Il Grande Torino

di Nostradamus

POD: Il 4 maggio del 1949 il Fiat G212 cambia rotta per evitare un temporale, ed evita così l'impatto contro il muraglione della basilica di Superga.

La squadra del Grande Torino, che si trova a bordo di quell'aereo, continua la sua cavalcata trionfale ed arriva a vincere nove scudetti consecutivi (l'ultimo nella stagione 1952/53) ed entra ancor più di diritto nella storia del nostro calcio. Ai mondiali del 1954 l'Italia va indebolita rispetto ai mondiali del 1950, dove ha battuto il Brasile 2-1 grazie a due magie di Valentino Mazzola nella partita decisiva, ma riesce a raggiungere comunque la finale che perde contro l'Ungheria di Puskas per 1-0, grazie a un contestato gol su calcio di rigore trasformato da quest'ultimo.

Nelle stagioni dal 1953/54 alla stagione 1959/60 il campionato italiano è vinto due volte dall'Inter, una dalla Fiorentina, due dal Milan e due dalla Juventus. L'Italia ai mondiali del 1958, intanto, riesce a qualificarsi nella partita decisiva contro l'Irlanda del Nord a Belfast ma viene estromessa dal girone dal Brasile guidato da un giovane emergente, che resterà alla storia come il calciatore più forte di tutti i tempi: Edson Arantes do Nascimiento, detto Pelè. Il Brasile vincerà facilmente i mondiali battendo 5-2, come nella nostra timeline, la Svezia in finale.

Nel 1955 intanto, è nata la Coppa dei Campioni d'Europa e nella prima finale si affrontano il Real Madrid e la Honved. Gli ungheresi s’impongono con il risultato di 3-0 e vincono così il primo trofeo continentale europeo della storia. Successivamente, nelle tre stagioni consecutive, il Real Madrid ottiene altrettanti successi, mentre nel 1959/60 il Benfica è campione d’Europa battendo proprio i madrileni in finale per 1-0.

Nel 1960 nasce il Campionato Europeo per Nazioni, Coppa Henry Delanulay. La prima edizione è vinta, come nella nostra timeline, dall’Urss. Nella stagione 1960/61, il campionato viene vinto dall’Inter, dato che Herrera non manda la squadra dei ragazzi a giocare per protesta nella gara contro la Juventus: alla ripetizione della gara vinta 2-0 dall’Inter, in cui nella nostra timeline Herrera schierando i ragazzi per protesta perse 9-1, l’Inter schiera la squadra titolare e schianta la Juventus col punteggio di 4-1. La Coppa Campioni va al Benfica che, come nella nostra timeline, batte il Barcellona 3-2.

Nella stagione successiva, il campionato italiano va al Milan che vince il tricolore con 56 punti a +8 sulle seconde Inter e Torino. La Coppa Campioni la vince di nuovo il Benfica che travolge, come nella nostra timeline, il Real Madrid in finale per 5-3. La Coppa del Mondo, che si gioca in Cile, viene ancora una volta vinta dal Brasile che, trascinato dal solito Pelè, annienta in finale la Germania Ovest per 4-0. Nella stagione successiva ai mondiali, stagione 1962/63, il Milan è campione d’Europa dopo la finale di Wembley dove batte il Benfica per 2-1. Il campionato è vinto dall’Inter di Helenio Herrera con tre punti di vantaggio sul Torino, che intanto ha assunto come nuovo allenatore la superstar Valentino Mazzola che lancia sul rettangolo verde con la maglia granata suo figlio Sandro.

Nella stagione successiva il Real Madrid vince la Coppa Campioni battendo l’Inter in finale per 3-0, e nel nostro campionato il Torino, guidato da Gigi Meroni e Sandro Mazzola, stravince lo scudetto. Intanto la Spagna si laurea, come nella nostra timeline, campione d’Europa. Nel 1964/65 il Torino vince il campionato e, battendo in finale il Benfica per 2-0, anche la Coppa Campioni. La stagione 1965/66 vede ancora il Torino vincere ambedue le grandi competizioni: +7 sull’Inter seconda e 3-1 in finale contro il Partizan Belgrado. Sandro Mazzola è Pallone d’Oro.

Lentamente, però, inizia la decadenza del secondo Grande Torino di mister Valentino Mazzola: successivamente al Mondiale del 1966, che il Brasile di Pelè (che non s’infortuna come nella nostra timeline) vince per la terza volta consecutiva, stavolta travolgendo l’Inghilterra padrona di casa per 3-1 in finale, Valentino Mazzola accetta la nomina a Commissario Tecnico della Nazionale. La Nazionale Italiana, infatti, come nella nostra timeline, esce per mano della Corea del Nord ed è travolta dalle critiche. Il Torino, orfano del suo mister, accusa il colpo: nella stagione 1966/67 è solo quinto mentre la Juventus vince lo scudetto, con la Coppa dei Campioni vinta dai Celtic di Glasgow per 2-1 in finale proprio contro il Toro. La stagione 1967/68 è nel segno del diavolo: Milan campione d’Italia e Manchester United (4-1 in finale con il Benfica) Campione d’Europa.

Valentino Mazzola guida nell’estate del 1968 l’Italia alla conquista del primo titolo di Campione d’Europa: in finale a Roma la Jugoslavia è sconfitta 2-1 con gol di Meroni (che non muore come nella nostra timeline nel 1967) e Facchetti. Nel 1968/69 il Torino torna Campione d’Italia vincendo il torneo nello spareggio di Roma con la Fiorentina: i granata vincono 3-1 trascinati da una doppietta di Sandro Mazzola e da un gol di Gigi Meroni. In Coppa Campioni ancora Manchester: la squadra inglese, risolti i problemi”alcolici” di Best, vince 1-0 in finale con il Milan.

Stagione 1969/70: l’Inter è campione d’Italia con un punto di vantaggio sul Torino e tre sul Cagliari che , primo al termine della prima parte del campionato, accusa il crollo e chiude terzo a quota 41. Coppa Campioni al Manchester (3-0 al Toro in finale) L’estate è attesa perché l’Italia del C.T. Valentino Mazzola gioca i Mondiali in Messico dove la nostra nazionale arriva alla finale dello stadio Azteca, dopo aver estromesso la Germania Ovest dalle semifinali con il risultato di 1-0, contro il Brasile: chi vince è Campione del Mondo per la quarta volta. Gli azzurri partono forte e vanno in vantaggio con Mazzola, chiudendo il primo tempo sull’1-0. Alla ripresa, al 60’, Pelè pareggia per i verde oro. Si chiudono così sull’1-1 sia i tempi regolamentari che i supplementari. Ai calci di rigore l’Italia s’impone per 5-4 grazie all’errore di Pelè (che al termine della partita si ritira dal calcio e non va negli USA a giocare nei New York Cosmos). Gigi Meroni vince il Pallone d’Oro e Valentino Mazzola si ritira dalla carriera di allenatore. La panchina azzurra viene affidata a Ferruccio Valcareggi. Grande è l’entusiasmo per gli Azzurri Campioni del Mondo, tanto che quando ricomincia il campionato gli stadi sono stracolmi: in Italia scoppia la “febbre del pallone”, come verrà ricordata nella storia.

