L'Ucropa di Tony


Di solito, in questo club uno propone un'idea per un'ucronia, poi lui stesso o qualcun altro la sviluppa, e magari ne salta fuori una cartina ucronica. Per una volta tentiamo il giochetto inverso: Tony ci ha inviato questa cartina e ci ha proposto di costruire un'ucronia partendo da essa:

L'Ucropa di Tony!

Ecco la proposta di William Riker:

210 milioni di anni fa: durante il periodo Triassico, il primo dell'era Mesozoica, il supercontinente Pangea comincia a frammentarsi, ma la zona penibetica, la Sierra de Guadarrama e l'area cantabrica restano ad ovest della rift valley che si apre nella Laurasia, per modo che solo una zona molto ridotta della nostra Catalogna va a formare la riva orientale dell'Oceano Paleoatlantico.

60 milioni di anni fa: durante il Paleocene, primo periodo dell'era cenozoica, la sinclinale del continente europeo in formazione entra in collisione con la placca africana, a sua volta derivata dalla disgregazione del supercontinente Gondwana (dal sanscrito "foresta dei Gondi", una regione dell'attuale India dove le rocce di questo continente sono ben attestate: è la sezione meridionale del supercontinente Pangea). La pressione esercitata da questa placca fa emergere la cordigliera lusitana e costruisce la stretta penisola del Portogallo.

23 milioni di anni fa: paurosa glaciazione provocata dalla caduta di un asteroide nel deserto australiano (oggi ne resta come residuo il nucleo di Roccia di Uluru alias Ayers Rock) che pone fine all'Oligocene ("poco recente"), terzo periodo dell'era Cenozoica, ed inizia il Miocene ("meno recente"). Il conseguente accrescimento di volume dei ghiacci dell'Antartide accelera ulteriormente il raffreddamento della Terra, poiché il ghiaccio riflette nello spazio la luce del sole. Il clima più fresco e secco ha un profondo effetto sulla vita vegetale, e le graminacee erbose si spargono dove prima prosperavano boschi e foreste. Comincia l'era delle praterie mentre ha fine il regno dei grandi mammiferi (uintaterii, baluchiterii, gliptodonti...) che avevano occupato le nicchie dei dinosauri, e nelle praterie inizia l'evoluzione dei primati (in altre parole, noi siamo figli di un meteorite...) La grande glaciazione scava un profondissimo golfo (Golfo Boemo) all'interno del bassopiano nordeuropeo, ed il Mare del Nord penetra in esso fino ai Monti Metalliferi, che in questa linea temporale diventano una catena costiera. L'attuale Meclemburgo diventa una sottile lingua di terra pianeggiante, a quei tempi congiunta direttamente con la Scandinavia attraverso lo Jutland.

900.000 anni fa: siamo nel Pleistocene Superiore o Calabriano ed il Portogallo arriva alla distanza attuale dall'Africa, cioè 140 Km. Si forma il canale di Algarve che mette in comunicazione il Mediterraneo con l'Atlantico. Di conseguenza l'Homo antecessor, anello di ricongiunzione tra l'Homo erectus e l'Homo sapiens, non può varcare lo stretto che separa l'Africa dall'Europa e non popola il nostro continente (nella nostra linea temporale le prime testimonianze di questo popolamento risalgono a 780.000 anni fa).

510.000 anni fa: l'Homo lonatensis, uomo più evoluto del predecessore così detto dal sito di Lonate Pozzolo (comune natale di chi scrive, NdR) presso Varese, varca il canale di Sicilia, a quei tempi assai più stretto dell'attuale a causa dell'abbassamento del livello dei mari dovuto alla glaciazione di Günz (650.000 - 490.000 anni fa), e popola per primo l'Europa a partire dalla penisola italiana (in quest'epoca la Sicilia è unita al continente). L'Homo lonatensis dà vita a due ceppi umani: l'Homo sapiens neanderthalensis (dal sito di Neanderthal) che colonizza le gelide coste del golfo Boemo e si adatta a sopravvivere in un clima dominato dalle glaciazioni con corpo tozzo e fronte sfuggente, e l'Homo sapiens iserniacus (dal sito di Isernia la Pineta) che popola Portogallo, Italia e Balcani caratterizzati da un clima più mite, con corpo più snello e slanciato.

40.000 anni fa: l'Homo sapiens iserniacus stermina l'Homo sapiens neanderthalensis in una vera e propria guerra per il controllo del mondo, grazie al maggior grado evolutivo del cervello ed alla migliore adattabilità a nuovi biomi, e si evolve nell'Uomo di Cro-Magnon (dall'omonimo sito francese) o Homo sapiens sapiens, che parte alla conquista del mondo.

