La Svezia nella Prima Guerra Mondiale


Ecco le proposte dell'amico Basileus TFT per il nostro gioco ucronico consistente nello scrivere tutti un'ucronia che preveda una Prima o una Seconda Guerra Mondiale "alternativa". Chi vuole commentare o partecipare,scriva all'autore a questo indirizzo.

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Questa è la mia personale versione (anche se sono assolutamente d'accordo con quella proposta da Riker) della Linea temporale in cui gli Imperi Centrali hanno vinto la Prima Guerra Mondiale. Premetto che per me l'America non è mai entrata nella prima guerra mondiale e perciò il suo ruolo nelle vicende europee è quello che aveva sino al 1914, e cioè nullo. Ho inoltre sviluppato un'altra idea dove la Russia rimane bianca e destrorsa. Infine, nella mia ucronia il Fascismo non nasce.

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POD: La Svezia, desiderosa di una rivincita contro il nemico russo, entra nella prima guerra mondiale a fianco degli Imperi il 20 marzo 1916, poco dopo la Battaglia del Lago Naroch.

20 Marzo 1916: La Svezia dichiara guerra alla Russia. Nonostante non ci siano intenzioni ostili contro Gran Bretagna e Francia i due Paesi intervengono in aiuto dell'alleato russo. L'intervento militare svedese è giustificato dal desiderio di liberare i finni e gli svedesofoni dal dominio russo.

21 Marzo 1916: L'alto comando svedese mobilita 100mila uomini per il conflitto. Iniziano l'Operazione Gustavo Adolfo e l'Operazione Frhiet. La prima vede un esercito di 40mila uomini partire da nord con il duplice obbiettivo di occupare Ululu e gli importanti giacimenti minerari della Finlandia del nord. L'altra operazione prevede un immenso attacco anfibio direttamente verso Turku con lo scopo di occupare Helsinki.

22 Marzo 1916. Tre piroscafi svedesi sbarcano 200 uomini nelle isole Aland. Li non incontrano resistenza e anzi, la popolazione locale svedesofona ha già issato la bandiera svedese. Per tutte le isole il grido è uno solo "tack Sverie". Contemporaneamente gli svedesi penetrano da nord senza incontrare resistenza.

23 Marzo 1916: primi scontri fra alcune unità navali svedesi e russe si risolvono nell'affondamento di un cacciatorpediniere zarista. L'esercito svedese non è molto numeroso ne eccellente come quello tedesco ma è fresco, motivato e sicuramente meglio addestrato della sua controparte russa.

24 Marzo 1916: la presa di Brando senza colpo ferire consegna tutte le Aland alla Svezia e gli apre una via diretta per Turku. A nord i primi scontri avvengono per la cattura di Komi, difesa solamente da 300 soldati sovietici.

25 Marzo 1916: caduta di Komi nelle mani della Svezia. I finlandesi sono in festa.

26 Marzo 1916: Alcuni scontri lungo le frontiere; persono la vita 5 soldati svedesi e 17 russi.

30 Marzo 1916: Gli svedesi arrivano a Ululu, dove incontrano una forte resistenza. Almeno 5000 russi difendono la città e, secondo le statistiche, altri 40mila potrebbero arrivare a breve da Kokkola o da Mumuask, importanti piazzeforti russe.

5 Aprile 1916: Ululu è sotto assedio. Per la prima volta la Svezia usa degli aerei con lo scopo di osservare dall'alto le postazioni nemiche. Grande importanza è data all'artiglieria pesante di entrambe le fazioni. La guerra in Finlandia si configura diversa dal resto d'Europa: meno trincee e più movimento.

6 Aprile 1916: La flotta svedese sbarca 12mila uomini a Turku, ponendo la città sotto assedio. La guarnigione russa è forte e determinata a resistere.

8 Aprile 1916: Insurrezione di Olulu. La popolazione finlandese filosvedese imbraccia le armi e apre importanti zone alle truppe attaccanti. La parte di popolazione fedele ai russi cerca di creare una zona di resistenza nel settore ovest della città.

12 Aprile 1916. Ululu cade nelle mani degli svedesi. La gioia per la vittoria è breve visto che lo stesso giorno 6 divisioni russe giungono da sud e lanciano un contro-assedio.

13 Aprile 1916: Turku cade in mani svedesi.

16 Aprile 1916: Una squadriglia navale svedese sbarca 1200 uomini a Pori.

17 Aprile 1916: Turku è messa sotto assedio da 7 divisioni russe.

20 Aprile 1916: Pori cade nelle mani degli svedesi. A Olulu la situazione non si sblocca; gli svedesi retrocedono e abbandonano un terzo della città ma riescono a creare una solida linea difensiva nelle zone del centro.

21 Aprile 1916: La marina svedese cannoneggia il porto di Sant Pietroburgo. Affondato un cacciatorpediniere.

25 Aprile 1916: Le condizioni a Turku si fanno sempre più dure. L'alto comando svedese pensa di ritirare le truppe dalla zona. Nel frattempo vengono inviati altri 12mila uomini in supporto agli assediati di Olulu.

1 Maggio 1916: Altro scontro navale fra svedesi e russi. Inconsistente.

12 Maggio 1916: Gli svedesi comunicano via radio alla popolazione finlandese di combattere contro il nemico russo. In cambio otterranno diversi privilegi una volta concluso il conflitto.

17 Maggio: I russi lanciano una poderosa offensiva per conquistare Turku.

20 Maggio 1916: l'attacco russo è fermato e respinto ma il piccolo esercito svedese ha subito troppe perdite per poter controllare la città. Turku è evacuata in un paio di giorni.

27 Maggio 1916: I russi attaccano di forza il centro di Ululu, sfruttando la loro artiglieria.

29 Maggio 1916: le truppe svedesi riescono a resistere al fuoco e mantengono il controllo della città. I russi pianificano una larga manovra per circondare la zona e tagliare i rifornimenti ai loro nemici.

1 Giugno 1916: L'Operazione Brusilov contro la Germania è iniziata. La Russia però non mobilita 57 divisioni ma solamente 40, inviando tutto il resto a nord per contrastare la Svezia.

7 Giugno 1916: L'esercito russo riesce ad accerchiare totalmente Olulu.

10 Giugno 1916: la flotta svedese cannoneggia le truppe sovietiche; i soldati della Svezia riescono a riconquistare la zona del porto e a ricevere rifornimenti.

