Faysal I il Grande

di Tommaso Mazzoni


Tutto parte dall'idea di Generalissimus:

La Grande Rivoluzione Siriana ha successo, i Francesi abbandonano il paese e nel 1928 si ha la ricostituzione del Regno Arabo di Siria. Cosa accade in Medio Oriente? E se alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale il Regno si schierasse al fianco di Hitler?

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Quest'ucronia ha dato il via ad un ampio dibattito. Ecco alcune delle voci intervenute:

aNoNimo:
Perché non si fonde con il regno iracheno di Faysal?

Generalissimus:
Giusto, me lo ero dimenticato! Faysal I all'epoca era il Re dell'Iraq.
Vuol dire che nasce il germe della Grande Siria!

Confini della Grande Siria

Confini della Grande Siria

Tommaso Mazzoni:
Faysal ha un'altro obiettivo, insieme al fratello Abdullah di Giordania; riconquistare almeno l'Hijaz.

Generalissimus:
Quindi la Siria poteva anche rimanere da sola. Ma a questo punto chi diventa re?

aNoNimo:
Faysal poteva scegliere l'uovo oggi, e l'Heyaz domani, non fosse altro perché è meglio una Mezzaluna libera che un sogno...

Tommaso Mazzoni:
Scusate, mi sono spiegato male, riformulo: la Siria si fonde con l'Iraq; io intendevo dire, che piuttosto che tentare di conquistare il Libano, e fare la guerra alla Francia, Faysal I potrebbe ambire all'Hijiaz, e così i suoi successori; Non escludo una lunga guerra con l'Arabia Saudita, a quel punto, che impedirebbe alla Siria, a prescindere dal risultato (ma io tifo per gli Hashemiti, come sempre) di partecipare alla guerra mondiale.

aNoNimo:
Il Regno Hashemita di Mesopotamia o Grande Siria si formerebbe nel '28, mentre l'Arabia Saudita nasce soprattutto per il vuoto di potere provocato dall'esaurirsi della grande coalizione beduina di Lawrence e Faysal. Senza questo vuoto non è detto che si formi il regno saudita se non come regno fantasma di predoni pagato dagli inglesi per tenere a bada gli arabi.
Idea: e se in risposta all'ostilità inglese la Grande Siria partecipasse agli accordi segreti di Rapallo con Germania e URSS? I tedeschi potrebbero addestrarsi sui panzer fuori Baghdad come facevano a Frunze, anche se visti i territori li vedo più a testare aerei e gas in territori desertici. Un'alleanza del genere potrebbe durare? E l'Iran, che HL è stato filo-nazista, che fa?

Tommaso Mazzoni:
Se Gheza anticipa le ambizioni di Saddam sull'Iran, questo può schierarsi con gli Anglo-Sovietici; Anche perché, senza il petrolio della Grande Siria gli Inglesi li vedo un po' in difficoltà.

aNoNimo:
la storia del petrolio è un po' più complicata: anche ammesso che i mesopotamici mantengano il Nedj (con il Kuwait in mezzo non la vedo facile) le uniche raffinerie del MO erano ad Abadan, saldamente in mano all'Anglo-Iran Oil Co. avere il petrolio mesopotamico senza Abadan era inutile per l'Asse e indifferente per gli inglesi che comunque si servivano di quello kuwaitiano iraniano e statunitense.

Tommaso Mazzoni:
Interessante; però se non sbaglio c'è il petrolio anche in Kurdistan. Ed è sempre possibile costruire un'altra raffineria, fra il '28 e il '40.

aNoNimo:
Fino a lì, era tecnologia "sensibile" già allora, qualcosa che si poteva solo comprare con pesanti costi politici, e a riguardo i tedeschi non erano i primi fornitori. Piuttosto i russi, sempre che le concessioni AGIP non diano frutti prematuri. Almeno questa è la mia opinione.

Tommaso Mazzoni:
Beh, conoscendo Stalin, non gli farebbe schifo mettere un piede in Mesopotamia, specialmente dopo il 1939, fino al 1941. Un grosso regno arabo in una zona fondamentale (sul Golfo Persico) non può non attirare a sé molte  attenzioni.

aNoNimo:
Chissà poi come si evolve la politica interna: se non si sviluppa una dittatura autocratica potrebbe esserci il tipico tripartitismo dell'epoca: un PCSiria filosovietico, un centro moderato e portato all'accordo e un nazionalismo laico kemalista se non pre-ba'athista.

Tommaso Mazzoni:
Si, qualcosa del genere; La dittatura non ci dovrebbe essere, Faysal era decisionista, ma non autocrate, Gheza, se non muore, era anti-britannico, ma non autocrate. Se Gheza muore, alla reggenza va lo zio di Faysal II, filo britannico; In questa timeline la corona ha più prestigio, perché Faysal è nato in Siria, quindi la casa reale non è percepita come straniera in Iraq. Se la capitale è stata spostata a Damasco, si dovrebbe evitare il colpo di stato del 1941.

aNoNimo:
Bel problema la capitale: visto il progetto, non avrebbe più senso che Faysal facesse di Baghdad ciò che era prima del saccheggio mongolo, ciò la sede califfale?
Altra cosa: se gli inglesi vedono gli arabi come competitori di un certo livello, allora potrebbero preferirgli i sionisti del "focolare nazionale", niente tradimento del '48 verso gli ebrei ma possibili guerre siriaco-sioniste.
Ergo, successo del partito Ba'ath (i kemalisti se ne strafregavano dei sionisti), grossi guai per i moderati e dubbi per il PCS, probabilmente anti-sionista se obbediente al burocrate georgiano, che era ferocemente antisemita.

Tommaso Mazzoni:
Dipende; fino al 1956, nonostatnte l'antisemitismo di Baffone e del politburo in generale, c'è una certa vicinanza fra l'Unione Sovietica e i Sionisti, mentre Washington, nonostante le lobbies, non ha molta simpatia per lo Stato Ebraico. Solo dal 1956 in poi, c'è la svolta, in politica estera. Quindi, i Comunisti appoggeranno i moderati, mentre i Kemalisti saranno neutrali e i Ba'athisti all'opposizione; Poi, nel 1956 ci sarà l'alleanza fra i Ba'athisti e i comunisti, ma i Kemalisti appoggeranno i moderati; Per allora, il sistema istituzionale dovrebbe essere forte abbastanza da impedire colpi di mano, anche se il Ba'ath andasse al governo. Non darei per scontato una vittoria Israeliana in una guerra contro uno stato più forte moderno della vecchia Siria. Poi è probabile la nascita di un partito islamico moderato, come quello di Erdogan in Turchia.

MattoMatteo:
Questo solleva una questione: se lo stato ebraico è supportato dalla Russia, è possibile che gli ebrei americani vengano perseguitati durante il maccartismo?

aNoNimo:
Beh, visto la fine che nella HL hanno fatto i Rosenberg...

