Restauratio Imperii


Il mio nome è Enrico Pizzo. Uno dei miei periodi storici preferiti è il cinquantennio che va dal 530 al 580 d.C. Mi sono sempre chiesto cosa sarebbe successo se l'impresa di Giustiniano avesse avuto successo e la riconquista dell'Impero d'occidente fosse stata portata a termine.

Il progetto iniziale di Giustiniano era la riconquista di tutto l'impero d'occidente. Ma la riconquista è fallita per tre motivi:

Non credo all'ipotesi secondo la quale a quel punto l'impero non poteva più permettersi campagne di conquista perchè non si spiegherebbe come mai i soldi per la spedizione di Narsete si sono trovati...

Ho mantenuto l'invasione da parte dei Longobardi in Italia nel 567. Ed ecco quanto ho pensato: le parti evidenziate in giallo sono quelle in cui la mia ucronia diverge dalla nostra Timeline.

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476Italia - Odoacre, generale barbaro, depone l’ultimo imperatore, Romolo Augusto, e rimette a Zenone, imperatore d’oriente le insegne imperiali dichiarando che d’ora in poi governerà l’occidente in suo nome.

477 – Africa - Unerico è il nuovo Re ; Costantinopoli - l’instabilità politica nell’impero costringe Zenone a rimandare il progetto di riconquista dell’occidente

481Gallia - alla morte del padre Childerico,Clodoveo diviene Re dei Franchi ; Costantinopoli  - all’interno della Corte imperiale prende il sopravvento il partito di coloro che sostengono la riconquista dell’Impero d’Occidente attraverso l’uso di una popolazione barbarica al servizio dell’Impero

483Illiria - nascita di Giustiniano ; Italia - Felice III è il nuovo Papa

484Pannonia - gli Ostrogoti ottengono lo status di Foederati, Teodorico viene nominato Console ; Africa - Gutemondo è il nuovo Re ; Persia - Balas è il nuovo Scia

485 – Hispania - Alarico II è il nuovo Re

486Gallia - Clodoveo sconfigge Siagrio a Suessone, dopo la sconfitta Siagrio cerca riparo presso i Visigoti di Alarico II che però lo fanno prigioniero e lo consegnano a Clodoveo

487Gallia - Siagrio viene fatto pugnalare ; Costantinopoli - Per liberare l’impero dalla pericolosa presenza ostrogota, ed avviare finalmente il progetto della Restauratio Imperii, Zenone incarica Teodorico della riconquista dell’Italia

488 – Persia - Kaveh I è il nuovo Scia ; Pannonia - in Autunno, Teodorico inizia la spedizione contro l’Italia

489Italia - a Verona Odoacre è sconfitto da Teodorico, Odoacre si ritira a Ravenna, la città è assediata dagli Ostrogoti

491 – Costantinopoli - Flavio Anastasio è il nuovo Imperatore

492 – Italia - Gelasio è il nuovo Papa

493Italia - termina l’assedio di Ravenna. Odoacre si arrende a Teodorico, ma, durante un banchetto che doveva suggellare l’alleanza tra i 2, Odoacre viene fatto assassinare da Teodorico. Dopo le prime formali dichiarazioni di restaurazione dell’autorità imperiale, Teodorico assume il titolo di Re d’Italia ; Costantinopoli - l’imperatore Anastasio non riconosce il nuovo regno degli ostrogoti. All’interno della Corte imperiale si ritiene che per la buona riuscita della Restauratio Imperii sia indispensabile trovare un’alternativa agli Ostrogoti di Teodorico

494Italia - Teodorico sposa Audofleda, sorella di Clodoveo ;

496Gallia - il 24 Dicembre a Durocortoro, in Gallia, Clodoveo si fa battezzare convertendosi cosi al Cattolicesimo, la sua conversione segna l’addozione in massa da parte dei Franchi del Cattolicesimo come religione ; Africa - Trasamondo è il nuovo Re ; Persia - Zamasp, dopo aver deposto Kaveh I, è il nuovo Scia ; Italia - Anastasio II è il nuovo Papa ; Costantinopoli - la decisione di Clodoveo di convertirsi al Cattolicesimo fa si che i Franchi vengano scelti come esecutori materiali della Restauratio Imperii

498 – Persia - reintegrazione di Kaveh I come Scia ; Italia - Simmaco è il nuovo Papa ; Gallia - Clodoveo avvia rapporti diplomatici con l’impero. Viene formalizzata l’alleanza Gallo-Bizantina

500Tracia - nascita di Belisario ; Hispania - Alarico II sposa Teodigota figlia di Teodorico ; Italia - con il matrimonio di Teodigota con Alarico, Teodorico diviene suocero di Alarico e poichè quest’ultimo è ancora minorenne, reggente in suo nome del regno dei Visigoti ; Costantinopoli - la posizione predominante di Teodorico in Occidente causa allarme all’interno della Corte Imperiale. Nascita di Teodora

507Gallia - guerra tra Visigoti e Franchi. A Voglade Alarico II re dei Visigoti, viene sconfitto ed ucciso da Clodoveo, la battaglia segna la fine del dominio visigoto sulla Gallia meridionale che viene inglobata nel regno di Clodoveo ; Italia - una flotta Bizantina impedisce a Teodorico di inviare aiuto ad Alarico I ; Hispania – Gesalico è il nuovo Re, insieme al fratello Amalarico

508Gallia - Clodoveo conquista Tolosa ; Costantinopoli - l’Imperatore Anastasio nomina Clodoveo Console

511Gallia - morte di Clodoveo, il regno Franco viene diviso tra i suoi 4 figli, Teodorico, Clodomiro, Clotario e Childeberto ; Hispania - morte di Gesalico, Amalarico resta unico Re dei Visigoti ; Costantinopoli - la decisione di Clodoveo di dividere, secondo l’usanza franca, il regno tra i figli elimina di fatto la possibilità che i Franchi possano riconquistare a nome dell’Impero tutto l’occidente. All’interno della Corte si sviluppa il partito dei sostenitori della riconquista diretta dell’occidente da parte dell’Impero

514 – Italia - Ormisda è il nuovo Papa

518 – Costantinopoli - Flavio Giustino è il nuovo Imperatore

521Costantinopoli - Giustiniano viene nominato Console. Poco dopo la sua elezione egli aderisce al partito dei sostenitori della riconquista diretta dell’occidente

523 – Africa - Ilderico è il nuovo Re ; Italia - Giovanni è il nuovo Papa

524Costantinopoli - Giustiniano sposa Teodora ; Gallia - morte di Clodomiro, in attesa che i suoi figli raggiungano la maggiore età il regno viene affidato pro tempore a Childeberto

525Gallia - Childeberto e Clotario organizzano la morte dei figli di Clodomiro, Teobaldo Guntari vengono uccisi, Clodoaldo si salva, nascosto da servi fedeli

526 – Italia - morte di Teodorico, gli succede il nipote Atalarico, sotto la reggenza della madre Amalasunta. Felice IV è il nuovo Papa ; Medio Oriente - Inizia una nuova guerra tra l’Impero Romano e l’Impero Persiano, causata dal passaggio del piccolo regno di Iberia dalla sfera di influenza Persiana a quella Romana ; Pannonia - nascita di Alboino

