Capitolo 1
I. NASCITA E INFANZIA DI GESU`
Ascendenti di Gesù
1Genealogia
di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo. 2Abramo
generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli,
3Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò
Esròm, Esròm generò Aram, 4Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn
generò Salmòn, 5Salmòn generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut,
Obed generò Iesse, 6Iesse generò il re Davide.
Davide generò Salomone da quella che era stata la
moglie di Urìa, 7Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa
generò Asàf, 8Asàf generò Giòsafat, Giòsafat generò Ioram, Ioram
generò Ozia, 9Ozia generò Ioatam, Ioatam generò Acaz, Acaz generò
Ezechia, 10Ezechia generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos
generò Giosia, 11Giosia generò Ieconia e i suoi fratelli, al tempo
della deportazione in Babilonia.
12Dopo
la deportazione in Babilonia, Ieconia generò Salatiel, Salatiel generò
Zorobabèle, 13Zorobabèle generò Abiùd, Abiùd generò Elìacim, Elìacim
generò Azor, 14Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò
Eliùd, 15Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattan, Mattan
generò Giacobbe, 16Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla
quale è nato Gesù chiamato Cristo.
17La
somma di tutte le generazioni, da Abramo a Davide, è così di quattordici; da
Davide fino alla deportazione in Babilonia è ancora di quattordici; dalla
deportazione in Babilonia a Cristo è, infine, di quattordici.
Giuseppe assume la paternità legale di Gesù
18Ecco
come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa
di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera
dello Spirito Santo. 19Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva
ripudiarla, decise di licenziarla in segreto. 20Mentre
però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del
Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te
Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. 21Essa
partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo
dai suoi peccati».
22Tutto
questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per
mezzo del profeta:
23
Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio
che sarà
chiamato Emmanuele,
che significa Dio con noi. 24Destatosi
dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l`angelo del Signore e prese
con sé la sua sposa, 25la quale, senza che egli la conoscesse, partorì un
figlio, che egli chiamò Gesù.
Capitolo 2
La visita dei Magi
1Gesù
nacque a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode. Alcuni Magi giunsero da
oriente a Gerusalemme e domandavano: 2«Dov`è il re dei Giudei
che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo». 3All`udire
queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. 4Riuniti
tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s`informava da loro sul luogo
in cui doveva nascere il Messia. 5Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è
scritto per mezzo del profeta:
6 E tu,
Betlemme, terra di Giuda,
non sei
davvero il più piccolo capoluogo di Giuda:
da te uscirà
infatti un capo
che pascerà il
mio popolo, Israele.
7Allora
Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire con esattezza da loro il
tempo in cui era apparsa la stella 8e li inviò a Betlemme esortandoli: «Andate e
informatevi accuratamente del bambino e, quando l`avrete trovato, fatemelo
sapere, perché anch`io venga ad adorarlo».
9Udite
le parole del re, essi partirono. Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo
sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava
il bambino. 10Al vedere la stella, essi provarono una grandissima
gioia. 11Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua
madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono
in dono oro, incenso e mirra. 12Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per
un`altra strada fecero ritorno al loro paese.
Fuga in Egitto e strage degli innocenti
13Essi
erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe
e gli disse: «Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e
resta là finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il bambino per
ucciderlo».
14Giuseppe,
destatosi, prese con sé il bambino e sua madre nella notte e fuggì in Egitto, 15dove
rimase fino alla morte di Erode, perché si adempisse ciò che era stato detto
dal Signore per mezzo del profeta:
Dall`Egitto ho chiamato il mio figlio.
16Erode,
accortosi che i Magi si erano presi gioco di lui, s`infuriò e mandò ad uccidere
tutti i bambini di Betlemme e del suo territorio dai due anni in giù,
corrispondenti al tempo su cui era stato informato dai Magi. 17Allora
si adempì quel che era stato detto per mezzo del profeta Geremia:
18 Un
grido è stato udito in Rama,
un pianto e un
lamento grande;
Rachele piange
i suoi figli
e non vuole
essere consolata, perché non sono più.
Ritorno dall`Egitto e dimora a Nàzaret
19Morto
Erode, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto 20e gli
disse: «Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e và nel paese d`Israele;
perché sono morti coloro che insidiavano la vita del bambino». 21Egli,
alzatosi, prese con sé il bambino e sua madre, ed entrò nel paese d`Israele. 22Avendo
però saputo che era re della Giudea Archelào al posto di suo padre Erode, ebbe
paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nelle regioni della Galilea
23e, appena giunto, andò ad abitare in una città
chiamata Nazaret, perché si adempisse ciò che era stato detto dai profeti: «Sarà
chiamato Nazareno».
Capitolo 3
II. LA PROMULGAZIONE DEL REGNO DEI CIELI
1. SEZIONE NARRATIVA
Predicazione di Giovanni Battista
1In
quei giorni comparve Giovanni il Battista a predicare nel deserto della Giudea,
2dicendo: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è
vicino!».
3Egli è
colui che fu annunziato dal profeta Isaia quando disse:
Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la
via del Signore,
raddrizzate i
suoi sentieri!
4Giovanni
portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai
fianchi; il suo cibo erano locuste e miele selvatico. 5Allora
accorrevano a lui da Gerusalemme, da tutta la Giudea e dalla zona adiacente il
Giordano; 6e, confessando i loro peccati, si facevano battezzare
da lui nel fiume Giordano.
7Vedendo
però molti farisei e sadducei venire al suo battesimo, disse loro: «Razza di
vipere! Chi vi ha suggerito di sottrarvi all`ira imminente? 8Fate
dunque frutti degni di conversione, 9e non crediate di poter dire fra voi: Abbiamo Abramo
per padre. Vi dico che Dio può far sorgere figli di Abramo da queste pietre. 10Già
la scure è posta alla radice degli alberi: ogni albero che non produce frutti
buoni viene tagliato e gettato nel fuoco. 11Io vi
battezzo con acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me è più
potente di me e io non son degno neanche di portargli i sandali; egli vi
battezzerà in Spirito santo e fuoco. 12Egli ha in mano il
ventilabro, pulirà la sua aia e raccoglierà il suo grano nel granaio, ma
brucerà la pula con un fuoco inestinguibile».
Battesimo di Gesù
13In
quel tempo Gesù dalla Galilea andò al Giordano da Giovanni per farsi battezzare
da lui. 14Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Io ho
bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me?». 15Ma
Gesù gli disse: «Lascia fare per ora, poiché conviene che così adempiamo ogni
giustizia». Allora Giovanni acconsentì. 16Appena battezzato,
Gesù uscì dall`acqua: ed ecco, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di
Dio scendere come una colomba e venire su di lui. 17Ed
ecco una voce dal cielo che disse: «Questi è il Figlio mio prediletto, nel
quale mi sono compiaciuto».
Capitolo 4
Tentazione nel deserto
1Allora
Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto per esser tentato dal diavolo. 2E dopo
aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, ebbe fame. 3Il
tentatore allora gli si accostò e gli disse: «Se sei Figlio di Dio, dì che
questi sassi diventino pane». 4Ma egli rispose: «Sta scritto:
Non di solo pane vivrà l`uomo,
ma di ogni
parola che esce dalla bocca di Dio».
5Allora
il diavolo lo condusse con sé nella città santa, lo depose sul pinnacolo del
tempio 6e gli disse: «Se sei Figlio di Dio, gettati giù,
poiché sta scritto:
Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo,
ed essi ti
sorreggeranno con le loro mani,
perché non
abbia a urtare contro un sasso il tuo piede».
7Gesù
gli rispose: «Sta scritto anche:
Non tentare il Signore Dio tuo».
8Di
nuovo il diavolo lo condusse con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti
i regni del mondo con la loro gloria e gli disse: 9«Tutte
queste cose io ti darò, se, prostrandoti, mi adorerai». 10Ma
Gesù gli rispose: «Vattene, satana! Sta scritto:
Adora il Signore Dio tuo
e a lui solo
rendi culto».
11Allora
il diavolo lo lasciò ed ecco angeli gli si accostarono e lo servivano.
Ritorno in Galilea
12Avendo
intanto saputo che Giovanni era stato arrestato, Gesù si ritirò nella Galilea 13e,
lasciata Nazaret, venne ad abitare a Cafarnao, presso il mare, nel territorio
di Zàbulon e di Nèftali, 14perché si adempisse ciò che era stato detto per mezzo
del profeta Isaia:
15 Il
paese di Zàbulon e il paese di Nèftali,
sulla via del
mare, al di là del Giordano,
Galilea delle
genti;
16 il
popolo immerso nelle tenebre
ha visto una
grande luce;
su quelli che
dimoravano in terra e ombra di morte
una luce si è
levata.
17Da
allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei
cieli è vicino».
Chiamata dei primi quattro discepoli
18Mentre
camminava lungo il mare di Galilea vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro,
e Andrea suo fratello, che gettavano la rete in mare, poiché erano pescatori.
19E
disse loro: «Seguitemi, vi farò pescatori di uomini». 20Ed
essi subito, lasciate le reti, lo seguirono. 21Andando
oltre, vide altri due fratelli, Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello, che
nella barca insieme con Zebedèo, loro padre, riassettavano le reti; e li
chiamò. 22Ed essi subito, lasciata la barca e il padre, lo
seguirono.
Gesù insegna e guarisce
23Gesù
andava attorno per tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe e
predicando la buona novella del regno e curando ogni sorta di malattie e di infermità
nel popolo. 24La sua fama si sparse per tutta la Siria e così
condussero a lui tutti i malati, tormentati da varie malattie e dolori,
indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li guariva. 25E
grandi folle cominciarono a seguirlo dalla Galilea, dalla Decàpoli, da
Gerusalemme, dalla Giudea e da oltre il Giordano.
Capitolo 5
2. DISCORSO EVANGELICO
Le beatitudini
1Vedendo
le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i
suoi discepoli. 2Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo:
3«Beati
i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
4Beati
gli afflitti,
perché saranno consolati.
5Beati
i miti,
perché erediteranno la terra.
6Beati
quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
7Beati
i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
8Beati
i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
9Beati
gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
10Beati
i perseguitati per causa della giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
11Beati
voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta
di male contro di voi per causa mia. 12Rallegratevi ed esultate,
perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato
i profeti prima di voi.
Sale della terra e luce del mondo
13Voi
siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si
potrà render salato? A null`altro serve che ad essere gettato via e calpestato
dagli uomini.
14Voi
siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un
monte, 15né si accende una lucerna per metterla sotto il
moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella
casa. 16Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini,
perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei
cieli.
Il compimento della legge
17Non
pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per
abolire, ma per dare compimento. 18In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e
la terra, non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto
sia compiuto. 19Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti,
anche minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato
minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini,
sarà considerato grande nel regno dei cieli.
La nuova giustizia superiore all`antica
20Poiché
io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei
farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
21Avete
inteso che fu detto agli antichi: Non uccidere; chi avrà ucciso sarà sottoposto
a giudizio. 22Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio
fratello, sarà sottoposto a giudizio. Chi poi dice al fratello: stupido, sarà
sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: pazzo, sarà sottoposto al fuoco della
Geenna.
23Se
dunque presenti la tua offerta sull`altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha
qualche cosa contro di te, 24lascia lì il tuo dono davanti all`altare e và prima a
riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono.
25Mettiti
presto d`accordo con il tuo avversario mentre sei per via con lui, perché
l`avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia e tu venga
gettato in prigione. 26In verità ti dico: non uscirai di là finché tu non
abbia pagato fino all`ultimo spicciolo!
27Avete
inteso che fu detto: Non commettere adulterio; 28ma io
vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio
con lei nel suo cuore.
29Se il
tuo occhio destro ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te:
conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo
venga gettato nella Geenna. 30E se la tua mano destra ti è occasione di scandalo,
tagliala e gettala via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri,
piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geenna.
31Fu
pure detto: Chi ripudia la propria moglie, le dia l`atto di ripudio; 32ma io
vi dico: chiunque ripudia sua moglie, eccetto il caso di concubinato, la espone
all`adulterio e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio.
33Avete
anche inteso che fu detto agli antichi: Non spergiurare, ma adempi con il
Signore i tuoi giuramenti; 34ma io vi dico: non giurate affatto: né per il cielo,
perché è il trono di Dio; 35né per la terra, perché è lo sgabello per i suoi
piedi; né per Gerusalemme, perché è la città del gran re. 36Non
giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o
nero un solo capello. 37Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più
viene dal maligno.
38Avete
inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente; 39ma io
vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra,
tu porgigli anche l`altra; 40e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la
tunica, tu lascia anche il mantello. 41E se uno ti
costringerà a fare un miglio, tu fanne con lui due. 42Dá a
chi ti domanda e a chi desidera da te un prestito non volgere le spalle.
43Avete
inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico; 44ma io
vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, 45perché
siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i
malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. 46Infatti
se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i
pubblicani? 47E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che
cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? 48Siate
voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste.
Capitolo 6
Fare l`elemosina in segreto
1Guardatevi
dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro
ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei
cieli. 2Quando dunque fai l`elemosina, non suonare la tromba
davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere
lodati dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. 3Quando
invece tu fai l`elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra,
4perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo,
che vede nel segreto, ti ricompenserà.
Pregare in segreto
5Quando
pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle
sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verità
vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. 6Tu
invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il
Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
La vera preghiera. Il Pater
7Pregando
poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a
forza di parole. 8Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa
di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate.
9Voi
dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome;
10venga
il tuo regno;
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
11Dacci
oggi il nostro pane quotidiano,
12e
rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
13e non
ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
14Se
voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste
perdonerà anche a voi; 15ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure il
Padre vostro perdonerà le vostre colpe.
Digiunare in segreto
16E
quando digiunate, non assumete aria malinconica come gli ipocriti, che si
sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano. In verità vi
dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa.
17Tu
invece, quando digiuni, profumati la testa e lavati il volto, 18perché
la gente non veda che tu digiuni, ma solo tuo Padre che è nel segreto; e il
Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
Il vero tesoro
19Non
accumulatevi tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano e dove ladri
scassinano e rubano; 20accumulatevi invece tesori nel cielo, dove né tignola
né ruggine consumano, e dove ladri non scassinano e non rubano. 21Perché
là dov`è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore.
L`occhio lucerna del corpo
22La
lucerna del corpo è l`occhio; se dunque il tuo occhio è chiaro, tutto il tuo
corpo sarà nella luce; 23ma se il tuo occhio è malato, tutto il tuo corpo sarà
tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la
tenebra!
Dio e il denaro
24Nessuno
può servire a due padroni: o odierà l`uno e amerà l`altro, o preferirà l`uno e
disprezzerà l`altro: non potete servire a Dio e a mammona.