10.000 a.C.: ha fine l'ultima grande glaciazione, detta di Würm, ed inizia il periodo interglaciale in cui viviamo tuttora. Finisce anche il Paleolitico ed inizia il Mesolitico, con le importanti innovazioni tecniche della scure, delle prime forme di trasporto su barche e su slitte, dell'allevamento degli animali domestici, a partire dal cane, e soprattutto dei primi tentativi di colture agricole.

6000 a.C. circa: prime coltivazioni agricole nella valle del Danubio e sulle coste del golfo Boemo, a quel tempo l'area tecnologicamente più avanzata d'Europa 

4400 a.C.: fiorisce la civiltà centroeuropea sulle coste del golfo Boemo. Le tracce di oltre 150 templi sono state localizzate nella primavera 2005 lungo una fascia di oltre 640 chilometri, attraverso gli attuali Belgio, Boemia, Repubblica Ceca, Slovacchia ed Austria (si tenga sempre presente la cartina di Tony). La scoperta più notevole è stata compiuta nel sottosuolo della città danese di Dresda, posta su di un'isola del golfo Boemo, dove gli archeologi hanno portato alla luce i resti di un tempio di 150 metri di diametro, circondato da ben quattro fossati. Sono stati anche trovati utensili in legno, oltre a statuine rappresentanti personaggi o animali, che ci parlano di un popolo profondamente religioso e dedito all'agricoltura e all'allevamento del bestiame.  

4200 a.C.: la civiltà delle piramidi boeme scompare improvvisamente, a causa dell'invasione di popoli preindoeuropei provenienti dalle steppe. Il Mediterraneo è complessivamente più freddo del "nostro" perchè è in diretta comunicazione con il più freddo atlantico ma sulle sue coste fioriscono ugualmente le civiltà preindoeuropee dei Sardi, dei Liguri, degli Etruschi e dei Pelasgi, tutti discesi dai popoli delle steppe che hanno messo fine alla civiltà del golfo Boemo. Per gli abitatori del nevoso centro dell'Asia, infatti, anche il ventoso Atlantico sembra un mare torrido!

2500 a.C.: ha inizio l'età del Bronzo in Europa con la "cultura dei campi di urne" irradiatasi ancora una volta a partire dal medio Danubio. La città europea più importante è Tärwisa, la Troia omerica, costruita in posizione strategica in modo da controllare gli stretti dei Dardanelli ed il commercio di grano ed oro tra Egeo e mar Nero (leggenda degli Argonauti).

1500 a.C.: invasione degli Indoeuropei che danno vita ai popoli dei Lusitani (Portogallo), Celti (Francia, isole bretoni, Italia settentrionale, Boemia ed Europa Centrale a sud e ad est del golfo Boemo), Germani (Scandinavia e Danimarca, a nord del golfo Boemo), Slavi (Polonia e Russia), Italici (Italia centromeridionale), Achei e poi Dori (Grecia), Hittiti (Anatolia), Medi e Persiani (Persia). Fioritura di Micene in Grecia. Dalla fusione del pantheon celeste acheo e dorico (divinità principale Zeus) con quello terrestre pelasgico (divinità principale Urano in Grecia e Saturno in Italia) ha vita la religione olimpica grecoromana.

1287 a.C.: gli Achei (Ahijäwwa) espugnano Tärwisa dando vita all'epopea della guerra di Troia, ma vengono sopraffatti dai Dori che pongono fine alla civiltà micenea ed iniziano il cosiddetto Medioevo Ellenico. Gli Achei, sconfitti dai Dori, si rifugiano in Attica (fondazione di Atene) o fuggono dalla Grecia e danno vita ai Popoli del Mare che abbattono l'impero Hittita, danno filo da torcere agli egizi di Ramses III ed infine si stanziano in Palestina (i biblici Filistei). I Fenici prendono il posto dei Micenei come padroni del mare Mediterraneo e, spintisi al di là del canale di Algarve, colonizzano le coste di Francia, Inghilterra e del golfo Boemo. Duri scontri tra i Fenici, che controllano le coste atlantiche, ed i Celti che controllano l'entroterra.

814 a.C.: fondazione della colonia fenicia di Cartagine sulle coste meridionali del Portogallo (Algarve). Da lì controlla tutti i traffici del Mediterraneo occidentale e quelli verso le miniere d'argento e d'ambra sulle coste dell'Inghilterra e del golfo Boemo. Non essendoci lo stretto di Gibilterra, il pauroso mito delle Colonne d'Ercole ("non plus ultra") non nasce.

