di Ainelif
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Nel novembre del 1918 Karl Liebknecht
si prepara a tenere un comizio della Lega di Spartaco poco dopo l'abolizione della Monarchia imperiale e l'esilio del Kaiser Guglielmo II.
Ma la situazione di precaria stabilità sorta con la promulgazione della costituzione repubblicana a Weimar nei primi mesi del 19 non era destinata a durare.
I francesi a Versailes furono irremovibili, e prevalse la loro linea dura su quella, più conciliante, dei britannici: la Renania e la regione della Saar dovevano essere non solo smilitarizzate ma anche scorporate dalla Germania. Col trattato del 1919 venne istituita la “Rheinische Republik” un territorio con capitale Aquisgrana, sottoposto all’amministrazione della Società delle Nazioni.
Danzica fu un altro brandello strappato dalla carcassa dell’Reich, insieme a una buona fetta di territorio ceduto alla Polonia come “Corridoio polacco”.
La legittimità del governo di Weimar venne ridicolizzata: sebbene la Germania non fosse stata occupata, furono imposti osservatori della SdN ai principali ministeri tedeschi. Le forze armate vennero ridotte a forza di polizia.
In un periodo di 3 anni, si susseguirono scontri tra reduci ultranazionalisti, socialisti, spartachisti e comunisti, e tra questi e le forze governative. Nella Rhur i comunisti costituirono un’Armata Rossa di 50000 persone e presero il controllo della regione (fatto storico).
I freikorps, le truppe di reduci dello smobilitato esercito, tentarono un colpo di stato a Berlino, fallito per il mancato appoggio della burocrazia.
Nel 22 gli scioperi durano per un periodo di ben 8 mesi.
Il 9 novembre del 1923, in un tentativo di Putsch a Monaco di Baviera, viene ucciso
Adolf Hitler.
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La Falange Rossa
Nel caos generale si fece strada un piccolo movimento politico, estremamente aggressivo, violento e organizzato, ispirato nelle forme al partito bolscevico di Lenin che aveva assunto il potere in Russia, ma dotato di un’ideologia propria, che mischiava tendenze rivoluzionarie e conservatrici, lotta proletaria e volontà revanscista. Sulla base di letture distorte di Fichte e Marx, un personaggio dall’oscura biografia, Reinhold Kolmann, ex spartachista fuoriuscito dal gruppo perché contrario contrario ai metodi “pacifisti, era giunto alla conclusione che solo il popolo tedesco poteva porsi come avanguardia della rivoluzione socialista mondiale, e che la rinascita del potenza tedesca coem egemone in Europa era fondamentale per l’attuazione di questo piano. Costruendo un gruppo di professionisti della rivoluzione, era riuscito a imporsi tra gli altri gruppi eversivi, rossi fuori e neri dentro.

La Roth Phalanx diventa una forza ben nota nella Germania weimariana. Mentre socialdemocratici e comunisti perdevano consensi e aderenti, che andavano a ingrossare le fila della nuova organizzazione, le SA di Ernst Rhom, nere fuori e rosse dentro si consolidavano in Baviera.
Sebbene non fossero mancate piccole schermaglie, le due formazioni non si erano mai affrontate di rettamente: i rispettivi leader intuirono di poter giungere a un compromesso.
Il primo giorno di agosto del 1927 SA e Falange Rossa marciarono unite verso Berlino, dove divampava l’ennesima rivolta operaia. Parlamentari e attivisti politici fuggirono in Prussica orientale, i membri del governo furono arrestati e fucilati davanti al
Reichstag, mentre Reinhold Kolmann proclamava la nascita del Deutsche Arbeiter
Reich.

Immaginatevi un oscuro mix nazi-bol tra la DDR, i film di Fritz Lang e l’URSS Staliniana!
Le potenze occidentali osservarono allibite l’evolversi della situazione: l’opzione di un intervento militare controrivoluzionario, voluto in un primo tempo dai francesi, fu scartato, vista la fallimentare esperienza della controrivoluzione in Russia.
Ora nel cuore dell’Europa il gigante tedesco cominciava a rialzarsi...
Reinhold Kolmann che attua purghe violentissime contro gli oppositori di tutte le fazioni anche comuniste,sarà soprannominato dai governi di Parigi e Londra "l'impero bolscevico" data la sua lungimiranza in stile imperialismo tedesco mischiato al marxismo del proletariato.
Mentre Leone Trotzkij è costretto all'esilio in Messico,invece opta per dirigersi in Germania dove diviene profondo oppositore al sistema sovietico di cui ora il capo è Josif Stalin e parteggia per quello tedesco.
Il gigante germanico comincia a rialzarsi sotto la polizia segreta delle SA di cui è spopolata di generali a causa della forte presenza omosessuale che dopo la scoperta di Kolmann con la "Notte dei Lunghi dei Coltelli" prende in mano la segreteria della polizia di stato e la scaraventa contro Liebknecht e Luxemburg, ferventi oppositori del Reich bolscevico, ma per l'instaurazione di un regime satellite a quello di Mosca,il primo sarà torturato dai Corpi Franchi ed ucciso prima che le SA riescano a prenderlo, mentre la seconda rimarrà uccisa da un attentato organizzato dal governo di Berlino.
La Rhenische Republik sotto protettorato della SdN e dei vincitori francesi e inglesi finisce nel 1929 con la tremenda crisi di Wall Street che inflaziona il dollaro e l'intera economia occidentale,le truppe tedesche appena riarmate invadono il territorio della Westfalia e della Saar riannettendolo,Ebert il socialdemocratico cancelliere della repubblica di Aquisgrana è ucciso nella città omonima,una conferenza a Ginevra sanziona l'invasione della Germania,il cancellierato rosso tedesco ferma le truppe e le invita a ritornare a Berlino.
La Francia per rassicurarsi fa costruire sul confine loreno-alsaziano la Linea Maginot per impedire una rivincita tedesca sul fronte occidentale e sul Reno.
Come sappiamo invece l'Austria-Ungheria è rinata sotto proposta dell'imperatore Carlo che dieci anni prima in rassicurazione aveva deciso di creare un impero multietnico e federale sotto gli Asburgo con capitale imperiale Vienna,ma governativa Budapest,è eletto nuovo cancelliere il simpatizzante fascista Engebert Dollfuss fervente oppositore al DAR,impedisce un'annessione della neonata repubblica cecoslovacca comandata da Bela Kun di unirsi come regione al Reich rosso con un'invasione delle truppe austriache che pongono un'autonomia al piccolo governo di Praga;ovviamente da liberamente eletto passa a regime autoritario che fa sviluppare l'impero verso la modernità e il progresso affiancandosi alle potenze occidentali.
Nell'anno 1930 mentre il nuovo governo di Balbo (nessun regime fascista) nazionalista e di destra eletto con appoggio di Vittorio Emanuele III tenta di risolvere il problema economico nel Regno d'Italia,in Spagna è deposta la monarchia di Alfonso XIII che prende la strada dell'esilio,il nuovo governo di Negrin indice libere elezioni municipali che confermano la schiacciante vittoria repubblicana dopo la cacciata anche di Miguel Primo De Riviera in qualità di dittatore militare spagnolo;è proclamata la Seconda Repubblica Spagnola è il 1931.
Un anno dopo nuove elezioni per crisi ministeriali portano al governo di Madrid il "Lenin spagnolo" Francisco Largo Caballero che vorrebbe creare una repubblica socialista ma con opposizione dei moderati,repubblicani e anarchici,in tutto il paese scoppiano dure repressioni contro religiosi e preti per la riforma laica dello stato.
Stalin incontra Kolmann per una possibile spartizione della Polonia,unico regime reazionario tra i due paesi tranne quelli balcanici e austro-ungarico,il maresciallo Pilsudski tenta una via di pacificazione ma deve fuggire da Varsavia nel 1935,la guerra polacca si conclude con l'annessione di Danzica,Posnania,Pomerania e Prussia Orientale al nuovo e ricostruito Reich,l'Unione Sovietica invece con la sua Armata Rossa occupa tutte le zone bielorussie e orientali polacche annettendole;la Polonia cessa ancora una volta di esistere.
La SdN si scioglie dopo l'accaduto incapace di fronteggiare qualsiasi situazione di crisi europea se non mondiale,Portogallo,Grecia,Romania,Bulgaria,Albania sono regimi fascisti su esempio austriaco.
Un'occasione particolare avviene per la guerra di Spagna,ovvero la guerra civile che mette in luce la chiara ribellione fascista e monarchica contro il regime social-comunista spagnolo,il Caudillo Francisco Franco sbarca dal Marocco in Andalusia in luglio 1936 dando il via alla guerra iberica contro Madrid e governativi,che si protrarrà per ben tre anni sanguinosi con atrocità e distruzioni mai viste,mentre Italia,Francia,e Inghilterra scelgono la neutralità per fatto interno,si riuniscono nelle Brigate Internazionali formate da partigiani di tutte le nazionalità che sostengono il governo repubblicano,mentre nella Falange accorrono volontari anch'essi di tutte le nazioni per sostenere la causa franchista, DAR e Unione Sovietica invieranno mezzi e uomini ai repubblicani,mentre l'Austria-Ungheria esiguamente insieme alle altre nazioni fasciste.
Nel 1939 i repubblicani vincono contro i franchisti che tra Marocco Spagnolo,Rio Oro e Canarie costituiscono uno stato a sè sotto il regime franchista del Caudillo con sede a Tenerife indipendente dalla Spagna,la pressione stalinista sulla penisola iberica è tale che induce alle armate spagnole ad invadere il Portogallo,è il 1 settembre dello stesso anno.
Scoppia senza indugi la Seconda Guerra Mondiale con la dichiarazione di guerra da parte di Gran Bretagna e Francia alla Spagna e al DAR che mette appunto la sua macchina bellica con l'invasione già il 10 di settembre del Lussemburgo,del Belgio e in seguito dell'Olanda;l'Unione Sovietica ne approfitta con un patto di non aggressione tra Molotov e Ribentropp a Mosca,i russi invadono la Romania ricevendo la belligeranza dall'Austria-Ungheria; mentre l'Italia per ora si dichiara non belligerante per l'impreparazione militare.
Tutti i paesi balcanici su esempio austroungarico dichiarano guerra a Stalin che non vede l'ora di mettere le mani sulla penisola e sull'intera Europa orientale;l'Armata Rossa sconfigge facilmente i rumeni appostati nella regione moldava travolgendoli ed entrando a Bucarest dove il re Michele rifiuta di collaborare perciò è impiccato.
Mentre gli anglo-francesi su Pirenei e linee del Reno non osano fare movimenti,i sovietici hanno già prediposto un piano per l'invasione dell'Asia e del Medio Oriente.
Intanto Kolmann con i suoi generali progetta l'invasione dell'Inghilterra su vasta scala,dove la RAF(Royal Air Force)aveva iniziato a bombardare le basi tedesche sulla Manica nel tentativo di respingerle.
I panzer germanici impantanati sul confine franco-tedesco data la poderosa resistenza degli stessi soldati francesi,per aggirare le difese della Francia della Linea Maginot nel gennaio 1940 è invasa la Svizzera e la stessa Austria-Ungheria che in delle crisi interne politiche è impreparata,già agli inizi di febbraio Vienna è occupata con l'Anchluss del Reich che porta all'annessione dell'Austria nel DAR,Dollfuss è assassinato dai falangisti rossi,l'imperatore Carlo ancora al trono dal 1918 rifiuta di firmare l'armistizio e fugge con la famiglia e il nuovo cancelliere Miklos Horthy a Budapest,gli austriaci combattono su una linea di guerra che va dalle regioni alpine attraversando tutto il confine tedesco,Boemia,Polonia,Bielorussia e Transilvania,contro i russo-tedeschi che vogliono abbattere il regime asburgico,il principale ostacolo sull'egemonia nei Balcani.
Nella metà dello stesso anno Kolmann fa fuori la resistenza danese con l'invasione della Norvegia e l'imposizione del governo collaborazionista di Vidkun Quisling,la Svezia invece è risparmiata,solo la Finlandia resiste all'invasione sovietica attraverso i Grandi Laghi per le forti bufere di neve e paludi.
Il 10 giugno Vittorio Emanuele III con Italo Balbo proclamano da Palazzo Venezia l'entrata in guerra contro la Germania e l'URSS,ma il sovrano e il primo ministro pensano che Francia,Inghilterra e Austria-Ungheria facciano il lavoro duro e l'Italia possa inviare qualche contingente sui fronti settentrionali,la realtà è ben diversa,mentre la sola Ungheria resiste all'assalto sovietico e alle pressioni tedesche,il resto del territorio asburgico è conquistato e posto sotto governatorati collaborazionisti,Bulgaria,Albania,Montenegro ed infine la Grecia,tutti invasi e occupati,lo status di neutralità turco è in parte rispettato,non però dall'URSS che è in crisi con il governo di Ankara per la decisione di Kemal di rendere l'Armenia turca a tutti gli effetti,estirpando il bolscevismo.
Un nuovo fronte si apre sulle montagne dei Pirenei,la Spagna aveva dichiarato la guerra alla Francia e si apprestava ad invadere l'Africa Occidentale Francese,cosa che in parte fallisce dove spagnoli franchisti e francesi della Legione Straniera fermano l'avanzata ispanica ad Orano e a Casablanca con duri combattimenti nel deserto.
