La Seconda Guerra Mondiale anticipata

di Lord Wilmore

dedicata alla memoria di Enrica Soldavini

Uno zeppelin tedesco impegnato in un bombardamento

Uno zeppelin tedesco impegnato in un bombardamento

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1895, 17 aprile: con il Trattato di Shimonoseki, che pone fine alla Guerra Sino-Giapponese, il Giappone occupa Taiwan e la penisola di Liaodong (Port Arthur) e ingloba la Corea nella sua sfera d'influenza. Il Sol Levante diventa la maggior potenza dell'Estremo Oriente.

1896, maggio: Henri Becquerel scopre casualmente la radioattività dell'uranio. Due anni dopo Marie e Pierre Curie isoleranno due nuovi elementi radioattivi, il polonio e il radio.

8 febbraio 1904 - 5 settembre 1905: Guerra Russo-Giapponese, nella quale la Russia subisce una durissima sconfitta; il Giappone occupa la Manciuria e vi insedia lo stato fantoccio del Manciukuo. La Russia è scossa dalla Prima Rivoluzione, repressa nel sangue dall'esercito zarista, e lo Zar si irrigidisce su posizioni autocratiche ormai antistoriche.

1904, 8 aprile: con l'Entente Cordiale, Francia e Gran Bretagna riconoscono le reciproche sfere d'influenza coloniale. Questo trattato segna la fine di secoli di contrasti e conflitti tra la Francia e la Gran Bretagna ed è una prima risposta al riarmo navale della Germania.

1907, 31 agosto: firma della Triplice Intesa tra Francia, Regno Unito e Impero Russo.

1908, 6 ottobre: l'Austria-Ungheria annette la Bosnia-Erzegovina.

1909, aprile: Rivoluzione dei Giovani Turchi. Il reazionario sultano ottomano Abdulhamid II è deposto e sostituito con il figlio Mehmet V, che è costretto a concedere una costituzione liberale. Inizia la modernizzazione dell'Impero Ottomano, anche se è troppo tardi per salvarne l'integrità.

1910, 22 agosto: l'Impero Giapponese annette la Corea, incurante delle proteste internazionali.

1911, 1 luglio: la Crisi di Agadir rischia di precipitare l'Europa in una guerra totale.

1912, 1 gennaio: proclamazione della Repubblica di Cina dopo l'abdicazione dell'ultimo imperatore della Dinastia Qing,  Pu Yi.

1912, 12 ottobre: con il Trattato di Losanna ha fine la Guerra Italo-Turca: l’Italia conquista Tripolitania, Cirenaica, Albania e Dodecaneso. Durante la guerra di Libia sono stati sperimentati per la prima volta i bombardamenti aerei, che segneranno in maniera tragica la Grande Guerra. La facile sconfitta ottomana convince i paesi balcanici a muoversi per spartirsi la Turchia europea.

1912, 5 dicembre: quinto rinnovo del Trattato della Triplice Alleanza tra Impero Tedesco, Austria-Ungheria e Italia.

8 ottobre 1912 – 30 maggio 1913: Prima Guerra Balcanica. La coalizione formata da Serbia, Montenegro, Grecia e Bulgaria sconfigge la Turchia su tutti i fronti e in pratica la espelle dall'Europa.

1913, 29 giugno – 30 agosto: Seconda Guerra Balcanica. Serbia, Grecia, Montenegro e Romania, insieme al già sconfitto Impero Ottomano, attaccano la Bulgaria e la ridimensionano nettamente. La Pace di Bucarest lascia però tutti scontenti e fa pensare che si tratti solo di una tregua temporanea, in attesa della resa dei conti definitiva.

1913: 25 novembre: la Germania e l’Impero Giapponese firmano il Patto Eurasiatico in funzione antirussa (la Russia ha cercato in ogni modo di opporsi all'espansione giapponese in Asia).

1914, 28 giugno: a Varsavia il patriota polacco Józef Klemens Piłsudski assassina l'Arciduca Aleksej, di nemmeno dieci anni, figlio ed erede al trono dello Zar Nicola II, e sua madre, la zarina Alessandra d'Assia, nipote della regina Vittoria. Piłsudski viveva in esilio in Austria-Ungheria, cosicché lo Zar, furibondo, pretende che sia la polizia russa a compiere indagini in territorio austroungarico per stanare gli altri patrioti polacchi ivi residenti. L'anziano Francesco Giuseppe rifiuta, e scoppia la cosiddetta Crisi di Luglio.

1914, 7 luglio: il Giappone invade la Cina, dando inizio alla Seconda Guerra Sino-Giapponese. Ormai appare chiaro lo scopo del Giappone: creare un vasto impero asiatico da esso egemonizzato.

1914, 28 luglio: lo Zar Nicola II, istigato dal santone Grigorij Efimovič Rasputin che gli pronostica una facile vittoria, dichiara guerra all'Austria-Ungheria. La Russia invade la Galizia.

1914, 1 agosto: in ottemperanza al Trattato della Triplice Alleanza, la Germania dichiara guerra alla Russia, presentandosi come paladina dell'indipendenza polacca. L'Italia sarebbe costretta ad intervenire subito a fianco degli alleati tedeschi, perchè l'Austria è paese aggredito e non aggressore, ma il Primo Ministro Antonio Salandra prende tempo, sostenendo l'impreparazione delle truppe italiane a sostenere un grande conflitto europeo.

1914, 3 agosto: in ottemperanza al Trattato della Triplice Intesa, Francia e Regno Unito dichiarano guerra agli Imperi Centrali. A loro si aggiungono Canada, Sudafrica, India, Australia e Nuova Zelanda. Stallo sul fronte occidentale, invece si combatte furiosamente sul fronte orientale. La Russia invade anche la Prussia Orientale.

Un blindato prussiano A7V durante la vittoriosa occupazione della Francia

Un blindato prussiano A7V durante la vittoriosa occupazione della Francia

1914, 15 agosto: i rivoluzionari messicani Pancho Villa ed Emiliano Zapata entrano trionfalmente a Città del Messico ed abbattono la dittatura del generale Victoriano Huerta.

1914, 20 agosto: Papa Pio X muore improvvisamente di dolore, in seguito allo scoppio della Grande Guerra.

1914, 23 agosto: l'Impero Tedesco e gli Stati Uniti d'America firmano un patto di non aggressione; una clausola segreta divide il mondo in due zone di influenza, tedesca e americana.

1914, 26 agosto: gli anglofrancesi occupano il Togoland tedesco.

1914, 30 agosto: le truppe neozelandesi occupano la colonia delle Samoa tedesche.

1914, 1 settembre: la Germania invade la Polonia russa.

1914, 3 settembre: l'Arcivescovo di Bologna Giacomo dalla Chiesa è eletto nuovo Papa con il nome di Benedetto XV.

1914, 14 settembre: con la Battaglia di Tannenberg i tedeschi infliggono una pesante sconfitta alle forze russe in Prussia orientale, e penetrano in profondità in Polonia.

1914, 17 settembre: le truppe australiane occupano la Nuova Guinea Tedesca.

1914, 18 settembre: l'Esercito Imperiale Giapponese lancia attacchi contro la città cinese di Changsha, mentre le sue forze nel Jiangxi settentrionale attaccano verso ovest in direzione di Henan.

1914, 26 settembre: nuova schiacciante vittoria tedesca sui russi presso i Laghi Masuri.

1914, 20 ottobre: al largo della costa della Norvegia il sommergibile tedesco U-17 affonda il piroscafo britannico Glitra; è il primo affondamento di una nave mercantile da parte di un battello subacqueo della Grande Guerra.

1914, 31 ottobre: un contingente cinese pone l'assedio alla colonia tedesca di Tsingtao, che capitola il 7 novembre.

1914, 3 novembre: il generale britannico Arthur Aitken tenta di occupare l'Africa Orientale Tedesca usando come base la città di Tanga, ma ritenendone il porto minato fa inopportunamente sbarcare i suoi uomini due miglia più a sud, in un'area ricoperta di mangrovie e zeppa di sanguisughe, zanzare e mosche tse-tse. I soldati britannici ed indiani disturbano alcuni sciami di api che li attaccano con violenza, causando la loro ritirata disordinata. Questo fatto bellico passerà alla storia come la "battaglia delle api".

1914, 8 dicembre: Battaglia delle Falkland. Al largo delle isole Falkland una squadra di incrociatori da battaglia britannici annienta la divisione navale dell'ammiraglio Maximilian von Spee.

1915, 8 gennaio: nel Regno Unito è imposto il razionamento dei generi alimentari di prima necessità.

1915, 4 febbraio: i Sudafricani reprimono la "ribellione Maritz", un tentativo insurrezionale messo in atto da Boeri anti-britannici sostenuti dai Prussiani.

1915, 9 aprile - 9 giugno: la Germania invade la Danimarca e la Norvegia, accusate di fiancheggiare il Regno Unito (Operazione Weserübung). La Danimarca si arrende il giorno stesso dell’inizio dell’attacco; la Norvegia resiste fino al 9 giugno.

1915, 12 aprile: i britannici occupano le isole Fær Øer. Il 10 maggio invaderanno anche l'Islanda.

1915, 15 aprile: gli Stati Uniti d'America occupano la Groenlandia e le Isole Vergini Danesi.

1915, 2 maggio: vengono ufficialmente annullati i Giochi Olimpici di Berlino del 1916.

1915, 7 maggio: il sommergibile tedesco U-20 silura il transatlantico RMS Lusitania, e nel suo affondamento muoiono 128 cittadini statunitensi; il governo degli Stati Uniti, al momento neutrali, protesta duramente con i Prussian.

1915, 10 maggio – 22 giugno: la Germania attacca a sorpresa l’Europa Occidentale ("Fall Gelb"). L'esercito prussiano invade i Paesi Bassi, il Belgio e il Lussemburgo, nonostante tali stati si siano dichiarati sempre neutrali, aggira le postazioni difensive francesi e penetra nel territorio della Terza Repubblica. Il Lussemburgo viene occupato il 10 maggio; i Paesi Bassi si arrendono il 14 maggio; il Belgio si arrende il 28 maggio. Le armate Prussiane guidate dai generali Helmuth von Moltke e Karl von Bülow superano la foresta delle Ardenne e attraversano il fiume Mosa a Sedan: le difese francesi crollano di schianto. Il 1 giugno inizia la "Grande Ritirata": le truppe francesi e britanniche si ritirano dal Belgio e dalla Francia settentrionale sotto i colpi dell'inarrestabile avanzata tedesca. Il governo francese fugge a Bordeaux.

1915, 22 maggio: Battaglia di Ypres. I tedeschi attaccano le linee anglo-francesi a Ypres facendo uso per la prima volta di gas tossici (iprite), formalmente vietati dalle convenzioni internazionali.

1915, 26 maggio – 4 giugno: Battaglia di Dunkerque. Le forze tedesche avanzano rapidamente raggiungendo già il 20 maggio le coste della Manica (Operazione Dynamo), tagliando fuori in Belgio e nel nord della Francia ben 400.000 soldati francesi e britannici. Dopo alcuni fallimentari tentativi di contrattacco, i comandi anglo-francesi ordinano il ripiegamento verso le coste della Manica, dove le truppe superstiti dell'Intesa sono rocambolescamente evacuate via mare attraverso il porto di Dunkerque con qualunque genere di oggetto galleggiante, perdendo tutto l'equipaggiamento e i materiali ma sfuggendo alla cattura. La riuscita evacuazione viene salutata in Gran Bretagna come una stupefacente vittoria morale.

1915, 30 maggio: un aereo tedesco bombarda per la prima volta Parigi.

1915, 8 giugno: Operazione Juno. Le navi da battaglia tedesche Scharnhorst e Gneisenau affondano la portaerei britannica HMS Glorious. I Prussiani occupano Rouen.

1915, 10 giugno: credendo che la Germania sia sul punto di vincere la guerra, e desiderosa di non restare esclusa dalle trattative di pace, l'Italia dà ottemperanza al Trattato della Triplice Alleanza e dichiara guerra a Francia, Regno Unito e Russia. Le forze italiane vengono però bloccate dai francesi subito dopo aver passato il confine. Inutilmente Giovanni Giolitti, convinto neutralista, fa notare che, con Gibilterra e Suez in mani britanniche, Eritrea e Somalia andranno perse in breve tempo: Salandra è convinto di riottenerle al tavolo della pace, magari ingrandite dell'Abissinia.

1915, 15 giugno: San Marino rifiuta di scendere in guerra contro l'Intesa e si proclama neutrale.

1915, 20 giugno: le armate prussiane entrano trionfalmente a Parigi.

1915, 22 giugno: la Francia firma l’armistizio di Compiègne con la Germania, che occupa la parte settentrionale del paese e l’intera linea costiera Atlantica. L'Italia occupa invece Nizza e la Corsica. Nella Francia meridionale viene istituito lo stato collaborazionista di Vichy, dal nome della sua capitale, guidato dall'Action française di Charles Maurras. Il Radicale Georges Cleamanceau non accetta la capitolazione francese, forma un governo in esilio a Londra e chiama i francesi alla resistenza ad oltranza contro l'invasore.