12 Giugno 1916: Gli svedesi vengono a conoscenza dell'imminente arrivo di un forte esercito russo da sud. Si pensa di evacuare Pori ma la popolazione si dimostra particolarmente volenterosa di tentare una resistenza. Centinaia di giovani finlandesi vengono armati dall'esercito svedese, si scavano trincee e si rafforzano le zone chiave della città.

17 Giugno: Altro cannoneggiamento al porto di San Pietroburgo.

20 Giugno: 1916: Pori è messa sotto assedio.

25 Giugno: Altro tentativo russo di isolare Ululu conquistandone il porto. L'aviazione svedese segnala almeno tre divisioni russe in arrivo verso Komi.

1 Luglio 1916: fallisce il tentativo di occupare il porto, la flotta svedese riesce a mantenere la sua testa di ponte. Pori subisce un primo e pesante attacco, stessa cosa per Komi.

7 Luglio 1916: L'esercito svedese è arroccato totalmente sulla difensiva. Le perdite non sono molte, ma i russi sono in superiorità di almeno 11 a 1.

12 Luglio: Battaglia per Komi. I russi sono molto più numerosi degli svedesi, che retrocedono celermente.

17 Luglio 1916: Cannoneggiamento di San Pietroburgo, i russi entrano vittoriosi a Komi. Olulu resiste a fatica, Pori è sul punto di cedere.

20-22 Luglio 1916: I russi ordinano il massacro della popolazione di Komi, colpevole di aver aiutato gli invasori svedesi. I reparti finnici dell'esercito russo non ci stanno e defezionano. Combattimento urbano che finirà in due giorni con la cacciata dei russi.

1 Agosto 1916: Olulu riceve alcune centinaia di rinforzi via mare. Pori resiste grazie ad un ammutinamento fra le file russe che si rifiutano di condurre l'ennesima carica suicida. L'Operazione Brusilov fallisce miseramente. Le linee Austriache vacillano ma quelle tedesche rimangono saldamente rigide. Questo insuccesso costa alla Russia 400mila morti. La Romania, che era tentata di entrare in guerra con l'Intesa nel caso di un cedimento del fronte Orientale fa dietro front e anzi valuta la possibilità di entrare nell'Alleanza.

7 agosto 1916: L'esercito russo comincia a mostrare la sua debolezza. I rifornimenti al fronte sono sempre più tardivi e scarsi, gli ammutinamenti diventano insistenti e la pessima performance del mese precedente fa perdere fiducia ai soldati zaristi.

10 Agosto 1916: nuovo cannoneggiamento di San Pietroburgo.

12 Agosto 1916: approfittando del bel tempo le truppe svedesi lanciano un contrattacco per riconquistare Olulu.

17 Agosto 1916: gli svedesi accerchiano una parte delle truppe russe e ne mandano in fuga la restante parte. I russi contano 7000 prigionieri nelle mani degli svedesi. Nel frattempo arrivano rinforzi nella zona di Pori.

20 Agosto 1916: l'esercito svedese marcia da Olulu verso Kokkola incontrando scarsa resistenza.

23 Agosto: scontro navale di modeste dimensioni al largo della Aland che si risolve in una netta vittoria svedese.

25 Agosto: La Francia e l'Inghilterra cercano di convincere la Danimarca ad entrare nell'intesa per attaccare la Svezia da sud ma non c' niente da fare i danesi si sentono minacciati e non intervengono. Kokkola è presa.

30 Agosto 1916: Gli svedesi consolidano la loro posizione a Pori. L'armata del nord assedio Vaasa.

5 Settembre 1916: La popolazione di Vaasa insorge contro le truppe russe, la città è presa. Nel frattempo l'esercito svedese punta su Turku. I russi sono allo sbando, buona parte della popolazione finlandese si rifiuta di collaborare e tantomeno di andare al fronte (sia quello tedesco sia quello svedese). I graduati zaristi applicano metodi durissimi per evitare di perdere il controllo ma così facendo favoriscono solamente l'insorgere di nuove ribellioni.

12 Settembre 1916: Rivolte di Helsenki. La popolazione finlandese al grido di "vapa finland" prende rapidamente possesso dei luoghi chiave della città. Le truppe russe in buona parte si mostrano disinteressate al combattimento, soprattutto per via della scarsità di viveri che non arrivano con regolarità da quasi quattro mesi.

15 Settembre 1916: La Russia invia un fervente zarista di natali finlandesi, Carl Gustav Mannerhaim, a tentare di sedare la rivolta. Gli svedesi occupano Turku, accolti da una popolazione festante.

20 Settembre 1916: rivolta finlandese a Lahti. Gli svedesi marciano verso sud e arrivano ad un passo da una Helsinki pacificata.

22 Settembre 1916: gli svedesi entrano ad Helsinki e si incontrano con Mannerheim e le sue truppe. Nonostante le sue idee filorusse, Carl si convince che effettivamente una liberazione della Finlandia non è cosa impossibile e intavola trattative con gli svedesi.

1 ottobre 1916: I russi cercano di attestare una nuova linea difensiva poco sopra a Vyborg, nella zona dai grandi laghi ma la situazione è disperata e caotica. Pochi reparti continuano a combattere, molti ufficiali si rifiutano di obbedire allo Zar che perde potere. La rivoluzione serpeggia nell'aria.

13 Ottobre 1916: Cannoneggiamento del porto di San Pietroburgo e primo raid aereo a scopo offensivo. Un colpo di stato ha successo nella capitale e Nicola II è costretto ad abdicare. Si formano varie fazioni: i rossi, i bianchi, i neri, i verdi, i gialli, ma sono i primi due ad avere un forte peso.

15 Ottobre 1916: La "Rivoluzione di Ottobre" si diffonde in tutte le zone chiave della Russia. I tedeschi e gli austriaci smobilitano il confine orientale e portano uomini ad occidente.

20 Ottobre 1916: Una squadra navale svedese sbarca nelle isole del Golfo di Finlandia occupandole. L'esercito di terra avanza fino a Lathi.

24 Ottobre 1916: Il colpo di stato russo spinge la Romania ad entrare in guerra a fianco degli Imperi centrali.

30 ottobre 1916: Tampere viene pacificamente occupata dagli svedesi.

5 Novembre 1916: Gli italiani tentano di sfondare il confine austriaco con la Nona battaglia dell'Isonzo, che si rivela l'ennesimo fallimento.

15 Novembre 1916: i confini orientali sono praticamente placati, Germania e Austria inviano sempre più uomini ad occidente mentre attraversano indisturbati le pianure dell'Ucraina e della Bielorussia.

