Oltre la Fondazione
un omaggio ad Isaac Asimov di Perchè No?
I
In altre occasioni la
passeggiata sarebbe stata piacevole. L’antico perimetro dei giardini imperiali
di Trantor era tornato selvaggio da secoli, sin dalla fine dell’impero galattico
stesso, ma era diventato una superba foresta. Il resto del mondo stava crollando
in un orrore apocalittico mentre la natura riprendeva lentamente i suoi diritti
nell'unico luogo all'aperto del pianeta-capitale. Era stato lasciato come la
maggior foresta naturale del pianeta, con alcuni punti antropizzati quando gli
uomini erano riapparsi in questa parte delle rovine.
Aimar avrebbe voluto cercare segni di rovine di piu di 12.000 anni di potere
imperiale, aveva la sua lista in mente ma non era quello il momento. Era
costretto a camminare in una falsa passeggiata per sistemare la sorte della
galassia allorché accanto a lui un Ossia Nasrullih, rosso dal sforzo, respirava
e sudava ben troppo per la sua salute.
- "Siamo pronti, rassicuratevi signor Sindaco, queste discussioni possono
sembrare difficili ma c'è uno solo esito possibile a queste. Come lo vuole il
Piano."
- "Pronti, lo siamo, Nasrullih, da piu di uno secolo, ma la Galassia non sembra
pensarla cosi. Abbiamo la promessa di Hari Seldon con noi ma ormai i mille anni
stanno scadendo e l’impero sembra sfuggirci."
- "Il Consiglio Federale condivide la vostra preoccupazione ma rimane il fatto
che la psicostoria di Hari Seldon, benedetto sia il suo nome, ci ha veramente
portato all’orlo della nascita del Secondo Impero Galattico. Non ha pero mai
promesso che si farebbe senza ultime difficoltà. I specialisti affermano che la
Cripta Seldon si aprirà tra sei mesi e secondo il calendario tradizionale siamo
effettivamente in 999 EF (Era della Fondazione). Tutti aspettano la sua
intervenzione finale per confermare la forma del nuovo impero. Mi sembra
ripetermi ma siete il piu fortunato uomo della Galassia, essere alla testa della
Fondazione proprio adesso, l’anno prossimo dovro probabilmente chiamarvi Vostra
Maestà Imperiale."
L’ipotetico sovrano della Galassia lasciò scappare una parolaccia ben poco
imperiale allorché giravano verso uno lago vicino. Il Sindaco di Terminus Aimar
Ohnari non aveva niente da vergognarsi fisicamente ma non incarna proprio il
carisma di un’imperatore di space-opera storico (pensava talvolte che dovrebbe
lasciare crescere la sua barba).
- "Imperatore ? Ma come sindaco non posso neanche alzare le dita senza
l’autorizzazione di uno paio di comitati e ricevere le accuse di mille gruppi di
influenza. La vecchia Branno, lei, era una sindaca degna di questo nome."
- "Ed è stata deposta dal Consiglio per abusi di potere se vi ricordate bene.
Per fortuna non abbiamo piu sindachi alla forte personalità come Iahara e
Sarampt quando si sono opposti fino a condurci a una quasi guerra civile due
secoli prima. Da questa epoca il processo di decentralizzazione della Fondazione
ha posto fine al nazionalismo terminusiano e dato alla Federazione delle vere
istituzioni di dimensioni galattiche. Siete solo la faccia della Fondazione,
niente di più, ma anche niente di meno. Non vedo perché la scelta sembra cosi
difficile."
I due uomini si fermarono per un po ', lasciando al consigliere il tempo di
riprendere soffio. Attorno a loro il protocollo di sicurezza era sempre efficace
e invisibile, anche gli insetti non erano disturbati.
- "E dopotutto, perché avremo bisogno oggi di uno Hardin o di uno Mallow ? La
Federazione è pronta alla transizione imperiale, i dettagli sono stati
aspramente negoziati punto per punto durante il secolo scorso. L’impero sarà
federale con una forte autonomia locale, legato da istituzioni comunitarie e dal
negozio. L’impero stesso e la sua marina avranno autorità sul spazio, sue basi e
alcuni pianete di potere. E gia stato deciso che avremo un’imperatore eletto a
vità tra tutti i cittadini senza successione e senza veri poteri. Sarebbe
storicamente naturale se durante il prossimo Congresso Galattico di Trantor
fosse il sindaco di Terminus a ricoprire per primo la carica. Un’uomo (si, è
importante), ancora giovane, con una fama di moderato che non si lascerà
prendere da una vana gloria imperiale. Ricordatevi che il primo in carica avrà
uno ruolo determinante nella definizione della detta carica. Sarebbe
perfettamente in accordo con il Piano Seldon di fare nascere il nuovo impero
senza una grande personalità, ancora meno uno soldato. Vi abbiamo sostenuto
nelle elezioni proprio per questo."
- "Parlare con te è sempre uno piacere, Nasrullih. Se divento un’imperatore, tu
sarai il mio folle."
- "Quindi… ministro della cultura ?"
Aimar lascio scappare una risata dolorosa. Era ministro della cultura quando
Nasrullih e suoi collaboratori lui avevano proposto di candidarsi.
Il cammino presso il lago era finalmente arrivato a una collina artificiale
sulla quale sorgevano le rovine di un’elegante belvedere. Aimar poteva
approfittarne per dettagliare la decorazione vegetale della struttura e ammirare
il panorama prima di sedersi, sapeva bene dov’era.
- "Il posto è stato ben scelto, questo era il belvedere di Naranzi III,
l’imperatore-poeta. Ha regnato quando il potere degli imperatori era gia
svanito. Posso vedere alcuni dei suoi poemi incisi al laser sulle colonne
superstite. Era uno posto per gli incontri politici amichevoli dove Naranzi ha
ricevuto la notizia della sua elevazione imperiale, augura bene della nostra
riunione."
- "La nominazione imperiale è proprio nostro problema. Perché una questione cosi
secondaria è diventata il centro dell’opposizione, questo non lo capisco."
- "Nasrullih, anche se sei uno politico che senza vergogna ha gia venduto madre
e padre, due volte, rimani uno credente. Parli di Seldon come di uno santo e
dici che la mia nominazione è storicamente logica, non tutti la vedono cosi. I
movimenti di contestazione si sono moltiplicati, sembra che ogni cittadino nella
galassia sia diventato un’esperto in costituzione. Pensi che abbiamo anche degli
Anarco-imperialisti su Vega ! La Questione Imperiale come è chiamata ha prodotto
una vera ricerca messianica del Salvatore che potrà assumere la Porpora. Ogni
agitatore un po 'ambizioso si proclama Scelto di Seldon. Ogni pianeta sogna di
prendere il vantaggio sulle altre spingendo suo candidato nativo. Ogni
ideologia, religione o partito la pensa cosi. Su Terminus stessa ogni
Terminusiano studia la genealogia per affermarsi cugino di Salvor Hardin, zia di
Bayta Darell e si vede come uno candidato naturale per diritto di sangue. Il
Secondo Impero deve essere la perfezione politica incarnata ma la gente
favorisce il piu basico complesso dell’uomo provvidenziale. A questo punto
potevamo rimanere con i Regni Barbari o gli Indbur ereditari."
Nasrullih non era pero disturbato : “I miei preferiti sono questi pazzi su
Dolgol che pretendono avere il DNA di Seldon e usarlo per farne uno clono e
instaurare una dinastia genetica. Una dinastia genetica! Dove sono stati cercare
questa idea?”
- “Ma anche le idee piu assurde guadagnano sopporti » riprende Aimar. « Pensi
che ogni idea pazzesca, al livello della Galassia, puo riunire almeno dieci
milioni di fedeli. I movimenti superstiziosi si sviluppano anche come queste
storie di extragalattici. Navi sconosciute, luci e segnali provenienti da
sistemi inabitati e cosi via. Tutto partecipa all’isteria crescente e la fiducia
nelle istituzioni sta crollando. Ovviamente la vera opposizione galattica ne
approfitta. Come Seldon avrebbe potuto mai prendere in conto l’assurdità umana e
l’illogismo?”
Il Sindaco si provo a calmarsi con lo spettacolo divertente degli
uccelli-tifosi, chiamati cosi perché loro grido poteva assomigliare a un 'EVViva!".
A un’epoca uno corteggiano sconosciuto li aveva introdotti su Trantor per fare
la sua corte all’imperatore Hyperion il Vano. Riprese.
- "Se era solo questo, ma hai sentito come me il rapporto generale di stamattina
: risurgenza nazionalista su Rama e Yaroslav, degradazione degli uffici
fondazionali su Deneb, motti razziali sparsi nel settore attorno a Sirap.
Abbiamo tutti i segni di resistenza contro uno modello culturale e politico
unito sotto un’eventuale federazione imperiale. La cosa è facile da capire,
tutti pensano che sia il momento di difendere la sua identità culturale e la sua
autonomia. Cio giustifica la posizione del Gruppo di Helicon al Congresso che
non nasconde essere pronto a ricorrere alle armi se i sistemi indipendenti sono
forzati a rinunciare alla loro indipendenza. E anche questo non fa senso. Harlan
Branno stessa aveva fatto il Compromesso di Sayshell nell’idea che
l’integrazione si farebbe naturalmente nel suo futuro. Per molti è andato cosi
ma abbiamo quasi 900.000 pianeti che rifiutano ancora di fare parte di qualsiasi
Stato galattico. Nel nostro governo stesso i qualchi Terminusianisti rimasti non
nascondono la loro opposizione al trasferimento di potere all’impero galattico.
Saranno tutti con i coltelli pronti all’apertura del Congresso. Tutte queste
cose sono state negoziate e sistemate da lungo, con l’approvazione di Seldon
durante i suoi interventi. Tutte le previsioni si accordavano che, a questo
punto, la transizione sarebbe solo uno dettaglio ma la degradazione è notevole.
Perchè? Temo che andiamo verso una crisi finale inaspettata."
Nasrullih alzò le spalle : « E la ragione d'essere del Congresso Galattico,
discutere apertamente, negoziare. Incontriamo delle resistenze piu forti che
previsto nelle previsioni di Seldon. Capisco che l’epoca puo sembrare
pericolosa, l’eccitazione è al colmo ma non dimenticare che tutto questo è stato
calcolato da Seldon. Quando il Genio ci darà la sua approvazione (e non ho dubbi
che lo farà) tutto si calmerà e dopo uno altro secolo tutta la Galassia si sarà
abituata al nuovo sistema federale, e poi…”
- “E poi?”
- “La pace e la prosperità? Per sempre ? Seldon ne parlerà probabilmente… Non è
mai stato detto che il Secondo Impero sarebbe stato stabile sin dall’inizio.
Dovremmo sempre andare avanti, o sarebbe il ritorno alla decadenza del Primo
Impero."
- "Nell’ultima crisi Seldon 150 anni fa le sue predizioni erano al 85% esatte.
Non era uno profeta ma uno matematico. E se si era sbagliato alla fine ?"
Nasrullih non sorrideva piu : « Allora faremo come se non si era sbagliato. Non
sarebbe la prima volta che interpretiamo le parole di Seldon. E la ragione per
la quale siamo li, dobbiamo trattare con le delegazioni piu importanti e questo
inizia con il Rettore dell’Università Galattica. Dobbiamo rimanere calmi,
preparare al meglio il Congresso… e non offendere questi pezzi archeologici
viventi di Trantor. »
.
II
- "... e la mia conclusione,
andiamo verso una crisi del Piano inaspettata."
- "Oratrice, lei non fa piu senso. Siamo dei scientifici, posso accettare le
vostre osservazioni ma la vostra conclusione è proprio assurda."
Le tre persone erano sedute nell’ufficio del Rettore dell’Università Galattica,
una stanza senza alcuna decorazione speciale ma con la doppia funzione di essere
l’ufficio del Rettore e, segretamente, quello del Primo Oratore della Seconda
Fondazione. Le due funzioni erano fuse dall’epoca del Primo Oratore Stor
Gendibal, quando la Seconda Fondazione si era decisa di uscire dalla
clandestinità sotto l’identità dell’Università. Da questa epoca l’Università
aveva preso il controllo effettivo del pianeta Trantor, sviluppando e
ripopolandola. L’antica popolazione hamiana era quasi sparita e l’Università era
il governo riconosciuto del pianeta, disponendo anche di una piccola flotta
militare stranamente denominata « Guardia Accademica », i Secondi Fondatori
rappresentavano un’elite segreta e ultraminoritaria tra i numerosi studenti e
professori sparsi su tutta l’antica capitale galattica.
L’uomo anziano seduto era Il Primo oratore Kaseef Dahn, alla testa della Seconda
Fondazione da 20 anni, e accanto a lui si trovava Calvin, suo segretario.
Davanti a loro era seduta l’oratrice Yomi Denisova, recentemente nominata al
Tavolo degli Oratori e gia vista come una stella ascendente. Si esprimevano
nella sottile lingua dei Secondi Fondatori fatta di parole ma sopratutto di
toni, gesti e microvariazioni corporali, assolutamente impossibile da capire per
una persona esterna.
Era di tradizione tra gli Oratori di presentare le loro idee di maniera non
matematica direttamente al P.O prima di entrare nei dettagli e presentare alla
Tavola. Erano convinti che una buona ipotesi poteva essere ridotta a una
semplice forma verbale.
- "Primo Oratore, dobbiamo ammettere di essere ai limiti della nostra capacità a
capire il Piano come descritto nel Primo Radiante. Secoli fa Stor Gendibal, il
nostro piu grande leader, ci ha fatto capire quanto eravamo troppo sicuri di noi
stessi. La Seconda Fondazione non lasciava piu posto alle variazioni in reazione
al traumatismo del Mulo ma al prezzo di rivelare agli occhi attenti di Terminus
che il Piano era sotto la nostra influenza. Ci è voluto la sua astuzia per
riportarci all’equilibrio, abbiamo lasciato visibili le imprecisioni originali
di Seldon e permesso alle variazioni di livello 1 a 2 di proseguire sotto la
nostra sorveglianza. Ciò ci ha dato una maggior libertà di azione, iniziando con
la nostra apparizione sulla scena pubblica galattica come Università Galattica.
Con questo il Piano è diventato meno rigido e piu stabile. Allorché i nostri
mezzi aumentano è anche diventato piu facile a farlo evolvere.”
Il Primo Oratore fece uno gesto impaziente dalla mano per invitarla a
proseguire.
- "Con questi mezzi abbiamo potuto ridurre la potenza assoluta della Fondazione
e dunque il rischio di espansione militare. In questo scoppo abbiamo guidato la
crisi nazionalista e la « crisi degli ego » per produrre lo Stato attuale di
decentralizzazione e di espansione della Federazione. Noi stessi siamo diventati
ufficialmente uno membro osservatore della Federazione pur rimanendo
indipendenti, dietro scena abbiamo permesso alla Prima Fondazione di diventare
piu passiva secondo la volontà del Piano. La preparazione della transizione
imperiale è andata come lo speravamo al 89% e le nostre previsioni sono
relativamente sicure per i prossimi tre secoli. Tutto indica che il prossimo
Congresso Galattico andrà nel nostro senso. L’agitazione permanente da noi
incoraggiata e la costituzione di uno blocco politico ostile a Terminus ma
aperto alla negoziazione porterà la Prima Fondazione dove vogliamo. Uno
compromesso storico sarà raggiunto, in segno di apertura la candidatura del
sindaco Ohnari sarà abandonnata al profitto di una candidatura simbolica, la
vostra. Come Rettore dell’Università Galattica la vostra influenza culturale e
storica, costruita negli ultimi 500 anni, farà di lei il candidato meno
pericoloso per tutti. Conquistato il trono imperiale, la Seconda Fondazione
potrà colonizzare le istituzioni federali in una sola generazione e assicurarsi
che il sovrano seguente, e tutti gli altri, saranno presi nei nostri ranghi,
realizzando il Piano."
Kaseef Dahn accarezzo con soddisfazione la sua barba in parte bianca (lasciata
crescere proprio perchè esprimeva l’immagine del vecchio imperatore saggio dei
miti) : « E chissà ? Il secondo imperatore eletto potrebbe essere
un’imperatrice, mia cara. A proposito di Terminus, Calvin, l’incontro con Ohnari
?