1915, 1 luglio: il Sudafrica occupa l'Africa Tedesca del Sudovest.

1915, 3 luglio: Operazione Catapult. Una squadra navale britannica attacca la flotta francese ancorata a Mers-el-Kébir, in Algeria, affondando diverse navi.

1915, 9 luglio: Battaglia di Punta Stilo, primo scontro tra la flotta italiana e quella britannica nel Mar Ionio. L'esito è inconcludente.

1915, 10 luglio – 31 ottobre: la Germania scatena contro il Regno Unito la cosiddetta Battaglia d'Inghilterra (Luftschlacht um England), la prima grande campagna di guerra ad essere combattuta prevalentemente da forze aeree e la più grande e intensa azione di bombardamento aereo fino a questa data. Agli attacchi dal cielo si sommano i bombardamenti con cannonate devastanti  usando il suolo francese come poligono per cannoni colossali. Vengono colpiti i convogli di rifornimento e i porti come Portsmouth, gli aeroporti e le infrastrutture della RAF, le fabbriche aeronautiche e poi le città stesse, onde annientare la volontà di resistenza della popolazione civile. Lo scopo è quello di preparare il terreno all'invasione della Gran Bretagna, la cosiddetta Operazione Leone Marino (Unternehmen Seelöwe). Il Primo Ministro Britannico Herbert Henry Asquith e il Primo Lord dell'Ammiragliato Winston Churchill rifiutano però tenacemente di arrendersi e contrastano efficacemente le operazioni tedesche con l'uso della contraerea e dei duelli aerei. Nonostante la città di Coventry sia letteralmente devastata dai bombardamenti e dai conseguenti incendi (da allora si parla di "coventrizzazione"), alla fine la tenacia britannica ha la meglio e la Germania, non riuscendo né a distruggere il sistema di difesa aerea britannico, né a obbligare il Regno Unito a negoziare un armistizio o una resa, è costretta a rinunciare all'Operazione Leone Marino. Prima seria sconfitta della Germania nella Grande Guerra. Nella Battaglia d'Inghilterra perde la vita anche Manfred Albrecht von Richthofen detto "il Barone Rosso", asso degli assi dell'aviazione tedesca con 81 vittorie in altrettanti duelli aerei.

1915, 26 luglio: l'aviazione italiana bombarda la base navale di Gibilterra.

1915, 5 agosto: i tedeschi occupano Varsavia, sgombrata dai russi.

1915, 15 agosto: prima interpretazione pubblica della canzone "'O surdato 'nnammurato", una delle più famose di sempre in lingua napoletana, su testo di Aniello Califano e musiche di Enrico Cannio. Nonostante le parole "guerra" e "soldato" non compaiano mai nel testo, essa diventa subito un inno contro il conflitto e un manifesto della nostalgia di casa (« Quanta notte nun te veco, / nun te sento 'int'a sti bbraccia, / nun te vaso chesta faccia, / nun t'astregno forte 'mbraccio a mme. / Ma scetannome 'a sti suonne, / mme faje chiagnere pe' teee... ») Per questo essa è proibita dai vertici militari, al punto che canticchiarla in battaglia può costare la corte marziale.

1915, 17 agosto: sul fronte orientale inizia la "Grande Ritirata": le forze russe evacuano la Galizia e la Polonia. Lo zar Nicola II rimuove dal comando in capo delle forze russe il granduca Nikolaj Nikolaevič Romanov, assumendo egli stesso l'incarico.

1915, 28 agosto: l'Africa Equatoriale Francese passa con la France Libre; Clemenceau pone il suo quartier generale a Brazzaville.

1915, 5 settembre: i giapponesi giungono ai confini dell'Indocina Francese.

1915, 13 settembre: partendo dalla Libia, l’Italia invade l’Egitto, sotto il controllo della Gran Bretagna. Le truppe italiane conquistano la località di Sollum, nei pressi del confine con la Cirenaica, e riescono ad avanzare sino a Sidi el Barrani, 95 km a est della frontiera.

1915, 19 settembre: i Prussiani occupano Vilnius. Si conclude l'offensiva di Gorlice-Tarnów sul fronte orientale: i Russi subiscono una pesante disfatta.

1915, 23 settembre: una flotta inglese e della France Libre tenta di sbarcare a Dakar ma è respinta dal regime di Vichy; per due giorni bombarda la città dal mare.

1915, 27 settembre: Germania, Austria-Ungheria, Italia e Giappone firmano il Patto Quadripartito.

1915, 28 ottobre: desiderosa di emulare le vittorie tedesche e austroungariche contro la Russia, l’Italia decide di invadere la Grecia, passando dall’Albania. L'impresa finisce in un disastro: male armati ed equipaggiati, gli italiani vengono ricacciati indietro e rischiano di perdere l'intera Albania.

Novembre 1915 - febbraio 1917: ribellione dei Senussiti contro la colonizzazione italiana in Libia. Leader della ribellione è Ahmed Sharif as-Senussi.

1915, 16 novembre: il Primo Ministro del Regno di Spagna Eduardo Dato Iradier proclama la neutralità del suo paese.

1915, 22 novembre: la Romania aderisce all'Alleanza contro l'Intesa.

1915, 25 novembre: a Berlino Albert Einstein pubblica "Die Grundlagen der allgemeinen Relativitätstheorie" (Fondamenti di Relatività Generale").

1915, 4 dicembre: firma del trattato di amicizia tra Giappone e Regno del Siam.

1915, 9 dicembre: Operazione Compass, offensiva contro le forze italiane in Egitto. Gli inglesi sfondano le linee italiane a Sidi-el-Barrani, espellono gli italiani dall'Egitto e invadono la Cirenaica, attaccando la località di Bardia.

1915, 12 dicembre: il generale cinese Yuan Shikai abbatte l'effimera repubblica cinese e si proclama Imperatore con il nome di Hongxian. Il Giappone occupa però la maggior parte del paese, e proclama la "Repubblica di Nanchino" con a capo il collaborazionista Duan Qirui. L'imperatore Hongxian dichiara guerra anche a Germania, Austria-Ungheria e Italia.

1916, 22 gennaio: Tobruk cade in mano dei Britannici, che avanzano fino a 30 km da Derna.

1916, 27 gennaio: viene approvato il Military Service Act, che introduce per la prima volta la coscrizione militare obbligatoria nel Regno Unito.

1916, 6 febbraio: gli Inglesi conquistano Bengasi. I Tedeschi inviano in Nord Africa l'Africa Korps, guidato dal generale Erich Victor Franke, in soccorso alle truppe italiane in difficoltà.

Un bombardiere tedesco Gotha G.IV, usato durante la Battaglia d'Inghilterra

Un bombardiere tedesco Gotha G.IV, usato durante la Battaglia d'Inghilterra

1916, 18 febbraio: resa delle ultime guarnigioni tedesche nella colonia del Camerun.

1916, 26 febbraio: le truppe inglesi occupano Mogadiscio, capitale della Somalia italiana.

1916, 1 marzo: la Bulgaria aderisce all’Asse e dichiara guerra al Regno Unito.

1916, 9 marzo: dopo che le autorità lusitane hanno internato diverse navi tedesche ancorate a Lisbona, la Germania dichiara guerra al Portogallo, seguita da Austria-Ungheria e Italia.

1916, 27-29 marzo: Battaglia di Capo Matapan, nel Mar Egeo. Si scontrano la Royal Navy e la Regia Marina, che perde cinque navi.

1916, 1 aprile: le forze inglesi occupano l'Asmara. L'Eritrea italiana è perduta.

1916, 5 aprile: le truppe italotedesche riconquistano Bengasi.

1916, 6 aprile – 9 giugno: l'Austria-Ungheria è costretta ad accorrere in soccorso degli italiani in Grecia, il cui re Costantino I ha conquistato quasi tutta l'Albania italiana. Siccome la Serbia, tradizionale amica della Russia, ha rifiutato il passaggio delle truppe dell'Alleanza sul suo territorio, Austria-Ungheria e Bulgaria invadono e smembrano la Serbia, che si arrende il 17 aprile; il 20 aprile viene occupato anche il Montenegro. Successivamente l'Austria-Ungheria e la Bulgaria invadono la Grecia, in appoggio alle truppe italiane. La Grecia è costretta ad arrendersi e viene smembrata tra Italia e Bulgaria; Vittorio Emanuele III cinge anche la corona di Grecia, dopo quelle di Italia e Albania, mentre Costantino I va in esilio in Egitto. Anche il Montenegro è unito all'Italia, in considerazione del fatto che la Regina Elena è montenegrina, mentre la Serbia è spartita tra l'Austria-Ungheria, che ne occupa il centronord, e la Bulgaria, che annette la Macedonia.

1916, 24 aprile: in Irlanda scoppia la "Rivolta di Pasqua" ad opera di nazionalisti irlandesi sostenitori dell'indipendenza dell'isola dal Regno Unito; il 29 aprile l'insurrezione è soffocata dalle forze britanniche.

1916, 9 maggio: l'U-Boot tedesco U-110 viene catturato dalla Royal Navy. A bordo viene recuperata la macchina Enigma e i codici segreti utilizzati dai tedeschi.

1916, 16 maggio: Battaglia dello stretto di Muhu. La flotta tedesca espelle le unità russe dal Golfo di Riga.

1916, 20 maggio: le truppe tedesche occupano Creta.

1916, 31 maggio: Battaglia dello Jutland, principale scontro navale della guerra nell'Atlantico. La Hochseeflotte tedesca infligge molte perdite alla Flotta Britannica nel Mare del Nord, ma non riesce a spezzare il blocco navale britannico ai danni dei porti della Germania.

1916, 5 giugno: l'incrociatore britannico HMS Hampshire urta una mina e affonda al largo delle isole Orcadi. Tra le vittime vi è Horatio Herbert Kitchener, Ministro della Guerra britannico.

1916, 22 giugno: scatta l'Operazione Barbarossa: Germania e Austria-Ungheria, con l'appoggio di Italia, Romania e Bulgaria, invadono l'Impero Russo (cui hanno già tolto la Polonia e i Paesi Baltici). La Finlandia si ribella e proclama la sua indipendenza, mentre la Germania conquista rapidamente gli Stati Baltici e la Bielorussia; lo Zar fugge con la sua corte a Ekaterinenburg al di là degli Urali. Con l’aiuto della Finlandia, Tedeschi e Austro-Ungarici assediano San Pietroburgo, avanzano in territorio russo come un coltello nel burro, prendono Kiev e Rostov e penetrano in profondità fino alla periferia di Mosca, ma quando il generale prussiano Paul von Hindenburg ha già nei suoi binocoli le cupole dorate del Cremlino, il terribile inverno russo lo costringe ad arrestare la sua marcia.

1916, 23 giugno: si dimette il Presidente del Consiglio italiano Antonio Salandra, contrario ad inviare truppe italiane nell'inverno russo, e gli succede Vittorio Emanuele Orlando.

1916, 5-31 luglio: guerra tra Ecuador e Perù, vinta dal secondo, che occupa una vasta area dell'Amazzonia.

1916, 26 luglio: occupazione giapponese dell'Indocina francese.

1916, 5 agosto: il poeta Giuseppe Ungaretti pubblica "Porto sepolto", grande apologo contro la guerra.

1916, 4 settembre: le truppe britanniche occupano Dar es Salaam, capitale dell'Africa Orientale Tedesca. Le truppe tedesche del generale Paul Emil Von Lettow-Vorbeck ripiegano nell'interno e scatenano una spietata guerriglia.

1916, 19 settembre: Kiev è occupata dai Prussiani.

1916, 4 novembre: l'Impero Ottomano, guidato dal Primo Ministro Said Halim Pascià, rifiuta di affiancare la Triplice Alleanza nella guerra contro l'Intesa.

1916, 7 novembre: Woodrow Wilson è rieletto alla Presidenza degli Stati Uniti d'America.

1916, 21 novembre: nel castello di Schönbrunn a Vienna muore a 86 anni l'imperatore Francesco Giuseppe. Gli succede il nipote Francesco Ferdinando d'Asburgo-Este, figlio di suo fratello Carlo Ludovico, che tenta inutilmente di intavolare trattative di pace con gli Alleati.

1916, 5 dicembre: la controffensiva russa costringe i Prussiani a una caotica ritirata.

1916, 6 dicembre: Winston Churchill diventa Primo Ministro dell'Impero Britannico.

1916, 7 dicembre: il Giappone bombarda Pearl Harbor, nelle isole Hawaii, sperando di espellere gli americani dal Pacifico. Subito il Presidente USA Woodrow Wilson dichiara guerra al Giappone, mobilitando in breve tempo ben 12 milioni di uomini.

1916, 8 dicembre: il Giappone dichiara guerra al Regno Unito. Le truppe Giapponesi sbarcano nelle Filippine, nel Siam, a Hong Kong e a Singapore, sotto il dominio britannico, creando un impero immenso.

