Campo emesso
Il campo emesso da un’antenna si divide in campo d’induzione e campo di radiazione. Il primo esiste nella zona più prossima al conduttore ed è all’interfaccia del campo elettrico presente nell’antenna stessa. Il secondo è quello che si propaga all’infinito, seppur soggetto ad attenuazione, sotto forma di onde sferiche.

Near field, far field, diagramma di radiazione
Per alcuni tipi di antenne, inoltre, il campo di radiazione viene ulteriormente diviso in near field e far field. Studiando il far field, si può ricavare l’utile diagramma (o solido) di radiazione, che é la rappresentazione tridimensionale del guadagno (vedere i parametri di far field). In questo, solitamente, si notano un lobo principale (main lobe), lobi secondari (side lobes) e un lobo opposto a quello principale (opposite side lobe) di radiazione che indicano come le onde si propagano nello spazio. Il diagramma di radiazione è un solido ma, solitamente, per semplicità si considerano sue sezioni (dette in gergo tecnico cut) verticali o orizzontali.

Parametri di campo lontano (far field)

Rendimento (o efficienza)
Nelle antenne, sia trasmittenti che riceventi, circola corrente elettrica. Per effetto Joule, una parte di energia viene dispersa. Il rendimento di un’antenna, o efficienza, è il rapporto tra la potenza irradiata e quella ricevuta. Le antenne hanno, in media, un rendimento tra il 95% e il 97%, ma sempre sotto il 100% (uguale al 100% nel caso dell’antenna ideale).
Nelle antenne riceventi la definizione è l’inversa: il rendimento è il rapporto tra la potenza elettrica prodotta e quella ricevuta. Il rendimento, comunque, ha importanza pratica solo nelle antenne trasmittenti.
Guadagno
Le antenne non irradiano energia elettromagnetica con la stessa intensità nelle varie direzioni circostanti. Permettono, quindi, una maggiore intensità d’irradiazione in certe direzioni (che quindi sono quelle favorite per trasmettere i segnali).
Come già detto, il diagramma di radiazione indica l’intensità di potenza che viene irradiata nelle varie regioni di spazio. Si è definita un’antenna, detta isotropa, che è puramente ideale; essa è utile per calcolare il guadagno di un’antenna reale. L’antenna isotropa irradia in ogni direzione con la stessa intensità (il suo diagramma di radiazione è quindi una sfera).
Il guadagno è la capacità dell’antenna di concentrare il campo elettromagnetico in una direzione (è misurato, ragionevolmente, nella direzione in cui l’irradiazione è massima).
Si ipotizzino un’antenna, una direzione massima di irradiazione dall’antenna, una potenza di alimentazione, una direzione di irradiazione. Si definisce guadagno G il rapporto tra la potenza irradiata dall’antenna isotropa (in questa direzione, alimentata con questa potenza) e la potenza irradiata dall’antenna (in questa direzione, alimentata con questa potenza, lungo la direzione di propagazione massima) perché si ottenga lo stesso campo. Questa grandezza è quindi un confronto tra l’antenna considerata e un’antenna isotropa (cioé perfettamente omnidirezionale, che è un’idealizzazione fisicamente impossibile.).
Spesso il guadagno é misurato in deciBell (dB).
G = Piso/Pi
Per fare un esempio, il dipolo (tipo di antenna) ha un guadagno di 2.15dB rispetto ad una sorgente isotropa ideale.
Area efficace
L’area efficace è definita come il rapporto tra la potenza disponibile all’uscita dall’antenna dell’onda incidente e l’intensità. In pratica l’area efficace rappresenta la capacità dell’antenna di "raccogliere" la potenza dell’onda che la investe.
Potenza irradiata
La potenza irradiata è assimilabile al flusso di energia (cioé energia per unità di superficie e tempo) trasportata dalla radiazione elettromagnetica.
Direttività
La direttività di un’antenna in una certa direzione è il rapporto tra l’intensità di radiazione irradiata in una direzione e la potenza totale irradiata su tutte le direzioni. Il guadagno, a differenza della direttività, presenta nella sua formula di calcolo la potenza totale di ingresso all’antenna. Questa, però, solo in parte viene irradiata: una fetta è dissipata dal conduttore; ecco perché esiste anche questa grandezza fisica.
Beam width
L’apertura del fascio d’antenna (beamwidth) è definita invece come l’angolo sotteso alla direzione del massimo guadagno a -3dB, cioé l’angolo entro cui il guadagno si mantiene entro 3dB dal valore massimo.
Quando un’antenna presenta una direttività/guadagno costante in ogni direzione dello spazio si dice che essa è un’antenna omnidirezionale, rappresentando di fatto nella realtà un caso puramente ideale.

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