753 a.C.: data convenzionale della fondazione di Roma, importante porto fluviale per il controllo del commercio del sale in Italia (via Salaria).

509 a.C.: cacciata dei re etruschi Tarquinii e fondazione della Repubblica Romana.

480 a.C.: battaglia di Salamina con la quale i Greci bloccano l'espansionismo persiano verso il Mediterraneo.

387 a.C., 18 luglio: disastrosa sconfitta dei Romani sul fiume Allia. Il tentativo dei Celti di Brenno di conquistare Roma e l'Italia centrale resta tuttavia vano grazie al valore dei Quiriti.

295 a.C.: battaglia di Sentino con cui Roma conquista tutta l'Italia (leggendario sacrificio del console Decio Mure). I Galli Boi, sconfitti, lasciano la penisola e si spostano sulle coste meridionali del Golfo Boemo, dando il nome alla regione della Boemia. In Italia lasciano il loro nome alla città di Bononia (Bologna).

202 a.C.: scontro finale tra Cartagine e Roma, con la vittoria di quest'ultima che subentra alla prima nel controllo delle rotte commerciali verso l'Atlantico.

146 a.C.: distruzione definitiva di Cartagine e conquista romana della Lusitania.

52 a.C.: Caio Giulio Cesare conquista la Gallia, l'Elvezia, il Belgio e l'Olanda e spinge per la prima volta i confini di Roma alle coste del Golfo Boemo. La sua morte violenta (44 a.C.) impedisce invece a Roma di conquistare l'impero dei Parti.

27 a.C.: Cesare Ottaviano detto Augusto ("Divino") fonda l'impero romano, esteso dal Portogallo all'Armenia.

16 a.C.: Druso e Tiberio conquistano per conto di Augusto la Boemia, la Pannonia ed il Norico.

9 d.C.: sconfitta dei Romani in Polonia ad opera del capotribù slavo Igor Testadiferro, che impedisce loro di dilagare nelle terre degli Slavi. Il confine settentrionale è posto sul Danubio.

106 d.C.: l'impero romano raggiunge la massima estensione con la conquista della Dacia (attuale Romania) e delle coste del Mar Nero ad opera di Traiano. Da qui però inizia anche il suo lento declino. In quegli anni i popoli germanici cominciano a lasciare la Danimarca e la Scandinavia e, aggirato il golfo Boemo, a premere sul Danubio.

378: l'imperatore Valente è sconfitto ed ucciso ad Adrianopoli dai Visigoti o Goti Orientali provenienti dalla Svezia (dove vi è ancor oggi la città di Göteborg) che, incalzati dagli Unni, invasori a loro volta provenienti dalle steppe asiatiche, dilagano nei Balcani. Poco tempo dopo (410) essi mettono a sacco Roma.

451: sconfitta di Attila, re degli Unni, presso i Campi Catalaunici (oggi Troyes, Francia) ad opera del generale romano Ezio, a capo di una coalizione tra Romani, Celti e Visigoti. Dopo che Ezio è caduto in disgrazia Attila riprova a marciare su Roma ma papa Leone I Magno lo convince a ritirarsi dietro pagamento di un pingue riscatto. Dopo la morte di Attila la sua orda si sfascia e ripiega verso l'Asia, ma i Bulgari restano in Europa.

476: il germano Odoacre pone fine all'Impero Romano d'Occidente deponendo Romolo Augustolo. I Germani occupano l'Italia (Ostrogoti o Goti Occidentali), il Portogallo (Visigoti), la Francia (i Franchi passano per mare il golfo Boemo), l'Inghilterra (Angli e Sassoni) e la Boemia (Longobardi). Parte della Francia, dell'Inghilterra, il Galles (regno di Artù Pendragon) e l'Irlanda restano a preminenza celtica, l'Africa rimane a preminenza romana perchè i Vandali non riescono a passare per mare il canale di Algarve e Teodorico la renderà vassalla al suo regno.

535-553: Giustiniano I, imperatore di Costantinopoli, tenta la riconquista dell'occidente ed occupa Africa settentrionale, Italia, Francia meridionale e Portogallo. L'Europa esce distrutta dalla guerra, Roma diventa una cittadina senza importanza ed inizia la notte del Medioevo. Gli Slavi occupano tutte le terre lasciate sgombre dai Germani nella loro avanzata verso l'impero romano.

622: egira ("fuga") di Maometto. I suoi seguaci conquistano subito l'Egitto, la Mesopotamia, la Persia, l'Anatolia e l'Africa settentrionale, ma non riescono a passare in Portogallo né a superare il baluardo rappresentato da Costantinopoli. L'Impero Romano d'Oriente sopravvive ristretto alle sole Grecia e Tracia. I Longobardi occupano l'Italia mentre il Portogallo si rende indipendente: qui Romani, Greci e Visigoti si fondono dando vita all'attuale popolazione portoghese, che respinge con successo gli attacchi dei predoni saraceni.