Abbandonarsi alla Provvidenza
25Perciò
vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete,
e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non
vale più del cibo e il corpo più del vestito? 26Guardate
gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai;
eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? 27E chi
di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un`ora sola alla sua vita? 28E
perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo:
non lavorano e non filano. 29Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la
sua gloria, vestiva come uno di loro. 30Ora se Dio veste così
l`erba del campo, che oggi c`è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai
più per voi, gente di poca fede? 31Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo?
Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? 32Di tutte queste cose
si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete
bisogno. 33Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e
tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. 34Non
affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue
inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena.
Capitolo 7
Non giudicare
1Non
giudicate, per non essere giudicati; 2perché col giudizio con
cui giudicate sarete giudicati, e con la misura con la quale misurate sarete
misurati. 3Perché osservi la pagliuzza nell`occhio del tuo
fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo occhio? 4O come
potrai dire al tuo fratello: permetti che tolga la pagliuzza dal tuo occhio, mentre
nell`occhio tuo c`è la trave? 5Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e poi ci
vedrai bene per togliere la pagliuzza dall`occhio del tuo fratello.
Non profanare le cose sante
6Non
date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci,
perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi.
Efficacia della preghiera
7Chiedete
e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto; 8perché
chiunque chiede riceve, e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto. 9Chi
tra di voi al figlio che gli chiede un pane darà una pietra? 10O se
gli chiede un pesce, darà una serpe? 11Se voi dunque che
siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre
vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele domandano!
La regola d`oro
12Tutto
quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa
infatti è la Legge ed i Profeti.
Le due vie
13Entrate
per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce
alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa; 14quanto
stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e quanto
pochi sono quelli che la trovano!
I falsi profeti
15Guardatevi
dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi
rapaci. 16Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse
uva dalle spine, o fichi dai rovi? 17Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni
albero cattivo produce frutti cattivi; 18un albero buono non
può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. 19Ogni
albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco. 20Dai
loro frutti dunque li potrete riconoscere.
I veri discepoli
21Non
chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che
fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. 22Molti
mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo
nome e cacciato demòni nel tuo nome e compiuto molti miracoli nel tuo nome? 23Io
però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi
operatori di iniquità.
24Perciò
chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo
saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia. 25Cadde
la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella
casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia. 26Chiunque
ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile a un uomo stolto
che ha costruito la sua casa sulla sabbia. 27Cadde
la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella
casa, ed essa cadde, e la sua rovina fu grande».
Stupore della folla
28Quando
Gesù ebbe finito questi discorsi, le folle restarono stupite del suo
insegnamento: 29egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità e
non come i loro scribi.
Capitolo 8
III. LA PREDICAZIONE DEL REGNO DEI CIELI
1. SEZIONE NARRATIVA: DIECI MIRACOLI
Guarigione di un lebbroso
1Quando
Gesù fu sceso dal monte, molta folla lo seguiva. 2Ed
ecco venire un lebbroso e prostrarsi a lui dicendo: «Signore, se vuoi, tu puoi
sanarmi». 3E Gesù stese la mano e lo toccò dicendo: «Lo voglio,
sii sanato». E subito la sua lebbra scomparve. 4Poi Gesù
gli disse: «Guardati dal dirlo a qualcuno, ma và a mostrarti al sacerdote e
presenta l`offerta prescritta da Mosè, e ciò serva come testimonianza per
loro».
Guarigione del servo del centurione
5Entrato
in Cafarnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava: 6«Signore,
il mio servo giace in casa paralizzato e soffre terribilmente». 7Gesù
gli rispose: «Io verrò e lo curerò». 8Ma il centurione
riprese: «Signore, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto, dì
soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. 9Perché
anch`io, che sono un subalterno, ho soldati sotto di me e dico a uno: Va`, ed
egli va; e a un altro; Vieni, ed egli viene, e al mio servo: Fa` questo, ed
egli lo fa».
10All`udire
ciò, Gesù ne fu ammirato e disse a quelli che lo seguivano: «In verità vi dico,
presso nessuno in Israele ho trovato una fede così grande. 11Ora
vi dico che molti verranno dall`oriente e dall`occidente e siederanno a mensa
con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli, 12mentre
i figli del regno saranno cacciati fuori nelle tenebre, ove sarà pianto e
stridore di denti». 13E Gesù disse al centurione: «Và, e sia fatto secondo
la tua fede». In quell`istante il servo guarì.
Guarigione della suocera di Pietro
14Entrato
Gesù nella casa di Pietro, vide la suocera di lui che giaceva a letto con la
febbre. 15Le toccò la mano e la febbre scomparve; poi essa si
alzò e si mise a servirlo.
Varie guarigioni
16Venuta
la sera, gli portarono molti indemoniati ed egli scacciò gli spiriti con la sua
parola e guarì tutti i malati, 17perché si adempisse ciò che era stato detto per mezzo
del profeta Isaia:
Egli ha preso le nostre infermità
e si è
addossato le nostre malattie.
Esigenze della vocazione apostolica
18Vedendo
Gesù una gran folla intorno a sé, ordinò di passare all`altra riva. 19Allora
uno scriba si avvicinò e gli disse: «Maestro, io ti seguirò dovunque tu
andrai». 20Gli rispose Gesù: «Le volpi hanno le loro tane e gli
uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell`uomo non ha dove posare il
capo».
21E un
altro dei discepoli gli disse: «Signore, permettimi di andar prima a seppellire
mio padre». 22Ma Gesù gli rispose: «Seguimi e lascia i morti
seppellire i loro morti».
La tempesta sedata
23Essendo
poi salito su una barca, i suoi discepoli lo seguirono. 24Ed
ecco scatenarsi nel mare una tempesta così violenta che la barca era ricoperta
dalle onde; ed egli dormiva. 25Allora, accostatisi a lui, lo svegliarono dicendo:
«Salvaci, Signore, siamo perduti!». 26Ed egli disse loro: «Perché avete paura, uomini di
poca fede?» Quindi levatosi, sgridò i venti e il mare e si fece una grande
bonaccia. 27I presenti furono presi da stupore e dicevano: «Chi è
mai costui al quale i venti e il mare obbediscono?».
Gli indemoniati gadareni
28Giunto
all`altra riva, nel paese dei Gadarèni, due indemoniati, uscendo dai sepolcri,
gli vennero incontro; erano tanto furiosi che nessuno poteva più passare per
quella strada. 29Cominciarono a gridare: «Che cosa abbiamo noi in
comune con te, Figlio di Dio? Sei venuto qui prima del tempo a tormentarci?».
30A
qualche distanza da loro c`era una numerosa mandria di porci a pascolare; 31e i
demòni presero a scongiurarlo dicendo: «Se ci scacci, mandaci in quella
mandria». 32Egli disse loro: «Andate!». Ed essi, usciti dai corpi
degli uomini, entrarono in quelli dei porci: ed ecco tutta la mandria si
precipitò dal dirupo nel mare e perì nei flutti. 33I
mandriani allora fuggirono ed entrati in città raccontarono ogni cosa e il
fatto degli indemoniati. 34Tutta la città allora uscì incontro a Gesù e, vistolo,
lo pregarono che si allontanasse dal loro territorio.
Capitolo 9
Guarigione di un paralitico
1Salito
su una barca, Gesù passò all`altra riva e giunse nella sua città. 2Ed
ecco, gli portarono un paralitico steso su un letto. Gesù, vista la loro fede,
disse al paralitico: «Coraggio, figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati». 3Allora
alcuni scribi cominciarono a pensare: «Costui bestemmia». 4Ma
Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: «Perché mai pensate cose malvagie nel
vostro cuore? 5Che cosa dunque è più facile, dire: Ti sono rimessi i
peccati, o dire: Alzati e cammina? 6Ora, perché sappiate che il Figlio dell`uomo ha il
potere in terra di rimettere i peccati: alzati, disse allora il paralitico,
prendi il tuo letto e và a casa tua». 7Ed egli si alzò e andò
a casa sua. 8A quella vista, la folla fu presa da timore e rese
gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.
Chiamata di Matteo
9Andando
via di là, Gesù vide un uomo, seduto al banco delle imposte, chiamato Matteo, e
gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
Pasto con i peccatori
10Mentre
Gesù sedeva a mensa in casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e si
misero a tavola con lui e con i discepoli. 11Vedendo
ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Perché il vostro maestro mangia
insieme ai pubblicani e ai peccatori?». 12Gesù li udì e disse:
«Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. 13Andate
dunque e imparate che cosa significhi: Misericordia io voglio e non sacrificio.
Infatti non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».
Discussione sul digiuno
14Allora
gli si accostarono i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché, mentre noi e
i farisei digiuniamo, i tuoi discepoli non digiunano?». 15E
Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto mentre lo
sposo è con loro? Verranno però i giorni quando lo sposo sarà loro tolto e
allora digiuneranno.
16Nessuno
mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio, perché il rattoppo
squarcia il vestito e si fa uno strappo peggiore. 17Né si
mette vino nuovo in otri vecchi, altrimenti si rompono gli otri e il vino si
versa e gli otri van perduti. Ma si versa vino nuovo in otri nuovi, e così
l`uno e gli altri si conservano».
Guarigione dell`emorroissa e risurrezione della figlia
di un capo
18Mentre
diceva loro queste cose, giunse uno dei capi che gli si prostrò innanzi e gli
disse: «Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni, imponi la tua mano sopra di
lei ed essa vivrà». 19Alzatosi, Gesù lo seguiva con i suoi discepoli.
20Ed
ecco una donna, che soffriva d`emorragia da dodici anni, gli si accostò alle
spalle e toccò il lembo del suo mantello. 21Pensava
infatti: «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò guarita». 22Gesù,
voltatosi, la vide e disse: «Coraggio, figliola, la tua fede ti ha guarita». E
in quell`istante la donna guarì.
23Arrivato
poi Gesù nella casa del capo e veduti i flautisti e la gente in agitazione,
disse: 24«Ritiratevi, perché la fanciulla non è morta, ma
dorme». Quelli si misero a deriderlo. 25Ma dopo che fu
cacciata via la gente egli entrò, le prese la mano e la fanciulla si alzò. 26E se
ne sparse la fama in tutta quella regione.
Guarigione di due ciechi
27Mentre
Gesù si allontanava di là, due ciechi lo seguivano urlando: «Figlio di Davide,
abbi pietà di noi». 28Entrato in casa, i ciechi gli si accostarono, e Gesù
disse loro: «Credete voi che io possa fare questo?». Gli risposero: «Sì, o
Signore!». 29Allora toccò loro gli occhi e disse: «Sia fatto a voi
secondo la vostra fede». 30E si aprirono loro gli occhi. Quindi Gesù li ammonì
dicendo: «Badate che nessuno lo sappia!». 31Ma
essi, appena usciti, ne sparsero la fama in tutta quella regione.
Guarigione di un muto indemoniato
32Usciti
costoro, gli presentarono un muto indemoniato. 33Scacciato
il demonio, quel muto cominciò a parlare e la folla presa da stupore diceva:
«Non si è mai vista una cosa simile in Israele!». 34Ma i
farisei dicevano: «Egli scaccia i demòni per opera del principe dei demòni».
Miseria delle folle
35Gesù
andava attorno per tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro
sinagoghe, predicando il vangelo del regno e curando ogni malattia e infermità.
36Vedendo le folle ne sentì compassione, perché erano
stanche e sfinite, come pecore senza pastore. 37Allora
disse ai suoi discepoli: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi! 38Pregate
dunque il padrone della messe che mandi operai nella sua messe!».
Capitolo 10
2. DISCORSO APOSTOLICO
Missione dei Dodici
1Chiamati
a sé i dodici discepoli, diede loro il potere di scacciare gli spiriti immondi
e di guarire ogni sorta di malattie e d`infermità.
2I nomi
dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea, suo
fratello; Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello, 3Filippo
e Bartolomeo, Tommaso e Matteo il pubblicano, Giacomo di Alfeo e Taddeo, 4Simone
il Cananeo e Giuda l`Iscariota, che poi lo tradì.
5Questi
dodici Gesù li inviò dopo averli così istruiti:
«Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei
Samaritani; 6rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa
d`Israele. 7E strada facendo, predicate che il regno dei cieli è
vicino. 8Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i
lebbrosi, cacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. 9Non
procuratevi oro, né argento, né moneta di rame nelle vostre cinture, 10né
bisaccia da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché l`operaio
ha diritto al suo nutrimento.
11In
qualunque città o villaggio entriate, fatevi indicare se vi sia qualche persona
degna, e lì rimanete fino alla vostra partenza. 12Entrando
nella casa, rivolgetele il saluto. 13Se quella casa ne sarà degna, la vostra pace scenda
sopra di essa; ma se non ne sarà degna, la vostra pace ritorni a voi. 14Se
qualcuno poi non vi accoglierà e non darà ascolto alle vostre parole, uscite da
quella casa o da quella città e scuotete la polvere dai vostri piedi. 15In
verità vi dico, nel giorno del giudizio il paese di Sòdoma e Gomorra avrà una
sorte più sopportabile di quella città.
I missionari saranno perseguitati
16Ecco:
io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti
e semplici come le colombe. 17Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai
loro tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; 18e
sarete condotti davanti ai governatori e ai re per causa mia, per dare
testimonianza a loro e ai pagani. 19E quando vi consegneranno nelle loro mani, non
preoccupatevi di come o di che cosa dovrete dire, perché vi sarà suggerito in
quel momento ciò che dovrete dire: 20non siete infatti voi a parlare, ma è lo Spirito del
Padre vostro che parla in voi.
21Il
fratello darà a morte il fratello e il padre il figlio, e i figli insorgeranno
contro i genitori e li faranno morire. 22E sarete odiati da
tutti a causa del mio nome; ma chi persevererà sino alla fine sarà salvato. 23Quando
vi perseguiteranno in una città, fuggite in un`altra; in verità vi dico: non
avrete finito di percorrere le città di Israele, prima che venga il Figlio
dell`uomo.
24Un
discepolo non è da più del maestro, né un servo da più del suo padrone; 25è
sufficiente per il discepolo essere come il suo maestro e per il servo come il
suo padrone. Se hanno chiamato Beelzebùl il padrone di casa, quanto più i suoi
familiari!
Parlare apertamente e senza timore
26Non
li temete dunque, poiché non v`è nulla di nascosto che non debba essere svelato,
e di segreto che non debba essere manifestato. 27Quello
che vi dico nelle tenebre ditelo nella luce, e quello che ascoltate
all`orecchio predicatelo sui tetti. 28E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo,
ma non hanno potere di uccidere l`anima; temete piuttosto colui che ha il
potere di far perire e l`anima e il corpo nella Geenna. 29Due
passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure neanche uno di essi cadrà a
terra senza che il Padre vostro lo voglia.
