e Pskov.
Due anni dopo l'orda d'oro ha raggiunto la Polonia e minaccia seriamente l'Ungheria.

1241: I Mongoli penetrano in Bulgaria la mettono a sacco e ne uccidono lo Tzar. In Persia si afferma l'impero degli Ilkhani, dinastia mongola del ramo dei discendenti di Gengis Khan da parte di Hulagu, che per l'appunto portavano il titolo di Il-Khan, ovvero, "khan della schiera/tribù (IL)".
Giovanni III occupa la Tracia e parte della Macedonia Bulgara, poi entra a Sofia (capitale del regno nemico) ed installa sul trono un suo protetto.
Nel frattempo Alessio I Dukas di Bari (succeduto al padre Giovanni) eredita i feudi degli Angeli diventando cosi l'unico vero rivale di Nicea.

1250: Federico II di Sicilia muore nel castello di Palermo per una febbre malarica mentre stava partendo alla volta di Acri per combattere i mori, al suo posto parte il figlio Manfredi.
L'impero tedesco viene diviso tra i figli di Federico. Ad Enrico la Germania, a Ezio la Sardegna e l'Italia del Nord e a Manfredi la Sicilia e la Palestina.

1255: Muore Giovanni III, gli succede sul trono Michele VIII della famiglia dei Paleologi.
Michele elimina i figli di Giovanni e rimane l'unico sovrano di Nicea, poi con una mossa a sorpresa invade la Morea e strappa Mistra ai Baresi e poi assedia Durazzo, solo l'intervento della flotta veneziana impedisce la caduta della città.

1255-1261: Michele riforma lo stato, sposando definitivamente il feudalesimo di tipo occidentale (e sul modello inglese diventando il possidente terriero più grande e ricco dell'impero tanto che nel 1258 può regalare all'imperatrice la famosa Corona d'uva comprata con il denaro ricavato dai pollai imperiali)
Michele invia il suo generale Alessio Strategopulo a combattere per Manfredi che libera cosi il Santo Sepolcro e la Città Santa anche approfittando del fatto che la Persia e l'Egitto sono scosse dall'invasione degli Ilkani, una nazione mongola che ha preso il potere proprio in Persia.
Venezia tradisce l'alleato Barese e si scatena una guerra feroce nell'Adriatico, Manfredi restituisce il favore ed invia una flotta che occupa Durazzo e la cede all'imperatore Bizantino in cambio della cessione di diritti commerciali ad Antiochia.

1261: Alessio Strategopulo occupa Costantinopoli e cattura David Comeno che contava sulla flotta veneziana, ora impegnata nell'assedio di Ancona, per la difesa.
Pochi giorni dopo Michele VIII entra in città viene incoronato imperatore dal patriarca e fa sposare a David la figlia Anna, poi lo spedisce a Trebisonda con il titolo di Despota ed assume il titolo di Michele VIII Imperatore dei Romani Gran Comneno Paleologo, Despota di Tracia e di Morea, re di bari, Eparca di Costantinopoli. Si salda l'alleanza con Manfredi di Sicilia.

1264-1265: Campagne contro gli Ilkahni che sono diventati troppo minacciosi ed alleanza strategica con i Mamelucchi, una casta di guerrieri-schivi, che ha preso il potere in Egitto alla fine della dinastia Ayyubbide.
Michele sconfigge gli Ilkhani in varie battaglie ma è costretto a cedere loro Edessa e parte della Piccola Armenia, poi quando i mongoli vengono sconfitti dai Mamelucchi a Ain Jalut, sospende le attività militari pago del successo ottenuto.

1270-1273: La riconquista dell'occidente: I Veneziani hanno seriamente messo in difficoltà l'impero Latino assediando la capitale Bari ed saccheggiando Ancona e Taranto Giovanni II Dukas, l'imperatore Latino regnante è fuggito a Roma e sta sotto la protezione del Papa, il Francese Martino IV che non vede di buon occhio il re greco ma soprattutto l'alleato di lui Manfredi (secondo i Francesi gli Staufen starebbero rubando il titolo di re di Gerusalemme).
I Guelfi filo-papali vengono definitivamente sconfitti a Montaperti dall'esercito Ghibellino guidato dai conti guidi e Ezio può essere incoronato imperatore dei Romani a Pisa che gli apre le porte, mentre Firenze viene saccheggiata per non riprendersi mai più.
Per evitare che Martino IV possa usare i Francesi contro gli Italiani del sud Michele adombra un ennesimo concilio convocato a Lione.
Questa volta tutto procede per il verso giusto, il Papa è favorevole a concessioni alla chiesa Greca (soprattutto perché qua gli Angiò hanno mire più sull'Ungheria e su Gerusalemme che sull'impero Bizantino) e Michele è disposto ad abbandonare il patriarca greco in cambio del riconoscimento del diritto di Michele a regnare su Bari e sul sud Italia.
Cosi l'accordo viene raggiunto anche se la chiesa greca non modifica più di tanto le sue abitudini ed i suoi riti, Il Patriarca riceve il diritto all'Autocefalia (sono i vescovi greci che eleggono il Patriarca) ma questi è sottoposto a Roma; sulle questioni dottrinali c'è più controversia ma alla fine Papa Martino acconsente che il clero greco usi la formula senza il Filioque nel rito ma non alla presenza del papa o di altri cardinali; poi per dimostrare la sua benevolenza verso il clero greco nomina il metropolita Alessio di Mistra suo segretario personale; visita di Martino ai monasteri dell'Atos.

1273-1277: Guerra veneziana: Michele s'impegna nella guerra contro Venezia e grazie alle navi siciliane e Aragonesi sconfigge e riesce a cacciare i Veneziani dalla terraferma, senza essere però in grado d'impedire il sacco di Filadelfia e Nicea.
Alla Fine del conflitto riceve il sud Italia (o Langobardia Minor) ma deve cedere ai Veneziani l'isola di Eubea cosi vicino alla costa Ellenica, la città Lagunare non esita a farne il suo più importante porto militare.
Intanto scoppiano rivolte a favore della chiesa Greca in molte città Greche e anche la Bulgaria e la Serbia si schierano contro il concilio; sebbene l'imperatore Michele VIII sconfigga i Bulgari e vi imponga sul trono Ivan III il marito di una delle sue figlie.

1282: Sale sul trono dell'impero Andronico che assume il nome di Andronico II, cosi facendo riconosce al Comneno, che tentò la scalata al potere quasi un secolo prima, il ruolo di imperatore in polemica anti-occidentale; tuttavia a parte l'uso del greco nelle cerimonie religiose (anche quando secondo accordi conciliari si sarebbe dovuto usare il latino) ed il tentativo di favorire un commercio greco anziché barese Andronico II non fa nulla che esca dall'ordinario della politica Bizantina.

1285: Guerra Siciliana: Costrettovi dall'alleanza stretta dal padre, Andronico si trova a combattere nelle agitate acque del Mare Adriatico dove la flotta non è in grado di rivaleggiare contro i catalani e contro i Veneziani alleati contro Bisanzio e la Sicilia.
Cosi nel trattato del 1289 Andronico II° è costretto a cedere il sud Italia ai Catalani (conservand o solo la Puglia) ed a vedere la Sicilia perduta dagli alleati(il re di Sicilia rimane solo re di Gerusalemme ed Acri con il nome di Beldovino III)

1300: Grazie ai catalani, impiegato come mercenari, il co-imperatore Michele IX (figlio di Andronico II) caccia le ultime vestigia turche dall'Anatolia convertendole al cristianesimo.

1305-1308: I catalani rompono gli Indugi e si scontrano con i Bizantini ma vengono sconfitti ed assimilati, scoppia però la guerra detta di "Successione greca".
Michele IX muore e scoppia un aperto contrasto tra il giovane Andronico III e il vecchio Andronico II.
Teodoro Ansen di Bulgaria invade l''impero e strappa l'intera Macedonia e parti di Tracia mentre lo stesso fanno i serbi che invadono ed annettono l'Epiro, ma fortunosamente scoppia una guerra tra le due per la Macedonia e lo scontro salva l'impero.

1305-1308: I catalani rompono gli Indugi e si scontrano con i Bizantini ma vengono sconfitti ed assimilati, scoppia però la guerra detta di "Successione Greca" (o guerra dei cento anni ad oriente). Michele IX muore e scoppia un aperto contrasto tra il giovane Andronico III e il vecchio Andronico II. Teodoro Ansen di Bulgaria invade l''impero e gli strappa l'intera Macedonia e parti di Tracia mentre lo stesso fanno i serbi che invadono 
ed annettono l'Epiro, ma fortunatamente scoppia una guerra tra le due per la Macedonia e lo scontro salva l'impero.
Ma la guerra si protrarrà fino al 1419 con tregue e scontri di frontiera.