27 Novembre 1916: Gli svedesi arrivano a Vyborg dove dovrebbe esserci la linea di difesa russa che però si rivela caotica ed inconsistente.

1 Dicembre 1916: ultima offensiva russa della guerra. Un numeroso gruppo russo partito da Talvaloski mette sotto assedio Olulu, cercando di tagliare i rifornimenti ai finlandesi.

25 Dicembre 1916: il giorno di natale l'esercito svedese riesce ad aprire un varco verso Vyborg.

4 Gennaio 1917: Il tentativo di occupare Olulu è fallito. I russi devono ritirarsi per mancanza di viveri e mezzi.

12 Gennaio 1917: Mannerheim riceve la visita di Re Gustavo VI di Svezia, nella località di Turku.

15 Gennaio 1917: dopo un lungo assedio i rumeni prendono l'importantissima città di Odessa.

10 Febbraio 1917: In Russia è la guerra civile totale. Gli svedesi sono fermati a Vyborg dalle truppe Bianche.

22 Febbraio 1917: Accordo fra Mannerheim e Gustavo che prenderà il nome di "Accordi di Febbraio". Si riconosce ufficialmente la fratellanza fra il popolo svedese e quello finlandese. Le Isole Aland e alcune zone di confine vengono consegnate all'amministrazione svedese. Il resto della Finlandia, da Tuku a Kola viene lasciato alle autorità locali sotto la guida di Mannerheim. Gustavo V viene proclamato re di Svezia e Finlandia, lo svedese ed il finlandese sono le lingue ufficiali del nuovo Stato che ha il nome provvisorio di "Unione di Svezia-Finlandia".

La mappa mostra la prima fase di attacco svedese (blu) la seconda (viola) e la terza (arancione). In rosso le zone contese, senza una specifica forma di controllo o isolate.

1 marzo 1917: La Grecia pensa di entrare negli Imperi centrali dopo il crollo del fronte russo. L'idea non passa inosservata al popolo inglese che decide di attuare un colpo di stato per sostituire il sovrano greco.

7 Marzo 1917: totale fallimento dell'offensiva Neville contro la Germania. Gli Stati Uniti sono recalcitranti all'idea di entrare in guerra sia per la brutta situazione dell'Inghilterra sia per timore di un attacco messicano da sud. Inoltre molti vedono di buon occhio la caduta della potenza marittima inglese.

12 Marzo 1917: l'offensiva svedese si ferma in Carelia nella zona dei grandi laghi. I bianchi riescono a organizzare una linea difensiva a sud ma il nord è lasciato a se stesso. Truppe svedesi e finlandesi occupano le città della Finlandia interna senza incontrare resistenza.

20 Marzo 1917: gli svedesi puntano direttamente su Murmask.

1 Aprile 1917: Raid svedese a San Pietroburgo. Il colpo di stato inglese ha successo. Alessandro di Grecia prende il trono e mobilita l'esercito.

18 Aprile 1917: Murmask nelle mani degli svedesi, la parte alta di Kola è saldamente ancorata al nuovo governo.

20 Aprile 1917: I finlandesi sono accolti, attraverso una riforma, nel Parlamento Provvisorio di Svezia e Finlandia. dei 400 deputati 200 saranno svedesi (di cui due delle isole Aland), 198 finlandesi e 2 lapponi. Per la prima volta la Svezia concede una rappresentanza al popolo lappone.

25 Aprile 1917: la Bulgaria, notando gli strani movimenti al confine greco, mobilita l'esercito verso sud. Alessandro comprende di essere isolato a che una guerra risulterebbe devastante per il piccolo stato ellenico.

1 Maggio 1917: Germania e Austria si accordano per una pesante offensiva sul fronte italiano al fine di chiudere una volta per tutte la partita con l'Italia. Intanto gli svedesi, dopo aver compiuto un lungo giro attraverso le acque norvegesi bombardano il porto di Arcangelo.

7 Maggio 1917: Gli inglesi attaccano in forza le Fiandre.

12 Maggio 1917: Gli svedesi riescono ad avanzare di 4 km sul confine della Carelia. I bianchi si trovano in difficoltà soprattutto per l'imminente pressione dei Rossi a sud.

20 Maggio 1917: Caduta del fronte dei Bianchi a nord. Gli svedesi arrivano ad un palmo da San Pietroburgo.

1 Giugno 1917: Fallimento dell'offensiva inglese nelle fiandre. La Germania e l'Austria lanciano l'Operazione Barbarossa e attaccano l'Italia in gran forza.

5 Giugno 1917: Gli svedesi bombardano via terra San Pietroburgo. I Rossi e i Bianchi chiedono una pace congiunta e formale alle forze degli Imperi.

9 Giugno 1917: Lawrence d'Arabia cattura Aqaba.

12 Giugno 1917: Il fronte italiano viene messo a dura prova, gli austriaci avanzano.

28 Giugno 1917: Il "Giorno di Sangue". Il fronte italiano crolla sotto la pressione austro tedesca. I soldati del Regio esercito ripiegano affannosamente e faticosamente verso sud, in totale disordine. Si contano migliaia e migliaia di prigionieri.

13 Luglio 1917: gli italiani riescono a creare una nuova linea difensiva sul fiume Piave. Germania e Austria inviano nuovi uomini e si preparano ad un attacco decisivo sul fronte italiano.

16 Luglio 1917: Per dare fiato all'Italia gli inglesi lanciano una nuova offensiva nelle Fiandre. Intanto inviano ulteriori sollecitazioni all'entrata in guerra di Grecia e Stati Uniti.

22 Luglio 1917: Gli austro-tedeschi sfondano il fronte del Piave. Venezia è esposta ad un attacco così come il cuore industriale del Paese. Il governo perde la sua credibilità e ne segue una crisi politica.

23 Luglio 1917: Dimissioni del governo italiano. Vittorio Emanuele III chiede la pace.

26 Luglio 1917: La caduta del fronte italiano provoca pesanti reazioni in Grecia. Alessandro viene deposto e Costantino riprende il potere. Lo stato ellenico entra in guerra a favore degli Imperi.

1 Agosto 1917: L'Italia si mostra disposta ad una pace separata purché non debba cedere il Veneto all'Austria. Gli austriaci paiono inamovibili sulla questione ma il Kaiser decide di giocare d'astuzia. Propone di accettare una pace senza modifiche territoriali all'Italia se questa entrerà in guerra contro la Francia. Così facendo si aprirebbe un nuovo fronte a sud e la guerra finirebbe immediatamente.