Tommaso Mazzoni:
Si, è possibile; anche se, a monte, siamo sicuri che la Guerra dei Sei Giorni la vincano gli Israeliani, nel 1947? Perché nella nostra timeline, la Giordania non si impegnò troppo, ed era l'unico esercito all'altezza; Ma nella nostra timeline abbiamo l'esercito Mesopotamico, decisamente più forte e più determinato, a cui la Giordania è legata da motivi dinastici.

aNoNimo:
Pensandoci non mi convince la politica interna mesopotamica.
Nel '48 Israele era una forza rivoluzionaria anti-inglese che si opponeva ad un'armata pan-araba sotto gli ordini di un ufficiale coloniale inglese: dunque Israele ottenne l'appoggio USA-URSS gli arabi quello inglese. Nel '56 Israele è un alleato di inglesi e francesi contro i socialisti arabi: Israele ottiene l'appoggio anglo-francese poi USA, gli arabi quello sovietico.
Ora, nel primo dopoguerra avremmo una RAU (nome random utile perché breve e chiaro, se volete chiamarla Grande Siria o Mesopotamia è uguale) anti-inglese e forse anti-francese, primo stato de-colonizzato; avremmo poi un focolare ebraico in Palestina, sotto mandato, organizzato dagli inglesi come quinta colonna anti-araba. Ora, sto applicando modelli manichei da Guerra fredda al ginepraio interbellico, però mi pare più probabile un'alleanza tra i decolonizzati arabi e i sovietici, anticipando la politica filo-araba di Krucheav.
A questo punto lo scenario politico RAU sarebbe: PCS filo-sovietico e Ba'ath filo-nazi-fascista alleati contro il centro e i kemalisti, con il rischio di un colpo di stato o una guerra civile dipendente anche dalla pressione britannica. In Palestina invece avremmo un "centro-destra" filo-inglese e un Mapai isolazionista che si barcamenano tra il Muftì di Gerusalemme spalleggiato dai ba'athisti, gli inglesi e le sempre maggiori ondate di profughi ebrei dall'europa, questi ultimi molto probabilmente ultra-conservatori e desiderosi di vendetta contro qualcuno (come gli ebrei russi emigrati in Israele dopo il 1991).
Vista la situazione la RAU potrebbe avere uno sviluppo weimeriano, con scontri di piazza tra ba'athisti comunisti e kemailsti, che costringerebbero il governo ad una svolta autoritaria. Escludendo un colpo di stato comunista (in Medio Oriente? Vorrebbe dire che Stalin rinuncia all'Europa, non ce lo vedo) sono possibili un governissimo di stampo kemalista e ultra-isolazionista oppure un governo ba'athista naturale alleato dell'Asse (accanto o al posto del Giappone, magari la Società di Vrill sviluppa teorie filo-arabe sul Rimland invece che filo-nipponiche sull'Heartland).

Tommaso Mazzoni:
Però... c
'è un però. Una monarchia modernizzatrice e popolare, che in questa timeline gode di maggior rispetto da parte delle forze armate; Inoltre, Ba'th e Kemalisti sono entrambe ideologie nazionalistiche, non necessariamente filo-fasciste, Il Ba'ath, nella nostra timeline ebbe nelle forze armate il suo bacino di maggior popolarità, ma in questa tim-line, le forze armate sono fedeli alla monarchia, che comunque è per un graduale sganciamento dalle politiche occidentali, e ha un orizzonte pan-arabista; Perciò, io propendo per un arco costituzionale, che va dai Liberali al Ba'ath, e che escluda i Comunisti filo sovietici, alleati con lo Yemen del Sud, e gli ùIslamiti radicali. In questo arco, dopo il '56 potrebbero entrare dei Socialisti moderati staccatisi dai Comunisti. Quindi, avremo un'estrema Destra Islamica fondamentalista, fuori dall'arco costituzionale, un Centro-Destra formato da Liberali e Kemalisti, un Centro Sinistra composto da Islamici Moderati, Ba'ath e Social-Democratici, e un'estrema Sinistra Comunista, fuori dall'arco costituzionale; mentre non escludo terrosrismo, penso che la svolta autoritaria si possa evitare.

aNoNimo:
Due domande:
1. Quale esercito? Perché Faysal non aveva un esercito ma al massimo una leva feudale insensibile a sviluppi occidentali (modello giannizzeri vs nizim-i-cedid), esercito invece presente nella rivoluzione kemalista. Se prova a svilupparlo da zero si torna alla situazione Farouk che portò alla nascita del Ba'ath.
2. Come risolvi il problema anglo-sionista? Lo sviluppo del Ba'hat l'avevo pensato come reazione di pancia anti-sionista, ecco perché filo-nazi-fascista, la posizione moderata invece sarebbe per la convivenza e si distinguerebbe dal kemalismo solo per il non essere necessariamente laica. Infine i comunisti direbbero le stesse cose dei ba'athisti cambiando "sionista" con "imperialista". Con questi opposti estremismi uniti alla enorme pressione inglese la vedo dura per la democrazia, almeno alla morte di Faysal, che potrebbe fare da Giolitti o Hindenburg.

Tommaso Mazzoni:
Aspetta, Faysal, nel '20, non ce l'aveva; La Siria, nel 1928, si, perché aveva seguito il modello Francese. L'esercito Iracheno del 48 (al quale mi sto riferendo io) è ancora un'altra cosa. Farouk, ebbe il problema del disastro della guerra contro Israele, non dimenticartelo. Senza guerre disatrose, Faysal, quando muore nel 1933 è in buoni rapporti con l'inghilterra, ai quali ha comunque confermato delle concessioni; Suo figlio Ghazi, che è anti-britannico, se non viene assassinato anche stavolta (diciamo di no) può contare sul sostegno del Ba'ath, che è un partito nazionalista, come i Kemalisti, con una politica sociale decisamente di sinistra, e pan-arabista, come la famiglia reale; In questa timeline, quindi, il Ba'ath non si radicalizza ma, col sostegno della casa reale, inizia una politica di progressivo sganciamento dall'Inghilterra. Ma rimane comunque neutrale nella seconda Guerra mondiale, perché la priorità viene data ad un'altro obbiettivo, l'Arabia. Quindi, nel 1938, scoppia la Guerra Arabo-Mesopotamica; Grazie ad una maggiore tecnologia l'esercito Mesopotamico ha la meglio, e il vecchio Abd'al Raman si ritrova con in mano solo il Neged, e deve firmare, nel 1944, il trattato di Medina; A quel punto, soddisfatti i Nazionalisti, spinto dai Liberali, la Mesopotamia dichiara formalmente guerra alla Germania, inviando contingenti simbolici sui fronti orientale ed occidentale. La Mesopotamia diventa quindi il capofila dei Non-Allineati, vendendo petrolio a tutti, in cambio di tecnologie idriche e di raffinazione. In questo clima, le posizioni radicali sono isolate, e la democrazia è possibile; Se poi faysal campa fino agli anni '50, tanto meglio.

aNoNimo:
C'è una cosa che non mi convince: che gli inglesi accettino la RAU. I fatti di Palavi sr., di Ghazi, di Farouk, dell'operazione Ajax, delle invasioni del '41, della guerra omanita, della Prima Guerra Arabo Israeliana testimoniano che Londra (e poi Washington) in MO accettano solo vassalli. Non ce lo vedo Faysal alleato degli inglesi ad un passo dal Nedj e da Suez. Di conseguenza sotto pressione o si ha una politica kemalista pura, cioè un governissimo, oppure una deriva di destra o sinistra (ritengo destra per colpa del sionismo, ma non è detto). A meno che la crociera mediorientale dI Roosevelt non venga anticipata. Dopo la 2GM cmq sono d'accordo con te, è come arrivare al '45 che mi lascia qualche dubbio.

Tommaso Mazzoni:
Come ho detto, Faysal è alleato dei Britannici, e i successori, invece, pur distaccandosene, ma gradualmente, concentrano la propria attenzione, e le energie dei nazionalisti, nella guerra anti-Saudita; questo serve a dare ai nazionalisti un obiettivo diverso dalla Gran Bretagna fino al 1945, e a quel punto il sistema si è stabilizzato.

aNoNimo:
Infatti io non dubito che Faysal fosse è sarebbe comunque alleato degli inglesi, dubito che gli inglesi in questa Timeline sarebbero suoi alleati!

