Polonia Restituta

di Never75 e Tommaso Mazzoni

Lo stemma degli Czartoryski Re di Polonia

Lo stemma degli Czartoryski Re di Polonia

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Il discorso parte dall'idea di Never75:

La rivolta polacca-lituana-bielorussa contro lo zar nel 1863 sulle prime pareva avere successo. Non solo alcuni Stati Europei avevano mostrato aperta simpatia per gli insorti, ma addirittura Pio IX (!) incredibile ma vero, aveva ordinato una preghiera speciale per la vittoria degli oppressi cattolici contro i russi ortodossi.

Anche Napoleone III guardò con estrema simpatia agli insorti e fu lì lì per intervenire. Poi però, distratto da altre faccende, non appoggiò ulteriormente la causa e gli insorti furono abbandonati al loro destino.

Oltretutto un'altra grande potenza che avrebbe visto di buon occhio una Polonia indipendente era la Gran Bretagna. Mettiamo il caso che queste due potenze riescano ad appoggiare concretamente i ribelli, supportati in questo anche da altre nazioni che avevano simpatia per gli insorti (Portogallo, Svezia, Italia).

In questo caso la Russia da sola ormai (Austria e Prussia da lì a breve saranno impelagate nella guerra contro la Danimarca) deve venire a patti, dovendo riconoscere l'indipendenza almeno a Polonia e Lituania.

Viene pertanto ricostituito un Regno di Polonia indipendente coincidente pressappoco al Ducato di Varsavia napoleonico (eccetto i territori in possesso alla Prussia) con in più la piccola Lituania.

Benché piccolo e quasi senza sbocco sul mare, il Regno di Polonia potrebbe svolgere una funzione importantissima come cuneo fra i tre imperi confinanti. Innanzitutto anche i polacchi sottomessi ad Austria e Prussia potrebbero ribellarsi a loro volta, visto il successo dei loro fratelli, e annettersi alla madrepatria.

Ovvio che tutto questo scompaginerebbe il già fragile equilibrio delle Tre Corti del Nord. Probabile che Austria, Prussia (poi Germania) e Russia accantonino le loro divergenze sui Balcani e rimangano alleate. Napoleone III che, dopo essersi preso il merito di aver riunificato l'Italia, potrebbe dire altrettanto della Polonia e la Francia manterrebbe ancora il prestigio di grande potenza, mantenendo altresì una solida alleanza con il Regno Unito. Forse anche l'Impero Turco può trarre giovamento dalla situazione, in questo caso, però, diventerebbe molto più filo-britannico che filo-germanico. Altre conseguenze: la guerra franco-prussiana non scoppierebbe per paura di un intervento inglese. Viene proclamato ugualmente il Reich Tedesco ma senza l'Alsazia Lorena e la Baviera. Lo Stato pontificio rimane anche se ridotto al solo Lazio.

Probabili schieramenti di un'eventuale Guerra Mondiale: Russia, Austria, Germania contro Gran Bretagna, Francia, Italia, Polonia e Impero Ottomano.

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Gli risponde Kalos1597:

Obietto solo su due dettagli... la Gran Bretagna ha offerto altre volte il suo appoggio a questo tipo di iniziative, l'esempio più calzante credo che sia il sostegno all'impresa dei Mille (le navi inglesi che "casualmente" fanno da scudo al Piemonte e al Lombardo), ma a Napoleone III non è mai fregato nulla di ciò continuando a perseguire la sua politica di potenza proprio per colmare il gap con i britannici. Secondo, perché mai l'Impero Ottomano si allea con l'Intesa? Dopotutto aveva buoni rapporti con i tedeschi in virtù degli investimenti fatti da questi nel proprio territorio e mal soffriva il controllo britannico di Suez...

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Anche Enrico Pellerito dice la sua in proposito:

Mi permetto di aggiungere che durante la rivolta l'impero russo fece un accordo con la Prussia consentendo alle truppe del primo di penetrare nel territorio della seconda per inseguire ed eliminare gli insorti polacchi che cercavano una via di fuga (accordo firmato a Pietroburgo dal generale prussiano Costantin von Alvensleben, inviato di Bismarck, da poco più di sei mesi primo ministro prussiano).

Non vedo quindi molto probabile, sebbene riconosco la plausibilità del POD, che la Polonia zarista diventi indipendente, in quanto la Russia zarista non era del tutto isolata; e ciò nonostante l'esistenza di un'intesa diplomatica che vedeva unite Londra, Parigi e Vienna in contrapposizione al blocco, definito ultra-reazionario, di San Pietroburgo e Berlino sulla questione della rappresaglia zarista contro gli insorti.

Non sarebbe bastata da sola la pressione delle opinioni pubbliche britannica e francese (fermo restando che i relativi governi, specie quello di Napoleone III, consideravano importanti solo le opinioni espresse dai ceti sociali abbienti e mercantili) a poter influenzare le scelte di Palmerston a Londra o di Baroche (per non parlare di Rohuer) a Parigi in merito alla politica estera.

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Never75 però obietta:

Caro Enrico, ciò che dici è vero. Però è anche vero che pure la Prussia aveva i suoi problemi in quegli anni. Anche lei aveva i "suoi" polacchi da tenere a bada. Oltretutto l'accordo firmato con la Russia di quegli anni venne scoperto e attirò sulla Prussia gli odi delle principali potenze. Si rischiò addirittura che l'Italia dichiarasse guerra alla Russia! E se l'avesse davvero fatta?

Bismarck comunque non era un illuso: se Francia e Regno Unito, uniti, fossero intervenuti per dar manforte ai polacchi, non sarebbe intervenuto direttamente, le sue priorità erano altre. Dato che poco dopo inizierà la guerra contro la Danimarca, il rischio era di trovarsi impegnato su troppi fronti. Per questo ipotizzavo una Conferenza internazionale per evitare una Guerra del Tutti-contro-tutti.

Quanto a te, Kalos1597, se Regno Unito e Francia danno il loro appoggio per la creazione di una Polonia indipendente anche i loro rapporti sono migliori. Oltretutto l'alleanza è opportuna per bilanciare l'Asse Russo-Austro-Germanico. Senza Sedan la Francia inizia sì la sua avventura coloniale, senza però infastidire eccessivamente il Regno Unito.

In questo POD la Turchia rimane legata al Regno Unito perché Russia e Austria sono alleate con la Germania. Per questo lei ha bisogno dell'apporto britannico (e della sua flotta) per evitare e pervenire nuove invasioni o perdite territoriali.