1309: Papa Clemente V sceglie Avignone (città francese del sud) come sua residenza mentre il duca d'Anjiò è eletto re d'Ungheria con il nome di Luigi II.,si si insedia a Bukhara e ne diventa Emiro

1331: Sale sul trono del regno di Serbia Stefano Dusan I°, egli non aspetta a proclamarsi a Skopie (recentemente conquistata) "Imperatore dei Serbi e dei Greci" e marcia alla volta di Costantinopoli

1332-1340: Stefano Uros Dusan invade l'impero Bizantino, le sue armate sconfiggono ripetutamente quelle dell'imperatore Andronico III che è costretto r rifugiarsi a Costantinopoli lasciando a Tessalonica Giovanni Cantacuzeno.

1340-1346: Andronico III muore nel 1341 e gli succede il figlio Giovanni V, però il Cantacuzeno si proclama imperatore a Tessalonica con il nome di Giovanni VI.
Giovanni V chiede l'intervento di Stefano Dusan che occupa Tessalonica e scaccia Giovanni VI che riesce a bloccare l'avanzata del re Serbo e perde la Tessaglia e la tebaide riuscendo a fermare i nemici solo sull'istmo di Corinto; grazie ad una sovvenzione di tremila denari d'oro Giovanni VI svia le attenzioni di Dusan su Costantinopoli che viene assediata nel novembre del 1343.
Nel 1344 Andronico IV, figlio di Giovanni V, si rivolta contro il padre e cerca di detronizzarlo, l'imperatore fugge a Trebizonda in Asia minore, lasciando il figlio maggiore (già associato al trono) Giovanni VII nella capitale che dopo due anni d'assedio, la notte di natale del 1345 cade nelle mani di Stefano Dusan che la saccheggia da cima a fondo.
Ma pochi mesi dopo il re serbo muore per cause sconosciute; l'imperatore Giovanni V accusa il re nemico "di essersi attirato la malevolenza divina" e di aver pagato con la vita il sacco della capitale (inoltre questo gesto convince i greci che i Serbi ed i Bulgari sono peggiori dei Latini).

1346-1409: Continua la guerra tra i Serbi, ora guidati dal successore di Dusan, Uros IV (che non ha né il potere né la forza per tenere uniti i suoi nobili)
Nelle steppe asiatiche i Turchi Osmani  (o ottomani) guadagnano l'indipendenza dagli Ilkahni e estendono le loro conquiste al Turkestan ed al Khazakistan, venendo brevemente fermati solo sotto il regno di Bayazid I, sconfitto da Tamerlano a Herat e costretto a pagare tributo al nuovo Khan.
A Giovanni V succede Manuele II che si dimostra subito un buon sovrano ed un degno comandante militare sconfiggendo i Bulgari che erano passati in Bitinia.
Manuele recupera Costantinopoli dai Serbi nel 1366; più o meno in quella data accoglie in visita il poeta vivente più famoso del momento: l'Italiano Francesco Petrarca il quale ha scritto, copiandola da appunti raccolti ad Arezzo da un esule fiorentino tal Dante Alighieri, un viaggio nell'aldilà dove ha inserito decine e decine di personaggi storici, antichi, recenti o addirittura viventi.
A Costantinopoli egli dedica a Manuale II il "Libro dei Re" un poema in greco classico che racconta le gesta degli imperatori delle casate dei Comneni e dei Paleologhi; inizia di fatto l'Umanesimo.
Comunque la guerra prosegue con alti e bassi per l'impero, come la perdita della Morea in mano Serba.
Si conclude nel 1377 la cattività avignonese con il ritorno a Roma di Papa Gregorio XI, sennonché parte del clero non ubbidisce ed elegge Urbano VI ad Avignone nel 1378.
Tamerlano conquista la Persia Ilkahna e poi estende le sue conquiste all'Egitto.
Il re d'Inghilterra invia come dono di natale a Manuele II settecento arcieri inglesi e 30.000 archi lunghi con cui armare le sue forze.
Nel 1399 Manuele II ottiene la prima vera vittoria campale contro i serbi, proprio usando gli archi inglesi, presso Adrianopoli sconfiggendo e mettendo in rotta l'esercito nemico tre volte superiore composto da circa 27.000 uomini tra fanti e cavalieri; l'imperatore muore poco dopo lasciando il trono al cugino Giovanni VII che nel 1402 muore lasciando il trono al nipote Giovanni VIII.
Giovanni VIII invade la Serbia e presso il campo dei Merli (Kossova Poljie) sconfigge l'esercito di Lazzaro, che dei serbi è il re, lo cattura e pone fine alla guerra restaurando l'impero.
Infine accetta d'incontrare in un concilio ecumenico il Papa di Roma (che al momento è in aperta concorrenza con l'antipapa eletto in Francia).

1409-1413: Concilio di Pisa, che inizia con una visita dell'imperatore Giovanni VIII in Italia, dove passa per Roma (ricevuto dal Papa) e per Prato (dove venera la reliquie della sacra cintola) fino a Pisa.
A Pisa si sana lo scisma iniziato nel 1054 tra Costantinopoli e Roma con una sostanziale parità e ratifica degli accordi di Lione; il concilio inoltre si dichiara suprema guida della chiesa benché il suo messaggio cada inascoltato ad Avignone.

1415-1420: Parte la ricostruzione dell'impero e la sua definitiva ammissione nella famiglia Europea delle nazioni.
Cinque anni intensi che servono a Giovanni VII per ricostruire la struttura feudale dell'Impero e per pacificare Serbia (a cui strappa la Macedonia) e Bulgaria (a cui prende definitivamente la Tracia del nord), e per costringere i Patriarchi locali a dimettersi ed essere sostituiti da prelati favorevoli all'impero.
In questi anni di trasformazione della società, Michele Athonita, vescovo di Cappadocia, guida le sue truppe in guerra alla maniera dei vescovi occidentali quando deve difendere le frontiere meridionali del regno di Gerusalemme attaccate dall'Egitto, infine associazione dell'impero nella persona dell'imperatore in quanto sua proprietà privata (Despotati di Tracia e Bitinia, eparchia di Costantinopoli, regno di Puglia).
Intanto ripresa dei Turchi e conquista dell'Asia centrale sotto l'egida di Bukara.

1420-1448: Anni pacifici in cui l'impero viene governato con saggezza e parsimonia.
A Manuele II succede il figlio Costatino IX Dragasse (il quale è Despota di Morea ed Epiro)
L'Iran cade sotto il governo di una monarchia nazionale che poi conquista anche l'Iraq, primi scontri di frontiera tra Mamelucchi e truppe Ottomane, espansione nelle steppe, l'impero Ottomano va dall'Indo al Volga e passa per il Caucaso; Murad I conquista l'Afghanistan e il Khanato Chiagatai aprendosi la via dell'oriente.

1448-1453: Guerra Turca: Maometto II detto il conquistatore si proclama Sultano e signore dei Credenti, passa il Volga e conquista Astrakan che gli apre le porte, con esercito numerossissimo ( si dice composto da 200.000 cavalieri) il sultano Turco minaccia la Georgia e l'Armenia, due piccoli regni amici dell'Impero e del regno di
Gerusalemme.
Costatino IX marcia alla volta della Georgia e combatte i Turchi ma vi trova la morte; Georgia ed Armenia sono annesse all'impero Turco, e il confine è posto sul monte Ararat.

1458: Viene eletto re d'Ungheria Mattia Corvino, che è promesso sposo ad una Angiò, ne rivendica la politica e soprattutto l'ideologia tanto da assumere, alla maniera greca, come soprannome il cognome della moglie.

1462-1468: Mattia, appena adulto, invade i principati Valacchi e si scontra contro il Voivoda Vlad III° Tepes che sta creando un impero nella regione.
Le forze di Tepes, sebbene feroci e spietate non hanno speranze contro la superiorità delle forze Ungheresi guidate dal Generale Giovanni Hyundai.
Vlad accetta di diventare vassallo del re Ungherese andando a Buda. Alla morte della moglie Mattia sposa la figlia di Andrea Paleologo, Maria e nel 1467 sconfigge Stefano III di Moldavia annettendo anche questa al suo impero che cresce ogni giorno di più.

1466: Pio II visita Costantinopoli per la morte dell'amico Tommaso e cinge personalmente la corona imperiale sulla fronte di Andrea I fratello di Costantino XI.
Papa Pio II convoca il concilio di Bari dove ricuce definitivamente lo strappo del 1054.
No alla doppia processione dello spirito santo (Come voluto dai Greci), si al pane azzimo nella messa (come voluto dai Latini) e no al calice per laici (come voluto dai latini); il Papa capo della Chiesa (come voluto dai latini) ma confermato e soccorso da un concistoro permanente formato dai cardinali e dai patriarchi orientali (come voluto dai greci).
L'imperatore Greco può assumere il titolo di Sacro ma rinuncia ad essere Isapostolos ( come voluto dai latini).
Si tratta di un compromesso che non tocca troppo la struttura centralistica del Papato senza alterare più di tanto i riti della chiesa Greca; inoltre apre la stagione dell'Umanesimo con grandissime figure sia in Italia che in Grecia.