Tommaso Mazzoni:
Beh, nella timeline originale, Londra era favorevole alla Grande Siria; fu Parigi a mettersi nel mezzo; Faysal era considerato affidabile, secondo i rapporti della Lawrence d'Arabia in gonnella.

aNoNimo:
Quella che ha fatto l'Iraq multietnico per renderlo più debole? A me pare che questo confermi la mia teoria: se la RAU fosse un vero stato come lo stiamo immaginando gli inglesi l'avrebbero fatta a pezzi, come hanno provato a fare alla Turchia.

Tommaso Mazzoni:
non è che fosse possibile fare altrimenti; Uno stato grande è sempre multietnico, lo sarebbe, a maggior ragione, anche la Grande Siria. Faysal voleva regnare su tutto il Medio-Oriente, figurati se si sarebbe accontentato del piccolo Iraq sunnita, certamente più stabile. Ma sotto Faysal, però, quello non fu un problema. poi, quando si accorgono che Faysal se la cava troppo bene, bhé allora proveranno a fargli i dispetti, ma ormai sarà troppo tardi.

aNoNimo:
Fin qui siamo d'accordo. Però i dispetti non saranno cosa da poco, è lo stramaledetto Impero Inglese. Pressione che alla morte di Faysal (ma anche prima) costringerà il governo RAU a scelte gravi, o soccombere.

Tommaso Mazzoni:
Vero, ma quando cominciano a fare i dispetti può essere già troppo tardi; In fondo, il ragionamento iniziale è questo: Il Regno è grande, fra quatto o cinque anni sarà già in crisi da solo; Nel 1933 quando Faysal muore, l'erede Ghazi, infatti, non si può permettere colpi di testa contro i Britannici, in compenso, inizia ad accarezzare l'idea di una guerra contro i Sauditi; Albione, convinta che questa darà la mazzata finale al regno acconsentono; dal '35 al '40 il RAU è occupato in Guerra, Guerra che contribuisce a cementarne l'identità nazionale e che il RAU vince; a quel punto, i Britannici capiscono, ma è troppo tardi, anche perché il RAU si schiera, nel 1941 contro l'Iran, del quale conquista il Kurdistan, e cementa il suo posto nel campo alleato. A Teheran Roosevelt incontrerà, nel 1944 anche l'Ambasciatore del R.A.U.

aNoNimo:
Ghazi era pericoloso da solo con alle spalle il solo Iraq, tanto da finire "provvidenzialmente" morto all'indomani dell'invasione della Polonia. Non oso immaginare cosa accadrebbe qui...

Tommaso Mazzoni:
Il Gahzi della nostra Tuimeline non era impelagato in una guerra con l'Arabia Saudita; comunque, per tagliare la testa al toro, P.o.D. aggiuntivo: Faysal muore nel 1947.

aNoNimo:
Ora è molto più credibile. Magari oggi parleremmo di faysalismo come di una forma più nazionalpopolare di kemalismo, ma soprattutto tratteremmo il wahabismo come un residuo medievale qual è, praticato solo dagli indocili sudditi cammellieri degli Hashemiti. Diciamo una versione monarchica del kemalismo.

Bandiera della Grande Siria

Bandiera della Grande Siria

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Ed ecco la Timeline che è scaturita da questa discussione:

1920
I P.o.D.: Gli Inglesi forniscono uomini e mezzi a Re Faysal, che vince la Battaglia di Maysalun; A questo punto, i Frncesi decidono di tratatre con gli Inglesi, che concedono loro una striscia di Kameroon in Africa e il Togo, e alcune isole nel Pacifico e si ritirano dalla Siria (Libano del Nord escluso).

1921
II P.o.D.: Gertrude Bell appoggia il progetto della Grande Siria, e fa campagna per Re Faysal in Iraq; a questo punto Faysal persuade il fratello minore Abdullah I di Giordania ad abdicare a suo favore, in cambio del governatorato della regione, che Abdullah accetta.

1922
Trattato di Baghdad, che fissa il protettorato inglese sul Regno della Grande Siria a 15 anni.

1923
Faysal inizia una vigorosa campagna di infrasturutturizzazione del suo regno appoggiandosi su tecnici occidentali.

1924
Inizio della campagna d'alfabetizzazione.

1925
Faysal inizia a mediare con i Palestinesi e gli Ebrei, accogliendo alla sua corte un giovane sindacalista di origine Tedesca, Haim Arlosoroff

1926
Prime rivolte delle tribù del deserto; Faysal si mostra abile nel tenere in pugno la situazione; proprio questa abilità inizia a preoccupare non poco i vertici inglesi.

1927
Faysal cerca di rinegoziare al ribasso la durata del protettorato, i vertici Britannici tentano di farlo assassinare, ma la congiura è sventata dall'intelligence francese, per “ringraziare” i Britannici dello scherzetto del 1920.

1928
Londra, conscia di non poter difendere i propri interessi nella Regione senza Faysal, accetta di scontare di 5 anni la durata del suo mandato. 

1929
Faysal inizia la modernizzazione dell'esercito, in vista del suo grande progetto; la Conquista dell'Arabia.

1930
Faysal decide di convocare un'assemblea costituente, che possa dare al suo regno una costituzione “non scritta da stranieri!”

1931
Elezioni per l'assemblea costituente, presenti 6 partiti, Il Partito Popolare Siriano (Kemalista), il Partito Liberale Siriano (Moderato), il Partito Nazionalista Arabo (Ba'ath) il Partito Comunista Siriano, il Partito della Fratellanza Araba (Islamico Moderato) e il Partito dei Fedeli, Islamista.

1932
Indipendenza formale del Regno di Grande Siria, l'Assemblea Costituente Siriana licenzia il testo della Carta fondamentale, approvato da quattro dei sei partiti maggiori; Islamisti e Comunisti, infatti, non votano nessun articolo della carta; I primi rimproverano il fatto che la Sharia non sia stata direttamente assunta come base della legge, i secondi considerano la carta  un calderone di idee borghesi.
Avvertito da agenti Siriani, Haim Arlosoroff scampa alla morte.

1933
Prime elezioni sulla base della nuova carta costituzionale; il Parlamento è composto da una camera Bassa, eletta su base proporzionale, e una camera Alta, composta per 1/3 da membri di diritto, nominati dal sovrano,  e per  2/3 eletti su base Maggioritaria, con assegnazione su base etnico-religiosa.
La maggioranza va ad una coalizione fatta da Kemalisti, Ba'athisti e Liberali ; Islamici Moderati, Islamisti e Comunisti all'Opposizione. Rashid Ali al-Gaylani, Kemalista, diviene Primo Ministro.

1934
In Palestina, Arlosoroff guida un movimento favorevole all'annessione alla Grande Siria, il cui sovrano sembra in grado di mantenere la pace e garantire tutte le minoranze.

1935
Dopo anni di preparazione, e con il beneplacito dell'Inghilterra inizia la Guerra Siro-Araba.
Il Conflitto farà nascere il Regno dell'Arabia Hashemita, capitale Medina, con a capo Abd'allah I al'Hasheem; la Casa Hashemita, nei suoi due rami, assume l'egemonia nel Medio-Oriente.

1936
Presa di Ryad.

1937
L'Inghilterra furbescamente foraggia i Sauditi, che bloccano l'avanzata Siriana a 40 km dalla Mecca.

1938
L'Imamato dello Yemen inizia ad appoggiare i Siriani, aprendo, nonostante gli Inglesi, un secondo fronte per i Sauditi.
Governo di Unità Nazionale in Siria, sempre Presieduto da al-Gaylani, a cui partecipano tutti e quattro i Partiti dell'arco costituzionale, più un partito separatosi dai Comunisti, il Partito Social-Democratico dei Lavoratori Siriani.

