E se i Nazionalisti avessero vinto la Guerra Civile cinese?

cinque ucronie tradotte da Generalissimus


Il 20° secolo probabilmente ha avuto più impatti sulla Cina che su qualsiasi altro paese, nel corso di soli 50 anni passò dall'essere un sistema imperiale che esisteva fin dall'inizio della civiltà ad un periodo di stati in guerra tra loro ad una guerra civile ad un malvagio paese Comunista ad un... Beh, quella che oggi viene chiamata Cina.
La Cina che diventa Comunista sembra qualcosa di inevitabile, ma in realtà era uno degli scenari meno probabili che si sarebbero potuti realizzare.
Per decenni Mao e la sua Armata Rossa furono semplicemente una frangia, ma grazie alla guerriglia, a qualche decisione sbagliata dei loro nemici e a una sfortuna sfacciata alla fine riuscirono ad avere il sopravvento.
"Ma Cody", direte voi, "non c'è mai stato un armistizio, perciò tecnicamente nessuno ha mai vinto la Guerra Civile cinese, perché non è mai finita".
Beh, io non penso che i Nazionalisti preferissero Taiwan al continente, perciò sì, i Comunisti hanno vinto in tutti i sensi.
E quindi la domanda è: e se i Comunisti perdessero la Guerra Civile cinese? Se volete sapere cosa ha dato inizio alla guerra ci sono canali che hanno trattato dei preamboli molto meglio e più in profondità di quanto potrei mai fare io, vi consiglio di guardare prima uno dei loro video.
Fatto? Bene! Qual è il momento decisivo che in questa TL cambia tutto? Dopo che i Nazionalisti diedero il via ad una purga di migliaia di Comunisti, cominciò la guerra.
In realtà per i primi anni i Comunisti se la videro molto brutta, e nel 1934 stavano per diventare un'altra nota a piè di pagina nella lunga storia cinese.
Circondati su ogni lato dai Nazionalisti e disperati, decisero che la mossa migliore era ritirarsi e riorganizzarsi, sfondando nei punti più deboli dell'accerchiamento e marciando a nord per 9000 chilometri attraverso montagne e signori della guerra per raggrupparsi in una posizione migliore.
Il 90% di essi non ce la fece a superare questo viaggio lungo un anno e molti morirono durante il guado di un fiume, cosa che portò ad un cambiamento di leadership, ma questa fu la manovra che salvò l'Armata Rossa e mise Mao sul percorso per diventare una figura nazionale.
In questo scenario cambia una semplice cosa: i Comunisti non iniziano la Lunga Marcia, non fuggono ma vengono isolati e annientati.
I Nazionalisti diventano la potenza più grande in una Cina piagata dalla guerra, il loro più grande rivale non c'è più, ma ora i Nazionalisti devono affrontare un altro nemico e devono farlo da soli, un nemico proveniente dall'esterno.
Nella nostra TL i Nazionalisti affrontarono l'invasione giapponese in modo… Ehm… Pessimo, ci volle la potenza industriale degli Stati Uniti per distruggere alla fine le capacità industriali del Giappone, ma anche così il modo in cui si comportarono i Nazionalisti non li mise sotto una buona luce.
Per esempio abbandonarono Nanchino, la loro capitale, senza fare niente per impedire ai Giapponesi di… Beh, lo sapete.
Oppure allagarono intenzionalmente una delle regioni più popolose per fermare l'avanzata giapponese, uccidendo nel processo 400-500.000 civili.
Sì, non erano… Ehm… Perfetti, o... Competenti, anche se i Nazionalisti vincessero contro i Comunisti durante la guerra farebbero simili manovre buffonesche, cosa che non farebbe altro che danneggiare la loro reputazione presso il pubblico generale.
Questi errori dei Nazionalisti non tornano a mordergli il sedere, per così dire, ma dubito che ci potrà essere un'altra forza importante che li possa sfidare.
Col Giappone fuori combattimento e i Comunisti sconfitti, la Cina Nazionalista entra negli anni '50 e in un nuovo mondo postbellico, ma una Cina senza Comunismo non vuol dire una Cina senza autoritarismo, forse una conseguenza del fatto di governare il paese più popolato del mondo.
I Nazionalisti, o Kuomintang, non erano certo a favore della democrazia, lo erano sotto la guida di Sun Yat-sen (sì, il Nazionalista originale che voleva un governo in stile americano), ma quelli erano i primi giorni, voglio dire, Comunisti e Nazionalisti erano perfino alleati contro il sistema imperiale, ma col passare del tempo e soprattutto dopo la morte di Sun Yat-sen l'obiettivo dei Nazionalisti divenne una Cina unita sotto un unico partito, almeno per un po', e non abbiamo visto la parte della democrazia almeno fino a Taiwan… Negli anni '80.
La Cina che entra in questo nuovo mondo postbellico è una che odia soprattutto i Comunisti e posso presumere che questo fatto si tradurrà in una relazione positiva con gli Stati Uniti negli anni '50, anche se credo che non rimarranno migliori amici con loro e con l'Europa.
Chiang fu chiaro sulla rinegoziazione dei trattati ingiusti con l'Occidente fatti dopo le guerre contro gli Europei, perciò non penso che una Cina non Comunista salterà così a cuor leggero sul carro del mondo libero dopo la guerra, potrebbe invece diventare uno stato dittatoriale monopartitico.
Sarebbe più ben disposta nei confronti degli Stati Uniti, ma avrebbe comunque una relazione più fredda di quella che hanno con loro, diciamo, il Giappone o la Germania.
Diversamente da questi paesi, che furono praticamente ricostruiti dalle macerie dagli Alleati, la Cina non avrebbe dato il benvenuto a degli Occidentali che sarebbero tornati a prendere decisioni per il loro paese, brutti ricordi, si potrebbe dire.
Detto questo, la Cina sarebbe comunque vulnerabile nei confronti dell'influenza sovietica, considerato il confine che condividono, e sarebbe su questa difesa iniziale contro di essa che si baseranno la maggior parte delle relazioni Sino-Americane.
Anche se la Cina non sarà Comunista la Guerra di Corea ci sarà comunque, la Corea del Nord invaderà comunque il sud e i Sovietici la sosterranno, ma qui la differenza è che la guerra finirà molto rapidamente.
L'unico motivo per cui la guerra finì in uno stallo dopo tre anni è che i Cinesi lanciarono un'offensiva su larga scala, respingendo le forze del sud.
Se la Cina rimarrà coinvolta lo farà per aiutare l'ONU, gli Americani e i Sudcoreani a fermare la Corea del Nord, il dominio di Kim finirà appena iniziato e la Corea si unificherà completamente, o forse la Cina se ne prenderà un pezzo.
Il Vietnam non entrerà mai nel vocabolario degli Americani, rimarrà una piccola nazione del sudest asiatico che anche se divisa affronterà una guerra molto breve se il nord cercherà di unificare il paese.
Penso che lo abbiate capito: il passaggio della Cina al Comunismo causò un grandissimo cambiamento nella politica estera americana.
Prima del 1950, anche se i Sovietici si erano impadroniti di mezza Europa, la Guerra Fredda era limitata solo all'Europa, l'Occidente aveva paura di un'ondata mondiale di Comunismo, ma quella paura non si realizzò fino a quando a diventare Comunista non fu la più grande nazione del mondo.
Impedire che il Comunismo si diffondesse in qualsiasi altra nazione diventò la massima priorità dell'Occidente, nacque la Teoria del Domino e venne vista come l'unico motivo del perché gli Stati Uniti dedicavano così tanti sforzi ad un piccolo paese come il Vietnam.
Ma senza una Cina Comunista l'America mantiene la sua concentrazione tutta sull'Europa, e non in guerre per procura in Asia.
La Guerra Fredda diventa in un certo senso meno aspra, il mondo è diviso, ma un po' meno, e a sua volta il conflitto diventa meno globale.
Gli anni '60 verranno comunque scossi dal movimento per i diritti civili, ma per quanto riguarda l'identità della maggioranza degli Americani il Vietnam e la paura dell'ascesa del Comunismo avranno meno considerazione.