527Costantinopoli - morte di Giustino, Giustiniano è incoronato imperatore, Belisario viene inviato in Oriente. Medio Oriente - i Persiani rioccupano l’Iberia

528 – Medio Oriente - i Persiani usano le basi conquistate in Iberia per penetrare in Lazica

529 – Medio Oriente - i Lakhmidi alleati dei Persiani attaccano la Siria Romana, per controbilanciare i Lakhmidi Giustiniano aiuta il capo dei Ghassanidi, Al Harith ibn Jabalah, a trasformare una coalizione in un regno vero e proprio  530 Medio Oriente - l’esercito romano, guidato da Belisario, sconfigge i Persiani nella battagli di Dara, i Romani sconfiggono poi i Persiani presso Satala ; Africa - Gelimero è il nuovo Re ; Italia - Bonifacio II è il nuovo Papa

531Medio Oriente - Belisario è sconfitto dai Persiani presso Callinicum, in estate tuttavia la successiva conquista romana di alcuni forti in Armenia respinge i Persiani. Costantinopoli - Giustiniano invia presso lo scia di Persia Kaveh, senza successo, Ermogene per avviare le trattive di pace coi Persiani. ; Hispania - Teudi è il nuovo Re.

532Costantinopoli - repressione della rivolta di Nika grazie all’arrivo dall’oriente dell’esercito di Belisario, reduce dalla guerra contro i Persiani ; Persia – morte dello scia di Persia Kaveh, gli succede Cosroe. Questi avendo bisogno di rafforzare la propria posizione in patria accetta di riaprire le trattative con la delegazione romana, trattative che portano alla “ Pace Eterna “, che stabilisce il ritorno, per la situazione territoriale, allo “ status quo ante “, ed il pagamento da parte di Costantinopoli di un tributo pari a 11000 libbre d’oro

533 Costantinopoli - Giustiniano intima a Gelimero, re dei Vandali, di restituire il regno a Ilderico, di fronte al rifiuto di Gelimero Giustiniano ordina al generale Belisario di invadere l’Africa ; Africa - il generale Belisario, sbarcato alla fine dell’Estate sconfigge i Vandali nella battaglia di Ad Decimum. In seguito occupa Carthago ed alla fine dell’anno sconfigge nuovamente i Vandali presso Ticameron ; Italia - Giovanni II è il nuovo Papa

534 – Africa - dopo aver trascorso l’inverno assediato sul monte Pappua, Gelimero si arrende a Belisario. Germano è il nuovo Governatore; Costantinopoli – Giustiniano annuncia il ripristino dell’antica Prefettura d’Africa ; Italia - morte di Atalarico, la madre Amalasunta si risposa con Teodato.

535 Italia - Amalasunta viene prima esiliata nell’isola Martana, nel lago Volsiniense, e poi fatta uccidere. Agapito è il nuovo Papa ; Costantinopoli - Poichè Amalasunta era considerata sotto la protezione imperiale, Giustiniano ordina al generale Belisario di invadere l’Italia, entro la fine dell’anno la Sicilia viene riconquistata

536Italia - a Primavera Belisario sbarca in Calabria riconquistando Rhegio. Nel corso dell’anno Belisario prosegue con l’occupazione dell’Italia, arrivando in Novembre a Neapole ed entro la fine dell’anno a Roma. I nobili Ostrogoti, terrorizzati dalla velocità dell’avanzata di Belisario fanno assassinare Teodato ed eleggono al suo posto Vitige. Silverio è il nuovo Papa

537 Italia - Il nuovo re degli Ostrogoti, Vitige, avvia le trattative di pace con Costantinopoli ; Costantinopoli - le trattative di pace tra gli Ostrogoti e l’impero sanciscono la fine della guerra greco-gotica, Giustiniano annuncia il ripristino dell’antica Prefettura d’Italia, gli Ostrogoti rimangono in Italia come Foederati,Belisario rimane in Italia come Magister Militum, in pratica un Governatore. Vigilio è il nuovo Papa

543Gallia - i bizantini stringono alleanza con Teodeberto, re di Austrasia ; Africa - Giovanni è il nuovo Governatore

544Gallia - Clodoaldo, rintracciato da sicari di Childeberto e Clotario, si rifugia presso la corte di Teodeberto, questi chiede a Childeberto e Clotario di reintegrare Clodoaldo alla dignità regia ed inoltre di consegnare gli esecutori materiali ed i mandanti dell’omicidio di Teobaldo e Guntari affinchè un’assemblea di nobili Franchi possa giudicarli. Di fronte al rifiuto di Childeberto e Clotario, Teodeberto dichiara loro guerra. CostantinopoliGiustiniano ordina al generale Narsete di invadere la Gallia in appoggio all’esercito di Teodeberto, inoltre nomina quest’ultimo Magister Militum della Gallia.

545Gallia - l’esercito franco-bizantino, sotto il comando nominale di Teodeberto, e quello reale di Narsete, sconfigge a Lutetia Childeberto; Africa  - Michele è il nuovo Governatore

546Gallia - a Suessone i franco-bizantini sconfiggono Clotario. L’assemblea dei nobili Franchi eleva alla dignità regia Clodoaldo. Childeberto e Clotario, riconosciuti colpevoli dell’omicidio di Teobaldo e Guntari vengono giustizziati. Il regno di Childeberto viene assegnato a Clodoaldo, quello di Clotario a Teodeberto. Le truppe bizantine, costituite esclusivamente da mercenari barbari asiatici ed europei tra cui anche un contingente di Longobardi, evacuano la Gallia. Teodeberto mantiene il titolo di Magister Militum. Narsete risiede a Lutetia.

548 Gallia - Teodeberto muore, gli succede il figlio Teodebaldo; Costantinopoli - Giustiniano nomina Teobaldo Magister Militum; Hispania - Teudiselo è il nuovo Re

549 – Hispania - Agila è il nuovo Re

551 – Hispania - Agila tenta di occupare la città di Corduba, nominalmente Visigota ma in realtà ancora governata da ispano-romani. La popolazione della città chiede aiuto all’Imperatore Giustiniano ; Costantinopoli - l’Imperatore Giustiniano ordina ai generali Belisario e Teodebaldo di occupare la Hispania; Italia - Longino è il nuovo Governatore

552 – Gallia - l’esercito franco-bizantino, sotto il comando formale di Teodebaldo e quello reale di Narsete, occupa la Septimania; Hispania - Belisario sbarca in primavera a Carthago Nova e nel corso dell’anno occupa Corduba

553 – Hispania - i franco-bizantini di Narsete passano i Pirenei ed occupano Barcino, Agila si ritira a Toleto che viene assediata da Belisario

554 – Hispania - a Toleto Agila si arrende a Belisario ; Costantinopoli - Giustiniano annuncia il ripristino dell’antica Prefettura di Hispania

555 – Gallia - Teodebaldo muore senza figli, il regno viene ereditato da Clodoaldo; Costantinopoli - Giustiniano nomina Clodoaldo Magister Militum; Italia - Pelagio è il nuovo Papa

556 – Africa - Flavio è il nuovo Governatore

558 – Africa - Claudio è il nuovo Governatore

560 – Gallia - Clodoaldo muore senza figli, Narsete rifiuta il regno dichiarando che sarà l’assemblea dei nobili Franchi ad eleggere il nuovo re; Costantinopoli - Giustiniano nomina Narsete Magister Militum e Praefectus Praetorio della Gallia; Hispania - Comenciolo è il nuovo Governatore

561 – Africa - Marcello è il nuovo Governatore; Italia - Giovanni III è il nuovo Papa

565Costantinopoli - Giustiniano muore il nuovo imperatore è Giustino.

