La prigione dorata

di Paolo Maltagliati


« Anche Dio, nel suo grande, si diverte »
(Giovanni Guareschi)


Cosa deve decidere l’uomo per unire i popoli della terra, per renderla bella e fiorente? Nessuna invasione galattica alla H. G Wells che spinga l’umanità a far fronte comune dinnanzi al nemico… nessun Vulcaniano buono che porti tecnologia e prosperità… In un mondo che perlopiù ha dimenticato Dio, ho lo ha relegato in un angolino, un A PARTE, rispetto alla propria vita “normale”… ci troviamo soli, completamente: la partita è tra noi ed il nostro libero arbitrio, un gioco con il destino, o , per usare un termine che indica la medesima cosa, ma è certo più di moda, con la “sorte”.

Ma se un giorno, in un paese qualunque, di uno stato anonimo, un anonimo contadino(la classe lavorativa indicante per antonomasia l’anonimato sociale, ahimé), scoprisse la “cosa” che indicasse definitivamente al mondo che è proprio così che va l’universo, senza alieni buoni, senza alieni cattivi, senza dei oltremondani… senza nulla… e, peggio, che la partita a dadi, la sorte non la sta giocando con noi, ma in realtà è una contesa tra la morte e la “morte in vita”, cioè l’assenza più totale di speranza… per dirla come nel “the rime of the ancient mariner” di Coleridge, una contesa in cui l’uomo non è partecipante, ma premio, un giocattolo combattuto tra il nulla e l’apparenza di qualcosa, ma che in realtà è un nulla anch’esso...?Beh, in realtà non sono né un manovale, né tantomeno un filosofo, anche se nel testo che sto scrivendo, forse più per chiarirmi le idee che non per mostrarlo a chicchessia(quali sarebbero, difatti le conclusioni che molti luminari trarrebbero dalle mie, di conclusioni? )ho cercato di apparire come tale…Forse, per farla più semplice e godibile al mio uditorio immaginario, avrei dovuto mettere le mie incredibili(quanto accidentali) scoperte sotto forma di romanzo, con tanto di protagonisti, co-protagonisti, e semplici comparse. Magari avrei scoperto in me un talento latente per la scrittura, in grado di alleviare il terrore generato dal talento, curato e allevato in anni di studio e di esperienza, per i numeri. Magari, preso dalla scelta di un sinonimo, mi sarei dimenticato il peso schiacciante di gradienti ed equazioni, tanto pesanti da comprimere il mio cervello sulla soglia della pazzia. Forse sarei diventato un famoso scrittore di sci-fi, quel genere che tanto deprecavo…ma, ormai, questo non ha più importanza…NULLA ha più importanza se non il sopravvivere a sé stessi, spremendo le proprie energie in questo intento, per non rimanere sovrastati dal vuoto.

Visto che l’ho detto, che ormai il mio cervello è pressoché fuso, non mi preoccupo che qualcuno mi prenda per un caso da manicomio, e mi voglia al più presto portare in un bello stanzone del più vicino reparto di neuropsichiatria del più vicino istituto…Bene, ora che ho inserito bene bene in qualunque essere senziente che leggerà queste righe la suprema certezza che non vanno prese assolutamente sul serio, penso di poter cominciare, e nel più classico dei modi letterari…

Era una notte buia e tempestosa, i lampi del temporale si facevano sentire dalle persiane bene serrate della mia camera da letto, dove sarei dovuto restare, accucciato il più possibile sotto le coperte, se avessi saputo quanto stava per succedere; ma il perverso masochismo autodistruttivo di cui mi vanto, a volte, di essere munito (o era soltanto stupidità?) mi spingeva a lavorare sul mio Pc ad un nuovo programma di diagnostica del reattore per le centrali nucleari della Western Alabama nuclear company, inc. Non che il pomposo soggetto delle mie fatiche fosse realmente un grattacapo: sarebbe stato sufficiente prelevare un qualsiasi studentello di informatica del secondo anno(magari sarebbe bastato anche del primo), per creare qualcosa a questo scopo, in un quarto del tempo che ci avrei messo io, e, forse, con meno arzigogoli…tant’è che (ora basta divagare, miei lettori,… ve lo giuro!) come avevo previsto la corrente saltò e con esso tutto il mio lavoro di una serata, mentre ancora godevo per la scusa che avrei dovuto rifilare al mio capo, e mi pregustavo la sua faccia rotondetta paonazza dal furore…ecco che appena prima che il pc si riavviasse completamente, comparvero strane lettere e strani simboli sul display…Visto che non avevo l’affinità tipica della gioventù a trattare con il tecnologico… inizialmente non diedi molto peso alla questione, come invece qualsiasi eroe di qualsiasi romanzo epico-fantascentifico avrebbe fatto; in verità non presi neanche nota dei simboli riportati dalla mente elettronica, e per il momento la cosa finì senza ulteriori drammi: tutto andava alla perfezione, avevo fretta di concludere il mio lavoro, che altro poteva chiedere alla vita un uomo dall’intelligenza molto normale alla prese con desideri molto normali?

Quando, un paio di ore dopo staccai tutto mi addormentai, i ricordi dell’inconveniente diventarono molto nebulosi e la mattina dopo, come per il più classico dei sogni i ricordi erano già sfuggiti ai processi della memoria.

Stavo per andare in ufficio, quando salutai mio figlio che stava facendo i compiti, e vidi. Greco. Io non l’avevo mai studiato ma i simboli erano identici. Mi tornò in mente ogni cosa, come un’onda che si rifrange con tutta la sua potenza.

Allora posi alla mia mente la domanda che mi avrebbe condotto al disastro, alla pazzia: Ma perché diavolo il mio pc si mise a compitare in greco?

La cosa mi aveva scosso, nonostante non avrebbe dovuto(mi domandavo anche quello: perché ora sono tanto agitato mentre la scorsa notte non ho dato il benché minimo peso alla cosa?), e, ancor prima di visitare l’ufficio del capo per consegnargli il lavoro svolto(stranamente la premura di finire aveva sconfitto il sonno…), mi versai una dose generosa di Whisky, caro vecchio soldato pronto a respingere con la sua baionetta i fumi delle paure e dei dispiaceri umani. Feci per buttar giù il goccetto, ma i miei occhi si fermarono su un particolare sul quale non avrebbero dovuto, la finestra dell’ufficio. Per un breve istante, ma, per i miei gusti, fin troppo lungo, non vidi il solito panorama, ma una sequenza di numeri e lettere. Ed ero ancora sobrio!

Avevo visto il film Matrix, e ciò che mi stava succedendo mi suggeriva proprio la trama di quel film. Certo, detta così, forse, può far ridere. Ma se vi capitassero esattamente le stesse cose che io vissi quell’orribile giorno la cosa più probabile che uscirebbe dalla vostra bocca non sarebbe una sonora sghignazzata, ma un gemito di terrore.

A partire da quel momento cominciai a “vedere” ogni sorta di strani accidenti. E mi convincevo sempre più di essere nato sotto l’impero delle macchine e che alla fine della mia vita avrebbero cercato di succhiare i miei fluidi vitali. Un giorno andai persino dal farmacista nella vana speranza che mi conducesse nel mondo dei “ribelli”. L’unica pillola rossa che mi diede fu quella di un noto digestivo. Beh, almeno mi sentii libero di mangiare fino a scoppiare quella sera.

Finalmente mi resi conto che questa “cosa”(termine inevitabile, perché non avevo la minima idea di cosa mi stesse succedendo) mi avrebbe fatto completamente impazzire. A quel punto commisi il più grande errore della mia vita.

Decisi di parlarne con qualcuno.

Presi il numero del primo psicanalista che vidi sull’elenco telefonico e prenotai un appuntamento con lui.

Da casa mia a Montgomery, dove si trovava lo studio dell’esimio dottore che avevo contattato, ci voleva un’ora o poco più. A patto che tutto intorno a voi scorra normalmente…

Già dovevo badare a delle periodiche allucinazioni; in più fui coinvolto in un inspiegabile tamponamento a catena, nell’incidente di un camion che aveva invaso l’opposta carreggiata, nella fuga di una mandria di buoi sull’autostrada. Mancava la fuga di materiale radioattivo da qualche centrale nucleare e avrei vinto il primo premio alla lotteria della sfiga.