Un incontro tra Stalin e Kolmann fa emergere le profonde divergenze tra i due dittatori in fatto di marxismo,perciò è ratificato il trattato di non aggressione,dove i due stati agivano liberamente per spartirsi l'Europa;ma l'Armata Rossa senza avvertire Berlino invade l'Afghanistan aizzando le resistenze islamiche dei mujaddin,ma non solo ben presto dalla Siberia e Mongolia interna giungono all'interno della Cina per aiutare i maoisti contro i nazionalisti i russi che la invadono deliberatamente varcando la Grande Muraglia è Capodanno del 31 dicembre.
Germania e URSS non riusciranno mai a distruggere la resistenza fascista in Ungheria,anche per l'estensione dei fronti di guerra in varie zone,la Serbia si stacca e diviene una repubblica socialista guidata da Josip Broz.
E' il 1941 quando i sommergibili tedeschi riescono a sconfiggere il naviglio britannico nel Mare del Nord che nel Suffolk e nell'Essex possono sbarcare in men che non si dica i mezzi e uomini tedeschi che riescono a respingere le offensive inglesi(Operazione Leone Marino),anche in Scozia si paracadutano alcuni contingenti germanici con rinforzi russi che prendono le principali vie della regione,a metà aprile la Gran Bretagna è satellite del DAR rinominato EAR(Europe Arbiterei Reich) sempre sotto tutela tedesca,Kolmann fa uccidere molti oppositori in tutte le zone occupate,quando sta per dare il via allo sbarco in Irlanda,la Francia richiama la sua attenzione divenuta sola insieme all'Italia contro il Reich,dopo la successiva invasione della Svizzera i tedeschi si apprestano dal Canton Ticino ad invadere il Regno d'Italia,battaglie dolorose e sanguinose in Pianura Padana per fermare l'avanzata,in realtà Kolmann ha in mente il progetto di circondare la nazione francese da ogni parte,l'Italia è riservata a Stalin che vedendo il piano ben riuscito di aver fatto concentrare quasi tutte le truppe italiane sulle Alpi occidentali porta l'Armata Rossa a dilagare nella penisola raggiungendo Venezia,poi Bologna ed infine Firenze,la Linea Rossa tra Umbria,Toscana e Abruzzo è l'ultimo lembo di resistenza militare al tallone sovietico,Balbo ritenuto incapace di strategie di guerra,è sostituito da Benito Mussolini che riceve l'appoggio dal re e dalla corte di accettare tutti gli aiuti francesi e resistenziali che sbarcano nel Bel Paese in aiuto dei nostri connazionali a combattere sugli Appennini per difendere Roma e Vaticano.
Gli spagnoli tentano di sfondare le linee difensive pirenaiche,ma vengono richiamati sul fronte maghrebino dove i legionari e ribelli arabi si concentrano sempre di più a Ceuta e Melilla nel tentativo di ricacciare l'invasione comunista,i comunisti devastano l'Iran con la loro entrata a Teheran e l'esilio dello scià verso l'Arabia Saudita,i sovietici oltretutto hanno già conquistato la Turchia e si apprestano ad arrivare alle porte di Gerusalemme fino ad entrare in Africa.
Sarà un grosso errore per Kolmann far invadere anche l'Eire,infatti con il bombardamento di Belfast e Dublino e lo sbarco porterà a concentrare molti uomini in Irlanda e a toglierne su altri fronti o territori occupati;intanto l'Armata Rossa è giunta fino alle porte di Tel Aviv,facendo fuggire il Gran Muftì da Gerusalemme,milioni di ebrei si accalcano sulla frontiere egiziana per richiedere asilo ai britannici;oramai l'invasione comunista è imminente;con l'occupazione della Kirghisia i sovietici si estendono in Tibet attaccando i buddhisti,mentre l'Impero Indiano entra in guerra contro il pericolo rosso con la celebre battaglia dell'Himalaya(agosto);il Giappone da anni in diffidenza con gli USA con l'elezione del presidente Delano Roosvelt tentano di riavvicinarsi in un momento critico come questo;Mao infatti ha preso il potere a Pechino e ha fatto insorgere il popolo cinese e le sue armate partigiane per annientare i nazionalisti del Kuomintang di Chiang Kai-Shek; Hirohito ordina ai nipponici l'occupazione della Manciuria scoppia la seconda guerra russo-giapponese (la prima si concluse nel 1905 con la sconfitta russa).
Inizia la Resistenza già da questo punto di guerra,con la rivolta di Belgrado e Atene contro l'occupazione sovietica ma represse nel sangue,ben presto questo atto fa scattare in molti europei la necessità e il volere di indipendenza di ribellione verso un regime oppressivo e senza pietà;appoggiata da Charles De Gaulle,Philippe Petain rifugiati ad Algeri dove dirigono le mosse dei partigiani francesi nella madrepatria occupata e la Legione Straniera a fianco degli anglo-italiani in Marocco contro le invasioni spagnole.
Berlino invia Erwin Rommel a capo delle truppe russe in Medioriente che con abili mosse riesce a sconfiggere le resistenze arabe ed inglesi,l'indecisione è forte se giungere in Arabia o optare la via egiziana,le tempeste di sabbia fermano l'Armata Rossa in Giordania;il conflitto sembra attenuarsi,ma non sarà così.
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Lo sterminio dei religiosi e l'Arcipelago Gulag
In Siberia fino allo scoppio della guerra rimasta per lo più riservata ai russi come campi concentrazionali staliniani ben presto è popolata di arcipelaghi "gulag" cioè campi di lavoro forzato dove vi sono mandati tutti i prigionieri catturati in Europa e Asia con preti e religiosi,le opere d'arte sono rubate,l'oro fuso per stampare monete;Stalin adotta numerosi scienziati che portano la scienza russa a far passi da gigante e a creare armi mai viste,grazie a Von Braun prestatogli da Kolmann costruiranno i V-1 e V-2 da lanciare sulle città asiatiche ed europee.
A inizio novembre una nuova offensiva tedesca porta alla conquista totale dell'Irlanda dove ritornano attentati e insurrezioni dei patrioti irlandesi che sono questa volta appoggiati da Churchill che era riparato a Washington insieme al re Giorgio VII.
In Africa settentrionale la situazione volge provvisoriamente a favore degli spagnoli che hanno raggiunto Orano e si apprestano ad entrare ad Algeri,ma berberi e tuareg alleati francesi si ribellano facendoli arretrare e rendendo difficoltoso il proseguimento nel deserto.
In Italia insomma al Sud sopravvive il regno sabaudo e Mussolini,al Nord la RSI (Repubblica Sovietica Italiana) comandata senza intoppi da Togliatti e Amendola,Pietro Nenni invece vecchio pupillo di Benito tradisce il Comintern e rifiuta di accettare le politiche di terrore di Stalin e Kolmann,un attentato lo ferirà leggermente ma riuscirà comunque ad arrivare a Roma.
Gli armamenti statunitensi vanno ai giapponesi e nazionalisti cinesi,ma i soldati finalmente sbarcano con aiuto franchista alle Canarie e Rio Oro dove possono coordinare massicci attacchi alle armate rosse spagnole contingenti tedeschi che hanno conquistato Gibilterra.
Enrico Fermi con un'opera scientifica che riunisce altri scienziati e fisici negli USA è creata la fissione nucleare che porta in breve a possedere la bomba atomica,un'arma micidiale che non viene sperimentata ma sepellita nell'Area 51 nel deserto dell'Arizona per la massima segretezza.
Il più famoso campo di concentramento sarà Auschwitz in Polonia dove vi saranno rinchiusi ed uccisi quasi un milione di persone insieme a quello di Birkenau,nel Norditalia quello a Modena,in Francia a Strasburgo,in Inghilterra nei dintorni di Oxford,campi concentrazionali dove sono imprigionati oppositori,religiosi ed ebrei.
Visita agli inizi del gennaio 1942 di Kolmann a Parigi,Milano e Barcellona dove prospetta nell'imminente vittoria i destini delle nazioni europee occupate,mentre l'Armata Rossa è riuscita a sbaragliare i finlandesi ai Grandi Laghi e ad occupare Helsinki,ma i lapponi si rifiutano di cedere le armi,nelle zone settentrionali del paese le scintille di ribellione si fanno pesanti,in più sono finanziati dalla corona svedese contro i russi,il governo di Mosca ordina lo sbarco a Stoccolma che circondata dai russo-tedeschi firma l'armistizio,i Bernardotte sono tutti fucilati senza eccezione dagli occupanti,il paese è annesso alla Norvegia sotto il governo collaborazionista di Quisling ideologo razzista scandinavo vorrebbe creare una nazione fondata sull'età d'oro vichinga,bolscevica e di un proletario superiore,oltre che fortemente antisemita.
Da quest'anno però le situazioni conflittuali cambiano,anche se le armate comuniste guidate da Erwin Romell hanno sottomesso l'Arabia Saudita e preso l'isola del Madagascar,il cancelliere Kolmann può finalmente realizzare il progetto di "soluzione finale" con un congresso a Norimberga,tutti i deportati vengono trasferiti nel suolo malgascio in pochi mesi con uno sperpero eccezionale di fondi e mezzi,ma ciò farà alleggerire il peso sul continente nelle mani del Comintern.
E' domata la resistenza turca e islamica in Anatolia,Kemal trovato nel suo nascondiglio tra i monti della penisola è ucciso sul posto insieme ai fedeli,i partigiani turchi senza una figura carismatica sono in stato di disordine e sbando.
Il 6 maggio i primi carro armati americani sbarcano in Corea entrando a Seul aiutati dai nipponici che hanno già preso vari porti nel Mar Cinese Meridionale e respinto i comunisti di Mao verso l'interno;gli anglo-indiani sono circondati dai maoisti stanziati in Nepal,e i sovietici in Iran e Afghanistan,gli uomini scarseggiano come i rifornimenti,il governo presieduto da Gandhi e la famiglia imperiale Moghul lasciano Delhi per rifugiarsi in Indonesia,dove è proclamata l'indipendenza dall'Olanda che senza esercito e senza potere non può opporsi,l'autonomia è riconosciuta dalla regina Guglielmina di cui primo presidente sarà il leader Sukarno anticomunista attua purghe in tutto l'arcipelago e si dichiara disposto a dare aiuto agli Alleati.
In Ungheria mentre i comunisti hanno invaso Budapest,gli Asburgo raggiungono il Sud d'Italia per salvarsi,Horthy invece governa la resistenza sui Carpazi e in Romania.
La Conferenza di Casablanca del 23 luglio diretta da Henri Giraud,con Churchill,Mussolini,Roosvelt e i massimi esponenti dell'impero asburgico che fanno rivalere i loro diritti politici e etnici sull'Europa orientale,sarà lo stesso Churchill a parlare di una Guerra Fredda e di una cortina di ferro ideologica; ovviamente se ne parlerà ancora dopo lo sbarco americano ad Algeri e di Tunisi l'8 settembre dove gli ispano-tedeschi sono sconfitti,in Spagna ritorna la lotta partigiana contro il regime comunista,anche se i governativi sono appoggiati da corpi di spedizione russi e tedeschi;l'esercito sbandato e senza ordini si ritira in massa e ignorando gli ordini butta le armi se non addirittura fraternizza con i "nemici" al fronte e gabbando bandiera.
Da ottobre ricomincia la controffensiva alleata contro i russi stanziati in Sinai,il primo sconto avviene il 10 dicembre che si conclude con la ritirata sovietica verso Beirut,la Giordania è liberata,mentre sceglie la via della belligeranza la stessa Etiopia(non sottomessa dall'Italia)il negus Hailè Selassie guida l'esercito abissino in Yemen dove è bombardata S'ana e i filosovieticti arabi distrutti.
Il Madagascar intanto è un immenso campo di concentramento,un'isola fortificata,impenetrabile quasi,dove si sono rifugiati molti dirigenti e gerarchi bolscevichi sentendosi più al sicuro che altrove;diviene la seconda nazione con la presenza di ebrei più alta(forse più della stessa Palestina).
Avviene l'Operazione Torch sempre nello stesso mese da parte anglo-italo-americana in Algeria e Marocco,il generale inglese Montgomery coglie di sorpresa l'esercito del Comintern,ci saranno circa 40.000 prigionieri a Melilla e a Ceuta ma anche ad Orano dove i rimasugli ispano-tedeschi sono catturati,l'Africa dunque(tranne Madagascar)non è quasi toccata dal conflitto e salvata da una triste sorte,la Spagna dunque ha perso i suoi ultimi domini coloniali d'oltremare,incerta sulla continuità della guerra nel 1943 vorrebbe firmare l'armistizio,proposto tra l'altro dai ministri moderati del governo del Fronte Popolare,Caballero rinuncia per non tradire il Patto Rosso e continua ad inviare lavoratori spagnoli alle industrie tedesche e russe,Francisco Franco intanto è sbarcato in Andalusia con i fedelissimi e si appresta a comandare i movimenti resistenziali iberici,prende contatti con Salazar in Portogallo e dà inizio ad una dolosa vera e propria seconda guerra civile.