10 Agosto 1917: Assedio di Venezia.

15 Agosto 1917: Vittorio Emanuele III accetta la richieste della Germania e attacca la Francia passando dal Piemonte.

27 Agosto 1917: Le truppe italiane hanno scarso successo nonostante la netta superiorità numerica. Solamente Nizza viene occupata con una certa stabilità. Ovviamente la pace non ha portato maggiore sicurezza allo stato italiano, che rimane intatto ma è sull'orlo della guerra civile.

1 Gennaio 1918: Trattato di Tallin: la Russia accetta la pace imposta dagli Imperi:

Indipendenza dell'Ucraina
Cessione di Bielorussia e Repubbliche Baltiche alla Germania
Confine rettificato a favore della Romania
Benestare all'Annessione austriaca della Serbia.
Cessione di tutta la Finlandia, della Karelia e della penisola di Kola al governo Provvisorio di Svezia e Finlandia.
Indipendenza di un piccolo stato polacco sotto protettorato tedesco.

7 Gennaio 1918: Le truppe austro-tedesche per la campagna d'Italia sono spostate a nord.

14 Gennaio 1918: Massiccia offensiva tedesca in Francia.

1 Febbraio 1918: La Francia comprende che la guerra per lei è finita, poco tempo dopo la segue la Gran Bretagna.

il 12 luglio 1918: è firmata la pace, la Grande Guerra è finita.

Ecco a voi le modifiche territoriali:

Francia:
Indipendenza dell'Algeria
Tunisia colonia austriaca
Camerun ai tedeschi
Lussemburgo ai tedeschi
Nizza agli italiani
Corsica indipendente
Togo francese ai tedeschi

Regno Unito:
Indipendenza dell'Irlanda, dell'Egitto e del Sudafrica
Cessione di Kenya e Namibia ai tedeschi
Cessione delle Orcadi ai tedeschi
Cessione del Ghana alla Svezia
Cessione della Papua-Nuova Guinea alla
Germania

Belgio:
Cessione del Congo alla Germania e rettifica dei tconfini.

Italia: Acquista Nizza e Savoia ma deve cedere la Libia agli ottomani, il Dodecaneso alla Grecia e Tiensin alla Germania.

Ottomani:
riprendono Libia, Cipro e parte dell'Egitto, oltre che le parti di Iraq in mano agli inglesi.

Ecco come si configura l'Africa:

1918: è il primo anno della ricostruzione per tutti i Paesi devastati dalla Guerra. In Germania l'orrore della guerra ha lasciato un segno profondo nonostante la vittoria ed è proprio del 23 novembre 1918 la proposta per la creazione di un organo sovranazionale con lo scopo di prevenire una seconda Grande Guerra.

1919: La proposta tedesca di una grande Mitteleuropa viene parzialmente modificata dall'intervento svedese. Nasce la Nationernas förbund con un presidente eletto dagli stati membri con un mandato della durata di 5 anni. La Finlandia adotta la corona come moneta ufficiale, battendola però con simboli della propria identità nazionale; la banconota da una corona immortala l'immagine dell'incontro fra Mannerahim e il re di Svezia. Il primo presidente del forbund è, ad honorem, il Kaiser tedesco. Germania e Svezia sono i primi membri del forbund.

1920: Fine della guerra civile in Russia. I Bolscevichi prendono il potere ed instaurano una terribile dittatura comunista. In Francia la bruciante sconfitta in guerra porta alla nascita del Partito Comunista dei lavoratori francesi (PCLF). L'Inghilterra, invece, adotta una politica più filotedesca. Comprende come il periodo dell'Impero britannico sia totalmente collassato e la Gran Bretagna deve riuscire a rinnovarsi per mantenere lo status di grande potenza. La sua entrata nel forbund è un primo passo. L'Austria si trova costretta a cedere immense autonomie agli ungheresi e vede come il suo impero abbia traballato durante la guerra. In Italia un colpo di stato da parte di Mussolini (marcia su Roma del 2 gennaio) porta alla destituzione di Vittorio Emanuele III a favore di Umberto II. Mussolini adotta un programma politico fascista che attira parecchie simpatie fra gli italiani provati dalla guerra e da un Paese in miseria. L'Impero ottomano continua la sua lenta vita di sempre, fra ribellioni varie e burocrazia inefficiente.

1921: Josif Stalin prende il potere in Russia, ormai divenuta URSS. Immediata è la repressione di ogni tipo di nemico interno o esterno. Particolarmente devastante risulta il genocidio degli azeri e in parte, dei georgiani. L'Ucraina si sente minacciata da questo nuovo vicino e non tarda ad entrare nel forbund, seguita poco dopo dall'Austria e dalla Polonia.

1922: Le azioni politiche di Mussolini attirano parecchie simpatie anche all'estero. In Germania sono approvate alcune legge simili a quelle fasciste per quanto riguarda il codice stradale o l'assistenza sanitaria gratuita (leggi del 1921 in Italia). In Inghilterra nasce il Partito Fascista inglese mentre in Francia un tentativo simile porta alla messa a bando di tutti i regimi di destra. Svezia e Finlandia rimangono ancora in unione provvisoria. Le elezioni del regno portano alla vittoria della socialdemocrazia di stampo svedese con comunque forti presenze di stampo finnico.

1923: Elezione del forbund, a vincere questa volta è Karl Hjalmar Branting, futuro premio nobel per la pace. Costui si adopera enormemente per alleviare il peso di un'economia-politica europea stragnante o in ribasso, mentre quella degli USA è in netto aumento. il 18 ottobre del 1923 è approvata una sua mozione per dare fiato soprattutto all'Italia mussoliniana che protette di entrare nel forbund in caso questo si mostri amichevole, e non dimentichiamo l'inghilterra. A Novembre l'Austria cede all'Italia l'Istria mentre la Germania riconsegna le orcadi agli inglesi, facendo inoltre parecchi sconti sui debiti di guerra.

1924: è l'anno "esplosivo" del forbund con l'entrata di Messico, Argentina, URSS, Brasile, Corsica, Irlanda e Portogallo. La crisi economica comincia ad attenuarsi, perlomeno in ambito strettamente europeo. Le varie spinte indipendentiste e secessioniste all'interno di molti Stati ma in particolare Impero asburgico e ottomano assumono toni preoccupanti tanto da richiedere l'intervento del forbund.