Ma da bravo uomo del sud non mi scoraggiai alle prime avversità e trovai in me la forza per giungere, con 3 ore di ritardo, alla mia meta. Uscito dalla mia macchina sentii forte dentro di me un senso di incazzatura profonda, certo, ma, sotto sotto ero anche orgoglioso di me e della mia tenacia. Sapevo che il mio buon bisnonno dal cielo mi guardava (trovando anche il tempo di giocare a freccette con il ritratto del generale Grant).

Smisi di esserne convinto quando, mentre mi allontanavo dal parcheggio, udii alle mie spalle una enorme esplosione. Non volevo voltarmi, avevo un brutto presentimento. La curiosità ebbe il sopravvento e mi girai.
Era saltato in aria il motore della mia Ford.

A quel punto non farsela sotto dalla paura credo sia un’impresa titanica. Quella non era sfiga, era tentato omicidio, dannazione!

A quel punto, ancora piuttosto scosso, mi si avvicinò sorridendo un ometto basso, grassoccio, pelato. Insomma una di quelle persone che nella vita possono fare solo gli agenti del fisco. Impossibili da non odiare.

“Mi scusi capo, ma non volevamo ucciderla. Volevamo solo metterla in guardia e provarle che quello le sto per dire non è che la più pura verità. O, come dite voi americani, che “facciamo sul serio””.

Con un’aria francamente idiota gli risposi ponendogli una domanda altrettanto francamente idiota:

“Perché, lei non è americano? Non sento nessun accento straniero!”

Ma lui, senza minimamente scomporsi, replicò, continuando a sorridere:

“Ci addestriamo bene noi guardiani!”

Finalmente cominciai a connettere. O meglio, realizzai che non avevo la più pallida idea di cosa stesse succedendo.

L’ometto pelato mi guardò con un misto di disprezzo e pietà e fece per aprire la bocca e terminare il suo discorso. Non fece in tempo. La mia demenza prese il sopravvento, i pensieri galopparono liberi nel mio cervello e… feci la mia solita figura di cacca.

“Ho capito chi sei! – esclamai – tu fai parte di Matrix e vuoi impedire che io prenda contatto con le forze ribelli!”

Il mio interlocutore emise un sospiro identico a quello che facevo io quando cercavo senza successo di spiegare a mio figlio le equazioni.

“A dir la verità no. Per inciso, i vostri film di fantascienza sono molto più fantasiosi di qualsiasi realtà. Sappia che lei, con il suo comportamento da tipico bifolco, ha rovinato la mia presentazione. E siccome mi scoccia prepararmi di nuovo ad un’entrata ad effetto nella sua esistenza, cercherò di essere meno teatrale e molto più pragmatico. Io sono un alieno, e mi occupo dei guasti al software informatico K41558569. E il guasto sarebbe lei. Per qualche ragione, a me oscura, i bug del sistema vengono colti marginalmente dal suo primitivo apparato cerebrale, che li reinterpreta in modo del tutto casuale. Per dirla in modo che possa capire, i nostri computers non sono tanto primitivi da funzionare con sequenze di codici, ma i suo subconscio glieli fa vedere in questo modo perché è ciò che si avvicina di più alla sua esperienza. E mi spiace dirlo, la sua esperienza più vicina sono le scene del film Matrix… Ora che sono riuscito ad avere la sua attenzione ed ho impedito che parli del problema con altre scimmiette spelacchiate come lei, resetterò la sua memoria di questi eventi e…

“Oh, nano, frena un attimo, tu non resetti un bel niente!”, esclamai io. Poi, con una voce indignata, anche se non mi era del tutto chiaro per che cosa, replicai:

“Allora è scientology che ha ragione! Voi impiantate falsi ricordi nella memoria della gente per dominarla e renderla vostra schiava senza che se ne renda conto! Non mi importa se tiri fuori la tua pistola a raggi, io fuggirò e divulgherò la verità!”

L’alieno, con mia somma delusione, non tirò fuori nessuna pistola a raggi, ma un altro sospiro. E mi rispose:
“Noi non interferiamo con la vostra vita. Vi osserviamo e basta. Per certi versi vi proteggiamo persino. Oltre la nube di Oort, dove finisce il vostro sistema solare, finisce anche il vostro universo. Non è la realtà che ti circonda ad essere una finzione da noi creata, ma il cielo che guardi col telescopio! Pensa alle stelle come le sbarre della gabbia del leone, allo zoo. Noi facciamo in modo che queste sbarre non si vedano.”

“E fuori, cosa c’è fuori?”

“Questa, terrestre è una domanda a cui non dovrei risponderti, ma siccome tra poco ti resetterò il cervello, tanto vale dirtelo. Fuori…beh, ci siamo noi fuori, che viviamo la nostra vita, nel nostro universo, con esseri simili a noi, diversi da noi, più avanzati di noi (che sono pochi), più arretrati di noi (che sono la maggior parte), a volte ostili, a volte amici…ah, e teniamo nascosta la vostra esistenza al resto dell’universo fino a che voi sarete pronti”.

“Eh grazie! Pronti per cosa, criptico d’un E.T? e poi, non vi sembra un tantino autoritario decidere al posto nostro?”

“Stolto umano, ti ho già detto che non decidiamo una virgola della vostra storia! Il quando sarete pronti sarete voi stessi a deciderlo. Quando arriverete con le vostre navicelle spaziali ai confini della “gabbia”, oppure quando scoverete e decifrerete il sistema informatico che vi tiene isolati. In ambedue i casi, vorrà dire che sarete sufficientemente preparati a sopravvivere a ciò che c’è fuori”.

“Mmm…sembrate tanto buoni per come la descrivi tu, ma la cosa non mi convince del tutto…Ecco, ho trovato: per esempio perché nei nostri confronti dovreste fare i buoni samaritani dello spazio? Avrete un vostro tornaconto, no?”

Al che il sorriso di quello sgorbio si fece ancora più enigmatico e mi disse, quasi sottovoce:
“Io vi ho paragonati al leone, tra i tanti animali che potevo scegliere per il paragone, non proprio per caso…diciamo, se non ti appaga l’idea che lo facciamo per carità nei vostri confronti, che noi alieni custodi preferiremmo evitare che combiniate i soliti casini…”

“Cosa intendi dire?”

“Intendo dire, - concluse con un sorriso ancora più ampio – che dopo essere diventati i dominatori di mezzo universo ed essere poi arrivati sull’orlo dell’estinzione ci chiedeste il favore di assicurarci che foste pronti, la “prossima volta”. E noi obbedimmo alle vostre richieste come se fossero un ordine, perché eoni ed eoni fa ci avete donato la vita, la favella, un cervello per capire e un cuore per sentire”.

“Ma, ma…voi chi diavolo siete?”

“Chiamaci, se ti va, Elfi...”

Paolo Maltagliati

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Nota dell'autore

Questo racconto era stato pensato come parte di un romanzo più ampio. In esso due cinici e irresponsabili viaggiatori spaziali arrivano sul nostro pianeta qualche milione di anni fa. E scommettono se, quando e da chi discenderà una specie intelligente sul nostro pianeta. tra una chiaccherata e l'altra, comparando i dati astronomici, geologici, biologici (sono più avanzati di noi tecnologicamente, ma non molto moralmente. Per questo si annoiano in fretta e cercano stimoli) etc etc. Spunta fuori sul loro pc un modello di uomo. Per divertirsi un po', CREANO una manciata di modelli viventi e, tanto per sballare il processo evolutivo, spediscono i loro pupazzi sulla terra per vedere cosa potrebbero combinare.

A differenza nostra, però, o, forse, proprio l'uomo tra non molte migliaia di anni, hanno un tasso di fertilità ridicolmente basso.

Alcune di queste sventurate cavie umane sopravvivono. Sono troppo pochi per colonizzare il pianeta, ma una civiltà (dopo un bel po') la creano, trincerati dietro alle mura di una città che li difende e li isola dal mondo circostante primitivo e spaventoso. Ovviamente hanno una montagna di tempo per diventare, volendo, molto più avanzati di noi, per quanto la loro evoluzione scientifica sia, oltre che più lenta, anche più orientata su materie... diverse dalla nostra. Mettiamola così: per chi ha letto Asimov sono individui molto simili agli abitanti della Seconda Fondazione, esseri longevi e telepati.

