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Foto Subacquee

Le uniche foto subacquee conosciute che dovrebbero ritrarre Nessie furono ottenute da Robert Rines, in collaborazione con l'Accademia delle scienze Applicate, nell'arco di tempo che va dal 1972 al 1975.

La notte tra il 7 e l'8 agosto del 1972 , Rines, sistemò due imbarcazioni nella baia di Urquarth. La prima barca, la Narwhal, era equipaggiata con un sonar che avrebbe dovuto individuare tutti i corpi in movimento identificabili come Nessie. Sulla seconda barca, la Nan, era installata una macchina fotografica che avrebbe dovuto immortalare gli oggetti rilevati dal sonar. Le imbarcazioni erano poste a 36 metri di distanza ed il sonar e l'apparecchiatura fotografica immersi ad una profondità di 13 metri. La pellicola venne sviluppata il giorno seguente e su un totale di circa 2000 fotogrammi impressi, 3 mostravano "qualcosa", due fotogrammi adiacenti ed un terzo, posizionato 3 minuti dopo, mostravano "oggetti" vaghi e poco chiari. Per migliorare la qualità delle immagini si ricorse all'elaborazione digitale tramite un computer.
Secondo Rines i risultati di questa tecnica furono queste immagini di una pinna a forma di diamante apparentemente unite ad un corpo. Non solo, le pinne, ritratte in posizioni differenti, starebbero ad indicare un movimento.

In base ai calcoli, considerando il fatto che le presunte pinne erano a fuoco, la loro grandezza doveva essere di almeno 1,2 metri. L'ultimo fotogramma sviluppato mostrava qualcosa di assolutamente indefinibile, che Rines identificò come "due corpi".

Nel luglio 1975 Rines posizionò il sonar e l'attrezzatura fotografica in un'area a sud-est di Temple Pier, non lontano dalla riva, ad una profondità dichiarata di 25 metri. Questa volta la camera e la luce stroboscopica erano collegati al sonar in modo tale da scattare fotografie solo nel caso in cui il sonar avesse captato la presenza di un corpo non inferiore a 1,5 metri e distante meno di 12 metri. Come nel 1972 l'apparato fu immerso in acqua a 12 metri di profondità, ma questa volta con la macchina fotografica e lo stroboscopio separati verticalmente di 1,5 metri e con la camera posta al di sotto di quest'ultimo. Le immagini riprese con questo sistema sono in totale 5, di cui tre di difficile interpretazione. Le restanti due sono invece passate alla storia perché dovrebbero mostrare il dorso e il collo di Nessie e la sua testa.

Dal 19 al 20 Agosto 1975 l' Accademia di Scienze Applicate ottenne nuovi ed ulteriori prove fotografiche. Secondo Alan Gilliepsie, del California Institute of Technology's Jet Propulsion Laboratory, che eseguì al computer l'esame fotografico :

«Una delle immagini presenta un corpo con un lungo collo e due tozze appendici. La seconda immagine sembra mostrare un collo ed una testa, con la testa più vicina del corpo alla macchina fotografica. Personalmente: non rilevo nessuna prova d'inganno. Questi oggetti non sono configurazioni di alghe, sedimenti o bolle di gas».

Nell'estate del 1977 Adrian Shine solcò le acque del lago a bordo di un laboratorio acquatico da lui stesso progettato, captando segnali "di una forza straordinaria". Dieci anni dopo decise di ritentare l'ardua impresa, questa volta con l'aiuto di una vera e propria miniflotta equipaggiata con sonar sofisticatissimi. L'operazione, del costo di oltre due miliardi di lire, venne seguita da oltre 300 giornalisti provenienti da ogni parte del mondo. Battezzata Deep Scan, scandaglio profondo, avrebbe trovato inequivocabili segni di una presenza subacquea nel lago. Il 13 ottobre uno dei partecipanti, dopo aver captato un ennesimo segnale, dichiarò :

«E' il segnale più forte e più chiaro mai registrato. I nostri strumenti hanno rilevato un contorno molto forte nella parte sud del lago, a 170 metri di profondità. Sembrerebbe trattarsi di un corpo allungato, di dimensioni notevoli...».