30Quanto
a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati; 31non
abbiate dunque timore: voi valete più di molti passeri!
32Chi
dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch`io lo riconoscerò davanti al
Padre mio che è nei cieli; 33chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch`io
lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli.
Gesù causa di dissensi
34Non
crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a
portare pace, ma una spada. 35Sono venuto infatti a separare
il figlio dal padre, la figlia dalla madre,
la nuora dalla
suocera:
36e i
nemici dell`uomo saranno quelli della sua casa.
Rinnegarsi per seguire Gesù
37Chi
ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la
figlia più di me non è degno di me; 38chi non prende la sua croce e non mi segue, non è
degno di me. 39Chi avrà trovato la sua vita, la perderà: e chi avrà
perduto la sua vita per causa mia, la troverà.
Conclusione del discorso apostolico
40Chi
accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato. 41Chi
accoglie un profeta come profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi
accoglie un giusto come giusto, avrà la ricompensa del giusto. 42E chi
avrà dato anche solo un bicchiere di acqua fresca a uno di questi piccoli, perché
è mio discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa».
Capitolo 11
IV. IL MISTERO DEL REGNO DEI CIELI
1. SEZIONE NARRATIVA
1Quando
Gesù ebbe terminato di dare queste istruzioni ai suoi dodici discepoli, partì
di là per insegnare e predicare nelle loro città.
Domanda di Giovanni Battista e testimonianza che gli
rende Gesù
2Giovanni
intanto, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo,
mandò a dirgli per mezzo dei suoi discepoli: 3«Sei
tu colui che deve venire o dobbiamo attenderne un altro?». 4Gesù
rispose: «Andate e riferite a Giovanni ciò che voi udite e vedete: 5 I
ciechi ricuperano la vista, gli storpi camminano, i lebbrosi sono guariti, i
sordi riacquistano l`udito, i morti risuscitano, ai poveri è predicata la buona
novella, 6e beato colui che non si scandalizza di me». 7Mentre
questi se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa
siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? 8Che
cosa dunque siete andati a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Coloro che
portano morbide vesti stanno nei palazzi dei re! 9E
allora, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, vi dico, anche più di
un profeta. 10Egli è colui, del quale sta scritto:
Ecco, io mando davanti a te il mio messaggero
che preparerà
la tua via davanti a te.
11In
verità vi dico: tra i nati di donna non è sorto uno più grande di Giovanni il
Battista; tuttavia il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui. 12Dai
giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli soffre violenza
e i violenti se ne impadroniscono. 13La Legge e tutti i Profeti infatti hanno profetato
fino a Giovanni. 14E se lo volete accettare, egli è quell`Elia che deve
venire. 15Chi ha orecchi intenda.
Giudizio di Gesù sulla sua generazione
16Ma a
chi paragonerò io questa generazione? Essa è simile a quei fanciulli seduti
sulle piazze che si rivolgono agli altri compagni e dicono:
17Vi
abbiamo suonato il flauto e non avete ballato,
abbiamo cantato un lamento e non avete pianto.
18E`
venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e hanno detto: Ha un demonio. 19E`
venuto il Figlio dell`uomo, che mangia e beve, e dicono: Ecco un mangione e un
beone, amico dei pubblicani e dei peccatori. Ma alla sapienza è stata resa
giustizia dalle sue opere».
Sventura alle città delle sponde del lago
20Allora
si mise a rimproverare le città nelle quali aveva compiuto il maggior numero di
miracoli, perché non si erano convertite: 21«Guai
a te, Corazin! Guai a te, Betsàida. Perché, se a Tiro e a Sidone fossero stati
compiuti i miracoli che sono stati fatti in mezzo a voi, già da tempo avrebbero
fatto penitenza, ravvolte nel cilicio e nella cenere. 22Ebbene
io ve lo dico: Tiro e Sidone nel giorno del giudizio avranno una sorte meno
dura della vostra. 23E tu, Cafarnao,
sarai forse innalzata fino al cielo?
Fino agli
inferi precipiterai!
Perché, se in Sòdoma fossero avvenuti i miracoli
compiuti in te, oggi ancora essa esisterebbe! 24Ebbene
io vi dico: Nel giorno del giudizio avrà una sorte meno dura della tua!».
Il vangelo rivelato ai semplici.
Il Padre e il Figlio
25In
quel tempo Gesù disse: «Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra,
perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai
rivelate ai piccoli. 26Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te. 27Tutto
mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e
nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia
rivelare.
Gesù Signore dal giogo leggero
28Venite
a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. 29Prendete
il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e
troverete ristoro per le vostre anime. 30Il mio giogo infatti è
dolce e il mio carico leggero».
Capitolo 12
Le spighe strappate
1In
quel tempo Gesù passò tra le messi in giorno di sabato, e i suoi discepoli
ebbero fame e cominciarono a cogliere spighe e le mangiavano. 2Ciò
vedendo, i farisei gli dissero: «Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello
che non è lecito fare in giorno di sabato». 3Ed
egli rispose: «Non avete letto quello che fece Davide quando ebbe fame insieme
ai suoi compagni? 4Come entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani
dell`offerta, che non era lecito mangiare né a lui né ai suoi compagni, ma solo
ai sacerdoti? 5O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato
i sacerdoti nel tempio infrangono il sabato e tuttavia sono senza colpa? 6Ora io
vi dico che qui c`è qualcosa più grande del tempio. 7Se
aveste compreso che cosa significa: Misericordia io voglio e non sacrificio,
non avreste condannato individui senza colpa. 8Perché
il Figlio dell`uomo è signore del sabato».
Guarigione di un uomo dalla mano inaridita
9Allontanatosi
di là, andò nella loro sinagoga. 10Ed ecco, c`era un uomo che aveva una mano inaridita,
ed essi chiesero a Gesù: «E` permesso curare di sabato?». Dicevano ciò per
accusarlo. 11Ed egli disse loro: «Chi tra voi, avendo una pecora,
se questa gli cade di sabato in una fossa, non l`afferra e la tira fuori? 12Ora,
quanto è più prezioso un uomo di una pecora! Perciò è permesso fare del bene
anche di sabato». 13E rivolto all`uomo, gli disse: «Stendi la mano». Egli
la stese, e quella ritornò sana come l`altra. 14I
farisei però, usciti, tennero consiglio contro di lui per toglierlo di mezzo.
Gesù è il "servo del Signore"
15Ma
Gesù, saputolo, si allontanò di là. Molti lo seguirono ed egli guarì tutti, 16ordinando
loro di non divulgarlo, 17perché si adempisse ciò che era stato detto dal
profeta Isaia:
18 Ecco
il mio servo che io ho scelto;
il mio
prediletto, nel quale mi sono compiaciuto.
Porrò il mio spirito sopra di lui
e annunzierà
la giustizia alle genti.
19 Non
contenderà, né griderà,
né si udrà
sulle piazze la sua voce.
20 La
canna infranta non spezzerà,
non spegnerà
il lucignolo fumigante,
finché abbia
fatto trionfare la giustizia;
21 nel
suo nome spereranno le genti.
Gesù e Beelzebùl
22In
quel tempo gli fu portato un indemoniato, cieco e muto, ed egli lo guarì,
sicché il muto parlava e vedeva. 23E tutta la folla era sbalordita e diceva: «Non è forse
costui il figlio di Davide?». 24Ma i farisei, udendo questo, presero a dire: «Costui
scaccia i demòni in nome di Beelzebùl, principe dei demòni».
25Ma
egli, conosciuto il loro pensiero, disse loro: «Ogni regno discorde cade in
rovina e nessuna città o famiglia discorde può reggersi. 26Ora,
se satana scaccia satana, egli è discorde con se stesso; come potrà dunque
reggersi il suo regno? 27E se io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl, i
vostri figli in nome di chi li scacciano? Per questo loro stessi saranno i
vostri giudici. 28Ma se io scaccio i demòni per virtù dello Spirito di
Dio, è certo giunto fra voi il regno di Dio. 29Come
potrebbe uno penetrare nella casa dell`uomo forte e rapirgli le sue cose, se
prima non lo lega? Allora soltanto gli potrà saccheggiare la casa. 30Chi
non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde. 31Perciò
io vi dico: Qualunque peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini, ma la
bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata. 32A
chiunque parlerà male del Figlio dell`uomo sarà perdonato; ma la bestemmia
contro lo Spirito, non gli sarà perdonata né in questo secolo, né in quello
futuro.
Le parole rivelano il cuore
33Se
prendete un albero buono, anche il suo frutto sarà buono; se prendete un albero
cattivo, anche il suo frutto sarà cattivo: dal frutto infatti si conosce
l`albero. 34Razza di vipere, come potete dire cose buone, voi che
siete cattivi? Poiché la bocca parla dalla pienezza del cuore. 35L`uomo
buono dal suo buon tesoro trae cose buone, mentre l`uomo cattivo dal suo
cattivo tesoro trae cose cattive. 36Ma io vi dico che di ogni parola infondata gli uomini
renderanno conto nel giorno del giudizio; 37poiché
in base alle tue parole sarai giustificato e in base alle tue parole sarai
condannato».
Il segno di Giona
38Allora
alcuni scribi e farisei lo interrogarono: «Maestro, vorremmo che tu ci facessi
vedere un segno». Ed egli rispose: 39«Una generazione perversa e adultera pretende un
segno! Ma nessun segno le sarà dato, se non il segno di Giona profeta. 40Come
infatti Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il
Figlio dell`uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra. 41Quelli
di Nìnive si alzeranno a giudicare questa generazione e la condanneranno,
perché essi si convertirono alla predicazione di Giona. Ecco, ora qui c`è più
di Giona! 42La regina del sud si leverà a giudicare questa
generazione e la condannerà, perché essa venne dall`estremità della terra per
ascoltare la sapienza di Salomone; ecco, ora qui c`è più di Salomone!
Ritorno offensivo dello spirito immondo
43Quando
lo spirito immondo esce da un uomo, se ne va per luoghi aridi cercando
sollievo, ma non ne trova. 44Allora dice: Ritornerò alla mia abitazione, da cui
sono uscito. E tornato la trova vuota, spazzata e adorna. 45Allora
va, si prende sette altri spiriti peggiori ed entra a prendervi dimora; e la
nuova condizione di quell`uomo diventa peggiore della prima. Così avverrà anche
a questa generazione perversa».
I veri parenti di Gesù
46Mentre
egli parlava ancora alla folla, sua madre e i suoi fratelli, stando fuori in
disparte, cercavano di parlargli. 47Qualcuno gli disse: «Ecco di fuori tua madre e i tuoi
fratelli che vogliono parlarti». 48Ed egli, rispondendo a chi lo informava, disse: «Chi è
mia madre e chi sono i miei fratelli?». 49Poi stendendo la mano
verso i suoi discepoli disse: «Ecco mia madre ed ecco i miei fratelli; 50perché
chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, questi è per me fratello,
sorella e madre».
Capitolo 13
2. DISCORSO PARABOLICO
Introduzione
1Quel
giorno Gesù uscì di casa e si sedette in riva al mare. 2Si
cominciò a raccogliere attorno a lui tanta folla che dovette salire su una
barca e là porsi a sedere, mentre tutta la folla rimaneva sulla spiaggia.
3Egli
parlò loro di molte cose in parabole.
Parabola del seminatore
E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare. 4E
mentre seminava una parte del seme cadde sulla strada e vennero gli uccelli e
la divorarono. 5Un`altra parte cadde in luogo sassoso, dove non c`era
molta terra; subito germogliò, perché il terreno non era profondo. 6Ma,
spuntato il sole, restò bruciata e non avendo radici si seccò. 7Un`altra
parte cadde sulle spine e le spine crebbero e la soffocarono. 8Un`altra
parte cadde sulla terra buona e diede frutto, dove il cento, dove il sessanta,
dove il trenta. 9Chi ha orecchi intenda».
Perchè Gesù parla in parabole
10Gli
si avvicinarono allora i discepoli e gli dissero: «Perché parli loro in
parabole?».
11Egli
rispose: «Perché a voi è dato di conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a
loro non è dato. 12Così a chi ha sarà dato e sarà nell`abbondanza; e a
chi non ha sarà tolto anche quello che ha. 13Per
questo parlo loro in parabole: perché pur vedendo non vedono, e pur udendo non
odono e non comprendono. 14E così si adempie per loro la profezia di Isaia che
dice:
Voi udrete, ma non comprenderete,
guarderete, ma
non vedrete.
15
Perché il cuore di questo popolo
si è indurito,
son diventati duri di orecchi,
e hanno chiuso
gli occhi,
per non vedere
con gli occhi,
non sentire
con gli orecchi
e non
intendere con il cuore e convertirsi,
e io li
risani.
16Ma
beati i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché sentono. 17In
verità vi dico: molti profeti e giusti hanno desiderato vedere ciò che voi
vedete, e non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, e non l`udirono!
Spiegazione della parabola del seminatore
18Voi
dunque intendete la parabola del seminatore: 19tutte
le volte che uno ascolta la parola del regno e non la comprende, viene il
maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore: questo è il seme
seminato lungo la strada. 20Quello che è stato seminato nel terreno sassoso è
l`uomo che ascolta la parola e subito l`accoglie con gioia, 21ma
non ha radice in sé ed è incostante, sicché appena giunge una tribolazione o
persecuzione a causa della parola, egli ne resta scandalizzato. 22Quello
seminato tra le spine è colui che ascolta la parola, ma la preoccupazione del
mondo e l`inganno della ricchezza soffocano la parola ed essa non dá frutto. 23Quello
seminato nella terra buona è colui che ascolta la parola e la comprende; questi
dá frutto e produce ora il cento, ora il sessanta, ora il trenta».
Parabola della zizzania
24Un`altra
parabola espose loro così: «Il regno dei cieli si può paragonare a un uomo che
ha seminato del buon seme nel suo campo. 25Ma mentre tutti
dormivano venne il suo nemico, seminò zizzania in mezzo al grano e se ne andò. 26Quando
poi la messe fiorì e fece frutto, ecco apparve anche la zizzania. 27Allora
i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: Padrone, non hai seminato
del buon seme nel tuo campo? Da dove viene dunque la zizzania? 28Ed
egli rispose loro: Un nemico ha fatto questo. E i servi gli dissero: Vuoi
dunque che andiamo a raccoglierla? 29No, rispose, perché non succeda che, cogliendo la
zizzania, con essa sradichiate anche il grano. 30Lasciate
che l`una e l`altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della
mietitura dirò ai mietitori: Cogliete prima la zizzania e legatela in fastelli
per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio».