Questo è molto difficile da predire con precisione: anche se c'è qualche precedente storico su come avrebbe, sapete, governato la Cina Nazionalista, la cosa più semplice da dire è che migliaia di persone certamente non moriranno a causa delle politiche collettiviste di Mao.
Affrontiamo questa cosa iniziando dai cambiamenti più ampi e passando poi a quelli più specifici.
Prima di tutto la cultura della stessa Cina moderna: sì, i milioni di morti ebbero certamente un impatto sulla nazione, ma penso che il principale impatto di Mao fu la Rivoluzione Culturale, il piano di Mao per creare una rivoluzione permanente, radunare le masse tutte le volte che voleva, chiedere una purga del partito e tornare ai bei vecchi tempi di quando non aveva ancora distrutto la sua credibilità con la carestia.
Chiuse le scuole e gli studenti diventarono una nuova generazione di rivoluzionari che leggevano i libri di Mao e si ricordavano di distruggere tutto ciò che rappresentava il vecchio, il che includeva professori, intellettuali e artefatti storici e culturali dell'antica Cina.
Morì un milione di persone, ma negli anni '70 Mao morì e la Cina pensò "Ehi, forse alcune parti del capitalismo non sono così male".
Fu questo ad uccidere davvero la vecchia cultura cinese, quella di Confucio, dei vecchi ideali dinastici e del pensiero tradizionale.
Chiang invece era cristallino sugli ideali e la cultura tradizionale cinese, i Nazionalisti perlomeno preservavano quella cultura ed erano meglio disposti nei confronti della religione.
La Cina non sarebbe certamente una democrazia sotto tutti i punti di vista, Chiang governò Taiwan fino alla sua morte, e quel paese non divenne veramente democratico fino alla metà degli anni '80.
Sto dicendo tutto questo per mostrare dove si trovavano politicamente i Nazionalisti, non possiamo semplicemente copincollare la storia di Taiwan su una Cina alternativa.
La Cina sarebbe completamente unificata negli anni '30, il che vuol dire che avrebbe decenni per tentare di industrializzarsi.
Quanto sarà efficace ciò? Beh, certamente sarà meglio che cercare di costringere le persone a produrre acciaio nel loro cortile, la Cina si unirà all'economia globale decenni prima che nella nostra TL, e questo avrà sia dei pro che dei contro.
Pro: il paese non rimarrà isolato socialmente ed economicamente fino agli anni '70 come sotto Mao, avrà la possibilità di crescere come nazione da solo.
Contro: ora un fragile stato cinese dominato da un partito con una pessima storia di stabilità fa parte dell'economia globale, perciò traete da soli le conseguenze.
La storia alternativa si basa su teorie, non su previsioni incise nella pietra, se la Cina non diventasse mai Comunista è plausibile che rimarrà uno stato autoritario monopartitico per un po', ma poi passerà gradualmente alla democrazia, o forse l'instabilità e la corruzione dei Nazionalisti condurrà ad un'altra guerra civile, o, forse, rimarrà uno stato monopartitico e la gente accetterà semplicemente questo fatto.
Ad essere onesti, Comunista o Nazionalista che sia, forse i problemi che vediamo nella Cina di oggi potrebbero essere gli stessi.
Una volta morto Mao la Cina iniziò le proprie riforme e abbandonò le sue politiche, che erano impopolari anche quando era in vita.
Può definirsi Comunista, può sventolare ancora la bandiera rossa, ma la Cina di oggi è molto, molto simile a quello stato monopartitico per il quale combattevano i Nazionalisti.
Si provò col Comunismo, come sempre morirono milioni di persone e poi venne abbandonato.
Il mercato non è libero come in Europa o in America, ma la Cina di oggi è capitalista, il suo partito è legato con doppio filo alle aziende da esso possedute.
Se nascesse la Cina Nazionalista vedremo meno imprese di proprietà statale, ma l'influenza di quella nazione sul palcoscenico globale sarà probabilmente la stessa.
Il problema della Cina odierna è il modo in cui è sempre stata, lo stato è sempre rimasto autoritario per poter controllare la sua grande popolazione.
La Cina, prima di finire nella sfera d'influenza europea era sempre rimasta la stessa, così come la Cina che vediamo oggi.
Non penso che la Cina Nazionalista sarebbe liberale come lo è Taiwan oggi, diavolo, perfino gli Stati Uniti, nonostante centinaia di anni di pratica hanno dei problemi al riguardo.
Le brutali repressioni contro i dissidenti, le misure autoritarie e l'insofferenza verso le interferenze straniere si sono semplicemente trasformate e hanno cambiato abito col passare dei secoli.
Non importa chi arriverà al potere, l'unica differenza è chi se ne prenderà il merito, ma la Cina è certamente un enigma.

Oggi la Repubblica Popolare cinese è la seconda nazione più potente della Terra, la domanda ucronica da farsi è: e se la Cina non diventasse Comunista? Perché questa TL funzioni Mao Zedong deve essere sconfitto, così che non guidi mai la rivoluzione Comunista della nostra TL che alla fine prese possesso della Cina.
In questa TL le forze Comuniste di Mao vengono sconfitte dai Nazionalisti mentre combattono la guerriglia nella Cina sudoccidentale, cosa che in realtà quasi avvenne quando le forze Nazionaliste misero Mao Zedong all'angolo più di una volta, fu solo grazie all'intelligenza di Mao e alle tattiche di guerriglia che riuscirono a rompere l'accerchiamento e continuare a combattere.
Usando un modo di dire, Mao venne salvato dalla campanella quando scoppiò la Seconda Guerra Sino-Giapponese, dove si alleò col disperato governo Nazionalista per combattere contro i Giapponesi, ottenendo tempo per recuperare forze con le quali conquistare l'intera Cina dopo la guerra.
Fino al 1949 questa TL sarà probabilmente molto simile alla nostra, i Nazionalisti riusciranno a respingere i Giapponesi semplicemente perché questi non avranno i numeri o le linee di rifornimento per condurre attacchi in profondità nella Cina, perciò la Seconda Guerra Mondiale sarebbe la stessa.
Dopo la guerra gli accordi di pace saranno molto diversi, negli ultimi mesi di guerra i Sovietici invasero la Manciuria, e dato che i Nazionalisti erano un alleato degli Americani è improbabile che questi cedano dei territori ad uno di essi, perciò forse i Russi creeranno uno stato Comunista in Manciuria, così come uno stato Comunista in Corea del Nord come nella nostra TL.
Durante la Seconda Guerra Mondiale la Cina Nazionalista fu un alleato degli Stati Uniti, perciò possiamo presumere che durante la Guerra Fredda la situazione rimarrà la stessa.
Negli anni dopo la guerra in Cina arriveranno soldi e consiglieri americani che cercheranno di trasformarla in uno stato sempre più occidentalizzato come la Corea o il Giappone della nostra TL.
Col denaro e le armi americane il governo centralizzato di Nanchino riuscirà probabilmente a sconfiggere i signori della guerra delle altre regioni e ad unificare la Cina in uno stato centralizzato.
Nella nostra TL la Cina Nazionalista era controllata da un uomo forte chiamato Chiang Kai-shek, ma in questa TL, con così tanti interessi americani coinvolti, col tempo la Cina diventerà una democrazia in stile occidentale.
Nel complesso in questa TL la Cina sarà molto simile alla Corea, un paese distrutto negli anni '40 che si riprenderà negli anni '50 e '60, capitalista, democratico e con un alto tenore di vita.
Nella nostra TL le forze americane e sudcoreane arrivarono al confine nordcoreano con la Cina, nei pressi del Fiume Yalu, prima di essere respinte di nuovo fino al 38° parallelo dalle forze cinesi di Mao, ma in questa TL, con la Cina che è un alleato americano e la Manciuria così sottopopolata da rendere la guerra contro gli Stati Uniti un suicidio, la Corea del Nord verrà incorporata nel sud e la Corea si unificherà sotto un regime capitalista.