679: Kuvrat fonda il regno Bulgaro nei Balcani.

774: Carlo, sovrano dei Franchi, chiamato in Italia da Papa Adriano I, abbatte il regno Longobardo e conquista Italia, Elvezia e Boemia. Successivamente conquista anche il Portogallo, l'Austria, la Repubblica Ceca ed il regno degli Avari sul medio Danubio. La sua fobica paura per il mare gli impedisce però di superare la Manica, il golfo Boemo e l'Adriatico (egli sogna infatti di occupare l'Impero Greco sposandone l'usurpatrice Irene). Nella notte di Natale dell'800 papa Leone III lo incorona imperatore e ricostruisce l'Impero d'Occidente.

865: battesimo del Khan Boris di Bulgaria. Cirillo e Metodio cristianizzano gli slavi.

912: gli Abbasidi occupano la Sicilia togliendola ai bizantini. "Secolo ferreo" del papato e dell'impero con la dissoluzione del potere centrale a causa della piaga del feudalesimo, anche se formalmente il Sacro Romano Impero non è spartito. Dal centro dell'Asia calano gli Ungari che devastano il cuore dell'Europa. Al contrario si forma un forte regno sassone in Inghilterra guidato da Alfredo il Grande e nascono entità statuali germaniche in Danimarca, Norvegia, Svezia ed Islanda. Il Portogallo torna indipendente.

955, 10 agosto: Ottone I di Lussemburgo (qui la Sassonia non esiste) sconfigge definitivamente gli Ungari presso il Lech ed essi accettano di divenire stanziali e vassalli dell'impero.

960: battesimo di Aroldo II Dente Azzurro, re di Danimarca, che conquista le coste nordorientali del golfo Boemo e l'arcipelago lungo tale linea costiera.

988: conversione al cristianesimo di Vladimiro I il Santo, re di Kiev. Inizia la storia russa.

999: Boleslaw I Chobry ("l'intrepido") si converte al cristianesimo ed è incoronato re di Polonia.

1000: Stefano I d'Ungheria è incoronato re degli Ungari. Il norvegese Leif Eriksson, partendo dalla Groenlandia, sbarca nel Vinland (Terranova) ma la sua impresa non ha conseguenze sulla storia d'Europa.

1016-1035: impero di Canuto il Grande, che riunisce Danimarca, Norvegia, Olanda e Inghilterra.

1033: Umberto I Biancamano riceve in feudo il marchesato di Savoia e dà inizio alla dinastia sabauda.

1077: il duca di Normandia Guglielmo il Conquistatore ascende al trono d'Inghilterra.

1096-1099: prima crociata per la conquista del Santo Sepolcro. Venezia emerge come grande potenza navale e commercia anche con i porti atlantici fino a far concorrenza alla lega anseatica.

1176: i comuni lombardi infliggono una dura sconfitta all'imperatore Federico I Barbarossa della casa di Huenstaphén (in questa linea temporale è francese) e si rendono praticamente indipendenti dall'impero.

1204: sacco di Costantinopoli ed apogeo della potenza veneziana.

1250: morte di Federico II di Huenstaphén, l'ultimo che ha cercato di tenere unito l'impero d'Occidente. Dopo di lui esso si riduce alla sola Francia mentre in Italia si formano signorie indipendenti ed Ottocaro II di Boemia si fabbrica un suo impero privato centroeuropeo. In Austria emerge la casata tedesca di Absburgo che avrà un grande peso nel prosieguo della storia europea.

1282, 30 marzo: Vespri Siciliani. Il sud d'Italia passa dal dominio francese a quello portoghese.

1308-1377: cattività dei Papi ad Avignone, cui segue il grande scisma d'Occidente. Gli Asburgo conquistano Austria, Boemia, Repubblica Ceca e Slovacca oltre al porto di Trieste.

1339-1453: guerra dei Cent'Anni tra regno d'Inghilterra ed impero francese. La peste nera falcidia un quarto della popolazione europea. Cominciano a formarsi i moderni stati nazionali europei.

1397: si forma l'Unione di Kalmar tra le corone di Danimarca, Svezia, Norvegia e Islanda.

1402: la prematura morte di Gian Galeazzo Visconti impedisce la formazione di uno stato nazionale italiano con capitale Milano.

1453: i Turchi conquistano l'impero bizantino e poi anche Bulgaria, Serbia, Croazia, Valacchia ed Ungheria. I saggi greci fuggono in occidente e qui ricomincia lo studio dei classici greci. Esplode la stagione dell'Umanesimo e poi del Rinascimento.