Parabola del grano di senapa
31Un`altra
parabola espose loro: «Il regno dei cieli si può paragonare a un granellino di
senapa, che un uomo prende e semina nel suo campo. 32Esso
è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande degli
altri legumi e diventa un albero, tanto che vengono gli uccelli del cielo e si
annidano fra i suoi rami».
Parabola del lievito
33Un`altra
parabola disse loro: «Il regno dei cieli si può paragonare al lievito, che una
donna ha preso e impastato con tre misure di farina perché tutta si fermenti».
Le folle ascoltano solo parabole
34Tutte
queste cose Gesù disse alla folla in parabole e non parlava ad essa se non in
parabole, 35perché si adempisse ciò che era stato detto dal
profeta:
Aprirò la mia bocca in parabole,
proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del
mondo.
Spiegazione della parabola della zizzania
36Poi
Gesù lasciò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si accostarono per
dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo». 37Ed
egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell`uomo. 38Il
campo è il mondo. Il seme buono sono i figli del regno; la zizzania sono i
figli del maligno, 39e il nemico che l`ha seminata è il diavolo. La
mietitura rappresenta la fine del mondo, e i mietitori sono gli angeli. 40Come
dunque si raccoglie la zizzania e si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine
del mondo. 41Il Figlio dell`uomo manderà i suoi angeli, i quali
raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti gli operatori di
iniquità 42e li getteranno nella fornace ardente dove sarà pianto
e stridore di denti. 43Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno
del Padre loro. Chi ha orecchi, intenda!
Parabole del tesoro e della perla
44Il
regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova e
lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, e vende tutti i suoi averi e
compra quel campo.
45Il
regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca di perle preziose; 46trovata
una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra.
Parabola della rete
47Il
regno dei cieli è simile anche a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni
genere di pesci. 48Quando è piena, i pescatori la tirano a riva e poi,
sedutisi, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. 49Così
sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni
50e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà
pianto e stridore di denti.
Conclusione
51Avete
capito tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». 52Ed
egli disse loro: «Per questo ogni scriba divenuto discepolo del regno dei cieli
è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose
antiche».
V. LA CHIESA, PRIMIZIA DEL REGNO DEI CIELI
1. SEZIONE NARRATIVA
Visita a Nazaret
53Terminate
queste parabole, Gesù partì di là 54e venuto nella sua patria insegnava nella loro
sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove mai viene a costui
questa sapienza e questi miracoli? 55Non è egli forse il figlio del carpentiere? Sua madre
non si chiama Maria e i suoi fratelli Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? 56E le
sue sorelle non sono tutte fra noi? Da dove gli vengono dunque tutte queste
cose?». 57E si scandalizzavano per causa sua. Ma Gesù disse
loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». 58E non
fece molti miracoli a causa della loro incredulità.
Capitolo 14
Erode e Gesù
1In
quel tempo il tetrarca Erode ebbe notizia della fama di Gesù. 2Egli
disse ai suoi cortigiani: «Costui è Giovanni il Battista risuscitato dai morti;
per ciò la potenza dei miracoli opera in lui».
Esecuzione di Giovanni Battista
3Erode
aveva arrestato Giovanni e lo aveva fatto incatenare e gettare in prigione per
causa di Erodìade, moglie di Filippo suo fratello. 4Giovanni
infatti gli diceva: «Non ti è lecito tenerla!». 5Benché
Erode volesse farlo morire, temeva il popolo perché lo considerava un profeta.
6Venuto
il compleanno di Erode, la figlia di Erodìade danzò in pubblico e piacque tanto
a Erode 7che egli le promise con giuramento di darle tutto
quello che avesse domandato. 8Ed essa, istigata dalla madre, disse: «Dammi qui, su
un vassoio, la testa di Giovanni il Battista». 9Il re
ne fu contristato, ma a causa del giuramento e dei commensali ordinò che le
fosse data 10e mandò a decapitare Giovanni nel carcere. 11La
sua testa venne portata su un vassoio e fu data alla fanciulla, ed ella la
portò a sua madre. 12I suoi discepoli andarono a prendere il cadavere, lo
seppellirono e andarono a informarne Gesù.
Prima moltiplicazione dei pani
13Udito
ciò, Gesù partì di là su una barca e si ritirò in disparte in un luogo deserto.
Ma la folla, saputolo, lo seguì a piedi dalle città. 14Egli,
sceso dalla barca, vide una grande folla e sentì compassione per loro e guarì i
loro malati.
15Sul
far della sera, gli si accostarono i discepoli e gli dissero: «Il luogo è
deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi
da mangiare». 16Ma Gesù rispose: «Non occorre che vadano; date loro
voi stessi da mangiare». 17Gli risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due
pesci!». 18Ed egli disse: «Portatemeli qua». 19E
dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull`erba, prese i cinque pani e i due
pesci e, alzati gli occhi al cielo, pronunziò la benedizione, spezzò i pani e
li diede ai discepoli e i discepoli li distribuirono alla folla. 20Tutti
mangiarono e furono saziati; e portarono via dodici ceste piene di pezzi
avanzati. 21Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila
uomini, senza contare le donne e i bambini.
Gesù cammina sulle acque e Pietro con lui
22Subito
dopo ordinò ai discepoli di salire sulla barca e di precederlo sull`altra
sponda, mentre egli avrebbe congedato la folla. 23Congedata
la folla, salì sul monte, solo, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava
ancora solo lassù.
24La
barca intanto distava già qualche miglio da terra ed era agitata dalle onde, a
causa del vento contrario. 25Verso la fine della notte egli venne verso di loro
camminando sul mare. 26I discepoli, a vederlo camminare sul mare, furono
turbati e dissero: «E` un fantasma» e si misero a gridare dalla paura. 27Ma
subito Gesù parlò loro: «Coraggio, sono io, non abbiate paura». 28Pietro
gli disse: «Signore, se sei tu, comanda che io venga da te sulle acque». 29Ed
egli disse: «Vieni!». Pietro, scendendo dalla barca, si mise a camminare sulle
acque e andò verso Gesù. 30Ma per la violenza del vento, s`impaurì e, cominciando
ad affondare, gridò: «Signore, salvami!». 31E
subito Gesù stese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché
hai dubitato?».
32Appena
saliti sulla barca, il vento cessò. 33Quelli che erano sulla barca gli si prostrarono
davanti, esclamando: «Tu sei veramente il Figlio di Dio!».
Guarigioni nel paese di Genèsaret
34Compiuta
la traversata, approdarono a Genèsaret. 35E la gente del luogo,
riconosciuto Gesù, diffuse la notizia in tutta la regione; gli portarono tutti
i malati, 36e lo pregavano di poter toccare almeno l`orlo del suo
mantello. E quanti lo toccavano guarivano.
Capitolo 15
Discussioni sulle tradizioni farisaiche
1In quel
tempo vennero a Gesù da Gerusalemme alcuni farisei e alcuni scribi e gli
dissero: 2«Perché i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione
degli antichi? Poiché non si lavano le mani quando prendono cibo!». 3Ed
egli rispose loro: «Perché voi trasgredite il comandamento di Dio in nome della
vostra tradizione? 4Dio ha detto:
Onora il padre e la madre
e inoltre:
Chi maledice
il padre e la madre sia messo a morte.
5Invece
voi asserite: Chiunque dice al padre o alla madre: Ciò con cui ti dovrei
aiutare è offerto a Dio, 6non è più tenuto a onorare suo padre o sua madre. Così
avete annullato la parola di Dio in nome della vostra tradizione. 7Ipocriti!
Bene ha profetato di voi Isaia, dicendo:
8
Questo popolo mi onora con le labbra
ma il suo
cuore è lontano da me.
9
Invano essi mi rendono culto,
insegnando
dottrine che sono precetti di uomini».
Insegnamento sul puro e sull`impuro
10Poi
riunita la folla disse: «Ascoltate e intendete! 11Non
quello che entra nella bocca rende impuro l`uomo, ma quello che esce dalla
bocca rende impuro l`uomo!».
12Allora
i discepoli gli si accostarono per dirgli: «Sai che i farisei si sono
scandalizzati nel sentire queste parole?». 13Ed
egli rispose: «Ogni pianta che non è stata piantata dal mio Padre celeste sarà
sradicata. 14Lasciateli! Sono ciechi e guide di ciechi. E quando un
cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso!». 15Pietro
allora gli disse: «Spiegaci questa parabola». 16Ed
egli rispose: «Anche voi siete ancora senza intelletto? 17Non
capite che tutto ciò che entra nella bocca, passa nel ventre e va a finire
nella fogna? 18Invece ciò che esce dalla bocca proviene dal cuore.
Questo rende immondo l`uomo. 19Dal cuore, infatti, provengono i propositi malvagi,
gli omicidi, gli adultèri, le prostituzioni, i furti, le false testimonianze,
le bestemmie. 20Queste sono le cose che rendono immondo l`uomo, ma il
mangiare senza lavarsi le mani non rende immondo l`uomo».
Guarigione della figlia di una Cananèa
21Partito
di là, Gesù si diresse verso le parti di Tiro e Sidone. 22Ed
ecco una donna Cananèa, che veniva da quelle regioni, si mise a gridare: «Pietà
di me, Signore, figlio di Davide. Mia figlia è crudelmente tormentata da un
demonio». 23Ma egli non le rivolse neppure una parola.
Allora i discepoli gli si accostarono implorando:
«Esaudiscila, vedi come ci grida dietro». 24Ma
egli rispose: «Non sono stato inviato che alle pecore perdute della casa di
Israele». 25Ma quella venne e si prostrò dinanzi a lui dicendo:
«Signore, aiutami!». 26Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei
figli per gettarlo ai cagnolini». 27«E` vero, Signore, disse la donna, ma anche i
cagnolini si cibano delle briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni». 28Allora
Gesù le replicò: «Donna, davvero grande è la tua fede! Ti sia fatto come
desideri». E da quell`istante sua figlia fu guarita.
Molte guarigioni presso il lago
29Allontanatosi
di là, Gesù giunse presso il mare di Galilea e, salito sul monte, si fermò là. 30Attorno
a lui si radunò molta folla recando con sé zoppi, storpi, ciechi, sordi e molti
altri malati; li deposero ai suoi piedi, ed egli li guarì. 31E la
folla era piena di stupore nel vedere i muti che parlavano, gli storpi
raddrizzati, gli zoppi che camminavano e i ciechi che vedevano. E glorificava
il Dio di Israele.
Seconda moltiplicazione dei pani
32Allora
Gesù chiamò a sé i discepoli e disse: «Sento compassione di questa folla: ormai
da tre giorni mi vengono dietro e non hanno da mangiare. Non voglio rimandarli
digiuni, perché non svengano lungo la strada». 33E i
discepoli gli dissero: «Dove potremo noi trovare in un deserto tanti pani da
sfamare una folla così grande?». 34Ma Gesù domandò: «Quanti pani avete?». Risposero:
«Sette, e pochi pesciolini». 35Dopo aver ordinato alla folla di sedersi per terra, 36Gesù
prese i sette pani e i pesci, rese grazie, li spezzò, li dava ai discepoli, e i
discepoli li distribuivano alla folla. 37Tutti mangiarono e
furono saziati. Dei pezzi avanzati portarono via sette sporte piene. 38Quelli
che avevano mangiato erano quattromila uomini, senza contare le donne e i
bambini. 39Congedata la folla, Gesù salì sulla barca e andò nella
regione di Magadàn.
Capitolo 16
Si domanda a Gesù un segno dal cielo
1I
farisei e i sadducei si avvicinarono per metterlo alla prova e gli chiesero che
mostrasse loro un segno dal cielo. 2Ma egli rispose: «Quando si fa sera, voi dite: Bel
tempo, perché il cielo rosseggia; 3e al mattino: Oggi burrasca, perché il cielo è rosso
cupo. Sapete dunque interpretare l`aspetto del cielo e non sapete distinguere i
segni dei tempi? 4Una generazione perversa e adultera cerca un segno, ma
nessun segno le sarà dato se non il segno di Giona». E lasciatili, se ne andò.
Il lievito dei farisei e dei sadducei
5Nel
passare però all`altra riva, i discepoli avevano dimenticato di prendere il
pane. 6Gesù disse loro: «Fate bene attenzione e guardatevi
dal lievito dei farisei e dei sadducei». 7Ma essi parlavano tra
loro e dicevano: «Non abbiamo preso il pane!». 8Accortosene,
Gesù chiese: «Perché, uomini di poca fede, andate dicendo che non avete il
pane? 9Non capite ancora e non ricordate i cinque pani per i
cinquemila e quante ceste avete portato via? 10E
neppure i sette pani per i quattromila e quante sporte avete raccolto? 11Come
mai non capite ancora che non alludevo al pane quando vi ho detto: Guardatevi
dal lievito dei farisei e dei sadducei?». 12Allora
essi compresero che egli non aveva detto che si guardassero dal lievito del
pane, ma dalla dottrina dei farisei e dei sadducei.
Professione di fede e primato di Pietro
13Essendo
giunto Gesù nella regione di Cesarèa di Filippo, chiese ai suoi discepoli: «La
gente chi dice che sia il Figlio dell`uomo?». 14Risposero:
«Alcuni Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei
profeti». 15Disse loro: «Voi chi dite che io sia?». 16Rispose
Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». 17E
Gesù: «Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te
l`hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli. 18E io
ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte
degli inferi non prevarranno contro di essa. 19A te
darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà
legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei
cieli».
20Allora
ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo.
Primo annunzio della passione
21Da
allora Gesù cominciò a dire apertamente ai suoi discepoli che doveva andare a
Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei sommi sacerdoti e
degli scribi, e venire ucciso e risuscitare il terzo giorno. 22Ma
Pietro lo trasse in disparte e cominciò a protestare dicendo: «Dio te ne
scampi, Signore; questo non ti accadrà mai». 23Ma
egli, voltandosi, disse a Pietro: «Lungi da me, satana! Tu mi sei di scandalo,
perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!».
Condizioni per seguire Gesù
24Allora
Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se
stesso, prenda la sua croce e mi segua.
25Perché
chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita
per causa mia, la troverà. 26Qual vantaggio infatti avrà l`uomo se guadagnerà il
mondo intero, e poi perderà la propria anima? O che cosa l`uomo potrà dare in
cambio della propria anima? 27Poiché il Figlio dell`uomo verrà nella gloria del
Padre suo, con i suoi angeli, e renderà a ciascuno secondo le sue azioni. 28In
verità vi dico: vi sono alcuni tra i presenti che non morranno finché non
vedranno il Figlio dell`uomo venire nel suo regno».