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Nuove svolte da quest'anno
Il Mediterraneo dopo l'annientamento delle truppe del Comintern in Nordafrica,può riaprirsi al naviglio italiano ed inglese che non rinunciano a colpire le postazioni sovietiche nell'Adriatico e nel Mar Nero,quest'ultimo sotto rigido controllo russo diviene una polveriera via mare;negli stessi Balcani le resistenze si intensificano e hanno i rifornimenti dagli anglo-americani,l'Armata Rossa compie esecuzioni di massa e fucilazione dei sospettati di fratellanza con il "nemico",Stalin ordina l'occupazione della RSI e il diretto controllo politico sul Nord di Mosca,la Linea Rossa diviene più pesante,per fermare l'affluenza di mezzi,uomini e munizioni nell'area mediterranea,i sovietici invadono anche il Regno d'Italia bombardando ferocemente Roma,il Vaticano è circondato ma non invaso,Pio XII prega ai russi di non solcare il suolo sacro papale(al di sotto di San Pietro vi è un immenso rifugio per gli ebrei deportati e religiosi)anche se le truppe svizzere non esitano ad attaccarli,molti moriranno in battaglia,altri fucilati dopo,oltretutto sono sperimentati i V-1 e V-2 anche su Napoli e altre città italiane con effetti disastrosi per la popolazione civile,mentre alcune spedizioni punitive comuniste raggiungono Brindisi dove ha sede il governo,Mussolini ripara a Messina insieme ai Savoia.
Il 24 marzo con lo sbarco americano a Malaga e a Gibilterra i franchisti non hanno più problemi logistici per la battaglia contro i comunisti spagnoli e i tedeschi che sotto ordine di Kolmann dovrebbero radere al suolo Madrid,ma degli alti ufficiali si rifiutano convertendosi alle ali alleate,la penisola iberica in prede alla guerriglia tra città e campagne si conclude appena due mesi dopo,a Lisbona si annuncia la liberazione,Salazar ritorna al governo inviando subito contingenti agli Alleati,Caballero trasferisce il governo al sicuro a Barcellona dove può contare sull'appoggio anarchico catalano ed indipendentista,Franco entra nella capitale ed elimina con duri rastrellamenti le figure di spicco del regime comunista,instaura già da subito un regime militare di destra con tanto di trono vacante;i governativi fedeli ai rossi sono catturati in una sacca di 34.000 uomini.
Già hanno i tedeschi hanno abbandonato in massa il suolo irlandese per problemi logistici ed incapacità di reggere le resistenze dell'Ulster soprattutto dopo l'emanazione delle leggi atee e anticlericali i cattolici sono insorti spaventosamente,i cosiddetti "Ribelli Verdi" entrano anche a Belfast nell'Irlanda del Nord proclamandone l'annessione e cacciando da Dublino le truppe della Wehrmacht già in difficoltà in Inghilterra,solo dopo una vasta ritirata verso la Cornovaglia e Galles possono raggrupparsi in nuove truppe più preparate e forti;mentre la Scozia insorge nell' "estate di sangue" Churchill e la famiglia reale sono acclamati ad Edimburgo.
Un fallito attentato ferisce Thorez a Parigi che ordina una feroce repressione nella Ville Lumière che fa scattare più affannosamente la resistenza partigiana anticomunista;mentre a Gerusalemme l'Armata Rossa se ne và spontaneamente non decisa a conquistare città non utili per la guerra oramai divenuta nuovamente di posizione,l'avanzata alleata spinge i russi a metà agosto a ritirarsi anche dall'Arabia(anche se rimarranno resistenze marxiste nel deserto)con una controffensiva porta all'avvicinamento anglo-americano ai confini turchi,mentre Libano e Siria sono liberati;nuovissime armi avanzate sono prestate ad afgani e iraniani nella lotta contro i sovietici che sempre più esigui e deboli sono per una sconfitta imminente.
I nazionalisti cinesi sconfiggono sempre più prepotentemente i comunisti di Mao che si ritirano in regioni come lo Yunnan dove possono contare sull'appoggio popolare,ma il Kuomintang ha conquistato i consensi della Cina e si appresta a scacciare i russi insieme ai giapponesi ansiosi di poter rimettere le mani sulla Celeste Repubblica,il generale americano MacArthur sbarca a Vladivostok diretto in Manciuria dove potrà dirigere i contingenti americani contro l'Armata Rossa.
A novembre la Gran Bretagna è di nuovo indipendente,con la battaglia di Londra i comunisti devono reimbarcarsi a Dover verso il Belgio e la Francia,il 1 gennaio del 1944 lo sbarco in Normandia prelude l'entrata alleata sul continente,mentre la Catalogna ultimo lembo rosso spagnolo cade con migliaia di fucilazioni e catture,Caballero è impiccato in una pubblica piazza,i franchisti affluiscono sui Pirenei dove compiono anche feroci ritorsioni sui francesi(che erano stati collaboratori dell'occupante tedesco in Spagna e dei governativi rossi,sono occupate l'Aquitania e Narbonne per ordine del Caudillo.
Varsavia è la prima città ad insorgere,i patrioti locali ordinano la mobilitazione contro le SA e la Ghepeu,che sono brutalmente repressi e mandati a morire nei campi di concentramento,vi saranno episodi di violenza dei comunisti xenofobi scandinavi verso le tre repubbliche baltiche di Estonia,Lettonia e Lituania assegnate con un trattato di accordo di Germania e URSS alla Scandinavia.
Contemporaneamente le risorse russe in Siberia giungono al fine i nippo-americani entrano in Mongolia scontrandosi con i rimasugli sovietici nella Grande Muraglia,Mao è ucciso,Kai-Shek entra a Pechino proclamando solennemente la Repubblica Nazionalista Cinese entrando ben presto in conflitto con il vicino Impero Nipponico che voleva riprendersi l'immenso territorio cinese da sfruttare,in compenso rischia di perdere anche la Corea,ma la situazione è rimandata alla fine della guerra.
Parigi è liberata il 2 febbraio,mentre Blum si consegna agli alleati,Thorez fugge in Germania dove considerato come traditore è fucilato per ordine di Kolmann,di cui stesso è tentato di far fuori da un attentato di generali monarchici,la reazione porta all'eliminazione di 5000 persone.
L'unico territorio sotto il controllo bolscevico ancora saldamente legato ad esso è il Madagascar che ancora una volta resiste prettamente agli assalti avio-trasportati sudafricani e britannici;ed ecco che Roosvelt gli viene presentata la proposta di lanciare una bomba atomica contro la Russia per finalmente rendere la Germania sola ed inerme all'avanzata alleata,ma il presidente si rifiuta.
I primi gulag sono liberati in Siberia dove la popolazione morente si ribella violentemente alla Ghepeu che senza cibo e armi soccombe alla vendetta dei deportati,altri collaborano con i nippo-americani e cinesi nazionalisti liberando altri gulag e campi di rieducazione forzati.
Già da marzo le truppe alleate hanno mosso verso la penisola italiana dopo lo sbarco in quella iberica,con aiuto italiano avviene lo sbarco in suolo siculo con la folla gioiosa che invade le strade dell'isola,poi inizia il percorso verso la Calabria,Lucania fino in Puglia e Campania scontrandosi contro i reparti sovietici che tengono in una morsa il Bel Paese,si pensa di voler spostare la capitale della RSI nella Città Eterna ma il governo di Togliatti per insicurezza rimane a Salò,nello stesso mese crollano le armate comuniste in Himalaya e Pakistan travolte dagli indo-cinesi che agguerriti liberano il Nepal e il Tibet fino a Karachi e Islamabad con duri bombardamenti e lotte sulle montagne,la popolazione civile offre il proprio sostegno ai liberatori,ma molti patiranno torture e deportazioni;in maggio dunque i cino-indiani sono alle porte di Teheran,inizia una delle battaglie più sanguinose della storia,combattuta casa per casa,aldilà avanzano gli inglesi con il generale Patton che hanno invaso l'Iraq e occupato Baghdad dove sono intraviste numerose riserve di petrolio,una dura rivolta araba fommentata da Berlino si conclude con la disfatta di quest'ultima che è repressa nel sangue dall'esercito britannico.
L'11 aprile sbarcano arruolati scozzesi ed irlandesi in Olanda dove avvengono i primi bombardamenti su Amsterdam,Aja e Rotterdam che mettono in fuga i bolscevichi e si ripreparano sul confine,in Francia Charles De Gaulle accompagnato da Philippe Petain entrano a Parigi anglo-americani e partigiani possono avanzare inoltre verso l'interno in Champagne puntando l'Alsazia e la Lorena ancora in salde mani tedesche,Stalin invia un'armata in aiuto di Kolmann che comincia a dubitare dell'apparato bellico sovietico.
Nell'autunno Teheran è divisa in tre zone d'occupazione:una inglese,una cinese,una indiana,l'Iran è liberato finalmente insieme a parte dei territori caspici e caucasici grazie alle resistenze asiatiche e turche,sulla linea di Antiochia i russi sono annientati e molti fatti prigionieri(più di 100.000),la Turchia è ufficialmente liberata dalla tirannia rossa i partigiani occupano le principali città,ma non riescono a dirigersi ad Istanbul dove i soldati collaborazionisti greci al comando del dittatore filosovietico Metaxas ha trasformato la città in un immenso ghetto per ebrei,musulmani e ortodossi,gli Alleati si fermano dunque a Smirne per rifornirsi e fare il punto della situazione;in Georgia e Azerbaigian non c'è nulla da temere data l'assenza di consistenti truppe nemiche.
Giapponesi e statunitensi avanzano nelle lande russe verso gli Urali strenuamente difesi dall'Armata Rossa,la Wehrmacht ha occupato per intero la Scandinavia rispedendo gli sbarchi provenienti dall'Islanda e dalle Faer Oer iniziano i primi rovesci interni contro il regime di Quisling.
Il 2 settembre sono quasi completamente liberate la Francia e l'Italia del Sud,l'Operazione Diadem su Roma si conclude con una piena vittoria ma gravissime perdite la capitale è liberata con il rientro dei Savoia,il Duce invece aveva voluto sorvolare il Gran Sasso poco tempo prima per liberare alcuni ostaggi fascisti il fuoco sovietico lo fa fuori,è assunto capo del governo Pietro Badoglio;l'esercito italiano in parte rinato partecipa allo sbarco in Albania prendendo Valona,Durazzo e Tirana,Hoxha è ucciso nei combattimenti,il Kombetar avanza insieme agli italiani distruggendo i partigiani comunisti è messo sul trono il re Zog II;circa un mese dopo si entra nel Peloponneso greco sotto il fuoco incessante ellenico,intanto rinizia la controffensiva anglo-americana contro la Grecia.
Scoppia la guerra del Vietnam contro i vietcong e l'esercito comunista di Ho Minh Chi ad Hanoi evacuazione francese e occupazione della parte meridionale dagli americani che danno guerra all'ultimo lembo di regime comunista in Asia,Chiang Kai-Shek attua una "rivoluzione culturale" contro oppositori politici e porta la Cina al boom demografico ed economico e continua la sua guerra contro il Giappone per la Corea.
Il 13 dicembre la Repubblica Sovietica Italiana cade all'avanzata anglo-americana su Milano con feroci bombardamenti,Togliatti vestito da soldato russo tenta la fuga verso la Svizzera ma è sorpreso a Dongo e fucilato in solitudine dai partigiani,l'Italia è liberata,si ricongiungono le armate americane e inglesi,mentre gli italiani arrivano nei dintorni di Vienna dove Horthy entra trionfando chiamando a raccolta gli Asburgo è abolito l'Anchluss è restaurato l'Impero d'Austria-Ungheria il nuovo imperatore Carlo II ammira apertamente le politiche parafasciste del regime in vigore che fa riarmare subito la potenza mitteleuropea e la manda alla ricostruzione,con la dichiarazione di guerra alla Germania che non può rivendicare le regioni austriache per forte indebolimento,l'Imperialmacht inizia la liberazione della penisola balcanica prendendo di sorpresa la Serbia di Tito che non si arrende e difende con ogni mezzo Belgrado che cade ai bombardamenti,Broz si toglie la vita insieme ai suoi gerarchi le armate austro-ungariche entrano anche a Bucarest il 3 gennaio del 1945 cacciando l'esercito comunista,Ceaucescu è processato e impiccato da un tribunale speciale,il 10 a Sofia in Bulgaria dove Dimitrov firma la pace incondizionata,giungendo poi a Skopje e circondando l'isolata penisola ellenica abbandonata a se stessa.
Metaxas con una guerra fratricida vorrebbe fermare le avanzate militari da ogni fronte ma ciò è pura utopia,mentre i turchi esiliano in massa gli abitanti greci in Anatolia che vi si erano stanziati con la guerra con dure persecuzioni anche le isole egee sono prese sotto il fuoco americano,Istanbul è conquistata è reincamerata alla Turchia,l'Elas tenta disperati attacchi e trappole ad Atene,mentre la polizia segreta è eliminata,il dittatore tenta un decollo ma le bombe piazzategli lo fanno saltare in aria;contemporaneamente gli austriaci entrano in Grecia a metà febbraio.
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La fine del Deutsche Arbiterei Reich e dell'URSS
Il DAR ovvero il Reich bolscevico è sull'orlo dello sfacelo,di fronte alla spaventosa carenza di uomini ed equipaggiamenti e il sacrificio di intere armate impone la mobilitazione della popolazione civile.