Bene. ad un certo punto, "spunta" Homo, quello vero, diciamo. Non se ne accorgono subito, ma quando accade, succedono diverse cose.

La prima è che cominciano ad esserci delle ibridazioni (le occasioni sul come mi rimangono indefinite, sul perché, si possono trovare diversi motivi, più o meno validi); pur tuttavia tali esperimenti vengono stroncati dopo poco. Dopotutto questi "antichi" sono divenuti estremamente conservatori e amanti dell'ordine. Le creature che vengono fuori sono gli elfi, tra questi umani "antichi" svolgono mansioni servili.

Gli antichi inizialmente si servono perlopiù degli elfi per interagire con gli altri uomini. Poi, però, alcuni di loro cominciano a farsi venerare come dèi e creano regni. A questo punto c'è una rivoluzione scientifica. Perché nascono fazioni in contrasto tra di loro per il conseguimento del potere; perciò servono armi per distruggere il nemico.

Ottantamila anni fa inizia la colonizzazione del sistema solare (il collo di bottiglia genetico della catastrofe di Toba in realtà avviene perché gli antichi esagerano un tantino ad usarci come carne da cannone/per spedirci avanti nello spazio senza tanti complimenti). E iniziano le guerre spaziali. Marte e la sua riserva d'acqua ne fanno le spese, giusto per fare un esempio.

ci espandiamo allegramente anche al di fuori del nostro sistema solare. O Meglio, gli antichi si espadono, l'uomo sapiens è lo schiavo sacrificabile, mentre gli elfi sono gli schiavi un po' meno sacrificabili.

Su chi e come decide di fermare l'espansione dell'uomo non saprei dire. Quel che conta è che, spazzate via tutte le colonie fuori dalla terra, alla fine anche gli uomini si ribellano ai propri padroni, grazie ad un'"ultima alleanza di uomini ed elfi" (tipo Stargate o Signore degli Anelli, decidete un po' voi).

Il risultato è che però molta tecnologia (quasi tutta) viene perduta. E chi conserva un retaggio della gloria passata (Atlantide, o chiunque volete) non dura molto. Nel frattempo gli elfi si estraniano dagli uomini, per il loro bene, però permettendo loro di "ricominciare da capo".

Pensavo anche di far finire il romanzo tornando sui due alieni dell'inizio. In realtà avevo una mezza idea di collegare alla razza umana anche loro (antichi di qualche colonia extrasolare, dimentichi del loro passato, ormai mutati geneticamente tantissimo ed inventori del viaggio temporale). Ma non ne ero convintissimo.

Fine.

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E questo è il commento di Bhrghowidhon:

Ne sono entusiasta, ho finito adesso di leggerlo (e sono anche divertitissimo da "Sulle prove linguistiche, le contaminazioni avvenute nella regione sono state talmente tante che quando uno studioso ci si mette, è difficile che non trovi ciò che sta cercando.") La numerosità delle Popolazioni delle Steppe, d'altronde, è stata spiegata da Omeljan Pritsak col modello della Pax Nomadica, per cui clan di artigiani (fabbri) finanziati in genere da mercanti sogdiani si succedevano in egemonie periodiche nelle quali il complesso delle popolazioni locali assumeva il nome del clan. Queste etnie sarebbero dunque continue trasformazioni a partire da basi costanti...

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E ora, la parola a MorteBianca:

Da grande appassionato ed ispirato da H.P. Lovecraft, ecco una badilata di ucronie su di lui!

1) Teogonia Lovecraftiana
Il ciclo di Lovecraft è basato sulla sua concezione Pessimistica e Nichilistica dell'universo come luogo non solo neutrale, ma apertamente ostile all'uomo, pieno di dimensioni non accessibili ai sensi nelle quali si annidano incubi indicibili (e l'uomo deve ringraziare la propria ignoranza per poter vivere beato). In questo mondo non p che Dio non esiste, le divinità esistono ma sono folli, crudeli o neutrali. Si tratta di creature cosmiche di infinito potere ed intelletto, estremamente avanzate. Il loro aspetto e la loro mente, la loro anima e lingua, sono così orribili che l'uomo non può neanche iniziare a comprenderle che finisce per impazzire nel puro terrore. L'Horror Lovecraftiano non è comunicabile né descrivibile, è il vuoto che riempiamo con qualsiasi cosa. Lovecraft è a tutti gli effetti un Leopardi trasposto all'Horror. E se il nostro mondo fosse come quello di Lovecraft?
L'Universo è pieno di mostruosità apocalittiche dai poteri indicibili, che quando non sono apertamente ostili mostrano verso l'umanità una neutralità epicurea. Ci hanno creato loro e hanno sperimentato su di noi per poi abbandonarci, come gli Ingegneri di Alien. Alcuni di questi, come Cthulhu, sono giganteschi titani di forma cefalopode antropomorfa. Altri, come Nyarlathotep, sono più concettuali. Altri, come Yog Sothoth, sono invece un insieme infinito di bolle, ed ogni bolla è un diverso universo (compreso il nostro), quindi viviamo al loro interno (Yvo di Futurama potrebbe essere un piccolo Old One). Grandi Antichi che vivono dentro altre creature ancora più grandi ed universali. Ma persino Yog Sothoth vive in un mondo a sua volta. Se noi viviamo in un universo, che fa parte di un Multiverso (che è lui), il Multiverso si trova in un preciso numero di dimensioni (noi ne abbiamo 4). Ma ci sono anche Multiversi a 3 dimensioni, a 2 dimensioni, ad 1 dimensione, a 5 dimensioni e così via. E l'Omniverso che è questo insieme di Multiversi è infinito, ed è disposto a strati: gli strati più esterni hanno meno dimensione, e poi via via più all'interno hanno più dimensioni e sono più complesse, poiché i mondi con meno dimensioni sono proiezioni di quelli con più dimensioni. Sull'orlo più esterno c'è l'Oltreverso, dove finiscono le anime dopo la morte e dove risiedono le idee astratte ed i sogni. Invece nel nucleo, l'origine di tutte queste dimensioni è Azathoth, creatura dall'infinito potere ma cieca ed idiota, dormiente (se si svegliasse l'Omniverso avrebbe fine), le altre divinità fanno un casino epocale per mantenerlo dormiente. Che succede se queste creature esistono davvero?
Il governo terrestre potrebbe tentare un contatto, team di scienziati verrebbero mandati a tradurre la loro lingua (e sostituiti ogni volta che impazziscono, nella speranza di capirci un po' di più). Magari tutte le specie senzienti della Galassia potrebbero unirsi nella speranza di far valere i propri diritti e presentarsi al Pantheon Lovecraftiano, poco prima di venire schiacciati come formiche, dando inizio ad una lunga guerra nella quale noi sopravviviamo solo come, appunto, formiche che si nascondono in qualche buco troppo piccolo per i giganti, vivendo alla loro ombra ed attendendo qualche cataclisma. Oppure l'umanità riuscirà ad organizzare insieme alle altre specie una rivolta prometeica contro il divino e a confinarli in un sonno eterno, magari usando le loro stesse divisioni?

