Il mio nome è Enrico Pizzo. Uno dei miei periodi storici preferiti è il cinquantennio che va dal 530 al 580 d.C. Mi sono sempre chiesto cosa sarebbe successo se l'impresa di Giustiniano avesse avuto successo e la riconquista dell'Impero d'occidente fosse stata portata a termine.
Il progetto iniziale di Giustiniano era la riconquista di tutto l'impero d'occidente. Ma la riconquista è fallita per tre motivi:
Innanzitutto l'intransigenza di Teodato che nel 536 rifiutò le proposte di Giustiniano che offriva ai Goti lo status di Foederati in cambio del ritorno dell'Italia all'Impero.
La rottura da parte dei persiani della pace del 532, ottenuta grazie al buon lavoro di Belisario.
Ed infine, per colpa di Giustiniano che nel 544 rispedì Belisario in Italia senza affidargli soldi e soldati.
Non credo all'ipotesi secondo la quale a quel punto l'impero non poteva più permettersi campagne di conquista perchè non si spiegherebbe come mai i soldi per la spedizione di Narsete si sono trovati...
Ho mantenuto l'invasione da parte dei Longobardi in Italia nel 567. Ed ecco quanto ho pensato: le parti evidenziate in giallo sono quelle in cui la mia ucronia diverge dalla nostra Timeline.
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476 – Italia - Odoacre, generale barbaro, depone l’ultimo imperatore, Romolo Augusto, e rimette a Zenone, imperatore d’oriente le insegne imperiali dichiarando che d’ora in poi governerà l’occidente in suo nome.
477 – Africa - Unerico è il nuovo Re ; Costantinopoli - l’instabilità politica nell’impero costringe Zenone a rimandare il progetto di riconquista dell’occidente
481 – Gallia - alla morte del padre Childerico,Clodoveo diviene Re dei Franchi ; Costantinopoli - all’interno della Corte imperiale prende il sopravvento il partito di coloro che sostengono la riconquista dell’Impero d’Occidente attraverso l’uso di una popolazione barbarica al servizio dell’Impero
483 – Illiria - nascita di Giustiniano ; Italia - Felice III è il nuovo Papa
484 – Pannonia - gli Ostrogoti ottengono lo status di Foederati, Teodorico viene nominato Console ; Africa - Gutemondo è il nuovo Re ; Persia - Balas è il nuovo Scia
485 – Hispania - Alarico II è il nuovo Re
486 – Gallia - Clodoveo sconfigge Siagrio a Suessone, dopo la sconfitta Siagrio cerca riparo presso i Visigoti di Alarico II che però lo fanno prigioniero e lo consegnano a Clodoveo
487 – Gallia - Siagrio viene fatto pugnalare ; Costantinopoli - Per liberare l’impero dalla pericolosa presenza ostrogota, ed avviare finalmente il progetto della Restauratio Imperii, Zenone incarica Teodorico della riconquista dell’Italia
488 – Persia - Kaveh I è il nuovo Scia ; Pannonia - in Autunno, Teodorico inizia la spedizione contro l’Italia
489 – Italia - a Verona Odoacre è sconfitto da Teodorico, Odoacre si ritira a Ravenna, la città è assediata dagli Ostrogoti
491 – Costantinopoli - Flavio Anastasio è il nuovo Imperatore
492 – Italia - Gelasio è il nuovo Papa
493 – Italia - termina l’assedio di Ravenna. Odoacre si arrende a Teodorico, ma, durante un banchetto che doveva suggellare l’alleanza tra i 2, Odoacre viene fatto assassinare da Teodorico. Dopo le prime formali dichiarazioni di restaurazione dell’autorità imperiale, Teodorico assume il titolo di Re d’Italia ; Costantinopoli - l’imperatore Anastasio non riconosce il nuovo regno degli ostrogoti. All’interno della Corte imperiale si ritiene che per la buona riuscita della Restauratio Imperii sia indispensabile trovare un’alternativa agli Ostrogoti di Teodorico
494 – Italia - Teodorico sposa Audofleda, sorella di Clodoveo ;
496 – Gallia - il 24 Dicembre a Durocortoro, in Gallia, Clodoveo si fa battezzare convertendosi cosi al Cattolicesimo, la sua conversione segna l’addozione in massa da parte dei Franchi del Cattolicesimo come religione ; Africa - Trasamondo è il nuovo Re ; Persia - Zamasp, dopo aver deposto Kaveh I, è il nuovo Scia ; Italia - Anastasio II è il nuovo Papa ; Costantinopoli - la decisione di Clodoveo di convertirsi al Cattolicesimo fa si che i Franchi vengano scelti come esecutori materiali della Restauratio Imperii
498 – Persia - reintegrazione di Kaveh I come Scia ; Italia - Simmaco è il nuovo Papa ; Gallia - Clodoveo avvia rapporti diplomatici con l’impero. Viene formalizzata l’alleanza Gallo-Bizantina
500 – Tracia - nascita di Belisario ; Hispania - Alarico II sposa Teodigota figlia di Teodorico ; Italia - con il matrimonio di Teodigota con Alarico, Teodorico diviene suocero di Alarico e poichè quest’ultimo è ancora minorenne, reggente in suo nome del regno dei Visigoti ; Costantinopoli - la posizione predominante di Teodorico in Occidente causa allarme all’interno della Corte Imperiale. Nascita di Teodora
507 – Gallia - guerra tra Visigoti e Franchi. A Voglade Alarico II re dei Visigoti, viene sconfitto ed ucciso da Clodoveo, la battaglia segna la fine del dominio visigoto sulla Gallia meridionale che viene inglobata nel regno di Clodoveo ; Italia - una flotta Bizantina impedisce a Teodorico di inviare aiuto ad Alarico I ; Hispania – Gesalico è il nuovo Re, insieme al fratello Amalarico
508 – Gallia - Clodoveo conquista Tolosa ; Costantinopoli - l’Imperatore Anastasio nomina Clodoveo Console
511 – Gallia - morte di Clodoveo, il regno Franco viene diviso tra i suoi 4 figli, Teodorico, Clodomiro, Clotario e Childeberto ; Hispania - morte di Gesalico, Amalarico resta unico Re dei Visigoti ; Costantinopoli - la decisione di Clodoveo di dividere, secondo l’usanza franca, il regno tra i figli elimina di fatto la possibilità che i Franchi possano riconquistare a nome dell’Impero tutto l’occidente. All’interno della Corte si sviluppa il partito dei sostenitori della riconquista diretta dell’occidente da parte dell’Impero
514 – Italia - Ormisda è il nuovo Papa
518 – Costantinopoli - Flavio Giustino è il nuovo Imperatore
521 – Costantinopoli - Giustiniano viene nominato Console. Poco dopo la sua elezione egli aderisce al partito dei sostenitori della riconquista diretta dell’occidente
523 – Africa - Ilderico è il nuovo Re ; Italia - Giovanni è il nuovo Papa
524 – Costantinopoli - Giustiniano sposa Teodora ; Gallia - morte di Clodomiro, in attesa che i suoi figli raggiungano la maggiore età il regno viene affidato pro tempore a Childeberto
525 – Gallia - Childeberto e Clotario organizzano la morte dei figli di Clodomiro, Teobaldo Guntari vengono uccisi, Clodoaldo si salva, nascosto da servi fedeli
526 – Italia - morte di Teodorico, gli succede il nipote Atalarico, sotto la reggenza della madre Amalasunta. Felice IV è il nuovo Papa ; Medio Oriente - Inizia una nuova guerra tra l’Impero Romano e l’Impero Persiano, causata dal passaggio del piccolo regno di Iberia dalla sfera di influenza Persiana a quella Romana ; Pannonia - nascita di Alboino
527 – Costantinopoli - morte di Giustino, Giustiniano è incoronato imperatore, Belisario viene inviato in Oriente. Medio Oriente - i Persiani rioccupano l’Iberia
528 – Medio Oriente - i Persiani usano le basi conquistate in Iberia per penetrare in Lazica
529 – Medio Oriente - i Lakhmidi alleati dei Persiani attaccano la Siria Romana, per controbilanciare i Lakhmidi Giustiniano aiuta il capo dei Ghassanidi, Al Harith ibn Jabalah, a trasformare una coalizione in un regno vero e proprio 530 – Medio Oriente - l’esercito romano, guidato da Belisario, sconfigge i Persiani nella battagli di Dara, i Romani sconfiggono poi i Persiani presso Satala ; Africa - Gelimero è il nuovo Re ; Italia - Bonifacio II è il nuovo Papa
531 – Medio Oriente - Belisario è sconfitto dai Persiani presso Callinicum, in estate tuttavia la successiva conquista romana di alcuni forti in Armenia respinge i Persiani. Costantinopoli - Giustiniano invia presso lo scia di Persia Kaveh, senza successo, Ermogene per avviare le trattive di pace coi Persiani. ; Hispania - Teudi è il nuovo Re.