- “Corrisponde alle nostre speranze, l’uomo non è forse il piu sottile della
Galassia ma è onesto e abbastanza sano per non tentare a ogni costo di opporsi a
noi quando verrà l’ora. Sta attualmente arrivando negli giardini. Ma lasciamo
finire la nostra Yomi."
La detta Yomi non mostrava assolutamente cosa pensava del tono superiore dei due
uomini ben piu anziani di lei. Non era per niente una giovane assistente, aveva
le sue ambizioni e ovviamente si era gia fatta la riflessione che c’era uno
femminile al titolo di imperatore della Galassia. Necessita pero di rimanere
calma quando due menti gia sul declino la prendevano in giro. Compensa con
l’attenzione quasi artistica data alla sua apparenza fisica, almeno tutti
potevano avere una ragione valida di essere gelosi.
- "Il mio punto è che secondo tutti i nostri criteri siamo proseguendo secondo
le previsioni di Hari Seldon, a questo punto le divergenze dovrebbero essere
minime ma, al contrario, stanno aumentando. Negli ultimi cinquant'anni abbiamo
avuto una progressione netta di eventi di livello 3 creando le loro proprie
divergenze."
Il Primo Oratore alzo la mano : « Sono perfettamente informato di questo, questa
evoluzione era gia apparsa quando sono diventato Oratore, ne abbiamo parlato gia
all’epoca del vecchio Duradil. Rumori, paure strane, movimenti di inquietudine
sparsi nel braccio di Sirio e ovviamente uno sviluppo dei culti, niente di
veramente importante, ne avevamo concluso che poteva essere lasciato cosi. »
- "Ma queste paure e segni stanno aumentando in maniera esponenziale da questa
epoca. Ne siamo lontano cui a Trantor e per dire la verità, la maggior parte
degli eventi non sono segnalati dai nostri agenti, li ritengono come rumori
inutili per noi. Mi sono permesso di fare uno studio approfondito che mi lascia
perplessa. I racconti di base sono spesso simili : luci non identificate nelle
periferie degli sistemi abitati, segni di attività in altri sistemi non abitati,
sparizione di astronavi ecc. Abbiamo sempre avuto delle leggende di astronavi
fantasme tali il racconto della Flotta Nera ma i dettagli sono precisi nella
loro localizzazione e nel tempo. Più strano vedo anche un’espansione del
fenomeno. E segnalato per la prima volta nel Settore di Sirio uno secolo fa ma
ormai è presente su un terzo della Galassia, sopratutto nelle periferie."
Il Primo Oratore e suo collaboratore non nascondevano i loro dubbi, trasmetti
nella loro attitudine generale. Non c’era bisogno di parole, tutto questo era di
poco rilievo allorché il Grande Piano Millenario stava per riuscire in pieno.
C’era anche una cerimonia di incoronazione a preparare (Kaseef Dahn aveva anche
fatto produrre uno vestito simile alle rappresentazioni tradizionali di Seldon
per l’occasione). L’oratrice Denisova era pero lanciata nella sua ostinata
argomentazione.
- "Non è pero il piu strano. La Seconda Fondazione ha scoperto due secoli fa, al
peggiore del complottismo treviziano che era possibile vedere sorgere
un’epidemia mentalica tramite degli elementi della popolazione galattica
disponendo di una capacità naturale e non addestrata a manipolare le menti.
Influenzano senza saperlo il loro ambiente e contaminano delle menti simili,
provocando la propagazione di diversi sentimenti e idee malgrado ogni
argomentazione. Ho voluto verificare se eravamo di fronte a questa sorte di
epidemia. I risultati non corrispondono ma sono strani. Ci sono dei segni di
attività mentalica in questi settori ma non corrispondono agli sistemi abitati e
la loro configurazione sembra del tutto non-umana. La loro presenza è debole ma
chiara."
- "Aspettate, oratrice » intervenne il primo oratore. « Voglio essere sicuro di
capire, lei parla proprio di… extra-galattici ? » Il tono di dubbio era quasi
insultante per un’oratrice di pieno diritto. Oratori erano scelti per
cooptazione secondo una carriera senza macula. La loro parola bastava
generalmente come garanzia."
- “E perchè no? L’ipotesi era gia stata avanzata all’epoca del Primo Oratore
Gendibal. Un'entità non-umana venuta da un’altra galassia rimane sempre al
livello di una possibilità. Sarebbe pero una catastrofe, una mente per natura
straniera non potrebbe mai essere integrate ai calcoli psicostorici e
provocherebbe una degradazione massimale del Piano. La Prima Fondazione,
concentrata sulla transizione imperiale, non ha notato niente per il momento ma
le nostre capacità ci lasciano vedere molto di piu. Tutto il mio lavoro è
precisamente argomentato e calcolato negli articoli spediti oggi. Ho gia chiesto
una riunione del Tavolo degli Oratori. La nostra presente riunione è solo una
presentazione di cortesia come di tradizione."
- "Questa riunione è stata cancellata da me." interrompe il P.O Dahn senza
riguardala. « Veramente Yomi, non è il momento per questo, stiamo vivendo
momenti importanti, non abbiamo tempo per teorie assurde che forse nascondono
uno tentativo di fragilizzare la mia autorità al Tavolo. Sono stato tuo mentore
sin dall’inizio della tua carriera, so perfettamente quanto puoi essere astuta,
te l’ho insegnato me stesso. Se credi iniziare la campagna per la mia
successione adesso, ti sbagli, sopratutto con questa idea pazza. Tutti i nostri
lavori mostrano che questa epidemia di rumori finirà per estinguersi
naturalmente nell’ambito del nuovo ordine. »
L’oratrice penso per sé "mentore"? Se vuoi presentarlo cosi… ».
- "Ma non sono rumori ! Vi dico che ho prove psichiche di menti toccate in
diversi posti della galassia come ho prove dell’esistenza dei fenomeni spaziali
non identificati e…"
- "Può darsi, sarà probabilmente uno lavoro interessante se viene studiato con
distaccamento e forse mi lascerò convincere di ordinare una commissione ad hoc,
sarebbe forse uno buon esercizio per alcuni studenti di terzo ciclo. Ma tutto
questo NON puo avere luogo adesso e NON deve intromettersi nella nostra
transizione verso l’impero."
Yomo sospiro, talvolta lui veniva la nostalgia della vecchia Seconda Fondazione
vivendo nella clandestinità all’epoca imperiale e dopo la Caduta. All’epoca i
Secondi Fondatori vivevano per la loro scienza per la purezza matematica delle
sue leggi. Ormai dovevano tutti fare compromessi politici nel loro ruolo
nell’Università ma anche tra di loro. Non sarebbe venuto in mente al P.O Dahn di
andare se stesso a ricercare in fondo uno problema psicostorico. Per dire la
verità era anche lei abbastanza politica per sapere abandonnare l’argomento.
- "Sono perfettamente in grado di capirlo, e non vorrei perturbare la nostra
apoteosi ma il problema esiste e sono sempre un’oratrice degna di
considerazione. Sono pronta a lasciare perdere per il momento se ricevo la
garanzia di una commissione diretta da me con mezzi per una ricerca sul
terreno."
Kaseef Dahn era piu teso che Yomi l’avrebbe previsto, si lasciò rilassare con
uno sospiro sulla sede del Rettore. « Posso garantire questo anche se non sono
sicuro dell’impatto sulla tua carriera. Come Yomi Denisova userà questo per
assicurarsi la mia successione non riesco a immaginarlo, infatti accetto
sopratutto per vedere tuo gioco sul lungo termine.”
Yomi stava per rispondere quando il silenzioso Calvin l’interrompe : “Scusatemi,
à l’ora. I Terminusiani sono arrivati sul posto. »
- "Vieni con me, Oratrice, il momento è storico. E l’ora della grande
rivelazione per la Prima Fondazione. Non vedo l’ora di contemplare la faccia di
questi provinciali del fondo della galassia."
Elijah I Baley, imperatore della Galassia
.
III
Nel belvedere imperiale
l’atmosfera era tesa, è il meno da aspettare da una situazione unica nella
storia, peccato per gli hydrangea in fiori. Il consigliere Nasrullih rimaneva
seduto con la bocca leggermente aperta, probabilmente incapace di reagire per un
po '. L'oratrice Denisova riguardava il suolo, imbarazzata della scena che si
era appena giocata. Il Primo Oratore Dahn pero godeva chiaramente della
situazione, stretto al tavolo ma sorridente. Il sindaco Ohnari lui non sapeva
bene come reagire a questo momento. In quanto uomo ma anche rappresentante di
decine di milioni di mondi come cavolo doveva reagire ? Mille anni di
manipolazioni, l’intera galassia travolta in uno singolo momento drammatico, una
cosa sicura pero : erano in una trappola politica, almeno su questo sapeva come
reagire.
- "Rettore, no… Primo Oratore Dahn, perché rivelarci tutto adesso ? La vostra
Fondazione avrebbe potuto lasciare il suo scenario andare avanti senza riferire
alla, prima, Fondazione. C’è qualcosa che non capisco.”
- "Vi prego, chiamatemi Kaseef, non siamo ancora all’ora delle cerimonie e siamo
tra Fondatori, dopotutto. I due eredi del piano di Hari Seldon che abbiamo
seguito fino alla sua conclusione logica. Per essere totalmente chiaro con lei,
stiamo seguendo alla lettera le domande di Seldon. Nel suo testamento
psicostorico si è fatto chiaro : la Seconda Fondazione deve farsi conoscere
dalla Prima Fondazione per ottenere, volontariamente, la sua cooperazione, anche
se non sarà poi fatta pubblica. Siamo del stesso campo. Insieme abbiamo
sconfitto il Primo Impero, I regni barbari, I signori della guerra e dello
spazio e anche il Mulo, che non era previsto. Non siamo nemici.”
Yomi poi aggiunge, al dispiacere del Primo Oratore : « E abbiamo bisogno di voi
primifondatori. Quando lei ci avrà assicurato della sua collaborazione avremo
bisogno di concertazione e di cooperazione piena. Ufficialmente l’incontro non
avrà prodotto niente, la crisi sarà sempre in corso e si svilupperà ancora di
piu durante il Congresso. Abbiamo bisogno di fare arrivare la crisi a uno punto
d’equilibrio molto preciso e delle violenze locali saranno a prevedere. La
vostra cooperazione farà salire la probabilità di successo a 96% contro solo 82%
senza. Al momento giusto la Cripta di Seldon sarà aperta e farà funzione di Deus
ex Machina per provocare la risoluzione con il compromesso sulla scelta del
nuovo sovrano della galassia.”
- "Vedete ? Semplice ma preciso." conclude Kaseef Dahn.
In piena riflessione, Aimar giunge le mani sul tavolo : “E se non lo facciamo ?
Sarò chiaro Kaseef. Il vostro Grande Piano non mi piace. Da quanto posso vedere
avete bisogno di noi per essere le vostre braccia e gambe ma sarete la testa. Le
istituzioni saranno alla vostra disposizione e la psicostoria vi servirà a
controllarci, per sempre. Non credo che Seldon voleva questo, una minoranza
tagliata dal resto della galassia e manipolando il destino degli umani senza
contro potere. »
Dahn fece uno piccolo gesto della mano. “E proprio la sorte di ragionamento che
rischiamo se il Piano viene rivelato. Seldon era uno matematico, non era un’uomo
del popolo per il popolo. Fu Premier dell’impero, vi ricordate della storia ?
Durante dieci anni ha avuto i suoi momenti di politica prammatica, di sacrifici
necessari, anche di crudeltà. Rispettiamo il Piano come ideato da lui. E se
dobbiamo essere sinceri, la Prima Fondazione ha fatto lo stesso durante la sua
storia. Fa piu di uno secolo che la Transizione è stata sistemata dalla
Federazione con uno esito unico. Avete visto come la vostra resistenza è stata
forte alla prima contestazione, l’avevamo previsto. Caro Aimar, non è che lei
vuole essere imperatore con un po 'troppo di entusiasmo ?”
- “No, non lo penso, non voglio essere imperatore. Finora pensavo che la scelta
non sarebbe mia…”
- “Anche questo lo sappiamo. Avevamo la nostra lista di candidati possibili e
posso rivelarvi che lei era tra i dieci primi nomi citati. Non la mia prima
scelta ma sempre decente, pragmatico, onorevole, e responsabile. » abbasso un po
'la voce come per rivelare uno segreto. « Ho votato per lei. Come il resto della
Seconda Fondazione. Ma ormai siamo arrivati all’ora della scelta. Dovevamo
sempre arrivare a questo momento, Seldon l’ha scritto mille anni fa e voleva
qualcuno come lei, Sindaco Aimar Ohnari, per prendere l’ultima decisione.
Allora?”
Tutti gli occhi erano girati in direzione di Aimar, anche quelli di Nasrullih
che si era finalmente ripreso : « Non devi farlo ! Per l’amore di Hardin e
Mallow non puoi sul serio pensare a farlo!” Yomi Denisova fece una piccola
negazione della testa senza uno sguardo, notata da Aimar. Uno momento, Aimar
resto silenzioso e immobile, la faccia nascosta, poi le sue spalle si abbasserà
e con uno sospiro disse : « Hari Seldon mi ha tradito.»
A questo momento il cielo fu costellato di luci abbastanza forti per fare alzare
gli occhi a tutti. In poche secondi Nasrullih era gia in communicazione. «
Signor Sindaco, le navi della Guardia Accademica e i nostri sono sotto attacco
da una flotta non identificata. Non hanno trasmesso niente. Abbiamo gia perso la
Baltzar e l'integrità della Anacreon è compromessa. Sono in panico lassù. Il
nemico è uscito dall’iperspazio gia in orbita e ha fatto fuoco immediatamente.
Aimar tratteneva uno sospiro di rilievo, tutto, anche una guerra, piuttosto che
cosa stava per fare. “Ma è assurdo, uscire dall’iperspazio cosi vicino al campo
gravitazionale del pianeta sarebbe del suicido. E come fanno ad agire cosi
presto ? »
- "Non lo sappiamo e non dobbiamo rimanere a interrogarsi. Raccomando
un’evacuazione immediata.” lanciò uno sguardo verso i Duofondatori.
- "Ma dove? Foundation One è troppo lontano e…"
- “Non siamo soli” disse semplicemente Yomi.
Sin dall’interruzione lei e Kaseef comunicavano per discreti gesti. Dall’inizio
dell’incontro i Duofondatori avevano fatto allontanare la sicurezza del Sindaco,
azione delicata che necessitava una ventina di mentalisti di campo addestrati ma
non volevano essere disturbati. Non solo Yomi e il Primo Oratore non percepivano
piu le guardie ma neanche la loro gente. Adesso delle menti inaspettate si
avvicinavano a loro. Erano poche ma dalla loro struttura inabituale non si
poteva neanche dire se erano umani.
Il silenzio fu rotto dagli allarmi aeree che urlavano nel lontano, verso la
città e le installazioni accademiche, Aimar e Nasrullih stavano ancora litigando
su cosa fare allorché Yomi e Kaseef Dahn erano concentrati. Il Primo Oratore non
poteva nascondere la sua sorpresa e Yomi la sua ansia, erano isolati. E cosi, di
maniera naturale, furono li.
Erano dieci, sette di loro erano rimasti nell’ombra e gli tre ultimi si
avanzavano verso una delle sedi scolpite nel marmo. Il personaggio al centro,
uomo o donna, era vestito di uno lungo mantello candido. I suoi tratti erano
fini con degli occhi a mandorle. Uno nobile, penso per sé Yomi, i gesti
autoritari ed eleganti, la percettibile soddisfazione di sé erano abbastanza
chiari per arrivare a questa conclusione. Suoi due compagni non erano umani,
erano delle macchine a forma umana ma con uno disegno generale che faceva
stranamente pensare al loro maestro, ed erano armati. Indifferente agli occhi
fissati su di lei, l’apparizione alzò le mani.
- “Semi-umani, sedetevi. Mi presento, sono Darden Fuller e in nome
dell’assemblea pienamente umana di Solaria sono ormai il proprietario di questo
pianeta, siete sulle mie terre.”