1939
Con lo scoppio della II Guerra Mondiale gli Inglesi non possono più foraggiare i Sauditi, che sono sempre più stretti fra i due fuochi.

1940
I Sauditi si arrendono, ma Faysal, per evitare di acutizzare il confronto con Londra, accetta che sia il Fratello ad essere incoronato Re a Medina, ma incamera buona parte del Neged e della costa sul Mar Rosso.

1941
L'Imperatore di Persia, Shahshan Rheza I dichiara guerra all'Inghilterra; Faysal, nonostante abbia appena terminato la Guerra con l'Arabia, ha ancora truppe fresche, firma con gli Anglo-Francesi il trattato di Damasco, ed invade l'Iran, conquistando il Kurdistan Iracheno; Gli Anglo-Sovietici fanno il resto.

1942
Il Regno della Grande Siria è ufficialmente in guerra con i Nazi-Fascisti; Abd'allah I, che è anche il Califfo dell'Islam chiama ufficialmente i popoli islamici alla Jihad contro l'Asse.

1943
Truppe Siriane e Arabe vengono inviate sui vari fronti.
Il Governo di Unità nazionale continua, presieduto però da Nuri al-Said, Liberale.

1944
Conferenza di Teheran, Faysal partecipa ed incontra il Presidente Roosevelt, che gli garantisce pieno appoggio, con Churchill che deve accettare obtorto collo.

1945
Alla fine della Seconda Guerra Mondiale il Regno della Grande Siria è fra i Membri Fodatori dell'ONU.

1946
Indipendenza della Palestina, che vota per l'ingresso nel Regno Hashemita.

1947
Indipendenza del Libano francese, che entra nel Regno della Grande Siria.

1948
Incidente al confine fra Turchia e Grande Siria; Inizia la Guerra Turco-Siriana, guerra combattuta a bassa intensità con i Turchi che non vogliono indebolirsi troppo, per paura dei Sovietici.
Le Elezioni in Turchia portano al potere i Liberali; Nuri al-Said nuovo Primo Ministro.

1949
Insurrezione del Kurdistan Turco, mediazione dell'ONU, dopo la vittoria Siriana a Sulimanya.

1950
Pace di Londra.

1952
Referendum nel Kurdistan Turco; vince l'annessione alla Siria.

1953
Muore Re Faysal I il Grande; gli succede il figlio Ghazi.
Nuri al-Said confermato Primo Ministro, forte del successo nella Guerra. Prosegue il forte sviluppo economico del Regno; Si comincia a parlare di Miracolo Siriano.

Re Faysal I il Grande di Siria

Re Faysal I il Grande di Siria

1954
La Turchia entra nella N.A.T.O.

1955
Il Regno di Siria prende la guida del Movimento dei non Allineati.
Inoltre gli scienziati Ebrei che hanno popolato il regno nel dopoguerra mettono l'Arma Atomica a disposizione di Baghdad.
Trattato di amicizia fra l'Iran e la Siria, e la Siria e il Regno Mutawakkilita dello Yemen.

1956
Il Partito Nazionalista Egiziano (Faisalista) vince le elezioni. Il Nuovo Premier, Gamal al-Nasser, Nazionalizza il canale di Suez; Quando Francia e Inghilterra tentano la riconquista del fondamentale snodo marittimo, trovano le truppe di Baghdad, e la potenza Nucleare chiamata Regno della Grande Siria a difesa del suolo Egiziano. La popolarità nei paesi decolonizzati del Regno di Siria sale alle stelle.
Con  la mediazione del Regno di Siria, che garantisce la tutela degli interessi Americani, lo Shah Mohammed Rheza I e il Primo Ministro Mossadeq stipulano il Patto per l'Iran, con il quale si impegnano alla collaborazione per la modernizzazione e la democratizzazion del paese.

1957
Fondata la Syrian Football Association.
Re Ghazi si reca a Tunisi, dove fa un discorso pubblico sul ruolo fondamentale che la dinastia al-Husaini ha avuto per mantenere l'identità della nazione; Habib Bourguiba capisce l'antifona, e all'assemblea costituente conferma la monarchia.. Re Maometto VIII resterà sul trono tunisino.
Tecnici e consulenti Siriani si recano nello Yemen, dove provvedono ad aiutare Re Ahmad nel difficile compito di modernizzare il paese.

1958
Il Partito Popolare Siriano, in coalizione con gli Islamici Moderati e i Social-Democratici Siriani forma un governo senza lo storico alleato, il Partito Liberale; Abd-al Karim Quasim, Eroe della Guerra Siro-Turca  nuovo Primo Ministro. La nuova coalizione punta alla riduzione degli squilibri che il nuovo sistema economico capitalista ha portato nel paese.
Entra in vigore la nuova Costituzione Democratica dell'Iran; Alle Elezioni, Mossadeq e il suo Partito Nazional-Liberale ottengono la maggioranza.
Il Pakistan entra nel P.E.D.N.A.M.O. insieme alla Malesia.

1959
In politica estera, rilanciata  la collaborazione con le altre monarchie Islamiche costituzionali del Mediterraneo, il Regno di Tunisia, quello del Marocco e quello di Libia.

1960
Enrico Mattei firma con Re Ghazi di Siria e Re Idris I di Libia un trattato per lo scambio di tecnologia-petrolio; In Siria Mattei fonda l'Industria Italo-Siriana del petrolio, importando la tecnologia Italiana e fornendo navi (la marina mercantile Siriana latita) in cambio del Petrolio.

1961
Il Principe ereditario Faysal di Siria sposa la principessa Persiana Shanaz di Persia;
Fondato il Patto Economico e di Difesa del Nord Africa e del Medio Oriente, P.E.D.N.A.M.O., che non include la Repubblica Algerina, in cui il Front de Liberation National, Socialista, ha imposto un sistema monopartitico e alleato dell'U.R.S.S.

1962
Nasce Ghazi, primogenito di Faysal e Shanaz.
Alla morte di Re Ahmad, il figlio Re Maometto XII subisce un golpe.
Truppe Arabe, Siriane, Persiane, Libiche, Egiziane, Marocchine e Tunisine invadono lo Yemen, fra il giubilo della popolazione, depongono la Giunta Militare e restaurano il legittimo Re.
In Previsione dell'Indipendenza Zanzibar prenota un posto nel P.E.D.N.A.M.O.

1963
Il Marocco evita di invadere l'Algeria, poiché sa che il P.E.D.N.A.M.O. non interverrà in suo favore.
Alle elezioni Siriane confermata la maggioranza di Centro-Sinistra e Qasim Primo Ministro;
Il Governo deve la sua popolarità al buon funzionamento dello Stato Sociale.
Zanzibar entra nel P.E.D.N.A.M.O. appena un mese dopo l'indipendenza.

1964
Dal 4 al 6 gennaio, storica visita pastorale in Siria di
Papa Paolo VI, che visita Nazaret, Gerusalemme e Betlemme. Re Ghazi lo accompagna personalmente a Gerusalemme sulla sua auto.
Scoppia la Rivoluzione di Zanzibar; Intervento del P.E.D.N.A.M.O. che impedisce il genocidio degli Arabi e degli Indiani e rimette il Sultano al suo posto.
Il Presidente Ben Bella è deposto; il P.E.D.N.A.M.O. supporta l'opposizione democratica.

1965
L'Afghanistan entra nel P.E.D.N.A.M.O. seguito dal regno delle Maldive.

1966
Ai Mondiali d'Inghilterra nel Girone 4 la Nazionale Siriana elimina la ben più quotata Nazionale Italiana, ma poi è eliminata nei quarti per 5-3 dal Portogallo di Eusebio.