532 – Costantinopoli - repressione della rivolta di Nika grazie all’arrivo dall’oriente dell’esercito di Belisario, reduce dalla guerra contro i Persiani ; Persia – morte dello scia di Persia Kaveh, gli succede Cosroe. Questi avendo bisogno di rafforzare la propria posizione in patria accetta di riaprire le trattative con la delegazione romana, trattative che portano alla “ Pace Eterna “, che stabilisce il ritorno, per la situazione territoriale, allo “ status quo ante “, ed il pagamento da parte di Costantinopoli di un tributo pari a 11000 libbre d’oro
533 – Costantinopoli - Giustiniano intima a Gelimero, re dei Vandali, di restituire il regno a Ilderico, di fronte al rifiuto di Gelimero Giustiniano ordina al generale Belisario di invadere l’Africa ; Africa - il generale Belisario, sbarcato alla fine dell’Estate sconfigge i Vandali nella battaglia di Ad Decimum. In seguito occupa Carthago ed alla fine dell’anno sconfigge nuovamente i Vandali presso Ticameron ; Italia - Giovanni II è il nuovo Papa
534 – Africa - dopo aver trascorso l’inverno assediato sul monte Pappua, Gelimero si arrende a Belisario. Germano è il nuovo Governatore; Costantinopoli – Giustiniano annuncia il ripristino dell’antica Prefettura d’Africa ; Italia - morte di Atalarico, la madre Amalasunta si risposa con Teodato.
535 – Italia - Amalasunta viene prima esiliata nell’isola Martana, nel lago Volsiniense, e poi fatta uccidere. Agapito è il nuovo Papa ; Costantinopoli - Poichè Amalasunta era considerata sotto la protezione imperiale, Giustiniano ordina al generale Belisario di invadere l’Italia, entro la fine dell’anno la Sicilia viene riconquistata
536 – Italia - a Primavera Belisario sbarca in Calabria riconquistando Rhegio. Nel corso dell’anno Belisario prosegue con l’occupazione dell’Italia, arrivando in Novembre a Neapole ed entro la fine dell’anno a Roma. I nobili Ostrogoti, terrorizzati dalla velocità dell’avanzata di Belisario fanno assassinare Teodato ed eleggono al suo posto Vitige. Silverio è il nuovo Papa
537 – Italia - Il nuovo re degli Ostrogoti, Vitige, avvia le trattative di pace con Costantinopoli ; Costantinopoli - le trattative di pace tra gli Ostrogoti e l’impero sanciscono la fine della guerra greco-gotica, Giustiniano annuncia il ripristino dell’antica Prefettura d’Italia, gli Ostrogoti rimangono in Italia come Foederati,Belisario rimane in Italia come Magister Militum, in pratica un Governatore. Vigilio è il nuovo Papa
543 – Gallia - i bizantini stringono alleanza con Teodeberto, re di Austrasia ; Africa - Giovanni è il nuovo Governatore
544 – Gallia - Clodoaldo, rintracciato da sicari di Childeberto e Clotario, si rifugia presso la corte di Teodeberto, questi chiede a Childeberto e Clotario di reintegrare Clodoaldo alla dignità regia ed inoltre di consegnare gli esecutori materiali ed i mandanti dell’omicidio di Teobaldo e Guntari affinchè un’assemblea di nobili Franchi possa giudicarli. Di fronte al rifiuto di Childeberto e Clotario, Teodeberto dichiara loro guerra. Costantinopoli – Giustiniano ordina al generale Narsete di invadere la Gallia in appoggio all’esercito di Teodeberto, inoltre nomina quest’ultimo Magister Militum della Gallia.
545 – Gallia - l’esercito franco-bizantino, sotto il comando nominale di Teodeberto, e quello reale di Narsete, sconfigge a Lutetia Childeberto; Africa - Michele è il nuovo Governatore
546 – Gallia - a Suessone i franco-bizantini sconfiggono Clotario. L’assemblea dei nobili Franchi eleva alla dignità regia Clodoaldo. Childeberto e Clotario, riconosciuti colpevoli dell’omicidio di Teobaldo e Guntari vengono giustizziati. Il regno di Childeberto viene assegnato a Clodoaldo, quello di Clotario a Teodeberto. Le truppe bizantine, costituite esclusivamente da mercenari barbari asiatici ed europei tra cui anche un contingente di Longobardi, evacuano la Gallia. Teodeberto mantiene il titolo di Magister Militum. Narsete risiede a Lutetia.
548 – Gallia - Teodeberto muore, gli succede il figlio Teodebaldo; Costantinopoli - Giustiniano nomina Teobaldo Magister Militum; Hispania - Teudiselo è il nuovo Re
549 – Hispania - Agila è il nuovo Re
551 – Hispania - Agila tenta di occupare la città di Corduba, nominalmente Visigota ma in realtà ancora governata da ispano-romani. La popolazione della città chiede aiuto all’Imperatore Giustiniano ; Costantinopoli - l’Imperatore Giustiniano ordina ai generali Belisario e Teodebaldo di occupare la Hispania; Italia - Longino è il nuovo Governatore
552 – Gallia - l’esercito franco-bizantino, sotto il comando formale di Teodebaldo e quello reale di Narsete, occupa la Septimania; Hispania - Belisario sbarca in primavera a Carthago Nova e nel corso dell’anno occupa Corduba
553 – Hispania - i franco-bizantini di Narsete passano i Pirenei ed occupano Barcino, Agila si ritira a Toleto che viene assediata da Belisario
554 – Hispania - a Toleto Agila si arrende a Belisario ; Costantinopoli - Giustiniano annuncia il ripristino dell’antica Prefettura di Hispania
555 – Gallia - Teodebaldo muore senza figli, il regno viene ereditato da Clodoaldo; Costantinopoli - Giustiniano nomina Clodoaldo Magister Militum; Italia - Pelagio è il nuovo Papa
556 – Africa - Flavio è il nuovo Governatore
558 – Africa - Claudio è il nuovo Governatore
560 – Gallia - Clodoaldo muore senza figli, Narsete rifiuta il regno dichiarando che sarà l’assemblea dei nobili Franchi ad eleggere il nuovo re; Costantinopoli - Giustiniano nomina Narsete Magister Militum e Praefectus Praetorio della Gallia; Hispania - Comenciolo è il nuovo Governatore
561 – Africa - Marcello è il nuovo Governatore; Italia - Giovanni III è il nuovo Papa
565 – Costantinopoli - Giustiniano muore il nuovo imperatore è Giustino.