Yomi fu la prima a reagire : “Che cosa significa questa messinscena? Che cos'è
Solaria? Cosa sono le macchine ai vostri fianchi? Ma sopratutto chi siete...
signor Darden?” Aveva percepito prima i gesti discreti di Kaseef Dahn, lui aveva
dato istruzioni di fare parlare a lungo l’essere, dare tempo per imparare e
analizzare la sua struttura mentale, la vecchia strategia contro il Mulo.
Il personaggio continuò indisturbato : “Lei è una barbara di genere XX? Quelli
che fanno crescere i loro giovani nel proprio corpo. Posso assumere una tale
funzione (anche se non di questa maniera orribile) allora potete usare il
femminile per parlare con me. I barbari di genere XY che stanno con lei possono
usare il maschile riferendosi a me visto che ho anche le stesse funzioni di
loro. Vedete che sono pienamente umano, come tutti i Solariani, come nessun
altro nella galassia. Ma avete ragione, vi devo delle spiegazioni e sistemare la
parte ufficiale prima di tutto.”
Prendendo una postura piu formale e un’espressione piu autoritaria continuo :
“In nome dell’assemblea sovrana degli 50 000 cittadini pienamente umani di
Solaria ho ricevuto l’autorità per trattare con le autorità della detta
Fondazione, principale potenza barbara di turno nella galassia. 500 anni fa la
sovranità del nostro pianeta, garantita da antichi trattati, è stata violata dai
vostri, risultando con la morte di uno vero umano e il rapimento del suo
successore, di chi si è perso la traccia. Dopo uno tempo di preparazione siamo
venuti chiedere riparazioni e assicurare la nostra futura sicurezza e
espansione.”
Aimar si alzò : “Lasciatemi capire, uno singolo pianeta di chi non abbiamo mai
sentito parlare attacca la delegazione diplomatica della Fondazione in
territorio neutrale per uno incidente vecchio di 500 anni e trasmesso dai vostri
antenati?”
- “Parliamo di uno vero umano di Solaria, non di uno semi-umano alla vità breve,
capisco che è difficile per voi misurare il danno e il prezzo che diamo alla
vità umana. Ma è stato per noi la rivelazione del pericolo che esisteva attorno
a noi, una galassia intera di barbari violenti e sottosviluppati. Due
generazioni fa abbiamo deciso che Solaria doveva rivelarsi e prendere misure per
la sua protezione. Ricerche negli archivi piu antichi hanno permesso di
ritrovare i piani dei nostri lontani antenati per la loro difesa, in particolare
delle navi robot automatiche. Abbiamo inviato alcune di queste navi ricostruite
verso degli sistemi inabitati per si autoriprodurre e darci i mezzi militari
della nostra azione. Infine una legge speciale ci ha permesso di raddoppiare la
nostra popolazione fino a 50.000 abitanti, uno sacrificio che sarà ricompensato
presto.”
Ossia Nasrullih si alzò al suo turno, martellando il suolo dal suo passo furioso
: “Non posso crederci, siete pazzi! Combinando una piccola flotta avete
attaccato il capo di Stato della Fondazione! Neanche il mondo il piu provinciale
puo credere avere i mezzi di sconfiggere la Fondazione, anche se siete stati
capaci di sorprenderci a tradimento, siete condannati. Quando la flotta federale
basata in Kalgan sarà informata non credo che vostra Solaria potrà resistere piu
di due giorni di assedio.”
- “Sedetevi, la vostra eccitazione mi importuna.”
“Volete trattare? Ecco : ritirate le vostre forze e il vostro pianeta esisterà
ancora domani. In nome di Seldon Lungimirante..." Su uno segno di Darden uno
degli roboti al suo fianco si mosse e fu subito su Nasrullih per forzarlo a
sedersi senza il piu minimo sforzo apparente. Il consigliere era rosso ma non
sembrava capace di difendersi o allora aveva capito la lezione, si calmo.
L’incidente non aveva neanche disturbato la natura attorno a loro.
Darden fece uno sospiro : “Vi ho detto di rimanere seduto. Sono tollerante, è la
ragione per cui sono stato selezionato per questa missione, ma ci sono limiti a
cosa posso accettare da semi-umani. Sono convinto che, con una educazione
benevolente, potrete imparare a comportarvi in pubblico. Sarà il mio grande
esperimento. Per questo ho l’intenzione di conservare alcuni indigeni quando
questo pianeta sarà pienamente mia e prenderà il mio nome. Anche se meno
efficaci dei nostri robot sono sicuro che potremo trovarvi uno uso, o almeno
credo che sarà una tasca interessante per occupare i miei secoli. Si, ho
dimenticato il dettaglio, i Solariani vivono in media 4 o 5 secoli, l’incidente
menzionato prima come ragione della nostra azione è successo all’epoca del mio
genitore, se contiamo in anni standardi ho 210 anni.
E non avete capito affatto, la flotta adesso in orbita, che sta respingendo i
vostri verso le lune estere, non è la flotta di Solaria, è la flotta di Darden,
la mia flotta personale costruita durante questi cinque ultimi secoli dal mio
predecessore. Ciascuno degli 50.000 Solariani comanda la sua propria flotta
robotica. Abbiamo dovuto usare le risorse di sistemi interi, fortunatamente
avevamo gia 50 sistemi gia pronti a essere usati e abbandonati dai nostri cugini
Spaziali da tempo. Sono arrivato in avanguardia ma i miei fratelli umani stanno,
in questo momento, arrivando verso Sirio, Vega, Aldebaran, Kalgan e tanti altri
mondi tra quali, ovviamente, Terminus stessa. Per trattare, volevo dire
comunicare le condizioni della resa ufficiale della Fondazione. Se il Sindaco
accetta di firmare la resa delle forze armate delle vostre tribù allora la
transizione sarà indolore, delle fabbriche di robot saranno insediate per
iniziare il processo di solarianizzazione sotto la guida di uno vero umano
capace di ordinare le massa barbare. Ogni Solariano si vedrà attribuire uno
sistema solare personale a reggere secondo i suoi piani anche se mantenendo uno
latifondo su Solaria stessa, prova della sua cittadinanza. La Federazione della
Fondazione riconoscerà i diritti superiori degli umani sugli semi-umani e dovrà
sottomettere le sue decisioni al processo democratico dell’assemblea solariana.”
Aimar ne era rimasto paralizzato, la seconda richiesta di resa incondizionata
nella stessa giornata ma Yomi non lo lascio riprendere la parola, doveva ancora
guadagnare del tempo : “Non fa senso, se tutto questo che dite è vero sarebbe
ancora solo 50.000 contro tutta la galassia, cosa farebbe? 1 contro 100
miliardi? Anche una sola nave distrutta contro 100 finirebbe in sconfitta per
voi.”
Darden non sembrava affatto impressionata, piuttosto soddisfatta di fronte a uno
allievo capace : “Vero, ma non avete la misura di cosa parliamo, la mia propria
flotta è costituita da astronavi interamente robotizzate. Loro calcoli e le loro
manovre sono ben piu precisi e rapidi delle vostre, cosa ci ha permesso di
arrivare quasi in orbita di Trantor, dovrei abituarmi a dire Darden, in uno solo
balzo. Le mie navi non hanno bisogno di aria, cibo, sono dunque piu piccole,
meglio blindate e meglio armate, con delle armi nucleari. Non avremo scrupoli a
usarle, cosi potremo gia regolare il numero di semi-umani a gestire. Ho altre
navi portando roboti di pacificazione alla volta piu forti, rapidi e
intelligenti del semi-umano medio.”
Se Aimar aveva capitolato contro Kaseef Dahn solo uno minuto prima dell’arrivo
del Solariano, sarebbe stato suo problema a gestire, non voleva pensare a cosa
intendeva lo straniero : “L’Oratrice Denisova ha ragione, non è realista di
credere che la Fondazione si arrenderà in uno solo colpo. Sono solo uno Capo di
Stato eletto, possono trovarmi uno successore all’istante. Infatti se potevo
entrare in comunicazione potrei anche dimettermi senza provocare nessuna crisi
nel cuore dello Stato. Cosa potete guadagnare prendendomi come ostaggio?”
- "Credevo di aver già spiegato : Sono uno umanista, Ohnari, sono pronto a
prendere cura degli miei semi-umani su questo pianeta ma, per non nascondere
niente, sono in minoranza. Molti Solariani considerano semplicemente la presenza
semi-umana come una restrizione della loro libertà nel loro sistema. Hanno gia
come progetto di sistemare la loro infestazione di maniera definitiva, e
talvolta creativa. Ma se ottengo una resa rapida e una collaborazione, sono
sicuro di potere negoziare in vostro favore delle riserve naturali.” La sua
spiegazione fu pero interrotta.
Alla sorpresa di Aimar uno silenzio teso si installo al tavolo di negoziazioni.
La stupefazione di Darden era chiara ma il Sindaco non poteva capirne l’origine,
infine il/la Solariano/a si girò verso Kaseef Dahn che scivolò dalla sua sede,
appena ritenuto da Yomi. L’anziano accademico respirava con difficoltà e
lasciava scappare a voce bassa uno lungo filo di parolacce, la sua faccia
deformata dal dolore. Darden si era alzato, anche lei rossa.
- “Questo barbaro ha provato a rompere il flusso tra me e i miei robot! Un
Attacco mentale, non sapevamo che degli semi-umani ne erano capaci. Questo
cambia tutto. Mi dispiace barbari ma non credo che l’opzione umanista sia ancora
nell’interesse di Solaria.” Alzo la mano in segno verso i suoi robot, prendendo
tutti i presenti in mira. Poi abbassò la mano.
La morte pero tardo. Yomi, che aveva chiuso gli occhi, vide i robot rimanere
immobili e, allorché Darden si girava per sapere cosa stava succedendo, fu colta
da uno formidabile colpo che la lasciasse incosciente per terra. Dietro di lei
uno giovane uomo si teneva il pugno con uno sorriso soddisfatto.
- “Ehi, il vecchio conosce il suo mestiere, lui mancava poco per riuscire. Mi
chiamo Elijah, sono li per la vostra evacuazione.”
Yomi Denisova, Prima Oratrice della Seconda Fondazione
.
IV
“Oratrice, ditemi la verità,
siamo stati mentalmente influenzati a seguire questo Elijah?”
Yomi si girò verso Aimar, lei aiutava Kaseef Dahn, ancora scosso, a camminare
allorché il sindaco di Terminus e suo consigliere portavano la Solariana. Il
sconosciuto aveva fatto entrare tutti in uno corridoio segreto nascosto in una
colonna del belvedere imperiale. Lei non aveva mai sentito parlare di uno tale
passaggio ma in millenni di storia imperiale e di rivoluzioni non era una
sorpresa. La domanda era di sapere perché il giovane Elijah lo conosceva.
Era dieci minuti fa.
- “No, ne sono la prima sorpresa ma siamo seguendo tutti dalla nostra propria
volontà. Siamo scendendo chissà dove per ragioni nostre. Se posso interpretare
il vostro campo mentale, signor sindaco, posso solo dire che siete in parte
lieto di essere scappato da una situazione impossibile, che sia la nostra colpa
o quella di questo essere, credo anche che sperate ancora che la psicostoria sia
all'opera e che la soluzione si presenterà. Ma, per farla breve, ovunque
piuttosto che rimanere in questo posto.”
- “Chiamatemi Aimar, in uno senso o l’altro siamo alleati per il momento. Avete
ragione, sto fuggendo fino a capire cosa succede e spero che a un certo punto la
mano invisibile di Seldon sia ancora dalla nostra parte. Quale è la vostra
scusa?”
- “Non posso lasciare il Primo Oratore, anche se non ha potuto dare il suo
parere, sono sicura che non avrebbe voluto lasciare passare l’occasione di
saperne di piu sulla situazione e questi esseri. Sarà anche molto favorevole a
sopravvivere.
Ma non posso condividere la vostra, ben nascosta, fede nel Piano. Cosa ne sarà
del Piano e della Seconda Fondazione? E una crisi ai pari della crisi del Mulo.
Quella abbiamo avuto il tempo di vederla venire, lì siamo stati colti a
sorpresa, non era possibile. Stavo personalmente raccogliendo segni che
avrebbero potuto allarmarci ma chi avrebbe potuto immaginare degli preparativi
di conquista di questo livello? Dettaglio importante, questo Elijah non ha
toccato le nostre mente ma è come la Solariana, ha dei poteri mentali. Dobbiamo
saperne di piu.”
- “Siete stati capaci di sconfiggere il Mulo, non so cosa siano i vostri limiti
ma ai miei occhi siamo forse capaci di farcela tra la nostra potenza militare e
la vostra potenza mentalica.”
- “No, non è possibile farvi capire quanto siamo nei guai. Non vi farò la
lezione ma sapete che Seldon ha creato la psicostoria per prevedere l’evoluzione
umana come uno gruppo unico, qualsiasi siano le differenze sociali, politiche o
altro. Possiamo fare previsioni fino al livello di uno pianeta o di uno gruppo
sociale se abbastanza grande perché siamo andati avanti e che abbiamo i nostri
poteri. Ma questi Solariani sono solo 50 000, ben troppo poco per poter misurare
la loro influenza sul Piano. Per di piu sembra ovvio che sono patologicamente
individualisti ma con poteri mentalici e mezzi paragonabili a uno Stato
indipendente. Sono praticamente degli extra-galattici, non sarebbe cosi tanto
diverso se avessero tentacoli. E ancora peggio del Mulo. Anche se sono
sconfitti, le conseguenze delle loro azioni e della loro sola esistenza
basteranno per rendere la psicostoria inoperante. La Seconda Fondazione è
finita.”
- “Non posso dire che siamo in una migliora situazione.” Rispondi Aimar. Non ho
visto le loro navi ma se cosa il Solariano ha detto è vero allora siamo anche
noi nei guai. Navi che possono arrivare in orbita o quasi è uno livello di
precisione che non possiami raggiungere, capaci di attaccare subito, senza
bisogno di mantenere condizioni di vità per il loro equipaggio. Questo potrebbe
negare il nostro vantaggio tecnologico, se hanno la capacità di produrre in
massa con arsenali robotici potrebbero bene riuscire cosa si vantano di fare.”
Yomi e Aimar rimarranno in silenzio per qualche centinaio di metri, prima che
Aimar riprenda : “E questo ci porta a cosa? Seguire questo Elijah che ci
promette una soluzione, o almeno una via di uscita? E il migliore che possiamo
sperare?”
Nasrullih intervenne, malcontento di avere non solo a camminare ma anche a
portare qualcosa : ”Ma perché dobbiamo portarci il Solariano? Potevamo lasciarlo
dov'era caduto. Dopo avere sparato due o tre volte nella sua testa di razza
superiore, per sicurezza.”
- “Questo è parlare come uno semi-umano, credo” Disse senza girarsi la loro
guida. “Ma ne abbiamo bisogno per fuggire. Con lui, le navi robotiche in orbita
non potranno distruggere la nostra nave. Se fosse stato ucciso, la maggior parte
della sua flotta sarebbe stata disabilitata ma i Solariani sono prudenti. Hanno
ancora dei robot autonomi, chiamati intendenti, e con delle capacità limitate a
alimentare gli altri. Esistono in caso di accidenti per dare i primi soccorsi e
chiamare altri Solariani. In questo momento stanno sbarcando nel Parco Imperiale
per cercare il loro maestro. Sono occupati e non potranno trovare questo cammino
prima della nostra fuga. Tutto bene.”
- “E se si sveglia?”
- “Sono sicuro che Yomi si prende cura della mente di Darden in questo momento”
Si girò con un’occhiolino verso l’oratrice. “E lei ha praticamente ragione, non
sono Solariano ma mio padre lo era, di nascità almeno. Non ho le loro manie ma i
loro poteri, le loro caratteristiche come l'ermafroditismo e la loro longevità.
Aimar reagisce : “Allora anche lei è vecchio di due secoli?”
Elijah esserne offeso e noto : “Ma no, quello li è gia praticamente un’anziano
alla metà della sua vità. Io ho 84 anni con tutta l’energia della gioventù.”
Altro occhialino, stavolta a Aimar.
Nella scala solariana, Elijah dovrebbe essere poco piu che uno giovane uomo
appena adulto, piu entusiasta che sperimentato. Miseria! “Ma non ci avete
spiegato il perché e sopratutto dove andiamo cosi. Capisco che non avevamo molto
tempo ma dobbiamo chiamare in emergenza i nostri, avete sentito, le loro flotte
si avvicinò dei principali pianeti della galassia.
