Curtiss P40 N "Warhawk"
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Hasegawa
, scala 1/72 |
Note
Allora... ho capito finalmente, documentandomi per scrivere questa pagina, la
differenza tra il "Warhawk" e il "Kittyhawk".
Questi due diversi nomignoli sono appioppati al medesimo aereo, il Curtiss P40 nelle versioni da D a N, e
designano, non le differenti serie ma le versioni costruite per l'USAF e quelle costruite per la RAF,
Le serie iniziali B e C invece sono chiamate "Tomahawk".
La foto dell'aereo vero che vi allego qui sotto è un esempio che alimenta la confusione, infatti è
un "Kittyhawk" (ossia una aereo RAF) ridipinto con la livrea di un "Warhawk", quello di
di Bruce Holloway, con la livrea del famoso gruppo delle "Tigri Volanti".

Il tipico ed aggressivo muso da pescecane è stato in seguito usato nell'aviazione da cani e porci, persino
sugli Stintson da ricognizione... ma è diventato famoso in Cina e adesso vi racconto come.
Dovete sapere che nel conflitto sino-giapponese seguito all'invasione della Cina da parte del Giappone nel 1941,
quando gli Stati Uniti non erano ancora
entrati in guerra, un gruppo di piloti americani volontari, reclutati
nella aviazione della Marina, dell'Esercito e dei Marines, venne inviato al fronte come "volontari" al
comando del Brigadiere Generale Claire Lee Chennault.
Il gruppo era denominato AVG (American Volounteer Group) ed era
un gruppo "mercenario" nel senso che pur essendo estraneo all'esercito (tutti avevano dovuto congedarsi per entrare)
riceveva la normale paga dell'esercito e riceveva un premio di 500 dollari ogni aereo
abbattuto.
La paga di un pilota americano permetteva di vivere in Cina come un nababbo e non c'erano
molti locali notturni in cui sperperare la paga... per molti piloti
"volontari" fu una scelta puramente economica o un modo per iniziare a menare le mani quando sembrava che gli USA
rimanessero neutrali mentre inglesi e tedeschi se le davano di santa ragione!
Vennero composti tre squadroni equipaggiati con i Curtiss P40 E e l'addestramento venne
portato avanti in Cina, di cui gli aerei portavano le insegne sulle ali.
Nessuno di loro entrò in combattimento prima dell'11 Dicembre 1941 (giorno dell'attacco a Pearl Harbour) e
vennero successivamente impiegati nella difesa di Bruma in India.
Le Tigri Volanti cessarono la loro attività come parte dell'aviazione Cinese l'11 Luglio del 1942 ed in poco più di
sei mesi abbatterono 300 aerei giapponesi contro la perdita in combattimento di soli 12 aerei.
L'idea delle bocche di squalo venne copiata dall'AGV vedendo le foto dei Tomahawk che
combattevano nel nord Africa con la RAF.
Con il grande ritorno mediatico che l'America fece della missione in Cina (ne fecero film, libri, riviste e
interviste) la bocca di squalo divenne uno dei più riconosciuti simboli associati alla aviazione da guerra.
Le Tigri Volanti dovevano dimostrate agli americani che era possibile battere i Giapponesi e che
la vergogna di Pearl Harbour era stata riscattata e vendicata.
Bisogna ricordare che fino alla vittoria di Midway gli americani patirono un complesso di inferiorità e di
sudditanza psicologica nei
confronti del nemico giapponese.
Le fauci dentate in realtà vennero dipinte sui musi perchè lo squalo era per i giapponesi
un animale associato ad una dività maligna e crudele... e quindi era un modo di
sentirsi forti e mettere paura anche se si era in pochi contro tanti.
Dopo l'11 Luglio 1942 il nome oramai mitico delle "Flying Tigers"
passò al 23rd Fighter Group che
prese il loro posto sul fronte cinese.
In seguito venne adottato anche dalla 14th Air Force di stanza a Vanderbergh.
Il modello raffigurato dovrebbe essere quello pilotato dal Maggiore Edward F. Rector (1916-2001), del
76th Fighter Squadron del 23rd Fighter Group nel luglio del 1942.
È un esempio eclatante del passaggio di consegne che avveniva in quei giorni....
infatti restano sui fianchi dell'aereo le insegne delle Tigri Volanti e le vittorie conseguite, ma le coccarde sulle ali
passano da cinesi ad americane, nella versione tonda a due colori.
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