La Manciuria probabilmente rimarrà un alleato sovietico e una nazione Comunista almeno fino alla fine della Guerra Fredda, dopo la quale o percorrerà la strada di Cuba e della Corea del Nord e rimarrà Comunista ma diventerà sempre più povera senza gli aiuti russi, o percorrerà la strada della Polonia e della Germania Est e col collasso dell'Unione Sovietica abbandonerà il Comunismo e diventerà un alleato russo.
Uno dei motivi per cui il Vietnam del Nord invase quello del sud è che il Vietnam del Nord aveva capito grazie alla Guerra di Corea che se fosse stato invaso la Cina avrebbe a sua volta invaso il nord per salvarlo, e sapeva che gli Stati Uniti erano a conoscenza di questo, perciò rimase relativamente al sicuro dagli attacchi terrestri americani, ma con la Cina alleata degli Americani non ci sarebbe certezza di ciò, così come non è certo che la Cina invaderà il Vietnam del Nord per aiutare gli Stati Uniti.
Comunque sia il Vietnam del Nord non invaderà il Vietnam del Sud in questa TL, e quindi il Vietnam rimarrà diviso fino alla fine della Guerra Fredda.
Dopo la sua fine, il Vietnam del Nord verrà posto davanti a scelte simili a quelle della Manciuria, anche se avrà anche la scelta di riunirsi pacificamente, dato che la divisione del Vietnam doveva essere semplicemente temporanea e la popolazione dei due paesi voleva la riunificazione.
Degli alleati dell'America così forti in Asia orientale distruggeranno l'equilibrio di potere in Asia, e questo spaventerà l'India e la Russia, che si alleeranno per ripristinare l'equilibrio di potere.
Essere un alleato sovietico e ricevere le armi e i sussidi sovietici vuol dire che l'India scivolerà lentamente verso un governo più Socialista, se raggiungerà livelli Comunisti o meno lo lascio decidere a voi, così come lascio decidere a voi se il collasso dell'Unione Sovietica porterà o meno al collasso dell'India.
Da una parte non è sempre azzardato affermare che le migliaia di anni di divisioni storiche e culturali faranno crollare l'India, dall'altra l'India è molto grande ed economicamente potente, il che vuol dire che forse non sarà interamente dipendente dagli aiuti sovietici e che quando la Guerra Fredda terminerà e gli aiuti finiranno, l'economia indiana non si fermerà, eliminando un possibile importante motivo per il collasso.
In questa TL la Cina non vedrà i 40 anni di isolazionismo causati da Mao e probabilmente sarà una nazione più industrializzata e potente.
A causa del collasso dell'Unione Sovietica la Cina diventerà immediatamente il nuovo rivale degli Stati Uniti in una nuova Guerra Fredda, e ci troveremmo all'improvviso nel mondo di Fallout.
In questa nuova Guerra Fredda gli Stati Uniti cercheranno di armare la Corea e il Giappone per prepararsi ad un nuovo conflitto.
Dato che entrambe le nazioni saranno delle democrazie questo non vuol dire che sarà una lotta ideologica, ma probabilmente culturale, gli Americani la definiranno una battaglia per salvare la civiltà occidentale, i Cinesi una battaglia per salvare la civiltà cinese.
Un Giappone ben armato con delle grandi forze armate terrorizzerà alcune delle nazioni del sudest asiatico che hanno avuto brutte esperienze con l'occupazione giapponese durante la Seconda Guerra Mondiale, perciò in questa TL nazioni come le Filippine, l'Indonesia, la Malaysia e il Vietnam si alleeranno con la Cina per proteggersi da un Giappone ben armato.
In questa TL un incidente in stile 11 Settembre potrebbe avvenire in Cina invece che negli Stati Uniti, questo perché nella parte occidentale della Cina c'è una grande popolazione di Uiguri Musulmani, e i jihadisti cercheranno di utilizzarli come scusa per un'azione terroristica contro la Cina che aiuti i loro gruppi.
In questa TL, come rappresaglia per l'11 Settembre, la Cina invaderà l'Afghanistan e forse l'Iraq come fecero gli Stati Uniti nella nostra TL.
Sorprendentemente, Cina e Stati Uniti dovranno lavorare insieme contro i jihadisti, perché entrambi saranno interessati a fermare l'Islam fondamentalista, gli Stati Uniti lo faranno in Turchia e Israele, la Cina tra gli Uiguri.
Con l'ascesa di Putin i Cinesi cercheranno di aiutarlo ad indebolire il controllo degli Stati Uniti sull'Europa, perciò in Russia affluiranno armi e denaro cinesi.
Putin sarà così più potente e controllerà una porzione maggiore di Europa orientale rispetto alla nostra TL.

La Cina odierna, sotto la leadership del partito Comunista, si è modernizzata ed è diventata un serio sfidante degli Stati Uniti come prima potenza mondiale, ma se la Cina non fosse stata Comunista? E se i Nazionalisti vincessero la Guerra Civile? La storia cinese è vasta e complessa, ma c'è una parte di essa che continua ad affascinare gli ucronisti, ed è ovviamente la Guerra Civile cinese, nota in Cina come Guerra di Liberazione.
Parleremo nello specifico della parte dal 1946 al 1949, un periodo storico difficile da riassumere, e glisserò su molte cose per mantenere breve questo video, ma in parole povere, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, la breve alleanza tra il Kuomintang, alias i Nazionalisti, e i Comunisti cinesi per combattere il Giappone finì.
Il leader Nazionalista Chiang Kai-shek andò all'offensiva contro i Comunisti in Manciuria, dove si erano trasferiti e stavano ricevendo sostegno dall'Unione Sovietica, che aveva invaso la regione quando era sotto il controllo giapponese.
Con le loro truppe di veterani dotate di armi americane, i generali Nazionalisti riuscirono a cacciarli dalla Manciuria meridionale e sembravano sul punto di conquistare Harbin, un'importante città della regione, ma nell'estate del 1946 Chiang fermò l'attacco.
Sembra quello che fecero gli Inglesi nel 1815, quando erano sul punto di catturare New Orleans durante la Guerra Anglo-Americana.
Comunque sia, questo accadde perché Chiang era sotto la pressione dei suoi alleati americani, che volevano una pace negoziata tra le fazioni cinesi rivali, che avrebbero dovuto entrare a far parte di un governo di coalizione, una cosa che a prima vista sembra ottimista ad un livello folle.
Questa pausa diede ai Comunisti il tempo di recuperare, e tre anni dopo i Nazionalisti vennero cacciati dal continente e costretti all'esilio a Taiwan.
La nuova Repubblica Popolare Cinese venne poi governata da Mao Zedong, le cui politiche come il Grande Balzo in Avanti e la Rivoluzione Culturale condussero alla morte di milioni di persone, cementando la posizione di Mao come uno dei più noti assassini di massa del 20° secolo.
Dopo la morte di Mao nel 1976, comunque, le riforme trasformarono l'economia della Cina in una delle più grandi del mondo, mentre la Repubblica di Cina, con base a Taiwan, continuò a dichiarare di essere il legittimo governo di tutta la Cina, proprio come la Repubblica Popolare Cinese reclama Taiwan come parte della Cina, una situazione che ancora oggi deve essere risolta, ma nella TL alternativa di cui parleremo questo non accade, perché sono i Nazionalisti a vincere.
Il nostro POD viene dal saggio dello storico Arthur Waldron pubblicato nel libro The Collected What If?, curato da Robert Cowley.
Arthur ipotizza che i Nazionalisti avrebbero potuto vincere la Guerra Civile cinese se Chiang avesse ignorato gli Americani e avesse mantenuto la pressione, catturando alla fine Harbin, cosa che avrebbe posto fine alle possibilità dei Comunisti di governare tutta la Cina.
Ci furono altri problemi che condussero alla sconfitta dei Nazionalisti oltre alle cattive decisioni prese sul campo di battaglia: la Cina era in rovina a causa dell'invasione giapponese, e piuttosto che ricostruire l'economia Chiang decise di iniziare una guerra con i Comunisti che si rivelò impopolare tra il contadino medio cinese, inoltre a rendere mal tollerati i Nazionalisti in Cina ci si misero anche la pressione fiscale eccessiva, il governo troppo costrittivo, la disoccupazione altissima e le coscrizioni forzate nell'esercito.