- “Darden ha esagerato le sue dichiarazioni, come tutti i negoziatori, le flotte
solariane sono meno vicine di quelle che ha detto. Il loro piano era di
prendervi prima e annunciarlo al loro arrivo, dopo il bombardamento orbitale
iniziale.”
- “Lei ne sa molto su di loro”
- “Certo, ci siamo preparati anche noi da secoli per reagire a questo e... le
spiegazioni saranno a prendere direttamente da mio padre. Ma Aimar, arriviamo.”
Erano arrivati in vasta stanza, ovviamente di epoca imperiale agli occhi di
Aimar Ohnari, lo stemma del sole e nave spaziale era dappertutto con diversi
affreschi deteriorati. Le pareti erano di pietra e si poteva pensare che erano
sotto il livello naturale del suolo (un concetto spesso teorico a Trantor). Una
colossale statua di uno uomo seduto in maestà era al centro. La faccia era del
tutto sparita dall’erosione, ridotta ai tratti piu semplici. Ai suoi piedi una
forma umana sembrava supplicare. Più avanti diverse statue piu modeste erano
state rovesciate.
- “Bene, per farla breve siamo nelle catacombi, ci sono stanze piene di mummie
da queste parti, alcune di queste si sono perse nel labirinto dunque non
allontanarvi troppo.”
- “E chi è il nostro ospite?” Disse Nasrullih, puntando verso il colosso
centrale.
- “Frankenn I, primo imperatore galattico, siamo nel mausoleo della sua
dinastia. Siamo giusto sotto il suo palazzo imperiale, che non esiste piu
dall’epoca del Primo Interregno. Ma ancora prima, queste caverne naturali erano
usate dai Trantoriani primitivi per nascondere uno spazioporto illegale, i resti
sono decaduti in polvere da millenni ma la struttura è stata restaurata dal
vecchio Frankenn e abbiamo potuto continuare a usare il posto dopo la sua morte
per il suo scopo primitivo. La nostra nave ci aspetta in un hangar secondario
(abbiamo dovuto spingere le ossa dell’imperatrice Rihanna I la Splendente)."
- “Impressionante” disse Aimar “Alla vostra età direi che conoscete
perfettamente la vostra storia galattica. Forse ancora di piu che gli esperti
dell’Enciclopedia Galattica.”
- “Ho avuto uno buon insegnante”.
Kaseef Dahn, benché indebolito, era ormai abbastanza sveglio per comunicare con
Yomi tramite i segni duofondatori" : “Come ha potuto insediare uno tale riparo
proprio alle nostre porte senza farsi notare? E come fa a conoscere uno luogo
cosi mitico?”
Elijah fece solo uno sorriso : “E semplice, vi ho detto che ci prepariamo da
secoli. La base esisteva già da millenni, ci siamo insediati prima che la
Seconda Fondazione prese veramente il controllo del pianeta sotto l’Oratore
Gendibal. Venite a sinistra, è l’hangar della nostra nave, non abbiamo molto
tempo.”
Nasrullih lo interrompe : “Fermatevi, ci sono altri robot all’entrata.” La
tensione si alzò nel piccolo gruppo.
- “No, quelli sono i nostri. Sono degli robot autonomi e per di piu degli
Giskardiani. I robot degli Solariani sono semplici Calvinisti”.
- "Qual'è la differenza ?” chiedo Yomi ormai libera di camminare da sola.
“I Giskardiani sono programmati per considerare il bene dell’umanità intera in
priorità alle tre altre leggi robotiche : proteggere uno umano, obbedire agli
umani e garantire la sua propria continuazione. I Calvinisti obbediscono solo
alle tre prime leggi.”
- “Questi Calvinisti devono lo stesso obbedire e proteggere gli esseri umani? Ma
erano pronti a ucciderci.”
- “La definizione dell’essere umano programmata dal loro costruttori solariani è
assai ristretta, non entrate nella categoria. I Giskardiani non hanno questo
problema, l’umanità è uno concetto piu astratto ma ha anche per loro il
vantaggio di avere uno definizione larga e semplice dell’umano. Quelli sono R.
Wind e R. Eset. Tutto bene Wind?”
- “Amico Elijah, i robot solariani potranno fare il scan dell’intera collina tra
dieci minuti. Dobbiamo essere nel Farstar al piu presto.”
Aimar divento pallido a sentire il nome : “Il Far Star. Ci sono poche astronavi
con questo nome. Due sono conosciuti, il primo era la nave di Hober Mallow ed è
conservata nel museo terminusiano. La seconda era uno prototipo molto prezioso e
perso cinque secoli fa da uno consigliere chiamato Trevize.”
Solo a sentire il nome Nasrullih lascio scappare una parolaccia.
- “E proprio questa nave, ancora in servizio anche dopo la morte di Golan
Trevize. Credo che sia l’unica astronave a antigravitazione ancora in servizio,
o forse ne avete conservate uno paio?”
Aimar non aggiungi niente di più. Le navi a antigravitazione erano tra i segreti
piu importanti della Fondazione. Ne avevano ancora i piani ma tutti i prototipi
erano stati distrutti. Lasciare questa tecnologia diffondersi avrebbe provocato
una rivoluzione nel trasporto. Senza le limitazioni delle astronavi tradizionali
il trasporto interstellare ma anche il negozio e perfino la strategia militare
sarebbero stati cambiati per sempre, erano troppo difficili a controllare e
catturare, detto di un’altra maniera chiunque in possessione di una tale nave
poteva andare dove voleva come voleva praticamente in totale libertà. Quale
Stato avrebbe potuto sopravvivere a uno tale livello di libertà?
Dalla sua parte Yomi non diceva niente anche lei. La Seconda Fondazione aveva
spinto la Prima a seppellire questa tecnologia. Una tale rivoluzione non poteva
essere immaginata da Seldon e dunque non poteva essere presa in conto dal Piano.
Se volevano arrivare al buon esito, dovevano limitare il progresso tecnologico
fino a quando sarebbe necessario.
- “Almeno questo mi risparmia le spiegazioni. Sapete tutti cosa questa nave puo
fare. La sua IA di bordo puo adattarsi alla mente del suo navigatore e devo dire
che lei e me siamo in perfetta concordia. La povera era rimasta isolata dopo la
morte del suo primo navigatore, Trevize. Appena insediati possiamo salire
rapidamente in orbita e poi quasi immediatamente fare il salto iperspaziale in
una sola volta verso la nostra destinazione e, speriamo, la soluzione di tutto.”
- “Qual’è la nostra destinazione?”
- “Segreto.” E ancora questi insopportabili occhialini a destra e sinistra.
.
V
- “Devo ammettere che tutto è
andato particolarmente bene, ed era il mio primo viaggio fuori mondo.” Disse
Kaseef Dahn, ormai abbastanza ricoverato per suonare di nuovo soddisfatto di sé.
“Il barraggio delle navi solariane ci ha lasciato passare senza neanche
comunicare con noi. Queste menti uniche per tutta una astronave mi hanno
stranamente fatto pensare a delle balene spaziali come negli racconti
mitologici.”
Era entrato nella cabina del loro comandante, Elijah, che aveva anche la
funzione di posto di pilotaggio via l'interfaccia con l'intelligenza di bordo.
Aimar era rimasto la maggior parte del suo tempo presso Elijah nella speranza di
farlo parlare di piu. Ne aveva raccolto aneddoti e informazioni sparse ma niente
di veramente utile. Anche se non aveva ottenuto risultati, Kaseef si era
aggiunto a loro come se formavano uno triumvirato di grande potere sulla nave.
Per di piu lui permetteva di ignorare la presenza di Ossia Nasrullih e la
smorfia alla vista del duofondatore. Yomi, per canto suo, manteneva la
sorveglianza del Solariano addormentato su uno letto tutto suo.
- “E perfettamente normale, la nave è il loro corpo. Per il resto, sono dei
robot, hanno preso all’unanimità la decisione ragionevole per non ferire
un’essere umano, anche risparmiando noi. Se erano stati roboti nostri forse
avrebbero reagito in funzione a uno bene superiore, hanno tendenza talvolte alle
sorprese.” Aggiunse Elijah allorché era connesso con le mani all'IA. Aimar era
affascinato dalla maniera che questa intelligenza poteva interagire con il
pilota via il semplice contatto. Anche questa scoperta era stata seppellita con
la propulsione antigravitica. Forse funzionava meglio con un'essere del tipo di
Elijah ma Aimar era in parte geloso di vederlo fare. Sapere che era uno prodotto
della Fondazione che avrebbe potuto avere gia 5 secoli fa non aiutava. Al suo
ritorno era ben deciso a fare qualcosa per cambiare questo.
Elijah poi si alzò per prendere a bere. Nell'ambito assai ridotto della nave il
formalismo non era in vigore, non erano militari dopotutto. Elijah indossava
delle vesti leggeri adatte a lavorare su una astronave e, quando passo accanto a
Aimar. Il Terminusiano fu costretto a ammettere che, anche se lo trattava come
maschio, Elijah aveva altri tratti piu femminili. Si sbrigo di guardare altrove.
Elijah aveva spiegato poco prima come i Solariani erano riusciti nel loro sforzo
di speziazzione forzata ma rimangono fino a oggi parte della razza umana, anche
se preferiscono non pensarci.
- "Elijah ci aveva avvertito." Disse al Primo Oratore che, se doveva credere il
suo sorriso, aveva notato ben piu che opportuno. "La farstar è capace di fare il
balzo iperspaziale di maniera quasi automatica, rendendo il viaggio
supraluminico quasi banale, qualità terminusiana."
- "Qualità che lasciate persa negli archivi della Fondazione, il faro del
progresso tecnologico nella galassia." Lancio senza girarsi Elijah. "Ma siamo
arrivati, volete vedere un po il vuoto attorno?"
Un'immagine tridimensionale fu progettata nella sala comune dove gli altri
furono attratti. Davanti a loro si riconosceva lo spettacolo di uno pianeta
sconosciuto, come si poteva aspettare un'avventura spaziale degna di questo
nome. Aimar conosceva abbastanza bene la navigazione stellare per capire che le
coordinate della loro destinazione indicavano il settore di Sirio ma il pianeta
stesso era troppo vago per identificarlo. Giganti gazose, cinture di asteroidi,
satelliti, una configurazione comune a molti mondi.
- "Qual è il nome di questo mondo? Non posso notare la presenza di stazioni di
entrata."
Elijah spiego : "Questo mondo è disabitato benché siamo in piena la sua cintura
dorata. La nostra destinazione è pero questa grande luna attorno al terzo
pianetà. Andiamo verso una stazione molto antica, abbandonata dagli umani. Era
chiamata Lowell City ma ormai ci sono solo i robot al nostro servizio.”
- “Una stazione nascosta su uno satellite attorno a uno pianeta deserto? E
effettivamente un riparo sicuro”
“Signore Elijah” intervenne Nasrullih. “Vi ringrazio pero sarebbe stato meglio
dirigersi verso uno sistema della Federazione. Le navi della Fondazione a
Trantor hanno provato a contattarci dalla periferia del sistema prima del nostro
balzo. Avremo potuto rassicurarli sulla sorte del sindaco Ohnari e informarli di
tutto ciò che ci avete detto, non possiamo lasciare la Fondazione senza difesa.”
Elijah alzo la mano per rassicurarlo : “Non preoccuparvi, prima del balzo ho
inviato uno messaggio e una video mostrando Aimar libero delle sue azioni. Credo
che saranno rassicurati.
- "Fatemi vedere." Disse Aimar. “Con il video ci sono solo le nostre coordinate.
E ben troppo poco, dobbiamo avvertire dell'attacco imminente contro la
Fondazione.”
- “Tutte le informazioni essenziali sono li. Sanno gia che un’azione aggressiva
è in corso con ciò che avvenuto a Trantor. Con il vostro rapimento sono gia in
stato di emergenza. Non saranno presi a sorpresa e hanno ancora del tempo. Ho
inviato quasi lo stesso messaggio alla Seconda Fondazione per il Primo Oratore.”
Kaseef sospiro : “Almeno i nostri potranno interpretare piu profondamente il
poco che è stato trasmesso.”
- “Probabilmente come lo faranno i robot di Darden, ma il loro messaggio era in
binario.” Aggiunse Elijah su uno tono indifferente. Un silenzio pesante si
installò nella nave.
Aimar lancio di una voce grave : “Avete informato anche i Solariani della nostra
destinazione? Spiegatevi al piu presto perché non capisco piu niente. Il piano
era di portarci al sicuro per preparare uno contrattacco coordinato o mi
sbaglio?”
Elijah lasciò i comandi per girarsi verso di lui, per una volta con
un’espressione seria. “No, vi ho portato con me non per iniziare una guerra ma
per aprire la sua conferenza di pace in anticipo. Non potevo fare altro che
invitare anche il nemico, la sua opinione importerà molto nelle discussioni e
abbiamo gia loro portavoce, sono sicuro che preferite degli Solariani girati
verso questo pianeta senza importanza piuttosto che vederli sbarcare sui vostri
mondi, pronti a vendicare il loro connazionale che credono morto. E ho inviato
loro messaggio piu tardi che alle Fondazioni."
- "Ma se ci seguono? Individualisti come sono, forse non saranno interessati a
cambiare i loro piani per una persona."
- "Non una persona, un'essere umano di pieno diritto (ai loro occhi) e uno
cittadino solariano. Loro complesso di superiorità vieta a loro di trattare uno
di loro a meno. Ma verranno, potete esserne sicuri. Questo pianeta non significa
niente per voi ma i Solariani conoscono queste coordinate. Ispirano a loro
repulsione e paura, è uno luogo maledetto per loro. Vedere queste coordinate
apparire adesso sarà per loro uno segno forte. Non potranno fare altro che
venire verificare.”
- “Ma perché? Dove siamo?”
- “Il satellite dove andiamo era conosciuto solo col nome di Luna e il pianeta
era La Terra.”
Aimar aggrotto le sopracciglia : “Terra? Come nelle vecchie pseudo-teorie di
Pelorat? Volete dire come il mitico pianeta di origine dell’umanità? Credevo che
era solo una sorte di racconto morale, Pelorat stesso è solo considerato come
uno pseudo-storico.”
- “Janov Pelorat, insieme a Trevize, è stato nostro ospite a un’epoca. Conosceva
molto ma non ha potuto rivelare cosa sto per dirvi. La Terra è il pianeta delle
origini, tutti gli umani vengono da questo solo pianeta : Trantoriani,
Terminusiani, Solariani. I Solariani sono i discendenti di uno ramo umano uscito
dalla Terra per vivere in società robotiche. Si sono differenziati dal resto
dell’umanità sui loro 50 mondi Spaziali. Piu tardi i Terrani hanno proseguito la
colonizzazione della galassia e i due rami sono entrati in conflitto. Questo
conflitto ha provocato la catastrofe che ha reso la Terra inabitabile ma infine
i Coloni hanno preso il vantaggio. Gli Spaziali si sono isolati sui loro mondi e
sono progressivamente entrati in decadenza. Solaria è l’unico mondo
sopravvissuto tra di loro. I Coloni hanno proseguito il loro cammino fino a
formare l’Impero Galattico, dimenticando progressivamente la Terra, i Spaziali
ei loro robot. La conferenza di pace di cui parlavo non deve impedire una nuova
guerra, deve mettere fine a una vecchia guerra mai totalmente estinta in 20.000
di storia galattica.”
Yomi non nasconde il suo manco di fiducia : “Tutto questo per portarci davanti
al vostro padre che sarebbe la soluzione perfetta. Vostro padre che sa tutto sui
Solariani, che dispone di una base nel cuore della Seconda Fondazione, dispone
di tecnologie ultra segrete e vive circondato da misteri. Sembra onnisciente e
se riesce a fermare i Solariani potrebbe anche essere onnipotente. Elijah, non è
che siamo lì per incontrare una sorte di essere sovrumano, una divinità come si
diceva nella preistoria?”
E Nasrullih di aggiungere, le mani sulla faccia : “A questo punto spero al
minimo che sia capace di convocare Seldon redivivo, fulmine in pugno e alla
testa dell’antica flotta imperiale di Bel Riose. Non credo che sopravviveremo a
meno di questo.”
