Biografia


Nicola Cusano (1401-1464). E' di origini tedesche, sebbene dal nome sembrerebbe essere italiano a tutti gli effetti: infatti nel Rinascimento vi era la tendenza a latinizzare i nomi e il nome di Cusano deriva dalla sua città natale Kues. La precisazione geografica nel caso di Cusano è piuttosto importante perchè risente molto del pensiero scolastico: la Germania è infatti una realtà periferica nel '400, dove l'Umanesimo si sviluppa più lentamente e con minore profondità. Studia a Heidelberg e a Padova dove si laurea in diritto e poi in filosofia.
Diventa professore di teologia, molto importanti e celebri sono le discussioni e le partecipazioni ai dibattiti sul concilio e sulla Chiesa Cattolica che lo porteranno poi a diventare anche Vescovo e a ricoprire molteplici cariche in campo sia politico che ecclesiastico. Due episodi della sua vita risultano particolarmente interessanti: fu infatti coinvolto dalle vicende del conciliarismo, ossia di quella teoria sviluppatasi nella prima metà del '400: dopo la parentesi trecentesca della Cattività Avignonese, dei papi e degli anti-papi, il concilio dei vescovi aveva rivendicato a sè l'autorità della Chiesa; la tesi conciliarista essenzialmente era che la Chiesa non era fatta dal Papa ma dall'assemblea dei vescovi; opinione che si opponeva a questa era quella curialista, che vedeva il potere concentrato nelle mani del Papa e che alla fine prevalse sulla posizione conciliarista. Cusano fu coinvolto da questa "battaglia" ideologica e a distanza di pochi anni, assunse, probabilmente anche per interessi personali, ambedue le posizioni.
Il secondo episodio fondamentale della vita di Cusano fu il viaggio in Oriente, in questo periodo Costantinopoli sta vivendo da vicino la minaccia dei Turchi, tant'è che nel 1453 cadrà in loro potere. Partecipò anche all'unificazione della Chiesa orientale con quella occidentale. La vita e l'opera del Cusano si colloca in quel periodo storico che si contraddistingue per un'evento di massima portata: lo Scisma D'occidente.

- L'elezione del papa italiano Urbano VI pone fine all'esilio avignonese;
- Continua però a sussistere il partito avignonese rappresentato dai cardinali francesi, i quali dichiarano invalida l'elezione del papa e nel 1378 nominano antipapa Clemente VII imparentato con la casa reale francese;
- Alla loro morte entrambi i papi ebbero un successore. La Cristianità si divise in due obbedienze papali quasi uguali, una romana e una avignonese;
- Il Concilio di Pisa (1409) risolse il problema dell'entità del papato con la deposizione dei due papi in carica, Gregorio XII e Benedetto XIII contro i quali si elevò l'accusa di scisma e di eresia e con l'elezione di Alessandro VII, un greco;
- Ma nessuno dei due cedette e allora si arrivò a avere tre papi;
- Sigismondo, re di Germania strappa a Giovanni XXIII il consenso per il Concilio Generale a Costanza. (1414-18);
- Qui viene eletto papa Martino X, il quale non approva però il principio della superiorità del concilio sul papa (Teoria conciliare);
- Concilio di Basilea (1431-38) constituitosi in modo più collegiale e "democratico" per avviare una riforma della chiesa, termina con la nomina dell'ultimo antipapa (Felice V). A questo concilio partecipa anche il Cusano che dapprima è a favore della tesi conciliare, pur concedendo qualcosa alla tesi curialistica del primato pontificio, ma poi passa decisamente dalla parte papale con la minoranza dei conciliari di Basilea, che lo elegge a far parte della delegazione da inviare a Costantinopoli per recare l'imperatore e il patriarca di Costantinopoli al concilio di Ferrara-Firenze.