567 – Pannonia - I Longobardi sconfiggono i Gepidi ma, sotto la pressione degli Avari, devono abbandonare le terre fino ad ora occupate ; Costantinopoli - Per scongiurare il pericolo di un’invasione longobarda dei Balcani Giustino avvia contatti con questi, invitandoli ad occupare, in qualità di foederati, l’Italia a nord del Pado

568Italia - i Longobardi entrano, dal Friuli, nella pianura Padana. Il governatore dell'italia, Longino, informato degli accordi segreti tra l'Imperatore Giustino ed Alboino, re dei Longobardi, non ostacola l'invasione schierando la difesa bizantina sulla linea del Pado. Nel corso dell’anno vengono occupate Forum Iulii, Aquileia, Tarvisio, Vicetia, Verona e Brixia. Rimangono in mano bizantina Iulia Concordia, Opitergio, Altino, Patavio ed il castrum di Mons Silice.

569Italia - I Longobardi occupano Mediolano, completando cosi l’insediamento nelle  terre loro assegnate. Tuttavia, a causa della forte pressione demografica, Alboino decide di sconfinare ponendo l’assedio a Papia ed occupando altre città. Questa decisione da il via alla guerra Longobardo-Bizantina.
570 – Italia – il capo Longobardo Faroaldo, giunto in Umbria occupa la città di Spoletio, fondando il Ducato omonimo ; Arabia - nascita di Maometto

571 – Italia - il capo Longobardo Zottone, giunto in Campania occupa la città di Benevento, fondando il Ducato omonimo

572Italia – Dopo 3 anni di assedio la città di Papia si arrende ai Longobardi divenendo la capitale del loro nuovo regno. Nell’Italia settentrionale i bizantini mantengono il controllo della sola Isola Amacina. Morte di Alboino, Clefi è il nuovo Re ; Africa - Giulio è il nuovo Governatore
573 – Italia - Baduario è il nuovo Governatore

574 – Longobardia - morte di Clefi, al suo posto non viene eletto un nuovo Re, per i Longobardi inizia un periodo di anarchia conosciuto come "periodo dei Duchi". Bande di Longobardi occupano Luca, fondando il Ducato di Tuscia ; Gallia - il nobile franco Carlomanno viene nominato Magister  Militum e praefectus Praetorio della Gallia; Italia - Benedetto è il nuovo Papa

576 – Italia - Decio è il nuovo Governatore

577 – Italia - Approfittando dell’anarchia interna alla società Longobarda il governatore dell’Italia Decio avvia una controffensiva

578 – Costantinopoli - Flavio Tiberio Costantino è il nuovo Imperatore ; Africa - Flavio è il nuovo Governatore ; Italia - gli italo-bizantini sconfiggono i longobardi di Zottone

579 – Persia - Ormisda IV è il nuovo Scia ; Italia - Pelagio II è il nuovo Papa

580 – Africa - Sebastiano è il nuovo Governatore; Italia - a Roma si ha l’ultima riunione del Senato. La X Regio viene riorganizzata nell’Eparchia Annonaria

582 – Costantinopoli - Flavio Maurizio Tiberio è il nuovo Imperatore

584Costantinopoli - riassetto istituzionale nelle prefetture occidentali. Ai quattro Magister Militum, che guidano gli eserciti in Africa, Italia, Hispania e Gallia vengono affidate anche le funzioni del Praefectus Praetorio, la cui figura viene soppressa. La figura risultante viene denominata Esarca. I territori bizantini nell’antica X Regio vengono scorporati dall’Annonaria e inseriti nel distretto di Venetika, con capoluogo Opitergio; Longobardia - Autari è il nuovo Re ; Africa - Severo è il nuovo Esarca

585 – Italia - Smaragdo è il nuovo Esarca

589 – Gallia - L’esercito gallo-bizantino condotto dall’Esarca Carlomanno invade la Longobardia ; Italia - Romano è il nuovo Esarca. Complice la collaborazione di alcuni Duchi longobardi i gallo-bizantini possono occupare quasi tutta la val Padana a nord del Pado, spingendosi fino a Tridento. A sud del Pado gli italo-bizantini occupano Mantua e Mutina. Verso l’inizio dell’Autunno precipitazioni eccezionali si abbattono sul nord Italia. L’onda di piena raggiunge la pianura veneta il 17 Ottobre. In quel giorno il distretto di venetika è sconvolto da uno spaventoso terremoto. L’effetto combinato delle ondate di piena e dei movimenti tellurici causano la modifica del corso dei fiumi Athese, Medoaco e Plave. Le devastazioni apportate alla Venetika costringono gli italo-bizantini a sospendere le operazioni militari contro i Longobardi ; Hispania - Comitiolo è il nuovo Esarca; Africa - Giovanni è il nuovo Esarca

590 – Persia - Cosroe II è il nuovo Scia ; Longobardia  - Impossibilitati a ricevere assistenza dagli italo-bizantini, i gallo-bizantini si ritirano al di là delle Alpi. Autari riesce ad espugnare l’isola Amacina, ancora libera dal tempo dell’invasione ; Italia - Gregorio è il nuovo Papa, Zottone viene nuovamente sconfitto dagli italo-bizantini

591 – Longobardia - Agilulfo è il nuovo Re, i Longobardi invadono il distretto di Venetika, ponendo l’assedio a Patavio ; Africa - Gennadio è il nuovo Esarca

598 – Italia - Callinico è il nuovo esarca ; Africa - Eraclio il Vecchio è il nuovo Esarca

601 – Venetika - Disperando di riuscire ad espugnare la città di Patavio, Agilulfo la fa incendiare. A seguito dell’incendio il presidio italo-bizantino di Patavio si arrende, ottenendo dai Longobardi di potersi ritirare a Ravenna. Occupata finalmente la città Agilulfo la fa radere al suolo. Il vescovo di Patavio si rifugia,insieme alla popolazione, nell’isola di Metamauco

602 – Costantinopoli – una ribellione nell’esercito porta all’incoronazione di Flavio Foca come nuovo Imperatore. L’imperatore Maurizio ed i suoi figli maschi vengono giustizziati. ; Persia - con il pretesto di vendicare la morte di Maurizio, lo Scia Cosroe dichiara guerra a Foca ; Venetika - Agilulfo riesce ad occupare anche il castrum di Mons Silice, diversamente da Patavio Mons Silice non viene distrutta, ma anzi elevata a sede Ducale. Il territorio di Patavio viene inserito nella Judiciaria di Mons Silice