1916, 13 dicembre: la Germania denuncia il patto di non aggressione e dichiara guerra agli Stati Uniti, seguita da Austria-Ungheria ed Italia.

1916, 25 dicembre: i soldati giapponesi iniziano l'invasione di Malaysia e Indie Orientali Olandesi,.

1916, 30 dicembre: Rasputin viene assassinato da alcuni militari russi dopo aver cambiato idea e aver consigliato allo Zar la pace separata con i Tedeschi.

Rasputin circondato dalle sue ammiratrici nella sua casa di San Pietroburgo

Rasputin circondato dalle sue ammiratrici nella sua casa di San Pietroburgo

1917, 7 gennaio: dopo che Manila e Kuala Lumpur sono state catturate dalle forze giapponesi, inizia l'assedio della penisola di Bataan, nelle Filippine, mentre i nipponici sbarcano nel Borneo.

1917, 13 gennaio: i Prussiani lanciano l'operazione Paukenschlag, una serie di attacchi degli U-Boot lungo la costa orientale degli Stati Uniti.

1917, 19 gennaio: i Prussiani tentano di aiutare Victoriano Huerta a riprendere il potere in Messico in modo che egli schieri il suo paese con gli Imperi Centrali, con lo scopo di riottenere Texas, Nuovo Messico ed Arizona, persi a metà ottocento. Il tentativo però fallisce sul nascere.

1917, 20 gennaio: alla Conferenza di Wannsee c'è chi propone la "soluzione finale della questione ebraica" (Endlösung der Judenfrage) per deportare o addirittura sterminare tutti gli Ebrei nei territori occupati dalla Germania, considerati una pericolosa quinta colonna dell'Intesa, ma il piano è giudicato inattuabile e fortunatamente abbandonato.

1917, 21 gennaio: le truppe giapponesi e siamesi invadono in forze la Birmania: inizia la conquista del paese.

1917, 24 gennaio: Battaglia di Balikpapan. Navi statunitensi infliggono gravi perdite a un convoglio di rifornimenti giapponese davanti alla costa meridionale del Borneo.

1917, 25 gennaio: il Siam dichiara guerra agli Stati Uniti e al Regno Unito.

1917, 26 gennaio: le prime truppe statunitensi arrivano in Europa, prendendo posizione in Irlanda del Nord.

1917, 31 gennaio: caduta della Malesia in mani giapponesi.

1917, 13 febbraio: Battaglia di Palembang. Truppe anfibie  giapponesi danno il via all'invasione di Sumatra.

1917, 19 febbraio: aeroplani giapponesi bombardano Darwin, in Australia.

1917, 25 febbraio: offensiva dell'Armata Bianca sul fronte orientale: accerchiamento di sei divisioni tedesche nella sacca di Demjansk.

1917, 28 febbraio: comincia l'invasione giapponese dell'isola di Giava. Due squadre di navi dell'Intesa che cercano di lasciare Giava sono attaccate e completamente annientate dalle unità giapponesi. Il 5 marzo Batavia, capitale delle Indie Orientali Olandesi, è occupata dai giapponesi.

1917, 9 marzo: i Giapponesi prendono Rangoon, capitale della Birmania. Sbarchi di truppe giapponesi nelle isole Salomone.

1917, 5 aprile: incursione giapponese nell'Oceano Indiano, con attacchi aerei giapponesi su Ceylon.

1917, 9 aprile: caduta della penisola di Bataan, nelle Filippine, e inizio della Marcia della Morte, con migliaia di vittime americane e filippine (i nipponici considerano la resa disonorevole e i prigionieri indegni di essere trattati come esseri umani).

1918, 18 aprile: prima incursione aerea su Tokyo ("raid di Doolittle") da parte delle forze statunitensi.

1917, 8 maggio: Battaglia del Mar dei Coralli. Essa si conclude con pesanti perdite per la flotta statunitense, ma i giapponesi sono costretti a rinunciare ai loro piani di sbarco in Australia.

1917, 13 maggio: il Nunzio Eugenio Pacelli, futuro Papa Pio XII, è consacrato Vescovo da Papa Benedetto XV. Lo stesso giorno cominciano le apparizioni della Vergine Maria a tre pastorelli presso Fátima, in Portogallo.

1917, 26 maggio: Battaglia di Ain el-Gazala, grande offensiva delle forze italo-prussiane sul fronte libico.

1917, 28 maggio: il Messico dichiara guerra a Germania, Austria-Ungheria, Italia e Giappone.

1917, 29 maggio: bombardamento giapponese di Sydney.

1917, 30 maggio: bombardamento britannico su Colonia (operazione Millennium).

1917, 3 giugno: attacco giapponese contro l'Alaska e le isole Aleutine.

1917, 6 giugno: con la Battaglia delle isole Midway la flotta inglese e la flotta americana fermano l’avanzata delle navi giapponesi nel Pacifico centrale.

1917, 21 giugno: Battaglia del Solstizio. Vittoria delle forze italo-tedesche del l'Afrika Korps: caduta di Tobruk e cattura di oltre 30.000 prigionieri britannici.

1917, 28 giugno: la Germania e i suoi alleati lanciano una nuova offensiva contro la Russia (Operazione Blu).

1917, 1 luglio: il prussiano Erich Victor Franke e l'italiano Pietro Badoglio avanzano in Egitto e conquistano El Alamein. Vittorio Emanuele III pensa di entrare trionfalmente ad Alessandria d'Egitto in sella ad un cavallo bianco, ma resterà deluso.

1917, 9 luglio: i Prussiani conquistano la fortezza di Sebastopoli, in Crimea.

1917, 15 luglio: Re Giorgio V del Regno Unito emana un proclama con cui cambia il nome della sua dinastia da Sassonia-Coburgo-Gotha (che suona troppo tedesco ai suoi sudditi, discendendo dall'antica Casata di Wettin) in Windsor.

1917, 17 luglio: muore improvvisamente lo Zar di Russia Nicola II, gli succede il fratello Michele II, uomo dotato di eccezionale energia, che chiama i Russi alla riscossa nazionale, con l'aiuto decisivo della Chiesa Ortodossa (vedi foto a fianco).

1917, 23 luglio: le truppe tedesche del generale Erich Ludendorff occupano Rostov sul Don e si aprono la strada verso il Caucaso, tentando di impossessarsi dei suoi pozzi petroliferi.

1917, 1 agosto: Papa Benedetto XV scrive una famosa lettera ai capi di stato dei paesi in guerra esortandoli a porre fine all'« inutile strage », ma il suo appello cade nel vuoto.

1917, 4 agosto: la Liberia dichiara guerra a Germania, Austria-Ungheria ed Italia.

1917, 7 agosto: i marines statunitensi iniziano la riconquista del Pacifico sbarcando a Guadalcanal, nelle Isole Salomone.

1917, 19 agosto: Raid su Dieppe, fallito tentativo di sbarco in Francia da parte delle forze dell'Intesa.

1917, 21 agosto: le truppe da montagna prussiane raggiungono la vetta dell'Elbrus, la montagna più alta del Caucaso.

1917, 22 agosto: il Brasile dichiara guerra alla Germania, all'Austria-Ungheria e all'Italia.

1917, 23 agosto: i reparti corazzati prussiani, austroungarici ed italiani guidati dal generale Erich Ludendorff raggiungono il Volga nei sobborghi settentrionali di Volgograd; la città subisce un disastroso bombardamento aereo.

1917, 10 settembre: sbarco britannico in Madagascar.

1917, 13 settembre: Battaglia di Volgograd. Inizia il primo attacco frontale del generale Ludendorff all'interno dell'area urbana della città: strenua resistenza delle truppe russe. Sanguinosi combattimenti all'interno delle grandi fabbriche metallurgiche. Il 18 ottobre le forze zariste del generale Aleksej Brusilov riescono a fermare l'avanzata prussiana nel settore delle grandi fabbriche.

1917, 13 ottobre: "Miracolo del Sole" durante l'ultima apparizione di Fátima.

1917, 23-24 ottobre: Ritirata di El Alamein. Le truppe inglesi guidate dal controverso generale Douglas Haig sconfiggono i Tedeschi e gli Italiani nella Seconda Battaglia di El Alamein, costringendo le forze dell’Alleanza a una caotica ritirata attraverso la Libia e spingendole fino al confine orientale con la Tunisia.

1917, 2 novembre: "Dichiarazione Balfour". In una lettera il Ministro degli Esteri britannico Arthur Balfour si dichiara favorevole alla creazione di una "patria ebraica" in Palestina.

1917, 7 novembre: il 25 ottobre del Calendario Giuliano scoppia a Mosca una rivoluzione di stampo anarchico ("Rivoluzione d'Ottobre" o Черный октябрь, "Ottobre Nero"), guidata da Pëtr Alekseevič Kropotkin e appoggiata dai Prussiani. Essa viene repressa nel sangue dalle truppe zariste: da qui parte la riscossa nazionale russa. L'esercito dello Zar da qui in poi prenderà il nome di "Armata Bianca" (Белая Армия) per contrapporsi all'"Armata Nera" degli Anarchici.

1917, 8 novembre: truppe inglesi e statunitensi sbarcano in diversi punti lungo le spiagge dell’Algeria e del Marocco, nell’Africa Settentrionale Francese (Operazione Torch). Le truppe francesi di Vichy falliscono nel tentativo di fermare l’invasione, permettendo all'Intesa di raggiungere rapidamente il confine occidentale con la Tunisia; in risposta a tale fallimento, l’11 novembre i Tedeschi occupano anche la Francia meridionale (Operazione Anton).

1917, 17 novembre: Battaglia di Helgoland, scontro navale non decisivo tra tedeschi e britannici nel Mare del Nord.

1917, 20 novembre: Bengasi cade nuovamente in mani britanniche.

23 novembre 1917 - 2 febbraio 1918: le truppe zariste contrattaccano e sfondano le linee degli eserciti austronugarico e rumeno a nordovest e a sudovest di Volgograd, intrappolando così la Sesta Armata Prussiana all’interno della cosiddetta "Sacca di Volgograd" (Operazione Urano). Il generale Ludendorff da assediante si trasforma in assediato: fermati dagli ordini del Kaiser, i sopravvissuti della Sesta Armata non possono né ritirarsi né tentare di rompere l’accerchiamento dei russi e vengono infine costretti alla resa tra il 30 gennaio e il 2 febbraio 1943.

1917, 25 novembre: i resti della guarnigione dell'Africa Orientale Tedesca invadono il Mozambico portoghese per sfuggire alla caccia dei reparti britannici nel Tanganica.

1917, 27 novembre: a Tolone, la flotta francese autoaffonda le proprie navi e sottomarini per non farle cadere in mano tedesca.

1917, 4 dicembre: su Napoli avviene il primo bombardamento americano sul territorio italiano.

1917, 12 dicembre: a Volgograd i tedeschi sferrano l'operazione Tempesta Invernale per cercare di accorrere in aiuto delle loro armate accerchiate. L'operazione fallirà il 21 dicembre.

1917, 16 dicembre: Operazione Piccolo Saturno. L'Armata Bianca attacca sul Don il settore tenuto dall'8ª Armata italiana; inizia la disfatta e la tragica ritirata nella neve delle truppe italiane, raccontata da Giuseppe Ungaretti nel romanzo "Centomila gavette di ghiaccio".

1917, 30 dicembre: prussiani ed austro-ungarici iniziano la ritirata dal Caucaso.

1918, 4 gennaio: la maggior parte del Fezzan viene conquistato dalla France Libre.

1918, 12 gennaio: inizia la nuova offensiva dell'Armata Rossa sull'alto Don (Offensiva Ostrogorzk-Rossoš): crollo delle forze prussiane ed austro-ungariche ed accerchiamento degli Alpini italiani.

1918, 14 gennaio: Conferenza di Casablanca. Il presidente USA Woodrow Wilson e il primo ministro Winston Churchill decidono di organizzare uno sbarco in Sicilia per colpire l'anello debole della Triplice Alleanza, cioè l'Italia. Accordo tra i due capi alleati sul principio della resa incondizionata.

1918, 16 gennaio: gli austro-ungarici danno inizio all'operazione Weiss, la quarta offensiva contro i partigiani jugoslavi.

1918, 18 gennaio: dopo violenti combattimenti le truppe zariste riescono a rompere l'assedio di San Pietroburgo e a riaprire un collegamento terrestre con la capitale russa. Avanzata dell'Armata Bianca su tutto il fronte da Voronež al Caucaso.

1918, 23 gennaio: i britannici dell'8ª armata del generale  Edmund Allenby occupano Tripoli e si congiungono nel Fezzan con le forze della France Libre.

1918, 26 gennaio: Battaglia di Nikolaevka. Le superstiti forze italiane riescono ad uscire dalla sacca d'accerchiamento zarista.

1918, 27 gennaio: primo bombardamento americano sul territorio tedesco, a Wilhelmshaven, presso Amburgo.

1918, 31 gennaio: fine della resistenza tedesca nel settore meridionale della Sacca di Volgograd; resa del generale Erich Ludendorff e della sua armata. Vittoria completa dell'Armata Bianca.