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Kalos1597 però non si dà per vinto:

A dirla tutta i francesi avevano già iniziato l'avventura coloniale e tentato espansioni in Siria e in Messico e non penso che ciò fosse gradito ai britannici che non erano pronti a esporsi in prima persona, salvo rari casi (guerra di Crimea) in cui vedevano minato il "concerto delle nazioni"... Napoleone, così come il suo illustre omonimo, vedeva ancora la Gran Bretagna come una rivale se non un nemico. Ciò che ha unito francesi e britannici è stata la comune antipatia verso i teutonici, che non sono i "cattivi" di questo POD. Quanto all'Impero Ottomano era visto come una preda anche dalla Francia e dalla Gran Bretagna, infatti la formula diplomatica ideale sarebbe stata "meglio soli che male accompagnati", puntando sul consolidamento interno di uno stato in crisi da tre secoli, purtroppo per loro, i sultani di Costantinopoli non hanno mai brillato per lungimiranza e saggezza politica.

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Never75 ribadisce:

Sull'Impero Ottomano hai ragione. Forse avrebbero fatto meglio a rimanere neutrali. Ma, a quel punto, sarebbe diventato una bella torta da spartire, come e meglio dell'Africa.

Su Napoleone III invece dissento. A differenza dell'illustre zio, lui cercò sempre un'intesa con il Regno Unito. Non a caso scelse proprio Albione (non ancora perfida!) per il suo esilio. Con il Regno Unito le posizioni coincisero non solo per la Crimea e per la situazione italiana. Francia e Regno Unito stipularono accordi commerciali, ebbero una politica condivisa sulla Guerra Civile Americana, ecc.

La stessa avventura messicana sarebbe fallita già sul nascere se l'Inghilterra non fosse stata d'accordo.

I rapporti entrarono in crisi proprio alla vigilia della Guerra con la Prussia. Tanto che Bismarck addirittura cercò un'alleanza con gli inglesi.

E ora, un piccolo spin-off. A quale dinastia potrebbe essere assegnato il trono di Polonia? A un Savoia? A uno dei tanti principotti tedeschi? O, perché no, a qualche ex regnante degli Stati italiani? In quanto cattolici, sarebbero stati bene accolti tanto i Borbone che i Lorena che gli Asburgo-Este.

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Ma Tommaso Mazzoni propone:

Un solo nome, Władysław Czartoryski (1828-1894).

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Ridiamo ora la parola al grande Enrico Pellerito:

Assolutamente concorde. Sarebbe l'effetto coagulante per coalizzare i polacchi e i lituani. E condivido anche l'analisi su Napoleone: ad esempio, la posizione nei riguardi della Confederazione americana fu sempre allineata a quella britannica e se Londra avesse deciso una qualche iniziativa anche a carattere militare nel Nuovo Mondo, l'impero francese le sarebbe stato a fianco.

Parlando dell'Impero Ottomano la posizione espressa da Kalos1597 non è errata ma l'influenza tedesca non era ancora molto forte in quel periodo storico; bisognerebbe, quindi, considerare che i turchi preferirebbero essere vicini a chi può diventare nemico del loro principale avversario in essere al momento, cioè la Russia.

Tornando a Farini, invece, quel gesto era dettato dal suo, ormai palese, squilibrio mentale: non c'erano poi molti motivi per cui, da solo (!!!), il neonato Regno d'Italia entrasse veramente in conflitto con l'Impero russo; sappiamo bene che, oltre ai problemi non da poco che emergevano nell'opera di fondere varie realtà in un'unica struttura burocratica ed amministrativa, i governanti italiani dovevano affrontare il cosiddetto brigantaggio e solo un impegno "diretto" come la III guerra d'indipendenza stornò l'attenzione militare di Torino.

Ben altra questione se si fosse reso necessario l'intervento nei confronti dell'Impero russo (e anche verso la Prussia) qualora Londra e Parigi avessero preso una qualche iniziativa a carattere militare.

Questa eventualità è sempre stata un mio pallino riguardo alla nefasta possibilità che scoppiasse un conflitto europeo di dimensioni "napoleoniche" proprio a causa delle motivazioni previste da Max nel POD; fra l'altro io ho ipotizzato che il detto conflitto si trasformasse da subito in una guerra mondiale coinvolgendo anche i contendenti della guerra civile americana.

Questo perché il blocco russo-prussiano era nei fatti completato dagli USA (non certo per questioni di comune osservanza politica, ma esclusivamente per fattori strategici).

Washington non gradiva, ovviamente, "l'interferenza" europea in Messico, e sapeva bene che Francia e Regno Unito, anche se facevano affari con gli USA, vedevano di buon occhio la possibilità che oltre oceano esistessero più nazioni invece che un'unica potenza continentale; ben accettate erano, quindi, tutte le tensioni che avessero visto Londra e Parigi impegnate altrove.

Nel periodo in questione, fra l'altro, lo zar inviò le proprie navi negli USA, onde poter meglio eventualmente agire contro la flotta britannica se il problema della rivolta nei propri territori occidentali avesse portato ad una crisi.

Qui Max ipotizza che il blocco avverso agli imperi britannico e francese comprende anche Vienna, mentre io, considerando la posizione asburgica sulla questione degli insorti polacchi, che non solo polacchi poi erano, avrei visto l'allora impero austriaco schierato contro Berlino e San Pietroburgo (siamo ancora lontani dall'Alleanza dei tre imperatori).

Tempo fa questa mia posizione mi venne intelligentemente contestata (proprio in questa lista ma non ricordo più di preciso da chi) osservando sia che la tensione con la Prussia per la supremazia nel mondo germanico era appena nata e quindi certi aspetti non potevano incidere su quella che, apparentemente, era una serena "cuginanza", sia il quadro strategico militare, che avrebbe visto Vienna alla mercé delle armate russe e prussiane, consigliandole un'accorta politica di neutralità.

Riguardo all'esercito zarista, va detto che esso era considerato una massa enorme di uomini ma che, al di la di alcuni reggimenti d'élite, non rappresentava una forza così poi tanto temibile, condizione che si sarebbe organicamente protratta fino al primo conflitto mondiale, a causa di varie problematiche relative alla dottrina d'impiego, all'organizzazione e alla struttura logistica.

Perfino Bakunin nei suoi scritti fece un breve accenno riguardo la combattività dei russi, che a suo parere sarebbe stata effettiva ed efficace solo nel caso di subire un'invasione della madrepatria, la "rodina" (proprio come si sarebbe verificato nel secolo successivo contro il nazismo); gli analisti militari della seconda metà del XIX secolo ritenevano che le armate zariste erano ampiamente sufficienti nel contrastare fenomeni come la rivolta del gennaio 1863, mantenere il cosiddetto ordine pubblico e procedere alla conquista di territori in Asia centrale, dove il contrasto era portato da agguerrite ma esigue forze dei popoli ceceni, daghestani et similia.