Capitolo 17
La trasfigurazione
1Sei
giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li
condusse in disparte, su un alto monte. 2E fu trasfigurato
davanti a loro; il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero
candide come la luce. 3 Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano
con lui. 4Pietro prese allora la parola e disse a Gesù:
«Signore, è bello per noi restare qui; se vuoi, farò qui tre tende, una per te,
una per Mosè e una per Elia». 5Egli stava ancora parlando quando una nuvola luminosa
li avvolse con la sua ombra. Ed ecco una voce che diceva: «Questi è il Figlio
mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo». 6All`udire
ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore.
7Ma Gesù si avvicinò e, toccatili, disse: «Alzatevi e
non temete». 8Sollevando gli occhi non videro più nessuno, se non
Gesù solo.
Domanda su Elia
9E
mentre discendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di
questa visione, finché il Figlio dell`uomo non sia risorto dai morti».
10Allora
i discepoli gli domandarono: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve
venire Elia?». 11Ed egli rispose: «Sì, verrà Elia e ristabilirà ogni
cosa. 12Ma io vi dico: Elia è già venuto e non l`hanno
riconosciuto; anzi, l`hanno trattato come hanno voluto. Così anche il Figlio
dell`uomo dovrà soffrire per opera loro». 13Allora
i discepoli compresero che egli parlava di Giovanni il Battista.
L`epilettico indemoniato
14Appena
ritornati presso la folla, si avvicinò a Gesù un uomo 15che,
gettatosi in ginocchio, gli disse: «Signore, abbi pietà di mio figlio. Egli è
epilettico e soffre molto; cade spesso nel fuoco e spesso anche nell`acqua; 16l`ho
già portato dai tuoi discepoli, ma non hanno potuto guarirlo». 17E
Gesù rispose: «O generazione incredula e perversa! Fino a quando starò con voi?
Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatemelo qui». 18E
Gesù gli parlò minacciosamente, e il demonio uscì da lui e da quel momento il
ragazzo fu guarito.
19Allora
i discepoli, accostatisi a Gesù in disparte, gli chiesero: «Perché noi non
abbiamo potuto scacciarlo?». 20Ed egli rispose: «Per la vostra poca fede. In verità
vi dico: se avrete fede pari a un granellino di senapa, potrete dire a questo
monte: spostati da qui a là, ed esso si sposterà, e niente vi sarà impossibile.
21Questa razza di demòni non si scaccia se non con la
preghiera e il digiuno».
Secondo annunzio della passione
22Mentre
si trovavano insieme in Galilea, Gesù disse loro: «Il Figlio dell`uomo sta per
esser consegnato nelle mani degli uomini 23e lo uccideranno, ma
il terzo giorno risorgerà». Ed essi furono molto rattristati.
La tassa per il tempio pagata da Gesù e da Pietro
24Venuti
a Cafarnao, si avvicinarono a Pietro gli esattori della tassa per il tempio e
gli dissero: «Il vostro maestro non paga la tassa per il tempio?». 25Rispose:
«Sì». Mentre entrava in casa, Gesù lo prevenne dicendo: «Che cosa ti pare,
Simone? I re di questa terra da chi riscuotono le tasse e i tributi? Dai propri
figli o dagli altri?». 26Rispose: «Dagli estranei». E Gesù: «Quindi i figli
sono esenti. 27Ma perché non si scandalizzino, và al mare, getta
l`amo e il primo pesce che viene prendilo, aprigli la bocca e vi troverai una
moneta d`argento. Prendila e consegnala a loro per me e per te».
Capitolo 18
2. DISCORSO ECCLESIASTICO
Chi è il più grande
1In
quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è il più
grande nel regno dei cieli?». 2Allora Gesù chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a
loro e disse: 3«In verità vi dico: se non vi convertirete e non
diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. 4Perciò
chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno
dei cieli.
Lo scandalo
5E chi
accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me.
6Chi
invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe
meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e
fosse gettato negli abissi del mare. 7Guai al mondo per gli
scandali! E` inevitabile che avvengano scandali, ma guai all`uomo per colpa del
quale avviene lo scandalo!
8Se la
tua mano o il tuo piede ti è occasione di scandalo, taglialo e gettalo via da
te; è meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, che avere due mani o due
piedi ed essere gettato nel fuoco eterno. 9E se
il tuo occhio ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te; è meglio
per te entrare nella vita con un occhio solo, che avere due occhi ed essere
gettato nella Geenna del fuoco.
10Guardatevi
dal disprezzare uno solo di questi piccoli, perché vi dico che i loro angeli
nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli. 11E`
venuto infatti il Figlio dell`uomo a salvare ciò che era perduto.
La pecora smarrita
12Che
ve ne pare? Se un uomo ha cento pecore e ne smarrisce una, non lascerà forse le
novantanove sui monti, per andare in cerca di quella perduta? 13Se
gli riesce di trovarla, in verità vi dico, si rallegrerà per quella più che per
le novantanove che non si erano smarrite. 14Così
il Padre vostro celeste non vuole che si perda neanche uno solo di questi
piccoli.
Correzione fraterna
15Se il
tuo fratello commette una colpa, và e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti
ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; 16se
non ti ascolterà, prendi con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta
sulla parola di due o tre testimoni. 17Se poi non ascolterà
neppure costoro, dillo all`assemblea; e se non ascolterà neanche l`assemblea,
sia per te come un pagano e un pubblicano. 18In
verità vi dico: tutto quello che legherete sopra la terra sarà legato anche in
cielo e tutto quello che scioglierete sopra la terra sarà sciolto anche in
cielo.
Preghiera in comune
19In
verità vi dico ancora: se due di voi sopra la terra si accorderanno per
domandare qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli ve la concederà. 20Perché
dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro».
Perdono delle offese
21Allora
Pietro gli si avvicinò e gli disse: «Signore, quante volte dovrò perdonare al
mio fratello, se pecca contro di me? Fino a sette volte?». 22E
Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette.
Parabola del servo spietato
23A
proposito, il regno dei cieli è simile a un re che volle fare i conti con i
suoi servi. 24Incominciati i conti, gli fu presentato uno che gli
era debitore di diecimila talenti. 25Non avendo però costui il denaro da restituire, il
padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, con i figli e con quanto
possedeva, e saldasse così il debito. 26Allora quel servo,
gettatosi a terra, lo supplicava: Signore, abbi pazienza con me e ti restituirò
ogni cosa. 27Impietositosi del servo, il padrone lo lasciò andare e
gli condonò il debito. 28Appena uscito, quel servo trovò un altro servo come
lui che gli doveva cento denari e, afferratolo, lo soffocava e diceva: Paga
quel che devi! 29Il suo compagno, gettatosi a terra, lo supplicava
dicendo: Abbi pazienza con me e ti rifonderò il debito. 30Ma
egli non volle esaudirlo, andò e lo fece gettare in carcere, fino a che non
avesse pagato il debito.
31Visto
quel che accadeva, gli altri servi furono addolorati e andarono a riferire al
loro padrone tutto l`accaduto. 32Allora il padrone fece chiamare quell`uomo e gli
disse: Servo malvagio, io ti ho condonato tutto il debito perché mi hai
pregato. 33Non dovevi forse anche tu aver pietà del tuo compagno,
così come io ho avuto pietà di te? 34E, sdegnato, il padrone lo diede in mano agli
aguzzini, finché non gli avesse restituito tutto il dovuto. 35Così
anche il mio Padre celeste farà a ciascuno di voi, se non perdonerete di cuore
al vostro fratello».
Capitolo 19
VI. L`AVVENTO PROSSIMO DEL REGNO DEI CIELI
1. SEZIONE NARRATIVA
Questione sul divorzio
1Terminati
questi discorsi, Gesù partì dalla Galilea e andò nel territorio della Giudea,
al di là del Giordano. 2E lo seguì molta folla e colà egli guarì i malati.
3Allora
gli si avvicinarono alcuni farisei per metterlo alla prova e gli chiesero: «E`
lecito ad un uomo ripudiare la propria moglie per qualsiasi motivo?». 4Ed
egli rispose: «Non avete letto che il Creatore da principio li creò maschio e femmina e disse: 5Per
questo l`uomo lascerà suo padre e sua
madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una carne sola ? 6Così
che non sono più due, ma una carne sola. Quello dunque che Dio ha congiunto,
l`uomo non lo separi». 7Gli obiettarono: «Perché allora Mosè ha ordinato di
darle l`atto di ripudio e mandarla via ?». 8Rispose
loro Gesù: «Per la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di ripudiare le
vostre mogli, ma da principio non fu così. 9Perciò
io vi dico: Chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di concubinato,
e ne sposa un`altra commette adulterio».
La continenza volontaria
10Gli dissero
i discepoli: «Se questa è la condizione dell`uomo rispetto alla donna, non
conviene sposarsi». 11Egli rispose loro: «Non tutti possono capirlo, ma solo
coloro ai quali è stato concesso. 12Vi sono infatti eunuchi che sono nati così dal ventre
della madre; ve ne sono alcuni che sono stati resi eunuchi dagli uomini, e vi
sono altri che si sono fatti eunuchi per il regno dei cieli. Chi può capire,
capisca».
Gesù e i bambini
13Allora
gli furono portati dei bambini perché imponesse loro le mani e pregasse; ma i
discepoli li sgridavano. 14Gesù però disse loro: «Lasciate che i bambini vengano
a me, perché di questi è il regno dei cieli». 15E
dopo avere imposto loro le mani, se ne partì.
Il giovane ricco
16Ed
ecco un tale gli si avvicinò e gli disse: «Maestro, che cosa devo fare di buono
per ottenere la vita eterna?». 17Egli rispose: «Perché mi interroghi su ciò che è
buono? Uno solo è buono. Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti». 18Ed
egli chiese: «Quali?». Gesù rispose « Non uccidere, non commettere adulterio,
non rubare, non testimoniare il falso, 19 onora il padre e la
madre, ama il prossimo tuo come te stesso». 20Il
giovane gli disse: «Ho sempre osservato tutte queste cose; che mi manca
ancora?». 21Gli disse Gesù: «Se vuoi essere perfetto, và, vendi
quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e
seguimi». 22Udito questo, il giovane se ne andò triste; poiché
aveva molte ricchezze.
Il pericolo delle ricchezze
23Gesù
allora disse ai suoi discepoli: «In verità vi dico: difficilmente un ricco
entrerà nel regno dei cieli. 24Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per
la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei cieli». 25A
queste parole i discepoli rimasero costernati e chiesero: «Chi si potrà dunque
salvare?». 26E Gesù, fissando su di loro lo sguardo, disse: «Questo
è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile».
Ricompensa promessa alla rinuncia
27Allora
Pietro prendendo la parola disse: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti
abbiamo seguito; che cosa dunque ne otterremo?». 28E
Gesù disse loro: «In verità vi dico: voi che mi avete seguito, nella nuova
creazione, quando il Figlio dell`uomo sarà seduto sul trono della sua gloria,
siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù di Israele. 29Chiunque
avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi
per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna.
30Molti
dei primi saranno ultimi e gli ultimi i primi».
Capitolo 20
Parabola degli operai mandati nella vigna
1«Il
regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all`alba per prendere a
giornata lavoratori per la sua vigna. 2Accordatosi con loro
per un denaro al giorno, li mandò nella sua vigna. 3Uscito
poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano sulla piazza
disoccupati 4e disse loro: Andate anche voi nella mia vigna; quello
che è giusto ve lo darò. Ed essi andarono. 5Uscì
di nuovo verso mezzogiorno e verso le tre e fece altrettanto. 6Uscito
ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano là e disse loro: Perché
ve ne state qui tutto il giorno oziosi? 7Gli risposero: Perché
nessuno ci ha presi a giornata. Ed egli disse loro: Andate anche voi nella mia
vigna.
8Quando
fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: Chiama gli operai e dá
loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi. 9Venuti
quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. 10Quando
arrivarono i primi, pensavano che avrebbero ricevuto di più. Ma anch`essi
ricevettero un denaro per ciascuno. 11Nel ritirarlo però, mormoravano contro il padrone
dicendo: 12Questi ultimi hanno lavorato un`ora soltanto e li hai
trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo. 13Ma il
padrone, rispondendo a uno di loro, disse: Amico, io non ti faccio torto. Non
hai forse convenuto con me per un denaro? 14Prendi
il tuo e vattene; ma io voglio dare anche a quest`ultimo quanto a te. 15Non
posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io
sono buono? 16Così gli ultimi saranno primi, e i primi ultimi».
Terzo annunzio della passione
17Mentre
saliva a Gerusalemme, Gesù prese in disparte i dodici e lungo la via disse
loro: 18«Ecco, noi stiamo salendo a Gerusalemme e il Figlio
dell`uomo sarà consegnato ai sommi sacerdoti e agli scribi, che lo
condanneranno a morte 19e lo consegneranno ai pagani perché sia schernito e
flagellato e crocifisso; ma il terzo giorno risusciterà».
Domanda della madre dei figli di Zebedeo
20Allora
gli si avvicinò la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli, e si prostrò
per chiedergli qualcosa. 21Egli le disse: «Che cosa vuoi?». Gli rispose: «Dì che
questi miei figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo
regno». 22Rispose Gesù: «Voi non sapete quello che chiedete.
Potete bere il calice che io sto per bere?». Gli dicono: «Lo possiamo». 23Ed
egli soggiunse: «Il mio calice lo berrete; però non sta a me concedere che vi
sediate alla mia destra o alla mia sinistra, ma è per coloro per i quali è
stato preparato dal Padre mio».
I capi devono servire
24Gli
altri dieci, udito questo, si sdegnarono con i due fratelli; 25ma
Gesù, chiamatili a sé, disse: «I capi delle nazioni, voi lo sapete, dominano su
di esse e i grandi esercitano su di esse il potere. 26Non
così dovrà essere tra voi; ma colui che vorrà diventare grande tra voi, si farà
vostro servo, 27e colui che vorrà essere il primo tra voi, si farà
vostro schiavo; 28appunto come il Figlio dell`uomo, che non è venuto per
essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti».