567 – Pannonia - I Longobardi sconfiggono i Gepidi ma, sotto la pressione degli Avari, devono abbandonare le terre fino ad ora occupate ; Costantinopoli - Per scongiurare il pericolo di un’invasione longobarda dei Balcani Giustino avvia contatti con questi, invitandoli ad occupare, in qualità di foederati, l’Italia a nord del Pado
568 – Italia - i Longobardi entrano, dal Friuli, nella pianura Padana. Il governatore dell'italia, Longino, informato degli accordi segreti tra l'Imperatore Giustino ed Alboino, re dei Longobardi, non ostacola l'invasione schierando la difesa bizantina sulla linea del Pado. Nel corso dell’anno vengono occupate Forum Iulii, Aquileia, Tarvisio, Vicetia, Verona e Brixia. Rimangono in mano bizantina Iulia Concordia, Opitergio, Altino, Patavio ed il castrum di Mons Silice.
569
– Italia - I Longobardi occupano Mediolano, completando cosi
l’insediamento nelle terre loro assegnate. Tuttavia, a
causa della forte pressione demografica, Alboino decide di sconfinare ponendo
l’assedio a Papia ed occupando altre città. Questa decisione da il via alla
guerra Longobardo-Bizantina.
570 – Italia – il capo Longobardo Faroaldo, giunto in Umbria occupa
la città di Spoletio, fondando il Ducato omonimo ; Arabia - nascita di
Maometto
571 – Italia - il capo Longobardo Zottone, giunto in Campania occupa la città di Benevento, fondando il Ducato omonimo
572
– Italia – Dopo 3 anni di assedio la città di Papia si arrende ai
Longobardi divenendo la capitale del loro nuovo regno. Nell’Italia
settentrionale i bizantini mantengono il controllo della sola Isola Amacina.
Morte di Alboino, Clefi è il nuovo Re ; Africa - Giulio
è il nuovo Governatore
573 – Italia - Baduario è il nuovo Governatore
574 – Longobardia - morte di Clefi, al suo posto non viene eletto un nuovo Re, per i Longobardi inizia un periodo di anarchia conosciuto come "periodo dei Duchi". Bande di Longobardi occupano Luca, fondando il Ducato di Tuscia ; Gallia - il nobile franco Carlomanno viene nominato Magister Militum e praefectus Praetorio della Gallia; Italia - Benedetto è il nuovo Papa
576 – Italia - Decio è il nuovo Governatore
577 – Italia - Approfittando dell’anarchia interna alla società Longobarda il governatore dell’Italia Decio avvia una controffensiva
578 – Costantinopoli - Flavio Tiberio Costantino è il nuovo Imperatore ; Africa - Flavio è il nuovo Governatore ; Italia - gli italo-bizantini sconfiggono i longobardi di Zottone
579 – Persia - Ormisda IV è il nuovo Scia ; Italia - Pelagio II è il nuovo Papa
580 – Africa - Sebastiano è il nuovo Governatore; Italia - a Roma si ha l’ultima riunione del Senato. La X Regio viene riorganizzata nell’Eparchia Annonaria
582 – Costantinopoli - Flavio Maurizio Tiberio è il nuovo Imperatore
584 – Costantinopoli - riassetto istituzionale nelle prefetture occidentali. Ai quattro Magister Militum, che guidano gli eserciti in Africa, Italia, Hispania e Gallia vengono affidate anche le funzioni del Praefectus Praetorio, la cui figura viene soppressa. La figura risultante viene denominata Esarca. I territori bizantini nell’antica X Regio vengono scorporati dall’Annonaria e inseriti nel distretto di Venetika, con capoluogo Opitergio; Longobardia - Autari è il nuovo Re ; Africa - Severo è il nuovo Esarca
585 – Italia - Smaragdo è il nuovo Esarca
589 – Gallia - L’esercito gallo-bizantino condotto dall’Esarca Carlomanno invade la Longobardia ; Italia - Romano è il nuovo Esarca. Complice la collaborazione di alcuni Duchi longobardi i gallo-bizantini possono occupare quasi tutta la val Padana a nord del Pado, spingendosi fino a Tridento. A sud del Pado gli italo-bizantini occupano Mantua e Mutina. Verso l’inizio dell’Autunno precipitazioni eccezionali si abbattono sul nord Italia. L’onda di piena raggiunge la pianura veneta il 17 Ottobre. In quel giorno il distretto di venetika è sconvolto da uno spaventoso terremoto. L’effetto combinato delle ondate di piena e dei movimenti tellurici causano la modifica del corso dei fiumi Athese, Medoaco e Plave. Le devastazioni apportate alla Venetika costringono gli italo-bizantini a sospendere le operazioni militari contro i Longobardi ; Hispania - Comitiolo è il nuovo Esarca; Africa - Giovanni è il nuovo Esarca
590 – Persia - Cosroe II è il nuovo Scia ; Longobardia - Impossibilitati a ricevere assistenza dagli italo-bizantini, i gallo-bizantini si ritirano al di là delle Alpi. Autari riesce ad espugnare l’isola Amacina, ancora libera dal tempo dell’invasione ; Italia - Gregorio è il nuovo Papa, Zottone viene nuovamente sconfitto dagli italo-bizantini
591 – Longobardia - Agilulfo è il nuovo Re, i Longobardi invadono il distretto di Venetika, ponendo l’assedio a Patavio ; Africa - Gennadio è il nuovo Esarca
598 – Italia - Callinico è il nuovo esarca ; Africa - Eraclio il Vecchio è il nuovo Esarca
601 – Venetika - Disperando di riuscire ad espugnare la città di Patavio, Agilulfo la fa incendiare. A seguito dell’incendio il presidio italo-bizantino di Patavio si arrende, ottenendo dai Longobardi di potersi ritirare a Ravenna. Occupata finalmente la città Agilulfo la fa radere al suolo. Il vescovo di Patavio si rifugia,insieme alla popolazione, nell’isola di Metamauco
602 – Costantinopoli – una ribellione nell’esercito porta all’incoronazione di Flavio Foca come nuovo Imperatore. L’imperatore Maurizio ed i suoi figli maschi vengono giustizziati. ; Persia - con il pretesto di vendicare la morte di Maurizio, lo Scia Cosroe dichiara guerra a Foca ; Venetika - Agilulfo riesce ad occupare anche il castrum di Mons Silice, diversamente da Patavio Mons Silice non viene distrutta, ma anzi elevata a sede Ducale. Il territorio di Patavio viene inserito nella Judiciaria di Mons Silice
603 – Italia - Smaragdo è il nuovo Esarca
604 – Italia - Sabiniano è il nuovo Papa
606 – Italia - Bonifacio III è il nuovo Papa ; Medio oriente - l’esercito Persiano dopo aver occupato la fortezza di Dara invade l’Asia Minore conquistando Cesarea. In seguito i persiani invadono la Siria, assediando Antiochia
607 – Italia - Bonifacio IV è il nuovo Papa
608 – Africa - Eraclio è il nuovo Esarca. Insoddisfatto di Foca il nuovo Esarca si ribella bloccando i rifornimenti di grano a Costantinopoli
609 – Medio Oriente - il cugino di Eraclio, Niceta, invade l’Egitto sconfiggendo le truppe fedeli a Foca. La flotta di Eraclio occupa Tessalonica
610 – Costantinopoli - la flotta di Eraclio assedia Costantinopoli. Il 3 ottobre, grazie ad una rivolta popolare che mette in fuga Foca, Eraclio entra nella città. Il 5 ottobre Eraclio uccide Foca divenendo cosi il nuovo Imperatore. Africa - Maurizio è il nuovo Esarca; Medio oriente - i persiani occupano Armenia e Mesopotamia ; Arabia - Maometto inizia la sua predicazione
611 – Italia - Giovanni I Lemigio è il nuovo Esarca ; Medio oriente - occupazione persiana della Siria
612 – Italia - sconfitto dagli italo-bizantini dell’Esarca Giovanni il Duca di Benevento Arechi deve riconoscere la sovranità imperiale sul Ducato
614 – Hispania - Cesario è il nuovo Esarca; Medio oriente - occupazione persiana della Palestina. Durante il saccheggio di gerusalemme la Croce viene portata in Persia
615 – Italia - Eleuterio è il nuovo Esarca, Adeodato è il nuovo Papa ; Venetika - Agilulfo riesce ad espugnare la città italo-bizantina di Iulia Concordia. Il Vescovo e la popolazione si rifugiano nell’isola di Caprule ; Gallia - Pipino di Landen è il nuovo esarca
616 – Longobardia - Adaloaldo è il nuovo Re
618 – Italia - Bonifacio V è il nuovo Papa
619 – Costantinopoli - Eraclio riesce a comprare la pace con gli Avari ; Medio oriente - conquista Persiana dell’Egitto
620 – Medio Oriente l’esercito persiano arriva sulle rive del Bosforo. La mancanza di una flotta impedisce a Cosroe di attaccare direttamente Costantinopoli e di portare la guerra in Italia, come era preventivato.