Cosa ben diversa sarebbe stato avanzare in territori europei confrontandosi con eserciti disciplinati ed organizzati, come in fondo era quello austriaco.

Da qui mi sento di affermare che a Vienna non avrebbero avuto eccessivi problemi a misurarsi, nel quadro di una guerra di coalizioni, con la Russia. Differente aspetto l'esercito prussiano, un boccone molto più difficile, non solo da digerire ma pure di provare a mangiare; consideriamo, comunque, l'impegno che sarebbe derivato per quest'ultimo nel fronteggiare non soltanto le armate austriache e degli altri stati tedeschi meridionali, ma anche l'Armée imperiale francese... e il pericolo che forze britanniche sarebbero potute sbarcare nel Regno di Hannover.

Chiusa la digressione, anch'io ritengo che la molteplicità degli interessi di tutti gli attori in gioco ha realmente costituito negli anni '60 del XIX secolo una mistura esplosiva, pure perché vi era una paradossale conflittualità di fondo inerente ai detti interessi, come, ad esempio, la necessità che vedrà legate Berlino e Vienna sulla questione dei ducati danesi mentre contemporaneamente ognuno cercava di primeggiare politicamente nell'area di lingua tedesca, oppure la proiezione di potenza su territori distanti (tipo la Russia che avanzava in Asia centrale ma non voleva e non poteva dimenticarsi dei Balcani) che scompaginava i giochi creando collaborazioni in determinate zone con alcune nazioni, competitrici in altri teatri.

Alla fine il grande casino fu rinviato di mezzo secolo solo perché alcune situazioni esplosero in maniera circoscritta, come la guerra austro-prussiana e quella franco-prussiana.

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Allora Tommaso Mazzoni prova a buttar giù una Timeline:

1863, 22 Gennaio:, Inizia la Guerra d'Indipendenza Polacco-Lituana.

7Aprile: Incontro a Roma fra il ministro degli Esteri Britannico John Russel e quello Francese Edouard Drouyn de Lhuys; viene deciso di appoggiare gli insorti Polacchi, in chiave anti-prussiana e anti-russa.

18 Aprile: Incontro a Berlino fra il ministro Russel e il cancelliere Bismark; quest'ultimo ottiene garanzie riguardo alla neutralità dell'Inghilterra nella futura Guerra con la Danimarca, e in cambio ritira l'appoggio alla Russia.

7 Maggio: Una flotta anglo-francese sbaraglia la debole flotta del Baltico Russa, e sbarca in Lituania, portando sostegno agli Insorti.

27 Giugno: (Con sei mesi di anticipo sulla nostra timeline) Il Governo provvisorio emana il decreto della terra, che, promettendo terre ai contadini che si arruolano, aumente di molto i numeri dell'Esercito Indipendentista, ora comanadto da Romuald Traugutt.

30 Settembre: Il Governo provvisorio di Varsavia proclama la rinascita del Regno di Polonia e del Granducato di Lituania, in unione personale sotto la corona del Principe Wladyslaw Czartorisky, con il nome di Ladislao V. Rinasce il Coomonwealth Polacco-Lituano. Il Nuovo re nomina il Rosso Jaroslaw Dabrowsky primo ministro, con il Bianco Antanas Mackevičius come vice.

20 Ottobre: Le truppe Anglo-Franco-Polacco-Lituane infliggono ai Russi la durissima sconfitta di Opatow.
Lo Zar Alessandro II comincia a capire che rischia seriamente di trovarsi in una seconda Crimea.

1864, 4 Aprile: Il Generale Mikahil Muravyov, detto il Boia, viene sconfitto ed ucciso nella battaglia di Vilnus dallle Truppe Polacco-Lituane del generale Jozef Hauke-Bozak.

5 Agosto: Firmato il Trattato di Londra, che riconosce l'indipendenza del Regno di Polonia e Lituania, nei territori della Polonia del Congresso, più la nostra Lituania. Nonostante l'insoddisfazione dei Nazionalisti, il giorno diventa festa nazionale del nuovo stato.

1865, 7 Aprile: Entra in vigore la nuova costituzione, federale, parlamentare, liberale e monarchica.

7 Maggio: Prime libere Elezioni del Coomonwealth, Il Partito Popolare-Conservatore del Commonwealth di Traugutt vince le elezioni, in coalizione con i Liberali. Il governo Traugutt rispetta i diritti della Chiesa Cattolica, che anzi viene risarcita per le perdite subite negli anni della dominazione Russa. Mantiene gli impegni presi con i contadini, e potenzia l'esercito, in vista di un probabile tentativo Russo di riconquista.

1866: Il Giovane Governo Polacco si schiera con la Prussia nella guerra contro l'Impero Asburgico. A Leopoli, l'esercito Austriaco guidato da Leopold Gondrecourt è sconfitto dai Polacco-Lituani di Jozef Hauke-Bozak. La Galizia è unita al Commonwealth, è la Seconda Guerra d'Indipendenza.

1870: Nuove elezioni il Partito Social-Democratico del Commonwealth vince con la promessa di nuove riforme sociali; Inizia l'industrializzazione di Varsavia e Vilnius.

1873: Seconda Santa Alleanza fra L'Impero Tedesco (Privo di Alsazia e Lorena), l'Impero Austro-Ungarico e l'Impero Russo.

1874: Trattato Anglo-Polacco e Lituano, in funzione Anti-Santa Alleanza.

1875: Elezioni Polacco-Lituane; Confermato Dobrowsky.

1876: Muore Napoleone III, gli succede il figlio Napoleone Eugenio, con il nome di Napoleone IV.

1880: Alle elezioni del Sejim, la maggioranza passa al Partito Popolare-Conservatore; Alfred Józef Potocki, è il nuovo Primo Ministro del Regno, fautore di una politica distensiva con gli Imperi centrali.
Muore l'Imperatore dei Francesi Napoleone IV, gli succede il cugino Giuseppe Napoleone, Napoleone V.

1881: Con l'appoggio della Gran Bretagna la Polonia-Lituania ottiene il via libera per precedere la Francia nell'annettere una piccola parte della Guinea (la nostra Guinea Francese); La Colonia è battezzata Nuova Galizia, e la capitale è Wladyslawpol (H.L. Conakry).

1883: Congresso di Berlino, confermato il possesso Polacco-Lituano della Nuova Galizia.

1885: Potocky è rieletto primo Ministro. Inizia una stagione di grande fioritura culturale nel Regno.

1889: Muore all'improvviso il Primo Ministro Polacco-Lituano Potocky, gli succede il Ministro degli Interni Kazimierz Badeni.

1890: Il Partito Popolar-Conservatore rivince le Elezioni, e Badeni è confermato Primo Ministro.