I due ciechi di Gerico
29Mentre
uscivano da Gerico, una gran folla seguiva Gesù. 30Ed
ecco che due ciechi, seduti lungo la strada, sentendo che passava, si misero a
gridare: «Signore, abbi pietà di noi, figlio di Davide!». 31La
folla li sgridava perché tacessero; ma essi gridavano ancora più forte:
«Signore, figlio di Davide, abbi pietà di noi!». 32Gesù,
fermatosi, li chiamò e disse: «Che volete che io vi faccia?». 33Gli
risposero: «Signore, che i nostri occhi si aprano!». 34Gesù
si commosse, toccò loro gli occhi e subito ricuperarono la vista e lo
seguirono.
Capitolo 21
Ingresso messianico a Gerusalemme
1Quando
furono vicini a Gerusalemme e giunsero presso Bètfage, verso il monte degli
Ulivi, Gesù mandò due dei suoi discepoli 2dicendo loro: «Andate
nel villaggio che vi sta di fronte: subito troverete un`asina legata e con essa
un puledro. Scioglieteli e conduceteli a me. 3Se
qualcuno poi vi dirà qualche cosa, risponderete: Il Signore ne ha bisogno, ma
li rimanderà subito». 4Ora questo avvenne perché si adempisse ciò che era
stato annunziato dal profeta:
5 Dite
alla figlia di Sion:
Ecco, il tuo
re viene a te
mite, seduto su un`asina,
con un puledro figlio di bestia da soma.
6I
discepoli andarono e fecero quello che aveva ordinato loro Gesù: 7condussero
l`asina e il puledro, misero su di essi i mantelli ed egli vi si pose a sedere.
8La folla numerosissima stese i suoi mantelli sulla
strada mentre altri tagliavano rami dagli alberi e li stendevano sulla via. 9La
folla che andava innanzi e quella che veniva dietro, gridava:
Osanna al figlio di Davide!
Benedetto
colui che viene nel nome del Signore!
Osanna nel più
alto dei cieli!
10Entrato
Gesù in Gerusalemme, tutta la città fu in agitazione e la gente si chiedeva:
«Chi è costui?». 11E la folla rispondeva: «Questi è il profeta Gesù, da
Nazaret di Galilea».
I venditori cacciati dal tempio
12Gesù
entrò poi nel tempio e scacciò tutti quelli che vi trovò a comprare e a
vendere; rovesciò i tavoli dei cambiavalute e le sedie dei venditori di colombe
13e disse loro: «La Scrittura dice:
La mia casa sarà chiamata casa di preghiera
ma voi ne fate una spelonca di ladri».
14Gli
si avvicinarono ciechi e storpi nel tempio ed egli li guarì. 15Ma i
sommi sacerdoti e gli scribi, vedendo le meraviglie che faceva e i fanciulli
che acclamavano nel tempio: «Osanna al figlio di Davide», si sdegnarono 16e gli
dissero: «Non senti quello che dicono?». Gesù rispose loro: «Sì, non avete mai
letto:
Dalla bocca dei bambini e dei lattanti
ti sei
procurata una lode?».
17E,
lasciatili, uscì fuori dalla città, verso Betània, e là trascorse la notte.
Il fico sterile e seccato. Fede e preghiera
18La
mattina dopo, mentre rientrava in città, ebbe fame. 19Vedendo
un fico sulla strada, gli si avvicinò, ma non vi trovò altro che foglie, e gli
disse: «Non nasca mai più frutto da te». E subito quel fico si seccò. 20Vedendo
ciò i discepoli rimasero stupiti e dissero: «Come mai il fico si è seccato
immediatamente?». 21Rispose Gesù: «In verità vi dico: Se avrete fede e non
dubiterete, non solo potrete fare ciò che è accaduto a questo fico, ma anche se
direte a questo monte: Levati di lì e gettati nel mare, ciò avverrà. 22E
tutto quello che chiederete con fede nella preghiera, lo otterrete».
Obiezione dei Giudei sull`autorità di Gesù
23Entrato
nel tempio, mentre insegnava gli si avvicinarono i sommi sacerdoti e gli
anziani del popolo e gli dissero: «Con quale autorità fai questo? Chi ti ha
dato questa autorità?». 24Gesù rispose: «Vi farò anch`io una domanda e se voi mi
rispondete, vi dirò anche con quale autorità faccio questo. 25Il
battesimo di Giovanni da dove veniva? Dal cielo o dagli uomini?». Ed essi
riflettevano tra sé dicendo: «Se diciamo: "dal Cielò`, ci risponderà:
"perché dunque non gli avete creduto?``; 26se
diciamo "dagli uominì`, abbiamo timore della folla, perché tutti
considerano Giovanni un profeta». 27Rispondendo perciò a Gesù, dissero: «Non lo sappiamo».
Allora anch`egli disse loro: «Neanch`io vi dico con quale autorità faccio
queste cose».
Parabola dei due figli
28«Che
ve ne pare? Un uomo aveva due figli; rivoltosi al primo disse: Figlio, và oggi
a lavorare nella vigna. 29Ed egli rispose: Sì, signore; ma non andò. 30Rivoltosi
al secondo, gli disse lo stesso. Ed egli rispose: Non ne ho voglia; ma poi,
pentitosi, ci andò. 31Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?».
Dicono: «L`ultimo». E Gesù disse loro: «In verità vi dico: I pubblicani e le
prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. 32E`
venuto a voi Giovanni nella via della giustizia e non gli avete creduto; i
pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, pur avendo
visto queste cose, non vi siete nemmeno pentiti per credergli.
Parabola dei vignaioli omicidi
33Ascoltate
un`altra parabola: C`era un padrone che piantò una vigna e la circondò con una
siepe, vi scavò un frantoio, vi costruì una torre, poi l`affidò a dei vignaioli
e se ne andò. 34Quando fu il tempo dei frutti, mandò i suoi servi da
quei vignaioli a ritirare il raccolto. 35Ma quei vignaioli
presero i servi e uno lo bastonarono, l`altro lo uccisero, l`altro lo
lapidarono. 36Di nuovo mandò altri servi più numerosi dei primi, ma
quelli si comportarono nello stesso modo. 37Da
ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: Avranno rispetto di mio figlio! 38Ma
quei vignaioli, visto il figlio, dissero tra sé: Costui è l`erede; venite,
uccidiamolo, e avremo noi l`eredità. 39E, presolo, lo
cacciarono fuori della vigna e l`uccisero. 40Quando
dunque verrà il padrone della vigna che farà a quei vignaioli?». 41Gli
rispondono: «Farà morire miseramente quei malvagi e darà la vigna ad altri
vignaioli che gli consegneranno i frutti a suo tempo». 42E
Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture:
La pietra che i costruttori hanno scartata
è diventata
testata d`angolo;
dal Signore è
stato fatto questo
ed è mirabile
agli occhi nostri?
43Perciò
io vi dico: vi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che lo farà
fruttificare. 44Chi cadrà sopra questa pietra sarà sfracellato; e
qualora essa cada su qualcuno, lo stritolerà».
45Udite
queste parabole, i sommi sacerdoti e i farisei capirono che parlava di loro 46e
cercavano di catturarlo; ma avevano paura della folla che lo considerava un
profeta.
Capitolo 22
Parabola del banchetto nuziale
1Gesù
riprese a parlar loro in parabole e disse: 2«Il
regno dei cieli è simile a un re che fece un banchetto di nozze per suo figlio.
3Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle
nozze, ma questi non vollero venire. 4Di nuovo mandò altri
servi a dire: Ecco ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e i miei animali
ingrassati sono già macellati e tutto è pronto; venite alle nozze. 5Ma
costoro non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri
affari; 6altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li
uccisero.
7Allora
il re si indignò e, mandate le sue truppe, uccise quegli assassini e diede alle
fiamme la loro città. 8Poi disse ai suoi servi: Il banchetto nuziale è
pronto, ma gli invitati non ne erano degni; 9andate
ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle
nozze. 10Usciti nelle strade, quei servi raccolsero quanti ne
trovarono, buoni e cattivi, e la sala si riempì di commensali. 11Il re
entrò per vedere i commensali e, scorto un tale che non indossava l`abito
nuziale, 12gli disse: Amico, come hai potuto entrare qui
senz`abito nuziale? Ed egli ammutolì. 13Allora il re ordinò ai
servi: Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e
stridore di denti. 14Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».
Il tributo a Cesare
15Allora
i farisei, ritiratisi, tennero consiglio per vedere di coglierlo in fallo nei
suoi discorsi. 16Mandarono dunque a lui i propri discepoli, con gli
erodiani, a dirgli: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di
Dio secondo verità e non hai soggezione di nessuno perché non guardi in faccia
ad alcuno. 17Dicci dunque il tuo parere: E` lecito o no pagare il
tributo a Cesare?». 18Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose:
«Ipocriti, perché mi tentate? 19Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli
presentarono un denaro. 20Egli domandò loro: «Di chi è questa immagine e
l`iscrizione?». 21Gli risposero: «Di Cesare». Allora disse loro:
«Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio». 22A
queste parole rimasero sorpresi e, lasciatolo, se ne andarono.
La risurrezione dei morti
23In
quello stesso giorno vennero a lui dei sadducei, i quali affermano che non c`è
risurrezione, e lo interrogarono: 24«Maestro, Mosè ha detto: Se qualcuno muore senza
figli, il fratello ne sposerà la vedova e così susciterà una discendenza al suo
fratello. 25Ora, c`erano tra noi sette fratelli; il primo appena
sposato morì e, non avendo discendenza, lasciò la moglie a suo fratello. 26Così
anche il secondo, e il terzo, fino al settimo. 27Alla
fine, dopo tutti, morì anche la donna. 28Alla risurrezione, di
quale dei sette essa sarà moglie? Poiché tutti l`hanno avuta». 29E
Gesù rispose loro: «Voi vi ingannate, non conoscendo né le Scritture né la
potenza di Dio. 30Alla risurrezione infatti non si prende né moglie né
marito, ma si è come angeli nel cielo. 31Quanto poi alla
risurrezione dei morti, non avete letto quello che vi è stato detto da Dio: 32 Io
sono il Dio di Abramo e il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe? Ora, non è Dio
dei morti, ma dei vivi». 33Udendo ciò, la folla era sbalordita per la sua
dottrina.
Il più grande comandamento
34Allora
i farisei, udito che egli aveva chiuso la bocca ai sadducei, si riunirono
insieme 35e uno di loro, un dottore della legge, lo interrogò
per metterlo alla prova: 36«Maestro, qual è il più grande comandamento della
legge?». 37Gli rispose: « Amerai il Signore Dio tuo con tutto il
cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. 38Questo
è il più grande e il primo dei comandamenti. 39E il
secondo è simile al primo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. 40Da
questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».
Il Cristo, figlio e Signore di Davide
41Trovandosi
i farisei riuniti insieme, Gesù chiese loro: 42«Che
ne pensate del Messia? Di chi è figlio?». Gli risposero: «Di Davide». 43Ed
egli a loro: «Come mai allora Davide, sotto ispirazione, lo chiama Signore,
dicendo:
44 Ha
detto il Signore al mio Signore: Siedi alla mia destra,
finché io non
abbia posto i tuoi nemici sotto i tuoi piedi?
45Se
dunque Davide lo chiama Signore, come può essere suo figlio?». 46Nessuno
era in grado di rispondergli nulla; e nessuno, da quel giorno in poi, osò
interrogarlo.
Capitolo 23
Ipocrisia e vanità degli scribi e dei farisei
1Allora
Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo: 2«Sulla
cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. 3Quanto
vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le loro opere, perché
dicono e non fanno. 4Legano infatti pesanti fardelli e li impongono sulle
spalle della gente, ma loro non vogliono muoverli neppure con un dito. 5Tutte
le loro opere le fanno per essere ammirati dagli uomini: allargano i loro
filattèri e allungano le frange; 6amano posti d`onore nei conviti, i primi seggi nelle
sinagoghe 7e i saluti nelle piazze, come anche sentirsi chiamare
"rabbì``dalla gente. 8Ma voi non fatevi chiamare "rabbì``, perché uno
solo è il vostro maestro e voi siete tutti fratelli. 9E non
chiamate nessuno "padre" sulla terra, perché uno solo è il Padre
vostro, quello del cielo. 10E non fatevi chiamare "maestrì`, perché uno solo
è il vostro Maestro, il Cristo. 11Il più grande tra voi sia vostro servo; 12chi
invece si innalzerà sarà abbassato e chi si abbasserà sarà innalzato.
Sette maledizioni agli scribi e ai farisei
13Guai
a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti agli
uomini; perché così voi non vi entrate, e non lasciate entrare nemmeno quelli
che vogliono entrarci 14.
15Guai
a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un
solo proselito e, ottenutolo, lo rendete figlio della Geenna il doppio di voi.
16Guai
a voi, guide cieche, che dite: Se si giura per il tempio non vale, ma se si
giura per l`oro del tempio si è obbligati. 17Stolti
e ciechi: che cosa è più grande, l`oro o il tempio che rende sacro l`oro? 18E
dite ancora: Se si giura per l`altare non vale, ma se si giura per l`offerta
che vi sta sopra, si resta obbligati. 19Ciechi! Che cosa è più
grande, l`offerta o l`altare che rende sacra l`offerta? 20Ebbene,
chi giura per l`altare, giura per l`altare e per quanto vi sta sopra; 21e chi
giura per il tempio, giura per il tempio e per Colui che l`abita. 22E chi
giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi è assiso.
23Guai
a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima della menta, dell`anèto
e del cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della legge: la
giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste cose bisognava praticare, senza
omettere quelle. 24Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il
cammello!
25Guai
a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l`esterno del bicchiere e del
piatto mentre all`interno sono pieni di rapina e d`intemperanza. 26Fariseo
cieco, pulisci prima l`interno del bicchiere, perché anche l`esterno diventi
netto!
27Guai
a voi, scribi e farisei ipocriti, che rassomigliate a sepolcri imbiancati: essi
all`esterno son belli a vedersi, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di
ogni putridume. 28Così anche voi apparite giusti all`esterno davanti
agli uomini, ma dentro siete pieni d`ipocrisia e d`iniquità.
29Guai
a voi, scribi e farisei ipocriti, che innalzate i sepolcri ai profeti e
adornate le tombe dei giusti, 30e dite: Se fossimo vissuti al tempo dei nostri padri,
non ci saremmo associati a loro per versare il sangue dei profeti; 31e
così testimoniate, contro voi stessi, di essere figli degli uccisori dei
profeti. 32Ebbene, colmate la misura dei vostri padri!
Delitti e castighi imminenti
33Serpenti,
razza di vipere, come potrete scampare dalla condanna della Geenna? 34Perciò
ecco, io vi mando profeti, sapienti e scribi; di questi alcuni ne ucciderete e
crocifiggerete, altri ne flagellerete nelle vostre sinagoghe e li
perseguiterete di città in città; 35perché ricada su di voi tutto il sangue innocente
versato sopra la terra, dal sangue del giusto Abele fino al sangue di Zaccaria,
figlio di Barachìa, che avete ucciso tra il santuario e l`altare. 36In
verità vi dico: tutte queste cose ricadranno su questa generazione.