621 – Persia - lo Scià di Persia offre la pace a Eraclio, in cambio della cessione delle province orientali occupate dai Persiani ed al pagamento di un tributo annuale pari a un migliaio di talenti d'oro, un migliaio di talenti d'argento, un migliaio di abiti di seta, un migliaio di cavalli e un migliaio di vergini. ; Costantinopoli - l’Imperatore Eraclio accetta le condizioni di pace dei persiani, ma in realtà lavora alla riorganizzazione dell’esercito. Ottenuto l’appoggio del patriarca Sergio incamera i beni della chiesa.
622 – Medio Oriente - Eraclio sconfigge in Armenia il generale persiano Shahrvaraz ; Costantinopoli - a causa dell’invasione della Tracia da parte degli Avari, Eraclio è costretto a sospendere la campagna contro i persiani ed a far ritorno a Costantinopoli, dove riesce a ricomprare la pace con gli Avari aumentando loro i tributi ; Arabia - La crescente ostilità dei Meccani ancora pagani nei confronti dei Mussulmani, spinge Maometto alla decisione di ritirarsi presso la città di Medina
623 – Medio Oriente – A primavera riprende l’offensiva di Eraclio. Attraversata la Cappadocia l’esercito bizantino giunge in Armenia, dove, dopo aver distrutto la città persiana di Dvin, conquista la città di Gandza, uno dei più importanti centri religiosi dei persiani.
624 – Arabia - Una spedizione dei Meccani contro i Mussulmani di Medina viene sconfitta
625 – Italia - Isacco è il nuovo Esarca, Onorio è il nuovo Papa ; Longobardia - Arioaldo è il nuovo Re ; Medio Oriente - Eraclio non riesce a penetrare in territorio persiano ; Arabia - Nuovo attacco dei Meccani contro i Mussulmani di Medina, che vengono sconfitti
626 – Medio Oriente - Controffensiva Persiana. L’esercito di Shahrvaraz attraversa l’Anatolia e si accampa sul Bosforo, minacciando direttamente Costantinopoli. ; Costantinopoli - gli Avari, alleatisi coi Persiani, assediano Costantinopoli per terra e per mare. In Agosto la flotta degli Avari viene distrutta dai Bizantini. L’alleanza persiano-avarica si spezza e gli Avari si ritirano da Costantinopoli. Anche l’armata persiana abbandona il Bosforo e ripara in Siria
627 – Medio Oriente - Controffensiva Bizantina. Eraclio, battuti i persiani in Iberia, entra in Mesopotamia. A dicembre, presso Ninive, l’armata Persiana viene distrutta ; Arabia - Per difendere Medina dal nuovo attacco dei Meccani Maometto fa scavare intorno alla città un fossato. Dopo un lungo assedio i Meccani si ritirano senza successo
628 – Medio Oriente - Eraclio distrugge Dastagerd, residenza dello Scià Cosroe ; Persia - in reazione al disastroso andamento della guerra contro i Romani lo Scià Cosroe viene assassinato. Ardashir III è il nuovo Scià ed offre a Bisanzio la resa e la restituzione dei territori conquistati dopo il 610 ; Arabia - patto di non aggressione tra i Meccani e Maometto
629 – Persia - Porandoxt è il nuovo Scià ; Arabia - Meccani attaccano una tribù fedele a Maometto ; Medio Oriente - Primo attacco Mussulmano contro l’Impero Bizantino. Gli Arabi sono sconfitti presso il Mar Morto ; Venetika - La città di Melidissa, in onore dell’imperatore, cambia il suo nome in Heracliana.
630 – Persia - Ormisda V è il nuovo Scià ; Arabia - Attacco dei Mussulmani alla Mecca. Entrato nella città Maometto fa abbattere gli idoli ammassati nel tempio della Ka’ba
632 – Persia - Yazdgard III è il nuovo Scià ; Arabia – Morte di Maometto. La comunità islamica elegge Abu Bakr come successore, in arabo Khalifa
633
– Africa - Fabio
è il nuovo Esarca ; Medio oriente - In Autunno inizia l'offensiva araba
contro gli Imperi Romano e Persiano
634 – Africa - Giorgio
è il nuovo Esarca ; Medio Oriente – Gli Arabi, dopo aver
conquistato al-Hira, invadono la Siria. Ricongiuntisi ai reparti che hanno
invaso la Palestina sconfiggono i Bizantini presso Gerusalemme. Umar ibn al
Khattab è il nuovo Califfo
635 – Medio Oriente - i mussulmani conquistano Damasco
636 – Longobardia - Rotari è il nuovo re ; Medio Oriente - l’esercito bizantino, che in un primo momento era riuscito a riconquistare Damasco, è sconfitto presso il fiume Yarmuk. La sconfitta segna la definitiva perdita della Siria per Costantinopoli
637 – Medio Oriente - a Qādisiyya, i mussulmani sconfiggono i Persiani. La battaglia segna l’inizio dell’occupazione mussulmana della Persia
638
– Medio Oriente – Gerusalemme si arrende agli Arabi, segnando la
conquista della Palestina ; Italia - Severino è il nuovo Papa
639 – Medio Oriente - l’esercito Arabo inizia l’invasione
dell’Egitto ; Venetika - I Longobardi di Rotari espugnano la città di
Altino. La popolazione si rifugia nelle isole della laguna, dove fonda i centri
di Ammuriana, Boreana, Torricello e Maiurbio. Nell’isola di Torricello
risiede il vescovo di Altino
640
– Gallia - Grimoaldo
è il nuovo Esarca ; Medio Oriente - conquista Araba di Armenia e
Mesopotamia, in Egitto gli Arabi occupano il delta ; Italia - Giovanni IV
è il nuovo Papa
641 – Costantinopoli - Herakleios Néos Kōnstantinos
è il nuovo Imperatore, gli succede dopo poco Kōnstas II
; Medio Oriente - a Nihāvand, i resti dell’esercito persiano vengono
sconfitti dagli Arabi. In Egitto il patriarca di Alexandrea, Ciro, conclude con
gli Arabi un trattato di pace che concede loro l’intero paese
642 – Hispania - Salomone è il nuovo Esarca ; Italia - Teodoro è il nuovo Papa ; Medio Oriente - Le truppe bizantine evacuano l’Egitto. Successivamente gli Arabi invadono la Cirenaica, nominalmente ancora bizantina
643 – Medio Oriente - gli Arabi proseguono nell’occupazione della Cirenaica
644 – Italia - Platone è il nuovo Esarca ; Medio Oriente - Uthman ibn Affan è il nuovo Califfo
645 – Medio Oriente - i bizantini rioccupano Alexandrea
646
– Medio Oriente - riconquista Araba di Alexandrea ; Africa -
Gregorio è il nuovo esarca, poco dopo il suo insediamento si proclama
Imperatore d’Africa
647 – Africa - Gregorio
viene deposto da Romano, nuovo Esarca incaricato, gli Arabi attaccano
l’esarcato e dopo aver ottenuto dei tributi, si ritirano
648 – Italia - Teodoro I Calliope è il nuovo Esarca
649 – Italia - Olimpio è il nuovo Esarca, Martino è il nuovo Papa ; Mediterraneo Orientale - gli Arabi attaccano Cypro ; Costantinopoli - l’impero concorda con il Califfato una pace di 3 anni
650 – Hispania - Germano è il nuovo Esarca
651 – Persia - Yazdgard III, che si era rifugiato ai confini nord-orientali della Persia, muore assassinato da un governatore locale. Con la sua morte la Persia viene ammessa quasi interamente all’Islam.