Nel 1970/71 la Juventus vince il campionato per un punto al termine di un emozionante duello vinto contro l’Inter. La Coppa Campioni, però, la vincono i nerazzurri al termine di un’emozionante finale vinta per 3-2 al termine dei supplementari contro il Manchester United di George Best. Nel 1971/72 Juventus ancora Campione d’Italia, stavolta schiacciando le avversarie: il Torino e il Milan, secondi, sono a meno sette. La Coppa dei Campioni è vinta dal Manchester United di George Best, che in finale batte l’Ajax di Johann Cruyff per 1-0 grazie a un gol del suo giocatore simbolo simile a quello segnato, nella nostra timeline, da Maradona ai Mondiali del 1986 contro l’Inghilterra. Intanto, successivamente alla vittoria dei mondiali del 1970, la FIGC decide di eliminare il blocco degli stranieri predisposto dopo la figuraccia del 1966 contro la Corea: si potranno acquistare due stranieri l’anno. Il Campionato Europeo lo vince la Germania Ovest: in finale i tedeschi battono l’Italia per 1-0, gol di Gerd Muller. Nell’estate primi grandi colpi di mercato delle squadre italiane che ora possono acquistare di nuovo gli stranieri: Cruyff va al Torino, Gerd Muller all’Inter, Jairzinho alla Juventus e Neeskens, Rep e Resenbrik al Milan.

Il campionato italiano 1972/73 è considerato da tutti il più bello del mondo, e si decreta che alla fine della stagione le squadre passino da 16 a 18 e le retrocessioni diventino 4. La stagione 1972/73 vede in Italia il Milan come protagonista: Campione d’Italia con 5 punti di vantaggio sulla seconda. La Coppa Campioni ancora al Manchester che in finale batte la Juventus per 5-0 trascinata da un poker di George Best, che è ora il calciatore più forte del mondo, il “Piccolo Rey” come viene chiamato. Nella stagione 1973/74, vigilia dei mondiali di Germania Ovest, il Milan è sia Campione d’Italia che Campione d’Europa: il campionato italiano è vinto con 3 punti sul Torino, la Coppa Campioni in finale per 1-0 grazie a Resenbrik contro il Manchester United. Ai Mondiali di Germania 1974, l’Italia, nel Gruppo A con Haiti, Germania Est e Argentina viene eliminata al primo turno: solo un punto frutto dell’1-1 contro i caraibici. La finale è Germania Ovest-Olanda e vede trionfare i tedeschi che battono gli arancioni per 1-0 grazie a un rigore contestatissimo trasformato dall’attaccante dell’Inter Gerd Muller. Nuovo allenatore della nazionale è Enzo Bearzot.

Nel 1974/75 il campionato torna al Torino che nel mercato estivo ha fatto incetta di giocatori provenienti da Olanda, Germania e Argentina, dato che dall’estate si possono acquistare quanti calciatori stranieri si vogliono, pur restando il limite di schierarne massimo sei tra campo e panchina. La Coppa Campioni va a sorpresa al Leeds United, che in finale batte il Milan per 5-3 ai calci di rigore. Nel 1975/76 Torino sul tetto d’Europa: finale Torino-Leeds United 3-0. Il campionato va all’Inter che allo spareggio di Roma batte la Juventus per 4-2. Agli europei del 1976 l’Olanda batte la Cecoslovacchia in finale per 1-0 con gol di Cruyff. L’Italia è eliminata in semifinale ai rigori proprio dalla Cecoslovacchia.

Intanto, sbarca a Napoli all’età di 16 anni, un giovane innesto per la primavera: è argentino, si chiama Diego Armando Maradona e si dice possa diventare più forte di Valentino Mazzola, Best e Pelè. Nel 1976/77 Juventus campione d’Italia e Borussia Moenchengladbach (3-1 in finale al Leeds) campione d’Europa. Nel 1977/78 in Europa vince il Liverpool in finale 3-1 contro il Borussia Moenchengladbach, mentre il campionato italiano va al Milan. Il Torino, in crisi finanziaria, è quart’ultimo in campionato e retrocede in Serie B. Johann Cruyff viene ceduto al Milan.

Ai mondiali del 1978 l’Italia di Enzo Bearzot è eliminata dal Brasile per 2-1 ed è terza battendo l’Olanda per 1-0 nella “finalina”. In finale, Argentina batte Brasile 3-0. Nella stagione 1978/79 vince il Napoli a sorpresa trascinato da Diego Armando Maradona, 18 anni. Il giovane fantasista dei partenopei segna 23 gol in 29 partite giocate e trascina Napoli alla conquista del primo scudetto. In Europa è campione il Milan, che in finale batte il Liverpool 3-1. Il Torino, sempre più in crisi, finisce in Serie C1.Valentino Mazzola, nel momento più difficile della storia granata, è nominato presidente onorario.

La stagione 1979/80 è ancora sotto il segno del Napoli: il club azzurro, dopo i grandi acquisti dell’estate vince il suo secondo scudetto di fila, e in finale di Coppa Campioni batte il Milan (prima finale tra due squadre dello stesso paese) per 2-0 con doppietta di Maradona. Agli europei del 1980 in Italia vince il Belgio: a sorpresa i belgi battono l’Italia di Bearzot in finale per 3-1. Il Commissario Tecnico si dimette: il nuovo C.T. è a sorpresa il “giovanissimo” Giacinto Facchetti che guiderà l’Italia ai mondiali di Spagna 1982. Nell’estate scoppia, però, lo scandalo scommesse. Le sentenze saranno esemplari: Paolo Rossi, ex attaccante della Lanerossi Vicenza, ora alla Juventus, viene arrestato e radiato a vita senza possibilità di amnistia. In Serie B retrocedono d’ufficio Milan, Lazio, Juventus e Inter, tutte coinvolte in tale scandalo. La Serie A, con il Torino che è in Serie C1, e Milan, Juve ed Inter in B, è privata delle sue squadre più forti e storiche.