1492: l'impero francese, in concorrenza con i portoghesi che stanno colonizzando le coste africane, finanzia la spedizione al di là dell'Atlantico del genovese Cristoforo Colombo, che porta alla scoperta dell'America. Invece il portoghese Vasco da Gama circumnaviga l'Africa e raggiunge l'India.

1494: Papa Alessandro VI divide i diritti coloniali sul mondo tra francesi e portoghesi. Gli Inglesi non ci stanno e cominciano a colonizzare la Nuova Inghilterra, seguiti più tardi dagli olandesi, resisi nel frattempo indipendenti dall'impero francese.

1519: sale al trono Carlo V d'Absburgo che unifica le corone di Francia, Austria e Portogallo dando vita a un nuovo immenso impero europeo. La Svezia si separa dall'unione di Kalmar ed in essa nasce la Riforma Protestante ad opera del monaco svedese Martin Lothar. Svezia, Danimarca e Norvegia diventano stati lotarani, seguiti più tardi dall'Inghilterra. Siccome il lotaranesimo si diffonde anche in Austria, Cechia e Boemia, nonché in alcune zone della Francia, infuriano le guerre di religione e si accendono i roghi dell'Inquisizione. Alla fine il Concilio di Trento sancisce la divisione dell'Europa tra cattolici e riformati.

1555: Carlo V abdica e si ritira in convento e si riformano tre stati di Portogallo (con il milanese ed il Sud d'Italia), Francia (con i Savoia suoi vassalli) ed Austria (con i diritti su ciò che resta del regno d'Ungheria). Gli Absburgo d'Austria acquisiscono il titolo imperiale. La pace di Cateau-Cambresis sancisce lo status quo tra le grandi potenze.

1563: Emanuele Filiberto di Savoia trasporta a Torino la capitale sabauda ed inizia una politica di gravitazione sul Piemonte.

1571: sconfitta decisiva dei Turchi a Lepanto. La loro avanzata verso occidente è arrestata per sempre.

1588: il corsaro inglese sir Francis Drake distrugge l'Invincibile Armata francese. Inizia l'ascesa dell'Inghilterra come potenza navale. Venezia è sua vassalla nel Mediterraneo.

1633: con il "Dialogo sui due massimi sistemi del mondo" Galileo Galilei dà il via alla scienza moderna.

1683: vano assedio turco di Vienna. Nel 1699 gli Absburgo d'Austria conquistano l'Ungheria e la Transilvania, regnando su tutta l'Europa a sudest del golfo Boemo. Equilibrio di potenza con la Francia dopo la lenta decadenza portoghese e l'inizio del declino turco.

1714: pace di Rastatt. Luigi XIV, imperatore di Francia, deve rinunciare alle pretese sulla Boemia e sull'Italia. Vittorio Amedeo II di Savoia acquisisce la Sardegna e il titolo regale. Nasce il regno di Savoiardia.

1721: con la pace di Nystad l'impero russo assurge a potenza europea. L'Europa è sconvolta da una serie di guerre di successione (polacca, portoghese, austriaca). In Inghilterra esplode la rivoluzione industriale.

1772: la Polonia è spartita tra Russia ed Austria.

1783: proclamati gli Stati Uniti d'America.

1789: rivoluzione francese, che ben presto si estende a tutta l'Europa. Nel 1793 l'imperatore Luigi XVI è ghigliottinato e viene instaurata la repubblica francese. Ben presto in tutt'Europa si formano "repubbliche sorelle" di stampo giacobino, per lo più effimere.

1804: Napoleone restaura l'Impero Francese ed occupa l'intera Europa con una fulminea serie di campagne.

1812: Napoleone osa troppo contro la Russia: sconfitto nella battaglia navale di Lipsia, così detta da un'isola del golfo Boemo, è costretto a lasciare il potere e ad andare in esilio all'isola d'Elba dove muore poco dopo. La Francia è ceduta a Luigi XVIII, fratello dell'imperatore ghigliottinato, e rientra nei confini attuali. La Savoiardia acquista Genova e la Corsica per fare da stato cuscinetto contro il revanchismo francese. Per lo stesso motivo è formato il regno indipendente del Belgio. L'Italia è unificata ed annessa all'impero austriaco, eccezion fatta per lo stato pontificio.

1831: indipendenza della Grecia dalla Turchia.

