Lockheed P38 H Lightning

Airfix , scala 1/72


 



Der Gabelschwanz Teufel... questo il nomignolo appioppato dai tedeschi al P 38 quando comparve con la sua inconfondibile sagoma nei cieli dell'Europa.
"Il diavolo con due code" era stato fino al 1943 lontano da questo fronte perchè racchiudeva un "segreto industriale" che i tedeschi era meglio non avessero per le mani.
I suoi due Allison V12 infatti erano sovralimentati con turbocompressore.
Niente compressori meccanici, niente complicate trasmissioni e cambi di velocità per avere diverse pressioni a diverse quote... un turbina azionata dai gas di scarico accoppiata ad un compressore centrifugo più una valvola di scarico per la regolazione!
La soluzione che ancora oggi usiamo sulla nostra auto.
Allora era una grande innovazione, sopratutto il suo impiego miniaturizzato (sulle navi era già usata da tempo) quindi meglio evitare che il nemico la copiasse... e il P 38 all'inizio restò confinato al teatro del Pacifico dove l'aereo se cadeva finiva in mare e non lasciava imbarazzanti rottami.
La sua grande autonomia ed il potente armamento lo resero idoneo alla scorta alle formazioni di bombardieri e per l'attacco al suolo di convogli di veicoli anche se gli americani evitarono sempre di usarlo sui obiettivi tedeschi.
Il Mustang era un velivolo più raccomandabile per affrontare i Me 109 ed i Fw 190.
Il P 38 fu' protagonista nel teatro del Mediterraneo per la sua lunga autonomia e la sicurezza che la presenza di due motori dava nel volo sul mare. Qui si scontro parecchie volte con i caccia italiani, non sempre avendo la meglio.

Una curiosità.. il progettista del P38 è stato Kelly Johnson, lo stesso padre dell'F104 Starfighter..!!!

Li ho proprio fatti tutti gli Airfix '80 della serie Grandi Assi...! Mi mancano un po' i tedeschi ma è perchè gli aerei Airfix di quel tipo erano davvero scarsi, anche per me che ero agli inizi...!
Questo aereo è raffigurato nei colori ed insegne di Thomas McGuire, il secondo asso americano della Seconda Guerra Mondiale con 38 vittorie, il rivale di Bong, Asso supremo dell'USAF con 40 vittorie.
In realtà il modellino che vedete è il primo della serie dei "Pudgy", un P38 serie H e porta 13 vittorie, la foto sotto invece riprende McGuire accanto a "Pudgy V", un P38 serie J che sfoggia ben 25 vittorie.
La "rivalità" tra Bong e McGuire era alimentata dai media ed incoraggiata dallo stesso Ministero della Guerra che usava le imprese dei due assi per propaganda. La gara tra i due assi si era trasformata in una ben concertata soap-opera dove, per non scontentare il pubblico, bisognava mantenere la parità e l'equilibrio tra i due contendenti al punto che McGuire, quando Bong venne richiamato in patria per ricevere la Decorazione della Medaglia del Congresso, venne costretto a terra perchè non approfittasse dell'assenza del rivale per recuperare il distacco.



McGuire morì mentre cercava disperatamente di battere il record di 40 vittorie di Richerd I. Bong prima che la guerra finisse mettendo fine alla gara per diventare l'Asso Americano con il maggior numero di vittorie.
Il 7 gennaio 1945, di pattuglia con altri due P38 attaccò un Ki-43 “Oscar” che sembrava una facile preda, ma ai comandi c'era il Sergente Akira Sugimoto, un istruttore di volo con più di mille ore di volo alle sue spalle.
Altre fonti (WWII ACES OF USAF) citano il suo ultimo rivale come uno "Zero" pilotato da Soichi Sugita, un asso con oltre 80 vittorie.
I entrambi i casi fu un combattimento leale, e McGuire venne abbattuto da un pilota più bravo, o più fortunato, di lui...
La versione ufficiale che venne data al tempo, che parla di un suo intervento in aiuto di un compagno ed una caduta accidentale per stallo, non venne mai creduta.
Il relitto del suo aereo ed i suoi resti vennero ritrovati solo nel 1949 e sepolti nel cimitero di Arlington.
Restano i suoi record e le decorazioni ricevute:
1 Distinguished Service Cross con tre barre
3 Silver Stars
6 Distinguished Flying Crosses
3 Purple Hearts
15 Air Medals
Tutte conseguite prima di compiere 25 anni. Purtroppo l'ultima decorazione che inseguiva disperatamente, la Medaglia d'Onore del Congresso, gli venne conferita solo postuma.



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