1967
L'Etiopia, già promotrice dell'Unione Africana, e la Somalia chiedono di entrare nel P.E.D.N.A.M.O. Ma al Negus vengono chieste riforme di tipo politico ed economico; Soprattutto, garanzie per la minoranza Islamica,  I Somali invece entrano come Osservatori.
Nasce la Repubblica Popolare Democratica dello Yemen, nell'Ex Yemen Britannico.

1968
Il Negus Haile Selassie  ritenendosi inadatto al compito di riformare l'Etiopia, abdica a favore del Figlio, Asfow Woffen Taffari, che gli succede con il nome di Amha Selassie I. Numerosi intellettuali Cristiani Siriani si recano alla corte del nuovo Negus, per aiutarlo nel difficile compito.
Il P.E.D.N.A.M.O sventa un colpo di stato in Somalia.
La Somalia entra a pieno titolo nel P.E.D.N.A.M.O.
Il Partito Social-Democratico abbandona l'allenza con i Popolari e i Fraternisti (Islamici Moderati) e forma un nuovo partito, il Partito Socialista-Democratico  della Nazione  Siriana, in cui confluisce la sinistra del Partito Nazionalista; alle elezioni il P.S.D.N.S ottiene la maggioranza e Hassan al-Bakr è eletto Primo Ministro. Il nuovo governo di Centro Sinistra ha un ancora più marcata impronta laica, e, pur mantenendo la neutralità accentua l'elemento anti-occidentale, con ua certa collaborazione con L'U.R.S.S. Tale linea entrerà però presto in crisi.

1969
Un Colpo di Stato Militare depone Re Idris I di Libia, che si trova in cura all'estero; immediatamente le truppe del P.E.D.N.A.M.O. invadono la Libia, arrestano il Colonnello Mohammad al-Ghaddafi, e liberano l'erede al trono, detenuto in condizioni inumane.

1970
Entra in vigore una nuova costituzione in Etiopia, detta dai detrattori costituzione Siriana.
Il Partito Liberal-Nazionalista Etiope, guidato da Endalkachew Makonnen, Aristocratico illuminato, conservatore ma conscio della necessità di un cambiamento, vince le elezioni.

1971
Primo viaggio in Italia del Re Ghazi di Siria.
L'Etiopia è ammessa nel P.E.D.N.A.M.O.

1972
La Siria vince la Coppa d'Asia in Thailandia battendo 2-1 la quotata Corea del Sud.

1973-1983
Guerra d'Afghanistan fra le Truppe Volontarie Internazionali (ovvero l'Armata Rossa) e il P.E.D.N.A.M.O.

1973
Conferma dei Socialisti-Democratici Nazionali e di al-Bakr alle elezioni Siriane.
Pochi mesi dopo, un colpo di stato di matrice Sovietica depone il Re legittimo dell'Afghanistan Mohammed Zahir Shah. Il Re che si Trova in Italia, riceve subito il supporto del P.E.D.N.A.M.O., che immediatamente si prepara adintervenire, ma le Truppe Volontarie Internazionali (in pratica, truppe in incognito dell'Armata Rossa, che non vuole dichiarare guerra direttamente al P.E.D.N.A.M.O. lo precedono, a sostegno dei Comunisti Afghani; Il P.E.D.N.A.M.O. affronta la sua sfida più dura.

1974
Viene fondato il Partito Socialista Democratico Etiope.
In Afganistan, le prime schermaglie dirette favoriscono le T.V.I.

1975
Il Partito Socialista Democratico Etiope vince le Elezioni in Etiopia; Haile Menghistu Mariam nuovo Primo Ministro dell'Impero Etiope.
Primo rovescio per i Sovietici, Kandahar è conquistata dal P.E.D.N.A.M.O.

1976
Seconda vittoria Siriana alla Coppa d'Asia, questa volta battendo 1-0 il favoritissimo Iran Padrone di Casa.
L'offensiva di primavera dei sovietici si risolve in un nulla di fatto,

1977
Muore Re Ghazi I il Giusto di Siria, gli succede il figlio, Principe Faysal al-Hasheem, Re Faysal II.
Battaglia del Kafiristan, vinta dal P.E.D.N.A.M.O.

Immagine giovanile di Re Faysal II di Siria

Immagine giovanile di Re Faysal II di Siria

1978
Alle elezioni Siriane, I Socialisti-Democratici Nazionali perdono perché la crisi petrolifera del '75, seppur meno grave di quella del '73 della nostra L.T., li ha costretti ad alzare le imposte, inoltre, la Guerra inAfghanistan miete molte vittime.. Il partito Popolare, con i Liberali, e il Partito Nazionalista, sotto la guida dell'Ex-Socialista-Democratico Nazionale Saddam al-Hussayn al-Tikrit,  che diventa Primo Ministro con un programma di tagli fiscali.

1979-1980
Guerra Civile Iraniana; Gli Islamisti, guidati dall'Ayatollah Ruhollah Komheini scatenano una rivolta contro lo stato laico dello Shah. In questa timeline, l'Ayatollah non può ammantare i suoi progetti di Teocrazia con promesse di giustizia sociale, e buona parte del popolo rimane fedele allo Shah, L'Esercito del P.E.D.N.A.M.O,  fa il resto; l'Ayatollah è arrestato e morirà in prigione, Mohmmed Rheza I è restaurato sul Trono del Pavone.

1979
Scoppia la Guerra Civile Iraniana. Il P.E.D.N.A.M.O. interviene a fianco dell'Esercito Iraniano lealista.
Avanzata Sovietica, approfittando degli impegni del P.E.D.N.A.M.O.

1980
Con l'arresto dell'Ayatollah Komheini, e l'ingresso del leader Islamico Moderato Rafsanjani nel governo, finisce la Guerra Civile.
Il P.E.D.N.A.M.O. riconquista le posizioni perdute.

1981
Inizia il I Assedio di Kabul.

1982
Con un estenuante sforzo, l'U.R.S.S. fornisce alle T.V.I. Sufficienti risorse per spezzare l'asseddio di Kabul.

1983
Quando il P.E.D.N.A.M.O. mette Kabul sotto assedio per la II volta, il Politburo capisce che non c'è più nulla da fare; le T.V.I .si ritirano, il Governo Comunista si arrende e Mohammed Zahir Shah può tornare a Kabul.
Saddam al-Hussayn al-Tikrit, con la sua coalizione Nazionalista si presenta alla Siria come l'uomo che ha battuto l'Unione Sovietica, impresa mai riuscita a nessuno. Viene riconfermato.

1984
Credendo che le risorse del P.E.D.N.A.M.O. siano ormai esaurite, la Repubblica Democratica Popolare dello Yemen attacca il Regno Muwatakkilita dello Yemen. La risposta del P.E.D.N.A.M.O. è perentoria, l'esercito del Patto arriva ad Aden nel giro di sette mesi; Sono ricostituite tutte le monarchie abolite nel 1967, ma viene deciso di formare una federazione, al cui vertice è posto il Re dello Yemen del Nord.

1985
Fra i primi segni del nuovo corso, Gorbachev visita Baghdad.

1986
Prima storica visita del Re Siriano Faysal II a Mosca.

1987
Il P.E.D.N.A.M.O. durante la presidenza Etiope sigla un trattato i libero cambio con l'Unione Europea; si comincia a parlare di moneta unica nei paesi del Patto.

1988
Sotto il Governo di al-Husseyn al-Tikrit, la Grande Siria ha aumentato il P.I.L, ma nache il debito pubblico, e la forbice sociale. Il desiderio di cambiamento delle fasce più deboli porta alla vittoria i Socialisti-Democratici Nazionali, guidati dal Kurdo Abdullah Ocalan.