1891: Muore l'Imperatore dei Francesi, l'amatissimo Napoleone V, gli succede il figlio Vittorio Napoleone, Napoleone VI.

1893: Muore il principe ereditario di Polonia e Lituania, August, con grande dolore del sovrano.

1894: Muore Re Ladislao V di Polonia e Lituania, gli succede il secondogenito Adam Ludwik, che sale al trono con il nome di Luigi II.

1895: Considerato poco capace, il Primo Ministro Badeni conduce il suo partito alla sconfitta elettorale; gli succede il Liberal-Democratico Jonas Basanavičius, che rafforza il federalismo.

1897: Avvicinamento tra Impero Francese e Impero Ottomano.

1900: Vittoria dei Liberal-Democratici e conferma di Basanavičius primo ministro.

1903: Nasce la Quadruplice Intesa fra Francia, Polonia, Gran Bretagna e Impero Ottomano; in reazione, l'Italia si unisce alla Triplice Alleanza.

1905: Il Partito Popolar-Conservatore torna al potere, con Roman Dmowsky primo ministro; Dmowsky promuove l'estensione del suffragio.

1907: La Polonia-Lituania concede il voto alle donne.

1910: Dmowsky è confermato Primo Ministro. I venti di Guerra lo spingono ad intensificare la corsa agli armamenti e l'industrializzazione pesante, pur rimanendo fermo assertore di un approccio diplomatico alla risoluzione delle controversie internazionali.

1914-1919: Prima Guerra Mondiale. Schieramenti: dell'Intesa fanno parte Regno Unito, Impero Francese, Serbia, Montenegro, Belgio, Polonia-Lituania, Impero Ottomano, Emirato di Ha'il, Italia (dal 1915), Grecia (dal 1916), Romania (dal 1916), Stati Uniti (dal 1917), Giappone (dal 1917); dell'Alleanza fanno parte Impero Tedesco, Austria-Ungheria, Impero Russo, Bulgaria ed Emirato del Nejeb. L'assassinio a Sarajevo dell'Arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono d'Austria e Ungheria, a causa di un giovane nazionalista Serbo di nome Gavrilo Princip, causa reazioni a catena.

Intesa (Leaders)

Alleanza (Leaders

Gran Bretagna

(Re-Imperatore Giorgio V,

Primo Ministro Herbert Arsquith,

Generale John French,

Generale Douglas Haig,

Generale Hugh Trenchard,

Ammiraglio Rosslyn Wemyss ,

Generale Jan Smuts,

Generale Jodha Jung Bahadur Rana,

Generale Arthur Currie,

Generale Alfred William Robin,

Generale John Monash)

Germania

(Imperatore Guglielmo II.

Cancelliere Theobald von Bethmann-Hollweg,

Feldmaresciallo Helmut von Moltke Jr,

Feldmaresciallo Erich von Falkenheim,

Feldmaresciallo Paul von Hindenburg,

Grand'ammiraglio Alfred von Tirpitz,

Ammiraglio Reinhard Sheer,

Generale Max Hoffmann,

Colonnello Paul von Lettow-Vorbeck.)

Francia,

Primo Ministro Georges Clemenceau,

Maresciallo Ferdinand Foch,

Maresciallo Philippe Petain,

Maresciallo Henri Merlin,

Ammiraglio Dominique-Marie Gauchet.

Ammiraglio Jean-François-Charles Amet,

Ammiraglio Pierre-Alexis Ronarc'h,

Generale Milan Ratislav Stefanic)

Austria e Ungheria,

(Imperatore Francesco Giuseppe,

Imperatore Carlo,

Primo Ministro Austriaco Karl von Sturgkh,

Primo Ministro Austriaco Ernest von Koerber,

Primo Ministro Ungherese Istvan Tirszla,

Primo Ministro Ungherese Sandor Wekerle,

Felmaresciallo Friedrich von Asburg,

Maresciallo Konrad von Hotzendorf,

Maresciallo Arthur Arz von Straussenburg,

Generale Svetozar Boreovic,

Grand'ammiraglio Anton Haus,

Ammiraglio Maximillian Njegovan,

Ammiraglio Miklos Horty.)

Serbia

(Re Pietro I,

Principe Alecsander Karadeorghevic,

Primo Ministro Nicola Pasic,

Felmaresciallo Radomir Putnik,

Generale Zivojin Misic,

Generale Stepa Stepanovic)

Russia

(Zar Nicola II,

Generale Nikolaj Nikolaevitch Romanov,

Generale Aleksei Brusilov.

Generale anton Denikin,

Ammiraglio Alecsander Kolchak

Ammiraglio Nikolai Essen )

Montenegro

(Re Nicola I

Primo Ministro Janko Vukotic

Generale Bozidar Jankovic.)

Bulgaria

Zar Ferdinando I,

Primo Ministro Vasil Radoslaslov,

Maresciallo Nikola Zhekov

Generale Georgi Teodorov,

Generale Kostantin Zhostov

Generale Kostantin Zhostov

Tenente Generale Vladimir Vazov.)

Belgio

(Re Alberto I,

Primo Ministro Jaques de Broqueville

Generale Félix Wielemans,

Generale Gérard Leman,

Generale Charles Tombeur,

Comandante Charles Goor)

Emirato del Nejeb

(Emiro Abd'al-aziz Ibn Saud)

Polonia e Lituania

(Re Luigi II,

Primo Ministro Roman Dmowsky,

Generale Jozeph Piltzudsky,

Generale Lucjan Żeligowski,

Generale Silvestras Žukauskas,

Ammiraglio Nogumil Nowotny.)

 

Impero Ottomano

(Sultano Mehmed V,

Gran Vizier Mehmed Adil Ferid,

Gran Maresciallo Mustafa Fevzi Çakmak,

Generale Ismail Enver ,

Generale Mustafa Kemal,

Generale Ahmed Djemal,

Ammiraglio Ahmed Arifi .)

 

Emirato di Ha'il

(Emiro Saud II al-Rasheed)

 

Italia ( dal 1915)

(Re Vittorio Emanuele III,

Primo Ministro Antonio Salandra,

Primo Ministro Paolo Boselli,

Primo Ministro Vittorio Emanuele Orlando,

Maresciallo Luigi Cadorna,

Maresciallo Armando Diaz,

Generale Giovanni Ameglio,

Grand'ammiraglio Paolo Thaon di Revel,

Ammiraglio Luigi di Savoia-Aosta.)

 

Grecia (Dal 1916)

(Re Costantino I,

Primo Ministro Eleftherios Venizelos.

Generale Panagiotis Danglis,

Generale Iohannes Metaxas,

Ammiraglio Sofoklis Dousmanis )

 

Romania (dal 1916)

8Re Ferdinando I,

Primo Ministro Ion Bratianu,

Generale Alexandru Avarescu,

Generale Eremia Grigorescu,

Ammiraglio Vasile Urseanu.)