1918, 8 febbraio: l'Armata Bianca libera Kursk.

1918, 11 febbraio: il generale John Joseph Pershing detto "Black Jack" viene nominato comandante delle forze dell'Intesa in Europa.

1918, 15 febbraio: i Russi liberano Kharkov; avanzata dell'Armata Bianca verso il Dniepr.

1918, 17 febbraio: bombardamento della città di Cagliari da parte degli Alleati.

1918, 1 marzo: un'ondata di scioperi investe l'Italia del nord, in particolare Torino, sotto la direzione di militanti socialisti. La crisi economica dovuta alla guerra che si trascina da anni ha messo in crisi il sistema produttivo nazionale. Dure le reazioni dei Prussiani alla notizia degli scioperi.

1918, 2 marzo: Battaglia del Mare di Bismarck. Navi americane e australiane affondano diverse navi di un convoglio giapponese.

1918, 18 marzo: la Guyana francese si schiera con la France Libre.

1918, 7 aprile: la Bolivia dichiara guerra a Germania, Austria-Ungheria e Italia.

1918, 13 maggio: le forze italotedesche in Tunisia si arrendono all'Intesa, ponendo così termine alla Campagna del Nord Africa. L'Alleanza è stata praticamente espulsa dal Continente Nero.

1918, 15 maggio: gli austro-ungarici danno inizio all'operazione Schwarz, grande offensiva contro le forze partigiane filorusse in Serbia.

1918, 12 giugno: conquista di Pantelleria da parte delle truppe anglo-americane.

1918, 18 giugno: gli Arabi si sollevano contro l'occupazione turca, sobillati dal tenente colonnello britannico Thomas Edward Lawrence (il famoso "Lawrence d'Arabia"), dopo che l'Impero Ottomano ha dato segni di volersi avvicinare agli Imperi Centrali. La rivolta è guidata da al-Ḥusayn ibn ʿAlī Himmat, Sceriffo della Mecca, con l'appoggio di francesi e britannici.

Soldati austro-ungarici durante l'assedio di Volgograd, svolta della guerra

Soldati austro-ungarici durante l'assedio di Volgograd, svolta della guerra

1918, 3 luglio: muore il Sultano Ottomano Mehmet V, gli succede il fratello Mehmet VI, che regnerà fino alla sua morte, il 16 maggio 1926.

1918, 4 luglio: i ribelli arabi dell'Higiaz ottengono la loro prima vittoria catturando la città di La Mecca agli Ottomani.

1918, 5 luglio: i Prussiani lanciano una massiccia offensiva nei pressi di Kursk, ma in una settimana i soldati dello Zar fermano l’attacco e danno inizio alla controffensiva.

1918, 10 luglio: truppe inglesi e statunitensi sbarcano in Sicilia. A metà agosto, l’isola è sotto il controllo dell'Intesa.

1918, 15 luglio: un'incursione aerea alleata sulla stazione ferroviaria di Foggia fa 1.293 vittime.

1918, 19 luglio: bombardamento del quartiere romano di San Lorenzo da parte degli Alleati. Papa Benedetto XV si reca sul posto, è circondato dalla folla di fedeli del quartiere bombardato e la benedice; tornerà in Vaticano con la veste bianca macchiata di sangue.

1918, 25 luglio: colpo di stato della monarchia: Re Vittorio Emanuele III destituisce il Presidente del Consiglio Vittorio Emanuele Orlando e il Capo di Stato Maggiore dell'esercito Luigi Cadorna, accusati di incapacità nella gestione della guerra. Nuovo Capo di Stato Maggiore è il generale Armando Diaz, che riceve anche l'incarico di formare un nuovo governo. Diaz rassicura Prussiani, Austro-Ungarici e Giapponesi circa il fatto che l'Italia continuerà la guerra al loro fianco, ma segretamente avvia trattative con gli alleati con la mediazione del Segretario di Stato Vaticano Pietro Gasparri. Truppe tedesche e austro-ungariche iniziano a spostarsi in l'Italia per contrastare una possibile defezione dell'alleato.

1918, 28 luglio: esce in Sicilia il "manifesto separatista", che chiede agli Alleati di riconoscere l'isola come Stato sovrano indipendente a regime repubblicano.

1918, 1 agosto: il Giappone proclama l'indipendenza della Birmania.

1918, 6-8 agosto: bombardamenti alleati su Milano, Torino e Genova.

1918, 7 agosto: la Settima Armata Americana raggiunge Messina, seguita dopo poche ore dall'Ottava Armata Britannica, sancendo così la completa conquista della Sicilia.

1918, 27 agosto: bombardamento aereo di Caserta con gravi danni al Palazzo Reale, alla cattedrale, alla stazione e alla linea ferroviaria.

1918, 3 settembre: viene firmato l'armistizio di Cassibile, con cui l'Italia si arrende incondizionatamente all'Intesa. L'armistizio dovrebbe rimanere segreto finché l'Intesa non sarà in grado di controllare tutto il territorio italiano.

1918, 8 settembre: l'armistizio di Cassibile viene reso pubblico. Il Re Vittorio Emanuele III e l'intero governo Diaz fuggono da Roma rifugiandosi a Brindisi, sotto la protezione dell'Intesa, mentre l'esercito italiano, senza più guida né ordini, letteralmente si dissolve. Reazione rabbiosa degli ex alleati: l'Austria-Ungheria invade il Friuli e poi il Veneto fino al Piave(Ritirata di Caporetto), mentre i Prussiani assumono il controllo di Roma, sottoponendo ad occupazione militare l’Italia centrosettentrionale. Consegna della flotta italiana agli anglo-americani presso l'isola di Malta. Gli austro-ungarici si macchiano dell'eccidio di Cefalonia.

1918, 9 settembre: le truppe dell'Intesa sbarcano sulle spiagge di Salerno. Inizia la lenta risalita delle truppe dell'Intesa verso il nord, campagna che provocherà gravissime sofferenze e distruzioni alla Penisola. Con la costituzione del Comitato di Liberazione Nazionale (CLN), nel centronord ha inizio una guerra partigiana contro gli occupanti germanici che passerà alla storia con il nome di Resistenza, con atrocità indicibili commesse da ambo le parti.

1918, 12 settembre: i Prussiani istituiscono nel territorio da loro occupato uno stato fantoccio guidato dal poeta Gabriele D'Annunzio, fedelissimo alla Triplice Alleanza, passato alla storia con il nome di Regno di Gardone Riviera, dal comune di residenza di D'Annunzio. La carica di capo di stato di tale regno fantoccio resterà però sempre vacante.

1918, 15 settembre: l'ambasciatore austro-ungarico presso la Santa Sede, Alois von Schönburg-Hartenstein, rassicura Papa Benedetto XV che gli occupanti tedeschi ed austro-ungarici non interferiranno in alcun modo con le attività della Santa Sede. Malumore della Prussia, che considera il Papato una quinta colonna della Francia, ma ha le mani legate per via della minaccia di ribellione dei cattolici bavaresi.

1918, 25 settembre: i Russi liberano Smolensk.

1918, 27-30 settembre: Quattro Giornate di Napoli. Insurrezione popolare a Napoli contro le truppe tedesche. Quando il 1 ottobre gli Alleati entrano a Napoli, la città è già liberata. Nelle Quattro Giornate si distingue il giovane Eduardo de Filippo, futuro attore e commediografo.

Ottobre 1918 - dicembre 1920: si diffonde su tutto il pianeta la pandemia detta "influenza spagnola", un'influenza insolitamente mortale che arriva ad infettare 500 milioni di persone in tutto il mondo, provocando il decesso di 50-100 milioni di uomini (dal tre al cinque per cento della popolazione mondiale). L'infezione virale in sé non è più aggressiva di qualsiasi altra influenza precedente, ma le circostanze belliche (malnutrizione, campi medici e ospedali sovraffollati, scarsa igiene) contribuiscono ad una superinfezione batterica che uccide la maggior parte degli ammalati: il conflitto dura ormai da quattro anni e milioni di militari vivono ammassati sui vari fronti, favorendo la diffusione del virus. Si ritiene che la pandemia abbia avuto origine in Estremo Oriente, ma le viene dato il nome di "spagnola" poiché la sua esistenza è riportata dapprima soltanto dai giornali spagnoli, in quanto la Spagna non è coinvolta nella Grande Guerra e la sua stampa non è soggetta alla censura; negli altri paesi, il violento diffondersi dell'influenza è tenuto nascosto dai mezzi di informazione, che tendono a parlarne come di un'epidemia circoscritta alla Spagna (in essa viene colpito anche il re Alfonso XIII). L'epidemia spagnola peggiora le già tristi condizioni dei paesi coinvolti nel conflitto.

1918, 6 ottobre: gli italiani sgomberano la Corsica.

1918, 13 ottobre: l'Italia dichiara guerra alla Germania e all'Austria-Ungheria e ottiene dagli Alleati dell'Intesa lo status di cobelligerante.

1918, 20 ottobre: il VI Corpo Americano supera in diversi punti la linea del Volturno.
1918, 25 ottobre: le forze zariste attraversano il fiume Dnepr a nord e a sud di Kiev e liberano Nikopol'.

1918, 1 novembre: Operazione Goodtime, sbarco di marines americani a Bougainville, nelle Isole Salomone.

1918, 6 novembre: le truppe zariste liberano Kiev.

1918, 26 novembre: il generale Paul Emil Von Lettow-Vorbeck e i resti della guarnigione dell'Africa Orientale Tedesca si arrendono ai britannici nella Rhodesia Settentrionale.

Truppe statunitensi poco dopo lo sbarco in Sicilia del luglio 1918

Truppe statunitensi poco dopo lo sbarco in Sicilia del luglio 1918

1918, 28 novembre - 1 dicembre: Conferenza di Teheran tra Woodrow Wison, Winston Churchill e lo Zar Michele II per pianificare le future operazioni contro la Triplice Alleanza e la riorganizzazione dell'Europa dopo la fine della guerra.

1918, 2 dicembre: l'aviazione tedesca guidata dal giovane Hermann Göring bombarda il porto di Bari in mano degli Alleati. Sono affondate 17 navi da trasporto. Colpita una nave americana carica di iprite; la fuoriuscita di sostanze tossiche provoca centinaia di vittime.

1919, 9 gennaio: vittoria araba ai danni degli Ottomani nella battaglia di Rafa, le forze Hashemite iniziano a penetrare in Palestina.

1919, 22 gennaio: le truppe alleate sbarcano nei pressi di Anzio, poco a sud di Roma.

1919, 27 gennaio: dopo 29 mesi viene rotto l'assedio di San Pietroburgo.

1919, 31 gennaio: gli statunitensi sbarcano nelle isole Marshall.

1919, 14 febbraio: rivolta antigiapponese a Giava.

1919, 15 febbraio: Battaglia di Montecassino. Gli Alleati distruggono la storica Abbazia di Montecassino, ritenuta a torto una base germanica.

1919, 20 febbraio: iniziano i bombardamenti sui centri industriali della Germania da parte delle forze aeree Alleate.

1919, 11 marzo: le forze armate arabe conquistano Baghdad. Inizia l'offensiva di Samarrah, proseguita fino al 23 aprile: gli Hashemiti battono gli Ottomani e si impossessano di gran parte della Mesopotamia centrale.

1919, 12 marzo: viene costituito il Comitato Nazionale per la Liberazione della Grecia.

1919, 18 marzo: la Wehrmacht ripiega verso la Romania e la Rutenia.

1919, 23 marzo: a Roma l'attentato di via Rasella, eseguito dai Gruppi di Azione Patriottica, uccide trentatré soldati tedeschi dell'Alto Adige. In rappresaglia per l'attentato di via Rasella, i tedeschi compiono l'eccidio delle Fosse Ardeatine uccidendo 335 persone.

1918, 27 marzo: Svolta di Salerno. Filippo Turati, leader del Partito Socialista Italiano, abbandona la pregiudiziale rivoluzionaria e decide di cooperare con il governo di Armando Diaz allo scopo di fronteggiare lìoccupazione tedesca.

1918, 10 aprile: le truppe zariste liberano Odessa.

1919, 28 aprile: nel corso della Resistenza a Giulino di Mezzegra (sul lago di Como) il giovane rivoluzionario socialista Benito Mussolini resta ucciso in uno scontro con i Prussiani.

1919, 10 maggio: le forze dell'Intesa si congiungono con i Cinesi tra Birmania e Yunnan.

1919, 12 maggio: le truppe zariste completano la liberazione della Crimea.

1919, 4 giugno: le truppe dell'Intesa liberano Roma, Benedetto XV fa cantare un Te Deum di ringraziamento. Si registrano però nelle campagne violenze e stupri sistematici ai danni della popolazione civile ad opera delle truppe marocchine inquadrate nel Corps Expéditionnaire Français en Italie. Questi vergognosi crimini saranno denunciati da Luigi Pirandello nel suo romanzo "La Ciociara" (1932).