Crollato l'apparato bellico ed economico del paese,comunicazioni stradali interrotte,sinistrati e profughi che fuggono dalla miseria e dalla guerra,la Germania è allo stremo,Kolmann con nuove ondate di V-1 e V-2 ferma il nemico per brevi tempi cosicchè può fuggire in Madagascar nell'isolone-fortezza un gulag immenso e lascia il posto di "presidente del Reich" a Goebbles suo fido ministro e consigliere che dirige le armate ancora per qualche mese prima che le armate dirette da Montgomery ed Eisenhower non penetrino nel territorio tedesco attraversando fiumi,città e campagne diretti alla capitale Berlino,si entra in Turingia,Westfalia,mentre i sovietici si ritirano sempre di più dalla Polonia e dall'Europa orientale per impedire un superamento degli Urali da parte dei nippo-americani divenuti un numero spropositato e incontenibile.
L'Imperialmacht occupa l'Ungheria completamente insieme alla Slovacchia e alla Cechia con le rispettive città principali,entra in Pomerania e Prussia Occidentale anch'esso diretto a Berlino;sbarco inglese a inizi di aprile a Oslo che porta alla liberazione totale della Norvegia,Quisling per mettersi in salvo si rifugia a Stoccolma rifiutando le proposte di armistizio,mentre l'esercito scandinavo butta le armi,la Danimarca ritorna un regno autonomo sotto protezione alleata.
Di Rommel si sono perse le tracce nel deserto dell'Arabia Saudita dopo la cacciata sovietica,ma ecco che in uno sperduto forte in un'oasi i soldati abissini trovano il generale tedesco moribondo e condotto al cospetto del negus d'Etiopia che si pente dei crimini e delle azioni militari commesse e riceverà una speciale grazia,ma non farà mai più ritorno in patria.
Il 25 aprile Goebbles insieme a Donitz si consegnano agli austriaci entrati a Berlino prima degli anglo-americani il Tribunale di Norimberga li condannerà a morte,altri ergastolo senza eccezione;inoltre per ordine del Conducator Horthy sono liberate la Polonia e la Prussia Orientale dalla presenza russa,e posto sotto il rigido comando del governo di Vienna che mette governi satelliti nei territori liberati ed occupati,quelli legittimi e in esilio non potranno fare nulla.
Inizia l'Operazione Barbarossa contro l'Unione Sovietica ridotta alla sola pianura sarmatica della Russia europea,le carestie e inflazioni portano alla volontà di ferro di Stalin che crede ancora in una "vittoria",alcuni dirigenti hanno già preso contatti a sua insaputa.
Il nuovo presidente degli USA Harry Truman ordina il lancio atomico su Minsk provocando centinaia di migliaia di morti e feriti,un'altra bomba è sganciata su Stalingrado che è rasa al suolo,il popolo moscovita chiamato il "popolo più arrabbiato delle Russie" insorge brutalmente sterminando l'apparato comunista russo,e lo stesso Stalin e arso vivo nella Piazza Rossa,Mosca è occupata dagli Alleati anglo-americani,austriaci e giapponesi è il 19 agosto.
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Finisce la Seconda Guerra Mondiale,inizia la Guerra Fredda
A Potsdam si svolge la conferenza che porta all'armistizio totale ed incondizionato della Russia tra Truman,Churchill,Hirohito,De Gaulle dove è sancito il programma di "debolscevizzazione" sul continente europeo,mentre è imprigionato Vidkun Quisling in Svezia,è confermata la scissione dell'Europa e del mondo in due blocchi contrapposti della Guerra Fredda.
L'Austria-Ungheria ritornata un impero del Mitteleuropa cristiano e fascista ha imposto dopo la sua rinascita la sua supremazia su tutti i paesi dell'Europa orientale:
-Polonia sotto Pilsudsky
-Repubblica Nazionalista Tedesca che comprende metà Berlino,corridoio di Danzica fino alla Prussia Orientale e Posnania sotto il governo di Goering
-USSER(Unione degli Stati Slavi Europei Russi) con capitale Mosca diviso da Siberia e Mongolia è una federazione sotto un governo satellite di Vienna,panslavista e fascista
-Serbia che ha unito Macedonia,Montenegro,Bosnia-Erzegovina, è una repubblica slava e sociale
-Romania sotto Antonescu e il re Michele I,molto antisemita e razzista dopo la liberazione dal comunismo
-Bulgaria il freddo re Kirov ha imposto un ghetto in ogni città per gli ebrei
-Albania la dittatura monarchica di Zog II fedele alleata asburgica
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Situazione europea e mondiale:la battaglia monarchico-repubblicana
La Grecia ritornata monarchia costituzionale sotto Paolo II con libere elezioni vede la vittoria delle ali democratiche e si sposta nella zona occidentale e filoamericana insieme alla Turchia che invece rinasce il sistema kemalista che farà perdurare un ereditiero regime autoritario amico sia degli USA che dell'Austria-Ungheria;l'altra Germania sempre devastata si ricostruisce economicamente e posta sotto un governo militare alleato ma sotto la tutela del Patto di Washington firmato il 1 marzo 1946 dai paesi liberati dagli anglo-americani.
In Francia un plebiscito fa proclamare la Quarta Repubblica di cui primo presidente sarà l'eroe di guerra De Gaulle con la vittoria dell'ala dei partiti di destra di Edouard Daladier che forma una coalizione politica con Pierre Laval,inizia la lenta ricostruzione anche in Inghilterra dove in primavera il governo indice un democratico referendum per decidere la forma istituzionale del paese,incredibilmente i voti repubblicani battono per una manciata di voti quelli monarchici,la famiglia reale inglese si ritira in Canada dove assumono la corona del paese mentre il Quebec a maggioranza di popolazione francese con l'appoggio di Parigi si eleva a repubblica indipendente,è proclamata la Repubblica Unita di Gran Bretagna con la riunione con l'Irlanda stremata dalla guerra e dalla lotta partigiana,il Buckingham Palace non è più il centro del potere politico.
In Olanda e Lussemburgo ritornano le rispettive case regnanti,in Belgio invece l'esperienza rexista con Degrelle e la folle politica coloniale della dinastia reale fanno pensare ad un ordinamento repubblicano,ma ciò sarà deciso cinque anni dopo quando l'economia si sarà rialzata.
Nella penisola scandinava in Norvegia ritorna il re Olav IV al trono di Oslo,la vicina Svezia senza più famiglia reale opta per una repubblica federale in cui ingloba la Finlandia incapace di un forte autogoverno.
Nel 1947 un referendum sancisce la vittoria monarchica in Germania dove i Wittelbach si aggiudicano il titolo di regnanti tedeschi beffandosi quasi degli Hollerzollern esiliati nel 1918,il nuovo cancelliere è Adenauer che fa sgomberare dal suolo tedesco l'occupazione militare americana.
Il cancelliere tedesco s'incontrerà con il primo ministro francese Schumann e il nuovo premier italiano Alcide De Gasperi a Stresa dove sarà decisa la nascita della CECA(Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio),il patto sarà firmato nel 1949 tra Francia,Germania e Italia,più tardi vi entreranno Belgio,Olanda,Lussemburgo e Inghilterra.
Il re Vittorio Emanuele III muore di vecchiaia in dicembre,è designato nuovo sovrano il re Umberto II di Savoia che fa iniziare i lavori per una nuova costituzione italiana più moderna e democratica dello Statuto Albertino complice del regime fascista,dunque la monarchia rimane alle redini del potere con le nuove elezioni del 1948 vince la Democrazia Cristiana.
Nel 1951 il referendum in Belgio dà i voti alla repubblica,il re Leopoldo III và in esilio in Portogallo,mentre quest'ultimo paese con la Spagna non accettano i compromessi del Patto di Varsavia proposto dall'Austria-Ungheria nel blocco fascista e si affiancano agli USA che può mettere basi militari nel territorio iberico.
Inizia la decolonizzazione che nel giro di un decennio farà giungere l'indipendenza a tutte le colonie africane ed oltre,un'importanza basilare era data al Madagascar sede del governo di Kolmann e dai suoi gulag,Truman ordina senza preavviso un bombardamento atomico su Antananarivo che rade al suolo la capitale e distrugge l'esercito esiguo della Wehrmacht,avviene uno grosso sbarco di etiopi,kenoti,sudafricani e inglesi che impongono una quarantena all'isola malgascia per il ripopolamento,Reinhold Kolmann è processato per crimini contro l'umanità e fucilato per ordine del Tribunale di Norimberga.
Mentre nello stesso Zaire o Grande Congo il potere è passato all'ex regnate belga Leopoldo III di cui costruisce un impero in pieno Continente Nero cacciando l'occupante tedesco;tutte le colonie francesi sono già indipendenti entro il 1955,anche quelle inglesi che però molte preferiscono rimanere sotto il Commonwealth una federazione britannica per lo scambio di materie prime creato nel 1931 e ratificato nel 1946 è il caso del Sudan,ma anche della Nigeria,Somalia Britannica,Kenya;l'Egitto è completamente autonomo sotto il regno di Faruq I.
E' avviato il Piano Marshall (dal nome del ministro americano che lo propose)dagli USA che nelle zone d'influenza può avviare la ricostruzione economica,sociale e politica nelle zone d'Europa e del mondo spartite tra USA e Patto di Varsavia,la Repubblica Nazionalista Cinese si schiera con il governo di Vienna a cui fa affluire i progetti atomici e militari,grazie a cui l'impero asburgico possiederà la prima bomba nucleare;il resto della Russia non più sotto il controllo di Mosca è d'influenza statunitense insieme al Giappone dove l'imperatore è costituzionale e non ha più prerogative divine anche se continua la sua guerra contro i cinesi per il possedimento anche della Manciuria ma oramai perduta.
Nel 1954 si conclude la guerra del Vietnam con la sconfitta dei vietcong,i sudvietnamiti entrano ad Hanoi,il comunismo è abbattuto,il Laos è unito al nuovo Vietnam filoamericano a Saigon ma è deposto l'imperatore Bao Dai,si ha poi l'invasione della Cambogia dove si era rischiato un golpe comunista di Pol Pot,poi sventato e ucciso senza pietà.
Durante il 1957 un attentato anarchico al Caudillo a Barcellona sembra portare dopo la morte del dittatore alla guerra civile,ma è designato al trono il re Juan Carlos che indice libere elezioni democratiche vinte dai liberali,inizia la distensione,mentre dopo quest'evento in Portogallo il regime salazarista di fa più oppressivo per impedire una sua caduta con l'irrigidimento nei possedimenti africani di Mozambico e Angola.
La guerra asiatica termina ufficialmente l'1 agosto 1959 con la sconfitta nipponica che rinuncia al predominio sulla Manciuria che al posto di riannettersi alla Cina preferisce l'indipendenza sotto la monarchia mancese di Pu Yi oramai non più giovane,mentre il generale MacArthur costringe i giapponesi a ritirarsi anche dalla penisola coreana,dove il sud è controllato dagli USA e il nord dai cinesi,si rischia un conflitto nucleare,ma la situazione di crisi è risolta.
L'Iran ritorna finalmente indipendente dall'occupazione anglo-indo-cinese che aveva diviso in diverse zone Teheran,lo scià Reza Palhavi II torna in patria ansioso del trono,ma il popolo lo ferma e con elezioni la monarchia è la sfavorita,la costituzione uniformata un anno dopo darà all'Iran il nome di Federazione Persiana creando un mercato comune mediorientale,i cinesi si ritirano dal Tibet anche se malvolentieri,il Pakistan ritorna sultanato musulmano autonomo dall'India induista dei Moghul;è confermata l'indipendenza dall'Olanda dell'Indonesia sotto il regime islamista di Sukarno che cede il posto a Suharto sempre più rigido vorrebbe unire alla federazione di Djakarta anche la Malasya e il piccolo regno del Brunei,vi sono rivolte in Australia e Nuova Zelanda per l'impoverimento delle casse delle rispettive colonie per rafforzare il governo britannico.
La politica statunitense di espansionismo e non più isolazionistica porta alla repressione di movimenti democratici centro-sudamericani come quelli socialisti e liberitari portando alla guerriglia sulle Ande il famoso soldato e medico argentino Ernesto Che Guevara contro la Cia e i soldati inviati da Washington.
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Guerra d'Africa
Nel 1962 il 1 ottobre è proclamata ad Algeri l'indipendenza ufficiale dalla Francia dell'Algeria sotto il re-califfo Buhemienne I che mira all'espansione verso il Ciad,Mauritania,Mali e Marocco,le truppe francesi inviate da De Gaulle non riconoscono il nuovo regno del Nordafrica divenuto quasi pericoloso pure per la vicina italiana Libia che potrebbe subire una rivoluzione islamica e proclamare l'indipendenza da Roma.
Il regno d'Algeria diviene l'Impero Maghrebino annettendo la Tunisia e Ciad può dare il via alla creazione dell'Impero Centro Africano sotto Bokassa I fanatico di Napoleone Bonaparte,di cui però il festeggiamento per la nuova entità politica costerà più delle casse dello stato già povero.