603 – Italia - Smaragdo è il nuovo Esarca

604 – Italia - Sabiniano è il nuovo Papa

606 – Italia - Bonifacio III è il nuovo Papa ; Medio oriente - l’esercito Persiano dopo aver occupato la fortezza di Dara invade l’Asia Minore conquistando Cesarea. In seguito i persiani invadono la Siria, assediando Antiochia

607 – Italia - Bonifacio IV è il nuovo Papa

608 – Africa - Eraclio è il nuovo Esarca. Insoddisfatto di Foca il nuovo Esarca si ribella bloccando i rifornimenti di grano a Costantinopoli

609 – Medio Oriente - il cugino di Eraclio, Niceta, invade l’Egitto sconfiggendo le truppe fedeli a Foca. La flotta di Eraclio occupa Tessalonica

610Costantinopoli - la flotta di Eraclio assedia Costantinopoli. Il 3 ottobre, grazie ad una rivolta popolare che mette in fuga Foca, Eraclio entra nella città. Il 5 ottobre Eraclio uccide Foca divenendo cosi il nuovo Imperatore. Africa - Maurizio è il nuovo Esarca; Medio oriente - i persiani occupano Armenia e Mesopotamia ; Arabia - Maometto inizia la sua predicazione

611 – Italia - Giovanni I Lemigio è il nuovo Esarca ; Medio oriente - occupazione persiana della Siria

612 – Italia - sconfitto dagli italo-bizantini dell’Esarca Giovanni il Duca di Benevento Arechi deve riconoscere la sovranità imperiale sul Ducato

614 – Hispania - Cesario è il nuovo Esarca; Medio oriente - occupazione persiana della Palestina. Durante il saccheggio di gerusalemme la Croce viene portata in Persia

615 – Italia - Eleuterio è il nuovo Esarca, Adeodato è il nuovo Papa ; Venetika - Agilulfo riesce ad espugnare la città italo-bizantina di Iulia Concordia. Il Vescovo e la popolazione si rifugiano nell’isola di Caprule ; Gallia - Pipino di Landen è il nuovo esarca

616 – Longobardia - Adaloaldo è il nuovo Re

618 – Italia - Bonifacio V è il nuovo Papa

619 – Costantinopoli - Eraclio riesce a comprare la pace con gli Avari ; Medio oriente - conquista Persiana dell’Egitto

620 – Medio Oriente l’esercito persiano arriva sulle rive del Bosforo. La mancanza di una flotta impedisce a Cosroe di attaccare direttamente Costantinopoli e di portare la guerra in Italia, come era preventivato.

621 – Persia - lo Scià di Persia offre la pace a Eraclio, in cambio della cessione delle province orientali occupate dai Persiani ed al pagamento di un tributo annuale pari a un migliaio di talenti d'oro, un migliaio di talenti d'argento, un migliaio di abiti di seta, un migliaio di cavalli e un migliaio di vergini. ; Costantinopoli - l’Imperatore Eraclio accetta le condizioni di pace dei persiani, ma in realtà lavora alla riorganizzazione dell’esercito. Ottenuto l’appoggio del patriarca Sergio incamera i beni della chiesa.

622 – Medio Oriente - Eraclio sconfigge in Armenia il generale persiano Shahrvaraz ; Costantinopoli - a causa dell’invasione della Tracia da parte degli Avari, Eraclio è costretto a sospendere la campagna contro i persiani ed a far ritorno a Costantinopoli, dove riesce a ricomprare la pace con gli Avari aumentando loro i tributi ; Arabia - La crescente ostilità dei Meccani ancora pagani nei confronti dei Mussulmani, spinge Maometto alla decisione di ritirarsi presso la città di Medina

623 – Medio Oriente – A primavera riprende l’offensiva di Eraclio. Attraversata la Cappadocia l’esercito bizantino giunge in Armenia, dove, dopo aver distrutto la città persiana di Dvin, conquista la città di Gandza, uno dei più importanti centri religiosi dei persiani.

624 – Arabia - Una spedizione dei Meccani contro i Mussulmani di Medina viene sconfitta  

625 – Italia - Isacco è il nuovo Esarca, Onorio è il nuovo Papa  ; Longobardia - Arioaldo è il nuovo Re ; Medio Oriente - Eraclio non riesce a penetrare in territorio persiano ; Arabia - Nuovo attacco dei Meccani contro i Mussulmani di Medina, che vengono sconfitti

626 – Medio Oriente - Controffensiva Persiana. L’esercito di Shahrvaraz attraversa l’Anatolia e si accampa sul Bosforo, minacciando direttamente Costantinopoli. ; Costantinopoli - gli Avari, alleatisi coi Persiani, assediano Costantinopoli per terra e per mare. In Agosto la flotta degli Avari viene distrutta dai Bizantini. L’alleanza persiano-avarica si spezza e gli Avari si ritirano da Costantinopoli. Anche l’armata persiana abbandona il Bosforo e ripara in Siria

627 – Medio Oriente - Controffensiva Bizantina. Eraclio, battuti i persiani in Iberia, entra in Mesopotamia. A dicembre, presso Ninive, l’armata Persiana viene distrutta ; Arabia - Per difendere Medina dal nuovo attacco dei Meccani Maometto fa scavare intorno alla città un fossato. Dopo un lungo assedio i Meccani si ritirano senza successo

628 – Medio Oriente - Eraclio distrugge Dastagerd, residenza dello Scià Cosroe ; Persia - in reazione al disastroso andamento della guerra contro i Romani lo Scià Cosroe viene assassinato. Ardashir III è il nuovo Scià ed offre a Bisanzio la resa e la restituzione dei territori conquistati dopo il 610 ; Arabia - patto di non aggressione tra i Meccani e Maometto

629 – Persia - Porandoxt è il nuovo Scià ; Arabia - Meccani attaccano una tribù fedele a Maometto ; Medio Oriente - Primo attacco Mussulmano contro l’Impero Bizantino. Gli Arabi sono sconfitti presso il Mar Morto ; Venetika - La città di Melidissa, in onore dell’imperatore, cambia il suo nome in Heracliana.