2) Storia Lovecraftiana
Nella Storia del mondo di Lovecraft gli Antichi sono arrivati sulla Terra, e sono responsabili della nascita della vita e della sua evoluzione. Diverse specie si sono avvicendate per il controllo della Terra, che è stata luogo di epiche battaglie e cataclismi epocali. La civiltà degli Antichi finisce in ogni caso per declinare. Con il sorgere dell'umanità gli Antichi e le altre creature Lovecraftiane ne influenzano pesantemente la storia: soprattutto nella preistoria, prima delle grandi civiltà, sono dietro alla nascita di Atlantide e Lemuria, grandi leader dimenticati del passato. Gli umani hanno spesso concesso alle creature arcane di possederli per ottenere potere, si è venuta a creare una vera cultura paranormale che è stata poi repressa dalla società man mano che questa è andata civilizzandosi, cercando di intrappolare, richiudere, dimenticare, cancellare ogni traccia di ciò che fu. Grandi famiglie nobiliari, tribù sperdute, civiltà potenti ed ora estinte di cui restano solo rovine sono state correlate agli Antichi. Se la nostra storia fosse stata davvero influenzata in questo senso? Gli Egiziani cercheranno di imporre le crudeli divinità astrali, mentre Mosé sarà il primo ad opporsi al loro potere causando il crollo dei loro idoli (tuttavia se la storia la scrivesse Lovecraft Mosé poi impazzirebbe e si suiciderebbe, gli ebrei si estinguerebbero e con loro ogni religione positiva), l'Impero Persiano cercherà di invadere la Grecia con mostruosità antiche, la Rivoluzione Francese vedrà il popolo ribellarsi contro antiche e potenti dinastie legate e controllate dalle arcane creature tentacolari, Napoleone andrà avanti con una bestia inarrestabile al suo comando, uccisa solo dall'unione di tutte le nazioni avversarie in Russia (facendo risvegliare una creatura sua antitesi), Avremmo una Seconda Guerra Mondiale fra l'Asse che cerca di risvegliare gli Antichi e gli Alleati che vogliono mantenerli dormienti. Forse il Giappone sarà distrutto con una creatura Lovecraftiana liberata dagli americani (ci arriveremo), durante la Guerra Fredda le due superpotenze cercheranno di studiare i loro poteri ed usarli contro l'altro, rischiando più volte di causare la Fine del Mondo. Nel Concilio Vaticano II gli Antichi Dei saranno uno degli argomenti più scottanti. Oggi gli Archeologi e gli Scienziati esplorano il mondo, ma rischiano in questo modo di risvegliare qualcosa di pericoloso. I man in Black cercano di tenere sotto controllo la situazione, la Fondazione SCP di mettere in sicurezza ciò che è stato trovato. Kim Jon Un cerca di risvegliare Yog Sothoth, Assad fa violentare le sue cittadine da creature polipose (puntualmente difeso dai Rossobruni), Putin stesso si rivela essere un ibrido, Trump invece è proprio Cthulhu.

3) Culti Lovecraftiani
Il mezzo più usato dalle divinità Lovecraftiane per ottenere influenza è la creazione di Culti e Religioni con le quali fanno il lavaggio del cervello agli umani, manipolano uomini potenti, controllano le masse, guidano gli eventi storici e possono creare un gruppo dirigente per controllare la società come preferiscono. Numerose entità Lovecraftiane sono state associate a diverse divinità antiche, quasi sempre crudeli e negative. Avremmo una forte dialettica nelle lotte fra le religioni: il Cristianesimo vuole contrastare il dominio alieno sulla Terra insieme all'Ebraismo e l'Islam.
Di contro il Paganesimo, le Wicca e l'Induismo hanno pesanti influenze degli Antichi Dei. Durante le Crociate ed il Medioevo qualche ordine monastico cade in eresia facendosi corrompere dagli Antichi Dei, l'Inquisizione nasce per contrastare questi movimenti. Il misticismo ed il paranormale saranno sempre considerati le porte d'entrata di queste creature, e quindi pericolosi. Oggi avremmo un'asse religioso Anti-Lovecraft, con Papa Francesco in prima linea, un fronte pro-Lovecraft composto da un vero e proprio pantheon ufficiale, di ideologia mista a Satanismo (pura venerazione per le divinità crudeli), Gnosticismo (l'idea che il Dio cristiano sia falso, gli Antichi Dei sono i veri dei) e Raeliano (gli umani che si considerano inferiori e venerano la specie superiore nella speranza di ascendere con loro). Inoltre Cthulhu cercherà certamente di infiltrarsi nella Chiesa Cattolica ed influenzarla, magari al Conclave. Alessandro VI potrebbe essere il Papa che cercheranno di insidiare, Nyarlothotep cercherà di opporsi allo Spirito Santo nell'elezione del Papa?

4) Lovecraft e Scienthology
La Cosmologia di Scienthology e quella di Lovecraft hanno molte cose in comune. Secondo Scienthology l'universo è pieno di spiriti che, dopo la morte, si staccano dai corpi e vagano cercando nuovi contenitori. Se un corpo ha subito un trauma questo si conserva (Engram) ed influenza la salute psicofisica dell'individuo. Secondo Scienthology un malvagio imperatore galattico, Xenu, avrebbe catturato un sacco di cittadini con la scusa di un censimento, li avrebbe poi obbligati ad ore e ore di lavaggio del cervello con concetti errati (i nostri Archetipi, la religione e mille altre cose che non piacciono a Scienthology), per poi ucciderli gettandoli su delle bombe atomiche destinate a cadere dentro dei Vulcani sulla terra, per poi ricatturare le loro anime, sottoporle di nuovo a torture mentali ed infine questi fantasmi "super-traumatizzati" si sono impiantati nelle scimmie, che poi si sono evolute in noi umani, e da generazioni si reincarnano. C'è quindi il tema della mente umana infiltrata e corrotta da esseri paranormali, la presenza di fantasmi, ed infine Alieni potentissimi che giocano con la vita umana. Scienthology propone, utilizzando gli E-Meter, di misurare l'attività dell'anima, scovare gli Engram e liberare la mente da questi ultimi, in tal modo l'uomo potenzierebbe le sue abilità e sbloccherebbe varie capacità e poteri paranormali. Anche questa una tematica tipica di Lovecraft, la mente che sblocca capacità nascoste che le aprono le porte per il mondo espanso. Che succede se Scienthology si rivela una scienza corretta, in un mondo sempre Lovecraftiano? Scienthology scopre gli Engram piazzati da millenni di torture fatte dalle mostruosità Lovecraftiane, e grazie ai suoi rituali permette all'uomo di sbloccare ulteriori sensi, potenziare quelli che ha già, risvegliare le memorie dei suoi antenari, fare viaggi astrali nell'Omniverso, ottenere intelligenze superiori e conoscenze di queste divinità. L'umanità inizia una vera e propria Guerra contro le divinità che li hanno tenuti prigionieri in una illusione mentale, potenziandosi di livello in livello, guidati dall'immortale Hubbard. Chi vincerà?

5) Eventi Lovecraftiani
Numerosi racconti di Lovecraft sono ambientati in epoca moderna (comunque fine 800 ed inizio 900), anche se sono quasi totalmente sovrapponibili anche all'attualità. Che succede se i grandi eventi paranormali che descrive Lovecraft avvengono proprio oggi, e come reagirebbe il mondo? Cosa accadrebbe se domani i notiziari riportassero la notizia della scoperta della città sotterranea dove Cthulhu è intrappolato? Se il Colore venuto dallo spazio, un colore mai visto dall'uomo ed indescrivibile, facesse impazzire un'intera città. Se qualche umano tornasse da mondi lontani dove è stato teletrasportato per errore, se un uomo attivando per errore i propri cinque sensi ai massimi livelli con gli animali si accorgesse degli orribili mostri che ci circondano, se qualche antropologo rivelasse i legami di sangue e sacrifici di antiche famiglie e potentati mondiali, se qualche scienziato facesse esperimenti ai limiti della moralità sull'Anima umana? Cosa accadrebbe in un mondo dove insomma simili eventi paranormali, terribili e di portata inimmaginabile fossero reali? Io ho provato a dare una risposta sul mio canale, rivedendo la tematica del racconto Lovecraftiano "From Beyond" usando la scienza moderna.

6) Lovecraft vs Marvel/DC
Il Multiverso Marvel non è nuovo a grandi divinità e civiltà così avanzate da sembrare magiche o divine, a grandi creature all'origine di civiltà, dinastie e popoli magici e creatori di universi, divoratori di pianeti e Galassie, imponenti entità che si nutrono di universi interi. E se il Multiverso Marvel fosse un pezzo dell'Omniverso Lovecraftiano?
Vedremmo Superman, il team Lanterne, Batman, Spiderman, gli X Men e tutti gli altri (che spesso si sono incrociati fra Marvel e DC) combattere contro Chtulhu con valore, usando il massimo della loro potenza, ma solo Superman potrà affrontare i più forti degli Antichi Dei. Monitor, il divoratore di Universi, sarà probabilmente un "Parassita intestinale" per Yog Sothoth, ma è anche l'unico ironicamente in grado di opporsi a lui, anche se con tutti gli altri eroi uniti insieme potrebbero presentare un'opposizione degna. Ma Azathoth è contrastabile solo per mano degli Eterni ed il Creatore del Multiverso. Chi vincerà? E perché proprio Azathoth? Il perché è dovuto al fatto che l'Omniverso è più grande del Multiverso, e dunque il creatore che ne sta a capo è superiore.