In più i Comunisti riuscirono a conquistare i cuori e le menti dei Cinesi cedendo terre ai contadini e cancellando i debiti che avevano coi loro proprietari terrieri, cosa che diede agli agricoltori un motivo per sostenere i Comunisti, perché se questi avessero perso i proprietari terrieri sarebbero tornati e si sarebbero ripresi la loro terra.
Ma anche se questi problemi non aiutavano i Nazionalisti, una vittoria anticipata in Manciuria avrebbe dato loro il tempo necessario per affrontarli senza doversi preoccupare dell'esercito Comunista che bussava alle loro porte.
I Nazionalisti sfruttano quindi lo slancio e sottraggono un'importante città ai Comunisti, cosa accade adesso? Beh, nel suo saggio Waldron ipotizza che i Sovietici interverranno per salvare i Comunisti cinesi, dividendo il paese tra Manciuria Comunista e il resto del paese, Taiwan inclusa, sotto un governo Nazionalista, una cosa simile a quello che è accaduto alla Corea nella nostra TL.
Questo ha senso, perché il Partito Comunista era ben integrato in Manciuria, e una Manciuria Comunista potrebbe essere un comodo stato cuscinetto tra i Sovietici e la Cina Nazionalista, e fornirebbe anche legami più forti con la Corea del Nord.
Questa Repubblica Popolare cinese alternativa probabilmente sarà strettamente legata ai Sovietici, e non avrà l'indipendenza goduta dalla Cina nella nostra TL, inoltre i Sovietici potrebbero cercare di strappare tutto o parte dello Xinjiang alla Cina, perché diversi distretti in quella regione erano in rivolta contro i Nazionalisti e avevano costituito la Seconda Repubblica del Turkestan Orientale, sostenuta dai Sovietici.
Quando alla fine la Cina vinse, il Turkestan Orientale venne reintegrato, ma se vincessero i Nazionalisti avrebbe senso se i Sovietici dimostrassero il desiderio di mantenere il Turkestan Orientale indipendente.
Piccola deviazione: nella nostra TL i leader del Turkestan Orientale non volevano affatto riunirsi alla Cina e nel 1949 si imbarcarono su un aereo per Mosca per un incontro personale con Stalin.
Quell'aereo si schiantò uccidendo tutti quelli che erano a bordo e poco dopo il Turkestan Orientale venne riassorbito dalla Cina.
Dopo la caduta dell'Unione Sovietica, comunque, alcuni agenti del KGB diffusero la teoria che non c'era stato alcun incidente aereo e che quei leader erano stati uccisi per facilitare la riunione del Turkestan Orientale con la Cina.
Quello che ho appena detto l'ho preso da Wikipedia, ma quando si pensa a cosa sono capaci persone come Stalin e Mao non sembra affatto campato in aria.
Comunque, torniamo alla nostra TL alternativa: che dire del resto della Cina? Una visione di essa ci viene dal libro The Second Year of Jianfeng: A Uchronia of New China, un'ucronia dove i Nazionalisti vincono la guerra civile scritta dall'Hongkonghese Chan Koonchung.
Non ho letto questo libro, e non so se lo farò, dato che non penso sia stato pubblicato in Inglese, ma ho letto diversi articoli che ne parlano, inclusa un'intervista all'autore, perciò ho un'idea generale su come potrebbe essere una Cina Nazionalista vista da una prospettiva cinese.
Tramite un POD simile a quello di Waldron, Chan crede che la Cina si integrerà nel mercato globale decenni prima che nella nostra TL, perciò potrebbe essere nel complesso un paese più ricco.
Potrebbe persino accelerare i boom economici del Giappone e di altre nazioni asiatiche, dato che questi paesi dovranno competere con la Cina molto prima.
L'Economist concorda fortemente con le valutazioni di Chan, e in un suo articolo speculativo del 2015 l'autore ha ipotizzato che la crescita economica della Cina di questa TL alternativa potrebbe farle ottenere un PIL del 40% più grande rispetto a quello del 2010 della nostra TL.
Per quelli di voi che in economia hanno solo insufficienze può sembrare davvero una grande cifra, ma in questa TL alternativa piuttosto che discutere su se la Cina sorpasserà l'America o meno discuteremmo su se l'America riuscirà a tenere il passo con la Cina.
Chan ha previsto anche altri cambiamenti che potrebbero avvenire con una Cina Nazionalista, incluso Nanchino capitale, dato che fu la capitale di Chiang Kai-shek per molti anni fino a quando non fu costretto a fuggire a Taiwan.
A proposito di quell'isola, Chan ha usato la sua storia per delineare la sua Cina alternativa, e ha ipotizzato tra le altre cose che i Nazionalisti istituiranno delle riforme terriere come fecero a Taiwan, trasformando i proprietari terrieri in capitalisti che si affidavano ai prestiti del governo per investire nell'industria.
Nel frattempo, i dissidenti perseguitati dal regime Comunista, inclusi molti autori letterari, avranno l'opportunità di pubblicare nuove opere mai esistite nella nostra TL.
Non c'è bisogno di dire che tutte le morti causate dal Grande Balzo in Avanti e dalla Rivoluzione Culturale probabilmente non avverranno, certo, neanche i Nazionalisti si curavano dei diritti umani, ma non ci sarebbero le carestie di massa causate dalle politiche di Mao.
A proposito di diritti umani, la Cina alternativa di Chan non è ancora una democrazia, perché grazie al governo Nazionalista Chiang Kai-shek gestisce uno stato autoritario che sopprime la democrazia e in cui tutti i partiti d'opposizione sono tali solo in teoria.
Nel libro a Chiang Kai-shek succede il figlio, Chiang Ching-kuo, proprio come accadde nella nostra TL a Taiwan quando morì negli anni '70.
Ad essere onesti mi sembra credibile, nella nostra TL i Nazionalisti non si facevano scrupoli nel censurare, pestare, arrestare e uccidere le persone che li criticavano, cosa che spinse molti ad abbracciare la causa Comunista, inoltre erano corrotti, e questo non li faceva affatto sembrare migliori dei Comunisti.
Questo forse non logorerà troppo le loro relazioni con l'America, nella nostra TL all'America della Guerra Fredda piaceva parlare tanto della democrazia e dei diritti umani, ma non si faceva certo scrupoli nel sostenere dei dittatori, fin quando questi tenevano alla larga i Comunisti, parlavano di libertà e permettevano alle corporazioni americane di fare affari nei loro paesi con pochissimi o nessun limite, perciò applicherà la stessa politica alla Cina.
Ma c'è anche da dire che a Taiwan i Nazionalisti persero il potere tramite delle elezioni, perciò chissà, forse in questa TL alternativa la Cina avrà una reale possibilità di essere una democrazia.
Infatti non dovremmo trattare il romanzo di Chan come l'opera definitiva su come sembrerà una Cina Nazionalista, per esempio, quando Benjamin David Baker fece le proprie ipotesi ucroniche in un suo articolo per il Diplomat nel 2015 suggerì che la Cina si sarebbe unita al Movimento dei Paesi non Allineati, e questo ha senso, perché a Chiang Kai-shek non piaceva l'America e forse pensava perfino che non ne avrebbe avuto più bisogno una volta intrapresa la sua strada.
Inoltre non è garantito che i Nazionalisti non mandino a scatafascio l'economia cinese, perciò chissà? Forse la Cina sarà molto più povera rispetto ad oggi.
Ovviamente la storia agisce raramente nel vuoto, perciò qualsiasi cambiamento nella storia della Cina avrà un impatto sul resto del mondo, per esempio con una Cina Nazionalista la Guerra di Corea non inizierà, o finirà in un modo molto diverso, perché alla Corea del Nord mancherà il sostegno della Repubblica Popolare cinese.