630 – Persia - Ormisda V è il nuovo Scià ; Arabia - Attacco dei Mussulmani alla Mecca. Entrato nella città Maometto fa abbattere gli idoli ammassati nel tempio della Ka’ba

632 – Persia - Yazdgard III è il nuovo Scià ; Arabia – Morte di Maometto. La comunità islamica elegge Abu Bakr come successore, in arabo Khalifa

633Africa - Fabio è il nuovo Esarca ; Medio oriente - In Autunno inizia l'offensiva araba contro gli Imperi Romano e Persiano
634 – Africa - Giorgio è il nuovo Esarca ; Medio Oriente – Gli Arabi, dopo aver conquistato al-Hira, invadono la Siria. Ricongiuntisi ai reparti che hanno invaso la Palestina sconfiggono i Bizantini presso Gerusalemme. Umar ibn al Khattab è il nuovo Califfo

635 – Medio Oriente - i mussulmani conquistano Damasco

636 – Longobardia - Rotari è il nuovo re ; Medio Oriente - l’esercito bizantino, che in un primo momento era riuscito a riconquistare Damasco, è sconfitto presso il fiume Yarmuk. La sconfitta segna la definitiva perdita della Siria per Costantinopoli

637 – Medio Oriente - a Qādisiyya, i mussulmani sconfiggono i Persiani. La battaglia segna l’inizio dell’occupazione mussulmana della Persia

638Medio Oriente – Gerusalemme si arrende agli Arabi, segnando la conquista della Palestina ; Italia - Severino è il nuovo Papa
639 – Medio Oriente - l’esercito Arabo inizia l’invasione dell’Egitto ; Venetika - I Longobardi di Rotari espugnano la città di Altino. La popolazione si rifugia nelle isole della laguna, dove fonda i centri di Ammuriana, Boreana, Torricello e Maiurbio. Nell’isola di Torricello risiede il vescovo di Altino

640Gallia - Grimoaldo è il nuovo Esarca ; Medio Oriente - conquista Araba di Armenia e Mesopotamia, in Egitto gli Arabi occupano il delta ; Italia - Giovanni IV è il nuovo Papa
641 – Costantinopoli - Herakleios Néos Kōnstantinos è il nuovo Imperatore, gli succede dopo poco Kōnstas II ; Medio Oriente - a Nihāvand, i resti dell’esercito persiano vengono sconfitti dagli Arabi. In Egitto il patriarca di Alexandrea, Ciro, conclude con gli Arabi un trattato di pace che concede loro l’intero paese

642 – Hispania - Salomone è il nuovo Esarca ; Italia - Teodoro è il nuovo Papa ; Medio Oriente - Le truppe bizantine evacuano l’Egitto. Successivamente gli Arabi invadono la Cirenaica, nominalmente ancora bizantina

643 – Medio Oriente - gli Arabi proseguono nell’occupazione della Cirenaica

644 – Italia - Platone è il nuovo Esarca ; Medio Oriente - Uthman ibn Affan è il nuovo Califfo

645 – Medio Oriente - i bizantini rioccupano Alexandrea

646Medio Oriente - riconquista Araba di Alexandrea ; Africa - Gregorio è il nuovo esarca, poco dopo il suo insediamento si proclama Imperatore d’Africa
647 – Africa - Gregorio viene deposto da Romano, nuovo Esarca incaricato, gli Arabi attaccano l’esarcato e dopo aver ottenuto dei tributi, si ritirano

648 – Italia - Teodoro I Calliope è il nuovo Esarca

649 – Italia - Olimpio è il nuovo Esarca, Martino è il nuovo Papa ; Mediterraneo Orientale - gli Arabi attaccano Cypro ; Costantinopoli - l’impero concorda con il Califfato una pace di 3 anni

650 – Hispania - Germano è il nuovo Esarca

651 – Persia - Yazdgard III, che si era rifugiato ai confini nord-orientali della Persia, muore assassinato da un governatore locale. Con la sua morte la Persia viene ammessa quasi interamente all’Islam.

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Nota: Quando nella mia ucronia ho ipotizzato la quasi-conquista araba della Spagna governata dai discendenti di Belisario, non intendevo semplicemente simmetrizzare. Sono partito dal presupposto che l'Esarca era di fatto un Vicerè, che doveva provvedere alla difesa del suo territorio utilizzando milizie proprie. Di conseguenza l'Esarcato di Spagna non poteva avere una forza militare superiore a quella del regno dei Visigoti. Ed inoltre restano valide le altre motivazioni che hanno favorito gli Arabi nella conquista della Spagna, e cioè il tradimento di alcuni nobili e l'indifferenza del popolo.

Cliccate qui se volete leggere l'ucronia sullo stesso tema di Basileus TFT. Se volete commentare il mio lavoro, scrivetemi a questo indirizzo.

Enrico Pizzo

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Ed ora, un'idea di Massimiliano Paleari:

Continuando il gioco degli Imperi Romani ucronici, eccone un altro.

Siamo attorno al 1200 d.C., alla vigilia delle grandi invasioni mongole. L'Impero non è mai scomparso completamente. Diviso in una parte occidentale e una orientale, si estende dalla Cornovaglia alla Crimea, dalla Gallia alla Libia, ma è polverizzato in tante piccole e medie enclavi prevalentemente costiere, denominate Provincie ad occidente e Temi ad Oriente. Il tutto, è vero, pare piuttosto assurdo, ma la difesa dell'impero è assicurata efficacemente da:

Sulla cartina ho segnato anche i principali valli difensivi, che elenco:

Nel V secolo come abbiamo visto a occidente l'impero è sopravvissuto, seppure ridotto ad enclavi comunicanti solo via mare. Nel VI secolo Giustiniano risparmia il Regno Vandalo d'Africa ma scaccia i Goti dall'Italia. Arrivano subito dopo i Longobardi, che tuttavia non riusciranno a unificare completamente la penisola. Nel VII secolo gli Slavi si insediano profondamente nei Balcani. La controffensiva romano orientale dell'VIII-IX Secolo non riesce ad avere ragione della presenza slava nel Pelopponeso, dove si consolida curiosamente un Regno Slavo. Gli Arabi prima e i Turchi poi dilagano profondamente in Anatolia, ma in Africa si arrestano all'altezza della Tunisia, rallentati e "distratti" dalle enclavi romane costiere e dal Regno dei Vandali (che occupa anche una porzione della nostra Spagna meridionale).

Un'altra curiosità della cartina è la persistenza di un Regno Goto in Crimea e di un Regno "Normanno" nell'ansa del Dnepr, mentre anche gli Unni non sono defluiti e occupano ancora le sponde settentrionali del Mar Nero e del Mar Caspio.

Gli Slavi si estendono più a ovest (abbiamo un Regno Slavo di Lusazia che arriva grosso modo fino all'Elba). In compenso anche l'area germanica è più estesa verso ovest (in Gallia), dal momento che i Franchi qui hanno germanizzato linguisticamente l'area gallico/romano da loro controllata e non viceversa.

I Visigoti continuano a controllare un vasto regno al di qua e al di là dei Pirenei, anche se i Suebi sono riusciti a mantenere nella penisola iberica un loro territorio indipendente (qui è entrata in gioco la variabile diplomatica romana dei pesi e contrappesi).

Questa è la postilla di Perchè No?:

Credo che la Provenza "visigotica" avrebbe potuto rimanere provincia romana con capitale a Marsiglia o Arles, é un territorio non molto ricco con città che possono fungere da piazzaforti, non ha mai interessato molto i conquistatori. Ma in questa versione di un impero romano "zombie" il potere imperiale avrebbe avuto autorità solo attorno alla capitale (Roma?) o avrebbe avuto un potere percettibile nelle province? Non sarebbe stato una finzione creata da dinasti "romani" locali (tipo un Siagrio in Gallia)?