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Nota: Quando nella mia ucronia ho ipotizzato la quasi-conquista araba della Spagna governata dai discendenti di Belisario, non intendevo semplicemente simmetrizzare. Sono partito dal presupposto che l'Esarca era di fatto un Vicerè, che doveva provvedere alla difesa del suo territorio utilizzando milizie proprie. Di conseguenza l'Esarcato di Spagna non poteva avere una forza militare superiore a quella del regno dei Visigoti. Ed inoltre restano valide le altre motivazioni che hanno favorito gli Arabi nella conquista della Spagna, e cioè il tradimento di alcuni nobili e l'indifferenza del popolo.
Cliccate qui se volete leggere l'ucronia sullo stesso tema di Basileus TFT. Se volete commentare il mio lavoro, scrivetemi a questo indirizzo.
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Ed ora, un'idea di Massimiliano Paleari:
Continuando il gioco degli Imperi Romani ucronici, eccone un altro.
Siamo attorno al 1200 d.C., alla vigilia delle grandi invasioni mongole. L'Impero non è mai scomparso completamente. Diviso in una parte occidentale e una orientale, si estende dalla Cornovaglia alla Crimea, dalla Gallia alla Libia, ma è polverizzato in tante piccole e medie enclavi prevalentemente costiere, denominate Provincie ad occidente e Temi ad Oriente. Il tutto, è vero, pare piuttosto assurdo, ma la difesa dell'impero è assicurata efficacemente da:
una certa supremazia marittima, che permette ai Romani di fare affluire rinforzi nei punti minacciati
una accorta politica diplomatica
una organizzazione militare che vede sia la presenza di milizie locali territoriali (gli ex Limitanei) a difesa delle singole enclavi, sia l'esistenza di 4 grosse classis/flotte (Atlantica, Mediterraneo Occidentale, Mediterraneo Orientale, Mar Nero) che imbarcano le legioni mobili di pronto intervento (gli ex Comitatensi)
una certa supremazia commerciale e tecnologica
Sulla cartina ho segnato anche i principali valli difensivi, che elenco:
il Vallo di Britannia, che protegge la Cornovaglia, l'unico territorio ancora ancora controllato dai Romani sull'isola. In questa timeline con il termine "Britannia" ci si riferisce alla Cornovaglia.
il Vallo Gallico, che collega il corso della Loira a quello della Senna nel punto in cui i due fiumi corrono più vicini. Il Vallo Gallico completa la difesa della Provincia Lugdunense, assicurata anche dal Vallo Visigoto e da quello Franco, ch si appoggiano al corso dei due fiumi citati
nella nostra penisola le due estremità meridionali dello "stivale" sono difese dal Vallo del Brutio e dal Vallo dell'Apulia.
in Africa settentrionale abbiamo vari valli difensivi che fronteggiano le incursioni provenienti dall'interno (Mauri, Berberi, Arabi).
l'estremità della penisola tracica è difesa da un imponente vallo che tiene i Bulgari lontani da Bisanzio. Ne troviamo un altro speculare sulla sponda asiatica, in funzione antiturca.
Roma è paradossalmente la città meno protetta. La sua difesa è assicurata da una politica di alleanza con la Longobardia, che ha seguito secoli di guerre e ostilità tra i due potentati. I Romani addirittura in caso di pericolo (attacchi degli Ungheresi) accorrono in aiuto dei Longobardi sulle Alpi orientali.
La "persistenza" imperiale romana (con il relativo gioco diplomatico di pesi e contrappesi) ha avuto inoltre qui alcuni strani effetti a catena in tutta l'area europea e mediterranea. Ad esempio alcuni Regni romano/barbarici sono a loro volta sopravvissuti e non sono stati annessi dai vicini più potenti.
Nel V secolo come abbiamo visto a occidente l'impero è sopravvissuto, seppure ridotto ad enclavi comunicanti solo via mare. Nel VI secolo Giustiniano risparmia il Regno Vandalo d'Africa ma scaccia i Goti dall'Italia. Arrivano subito dopo i Longobardi, che tuttavia non riusciranno a unificare completamente la penisola. Nel VII secolo gli Slavi si insediano profondamente nei Balcani. La controffensiva romano orientale dell'VIII-IX Secolo non riesce ad avere ragione della presenza slava nel Pelopponeso, dove si consolida curiosamente un Regno Slavo. Gli Arabi prima e i Turchi poi dilagano profondamente in Anatolia, ma in Africa si arrestano all'altezza della Tunisia, rallentati e "distratti" dalle enclavi romane costiere e dal Regno dei Vandali (che occupa anche una porzione della nostra Spagna meridionale).
Un'altra curiosità della cartina è la persistenza di un Regno Goto in Crimea e di un Regno "Normanno" nell'ansa del Dnepr, mentre anche gli Unni non sono defluiti e occupano ancora le sponde settentrionali del Mar Nero e del Mar Caspio.
Gli Slavi si estendono più a ovest (abbiamo un Regno Slavo di Lusazia che arriva grosso modo fino all'Elba). In compenso anche l'area germanica è più estesa verso ovest (in Gallia), dal momento che i Franchi qui hanno germanizzato linguisticamente l'area gallico/romano da loro controllata e non viceversa.
I Visigoti continuano a controllare un vasto regno al di qua e al di là dei Pirenei, anche se i Suebi sono riusciti a mantenere nella penisola iberica un loro territorio indipendente (qui è entrata in gioco la variabile diplomatica romana dei pesi e contrappesi).