1925: Con l'annessione di Fiume all'Italia Mussolini dichiara "eterna amicizia con i propri partner nordici per il mantenimento della pace". La questione dell'indipendenza ungherese viene risolta con la crazione effettiva di un regno separato all'interno del dominio asburgico che, tuttavia, lascia la politica estera come esclusiva competenza di Vienna. Dopo un'attenta analisi si accoglie parzialmente la richiesta di secessione dei greci d'Asia Minore. L'impero ottomano concede autonomie locali come la possibilità di professare liberamente il cristianesimo, scuole greche e perfino alcune bandiere locali. Gli ottomani non approvano ma per questa volta cedono. L'Inghilterra, sotto forte pressione statunitense, è costretta a vendere agli USA la zona di Belize e i domini coloniali nei Caraibi per riscattare parzialmente i debiti di guerra. In Francia il PCLF vince le elezioni con una netta maggioranza. I suo piano politico è la nazionalizzazione delle risorse produttive e dei mezzi per lavorarle, abolizione della proprietà privata rifiuto delle clausole di pace imposte dall'eterno nemico tedesco. L'Australia entra nel forbund.

1926: L'anno si apre con l'entrata nel forbund del Giappone e del Cile. Il forbund risolve, inoltre, il problema legato alla città di Gerusalemme, contesa fra secessionisti arabi, ebrei e ottomani. Tutta l'area della Palestina viene ceduta con mandato fiduciario all'Austria per un periodo di 5 anni. L'obbiettivo è favorire la convivenza pacifica fra tutti e un membro esterno può certamente essere più imparziale nel suo giudizio.

1927: Le elezioni del forbund portano alla vittoria dell'irlandese èamon de Valera. L'Uruguay e il Paraguay entrano nel forbund. In Francia l'ala più intransigente del PCLF ingaggia una violenta battaglia notturna a Parigi il 12 febbraio nota come "notte delle lame". I membri moderati vengono uccisi o espulsi. Il giorno seguente il PCLF si rinomina Partito Comunista Combattente Francese (PCCF) e aggiunge ai propri programmi l'abolizione ufficiale di tutte le religioni, la destituzione da ogni carica civile e militare di chi non appartiene al PCCF e la soluzione delle varie "questioni coloniali" come il crescente movimento indipendentista algerino. Per avere un po' di fiato la Francia cede il Marocco agli USA e getta le basi di un'alleanza economica con l'URSS. L'Inghilterra cede Sant'Elena agli USA. Italo Balbo vola da Roma a Ottawa.

1928: la "Primavera di Sangue". Il ricostituito esercito francese reagisce con pugno durissimo all'assassinio di 5 poliziotti da parte dei separatisti algerini. In un paio di mesi tutta la costa algerina è messa a ferro e fuoco. L'approvazione delle "Leggi di Parigi" contro la libertà di stampa, pensiero ed espressione portano ad una rapida fuga di cervelli dalla Francia. Quasi il 60% si rifugia in Germania, il 20% fra Lussemburgo e Olanda, il 7% in Italia e il resto ingiro per il mondo. L'Olanda e il Belgio entrano nel forbund, seguiti poco dopo dal Siam.

1929: La Francia, con molte riserve, entra nel forbund insieme alla Mongolia, alla Grecia e alla Cina Nazionalista. Il forbund accetta anche una delegazione ungherese. In Svezia quell'unione temporanea con la Finlandia prosegue senza incidenti tanto da far pensare ad un'unione permanente, soprattuto temendo il ritorno di una forte Russia. Mannerhaim vince le elezioni della parte finlandese con il 70% dei voti, battendo Kaarlo Sthalberg per un soffio, grazie soprattutto ai voti degli svedesi di finlandia. La proposta per un esercito misto svedese-finlandese è approvata. In America non succede nessuna crisi economica, certo c'è una forte recessione ma niente di paragonabile alla nostra TL.

1930: La Bulgaria entra nel forbund. A Boden si tiene l'omonima conferenza dove viene ufficialmente sancita la nascita del Regno di Svezia e Finlandia. La bandiera svedese viene modificata con l'aggiunta del leone finlandese al centro. L'Austria riconsegna Gerusalemme agli ottomani, non essendo riuscita a risolvere il problema. Si propone l'Italia ma la sua richiesta è respinta dal Consiglio del forbund, stessa cosa accadere per un'Ucraina particolarmente avida di colonie. Una disputa di confine fra Australia e terre d'Oltremare tedesche è regolata a favore dei secondi.

1931: Le elezioni del forbund portano alla vittoria del principe Federico di Prussia. La Francia esce dal forbund e inizia un programma di riarmo eccezionale, sovvenzionato soprattutto da URSS e USA. Verso agosto viola la clausola che le impediva di arruolare più di 100mila uomini ma la Germania si dice disposta a lasciar correre. L'Impero ottomano entra ufficialmente nel forbund.

1932: il PCCF avanza la prima di una serie di rivendicazioni destinate a portare l'Europa nel baratro. Domanda la cessione di Alsazia-Lorena alla Germania che rifiuta seccamente. Le relazioni internazionali scricchiolano ma l'intervento della Svezia per il mantenimento della pace si risolve in un enorme successo. L'Etiopia entra nel forbund. Il Palazzo delle Nazioni, istituito nella neutrale Svizzera, viene spostato in un luogo più consono, appartenente a uno stato inserito nel forbund. La Svezia propone Uppsala, la Germania Berlino, l'Austria Vienna. Alla fine si sceglierà la cittadina corsa di Ajaccio.

1933: Francia e URSS firmano il "Patto Comune" dove si impegnano ad aiutarsi vicendevolmente contro le varie monarchie corrotte europee. Vittorio Emanuele III, dopo un lungo peregrinare è accolto negli USA come un esule vittima della guerra. Viene insignito del titolo di "rappresentante della comunità italiana in America". Re Giorgio di Inghilterra, ultimo residuato dei tempi della guerra, abdica a favore del figlio Edoardo. Il processo voluto di avvicinamento alla Germania raggiunge il culmine. La vittoria alle elezioni politiche del Partito Fascista inglese porta all'introduzione delle prime riforme di stampo italiano.

1934: Il Patto Comune viene esteso anche agli Stati Uniti che accettano. L'URSS, sentendosi le spalle coperte invade l'Ucraina che chiede l'intervento del forbund in sua difesa. In tutta risposta i membri decretano l'espulsione dell'URSS dal forbund e la creazione di un embargo economico, che sarà tranquillamente aggirato da USA e Francia.