1471: Andrea Paleologo abbandona il titolo d'imperatore romano sull'onda dell'umanesimo greco che impera ad oriente, ed assume il titolo di "Andrea I imperatore del sacro romano impero della nazione ellenica, re di Puglia, despota di Morea, Tracia e Bitinia, Grande Comneno Paleologo".
In Ungheria la politica del Paleologo ottiene un successo facendo sì che il Corvino firmi un alleanza con Costantinopoli in funzione antibulgara e antiserba.

1477-1490: Mattia corvino in una serie impressionante di vittorie crea un potente impero centro europeo annettendo Belgrado, la Slesia e la Bosnia e finanche Vienna nel 1485.
La cosa più importante comunque è che Maria nel 1478 gli da un figlio che chiamerà Andrea I.
L'impero intanto recupera ai Serbi la parte nord dell'Epiro (o Albania) e nel 1480 per controbilanciare le forze Catalane si allea con i Francesi i quali ottengono la Sicilia (dopo i famosi Vespri degli Aranci) mentre all'impero va la Basilicata e parte dell'Abruzzo.
L'impero Turco conquista prima l'Orda d'oro e poi si espande a macchia d'olio nella pianura Russa, trovando opposizione solo dalla repubblica di Novgorod e dal regno di Svezia che finanzia una crociata Baltica.

1492: I regni Iberici di Castiglia e Catatogna si uniscono per formare il regno di Spagna.

1500: In Persia nasce la dinastia Savafide che assume in breve tempo il controllo dell'Iran.
Solimano il Magnifico Gran Sultano dell'impero Ottomano sposta la sua capitake da Bukara a una nuova città appositamente costruita con il nome di Suleymania (HL Mosca).

1514: l'Anno delle due gradi battaglie che fermano i Turchi.
La prima combattuta ad Arbil in Persia dai Savafidi che ne bloccano l'espansione.
L'altra è presso Cracovia dove le truppe del Gran Sultano Suleiman I al Kanuni (il legislatore) vengono respinte da una coalizione di truppe Ungheresi, Polacche Austriache e Greche.
Tuttavia nel 1521 il Gran sultano è sotto le mura di Samarcanda che conquista e poco dopo (1527) annienta il Khanato di Sibir aprendosi la strada verso l'oriente e la Cina.

1519: Diventa imperatore dei Romani e per cause dinastiche anche re di Spagna e duca di Borgogna Carlo V; a lui si oppongono apertamente i Francesi, gli Ottomani e non riscuote la simpatia di Costantino XII succeduto al padre Andrea.

1521: Martin Lutero scrive le 21 Tesi e fonda la riforma luterana. Il luteranesimo si diffonde in tutta Europa, specie in Germania ma anche in Serbia e Bulgaria (orfane della fede ortodossa).

1527: Tamasph I, Shah di Persia reclama per se il titolo di Califfo sciita del Cairo ed invade le province Giordane dell'impero Mamelucco travolgendo nel contempo anche le forze del ducato di Siria e del regno di Gerusalemme.
L'esercito dello Shah conquista Damasco e Tiro, assedia Acri e Gerusalemme non che invade l'impero Bizantino assalendo il regno vassallo di Armenia minore.

1528-1533: La cosi detta Guerra Persiana: l'esercito di Tamasph I penetra in Egitto senza incontrare resistenze e al Cairo proclama la nascita di un impero Sciita che va dall'Afganistan a Cirene.
Comunque le sue armate non riescono a sconfiggere quelle Gerosolimitano- bizantine e nel 1533 deve accordarsi per ottenere la Giordania meridionale e parte della Cilicia, il resto del suo regno è occupato a guerreggiare con i turchi per il controllo dell'Azerbaigian e di parte dell'Armenia.
Nel 1530 colonizzazione stabile da Parte dei Francesi della costa del Brasile, la Spagna conquista l'impero Atzeco, la civiltà Maya e l'impero Inca.
I francesi colonizzano anche la valle del Mississippi mentre gli Inglesi stabiliscono Colonie nei Caraibi e nella Virginia.

L'Europa nel 1550 (grazie a Filobeche!)

1566: La Francia, alleata ed amica dei Bizantini in funzione anti-Asburgica (Bisanzio mal tollera la loro assunzione del titoli imperiale: Massimiliano I, Carlo V e Ferdinando I) ottiene l'Ungheria Angioina quando i re Luigi III muore senza eredi lasciando al cugino Carlo IX e dando il via alle guerre del Danubio. Muore Costatino XII gli succede Tommaso II e nel 1568 il di lui fratello Michele X.

1570-1574: Michele il coraggioso, principe (Despota all'uso Bizantino) di Valacchia, si ribella al grido di "Riforma, patria e Libertà" contro il giogo degli Ungheresi e marcia sulla Transilvania.
I Bulgari di re Ivan VI e poi (nel 1572) Kolya II entrano in Valacchia in aperto appoggio al ribelle.
I Bizantini si limitano a mettere in mare una flotta e presidiare le foci del Danubio.
Venezia invece scende in guerra contro gli Ungheresi, prende Ragusa e la Dalmazia che viene loro ceduta per evitare il collasso del fronte nel 1573.
Nel 1574 muore Enrico III e scoppia la guerra di religione in Francia; le truppe del generale francese, Marchese di Condè, si ritirano in Veneto lasciando l'Ungheria preda dei nemici.
Forze Austriache entrano in Ungheria mentre Michele, incoronatosi re di Valacchia, e Voivoda di Moldavia, entra a Sibiu accolto come liberatore dai Transilvani.
Michele X invade la Valacchia, le sue forze operano bene ma nel 1574 viene annientato con le sue truppe nella battaglia di Arad dove anch'egli trova la morte; gli succede il figlio minorenne Tiberio IV con reggente la madre Maria di Francia ed il generale Michele Praxetes (il quale era amante della regina già ai tempi del marito).
Nello stesso tempo la flotta del Sultano di Suleymania viene sconfitta da quella Ispanico-austriaca nella battaglia del mare del nord, presso l'Isola di Gotland.

1575: Trattato di Pace di Buda, l'Ungheria viene affidata ad una cogestione Veneta-Bizantina- Austriaca, ai valacchi passa la Transilvania ma non la Moldavia che viene annessa dall'impero Ottomano insieme alla Lituania su cui la Polonia aveva messo gli occhi, ma la cocente disfatta di Vilnius pone fine ai sogni della Polonia di espandersi ad oriente. Un ennesimo tentativo di conquistare Cracovia, fatto dai turchi, viene fatto fallire dall'intervento Austriaco, Bavarese e Brandeburghese.

1583: La Polonia sconfigge la terza invasione Turca, annette la Prussia e la Lettonia ma poi il regno è ereditato dagli Asburgo che emanano la "Bolla d'Oro" con la quale riservano ai nobili Polacchi vasti privilegi.
Ascende al trono dell'impero Bizantino Tommaso III.

1598:Ascende sul trono dell'impero Bizantino Giovanni IX con il primo co-reggente dal medioevo; il fratello Andrea II.
La Svezia entra il guerra con la Repubblica di Novgorod, annette la Karelia e il porto di Murmansk, l'anno dopo sconfigge i Turchi e prende la repubblica di Pskov.

1618-1648: Guerra dei Trenta anni, le forze cattoliche contro quelle non cattoliche.
I Turchi ed i Bizantini al Palo, fine della guerra come nella HL.
Ascendono al trono in questi anni a Bisanzio Andrea III e GiovanniX.
Gli Olandesi scacciati dagli Inglesi dalle regioni del nord america si stanziano in Uruguay (scoperto ma non colonizzato dagli spagnoli) e lungo la valle del Paraguay.

1675-1680: I Turchi penetrano in Ungheria, ma l'impero Bizantino si mobilità per sconfiggere i Turchi, la flotta imperiale assedia le città sul mar Nero mentre l'esercito del Giovane erede al trono Simone giunge in soccorso di Buda minacciata dai Turchi; sconfigge ripetutamente i Sipari (la cavalleria turca) ed anche la guardia del 
corpo.
Nella feroce battaglia che ne segue i nemici sono sconfitti e Simone acclamato a gran voce Imperatore dei Romani e di Bisanzio.
I poeti greci lo raffigureranno in moltissime opere letterarie (la più famosa di tutte è la celebre "Buda Liberata" sul modello della Gerusalemme di Tasso) ed in tantissime opere scultoree e pittoriche tra cui il grande busto nella sala grande del Palazzo delle Blacherne. 
Il padre, Leone VII, conferma l'elezione popolare associandolo al trono.

1701-1713: Guerra di Successione Spagnola: l'intervento delle forze armate imperiali bizantine stavolta è a sostegno dei Francesi e le truppe di Simone I combattono contro gli Spagnoli in Calabria e con gli Ungheresi contro gli Austriaci in Slovacchia.
La Guerra si conclude con la pace di Utrecht che sancisce la separazione della Spagna dai domini Assurgici, essa e le colonie vanno a Filippo di Borbone che riceve la corona di Spagna come Filippo V, mentre i possedimenti Europei vanno all'Austria.
L'Ungheria, che ancora una volta è stata salvata dai Bizantini, riceve piccoli compensi in Galizia e Slovenia.
L'impero Bizantino riceve alcune città Italiane, i porti Indiani di Goa e l'Isola olandese di Timor est.