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Invece Paolo Maltagliati ha un'altra idea per la Restauratio Imperii:

Dopo la divisione con l'oriente, l'impero romano d'occidente si è ulteriormente diviso in due parti: la prima comprendente di iberia, Italia, Gallia Cisalpina, Illirico e Provenza; la seconda comprendente Gallie, Germania e Btitannia informalmente chiamata Impero delle Gallie.
Quest'ultima parte è stata coinvolta maggiormente dalle invasioni germaniche, tanto: dopo un periodo in cui i goti sono stati dominanti, è stata retta stabilmente da dinastie Franche dopo il VII secolo; i goti e i longobardi sono stati protagonisti di una guerra per procura tra i due imperi. I secondi si sono resi prima de facto poi de iure indipendenti in Iberia(assorbendo anche svevi e vandali), mentre i secondi sono stati assorbiti nella compagine imperiale, che in un primo momento li aveva federati in Cisalpina. Addirittura, si avranno dinastie imperiali longobarde. Nell'impero romano Mediterraneo, tuttavia, lo sdoganamento delle dinastie 'barbare' non è avvenuto completamente, per cui i Longobardi sono stati vittime della riscossa dell'elemento 'romano' (fortemente spalleggiato dal pontefice e indirettamente anche dai Franchi) dal IX secolo.
Nell'impero delle Gallie ci fu un progressivo e costante espansionismo verso ovest, tale da assorbire progressivamente sassoni, turingi, svevi, alemanni e bavari. Compensa in negativo la perdita della Britannia, in particolare dopo che l'impero delle Gallie non disponette più di un flotta degna di tale nome.
Dopo la morte di Carlo I il Grande, l'impero delle gallie subì gli effetti dell'impianto tipicamente germanico di una concezione privatistica del potete pubblico. In altre parole, i nipoti di Carlo si divisero feudalmente il territorio imperiale, con la corona che, dopo diverse fluttuazioni andò al ramo germanico stabilmente entro la metà X secolo. Tecnicamente e teoricamente gli altri due rami continuarono a essere considerati vassalli e parte integrante del ramo germanico. Il regno franco occidentale 'secedette' ufficialmente nel XI-XII secolo, senza però mai avocare a sé la corona imperiale. La Lotaringia invece alternò diverse fasi, sostanzialmente di:

A) rivendicazione della corona imperiale delle Gallie
B) rivendicazione della sottomissione vassallatica all'impero Germanico
C) tentativi di 'secessione' con annesso cambio di sottomissione formale dalla corona Germanica a quella Romana
D) espansionismo verso ovest in nome di un teorico ristabilimento dell'unità dell'impero delle gallie
E) rivendicazione della corona imperiale romana

Questa altalena chiaramente dipende dai rapporti di forza propri e altrui nel corso del medioevo. L'unione iberica per un periodo rivendicò sia la corona delle Gallie, sia la corona Romana.

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Chiudiamo con la pensata di Alessio Mammarella:

Quella che segue è una breve storia del Papato dalla distruzione di Roma ai giorni nostri.

La distruzione di Roma
« ...Il re gotto stabilì abbattere Roma, e messovi a quartiere il più dell'esercito farsi col resto a combattere Giovanni ed i Lucani. Pigliò dunque a sfasciarla di muro in parecchi luoghi, e di già il diroccamento agguagliava quasi il terzo dell'intera circonferenza. Divisava eziandio mandarne i più belli e magnifici edifizi in fiamme, e ridurla pascolo di armenti... »
(Procopio di Cesarea, Istoria delle guerre gotiche Libro terzo, capo XXII)

Come racconta lo storico bizantino Procopio, il re dei goti Totila decise la demolizione di Roma, in un momento (546) in cui la città si era ridotta all'inezia di 500 abitanti, dopo ripetuti assedi, massacri e sfollamenti. Avendo appreso che i romani antichi avevano fatto spargere sale sulle rovine della città di Cartagine loro rivale, Totila comandò di fare lo stesso.
Anche se in seguito le truppe bizantine riuscirono ad avere ragione degli ostrogoti, rioccupando l'intera penisola italiana, il ripopolamento e la ricostruzione di Roma apparivano imprese troppo grandi per i mezzi a disposizione. Le casse dell'Impero erano miseramente vuote e molte città erano in rovina, sì che concentrare le poche risorse disponibili per la sola Roma sarebbe apparso ingiustificabile.
Papa Vigilio, in carica quando Roma fu distrutta, aveva già lasciato la città e per il resto della sua vita non ebbe una sede stabile.

I papi di Napoli e Ravenna
Pelagio, successore di Vigilio, si stabilì a Napoli con l'accordo dell'Imperatore al quale era decisamente sottomesso. Alcuni importanti vescovi, come quelli di Milano e Aquileia, si ribellarono all'autorità papale. Alla base della reciproca ostilità stavano questioni teologiche, ma anche sull'autorevolezza di colui che si dichiarava successore di Pietro. Alcuni vescovi, infatti, sarebbero stati disposti ad accettare la supremazia di un vescovo dell'antica e prestigiosa capitale Roma, ma non quello di una città non più importante di quella in cui essi risiedevano.
Giovanni III, successore di Pelagio riuscì a riconciliarsi con il clero di Milano, ma il suo primato fu nuovamente messo in discussione dall'invasione longobarda. Quando un esercito longobardo entrò a Napoli e sequestrò il Pontefice, costringendolo a incoronare il loro re come legittimo sovrano dell'Italia, corsero perfino voci secondo le quali il Papa avrebbe accettato di convertirsi all'arianesimo. L'Imperatore Giustino II, pertanto, concluse che i papi dovessero avere una sede più vicina possibile a quella del potere bizantino, evitando di esporli alla prepotenza di invasori stranieri e senza che difendere la sede papale comportasse una eccessiva dispersione delle forze imperiali. Fu così che il successore di Giovanni III, oltre a essere il primo Papa ad assumere il nome di Benedetto, fu anche il primo a risiedere a Ravenna.
Nei secoli successivi altri 29 pontefici dimorarono a Ravenna, in un periodo storico caratterizzato da laceranti divergenze teologiche e vere e proprie eresie come l'iconoclastia.
Quando, nel 751, l'Esarcato d'Italia fu completamente conquistato dai longobardi. Papa Zaccaria, invece di riparare a sud, dove esistevano ancora territori sotto il saldo controllo dell'Impero, preferì trasferirsi nella città di Venezia, protetta da lagune, sempre bizantina ma dotata di un governo autonomo.