Apostrofe a Gerusalemme
37Gerusalemme,
Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti sono inviati, quante
volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una gallina raccoglie i pulcini
sotto le ali, e voi non avete voluto! 38Ecco: la vostra casa
vi sarà lasciata deserta! 39Vi dico infatti che non mi vedrete più finché non
direte: Benedetto colui che viene nel nome del Signore!».
Capitolo 24
2. DISCORSO ESCATOLOGICO
Introduzione
1Mentre
Gesù, uscito dal tempio, se ne andava, gli si avvicinarono i suoi discepoli per
fargli osservare le costruzioni del tempio. 2Gesù
disse loro: «Vedete tutte queste cose? In verità vi dico, non resterà qui
pietra su pietra che non venga diroccata».
3Sedutosi
poi sul monte degli Ulivi, i suoi discepoli gli si avvicinarono e, in disparte,
gli dissero: «Dicci quando accadranno queste cose, e quale sarà il segno della
tua venuta e della fine del mondo».
L`inizio dei dolori
4Gesù
rispose: «Guardate che nessuno vi inganni; 5molti
verranno nel mio nome, dicendo: Io sono il Cristo, e trarranno molti in
inganno. 6Sentirete poi parlare di guerre e di rumori di guerre.
Guardate di non allarmarvi; è necessario che tutto questo avvenga, ma non è
ancora la fine. 7Si solleverà popolo contro popolo e regno contro
regno; vi saranno carestie e terremoti in vari luoghi; 8ma
tutto questo è solo l`inizio dei dolori. 9Allora vi consegneranno
ai supplizi e vi uccideranno, e sarete odiati da tutti i popoli a causa del mio
nome. 10Molti ne resteranno scandalizzati, ed essi si
tradiranno e odieranno a vicenda. 11Sorgeranno molti falsi profeti e inganneranno molti; 12per
il dilagare dell`iniquità, l`amore di molti si raffredderà. 13Ma
chi persevererà sino alla fine, sarà salvato. 14Frattanto
questo vangelo del regno sarà annunziato in tutto il mondo, perché ne sia resa
testimonianza a tutte le genti; e allora verrà la fine.
La grande tribolazione di Gerusalemme
15Quando
dunque vedrete l`abominio della desolazione, di cui parlò il profeta Daniele,
stare nel luogo santo - chi legge comprenda -, 16allora
quelli che sono in Giudea fuggano ai monti, 17chi
si trova sulla terrazza non scenda a prendere la roba di casa, 18e chi
si trova nel campo non torni indietro a prendersi il mantello. 19Guai
alle donne incinte e a quelle che allatteranno in quei giorni. 20Pregate
perché la vostra fuga non accada d`inverno o di sabato.
21Poiché
vi sarà allora una tribolazione grande, quale mai avvenne dall`inizio del mondo
fino a ora, né mai più ci sarà. 22E se quei giorni non fossero abbreviati, nessun
vivente si salverebbe; ma a causa degli eletti quei giorni saranno abbreviati. 23Allora
se qualcuno vi dirà: Ecco, il Cristo è qui, o: E` là, non ci credete. 24Sorgeranno
infatti falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi portenti e miracoli, così
da indurre in errore, se possibile, anche gli eletti. 25Ecco,
io ve l`ho predetto.
L`avvento del Figlio dell`uomo sarà manifestato
26Se
dunque vi diranno: Ecco, è nel deserto, non ci andate; o: E` in casa, non ci
credete.27Come la folgore viene da oriente e brilla fino a
occidente, così sarà la venuta del Figlio dell`uomo. 28Dovunque
sarà il cadavere, ivi si raduneranno gli avvoltoi.
Dimensione cosmica di questo avvento
29Subito
dopo la tribolazione di quei giorni,
il sole si
oscurerà, la luna non darà più la sua luce,
gli astri
cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno sconvolte.
30Allora
comparirà nel cielo il segno del Figlio dell`uomo e allora si batteranno il
petto tutte le tribù della terra, e vedranno il Figlio dell`uomo venire sopra
le nubi del cielo con grande potenza e gloria. 31Egli
manderà i suoi angeli con una grande tromba e raduneranno tutti i suoi eletti
dai quattro venti, da un estremo all`altro dei cieli.
Parabola del fico
32Dal
fico poi imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e
spuntano le foglie, sapete che l`estate è vicina. 33Così
anche voi, quando vedrete tutte queste cose, sappiate che Egli è proprio alle
porte. 34In verità vi dico: non passerà questa generazione
prima che tutto questo accada. 35Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non
passeranno.
36Quanto
a quel giorno e a quell`ora, però, nessuno lo sa, neanche gli angeli del cielo
e neppure il Figlio, ma solo il Padre.
Vegliare per non essere sorpresi
37Come
fu ai giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell`uomo. 38Infatti,
come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano
moglie e marito, fino a quando Noè entrò nell`arca, 39e non
si accorsero di nulla finché venne il diluvio e inghiottì tutti, così sarà
anche alla venuta del Figlio dell`uomo. 40Allora due uomini
saranno nel campo: uno sarà preso e l`altro lasciato. 41Due
donne macineranno alla mola: una sarà presa e l`altra lasciata.
42Vegliate
dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. 43Questo
considerate: se il padrone di casa sapesse in quale ora della notte viene il
ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. 44Perciò
anche voi state pronti, perché nell`ora che non immaginate, il Figlio dell`uomo
verrà.
Parabola del maggiordomo
45Qual
è dunque il servo fidato e prudente che il padrone ha preposto ai suoi
domestici con l`incarico di dar loro il cibo al tempo dovuto? 46Beato
quel servo che il padrone al suo ritorno troverà ad agire così! 47In
verità vi dico: gli affiderà l`amministrazione di tutti i suoi beni. 48Ma se
questo servo malvagio dicesse in cuor suo: Il mio padrone tarda a venire, 49e
cominciasse a percuotere i suoi compagni e a bere e a mangiare con gli
ubriaconi, 50arriverà il padrone quando il servo non se l`aspetta e
nell`ora che non sa, 51lo punirà con rigore e gli infliggerà la sorte che gli
ipocriti si meritano: e là sarà pianto e stridore di denti.
Capitolo 25
Parabola delle dieci vergini
1Il
regno dei cieli è simile a dieci vergini che, prese le loro lampade, uscirono
incontro allo sposo. 2Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; 3le
stolte presero le lampade, ma non presero con sé olio; 4le
sagge invece, insieme alle lampade, presero anche dell`olio in piccoli vasi. 5Poiché
lo sposo tardava, si assopirono tutte e dormirono. 6A
mezzanotte si levò un grido: Ecco lo sposo, andategli incontro! 7Allora
tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. 8E le
stolte dissero alle sagge: Dateci del vostro olio, perché le nostre lampade si
spengono. 9Ma le sagge risposero: No, che non abbia a mancare per
noi e per voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene. 10Ora,
mentre quelle andavano per comprare l`olio, arrivò lo sposo e le vergini che
erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. 11Più
tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: Signore,
signore, aprici! 12Ma egli rispose: In verità vi dico: non vi conosco. 13Vegliate
dunque, perché non sapete né il giorno né l`ora.
Parabola dei talenti
14Avverrà
come di un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò
loro i suoi beni. 15A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro
uno, a ciascuno secondo la sua capacità, e partì. 16Colui
che aveva ricevuto cinque talenti, andò subito a impiegarli e ne guadagnò altri
cinque. 17Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne
guadagnò altri due. 18Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò
a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone. 19Dopo
molto tempo il padrone di quei servi tornò, e volle regolare i conti con loro. 20Colui
che aveva ricevuto cinque talenti, ne presentò altri cinque, dicendo: Signore,
mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque. 21Bene,
servo buono e fedele, gli disse il suo padrone, sei stato fedele nel poco, ti
darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone. 22Presentatosi
poi colui che aveva ricevuto due talenti, disse: Signore, mi hai consegnato due
talenti; vedi, ne ho guadagnati altri due. 23Bene,
servo buono e fedele, gli rispose il padrone, sei stato fedele nel poco, ti
darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone. 24Venuto
infine colui che aveva ricevuto un solo talento, disse: Signore, so che sei un
uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso; 25per
paura andai a nascondere il tuo talento sotterra; ecco qui il tuo. 26Il
padrone gli rispose: Servo malvagio e infingardo, sapevi che mieto dove non ho
seminato e raccolgo dove non ho sparso; 27avresti dovuto
affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio
con l`interesse. 28Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i
dieci talenti. 29Perché a chiunque ha sarà dato e sarà nell`abbondanza;
ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. 30E il
servo fannullone gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di
denti.
Il giudizio finale
31Quando
il Figlio dell`uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà
sul trono della sua gloria. 32E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed
egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, 33e
porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. 34Allora
il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre
mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del
mondo. 35Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare,
ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, 36nudo
e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a
trovarmi. 37Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai
ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo
dato da bere? 38Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato,
o nudo e ti abbiamo vestito? 39E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e
siamo venuti a visitarti? 40Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni
volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più
piccoli, l`avete fatto a me. 41Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da
me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. 42Perché
ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete
dato da bere; 43ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi
avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. 44Anch`essi
allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato
o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? 45Ma
egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose
a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l`avete fatto a me. 46E se
ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna».
Capitolo 26
VII. PASSIONE E RISURREZIONE
Complotto contro Gesù
1Terminati
tutti questi discorsi, Gesù disse ai suoi discepoli: 2«Voi
sapete che fra due giorni è Pasqua e che il Figlio dell`uomo sarà consegnato
per essere crocifisso».
3Allora
i sommi sacerdoti e gli anziani del popolo si riunirono nel palazzo del sommo
sacerdote, che si chiamava Caifa, 4e tennero consiglio per arrestare con un inganno Gesù
e farlo morire. 5Ma dicevano: «Non durante la festa, perché non
avvengano tumulti fra il popolo».
L`unzione a Betania
6Mentre
Gesù si trovava a Betània, in casa di Simone il lebbroso, 7gli si
avvicinò una donna con un vaso di alabastro di olio profumato molto prezioso, e
glielo versò sul capo mentre stava a mensa. 8I
discepoli vedendo ciò si sdegnarono e dissero: «Perché questo spreco? 9Lo si
poteva vendere a caro prezzo per darlo ai poveri!». 10Ma
Gesù, accortosene, disse loro: «Perché infastidite questa donna? Essa ha
compiuto un`azione buona verso di me. 11I poveri infatti li
avete sempre con voi, me, invece, non sempre mi avete. 12Versando
questo olio sul mio corpo, lo ha fatto in vista della mia sepoltura. 13In
verità vi dico: dovunque sarà predicato questo vangelo, nel mondo intero, sarà
detto anche ciò che essa ha fatto, in ricordo di lei».
Il tradimento di Giuda
14Allora
uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariota, andò dai sommi sacerdoti 15e
disse: «Quanto mi volete dare perché io ve lo consegni?». E quelli gli
fissarono trenta monete d`argento. 16Da quel momento cercava l`occasione propizia per
consegnarlo.
Preparativi del pasto pasquale
17Il
primo giorno degli Azzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero:
«Dove vuoi che ti prepariamo, per mangiare la Pasqua?». 18Ed
egli rispose: «Andate in città, da un tale, e ditegli: Il Maestro ti manda a
dire: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli». 19I
discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua.
Annunzio del tradimento di Giuda
20Venuta
la sera, si mise a mensa con i Dodici. 21Mentre mangiavano
disse: «In verità io vi dico, uno di voi mi tradirà». 22Ed
essi, addolorati profondamente, incominciarono ciascuno a domandargli: «Sono
forse io, Signore?». 23Ed egli rispose: «Colui che ha intinto con me la mano
nel piatto, quello mi tradirà. 24Il Figlio dell`uomo se ne va, come è scritto di lui,
ma guai a colui dal quale il Figlio dell`uomo viene tradito; sarebbe meglio per
quell`uomo se non fosse mai nato!». 25Giuda, il traditore, disse: «Rabbì, sono forse io?».
Gli rispose: «Tu l`hai detto».
Istituzione dell`Eucaristia
26Ora,
mentre essi mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo
spezzò e lo diede ai discepoli dicendo: «Prendete e mangiate; questo è il mio
corpo». 27Poi prese il calice e, dopo aver reso grazie, lo diede
loro, dicendo: «Bevetene tutti, 28perché questo è il mio sangue dell`alleanza, versato
per molti, in remissione dei peccati. 29Io vi dico che da ora
non berrò più di questo frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo
con voi nel regno del Padre mio».
Predizione del rinnegamento di Pietro
30E
dopo aver cantato l`inno, uscirono verso il monte degli Ulivi. 31Allora
Gesù disse loro: «Voi tutti vi scandalizzerete per causa mia in questa notte.
Sta scritto infatti:
Percuoterò il pastore
e saranno
disperse le pecore del gregge,
32ma
dopo la mia risurrezione, vi precederò in Galilea». 33E
Pietro gli disse: «Anche se tutti si scandalizzassero di te, io non mi
scandalizzerò mai». 34Gli disse Gesù: «In verità ti dico: questa notte
stessa, prima che il gallo canti, mi rinnegherai tre volte». 35E
Pietro gli rispose: «Anche se dovessi morire con te, non ti rinnegherò». Lo
stesso dissero tutti gli altri discepoli.
Al Getsemani
36Allora
Gesù andò con loro in un podere, chiamato Getsèmani, e disse ai discepoli:
«Sedetevi qui, mentre io vado là a pregare». 37E
presi con sé Pietro e i due figli di Zebedèo, cominciò a provare tristezza e
angoscia. 38Disse loro: «La mia anima è triste fino alla morte;
restate qui e vegliate con me». 39E avanzatosi un poco, si prostrò con la faccia a terra
e pregava dicendo: «Padre mio, se è possibile, passi da me questo calice! Però
non come voglio io, ma come vuoi tu!». 40Poi tornò dai
discepoli e li trovò che dormivano. E disse a Pietro: «Così non siete stati
capaci di vegliare un`ora sola con me? 41Vegliate e pregate,
per non cadere in tentazione. Lo spirito è pronto, ma la carne è debole». 42E di
nuovo, allontanatosi, pregava dicendo: «Padre mio, se questo calice non può
passare da me senza che io lo beva, sia fatta la tua volontà». 43E
tornato di nuovo trovò i suoi che dormivano, perché gli occhi loro si erano
appesantiti. 44E lasciatili, si allontanò di nuovo e pregò per la
terza volta, ripetendo le stesse parole. 45Poi si avvicinò ai
discepoli e disse loro: «Dormite ormai e riposate! Ecco, è giunta l`ora nella
quale il Figlio dell`uomo sarà consegnato in mano ai peccatori. 46Alzatevi,
andiamo; ecco, colui che mi tradisce si avvicina».