1715: Viene fondata la compagnia delle indie orientali, affidata al capitano di Mare Giorgio Epirotimos

1721-1730: Simone e poi il figlio Leone VII favoriscono la colonizzazione del Corno d'Africa e del sud della penisola Araba.
Inoltre, visto che è difficile dialogare con l'impero Persiano, per raggiungere i loro possedimenti è necessario passare per l'oceano; Simone acquista negli anni tra 1723 ed 1727, alleato degli Inglesi, dall'Andalusia il porto di Ceuta (neutralizzando il controllo degli stretti poiché al regno unito passa il porto della rocca di Tarek).
Il figlio Leone VII fonda il porto di San Tommaso (HL Sao Tomè) e le prime installazioni coloniali in Angola e cioè le fortezze di Andreopolis e Leopoli (Hl Luanda e Namibe).
Si accorda poi con gli Olandesi per il libero passaggio in Sud Africa ed infine stabilisce fondaci sulla costa orientale dell'Africa presso le città di Agios Simeon e Agia Maria ton talassos (HL Maputo e Lumbo) ed infine presso il porto di Aden cannoneggiato e costretto a cedere il diritto alla navigazione.

1736: L'Austria emana la Pragmatica sanzione; Carlo VI garantisce il trono di Austria e dei regni di Polonia e Boemia alla figlia Maria Teresa, di tutti i paesi europei solo la Francia ed il Brandeburgo governato dagli Hoenzollern rifiutano di riconoscere il documento.

1740-1748: Maria Teresa diventa imperatrice, dichiarazione di guerra di Francia e del Brandeburgo di Federico I, l'impero di Leone VII continua la sua espansione in Africa conquistando nel 1743 il porto di Zanzibar, estendendovi sopra la sovranità dell'impero e colonizzando Leonia (HL Antananarive) che fungerà da futura capitale del Madagascar imperiale.
La guerra finisce in un sostanziale pareggio anche se le truppe di Federico I di Brandeburgo si dimostrano essere le migliori su tutti i campi di battaglia.

1754-1763: Si combatte la guerra dei sette anni, anche nota come prima guerra globale perché combattuta su tutto il globo.
L'impero Bizantino tradizionalmente alleato alla Francia in questa guerra si schiera con l'Inghilterra come fortemente voluto dal nuovo sovrano Adriano II.
La guerra altera le posizioni francesi in America visto che Parigi è costretta a cedere il Canada agli Inglesi ma in Europa la guerra è, se possibile, ancora più ininfluente di quella di successione salvo assegnare permanentemente al Brandeburgo la Sassonia e diversi ducati della Germania dell'Est.
Bisanzio riceve invece una parte della Guayana francese (mettendo piede in America per la prima volta) ma soprattutto acquistando dall'Olanda le isole Orange (HL Filippine) che prenderanno il nome di Isole Adriane e la capitale Manburg (HL Manila) ribattezzata Adria.

1777-1783: Rivoluzione Americana: l'Impero rimane neutrale ma i Francesi intervengono e ricuperano la Louisiana; Giovanni X imperatore di Bisanzio nel frattempo estende la sua conquista del corno d'Africa annettendo, quasi senza colpo ferire, l'emirato di Gibuti, ma combattendo una lunga e stancante guerra contro quello di Mogadiscio che resiste per cinque anni (1781-1786) dopo di che annette Zanzibar e ne fa uno dei capisaldi della linea di collegamenti marini con l'Oriente.

1792: Campagna greca contro Sofala in Mozambico, caduta dell'emirato e conquista della città, quasi tutta la costa orientale dell'Africa appartiene a Bisanzio.

1794: Scoppia la rivoluzione francese a causa dell'oppressione della nobiltà sulla popolazione; dopo alterne vicende il re Luigi XVI di Francia viene ghigliottinato; ma i parenti fuggono in Brasile (invece la Louisiana rimane fedele al governo repubblicano)
Finisce il condominio Austro-Bizantino sull'Ungheria per assunzione al trono Ungherese di Stefano V° Bathory riconosciuto re da ambo le potenze.

1794-1801: Guerra delle Coalizioni; tutte le potenze dell'Europa si coalizzano contro la Francia ma i francesi grazie alla mobilitazione generale, alla nascita della guerra di popolo ed a splendidi generali ottiene vittorie schiaccianti.
Il più brillante di tutti questi generali è Napoleone Bonaparte, nato in Corsica ma francese per cultura e mentalità.
Sue le spedizioni che assoggettano l'Italia alla Francia e sua la fallita spedizione in Egitto.
Giovanni X entra in guerra per difendere il sud Italia ma a Tagliacozzo le sue armate sono sconfitte clamorosamente dal Bonaparte che grazie all'appoggio Veneziano sbarca in Epiro nel 1797; poche settimane dopo cede all'Austria il Veneto (trattato di Campoformio) mentre la flotta francese assume il comando delle isole dell'Egeo.
Battaglia navale dell'Eubea (2 maggio 1798) dove la flotta francese annienta quella Bizantina, pochi mesi dopo Napoleone entra a Costantinopoli e dichiara nate le repubbliche di Grecia (Peloponneso e Attica, con capitale Mistra), quella di Macedonia (Capitale Tessalonica) e Tracia (Costantinopo li); infine dopo aver occupato la Bitinia fa vela verso l'Egitto dove viene sconfitto a Trafalgar da Nelson.

1804: Napoleone diventa imperatore e assegna a tutti i membri della sua famiglia tutte le terre dell'Europa.
A sua moglie Giuseppina di Beauharnais ma soprattutto al figlio di lei Eugenio assegna l'impero Romano, che passerà a Giuseppina nel 1810 quando il figlio verrà richiamato in Francia per una nuova guerra contro le potenze Europee.
Entrambe si riveleranno buoni sovrani che sapranno dare al popolo ciò di cui avranno bisogno e soprattutto non faranno pesare il fatto di essere francesi; essi saranno tanto amati che al ritorno della monarchia dei legittimi Paleologi saranno trattati con onore.

1813: A causa delle beghe Inglesi, Napoleone è costretto a marciare sull'impero Ottomano, arretrato e primitivo ma ricco, immenso, e soprattutto favorevole a commerciare con Londra dopo la proclamazione del blocco continentale.
Sarà il disastro, sebbene le forze ottomane siano sconfitte in tutte le occasioni l'inverno con il suo freddo artico impedisce a Napoleone di sconfiggere definitivamente i Turchi, le sue truppe si ritirano ma vengono distrutte sul fiume Berzin [Beresina], Napoleone si salva a stento; fine dell'impero Napoleonico.

1815: L'ultima sconfitta patita da Napoleone a Waterloo pone fine ai sogni di gloria della Francia.
Il congresso di potenze vincitrici a Vienna sigla un accordo destinato a durare fino ai cannoni della prima grande guerra.
La Francia perde tutte le acquisizioni fatte, I Borbone ritornano sul trono con Luigi XVIII ma gli Orléans rimangono a San Paolo del Brasile e ne vengono riconosciuti imperatori.
Simone II di Bisanzio torna a Costantinopoli, riceve l'Eubea ma Creta diventa una repubblica e Cipro è affidato a Gerusalemme, ormai noto come regno di Palestina.
La Sicilia va all'Inghilterra ed il Sud Italia passa a Bisanzio che lo unisce al regno di Puglia.
Simone II invita Eugenio di Beauharnais a risiedere a Mistra come governatore imperiale e generale di tutte le armate, mentre fa inumare l'imperatrice Giuseppina (morta da poco) nella chiesa dei Santi Apostoli, dove, da sempre, sono inumati gli imperatori legittimi di Bisanzio.

1821-1834: L'impero si riprende dalla crisi e dai danni subiti nella guerra, ma si innalza il livello di politicizzazione delle masse, nasce un fronte unito indipendentista di Albania (Epiro del nord), inoltre l'impero deve fare i conti con il popolo che ha sperimentato il code Napoleon e che reclama a gran voce una costituzione; nel nord Serbia e Bulgaria riprendono un atteggiamento minaccioso nei confronti di Costantinopoli, spalleggiate attivamente da Buda che spera di estendere la sua influenza fino all'Egeo.
Nel 1834 muore Simone II gli succede il figlio maggiore Giovanni XI che però sarà assassinato in 7 Luglio 1836 mentre è in visita a Valona (in Epiro), si tratta del primo imperatore assassinato a partire dal XV secolo.

1831: Una flotta turca che si trovava ad incrociare nelle acque baltiche incontra quella Britannica inviata a monitorare la costa Lettone; mentre è incorso la rivolta della città di Riga.
Per errore i turchi aprono il fuoco e la marina britannica risponde mentre una flotta Svedese invade l'entroterra dando man forte ai ribelli e guadagnando la liberazione dell'Estonia e della Lettonia, perdute nel 1500 dall'ordine Teutonico.