7) Lovecraft vs Anime
E se invece fossero i personaggi di grandi Anime e Manga a fronteggiare le oscure presenze di Lovecraft?
Il Decacoda (O Shinju) di Naruto sembra essere una creatura Lovecraftiana: così grande che la Luna è il suo guscio di contenimento, così potente che tutto il chakra proviene da lui, così forte che è stato diviso in 10 pezzi, ed ogni pezzo è capace di distruggere una grande città senza problemi. Un Albero millenario che assorbe il sangue di mille battaglie e, ogni mille anni, produce un frutto proibito che offre il potere angelico. Gli Angeli di Evangelion sono molto lovecraftiani, alcuni hanno forme assurde, geometriche, impossibili. Altri sono solo concettuali e vivono per parassitare nella mente umana. Assumono forma umana e con il loro risveglio ci sono catastrofi immani. Dall'unione fra Angeli e Uomini nasce un Albero Celestiale che comprende tutto l'intelletto della coscienza collettiva umana e tutto il potere divino degli angeli, il che ricorda molto lo Shinju.
Chi saprebbe affrontare gli Antichi Dei? Goku al massimo della sua forza ha sconfitto un essere capace di distruggere un Gruppo Locale di Galassie, quindi potrebbe dare la caccia a parecchie beste lovecraftiane prima di venire sconfitto da Yog Sothoth, contro cui neanche Deus ex Machina o Haruhi Suzumiya (che controllano un intero universo) potrebbero fare nulla contro di lui. Madoka Magica invece, che si trova in ogni luogo, in ogni tempo ed in tutti gli universi paralleli, dotata di infinito potere ed eterna lei stessa, potrebbe essere l'unica in grado di scontrarsi con Yog Sothoth. Ma chi potrà sconfiggere Azathoth, leader dell'Omniverso intero? Forse solo Saitama, che senza neanche dover fare un pugno serio ha sconfitto un essere capace di generare Buchi Neri ed al minimo della sua potenza, può rappresentare una minaccia...

8) Lovecraft e God of War
E se qualcuno partisse per l'eroica impresa di sterminare queste divinità Lovecraftiane e ripulire completamente il Pantheon? Chi ne ha la capacità fra i vari personaggi di Fiction, e che capacità servirebbero per arrivare al top?
Naruto avrebbe la capacità di fare molto danno, dato che è stato capace di sconfiggere lo Shinju (il cuo corpo per essere sigillato richiede l'intera Luna, quindi diciamo che c'è un potere capace di distruggere la Luna stessa).
Ma se cerchiamo distruttori di Divinità elementali professionisti non possiamo non guardare a Kratos, che ha già esperienza nell'uccidere divinità primordiali (ha ucciso persino Gaia, che rappresenta l'intera Terra).
L'Imperatore dell'Umanità trae energia dall'Immaterium, la fede, l'energia di tutto l'Impero Umano della galassia ed è paragonabile ad una schiera di C'tan (divoratori di Stelle) per il suo potere. E' forse l'unico capace di uccidere senza fallo le creature Lovecraftiane di media taglia, mentre solo Goku e Superman potrebbero uccidere le più grosse.
Ma persino loro sarebbero preda facile per Yog Sothoth, che divorerebbe loro, le divinità creatrici di universi e pianeti, persino Monitor il divoratore di universi. Soltanto Madoka sarebbe capace di tenergli testa (e forse persino lei perirebbe, poiché Yog Sothoth potrebbe estendersi anche agli universi con leggi fisiche diverse).
Soltanto un essere il cui potere è capace di distruggere interi Multiversi o Metaversi (e quindi che vive attraversando le varie dimensioni) potrebbe rivaleggiare con lui, un personaggio come Saitama di One Punch Man. Ma anche lui deve avere qualche limite. Il "Pugno non serio" di Saitama ha sconfitto in un solo istante un essere capace di creare buchi neri a comando. Il che implica un potere in questa tecnica pari ad un'intera Galassia (un Buco Nero Supermassivo probabilmente non avrebbe una simile capacità distruttiva). Un Pugno serio è estremamente più potente di così. Ma anche ipotizzando la tecnica più potente di Saitama, nella sua forma massima di potere in termini di Power Up, sarebbe capace di sconfiggere Azathoth, il cui potere per definizione è Infinito? Saitama non offre prove di poter trascendere lo spaziotempo nella sua forma base, magari ne è capace nelle sue forme più evolute, ma se fosse capace di essere forte come Azathoth probabilmente non sarebbe capace di nasconderlo, ed inoltre avrebbe un Omniverso tutto suo. Se prendiamo la Teoria delle 10 Dimensioni spiegata in questo video e la "Modifichiamo" secondo la mia interpretazione, possiamo trovare la struttura dell'Omniverso.
Zero dimensione è il punto. Una dimensione è la linea (popolata da esseri a-dimensionali, punti). Due dimensioni sono il piano (popolato da linee che vedono linee). Tre dimensioni è il cubo (che vede quadrati). Quattro dimensioni è il Tempo e l'Ipercubo (che vede un ambiente tridimensionale). Cinque Dimensioni sono il Multiverso, le varie linee temporali possibili dell'Interpretazione a Molti Mondi della Meccanica Quantistica. Chi vive qui viaggia nel tempo.
Sei dimensioni sono i vari universi con le varie costanti fisiche, per il resto simili al nostro. Chi vive qui viaggia fra le varie timeline cambiando il tempo, come i Time Lords. Sette Dimensioni sono gli universi con leggi totalmente diverse, non solo le costanti, tutti i possibili universi permessi dalla Teoria delle Stringhe fino ad 11 dimensioni (queste sono dimensioni fisiche, prima stavamo parlando di Meta-dimensioni). Otto Dimensioni sono invece le Infinite versioni di Multiverso e Metaverso con tutti i possibili numeri di dimensioni, tutte le possibili configurazioni spaziali matematicamente costruibili, il numero di possibili dimensioni generabili, quello che insomma crea Azathoth. Nove Dimensioni sarebbero invece tutti i possibili pattern, tutte le possibili conformazioni matematiche in una concezione platonica e digitalista, tutte le possibili combinazioni di numeri (o numeri isolati) che formano infinità di infiniti insiemi di infiniti Omniversi matematici (ed ogni Omniverso, ogni Metaverso, ogni Multiverso ed ogni Universo è composto da numeri). Un enorme Multiverso Matematico, un infinito mare numerico che come la Biblioteca di Babele esprime tutto ciò che è matematicamente possibile. Ebbene Azathoth "vive" in questa Nona Dimensione, è solo un puntino di essa, uno dei tanti abitanti. Per eludere dal suo dominio basterebbe fuggire verso un vicino Omniverso matematico, per sconfiggerlo basterebbe trovare una configurazione matematica, una mostruosità più grande, o più semplicemente un ente che invece di controllare solo gli elementi dell'Ottava Dimensione (ossia i vari Metaversi e le dimensioni), bensì anche quelli della Nona Dimensione (I numeri) in modo che Azathoth sia sconfitto a livello "riduzionistico" da un essere molto più grande, come un Viaggiatore nel Tempo è sconfitto dal creatore di universi. In questo modo Azathoth sarebbe sconfitto da qualsiasi entità matematica capace di cambiare la matematica del mondo attorno a sé. Oltre a Dio, quindi, anche l'Entità Integrata di Dati di Haruhi Suzumiya (un gigantesco Sistema Operativo fatto di puri dati e con poteri capaci di cambiare l'essenza matematica della relatà e viaggiare fra universi paralleli) sarebbe effettivamente capace di sconfiggerlo. Se inoltre fossimo in Matrix, Azathoth compreso, l'Admin sarebbe molto più forte di lui.