I primi secoli del Papato veneziano
Il trasferimento del Papa a Venezia influì sulle istituzioni del giovane ducato. La città adottò un modello che gli studiosi definiscono Urbi od Orbi: il Doge, eletto in modo conforme alle procedure già in uso ai veneziani, era riconosciuto come amministratore della città e comandante militare; il Papa come capo della chiesa universale ospitato dalla Res Pubblica e al quale essa doveva assicurare totale supporto. Ambedue, erano nominati consoli della Res Publica. Poco dopo l'elezione di Papa Stefano II iniziò la costruzione di una nuova basilica intitolata a S. Pietro, e che si sarebbe aggiunta a quella di S. Teodoro, già patrono della città.
Nel frattempo, l'ascesa del Re dei Franchi Carlo (in seguito chiamato "Magno") condusse alla sconfitta e sottomissione del regno longobardo con conseguenza scomparsa di quello che era stato il principale nemico per i papi. In cambio del riconoscimento come successore degli imperatori romani, a cui il sovrano gallico ambiva, Papa Leone III ottenne il riconoscimento del cosiddetto "Patrimonio di S. Pietro" un territorio che assicurasse ai papi la necessaria autonomia politica e capacità di sostentamento. Carlo Magno acconsentì a cedere al Papa la Marca di Verona, territorio pressoché corrispondente alla vecchia regione romana della Venetia et Histria, e in aggiunta la Romanìa e la Pentapoli. Mantenne invece per sé il Lazio, pure rivendicato dal Papa, perché intenzionato a ricostruire la città di Roma e farne una delle proprie capitali.
Lo sgretolarsi dell'Impero impedì a Carlo Magno ed ai suoi successori di impegnarsi nella ricostruzione di Roma, che restò un progetto velleitario.
Nel frattempo, la città di Venezia iniziò ad arricchirsi con il commercio, e i relativi proventi furono utilizzati per ultimare l'evangelizzazione del continente, per abbellire la città, e anche per consolidare il controllo sui territori della terraferma, sempre minacciati da signori feudali particolarismi cittadini.

La lotta per le investiture e l'ascesa di Federico II
Le due istituzioni "universali" Papa e Imperatore vennero ben presto in lotta per la supremazia. Ciascuna delle due figure si considerava politicamente e moralmente sovraordinata all'altra. Il braccio di ferro fu infine vinto dal Papato, anche perché nessun sovrano riuscì mai ad entrare a Venezia in armi per imporre il proprio volere. Sovente gli imperatori nominarono degli antipapi che tipicamente dichiaravano il Papa illegittimo, tuttavia solo in rari casi, per breve tempo e solo in alcuni paesi, degli antipapi esercitarono una effettiva influenza, al di là della protezione imperiale.
Nel frattempo gruppi di mercenari normanni iniziarono ad affluire nella parte meridionale d'Italia per contrastare le incursioni arabe. Dapprima al servizio degli ultimi stati longobardi e dell'Impero Bizantino, i normanni conquistarono sistematicamente la Sicilia, la Calabria, la Puglia e infine anche il Lazio. Alleati del Papato, che vedeva con favore la loro azione unificatrice e rafforzatrice della cristianità cattolica, i normanni contrastarono anche vari imperatori germanici in difesa del Pontefice.
Il matrimonio dinastico tra Enrico VI, rampollo della dinastia imperiale germanica e Costanza d'Altavilla, ultima erede di quella normanna, determinarono l'unificazione dell'Italia sotto un unico sovrano, Federico II. Questi, rimasto precocemente orfano, crebbe a Venezia sotto la vigilanza di Papa Innocenzo III. Nonostante tale rigida educazione Federico crebbe intellettualmente indipendente ed intraprendente. Intraprese profonde riforme, fece buon uso della diplomazia invece di ricorrere sempre e comunque alla armi, gettò le basi per una notevole prosperità delle città mercantili. Egli decise di separare formalmente il Regno d'Italia parte dall'Impero, per unirlo al Regno di Sicilia. Tutto sembrava pronto per la ricostruzione di Roma, la grande capitale antica della cui cultura si sentiva realmente erede.

La nuova Roma e il distacco dall'Impero
La Roma di Federico non fu ricostruita sulle rovine di quella antica, che egli intendeva preservare e nel tempo riscoprire, ma in un'area più a sud e più vicina al mare. Ancora oggi le scelte effettuate per la costruzione della città suscitano fascino e dibattito: pianta ottagonale, con gli otto castelli costruiti ai vertici che sembrano avere una funzione più estetica e monumentale che non una utilità di tipo militare, e con le otto porte, al centro di ogni lato. Significativa la scelta di assegnare a ciascuna di esse un nome numerico (Prima, Secunda...) a eccezione di una, denominata Porta Maxima (seppure identica, in ogni aspetto, a tutte le altre). Taluni sostengono che quella sia da considerare la porta "zero" pertanto punto inizio e fine di una ideale rotazione. Il concetto di zero era nuovissimo per l'epoca, poiché era stato portato in occidente dal matematico Fibonacci, nel suo Liber Abbaci del 1202.
Tra gli altri monumenti, Federico fece costruire all'interno il suo palazzo reale, visto che Roma, una volta ricostruita, non avrebbe potuto essere che la capitale dell'Impero. Egli, tuttavia, non visse abbastanza per vedere completate le grandiose opere concepite dalla sua ambizione né poté vederle il suo successore Corrado IV, che regnò solo pochi anni, morendo ancora relativamente giovane.
Fu Manfredi, figlio illegittimo di Federico, a prendere le redini del Regno d'Italia, mentre al di là delle Alpi la dinastia sveva, priva di eredi credibili (vi era solo un adolescente, Corrado, il quale non era certamente pronto a sfidare gli agguerriti signori intenti a contendersi la corona imperiale) si trovava di fatto defraudata dei propri diritti. Lo stesso Manfredi, in realtà, era formalmente un usurpatore, tuttavia l'allineamento delle sue politiche con quelle illuminate del padre lo fece velocemente dimenticare.

La ricchezza della chiesa e l'oltraggio di Trento
In seguito alle crociate, in particolare la quarta, la chiesa aveva ottenuto immense ricchezze, anche se in gran parte erano state reinvestite per sostenere gli ordini di monaci guerrieri come templari ed ospitalieri. Lo Stato della Chiesa ottenne anche vantaggi territoriali. Oltre a controllare stabilmente l'altra sponda dell'Adriatico, lo Stato Pontificio ottenne un vero e proprio impero coloniale (Stato da mar) composto da isole e città costiere sparse nel mar Egeo.
La città di Venezia si arricchì di nuove chiese in onore al ruolo di capitale della cristianità. Furono iniziate le basiliche di San Marco, San Giovanni e Paolo, Santa Maria Gloriosa, per costituire insieme alle basiliche di San Pietro e San Teodoro la pentarchia già presente a Roma e simboleggiante l'unità della chiesa universale.
Dopo un regno lungo ed illuminato, Manfredi lasciò la corona non a uno dei suoi figli, bensì a un figlio adottivo, secondo l'uso degli imperatori romani dell'epoca più florida. Il prescelto, Ruggero I (nato Ruggero da Branduzio) fu adottato mediante testamento, anche se fin dagli ultimi anni di vita Manfredi aveva previdentemente manifestato le sue intenzioni, e coinvolto l'erede designato nei più alti compiti di gestione del regno. Ruggero si dedicò soprattutto alle imprese d'arme, intestardendosi nell'idea di conquistare l'Impero Bizantino. Grandi porzioni ne furono in effetti annesse, ma egli non riuscì mai a mettere sotto assedio Costantinopoli.
Re Ruggero scelse come successore Giacomo I (nato Giacomo Colonna). Fieramente avverso, per ragioni di rivalità familiare, all'energico Papa Bonifacio VIII, Giacomo fu già protagonista negli anni in cui Re Ruggero era impegnato in oriente. Ottenuto, con l'inganno, che questi si recasse a nella città di Trento per trattative diplomatiche, il re lo fece sequestrare, lo umiliò (schiaffo di Trento). Papa Bonifacio riuscì fortunosamente a sfuggire ai propri carcerieri ed a rientrare a Venezia, ma solo per morire poco dopo.