1834-1837: Situazione difficile perché a reclamare il trono ci sono i fratelli minori di Giovanni XI: Niceforo, liberale e democratico, e Romano, conservatore e reazionario.
I due fratelli sono gemelli (Niceforo è di pochi secondi più vecchio di Romano) ma cresciuti in ambienti diversi ed ostili l'uno a l'altro anche a causa della vita un po' dissoluta di Niceforo, disapprovata dal fratello, ma che lo ha reso amato dal popolo.
I due fratelli diventeranno poi personaggi tipici delle opere greche sia in teatro, che poi al cinema, e nella poesia sia per il loro rapporto difficile, sia per gli aneddoti che si raccontano (alcuni farseschi altri più tragici).
Siccome nessuno dei due accetta di cedere i diritti all'altro il patriarca di Costantinopoli Costanzo I arrangia per i due la soluzione dell'impero congiunto; i due fratelli, Niceforo a Tessalonica e Romano a Nicea, governano rispettivamente l'occidente e l'oriente dove i due hanno più seguito, mentre a Costantinopoli ha sede un governo unitario che come primo ministro ha il Patriarca stesso (a questa data viene datato il sistema camerale e partitico di Bisanzio anche se la costituzione non è ancora stata concessa).
Il sistema funziona fino al 1835 quando Costanzo I muore ed è sostituito da Costanzo II che però non riesce a reggere il confronto tra i due fratelli; la situazione precipita il 24 Febbraio 1836 alla morte di Costanzo II, non c'è accordo tra il clero greco su chi eleggere patriarca, ma mentre Niceforo si disinteressa della cosa, Romano eleva (con pressioni e anche il pagamento di diverse bustarelle) al soglio patriarcale Gregorio VI.
Allora Niceforo, violando il patto, entra nella capitale ed arresta il generale Barda Metaxtaikon che è fedele sostenitore di Romano ma ostile al nuovo patriarca con la scusa di aver attentato alla vita dell'alto prelato.
L'anno dopo Romano entra a Calcedonia, che secondo l'accordo dovrebbe rimanere neutrale come la capitale ed arresta diversi esponenti dei ribelli democratici che vengono condotti in forze a Nicea per essere giudicati.

1838-1841: La situazione è ora esplosiva, infatti la gente di Tessalonica e delle altre città occidentali dell'impero chiede che il processo sia pubblico e soprattutto equo.
Romano, godendo dell'appoggio dell'Anatolia, più contadina (mancano colà porti industriosi come Tessalonica, Atene-Pireo, Durazzo, la stessa Costantinopoli) ma sorgente di moltissime risorse per l'impero essendo più popolosa e con una produzione agraria molto alta, rifiuta le concessioni chieste dal fratello e non solo occupa stabilmente Calcedonia, ma anzi grazie al Drungarios della flotta (più o meno il Grand'ammiraglio, i militari parteggiano per Romano) passa in Europa ed occupa Gallipoli con una mossa a sorpresa, la mattina del 7 giugno 1839. La guerra civile è inevitabile.
Intervengono a favore di Niceforo le truppe del regno di Gerusalemme e quelle dell'impero Persiano che però non è messo molto in salute essendo sotto l'influenza dell'Inghilterra e della Francia (ed in parte dell'impero Greco che rivendica l'Arabia del sud e l'Egitto) a fianco di Romano scendono i Turchi (che inviano una flotta negli stretti) e la Bulgaria che spera di riprendersi la Macedonia (la Serbia è tanto frammentata che quando il despota di Crna Gora ordina d'invadere l'Albania Bizantina il principe di Nis gli piomba addosso scatenando un conflitto sanguinoso e feroce.
La Guerra in realtà non è nulla di più che una serie di scaramucce e si conclude nel novembre del 1841 quando Niceforo, cha ha usato mezzi draconiani per sconfiggere il fratello e rivale, viene assassinato da un'amante scontenta.

1842-1845: La Guerra di Crimea: Romano V rimane padrone dell'impero e subito sconfigge i Persiani assediando le fortezze di Confine, poi per vendicare l'invasione Turca dichiara guerra all'impero ottomano dichiarandosi "Imperatore dei Greci e dei Russi" e sbarca con 300.000 uomini a Sebastopoli capitale della provincia ottomana di Crimea, il primo assalto viene fallito dal generale Metaxtaikon e il fronte diventa guerra di posizione.
Allora la Svezia interviene a favore dell'impero attaccando a Nord l'impero Ottomano mentre a sud l'Egitto di Abbas Pascià invia rifornimenti ai Turchi tramite la Persia.
Però l'intervento determinante è quello di Francia ed Inghilterra che intervengono a fianco dell'Impero Ottomano contro l'impero Bizantino, spalleggiati anche dal giovane regno di Sardegna.
Saggia la decisione di Romano di non attaccare Cipro (Inglese) per evitare che il conflitto diventi globale ed anzi egli ottiene il 3 Marzo un grande successo diplomatico convincendo gli inglesi che la guerra deve restare limitata alla sola Crimea ed al solo Pskov.
Il conflitto termina con la pace sostanziale ed un nulla di fatto per Costantinopoli ( perché i Francesi e gli Inglesi non possono permettere all'impero ottomano di cadere in quanto si tratta di un vastissimo mercato e soprattutto tiene a bada Austria, Ungheria e Svezia, che contrariamente alla HL qui è una potenza relativa).

1848-1852: La Rivoluzione liberale: Scoppia in Francia ma si estende a tutto il continente, le principali rivolte si accendono a Vienna, a Budapest e nell'Italia occupata dagli Austriaci.
Ma anche Costantinopoli insorge contro Romano al grido di "Ricorda i martiri del '38" e lo stesso fanno diverse altre città tra cui Sardi e Filadelfia in Asia minore.
In Ungheria intanto viene cacciato il re Andrea V ed instaurata la Repubblica che subito riceve l'appoggio di Parigi e di Londra; Lajos Kossuth è il primo presidente eletto della Repubblica Ungherese; invece non hanno successo i moti a Costantinopoli e men che meno quegli nelle altre città greche sia in Europa che in Asia minore, decine i processi e molte le fucilazioni, il 21 agosto 1850 fallisce un tentativo di rivolta del regno di Puglia e Romano V pone definitivamente la parola fine alla questione democratica, rimane in sospeso la situazione nazionale; sebbene l'impero Bizantino sia un impero Greco, esistono minoranze Albanesi in Epiro del nord e Turche in Cappadocia ed Anatolia centrale, infine i Macedoni in macedonia e Bulgari nelle montagne della Tracia settentrionale.
Il 13 Ottobre 1851 gli Albanesi si ribellano ed invocano a gran voce la libertà e la democrazia; Romano avrà duro lavoro nel reprimere la rivolta.

1859-1861: Le guerre d'indipendenza Italiane; il regno di Sardegna con l'appoggio della Francia del presidente Luigi Bonaparte (in questa linea essendo la monarchia dei Borbone sostituita solo nel '48 il Bonaparte si farà proclamare Imperatore nel 1861).
Le truppe Italo-Francesi cacciano gli Austriaci dall'Italia del Nord e poi con Garibaldi, nel 1860, organizzano una spedizione nel sud Italia per liberarlo dal giogo greco.
Le Truppe rosso vestite del generale Garibaldi sbarcano a Marsala (guidata dai Borbone di Sicilia) e la liberano in pochi giorni, poi si spostano in Calabria dove ricevono buona accoglienza dal popolo.
L'esercito imperiale, impossibilitato a mandare rinforzi in Italia a causa della rivolta albanese che adesso controlla tutto l'Epiro del nord, la Macedonia occidentale e parte dell'Epiro greco, è sconfitto in diverse occasioni cosi che l'esercito Piemontese può invadere il regno da Nord passando per le province orientali dello stato Pontificio.
Bari cade poco dopo e Vittorio Emanuele II proclama di fronte al parlamento a camere riunite la nascita del regno d'Italia.
In quel tempo scoppia la guerra tra stati Uniti e stati Confederati americani a causa della schiavitù e di questioni non risolte all'interno degli Usa.
La sconfitta suscita molta apprensione a Bisanzio, ma Romano è pronto a cedere all'Italia le province del sud in cambio di accordi economici e di aiuto materiale per porre fine alla guerra con gli Albanesi.

1865: In America la guerra si conclude con la vittoria dell'Unione che sconfigge le forze confederate, la guerra ha apportato diversi cambiamenti al modo di combattere, soprattutto l'uso delle corazzate e delle trincee, vero spettro di quello che verrà.
Tuttavia sembra che i paesi europei non siano riusciti a cogliere l'importanza di queste innovazioni e certo esse non si vedono nella guerra albanese, dove le truppe Imperiali saccheggiano i villaggi e combattono sui monti come se la guerra si fosse fermata al 1500.
Comunque la notte di natale Romano V ha un colpo apoplettico e muore dopo pochi mesi di sofferenza; gli succede sul trono Simone III, il figlio nato dall'unica donna che Romano abbia mai amato, l'imperatrice Carolina del Belgio.