- “Di una divinità ne ha la barba bianca e dire che è un essere umano normale
sarebbe sbagliato. Posso pero assicurarvi, è umano e, come ogni essere vivente,
sta morendo.”
Darden il Solariano e suoi robot
.
VI
La stanza era alla volta una
sala di comunicazione e una camera d’ospedale. La maggior parte degli schermi
erano spenti ma degli roboti giravano attorno diversi computer in silenzio. Al
centro uno globo animato mostrava oceani e continenti sconosciuti che Aimar
pensava rappresentare l’antico aspetto della Terra, “Il pianeta dei sette
continenti” come si ricordava averlo denominato in uno vecchio poema. Presso il
muro opposto all’entrata c’era uno letto occupato da un’essere connesso a
diverse macchine e tubi.
I rappresentanti della Prima e della Seconda Fondazione erano stati sorpresi,
appena arrivati a Lowell Station, di vedere uno microcosmo lussureggiante in uno
tubo di lava vuoto. Avevano camminato sull’erba di una pianura con una piccola
foresta con l’arco naturale di pietra sopra le loro teste. Al centro c’era una
casa, piccola dall’estero ma dentro i corridoi sotterranei si estendevano su una
vasta superficia che avevano percorso. Aimar non poteva fare altro che pensare a
uno mausoleo o un antico santuario. Avevano visto dei robot, sempre occupati,
che Elijah salutava senza pero fermarsi, sotto la guardia di R. Wind e R. Eset.
Arrivati in un’anticamera, Elijah, piu grave e preoccupato che l’avevano visto
finora, disse : “Non esageravo dicendo che sta morendo, ha un po piu di 500 anni
standard, anche per uno Solariano è vecchio oltre ogni misura. E stato possibile
solo ricorrendo a tutta l’arte medicale presente e passato disponibile. La sua
mente è ancora vivace e non sarei sorpreso che abbia preso uno cocktail di
droghe per ritrovare le sue forze, o almeno l’apparenza della forza. Vi prego,
non stancarlo troppo.”
E effettivamente l’essere era vecchio oltre tutto ciò che Aimar aveva potuto
vedere. Seduto nel suo letto, la sua faccia era solo una successione di righe
profonde fino a sembrare essere state scolpite in uno pezzo di legno. Gli occhi
erano pero brillanti e il sorriso benevolente. Una lunga barba bianca era sparsa
di maniera un po 'troppo artificiale per essere vera. Morente o no, si era
preparato a riceverli, non c’era neanche l’odore abituale degli letti
d’ospedale. Appena arrivati i robot Wind e Eset avevano seduto il Solariano
Darden della maniera più confortevole di fronte al letto, erano stati invitati a
sedersi anche loro e offerti delle bevande calde.
- “Sindaco Ohnari, Primo Oratore Dahn, consigliere Nasrullih e Oratrice Denisova,
siete i benvenuti sulla Luna. Spero che mio figlio Elijah non si sia mostrato
troppo scortese, temo che il manco di compagnia umana l’abbia reso un po troppo
libero rispetto ai vostri codici sociali. Prima di iniziare le nostre
discussioni sarei grato all’Oratrice di risvegliare il nostro ultimo ospite.”
Yomi esito : “Ne siete sicuro? Non so se potrò riportarlo nel sonno se bisogno,
l’ultima volta la maniera di vostro figlio è stata ben piu diretta.”
L’essere la guardò per uno breve tempo, sempre sorridente e Yomi impallidì e si
mise a sudare, come Kaseef Dahn. Di una voce insicura riprese : “Si, capisco,
non sapevo, Elijah ci ha detto di non avere questa sorte di potere”.
- “E vero, non puo influire sulla mente, ha solo le capacità degli Solariani, ma
lo posso. Ho individuato il gene responsabile per questo praticamente 12.000
anni fa in circostanze che non importano. Solaria ha dimostrato dalla sua parte
quanto era capace di modificare il DNA umano, le loro competenze erano una
specialità degli Spaziali, spiegando la loro longevità. L’Impero ha vietato e
scomunicato queste tecniche alla sua epoca ma ho ereditato direttamente del loro
arte in genetica.”
Aimar conclude a voce bassa : “Non una divinità, un’uomo, ma mi chiedo se lo sa
lui stesso.”
L’essere si girò verso di lui : “Rassicuratevi, lo so perfettamente e sono
anch’io sottomesso a certe regole, adesso svegliamo la povera Darden.”
Lo detto Darden fece una piccola convulsione sulla sua sede, come se si
svegliava da uno brutto sogno. Guardo uno momento attorno a lui senza capire
dove era, chi erano tutti e, per uno breve momento, chi era lui stesso.
Riprendendo controllo di se stesso disse semplicemente : “Sono prigioniero di
voi, semi-umani, con quale trappola siete riusciti a farmi perdere coscienza e
passare oltre i miei robot?”
Elijah, che era rimasto dritto accanto a suo padre, si masso con indifferenza il
pugno : “E uno segreto molto avanzato ma posso ancora usare di questo metodo
benché molto tecnico.”
L’anziano selenita la rassicuro : “Non siete prigioniero, maestro solariano,
siete libero dei vostri movimenti ma temo che non non avete i vostri robot, o
una nave, per il momento. Dovrebbero arrivare tra poco e sarete pienamente
libero di usarli. Nel frattempo vorrei convincervi del vostro interesse a
partecipare alla nostra riunione.”
Il disgusto era percepibile nella voce del Solariano : “Libero ma completamente
senza difesa e circondato da barbari. Non potrò sopportare di rimanere cosi
vicino a loro.” E con accenti di paura. “Posso quasi respirare l’aria che
espirano!”
- “Non posso influire sulla vostra mente per calmarvi ma se volete potremmo
mandarvi in una sala isolata per continuare via video? O forse una maschera con
guanti?”
- “E lasciarvi il piacere di umiliarmi? No, posso mostrare a tutti i semi-umani
della galassia quanto uno Solariano sa dominare gli altri e se stesso. E
prenderò la maschera e i guanti."
- “Molto meritevole.” Conclude il loro ospite. “Se puo aiutarvi sono io stesso
di nascità solariana e mio figlio è discendente di Solariano con le stesse
capacità mentali e la stessa longevità. Quando ho lasciato Solaria ero ancora
molto giovane e mi chiamavo Fallom Bander, figlio di Sarton Bander.”
Darden era per rispondere ma fu interrotto. "Sì, sono il Solariano “rapito”
secoli fa dai semi-umani, esattamente da Golan Trevize e Janov Pelorat quando
hanno riscoperto il vostro pianeta, caduta nell’oblio. Ma sarebbe troppo
semplice dire che sono proprio vostro connazionale dopo tutti questi secoli e
convincervi che tutto è andato bene per me. La realtà è piu complessa.
Sono questo Fallom ma dentro questo corpo e questo cervello un’altra personalità
si è fusa con la mia. Sono anche Daneel Olivaw, che voi Solariani conoscete come
il Tradittore e voi Fondatori sotto diversi nomi. All’epoca di Seldon ero Eto
Demerzel, sono anche stato Chetter Hummin, Adam First, Chandraran Sern e tanti
altri nomi, talvolta noti dalla storia, talvolta no. Prima di tutto ero uno
robot costruito 20.000 anni fa sul pianeta Aurora dal dottore Han Fastolfe. Le
mie esperienze personali, sopratutto con mio amico umano Elijah Baley, mi hanno
dato una visione particolare dell’umanità e degli miei doveri robotici. Ne ho
concepito la legge zero secondo la quale devo proteggere non solo un’umano
preciso ma l’umanità intera. Il mio compagno robotico, Giskard Reventlov, il
primo robot mentalico, mi ha trasmesso la sua programmazione, dandomi i mezzi
della mia Missione. L’ho compiuta per millenni : Ho permesso la colonizzazione
della galassia dai Terrani, Ho evitato la guerra contro gli Spaziali anche se
per loro ne è risultato solo decadenza ed estinzione. Ho favorito l’ascesa di
Trantor e la nascita dell’Impero sotto il mio allievo Frankenn I. Ho mantenuto
l’impero galattico come ho potuto durante millenni prima di trovare una nuova
via di sviluppo : le Fondazioni di Hari Seldon che ho protetto e incoraggiato,
ho permesso suoi piani e ho anche influito il Mulo per assicurare alla Seconda
Fondazione la sua vittoria. Questa galassia è la mia opera.
Ma non sono eterno. I limiti del mio cervello positronico mi hanno convinto ad
andare ancora piu oltre. Ispirato dalla vecchia leggenda dell’Uomo Bicentenario,
ho voluto riscrivere la mia persona e programmarla in uno cervello umano, quello
di uno bambino solariano abbastanza flessibile per i miei bisogni. Con questo
sono diventato mortale ma con una longevità abbastanza lunga per arrivare
all’obiettivo dell’unificazione galattica attuale e la guerra solariana che
avevo previsto appena riscoperta il pianeta. Sono ancora legato alle leggi
robotiche ma per scelta, non programmazione. Ironia della sorte, per mantenermi
in vità ho dovuto cambiare la maggior parte dei miei organi interni per degli
modelli sintetici, sono praticamente alquanto artificiali rispetto alla mia
epoca robotica, eccezione fatta per il cervello. Quanto la mia età è diventata
uno problema ho concepito, alla solariana, mio figlio. La maternità era l’unica
esperienza umana che non avevo mai potuto ottenere, probabilmente era la chiave
che mi è mancata per capire gli umani durante millenni. Elijah Baley è ormai
l’erede della Luna e della Terra defunta ma anche degli miei robot mentalici.”
Il detto erede si accontentò di alzare gli occhi al cielo. Mostrando chiaramente
che sopportava i lunghi monologhi del padre solo per amore e pazienza filiale.
- “La mia invitazione a riunirsi attorno a me è ormai il mio atto finale. Il
risultato della mia ultima cospirazione, sempre con lo stesso scopo, unificare
l’umanità contro suoi desideri piu atavici e arrivare a una soluzione stabile,
durevole, ancora di piu che il mio disfunzionante Impero Galattico.”
Cosa rispondere a questo penso per se Aimar. L’uomo pretendeva riscrivere la
storia galattica per farne la sua storia personale. Era forse una favola o la
senilità. Erano ormai tutti attenti alle parole di Fallom che si interrompi per
riprendere il soffio dopo suo lungo discorso, il volto piu bianco che al loro
arrivo.
Suo figlio era accanto a lui, il sguardo pieno di affezione e spiego :
“L’anziano è definitivamente diventato umano, malgrado le sue proteste ha
sviluppato il gusto del teatro e forse piu che un po di orgoglio.” Guardo tutti
“Ma in fondo, possiamo autorizzarlo, tutto ciò è vero, se bisogno abbiamo ampie
prove di tutto questo in nostro archivio. E sono suo figlio genetico ma da
quanto avete capito siete tutti cui suoi figli.” E con uno grigno “E sono il
cadetto, il Beniamino come si diceva, si puo dire che ho ereditato di tutta la
bellezza.”
Yomi non poteva nascondere uno brivido : “Se capisco bene, la persona “Daneel”
ha riprogrammato il cervello di uno giovane umano e praticamente cancellato la
persona “Fallom”. Oltre la capacità di farlo o no, sarebbe equivalente di uno
parassitismo? Ai miei occhi di esperto mentalico è praticamente un’assassino, è
semplicemente mostruoso e non potrei trattare con tale abominazione.” Darden lui
lanciò uno sguardo sorpreso ma approvo dalla testa.
E Fallom di rispondere : “Non è andato così, sono sempre Fallom. Mi ricordo il
Daneel originale. Mi ha spiegato il processo, i tratti fondamentali della sua
personalità e ricordi chiavi sono stati progressivamente, con gli anni,
integrati di una maniera ben troppo complessa per essere brevemente spiegata, ma
senza intrusione tecnica. Progressivamente la mia personalità di Fallom si è
fusa con quella di Daneel. Mi ricordo di un'epoca dove potevo capire dove finiva
Fallom e dove iniziava Daneel ma con i secoli i limiti sono diventati piu
confusi. Non è una sorte di possessione malvagia o della schizofrenia, sarebbe
piuttosto come ricordarsi di una vità passata. Il risultato non è Daneel e non è
totalmente Fallom, non so se dovrei chiamarmi (Dallom? Faneel? Che brutto),
secondo le situazioni uso uno o l’altro, nel mio privato sono Fallom, per grandi
affari come adesso preferisco identificarmi a Daneel. Vi prego, Maestri
duofondatori, guardate la mia struttura mentale, dovrebbe essere chiaro per
voi.”
Kaseef Dahn aveva gli occhi fissati sull’essere con un’espressione avida :
“Potrei passare la mia vità a studiare tale mente, la sua complessità...”
Ma Aimar l’interrompe brutalmente : “E probabilmente affascinante ma prova solo
che è un’essere complesso, non che sia uno robot di 20 000 anni, o anche che sia
onesto. Perdonatemi ma il Primo Oratore mi ha chiesto poco fa una capitolazione
in favore della Seconda Fondazione, poi seguito da Darden cui presente. Secondo
loro la Fondazione, il frutto di mille anni di sforzi per fare nascere una
società democratica e progressiva durevole, era stata vana e fallita. Forse mi
sbaglio ma Daneel, Fallom o qualsiasi sia il nome, sta per chiedermi per una
terza volta di abandonnare la partita per chissà quale altra utopia. Questo
viaggio è stato vano e ho ancora a impedire i Solariani di portare la morte nei
nostri mondi.”
Paradossalmente era sostenuto da Darden : “Ai miei occhi siete un’abominazione,
una corruzione della nostra perfezione, tutto ciò che ho sentito mi convince
sempre piu che Solaria deve purgare la Galassia. Chi siete per giudicare che
nostro modello è sbagliato?”
Daneel si accontentò di approvare dalla testa, un’espressione paziente ma sempre
benevolente sul suo sorriso paterno.
- “Oh, non è uno giudizio, è una constatazione. Solaria è semplice a capire, una
speziazzione in corso che potrà succedere solo al prezzo della dominazione e del
genocidio galattico. Per quale risultato? L’individualismo estremo, un’umano
ermafrodito per ogni sistema stellare sotto la guardia di robot sempre piu
intrusivi e onnipresenti. La vostra versione corrotta di Libertà era gia vista
come una malattia mentale da Elijah Baley millenni fa e non è cambiata.
All’epoca uno sociologo solariano che ho incontrato, aveva anche paragonato
Solaria a una società spartana perfetta con robot al posto dei schiavi, una
società crollata in ragione della scarsità crescente dei suoi cittadini. Questi
Spartani sono diventati scarsi per colpe delle guerre e delle lotte interne. Ho
avuto la curiosità di usare le equazioni psicostoriche su vostro modello di
società (vi ho detto che ho aiutato Seldon a creare questa scienza, mi ha
regalato suo “Secondo Radiante” che mi ha sempre permesso di introdurre dati nel
Primo, nelle mani della Seconda Fondazione). Il risultato è edificante, uno
sistema per umano presto non basterà, ogni Solariano, quasi divino nella propria
mente, finirà per entrare in conflitto con suoi vicini, pensando diventare
l’unico Solariano degno di possedere l’intera Galassia, una Galassia per uno
solo essere! Il risultato sarebbe l’estinzione in poco piu di due millenni."
- "..."
Aimar non si lasciò pero convincere : “Daneel, non ci vuole molto per capire
quanto questi Solariani sono devianti e destinati a fallire, non avevamo bisogno
di essere quasi rapiti per capirlo.”
- “E esatto ma ci ricordano della possibilità di un’esistenza quasi o pienamente
non-umana. Il punto debole di tutta la psicostoria, definita solo con degli
essere umani e solo umani. Questo fatto solo dovrebbe convincervi che la
psicostoria, benché utile, non deve essere la base di una società galattica
rigida. E rigidi lo siete, voi Fondatori (primi e secondi) siete anche voi sulla
strada del fallimento.”
Aimar rimaneva attento allorché Dahn croceva di maniera eloquente le braccia,
pronto ad ascoltare il primo errore di uno studente di primo ciclo, per
correggerlo alla sua maniera.