L'Africa dunque sembra essere spartita da tre grossi imperi:Maghreb nelle zone nord-occidentali,il Centrafrica dall'omonimo nome,il Grande Zaire nelle zone sud-orientali;l'Etiopia anch'essa impero del Corno africano è proposto di unirsi all'Asse Panafricana stipulata il 19 novembre a Leopoldville;ma Hailè Selassiè rifiuta schierandosi con gli USA,mentre il Patto di Varsavia invia mezzi e uomini a sostenere le rivoluzioni reazionarie.
Il 12 dicembre scoppia la guerra africana,la più grande della storia del Continente Nero l'Asse dunque conquisterà il Marocco,Libia,Egitto,Sudan sotto i maghrebini,i centrafricani attaccheranno Nigeria ed Etiopia,lo Zaire farà suoi l'Angola,Tanzania e Mozambico tentando di ricongiungere le coste dell'Oceano Atlantico a quelle dell'Indiano,il Madagascar già stremato e ripresosi dall'immane dittatura di Kolmann sotto un governo militare interalleato resiste agli esigui bombardamenti.
Tale guerra fa piombare la decolonizzazione in un batter d'occhio,Gran Bretagna,Spagna,Portogallo e Italia dichiarano guerra insieme alla Francia all'Asse Panafricana l'8 gennaio 1963.
Durerà senza debolezze di colpi fino al 29 giugno 1967 che ridurrà in macerie il già povero continente africano,con la naturale sconfitta dell'Asse a Tangeri e a Luanda i numerosi sbarchi apportati in varie zone con l'aiuto dei partigiani "niggers" contro l'autoritarismo dei tre regimi che volevano spartirsi le zone d'influenza promettendo la pace e lo sviluppo ma macchiandosi di crimini come bombe batteriologiche e distruzione di intere città.
Alla Convenzione di Dakar riunitasi un mese dopo l'armistizio,si dichiara sciolto l'Impero Maghrebino,l'Algeria e Tunisia tornano repubbliche indipendenti sotto presidenti filoislamici che fondano la Lega Araba,la Libia ritorna monarchia sotto Idris I dei Senussi abbandonando Roma proclamando l'indipendenza insieme ad Eritrea e Somalia Italiana(questa si riunirà con quella britannica e francese ovvero Gibuti);il Marocco che aveva visto il re Mohammed V parteggiare per le politiche d'imperialismo panafricano è deposto da un golpe militare che instaura un califfato islamico,il Marocco Spagnolo continua a far parte del territorio d'oltremare spagnolo insieme a Rio Oro e Canarie,il Portogallo perde Mozambico ed Angola,ciò renderà ancora più impopolare il regime di Salazar.
In Egitto Nasser proclama la Repubblica Araba Unita ma poi si proclamerà lui stesso monarca-dittatore del socialismo arabo,tenta di annettere il Sudan appena sgomberato dall'Asse ma fallisce,Yemen e Siria chiedono l'annessione all'Impero Arabo Unito cosa che avverrà pochi anni dopo con la repressione sanguinaria del nuovo regime verso cristiani e oppositori.
L'Eritrea è nuova provincia federale dell'Impero Etiopico,mentre Patrice Lubumba proclama nella nuova Brazzaville la Federazione del Congo con la cacciata dell'anziano Leopoldo III,in Centrafrica è proclamata un'effimera repubblica,Bokassa è ucciso dal popolo in rivolta per lo sperpero statalista e militare per guerre inutili e confuse;già si comincia a pensare ad un'Africa unita economicamente e politicamente per affrontare i problemi del Continente Nero,con la costituzione del MEAM(Mercato Economico Africano e Malgascio),ma non entrerà subito in vigore.
In Sudafrica si traggono autonome le repubbliche boere del Trasvaal sotto un apartheid razzista però composto da soli bianchi afrikaans e originari inglesi,le popolazioni tribali si rifugiano nell'appunto stato sudafricano retto dal presidente Nelson Mandela.
Il Commonwealth britannico perde consensi dopo la sconfitta coloniale africana,ha ancora in mano Australia,Nuova Zelanda,Gibilterra,Malta,Tonga,Papuasia,Falkland,Sant'Elena e Ascensione,dunque non più un impero come alla fine del XIX secolo,anche se riceve comunque materie prime,molti di questi territori sono più favorevoli ad una federazione con il Regno del Canada che al governo di Londra.
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Sbarco sulla Luna e crisi planetaria
Il 28 luglio 1969 atterra Neil Armstrong sulla superficie lunare con l'Apollo 11 piantando la bandiera statunitense sul suolo del satellite,il governo di Washington dichiara la vittoria contro il Patto di Varsavia per la corsa spaziale,ma gli astronomi austro-russo-cinesi pianificano lo sbarco sulla Luna un anno dopo che avviene con successo,sono stabilite due nuove basi rivali all'estremità dei poli,sembra stia per scoppiare una guerra nucleare interpleanetaria,la questione è risolta con il Patto Interlunare del 1971 nella base austriaca di Francesco Giuseppe.
Mentre il nuovo pontefice vaticano è acclamato con il nome di Giovanni Paolo I succeduto a Giovanni XXIII il Papa Buono,avvengono nuovi eventi sulla Terra.
In Portogallo la rivoluzione dei "garofani" spinge alla democratizzazione la dittatura fascista fino alla sua scomparsa con l'instaurazione della democrazia parlamentare;crisi bulgara,la monarchia vorrebbe staccarsi dal Patto di Varsavia,i carri armati austriaci occupano Sofia e depongono Boris IV proclamando la repubblica slava bulgara cacciando i reali per mantenere il paese sotto il controllo del patto.
Nel 1972 il nuovo leader italiano sarà Aldo Moro con la compartecipazione di Berlinguer e di Saragat che rivoluzionano la politica italiana con l'appoggio del sovrano Umberto II.
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La monarchia "socialista" in Grecia
Nel 1967 aveva conquistato ad Atene Markos ex direttore dei bolscevichi greci alleati di Metaxas durante la guerra,benchè anziano riesce ad ottenere l'abrogazione della legge di divieto che non permetteva la riformazione del partito comunista,e alle elezioni municipali ottiene una buona maggioranza con intense propagande che fanno leva sugli ampi strati della popolazione più povera.
Si comincia a parlare di una seconda imminente caduta della monarchia,ma il nuovo re Costantino II è ben visto da Markos che lo conserva come "oggetto" rappresentativo ellenico per indicare un'unità nazionale.
La dittatura ritorna sulla penisola ellenica minacciando la democrazia instauratasi nel dopoguerra e la stabilità interna ed esterna,alcuni reduci della lotta partigiana anticomunista propongono di riprendere le armi contro Atene e i governativi,ma Markos usa l'esercito e le reprime senza sosta.
Verso il 1973 cade tale regime chiamato "dei Colonnelli Rossi" cade con moti e scioperi,ritorna in patria il premier liberale Papandreu che acclamato dal popolo greco indice libere elezioni abbattendo il regime socialisteggiante condannando a morte Markos per altri crimini compiuti in questi brevi sei anni di dittatura;ma la pena sarà commutata in ergastolo,il re Costantino II lo si vorrebbe deporre ma rimane sul trono cancellando i precedenti patti e ritornando alla fede democratica;il paese entra nella CEE accompagnata dal Portogallo e Danimarca.
Nel 1978 sale in Vaticano un nuovo papa: Giovanni Paolo II, Karol Wojtyla.
Un anno dopo invece in Iran con una rivolta lo scià di Persia Reza Palhavi è esiliato dal paese,l'ayatollah Khomeini rientrato dal suo esilio da Parigi proclama la repubblica islamica con un regime integralista musulmano che chiude le frontiere e cancella ogni presenza di globalizzazione nel paese,la nuova costituzione nazionale è il Corano.
Nel 1981 invece un tentativo golpista positivo riesce a Madrid dove degli ex franchisti prendono il potere con l'appoggio di Juan Carlos instaurando un regime fascista,l'esercito occupa le strade della capitale,di Valencia,Malaga e Barcellona;il paese si affianca al Patto di Varsavia,una nuova crisi avviene nei confronti degli Stati Uniti che vedono presunti attacchi terroristici alle loro basi della penisola iberica e fanno affluire nel vicino Portogallo truppe americane per mantenere la democrazia.
Creazione il 9 maggio1983 della Federazione Franco-Britannica che adotta una nuova moneta comune che sostituisce la sterlina e il franco chiamata: Lillero Federale che fa da contraltare alla nascente Comunità Europea a Maastricht;ed unisce l'Union Français al Commonwealth come scambi economici e valutari,ma i rispettivi governi rimangono a Parigi e a Londra indebolitisi negli ultimi decenni.
Muore in Italia il re Umberto II, con un grande funerale viene commemorato da tutto il Bel Paese,gli succede con un plebiscito Amedeo II del ramo degli Aosta,il figlio Vittorio Emanuele IV è mandato in esilio dopo l'incidente di Cavallò in Corsica cinque anni prima.
Avvengono le prime crisi internazionali con la firma di disaccordo tra la stessa Gran Bretagna e l'Argentina per le Falkland,il premier inglese Margaret Thatcher usa la politica di ferro contro gli argentini che vogliono riprendersi le piccole isole,la guerra si conclude a sfavore di Buenos Aires e l'arcipelago rimane sotto il governo britannico.
Il presidente argentino Videla abolisce la repubblica e si autoproclama "re degli argentini" e con successive proteste nel 1986 indice una libera monarchia parlamentare che farà continuare tale istituzione anche dopo la sua abdicazione per i suoi figli.
Nel 1988 la crisi nel blocco di Varsavia è insostenibile,mentre nella Repubblica Nazionalista Tedesca le proteste e gli scioperi sono frequenti,si costituiscono libere associazioni di intellettuali democratici contro ogni forma di dittatura,a Berlino cade il Muro che divideva la città ideologicamente tra democrazia liberale e fascismo autoritario,ma le due Germanie non sono riunite per opposizione dell'impero asburgico che invia i carro armati che fanno breccia nella capitale tedesca e opprimendo i manifestanti pacifisti.
Il presidente degli USA Ronald Reagan sebbene simpatizzi per il corporativismo austro-ungarico è fervente militarista e adopera nuove opere di bellicizzazione dell'America.
Già in Romania e Serbia i governi rispettivi si sono arresi alla volontà popolare,l'Esercito del Patto non può essere in momenti diversi in varie nazioni e piano piano in poco di due anni,il blocco fascista dell'Europa orientale crolla.
L'Impero d'Austria nel 1990 assume una costituzione democratica e moderna,concedendo l'indipendenza alla Repubblica Ceca e autonomia alla regione slovacca il nuovo imperatore è Carlo III d'Asburgo;l'USSER cessa di esistere con l'entrata della scena politica russa di Boris Eltsin che reprime le manifestazioni di dissenso per il suo governo sostenuto da mafie locali e dirigenti politici corrotti,le due Russie sono in parte riunificate,l'esercito americano ritorna in patria da Siberia e Mongolia.
In Polonia Solidarnosc' di Lech Walesa in un primo momento a favore del regime si dimostra ostile e riesce ad ottenere l'elezione come capo di governo lo stesso Walesa che guida i polacchi verso la distensione totale.
Finisce così la Guerra Fredda,anche se a Pechino si vuole un regime democratico,i dirigenti nazionalisti rifiutano ogni proposta e muovono i soldati nei nuovi stati centroasiatici come Kazakistan e Uzbekistan ma anche Kirghisia dove la vecchia presenza panslavista austro-russa è estinta e sono instaurati governi filocinesi.
Nel 1992 si pensava alla riunificazione degli stati tedeschi,con un referendum è bocciata la proposta del parlamento di Berlino che però deve cedere alla Repubblica Federale Tedesca(ex nazionalista) la capitale,il re Otto I di Wittelbach assume il governo provvisorio a Francoforte,anche se la prima aderirà alla CEE,la seconda rimarrà con una ferrea politica protezionista ed euroscettica.
In Spagna la caduta del blocco orientale suscita fervore incolmabile,il regime militare cade con manifestazioni universitari in tutto il paese,il 3 dicembre cade il regime;un anno dopo dato il comportamento del re ad aver permesso il ritorno di una dittatura è indetto un referendum che per un pugno di voti dà la vittoria ai repubblicani;Juan Carlos parte,mentre il partito autonomista catalano ottiene la costituzione del nuovo Regno di Catalogna sotto Felipe IV;è proclamata la Terza Repubblica Spagnola,e con le consecutive elezioni presidente Aznar e primo ministro Gonzales.
Scoppia la Guerra del Golfo ma nel 1995 a causa di pesanti crisi tra l'Iran islamico e la Repubblica Nazionalista Cinese,l'India tenta di fare da paese mediatore,ma la guerra arriva lo stesso,pensando che stia per iniziare una guerra mondiale in realtà Pechino e Teheran contano sulla fanteria e i nuovi carro armati,il fronte è lungo centinaia di chilometri tra Afganistan,Pakistan e Tibet,mentre il primo cade in mano ad un regime talebano che caccia il re Al Zahir da Kabul,il secondo è diviso tra aspre lotte civili tra filocinesi e filoiraniani,Islamabad e Karachi sono due città sotto continuo attacco e in parte distrutte,i mujaddin musulmani contro i monaci buddhisti si scontrano con ferocia brutale che lascia pensare a scontro tra fondamentalismi.