1848: con l'aiuto dell'Inghilterra Giuseppe Mazzini e Giuseppe Garibaldi espellono gli austriaci dall'Italia e fondano la repubblica italiana con capitale Roma. Trento fa parte della repubblica che però esclude Bolzano, Gorizia e Trieste. Pio IX scomunica i vincitori e si rinchiude in Vaticano, considerandosi prigioniero. La Savoiardia resta indipendente, protetta dall'imperatore francese Napoleone III, che in cambio della "protezione" esige la Savoia (ma non Nizza).

1878: congresso di Parigi e spartizione coloniale dell'Africa. L'inarrestabile decadenza dell'impero ottomano porta all'indipendenza di Romania, Bulgaria, Serbia, Montenegro ed Egitto.

1912-1913: guerre balcaniche. La Turchia è espulsa dall'Europa. Nasce il regno d'Albania.

1914-1918: Prima Guerra Mondiale tra la Triplice Intesa (Portogallo, Inghilterra e Italia cui si aggiungono Grecia, Romania, Serbia, Stati Uniti e Giappone) e la Triplice Alleanza (Francia, Austria e Russia a cui si aggiungono Savoiardia, Turchia e Bulgaria).

1918: sconfitta della Triplice Alleanza. La Francia perde quasi tutte le colonie e ridiventa una repubblica. L'impero d'Austria si sfascia e dà vita alle repubbliche di Austria, Boemia, Cecoslovacchia ed Ungheria oltre al regno di Iugoslavia, che riunisce Serbia, Croazia e Montenegro. La Russia perde Polonia, Lituania, Lettonia, Estonia, Finlandia, Moldavia, Bielorussia ed Ucraina. La Savoiardia è conquistata dall'Italia e i Savoia vanno in esilio in Inghilterra. La Turchia si riduce alla penisola anatolica. La Bulgaria perde lo sbocco all'Egeo. Indipendenza dell'Irlanda dall'Inghilterra. Grave crisi economica seguita alla guerra. In Russia vincono i Bianchi e la rivoluzione bolscevica è soffocata nel sangue, ma Moldavia, Bielorussia, Ucraina, Georgia ed Armenia restano stati indipendenti.

1922: Benito Mussolini cavalca la protesta per la crisi economica ed instaura in Italia la dittatura fascista.

1933: Adolf Hitler, ammiratore di Mussolini, diventa cancelliere austriaco e restaura l'impero, dando vita ad una politica aggressiva ed antisemita.

1939: con una serie di fulminee campagne militari, Adolf Hitler conquista Boemia, Cechia, Slovacchia, Ungheria, Romania, Iugoslavia, Danimarca, Norvegia e, con l'aiuto di Mussolini, Albania e Grecia, mentre la Polonia è nuovamente spartita tra Austria e Russia. Il Belgio, l'Olanda, la Francia e il Portogallo restano neutrali. Solo l'Inghilterra gli resiste, ma in tutta Europa si organizzano movimenti di resistenza armata.

1941: con l'operazione Barbarossa Hitler tenta la conquista dell'Ucraina e dell'impero zarista ma è sconfitto. L'ingresso in guerra degli USA contro i nazifascisti in seguito all'attacco giapponese a Pearl Harbour rovescia le sorti della guerra.

1944: sbarco angloamericano sulle coste del golfo Boemo ed invasione della "fortezza Europa" (D-Day).

1945: Hitler si suicida nel bunker della cancelleria di Vienna, assediata dagli alleati, mentre Benito Mussolini è catturato e fucilato. L'Austria deve restituire tutte le sue conquiste e subisce occupazione militare. L'Italia ritorna ad essere una repubblica e perde tutte le colonie e la Savoiardia, dove ritorna a regnare Umberto II di Savoia.

1951: i contendenti della Seconda Guerra Mondiale decidono di fare la pace e fondano la CECA, la Comunità Economica del Carbone e dell'Acciaio, cui aderiscono Francia, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Gran Bretagna, Irlanda, Savoiardia, Italia, Boemia, Cecoslovacchia, Austria ed Ungheria.

1957: la CECA si trasforma nella CEE (Comunità Economica Europea). Nel corso degli anni successivi tutti i paesi europei, eccettuati la Svizzera e l'Islanda, aderiscono alla CEE. Ultima la Russia nel 1991. Sempre nel 1957 il primo satellite artificiale europeo orbita attorno alla Terra, battendo sul tempo gli americani.

1991: dopo la morte dell'autoritario maresciallo Tito, in Iugoslavia esplodono tensioni etniche che portano alla secessione di Slovenia, Croazia, Bosnia e Macedonia. I nuovi stati sono subito ammessi nella CEE.

1992: la CEE si trasforma in Unione Europea.

1993: separazione consensuale della Cecoslovacchia in Cechia e Slovacchia.

