Lockheed F 104 S - Starfighter

Hasegawa, scala 1/72


 

Note

"Signori, questo è il tipo di caccia che i nostri giovani piloti stanno chiedendo!"
Con queste parole, Clarence «Kelly» Johnson, capo progettista della sezione Skunk Works della Lockheed, presentò al pubblico la sua più bella "creatura", l'F-104 Starfighter. Era il 1954.
La sua comparsa a sorpresa, poco successiva all'epoca dell'incidente di Rosewell, fece parlare molti di "tecnologie aliene" anche per l'alto tasso di incidenti che l'aereo aveva.
Nessuno era abituato a pilotare la violenza di un reattore General Electric J79 che con 2 tonellate di peso generava 7 tonellate di spinta.
Nessuno sapeva volare a quasi 3 volte la velocità del suono pilotando a vista (allora non c'erano i radar per l'Automatic Terrain Following).
Il 14 Dicembre 1959 un F 104 C salì alla quota di 103.395 piedi.
Con questo record l'F104 completava la serie Tris... nessuno aereo deteneva il record di velocità massima, di minor tempo di salita e di massima quota raggiunta.
I sovietici batterono questo record con 113.809 pedi. Nel 1963 il grandissimo Chuck Yeager (il pilota collaudatore che per primo superò il muro del suono) prese un NF 104 e cercò di strappare il record ai russi... il suo 104 stallò in verticale a 108.000 piedi, il motore si spense e Chuck non riusci più a farlo ripartire, non restava che lanciarsi... ma il paracadute non funzionava prima dei 30.000 piedi e Chuck aveva la maschera ad ossigeno ma non la tuta presurizzata.
Lo aspettavano 60.000 piedi di caduta libera a 70 gradi sotto zero e una pressione atmosferica di un decimo di bar.
Svenne e venne ritrovato nel deserto dopo ore... riportò ustioni al volto ed alle mani per congelamento e rimase un mese in ospedale, ma tornò a volare.
Da quel 1954 che segnò la sua nascita, sono passati quasi cinquanta anni, il tempo che separa il primo volo dei fratelli Wright dal Jumbo 747, eppure quel caccia solo da pochi anni non è più operativo.
Anche la momento della sua forzata messa in pensione se si misurava il tempo che passava dall'allarme al momento in cui un aereo era a 9000 metri di quota pronto ad intercettare con i missili il velivolo ostile, contro MRCA Tornado, F16 e Eurofighter, vinceva ancora il vecchio Starfighter.
Mentre i velivoli di ultima generazione stavano ancora rullando sulla pista allineando i giroscopi inerziali per la navigazione (tempo minimo due minuti dall'accensione motori) l'F 104 livellava già a quota 9000 metri grazie ad un corsa di decollo di soli 800 metri e un rateo di salita di 270 metri al secondo.
Lo "Spillone" ha lasciato molti piloti tristi ed inconsolabili... le estreme emozioni e la sensazione di essere seduto a cavalcioni di un razzo che l'F104 regalava non è altro che un nostalgico ricordo.




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