L`arresto di Gesù
47Mentre
parlava ancora, ecco arrivare Giuda, uno dei Dodici, e con lui una gran folla
con spade e bastoni, mandata dai sommi sacerdoti e dagli anziani del popolo. 48Il
traditore aveva dato loro questo segnale dicendo: «Quello che bacerò, è lui;
arrestatelo!». 49E subito si avvicinò a Gesù e disse: «Salve, Rabbì!».
E lo baciò. 50E Gesù gli disse: «Amico, per questo sei qui!». Allora
si fecero avanti e misero le mani addosso a Gesù e lo arrestarono. 51Ed
ecco, uno di quelli che erano con Gesù, messa mano alla spada, la estrasse e
colpì il servo del sommo sacerdote staccandogli un orecchio.
52Allora
Gesù gli disse: «Rimetti la spada nel fodero, perché tutti quelli che mettono
mano alla spada periranno di spada. 53Pensi forse che io non possa pregare il Padre mio, che
mi darebbe subito più di dodici legioni di angeli? 54Ma
come allora si adempirebbero le Scritture, secondo le quali così deve
avvenire?». 55In quello stesso momento Gesù disse alla folla: «Siete
usciti come contro un brigante, con spade e bastoni, per catturarmi. Ogni
giorno stavo seduto nel tempio ad insegnare, e non mi avete arrestato. 56Ma
tutto questo è avvenuto perché si adempissero le Scritture dei profeti». Allora
tutti i discepoli, abbandonatolo, fuggirono.
Gesù davanti al sinedrio
57Or
quelli che avevano arrestato Gesù, lo condussero dal sommo sacerdote Caifa,
presso il quale già si erano riuniti gli scribi e gli anziani. 58Pietro
intanto lo aveva seguito da lontano fino al palazzo del sommo sacerdote; ed
entrato anche lui, si pose a sedere tra i servi, per vedere la conclusione.
59I
sommi sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano qualche falsa testimonianza
contro Gesù, per condannarlo a morte; 60ma non riuscirono a
trovarne alcuna, pur essendosi fatti avanti molti falsi testimoni. 61Finalmente
se ne presentarono due, che affermarono: «Costui ha dichiarato: Posso
distruggere il tempio di Dio e ricostruirlo in tre giorni». 62Alzatosi
il sommo sacerdote gli disse: «Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano
costoro contro di te?». 63Ma Gesù taceva. Allora il sommo sacerdote gli disse:
«Ti scongiuro, per il Dio vivente, perché ci dica se tu sei il Cristo, il
Figlio di Dio». 64«Tu l`hai detto, gli rispose Gesù, anzi io vi dico:
d`ora innanzi vedrete il Figlio dell`uomo
seduto alla destra
di Dio,
e venire sulle nubi del cielo ».
65Allora
il sommo sacerdote si stracciò le vesti dicendo: «Ha bestemmiato! Perché
abbiamo ancora bisogno di testimoni? Ecco, ora avete udito la bestemmia; 66che
ve ne pare?». E quelli risposero: «E` reo di morte!». 67Allora
gli sputarono in faccia e lo schiaffeggiarono; altri lo bastonavano, 68dicendo:
«Indovina, Cristo! Chi è che ti ha percosso?».
Rinnegamenti di Pietro
69Pietro
intanto se ne stava seduto fuori, nel cortile. Una serva gli si avvicinò e disse:
«Anche tu eri con Gesù, il Galileo!». 70Ed egli negò davanti a
tutti: «Non capisco che cosa tu voglia dire». 71Mentre
usciva verso l`atrio, lo vide un`altra serva e disse ai presenti: «Costui era
con Gesù, il Nazareno». 72Ma egli negò di nuovo giurando: «Non conosco
quell`uomo». 73Dopo un poco, i presenti gli si accostarono e dissero
a Pietro: «Certo anche tu sei di quelli; la tua parlata ti tradisce!». 74Allora
egli cominciò a imprecare e a giurare: «Non conosco quell`uomo!». E subito un
gallo cantò. 75E Pietro si ricordò delle parole dette da Gesù: «Prima
che il gallo canti, mi rinnegherai tre volte». E uscito all`aperto, pianse
amaramente.
Capitolo 27
Gesù condotto davanti a Pilato
1Venuto
il mattino, tutti i sommi sacerdoti e gli anziani del popolo tennero consiglio
contro Gesù, per farlo morire. 2Poi, messolo in catene, lo condussero e consegnarono
al governatore Pilato.
Morte di Giuda
3Allora
Giuda, il traditore, vedendo che Gesù era stato condannato, si pentì e riportò
le trenta monete d`argento ai sommi sacerdoti e agli anziani 4dicendo:
«Ho peccato, perché ho tradito sangue innocente». Ma quelli dissero: «Che ci
riguarda? Veditela tu!». 5Ed egli, gettate le monete d`argento nel tempio, si
allontanò e andò ad impiccarsi. 6Ma i sommi sacerdoti, raccolto quel denaro, dissero:
«Non è lecito metterlo nel tesoro, perché è prezzo di sangue». 7E
tenuto consiglio, comprarono con esso il Campo del vasaio per la sepoltura
degli stranieri. 8Perciò quel campo fu denominato "Campo di
sangue" fino al giorno d`oggi. 9Allora si adempì quanto era stato detto dal profeta
Geremia: E presero trenta denari d`argento, il prezzo del venduto, che i figli
di Israele avevano mercanteggiato, 10 e li diedero per il campo del vasaio, come mi aveva
ordinato il Signore.
Gesù davanti a Pilato
11Gesù
intanto comparve davanti al governatore, e il governatore l`interrogò dicendo:
«Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose «Tu lo dici». 12E
mentre lo accusavano i sommi sacerdoti e gli anziani, non rispondeva nulla. 13Allora
Pilato gli disse: «Non senti quante cose attestano contro di te?». 14Ma
Gesù non gli rispose neanche una parola, con grande meraviglia del governatore.
15Il
governatore era solito, per ciascuna festa di Pasqua, rilasciare al popolo un
prigioniero, a loro scelta. 16Avevano in quel tempo un prigioniero famoso, detto
Barabba. 17Mentre quindi si trovavano riuniti, Pilato disse loro:
«Chi volete che vi rilasci: Barabba o Gesù chiamato il Cristo?». 18Sapeva
bene infatti che glielo avevano consegnato per invidia.
19Mentre
egli sedeva in tribunale, sua moglie gli mandò a dire: «Non avere a che fare
con quel giusto; perché oggi fui molto turbata in sogno, per causa sua». 20Ma i
sommi sacerdoti e gli anziani persuasero la folla a richiedere Barabba e a far
morire Gesù. 21Allora il governatore domandò: «Chi dei due volete che
vi rilasci?». Quelli risposero: «Barabba!». 22Disse
loro Pilato: «Che farò dunque di Gesù chiamato il Cristo?». Tutti gli
risposero: «Sia crocifisso!». 23Ed egli aggiunse: «Ma che male ha fatto?». Essi allora
urlarono: «Sia crocifisso!».
24Pilato,
visto che non otteneva nulla, anzi che il tumulto cresceva sempre più, presa
dell`acqua, si lavò le mani davanti alla folla: «Non sono responsabile, disse,
di questo sangue; vedetevela voi!». 25E tutto il popolo rispose: «Il suo sangue ricada sopra
di noi e sopra i nostri figli». 26Allora rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto
flagellare Gesù, lo consegnò ai soldati perché fosse crocifisso.
La corona di spine
27Allora
i soldati del governatore condussero Gesù nel pretorio e gli radunarono attorno
tutta la coorte. 28Spogliatolo, gli misero addosso un manto scarlatto 29e,
intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo, con una canna nella
destra; poi mentre gli si inginocchiavano davanti, lo schernivano: «Salve, re
dei Giudei!». 30E sputandogli addosso, gli tolsero di mano la canna e
lo percuotevano sul capo. 31Dopo averlo così schernito, lo spogliarono del
mantello, gli fecero indossare i suoi vestiti e lo portarono via per
crocifiggerlo.
La crocifissione
32Mentre
uscivano, incontrarono un uomo di Cirene, chiamato Simone, e lo costrinsero a
prender su la croce di lui. 33Giunti a un luogo detto Gòlgota, che significa luogo
del cranio, 34gli diedero da bere vino mescolato con fiele; ma egli,
assaggiatolo, non ne volle bere. 35Dopo averlo quindi crocifisso, si spartirono le sue
vesti tirandole a sorte. 36E sedutisi, gli facevano la guardia. 37Al di
sopra del suo capo, posero la motivazione scritta della sua condanna: « Questi
è Gesù, il re dei Giudei».
38Insieme
con lui furono crocifissi due ladroni, uno a destra e uno a sinistra.
Gesù in croce deriso e oltraggiato
39E
quelli che passavano di là lo insultavano scuotendo il capo e dicendo: 40«Tu
che distruggi il tempio e lo ricostruisci in tre giorni, salva te stesso! Se tu
sei Figlio di Dio, scendi dalla croce!». 41Anche i sommi
sacerdoti con gli scribi e gli anziani lo schernivano: 42«Ha
salvato gli altri, non può salvare se stesso. E` il re d`Israele, scenda ora
dalla croce e gli crederemo. 43 Ha confidato in Dio; lo liberi lui ora, se gli vuol
bene. Ha detto infatti: Sono Figlio di Dio!». 44Anche
i ladroni crocifissi con lui lo oltraggiavano allo stesso modo.
La morte di Gesù
45Da
mezzogiorno fino alle tre del pomeriggio si fece buio su tutta la terra. 46Verso
le tre, Gesù gridò a gran voce: « Elì, Elì, lemà sabactàni?», che significa: «
Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?». 47Udendo
questo, alcuni dei presenti dicevano: «Costui chiama Elia». 48E
subito uno di loro corse a prendere una spugna e, imbevutala di aceto, la fissò
su una canna e così gli dava da bere. 49Gli altri dicevano:
«Lascia, vediamo se viene Elia a salvarlo!». 50E
Gesù, emesso un alto grido, spirò.
51Ed
ecco il velo del tempio si squarciò in due da cima a fondo, la terra si scosse,
le rocce si spezzarono, 52i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi morti
risuscitarono. 53E uscendo dai sepolcri, dopo la sua risurrezione,
entrarono nella città santa e apparvero a molti. 54Il
centurione e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, sentito il
terremoto e visto quel che succedeva, furono presi da grande timore e dicevano:
«Davvero costui era Figlio di Dio!».
55C`erano
anche là molte donne che stavano a osservare da lontano; esse avevano seguito
Gesù dalla Galilea per servirlo. 56Tra costoro Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e
di Giuseppe, e la madre dei figli di Zebedèo.
La sepoltura
57Venuta
la sera giunse un uomo ricco di Arimatèa, chiamato Giuseppe, il quale era
diventato anche lui discepolo di Gesù. 58Egli andò da Pilato e
gli chiese il corpo di Gesù. Allora Pilato ordinò che gli fosse consegnato 59Giuseppe,
preso il corpo di Gesù, lo avvolse in un candido lenzuolo 60e lo
depose nella sua tomba nuova, che si era fatta scavare nella roccia; rotolata
poi una gran pietra sulla porta del sepolcro, se ne andò. 61Erano
lì, davanti al sepolcro, Maria di Màgdala e l`altra Maria.
La custodia della tomba
62Il
giorno seguente, quello dopo la Parasceve, si riunirono presso Pilato i sommi
sacerdoti e i farisei, dicendo: 63«Signore, ci siamo ricordati che quell`impostore disse
mentre era vivo: Dopo tre giorni risorgerò. 64Ordina
dunque che sia vigilato il sepolcro fino al terzo giorno, perché non vengano i
suoi discepoli, lo rubino e poi dicano al popolo: E` risuscitato dai morti.
Così quest`ultima impostura sarebbe peggiore della prima!». 65Pilato
disse loro: «Avete la vostra guardia, andate e assicuratevi come credete». 66Ed
essi andarono e assicurarono il sepolcro, sigillando la pietra e mettendovi la
guardia.
Capitolo 28
La tomba vuota. Messaggio dell`angelo
1Passato
il sabato, all`alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e
l`altra Maria andarono a visitare il sepolcro. 2Ed
ecco che vi fu un gran terremoto: un angelo del Signore, sceso dal cielo, si
accostò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. 3Il suo
aspetto era come la folgore e il suo vestito bianco come la neve. 4Per lo
spavento che ebbero di lui le guardie tremarono tramortite. 5Ma
l`angelo disse alle donne: «Non abbiate paura, voi! So che cercate Gesù il
crocifisso. 6Non è qui. E` risorto, come aveva detto; venite a
vedere il luogo dove era deposto. 7Presto, andate a dire ai suoi discepoli: E`
risuscitato dai morti, e ora vi precede in Galilea; là lo vedrete. Ecco, io ve
l`ho detto». 8Abbandonato in fretta il sepolcro, con timore e gioia
grande, le donne corsero a dare l`annunzio ai suoi discepoli.
L`apparizione alle pie donne
9Ed
ecco Gesù venne loro incontro dicendo: «Salute a voi». Ed esse, avvicinatesi,
gli presero i piedi e lo adorarono. 10Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad
annunziare ai miei fratelli che vadano in Galilea e là mi vedranno».
Sopruso dei capi giudei
11Mentre
esse erano per via, alcuni della guardia giunsero in città e annunziarono ai
sommi sacerdoti quanto era accaduto. 12Questi si riunirono
allora con gli anziani e deliberarono di dare una buona somma di denaro ai
soldati dicendo: 13«Dichiarate: i suoi discepoli sono venuti di notte e
l`hanno rubato, mentre noi dormivamo. 14E se mai la cosa verrà
all`orecchio del governatore noi lo persuaderemo e vi libereremo da ogni noia».
15Quelli, preso il denaro, fecero secondo le istruzioni
ricevute. Così questa diceria si è divulgata fra i Giudei fino ad oggi.
Apparizione in Galilea e missione universale
16Gli
undici discepoli, intanto, andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro
fissato. 17Quando lo videro, gli si prostrarono innanzi; alcuni
però dubitavano. 18E Gesù, avvicinatosi, disse loro: «Mi è stato dato
ogni potere in cielo e in terra. 19Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni,
battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, 20insegnando
loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i
giorni, fino alla fine del mondo».