1989
Crollo del Muro di Berlino, finisce il regime monopartitico in Algeria, che entra nel P.E.D.N.A.M.O.
In questa linea temporale, invece dei Radicali del Fronte di Salvezza Islamica, abbiamo i moderati del Partito Popolare della Fratellanza Algerina, che vincono le elezioni.

1990
Il Quwait introduce una costituzione democratica ed entra nel P.E.D.N.A.M.O.
La Grande Siria ottiene il TLD .sy, mentre l'Arabia Hashemita riceve il TLD .hs

1991
Anche il Qatar introduce una costituzione democratica ed entra nel P.E.D.N.A.M.O.
Il P.E.D.N.A.M.O. interviene in difesa dei Bosniaci su Mandato dell'O.N.U.
Nasce la Repubblica di Bosnia ed Erzegovina.

1992
È la volta del Bahrain.
Istituita a Damasco l'Assemblea Generale del P.E.D.N.A.M.O., eletta direttamente dai cittadini; l'Assemblea Generale elegge poi il Presidente del Comitato Esecutivo.

1993
La Repubblica di Bosnia ed Erzegovina entra nel P.E.D.N.A.M.O.
Ocalan e i Socialisti-Democratici Nazionali rivincono le elezioni Siriane.

1994
Ai Mondiali Americani, i Siriani sono eliminati ai quarti da un gol di Roberto Baggio.

1995
Il trattato di Zanzibar City segna la trasformazione del P.E.D.N.A.M.O. nell'Unione delle Nazioni Nord-Africane, Medio Orientali, del Mar Rosso e dell'Oceano Indiano, U.N.N.A.M.O.M.R.O.I.
L'esercito comune è l'E.D.N.A.M.O.M.R.O.I. Esercito Difensivo Nord Africano, del Medio-Oriente e del Mar Rosso.

1996
Terza vittoria della Grande Siria nella Coppa d'Asia casalinga; battuti in finale 4-2 i fortissimi Giapponesi.

1997
Matrimonio fra Ghazi al-Hasheem, Principe Ereditario della Grande Siria, e la Palestinese Rania Al-Yassin.
Crisi diplomatica fra la Russia e l'U.N.N.A.M.O.M.R.O.I. per la questione cecena.

1998
Il Partito della Fraternità Araba Siriana vince le Elezioni con una coalizione di Centro-Destra che include i Liberali e i Popolari nazionalisti. Rafik Hariri è il nuovo Primo Ministro; i Siriani sono stanchi delle alte tasse sul reddito.

1999
Baghdad lancia la propri candidatura per i Giochi olimpici del 2012.

2000
Visita pastorale in Siria di Papa Giovanni Paolo II, che visita la Mesopotamia sulle orme di Abramo, la Palestina sulle orme di Cristo e Damasco sulle orme di San Paolo. Re Faysal II attribuisce al Papa l'Ordine di Faysal I, massima onorificenza del Regno di Siria.
Nasce Faysal, primogenito dell'erede al trono della Grande Siria, il Principe Ghazi al-Hasheem, e della Principessa Rania.

2001
Grave attentato terroristico in Russia, di matrice islamica; condanna netta da parte dell'U.N.N.A.M.O.M.R.O.I.

2002
Putin accusa l'U.N.N.A.M.O.M.R.O.I. di fiancheggiare il Terrorismo Islamico.

2003
Rafik Hariri e la sua coalizione sono confermati.
La Turchia entra nell'U.N.N.A.M.R.O.I.

2004
Assegnati a Baghdad i giochi olimpici del 2012.

2005
Lanciata la candidatura per i Mondiali di Calcio della Grande Siria.

2006
Entra in vigore il Talento dell'U.N.N.A.M.O.M.R.O.I.

2007
Trattato di Libero scambio fra l'U.N.N.A.M.O.M.R.O.I e l'Unione Europea.

2008
La Crisi Finanziaria si sente anche nella Grande Siria, che vede prevalere il partito più serio dal punto di vista dei bilanci, il Partito Liberale, che torna al potere come primo partito, in coalizione con Moderati Islamici e Popolari, dopo sessanta anni. Primo Ministro è eletto il Curdo Abdel Akim Bashar.
L'U.N.N.A.M.O.M.R.O.I boicotta Pechino 2008 in solidarietà con gli Uighuri.

2009
Dall'8 al 15 maggio Papa Benedetto XVI visita il Regno di Siria; accolto da Re Faysal II all'aeroporto Ghazi I di Damasco, Ratzinger afferma: « sono venuto in Siria come pellegrino », e loda la politica perseguita dal grande paese arabo definendolo « avanguardia a favore della pace nella regione ».
Il Buraq di Damasco è la prima squadra asiatica a vincere il Mondiale per Club.

2010
Nel Mondiale Africano la Grande Siria arriva terza, venendo eliminata per 1-0 dalla Spagna in semifinale con un gol di Puyol al 73'.

2011
Scoppiano le cosiddette primavere della Steppa, una serie di movimenti democratici giovanili nei paesi della Steppa; Il Leader Turkmeno Gurbanguly Berdimuhammedov e l'Ucraino Viktor Yanukovic sono destituiti pacificamente, anche se la situazione Ucraina si complica subito. In Kazakistan, invece,  scoppia una violenta Guerra Civile.

2012
Termina la Rivoluzione Kazaka.
Giochi Olimpici di Baghdad, boicottati da Pechino.

2013
Alle elezioni confermato il Liberale Bashar, che ha saputo governare la grave crisi.

2014
La Banca Centrale dell'U.N.N.A.M.O.M.R.O.I annuncia la fine della Crisi.
Viaggio Apostolico in Siria di Papa Francesco, che visita Baghdad, Gerusalemme e Betlemme.

Tommaso Mazzoni

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Primi Ministri

Mandato

Partito

Rashid Ali al-Gaylani

1933-1943

Partito Popolare Siriano

Nuri al-Said

1943-1958

Partito Liberale Siriano

Abd-al Karim Quasim

1958-1968

Partito Popolare Siriano

Hassan al-Bakr

1968-1978

Partito Socialista-Democratico della Nazione Siriana

Saddam al-Husseyn al-Tikrit

1978-1988

Partito Nazionalista Siriano

Abdullah Ocalan

1988-1998

Partito Socialista-Democratico della Nazione Siriana

Rafik Hariri

1998-2008

Partito della Fraternità Araba Siriana

Abdel Akim Bashar

2008-in carica

Partito Liberale Siriano

Primi Mianistri della Grande Siria dal 1933

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Bhrghowidhon si dimostra entusiasta:

Complimenti, splendido, chiarissimo, precisissimo, inoppugnabile! È la soluzione definitiva alla questione. Aggiungerei anche che, dopo tante discussioni, questa mostra l'efficacia del metodo "enunciazione del risultato desiderato - ricerca della procedura per raggiungerlo", che evita l'ingovernabile moltiplicazione delle possibilità di sviluppo a partire dal classico singolo Punto di Divergenza. Forse se proseguissimo per un anno a questo ritmo potrebbe rimanere poco di qualunque sequenza finora prodotta, ma proprio per questo trovo esaltante il progresso continuo che si ottiene in questo modo, a differenza dell'impaludamento in cui inevitabilmente si bloccano le discussioni sopra il Punto unico di Divergenza. Per questo motivo, complimenti per aver finalmente mostrato in concreto come si fa un'ucronia puntuale e coralmente partecipata! Da notare che così si evitano anche molte polemiche: invece di scontrarsi di petto, gli interlocutori quanto più sono sottili tanto più aiutano (anziché contestare) chi fa la proposta iniziale. Veramente molto bello, spero che il metodo si diffonda!