Nella stagione 1980/81 il campionato italiano va al Napoli: su 68 punti disponibili il Napoli ne fa 63 staccando la Roma seconda di ben 17 punti, record assoluto per i campionati a 18 squadre. Il Napoli fa 30 vittorie, 3 pareggi e 1 sconfitta. Juventus, Milan ed Inter sono rispettivamente prima, seconda e terza nel campionato cadetto e tornano subito in Serie A, avendo anche mantenuto sotto contratto gran parte dei calciatori posseduti prima della retrocessione d’ufficio. La Coppa dei Campioni è del Liverpool: in finale 1-0, come nella nostra timeline, al Real Madrid.

Nella stagione 1981/82 il Napoli vince lo scudetto ma la città e tutto il calcio sono scossi da un fatto di cronaca senza precedenti: il 5 maggio 1982, col Napoli già campione d’Italia e ad un mese dai Mondiali di Spagna, Diego Armando Maradona viene trovato morto per overdose in una strada di campagna nei dintorni del capoluogo campano. La città, l’Argentina e tutto il mondo del calcio sono in lacrime. La finale di Coppa Campioni la gioca un Napoli svuotato, privo del suo calciatore simbolo: finisce 4-0 per il Liverpool. Ai Mondiali 1982 l’Argentina, priva di Maradona, esce al primo turno. Per l’Italia di Facchetti eliminazione in Semifinale contro la Polonia: in finale, Polonia-Brasile 1-0. La Polonia è Campione del Mondo.

Intanto si vocifera che l’industriale milanese Silvio Berlusconi sia interessato all’acquisto del Torino, ormai diventato squadra di centroclassifica di serie C1. Nella stagione 1982/83 il Napoli campione negli ultimi anni arriva solo undicesimo in campionato ed è eliminato dal Karl Marx Stadt nel primo turno di Coppa Campioni: la morte di Maradona per overdose ha provato tutto l’ambiente. Intanto la Roma vince lo scudetto con tre punti di vantaggio sulla Fiorentina, quattro sulla Sampdoria e undici su Milan e Inter. La Coppa Campioni è del Liverpool: 1-0 in finale sui polacchi del Widzew Lodz. Nella stagione 1983/84 la Juventus è Campione d’Italia con 3 punti di vantaggio sulla Roma. In Coppa Campioni il Liverpool vince ancora: questa volta in finale con il Dundee United per 5-2.

A marzo, viene ufficializzato l’acquisto del Torino da parte dell’industriale milanese Silvio Berlusconi. Nell’estate, dopo gli Europei, la Juventus acquista Michel Platini, grande stella del calcio francese. Agli Europei del 1984 l’Italia non partecipa in quanto non è qualificata. Vince la Francia 2-0 in finale contro il Portogallo. Giacinto Facchetti si dimette da Commissario Tecnico della Nazionale. Nuovo C.T. è l’allenatore del Napoli che ha vinto tutto: Eugenio Bersellini. Nel 1984/85 Juventus ancora Campione d’Italia grazie anche all’innesto di Michel Platini, detto “Le Roi”. La Coppa Campioni è vinta per la prima volta dai bianconeri di Torino: in finale Juventus-Liverpool 3-0, ma senza gli scontri dell’Heysel della nostra timeline. Nel 1985/86 è ancora Juventus, sia in Italia che in Europa: in finale di Coppa Campioni, Juventus-Barcellona 2-0. Intanto, il Torino del Presidente Silvio Berlusconi stravince il campionato di Serie B, e si appresta, da protagonista, a partecipare alla Serie A 1986/87.

La Coppa del Mondo 1986 non si gioca in Messico come nella nostra timeline, ma in Brasile. L’Italia viene eliminata ai quarti di finale dalla Francia di Michel Platini. Eugenio Bersellini si dimette, e l’allenatore della Juventus dominatrice delle ultime stagioni, Giovanni Trapattoni, è nominato nuovo C.T. della nazionale di calcio italiana. In finale vince il Brasile, che batte la Francia per 2-1 ai tempi supplementari. La stagione 1986/87 vede l’Inter vincere lo scudetto, anticipando la Juventus di un punto e il neopromosso Torino di sei. La Coppa Campioni va alla Dinamo Kyev che in finale batte il Porto per 5-4 ai calci di rigore.

Nel 1987/88, il Torino di Silvio Berlusconi, grazie anche a grandi acquisti quali Gullit, Rijkaard, Virdis, Van Basten, Riccardo Ferri, Angelo Colombo, Giovanni Galli, Klinsmann, Popescu, Maldini e Franco Baresi e all’ingaggio dell’ex allenatore del Parma Arrigo Sacchi in panchina, stravince lo scudetto. La Coppa Campioni la vince ancora la Dinamo Kiev, che in finale travolge 3-0 il PSV Ehindoven. Agli Europei del 1988 l’Italia raggiunge la finale con l’Olanda, che però si laurea campione d’Europa vincendo per 4-1 grazie a uno splendido e storico poker dell’attaccante del Torino Marco Van Basten.

Nel 1988/89 Torino ancora tricolore: un punto di vantaggio sulla Juventus e tre sull’Inter bastano e avanzano. La finale di Coppa Campioni è Torino-Dinamo Kyev con i granata che s’impongono per 2-0 in finale. Due giorni dopo muore ad 89 anni Valentino Mazzola, grande bandiera come giocatore e come allenatore (nonché presidente negli anni bui della C) del Torino e della nazionale italiana. Silvio Berlusconi ha acquistato il Torino in Serie C1 e nel giro di quattro anni ha già vinto tutto. Nel 1989/90, Juventus Campione d’Italia dopo vittoria allo spareggio, giocato al nuovo Stadio Delle Alpi, e vinto 1-0 contro il Torino. In Coppa Campioni ancora Toro che trionfa: vince 8-7 ai calci di rigore contro il Marsiglia.