 

Stati Uniti

(Presidente Woodrow Wilson,

Segretario della Guerra Newton Baker,

Generale John Pershing,

Ammiraglio William Sims,

Genarale Mason Patrick.

 

 

1915: Respinto il tentativo di mediazione di Papa Benedetto XVI. L'attacco Italiano all'Austria consente di rendere più sopportabile la pressione sulla Polonia-Lituania, che comunque respinge una prima offensiva.
Inutili i tentativi Polacchi in Pomerania, più fruttuosa la penetrazione ad Est, dove riescono a riunirsi agli Ottomani sul Mar Nero.
Dmowsky forma un governo di unità nazionale coi Social-Democratici e i Liberal-Democratici.

1916: Varsavia è presa dai Tedeschi, ma a Sud la Galizia resiste all'assedio; I Russi, addirittura, subiscono una grave sconfitta presso i Laghi Masuri.
Crollo del fronte Russo; 
Il Generale Piltzudsky, a questo punto riesce a liberare Varsavia dai Tedeschi, e inizia ad attaccare la Pomerania, senza troppo successo.
La Bulgaria entra in Guerra con la Russia, mentre Romania e Grecia entrano in guerra contro di lei.
Muore l'Imperatore Austro-Ungarico Francesco Giuseppe, gli succede il nipote Carlo.

1917: Gli Stati Uniti entrano in Guerra a favore dell'Intesa, e mandano truppe in Francia e in Polonia-Lituania.
Mentre la Pomerania resta ben difesa, truppe Polacche, favorite dall'insurrezione dei Polacchi di Masovia, conquistano la regione, e la Slesia orientale e assediano Danzica.
Rivoluzione Russa.
Il fronte Austriaco si indebolisce, e gli Italiani vincono una grande battaglia a Caporetto.

1918: Presa di Danzica, il pareggio navale Tedesco nella battaglia dello Jutland consente finalmente alle navi Britanniche di sbarcare massicciamente sul fronte Orientale.
Pace di Brest-Litovsk, il Governo Bolscevico cede la Crimea, il Caucaso e l'Asia Centrale all'Impero Ottomano( riconquisterà poi il Caucaso), e tutta Sakhalin e la Manciuria Russa al Giappone. La Polonia-Lituania riporta i suoi confini orientali a quelli del 1660.
Una rivoluzione Comunista in Germania (ma non in Baviera ne in Baden, rimasti neutrali), è repressa nel sangue dai Frei Korps, gruppi di sbandati di ritorno dalla guerra, usati dal nuovo governo Social-Democratico per riportare la pace, prima di proclamare la fine dell'Impero, e l'inizio della Repubblica di Weimar.
A Vittorio Veneto, gli Italiani sfondano il fronte Austriaco.
L'Impero Asburgico è dilaniato dall'interno. Carlo d'Asburgo fugge in Ungheria, sotto protezione Italo-Franco-Ottomana.

1919: Pace di Parigi, la Pomerania e la prussia Orientale restano Tedesche, ma Mazovia, Lituania Tedesca e Slesia Orientale diventano parte del Commonwealth Polacco-Lituano.
Gli Italiani ottengono l'Istria costiera, ma gli utopici 14 punti di Wilson negano loro Fiume e l'interno Dalmata. Vittorio Emanuele Orlando lascia le trattative furente, e quando ritorna, scopre che l'Impero Coloniale Tedesco è stato spartito dalle altre nazioni; persino la Polonia-Lituania ha ottenuto qualcosa, il piccolo Togo.
Vittorio Emanuele Orlando piange molte lacrime, ma non ottiene nulla.
Nasce il mito della Vittoria Mutilata.
Dmowsky, che soffre di prostata, commenta "potessi io pisciare come egli piange!"
Piltsudsky commenta profetico "Non abbiamo firmato una pace, ma una tregua di vent'anni!"
Carlo d'Asburgo è lasciato sul trono d'Ungheria. 
La Macedonia Bulgara viene divisa fra Grecia e Serbia, che può annettere anche il Montenegro, la Croazia, la Slovenia e la Bosnia e formare il Regno di Yugoslavia. La Romania ottiene la Bessarabia, la Transilvania e la Dobrugia.
La Tracia Occidentale passa alla Grecia.
Il Commonwealth Polacco-Lituano cambia nome in Regno federale del Międzymorze, il Regno fra i mari.

1919-1920: Guerra Międzymorze-Unione Sovietica,
L'esercito del Regno, guidato dal Maresciallo Piłsudski sconfigge sul fiume Vistola l'Armata Rossa guidata da Michail Tuchačevskij.

1920: Nasce la Società delle Nazioni, di cui il Międzymorze è membro fondatore.
Il Partito Social-Democratico candida a sorpresa il Maresciallo Piłsudski, che diventa Primo Ministro. Subito, Piłsudski inizia la ricostruzione, e negozia il Trattato di Riga con l'Unione Sovietica.

1921: Firmato il Trattato di Riga, con cui il Regno e l'Unione si riconoscono reciprocamente.
Con l'aiuto Ottomano, l'Emiro di Ha'il sconfigge definitivamente i Sauditi, e fonda il Regno dell'Arabia Rashidita.
Mustafa Kemal, eroe di Guerra, diventa Gran Vizier dell'Impero ottomano, e riforma lo stato, in senso moderno, laico e federale.

1922: In Italia Benito Mussolini diventa Primo Ministro.

1924: Adolf Hitler tenta un colpo di stato, finisce in carcere e li scriverà il suo delirante programma politico, il "Mein Kampf".

1925: Rieletto Piłsudski primo ministro; avviato un massiccio programma di industrializzazione.

1926: Firmato un trattato di mutua assistenza contro l'Unione Sovietica con l'Ungheria del Primo Ministro e Reggente Horty e la Bulgaria.

1929: Gravissima crisi economica, causata dal crollo della Borsa di New York.

1930: Confermato Piłsudski, che reagisce alla crisi con un'ampia serie di investimenti pubblici, il cosiddetto Nowy Ład, il nuovo corso, che sarà imitato da Roosevelt nel 1932.
Il Międzymorze è l'unica squadra europea, insieme alla Francia, a prendere parte al Primo Mondiale di Calcio della storia, giocatosi in Uruguay.

1934: Mondiale Italiano di Calcio, Terzo posto onorevole per il Miedzymorze.

1935: Dopo aver vinto per la quarta volta le elezioni, Piłsudski muore; nuovo primo ministro è Norbert Barlicki, Ministro della Giustizia del Governo Piłsudski.