Come sarà il mondo senza la Guerra di Corea? Beh, leggendo The Fourth Reich: The Specter of Nazism from World War II to the Present, di Gavriel David Rosenfeld, l'autore afferma che la Germania assistette ad una ripresa economica in parte grazie alla Guerra di Corea, quando ci fu un aumento della richiesta di beni industriali che la Germania poteva fornire.
Senza la Guerra di Corea il recupero economico della Germania dalla Seconda Guerra Mondiale potrebbe subire un ritardo, sempre più Tedeschi diventeranno insoddisfatti del loro destino postbellico e potrebbero dare il loro sostegno a partiti di estrema destra, dando una mazzata alla democrazia tedesca.
Perfino una guerra confinata in una penisola dell'Asia orientale può avere un impatto su un'ex nazione dell'Asse e farle assistere ad un revival Fascista, questo dimostra quanto è interconnesso il nostro mondo! Probabilmente non ci sarà neanche la Guerra del Vietnam, perché Ho Chi Minh e i suoi Viet Minh si affidavano al sostegno cinese per la loro ribellione contro la Francia, perciò il Vietnam potrebbe ottenere l'indipendenza come paese unificato allineato con le democrazie occidentali.
Che impatto avrà questo fatto sulla controcultura dell'America degli anni '60 è difficile da immaginare.
Una Cina Nazionalista potrebbe perfino far temere di meno il Comunismo agli Americani, perché non subiranno mai il trauma della perdita della Cina contro i rossi, il Maccartismo potrebbe non esistere affatto od essere meno duro e coloro che sono stati perseguitati per il loro credo politico potrebbero ottenere una rivincita in questa TL alternativa.
Con meno paranoia, le relazioni tra l'America e l'Unione Sovietica potrebbero essere migliori, la Guerra Fredda ci sarà comunque, ma potrebbero arrivare prima tentativi più efficaci di porre fine alla corsa agli armamenti.
I Nazionalisti però consideravano la Mongolia una parte della Cina, e in passato avevano avuto delle dispute di confine con essa, inoltre, considerato che per la maggior parte del 20° secolo la Mongolia fu un paese Comunista legato all'Unione Sovietica, questo potrebbe trasformare la zona in un punto caldo della Guerra Fredda che potrebbe tenere alta la tensione tra capitalisti e Comunisti.
E che dire del Tibet? Riuscirà a mantenere un certo livello d'indipendenza o verrà assorbito dalla Cina come nella nostra TL? Forse i Nazionalisti non saranno interessati a invaderlo, e questo vuol dire che il Dalai Lama sarà ancora a Lhasa.
E Hong Kong? Rimarrà una colonia inglese o verrà assorbita dalla Cina? Sentitevi liberi di dire la vostra.
Presumendo che l'Unione Sovietica cada comunque, cosa succede dopo? Se in questa TL alternativa ci sarà davvero la supercrescita economica della Cina Nazionalista, questa avrà ancora meno motivi di mantenere la sua alleanza con l'America.
Una rivalità tra questi due paesi potrebbe causare una nuova Guerra Fredda, ma senza differenze ideologiche.
Ciononostante, potrebbe essere comunque una situazione tesa, specialmente se, diciamo, l'America giurasse di difendere l'indipendenza tibetana e il controllo britannico su Hong Kong.
E che dire della Manciuria Comunista e della Seconda Repubblica del Turkestan Orientale? La Cina Nazionalista si riunirà con loro alla Germania Ovest o continueranno ad esistere come la Corea del Nord, isolate e pericolose per il mondo? Non so molto del Turkestan Orientale, ma la Manciuria è una terra ricca con un'ottima agricoltura, risorse abbondanti e una buona industria, diversamente dalla Corea del Nord, perciò sarebbe più difficile ignorarla se decidesse di mostrare i muscoli.
Ma, come già detto, anni di mala gestione Comunista potrebbero rovinare il futuro della Manciuria, non lo sapremo mai con certezza, ma ehi, è questa la parte divertente della storia alternativa! In conclusione, anche se la Cina sarebbe potuta stare meglio senza i Comunisti, non sarebbe stata certamente un'utopia.
I Nazionalisti erano altrettanto capaci di sopprimere la democrazia e ignorare i diritti umani, e con la ricchezza proveniente dalla sua economia fortissima ci saranno ampie opportunità di corruzione.
Detto questo, senza una Cina Comunista la Guerra Fredda potrebbe essere meno intensa e la paura del Comunismo nelle democrazie occidentali potrebbe non essere così diffusa, inoltre si eviteranno i milioni di morti causati dalle politiche di Mao.
Una TL dove i Nazionalisti dominano la Cina potrebbe non essere un mondo perfetto, ma potrebbe essere una TL leggermente migliore di quella in cui ci troviamo adesso.

Cina, 1946.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale la Cina non è più unita contro la minaccia comune del Giappone, la costa è satura di incendi e sparatorie, intere città sono l'ombra di quello che erano, ma la pace è ancora fuori portata.
Senza più un nemico comune i Nazionalisti cinesi riprendono la Guerra Civile contro i Comunisti, una disputa che era iniziata quasi due decenni prima, nel 1927.
La prima metà della guerra, che si è svolta prima della Seconda Guerra Sino-Giapponese, ha favorito i Nazionalisti e si è conclusa con una ritirata dei Comunisti diventata nota come Lunga Marcia.
I Nazionalisti sono diventati i governanti de facto, ma in un brevissimo lasso di tempo è scoppiata anche la guerra col Giappone.
Dopo la guerra i Nazionalisti si sono ritrovati deboli e divisi, mentre i Comunisti sono ritornati in scena non solo conservando il loro numero, ma addirittura con più forze di prima grazie alla simpatia ottenuta dai cittadini cinesi disillusi, mentre i Sovietici hanno utilizzato la guerra per mantenere le proprie truppe nel territorio cinese occupato in precedenza dai Giapponesi.
Le truppe sovietiche cedettero tutte le armi catturate ai Giapponesi ai Comunisti cinesi, dando ad un raffazzonato esercito di contadini e studenti armati di fucile le capacitò di una vera e propria forza armata.
Cosa ancora peggiore, i disertori e i prigionieri Nazionalisti accettarono di addestrare i Comunisti ad usare in modo adeguato queste armi, trasformando l'ex Manciuria occupata dai Giapponesi in una fortezza Comunista.
Le ulteriori sofferenze causate dalla Seconda Guerra Sino-Giapponese portarono molti Cinesi a perdere fiducia nel governo, che non ebbe l'opportunità di recuperare appieno dalle perdite dell'inizio della Guerra Civile.
Inoltre molti leali Nazionalisti avevano perso la vita contro i Giapponesi, e questo aiutò a spostare ancora di più l'equilibrio a favore dei Comunisti.
Anche se all'inizio i Nazionalisti arrivarono vicino al cacciare i Comunisti dalla Manciuria, un ritardo causato dalla pressione americana in favore della pace tra le due fazioni diede il tempo necessario ai Comunisti per raggrupparsi e cacciare i Nazionalisti dal continente, costringendoli all'esilio su Taiwan, mentre la terraferma cinese finì sotto il dominio Comunista e divenne la Repubblica Popolare cinese.
La Cina si stava preparando ad eliminare i Nazionalisti una volta per tutte, ma lo scoppio della Guerra di Corea portò ad un improvviso interesse degli Stati uniti nella regione per favorire il contenimento.
Ancora oggi persiste questa situazione, con la Repubblica Popolare cinese che occupa il continente e i Nazionalisti a Taiwan che dopo l'ascesa a presidente del figlio di Chiang Kai-shek, Chiang Ching-kuo, hanno stabilito un sistema sempre più democratico dopo che divenne chiaro che quell'avamposto militare temporaneo sarebbe diventato una situazione a lungo termine.
Relativamente parlando, Taiwan ha ottenuto dei buoni risultati, creando un'economia basata sullo sviluppo tecnologico e l'esportazione, un po' come il Giappone e la Corea del Sud, vantando una forza lavoro ad alto reddito molto istruita che la fa ben figurare negli indici mondiali nonostante le dimensioni geografiche e la sua popolazione relativamente piccola.