In estate attesa spasmodica per i Mondiali di Italia 1990. Gli azzurri di Giovanni Trapattoni, dopo aver estromesso Cecoslovacchia, Austria e Stati Uniti al primo turno, Irlanda, Germania Ovest e Argentina rispettivamente agli ottavi, quarti e semifinali, affrontano l’Olanda in finale. A Roma l’Italia stavolta s’impone per 1-0 ed è Campione del Mondo per la quinta volta. Nel primo campionato degli anni Novanta, nel 1990/91, lo scudetto va al Torino che lo vince con sei punti di vantaggio sulla Juventus. Nel frattempo, a marzo, viene ufficializzato il fatto che dalla stagione 1992/93 la Coppa Campioni si trasforma in UEFA Champions League. Nella futura Champions League viene inserita una fase a gironi (8 da 4 squadre) prima della fase a eliminazione diretta degli ottavi di finale. Alle prime tre nazioni del ranking UEFA (l’Italia è prima) vengono assegnati direttamente tre posti ai gironi, più uno al preliminare. Sparisce anche la Coppa delle Coppe. Quindi la Champions League, con la formula che entrerà in vigore dal 2009, nasce con diciassette anni di anticipo. La penultima Coppa dei Campioni della storia, quella 1990/91, va al Marsiglia che batte 1-0 la Juventus.

In estate l’industriale Carlo De Benedetti acquista il Milan, con l’obiettivo di contrastare lo strapotere di Juventus e Torino. Nella stagione 1991/92, scudetto a sorpresa alla Sampdoria di Vialli, Mancini, Pagliuca e Lombardo che stacca il Torino e la Juventus di due punti. La Coppa dei Campioni d’Europa, l’ultima della storia, la vince il Barcellona che batte per 2-1 il Marsiglia in finale. Nella prima UEFA Champions League della storia le tre squadre italiane che partono già dalla fase a gironi sono Sampdoria, Torino e Juventus, mentre il Milan partirà dal Turno Preliminare. Nell’estate 1992 europeo amaro per gli azzurri di Giovanni Trapattoni: in semifinale la nostra nazionale cede 2-0 alla Danimarca futura campione (batterà 2-0 la Svezia padrona di casa in finale). Giovanni Trapattoni viene esonerato, e l’allenatore del Torino Arrigo Sacchi diventa nuovo Commissario Tecnico della Nazionale Italiana.

Nell’estate 1992 rimbalza la notizia che l’Inter sia ormai sull’orlo del fallimento, mentre il Milan è la regina del mercato: acquistati Romario, Stoichkov, Roberto Baggio, Apolloni, Mussi, Lombardo e Pagliuca. De Benedetti vuole vincere. Alla vigilia del campionato 1992/93, Sampdoria, Milan, Juventus e Torino sono ribattezzate “le quattro sorelle”, e da tutti vengono indicate come tra le migliori squadre d’Italia e del continente. Per di più, giocheranno anche la prima edizione della UEFA Champions League, e quindi potranno mettersi in mostra tutte e quattro anche nel massimo palcoscenico europeo. La FIGC stabilisce che in questo campionato le retrocessioni in Serie B saranno solo 3, mentre 5 saranno le promozioni dalla serie cadetta al massimo campionato italiano. Dall’anno successivo, infatti, serie A con 20 club e 4 retrocessioni. L’ultimo campionato italiano a 18 squadre lo vince il Milan del presidente De Benedetti e di mister Fabio Capello. La Juventus di Gigi Maifredi è seconda a meno tre, mentre il Torino di Giovanni Trapattoni è terzo a sei punti. Quarto, a sorpresa, il Genoa. La prima edizione della UEFA Champions League va al Real Madrid che batte la Juventus in finale per 1-0. La vittoria degli spagnoli è più che sorprendente, dato che non sono tra i favoriti per la vittoria finale.

La stagione 1993/94 vede il campionato italiano adottare due novità di non poco conto: il numero delle squadre sale a 20, mentre, sulla scia della nuova regola prevista per i Mondiali di USA 1994, i punti per la vittoria salgono a tre. Il Torino di Giovanni Trapattoni vince il campionato, con la Juventus a meno otto e il Milan a meno quattordici. Quarto posto per la Sampdoria. L’Inter è terzultima, ma al successivo campionato di Serie B non viene iscritta. La società nerazzurra riparte con il nome di “F.C. Ambrosiana Internazionale 1908” dal campionato di serie C2, girone A. Nuovo presidente è Massimo Moratti, figlio di Angelo presidente dell’Inter degli anni 60 e dei primi anni 70. Il suo obiettivo è quello di “riportare l’Inter dove gli spetta”. La Champions League va all’Arsenal, che in finale batte il Real Madrid per 3-0. Nei primi mondiali senza l’Unione Sovietica, dissolta come nella nostra timeline nel 1991, e con la guerra di Jugoslavia in pieno svolgimento, l’Italia di Arrigo Sacchi viene eliminata goffamente nel girone: pareggio con l’Irlanda, sconfitta con la Norvegia, pareggio col Messico: tutti a casa al primo turno. I mondiali li vince la Germania che batte in finale per 1-0 il Brasile. Arrigo Sacchi viene quasi linciato dalla folla al rientro a Roma e si ritira dalla carriera di allenatore. Nuovo Commissario Tecnico è Luigi Maifredi, allenatore della Juventus, che nel frattempo ingaggia l’allenatore del Napoli Marcello Lippi.

Nella stagione 1994/95 il Milan è campione d’Italia con 84 punti, seguito dal Torino a 81, dalla Sampdoria a 73 e dalla Juventus a 72 punti. Juventus in lutto il 14 aprile, ma non per Fortunato: muoiono in un incidente stradale i due nuovi dirigenti Luciano Moggi e Antonio Giraudo. In Champions League seconda finale tutta italiana della storia: Milan batte Torino 1-0. Nella stagione 1995/96 Juventus prima con 92 punti, seguita da Milan e Torino a 80 e dal Napoli a 71. L’Ajax è Campione d’Europa, battendo l’Atletico Madrid in finale per 1-0.

Agli Europei del 1996 l’Italia non c’è perché non si qualifica: Maifredi non si dimette, e addirittura gli viene confermata la fiducia. Sarà lui a guidarci a Francia 1998. Per la cronaca, gli Europei li vince la Germania, che batte la Russia per 2-1 in Finale con doppietta di Biehroff. La stagione 1996/97 è la stagione delle sorprese, sia in Italia che in Europa: il Verona di mister Osvaldo Bagnoli vince, con dodici anni di ritardo rispetto alla nostra timeline, e con giocatori quali Batistuta, Biehroff, Sammer, Peruzzi, Sala, Costacurta, Lizarazu, il suo primo (e fino a ora unico) scudetto. Fa 86 punti, secondo il Torino con 84, poi Milan a 79 e Sampdoria a 73. La Champions League è vinta a sorpresa dal Paris-Saint Germain, che in finale batte la Juventus 2-0.