La Cattività Romana e lo Scisma d'Occidente
Dopo il breve pontificato di Benedetto XI, il suo successore Clemente V (Niccolò Alberti) cedette alle pressioni di Re Giacomo I e accettò di trasferirsi a Roma. Dopo oltre 130 pontefici, il "seggio di Pietro" tornava nella sua sede originaria. Tuttavia, il trasferimento a Roma del Papa fu vista come la sottomissione a un sovrano. Il letterato Dante Alighieri, che aveva conosciuto il Papa, rivolse una lettera all'Imperatore Arrigo VII affinché calasse in Italia per liberare il Papa dalla sua prigionia. Giacomo I affrontò e sconfisse in battaglia il rivale mentre il Re Francese Filippo IV, che avrebbe potuto rappresentare un ulteriore nemico fu convinto a stipulare un'alleanza in cambio della soppressione dell'ordine dei Templari e l'assenso del Papa alla confisca dei loro beni.
A Roma, la corte papale crebbe a dismisura, rivaleggiando in sfarzo e vanità con la corte reale. Furono iniziate anche opere di restauro della città vecchia, cercando in particolare di recuperare le vecchie basiliche. Si immaginarono nuove strade e quartieri per riconnettere la città antica e la nuova. A Venezia, intanto, l'assenza del Pontefice determinò un accentramento dei poteri nelle mani del Doge e una progressiva laicizzazione. Svariati territori, tanto sulla terraferma quanto in oriente, vennero lasciati nelle mani di famiglie patrizie.
Gregorio XI nel 1377 ottenne dal magnanimo sovrano Carlo I (nato Carlo d'Angiò) il permesso di tornare a Venezia, visto che si poteva considerare fallimentare per la fede cristiana il trasferimento a Roma, come dimostrato dal successo della predicazione di John Wycliff. Poco tempo dopo, tuttavia, la morte di Carlo I e le scelte rigorose di Urbano VI, primo Papa del nuovo corso veneziano, convinsero alcuni cardinali ad eleggere un antipapa destinato a insediarsi nuovamente a Roma. Si succedettero quindi vari pontefici rivali a Venezia e Roma (la chiesa cattolica considera papi legittimi quelli di Venezia, ed antipapi quelli di Roma) fino all'elezione di Martino V.

Rivoluzione scientifica e conflitti religiosi
Terminato lo Scisma d'Occidente, continuarono comunque a fiorire nuove idee sull'essere umano, sul sapere e sulla politica. L'umanesimo e la rivoluzione scientifica ridussero il prestigio delle idee, leggi ed istituzioni religiose rispetto a quelle laiche, mentre la Riforma protestante ridimensionò l'importanza politica del Papato, che anzi cominciò ad essere considerato, in alcuni paesi, una entità estranea ed ostile. Dopo l'apertura delle grandi rotte oceaniche per il commercio, la prosperità di Venezia cominciò a declinare e il suo impero marittimo cominciò ad essere sistematicamente attaccato dall'Impero Ottomano insediato in Anatolia.
Anche il Regno d'Italia conobbe un periodo di difficoltà politiche poiché la Spagna, grazie alle ricchezze ottenute oltremare, tentò di utilizzare quelle ingenti risorse per conquistare il paese. Dopo la morte in battaglia di Cesare I (nato Cesare Borja) gli spagnoli occuparono Roma, ma a quel punto l'intervento della Francia, politicamente opposta alla Spagna, impedì al sovrano spagnolo di insediarsi a Roma proclamandosi Re d'Italia. Il conflitto proseguì per molti anni, alternando fasi di relativa pace ad altri di combattimenti cruenti. L'Italia si schierò in più occasioni contro l'Impero e ciò spinse lo Stato della Chiesa a mantenersi rigidamente neutrale per non essere coinvolto fra i contendenti.
Sul mare, lo Stato Pontificio continuò invece la sua lotta contro gli infedeli turchi, ma non poté evitare la perdita di Cipro, Candia e molte altre isole.

Declino soppressione e ripristino dello Stato della Chiesa
Il XVIII secolo, chiamato anche "secolo dei lumi" vide Venezia toccare il livello minimo di prestigio politico. Perso il primato culturale, perso l'impero marittimo, lo Stato della Chiesa fu sempre meno considerato nei giochi diplomatici europei e sottoposta a ingerenze fastidiose, come quella che portò alla soppressione dei gesuiti, sgraditi a molti sovrani.
Alla fine del secolo, la Rivoluzione Francese portò a una nuova serie di guerre in Europa, e questa volta lo Stato della Chiesa non riuscì a far rispettare la propria neutralità. Dapprima lo Stato Pontificio fu invaso dalle truppe austriache, che avevano stipulato un'alleanza difensiva con il Regno d'Italia, e in seguito dalle truppe francesi di Napoleone Bonaparte che, sconfitti i coalizzati, marciò alcuna riverenza su Venezia. Entrato in città, Bonaparte dichiarò terminato il potere temporale del Papa e la soppressione dello stato. Dopo averlo fatto, tuttavia, non ne unì al territorio alla Repubblica Italiana (appena proclamata ed alleata della Francia) ma lo consegnò all'Austria, come pedina di scambio.
Negli anni successivi, comunque, la Repubblica Italiana fu trasformata in Regno d'Italia (il cui sovrano era lo stesso Napoleone) e il suo territorio fu esteso a comprendere Venezia, Ravenna e tutti i territori che precedentemente facevano parte dello Stato della Chiesa. Il Congresso di Vienna, dopo la sconfitta di Napoleone, ripristinò lo Stato della Chiesa nei suoi confini storici.

Moti risorgimentali e annessione all'Italia
Lo Stato della Chiesa era comunque una entità ormai anacronistica e nel 1831 si verificò un tentativo insurrezionale da parte della società segreta della Carboneria volta a trasformare lo Stato in una repubblica laica e democratica. Il tentativo fallì a causa della scarsa organizzazione degli insorti, ma non molti anni dopo, nel 1848, un tentativo insurrezionale più convinto riuscì. Fu fondata la Repubblica di Venezia, e il Doge fu sostituito dal "Presidente" Manin, ma ciò provocò ingerenza armata del vicino Impero d'Austria. Carlo Alberto, sovrano liberale del vicino Regno d'Italia, intervenne in difesa "Non della Repubblica ma degli italiani che vi abitano". L'esito netto del conflitto,
con le truppe italiane fermate dall'armistizio a breve distanza da Vienna, consentirono a Carlo Alberto di annettere il territorio dello Stato della Chiesa vincendo la diffidenza degli altri paesi europei.
La città di Venezia fu comunque preservata dell'annessione e continuò ad essere territorio amministrato dalla Santa Sede, secondo lo status valido ancora oggi.

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