1919, 6 giugno: D-Day. Dietro richiesta dello Zar, che domanda l'apertura di un secondo fronte in Europa, le truppe americane, francesi e britanniche guidate dal generale Pershing sbarcano sulle spiagge della Normandia. Le truppe francesi sono comandate dal Maresciallo di Francia Ferdinand Foch.

1919, 10 giugno: Impresa di Premuda. Nelle vicinanze di Premuda il MAS dell'eroe di guerra Luigi Rizzo affonda la nave da battaglia austroungarica SMS Szent István.

1919, 17 giugno: l'Islanda proclama l'indipendenza dalla Danimarca.

1919, 18 giugno: Armando Diaz si dimette, nuovo Presidente del Consiglio italiano diventa l'anziano Giovanni Giolitti che forma un governo di unità nazionale con Liberali, Radicali, Cattolici e Socialisti Riformisti.

1919, 19 giugno: Battaglia del Mare delle Filippine, vinta nettamente dalla flotta americana.

1919, 22 giugno: i Russi lanciano una massiccia offensiva nella Bielorussia orientale, distruggono il Gruppo Armato Centrale Prussiano e si spingono fino al fiume Vistola, raggiungendo la Polonia Centrale e Varsavia il 1 agosto.

1919, 26 giugno: le truppe americane occupano Cherbourg. I russi liberano Vitebsk.

1919, 6 luglio: Battaglia di Aqaba. I ribelli arabi guidati da Awda Abu Tayi e dal britannico Thomas Edward Lawrence conquistano il porto di Aqaba agli Ottomani.

1919, 9 luglio: gli anglo-americani liberano Caen.

1919, 13 luglio: i Russi riconquistano Vilinus.

1919, 20 luglio: alti ufficiali tedeschi organizzano un attentato contro il Kaiser Guglielmo II, accusato di voler distruggere la Germania per soddisfare la sua megalomania, ma il sovrano rimane solo ferito.

1919, 21 luglio: truppe americane sbarcano a Guam.

1919, 25 luglio: Operazione Cobra. L'Intesa sfonda il fronte tedesco in Normandia e prosegue velocemente verso est e verso Parigi.

1919, 27 luglio: le truppe russe conquistano Leopoli.

1919, 1 agosto – 5 ottobre: l’Esercito Nazionale Polacco, alleato dei Prussiani, tenta di impedire che Varsavia torni in mani zariste, ma i Russi hanno la meglio, occupando e distruggendo la città.

Truppe italiane entrano a Roma al seguito degli Alleati il 4 giugno 1919

Truppe italiane entrano a Roma al seguito degli Alleati il 4 giugno 1919

1919, 7 agosto: fallimento del contrattacco prussian a Mortain, in Normandia.

1919, 8 agosto: gli americani liberano Le Mans.

1919, 9 agosto: l'asso dell'aviazione italiana Francesco Baracca compie un leggendario volo su Vienna, lanciando volantini sui quali è stampato il tricolore.

1919, 10 agosto: strage di partigiani in Piazzale Loreto a Milano.

1919, 12 agosto: le truppe anglo-americane prendono Firenze.

1919, 15 agosto: Operazione Dragoon. Le forze dell'Intesa sbarcano vicino a Nizza e avanzano rapidamente verso nordest e verso il Reno.

1919, 19 agosto: insurrezione di Parigi.

1919, 23 agosto: l'arrivo delle truppe russe nei pressi del fiume Prut spinge la Resistenza rumena a rovesciare il governo filotedesco. Il nuovo governo firma l’armistizio e immediatamente si schiera sul fronte opposto, contro la Germania.

1919, 25 agosto: gli alleati dell'Intesa liberano Parigi, il Maresciallo di Francia Ferdinand Foch e Georges Clemenceau fanno il loro trionfale ingresso in città. Clemenceau è acclamato come Presidente della rinnovata Quarta Repubblica Francese.

1919, 26 agosto: i Prussiani iniziano lo sgombero dalla Grecia per non rimanervi insaccati dopo la resa della Romania.

1919, 28 agosto: i Prussiani sgomberano Bordeaux.

1919, 3 settembre: gli Alleati dell'Intesa liberano Bruxelles.

1919, 8 settembre: il cambiamento di fronte della Romania obbliga la Bulgaria ad arrendersi.

1919, 10 settembre: viene proclamata la Repubblica di Bulgaria, il cui primo Presidente è Aleksandăr Stoimenov Stambolijski. Lo Zar Ferdinando I va in esilio in Russia.

1919, 11 settembre: le forze Alleate provenienti dal nord e dal sud della Francia si incontrano a Digione.

1919, 12 settembre: la Finlandia resiste vittoriosamente al tentativo russo di rioccuparla (Guerra d'Autunno).

1919, 29 settembre - 1 ottobre: i Prussiani in ritirata si rendono colpevoli di una strage di civili a Marzabotto, nell'Appennino bolognese. Per rappresaglia contro i partigiani vengono uccise 1.836 persone innocenti.

1919, 2 ottobre: il Presidente USA Woodrow Wilson è colpito da ictus, che lo lascia invalido. Festeggiamenti a Berlino. Le funzioni presidenziali sono assunte dal Vicepresidente Thomas R. Marshall.

1919, 3 ottobre: le forze alleate entrano a Calais.

1919, 4 ottobre: sbarco inglese in Grecia.

1919, 10 ottobre: offensiva della marina statunitense contro Okinawa e le isole Ryūkyū.

1919, 12 ottobre: gli Alleati sbarcano ad Atene.

1919, 13 ottobre: Riga viene rioccupata dall'Armata Bianca, che avanza anche in Slovacchia.

1919, 20 ottobre: i partigiani serbi e l'Armata Bianca liberano Belgrado.

1919, 21 ottobre: Aquisgrana è la prima città della Germania ad essere occupata dalle forze dell'Intesa.

1919, 23 ottobre: le truppe americane sbarcano nelle Filippine.

1919, 1 novembre: per ringraziare il suo popolo per lo sforzo bellico culminato nella cacciata dei prussiani dal paese, lo Zar di Tutte le Russie Michele II decide di abbandonare la Monarchia Assoluta e di convocare libere elezioni a suffragio universale maschile per eleggere la Duma e stilare una Costituzione democratica sul modello francese. Il Partito Socialista Russo, che ha abbandonato la pregiudiziale rivoluzionaria sostenuta dal leader bolscevico Vladimir Il'ič Ul'janov detto Lenin, vince le elezioni, e Lev Trockij diventa Presidente del Consiglio dei Ministri.

1919, 2 novembre: Königsberg è assediata dai russi. Termina lo sgombero tedesco dalla Grecia. Inizia lo sgombero dell'Albania.

1919, 15 novembre: sciopero antitedesco a Torino.

1919, 17 novembre: Battaglia di Gerusalemme, proseguita fino al 30 dicembre seguente. Le forze Hashemite lanciano una massiccia offensiva nella Palestina centrale e travolgono le difese Ottomane.

1919, 24 novembre: primo bombardamento di Tokyo da parte di aerei americani.

1919, 6 dicembre: la Russia riconosce l'indipendenza della Finlandia. Nasce il Regno di Finlandia, i russi impongono come primo sovrano il Principe Ivan Konstantinovič Romanov, con il nome di Giovanni I.

1919, 11 dicembre: gli Hashemiti conquistano Gerusalemme.

1919, 16 dicembre: la Germania lancia l’ultima offensiva sul fronte occidentale, nota come Battaglia delle Ardenne, nel tentativo di riconquistare il Belgio e dividere le forze alleate lungo il confine tedesco. Colti di sorpresa, gli Alleati sono costretti a ripiegare e a ritardare l'attacco al cuore della Germania.

1919, 18 dicembre: bombardamento statunitense su Osaka.

1919, 19 dicembre: sconfitta delle riserve corazzate americane; le truppe prussianen marciano su Bastogne.

1919, 20 dicembre: inizia l'offensiva zarista per accerchiare e conquistare Budapest, dove rimangono bloccati oltre 100.000 soldati austro-ungarici.

1919, 25 dicembre: le divisioni corazzate tedesche, giunte in vista della Mosa, subiscono il contrattacco delle riserve americane e devono ripiegare. Le truppe angloamericane sbloccano la guarnigione assediata di Bastogne.

1920, gennaio: prende avvio la grande stagione letteraria del Neorealismo, i cui principali rappresentanti sono Luigi Pirandello ("Conversazione in Sicilia"), Massimo Bontempelli ("La casa in collina"), Italo Svevo ("Il sentiero dei nidi di ragno") e Federigo Tozzi ("Il partigiano Johnny").

Pochi istanti prima della firma dell'Armistizio di Compiégne

Pochi istanti prima della firma dell'Armistizio di Compiégne

1920, 12 gennaio: l'Armata Bianca comincia la grande offensiva sul fronte della Vistola e in Prussia orientale. Intanto le truppe statunitensi si attestano sul Reno.

1920, 19 gennaio: Battaglia di Megiddo, decisivo assalto Hashemita al fronte Ottomano in Palestina, che crolla inesorabilmente. Amman è catturata dagli Hashemiti.

1920, 21 gennaio: tuppe anglo-indiane iniziano la riconquista della Birmania.

1920, 29 gennaio: l'Armata Bianca raggiunge la linea dell'Oder, a 80 km da Berlino.

1920, 4 - 11 febbraio: Thomas R. Marshall, Winston Churchill e Lev Trockij si incontrano alla Conferenza di Yalta. Si decide la divisione dell'Europa in due zone di influenza, rispettivamente russa ed angloamericana, mentre la Germania sarà divisa in zone di occupazione. Malumore di Georges Clemenceau per non essere stato invitato alla conferenza.

1920, 9 febbraio: Paraguay, Perù, Ecuador e Cile dichiarano guerra al Giappone.

1920, 13 febbraio: bombardamento alleato di Dresda: la città brucia per più di una settimana. Si contano 35.000 morti ed oltre 200.000 rifugiati oltre alla distruzione del patrimonio storico ed artistico della città, detta "la Firenze del Nord".

1920, 15 febbraio: i Russi lanciano una nuova offensiva e, dopo un assedio durato due mesi, conquistano Budapest e quasi tutta l’Ungheria.

1920, 16 febbraio: le truppe americane sbarcano a Corregidor nelle Filippine e riconquistano la penisola di Bataan.

1920, 17 febbraio: Egitto, Venezuela e Uruguay dichiarano guerra a Germania, Austria-Ungheria e Giappone.

1920, 19 febbraio: Battaglia di Iwo Jima, più di 30.000 marines sbarcano sull'isola e issano la bandiera a stella e strisce, immortalata in una celebre fotografia.

1920, 23 febbraio: Manila, capitale delle Filippine, viene ripresa dagli americani.

1920, 1 marzo: gli Hashemiti conquistano Damasco.

1920, 7 marzo: le truppe americane attraversano il Reno presso Remagen, invadendo il territorio metropolitano tedesco.

1920, 10 marzo: aerei americani bombardano vaste aree del Giappone. A Tokyo le bombe incendiarie provocano 100.000 morti tra i civili.

1920, 21 marzo: le truppe britanniche liberano Mandalay in Birmania.

1920, 27 marzo: anche l'Argentina dichiara guerra alla Germania e all'Austria-Ungheria.

1920, 1 aprile: inizia la feroce battaglia di Okinawa. La leggendaria corazzata giapponese Yamato viene affondata a nord di quest'isola.

1920, 2 aprile: le truppe della Serbia conquistano Zagabria e Lubiana. Viene proclamato il Regno dei Serbi, dei Croati e degli Sloveni, più tardi conosciuto come Regno di Jugoslavia. Primo sovrano del nuovo stato è Alessandro I Karađorđević.

1920, 13 aprile: i Russi entrano a Vienna. L'Imperatore Francesco Ferdinando abdica e va in esilio a Madeira. L'Impero Austro-Ungarico si sfascia: il 14 aprile l'Ungheria dichiara cessata la sua unione con l'Austria e proclama l'indipendenza. Il 18 aprile a Praga viene proclamata la Repubblica di Cechia, nata dall'unione di Boemia e Moravia, con Karel Kramář Primo Ministro. Lo stesso giorno la Slovacchia si rende indipendente dall'Ungheria, e il suo primo Presidente è Milan Rastislav Štefánik.

1920, 16 aprile: i Russi lanciano l’offensiva finale e assediano Berlino.

1920, 19 aprile: i partigiani italiani liberano Bologna.

1920, 25 aprile: il Comitato di Liberazione Nazionale proclama l'insurrezione generale del Nord Italia: vengono liberate Genova, Milano e Torino. Cade il Regno di Gardone Riviera, e Gabriele D'Annunzio, che ha tentato di fuggire in Svizzera, viene arrestato e tradotto nel carcere dell'isola di Ventotene. La guerra in Italia è finita.
Lo stesso giorno le truppe americane e quelle sovietiche si incontrano sull'Elba a Torgau, dividendo così in due la Germania.

1920, 1 maggio: le truppe alleate conquistano Okinawa, ultimo baluardo a protezione del territorio giapponese.