Questa è la postilla di Perchè No?:
Credo che la Provenza "visigotica" avrebbe potuto rimanere provincia romana con capitale a Marsiglia o Arles, é un territorio non molto ricco con città che possono fungere da piazzaforti, non ha mai interessato molto i conquistatori. Ma in questa versione di un impero romano "zombie" il potere imperiale avrebbe avuto autorità solo attorno alla capitale (Roma?) o avrebbe avuto un potere percettibile nelle province? Non sarebbe stato una finzione creata da dinasti "romani" locali (tipo un Siagrio in Gallia)?
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Invece Paolo Maltagliati ha un'altra idea per la Restauratio Imperii:
Dopo la divisione con
l'oriente, l'impero romano d'occidente si è ulteriormente diviso in due parti:
la prima comprendente di iberia, Italia, Gallia Cisalpina, Illirico e Provenza;
la seconda comprendente Gallie, Germania e Btitannia informalmente chiamata
Impero delle Gallie.
Quest'ultima parte è stata coinvolta maggiormente dalle invasioni germaniche,
tanto: dopo un periodo in cui i goti sono stati dominanti, è stata retta
stabilmente da dinastie Franche dopo il VII secolo; i goti e i longobardi sono
stati protagonisti di una guerra per procura tra i due imperi. I secondi si sono
resi prima de facto poi de iure indipendenti in Iberia(assorbendo anche svevi e
vandali), mentre i secondi sono stati assorbiti nella compagine imperiale, che
in un primo momento li aveva federati in Cisalpina. Addirittura, si avranno
dinastie imperiali longobarde. Nell'impero romano Mediterraneo, tuttavia, lo
sdoganamento delle dinastie 'barbare' non è avvenuto completamente, per cui i
Longobardi sono stati vittime della riscossa dell'elemento 'romano' (fortemente
spalleggiato dal pontefice e indirettamente anche dai Franchi) dal IX secolo.
Nell'impero delle Gallie ci fu un progressivo e costante espansionismo verso
ovest, tale da assorbire progressivamente sassoni, turingi, svevi, alemanni e
bavari. Compensa in negativo la perdita della Britannia, in particolare dopo che
l'impero delle Gallie non disponette più di un flotta degna di tale nome.
Dopo la morte di Carlo I il Grande, l'impero delle gallie subì gli effetti
dell'impianto tipicamente germanico di una concezione privatistica del potete
pubblico. In altre parole, i nipoti di Carlo si divisero feudalmente il
territorio imperiale, con la corona che, dopo diverse fluttuazioni andò al ramo
germanico stabilmente entro la metà X secolo. Tecnicamente e teoricamente gli
altri due rami continuarono a essere considerati vassalli e parte integrante del
ramo germanico. Il regno franco occidentale 'secedette' ufficialmente nel XI-XII
secolo, senza però mai avocare a sé la corona imperiale. La Lotaringia invece
alternò diverse fasi, sostanzialmente di:
A) rivendicazione della
corona imperiale delle Gallie
B) rivendicazione della sottomissione vassallatica all'impero Germanico
C) tentativi di 'secessione' con annesso cambio di sottomissione formale dalla
corona Germanica a quella Romana
D) espansionismo verso ovest in nome di un teorico ristabilimento dell'unità
dell'impero delle gallie
E) rivendicazione della corona imperiale romana
Questa altalena chiaramente dipende dai rapporti di forza propri e altrui nel corso del medioevo. L'unione iberica per un periodo rivendicò sia la corona delle Gallie, sia la corona Romana.
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Chiudiamo con la pensata di Alessio Mammarella:
Quella che segue è una breve storia del Papato dalla distruzione di Roma ai giorni nostri.
La distruzione di
Roma
« ...Il re gotto stabilì abbattere Roma, e
messovi a quartiere il più dell'esercito farsi col resto a combattere Giovanni
ed i Lucani. Pigliò dunque a sfasciarla di muro in parecchi luoghi, e di già il
diroccamento agguagliava quasi il terzo dell'intera circonferenza. Divisava
eziandio mandarne i più belli e magnifici edifizi in fiamme, e ridurla pascolo
di armenti... »
(Procopio di Cesarea, Istoria delle guerre gotiche Libro terzo, capo XXII)
Come racconta lo storico bizantino Procopio, il re dei goti Totila decise la
demolizione di Roma, in un momento (546) in cui la città si era ridotta
all'inezia di 500 abitanti, dopo ripetuti assedi, massacri e sfollamenti. Avendo
appreso che i romani antichi avevano fatto spargere sale sulle rovine della
città di Cartagine loro rivale, Totila comandò di fare lo stesso.
Anche se in seguito le truppe bizantine riuscirono ad avere ragione degli
ostrogoti, rioccupando l'intera penisola italiana, il ripopolamento e la
ricostruzione di Roma apparivano imprese troppo grandi per i mezzi a
disposizione. Le casse dell'Impero erano miseramente vuote e molte città erano
in rovina, sì che concentrare le poche risorse disponibili per la sola Roma
sarebbe apparso ingiustificabile.
Papa Vigilio, in carica quando Roma fu distrutta, aveva già lasciato la città e
per il resto della sua vita non ebbe una sede stabile.
I papi di Napoli e Ravenna
Pelagio, successore di Vigilio, si stabilì a Napoli con l'accordo
dell'Imperatore al quale era decisamente sottomesso. Alcuni importanti vescovi,
come quelli di Milano e Aquileia, si ribellarono all'autorità papale. Alla base
della reciproca ostilità stavano questioni teologiche, ma anche
sull'autorevolezza di colui che si dichiarava successore di Pietro. Alcuni
vescovi, infatti, sarebbero stati disposti ad accettare la supremazia di un
vescovo dell'antica e prestigiosa capitale Roma, ma non quello di una città non
più importante di quella in cui essi risiedevano.
Giovanni III, successore di Pelagio riuscì a riconciliarsi con il clero di
Milano, ma il suo primato fu nuovamente messo in discussione dall'invasione
longobarda. Quando un esercito longobardo entrò a Napoli e sequestrò il
Pontefice, costringendolo a incoronare il loro re come legittimo sovrano
dell'Italia, corsero perfino voci secondo le quali il Papa avrebbe accettato di
convertirsi all'arianesimo. L'Imperatore Giustino II, pertanto, concluse che i
papi dovessero avere una sede più vicina possibile a quella del potere
bizantino, evitando di esporli alla prepotenza di invasori stranieri e senza che
difendere la sede papale comportasse una eccessiva dispersione delle forze
imperiali. Fu così che il successore di Giovanni III, oltre a essere il primo
Papa ad assumere il nome di Benedetto, fu anche il primo a risiedere a Ravenna.
Nei secoli successivi altri 29 pontefici dimorarono a Ravenna, in un periodo
storico caratterizzato da laceranti divergenze teologiche e vere e proprie
eresie come l'iconoclastia.
Quando, nel 751, l'Esarcato d'Italia fu completamente conquistato dai
longobardi. Papa Zaccaria, invece di riparare a sud, dove esistevano ancora
territori sotto il saldo controllo dell'Impero, preferì trasferirsi nella città
di Venezia, protetta da lagune, sempre bizantina ma dotata di un governo
autonomo.
