Prefazione

Questo titolo è un peccato di presunzione, un po’ come pretendere di scrivere “Breve Storia della Galassia”.
La monetazione romana è durata all’incirca 2000 anni… dalla Roma Repubblicana dei sette colli a Bisanzio, dal villaggio Tuscio di Romolo e Remo fino alla caduta dell’Impero Romano d’Oriente.
In due millenni di eventi storici tutt’altro che trascurabili si sono succeduti migliaia tra Re, Consoli, Pontefici e Imperatori e tutti hanno voluto lasciare l’impronta della loro faccia e rendere eterna la gloria della loro Gens e di Roma imprimendole sul metallo più duraturo immaginabile, quello prezioso delle monete.
E quindi ovvio che la Monetazione Romana sia la branca più ricca, complessa, affascinante del mondo numismatico.
Un mondo dove la storia è strettamente intrecciata alla moneta… vittorie, conquiste, eventi e persino “delitti” sono stati eternati nel bronzo e nell’oro.
Basti pensare al cosiddetto Denario di Bruto, coniato dal monetario Lucio Pletorio Cestiano, che reca al dritto la testa di Bruto e al rovescio EID • MAR ("Idi di Marzo") e un pileo tra due pugnali.
Questa moneta, oltre alla storicità del personaggio e dell'evento che rappresenta, è anche una delle poche monete citate specificamente e descritte da un autore classico: :

"Bruto incise sulle monete che coniò la sua immagine ed un pileo tra due pugnali, indicando con questi e con l'iscrizione che lui e Cassio avevano liberato la patria..."
Cassio Dione - Storia romana, XIVII.25.3

Questa insolita e rara monetazione è un esempio di propaganda politica eccezionale.
Mediante questa moneta si celebrò e propagandò l’impresa compiuta ed incidendo sul dritto delle monete emesse il berretto frigio della libertà (2000 anni prima dei Francesi…), con due pugnali al fianco e la data delle Idi di Marzo, si ricordava a tutti che fine fanno i tiranni che attentano alla sacra libertà repubblicana.



Denarius di Bruto 40 a.C.

Ci sono poi monete in qualche modo legate a Grandi Eventi o Grandi Personaggi… come restare indifferenti davanti a un Denarius d’argento… con trenta di queste monete venne pagato il tradimento di Gesù Cristo.
C'è un altro passo del Vangelo che cita una precisa moneta, sempre il Denario d'argento.

Ma gli mandarono alcuni Farisei con degli Erodiani, per sorprenderlo nei lacci di una questione.
Or, giunti, gli dissero:
"Maestro, noi sappiamo che tu sei sincero e non hai riguardo a nessuno, poiché tu non guardi in faccia agli uomini, ma insegni la via di Dio secondo verità.
E' lecito pagare il tributo a Cesare o no? Dobbiamo pagarlo o non pagarlo?".
Egli, conosciuta la loro malizia, disse:
"Perché mi mettete alla prova? Portatemi un denaro, che lo veda".
Essi glielo presentarono. Egli domandò:
"Di chi è questa effige e l'iscrizione?".
Gli dissero: " "Di Cesare"
Allora Gesù rispose: "Date a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio".
E rimasero meravigliati di lui".

Matteo 22, 16-22 e Marco 11, 13-17




Denarius di Augusto Ottaviano (copia) - l'iscrizione sui Denari, sia di Giulio Cesare che di Ottaviano era sempre IMP CAESAR, e quindi per l'ebreo l'imperatore era sempre CESARE.


Come non restare stupiti davanti all’immagine del ponte sul Danubio incisa sul Sesterzo di Traiano… l’impresa è celebrata anche nei bassorilievi della Colonna Traiana come un inarrivabile miracolo di ingegneria.


Sestertius di Nerva Traiano


E che dire delle monete che ci riportano il (vero) profilo di Cleopatra? Beh... o l'incisore era mediocre oppure la fatale Regina d'Egitto era decisamente meno carina di Elizabeth Taylor.



Oppure delle monete emesse sotto il regno di Erode o sotto la Prefettura di Ponzio Pilato in Giudea che ci ricordano la storicità degli attori e protagonisti dellla narrazione Evangelica?


Prutah - moneta emessa da Ponzio Pilato (26-36),
sul dritto : IOYLIA KAICAROC, tre spighe di grano
sul rovescio: TIBERIOY KAICAROC LIC, recipiente a forma di simpulum,


Secondo recenti e ancora contestati studi sulla Sacra Sindone, l'impronta di questa moneta è stata rilevata impressa sulle palpebre dell'uomo raffigurato nel Sacro Lino.
Che fosse una usanza giudaica, greca o di altro popolo l'inserimento di piccole monete nella bocca o sugli occhi del cadavere è materia del contendere... così come l'interpretazione e lettura dell'impronta.
Per adesso il risultato certo è che il valore di queste comuni monetine è schizzato alle stelle!!

Da sempre la moneta di maggior valore era aurea o argentea a maggiore e ulteriore garanzia del suo valore.
Questo suo valore intrinseco ha fatto si' che siamo giunte a moltissime monete antiche d'oro e d'argento in ottimo stato di conservazione, perché esse hanno circolato anche secoli dopo che i regni che le avevano coniate erano crollati ed erano stati inghiottiti dalle nebbie del tempo.
Queste antiche e mute testimoni di eventi storici o piccoli fatti di vita quotidiana, finite sepolte in casseforti, nascoste e ritrovate innumerevoli volte, rubate, vendute, passate di mano in mano di migliaia di persone, usate come gioielli o pendenti, custodite e tramandate gelosamente sono arrivate fino a noi a raccontarci la loro storia e a farci sognare mentre le ammiriamo e ne scrutiamo i dettagli.
Ma anche le più umili monete in oricalco, bronzo o rame, con i segni lasciati dall'uso e dal tempo sui loro metalli meno nobili dell'oro sono arrivate a noi in gran numero.
Sepolte, smarrite, sotterrate dagli eventi, oggi, grazie all'uso di sofisticati cercametalli, tornano alla luce e anche loro hanno molte storie da raccontare.
Ogni loro graffio, tacca e segno è una pezzetto di una storia antica che non conosceremo mai ma che ci trascina indietro nel tempo.
Per questo collezionare antiche monete non è solo "numismatica" ma un modo, oggi facile ed economico grazie a Internet e alle aste di e-bay e altri siti di scambio, per far nostre queste piccole "macchine del tempo".
Lo sminamento della Croazia e dei paesi Baltici sta rivelando e riportando alla luce, oltre alle micidiali mine antiuomo, immensi tesori di monete e di reperti che stanno invadendo e quasi saturando il mercato.




3 esempi di lotti in vendita su e-bay, ed aggiudicati a prezzi di assegnazione tra i 20 e i 60 Euro

Oggi si compera un bella moneta con meno di 5 Euro… un prezzo basso per possedere e rigirarsi tra le mani un pezzetto di storia che fino a ieri era patrimonio e privilegio solo di musei e ricchi collezionisti.