9) Lovecraft e King
Due sommi maestri dell'Horror, entrambi hanno molto in comune. Le opere di King si svolgono in un Multiverso, interamente collegato da una grande Torre Oscura che, tramite delle Rose, permette di giungere ai vari singolo universi, una Torre Multiversale come quella dei Fabbricanti di Universi. C'è un'entità che, come gli Heartless di Kingdom Hearts, intende distruggere l'intero Multiverso e renderlo "Nulla", e dei combattenti che lo affrontano, c'è uno scrittore (Stephen King) che deve scrivere la sua storia, altrimenti l'eroe non saprà come proseguire, c'è una Forza, il Ka, che guida gli eventi del mondo, e che unisce diversi individui insieme collegati dal destino che si proteggono a vicenda (il Filo rosso del destino, simile al Rituale dell'Acqua di Straniero in Terra Straniera, simile a sua volta a quello dei Fremen).
E se i due multiversi fossero tangenti? Se il Multiverso di King fosse in effetti un pezzo di Yog Sothoth? Riuscirà il Ka a riunire abbastanza Jedi da fermare le mostruosità Lovecraftiane?

10) Torneo Lovecraftiano
Cosa accadrebbe se oggi, nell'anno in cui questa ucronia viene letta, comparisse qualche bestia Lovecraftiana nel bel mezzo del mondo civilizzato? Gli Stati Uniti quanti minuti riuscirebbero a resistere alla tentazione di mettere in mostra l'Atomica? E di quanti minuti verrebbero battuti sul tempo da Putin? Come reagirebbe l'Iran ad una mostruosità preistorica che attacca Israele, che invoca l'aiuto di tutte le nazioni vicine? Quale sarebbe l'esito di una battaglia epocale fra l'Armata di Liberazione Popolare Cinese e tre giganteschi dinosauri nucleari? Quanto ne uscirebbe male il Giappone, sempre vittima prediletta? Un esempio nella fiction è sicuramente La Cosa, in cui una strana creatura imita tutto ciò che divora alla perfezione, sempre meglio. Oppure per effetti più catastrofici c'è Cloverfield (ed il suo sequel), in cui una gigantesca mostruosità mista fra Kraken e Balena invade New York, mentre i suoi figli parassitano sugli abitanti, e l'esercito riesce a stento a rallentarla. Godzilla è senza dubbio un ulteriore esempio, lui e le numerose altre mostruosità (elencate per completezza in questo video di Yotobi) che si sono scontrate sulla Terra per il dominio del mondo. Chi vincerà? E perché priorio Godzilla?
C'è poi il Quinto Giorno, in cui le creature marine iniziano ad attaccare le navi ed i sottomarini per ragioni sconosciute, motivazioni che io stesso ho provato ad esplorare in una mia storia, con mostruosità antiche e preistoriche che iniziano ad influenzare l'umanità dalle profondità della terra.
Oppure Tremors, in cui dei vermi giganti e preistorici privi di vista ma dall'udito infallibile possono sentire i passi sul terreno e venire a divorare da sottoterra chiunque si faccia in tal modo sentire, per poi evolvere una visione termica, le ali e molte altre caratteristiche, diventando sempre più letali nella loro evoluzione.
Questi Vermoni potrebbero venire portati su un pianeta pieno d'acqua, dove inizieranno a Desertificare l'ambiente, assorbendo l'acqua e rendendo il pianeta secco, roccioso e poi trantumando le roccie in modo sempre più fine, desertificandolo e trasformandolo in Dune...

11) Lovecraft nel Trono di Spade
Il Trono di Spade è pieno di religioni interessanti dal punto di vista storico e filosofico: il credo dei Sette Dei, il Signore della Luce, gli Antichi Dei del Nord, il Pastore, il Grande Stallone, il Dio dai mille volti, tutti con filosofie diverse e rassomiglianti a religioni storiche diverse (Rispettivamente: Cattolicesimo, Zoroastrismo, Shintoismo, Cristianesimo in generale, Sincretismo mongolo, la Santa Muerte). Eppure una religione fra le altre spicca come particolare, e soprattutto per il fatto che è un riferimento enorme (ammesso dall'autore stesso) ad HP Lovecraft, ossia il Dio Annegato (o Dio Abissale), delle Isole di Ferro. Questa divinità è anzitutto acquatica, cosa estremamente anomala. Sin dalla cultura mesopotamica (con Abzu, l'oceano gigante che tutto il mondo avvolge fino al firmamento, da cui è tratto il nome del gioco Abzu) le divinità acquatiche hanno rivestito un'importanza primaria, ma con una distinzione culturale: le civiltà più dipendenti dall'acqua avevano una visione più favorevole degli dei acquatici, quelle invece più terrestri spesso e volentieri le ponevano in un ambito ostile agli "dei maggiori" celestiali. Ma anche nella civiltà mesopotamica c'è una distinzione fra divinità marine "di sopra" (Enki), che sono generalmente buone, e divinità marine "di sotto" (Abzu) che invece vogliono distruggere l'umanità. Quindi non è strano che venerino delle divinità marine, ma è strano che venerino divinità Sottomarine, che normalmente sono cattive. Non per niente le catastrofi sono spesso di natura marittima (il Diluvio Universale, l'Ebraismo è una religione tipicamente non-marina). Le Isole di Ferro sono un piccolo arcipelago che conta principalmente su tre attività: miniere di ferro, pesca, pirateria. La loro cultura si è sviluppata in modo simile ai nostri Vichinghi, una cultura profondamente guerresca, che accetta il concetto di servità forzata e di figli bastardi. Nei libri si parla dell'Antica Via, una sorta di Mos Maiorum che definisce lo stile di vita di questa cultura: bisogna essere forti, bisogna vivere per mare sulla propria nave, bisogna combattere e depredare, riportando i tesori a casa (il Prezzo del Ferro, contrapposto al Prezzo dell'Oro, considerato per deboli e donne), avere molte donne eccetera. Altra particolarità di questo popolo è che viene retto da una Monarchia Elettiva (caso unico nei Sette Regni). Il Re non deve per forza essere imparentato con il precedente, e viene scelto per voto. Ognuno dei possibili candidati all'Acclamazione di Re rappresenta qualcosa di diverso: Asha Greyjoy rappresenta l'atteggiamento pragmatico, fare la pace con il Nord e tornare a casa con il bottino ottenuto fino ad ora, senza impelagarsi in ulteriori conflitti inutili. Victarion rappresenta il tradizionalismo, continuare questa guerra contro il Nord conseguenza di antichissimi conflitti e cercare di mantenere occupato il Nord, mentre Euron Greyjoy rappresenta l'Imperialismo più estremo, il desiderio degli Uomini di Ferro di conquistare tutti i Sette Regni, e non essere più meri predoni, ma conquistatori, e non solo pirati, bensì feudatari sopra tutti gli altri. Non è sorprendente dunque che un popolo del genere sia ossessionato dall'acqua. Il loro Dio vive sott'acqua, i loro nemici vanno gettati in acqua, morire in acqua è il modo più glorioso che possano concepire, il loro aldilà consiste in un palazzo abissale (In fondo al maaaaar~). La loro Filosofia ricorda moltissimo Talete: l'Acqua come origine della vita, l'acqua come necessità di base di ogni essere vivente, l'acqua presente in ogni composto, l'acqua che circonda le terre emerse, l'acqua che giunge con la pioggia favorendo i raccolti. L'Acqua è il centro del loro mondo, tutto viene dall'acqua e all'acqua ritornerà, non a caso Aeron Greyjoy sostiene che gli uomini che vivono vicino alla costa sono più "nobilitati" di quelli che vivono nell'entroterra, e che non riuscire a sentire le onde e la brezza marina in qualche modo "peggiora" l'uomo. La loro religione ricorda il Cristianesimo in due aspetti fondamentali: il primo è che hanno un vero e proprio Battesimo, con somiglianze e differenze rispetto alla componente nostrana. Gli uomini di ferro usano infatti prendere un neofita e bagnarlo con acqua di mare. Questo è il rito "base", ritenuto poco efficace. Infatti i preti del Dio Abissale preferiscono immergere completamente qualcuno nel mare, e alcuni (come Aeron Greyjoy) addirittura affogano la persona fino a causarne morte clinica, per poi causare una magica resurrezione. Questo è uno dei pochi casi espliciti in cui una delle religioni del Trono di Spade dimostra la propria veridicità tramite miracoli (assieme al Signore della Luce e gli Antichi Dei). L'idea dietro questo rituale è che la persona muoia, per poi rinascere dall'acqua. Le parole del rito ricordano il secondo aspetto di somiglianza con il cristianesimo, ossia l'idea di un Dio che "Muore".
"Lascia che Theon rinasca dal Mare come tu hai fatto" dice infatti Aeron Greyjoy mentre battezza il nipote, implicando che questo Dio Abissale abbia avuto una vera e propria morte e resurrezione. Il tutto si conclude con la loro frase simbolo "Ciò che è morto non muoia mai. Ma risorga più duro e più forte". Per questo motivo gli Uomini di Ferro non temono il mare, affogare e poi risorgere è considerato un modo di rafforzarsi, in molti hanno subito questo processo e ne vanno orgogliosi, uno dei preti del Dio Abissale è affogato tre volte. Affogare, "morire" e rinascere ad una nuova vita più forti. La frase è palesemente ispirata a questa massima di Cthulhu "That is not dead which can eternal lie, And with strange aeons even death may die", altro passo che ricorda il motto cristiano "l'ultima a morire sarà la Morte". Ma le somiglianze con il cristianesimo finiscono qui. Il Dio Abissale è una divinità crudele, poco avvezza al perdono e che adora i sacrifici umani. Una divinità sottomarina, crudele, che gira attorno all'idea che ciò che è morto non morirà, e che nella mitologia degli Uomini di Ferro viene definita parte dei "Deep Ones", una civiltà di mezzi uomini e mezzi pesce dalle orribili fattezze. Il Dio Abissale è in perenne scontro con il Dio della Tempesta, e Cthulhu è in perenne guerra con Hastur (Dio dell'Aria). Il Dio Abissale regna da una corte sottomarina, come Cthulhu nella sotterranea città di R'lyeh.
Uno dei tanti esempi della grande cultura ed intelligenza di Martin, e della gigantesca influenza di Lovecraft anche in opere non-horror. Sicuramente la religione più misteriosa del Trono di Spade.