Termina due anni dopo nel 1997 con la vittoria di ambo le parti,l'Iran mantiene il potere in Afghanistan e perseguita chi è sospetto di occidentalismo o religione straniera,mentre il Pakistan ritorna un sultanato autonomo e comincia la ricostruzione,l'ONU concede al Tibet la totale indipendenza dalla Cina che pensa a mantenere i suoi satelliti centro-asiatici;in Iraq il fallito golpe militare di Saddam Hussein che mirava a fare del paese una superpotenza regionale fallisce miseramente,il dittatore è decapitato,ciò susciterà parecchia indignazione.
Israele firma un accordo bilaterale per mantenersi a discapito del vicino Iran che si fa sempre più minaccioso con l'associazione terrorista Al Qaeda (La Base) guidata da Osama Bin Laden.
La riunione europea del 1998 sancisce la creazione dell'Euro come moneta comune;entrata nella CEE di Svezia,Finlandia e Spagna.
Anno 2000: con un compromesso l'Islanda stremata da una crisi economica senza precedenti entra nella Federazione Franco-Britannica insieme alla Norvegia.
Attentato l'11 settembre del 2001 a New York alle Torri Gemelle ciò provoca migliaia di morti e un'immane distruzione nel centro di Manhattan,il governo di Bush Junior abbatte il regime dei talebani in Afghanistan seguito dall'ONU a riportare pace e ordine.
Dal 12 febbraio 2002 entra in vigore nei paesi aderenti alla CEE l'Euro che sostituisce le vecchie valute nazionali,la Svizzera rimane con il suo tradizionale franco,mentre l'Austria-Ungheria rifiuta ogni compromesso per sostituire il vecchissimo fiorino.
Nel novembre 2003 a Cuba Ernesto Che Guevara muore di vecchiaia dopo aver visto la democrazia consolidarsi sull'isola e firmando anni or sono un protocollo di neutralità insieme ad Egitto,Indonesia e Svizzera.
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Il Regno d'Italia nel XXI secolo
In Italia governa dal 2001 Romano Prodi che ha sconfitto Silvio Berlusconi che tra l'altro convinto repubblicano si pensava che con un'azione sovversiva volesse deporre il re Amedeo d'Aosta.
Il sovrano esercita un potere ben maggiore,oltre ad essere capo di stato per diritto di nascita ed ereditario comanda le forze armate nazionali,ha ritirato dall'Iraq i soldati italiani per impedire un collasso politico tra i due paesi.
Alcuni partiti quello Repubblicano rifiutano ogni compromesso con la monarchia,mentre il vecchio Partito Comunista Italiano ancora in vita ripudia gli ideali stalinisti e si modernizza e accetta l'ideale monarchico.
Nel 2006 nuove elezioni politiche danno la vittoria a Daniela Santanchè de La Destra che ha l'appoggio esterno dell'UDC, e di Forza
Nuova, che resistono alle crisi del 2008.
Mentre negli Stati Uniti ha la vittoria Obama che governa con i democratici sostituendo i repubblicani di Bush.
Se volete fornirmi suggerimenti o commenti, scrivetemi a questo indirizzo.
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Generalissimus poi ha tradotto per noi questa discussione:
Oggi parleremo di quello che alcuni considerano una delle ucronie più famose: ovviamente sto parlando del tropo “niente Hitler”.
Cosa intendi per “niente
Hitler”?
Per “niente Hitler” si intende il tropo della storia alternativa in cui
Adolf Hitler, il dittatore Nazista della Germania della Seconda Guerra Mondiale,
o non arriva al potere o muore in un’età molto giovane.
Gli ucronisti che di solito usano questo tropo di norma cercano di creare un
mondo migliore, rimuovendo Hitler dalla storia.
Beh… Dai. Il mondo sarebbe
un posto migliore senza Hitler.
Ascoltate, non perdono quello che hanno fatto Hitler o i Nazisti, ma
sbarazzarsi semplicemente di un megalomane dalla storia non creerà
necessariamente un mondo migliore.
Come mai?
Beh, molti storici credono che la storia venga decisa da forze intangibili
come l’economia piuttosto che dalle scelte individuali umane, e affermano che
anche senza Hitler una Germania che ha perso la Prima Guerra Mondiale e in
sofferenza a causa della Grande Depressione avrebbe comunque tutti gli
ingredienti che permetteranno l’ascesa di un “Hitler”, perciò la storia si
dipanerà allo stesso modo anche se cambiamo i nomi.
Oh, andiamo! Niente Hitler
significa niente Seconda Guerra Mondiale e Olocausto. Fine della storia.
Benissimo! Presumiamo che niente Hitler voglia dire niente Seconda Guerra
Mondiale e niente Olocausto.
OK, ma questo comunque non garantisce un mondo migliore.
Davvero?
Sì! Indovinate un po’? Non è stato Hitler ad inventare l’antisemitismo!
L’Europa ne era piena anche prima che arrivasse al potere, e infatti, se volete
un esempio di democrazia occidentale che perseguita gli Ebrei date un’occhiata
all’Affare Dreyfus, in Francia.
Per di più, per quanto sia stato brutto l’Olocausto, gli orrori dei quali fu
testimone la gente le fece abbracciare l’idea dei diritti umani, e senza diritti
umani non avremmo avuto eventi come la decolonizzazione o il movimento americano
per i diritti civili.
Come tutto il male avvenuto durante la nostra storia, esso ha portato a qualche
buon cambiamento, e se iniziamo a cambiare cose di questo tipo rischiamo di
rimuovere questi eventi dalla storia e lasciarci con un mondo meno avanzato dal
punto di vista sociale rispetto ad oggi.
Questo è un modo tetro di
guardare al presente…
Io trovo che in diversi modi la storia umana sia una somma di tutto il bene
e il male che ci è accaduto e che abbiamo fatto.
Se si cerca di cambiare la storia, se si cerca di togliere del male, si rischia
di creare un presente peggiore di quello che conosciamo, anche se ammetto che
potrei facilmente sbagliarmi riguardo alle previsioni che ho fatto prima.
Detto questo, gli ucronisti devono stare attenti a cosa cambiano, devono
accettare quello che è probabile che accada e non ignorarlo per fare in modo che
accada quello che vogliono.
Perciò è un tropo o un
cliché?
Assolutamente un cliché.
Il tropo niente Hitler è stato esplorato così tante volte da così tanti
scrittori professionisti e fan che sta davvero invecchiando.
Sul gruppo di storia alternativa che amministro, almeno una volta al mese
compare un nuovo membro e chiede “e se Hitler non fosse mai nato?” o “e se non
fosse mai entrato in politica?” come se fosse la domanda più profonda mai fatta
prima.
Lo ripeto, smettete di farla, è stata fatta e rifatta da diverse persone in
diversi media, personalmente vorrei vedere piuttosto storie di persone famose o
famigerate che vivono più a lungo.
E se qualcuno che avesse già avuto il potere lo mantenesse un po’ più a lungo? E
se facesse le cose in modo diverso? Come cambierebbe il mondo? Mi piacerebbe
vedere piuttosto storie come queste, e penso che ci siano molte persone
d’accordo con me.
Pensieri finali?
Lasciatemelo ripetere, non perdono quello che hanno fatto Hitler o i
Nazisti, se venissi catapultato indietro nel tempo negli anni ’30 o prima forse
proverei a fermarli e/o perlomeno a provare a salvare quante più vite possibile.
Forse sembrerò un bastardo senza cuore quando sono qui seduto alla mia scrivania
a pontificare sulla storia alternativa, ma in realtà mi importa della vita umana
come a voi ragazzi.
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Altre ucronie tradotta per noi da Generalissimus:
E se il Kaiser tornasse sul trono?
Il Kaiser Guglielmo II è
stata una figura molto dibattuta negli anni.
Per alcuni il Kaiser fu un leader ambizioso ma incompreso che è stato ostacolato
dall’establishment europeo ostile, per altri il Kaiser fu un politico brusco,
instabile e inetto che riuscì ad inasprire le relazioni persino con i suoi
parenti monarchi, preparando alla fine il palcoscenico per la Prima Guerra
Mondiale.
Nato dalla Principessa Vittoria di Sassonia-Coburgo-Gotha e da Federico III di
Germania, Guglielmo fin dall’inizio dovette avere a che fare con la sfortuna,
perché una complicazione col suo parto portò alla paralisi di una delle sue
braccia, una disabilità che si portò dietro per il resto della sua vita, e che
si dice lo avesse lasciato rancoroso nei confronti dell’Inghilterra, perché fu
un medico inglese a farlo nascere, un medico che aveva inviato la sua nonna
inglese, la Regina Vittoria.
In seguito, il fallimento dei dottori inglesi nel salvare la vita di suo padre
riaffermò il suo rancore, dato che procedette ad una tirata su come gli Inglesi
non gli avevano causato altro che dolore.
Guglielmo si dimostrò un giovane intelligente e tattico durante tutta la sua
istruzione, ma aveva la tendenza a scatti emotivi e aggressività verso gli
altri, una cosa che sia suo padre che suo nonno speravano di dirigere in uno
spirito guerriero attraverso la disciplina e il servizio militare, che Guglielmo
intraprese molto rapidamente.
Guglielmo, però, perse sia suo padre che suo nonno nello stesso anno, e si
ritrovò affidato il ruolo di Kaiser in un momento in cui egli stesso si
considerava impreparato per il ruolo.
A peggiorare le cose, Guglielmo era costantemente sballottato tra l’influenza di
suo padre e quella di Otto von Bismarck, che cercavano di allevare il giovane
Guglielmo perché portasse avanti il loro lavoro, o direttamente o attraverso dei
propri incaricati, ma quando Guglielmo ascese al trono lui e von Bismarck erano
ai ferri corti.
Von Bismarck aveva poco rispetto per Guglielmo, che considerava emotivamente
volatile e facilmente manipolabile, riconoscendo che questo aspetto di Guglielmo
non era maturato con gli anni, e che alla fine avrebbe segnato la sua caduta.
Negli anni che portarono alla Grande Guerra, la Germania si ritrovò in regolari
dispute con la Russia, la Francia e il Regno Unito per questioni sia grandi che
piccole, nonostante sia i monarchi del Regno Unito che delal Russia fossero
cugini di Guglielmo.
Le opportunità di pace e riconciliazione furono ripetutamente mal gestite e
perse, spesso direttamente dallo stesso Guglielmo, e non sorprende che queste
azioni gli procurarono una grande popolarità, anche nel suo impero.
È un dato di fatto che il lascito del Kaiser è stato così macchiato agli occhi
di qualcuno che è stato suggerito che in realtà altri abbiano agito per conto
suo in diverse azioni attribuite a lui, sia positive che negative, una cosa che
potrebbe non essere molto irrealistica quando consideriamo il ruolo di Kaiser
ombra che ebbe Guglielmo durante la Grande Guerra, dove dei poteri di governo di
fatto vennero investiti i militari, col Kaiser che mantenne solo il potere di
nomina politica.
Entro il 1918 Guglielmo perse il sostegno politico di gran parte della Germania,
i suoi pochi sostenitori erano i Prussiani, che lo riconoscevano ancora come
loro re, ma non più come imperatore del popolo tedesco.
Quando la guerra fu persa, Guglielmo tentò di cedere la corona di imperatore e
mantenere quella di Prussia, ma scoprì che le due erano legate
costituzionalmente e non si poteva separare l’una dall’altra; perciò, Guglielmo
abdicò e andò in esilio in Olanda, permettendo alla Germania di finire sotto il
governo della Repubblica di Weimar.
Eppure, nonostante le follie del Kaiser e la sua perdita di popolarità, in
Germania c’era ancora un desiderio di monarchia e perfino di restaurazione
diretta del Kaiser, ancora una volta soprattutto da parte della popolazione
prussiana.
Il ruolo del Kaiser era connesso ai concetti sia di unità del popolo tedesco che
di salvaguardia della fede nazionale, che senza il Kaiser o qualche altra grande
forza unificatrice sembravano a rischio di collasso.
Come risposta, il periodo postbellico vide la creazione di numerosi partiti
monarchici e restaurazionisti, che miravano al ritorno del Kaiser o di uno dei
suoi figli sul trono.
Questi partiti spesso si opponevano anche al Trattato di Versailles e volevano
riconquistare le terre perdute e i possedimenti coloniali, ricostruendo al
contempo le forze armate della nazione per reclamare ancora una volta il suo
posto come grande potenza d’Europa, facendo questo come mezzo per ripristinare
l’orgoglio e la dignità tedesche perse nella Grande Guerra.
Questi partiti esistevano in costante opposizione all’establishment di Weimar,
in molti casi volevano eliminare del tutto il sistema e installare un ordine
autoritario, se necessario anche sotto il presidente invece del Kaiser, fin
quando c’era una singola forza che poteva mantenere l’autorità senza l’avanti e
indietro di una litigiosa democrazia.
Questi partiti alla fine ottennero grande trazione a metà degli anni ’20, ma
presto si ritrovarono messi in ombra dal Partito Nazionalsocialista Tedesco dei
Lavoratori in rapida espansione, che assimilò gran parte della loro base di
sostegno e addirittura attirò membri dei partiti monarchici.
Presto il movimento monarchico si rimpicciolì, non facendo che alimentare questo
nuovo partito che stava rapidamente prendendo il suo posto, e che alla fine lo
bandì o lo assimilò in seguito al Decreto dei Pieni Poteri del 1933.