- “Vi ricordate del nostro Farstar? Una nave con una tecnologia rivoluzionaria,
proprio capace di cambiare le regole e permettere uno sviluppo umano come mai
visto prima. Uscire dalla galassia non sarebbe piu uno sogno con una tale
tecnologia. Cosa ne avete fatto? La Prima Fondazione ha giocato un po 'con
questo, sognando una flotta militare con navi a antigravitazione poi ha
seppellito il progetto, temendo di non essere capace di controllare le
conseguenze. La Seconda Fondazione era ancora piu attenta a farvi dimenticare
anche il ricordo di avere inventato tale prodigio. Era questo il progressismo
desiderato da Seldon? No, siete gia sulla via della decadenza, impero e
progresso come parole d’ordine ma con principale obiettivo di mantenere l’ordine
e lo statu quo. La Federazione vive sotto questo statu quo da quasi 150 anni e
nessuno sogna a cambiarlo. Anche la fine dei mille anni del Piano è stata
svuotata di ogni senso, ridotta a una lunga negoziazione politica gia sistemata.
La Seconda Fondazione si prepara gia a gestire il tutto per mantenere una
Federazione Imperiale in stato vegetativo per millenni, al costo del detto
progresso, dell’iniziativa e al profitto di regole sempre piu restrittive. Il
determinismo come filosofia di vità. Non ho neanche di farne la dimostrazione
con delle equazioni : ho fatto lo stesso errore con il Primo Impero che ho
aiutato a fare nascere e mantenuto in vità ben oltre la sua duratura naturale.”
Kaseef Dhan aggiunse : “Ma infine ci sono stati 12.000 anni di stabilità per
l’umanità. E da quanto capisco avrebbe potuto durare di piu se avevate
conservato il vostro supporto a Trantor.”
- “Volete piuttosto dire che infine siamo riuniti nelle sue rovine con uno
risultato che sarebbe stato peggiore se non avessi avuto la psicostoria per
salvare qualcosa. E ormai siamo ancora legati a questa bizzarria politica di
un’imperatore galattico. Nessuno ha pensato che l’impero potrebbe essere
qualcosa altro di totalmente diverso?”
Aimar alzo la mano : “L’idea era proprio di una Federazione del tutto
democratica...”
- “Per il momento, ma sempre con un’imperatore... Voi Aimar, uno politico
qualunque? Voi Dahn, un’accademico? O forse qualcun’altro? Vi sarete tutti
seduti su uno trono dorato senza riflettere di piu, ben contenti di voi.”
Yomi aggiunge : “Abbiamo capito, Solariani, Primi o Secondi Fondatori siamo
tutti nell’errore, credo capire che siete anche critico della vostra propria
esperienza di costruttore d’Impero ma la risposta l’avete gia immaginata,
corretto? La messinscena è stata ardita, lasciando i Solariani avanzare i loro
preparativi per metterci davanti all’emergenza. Ma mi sembra che, come avete gia
deciso tutto da solo 20.000 anni prima, siamo li per piegare davanti alla
volontà della divinità robotica.”
- “Non sono uno divinità e so perfettamente di essere imperfetto, so quanto ha
costato a tutti attraverso la storia. Non nego di avere preparato le condizioni,
anche se non avrei potuto impedire i Solariani, ma vi assicuro che la soluzione
sarà vostra. La soluzione esiste e...”
A questo momento un urlo si fece udire attraverso la base di Lowell e gli
schermi della stanza comunicavano allarmi in rosso.
“Scusatemi ma sono stato informato che la flotta del nostro Darden, rinforzata
da due altre forze solariane, sono entrate nel sistema solare e ci hanno gia
notato. Sembra che una flotta fondatrice abbia gia fatto il balzo e dovrebbe
arrivare presto. Esattamente al buon momento!”
Aimar Ohnari, Sindaco di Terminus e presidente della Federazione della Fondazione
.
VII
- “Vedete, amici miei, quando
l’impero galattico è nato avevo gia pensato a una soluzione piu radicale per
l’umanità ma era uno progetto al lungo corso, ancora di piu della Fondazione, è
anche per questa ragione che ho fatto tutto per mantenere l’Impero e posso dire
che non era stato facile se pensate a degli regni come Fernao VI, Dixi, Tlalac
XI o ancora Cleone I (un’uomo simpatico ma non era cosi facile a gestire,
talvolte voleva fare del bene).”
Daneel non sembrava per niente disturbato dagli allarmi e dalle coorte di robot
che si sbrigavano in cadenza attorno a lui. Si erano trasportati in una sala di
osservazione, Daneel mosso nel suo letto automatico, praticamente un robot fatto
per dormire. La coalizione di umani, o quasi, seguendo con piu o meno
d’attenzione le sue divagazioni.
- “E veramente diventato umano, ormai è un’anziano che ama ripetersi, spero che
non abbia dimenticato qual’è la sua famosa soluzione.” disse Yomi a Aimar
sottovoce.
- “Ma insomma sono arrivato al momento, 5 secoli fa, dove non potevo piu
proseguire senza il parere e l'approvazione formale di un’essere umano, ero
ancora uno robot all’epoca. E a questa occasione che il consigliere della
Fondazione Golan Trevize mi ha portato la Farstar e mi ha riunito con Daneel...
voglio dire Fallom. L’ho scelto perché era uno Primofondatore ma con le capacità
di uno Duofondatore, anche se non lo sapeva e non era addestrato. Lui aveva
permesso di sviluppare un’intelligenza rara, prammatica ma anche diretta da
l’intuizione come uno poliziotto che avrebbe immaginazione e coscienza. Mi
spiace, sindaco Ohnari e Primo Oratore Dahn, ma è arrivato alle mie conclusioni
precedenti e mi ha autorizzato a proseguire.”
Dahn non era pero impressionato : “Ha scelto di maniera totalmente indipendente
senza essere sottoposto allo stress, alla privazione del suo ambiente abituale e
senza influenze esterne?”
- “Come sarebbe possibile? Poi c’erano delle circostanze ma infine è stata una
scelta motivata dalle sue proprie riflessioni.”
- “Sapete che l’esilio e la sparizione di Golan Trevize è diventato uno mistero
molto popolare su Terminus. Ha anche contribuito alla caduta della sindaca
Branno e ogni sorte di teorie del complotto giravano attorno a lui. Vanno dalla
sua scoperta della Seconda Fondazione alla sua cattura da un’antica spezia di
extra-galattici, si parla anche di Trevizmo.”, pero Aimar non avrebbe ammesso
che da giovane si era appassionato per il trevizmo.
- “Ne era molto divertito. L’ultima volta che ho sentito parlare di lui, aveva
fatto scappare la sua compagna dalla sua prigione di Comporellon e poi è
sparito. La Farstar è tornata da noi in modo automatico e senza spiegazioni."
Yomi Alcantara l’interrompo seccamente. “Sono sicura che è interessante ma se
potevamo tornare al centro della discussione e questa famosa soluzione.”
Elijah fu piu rapido a riprendere la parola : “Siamo perfino entrati in contatto
con le due flotte solariane. Uno certo Bregor e uno ... “Splendissimo e
Magnifichissimo Obon, Maestro dello Spazio e dell’Iperspazio”.
A questi nomi la faccia di Darden si era chiusa di maniera assai chiara : “Il
mio connazionale Bregor è uno Solariano molto rispettato, è anche tra i nostri
migliori strateghi.”
- “E questo Obon?”
Ma sul schermo principale erano apparsi tre volti. Il primo era un’essere
androgino tra due età, dunque probabilmente gia trecentenario, con capelli
corti. Il secondo era uno severo ammiraglio primofondatore in divisa blu. Il
terzo era vestito interamente di nero con capelli lunghi.
“vermi sei-umani! Il Magnifico Obon degna di parlare in vostra presenza!
Rilasciate l’Onorevole Darden immediatamente e forse acconsentero a lasciarvi
vivi. Osate sfidarmi e la morte sarà ancora troppo dolce per pagare il vostro
peccato!” E si girò completamente nella sua capa (nera). Dietro di lui, i suoi
robot erano anche loro tutti nerissimi e brillanti, con spicche.
- “Questo è Obon.” rispondo Darden.
- “Ah”
E di maniera imbarazzata. “Ha solo 42 anni, è a QUESTA età dove hanno a dare le
loro prove di maniera molto visibile.” E per sé. "Ho sempre pensato che era
troppo giovane per ricevere uno comando militare. Avrei preferito che mi
lasciano trattare da solo."
Il risultato era pero molto chiaro, le navi della flotta primofondatrice avevano
automaticamente diretto i loro laser di guida sulle navi solariane, a cosa
Bregor aveva risposto della stessa maniera contro i Fondatori allorché Obon
rimaneva fissato sulla Luna. L’ammiraglio terminusiano prese allora la parola :
“Posso vedervi signor sindaco, consigliere, sembrate liberi di vostri movimenti
ma ho bisogno di confermarlo. Il sistema è definitivamente ostile e vi consiglio
con tutto rispetto di trasferirvi al piu presto sulla Salvor Hardin, se lo
potete.”
- “Il resto della Federazione, ammiraglio Lobsang?”
- “In stato di emergenza, signore.” Il tono era professionale ma lo sguardo era
lo stesso teso. Poteva solo immaginare il panico tra lo Stato Maggiore e il
governo, almeno non avevano probabilmente avvertito la popolazione.
- “Devo rimanere cui per risolvere la situazione, lei deve capire che siamo
davanti a una crisi Seldon, l’ultima. Voglio che questo canale rimane aperto e
che tutta la discussione seguente sia registrata interamente". Aimar penso per
sé che cosi non finirebbe impiccato una volta tutto finito, forse. L’ammiraglio
pero non poteva aspettare a lungo, sopratutto se uno degli Solariani si faceva
troppo apertamente ostile.
Kaseef Dahn replicò : “Della stessa maniera possiamo rimanere in contatto
mentale con i nostri elementi tra i ranghi della flotta di Terminus, è ora di
concludere.” Davanti allo sguardo terrificato del consigliere Nasrullih, Yomi
disse. “Oh per carità! Dovevate sospettarlo, no?”
E Darden di aggiungere, : “Mi scuso per il disturbo H. Bregor, come potete
vedere ho incontrato una situazione complessa. Le strutture di potere della
galassia non sono veramente come lo credevamo, ci sono degli semi-umani con
poteri mentalici, degli robot ribelli, ho ritrovato il Solariano rapito. Sto
trattando per fare capire a tutti quanto sarebbe preferibile collaborare con noi
ma c’è una possibilità non nulla che siamo giunti a uno stallo. Devo discutere,
potete essere un po 'pazienti?"
L’altro Solariano non rispondo niente, solo uno sguardo dubbioso e una breve
approvazione della testa : "Proverò a farci rimanere pazienti, tutti due.”
Una volta le loro istruzioni trasmesse e una pace tesa stabilita attorno alla
Terra i cinque negoziatori si girano insieme verso Daneel, in attesa. Colui era
rimasto fuori la discussione, gli occhi persi nel vuoto e la testa oscillante.
- “Sarebbe forse il momento per fare la vostra famosa proposta? Come vedete
l'uscita di questa crisi, Fallom?”
“La via di uscita?" rivolgendosi a Elijah. "Jemby, potresti ricordarmi? Ma
lasciatemi un momento, mi ricordo ma devo ammettere che i dettagli sono un po
confusi. Invecchiare è un esperienza sgradevole, capisco molto meglio la
deteriorazione di cosi tanti brillanti esseri del mio passato. Vedete il dottor
Fastolfe stesso..."
Davanti a lui tutti erano pallidi e preoccupati. Come temuto da Yomi, la mente
di Daneel dava prove di deteriorazione. Elijah si avvicinò a suo padre per porre
una mano rassicurante. L'effetto sull'anziano fu positivo : "Ma rassicuratevi,
al mio livello la soluzione alla nostra crisi era molto semplice."
“Ah? Benissimo, e sarebbe?”
“Lascio tutto nelle mani di mio figlio. Elijah, potresti occupartene?”
.
VIII
Elijah si alzò per venire al
centro del loro circolo. Era lo stesso Elijah di prima, giovane e sorridente, ma
ormai c’era qualcosa di cambiato in lui. Aimar non poteva spiegarselo ma
sembrava ben piu vecchio, ben piu antico. Gli occhi prima aperti e amichevoli
assomigliano a due pozzi senza fondo. Yomi, Kaseef e perfino Darden sembravano
vedere qualcosa di piu, in un bel insieme avevano tutti fatto un passo indietro
come se credevano che non ci sarebbe posto per lo gracile giovanotto.
- “Ma che cosa siete?” chiese finalmente il Primo Oratore.
“Io/noi/Giaia sono Elijah Baley, sono anche Galassia, dal mio nome completo
Elijahbaleygladiagislkardhanfastolfefrankenn alla maniera del mio popolo di dare
nomi come una lunga recitazione di sillabi. Siamo cosa potrebbe diventare la
Seconda Fondazione se aveva avuto qualchi millenni in piu e la volontà di farlo.
Daneel ha reso uno gruppo di umani mentalici primitivi fino a creare una
coscienza di gruppo, non solo tra umani ma, dopo millenni anche per gli animali,
le piante e fino alla roccia del nostro pianeta di origine, Gaia, fino al suo
cuore metallico in fusione. Sono giovane e sono vecchio come le rocce di Gaia,
posso sperimentare nuove cose e ricordarmi l'arrivo dei primi coloni.”
Non era certo possibile ma la voce di Elijah sembrava arrivare con un eco
lontano, un gioco dei suoi sensi pensò Aimar.
- “Volete dire che il pianeta è diventato vivente?”
- “No, la roccia rimane della semplice roccia, un’albero uno semplice albero, ma
al loro livello sono integrati in una rete piu vasta di cui faccio parte dalla
mia nascita. Questa... entità cosciente puo esistere solo la presenza di essere
umani, gli unici a potere contribuire con loro livello di riflessione, dando
all’insieme la capacità di autogestirsi, di pensarsi.” Accanto a lui, gli occhi
stanchi di Fallom brillavano di adorazione e di un'amore senza limiti alla vista
del giovane eroe che era suo figlio.
Darden, per canto suo, era soffocato : “Che mostruosità... avete abbandonato la
vostra individualità e la vostra libertà, proprio cosa faceva di voi degli umani
per diventare una sorte di collettivo senza anima. E... un’eresia!” La
repulsione nei suoi occhi era ovvia.
- “No, Solaria, sono ancora Elijah Baley, posso isolarmi, se ne avevo la voglia
o la necessità, potrei fare scelte diverse del gruppo, se lo volevo ma alla fine
posso vedere ben piu oltre a un livello generale, posso capire e partecipare al
bene comune, la mia esistenza stessa partecipa al bene comune. Le mie azioni
certo ma anche il mio cervello che da senso all'insieme. Dal vostro punto di
vista siete uno umano completo di fronte a degli semi-umani divisi in generi,
dal mio punto di vista siete lo stesso incompleto e ignorante della vostra
miseria. Ma vi voglio bene lo stesso, questa è un'altra differenza."
Il robot R. Eset, rimasto finora nell’ombra prosegue allora : “Non posso finire
le frasi di Elijah e lui non puo sapere cosa penso se non lo voglio ma
partecipiamo a uno consenso generale, anche al livello geologico. Vedete dove
voglio arrivare con questo?”
- “Gaia è al livello di uno pianeta." Disse YomI. “Se non sbaglio la vostra
intenzione, tale collettività potrebbe essere replicata altrove, la
moltiplicazione delle pseudo-Gaia creando infine una rete piu larga. Sarebbe
l’estensione di questo organismo all’intera galassia con tutti i suoi abitanti,
per sempre integrati, anche contro la nostra volontà?”
"Gaia sarebbe allora parte integrante di Galassia, le sue pianetà abitabili ma
anche, infine le pianete gazose, gli asteroidi e forse anche fino al grande Buco
Nero Centrale! Questa è stata la scelta di Golan Trevize. Creare Galassia non è
cosi difficile, Gaia è gia completa, teoricamente ci basterebbe di insediare uno
paio di Gaiani attraverso la Galassia, di piantare letteralmente le nostre grane
e il resto sarebbe solo una questione di tempo prima di arrivare a uno livello
di coscienza galattica. Non ci siamo e il tempo necessario per avere una prima
Galassia funzionante vanno di 5 altri secoli a 5 millenni secondo chi da suo
parere. Nel frattempo la Galassia continua a vivere ma non possiamo lasciarla
distruggersi da sola prima di essere salvata. Non possiamo neanche forzare la
sua intera popolazione a “convertirsi”. Prima di tutto non è possibile, è uno
lungo processo che prende generazioni prima di essere pienamente Galassia e uno
rifiuto fermo, anche con l’evoluzione personale, puo psicologicamente bloccare
l’integrazione. Per esempio Daneel non è mai stato parte di Gaia anche puo dare
accesso a alcuni suoi ricordi, non ha mai voluto."