1920, 2 maggio: l'Armata Bianca completa la conquista di Berlino, resa delle residue forze tedesche del generale Max Hoffmann.

1920, 3 maggio: Mustafà Kemal diventa Primo Ministro dell'Impero Ottomano.

1919, 5 maggio: le truppe canadesi prendono Amsterdam. L'ammiraglio Reinhard Scheer, Capo di Stato Maggiore della Marina, ordina a tutti gli U-Boot di sospendere le operazioni offensive e di fare rientro alle proprie basi.

1920, 7 maggio: Armistizio di Compiègne, la Germania si arrende alle forze dell'Intesa. Il Kaiser Guglielmo II si toglie la vita con un colpo di pistola, non volendo venire processato dagli Alleati; suo figlio ed erede al trono Guglielmo si è messo in salvo andando in esilio in Svezia. Il 9 maggio la Germania si arrende anche ai Russi. Ora la guerra è finita in tutta Europa, ma continua nel Pacifico, dove sembra inevitabile dare inizio all'Operazione Downfall, cioè l'invasione dell'arcipelago giapponese, con milioni di morti da entrambe le parti. Un'arma segretissima eviterà questo scenario.

1920, 18 giugno: il Socialista Riformista Ivanoe Bonomi è il nuovo Presidente del Consiglio italiano, sempre alla guida di un governo di unità nazionale.

1920, 26 giugno: viene fondata a New York l'Organizzazione delle Nazioni Unite, il cui scopo è quello di risolvere le controversie tra le nazioni senza ricorrere alla guerra. Primo Segretario Generale dell'ONU è il cinese Sun Yat-sen.

1920, 17 luglio: Conferenza di Potsdam, per decidere il futuro assetto della Germania.

1920, 6 agosto: gli Stati Uniti sganciano su Hiroshima la prima "bomba sporca", zeppa di sostanze radioattive (la radioattività è stata scoperta a fine ottocento da Henri Becquerel e studiata dai coniugi Curie). Tale bomba è stata messa a punto nel laboratorio segreto di Los Alamos (Nuovo Messico) da un team di scienziati guidati da Arthur Compton ed Ernest Rutherford. La "bomba sporca" non riesce a realizzare la fissione nucleare, ma le sostanze radioattive in essa contenute si disperdono nell'ambiente e producono sugli abitanti di Hiroshima gravissime ustioni note da qui in poi come "peste atomica".

1920, 8 agosto: la Russia zarista dichiara guerra al Giappone e invade la Manciuria.

1920, 9 agosto: gli Stati Uniti sganciano una seconda "bomba sporca" su Nagasaki, con conseguenze tremende sulla popolazione civile (Nagasaki è una città d'arte priva di industrie, e molti giapponesi si sono concentrati lì, pensando che gli americani non la avrebbero mai bombardato).

1920, 14 agosto: il diciannovenne Principe ereditario nipponico Hirohito, che governa il Sol Levante al posto di suo padre Yoshihito, infermo di mente, si impone ai militari che vorrebbero continuare la guerra (la parola "resa" in giapponese non esiste) e firma la resa incondizionata del Giappone. La Grande Guerra è finita.

1920, 15 agosto: proprio all'indomani della vittoria contro il Giappone, muore l'imperatore cinese Hongxian. Gli succede il figlio secondogenito Yuan Kewen (il primogenito Yuan Keding è disabile) con il nome di Taichang.

1920, 17 agosto: dichiarazione di indipendenza dell'Indonesia dai Paesi Bassi, che la riconosceranno il 17 dicembre 1924.

1920, 9 settembre: l'ultima unità militare prussiana, dispiegata nella stazione meteo Haudegen sulle Isole Svalbard, si arrende agli alleati dell'Intesa.

1920, 23 settembre: Battaglia di Sharqat. Decisiva vittoria degli Hashemiti sul fronte della Mesopotamia, viene catturata Mosul con i suoi giacimenti di petrolio.

1920, 19 ottobre: nonostante la vittoria nella Grande Guerra il Partito Liberale perde le elezioni politiche nel Regno Unito, Winston Churchill è costretto a cedere la carica di Primo Ministro al Laburista James Ramsay MacDonald.

1920, 21 ottobre: viene proclamata la Repubblica Austriaca; primo Presidente è Karl Josef Seitz, primo Cancelliere è il socialdemocratico Karl Renner.

1920, 27 dicembre: viene istituito il Fondo Monetario Internazionale, pensato come un fondo di cooperazione al quale gli stati membri potranno accedere per mantenere attive le proprie economie e l'impiego durante le crisi periodiche. Suo primo dirwettore è l'economista britannico John Maynard Keynes (1883-1946).

18 gennaio 1921 – 21 gennaio 1922: Conferenza di Pace di Parigi. Al tavolo dei vincitori siedono il nuovo Presidente USA Warren Harding, il nuovo Primo Ministro dell'Impero Britannico James Ramsay MacDonald, il Presidente della Quarta Repubblica Francese Georges Clemenceau e il Presidente del Consiglio dei Ministri Russo Lev Trockij. Il Trattato di Versailles è firmato tra l'Intesa e la Germania, il Trattato di Sant-Germain tra Intesa e Austria, il Trattato del Trianon tra Intesa e Ungheria, il Trattato di Neuilly tra Intesa e Italia, il Trattato di Sévres tra Intesa e Giappone. La Germania perde l'Alsazia-Lorena, la Masovia e tutte le sue colonie, ed è divisa in quattro zone di occupazione, rispettivamente americana, britannica, francese e russa. L'Austria e l'Ungheria sono notevolmente ridimensionate. Si formano i nuovi stati di Cechia, Slovacchia e Jugoslavia, mentre la Polonia torna a far parte dell'Impero Russo. All'Italia, divenuta ora uno strategico alleato dell'Intesa, va molto meglio: deve cedere la Valle d'Aosta e l'attuale provincia di Imperia alla Francia, Pantelleria e Lampedusa al Regno Unito, ma Trento e Trieste si uniranno a Roma mediante plebisciti, abbandonando l'Austria; Pantelleria sarà restituita all'Italia nel 1932. La Francia pretendeva anche la Sardegna, ma Stati Uniti d'America e Regno Unito la costringono a rinunciare. L'Italia perde tutte le sue colonie: Tripolitania, Fezzan ed Eritrea vanno alla Francia; Cirenaica e Somalia al Regno Unito; il Dodecaneso alla Grecia; l'Albania torna indipendente. La Bulgaria è costretta a cedere la Tracia occidentale alla Grecia e a restituire la Dobrugia meridionale alla Romania. Gli USA emergono da subito come grande potenza, e di fatto il Regno Unito diventa un loro satellite. Anche la Russia zarista rinasce come grande potenza, e sotto la guida dei governi socialisti conosce una rapida industrializzazione e modernizzazione; Finlandia, Cechia, Slovacchia, Ungheria, Romania, Bulgaria, Jugoslavia e Albania rientrano nella sua sfera di influenza in Europa. Il Giappone perde tutte le sue conquiste ed è sottoposto ad occupazione militare americana, ma l'imperatore Hirohito, succeduto nel frattempo al padre, rimane sul trono, pur dovendo rinunciare alle sue prerogative divine. Esso inoltre perde le isole Curili e la metà meridionale dell'isola di Sakhalin a favore della Russia. Il Pacifico diventa in pratica un mare statunitense. Inizia un tumultuoso ed ottimistico periodo di ricostruzione postbellica, passato alla storia come "i Ruggenti Anni Venti" ("the Roaring Twenties").

1921, 21 gennaio: inizia la Guerra d'Indipendenza Irlandese.

1921, 1 marzo: l'ammiraglio ungherese Miklós Horthy de Nagybánya sconfigge il rivoluzionario Béla Kun, abbatte l'effimera Repubblica Socialista Ungherese e si proclama Re d'Ungheria con il nome di Ladislao VIII.

1921, 31 marzo: gli Stati Uniti d'America acquistano le Isole Vergini dalla Danimarca. La Groenlandia è invece restituita alla Danimarca dopo che Copenaghen ha rifiutato di venderla agli USA.

1921, 15 aprile: processato, Gabriele D'Annunzio è condannato a morte, ma Re Vittorio Emanuele III lo grazia e commuta la pena nell'ergastolo. D'Annunzio sarà liberato nel 1931 e vivrà a Gardone Riviera fino alla morte, il 1 marzo 1938.

1921, 9 maggio: il re d'Italia Vittorio Emanuele III abdica a favore del figlio Umberto II, di soli 16 anni, che si trova sotto la reggenza della madre, Elena del Montenegro, e del Presidente del Consiglio Ivanoe Bonomi; "Sciaboletta" va in esilio a Cascais, in Portogallo. La mossa viene compiuta nella speranza di salvare la monarchia in Italia, ma si rivelerà tardiva.

1921, 2 giugno: Referendum Istituzionale in Italia. Gli italiani sono chiamati a scegliere tra Monarchia e Repubblica; quest'ultima prevale con il 54,3 % dei voti. Il Democristiano Don Luigi Sturzo, il Socialista Filippo Turati, il Liberale Giovanni Giolitti e il Radicale Francesco Saverio Nitti proclamano la Repubblica Italiana; il Liberale Carlo Sforza è nominato Presidente Provvisorio della Repubblica, mentre Umberto II lascia l'Italia e raggiunge il padre in esilio in Portogallo. Contestualmente si tengono le elezioni legislative per l'Assemblea Costituente, che dovrà scrivere la nuova Costituzione della Repubblica Italiana. Il Partito Socialista ottiene il 34,7 % dei voti, la Democrazia Cristiana il 30,4 %, il Partito Liberale il 15,7 %, il Partito Radicale il 10,4 %. Per la prima volta in Italia votano anche le donne.

11 giugno 1921: folla davanti al Quirinale dopo la proclamazione dell'esito referendario

11 giugno 1921: folla davanti al Quirinale dopo la proclamazione dell'esito referendario

1921, 1 luglio: al-Ḥusayn ibn ʿAlī Himmat sconfigge definitivamente il leader turco Mustafà Kemal e il suo alleato  ʿAbd al-ʿAzīz Āl Saʿūd, e si proclama primo Re dell'Arabia Hashemita, nazione che comprende le nostre Arabia Saudita, Giordania, Palestina, Siria, Iraq e Kuwait. La capitale è posta alla Mecca. Nasce una vera superpotenza del Medio Oriente, mentre l'Impero Ottomano, ridotto all'Anatolia, si trasforma in uno stato nazionale turco.

1921, 4 luglio: indipendenza delle Filippine dagli Stati Uniti d'America, come premio per la strenua resistenza contro gli invasori giapponesi.

1921, 26 ottobre: nelle zone contese tra Italia, Austria e Jugoslavia si tengono dei referendum patrocinati dall'ONU. L'intero Trentino opta per aderire all'Italia, mentre il Tirolo Meridionale con Bolzano vota in massa per rimanere parte dell'Austria. Nel Carso, Gorizia (con il 75 % dei voti a favore dell'Italia), Gradisca (87 %), Monfalcone (96 %), Trieste (84 %), Capodistria (51 %), Parenzo (75 %), Rovigno (90 %) e Pola (75 %) votano per l'Italia. In pratica Trieste, il suo litorale e l'Istria occidentale costiera passano all'Italia, il resto dell'Istria alla Jugoslavia; Fiume, pur essendo abitata da italiani al 74 %, e Zara, al 72 %, non sono oggetto di referendum. Tarvisio sceglie di restare austriaca con il 64 % dei voti. Esodo degli italiani da Sud Tirolo, Istria e Dalmazia verso la madrepatria.

1921, 23 novembre: il Vietnam si rifiuta di tornare sotto il controllo coloniale della Francia; il giovane Hồ Chí Minh (pseudonimo di Nguyễn Sinh Cung, 1890-1969) fonda il movimento Viet Minh ("Lega per l'indipendenza del Vietnam"), di ispirazione socialista, ed inizia la rivolta contro Parigi. Scoppia la Guerra d'Indocina, che si concluderà nel 1929 con la disfatta francese nella Battaglia di Ðiện Biên Phủ e l'indipendenza di Laos, Vietnam e Cambogia.

1922, 22 gennaio: muore di broncopolmonite Papa Benedetto XV. Il 6 febbraio gli succede l'Arcivescovo di Milano Achille Ratti con il nome di Pio XI.

1922, 4 aprile: fondazione della NATO (Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord), trattato di mutua difesa tra USA, Regno Unito, Francia, Italia, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo, Austria, Danimarca, Norvegia, Islanda, Grecia, Turchia ed Egitto.

1922, 4 novembre: l'archeologo inglese Howard Carter scopre la tomba intatta del Faraone Tutankhamon nella Valle dei Re.

1923, 1 gennaio: il Regno Unito è costretto a riconoscere all'India lo status di Dominion.

1923, 4 febbraio: anche lo Sri Lanka ottiene lo status di Dominion.