1935: Dopo sette settimane di intensi combattimenti Stalin annette l'Ucraina. La guerra gli è servita per vedere come migliorare il proprio esercito ma soprattutto i propri comandanti. Cominciano le Grandi Purghe. Nel frattempo i continui attacchi da parte dell'Etiopia all'Italia spingono Mussolini ad intervenire militarmente. I vari stati danno carta bianca all'Italia e in pochi mesi l'Etiopia è sconfitta. Mussolini raggiunge il suo massimo prestigio e afferma il ritorno dell'Impero "sui colli fatati di Roma". Le elezioni del forbund portano alla vittoria dell'inglese Jamers Eric D.

1936: La Francia mette un blocco navale attorno ad Ajaccio e reclama l'annessione della Corsica. Paradossalmente sono proprio i vecchi alleati, gli italiani, a rifiutarsi sostenendo "meglio una Corsica sul marciapiede che in mano a un francese". Germania, Austria e Svezia-Finlandia si incontrano ad Hannover per discutere della questione. Decidono di negare le richieste francesi ma, come controparte, cedono alcuni territori di confine acquisiti durante la Guerra fino a riportare il confine occidentale come era nel 1913. Questo passo si rivela estremamente falso visto che il PCCF ne approfitta per farsi un'immensa propaganda. "Domani Saremo a Strasburgo!" diviene il loro nuovo motto. La Sede del forbund è spostata dalla precaria Ajaccio a una più sicura Konisberg. Danimarca e Norvegia entrano nel forbund.

1937: L'URSS reclama la parte alta della Romania. Non essendo entrata nel forbund le potenze europee si disinteressano della sorte dei rumeni che cedono senza combattere. La prepotenza di Russia e Francia diventa sempre più sfacciata e una guerra sembra ormai inevitabile. Germania, Austria, Ottomani e Svezia preparano l'esercito mentre Italia e Inghilterra si mettono allerta.

1938: Una rivolta filofrancese ad Ajaccio è il pretesto per un intervento militare della Francia. Il forbund la ammonisce ma i francesi sono rassicuranti " renderemo sicuri i confini dei nostri concittadini, non chiederemo di più". In effetti i francesi occupano la sola Ajaccio e soccorrono i ribelli. Tuttavia, dopo tre mesi di calma apparente una rivolta antifrancese partita da Bastia si risolve in un bagno di sangue. La Francia occupa rapidamente tutta l'Isola e decreta la creazione di una "Repubblica Popolare Corsa" di fatto un fantoccio francese. URSS, Francia e USA si accordano segretamente per le prossime mosse. URSS e USA agiranno insieme contro il Giappone imperiale mentre Francia e URSS si spartiranno la Germania nel caso questa intervenga a favore della Svezia. Patto Molotov-Petain.

1939: è la guerra! L'URSS intima alla Svezia di cedere la Finlandia. Di tutta risposta il governo svedese afferma "siamo una nazione sola, prendere tutto o lasciare". La risposta russa non si fa attendere la temibile armata rossa varca i confini. Gli svedesi-finlandesi decidono di abbandonare Kola per creare una linea di difesa presso i Grandi Laghi, logorando nel frattempo le truppe russe. La dichiarazione di guerra sortisce un potentissimo effetto a catena: il nuovo presidente del forbund, Ottone d'Asburgo condanna apertamente l'invasione sovietica. Germania e Austria entrano immediatamente a favore della Svezia, appena tre giorni dopo la Francia entra insieme alla Russia, seguita dalla Mongolia. In tutta risposta gli ottomani dichiarano guerra alla Russia. L'Inghilterra ci pensa un po' ma alla fine, rispettando la sua idea di potenza vicina alla Germania, attacca la Francia. L'Italia mussoliniana commenta "Siamo certi che questa volta non entreremo dalla parte sbagliata" e così entra contro la Francia. Anche il Portogallo si schiera dalla parte della Germania. Indecisi rimangono i greci, gli ungheresi e i rumeni. Un tale spiegamento di forze contro l'URSS provoca l'immediato intervento degli Stati Uniti.

Luglio 1939: Sicuri della bella stagione e del fattore sorpresa i sovietici invadono la Polonia neutrale in modo tale da aggirare i territori baltici e puntare direttamente su Berlino. L'esercito rosso è molto numeroso e ben equipaggiato, soprattutto grazie agli aiuti degli Stati Uniti. L'attacco contro la Svezia-Finlandia è molto forte e, come già detto, i difensori cedono terreno. La Francia lancia una serie di attacchi contro le importantissime Alsazia e Lorena, bacini carboniferi tedeschi. La Savoia è occupata molto rapidamente intanto che l'esercito italiano si organizza in Piemonte e a Nizza. L'Algeria, ancora nominalmente indipendente ma di fatto soggetta da un decennio ad un'amministrazione militare francese è la base per l'attacco diretto contro la Tunisia austriaca. Gli ottomani cercano una strategia utile per invadere il Caucaso. L'Inghilterra comincia le prime battaglie navali nell'Atlantico contro la marina statunitense che si rivela nettamente superiore.

Agosto 1939: la bella stazione permette ai russi di arrivare fino alla Carelia mentre un gruppo proveniente da Arcangelo sbarca nella parte alta della penisola di Kola. La Polonia cade dopo due settimane di intensi combattimenti e l'esercito russo tocca direttamente il cuore della Germania. La Francia occupa tutta la Lorena.

Settembre 1939: Dopo sei giorni di assedio cade Tunisi, roccaforte austriaca in africa. Le truppe austroungariche ripiegano a sud verso Tripoli, ancora nelle mani degli ottomani. I tedeschi resistono in Alsazia ma i russi avanzano da est, i primi spari si sentono vicino a Berlino. La flotta italo-austro-ottomana infligge una pesante sconfitta ai francesi nei pressi delle strette Bocche di Bonifacio. Un gruppo italiano di 12mila uomini sbarca in Corsica. Gli ottomani lanciano un attacco lungo tutta la frontiera caucasica, gli austriaci portano truppe di terra verso nord, in difesa della Germania.

Ottobre 1939: I francesi, insieme alle prime truppe statunitensi, occupano Tripoli. Le truppe russe giungono nei pressi di Berlino e la assediano. Un forte attacco austroungarico da sud riesce a rallentare un'ulteriore avanzata russa nella zona di Postdam. Le isole Falkland sono occupate dalla marina statunitense. In Svezia-Finlandia il freddo si fa sentire e le truppe sovietiche sono obbligate a fermarsi nella zona di Viipuri. Il Feldmaresciallo Mannerheim rimane ancorato alla zona dei grandi laghi, in attesa.