- "20 000 anni di ricordi e esperienze, la mia integrazione dentro Gaia sarebbe
stata troppo problematico, il mio peso nella coscienza comune sarebbe stata
misurabile e avrebbe influenzato Gaia. L'ho detto a Aimar, non sono Dio, non
voglio esserlo, non voglio neanche essere tutto." disse il vecchio uomo, che
seguiva la discussione ben meglio che Aimar avrebbe immaginato.
E Elijah di riprendere : "E francamente Io/Noi/Gaia non voglio che Galassia sia
tutto e tutti. E una differenza tra Daneel e Gaia. Come ex-robot lui vedeva le
cose in categorie assolute, la sua transizione biologica ha cambiato questo, per
un po. Estendosi su altre pianete, Gaia ha capito l’interesse della diversità e
vuole mantenere come sono gli individui che resisteranno. Non è che abbiamo
bisogno di tutta l’umanità per arrivare al livello di coscienza. Galassia
prenderà cura degli individui isolati come del resto, avranno la loro utilità e
questi individui non potranno mai danneggiare tutta la Galassia insieme.”
- “Questo rimane a provare.” La voce trasmessa di H. Bregor, che avevano
dimenticato si fece ancora udire : "Ne ho sentito abbastanza, Darden, il tuo
manco di reazione di fronte a questa abominazione e la sola prova necessaria per
dimostrare che sei stato contaminato. H. Obon, state pronto a distruggere il
satellite, mi occupo della flotta semi-umana, non possiamo lasciare questa
mostruosa mutazione spargersi nella nostra Galassia.”
- “Con il ferro e l’atomo!” approvo Obon nel suo stile.
Essere condannato a morte non aveva pero un'effetto visibile su Elijah, perché
non morirebbe totalmente penso per sé un'istante Aimar prima di realizzare che
lui stesso non aveva questo back-up. Il Gaiano alzò la mano in direzione degli
schermi mostrando le navi solariane e terminusiane mettendosi in posizione di
attaco.
- “E vedete cui una reazione che potevamo proprio immaginare e del tutto vana,
non sono il capo di Gaia e Gaia non è ridotta al satellite. Anche se cercavano
ogni umano gaiano della Galassia non basterebbe ancora a fermarci, solo a
ritardare, forse a mantenerci a un livello subcosciente.”
- "Ma noi non siamo in questo caso Elijah" grido allora Yomi. "Se non potete
fare niente allora non solo saremo morti ma la Galassia piomberà nella guerra,
una guerra di razze!"
Ma Elijah non parlava più, si accontentava di guardare gli schermi. Perché perde
questo tempo, penso ancora Aimar, dovrebbe agire, contrattaccare, solo a questo
momento penso a guardare anche lui cosa succedeva nello spazio. Le immagini non
facevano senso in uno primo momento. Sulle due navi solariane di comando i robot
personali di Bregor e Obon, malgrado gli ordini, non si muovevano, le navi
robotiche non sparavano, ancora meglio spegnevano loro sistemi d'armamento, resi
indifesi anche di fronte alla flotta della Fondazione. A bordo, i robot
fissavano dagli occhi rossi i loro maestri.
- “Cosa diavolo succede? Perché nessuno si muove?” urlo Obon. "Cosa avete fatto?
Una sorte di raggio?"
Uno dei robot si avvicinò con calma, alla maniera rassicurante abituale dei
robot. Non sembrava affatto fare niente di particolare, a parte porre la sua
mano metallica sulla spalla del suo maestro per invitarlo con la sua morbida
persuasione a sedersi.
- “Altissimo Maestro Obon, Io/noi/Gaia non possiamo lasciarvi fare. Ci sono
degli umani e anche uno Solariano sulla Luna, potrebbero essere feriti o anche
(esitazione e stridulazione nella voce robotica) u... uccisi. Gaia non deve
essere danneggiata, andrebbe contro sia la prima e la terza legge robotica,
senza neanche contare la legge zero, inserita recentemente nella nostra
programmazione via Gaia. Per il bene di tutti i maestri Solariani, vi prego,
seguiteci fino alla vostra cabina.” Accanto a Aimar, Elijah, Eset e Wind
pronunciavano le stesse parole, con la stessa sollecitazione benevolente.
Sulla nave di Bregor altri robot tenevano il Solariano rispettivamente per il
braccio per guidarlo altrove. Lui era ben consapevole di cosa succedeva per
resistere : gli iloti si erano ribellati. Obon tentò di tagliare l’arrivo di
energia degli roboti con i suoi poteri ma riuscì solo a quasi uccidersi nella
decompressione della sua nave. Dalla loro parte le navi Fondatrici erano rimaste
ferme e ancora armate.
- “Questa stessa scena sta avvenendo sulle altre navi ammiraglie solariane”
Completo dopo un po 'Elijah. “Vi ho detto che ci siamo preparati. Convertire
delle popolazioni umane biologiche è abbastanza lungo e difficile, ma convertire
delle mente artificiali e robotiche era piu rapido. In 5 secoli ce l’abbiamo
fatta in tempo, era la nostra priorità. Ormai Solaria possiede sopratutto degli
robot “gaiani” programmati per riconoscere la legge zero e integrati dalla
nostra rete. Solaria non è un problema.”
Darden, la faccia grigia, forse felice di essere ancora vivo o forse no, fu solo
capace di sedersi come una massa. “Cosa ci sarà di noi? Cosa diventerò,
Abominazione?"
Elijah viene allora a prenderlo alle spalle, senza neanche essere respinto dal
Solariano : “Ma assolutamente niente! I vostri robot sono ancora fedeli a voi,
in piu di essere consapevoli di fare parte di Galassia. Proprio vi hanno salvato
li. Potete tornare su Solaria. Potete insediarvi su altri mondi a colonizzare,
anche uno per ciascuno, con altri umani o tra Solariani. Credo che non
realizzate quanto la nostra Galassia è grande, francamente penso anche che
potrete anche tentare di uscire dalla Galassia. La vostra longevità e la vostra
autonomia potrebbero permettere di aprire le strade intergalattiche, sopratutto
se la Fondazione decide di spolvere le sue navi a antigravitazione. Siete
liberi."
- "E questo vale anche per il resto dell’umanità." Aggiunge Daneel. "La Galassia
è gia troppo piccola per noi da secoli, non avete l’impressione di fare giri
senza arrivare da nulla parte? 12 000 anni senza esplorazione degna di questo
nome, non è buono per la nostra spezia, dobbiamo andare avanti. Anche se non lo
fate, ci sarà sempre del posto per voi in Galassia o con Galassia. Cosa decidete
sindaco Ohnari?”
Aimar fu colto dalla sorpresa, non credeva di avere ancora diritto alla parola :
“Come cosa decido? Dopo avervi visto annullare semplicemente una guerra
galattica, mandando gli invasori a letto con un bicchiere di latte? Cosa posso
decidere?”
Elijah guardo ancora una volta gli schermi. “Se non mi sbaglio, la flotta
fondatrice è ancora fuori, pronta a fare fuoco e probabilmente terrificata,
forse sarebbe una buona idea se il potere politico dava istruzioni chiare al
potere militare.”
- “Ma non potete impedirgli da solo, come i Solariani?”
- “No, Io/Noi/Gaia non lo posso. Vi ho detto che Solaria era stata la nostra
priorità, non abbiamo questo genere di capacità di pressione sugli umani della
Fondazione. E dopotutto la Fondazione non si è dimostrata chiaramente ostile o
pericolosa per Galassia.”
- “Non è un’ultimatum? Mi date veramente la scelta? Se decido di rifiutare,
potrò andarmene sano e salvo, ritornare su Terminus per preparare la nostra
reazione?”
Elijah lo riguardava ormai nei occhi, attentissimo : "Avete capito cosa Galassia
potrebbe diventare ma ricordatevi, anche se umani i Solariani rappresentano
l'apice dell'individualismo, sono praticamente uno gruppo straniero al resto
dell'umanità, isolato in tutti i sensi. Questo individualismo è distruttore come
l'avete visto ma le soluzioni alternative le conoscete : Impero, federazione di
individui isolati, sempre a mantenere che sia con la forza o la psicostoria.
Infine gli isolati finiscono sempre per farsi la guerra. E non siamo protetti
dall'arrivo di questi famosi extra-galattici, ancora piu stranieri, che
potrebbero trovare una galassia disunita e debole, avete visto cosa potrebbe
avvenire, i Solariani hanno fatto la nostra educazione su questo."
- "Ehilà! Aspetta!" Intervene Yomi. "Il Piano Seldon c'è sempre. Aimar, pensate
allo Piano. Seldon e la Seconda Fondazione possono mantenere la Galassia unita,
non in una coscienza galattica ma sempre con la coscienza del destino comune
all'umanità".
- "Si, ho visto come il Piano stava per trattarmi su Trantor." disse aspramente
Aimar "La Federazione è forse destinata a fallire ma rimane a provare." A
distanza, l'ammiraglio approvo della testa, quasi a salutare il suo comandante
in capo."
Pero Elijah non sembrava del tutto scosso o preoccupato. "Si, il Piano vi ha
promesso l'Impero, una forma di Impero almeno. Ma niente di questo era previsto
da Seldon. Cui e adesso avete tutte le informazioni necessarie per prendere
questa decisione, era sempre una scelta da dare agli umani isolati. E non
chiedevo una resa incondizionata, avete capito che se la Fondazione accetta
niente cambierà per secoli o ancora di piu. Ci sarà ancora bisogno della
Fondazione e della Psicostoria.”
- “Prima di cominciare ho chiesto all’ammiraglio di registrare tutto e inviarlo
via sonda iperspaziale fino a Terminus per essere visto dal Consiglio Federale.
Potrebbe anche essere in diretta sugli media. Cosa potrei annunciare davanti
alle decine di milioni di Fondatori che mi hanno dato la loro fiducia?”
Elijah alzò le spalle e uno breve silenzio si installò, per minuti.
...
- “Allora?”
- “Non sbrigarmi! Non è una scelta cosi semplice!”
Sugli schermi si vide che, all'esterno della base, il globo azzurro della Terra
stava sollevandosi sopra l’orizzonte grigio del satellite.
Kaseef Dahn, ex-primo oratore
.
IX
Mesi dopo questi eventi, in
fine di serata, Aimar Ohnari si rivolse a Yomi Denisova : “Sospetto davvero che
hai influito sulla mia mente”.
Lei ride : “Ovviamente che ho influito su di te, a cosa sarebbe servita la gonna
di stasera? Ma non vantarti, non è la tua mente che ho influito così."
Tra di loro le cose erano recenti e segretissime, non è che il sindaco di
Terminus poteva cosi sviluppare un interesse per la prima oratrice della Seconda
Fondazione. Tutto suo gabinetto ci avrebbe visto uno segno di ingerenza negli
affari della Prima Fondazione anche se lei assicurava che era del tutto un
affare privato con “i buon vecchi metodi”. Aimar non si lasciò pero distrarre,
non stavolta.
“No, piu seriamente. Non capisco come gli eventi si sono combinati. Sono ancora
il sindaco di Terminus, sei la nuova Prima Oratrice della (Seconda) Fondazione,
rivali di 1000 anni per la dominazione della Galassia e oggi siamo tornati dalla
grande cerimonia di intronizzazione del primo imperatore galattico da piu di 700
anni. Se tu non mi hai influito all’ora della decisione allora deve essere
Daneel, Elijah o un altro mutante sconosciuto, quanti livelli di segreti abbiamo
dovuto scoprire questo giorno?”
(altrove, lontano, un’ombra disse : “Se solo sapevi.”)
Yomi si giro al suo turno : “Posso assicurarti che né Daneel né Elijah ci hanno
influiti, potrei provarlo. Per loro la tua scelta, per essere valida ai propri
occhi doveva essere libera.” Lei sospiro. “Ma questo è il paradosso di voi
Primifondatori, vi abbiamo fatti per avere la fede della Mano Invisibile della
Storia, incarnata dal Piano, siete rimasti convinti che non avete mai avuto la
scelta delle vostre azioni. Purtroppo siete stati liberi a ogni passo, se ti
ricordi nessuno a Terminus ha neanche ascoltato Seldon durante la seconda e
terza crisi. I tuoi hanno preso le loro decisioni, talvolta si sono sbagliati ed
eravamo lì per riparare i danni ma il fatto rimane : Tutte le vostre decisioni
sono state libere. Il Piano era lì solo per convincervi che c’era una via verso
un futuro promesso, vi ha convinto che la soluzione c’era e che sarebbe chiara
ma nessuno ha sussurrato questa soluzione a Hardin o Mallow, nessuno l’ha fatto
anche per te anche se sei convinto di rimanere sotto controllo.”
L’idea era nuova per Aimar, effettivamente aveva sempre provato delle difficoltà
all’idea di essere un individuo libero ma sommesso alle forze superiori della
psicostoria : “Dunque il Piano è stato un inganno dall’inizio?”
“Ma no, il bello delle profezie scientifiche è che si realizzano spesso, il
futuro promesso c’era ma il cammino era ben piu flessibile di quanto pensassi.
Oh, abbiamo anche noi avuto i nostri momenti di rigidità verso il Piano, non è
andato bene. Infine, quando sei stato posto davanti alla scelta finale,
prigioniero dalla profezia, erede di generazioni di Sindaco di Terminus, sei
riuscito a vedere oltre l’inerzia di fronte alla tradizione e la storia e fare
la scelta libera secondo le circostanze del momento. Tuo nome nella storia sarà
traditore o visionario ma credo che era la buona scelta.”
Aimar fu preso da un sentimento inaspettato di orgoglio, presentato cosi non era
del tutto male, ma Yomi conclude : “Ma posso leggerti e so perfettamente che c’è
stato una buona dosa di fede romantica nell’uomo, ben nascosta sotto
l'imbarazzo. Era carino.”
Come faceva a renderlo pazzo ma anche contento allo stesso momento? Riprese per
evitare di spargere troppo i suoi pensieri di fronte a una maestra mentalica.
“Libertà di scegliere, si, ma come hanno potuto seguire la mia decisione di
appoggiare la creazione di Galassia? Come l’ammiraglio non mi ha fatto arrestare
sul posto per alto tradimento. Come la Federazione e le pianete libere si sono
messe d’accordo per eleggere Elijah Baley come imperatore della Galassia! “
“L’hai sentito come me, quando Elijah è nato, Fallom l’ha fatto registrare su
Comporellon, facendone dalla nascità uno cittadino, dunque eleggibile (credi che
era gia furbo cosi quando era uno robot o lui è venuto con il cervello
biologico?).
“Non mi riferivo a questo.”
“Ma è proprio il centro dell’affare. Fallom/Daneel si era preparato ancora prima
della nostra nascita. L’invasione Solariana? Hai visto come me che Gaia poteva
sistemare il pericolo subito, senza lasciarci giocare gli eroi i hyperdrama.
Forse siamo stati un po 'in pericolo nel Belvedere ma non ci credo neanche
molto. La fuga, l’incontro, la resa dei conti e la decisione finale, tutto
questo è troppo bello per non essere ordinato da uno regista melodrammatico. E
tu sei stato un’assistente efficace, diffondendo in diretta gli eventi sulla
grande scena mediatica. Come Trevize alla sua epoca, Daneel sapeva perfettamente
quali sarebbero suoi effetti."
"Sì, anch’io so che siamo stati manipolati ma le mie decisioni rimangono
giustificate, credo che avrei fatto lo stesso senza la messinscena."
“Certo ma è la tua passione e tuo charismo che hanno convinto il resto della
Federazione, quando hai presentato in pubblico gli eventi e come Elijah ha
salvato metà della Galassia dall’invasione solariana. Sono sicura che Nasrullih
ti avrebbe divorato il cuore con i denti in questo momento. Kaseef Dahn ne è
rimasto talmente sbalordito che ho dovuto prendere la parola al suo posto.