1869-1871: Simone III pone fine alla guerra contro gli Albanesi invitando i capi a Costantinopoli e facendoli uccidere in un falso agguato, poi occupa Tirana e stabilisce una base militare sia a Valona che a Skopie.
L'archeologo tedesco Schliemann scopre nel 1870 la città di Troia, per festeggiare l'evento Simone mette nome al figlio avuto in quei mesi il nome di Agamennone.
Intanto, mentre culturalmente rifiorisce l'amore per i poemi omerici, Simone viaggia a Vienna ed a Berlino ed assiste positivamente alla sconfitta della Francia ad opera del Brandeburgo e la nascita dell'impero Germanico, avvenuta proprio in quei giorni.
Poi va a Suleymania per trattare con l'impero Ottomano una spinosa questione: la nascita dell'Ucraina.
Sin dal 1700 gli Ucraini mal tolleravano il giogo Turco e spesso si erano rivoltati, ma con insuccesso, ora con l'impero sempre più immobile e più stanco l'unica soluzione sembrerebbe abbandonare Kiev e la Crimea ad un nuovo stato Ucraino, ma l'impero Ottomano non può accettare la perdita dell'accesso al mar Nero che lo trasformerebbe in una potenza solo nell'oceano Pacifico, e quindi si appresta a muovere una ventina di divisioni dalla Siberia all'Ucraina occidentale.
Il governo Ungherese però non sembra voler tollerare che un governo tirannico come quello Ottomano possa continuare a macchiarsi di crimini cosi pesanti e mobilita alle frontiere.

1878: L'Ungheria (spallegg iata dalla nuova repubblica Francese) invade l'Ucraina e mette sotto assedio Leopoli, al rifiuto del Sultano Abdul Amid di accettare Simone come mediatore una flotta Bizantina lascia il porto di Trebisonda e sbarca presso Sebastopoli decisa a conquistarla.
Stavolta nessuna potenza si schiera con l'impero Ottomano (salvo un vago appoggio della Germania Bismarckiana) e la sconfitta è palese.
Pochi mesi dopo l'inizio delle operazioni Bisanzio ottiene, per il Principe Danilo Paleologo, la corona del regno di Ucraina, però l'Ungheria mobilita le forze armate, intenzionata ad impedire che un regno Filo-Greco si stabilisca ad oriente dei suoi confini.
Nasce cosi ad opera di Bismarck il congresso di Berlino che assegna a Bisanzio ed al suo imperatore la costa della Crimea con Sebastopoli, mentre neutralizza l'Ucraina affidandola ad un sovrano straniero amico dei Tedeschi e degli Ungheresi: Carlo di Borbone-Parma che viene incoronato a Kiev la notte di Natale del 1879.

1881-1902: La situazione Balcanica peggiora, I tedeschi e gli Ungheresi brigano contro Costantinopoli ma la Francia fa di più rischiando di scatenare un conflitto coloniale; sicchè Simone si trova costretto, suo malgrado, a riavvicinarsi alla Corona Tedesca.
Intanto anche l'Austria, pressata a Sud dagli Ungheresi ed ad ovest agli Italiani è costretta al riavvicinamento con il cancelliere di ferro ed ad inimicarsi la Svezia.
Al nuovo congresso di Berlino le potenze europee si spartiscono l'Africa. La Francia ottiene l'intera Africa occidentale cedendo all'Italia la Tunisia per averla come alleata contro la Germania mentre ai tedeschi vanno solamente Tanzania e Namibia (note come Africa Tedesca orientale ed occidentale). Anche gli inglesi permettono agli Italiani di occupare il Kenya mentre a Bisanzio è dato il permesso di occupare l'Etiopia.
Ed difatti il 5 agosto 1898 il generale Greco Anastasios Papoulas sbarca a Mogadiscio con 50.000 soldati, di cui 10.000 cavallerie e invade il paese.
Il Negus Neghesti, il re dei re di Etiopia, chiama alla guerra santa la sua chiesa, ma la resistenza degli indigeni è pressoché inutile e viene infatti rapidamente sconfitta, sebbene il paese, effettivamente, non cada mai completamente nelle mani di Papoulas le principali città Axum e Addis Abeba vengono occupate ed il Negus Menelik II è costretto a fuggire a Parigi il 4 Novembre 1900.
La notte del 21 gennaio 1902 Simone III muore lasciando il trono al Figlio Agamennone I Paleologo Gran Comneno, imperatore dei Greci.

1902-1905: Agamennone ha uno spirito diverso dal padre e lo dimostra subito concedendo una costituzione per il suo popolo; non bisogna credere tuttavia che lo faccia per amore, ma per senso dello stato.
Infatti egli crede che concedendo una costituzione potrà far scemare la rivolta popolare Albanese e spegnere in questa maniera la pressante richiesta di democrazia della sua gente, del resto l'impero greco era l'unico stato europeo eccetto l'impero Ottomano a non aver ancora concesso una vera costituzione.
Ma la costituzione concessa da Agamennone è in realtà conservativa e tutto il potere rimane nelle mani dell'imperatore, infatti è lui a scegliere il premier e il governo non è responsabile davanti al senato (monocamerale ed eletto in base al censo) ma solo davanti all'imperatore.
In politica estera egli osserva soddisfatto l'impero Ottomano venir sconfitto dai Giapponesi che conquistano la Manciuria e la Mongolia esterna dopo aver sconfitto la flotta ottomana a Tsushima.

1911: La nave da guerra tedesca "Panther" minaccia di forzare il porto di Agadir in Marocco per costringere il sultano a diventare protetto del Reich.
L'operazione fallisce per l'intervento Francese ed Italiano; il rischio di guerra è altissimo anche perché in quegli anni si concludono definitivamente le alleanze tra Germania, Austria-Polonia ed Impero Ottomano (Alleanza) da una parte e Francia, Ungheria, Inghilterra ( Intesa) dall'altro, con Serbia e Bulgaria che propendono per l'Intesa e Bisanzio che propende per l'Alleanza.

1912-1913: Le Guerre Balcaniche: L'impero Greco si trova a combattere due feroci guerre in quell'anno, una contro la Serbia dei Karagiorgievic e l'altra contro la Bulgaria.
Esse annunciano la prima guerra mondiale e non risolvono nulla; nel conflitto muoiono diverse decine di migliaia di soldati e sebbene l'esercito greco venga sconfitto (pur avendo al comando il figlio
dell'imperatore, Achille) l'Inghilterra, nella vana speranza di staccare i greci da Berlino, patrocina il trattato di Santo Stefano che in sostanza non risolve nulla, modifica leggermente i confini a favore della Bulgaria in Rumelia e della Serbia in Macedonia, permette l'indipendenza dell'Albania sotto un principe Italiano, lasciando l'amaro in bocca a tutti e tre i contendenti.

1914: Quello che l'Inghilterra aveva cercato di evitare succede lo stesso il 4 Novembre 1914, quando l'arciduca d'Austria viene assassinato da un irredentista Boemo, tale Franz Kafka, fallito scrittore che sogna la riunione di Boemia, Moravia e Slovacchia nella grande Boemia.
L'Ungheria che lo ha accolto come rifugiato rifiuta di concederlo in estradizione e l'Austria dichiara guerra all'Ungheria, il meccanismo delle alleanze fa diventare una disputa locale una vera e propria guerra mondiale.
Le prime operazioni sono l'invasione tedesca del Belgio che catapulta in guerra l'Inghilterra ed il rifiuto austriaco a cedere il Trentino che catapulta in guerra l'Italia.
Comunque le operazioni militari falliscono miseramente e il fronte s'impantana nella guerra di trincea.

1915: La Flotta inglese lascia Cipro per raggiungere Kerch in Ucraina assediato dalle truppe Ottomane; quando la flotta chiede di passare i Dardanelli la flotta imperiale greca rifiuta il passaggio; Wiston Churchill, lord dell'ammiragliato, ordina di forzare il blocco e Bisanzio entra in guerra con gli imperi centrali.
La prima battaglia dei Dardanelli viene vinta dalla flotta imperiale bizantina che allontana il corpo di spedizione dell'Anzac che tentava di prendere la fortezza di Gallipoli.
Tuttavia le forze Ucraino-Ungheresi occupano senza colpo ferire la città di Sabastopoli che le accoglie come liberatori.
L'Ungheria e la Serbia a settembre invadono l'impero Bizantino in Macedonia ed il generale Ioannis Metaxas al comando delle forze greche è costretto a ritirarsi dalla Macedonia mentre avanza in Bulgaria.
La Romania a Dicembre entra nell'orbita delle potenze centrali e dichiara guerra all'Ungheria invadendo la Transilvania.

1916: Secondo sbarco di Gallipoli, anche questo si risolve in un fallimento; la guerra si stabilizza sul fronte sud quando Metaxas ed il suo brillante secondo Alexander Papagos lanciano un'offensiva contro i Serbi, fermando l'esercito nemico a 21 chilometri da Tessalonica.
La Bulgaria perde la Dobrugia e le foci del Danubio ma le truppe Ucraine avanzano profondamente nel territorio Ottomano trovando moltissimi sostenitori tra la popolazione Slava ed ortodossa dell'impero.
I Francesi combattono una feroce guerra sulla Somme mentre gli Italiani sono inchiodati sul Carso.