2000: Grande Giubileo dell'anno 2000 indetto da Papa Giovanni Paolo II Magno. Proclamazione dello stato indipendente di Palestina che aderisce all'UE assieme ad Israele.

2002: Francia, Portogallo, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Irlanda, Savoiardia, Italia, Austria, Boemia, Finlandia e Grecia adottano l'Euro come moneta nazionale ("Eurolandia"). Fondazione della Banca Centrale Europea.

2005: anche Cechia, Slovacchia, Ungheria, Polonia, Estonia, Slovenia, Bulgaria ed Israele adottano l'Euro. Il 2 aprile muore Giovanni Paolo II Magno, considerato uno dei padri dell'Europa Unita, e il 19 aprile gli succede Benedetto XVI. Si giocano in Islanda i Campionati Ucropei di Calcio, vinti dalla Boemia per 4-2 in finale contro la Russia (cliccate qui per leggere i dettagli del torneo, opera di Det0). Il 15 giugno viene presentato alla commissione europea di Bruxelles un avveniristico progetto per prosciugare il golfo Boemo e trasformarlo in una pianura fertile e popolata dall'uomo.

William Riker

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Ed ecco la risposta di Tony:

Devo dire che la sua ucronia è magistrale!!!! Anche se avrei scommesso che per lei lo scopritore delle Americhe sarebbe stato un veneziano e che la II guerra mondiale non avrebbe avuto luogo così come la conosciamo... per il resto una dovizia di particolari che entusiasma!

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L'amico Bhrghowidhon così interviene:

Vorrei chiedere aiuti e suggerimenti di metodo su un'impostazione ucronica che a suo tempo mi era sembrata assai ardua da sviluppare. Certo, in prima approssimazione si tratta solo di uno spostamento delle linee di costa, ma è uno spostamento manifestamente provocatorio - non un 'normale' abbassamento o innalzamento del livello dei mari, neppure lo 'sprofondamento' di un'area circoscritta, ma qualcosa che va a scomodare nientemeno che la Dorsale Medioatlantica (e quindi richiede una modifica di alcuni movimenti convettivi nel Mantello) per ottenere come risultato una Penisoluzza Iberica dai contorni coincidenti con i confini del Portogallo, che sono frutto di meccanismi storici di tutt'altro genere, casualità pura dal punto di vista geologico e anche geopolitico (vicende locali nella Reconquista). Accanto a ciò è veramente geniale la spiegazione data da Riker del Golfo Boemo; credo che modifichi addirittura lo Scudo Continentale Scandinavo, gli effetti del Corrugamento Ercinico e forse l'Asse Terrestre, data la differente estensione del Grande Ghiacciaio Nordeuropeo.

Naturalmente non c'è niente di scandaloso, anzi, è un genere molto piacevole che è stato proposto anche in altre occasioni (storie di tipo surreale, come un ipotetico incontro tra Indrah, Mastro Lindo - sempre lui - e Berlusconi); le difficoltà sono tutte per i commenti da fare: che osservazioni si possono costruire? Una volta modificate le celle convettive, è ugualmente lecito aspettarsi la fine della Vita sulla Terra, l'evoluzione precoce dell'Uomo, la selezione dell'Uomo Marsupiale ecc. ecc.; togliere la Spagna e sostituirle il Portogallo è una possibilità su innumerevoli: indubbiamente ha probabilità remote e ridottissime, ma non è impossibile (piuttosto, anche se la modifica dovesse interessare solo un Cella, mi aspetterei magari qualche altra modifica nell'andamento dei corrugamenti, non solo la sparizione / sommersione di 5/6 della Penisola Iberica Comunque sia, la "linea di faglia" (nella nostra abituale accezione metaforica!) si colloca realmente in una preistoria anche geologicamente lontana, mentre le conseguenze sono incredibilmente ridotte (nonostante l'enorme importanza della Spagna e della Media e Bassa Germania, credo che conseguenze storico-antropiche ancora maggiori avrebbe potuto avere la cancellazione / emersione - per esempio - del Canale di Sicilia ) e fra l'altro vengono ulteriormente compresse dalla geografia politica che si trova nella cartina originaria, dove i confini degli Stati europei sono, nonostante tutti i cambiamenti (più invocati che incoraggiati), coincidenti per due terzi a quelli attuali (24 Stati su 36), mentre dei dodici rimanenti almeno la metà (Francia, c.d. "Savoiardia", Italia, Austria, Polonia, Russia) non presenta connessioni evidenti con la mutata geografia.