1937: Muore il Re Luigi II, gli succede il figlio Augustyn, con il nome di Augusto IV.

1938: Le minacce tedesche portano alla caduta del governo Barlicki e a nuove elezioni, vinti dai Nazional Popolari di Antanas Smetona.
Smetona è l'unica voce ad opporsi all'appeasement a tutti i costi.

1939-1945: Seconda Guerra Mondiale. Schieramenti: dell'Asse fanno parte Germania, Italia, Giappone, Romania, Impero Persiano, Siam; degli Alleati fanno parte Międzymorze, Regno Unito, Impero Francese, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo, Norvegia, Danimarca, Ungheria, Grecia, Bulgaria (dal 1941), Jugoslavia (dal 1941), Impero Ottomano (dal 1941), URSS (dal 1941), Stati Uniti d'America (dal 1941), Cina.

Alleati (Leaders)

Asse (Leaders)

Międzymorze

(Re Augusto IV,

Primo Ministro Antanas Smetona,

Maresciallo Edward Rydz-Śmigły

Generale  Wladyslaw Sykorsky,

Generale Tadheus Komorowsky,

Generale Stanisław Bułak-Bałachowicz,

Generale Roman Shukhevych,

Ammiraglio Jerzy Świrski)

Germania

(Reichfuhrerr Adolf Hitler,

SS Ubercommander Heinrich Himmler,

Feldmaresciallo Herman Goering

Feldmaresciallo Friedich Paulus

Generale Erwin Rommel

Generale Albert Kesserling

Generale Walter Model,

Generale Fedor von Bock

Grandammiraglio Erich Raeder

Ammiraglio Karl Dönitz)

Regno Unito

(Re Imperatore Giorgio VI,

Primo Ministro Winston Churchill,

Maresciallo Harold Alexander

Generale Bernard Law Montgomery

Maresciallo dell'Aria Hugh Dowdling

Maresciallo dell'Aria Keith Park

Ammiraglio Alan Brooke

Ammiraglio Andrew Cunningham

Ammiraglio Dudley Pound

Generale Arthur Allen

Generale Harry Crerar

Generale Hendrik Klopper)

Italia

(Re Vittorio Emanuele III,

Primo Ministro Benito Mussolini,

Maresciallo Pietro Badoglio,

Maresciallo  Giovanni Messe,

Generale Rodolfo Graziani,

Generale Ettore Bastico,

Grand'Ammiraglio Arturo Riccardi

Maresciallo dell'Aria Italo Balbo.)

Francia

(Imperatore Napoleone VII,

Primo Ministro Paul Reynaud

Generale Charles de Gaulle,

Generale Philippe Leclerc de Hauteclocque,

Generale Henry Giraud.

Ammiraglio André Lemmonier,

Generale Maurice Gamelin,

Generale Maxime Weygand,

Generale Georges Catroux,

Generale Marcel Telou,

Ammiraglio Jean Louis Xavier François Darlan,

Ammiraglio Pierre François Boisson)

Giappone

(Imperatore Showa,

Primo ministro Hideki Tojo,

Ammiraglio Osami Nagamo,

Ammiraglio Isoroku Yamamoto,

Generale Tomoyuki Yamashita

Generale Masaharu Homma)

Belgio

(Re Leopoldo III,

Reggente Charles di Sassonia-Coburgo-Gotha,

Primo Ministro Hubert Pierlot

Generale Viktor van Strydock de Burkel,

Generale Auguste Eduard Gilleart)

Romania

(Re Michele,

Primo Ministro Ion Antonescu,

Generale Ioan Mihail Racoviţă )

Paesi Bassi

(Regina Guglielmina,

Primo Ministro Pieter Sjoerds Gerbrandy,

Maresciallo Henry Winkelman,

Generale Simon Hendrik Spoor,

Generale Jan  van Voorst, tot Voorst,

Ammiraglio Conrad Elfrich.)

Siam

(Re Rama VIII,

Primo Ministro Plaek Pibulsoggram,

Generale Phot Phahonyothin,

Generale di Brigata Sarit Thanarat)

Granducato del Lussemburgo

(Granduchessa Carlotta,

Primo Ministro Pierre Dupong,)

Impero Persiano

(Shah Rheza Phalavi,

Generale Fazlollah Zahedi,

Ammiraglio Gholamali Bayador)

Regno di Norvegia

(Re Haakon VII,

Primo Ministro Johan Nygaardsvold

Principe Olav,

Generale Carl Gustav Fleisher.)

 

Regno di Danimarca

(Re Cristiano X,

Primo Ministro Thorvald Stauning,

Primo Ministro Wilhelm Bhul,

Generale William Wain Prior)

 

Ungheria

(Re Ottone,

Primo Ministro Miklos Horty,

Generale Géza Lakatos,

Generale Guzstav Jany,)

 

Bulgaria

(Zar Boris III,

Primo Ministro Bogdan Filov,

Generale Ferdinand Kozovsky,

Generale  Vladimir Stoychev)

 

Yugoslavia

(Reggente Pavl Karadgeorgevic,

Re Pietro II,

Primo Ministro  Draža Mihailović,

Maresciallo Duzan Simovic

Generale Milorad Petrović,
Generale Milutin Nedić,
Generale Milan Nedić,

Ammiraglio Dragutin Prica )

 

Grecia

(Re Giorgio II,

Primo Ministro Ioannis Metaxas,

Primo Ministro Alexandros Koryzis,

Generale Alexandros Papagos.)

 

Impero Ottomano (Dal 1941)

(Sultano Maometto VII,

Sultano Ahmed IV,

Gran Vizir Ismet Kaspian,

Maresciallo Fawzi Cakmak

Generale Moshe Dayan,

Generale Fawzy al-Qawuqji,
Generale Ghazi al-Asheem,

Generale Salah ad-Din al-Sabbah,

Generale Osman Batyr,

Generale Hovhannes Bagramyan,

Ammiraglio Mehmet Ali Ulgen)

 

Urss

(Presidente del Comitato dei Commissari  del Popolo Josif Stalin,
Presidente del Presidium del Soviet Supremo Mikahil Kalinin,

Felmaresciallo Georgy Zhukov,

 Ammiraglio Nikolay Kuznetsov

Generale Alexander Vasilievsky

Generale Vasily Chukov

Generale Fyodor Tholbukhin

Generale Kirill Meretskov)

 

Stati Uniti

(Presidente Franklin Roosevelt,

Maresciallo George Marshall,

Generale Dwight Eisenhower,

Generale Douglas MacArthur

Genearle Henry Crerar

Generale George Patton

Ammiraglio Ernest King

Generale Henry Harnold)

 

Cina

(Presidente Chang Kai-sheck

Maresciallo Zhang Xueliang,

Generale Chen Cheng,

Generale Zhu De;

Generale Chang Hai-peng

Ammiraglio Sa Zhenbing)

 

 

1939: Il Międzymorze si schiera al fianco della Finlandia nella Guerra d'Inverno, obbligando l'Unione Sovietica all'Armistizio; Tuttavia, questo consente ai Tedeschi di Invadere facilmente da occidente.
Avendo subito una bella scoppola i Sovietici sono piuttosto lenti ad invadere l'Ucraina Occidentale, permettendo alle truppe del Regno di mobilitare e di difendere con successo il primo assalto a Varsavia. Ma la situazione è molto difficile.