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Passiamo alla proposta di Lord Wilmore:

Su questa pagina del sito ImaginaryMaps ho trovato la cartina sottostante, che mostra un ipotetico stato federale nel Caucaso del Nord. Quali modifiche ucroniche bisogna apportare alla nostra Timeline, onde permettere la sua esistenza? Ed esso farà la fine della Jugoslavia, o avrà sorte migliore?

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E ora, la proposta a quattro mani di Mattiopolis e di Basileus TFT:

La Persia "kemalista"

Come è noto, le opinioni sull'ultimo Scià di Persia sono contrastanti: chi lo considera un grande innovatore e chi un autocrate stile ancien régime. Pahlavi è stato entrambe le cose: negli anni '70 la sua politica divenne più dura e autocratica, dopo anni di grande progresso. Forse anche questo improvviso cambio di rotta portò alla rivoluzione del 1979. Supponiamo invece che continui per la sua precedente strada. La Persia diventa negli anni sempre più occidentalizzata, e allo stesso modo della Turchia diventa uno stato a maggioranza islamica ma relativamente laico. Niente rivoluzione islamica, oppure viene repressa. La popolazione inizia ad avere un livello di vita occidentale, almeno nelle città, Teheran diventa una metropoli simile ad Istanbul, dove modernità e tradizione convivono. Anche grazie agli alleati americani la Persia diventa il paese più ricco del Medio Oriente, ma allo stesso tempo le masse povere si dirigono verso le grandi città. La nazione (sempre grazie agli USA) si dota di un arsenale nucleare ben prima degli attuali proclami di Ahmadinejad. Che impatto avrebbe un Iran occidentalizzato, americanista e soprattutto dotato di un arsenale atomico sulla storia futura del mondo? La guerra con lo stato iracheno non scoppia ma i russi iniziano a guardare con sospetto alla potenza nascente. Battaglie nella zona caucasica contro i russi. Gli USA armano pesantemente la Persia (anche con armi atomiche) e il cosiddetto equilibrio del terrore rimane perchè in caso di attacco sovietico Teheran non esiterebbe a difendersi con ogni mezzo. Tutto si calma alla salita al potere di Gorbaciov. Dopo il crollo sovietico, la Persia si annette l'Azerbaigian. Probabile guerra contro l'Afghanistan dei Talebani. La Persia (per via degli americani) è alleata di Israele pur sperando in una soluzione al problema palestinese. In seguito all'11 Settembre invade l'Iraq e Saddam viene detronizzato e giustiziato con anticipo. In seguito si annette l'intero stato (molto meglio avere un Iraq controllato da un alleato che un Iraq nell'anarchia totale, direbbero gli USA) tranne le zone a maggioranza curda che diventano lo stato del Kurdistan. La Persia, insieme alla Turchia, chiede anche di entrare nell'Unione Europea...

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Inuyasha Han'yō commenta:

Secondo me  è necessario che Pahlavi padre (che magari non viene detronizzato dagli anglo-sovietici perché non decide di allearsi con la Germania) e figlio attuino delle riforme stile Meiji.
Quanto alle conseguenze: uno, niente crisi degli ostaggi, Carter non tenta la disastrosa operazione Eagle Claw, quindi non perde la faccia di fronte agli elettori e potrebbe essere rieletto.
Due, niente guerra Iran-Iraq. Il Medio Oriente evita un conflitto lungo e sanguinoso. Ora, ciò avrebbe evitato anche la Guerra del Golfo? In passato avrei risposto sì. Ma non è detto.
Nel 1939 il neonato regno dell’Iraq (divenuto indipendente sette anni prima), guidato dal re Ghazi, aveva iniziato a rivendicare il Kuwait, allora colonia britannica, come un suo territorio. nonostante la morte di Ghazi (avvenuta nello stesso anno), nonostante la caduta della monarchia (1958), nonostante l’indipendenza del Kuwait (1961) tale rivendicazione continuò, almeno fino al 1994, anno in cui l’Iraq riconobbe il suo minuscolo vicino.
Inoltre nel 1990 l’Iraq accusò il Kuwait di rubargli il petrolio (accusa forse fondata). Quindi si potrebbe arrivare comunque a Desert Storm, anche in un simile contesto. Baghdad rimarrebbe vicina all’URSS, visto che Teheran è legata a Washington.
Negli anni ’90 l’Iran spalleggerebbe l’alleanza del nord contro i Talebani (come fece in HL).
L’espansione territoriale iraniana, oltre a creare un nuovo Impero Sasanide, renderebbe nervosi i suoi vicini, vecchi e nuovi (sauditi, siriani, kuwaitiani ecc.).
Inoltre in un simile contesto l’Arabia Saudita sarebbe meno importante per gli USA, avendo già l’Iran come alleato regionale e nella lotta al terrorismo. Possibile un avvicinamento di Riyadh a Mosca e a Pechino.
Senza la guerra del 2003 e la questione nucleare iraniana gli USA si concentrano sull’Afghanistan e su altri dossier.
Nel 2011 l’Iran potrebbe intervenire in Siria a sostegno dei ribelli anti-Assad, per rimuovere il dittatore filo-russo e insediare un leader compiacente.

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Ma Alessio Mammarella non si mostra d'accordo:

Io metterei in discussione una serie di punti:

1) Struttura istituzionale dell'Iran: monarchia o repubblica?
L'ucronia si chiama "Iran kemalista" e quindi mi verrebbe più da pensare un paese che, similmente al caso turco, va in crisi e si rilancia diventando repubblicano con una guida di derivazione militare. Ciò potrebbe per esempio accadere nel caso di un andamento completamente diverso della guerra Iraq-Iran. Il piano d'invasione di Saddam Hussein va incredibilmente bene, le difese iraniane si sciolgono come neve al sole, e la guida rivoluzionaria è ben presto screditata. A questo punto i militari hanno l'occasione di attuare un colpo di stato, riprendendo il potere per salvare il paese (qualcosa di simile rispetto a quanto accaduto in Egitto contro i Fratelli Musulmani) e conducono il paese alla riscossa. Gli invasori iracheni sono affrontati nuovamente e respinti con gravi perdite. A quel punto la nuova leadership militare dispone di un consenso adeguato a ridisegnare il paese a piacimento. Un "Ataturk" iraniano guida il paese verso la modernizzazione (infischiandosene delle aspirazioni dei monarchici al ritorno dello Shah). Dal punto di vista della politica estera l'Iran continua a essere filo-occidentale.
Se invece c'è lo Shah che fa "riforme stile Meji" allora non è kemalismo, è qualcos'altro...

2) Se Carter viene rieletto, la Guerra Fredda finirà esattamente come in HL?
Carter potrebbe ammorbidire i rapporti con l'Unione Sovietica, consentendo magari a Gorbaciov di ridurre maggiormente le spese militari e magari evitare il totale tilt economico del suo paese. Se teniamo conto di questo aspetto, questa ucronia potrebbe avere davvero un impatto molto ampio. Certo, potremmo immaginare che comunque dopo Carter sarebbe stato ugualmente eletto Reagan e in questo caso il suo secondo mandato avrebbe coperto quello che è stato appannaggio in HL di George Bush. Possiamo anche pensare quindi che l'Unione Sovietica non avrebbe avuto scampo ugualmente. Però... se il collasso dell'Unione Sovietica fosse avvenuto con qualche anno di ritardo, non sarebbe forse stato possibile per gli occidentali disegnare liberamente i nuovi confini balcanici. Forse la Slovenia e gli altri stati jugoslavi secessionisti sarebbero diventati indipendenti solo nella seconda metà degli anni '90.