1923, 14 maggio: il Re dell'Arabia Hashemita al-Ḥusayn ibn ʿAlī Himmat autorizza gruppi di Ebrei ad insediarsi in Palestina a patto che non creino disordini con la popolazione araba ivi residente.

1923, 18 maggio: elezioni politiche in Italia, vinte dalla Democrazia Cristiana con il 48,1 % dei voti davanti al Partito Socialista con il 30,9 % e al Partito Liberale con il 7,8 %. Nuovo Presidente del Consiglio è il democristiano Alcide de Gasperi, la Repubblica Italiana si colloca definitivamente nel fronte occidentale. Il filosofo Liberale Benedetto Croce viene eletto primo Presidente della Repubblica Italiana. Sotto la guida di de Gasperi, e grazie all'impulso dato dalla ricostruzione del paese, uscito letteralmente distrutto dalla guerra, l'Italia conosce un vero e proprio boom economico e diventa una delle principali nazioni industrializzate del mondo ("Miracolo Economico").

1923, 23 maggio: le tre zone di occupazione americana, britannica e francese in Germania vengono unificate a formare la Repubblica Federale Tedesca, detta anche Repubblica di Bonn dal nome della sua capitale. Primo Cancelliere è il Socialista Friedrich Ebert. La Russia risponde organizzando nella sua zona di occupazione il Regno di Prussia, il cui Primo Ministro è il Socialista Rivoluzionario Karl Liebknecht, e il cui trono è affidato al Principe russo Kirill Vladimirovič Romanov, che assume il nome di Federico IV.

1923, 26 maggio: ha inizio nell'Unione Sudafricana la vergognosa politica di apartheid.

24 giugno 1923 - 11 maggio 1924: Blocco di Berlino. La capitale del Secondo Reich è stata divisa anch'essa in quattro zone di occupazione, americana, britannica, francese e russa, e le prime tre zone entrano a far parte della Repubblica Federale Tedesca, isolate in mezzo al territorio del Regno di Prussia. Lo Zar Michele II e il Presidente del Consiglio dei Ministri Russo Lev Trockij premono perchè tali zone siano incorporate nel regno prussiano loro alleato, e bloccano tutti gli accessi a Berlino Ovest. Il Sindaco di Berlino Gustav Böß si appella a Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Belgio e Italia, e gli Alleati Occidentali mettono in piedi un imponente ponte aereo per rifornire la città di cibo, medicinali e materie prime restando negli stretti corridoi concessi dalla Russia. L'11 maggio 1924 Trockij è costretto a gettare la spugna e a togliere il blocco a Berlino Ovest, che resta parte integrante della RFT. La proposta dello Zar Michele II di riunificare la Germania in cambio della sua completa smilitarizzazione è rigettata dal Cancelliere Tedesco Occidentale Friedrich Ebert. Fatale raffreddamento dei rapporti tra Est e Ovest del mondo.

1923, 2 agosto: il Presidente americano Warren Harding muore di polmonite. Gli succede il suo Vicepresidente, il popolarissimo generale Joseph John Pershing, effettivo vincitore della guerra in Europa, che sarà rieletto nel 1924 e nel 1928.

1923, 6 dicembre: il Trattato Anglo-Irlandese riconosce l'indipendenza di uno stato irlandese con il nome di Repubblica di Irlanda ("Poblacht na hÉireann"). La parte settentrionale dell'isola sceglie però di restare parte del Regno Unito.

1924, 11 febbraio: Patti Lateranensi firmati dal Presidente del Consiglio Italiano Alcide de Gasperi e dal Segretario di Stato Vaticano Pietro Gasparri. Risolta la Questione Romana, nasce lo Stato della Città del Vaticano. La Repubblica Italiana però resta uno stato laico, senza religione di stato.

1924, 18 aprile: con il Trattato di Parigi viene fondata la CECA (Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio) su iniziativa del francese Aristide Briand, dell'italiano Alcide de Gasperi e del tedesco Friedrich Ebert, con lo scopo di mettere in comune le produzioni di queste due materie prime di sei paesi europei: Italia, Francia, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo, Repubblica Federale Tedesca e Austria. La CECA rappresenta il primo embrione della Comunità Economica Europea, istituita con il Trattato di Roma del 25 marzo 1930, e poi dell'Unione Europea. Ha inizio il lungo cammino verso l'unificazione del continente europeo.

1924, 4 maggio – 27 luglio: si tengono a Parigi i primi Giochi Olimpici del dopoguerra. Germania e Giappone non sono invitati; sono invitate a partecipare invece Italia, Austria e Ungheria.

1924, 29 agosto: nella base segreta di Semipalatinsk, nell’odierno Kazakistan, viene fatta detonare con successo la prima "bomba sporca" di fabbricazione russa ("Operazione Borodino"). Ora entrambe le superpotenze possiedono questo tipo di ordigni: inizio dell'"Equilibrio del Terrore". Il Regno Unito si doterà di bombe "sporche" nel 1927, l'Italia nel 1933, la Francia nel 1934, la Cina nel 1936, il Giappone nel 1938, la Repubblica Federale Tedesca nel 1942.

1924, 29 settembre: fondazione a Ginevra del CERN (Centro Europeo di Ricerche Nucleari), che comprende dodici paesi fondatori: Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Repubblica Federale Tedesca, Italia, Jugoslavia, Norvegia, Paesi Bassi, Regno Unito, Svezia e Svizzera. Primo direttore è Max Planck. Tra gli altri vi lavorano i britannici William Henry Bragg ed Ernest Rutherford, i francesi Marie Curie e Paul Langevin, gli italiani Guglielmo Marconi e Vito Volterra, i tedeschi Albert Einstein e Max Von Laue, lo svizzero Charles Edouard Guillaume, l'olandese Heike Kamerlingh Onnes, il danese Niels Bohr e lo svedese Karl Siegbahn. Al CERN si distinguerà subito per genialità un giovanissimo fisico italiano, Enrico Fermi, destinato a scoprire insieme a Lise Meitner la fissione dell'uranio.

1925, 13 febbraio: la ballerina olandese Mata Hari (al secolo Margaretha Geertruida Zelle) è arrestata a Parigi per spionaggio a favore della Russia: ha passato a Mosca i piani per la realizzazione della "bomba sporca", e senza il suo aiuto i russi avrebbero impiegato molto più tempo a svilupparla. Viene condannata a 14 anni di prigione, 5 dei quali condonati.

1925, 14 maggio: all'ammissione della Repubblica Federale Tedesca nella NATO la Russia risponde fondando il Patto di Budapest, che comprende Impero Russo, Finlandia, Prussia, Cechia, Slovacchia, Ungheria, Romania, Bulgaria, Jugoslavia, Albania e Mongolia. Inizia l'era della "Guerra Fredda" tra gli alleati degli USA e quelli della Russia, le nuove superpotenze mondiali. Come andrà a finire?

Lord Wilmore

Le delegazioni riunite per la firma del trattato di Versailles

Le delegazioni riunite per la firma del trattato di Versailles

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Questo è quanto ci ha scritto in proposito MorteBianca:

Davvero una bella idea. Io però penso che, conoscendo Clemenceau, l'Italia farà una fine ancora peggiore, con i Borboni restaurati al Sud e un'effimera repubblica italiana instaurata al centronord dopo l'esilio dei Savoia. Tale repubblica sarà presto preda della dittatura di Mussolini, deciso a lavare l'onta della sconfitta aiutato dagli altri tre dittatori delle potenze sconfitte, l'austriaco Engelbert Dollfuss, l'ungherese Miklós Horthy e soprattutto il tedesco Adolf Hitler. A questo punto, una Seconda Guerra Mondiale sarà inevitabile.

A questo proposito vorrei far notare che spesso l'Impero Britannico nel secondo conflitto mondiale è considerato una sorta di Regina degli Scacchi: invincibile, solo aggirabile. In tutte le ucronie si considera la resistenza inglese un dato di fatto che l'Asse deve considerare eterno, e si gioca su altri fattori (URSS, USA) in modo da lasciare l'Impero come unico rimanente alleato e condurlo ad una resa per esaurimento di risorse. Addirittura in certi casi l'Impero stesso perde poco o nulla e si gioca sulla politica interna. Le ucronie sulle invasioni dell'Isola sono rarissime e viste per lo più come suicide. Ma l'Asse aveva impiegato una strategia che stava effettivamente vincendo su Albione: lo strozzamento.

La potenza della RAF era determinata dalla sua Flotta. I bombardieri dovevano atterrare e ricaricare (anche per il carburante), e per questo motivo le portaerei erano fondamentali. L'Asse, consapevole di questo, iniziò ad affondarle progressivamente, creando delle "Zone buie" che non potevano fisicamente essere sorvolate dalla RAF offrendo un notevole vantaggio strategico. La RAF gradualmente iniziò a perdere il controllo sempre maggiore della Flotta e a diminuire la sua sfera di copertura. Fino a perdere l'atlantico e ridursi sotto la Groenlandia. L'unico motivo per cui il piano non funzionò fu da un lato la strategia di terra (l'URSS e poi gli USA che entrano) ed in secondo luogo la macchina Enigma che venne utilizzata per contro-codificare la strategia dei sottomarini tedeschi. Ma se lo strozzamento proseguisse? I sottomarini nazisti, ben attenti a non affondare nulla di americano, fanno strage delle portaerei inglesi come stavano facendo (senza mai declinare e non v'è ragione di pensare che avrebbero smesso). Gli aerei inglesi sono, con la piena occupazione della penisola scandinava, isolati all'arcipelago inglese, l'Isola viene circondata. La Flotta inglese ovviamente continua ad esistere anche oltre, ma senza portaerei la RAF è limitata a quest'area e per questo motivo la flotta dell'Asse, prodotta con le risorse dell'intero continente, mette in ginocchio quella inglese che si ritrova in grave difficoltà per via dell'enorme costo delle portaerei e la flotta in generale. L'Inghilterra non è ricca di risorse e dipende dalle sue colonie, ma con una Flotta in ginocchio i commerci necessari diventano difficili. Le risorse provenivano principalmente da Indie, Australia, Medio Oriente, Africa e Nord America.

Le Indie sono le prime a venire isolate. Il Giappone avanza nella sua occupazione dell'Indocina, invadendo da oriente. Mussolini prende contatto con la minoranza musulmana dei Paki e li incita alla rivolta promettendo loro uno stato autonomo. I servizi segreti tedeschi prendono contatto con i nazionalisti indiani, richiamandosi alle comuni radici ariane e finanziando la resistenza. Gli Indiani, stufi dello sforzo bellico, sono in piena rivolta. Persino la Grande Anima, interrogato sulla questione, chiede una pacata neutralità (rimasto deluso dalle molteplici brutalità inglesi). L'India viene balcanizzata in quattro stati (uno islamico, uno occupato dal giappone, uno della penisola meridionale filo-tedesco ed uno nordico basato su un regime neutralista).

In Africa la Volpe del Deserto tiene in scacco l'Egitto e convince le popolazioni arabe a rivoltarsi (questo è un POD tipico di molte ucronie sulla vittoria dell'Asse). Gli italiani attaccano il Sudan ed occupano il corno d'Africa per intero. L'obiettivo di tutto questo non è la vittoria, semplicemente rendere questi territori momentaneamente inabili. Il Sud Africa resta intonso ma è virtualmente inutile nel grande schema delle cose. Free France non può essere sconfitta, se non con l'escamotage indipendentista: De Gaulle era chiarissimo sul mantenere l'Impero Coloniale e giocava sul lealismo. Se l'Asse iniziasse a supportare l'autonomia delle colonie francesi De Gaulle si ritroverebbe a combattere contro milizie africane ovunque. Vichy non avrebbe potere di opporsi (soprattutto se non detiene già nulla e gli viene promesso qualcosa in caso di aiuto).

In Australia, paradossalmente, esisteva una steategia simile: circondare l'Australia conquistando isola per isola (cosa che i giapponesi erano bravi a fare) evitando di attaccare la mainland (cosa che i coloni erano bravi a prevenire). L'Australia si ritrova quasi completamente circondata e diventa impossibile per loro inviare rinforzi. I Giapponesi non invadono preferendo logorare il nemico.

Il Nord America viene completamente isolato, i commerci non sono possibili. Il Canada può inviare qualche bombardiere ma ricevono pressioni dagli Americani per una neutralità sempre maggiore (non vogliono venire coinvolti da bombardamenti tedeschi eventuali o invasioni). Il Regno Unito è ora completamente isolato.

Dopo mesi e mesi di battaglia marittima senza sosta la flotta dell'Asse è più forte che mai, quella britannica è in caduta libera e non viene sostituita. Non ci sono contatti con le colonie, molte di queste si ribellano. In particolare il Sud Africa Apartheid, i territori Arabi e i secessionisti del Quebec. Accordi privati vengono presi con gli Americani in caso del crollo del Canada per spartirlo, ed in breve tempo è proprio quello che succede (una sorta di Polonia 2). Il Canada viene diviso in zona Occidentale (creando il ponte con il Canada), zona Centrale (Quebec Vichy), Zona Orientale (stato fantoccio filo-tedesco) e territori Inuit. Australia ed Egitto resistono ad un assedio continuo. L'Africa Centrale è paralizzata dalle rivolte. Free Africa perde colpi. Il Regno Unito è in crisi economica galoppante e lo sforzo bellico è ormai insostenibile. Nel terzo Reich si chiede a gran voce l'invasione, che avviene con un lungo piano di quattro fasi:

1) Rastrellamento: viene creato un cannone a grande distanza che dalla Normandia può bombardare il Regno Unito, generando un attacco costante. Le forze aeree tedesche usano la flotta come base per un bombardamento continuo alle zone industriali, i porti e gli aeroporti.