Anche la Cina però sta facendo bene, la sua enorme forza lavoro viene subito dopo quella di Taiwan, e ha raggiunto le vette in cui si trova grazie alla sua enorme popolazione, il che ci lascia ad ipotizzare quanto più forte sarebbe potuta essere la Cina se i Nazionalisti avessero vinto la Guerra Civile.
Durante la Lunga Marcia i Comunisti incontrarono molte difficoltà sulla loro strada e sarebbe stato facile per i leader Mao Zedong e Zhou Enlai morire prima di riuscire a cambiare le carte in tavola, altrimenti i Nazionalisti potrebbero rifiutarsi di ascoltare le richieste di pace americane e cacciare i Comunisti dalla Manciuria.
Queste scelte ci lasceranno con esiti leggermente diversi, perciò spiegherò le implicazioni immediate di entrambe prima di scegliere quale seguire.
Durante una scaramuccia con dei locali non amichevoli o a causa di una malattia o della fame, Mao ed Enlai non vivono per vedere la fine della marcia e i loro uomini rimangono senza una guida adeguata.
Senza contare il fatto di se i Comunisti riusciranno o meno ad ottenere lo stesso sostegno che ebbero nella nostra TL, i ranghi ora sono disorganizzati e sparsi, forse si spaccheranno in diverse fazioni rivali che i Nazionalisti potranno sconfiggere facilmente, magari anche con l'aiuto sovietico.
Nel peggiore dei casi si ritrovano ad affrontare un'insurrezione disorganizzata che si nasconde nelle caverne, nel migliore sradicano completamente la sua presenza.
Molto probabilmente qualche Comunista sopravvivrà e stabilirà una propria zona autonoma vicino al confine sovietico, un po' come aveva fatto qualche signore della guerra nell'ovest della Cina.
Queste forze in seguito causeranno qualche problema e qualche disputa di confine tra la Cina e l'URSS, ma nel complesso la minaccia Comunista è neutralizzata.
Alla regione del Turkestan Orientale, che si opponeva anch'essa ai Nazionalisti, potrebbe essere concessa l'indipendenza per poter concludere in fretta il conflitto e far cominciare finalmente la ricostruzione.
I Nazionalisti riconoscono ufficialmente che i popoli di quella regione non fanno parte della nazione Han e che quindi meritano un proprio paese, mentre i Sovietici all'epoca sostenevano tutti coloro che si opponevano ai Nazionalisti e potrebbero anche tentare di installare un leader Comunista loro alleato nel Turkestan, così come avevano fatto in Mongolia.
Opzione due: i Nazionalisti capiscono che ogni istante conta e che ogni giorno in cui non vengono battuti i Comunisti diventano più forti e avanzano in Manciuria.
Dopo una sanguinosa offensiva i combattimenti diventano più duri nei pressi del confine sovietico, ma alla fine i Comunisti vengono costretti a fuggire nella Manciuria Esterna, un territorio all'interno dell'URSS.
Partono i festeggiamenti per l'avvicinarsi della fine delle ostilità, il Turkestan Orientale è ancora pronto a combattere per l'indipendenza, ma i Nazionalisti devono iniziare la ricostruzione o c'è il rischio dell'ascesa di una nuova fazione Comunista.
I Nazionalisti si ritirano quindi dalla regione e alla Seconda Repubblica del Turkestan Orientale viene garantita la completa autonomia, ed è di nuovo probabile che finisca nella sfera d'influenza sovietica.
I Comunisti fuggiti si stabiliranno nella Manciuria Esterna, creandosi una patria caratterizzata da un forte militarismo e autoritarismo, anche se saranno comunque soggetti all'Unione Sovietica.
Questo darà alla Manciuria Esterna e a quella Interna una dinamica simile a quella delle due Coree : la Manciuria Esterna Comunista darà regolari dimostrazioni di forza per rivendicare il possesso di tutto il territorio, e il confine tra le due regioni sarà pesantemente fortificato e percorso da una zona demilitarizzata impossibile da attraversare e ricoperta di mine e trappole.
La differenza più grande tra queste due TL è lo status dei Comunisti, o esistono in una propria regione geografica come nell'opzione due o intraprendono caratteristiche più terroristiche.
Per amore della prevedibilità seguiremo l'opzione due, dato che è più difficile delineare le azioni di un'insorgenza scoordinata che quelle di una Corea del Nord, anche se in territorio sovietico.
I Nazionalisti si assicurano il controllo totale, censurando ogni simpatizzante dei Comunisti o simili minacce alla pace, inizia una grande ricostruzione, forse finanziata dagli Stati Uniti, e la Guerra di Corea sicuramente scoppierà comunque.
Molti dei Comunisti sono fuggiti in Corea del Nord durante l'offensiva in Manciuria e si sono messi a disposizione di quel paese.
Kim Il-sung verrà comunque spinto ad invadere il sud e chiederà sostegno a Stalin, che stavolta in questa TL gli verrà rifiutato e verrà consigliato di non intraprendere azioni, ma Kim Il-sung disubbidirà, pensando che il sud sarà già abbastanza debole e che avrà dalla sua grandi numeri di Comunisti cinesi.
Penserà di poter riuscire a prendere il controllo della Corea del Sud senza scatenare un intervento americano degno di nota, ma si sbaglierà.
Come nella nostra TL il pericolo della caduta della Corea del Sud comprometterà le risorse americane in Giappone, che veniva considerato una delle contromisure più affidabili contro l'espansione sovietica in Asia, perché anche se in questa TL la Cina non è diventata Comunista non ci si può comunque fidare dei Nazionalisti, perché Chiang Kai-shek non era in ottimi rapporti con gli Stati Uniti ed era anche molto critico delle interferenze delle potenze internazionali negli affari della Cina.
Gli Stati Uniti inizieranno ad inviare uomini ed armi in Corea del Sud, che era incredibilmente impreparata, ma senza il sostegno regolare della Repubblica Popolare cinese alla Corea del Nord la durata della guerra sarà molto più breve.
La Cina entrerà certamente in combattimento contro i Nordcoreani, ma in realtà non ne avrebbe bisogno, possiamo presumere che stabilirà semplicemente un confine fortificato come ha fatto in Manciuria.
La Penisola Coreana confina con l'Unione Sovietica solo tramite un piccolo corridoio, ma sarà attraverso questo corridoio che i Comunisti cinesi fuggiti forniranno aiuti ai Coreani, sempre contro la volontà dei Sovietici.
Gli aiuti alla Corea del Nord non saranno affatto quelli della nostra TL, il che vuol dire che alla fine la Corea del Nord cadrà e la sua leadership fuggirà in Manciuria.
Questo schema continuerà nel resto dell'Asia, nello specifico in Indocina, dove i Comunisti del Vietnam non avranno il sostegno della Cina e cadranno dopo un intervento americano.
I Sovietici, in assenza di una sfera d'influenza Comunista in Asia orientale, sposteranno probabilmente la loro attenzione verso l'Asia centrale, il Medio Oriente e l'Africa.
I Sovietici vedevano i paesi arabi come un terreno di coltura per l'ascesa del Comunismo e una strada per avvicinarsi sempre di più all'Europa, probabilmente il cambio di regime in Iran avrà caratteristiche decisamente più Comuniste e il paese potrebbe sostituire la Cina, e forse vedremo un'invasione anticipata dell'Afghanistan.
Nel frattempo la propaganda in India e in Africa stimolerà dei cambiamenti ideologici che porteranno queste nazioni più vicine al Comunismo.
Un aumento anticipato delle attività sovietiche in Africa vuol dire anche che gli Stati Uniti potrebbero iniziare a finanziare le colonie occidentali per fermare la diffusione del Comunismo, come con gli accordi col Sudafrica tra gli anni '70 e '80.
Questa relazione potrebbe estendersi fino alla Rhodesia, così da trasformare l'Africa meridionale in un solido blocco filo-occidentale.
Con degli investimenti sovietici più forti la Crisi di Suez potrebbe trasformarsi in una batosta devastante per l'Inghilterra, la Francia e Israele.