3) La Guerra del Golfo ci sarebbe stata ugualmente?
Se l'Iran fosse rimasto filo-americano (cosa molto probabile) penso che gli Stati Uniti non si sarebbero disturbati a condurre un'azione diretta, ma avrebbero semplicemente supportato una nuova guerra Iran-Iraq. Probabile che gli iraniani avrebbero vinto, liberato il Kuwait e messo gravemente in crisi il regime di Saddam Hussein. In questo scenario, il qaedismo potrebbe appuntare la sua ira contro gli sciiti eretici e pure a libro paga dei "crociati".

4) Ci sarebbero stati ugualmente l'11/9 e le primavere arabe?
Credo di sì, solo che basandomi su quanto scritto ai punti precedenti, penso che anche nel caso dell'Afghanistan gli Stati Uniti avrebbero lasciato all'Iran il compito di intervenire direttamente. Gli houthi sciiti e filo-iraniani sarebbero stati probabilmente beniamini dell'occidente mentre per quanto riguarda la Siria la questione è più complessa. Prima di tutto, essendo il regime iraniano laico, non sarebbe esistito il possibile collegamento confessionale con il clan degli Assad. Inoltre, se la guerra con l'Iran avesse determinato la caduta di Saddam Hussein, certamente molti baathisti si sarebbero rifugiati nella vicina Siria. Considerando anche che nel 2006 le forze israeliane avrebbero probabilmente distrutto i terroristi di Hezbollah e imposto al Libano una sorta di protettorato, la Siria si sarebbe trovata circondata da paesi potenzialmente ostili. Credo che Assad avrebbe potuto scegliere di diventare il protettore del jihadismo qaedista. Probabilmente questo avrebbe reso la Siria un bersaglio prioritario della lotta al terrorismo ed avrebbe visto il suo destino scambiato con quello della Libia.
Oggi la Siria potrebbe essere stata occupata e divisa informalmente in aree di influenza tra Turchia, Iran e Israele. In HL la Siria è stata attaccata da guerriglieri, e i russi hanno condotto un intervento militare per combattere quelli. Se però la Siria fosse stata attaccata da Turchia, Iran e Israele, la Russia avrebbe condotto una guerra contro quei tre paesi? Probabilmente avrebbe protestato diplomaticamente, avrebbe offerto ad Assad supporto logistico e d'intelligence, ma difficile fare di più. Vero è che negli ultimi anni abbiamo sovrastimato le capacità militari della Russia, come ci mostra il conflitto in Ucraina.

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C'è spazio anche per l'idea di Enrico Pizzo:

Dal 1943 ad oggi la vita politica Libanese è stata regolata dal Patto Nazionale, un accordo non scritto di collaborazione tra le varie componenti religiose del paese.
Il patto stabiliva, tra le altre cose, la ripartizione su base religiosa sia delle massime cariche dello stato, il Presidente della Repubblica sarebbe stato sempre un Cristiano Maronita, il Capo del Governo un Musulmano Sunnita ed il Presidente della Camera un Musulmano Sciita, sia dei seggi parlamentari, ripartiti secondo un tasso di 6/11 a favore dei Cristiani.
È evidente che questa ripartizione dava ai Cristiani Maroniti il completo controllo dello Stato ed infatti nel tempo sarà responsabile di tensioni crescenti, esplose infine nella sanguinosa guerra civile durata dal '75 al '90...
Mentre riflettevo al riguardo mi chiedevo se nel '43 non fosse possibile realizzare una versione migliore del Patto Nazionale che garantisse non solo maggiore stabilità ma fosse anche in grado di limitare la capacità dei Cristiano Maroniti di controllare il Libano oltre a " costringere " Sunniti e Sciiti a collaborare coi Primi.
Una soluzione avrebbe potuto essere l'introduzione nella Costituzione Libanese di condizioni più stringenti per quanto riguarda la Maggioranza Parlamentare.
Il POD è questo, ipotizziamo che nel '43 la Costituzione Libanese venga modificata stabilendo che le riunioni per l'elezione del Presidente della Repubblica, del Presidente della Camera e per la votazione della fiducia al Governo sono valide solo in caso di presenza dei 5/6 dei parlamentari mentre la Maggioranza necessaria è anch'essa dei 5/6.
In questo modo nei tre momenti critici della vita politica Libanese sarebbe necessario un ampio consenso trasversale, preludio ad una effettiva secolarizzazione della Società. Che accade?

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A rispondergli è Federico Sangalli:

No, mi dispiace, perché sull’evoluzione politica del Libano ci ho fatto la tesi con cui mi sono laureato a marzo 2021 e il mio cuore piangeva a ogni riga che scrivevo, ma lo scenario proposto non può funzionare.
In primis perché il Patto Nazionale (tutt’oggi un accordo non scritto e privo di valore legale formale ma praticamente sacro, inizialmente stipulato come “intesa tra gentiluomini” solo tra maroniti e sunniti e solo successivamente esteso anche agli sciiti) è già di per sé un atto esternamente condiviso e allo stesso tempo alla base del principale problema del Libano, cioè la cristallizzazione dello Stato su base confessionale.
In secondo luogo, le percentuali del Patto non furono decise a caso ma rispecchiano i rapporti demografici emersi dall’unico censimento mai fatto nella storia libanese, quello del 1932. Aggiungo che tutti i libanesi riconoscono perfettamente che quasi certamente i francesi favorirono i maroniti nel censimento rispetto ai musulmani ma per evitare l’esplosione immediata di una nuova guerra civile e/o la perdita dei loro privilegi confessionali/ereditati nessuna delle comunità libanesi ha mai contestato i numeri del 1932 né ha mai proposto un nuovo censimento, anche se si stima che ormai i musulmani abbiano ampiamente superato i maroniti e in particolare gli sciiti siano il gruppo maggioritario del paese.
In terzo luogo, il Patto Nazionale già obbliga i gruppi confessionali a collaborare, tant’è che i deputati musulmani votano sempre il candidato presidente indicato dal partito maronita principale e i deputati cristiani danno sempre la fiducia al governo a guida sunnita il cui capo del governo è stato indicato dai sunniti al termine delle consultazioni. In cambio i ministeri e tutte le posizioni pubbliche sono spartite su base confessionale e si applica il principio per cui le singole comunità gestiscono da sé i servizi per loro stesso (per esempio, non esiste un’istruzione pubblica unificata in Libano ma ogni comunità nomina i dirigenti per le proprie scuole confessionali sulla base di un sistema clientelare). É proprio la collaborazione su base confessionale ad alimentare questa logica a detrimento dello stato libanese, che è quindi storicamente debole.
Infine, visto che durante la guerra civile la continuità dello stato libanese venne assicurata da voti (un po’ sotto pressione di quella o di quell’altra fazione, ma che vogliamo pretendere?) che a malapena raggiunsero il quorum tradizionale (esemplare in questo l’elezione di Bachir Gemayel a Presidente), alzare quest’ultimo vorrebbe dire probabilmente portare all’estinzione delle istituzioni libanesi entro la fine degli Anni Settanta.
L’unico cambio che aiuterebbe davvero i libanesi sarebbe abolire l’attuale sistema delle circoscrizioni elettorali (che permette costanti manipolazioni elettorali che praticamente ti costringono a votare sempre gli stessi candidati confessionali) in favore di un proporzionale con collegio unico nazionale tale da permettere ai libanesi di poter votare liberamente per qualunque candidato o partito senza limiti confessionali. In questo scenario il Patto Nazionale potrebbe tranquillamente rimanere in piedi perché sarebbe l’azione dal basso dell’elettorato a erodere il clientelismo, mentre il carattere proporzionale assicurerebbe la necessità di formare coalizione trasversali per governare.

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Se volete farci sapere che ne pensate, scriveteci a questo indirizzo.


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