La stagione 1997/98 vede la Juventus tornare sul tetto d’Italia con 90 punti all’attivo. Secondo a 84 il Milan, poi Napoli a 79 e Verona a 75. In Europa diventa campione il Real Madrid, che liquida il sorprendente Verona 2-1. Ai mondiali di Francia, Ronaldo, brasiliano del Barcellona che è considerato l’attaccante più forte del mondo, subisce un attacco epilettico il giorno prima della semifinale con la Croazia. Il Brasile, senza il suo fenomeno, vince solo ai calci di rigore contro i sorprendenti croati: 5-4. Nell’altra semifinale, Italia batte Francia 3-1. In finale a Parigi, trascinato da un Ronaldo fantastico, il Brasile batte 2-0 l’Italia e si laurea Campione del Mondo.

La stagione 1998/99 è all’insegna del rossonero: in campionato Milan campione con 90 punti, seguito dalla Juventus a 83, dal Torino a 81 e dalla Roma a 69. In Europa, Milan campione dopo finale vinta per 2-1 contro il Bayern Monaco. Nella stagione 1999/2000 torna in serie A l’Inter. Infatti, l’Ambrosiana Internazionale di Massimo Moratti, che nell’estate ha mutato nome in “Internazionale Football Club 1908 Milano”, ha appena vinto il campionato di serie B con ben 91 punti. La prima stagione dopo tanti anni in serie A, l’Inter la chiude al sesto posto conquistando la qualificazione alla Coppa Uefa. Campione d’Italia è il Torino del presidente Berlusconi. In finale di Champions League. Bayern Monaco batte Bayer Leverkusen 1-0. Per la prima volta in questa timeline il Bayern Monaco è campione d’Europa.

Negli Europei di Olanda e Belgio del 2000, l’Italia di Gigi Maifredi batte la Francia per 1-0 in finale grazie a un gol dell’attaccante della Roma Marco Delvecchio e si laurea per la seconda volta della storia Campione d’Europa. Il nuovo millennio si apre nel segno di una “nuova arrivata” tra le Campioni d’Italia: il Parma di Calisto Tanzi vince infatti lo scudetto 2000/2001, mentre in Champions League il Bayern Monaco batte la Roma per 3-1 in finale. Il Parma fa 87 punti, la Lazio di Segio Cragnotti, seconda, ne fa 83, l’Inter di Moratti 73 e il Torino di Berlusconi 71.

Nel 2001/02 altra “prima volta”: infatti, dopo il Parma, trionfa la Lazio. Il club capitolino fa 90 punti, il Milan 85, il Torino 80 e il Parma 75. In Champions, ancora Bayern: in finale battuto il Manchester United 4-0. Intanto, nel mondiale coreano, come nella nostra timeline l’Italia viene eliminata agli ottavi dalla Corea e dall’arbitro Moreno. In questa timeline, però, la FIFA non si limita a far arrivare i coreani quarti, ma li porta in finale dove però saranno battuti da un Brasile fantastico per 4-3 nonostante tre rigori concessi a favore della squadra asiatica. Maifredi si dimette e Nevio Scala, allenatore del Parma, è il nuovo Commissario Tecnico, con Maifredi che lo sostituisce proprio sulla panchina emiliana.

Nella stagione 2002/2003 Massimo Moratti corona il suo sogno: dopo aver preso l’Inter in serie C2 la porta a vincere tutto, grazie soprattutto alla faraonica campagna acquisti di quest’estate: Kahn, Ronaldo, Ronaldinho, Vieri, Zidane, Makelele, Thuram, Zambrotta, Cannavaro, Nesta e Figo. Inter campione d’Italia con 93 punti, con il Toro secondo a 87, Milan a 80 e Juventus a 78. Inter- Milan è finale di Champions, coi nerazzurri che s’impongono per 2-0. Stessa cosa avviene la stagione successiva, la 2003-04: Inter 99 punti campione d’Italia, con record assoluto per i campionati a 20 squadre, poi Milan 80, Torino e Lazio 72. In Champions la finale è Inter-Barcellona ed i nerazzurri s’impongono 3-1.

Nel frattempo, durante l’estate, vengono escluse per fallimento dalla Serie A Lazio, Parma e Fiorentina. Il loro posto viene preso da Venezia, Chievo Verona e dal Napoli, che nel frattempo non fallisce perché De Laurentiis lo acquista durante l’estate 2004. Il posto della Lazio in Champions League lo prende la Roma, quinta. Agli europei di Portogallo i padroni di casa, dopo aver eliminato l’Italia di Nevio Scala in semifinale, battono anche la Grecia in finale per 3-0 e si laureano Campioni d’Europa. L’estate 2004 entra per la cronaca anche per la cessione del Torino ad Urbano Cairo da parte di Silvio Berlusconi: cosa certa è che Cairo non potrà garantire lo stesso impegno economico di Berlusconi.

Alla vigilia della stagione 2004-05 l’Inter è la grande favorita del campionato successivo, seguita da Milan e Juventus. Roma, Torino e Napoli fanno la figura delle outsider. L’Inter, puntualmente, non si fa attendere: 89 punti e tricolore che arriva. Milan secondo a 83, poi Juventus 80 e Napoli 71. In Champions League l’Inter di Roberto Mancini (è lui l’allenatore dei tre scudetti e delle due Champions consecutivi) cede invece 1-0 in finale al Porto di José Mourinho. Durante l’estate il presidente dell’Inter Massimo Moratti decide di sostituire il mister della rinascita neroazzurra con il carismatico allenatore portoghese. José Mourinho diventa il mister dell’Inter nell’estate 2005. La stagione 2005-06 vede la Juventus Campione d’Italia con 89 punti, seguita dall’Inter a 85, dal Milan a 83 e dal Napoli a 79. In Champions vince il Milan: 3-0 in finale all’Inter. Moratti caccia Mourinho, fa pace con Mancini e lo riprende dopo solo un anno.

Ai mondiali di Germania l’Italia di Nevio Scala esce al primo turno facendo una figuraccia da paura, dato che tra Stati Uniti, Slovacchia e Guinea racimola solo 2 punti. Nuovo C.T. è l’allenatore della Juventus Marcello Lippi. In finale vanno Germania e -Francia, e i padroni di casa vincono 4-0. La stagione 2006/07 vede il Milan vincere tutto: scudetto con 92 punti, a +3 sull’Inter, +9 sulla Roma e +14 sulla Juventus, e Champions conquistata battendo in finale il Real Madrid 3-1.