I primi secoli del Papato veneziano
Il trasferimento del Papa a Venezia influì sulle istituzioni del
giovane ducato. La città adottò un modello che gli studiosi definiscono Urbi od
Orbi: il Doge, eletto in modo conforme alle procedure già in uso ai veneziani,
era riconosciuto come amministratore della città e comandante militare; il Papa
come capo della chiesa universale ospitato dalla Res Pubblica e al quale essa
doveva assicurare totale supporto. Ambedue, erano nominati consoli della Res
Publica. Poco dopo l'elezione di Papa Stefano II iniziò la costruzione di una
nuova basilica intitolata a S. Pietro, e che si sarebbe aggiunta a quella di S.
Teodoro, già patrono della città.
Nel frattempo, l'ascesa del Re dei Franchi Carlo (in seguito chiamato "Magno")
condusse alla sconfitta e sottomissione del regno longobardo con conseguenza
scomparsa di quello che era stato il principale nemico per i papi. In cambio del
riconoscimento come successore degli imperatori romani, a cui il sovrano gallico
ambiva, Papa Leone III ottenne il riconoscimento del cosiddetto "Patrimonio di
S. Pietro" un territorio che assicurasse ai papi la necessaria autonomia
politica e capacità di sostentamento. Carlo Magno acconsentì a cedere al Papa la
Marca di Verona, territorio pressoché corrispondente alla vecchia regione romana
della Venetia et Histria, e in aggiunta la Romanìa e la Pentapoli. Mantenne
invece per sé il Lazio, pure rivendicato dal Papa, perché intenzionato a
ricostruire la città di Roma e farne una delle proprie capitali.
Lo sgretolarsi dell'Impero impedì a Carlo Magno ed ai suoi successori di
impegnarsi nella ricostruzione di Roma, che restò un progetto velleitario.
Nel frattempo, la città di Venezia iniziò ad arricchirsi con il commercio, e i
relativi proventi furono utilizzati per ultimare l'evangelizzazione del
continente, per abbellire la città, e anche per consolidare il controllo sui
territori della terraferma, sempre minacciati da signori feudali particolarismi
cittadini.
La lotta per le investiture e l'ascesa
di Federico II
Le due istituzioni "universali" Papa e Imperatore vennero ben
presto in lotta per la supremazia. Ciascuna delle due figure si considerava
politicamente e moralmente sovraordinata all'altra. Il braccio di ferro fu
infine vinto dal Papato, anche perché nessun sovrano riuscì mai ad entrare a
Venezia in armi per imporre il proprio volere. Sovente gli imperatori nominarono
degli antipapi che tipicamente dichiaravano il Papa illegittimo, tuttavia solo
in rari casi, per breve tempo e solo in alcuni paesi, degli antipapi
esercitarono una effettiva influenza, al di là della protezione imperiale.
Nel frattempo gruppi di mercenari normanni iniziarono ad affluire nella parte
meridionale d'Italia per contrastare le incursioni arabe. Dapprima al servizio
degli ultimi stati longobardi e dell'Impero Bizantino, i normanni conquistarono
sistematicamente la Sicilia, la Calabria, la Puglia e infine anche il Lazio.
Alleati del Papato, che vedeva con favore la loro azione unificatrice e
rafforzatrice della cristianità cattolica, i normanni contrastarono anche vari
imperatori germanici in difesa del Pontefice.
Il matrimonio dinastico tra Enrico VI, rampollo della dinastia imperiale
germanica e Costanza d'Altavilla, ultima erede di quella normanna, determinarono
l'unificazione dell'Italia sotto un unico sovrano, Federico II. Questi, rimasto
precocemente orfano, crebbe a Venezia sotto la vigilanza di Papa Innocenzo III.
Nonostante tale rigida educazione Federico crebbe intellettualmente indipendente
ed intraprendente. Intraprese profonde riforme, fece buon uso della diplomazia
invece di ricorrere sempre e comunque alla armi, gettò le basi per una notevole
prosperità delle città mercantili. Egli decise di separare formalmente il Regno
d'Italia parte dall'Impero, per unirlo al Regno di Sicilia. Tutto sembrava
pronto per la ricostruzione di Roma, la grande capitale antica della cui cultura
si sentiva realmente erede.
La nuova Roma e il distacco dall'Impero
La Roma di Federico non fu ricostruita sulle rovine di quella
antica, che egli intendeva preservare e nel tempo riscoprire, ma in un'area più
a sud e più vicina al mare. Ancora oggi le scelte effettuate per la costruzione
della città suscitano fascino e dibattito: pianta ottagonale, con gli otto
castelli costruiti ai vertici che sembrano avere una funzione più estetica e
monumentale che non una utilità di tipo militare, e con le otto porte, al centro
di ogni lato. Significativa la scelta di assegnare a ciascuna di esse un nome
numerico (Prima, Secunda...) a eccezione di una, denominata Porta Maxima
(seppure identica, in ogni aspetto, a tutte le altre). Taluni sostengono che
quella sia da considerare la porta "zero" pertanto punto inizio e fine di una
ideale rotazione. Il concetto di zero era nuovissimo per l'epoca, poiché era
stato portato in occidente dal matematico Fibonacci, nel suo Liber Abbaci del
1202.
Tra gli altri monumenti, Federico fece costruire all'interno il suo palazzo
reale, visto che Roma, una volta ricostruita, non avrebbe potuto essere che la
capitale dell'Impero. Egli, tuttavia, non visse abbastanza per vedere completate
le grandiose opere concepite dalla sua ambizione né poté vederle il suo
successore Corrado IV, che regnò solo pochi anni, morendo ancora relativamente
giovane.
Fu Manfredi, figlio illegittimo di Federico, a prendere le redini del Regno
d'Italia, mentre al di là delle Alpi la dinastia sveva, priva di eredi credibili
(vi era solo un adolescente, Corrado, il quale non era certamente pronto a
sfidare gli agguerriti signori intenti a contendersi la corona imperiale) si
trovava di fatto defraudata dei propri diritti. Lo stesso Manfredi, in realtà,
era formalmente un usurpatore, tuttavia l'allineamento delle sue politiche con
quelle illuminate del padre lo fece velocemente dimenticare.
La ricchezza della chiesa e l'oltraggio
di Trento
In seguito alle crociate, in particolare la quarta, la chiesa
aveva ottenuto immense ricchezze, anche se in gran parte erano state reinvestite
per sostenere gli ordini di monaci guerrieri come templari ed ospitalieri. Lo
Stato della Chiesa ottenne anche vantaggi territoriali. Oltre a controllare
stabilmente l'altra sponda dell'Adriatico, lo Stato Pontificio ottenne un vero e
proprio impero coloniale (Stato da mar) composto da isole e città costiere
sparse nel mar Egeo.
La città di Venezia si arricchì di nuove chiese in onore al ruolo di capitale
della cristianità. Furono iniziate le basiliche di San Marco, San Giovanni e
Paolo, Santa Maria Gloriosa, per costituire insieme alle basiliche di San Pietro
e San Teodoro la pentarchia già presente a Roma e simboleggiante l'unità della
chiesa universale.
Dopo un regno lungo ed illuminato, Manfredi lasciò la corona non a uno dei suoi
figli, bensì a un figlio adottivo, secondo l'uso degli imperatori romani
dell'epoca più florida. Il prescelto, Ruggero I (nato Ruggero da Branduzio) fu
adottato mediante testamento, anche se fin dagli ultimi anni di vita Manfredi
aveva previdentemente manifestato le sue intenzioni, e coinvolto l'erede
designato nei più alti compiti di gestione del regno. Ruggero si dedicò
soprattutto alle imprese d'arme, intestardendosi nell'idea di conquistare
l'Impero Bizantino. Grandi porzioni ne furono in effetti annesse, ma egli non
riuscì mai a mettere sotto assedio Costantinopoli.