Novembre 1939: Berlino viene accerchiata ma l'arrivo di un contingente austroungarico permette di spezzare il blocco. Si combatte inoltre lungo tutta la Carpazia, nel Caucaso e lungo le Alpi francesi con un esercito italiano che avanza tra atroci perdite. Nizza sopravvive solamente grazie ad un ponte aereonavale. Il 12 cade Sirte, in Libia, i soldati superstiti si riorganizzano a Tobruk, cittadella fortificata della Cirenaica, aiutati da un contingente italiano e da uno greco.

Dicembre 1939: Occupando Ajaccio le forze degli Imperi riescono definitivamente a porre fine alla Repubblica Popolare Corsa. Il territorio viene riconsegnato al precedente governo (i pochi che sono riusciti a fuggire fanno ritorno). Di tutta risposta l'Unione Sovietica dichiara la nascita della Repubblica Popolare Polacca e obbliga ad una coscrizione la gioventù di Polonia.

Gennaio 1940: I francesi assediano Tobruk. L'offensiva russa riparte al nord, diretta contro Ululu e Helsenki. Il governo tedesco sposta la capitale da Berlino a Amburgo, temendo il peggio. I tedeschi sconfiggono le truppe francesi di Pétain in Alsazia ma non hanno le forze per avanzare. Gli Stati Uniti occupano l'Islanda e la Groenlandia, usandole come teste di ponte per un attacco all'Inghilterra. La Danimarca protesta ma accetta senza dichiarare guerra.

Come continuarla?

Basileus TFT

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E ora, un'altra ucronia dello stesso autore:

"No, grazie!" L'Italia resta neutrale

Tutti noi sappiamo come l’Italia sia stata divisa fra interventisti e non durante la prima guerra mondiale. Ora poniamo il caso che le tendenze pacifiste abbiano il sopravvento e che alle pressanti richieste d’intervento l’Italia risponda semplicemente “no, grazie” come cambia la storia del ‘900?

1914: Scoppia la Prima Guerra Mondiale, si preannuncia subito come una guerra diversa dalle altre, sia par dimensioni sia per nuove tattiche applicate nel conflitto. Alle forze dell’Intesa (Gran Bretagna, Francia, Russia) si contrappongono gli Imperi Centrali (Impero Tedesco, Austriaco, Ottomano)

23 maggio 1915: L’Italia mantiene la propria neutralità in modo definitivo.

1915: i Tedeschi attaccano la Francia invadendo l’Olanda, gli ottomani tentano di avanzare sui carpazi. Un tentativo Anglo-Francese di prendere Istanbul fallisce. L’offensiva Russa contro la Germania è pateticamente fermata.

1916: Gli ottomani avanzano nei Carpazi, un’offensiva russa nei Balcani è fermata dall’Austria, mentre i Tedeschi massacrano i francesi nella battaglia di Verdun, parallelamente il fronte russo cede di schianto sotto la pressione nemica. Le colonie Tedesche in africa sono occupata dall’Inghilterra, il Giappone entra in guerra con l’Intesa. L’Italia concede vari prestiti e scambi ad entrambe le fazioni.

1917: Inizia la Rivoluzione Russa, lo Zar concede una pace vantaggiosa ai Tedeschi per concentrarsi meglio sulle rivolte, gesto che gli fa alienare le simpatie dei militari. Le truppe del fronte orientale vengono riversate su quello occidentale con effetti disastrosi. La Francia arretra ancora di diversi chilometri mentre la Grecia, che era appena entrata nell’Intesa, viene sconfitta nella Battaglia di Salonicco, le truppe arretrano fino ad Atene. Il Giappone conquista le colonie tedesche nel pacifico. Inizia un Boom economico per l’Italia grazie agli affari che conclude con i paesi belligeranti. Gli USA entrano in guerra a favore dell’Intesa, seguiti dal Portogallo.

1918: Viene proclamata la repubblica in Russia. Cuba, Brasile, Siam, Cina, Haiti e Liberia dichiarano guerra alla Germania. Le truppe Usa giungono in Francia, arrestando l’avanzata tedesca. Per tutto l’anno si susseguono vari assalti da entrambe le parti, senza che il fronte venga modificato. L’Italia interrompe il commercio con gli Imperi.

1919: Il fronte è ancora fermo al 1918 ma le energie delle due parti sono alquanto diverse: L’intesa ha a disposizione sempre uomini, mezzi e equipaggiamenti freschi, l’Alleanza invece ha si ancora molti uomini, esausti dalla guerra, ma manca di rifornimenti e armamenti adeguati, che cominciano a scarseggiare. Ad agosto gli Imperi chiedono un “cessate il fuoco” che da avvio alle trattative di pace, la guerra è ufficialmente finita.

1920: Le trattative di pace sono durissime, l’Impero ottomano è dissolto e spartito fra i vincitori, mentre all’Austria rimane meno della metà di quello che aveva, l’Ungheria è dichiarata indipendente, mentre viene creato il Regno di Jugoslavia al quale è annessa anche l’Istria.Tutte le colonia tedesche sono spartite fra i vincitori, il debito di guerra che i paesi sconfitti devono pagare è immenso, la Germania è trasformata in una repubblica ("Repubblica di Weimar") e cede parte del suo territorio orientale. È fondata la Società delle Nazioni.

1921: L’Italia continua la sua espansione economica, vengono create nuove industrie e nuove scuole, strade, ponti e bonificate le paludi vicino a Roma, creandoci sopra la città di Latina. Benito Mussolini si stacca dal partito Socialista e fonda il Partito del Popolo Romano, di stampo un po’ socialista, un po’ anarchico e un po’ di destra, che tuttavia viene miseramente battuto alle elezioni. Il Governo italiano propone immense donazioni pecuniarie all’Austria in cambio della cessione del Trentino, l’Austria accetta, riprendendo leggermente fiato. L’Italia entra nella società delle Nazioni. I turchi proclamano la repubblica Turca, battendo i greci nella battaglia di Izmir, Gran Bretagna e Francia accettano il fatto compiuto.

1922: L’Italia intensifica sempre più i rapporti con Gran Bretagna e Francia, con vivaci scambi commerciali, visto che le due potenze devono ancora riprendersi dalla Prima Guerra Mondiale. Adolf Hitler è condannato a 5 anni di carcere per un tentato colpo di stato.