La stagione 2007/08 vede il grande ritorno dell’Inter di Roberto Mancini: campione d’Italia con 92 punti, contro gli 87 della Roma, e i 79 di Milan e Juventus. La Champions League la vince il Manchester United in finale contro il Fulham del miliardario russo Roman Abrahmovich 1-0. Gli Europei del 2008 vedono l’Italia di Marcello Lippi trionfare: in finale grazie a Materazzi e Grosso liquidiamo al Prater di Vienna i padroni di casa austriaci 2-1. Nella stagione 2008/09 in Italia è ancora Inter: scudetto con 90 punti, con la Juventus seconda a 84, il Milan a 78 e il Napoli a 75. Nessuna traccia dello scandalo di Calciopoli, data la dipartita prematura di Moggi e Giraudo. Barcellona (2-0 al Fulham in finale) Campione d’Europa.

Nella stagione successiva Milan scudettato con 93 punti, con l’Inter seconda a 89, Roma terza a 83 e Napoli quarto a 77. Campione d’Europa 2009/10 il Fulham di Abrahmovich che batte in finale il Milan per 4-0. Ai Mondiali 2010 in Sudafrica l’Italia di Marcello Lippi viene trascinata al trionfo dai giovani attaccanti dell’Inter Mario Balotelli, classe 1990, e Giuseppe Rossi, classe 1987. In finale con il Brasile doppietta a testa e verdeoro stesi 4-2. L’Italia vince così la sua sesta Coppa del Mondo della storia ed agguanta il Brasile in testa alla classifica delle nazionali che più hanno vinto questa competizione. Nei Campionati Europei, invece, con tre vittorie la nostra nazionale è quella che più in assoluto vanta il maggior numero di successi.

Più equilibrio della nostra timeline, invece, è da registrare quando andiamo a leggere il numero di successi nel campionato italiano che in Champions League. Nel nostro campionato Torino e Juventus hanno 20 successi a testa, l’Inter 18, il Milan 14 e il Napoli 4, mentre solo 2 la Roma e 1 la Fiorentina e la Lazio. Uno scudetto l’ha vinto pure il Parma. Il Milan è la squadra che ha più Champions League (7), 6 le hanno Manchester Uniter e Real Madrid, mentre il Torino ne ha 5. L’Inter ne ha 3, mentre la Juventus 2 come nella nostra timeline. Una ce l'ha pure il Napoli. Il tutto è riassunto nella tabella sottostante.

Nostradamus

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Anno

Campionato

titoli

Coppa Campioni

N° titoli

Coppa del Mondo

N° titoli

Europeo

N° titoli

49/50

Torino

7

 

 

Italia

3

 

 

50/51

Torino

8

 

 

 

 

 

 

51/52

Torino

9

 

 

 

 

 

 

52/53

Torino

10

 

 

 

 

 

 

53/54

Inter

6

 

 

Ungheria

1

 

 

54/55

Milan

4

 

 

 

 

 

 

55/56

Fiorentina

1

Honved

1

 

 

 

 

56/57

Milan

5

Real Madrid

1

 

 

 

 

57/58

Juventus

8

Real Madrid

2

Brasile

1

 

 

58/59

Inter

7

Real Madrid

3

 

 

 

 

59/60

Juventus

9

Benfica

1

 

 

URSS

1

60/61

Inter

8

Benfica

2

 

 

 

 

61/62

Milan

6

Benfica

3

Brasile

2

 

 

62/63

Inter

9

Milan

1

 

 

 

 

63/64

Torino

11

Real Madrid

4

 

 

Spagna

1

64/65

Torino

12

Torino

1

 

 

 

 

65/66

Torino

13

Torino

2

Brasile

3

 

 

66/67

Juventus

10

Celtic

1

 

 

 

 

67/68

Milan

7

Man.Utd.

1

 

 

Italia

1

68/69

Torino

14

Man.Utd.

2

 

 

 

 

69/70

Inter

10

Man.Utd.

3

Italia

4

 

 

70/71

Juventus

11

Inter

1

 

 

 

 

71/72

Juventus

12

Man.Utd.

4

 

 

Germania

1

72/73

Milan

8

Man.Utd.

5

 

 

 

 

73/74

Milan

9

Milan

2

Germania

1

 

 

74/75

Torino

15

Leeds Utd.

1

 

 

 

 

75/76

Inter

11

Torino

3

 

 

Olanda

1

76/77

Juventus

13

Gladbach

1

 

 

 

 

77/78

Milan

10

Liverpool

1

Argentina

1

 

 

78/79

Napoli

1

Milan

3

 

 

 

 

79/80

Napoli

2

Napoli

1

 

 

Belgio

1

80/81

Napoli

3

Liverpool

2

 

 

 

 

81/82

Napoli

4

Liverpool

3

Polonia

1

 

 

82/83

Roma

2

Liverpool

4

 

 

 

 

83/84

Juventus

14

Liverpool

5

 

 

Francia

1

84/85

Juventus

15

Juventus

1

 

 

 

 

85/86

Juventus

16

Juventus

2

Brasile

4

 

 

86/87

Inter

12

D.Kiev

1

 

 

 

 

87/88

Torino

16

D.Kiev

2

 

 

Olanda

2

88/89

Torino

17

Torino

4

 

 

 

 

89/90

Juventus

17

Torino

5

Italia

5

 

 

90/91

Torino

18

Marsiglia

1

 

 

 

 

91/92

Sampdoria

1

Barcelona

1

 

 

Danimarca

1

92/93

Milan

11

Real Madrid

5

 

 

 

 

93/94

Torino

19

Arsenal

1

Germania

2

 

 

94/95

Milan

12

Milan

4

 

 

 

 

95/96

Juventus

18

Ajax

1

 

 

Germania

2

96/97

Verona

1

Paris SG

1

 

 

 

 

97/98

Juventus

19

Real Madrid

6

Brasile

5

 

 

98/99

Milan

13

Milan

5

 

 

 

 

99/00

Torino

20

Bayern M.

1

 

 

Italia

2

00/01

Parma

1

Bayern M.

2

 

 

 

 

01/02

Lazio

1

Bayern M.

3

Brasile

6

 

 

02/03

Inter

13

Inter

2

 

 

 

 

03/04

Inter

14

Inter

3

 

 

Portogallo

1

04/05

Inter

15

Porto

1

 

 

 

 

05/06

Juventus

20

Milan

6

Germania

3

 

 

06/07

Milan

14

Milan

7

 

 

 

 

07/08

Inter

16

Man.Utd.