Re Ruggero scelse come successore Giacomo I (nato Giacomo Colonna). Fieramente
avverso, per ragioni di rivalità familiare, all'energico Papa Bonifacio VIII,
Giacomo fu già protagonista negli anni in cui Re Ruggero era impegnato in
oriente. Ottenuto, con l'inganno, che questi si recasse a nella città di Trento
per trattative diplomatiche, il re lo fece sequestrare, lo umiliò (schiaffo di
Trento). Papa Bonifacio riuscì fortunosamente a sfuggire ai propri carcerieri ed
a rientrare a Venezia, ma solo per morire poco dopo.
La Cattività Romana e lo Scisma
d'Occidente
Dopo il breve pontificato di Benedetto XI, il suo successore
Clemente V (Niccolò Alberti) cedette alle pressioni di Re Giacomo I e accettò di
trasferirsi a Roma. Dopo oltre 130 pontefici, il "seggio di Pietro" tornava
nella sua sede originaria. Tuttavia, il trasferimento a Roma del Papa fu vista
come la sottomissione a un sovrano. Il letterato Dante Alighieri, che aveva
conosciuto il Papa, rivolse una lettera all'Imperatore Arrigo VII affinché
calasse in Italia per liberare il Papa dalla sua prigionia. Giacomo I affrontò e
sconfisse in battaglia il rivale mentre il Re Francese Filippo IV, che avrebbe
potuto rappresentare un ulteriore nemico fu convinto a stipulare un'alleanza in
cambio della soppressione dell'ordine dei Templari e l'assenso del Papa alla
confisca dei loro beni.
A Roma, la corte papale crebbe a dismisura, rivaleggiando in sfarzo e vanità con
la corte reale. Furono iniziate anche opere di restauro della città vecchia,
cercando in particolare di recuperare le vecchie basiliche. Si immaginarono
nuove strade e quartieri per riconnettere la città antica e la nuova. A Venezia,
intanto, l'assenza del Pontefice determinò un accentramento dei poteri nelle
mani del Doge e una progressiva laicizzazione. Svariati territori, tanto sulla
terraferma quanto in oriente, vennero lasciati nelle mani di famiglie patrizie.
Gregorio XI nel 1377 ottenne dal magnanimo sovrano Carlo I (nato Carlo d'Angiò)
il permesso di tornare a Venezia, visto che si poteva considerare fallimentare
per la fede cristiana il trasferimento a Roma, come dimostrato dal successo
della predicazione di John Wycliff. Poco tempo dopo, tuttavia, la morte di Carlo
I e le scelte rigorose di Urbano VI, primo Papa del nuovo corso veneziano,
convinsero alcuni cardinali ad eleggere un antipapa destinato a insediarsi
nuovamente a Roma. Si succedettero quindi vari pontefici rivali a Venezia e Roma
(la chiesa cattolica considera papi legittimi quelli di Venezia, ed antipapi
quelli di Roma) fino all'elezione di Martino V.
Rivoluzione scientifica e conflitti
religiosi
Terminato lo Scisma d'Occidente, continuarono comunque a fiorire
nuove idee sull'essere umano, sul sapere e sulla politica. L'umanesimo e la
rivoluzione scientifica ridussero il prestigio delle idee, leggi ed istituzioni
religiose rispetto a quelle laiche, mentre la Riforma protestante ridimensionò
l'importanza politica del Papato, che anzi cominciò ad essere considerato, in
alcuni paesi, una entità estranea ed ostile. Dopo l'apertura delle grandi rotte
oceaniche per il commercio, la prosperità di Venezia cominciò a declinare e il
suo impero marittimo cominciò ad essere sistematicamente attaccato dall'Impero
Ottomano insediato in Anatolia.
Anche il Regno d'Italia conobbe un periodo di difficoltà politiche poiché la
Spagna, grazie alle ricchezze ottenute oltremare, tentò di utilizzare quelle
ingenti risorse per conquistare il paese. Dopo la morte in battaglia di Cesare I
(nato Cesare Borja) gli spagnoli occuparono Roma, ma a quel punto l'intervento
della Francia, politicamente opposta alla Spagna, impedì al sovrano spagnolo di
insediarsi a Roma proclamandosi Re d'Italia. Il conflitto proseguì per molti
anni, alternando fasi di relativa pace ad altri di combattimenti cruenti.
L'Italia si schierò in più occasioni contro l'Impero e ciò spinse lo Stato della
Chiesa a mantenersi rigidamente neutrale per non essere coinvolto fra i
contendenti.
Sul mare, lo Stato Pontificio continuò invece la sua lotta contro gli infedeli
turchi, ma non poté evitare la perdita di Cipro, Candia e molte altre isole.
Declino soppressione e ripristino dello
Stato della Chiesa
Il XVIII secolo, chiamato anche "secolo dei lumi" vide Venezia
toccare il livello minimo di prestigio politico. Perso il primato culturale,
perso l'impero marittimo, lo Stato della Chiesa fu sempre meno considerato nei
giochi diplomatici europei e sottoposta a ingerenze fastidiose, come quella che
portò alla soppressione dei gesuiti, sgraditi a molti sovrani.
Alla fine del secolo, la Rivoluzione Francese portò a una nuova serie di guerre
in Europa, e questa volta lo Stato della Chiesa non riuscì a far rispettare la
propria neutralità. Dapprima lo Stato Pontificio fu invaso dalle truppe
austriache, che avevano stipulato un'alleanza difensiva con il Regno d'Italia, e
in seguito dalle truppe francesi di Napoleone Bonaparte che, sconfitti i
coalizzati, marciò alcuna riverenza su Venezia. Entrato in città, Bonaparte
dichiarò terminato il potere temporale del Papa e la soppressione dello stato.
Dopo averlo fatto, tuttavia, non ne unì al territorio alla Repubblica Italiana
(appena proclamata ed alleata della Francia) ma lo consegnò all'Austria, come
pedina di scambio.
Negli anni successivi, comunque, la Repubblica Italiana fu trasformata in Regno
d'Italia (il cui sovrano era lo stesso Napoleone) e il suo territorio fu esteso
a comprendere Venezia, Ravenna e tutti i territori che precedentemente facevano
parte dello Stato della Chiesa. Il Congresso di Vienna, dopo la sconfitta di
Napoleone, ripristinò lo Stato della Chiesa nei suoi confini storici.
Moti risorgimentali e annessione
all'Italia
Lo Stato della Chiesa era comunque una entità ormai anacronistica
e nel 1831 si verificò un tentativo insurrezionale da parte della società
segreta della Carboneria volta a trasformare lo Stato in una repubblica laica e
democratica. Il tentativo fallì a causa della scarsa organizzazione degli
insorti, ma non molti anni dopo, nel 1848, un tentativo insurrezionale più
convinto riuscì. Fu fondata la Repubblica di Venezia, e il Doge fu sostituito
dal "Presidente" Manin, ma ciò provocò ingerenza armata del vicino Impero
d'Austria. Carlo Alberto, sovrano liberale del vicino Regno d'Italia, intervenne
in difesa "Non della Repubblica ma degli italiani che vi abitano". L'esito netto
del conflitto,
con le truppe italiane fermate dall'armistizio a breve distanza da Vienna,
consentirono a Carlo Alberto di annettere il territorio dello Stato della Chiesa
vincendo la diffidenza degli altri paesi europei.
La città di Venezia fu comunque preservata dell'annessione e continuò ad essere
territorio amministrato dalla Santa Sede, secondo lo status valido ancora oggi.
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