1917: La Svezia entra in guerra ed invade l'impero Ottomano dal Nord, una serie impressionante di sconfitte segna la rovina dell'impero ottomano, scoppia una rivolta popolare contro il sultano Maometto IV guidata dal generale Kemal Pascià e da alti esponenti dell'esercito Turco.
L'Egitto entra in guerra a fianco delle potenze dell'intesa e lo stesso fa la Persia.
La flotta anglo-italiana, che supera per due a uno i vascelli dell'impero Greco, ottiene la brillante vittoria di Valona pressoché annientando la flotta imperiale, i soldati italiani sbarcano in Albania e cominciano a scendere lungo l'Epiro.
Achille, erede al trono greco, cade combattendo alla testa delle truppe imperiali in Romelia soverchiate da quelle Ungheresi che a settembre avevano sconfitto quelle Romane.
Gli Stati Uniti d'America entrano in guerra a fianco dell'intesa, la sconfitta delle potenze centrali non può più essere rimandata.

1918: L'Ultimo anno di guerra è il più sanguinoso per l'Impero Bizantino che perde Arta a favore delle truppe Italiane (30 Marzo) e Filippopoli ( Plovdiv, 21 Aprile) a favore di quelle Bulgare.
Agamennone I chiede la resa dopo il devastante bombardamento di Costantinopoli eseguito dalla flotta inglese.
La Polonia secede dalla Duplice monarchia quando le truppe Svedesi sbarcano in Prussia e dopo una devastante sconfitta (detta venerdì nero) anche la Germania non può che chiedere la resa.

1919: I trattati di Pace: Firmati a Versailles essi creano un nuovo ordine Europeo destinato a non durare.
La Polonia perde la Prussia e favore della Svezia e la Galizia a favore dell'Ungheria che riceve anche la Dalmazia dall'Austria.
Kiev ottiene diverse aree della Russia inclusa la cosi detta Russia bianca e l'Impero Ottomano è definitivamente cacciato dall'Europa occidentale.
L'impero Greco perde la Rumelia per la Bulgaria e la Macedonia per la Serbia.
La Cappadocia per L'Egitto, è costretta a riconoscere l'indipendenza dell'Armenia e del Ponto, l'estensione dell'impero in Anatolia è dimezzata ed in Europa perde un terzo del territorio (cedendo l'Epiro all'Albania) .
L'impero coloniale è spartito tra Francia, Italia e Inghilterra lasciando a Costantinopoli solo il Madagascar e la città di Goa, le Isole Filippine passano invece agli Usa.
La cosa più importante è comunque la divisione della Germania in due stati, il Brandeburgo a Nord e la Baviera a Sud, alla quale è stata aggiunta l'Austria (una situazione che nessun tedesco può tollerare e
che è destinata ad accendere un ben più duro conflitto).

1923: Spezzato dal dolore per il fallimento della sua politica imperiale e per la morte del figlio, Agamennone I muore dopo alcuni anni di acuta depressione.
Dovrebbe salire al trono la figlia Alessandra con il marito Simone Papadopulos, ma il cugino di lei Ettore Paleologo invita la nazione a scegliere invece lui come erede.
Il rischio di una nuova guerra civile, mentre l'economia è a rotoli e la morte di centinaia di migliaia di giovani Greci è ancora fresca non sembra allettare nessuno, così Alessandra si ritira in esilio a Berlino dopo soli pochi mesi di impero (Marzo- Novembre).
In Italia il colpo di stato organizzato da Benito Mussolini fallisce miseramente quando le poche centinaia di camice nere marciano su Roma e vengono disperse dall'esercito regio (a differenza che nella HL Mussolini ha poco da rivendicare dato che l'Italia ha ottenuto le colonie, Trieste e Fiume); Mussolini trova rifugio alla corte
dell'imperatore del Giappone.

1929: Crollo della borsa e crisi economica pesantissima in tutto il mondo; le due Germanie cadono nella crisi più nera e lo stesso accade all'impero Bizantino che si ritrova praticamente privo del capitale tedesco che fluiva durante la grande guerra.
L'imperatore Ettore è costretto a cercare delle soluzioni economiche diverse e per farlo si appoggia agli Inglesi (la cui economia pur disastrata regge meglio di quella Tedesca).
In Italia, che è l'unica altra nazione (oltre alle Germanie) in cui la crisi impera, viene varata dal nuovo presidente del consiglio, Italo Balbo (ex Fascista, poco capace ma di grande carisma), la pratica dell'Autarchia che viene copiata in Grecia dove inizia a brillare la stella di Ioannis Metaxas che diventa ministro del commercio e poi premier alla fine del 1932.
Nella Germania del sud, Adolf Hitler, un ex-caporale austriaco con un odio indicibile contro Ebrei e Slavi, il quale crede fermamente solo nella superiorità della razza Germanica e cerca di creare una potente nazione Tedesca nel centro dell'Europa che guardi ad est, vince le elezioni con il suo partito Nazista e stabilisce la sua capitale nella città di Norimberga dopo aver nazificato la Germania.

1931: Il Giappone dichiara guerra alla Cina, usando come pretesto una violazione dei confini.

1933: Hitler ottiene che la Germania del Nord (più industrializzata e socialista) venga reintegrata nella Germania, i Francesi e gli Inglesi che credono nella sua buona fede accettano e poco dopo anche per il nord tedesco ci sarà più poco da fare, schiacciato dall'oppressione Nazista.
Le reazioni sono varie; L'Italia del presidente del Consiglio Antonio Gramsci (per la prima volta i socialisti hanno vinto le elezioni, per un pugno di voti, dopo anni di malgoverno della destra) si dichiara sfavorevole alla riunificazione e addirittura la Polonia minaccia di marciare su Norimberga.
Ma Costantinopoli e Stoccolma si dichiarano favorevoli.

1936: Il Giappone marcia trionfale in diverse città della Cina tra cui Nanchino, nella quale l'esercito nipponico commette dei crimini tremendi che gli fanno guadagnare il blocco commerciale da parte degli Usa e di varie potenze europee.
Intanto diventa presidente della Turchia Ismet Inonnu, succeduto alla guida della Turchia dopo la morte di Kemal Pascià Ataturk; alleanza con la Germania nazista "di cui la Turchia condivide le comuni origini ariane".
Giovanni Metaxas diventa primo ministro dell'impero dei Greci dopo un'elezione truffa e basandosi solo sull'appoggio dei militari.
In Spagna un tentativo di rivolta da parte del generale galiziano Francisco Franco viene bloccato dopo una breve guerra civile dai Catalani e dai baschi che ricevono l'appoggio di molte nazioni tra cui il Ponto e la Francia; abolizione della Monarchia e nascita della repubblica di Spagna su basi socialiste e democratiche ( si tratta comunque della più sinistrorsa e marxista tra le repubbliche Europee)

1937: Accordo anglo-americano per risollevare l'economia giapponese in funzione anti-turca, Bisanzio che pure non vede di buon occhio Inghilterra e Francia deve riavvicinarsi a Londra a causa della risorgente forza del Califfato Sciita di Isfhan che sembra anch'esso allettato dalla possibilità dell'Asse ariano tra Alman-Ata e Berlino; ciò sposta l'attenzione di Ettore verso le democrazie liberali (anche se egli non condivide assolutamente l'Ideologia liberale) e quando si trova di fronte alla scomoda posizione del suo primo ministro il re perde le staffe.
Metaxas ha messo fuori legge il partito comunista ed avviato la costruzione di un'imponente rete difensiva nel nord del paese per proteggere i Rodopi e la catena del Pindo da attacchi di Serbi e Bulgari, ma è poi incorso in sempre maggiore autoritarismo quando si è trovato di fronte l'opposizione politica; la sua lotta con l'opposizione assume proporzioni spiacevoli il 4 agosto quando elimina con un decreto legge alcuni articoli costituzionali che farebbero di lui un dittatore sul modello del Führer tedesco e del presidente Turco.
L'imperatore Ettore convoca il primo ministro al Grande Palazzo (il palazzo imperiale, mentre la sede del governo si trova nel più modesto palazzo delle Blacherne di fronte alla chiesa di Nostra signora) e lo invita a tornare su i suoi passi ma sembra non convincere il dittatore in fieri, che comunque oltre a queste misure di repressione avvia alcune riforme economiche come il fondo nazionale ellenico ed l'azzeramento dei debiti contratti dai contadini con il governo.