6

 

 

Italia

3

08/09

Inter

17

Barcelona

2

 

 

 

 

09/10

Inter

18

Fulham

1

Italia

6

 

 

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Se volete farmi avere il vostro parere, scrivetemi a questo indirizzo!

E ora, diamo la parola a Giuliaduepuntozero (un contributo tratto da questo sito):

La Serie Africa

Cosa sarebbe accaduto se Mussolini si fosse ricreduto e avesse abbandonato in tempo Hitler, lasciandolo solo e sconfitto contro gli Alleati? Se l’esercito italiano fosse uscito vittorioso, e il Duce avesse regnato incontrastato per anni e anni in una dittatura fascista, la Repubblica Italiana? Se l’Italia fosse diventata una grande potenza imperiale con tanto di colonie, le Sei Repubbliche Associate? Se le ex colonie africane fossero state solo la periferia dell’impero, ma un piccolo mondo così rappresentativo? Se il calcio fosse stato lo sport nazionale, e lo strumento per tenere unita la nazione? Se, se, se…

A parte l’ultima affermazione, tutte le altre sono frutto di fantasia, e si trovano solo ne *L’inattesa piega degli eventi* di Enrico Brizzi (autore tra l'altro di *Jack Frusciante è uscito dal gruppo*), edito nel 2008 da Baldini e Castoldi Dalai. Eccone alcuni ragguagli.

Corre l'anno 1960, un immaginario 1960. Il Duce, dopo 15 anni di dittatura dopo la vittoria nella Nostra Guerra, è ormai un vecchio uomo malato e prossimo alla morte, che preannuncia una serie di lotte intestine al partito fra i suoi successori. Lorenzo Pellegrini, protagonista del romanzo, è un giornalista sportivo dello "Stadio d’Italia", un brillante cronista, con un unico difetto: una smoderata passione per le donne. Anche quelle sbagliate, come la figlia del direttore della rivista, sposata e gelosa del suo amante. E così Lorenzo viene mandato in esilio nelle Repubbliche Associate a seguire le ultime giornate della Serie Africa, il campionato di calcio delle colonie dell'Africa Orientale Italiana. Ecco le squadre che partecipano ad esso:

La vincitrice del torneo potrà andare a Roma e partecipare alla Coppa delle Sette Repubbliche. Lorenzo fa buon viso a cattivo gioco, e si prepara con spirito avventuroso e ottimista alla trasferta africana. E le quattro settimane all’Asmara e ad Addis Abeba saranno più che una bella avventura. Lorenzo verrà in contatto con un mondo molto diverso a quello a cui era abituato, in cui bianchi e neri convivono a volte in pace e concordia, a volte con forti rancori; un mondo in cui il potere del Duce si sente lontano, e l’ordine non è così scontato; un mondo in cui tutto sta cambiando, e lo stesso Lorenzo non può più tenere gli occhi chiusi e rimanere nella bambagia.

La storia è molto originale, e parecchio apprezzabile il lavoro di ricostruzione storica e immaginaria di questo passato parallelo. Consigliato non solo a chi è appassionato di storia, ma soprattutto ai calciofili. Tanto calcio, infatti, ovviamente, sia nelle cronache delle partite della Serie Africa, sia soprattutto nella vita quotidiana che Lorenzo passa con i suoi nuovi amici della San Giorgio Addis Abeba.

« Ero partito per l’Africa da solo, e ne sarei tornato insieme a una squadra intera d’amici, ognuno con le proprie pene e i propri trionfi bene in vista come tatuaggi. Non era gente che si tenesse le cose sepolte dentro, e forse era proprio questo che mi piaceva del calcio. Che, a differenza del golf o della fisica quantistica, era disponibile a tutti, vicino allo spirito autentico delle strade e dei bar. Era una gioia pubblica, e pregustai il momento in cui undici “pigiama” sarebbero scesi in campo al nuovo Stadio del PNF, sotto gli occhi incuriositi dei Romani. »

Nel 2009 è uscito *La nostra guerra*, sempre edito da Baldini e Castoldi Dalai, il secondo libro di questo ciclo, che rappresenta però il prequel di "L'inattesa piega degli eventi"; nel 2012 è stato il turno di "Lorenzo Pellegrini e le donne". E se immaginassimo come potrebbe concludersi la Serie Africa anno 1959-60?

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Le risponde Enrica S.:

Ecco come potrebbe essersi svolta la Serie Africa 1959-60:

Legenda: AAA = Audax Addis Abeba; ADA = Abissinia Dire Adua; ADE = Atletico Dessiè; BVA = Birra Venturi Asmara; EHA = Etiocaffè Harar; FBC = FBC 1905 Massaua; FMA = Ferrovieri Macallè; FNG = Fiamme Nere Gibuti; GAA = Goliardo Addis Abeba; GAS = Garibaldi Asmara; LMO = Leopardo Mogadiscio; MIM = Missionaria Moyale; MMO = Missionaria Moyale; SAA = Sparta Addis Abeba; SGA = San Giorgio Addis Abeba; SGO = Starace Gondar

MMO EHA GAA FBC SGO BVA ADA LMO SGA SAA AAA FMA FNG GAS MIM ADE
MMO 2-0 0-0 0-0 2-0 3-0 2-1 1-1 1-1 1-3 2-1 2-2 1-1 1-1 3-0 1-1
EHA 1-1 1-1 1-1 1-0 1-1 1-3 1-0 0-0 0-1 1-1 1-0 2-3 1-2 2-1 1-0
GAA 1-0 1-1 3-0 1-1 1-0 2-2 0-0 0-0 0-1 0-1 1-1 0-0 2-0 0-0 1-0
FBC 3-1 0-0 2-0 3-2 1-0 1-2 1-1 1-1 0-0 2-1 0-0 0-1 0-1 0-0 1-1
SGO 2-0 0-0 2-2 1-1 0-0 1-1 1-0 0-0 0-0 3-2 0-1 2-1 2-2 0-0 1-0
BVA 1-0 2-1 3-1 1-1 0-0 1-2 1-1 1-1 3-2 4-0 0-0 1-0 1-1 1-0 0-0
ADA 2-2 1-1 2-0 1-0 2-0 3-0 2-1 0-1 1-1 0-2 2-1 4-2 3-1 0-1 1-1
LMO 1-0 3-0 0-2 1-0 4-0 1-2 1-0 0-1 3-1 3-1 2-1 1-0 1-1 2-1 0-0
SGA 2-0 3-0 3-0 5-0 1-0 0-2 2-0 0-0 4-1 2-0 1-0 0-2 2-1 0-0 0-0
SAA 2-1 4-0 2-0 3-0 2-1 4-0 1-0 2-1 2-3 6-0 2-1 1-2 1-2 3-1 4-1
AAA 0-0 2-0 1-0 2-0 0-0 1-1 1-1 2-0 0-2 0-1 2-1 0-0 0-0 2-2 3-0
FMA 1-1 0-0 1-0 1-1 0-0 2-1 2-1 1-2 1-3 0-2 2-0 1-1 0-1 2-0 0-0
FNG 3-0 0-0 2-0 3-1 1-0 2-1 3-2 2-0 0-2 1-1 5-1 1-0 0-2 1-1 1-0
GAS 2-0 2-0 4-1 3-0 2-0 1-0 1-1 2-2 1-1 0-1 2-1 0-0 0-0 1-1 3-1
MIM 2-1 0-0 2-2 1-1 0-1 2-1 1-1 2-2 1-1 0-0 2-0 3-1 2-0 4-1 1-1
ADE 2-1 4-1 0-1 0-1 1-0 1-0 1-1 2-1 0-1 1-1 2-0 0-0 0-1 3-1 0-2  