1940: Per fortuna, Hitler decide di attaccare la Francia ben prima di aver piegato gli Intermarini; Le Truppe di Sykorwsy riescono a sconfiggere di nuovo i Russi presso Lwow/Lviv, mentre il Generale Komorowsky riesce a spezzare il fronte occidentale a Tomaszów Mazowiecki. Purtroppo l'offensiva di Komorowsky sarà presto stroncata, ma consentirà all'esercito imperiale Francese di resistere ancora qualche settimana sulla Mosella.
Parte delle truppe imperiali saranno messe in salvo a Dunkirk, mentre la flotta guidata da Darlan si metterà in salvo, insieme all'imperatore, ad Algeri.
In questa Timeline, la Germania procede all'occupazione di tutta la Francia.

1941: Hitler evidentemente non ha imparato nulla dagli errori dell'anno precedente; quando gli Intermarini difendono ancora furiosamente Varsavia, Cracovia, Lublino, Danzica e Leopoli, i Tedeschi attaccano i Sovietici.
Nel Frattempo, I Rumeni, filo-Nazisti, entrano in guerra attaccando la Bulgaria, che gode della protezione Ottomana.
L'Impero Ottomano interviene nei Balcani, e assiste l'Egitto Britannico contro gli Anglo-Italiani; l'Ex Malato d'Europa dimostra tutta la sua ritrovata salute, intervenendo a favore dei Polacchi in Galizia ed in Ucraina Occidentale.
La lotta degli intermarini assume la forma di una violenta Guerriglia.
Danzica cade, alla fine, ma la resistenza degli intermarini prosegue.

1942: Insurrezione di Danzica, repressa nel sangue dai Tedeschi. La Guerriglia degli Intermarini si rivolge in particolare contro i tentativi Tedeschi di costruire campi di sterminio; Treblinka e Aushwitz sono più volte dati alle fiamme; questo rallenta molto la soluzione finale.

1943: Conferenza di Casablanca, partecipa anche Smetona, capo del Governo in esilio a Londra (Re Augusto IV è rimasto a Varsavia sotto assedio ormai da quattro anni.)
Finalmente inizia la ritirata dei Tedeschi; Un po' opprtunisticamente, i soldati Intermarini fanno ponti d'oro al nemico che fugge, sbarrando invece la strada ai Sovietici; Liberata la Norvegia, attraverso le neutrali Finlandia, Estonia e Lettonia, gli Anglo-Americani fanno affluire armamenti e rifornimenti agli Ottomano-Intermarini.

1944: La corsa ad Ovest è terminata per l'Unione sovietica, cui viene concesso di passare solo in piccoli contingenti trasportati via nave; Gli Ottomani-Intermarini liberano insieme Varsavia, e conquistano la Pomerania.

1945: Finalmente il Międzymorze ha liberato il territorio metropolitano; Si tengono nuove elezioni per il Sejim; il Partito Social-Democratico vince nettamente le elezioni, e Władysław Gomułka diventa nuovo Primo Ministro.
Il Governo Gomulka inizia la ricostruzione, e prenota un posto per il Regno fra i Mari nel Consiglio di Sicurezza dell'ONU come membro permanente, accanto a Cina, USA, URSS, Impero Ottomano, Francia e Gran Bretagna.
Minsk è ancora divisa in Due e occupata dai Sovietici.

1946: Muore Augusto IV, pianto dall'intera nazione per la sua eroica resistenza a Varsavia. Gli succede l'unico figlio Adam Stefan (Adam Karol nella nostra timeline) con il nome di Stefano II; il nuovo re ha sei anni, dunque suo zio Ludvik, che non è morto, come nella nostra timeline, diventa il Reggente del Międzymorze.
Conferenza di Pace a Parigi; a parte alcune aggiustamenti sul confine con la Germania, il
Międzymorze non pretende eccessive misure riparatorie; Gli Ottomani ottengono il condominio dell'Egitto con la Gran Bretagna, e il controllo della Libia; Somalia ed Eritrea sono invece affidate in mandato fiduciario all'Italia.

1947: Conferenza di Varsavia fra Gomulka, Alcide Degasperi, Primo Ministro della Repubblica Italiana, Josif Broz, Primo Ministro del Regno di Yugoslavia, Robert Shumann, Primo ministro dell'Impero Francese, Zoltan Tildy, Primo Ministro del Regno d'Ungheria, i Primi ministri del Benelux, il Primo Ministro del Regno di Romania Iuliu Maniu, Il Primo Ministro dell'Impero Bulgaro Aleksandar Stamboliyski, il Cancelliere della Repubblica Federale Tedesca, Konrad Adenauer, il Cancelliere della Repubblica Federale Austriaca, Karl Renner, il Primo Ministro del Regno d'Albania Abaz Kupi, il Primo Ministro Greco Georghios Papandreu e il Primo Ministro della Repubblica Cecoslovacca Zdeněk Fierlinger.
Nasce la Ceca, la Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio.

1950: Gomulka è riconfermato Primo Ministro.
Il
Międzymorze si piazza quarto al Mondiale Uruguayano.
Nasce la Comunità Economica Europea.
Il governo Intermarino manda truppe in Corea, dove si distingue un giovane ufficiale, il tenente Wojciech Jaruzelsky.

1951: Il Międzymorze entra nella Nato.

1952: Nasce la Comunità Europea.

1953: Muore Stalin, ristabilite relazioni diplomatiche fra Intermarini e sovietici.

1955: Stanisław Mikołajczyk, alla testa del Partito Popolare del Międzymorze, vince le elezioni e diventa Primo ministro; In politica estera, non cambia la politica del predecessore; in politica interna, diminuisce la partecipazione statale nell'economia.

1956: Ratificato dall'Impero Francese e dal Międzymorze il trattato sulla Cad.

1958: Buon risultato per la nazionale Intermarina, nel Mondiale Svedese vinto dall'Ungheria.
Re Stefano II esce di minorità ed è ufficialmente intronato a Varsavia.
Innalzato il Muro di Minsk.

1960: Mikołajczyk rivince le elezioni.

1961: Re Stefano II Sposa Beatrice di Savoia.