Quello che rimase fu l’esiliato Kaiser Guglielmo II, che fino alla sua morte
sperò invano che la monarchia sarebbe stata restaurata, rifiutandosi persino di
essere seppellito in suolo tedesco fino a quando un membro del suo casato non
avesse di nuovo indossato la corona.
Oggi la Germania è ovviamente una repubblica parlamentare, anche se esistono
ancora degli eredi al trono, così come piccoli movimenti a favore di un monarca
restaurato, anche se solo come figura di rappresentanza o celebrità reale, una
traccia persistente e nostalgica del passato che la Germania si è lasciata alle
spalle.
Ma se questo cambiasse? E se i monarchici tedeschi sostituissero i Nazisti come
nuovo partito guida della Germania e restaurassero sul trono un membro del
casato di Guglielmo? Il movimento che nella nostra TL ci arrivò più vicino fu il
Partito Popolare Nazionale Tedesco, una grande alleanza di elementi
conservatori, monarchici e Völkisch che, come detto prima, voleva restaurare la
monarchia, stracciare il Trattato di Versailles e reclamare tutti i territori
persi dall’impero.
Anche se lo stesso Guglielmo II non era un candidato popolare per il rinnovato
trono, c’era una buona dose di ottimismo riguardo a suo figlio, il Principe
Ereditario Guglielmo III, un avido sostenitore dell’espansionismo tedesco e
critico del governo di Weimar, che aveva sperato egli stesso di candidarsi a
presidente contro l’incombente von Hindenburg, ma fu scoraggiato dal farlo da
suo padre.
In questa TL alternativa le cose cambiano: Guglielmo III, in cooperazione con i
monarchici, riesce a costruirsi un livello di sostegno schiacciante, pari a
quello dei Nazisti della nostra TL, e dopo la vittoria revisiona la costituzione
e ristruttura lo stato tedesco in un impero.
Come presidente, o adesso Kaiser, Guglielmo avrà il potere di licenziare e
nominare cancellieri capaci di eseguire la sua volontà senza l’approvazione del
Reichstag, così come di sospendere le libertà secondo l’Articolo 48,
utilizzandolo per eliminare gli oppositori più importanti e alla fine promulgare
leggi parallele all’Editto dei Pieni Poteri e stabilire la leadership perpetua
del Kaiser.
Ora, nonostante la leadership diversa, questa Germania in realtà avrà molto in
comune con quella del nostro mondo: come i Nazisti, il Partito Popolare
Nazionale Tedesco, tra le altre cose, poneva molta enfasi sul Volk tedesco, e
immaginava la creazione di un impero pangermanico che comprendeva molti
territori orientali, ma, diversamente dal nostro mondo, il prestigio del Kaiser
tedesco aggiungerà un livello maggiore di potenza diplomatica ai negoziati, il
che potrebbe essere un buon sostituto del bisogno di un’azione militare.
Beh, in questo mondo alternativo potremmo vedere la creazione di un’unione più
labile con l’Austria sulla base del mantenimento dell’ordine in quello che sarà
un periodo sempre più turbolento per lo stato, a condizione che il Cattolicesimo
austriaco venga protetto dalla cultura dominante Protestante prussiana.
C’è anche la possibilità che le generazioni austriache più giovani, tra le quali
il Movimento Völkisch era popolare, possano negli anni seguenti vedersi alla
pari con i Protestanti del nord e creare una più unita fede Cristiana tedesca,
una cosa simile a quello che Heinrich Himmler tentò di fare con la sua dottrina
neopagana per le SS.
Anche le relazioni con la Turchia verranno incentivate, perché la famiglia del
Kaiser aveva mantenuto la popolarità fra i Turchi e sarà un alleato più
invitante di Hitler, inoltre ovviamente entreranno nella discussione anche le
relazioni Tedesco-Polacche.
La Germania sarà chiarissima sulla rivendicazione del territorio di Danzica, che
nella nostra TL è stato acquisito dalla Polonia, separando lo stato tedesco
dalla Prussia Orientale.
Nella nostra TL ci furono diversi tentativi di ricomprare quel territorio dalla
Polonia, così come di chiedere un referendum sulla riunificazione da parte degli
abitanti all’epoca tedeschi della regione.
La Polonia però rifiutò, incitando la Germania a invadere, ma prima di questo la
Germania aveva tentato di stabilire con la Polonia un’alleanza per la mutua
sicurezza contro i Sovietici, che la Polonia rifiutò in favore di due patti di
non aggressione con l’Unione Sovietica e la Germania, e sappiamo tutti come
andarono.
Un fattore che contribuì ai negoziati fu che i Polacchi non percepivano Hitler
come una minaccia tanto diretta quanto i Sovietici, dopotutto lui non era un
imperialista tedesco, era austriaco, ma con un Prussiano al comando della
Germania la Polonia sarà molto più a rischio e potrebbe essere più disposta a
fare compromessi per far durare la pace in occidente, così da concentrarsi
invece sull’oriente e sul progetto del Prometeismo, un obiettivo condiviso col
Kaiser tedesco per indebolire la Russia, adesso Unione Sovietica,
balcanizzandola in una serie di repubbliche etniche.
Per la Polonia l’espansione verso ovest dipendeva interamente dai desideri
dell’Intesa e da quanto questa voleva “spremere la Germania”, ma in un mondo
dove c’è il ritorno dell’Impero Tedesco i Polacchi dovranno invece posare il
loro sguardo verso est, unendosi alla Germania, alla Turchia, agli Stati Baltici
e alla Finlandia in un Patto Anticomintern alternativo concentrato sull’impedire
la diffusione del Comunismo nei propri paesi.
Dato che il Kaiser e il suo partito saranno meno disposti a negoziare con i
Sovietici, questi, senza i termini del Patto Molotov-Ribbentrop, andranno in
massima allerta e procederanno a militarizzarsi rapidamente contro quella che
sarà percepita come una forza d’invasione.
I Polacchi, sempre sospettosi dei Tedeschi, creeranno una propria alleanza con
Romania, Ungheria e Cecoslovacchia in caso di tradimento tedesco, il tutto
costruendo al contempo legami più stretti con Finlandia, Estonia e Lettonia,
anch’esse sospettose del dominio tedesco, con solo la Lituania che sarà un
alleato tedesco, per paura che la Polonia possa tentare un’annessione diretta
nel caso scoppi la guerra.
La nuova monarchia tedesca non avrà carenza di nemici vicino alla propria
patria, soprattutto Comunisti, repubblicani e resti di elementi Nazisti.
Considerato ciò, in questo mondo alternativo i monarchici otterranno la
maggioranza del tradizionale sostegno al movimento Nazista, mentre quello che ne
rimarrà sarà meno simile a quello che abbiamo visto nella nostra TL e più simile
allo Strasserismo, che poneva maggiore enfasi sulle politiche anticapitaliste,
anche se è improbabile che gli Strasseristi intraprendano azioni militari,
considerato che il Partito Popolare Nazionale Tedesco condivideva almeno alcuni
obbiettivi con loro.
Se però i Sovietici rimarranno coinvolti, gli Strasseristi potrebbero diventare
una potente risorsa contro il Kaiser, un po’ come Lenin e i Bolscevichi vennero
utilizzati contro lo Zar Nicola II.
La Francia a questo punto starà subendo la propria serie di tumulti, proprio
come in Spagna anni prima.
Le condizioni economiche saranno difficili, il governo sta diventando sempre più
inefficace, e le divisioni tra una sinistra più importante e un blocco di destra
stanno crescendo rapidamente, in particolare sotto le bandiere del Fronte
Popolare e del Partito Popolare Francese.
Spesso ho detto che, se non fosse stato per lo scoppio della Seconda Guerra
Mondiale e la conquista immediata della Francia da parte della Germania, i
Francesi avrebbero visto la propria guerra civile nei mesi o anni seguenti.
In questa TL alternativa senza l’invasione tedesca della Polonia la Francia
finisce preda di questo conflitto civile, vedendo importanti interventi di
Italiani, Spagnoli, Sovietici e Inglesi, che hanno tutti interesse ad impedire
l’ascesa della fazione a loro opposta.
La Germania coglierà quest’occasione, utilizzando il caos del conflitto francese
per reclamare il suo ex possedimento coloniale del Camerun, e il Giappone farà
lo stesso liberando l’Indocina dall’occupazione francese.
In Francia, come è avvenuto in Spagna, prenderà piede un governo nazionalista
ansioso di svilupparsi e allinearsi con le altre nazioni che la pensano alla
stessa maniera, che formeranno l’Alleanza Latina, una comunità di cooperazione
economica, un movimento promosso soprattutto da Mussolini come mezzo per
asserire l’autonomia latina e l’autosufficienza da Gran Bretagna, Germania e
Sovietici.
L’alleanza si estenderà a Grecia e Portogallo, che vedranno dei loro governi
nazionalisti salire al potere, ma saranno meno inclini ad allinearsi con
l’Italia.
In quel momento il Giappone organizzerà delle travolgenti campagne in Cina
settentrionale e farà innervosire i Sovietici occupando la Mongolia.
L’invasione giapponese delle Filippine e la crescente aggressività nel Pacifico
attireranno presto l’intervento statunitense contro l’isola impero.
I Sovietici, ora sufficientemente preparati e sospettosi di un attacco
coordinato sia dei Giapponesi che dei Tedeschi, lanceranno un attacco preventivo
contro gli Stati Baltici e tenteranno un’invasione della Polonia, respinta dal
sostegno tedesco e aiutata dalla resistenza ucraina.
L’alleanza del Międzymorze diventerà uno scudo di filo spinato per la Germania,
che capirà che la sopravvivenza polacca sarà essenziale per la sicurezza
tedesca, dando il suo aiuto e quello dell’alleata Turchia per riparare al danno
fatto mandando Lenin in Russia anni prima.
Mentre il fronte occidentale sovietico vedrà perdite significative nelle regioni
di Ucraina e Bielorussia, i Sovietici e gli Statunitensi saranno quasi riusciti
a convergere sul Giappone.
Le forze del Turkestan e Comuniste cinesi in questa TL creeranno delle
roccaforti nel sudovest della Cina.
Il conflitto terminerà con la conquista del Giappone in oriente e uno stallo con
la Polonia a occidente.
Verranno fatte delle concessioni per quanto riguarda i territori catturati,
rendendo la Polonia, l’Ucraina e gli Stati Baltici un grande stato cuscinetto
che renderanno la Germania sicura dall’espansione sovietica, anche se essi
stessi adesso si sentiranno fiduciosi delle loro capacità di scoraggiare
l’aggressione russa e tedesca.
Grandi porzioni di territorio cinese si ritroveranno annesse nelle repubbliche
sovietiche del Turkestan e della Mongolia.
La Repubblica Popolare Cinese rimarrà ufficialmente indipendente come stato
cuscinetto fra la Repubblica di Cina e l’Unione Sovietica.
Gli Stati Uniti stazioneranno truppe in Corea e Manciuria per renderle sicure
dai Sovietici, mentre il Giappone rimarrà sotto occupazione congiunta.
I Tedeschi si ritroveranno ostracizzati dai loro vicini latini e del
Międzymorze, che per quello che conta non dipendono più dall’amicizia con la
Germania o l’Inghilterra, e a loro volta lasceranno che le due monarchie trovino
un alleato l’una nell’altra, competendo col blocco latino, il Międzymorze e i
Sovietici per le varie rivendicazioni e alleanze mentre si instaurerà un nuovo
equilibrio del potere.
Nel 1938 una guerra tra la
Germania e la Cecoslovacchia sembrava inevitabile.
Nei mesi passati la Cecoslovacchia era stata avvolta dal caos mentre i Tedeschi
che vivevano nei Sudeti chiedevano uguaglianza, autonomia e riconoscimento
all’interno dello stato cecoslovacco.
Il nuovo regime in Germania colse opportunisticamente questo momento nella
speranza di poter ottenere questo territorio, se non l’intera nazione.
Questa crisi mandò in panico l’occidente.
Il primo ministro inglese Neville Chamberlain, presto raggiunto dal presidente
francese Daladier, accettò le richieste tedesche ancora prima che si svolgesse
la Conferenza di Monaco, ma vedendo quanto velocemente l’occidente aveva ceduto
alle sue richieste, i Tedeschi aumentarono la pressione, facendo aggravare la
crisi.
Questo risultò nella conferenza di quattro potenze a Monaco che vide i Tedeschi
tornare alle loro rivendicazioni originarie, ottenendo i Sudeti, ma le cose
sarebbero potute andare in maniera molto diversa.
In Germania si stava preparando una cospirazione nota oggi come Cospirazione
Oster, da Hans Oster, la sua figura guida.
Il piano era piuttosto semplice: dato che il dittatore stava portando la nazione
verso una guerra impossibile da vincere, i cospiratori avrebbero marciato contro
la cancelleria del reich, dalla quale lavorava il dittatore.
Si era pianificato di uccidere il dittatore, ma da qui in poi ai cospiratori
mancava un vero piano, presumibilmente speravano di ritornare perlomeno alla
pace, anche se forse avevano l’ambizione di abbattere completamente il governo.
Ma perché i cospiratori avrebbero fatto questo? Beh, erano tutte figure
all’interno della Wehrmacht, l’esercito tedesco.