Molto probabilmente la Cina dell'immediato dopoguerra sarà una dittatura, ma questo sarà necessario per mantenere l'ordine e impedire un'invasione da parte dell'Unione Sovietica.
Come abbiamo visto a Taiwan la ricostruzione andrà di pari passo con una forte militarizzazione e un rafforzamento della disciplina e della lealtà verso lo stato, così che il Comunismo non rialzi la testa, anche se, ironicamente, verranno utilizzate le stesse tattiche dei Sovietici, perché il capo della polizia segreta Nazionalista aveva studiato in Unione Sovietica.
Quell'uomo era il figlio di Chiang Kai-shek e futuro presidente della Cina, Chiang Ching-kuo.
Sarà sotto di lui che verranno lanciati i progetti di sviluppo e costruzione più importanti, volti a migliorare le infrastrutture cinesi e a mettere enfasi sulla fabbricazione e l'esportazione di beni di consumo di alta qualità, ovvero prodotti elettronici e chimici, così da incrementare il reddito pro capite e stimolare la crescita economica.
Dopodiché inizierà ad eliminare la natura autocratica della Cina per creare un sistema più democratico, legalizzando i partiti politici rivali una volta diventato evidente che la Cina è di nuovo stabile e destinata ad un percorso di miglioramento sul lungo termine.
Senza la nascita di un programma nucleare cinese Comunista e senza la Crisi Sino-Sovietica la Guerra Fredda porterà meno timori per la mutua distruzione assicurata, e le relazioni Sovietico-Americane miglioreranno dopo degli accordi più decisi per limitare la creazione di nuove armi nucleari.
La Cina non è più una pericolosa scheggia impazzita, ma l'India potrebbe prendere il suo posto se le restrizioni sulle armi non verranno implementate abbastanza in fretta.
Anche se si eviterà la mutua distruzione assicurata la rivalità tra Stati Uniti e Unione Sovietica potrebbero continuare anche oltre gli anni '90, dato che meno armi nucleari vorrà dire che i Sovietici non andranno in bancarotta per accumulare un enorme arsenale.
Questo aprirà la porta a guerre per procura più aspre in Africa, Medio Oriente e persino in India.
Dato che la Cina sarà piuttosto indipendente ed autosufficiente potrebbe entrare tra i non allineati assieme alla Jugoslavia, al mondo arabo e a qualche altra nazione, fornendogli una nuova fonte di risorse, cosa che la aiuterà a diventare una produttrice di beni per tutto il mondo e a farla avanzare ad un altro livello economico, libera dagli obblighi e dai dogmi sia dell'Occidente che dei Comunisti.

Dall’anno 1949 la Repubblica Popolare Cinese, questo il suo nome completo, è governata dal Partito Comunista Cinese, ma la Cina è ancora oggi, nel momento in cui guardate questo video, un paese Comunista? Beh, la risposta è chiaramente no, lo è stata per qualche decina d’anni, ma non lo è più, oggi la Cina è completamente integrata nel sistema capitalista mondiale ed è, tra le altre cose, la seconda potenza economica mondiale dopo gli Stati Uniti.
Sebbene il suo funzionamento interno si basi ancora molto sul partito unico, quello Comunista, il suo fondamento economiche è diventato quella che viene chiamata Economia Socialista di Mercato, in breve, niente più Comunismo.
Oltre al farti essere tra i primi nelle classifiche dei paesi con più miliardari al mondo è una forma di Comunismo un po’ troppo originale per la mia comprensione, ma questa ideologia ha avuto un’influenza gigantesca nella storia recente del paese.
Sarebbe interessante chiedersi cosa sarebbe successo se la Cina non fosse mai diventata Comunista, ma vi riassumerei prima la storia del Comunismo in Cina per contestualizzare un po’ questo video.
Il Partito Comunista Cinese (PCC) venne fondato in segreto nel 1921 a Shanghai, nella concessione francese.
Tra la manciata di militanti presenti quel giorno figurava l’ormai celebre Mao Zedong.
In quegli anni ci fu un periodo di espansione degli ideali Comunisti nel mondo, con in particolare delle rivoluzioni in Germania nel 1918-19 e la creazione dell’Unione Sovietica.
Il PCC si ingrandì poco a poco col passare del tempo e si alleò col Kuomintang, il partito nazionalista cinese, solo perché nel 1925 il capo del partito nazionalista, Chiang Kai-shek, decidesse di andare contro il suo vecchio alleato Comunista e dando il via alla Guerra Civile Cinese.
A peggiorare la confusione, i Giapponesi attaccano la Cina nel 1931, costringendo le truppe nazionaliste a diminuire un po’ la loro lotta contro i Comunisti.
Durante la guerra contro l’impero giapponese i nazionalisti e i Comunisti finirono per unirsi contro l’invasore.
La tregua non sopravvivrà alla fine della Seconda Guerra Mondiale e nel 1949 le truppe Comuniste guidate da Mao Zedong alla fine vincono i combattimenti, costringendo così i nazionalisti di Chiang Kai-shek a fuggire verso l’isola di Taiwan, dove viene fondata la Repubblica di Cina, non Comunista.
La Repubblica Popolare Cinese (si noti la differenza), venne dunque fondata sul continente e guidata da Mao Zedong.
Oggi le due entità, la Repubblica di Cina e la Repubblica Popolare Cinese, rivendicano ancora l’interezza del territorio dell’altra.
Sono desolato per i Taiwanesi, ma a me sembra un po’ troppo difficile recuperare tutto quanto.
Grazie all’aiuto dell’Unione Sovietica, la Cina Comunista implementò in seguito dei Piani Quinquennali, e i tentativi di sviluppo culturale o economico forzati come il Grande Balzo in Avanti o la Rivoluzione Culturale finirono in un disastro completo, riuscendo forse a sviluppare certi aspetti dell’economia ma facendo milioni di morti nel processo e scatenando delle carestie.
Nel 1979 l’arrivo al potere di Deng Xiaoping, un riformatore moderato, o comunque più moderato di Mao Zedong, permise alla Cina di aprirsi finalmente al mondo.
L’apertura al commercio internazionale farà scomparire poco a poco le pratiche Maoiste che erano sopravvissute fino a quel momento.
Malgrado le riforme il Partito Comunista Cinese dispone ancora di un enorme potere in Cina, inoltre diverse rivolte sono state schiacciate nel sangue, soprattutto quella di Piazza Tienanmen.
Tuttavia, dagli anni ’90 agli anni 2000 la Cina ha visto una crescita formidabile ed è diventata la fabbrica del mondo.
Divenuto molto potente, il paese non esita oggi ad affermare le sue ambizioni territoriali ed economiche, con gran dispiacere dei suoi vicini e degli Stati Uniti.
Avete dunque capito che l’ipotesi più probabile perché la Cina in questo scenario non sia Comunista sarebbe che i nazionalisti del Kuomintang vincano la guerra civile nel 1949.
Qui, in questa realtà alternativa, Mao Zedong non arriva mai ad ottenere il sostegno della popolazione, perdendo così la guerra civile e permettendo la creazione nel 1949 della Repubblica di Cina guidata da Chiang Kai-shek.
A livello politico il cambiamento è grande, perché la Cina non si avvicina troppo all’Unione Sovietica, ma più verso gli Stati Uniti, perché questi le hanno inviato fondi e materiali per combattere l’invasione giapponese durante la Seconda Guerra Mondiale.
Invece di un regime Comunista amico, l’Unione Sovietica ha alla sua frontiera un regime piuttosto filoamericano fin dall’inizio della Guerra Fredda, cosa che all’improvviso la isola ancora di più dal resto del mondo.
Geograficamente, l’isola di Taiwan verrà integrata nella Cina Comunista, perché lì non c’era una base Comunista abbastanza forte.
A questo punto direte sicuramente che senza Mao Zedong le cose saranno migliori, ma il paradosso è che Chiang Kai-shek era una persona corrotta e non era affatto un angelo, faceva spesso affidamento sui signori della guerra e i criminali per far rispettare la sua autorità, e molto spesso in maniera violenta.