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Questa invece è la classifica finale:

Pos. Squadra Pt G V N P GF GS
1 San Giorgio Addis Abeba 45 30 17 11 2 43 14
2 Sparta Addis Abeba 42 30 18 6 6 55 27
3 Fiamme Nere Gibuti 38 30 15 8 7 39 26
4 Garibaldi Asmara 37 30 13 11 6 41 30
5 Abissinia Dire Adua 32 30 11 10 9 42 35
6 Leopardo Mogadiscio 31 30 11 9 10 35 30
7 Missionaria Moyale 31 30 8 15 7 33 30
8 Birra Venturi Asmara 28 30 9 10 11 29 33
9 Goliardo Addis Abeba 26 30 7 12 11 23 32
10 Atletico Dessiè 25 30 7 11 12 23 30
11 FBC 1905 Massaua 25 30 6 13 11 22 37
12 Marittimo Mogadiscio 24 30 6 12 12 30 37
13 Ferrovieri Macallè 24 30 6 12 12 23 30
14 Audax Addis Abeba 24 30 8 8 14 27 44

15

Starace Gondar

25 30 6 13 11 20 30
16

Etiocaffè Harar

23 30 5 13 12 19 39

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Ed ecco come potrebbe apparire il tabellone del Trofeo delle Sette Repubbliche nel XXXVIII anno dell'Era Fascista:

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GMB ha aggiunto (il contributo è tratto da questo sito):

Gli appassionati di Epopea Fantastorica Italiana che giocano a PES 2013 per PC (sì, è una combinazione rara, ma siamo più di quanti pensassi) possano scaricare il pacchetto di file Serie Africa 1960 per Pro Evolution Soccer 2013, oppure la nuova espansione Serie Africa + Sette Repubbliche, che oltre alle squadre dell’Africa Orientale comprende altre venti compagini provenienti da tutte le Repubbliche Associate.

Cliccando qui potete visionare tutte le divise e le formazioni titolari.

Per i più incalliti giocatori di Campionati Master, è arrivata finalmente anche la Seconda Serie Africa! Seguite i link e le istruzioni, e buon divertimento!

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Non poteva mancare il contributo di Sarto (tratto da questo sito):

Come appassionato di Subbuteo, non potevo esimermi dal realizzare una versione della "Serie Africa" per questo gioco. Le miniature tutte diverse impediscono di lavorare "in serie" come per una normale squadra, allungando parecchio i tempi di lavoro, senza contare i dettagli di queste maglie che ho cercato di riprodurre il più fedelmente possibile.
La traccia viene direttamente dall’autore del libro.
Realizzare un solo omino purtroppo impedisce il raffronto con il resto della squadra che qui, in modo particolare, sarebbe stato importante.
Ho cercato, per quanto, di riprodurre l’usura delle maglie ricreando qua e là qualche strappo, rattoppo o scoloritura.
La pittura è stata eseguita con colori acrilici interamente a mano (ad eccezione del numero su alcuni giocatori).
Ecco ad esempio la miniatura della squadra campione della Serie Africa 1959-60:

Ed ecco una panoramica di tutte le compagini sotto l’occhio vigile della milizia:

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Passiamo ad un'ucronia del Marziano che apparentemente sembra aver poco di calcistico:

Nel 1932 lo Stato di San Paolo del Brasile si ribella alla dittatura del generale Getulio Vargas, si chiama fuori dalla federazione del Brasile e provoca lo scoppio della Guerra di Secessione Brasiliana. Tra i più fieri sostenitori dell'armata ribelle ci sono i discendenti dei sudisti americani, stabilitisi in quei luoghi dopo il 1865. Tutto questo cambia la storia dell'America Latina...

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Ecco come risponde dDuck, che ha realizzato anche la cartina soprastante relativa a quest'ucronia:

Credo che le conseguenze siano soprattutto calcistiche, come molte ucronie sudamericane. San Paolo diventerebbe uno stato a sé, si staccherebbero gli stati del sud in quanto isolati dal resto del paese (Rio Grande, Santa Caterina e Paranà), e il resto del Brasile resterebbe con Rio capitale. Si creerebbero tre grandi nazionali, quella brasiliana propriamente detta con le squadre carioca (Vasco da Gama, Fluminense, Flamengo e Botafogo) e le due mineire (Atletico e Cruzeiro) oltre a Bahia e Santa Cruz a giocarsi il campionato. Tutte e tre le nazionali ovviamente sarebbero affiliate alla nostra FIFU. Nel San Paolo si giocherebbe il titolo paulista come nella nostra Timeline, e i tre stati del sud si federerebbero nella Confederaçao Paranaense.

Paradossalmente l'Argentina e l'Uruguay si troverebbero peggio, perché dovrebbero affrontare più squadre brasiliane (seppur di paesi rivali) nella Copa Libertadores e a livello di nazionale. Resta da vedere quale Brasile (paulista, paraneense o propriamente detto) prenderebbe il posto del "nostro" Brasile. In questa Timeline quindi sono cinque grandi nazionali a giocarsi la Copa America (Argentina, Uruguay, Brasile, Sao Paulo, Confederaçao Paranaense, più le sorprese tipo la Colombia di Asprilla.

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Per farci sapere che ne pensate, scriveteci a questo indirizzo.


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