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Michael Faraday (1791-1867)Michael Faraday (Newington, Surrey, 1791 - Hampton Court, Londra, 1867) è un autentico esempio di "self made man", perchè nacque in una famiglia povera e numerosa e ricevette soltanto un'istruzione sommaria; di conseguenza cominciò a lavorare a quattordici anni come fattorino in una libreria e legatoria londinese, divenendo poi apprendista rilegatore. Il contatto quotidiano con libri di tutti i tipi stimolò in lui l'amore per la lettura, soprattutto di opere relative alla chimica e all'elettricità. Frequentando i corsi di conferenze serali alla Royal Institution, ebbe modo di conoscere Davy e di farsi apprezzare da lui al punto da diventarne assistente all'età di soli ventun anni presso la stessa Royal Institution, ove rimase per tutta la vita, diventando direttore del laboratorio nel 1825 e professore di chimica nel 1833. La sua opera è notevole e multiforme: le prime ricerche relative alla chimica lo portarono all'isolamento del benzene e alla liquefazione del biossido di carbonio, del cloro e di altri gas ritenuti non liquefacibili. In seguito realizzò la liquefazione di quasi tutti i gas allora noti, mediante compressione e raffreddamento in un semplice e geniale apparecchio da lui stesso ideato. Nel 1821, stimolato dalle esperienze di Oersted, cominciò a interessarsi all'elettromagnetismo studiando l'azione esercitata da un magnete sulla corrente elettrica e puntualizzando le teorie formulate da Ampère. Essendo riuscito a far ruotare un circuito sotto l'azione di magneti permanenti, enunciò il principio del motore elettrico. Nel 1831 scoprì il fenomeno dell'induzione elettromagnetica, grazie al quale è possibile la trasformazione di lavoro meccanico in energia elettrica. Due anni dopo formulò la teoria dell'elettrolisi stabilendone le leggi quantitative e qualitative, che portano il suo nome. Si dedicò quindi all'elettrostatica, verificando, nel 1843, grazie a un cilindro collegato a un elettroscopio, il principio della conservazione dell'elettricità. Enunciò la teoria dell'elettrizzazione per influenza e dimostrò che un conduttore concavo (gabbia di Faraday) costituisce uno schermo per le azioni elettriche. Nel 1838 segnalò il fenomeno dell'elettroluminescenza; le sue ultime scoperte sono quella dell'azione di un campo magnetico sulla luce polarizzata, e quella del diamagnetismo. Verso i settant'anni si ritirò in una casa di Hampton Court messagli a disposizione dalla regina Vittoria. Le sue principali scoperte furono raccolte in alcuni libri, di cui i principali sono: Ricerche sperimentali in elettricità (3 volumi, 1839, 1844, 1855), Ricerche sperimentali in chimica e fisica (1859).