1962: Nasce Jadwiga, erede al Trono Intermarino.

1963: Nasce l'Ente Spaziale Europeo, che ha sede a Cracovia.

1964: Il 5 Agosto si celebra il centenario dell'Indipendenza Polacco-Lituana.

1965: Il Partito Social-Democratico torna al governo con Edward Gierek.
Gierek rifiuta di intervenire in Vietnam.

1966: Il Międzymorze elimina l'Italia dal Mondiale Inglese, ma viene poi eliminata dal Portogallo di Eusebio.

1967: Il Primo Ministro Gierek ospita un negoziato fra Israele e Olp.
Fallisce il colpo di stato di Georghios Papadopulos nel Regno di Grecia.

1968: I moti studenteschi infiammano anche Varsavia, Praga (dove causano addirittura la crisi del governo), Budapest, Belgrado, Sofia, Berlino, Tirana e Bucarest.

1969: Cinquantenario della Nascita del Międzymorze.

1970: Confermato Gierek Primo Ministro Intermarino.
La mediazione del
Międzymorze ha come risultato la fine delle ostilità nel Vietnam; nel Vietnam del sud è ripristinato un governo democratico, e i Vietcong cessano la loro attività.

1972: Il Parlamento Europeo nomina una speciale commissione per la creazione di una bozza di costituzione; Presidente della Commissione Costituente è eletto l'ex premier Intermarino Gomulka.

1973: Su richiesta congiunta Polacco-Vietnamita, l'Urss acconsente ad una risoluzione Onu contro Pol Pot.

1974: Buon risultato al mondiale Tedesco per gli Intermarini, eliminati in semifinale solo dalla fortissima Olanda vincitrice del titolo. e Terzi contro il Brasile.
Intervento Onu in Cambogia, ripristinata la Monarchia costituzionale; In Laos si conserva il fragile equilibrio a tre fra Monarchici, Comunisti e Repubblicani.

1975: Il Partito Popolare vince con un programma di alleggerimento fiscale e sburocratizzazione. Kazimierz Sabbat nuovo Primo Ministro.

1977: La Commissione Gomulka licenzia il testo degli articoli della Confederazione Europea, che disegna istituzioni simili a quelle della nostra unione, ma rende esplicitamente responsabile la Commissione Europea davanti al Parlamento Europeo.

1978: Dopo la morte di Paolo VI e il brevissimo pontificato di Giovanni Paolo I, il conclave elegge l'Arcivescovo di Cracovia, Karol Woytila, con il nome di Giovanni Paolo II.

1979: Il Międzymorze approva con un referendum gli Articoli della Confederazione Europea.

1980: Confermato Sabbat primo ministro.

1982: Nuovo Terzo Posto mondiale del Międzymorze ai mondiali Spagnoli.
Prima visita del Papa nella sua patria.

1985: Il Maresciallo Jaruzelski è candidato a sorpresa dai Social-Democratici, e diventa primo Ministro.

1987: Jadwiga Czartoryski, Principessa della Corona del Międzymorze, sposa il principe György, secondogenito di Ottone d'Ungheria.

1989: Crolla il Regime Sovietico; Cade il Muro di Minsk che separava la zona filo-Russa dal Międzymorze.
Nasce Wladislaw Habsburg-Czartoryski, futuro Ladislao VI.

1990: Sconfitta per i Socialdemocratici,contrari alla riunificazione con la Bielorussia Orientale. Il Popolare Lech Walesa è eletto Primo Ministro, ed avvia subito l'iter per il referendum sulla riunificazione.

1991: Vittoria dei Sèi, la Bielorussia orientale entra nel Międzymorze.
Il Papa visita Minsk.

1994: Il Międzymorze in cui gioca il fortissimo attaccante Ucraino Andriy Shevchenko vince il suo primo e unico titolo Mondiale, in finale con l'Italia.

1995: Confermato Walesa Primo Ministro.

1996: Il Parlamento Europeo, su mandato della Commissione Europea, nomina una Commissione costituente per scrivere una Costituzione Federale. La presiede l'ex Premier Polacco Jaruzelsky.

1998: La Commissione Jaruzelsky licenzia la Costituzione dell'Unione Europea; fra le principali novità, elezione diretta del presidente dell'Unione, che è anche Presidente della Commissione, che deve comunque rispondere al parlamento.

2000: la Socialdemocratica Julia Timoshenko è eletta Primo Ministro Intermarino. La Timoshenko è la prima donna a ricoprire quella carica. Subito aggiunge il Bielorusso, il Tedesco e l'Ucraino alle lingue ufficiali della Nazione.
Con il voto favorevole della popolazione del
Międzymorze, la Costituzione è approvata.

2001: L'Unione Europea assiste compatta gli Stati Uniti in Afghanistan.

2003: Rifiuto Europeo di assistere Bush in Iraq; La delegazione del Międzymorze, che è la più numerosa, vota compatta il no.

2005: Rieletta la Timoshenko.

2007: Il Regno adotta la Moneta Unica, l'Euro, al posto della Corona Intermarina.

2010: Il Popolare-Conservatore Lech Kaczyński è eletto Primo Ministro Intermarino.

2012: Vittoria Intermarina nell'Europeo Casalingo, contro la Spagna campione del mondo.

2015: Confermato Kaczyński primo Ministro Intermarino.

Tommaso Mazzoni

Nome e Cognome

Partito

Mandato

Jaroslaw Dabrowsky I

Social-Democratico

1863-1865

Romuald Traugutt

Popolar-Conservatore

1965-1870

Jaroslaw Dabrowsky II

Social-Democratico

1875-1880

Alfred Józef Potocki

Popolar-Conservatore

1880-1889

Kazi Kazimierz Badeni

Popolar-Conservatore

1889-1895

Jonas Basanavičius

Liberal-Democratico

1895-1905

Roman Dmowsky

Popolar-Conservatore

1905-1920

Jozeph Piłtzudsky

Social-Democratico

1920-1935

Antanas Smetona

Popolar-Conservatore

1935-1945

Wladyslaw Gomulka

Social-Democratico

1845-1955

Stanisław Mikołajczyk

Popolare

1955-1965

Edward Gierek

Social-Democratico

1965-1975

Kazimierz Sabbat

Popolare

1975-1985

Wojciech Jaruzelsky

Social-Democratico

1985-1990

Lech Walesa

Popolare

1990-2000

Julia Timoshenko

Social-Democratico

2000-2010

Lech Kaczyński

Popolar-Conservatore

2010-in carica

Lista dei Primi Ministri del commonwealth Polacco-Lituano dal 1863 e del Międzymorze dal 1920

.

Per partecipare alle discussioni in corso, scriveteci a questo indirizzo.


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