LA FISICA DELLA JELLA


Ludxig Boltzmann

Com'è noto, e come dimostra l'incendio al server di Xoom.it che ha colpito il mio sito appena esso è stato realizzato, io sono perseguitato dalla scalogna cronica; ma, da buon insegnante di fisica, io preferisco chiamarla "entropia". La legge di Boltzmann dice infatti: 

S = KB * ln W

cioè l'entropia S (=la casualità, la sfortuna) di un sistema è pari alla costante di Boltzmann KB = 1,38 10–23 J K–1, moltiplicata per il logaritmo del numero totale dei microstati (vale a dire delle situazioni differenti) in cui un sistema può trovarsi. Più il sistema è complesso, maggiore è il numero dei suoi microstati, maggiore è l'entropia, cioè la jella. Si ha S = 0 solo se il logaritmo è zero, cioè se W = 1. Ma una sola situazione possibile ha a disposizione un solo microstato: il nulla, dove non c'è niente da ridisporre. In fisica, è lo zero assoluto, le colonne d'Ercole della Termodinamica. Nella nostra vita, è la non-esistenza; dunque, Boltzmann è d'accordo con Pascoli nell'affermare che « è meglio non esser mai, che non esser più ». Un po' leopardiano, nevvero? Ma non basta: il secondo principio della Termodinamica si può esporre in svariati modi diversi: a) non si può realizzare una trasformazione ciclica che assorbe calore da una sola sorgente per trasformarla integralmente lavoro con rendimento del 100 % (enunciato di lord Kelvin); b) non si può realizzare una trasformazione termodinamica in cui l'unico effetto sia il passaggio di calore da un corpo più freddo ad uno più caldo (enunciato di Rudolf Clausius); c) l'entropia dell'universo è in continuo aumento (enunciato del Verwandlung, in tedesco "trasformazione", il primo nome dato all'entropia S). Da quest'ultimo segue che il disordine, il caos e la... sfortuna (S come sfortuna, quindi!!!) aumentano perennemente, dalla cacciata dall'Eden fino all'Armageddon. E non c'è modo per porvi rimedio.

Come vedete, mi consolo nella mia scalogna usando la mia amata fisica. La rogna è una condizione esistenziale dell'universo fisico, e quindi mal comune, mezzo gaudio...

Ma non è tutto. Alla formula S = KB * ln W è stato dato il nome che porta poiché fu elaborata dal fisico tedesco Ludwig Boltzmann (1844 - 1906), ritratto qui sopra, ed oggi si trova incisa sulla sua tomba in un cimitero di Vienna. Egli infatti si suicidò, deluso dal fatto che i suoi colleghi non accettassero la sua teoria molecolare dei gas: a quei tempi imperava il positivismo di Ernst Mach, il quale considerava scientifico solo ciò che è osservabile, mentre le molecole non si potevano vedere di certo. Se Boltzmann avesse aspettato solo 6 anni, avrebbe visto il trionfo del modello nucleare dell'atomo di Ernest Rutherford e di Niels Bohr. Vi avevo ben detto che quella era la formula della jella!!!


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