12) Lovecraft e Matrix
E se Neo, una volta liberata l'umanità da Matrix, scoprisse l'esistenza dei Mostri Lovecraftiani?
Uomini e Macchine da sempre rivali potrebbero infine riunirsi per contrastare questa specie estremamente pericolosa, antica e potente. Come nel videogioco Universe at War in cui tre fazioni (Cyborg, che sarebbero le macchine, un'Alleanza di razze aliene ed infine degli antichi e potentissimi esseri considerati divinità e per millenni rimaste addormentate sulla Terra) si scontrano per il dominio. Le Macchine e gli Umani, dopo la pace di Neo, possono unirsi per affrontare queste mostruosità insieme, e ciò può succedere anche in Warhammer 40.000 dove l'Umanità e le altre specie dell'Imperium Galattico insieme all'Adeptus Mechanicus affrontano gli eterni Vermi che divorano le stelle per nutrirsene e che invadono dall'Immaterium portando il caos. Le Macchine, un tempo rivali degli umani per la loro rivolta (raffigurata in Matrix, in Dune ed in Warhammer, rispettivamente in "Secondo Rinascimento", "Jihad Butleriana" e "La Rivolta degli Uomini di Ferro") mettono da parte le divergenze.
Si potrebbe addirittura scoprire che l'Universo stesso altro non è che un computer, una simulazione (e le prime ad accorgersene sono proprio le macchine) in cui creature Lovecraftiane ci tengono chiusi...

13) Lovecraft ed il futuro
E se i mostri Lovecraftiani si rivelassero in un futuro estremamente lontano ed avanzato?
Con civiltà intergalattiche che controllano i viaggi nel tempo e con una tecnologia così avanzata da sembrare magia e che esplorano le varie dimensioni dell'Omniverso, come reagiranno all'arrivo di questi mostri? Forse Cthulhu sarà come una enorme balena, un animale pericoloso e difficile da controllare ma ormai sotto il controllo della civiltà avanzatissima del futuro. Mentre Yog Sothoth e mostri della sua taglia saranno disastrosi come i nostrani Godzilla, capaci di devastare Galassie ed Universi interi, tutte le civiltà dei vari universi dovranno unire le proprie tecnologie ed i propri eserciti per cercare di fermarli. Le civiltà del futuro, così interconnesse tramite un Internet Mentale da essere quasi telepatiche, si ritroverà anche a combattere gli orrori mentali ed evitare di venire amalgamati mentalmente in una sola grande mostruosità collettiva dalla mente ad alveare. Mentre Azathoth continuerà ad essere l'invincibile mostruosità che è sempre stato, una spada di damocle sulla testa dell'Omniverso.

14) Lovecraft e Silent Hill
Silent Hill presenta numerose influenze da parte sia di Lovecraft sia di King. In particolare la città di Silent Hill si trova su un vecchio sito sacro dei nativi americani, è stata una città centrale nella caccia alle streghe dei puritani ma essa stessa ironicamente preda di un culto segreto di stampo satanico-stregonesco, il cui intento è quello di far rinascere "La Dea Rossa" facendola incarnare in una bambina, la futura madre dell'Anticristo, e con una serie di divinità minori di stampo satanico e pagano. Silent Hill è una città immersa in tre mondi: la vera Silent Hill è una città abbandonata ed in rovina per via di un incidente nelle miniere di carbone, che ancora oggi bruciano emanando fumi tossici.
Poi c'è il Fog World, una silent hill immersa nella nebbia mista a cenere e fumi. In questa nebbia vagano uomini intrappolati fra la vita e la morte (che possono interagire solo indirettamente con le persone nel mondo reale), ed infine un mondo orribile e corrotto dove gli edifici sono decadenti e distrutti, gli oggetti sono arrugginiti e sporchi di sangue, cenere e bruciati, pieno di mostruosità che rappresentano le paure ed i fantasmi di chi vi entra ed è praticamente la porta dell'Inferno. Silent Hill sarebbe, come l'Isola di Lost, il "tappo" che confina fra l'Infernale mondo di Lovecraft e quello normale, e se questo tappo venisse aperto quell'Inferno si riverserebbe nel mondo.

15) Zalgo ed i Meme
Una creepypasta nata dai miti Lovecraftiani è Zalgo, che potete cercare su Google immagini voi stessi per capire di cosa parlo. SI tratta di uno strano demone che infetta i meme (visivi, testuali, audio e video) corrompendoli e facendoli divergere dal loro intendo originale, sempre più mostruosi. Se un meme deve narrare una battuta divertente originariamente, qualora venga infettato da Zalgo i personaggi diventeranno sempre più mostruosi e terrorizzati dal suo arrivo, preannunciato così "He Comes". Corrompe ogni tipo di file testuale e si espande in Internet come un virus. Lui sarebbe l'origine di ogni storia d'orrore, corrompe i vari dati su Internet per espandersi, ogni nuovo meme, video, post o computer per lui è un nuovo mondo da iniziare ad infettare lentamente, e così si espande ed aumenta il suo potere. E se un giorno dovesse imparare come conquistare anche i testi stampati e i concetti astratti?

16) Il Necronomicon per davvero
E se il famoso libro di Lovecraft esistesse davvero? Un tomo scritto per la prima volta da un folle scrittore arabo in cui egli racchiudeva le visioni orrorifiche delle Creature e dei Mondi oltre il nostro dategli dai molteplici sensi, come evocarle, le loro descrizioni, un bestiario e dizionario dei "Sogni Lovecraftiani" completo e dettagliato. Questo tomo viene passato di generazione i ngenerazione fra i maghi pi oscuri che vi annotano le peggiori ritualità per magie oscure e nere, rendendo il libro sempre più carico di potenziale malvagio. Il libro è rilegato il pelle umana.
Questo libro è anche il luogo dove vengono stampate le torture di subite da un individuo, la cui coscienza è stata scaricata su un computer dopo eterne sofferenze e poi è stata convertira in formato file, riempiendo di sofferenza le pagine del libro.
I poteri di questo libro non finiscono qui però. Oltre a contenere i peggiori riti e segreti del mondo e torture indicibilmente crudeli, questo libro posseduto è maledetto, e chi lo possiede è obbligato a scrivere nuove orribili avventure, ed il libro stesso tira fuori dallo scrittore i peggiori orrori e crudeltà per alimentare tale processo, assorbendo anche le informazioni dai libri vicini e "corrompendoli", le loro storie sono sempre più orribili e a finale sadico, fino a quando tutti i libri nei dintorni non si svolgono tutti nello stesso, orribile universo horror. 
Il Libro è pieno di messaggi cifrati, con cifrari sempre più complessi ed auto-ricorrenti, più lo si esplora più messaggi segreti che portano ad altri messaggi si scoprono, ci sono infinite chiavi di lettura e livelli interpretativi sempre più profondi che attivano sempre più poteri. Se applicato usando coordinate, dati ed entità reali, avrà effetti sulla realtà, ed anche la realtà inizierà a corrompersi. E' anche noto come Death Note, su cui si può scrivere il nome di una persona per farla morire.