Il fatto, dunque, che la Repubblica di Cina in seconda istanza stia dalla parte degli Statunitensi all’inizio della Guerra Fredda non significherà necessariamente che si svilupperà più velocemente.
Il Grande Balzo in Avanti e la Rivoluzione Culturale, che sono state delle catastrofi immani, non avranno luogo, evitando così milioni di morti, ma la corruzione del paese e dello stesso leader, Chiang Kai-shek, rallenterà lo sviluppo del paese.
Alla fine lo sviluppo economico sarà meno lungo, ma non così rapido come si possa immaginare, però guardando allo sviluppo dell’isola di Taiwan nella realtà si può dire che volente o nolente questa Cina alternativa sarebbe potuta diventare una grande potenza economica.
Con o senza il Comunismo, dunque, la Cina si sarebbe sviluppata lo stesso a gran velocità, e questa Cina alternativa in questo scenario sarebbe stata democratica solo a parole, anche se si sarebbero evitati dei grandi massacri questi sarebbero stati rimpiazzati da massacri più piccoli.
Il Tibet sarebbe stato annesso dalla Cina nel 1950 come nella realtà? Beh, non ne sono sicuro, potremmo vedere una cartina dell’Asia completamente differente, con un Tibet indipendente col Dalai Lama alla sua testa.
Nel 1950 arriva il periodo della Guerra di Corea.
Questo conflitto vide la Corea del Nord, guidata dal glorioso nonno di Kim Jong-un, tentare di annettere la Corea del Sud.
Questa guerra avrebbe potuto avere luogo in questo scenario? Non ne sono affatto sicuro, ma non è neanche un’ipotesi da scartare.
Durante questa guerra, quando la Corea del Nord era al suo peggio, milioni di “volontari” cinesi (notate le virgolette) intervennero per salvare il regime nordcoreano.
In questa realtà alternativa, se la guerra scoppierà, i volontari non arriveranno mai e la Corea del Nord verrà sconfitta, cosa che permetterà l’unificazione della Corea.
Una Cina senza Comunismo avrebbe cambiato completamente lo svolgimento della Guerra Fredda nella regione, di fatto in questo mondo lo sviluppo del Comunismo in Asia perde il suo migliore sostenitore.
La Cina, però, non sarebbe rimasta dalla parte degli Statunitensi per tutta la Guerra Fredda, forse in realtà nemmeno dall’inizio.
È più facile immaginare una Cina che si sviluppa sempre di più fino a diventare un pilastro del Movimento dei Paesi non Allineati, ovvero un raggruppamento di paesi che non volevano scegliere fra l’Unione Sovietica e gli Stati Uniti.
Rimane comunque probabile che questa Cina alternativa abbia una politica neutrale durante la Guerra Fredda.
A proposito, parliamo di un evento iconico di quel periodo che verrà completamente cambiato, la Guerra del Vietnam.
In effetti la Cina di questa realtà alternativa non avrà alcun interesse ad avere un regime Comunista ai suoi confini, senza il sostegno cinese le truppe Comuniste vietnamite non avrebbero mai avuto la forza per unificare il paese.
Isolate e attaccate da tutte le direzioni, e non ricevendo che scarsi aiuti dall’Unione Sovietica, le forze Comuniste vietnamite sarebbero potute venire sconfitte anche senza l’intervento degli Stati Uniti, perché qui i Cinesi avrebbero potuto fare di tutto per contrastarle, e senza Guerra del Vietnam ci sarebbero potute essere delle conseguenze molto grandi sul resto del mondo.
Entreremmo in un effetto farfalla gigantesco, perché tutta una controcultura e una mentalità rappresentativa di un’epoca non esisterebbero affatto.
Anche la Cambogia avrebbe potuto evitare il sanguinoso periodo dei Khmer Rossi che ha fatto milioni di morti.
È anche interessante chiedersi quali sarebbero stati i rapporti tra l’Unione Sovietica e questa Repubblica di Cina alternativa.
Nella realtà la luna di miele fra i due paesi non durò per molto fino alla rottura delle relazioni, si sono perfino picchiati verso la fine degli anni ’60.
Adesso perciò proviamo a immaginare un po’ lo stato delle relazioni fra l’Unione Sovietica Comunista e la Cina nazionalista, Cina che rivendicherà anche la Mongolia controllata dall’URSS: in questo scenario ci saranno molto di frequente scontri armati fra i due paesi che potranno anche sfociare, di volta in volta, in conflitto aperto, anche se i due paesi possiederanno la bomba atomica, nucleare che a proposito verrà sicuramente sviluppato dalla Cina più tardi rispetto alla realtà.
In effetti, senza l’aiuto scientifico sovietico e quello degli Stati Uniti, perché gli Stati Uniti avranno qualche riserva a donare la bomba ad un regime corrotto e autoritario, questa tecnologia sarebbe diventata cinese molto sicuramente decine d’anni più tardi rispetto alla realtà.
Dopo la morte di Chiang Kai-shek negli anni ’70 sarebbe sicuramente arrivato al potere un riformatore e avrebbe iniziato a far progredire un po’ il paese.
In questa Cina la corruzione sarà tuttora molto presente e il poco democratico potere sarà molto legato all’esercito, ma senza l’isolamento dovuto al Comunismo la Cina si integrerà molto più facilmente nei mercati mondiali e comincerà ad esportare molto prima rispetto alla realtà, seguendo sicuramente l’esempio della Corea del Sud.
La caduta dell’Unione Sovietica in questa realtà alternativa un po’ prima degli anni ’90 farà partire tutta una serie di reazioni a catena, prima di tutto l’unificazione della Corea in un solo paese, ammesso che sia ancora divisa.
In questo mondo, dunque, il glorioso Kim Jong-un non arriverà mai al potere e non illuminerà le nostre giornate grazie al suo magnifico sorriso.
Anche il Vietnam si unificherà se non l’ha già fatto, e soprattutto la Mongolia non sarà mai indipendente e verrà molto sicuramente integrata nella Cina, ingrandendo dunque di parecchio il suo territorio e permettendole di ottenere le immense riserve di risorse naturali presenti in quella regione.
Ai giorni nostri le tensioni tra la Cina e gli altri paesi asiatici saranno molto meno forti, soprattutto con il Giappone.
Al contrario, mano a mano che la Cina si svilupperà e diventerà una grande potenza, essa si distanzierà sempre di più dagli interessi statunitensi, anche in questo mondo alternativo emergerà una rivalità molto grande fra i due paesi.
Il fatto che questa Cina alternativa si sarà integrata molto prima nell’economia mondiale permetterà l’ascesa di leader di grandi imprese che conquisteranno il primo posto mondiale in diversi campi.
Infatti oggi, nella realtà, molte imprese cinesi hanno appena incominciato a esportare in campo internazionale, e sono per il momento molto incentrate sul loro paese.
Al contrario, nello scenario che stiamo provando a costruire, è molto probabile che delle Samsung o delle Sony cinesi inizino ad esportare molto prima che nella realtà, e questi marchi, allo stesso modo dei marchi giapponesi o coreani, faranno parte molto presto del nostro quotidiano.
È anche probabile che questa Cina più aperta economicamente cresca di più, anche se i suoi aspetti corrotti e autoritari potrebbero rallentare la crescita.
Per quanto riguarda il commercio si può immaginare al contrario che il protezionismo cinese che esiste nella realtà qui sia meno forte.
Anche l’influenza degli Stati Uniti in Asia sarà molto diminuita, dato che gli altri paesi non si rivolgeranno affatto allo Zio Sam per proteggersi dal Comunismo.
Tuttavia la Cina di questo scenario sarà molto ambiziosa e avrebbe potuto proiettare molta potenza nella regione.
Anche a livello culturale il soft power cinese sarà molto più sviluppato.
In ogni caso una cosa è certa, una Cina non Comunista avrebbe cambiato molte cose nel mondo.

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Se volete farci sapere che ne pensate, scriveteci a questo indirizzo.


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