1923: L’Italia ottiene, grazie alla Gran Bretagna, che l’Istria e la città di Fiume entrino a far parte del territorio nazionale, i rapporti fra le potenze sono sempre più benevoli, tanto che l’Italia è ammessa come membro permanente al consiglio della Società delle Nazioni, anche se non è un membro vincitore della Grande Guerra.

1924: Benito Mussolini tenta nuovamente le elezioni, ma anche stavolta il governo socialista moderato viene riconfermato. L’Austria comincia lentamente a riprendersi, mentre la Germania è ancora in condizioni catastrofiche, con un’inflazione intorno al 100%.

1925-1929: Hirohito è il nuovo imperatore giapponese, l’Impero Britannico diventa Commonwealth britannico. L’ascesa economica italiana continua, il paese viene incluso nella lista delle 5 potenze economiche mondiali: Gran Bretagna, Stati Uniti, Francia, Giappone, Italia. Hitler è scarcerato, il partito nazionalsocialista prende forza.

1929: Grande Crisi economica degli Stati Uniti che si espande rapidamente in tutto il mondo, gli aiuti economici ad Austria e Germania vengono brutalmente tagliati.

1930: Vengono attuate profonde riforme in campo legislativo: lo statuto Albertino è modificato con la Costituzione Italiana, una costituzione rigida e molto più moderna.

1931: è varato il nuovo codice della strada in Italia, che viene rapidamente adottato dal grosso dei paesi mondiali.

1933: è l’anno più nero della Grande Depressione, i Nazisti prendono un potere spropositato, Hitler è eletto nelle nuove elezioni. Nuove elezioni in Italia, il governo è mantenuto al potere, Benito Mussolini è nuovamente sconfitto alla elezioni.

1934: nella Notte dei lunghi Coltelli i Nazisti eliminano ogni forma di dissenso politico. In Italia entra in vigore il nuovo codice del lavoro, che prevede la giornata lavorativa di 8 ore, le pensioni e l’assicurazione.

1935: iniziano le leggi razziali in Germania, la politica aggressiva di Hitler comincia con la corsa agli armamenti. Il negus d’Etiopia organizza dei gruppi paramilitari terroristici con lo scopo di assaltare e destabilizzare le presenza italiana in Eritrea.

1936: L’Italia, con il consenso della Gran Bretagna e delle Francia, invia un ultimatum all’Imperatore Etiope e dopo un'ora lancia l’attacco. La guerra dura un paio di mesi, in cui l’Italia può sperimentare nuove tattiche e nuove armi, come i gas. Tuttavia il Governo di rende conto di quanto l’esercito italiano sia impreparato nei confronti di una guerra su vasta scala, vengono quindi stanziati enormi fondi per rendere forte la macchina bellica italiana. Con la Pace di Mogadiscio Vittorio Emanuele III è incoronato Imperatore d’Etiopia, è fondata l’AOI. Inizia la Guerra Civile Spagnola, la Russia dei Soviet sostiene i repubblicani mentre Hitler testa l’esercito tedesco aiutando il Generalissimo Franco.

1937: Hitler propone il patto Anticomitern al Giappone, che accetta. La guerra spagnola volge leggermente a favore di Franco, che spezza in due il territorio dei repubblicani. Il Giappone invade la Cina e in pochi mesi annette tutte le principali province, fra cui la stessa capitale Nanchino.

1938: Hitler annette pacificamente l’Austria. Il generale Franco sconfigge definitivamente i ribelli a Barcellona, diventando Caudillo di Spagna. Conferenza di Monaco fra Francia, Gran Bretagna, Italia e Germania, a Hitler è dato il permesso di annettere i Sudeti, promettendo di non andare oltre con la sua politica pan germanica, Hitler accetta e annette i Sudeti. La Notte dei Cristalli è un giorno di massacro e genocidio contro gli Ebrei.

1939: Hitler annette Boemia e Moravia, inoltre proclama lo stato fantoccio della repubblica Slovacca. L’Ungheria entra nell’Asse. Patto Molotov-Rippentrop: tedeschi e russi si spartiscono l’europa orientale, i russi annettono le repubbliche baltiche e strappano condizioni vantaggiose contro la Finlandia, la Germania invade e occupa la Polonia in pochi giorni. La società delle Nazioni cessa di fatto di esistere, Gran Bretagna e Francia (seguiti dai loro alleati come Australia, Canada, Nepal ecc) dichiarano guerra a Germania e Ungheria. La Jugoslavia approfitta del caos per invadere ed annettere l’Albania, con grande sdegno dell’Italia, che propone un rapido intervento per liberare il suo protettorato e per prendere le terre irredente. Il capo degli interventisti è Benito Mussolini. Tutta la linea politica italiana però, si trova concorde sul dichiarare la propria neutralità con la Germania, l’Italia è una potenza industriale e lo sfacelo delle industrie del nord da parte dei tedeschi sarebbe un evento apocalittico. I Tedeschi invadono Belgio, Olanda, Lussemburgo, Danimarca e Norvegia, colpendo la Francia da Nord.

L'Europa nel 1940 (grazie a Basileus TFT)

1940: La Francia capitola e viene instaurata la repubblica di Vichy. L’Italia invade l’Albania e inizia la guerra Italo-jugoslava. I generali Italo Balbo e Roatta attaccano rispettivamente dall’Albania e dall’Istria. La resistenza slava è tenace ma non può nulla contro la netta superiorità, degli italiani che in 6 mesi circa pongono fine alla Guerra. La costa Adriatica viene annessa all’Italia, mentre le regioni dell’entroterra vengono nominate Nuova Slavonia, uno stato fantoccio nelle mani degli Italiani. Hitler invia un avvertimento all’Italia, promettendo l’intervento tedesco on caso di attacco italiano ad un altro stato confinante. L’Italia accetta, anche se comincia a temere per la propria incolumità, specie ora che la Francia è caduta. Hitler offre a Portogallo e Spagna di entrare nell’Asse; i due stati, ritenendosi impreparati, rifiutano; Hitler allora manda una nuova offerta il mese successivo, con la clausola che, in caso di rifiuto, la Germania sarebbe potuta entrare in una “guerra per la prevenzione della pace”; di fonte a tale richiesta i due stati iberici accettano. La Siria entra nell’Asse.

Basileus TFT

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Se volete commentare il mio lavoro ed offrire suggerimenti per la sua continuazione, scrivetemi pure a questo indirizzo.


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