1938: Metaxas annuncia la sua intenzione di non tenere elezioni per il 1940 scatenando una dura risposta da parte delle opposizioni socialiste e dell'Italia che teme, essendo da poco caduta l'Austria nelle fauci Tedesche, di essere accerchiata da stati fascisti.
Ettore convoca per l'ennesima volta il premier e lo invita a dimettersi e tenere elezioni.
Metaxas si dichiara "fiducioso che l'esercito non tradirà il suo generale". Ettore lo prende come un insulto personale e lo fa arrestare, sebbene i soldati mugugnino nessuno di loro osa alzare un fucile contro l'imperatore.
Ettore sostituisce il primo ministro ribelle con il suo oppositore più acceso, il Liberale Themistoklis Sophoulis, il quale però non è in grado di traghettare il paese verso la normalizzazione e l'unico vero successo del suo governo (detto dei sei mesi) è il riconoscimento del Ponto e dell'Albania sulle frontiere del 1919.
Sale allora alla Blacherne il generale Teodoro Pangalos che nel 1917 aveva diretto il fronte Albanese.
Pangalos ratifica il trattato con il Ponto e, sebbene autoritario come Metaxas, è più rispettoso della carica dell'imperatore e soprattutto evita gli scontri diretti con l'opposizione cercando il più possibile di mantenere la struttura gerarchica dell'impero senza distruggere la costituzione.
Infine, spaventato dal fatto che i Tedeschi hanno occupato i monti Sudeti in Boemia-Moravia, e hanno stretto un alleanza con re Simeone di Bulgaria, egli si avvicina a Londra che come gesto di buona volontà condona il debito rimanente e cede l'Isola di Eubea all'impero.

1939: La Polonia rifiuta di cedere la Prussia e la Germania di Hitler dichiara guerra a Varsavia, gli Inglesi ed i Francesi dichiarano guerra a Berlino, Alma-Ata dichiara guerra alle due potenze: inizia la IIa guerra mondiale.
Lo scoppio della guerra terrorizza Ettore che non si aspettava un conflitto prima del 1942 o 1943; cosi Pangolos ottiene dal senato la dichiarazione di neutralità e un aumento del 200% del budget militare.
Intanto la Germania annienta la Polonia e la Francia mentre le truppe Turche avanzano in Ucraina e Lituania.
L'Armenia si schiera con gli alleati contro l'asse.
L'Italia del primo ministro Palmiro Togliatti dichiara guerra alla Germania.
I Tedeschi iniziano le operazioni contro l'Inghilterra e dopo accanite lotte prendono i passi alpini Italiani.
Ettore convoca il senato a Novembre dopo che i Nazisti hanno violato la neutralità Danese per annettere la Norvegia e minacciare la Svezia; il senato si dichiara pronto a chiudere gli stretti se necessario.
Il Lord dell'ammiragliato Winston Churchill accetta di cedere Creta e Cipro a Bisanzio se Costantinopoli accetta di chiudere gli stretti, ma Ettore rifiuta ancora pur limitandosi a far pagare un pedaggio più alto alle navi che trasportano rifornimenti o materiali militari.
Già dalla fine dell'anno la città diventa un centro spionistico senza precedenti, essendoci agenti di tutte le agenzie segrete del mondo.

1940: L'Ungheria dichiara guerra alla Germania dopo un fallito colpo di stato della destra nazionalista e nel tentativo di mantenere unite le minoranze nazionali.
Draza Mihailovic diventa presidente della Serbia ed estromettendo il re diventa duce del paese, la Serbia dichiara guerra all'Ungheria, lo stesso fanno la Moldavia e la Bulgaria.
Milano viene conquistata da Rommel il 21 marzo 1940; il fronte Italiano si stabilizza sulla Linea Gotica.
Lo Shah di Persia Mohammed Reza Pahlavi si dichiara "Luce degli ariani" e dichiara guerra all'Egitto ed all'Inghilterra.
Resa dell'Ucraina dopo alcuni mesi di assedio.
Sembra che le forze del Reich di Hitler siano destinate a vincere la guerra e molti esponenti Bizantini si domandano se non sia il caso di scendere in guerra con Berlino.
Tuttavia la battaglia d'Inghilterra, un feroce attacco aereo che dura settimane sopra i cieli dell'Inghilterra e che dovrebbe essere il preludio all'invasione militare, fallisce miseramente, e nonostante i danni provocati a Londra ed ad altre città inglesi, le Lufftwaffe è sconfitta e non può procedere all'invasione.
Inoltre a Ottobre dello stesso anno le truppe britanniche guidate dal Generale Montgomery riescono a respingere le truppe dello Shah ed a salvare Gerusalemme, cosicchè Ettore decide di rimandare la discesa in campo ed anzi inasprisce il Dazio contro i trasporti militari.
Il 3 dicembre cade Bubapest e finisce la repubblica d'Ungheria che viene divisa tra i vari membri dell'Asse ariano.

1941: Il fronte italiano si sposta ancora più a Sud e le truppe tedesche adesso combattono vicino a Roma; il re Vittorio Emanuele III si accorda segretamente con i Nazisti per fuggire in Inghilterra ed abbandona il paese, Palmiro Togliatti viene assassinato mentre esce dal palazzo del governo provvisorio di Napoli da esponenti del Partito dei Fasci che è favorevole all'ingresso dell'Italia e delle sue colonie in guerra con i tedeschi.
Gli succede il leader centrista Alcide De Gasperi; il 5 Luglio dopo un'accesa discussione il Papa Pio XII abbandona Roma e viene accolto dal patriarca di Costantinopoli Beniamino I° che lo riceve con grandi onori: le proteste del Reich cadono nel vuoto perché il Papa "sta semplicemente compiendo un viaggio all'estero a trovare il suo fratello nella fede il patriarca di Costantinopoli" come Pio XII dichiarerà in greco alla radio di Costantinopoli.
Hitler accusa Ettore di minacciare la pace con la Germania ma l'imperatore greco ottiene dagli Inglesi, ora guidati da Churchill, la protezione della marina imperiale in caso di guerra.
I Giapponesi attaccano il porto turco di Vadlivanz (HL Vladivostok) con un violento attacco a sorpresa nel quale annientano la flotta turca del Pacifico, sebbene agendo in questa maniera sdegnino il mondo, le proteste sono limitate; l'esercito Giapponese inizia a marciare verso la Siberia Turca.

1942: L'Albania di re Zog chiede l'intervento delle truppe greche per evitare di cadere preda delle forze del Reich, il 5 maggio le truppe del generale Katsimitros Charalambos entrano a Tirana con due divisioni dell'esercito greco ed occupano l'Albania "per prevenire eventuali azioni di terzi contro la nostra nazione", come dichiara l'imperatore Ettore.
Nonostante le proteste dell'imperatore Ettore la Germania impegnata a combattere contro gli Anglo-Italiani sulla linea Gustav non può intervenire.
Intanto i Giapponesi hanno completato la conquista della Manciuria interna e marciano trionfali verso l'interno della Siberia; la qual cosa costringe i Turchi a ritirare divisioni dall'Europa e dal medio oriente causando la pesante sconfitta di Damasco dove le forze Franco-Inglesi di Montgomery catturano la città e la costringono alla resa.
Hitler decide di dichiarare guerra alla Spagna ed all'Andalusia per impossessarsi dei porti di Gibilterra e Cadice; ma come per Napoleone l'avanzata in quella terra aspra sarà difficilissima a causa di una lotta partigiana senza esclusione di colpi.

1943: Hideki Tojo, comandante delle armate Giapponesi in Siberia. ottiene la grande vittoria di Sibir, occupa la città e di fatto taglia in due la nazione Turca dividendo Alma-Ata da Suleymanya.
I tedeschi dichiarano una guerra sottomarina illimitata e cosi facendo attaccano a sorpresa la flotta Usa ancorata a NewYork, scatenando il panico e le vivaci proteste degli Usa che mettono in moto la loro macchina bellica.
Intanto le truppe di Hitler occupano Toledo e Cordoba istallando due nazioni fantoccio nella Spagna e assediando Gibilterra.
Tuttavia la situazione si sta facendo difficile per i tedeschi che, pur controllando l'Europa, non hanno ottenuto successi in oriente che invece sembra essere decisivo per vincere.

1944-1945: La guerra in Europa entra in una fase di stallo, mentre in oriente solo l'invio dell'Afrika Korps di Rommel ha impedito alla Persia di venir schiacciata dagli Inglesi.
L'Italia si arrende alle forze tedesche che entrano a Napoli, ma la Sicilia viene protetta dalle truppe Anglo-americane, che impediscono a Guderian di prendere Messina.
Infine, mentre i giapponesi avanzano in Siberia e le rivolte degli Ucraino-Russi si estendono a tutta la parte occidentale della Turchia, gli Americani sganciano due bombe atomiche, una su Potsdam (ex residenza dei re di Prussia) e l'altra su Peemenude, base missilistica Nazista.
Al rifiuto di Hitler di arrendersi viene nuclearizzato il nido dell'Aquila all'interno del quale si trovavano molti esponenti del Reich.
Nel marzo del 1945 le truppe tedesche si ammutinano e un colpo di stato, organizzato dai generali della Wermacht, cattura e depone Adolf Hitler che però si suicida prima di venir consegnato agli Alleati.

Filobeche

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Per leggere una versione della stessa ucronia scritta da Iacopo Maffi, cliccate qui.

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