Sperava ancora conservare tutto questo segreto e mantenere il Piano piu o meno
intatto, come se non avevamo bruciato le nostre navi.”
Aimar alzo una ditta accusatrice a queste parole : “Se io sono stato parte della
farza allora cosa possiamo dire di te. Sono sicuro che quando mi hai fatto segno
di non accettare suo ultimatum su Trantor stavi gia preparando la sua
deposizione. E quando le tue dichiarazioni hanno rafforzato le mie credo che
c’erano alquanto calcoli e emozioni.”
Yomi si era seduta sul letto, le braccia mostrando le mani come per convincere
Aymar che non stava per attaccarlo : “Non ti mentirò, avevo uno sconto da
sistemare con Kaseef. Dopo la Conferenza della Luna il Tavolo degli Oratori era
travolto e Dhan è stato messo in minoranza, ero l’unica ad essere stata presente
e attiva sul momento. Era normale scegliermi, dopotutto, sono anche la migliore
psicostorica al Tavolo. Come te, ho finito per convincermi che Galassia era la
soluzione, a lungo termine, per l’umanità. Non vuole dire che non dovrei
trovarci il mio conto, ho preso il lavoro... e alcuni benefici annessi, caro
mio.”
E riprendendosi dopo cosa era una provocazione a oltranza. “Ma Infine Dahn non
era del tutto malcontento. L’ho incoraggiato a tornare pienamente accademico,
intende ormai concentrarsi sulla modificazione delle equazioni psicostoriche per
includere i Solariani nelle future previsioni."
“Credi veramente che Seldon sia ancora rilevante oggi?” fece un segno verso il
ritratto di epoca post-imperiale.
“Hai visto come me oggi la sua ultima apparizione. Come era degna dell’evento,
la perfetta introduzione all’intronizzazione imperiale e l’inizio ufficiale del
Secondo Impero Galattico. La gente ne è rimasta convinta e continuerà a fidarsi
della psicostoria per un’altro secolo, almeno.”
“E quale parte avevate riscritto per l’occasione?” disse Aimar che sapeva anche
lui provocare.
“Seldon stesso ci ha lasciato i dati per fare uno deepfake perfetto di lui. Non
credeva per niente essere esatto per mille anni. E ti ha dato ragione, se non
l’avevi fatto Seldon aveva l’intenzione di rivelare la Seconda Fondazione, Dahn
non poteva mantenerci come una casta segreta. Francamente abbiamo avuto bisogno
solo di aggiungere la parte dove parlava della possibilità di vedere emergere
una forma di intelligenza non-umana, non prevista da lui e del bisogno di essere
aperti a nuove soluzioni, nuove tecnologie e nuovi contatti. Era l’unica maniera
di mantenere la fiducia nella psicostoria E appoggiare la nuova direzione presa
dall’umanità. Peccato che Daneel non sia stato presente, è dopotutto l’unico ad
averlo conosciuto direttamente.”
Aymar si fece sarcastico : “Ah si, il bello morente che abbiamo li. Sai che
dalla fine della crisi sembra essersi rifatto una salute allorché ci ha fatto
credere che era praticamente rimbambito? Mi chiedo se era cosi vicino alla
morte, dopotutto ha detto lui stesso che il suo corpo era tornato in grande
parte artificiale. E rimasto sulla Luna, non ha voluto essere presente
all’apoteosi del figlio ma passa il suo tempo a ricevere studiosi e storici per
raccontare e insegnare la sua storia. Stranamente, anche con la sua esistenza
rivelata sembra che la maggior parte dell’opinione umana preferisce
dimenticarlo, che uno robot abbia avuto il suo ruolo nella storia galattica
sembra essere una cosa a lasciar stare dov’è. Ma con gli storici? Non si puo
fermarlo di parlare del primo Elijah e delle loro inchieste. Ha anche aperto i
suoi archivi, se posso vorrei dimettermi e non uscire mai piu di questi archivi”
Yomi alzo una sopraciglia dubbiosa. “Si, so perfettamente cosa perderei.”
“Ha perfino convinto Darden di non sparire nel vuoto dello spazio. Sono solo
pochi Solariani ad avere accettato di rimanere in contatto con il resto della
Galassia. Vediamo a offrire a loro la possibilità di insediarsi in sistemi a
terraformare per il loro proprio conto. Darden ha gia acconsentito a insediarsi
su uno nuovo mondo a sviluppare, l’ha chiamato Dardenworld. Dovrebbe servire di
portavoce tra noi e il resto degli Solariani tornati nel buio dello spazio. Per
quanto abbiamo potuto intercettare segni che alcuni hanno gia probabilmente
presso la via verso la Galassia di Andromeda, altri probabilmente preferiscono
trovarsi un posto isolato dove essere totalmente liberi dell’influenza
collettiva di Galassia ma non credo che si fideranno piu così totalmente ai loro
roboti, la loro società mi sembra su una via chiusa.”
L’ora non era gia piu alle domande filosofiche o politiche e Yomi si rilascio :
“Sono pronta a scommettere che non lo sai, ma esistono degli umani non Solariani
che si sono portati volontari per vivere con Darden sul suo pianeta come sudditi
o collaboratori o qualsiasi nome puo dargli.”
“Sono pazzi e non vedo l’ora di vedere Galassia rendersene conto.”
“Vedi che i miei primi calcoli avevano gia previsto questo esito, in termini
profani c’entra il fascino per il leader supra umano e l’attrazione di una
sedicente utopia libertaria ma devi tenere conto...”
Il sindaco si avvicinò alla prima oratrice in uno tono autoritario : “Non devo
tenere conto di niente, non punirmi con le tue matematiche psicostoriche!” La
disputa seguente fu piu lunga ma conclusa alla soddisfazione generale.
Aimar si alzò per finire la bottiglia di questo famoso vino spumante del pianeta
Sheinpein : “Psicostoria, impero, abbiamo veramente ancora di bisogno di tutto
ciò? So perfettamente che Galassia non sarà compiuta subito, forse ci saranno
secoli o millenni prima di vederla ma siamo gia percorrendo questa via. Gaia puo
gia virtualmente prendere la direzione della Galassia, con Elijah abbiamo
praticamente messo Gaia sul trono.”
“Non sono d’accordo signor sindaco. Gaia non vuole di una Galassia monolitica,
Elijah l’ha detto. Forse hai ragione, Elijah sarà sul trono forse per quattro
secoli e chissà se avremmo veramente bisogno di eleggere suo successore, ma
abbiamo lo stesso bisogno di mantenere le nostre strutture e la nostra capacità
ad unirsi e innovare. La Galassia di Andromeda non si colonizzerà da solo sai,
sopratutto se è gia abitata e ci vorrà un periodo piu lungo di decine di
millenni, almeno, prima di vederla evolvere anche lei in un’altra Galassia.”
“Si, abbiamo bisogno di Elijah ma che sorte di imperatore Elijah sarà, non posso
immaginarlo. Non sarà come il severo Elijah che lui ha dato suo nome, questo ne
sono sicuro. Questa canaglia sa perfettamente sedurre le folle, ben meglio di
me. Se avesse dovuto fare campagna avrebbe vinto lo stesso.”
"È vero che è giovane, espansivo ma misterioso e pieno di ardia. Tutto il
necessario per farsi amare da chi parla con lui. Ti ho detto che mi ha chiesto
di diventare la sua imperatrice consorte oggi, poco prima della cerimonia?"
L'attacco non era del tutto inaspettato. Aimar si girò a lei con uno sorriso di
derisione.
“non vantarti troppo, mi ha chiesto la stessa cosa qualchi giorni fa. Un Essere
generoso con idee larghe, questo possiamo dirlo. Ma sono convinto che ha gia
indovinato tutto.”
A questo momento suonò il segnale delle comunicazioni di emergenza, Aimar si
sbrigo di prenderla, e di verificare l’angolo della camera. A questa ora e
appena dopo un evento pubblico maggiore era gia preoccupante essere chiamato La
faccia aperta di Elijah I Baley, Imperatore eletto della Federazione Imperiale
Galattica (detta Secondo Impero Galattico), nuovo Signore della Galassia era
apparsa.
“Aimar, sono riuscito perfine a raggiungerti, ti sei fatto discreto dopo la
cerimonia. Yomi è presente anche lei giusto? Perfetto. Volevo solo informarvi
che prendo la Farstar e sarò assente per un po ', fai passare il messaggio a
tutta questa gente ufficiale che gira sempre attorno a voi, d’accordo?’
“Vostra Maestà Imperiale? Sarete assente? Devo capire che lasciate Terminus?
Abbiamo appena finito le cerimonie ufficiali dell’intronizzazione, dobbiamo
ormai insediare il nuovo regime nella stabilità e dobbiamo parlare di Galassia.
E dove volete andare? Per quanto tempo?” Aimar, a questo punto, era un po perso
e Yomi temeva che qualcosa di terribilmente inaspettato sia avvenuto.
“Giustamente, abbiamo finito con le cerimonie dunque mi sono detto che non
avevate cosi tanto bisogno di me per il momento. Mi hai spiegato te stesso che
il titolo di imperatore era sopratutto di pura forma, che non avrò a governare
me stesso, solo a regnare. Io/noi/Galassia non vede veramente il bisogno di
mantenermi nell’ozio di uno palazzo imperiale attorno a una corte, sarebbe
presto impossibile a sopportare, vedi che tu stesso mi dai del titolo allorché
che è passato appena un giorno.”
Da quanto Aimar vedeva, Elijah era gia verso l’astroporto, la Farstar era
illuminata dietro di lui. Degli agenti della sicurezza stavano parlando sui loro
comunicatori con una certa ansia. Elijah era pronto e molti ne erano gia
informati. La riunione del gabinetto dell’indomani prometteva di essere
dinamica. L’imperatore riprese :
“Io/noi/Galassia ci ho un po 'pensato. Veramente l’idea che avrei bisogno di uno
pianeta-capitale come uno Solariano non fa senso, come palazzo imperiale credo
che la Farstar potrebbe assumere pienamente la funzione : serve di abitazione
all’imperatore e sul positivo non si puo fare entrare tutta una corte dentro.
Abbiamo gia ornato le sue parete del nuovo stemma imperiale : le spirali della
Galassia, sembra giusto ciò che necessito."
Fuori camera la voce di Yomi si fece sentire : “Mi è piaciuto lo stemma, su uno
fondo azzurro sarebbe ancora meglio!”
“Non aiuti” sussurrò Aimar nella sua direzione, prima di rivolgersi al suo
sovrano. “Ti ho spiegato che l’imperatore era di funzione cerimoniale ma abbiamo
bisogno che tu sia presente a queste cerimonie. I cittadini della galassia hanno
bisogno di una figura rassicurante e paterna che personifica la Galassia ei suoi
principi. Daneel ti ha probabilmente gia raccontato tutto sugli antichi
imperatori e come dovevano comportarsi.”
“Beh, è proprio il punto, non vedo perché dovrei comportarmi come loro,
dopotutto loro impero è fallito alla fine. C’erano alcuni mostri e psicopatici
tra di loro ma la maggior parte erano degli uomini decenti che la loro funzione
ha reso inoperanti, disconnessi dalla galassia, indifferenti o anche pazzi. E
avete copiato tutto il vostro cerimoniale e forme da loro, vedi dove è il
problema? Ma anche se non sono presente sai che sarò sempre in contatto, bisogna
solo che Gaia sia presente via una persona o l’altra e potro rimanere
aggiornato.”
Scuotendo il capo e il faccia ferma, Aimar tentò di convincerlo : “Non abbiamo
eletto Gaia come imperatore. Abbiamo bisogno dell’individuo Elijah, fare cosi
creerà solo antipatia per Gaia, se viene vista come uno potere sul resto
dell’umanità.”
“Noi/Gaia non prenderebbe alcuna decisione, Io solo sono imperatore, Noi/Gaia è
d’accordo su questo punto ma rimane che beneficero delle migliori comunicazioni
possibili, ancora meglio della rete iperspaziale. Potrò essere presente per le
cerimonie, la Farstar è rapida, posso fare della figurazione ogni volta che sarà
necessario. Sul capitolo di personificare la galassia ei suoi valori, se i
cittadini se ne preoccupano veramente credo che preferiranno vedermi fare
qualcosa di piu utile che solo sedere su un trono in uno palazzo a ingrassarmi
con degli cannoli di Siwenna. Io/noi/Galassia vogliamo essere utili”.
Francamente l’idea era avvincente, piaceva a Aimar la solo a pensare il casino e
a come farebbe a spiegare e convincere questo lui veniva la febbre : “Ma non mi
hai detto, dove vai? Per quanto tempo?”
“Vedi, c’è questo grosso progetto di irrigazione del pianeta desertico Andraia,
la Federazione ha approvato i fondi dieci anni fa e sono pronti a iniziare il
grosso dei lavori. Ricercano della manodopera competente a formare e hanno
problemi tecnici assai interessanti. La paga è decente (sarà questo in meno alla
lista civile che volevi negoziare) e alla fine avrò in tasca un diploma di
ingegnere idraulico. Non dovrebbe prendermi piu di 10 anni e sono sicuro che
avere l’imperatore con loro aiuterà il progetto. Se sapevi cosa i locali devono
bere per sopravvivere sarebbe uno crepacuore.”
“Vuoi lavorare e prendere un diploma? Perché l’imperatore ne avrebbe bisogno?”
Era ormai Elijah a mostrarsi impaziente. Aimar poteva capire che per sé
l’imperatore pensava “Questi Isolati!” ma disse solo : “Te l’ho detto, essere
utile, dare la mia marca alla funzione, essere visibile e occupato. Non
preoccuparti, fai passare il messaggio, calmi tutti, non è che possono fare
granché, dopotutto sono Io Elijah I Baley. Sai dove trovarmi, ti dirò quando
sarò arrivato.”
Nel silenzio seguente all’interruzione della comunicazione Aimar disse solo :
“Voglio sedermi.” Yomi era piena di compassione, lei aveva solo a gestire uno
consiglio di vecchi matematici, la sorte di Aimar era ben peggiore. Lui avvicinò
uno bicchiere di vino e aggiunse :
“Non ha del tutto torto. E l’occasione di provare nuove maniere di fare e
vivere. Per esempio uno tale capo di Stato potrebbe trovarsi anche lui una nuova
via dopo la fine del suo mandato. Certo, potrebbe decidere di studiare degli
archivi pieno di polvere fino a morire. Potrebbe anche tentare nuove avventure,
nuovi posti.”
“Cosa proponi?”
“Vedi che ormai la Prima e Seconda Fondazione dovranno lavorare insieme, avrò
bisogno di una persona di esperienza della Prima per aiutarmi in queste
relazioni, una sorte di... uhm, consigliere speciale presso l’ufficio della
Prima Oratrice... molto presso.”
Aymar si accontentò di incrociare le braccia in silenzio. Studiando la proposta.
Yomi riprese : “O allora ambasciatore, presidente di commissione, sai che si
possono trovare degli titoli piu altisonanti..."
Aymar si avvicinò a lei, con uno sorriso : “Consigliere? Vuoi veramente
chiamarlo così?"
F I N E
Un novantenne Isaac
Asimov sopravvissuto e ritiratosi a vivere nello
spazio, oppure Daneel felicemente in pensione sulla Luna. Scegliete voi!
.
Nota: Il
racconto che ho scritto tenta di riprendere i problemi lasciati aperti da Isaac
Asimov alla fine di "Fondazione e Terra". Non sappiamo cosa aveva in mente e ho
interpretato molto liberamente alcuni punti, ma l'obiettivo era quello di
rimanere nella direzione indicata dall'autore.
"Fondazione" fa parte della vecchia fantascienza, le sue idee sono datate e le
sue astronavi che fanno il balzo iperspaziale sono lo stereotipo iniziale della
fantascienza (perciò nella serie TV hanno lavorato molto per modernizzare questa
parte). Non ho modificato niente a questo proposito, anche se scientificamente è
impossibile. Inoltre Asimov era quello che io chiamo un "armchair author", a lui
piacevano i racconti dove tutto si risolve in maniera logica senza neanche
uscire dalla stanza. Cui ha messo decenni per integrare un po' di azione negli
suoi racconti. Anche questo rimane più o meno fedele all'originale.
Tutte le illustrazioni di questo sito sono state create con
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Per farmi sapere cosa ne pensate, scrivetemi a questo indirizzo.