Per riassumere, il tema originario è paradossale in quattro punti:

1) richiede modifiche alla Storia di data antichissima (in ultima analisi l'epoca della formazione del Pianeta Terra)
2) da tali modifiche derivano conseguenze sproporzionatamente piccole (sommersione della Spagna e della Media e Bassa Germania)
3) da tali conseguenze, comunque importanti per la Storia umana (europea), fa scaturire pochissime conseguenze (quasi tutto nella Storia sembra uguale a come è andata realmente)
4) in compenso, introduce modifiche alla Storia che non richiedono alcuno dei tre punti precedenti.

Proprio (o anche) per questo, però, il tema è non solo bello in sé, ma molto utile per una discussione (che purtroppo come al solito sarà da rinviare alle Calende Greche), perchè tra le righe sembra di leggere un invito a fare quattro ucronie (tettonica, idrografica, antropologica e geopolitica) in una e ancor più perchè porta all'estremo le conseguenze del fatto che spesso le ucronie vanno avanti solo se introducono nuove linee di faglia (come infatti dimostrano i due eccellenti sviluppi che sono stati elaborati)...

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Questo è invece il contributo dell'amico Augusto Pesce:

Io concordo totalmente con Bhrghowidhon, é veramente difficile/improbabile immaginare una cartina Europea come la proposta a fronte di cambi geografici immani, che coinvolgono anche importanti cambi climatologici, come riportato nella cartina seguente:

L'Ucropa climatica secondo l'amico Augusto Pesce

 

L'assenza dello stretto di Gibilterra porterebbe la Corrente del Golfo, calda, direttamente sulle coste italiche, francesi e portoghes,i elevandone la temperatura di vari gradi.

Nel contempo, la presenza della penisola forzerebbe la corrente a tornare verso Sudovest appena all’uscita dalle coste portoghesi; quindi tutta la attuale costa atlantica del Portogallo e Francia, come le Isole Inglesi e l’estremo nord non riceverebbero piú il riscaldamento provocato dalla stessa corrente.

In assenza dell’effetto riscaldante della corrente del golfo, qualunque zona dell’Europa situata più a nord del 40º parallelo si troverebbe nelle stesse condizioni dell'attuale New York.

Semplicemente osservando una carta generale della terra si nota che tutte le civiltà si sono sviluppate sotto al 40º parallelo Nord, con la sola esclusione dell’Europa, perché riscaldata appunto dalla corrente del golfo.

Per questo motivo, la “linea del gelo” é sita a 42º N, ma si abbassa nel centro Europa non potendo questa beneficiare del, seppur minimo, riscaldamento prodotto dalla vicinanza di un mare.

Quindi, in epoca preistorica le popolazioni umane europee avrebbero avuto decise difficoltà ad abitare buona parte del nord Europa, forse riducendosi a società di pura sopravvivenza come é successo per le popolazioni del freddo estremo.

Per quanto sopra: i territori ad iniziare dalla Francia del nord, passando per Germania e Ucraina non avrebbero mai potuto creare stati autonomi ma sarebbero solo zone di “conquista estrema” come accade oggi per la Siberia, Groenlandia, Canada del nord ed Alaska.

Tanto per arrischiare un’ipotesi, in questa ucronia:

a) l’Inghilterra potrebbe essere un territorio francese
b) il centro Europa germanico potrebbe essere un territorio italiano
c) l’est Europa potrebbe essere un territorio Greco o Rumeno.

Senza contare che, appunto a causa del freddo intenso, la conquista romana avrebbe dovuto tenersi sotto la linea del gelo; però, con ogni probabilità, non avremmo avuto le varie ondate di invasioni di popoli provenienti dall’est.

Ricordiamo che le popolazioni mongole, unni compresi, sono riuscite a passare ed a comprimere le popolazioni preesistenti, solo mantenendosi tra il 40º e il 46º parallelo.

Nel caso proposto e nel peggiore, le popolazioni mongole sarebbero arrivate in contatto con l’impero Romano direttamente ed appena superato il mar d’Azov, non avendo a disposizione le pianure Russo/Ucraine dove dilagare e permanere.

Quindi il contatto, avvenuto in anticipo di qualche centinaio di anni e con un impero non fiaccato da altre precedenti invasioni, forse, avrebbe potuto risolversi a favore dei romani, con la distruzione o assimilazione dei mongoli.

Questo ci porta a tutt’altra cartina ed a una ben differente ucronia. O, almeno, così penso. Per fornirmi il vostro parere, scrivetemi a questo indirizzo.

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Se volete avanzare altre proposte o suggerimenti riguardo a questa avvincente ucronia, cliccate qui.

Cliccate qui invece per scaricare gli ucropei, cioè i campionati di calcio nell'Ucropa di Tony, realizzati dal nostro amico Det0.


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