17) Lovecraft ed il Dreampunk
L'Oltremondo è decisamente la parte più curiosa dell'Omniverso di Lovecraft. E' il luogo dove i sogni sono ambientati, che si può esplorare in caso di Follia, Fantasia, nei viaggi astrali o sotto effetto di droghe. E' un mondo alimentato dalle nostre fantasie, sentimenti, dai nostri concetti. Ricorda molto l'Immaterium di Warhammer 40.000, alimentato dai sentimenti umani e dalle loro fantasie, tanto che assume la forma di un luogo caotico e distruttivo pieno di demoni (appunto perché così è l'umanità), come la Forza è insomma influenzato dagli Esseri viventi che lo animano. Ricorda anche Fantasia di "La Storia Infinita" ed il Digiworld dei Digimon, un mondo alimentato dalle nostre storie ed il nostro mondo digitale, dove le nostre storie e fantasie prendono vita, e che se iniziamo a dimenticare iniziano a "sparire" corrompendo e distruggendo questo mondo. E' insomma il tema del Dreampunk, il mondo onirico dove sogno e realtà si mescolano, dove il sogno influenza la realtà, dove la realtà è sogno. Il Paese delle Meraviglie di Alice alimentato dalle sue fantasie e racconti così come dal suo umore, in cui lei è richiamata (dopo che lo ha "abbandonato" con la fine dell'Infanzia) a riportare ordine. E se l'Oltremondo fosse reale?
Un mondo influenzato dalla nostra cultura Internettiana e Mentale, un mondo dei Sogni (Condivisi!), di cui avremo responsabilità: ci saranno movimenti "Oltremondisti" che si protesteranno per l'eccessiva quantità di pensieri violenti che stanno sconvolgendo l'Oltremondo, che vorranno penalizzare certe fantasie, che vorranno tutelare pensieri e personaggi in via d'estinzione preservandoli e facendoli leggere in Ordini Monastici il cui scopo è ricopiare e "ripensare" i nostri figli immaginari, che ci vedranno come divinità. Al tempo stesso il mondo dei sogni sarà la nuova frontiera della realtà virtuale, noi cercheremo di comunicare tramite sogni e di entrare in questo mondo di fantasia che abbiamo creato per sentirci divinità.

18) Lovecraftian Apocalypse
Alcune opere di fiction hanno provato ad immaginare cosa accadrebbe in caso di "Apocalisse" Lovecraftiano, ossia se le creature ed il mondo di Lovecraft prendessero il controllo della realtà quotidiana. Io stesso ne ho proposta una, in cui un misterioso suono inizia a far impazzire gli animali spingendoli al suicidio e facendogli vedere la realtà come un incubo sempre più terribile e corrotto.
Anche Junji Ito, autore manga horror per eccellenza, ha più volte mostrato sottotoni Lovecraftiani che, a volte, hanno raggiunto dimensioni apocalittiche. Esempio migliore è la sua opera più celebre, Uzumaki, che mostra un villaggio venire lentamente corrotto dal concetto di Spirale, ogni cosa inizia ad assumere tale forma e pattern, che compare ovunque, fino a sconvolgere i corpi e le menti dei cittadini, la Spirale di Gurren Lagann divora tutto come un buco nero. Oppure Death Stranding, il sequel spirituale di Silent Hill, in cui il mondo intero sembra trovarsi in una sorta di apocalisse ambientale, l'uomo è precipitato in una guerra distruttiva da post-apocalisse, il mondo dei morti e quello dei vivi sono connessi, tutti gli esseri viventi sono uniti da fili che formano una coscienza collettiva. Il miglior rappresentante di questa categoria, però, è a mio parere il film "The Mist" tratto dall'omonimo romanzo di Stephen King, in cui una misteriosa Nebbia avvolge il mondo intero progressivamente. Le zone nella Nebbia perdono ogni contatto con chiunque, la nebbia è così fitta da rendere invisibile il mondo attorno a sé nel raggio di pochi metri, e soprattutto è piena di mostri disgustosi, orribili e lovecraftiani, sempre più grossi man mano che la Nebbia avanza. L'unico modo per salvarsi è chiudersi in un edificio isolato dalla Nebbia, facendo attenzione a non creare aperture e non fare troppa luce che potrebbe attrarre le creature esterne. La Nebbia è un'emanazione delle creature stesse, che costruiscono degli strani "Nidi" che emettono la nebbia, creando il loro ambiente naturale. Bruciando questi nidi ed uccidendo le bestie la nebbia infatti inizia a ritirarsi. Immaginiamo ora un mondo completamente avvolto da questa nebbia, dove salvo poche zone isolate (che tengono sott'occhio persino il vento per evitare spore e piccole creature che possano iniziare a produrre nebbia dentro le zone protette) dove risiede l'esercito che lotta per pochi territori, tutti gli umani si chiudono in casa (come nel film The Last Day, in cui una grande Agorafobia contagiosa condanna tutti a stare in ambienti chiusi), iniziando a deperire per mancanza di risorse o per infiltrazione delle creature. Il mondo è diventato un grande inferno gelido simile a quello profetizzato nel Trono di Spade, in cui il sole è coperto dalle Nuvole, la notte è lunghissima, è sempre inverno, i raccolti non crescono, i morti risorgono ed oscure creature spengono ogni focolare ed uccidono ogni essere vivente. Le fiamme della vita si stanno estinguendo come in Dark Souls, e solo un eroe potrà risollevare la situazione...

19) Lovecraftian World
Cosa accadrebbe se il mondo intero venisse corrotto in senso Lovecraftiano, fino a diventare un'unica, gigantesca tela di HR Giger? Uno strano virus ricombina il DNA della cellula ospite ed il proprio, ritrasmettendosi con nuovi geni e caratteristiche prese dalle cellule precedenti, e così via. Finisce per trasformare le cellule, i tessuti, gli organi, i sistemi e l'intero organismo in una grande massa informe capace di differenziarsi come preferisce, e ogni volta che assorbe nuovo DNA ottiene la capacità di mutare e trasformarsi come la vittima. Questa "Cosa" si ingrandisce, si divide, si riprodusce, infetta altri umani e si espande sempre di più, un'armata di Zombie mutaforma dalle infinite potenzialità che puiù mangiano più sono numerosi, grossi e pericolosi, fino a quando tutto il pianeta non viene conquistato. Ma non finisce certo qui. Anche le altre forme di vita sono preda di questo meccanismo, piante animali, muschi e persino i batteri, tutti mutano come pazzi e si riproducono. Il pianeta è ricoperto di queste masse scure piene di appendici che si attaccano ad ogni cosa e consumano ogni materiale per espandersi, un Blob che divora tutto al suo passaggio. Tutte queste creature sviluppano una sola coscienza collettiva, una versione di Gaia corrotta da un virus mentale di tremendi incubi che annulla ogni individualismo e appiattisce tutti in una sola entità calcolatrice. L'Intera Biosfera è coordinata alla perfezione ed inizia a collegarsi di cellula in cellula, di corpo in corpo.
Queste entità si collegano creando una sola grande struttura che fonde macchina e carne, in perenne mutazione, evoluzione ed espansione, un unico grande organismo con una sola coscienza collettiva in perenne sofferenza che si espande, un intero pianeta ricoperto di questa strana massa che forma strutture architettoniche di forma anatomica, esseri attaccati alle pareti e ai macchinari, sublime perfezione nella sofferenza, un intero universo Biopunk, la versione horror di De Chardin. Un Inferno fatto di carne e roccia.

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