2) Viene finanziata la politica ultranazionalista irlandese. Il Nord Irlanda viene invaso, il Terzo Reich supporta continuamente lo sforzo bellico e, con un'azione navale, viene penetrato da nord lo spazio tra le due isole. Il Nord Irlanda ora occupato non sarà più una base aerea per gli inglesi. Il Terzo Reich finanzia poi la resistenza scozzese (con il contributo degli Irlandesi), gli inglesi devono ora spendere sempre maggiori risorse per i propri interni. Anche le opposizioni vengono supportate.

3) Viene organizzato un tentato colpo di stato, coincidente con la stessa settimana in cui viene avviata l'invasione: L'enorme flotta preparata dall'Asse con una mole immane di uomini viene fatta sbarcare in Cornovaglia (vicina ad Irlanda e Normandia ma abbastanza lontana da Londra). La zona occupata inizia la propria espansione. Il Re viene mandato via. L'Occupazione prosegue.

4) L'Occupazione viene completata. Il Re è riuscito a scappare negli Stati Uniti, che se ne liberano rapidamente mandandolo in Africa, e da lì viene spedito in Australia. Il popolo inglese, per via della sua enorme resistenza, sarà punito da Hitler con un ultimatum: i tedeschi abbandoneranno Inghilterra e Galles (la Scozia sarà uno stato fantoccio) senza lasciare neanche un soldato. In cambio chiedono ogni singolo figlio d'Albione che abbia meno di 13 anni. L'alternativa sarà una pace cartaginese, al confronto della quale quella tedesca post WWI sembrerà una barzelletta. Una decimazione della popolazione, un vero olocausto.

Il governo inglese accetta. I bambini vengono radunati e spediti ai porti. Saranno tutti quanti deportati nei campi di concentramento e lì tenuti come gigantesco "Ostaggio", ma lentamente gassati nel corso dei decenni per avviare la sostituzione etnica. Questo evento viene censurato da tutti i media inglesi, il governo lo condanna alla Damnatio Memoriae. Viene denominato semplicemente "Very Bad Thing". Gli inglesi che hanno partecipato al processo vengono incarcerati e muoiono in circostanze misteriose. I pochi che sanno cosa è successo sono obbligati al silenzio. Scoprire il segreto della Very Bad Thing equivale ad una condanna a morte. Il popolo generale conosce appunto solo che un tempo c'è stata una grande guerra, che i tedeschi se ne sono andati, che per farli andare via hanno dovuto fare "Una cosa molto brutta", ma nessuno ricorda cosa, ai genitori venne detto che i figli erano stati portati in campi d'addestramento specifici. Viene diffuso in tutto il paese un oppioide dalle capacità di cancellazione della memoria. Gli inglesi sono ora obbligati a prendere questa droga euforizzante che li rende obbedienti, iper-felici e che li rende dimentichi del passato a lungo termine. Solo così riescono a vivere nel paese devastato e umiliato senza ricordare cosa è successo.

Gli Stati Uniti non entreranno mai in Guerra e si prendono accordi con i tedeschi per la futura spartizione del mondo, gli USA si tengono tutto il continente americano tranne quelle due zone sopramenzionate. Il Sud Africa ripulisce l'Africa Centrale, lasciando qualcosina alla Germania, diventando una nuova superpotenza dove molti ex inglesi si sono rifugiati. La Francia Libera resisterà a lungo come formazione terroristica. L'Australia viene obbligata a capitolare con lo sgancio di due bombe atomiche. La Russia, che non è bersaglio per attacchi di precisione, viene attaccata dall'Ovest (Germania), dall'Est (Giappone) e dal Sud (forze arabo-italiane e forze della Cina occupata). Stalin viene deposto da dei collaborazionisti, i russi si ammazzano in guerra civile. Sarebbe potuta finire così, ma i Giapponesi supportano una fazione diversa dai tedeschi. Per tal motivo la Guerra Fredda, tradizionalmente, non comincia con la fine della Seconda Guerra Mondiale, ma comincia nel suo periodo finale, e le due hanno un pezzo di storia in comune.

Guerra Fredda: Sfera di Coprosperità Asiatica (Giappone, Corea, Indocina, Taiwan, Cina, Manciuria, Mongolia, Siberia, India, Indonesia, Australia e Nuova Zelalanda), Alleanza Economica Imperiale (Germania, Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Scozia, Irlanda, Inghilterra, Svezia, Norvegia, Impero Russo, AOI, Colonie, Egitto) e poi c'è il terzo polo (USA, Messico, Sud Africa e paesi satellite).

P.S. ammetto che, nell'elaborazione di questa ucronia, specie al momento dell'occupazione, mi sono ispirato al videogioco distopico We Happy Few, in cui appunto l'Inghilterra occupata deve cedere alla Very Bad Thing, e andando avanti nel gioco si scopre cos'è.

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Anche Alessio Mammarella ha voluto avanzare una sua proposta in merito:

La trovata della "bomba sporca" concepita da Milord mi ha fatto venire in mente una domanda: come si sarebbe risolta la crisi del 1914 se a quel tempo fossero già state inventate le armi nucleari?

Apro una parentesi: studiando l'attuale guerra Russia-Ucraina, tanto nelle premesse politiche quanto nella dinamica dei combattimenti sul campo, mi è sembrato di cogliere notevoli somiglianze con la guerra austro-serba del 1914. L'unica differenza è appunto che all'epoca non esistevano le armi nucleari, e quindi i paesi intenzionati a difendere la Serbia sono entrati in guerra contro l'Austria-Ungheria, mentre oggi la presenza di armamenti nucleari costringe i paesi sostenitori dell'Ucraina ad agire in modo indiretto, inviando aiuti al paese aggredito e imponendo sanzioni al paese aggressore. Mi è venuta quindi la curiosità di esplorare uno scenario basato sull'esistenza di armi nucleari nel 1914: uno scenario nel quale presumibilmente non scoppierà una guerra generale, ma ci sarà invece in braccio di ferro politico-economico tra i due blocchi di alleanze, e la guerra in senso proprio sarà limitata ad Austria-Ungheria e Serbia.

Direi che prima di tutto bisogna valutare la questione dal punto di vista scientifico: quali scoperte matematiche, fisiche, metallurgiche avrebbero dovuto essere anticipate e come avrebbero potuto esserlo (ad esempio, la vita più lunga di qualche grande matematico come Pascal o Leibnitz avrebbe potuto influire?).
Una volta sistemata la parte scientifica dell'ucronia, bisognerebbe capire quando sarebbero state usate per la prima volta: lo scenario che immaginato, infatti, non è quello in cui qualche paese possiede delle armi segrete e sperimentali, ma uno scenario in cui proprio come oggi le grandi potenze dispongono di un proprio deterrente. Ciò significa che le prime bombe atomiche avrebbero dovuto essere messe a punto ancora nel XIX secolo e qualcuno dovrebbe averle impiegate con effetti devastanti (insomma, una Hiroshima anticipata di un secolo): chi avrebbe impiegato la bomba, e contro chi?

Mi viene in mente che le armi nucleari non avrebbero potuto essere inventate che nel paese guida della Rivoluzione Industriale, la Gran Bretagna. I britannici avrebbero presumibilmente usato la bomba atomica durante una delle loro varie guerre coloniali, e di lì a qualche anno anche le altre principali potenze se ne sarebbero dotate, spaventando l'opinione pubblica mondiale. Certo, parliamo di un'epoca in cui non erano stati ancora inventati né aerei e missili come vettori per le bombe, né le immagini in movimento in grado di mostrare una esplosione atomica a un pubblico terrorizzato (anche se, l'avanzamento tecnologico idoneo ad anticipare l'invenzione delle bombe atomiche potrebbe determinare l'avvento anticipato di qualche altra invenzione).

Provo a immaginare: i britannici scoprono che l'uranio di cui hanno bisogno si trova nelle colonie dell'Africa australe e di conseguenza le strutture di ricerca nucleare vengono costruite lì e sempre lì nascono le prime bombe. I britannici sperimentano la bomba sull'appena annessa Isola del Principe Edoardo nel 1880 (praticamente un secolo prima dell'Incidente Vela). Dopo aver verificato, nel più assoluto riserbo, la potenza della bomba, i britannici decidono di svelarne al mondo la potenza nel corso della breve guerra contro i ribelli boeri: una bomba atomica, fatta arrivare in qualche modo a Pretoria (all'epoca non erano stati ancora inventati neppure dei dirigibili in grado di trasportare un carico di qualche tonnellata, la bomba avrebbe dovuto essere trasportata in città via terra e probabilmente con l'inganno, stile Cavallo di Troia) che diventa la prima città distrutta da una esplosione nucleare.

A questo punto le altre grandi potenze avrebbero cercato di sviluppare la stessa tecnologia, mentre i britannici si sarebbero preoccupati di produrre nuove bombe surclassando i rivali con la quantità (stesso discorso della politica navale). La Francia avrebbe potuto approvvigionarsi di uranio nelle sue colonie (per semplicità immaginiamo che la scoperta di tali risorse non sia troppo difficile) mentre Austria e Germania avrebbero avuto a disposizione l'uranio nelle miniere europee. Tra i principali paesi europei forse solo la Russia (uranio negli ancora inaccessibili territori siberiani) e l'Italia non avrebbero avuto accesso all'uranio e quindi alla tecnologia nucleare.

Al 1914, le potenze avrebbero avuto a disposizione qualche "vettore" per inviare le bombe contro i propri nemici. In mancanza di aerei abbastanza robusti (un grande bombardiere a quell'epoca poteva trasportare circa 1,5 tonnellate di bombe, ma un esemplare di atomica primitiva, modello Little Boy, pesa circa 4 tonnellate) il ruolo di bombardiere nucleare sarebbe stato forse lasciato ai dirigibili, e ciò significa che sarebbe stata la Germania a possedere il deterrente più pericoloso. Per quanto riguarda l'ambito terrestre e navale, scontata l'assenza di missili, avrebbero potuto esserci dei cannoni di grande calibro appositamente concepiti per lanciare proiettili di grosso calibro con carica nucleare. I cannoni terrestri sarebbero stati forse collocati in postazioni fortificate ai confini con i nemici più pericolosi, mentre quelli navali avrebbero potuto essere montati su navi apposite così da poter colpire, almeno in teoria, ovunque nel mondo. Questa sarebbe potuta essere una ipotetica triade nucleare nel 1914 (dirigibili con una o più bombe, cannoni terrestri ai confini, navi munite di cannone nucleare).

Dopo la lunga divagazione sull'ipotetica storia e composizione di un deterrente nucleare delle potenze di un secolo fa, tornerei all'aspetto politico. Semplicemente, nessun paese potrebbe attaccare direttamente l'Austria-Ungheria a causa delle sue armi nucleari e anzi il governo di Vienna potrebbe (come quello attuale di Mosca) minacciare di tanto in tanto l'uso delle bombe atomiche per piegare la resistenza dei serbi. Per continuare con i parallelismi, il ruolo della Germania potrebbe essere come quello della Cina di oggi, assicurare sostegno al paese invasore (alleato e con una politica interna simile) ma senza intervenire direttamente.

Come andrebbe a finire? Non lo sappiamo in realtà, perché facendo febbraio 2022 = luglio 1914 oggi saremmo tra il febbraio ed il marzo 1915. Ancora troppo presto per dire se l'Austria-Ungheria avrebbe vinto oppure se sarebbe franata a causa delle sanzioni nemiche e dei risultati militari insufficienti. Voi che ne pensate?

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Gli risponde William Riker:

La vedo dura anticipare la storia della Fisica di trenta o addirittura di cinquant'anni. Bisognerebbe che l'Illuminismo e la Rivoluzione Industriale fossero anticipati al '600, e questo richiede profonde trasformazioni di tutto l'Evo Moderno. Secondo me, a partire dal fatto che sia Enrico VII Tudor e non Isabella di Trastámara a dare le navi a Colombo. Senza l'oro americano la Spagna se la sarebbe passata molto, molto peggio: secondo me si sarebbe quasi subito rotta nuovamente in Castiglia ed Aragona. Inoltre Enrico VIII si sarebbe fatto eleggere Sacro Romano Imperatore, Papa Clemente VII gli avrebbe concesso il divorzio e niente scisma. La Rivoluzione Inglese del '600 come la Rivoluzione Francese del 1789. L'Italia dominata dalla Francia, non dalla Spagna. La storia degli ultimi secoli è tutta da riscrivere.

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