Prima della Prima Guerra Mondiale le forze armate tedesche erano dominate dalle
élite, e nonostante la sconfitta in guerra esse erano rimaste al loro posto.
Questi militari erano nazionalisti, e credevano che il Trattato di Versailles
dovesse essere ribaltato, ma pensavano che l’attuale governo ultranazionalista
stesse portando la Germania verso una catastrofe nazionale.
Temevano gli effetti sul lungo termine degli sforzi di rimilitarizzazione
alimentati dal debito, che sicuramente avrebbero mandato in bancarotta lo stato.
La cosa più urgente, però, era il loro disaccordo con l’apparente obbiettivo del
governo di assicurarsi una guerra con l’occidente nel 1938, considerando
probabile che in un modo o in un altro avrebbe portato ad una sconfitta; perciò,
per salvare la Germania decisero che il dittatore se ne doveva andare.
Nella nostra TL la cospirazione praticamente scomparve dopo la Conferenza di
Monaco.
Con l’occidente che apparve così debole gli ultranazionalisti ottennero una
quasi completa fiducia che le seguenti conquiste dei resti della Cecoslovacchia
non fecero che incrementare.
Quando la Germania invase la Polonia un anno dopo la cospirazione non c’era più,
perché adesso la maggioranza aveva fiducia nella direzione che gli
ultranazionalisti aveva fatto prendere alla nazione, ma è importante non farci
trasportare.
La cospirazione non era grossa, nel 1938 contava una manciata di ufficiali con
un piano disperato e incompleto, e che avevano fatto poco per assicurarsi la
lealtà perlomeno solo dell’esercito, perché il loro piano abbia successo ci
sarebbe il bisogno che si evolva.
Sì, attaccare e rimuovere il dittatore è un buon primo passo, ma poi cosa
succede? Senza un buon piano gli ultranazionalisti avrebbero propagandato
l’assassinio, la Wehrmacht si sarebbe ritrovata purgata dai sospetti traditori
e/o Hess o Göring si prenderanno carico della nazione.
Forse questo caos potrebbe essere abbastanza per porre fine alla guerra, ma sono
abbastanza sicuro che questo non era quello che la cospirazione aveva in mente.
Se la cospirazione vuole avere una qualsiasi speranza di successo il piano ha
bisogno di crescere.
Sequestrare il Ministro della Propaganda, catturare gli edifici governativi,
controllare la narrativa dei media, queste cose sono molto importanti, ma tutto
questo è anche più difficile di quanto possa sembrare.
Ovviamente la segretezza di una simile cospirazione sarà incredibilmente
importante, ma gli ultranazionalisti avevano una robusta rete di sicurezza e
polizia segreta.
Inoltre, anche pensare che far semplicemente marciare una divisione contro la
cancelleria del reich sia semplice è sbagliato, ci sono molti modi perché il
dittatore fugga o venga scortato via con successo dalle sue forze di difesa.
La cospirazione dovrà affrontare una scelta molto difficile: aderire ad un piano
più piccolo, diminuendo il rischio di essere scoperti ma abbassando anche la
probabilità di successo e praticamente rimuovendo la possibilità di un colpo di
stato completo, o eseguire un grosso piano con molti più rischi di essere
scoperti ma anche più probabilità di successo e una possibilità di far partire
un colpo di stato completo? Realisticamente penso che l’assassinio possa
riuscire, ma credo che manchi il supporto, specialmente tra i soldati comuni,
per far partire davvero un colpo di stato completo.
Ora, a parte questi problemi, perché il complotto vada davvero avanti abbiamo
bisogno del coinvolgimento degli Inglesi.
Anche prima della crisi dei Sudeti Chamberlain era consapevole della
Cospirazione Oster, ma decise di ignorarla piuttosto che fare come chiedeva e
resistere alle richieste tedesche.
Perché fece questo, ignorare un’ovvia opportunità per sbarazzarsi rapidamente
dei Tedeschi? Beh, è piuttosto semplice, non c’era nulla di verificabile
riguardo alla cospirazione.
Quali erano i suoi numeri? Quali erano le sue probabilità di successo? Seguire
le sue richieste avrebbe voluto dire guerra con la Germania, una guerra che gli
Inglesi ancora presupponevano di non poter vincere.
Per il Regno Unito voleva essenzialmente dire abbandonare la sua intera grande
strategia di rimilitarizzarsi prima di confrontarsi con la Germania.
In poche parole, i rischi erano troppo alti perché gli Inglesi agissero, ma se
gli Inglesi fossero inamovibili e i Tedeschi lanciassero la loro pianificata
invasione della Cecoslovacchia? Come risposta, Francia e Gran Bretagna si
uniranno alla guerra e il dado sarà tratto.
Discutiamo prima della possibilità assolutamente reale che la cospirazione
fallisca e non ottenga nemmeno l’assassinio, figuriamoci il tentativo di colpo
di stato: in questo caso torniamo semplicemente ad una TL dove la Germania ha
iniziato una guerra in anticipo.
Questo video si concentrerà sulla cospirazione che ha successo.
Copriremo due scenari, uno dove riesce solo l’assassinio e uno dove si svolge un
colpo di stato completo.
Ora, per massimizzare le possibilità di successo della cospirazione, non
dobbiamo far sì che colpisca immediatamente allo scoppio della guerra.
Faremo sì invece che la guerra vada avanti per un po’, lasciando che i Tedeschi
vengano fatti a pezzi sulle linee ceche, magari facendo anche sì che i Francesi
inizino una piccola operazione nella Saarland.
La mancanza della rapida vittoria promessa dagli ultranazionalisti potrebbe
alimentare le fiamme della cospirazione, mentre la maggiore attenzione rivolta
verso la guerra potrebbe indebolire la sicurezza interna della Germania; perciò,
presumiamo che dopo un paio di mesi di guerra i cospiratori assaltino con
successo la cancelleria del reich e assassinino il dittatore.
Cosa succede dopo? Beh, in termini di successione nel 1938 a essere destinato a
prendere il potere era Rudolf Hess.
Una figura impopolare, è improbabile che centralizzi con efficacia la sua
posizione, probabilmente verrà contrastato da Hermann Göring, che veniva visto
come una figura molto più capace e più popolare tra le élite.
È possibile che Himmler provi a prendere il potere, ma nel 1938 le SS non erano
così potenti come sarebbero diventate un giorno; perciò, è improbabile che
faccia davvero la differenza.
La Guerra Civile Tedesca non sarà una guerra uomo contro uomo combattuta sul
terreno, sarà una guerra silenziosa tra le élite politiche, mentre sul campo
tutti faranno finta che va tutto bene.
OK, da questo punto in poi tutte le scommesse sono aperte, e potrebbero
verificarsi tutte le possibilità.
Forse la più probabile è Göring che ha la meglio.
Egli sarebbe il meglio posizionato per impadronirsi del movimento
ultranazionalista per mezzo di un’alleanza col Ministro della Propaganda
Goebbels.
Comunemente visto come un ultranazionalista più moderato, sarebbe in una buona
posizione per conquistare gli industriali.
Nel tentativo di mantenere un fronte estero unito Göring potrebbe perfino
provare a contattare i cospiratori per una tregua.
In tutto questo caos Göring potrebbe sfruttare l’opportunità per dire “Siamo
molto dispiaciuti di quest’invasione, facciamo la pace”, una cosa che
l’occidente sarà molto facilmente persuaso ad accettare, facendo finta che sia
una grande vittoria per esso, ma in tempo di pace, con la sua posizione sicura,
Göring sarà veloce a purgare la Wehrmacht.
Voglio dire, andiamo, hanno appena assassinato il suo predecessore, non li si
può certo lasciare in giro.
Con Göring al potere e questa breve guerra che si è svolta la TL già cambia
dalle fondamenta.
Göring era un uomo molto più cauto, e questa esperienza lo renderà ancora più
cauto, aspettatevi una grossa riduzione della rimilitarizzazione radicale,
perché la Germania si concentrerà di più sulle industrie civili, oh, e anche
sull’aeronautica.
Anche in termini di ideologia gli aspetti più radicali dell’ultranazionalismo
tedesco verranno attenuati, rendendo il regime tedesco più simile ai regimi
nazionalisti come la Spagna e l’Italia.
La Germania sarà assolutamente ancora ultranazionalista, sarà ancora piena di
desideri espansionistici, ma il suo nuovo leader sarà molto meno ambizioso, più
disposto a fare compromessi, meno fanfarone e con meno probabilità che guidi la
Germania, almeno di proposito, verso un grande conflitto.
Penso però che una Germania sotto Göring sia uno scenario che dovrò esplorare in
profondità un’altra volta, per oggi guardiamo ad uno scenario dove i cospiratori
ottengono davvero il controllo completo sullo stato tedesco.
Questo richiederà che la cospirazione cresca molto di più, che non colpisca solo
il dittatore, che catturi le figure ultranazionaliste chiave e che prenda il
controllo dei media mandando subito il messaggio che tutto va bene e non c’è
nulla di preoccuparsi.
Ovviamente scoppierà il caos in tutta la nazione indipendentemente da tutto, ma
questo limita l’effetto immediato della rivolta popolare contro il governo.
Mentre gli ultranazionalisti stanno battibeccando su chi può prendere il potere,
le forze armate sono libere di promuovere il loro candidato, anche se è quasi
impossibile dire chi sarà.
Seguirà una breve guerra civile politica quando entrambi gli schieramenti
cercheranno di prendere il controllo delle élite della nazione.
L’esercito sarà confuso da quello che sta accadendo, entrambe le parti
sottolineeranno alla popolazione che non sta succedendo niente e cercheranno
anche di ritrarre l’avversario come assolutamente malvagio e al servizio
dell’occidente e forse perfino dei Sovietici nel tentativo di distruggere la
Germania.
Se verranno anche a sapere che è avvenuto l’assassinio entrambi gli schieramenti
incolperanno l’altro.
In uno scenario simile è possibile che la cospirazione alla fine ottenga il
controllo, ma ricordate che non è garantito e che Göring prenda il potere rimane
una possibilità molto forte.
Se però la cospirazione arriverà al potere, come sarà il nuovo governo? Beh, non
sarà un ritorno alla democrazia di Weimar, questo è garantito, il nuovo governo
sarà quasi certamente un’oligarchia di nobili, generali e industriali.
Questi erano i tre gruppi che in generale odiavano il Trattato di Versailles, e
disprezzavano la democrazia, inoltre il precedente governo aveva gettato le
fondamenta per una dittatura perfetta, perché buttarla via? Le élite cercheranno
di restaurare la monarchia, ma non sotto Guglielmo II, sarebbe troppo
controverso sia in patria che sulla scena internazionale, bensì sotto suo
nipote, che diventerà Guglielmo III.
Non aspettatevi che abbia troppo potere, però, quello continueranno ad avercelo
soprattutto gli oligarchi, inoltre non fatevi ingannare, solo perché adesso gli
ultranazionalisti non ci sono più non vuol dire che questo nuovo regime non sarà
più molto di destra, è ancora molto militarista, sogna ancora di umiliare i
Francesi, distruggere i Sovietici e ribaltare il Trattato di Versailles.
I peggiori aspetti che associamo alla Germania della Seconda Guerra Mondiale
possono ancora essere fermati, ma la persecuzione politica dei Comunisti e dei
Socialisti continuerà assolutamente.
È improbabile che la maggior parte degli Ebrei che sono andati via dalla
Germania ritorni, certe ferite non guariscono in fretta, e poi il nuovo regime
sarà ancora profondamente antisemita.
Non aspettatevi che una figura come Oppenheimer ritorni in Germania per
consegnarle una bomba atomica, è assolutamente improbabile che la maggior parte
degli intellettuali che sono fuggiti dal paese adesso ritorni.
Come concordato prima il nuovo regime pone rapidamente fine alla guerra.
Le sue comunicazioni con l’Inghilterra assicurano che esso venga velocemente
riconosciuto a livello internazionale.
Nessuno voleva davvero questo conflitto, perciò non aspettatevi che gli Alleati
inizino improvvisamente a giocare duro col nuovo regime per quanto riguarda il
trattato di pace.
Il conflitto finisce con poche punizioni per la Germania, a parte forse dei
piccoli risarcimenti di guerra simbolici per i Cechi.
Per quanto riguarda l’occidente questo intero avvenimento viene celebrato come
un enorme successo, ai suoi occhi la minaccia tedesca è stata appena sconfitta.
Nel frattempo, il nuovo regime deve affrontare un paio di grossi problemi, primo
fra tutti l’economia.
Gli ultranazionalisti stavano letteralmente mandando in bancarotta lo stato per
alimentare la loro grande rimilitarizzazione, tutti sapevano che sul lungo
termine questo non era economicamente fattibile, ma la crisi venne evitata da
due cose: primo, un’alleanza tra gli industriali e il governo che stava
deliberatamente mantenendo i salari dei lavoratori bassi e le condizioni
pessime.
Sì, i Tedeschi avevano di nuovo dei posti di lavoro, ma il loro potere
d’acquisto ancora non riusciva a tenere bassa l’inflazione.
Secondo, il governo aveva un grande piano per ripagare i debiti sul lungo
termine: conquistare tutta l’Europa e sfruttare tutto quello che aveva di
valore.
Il nuovo regime, però, non pianificherà una conquista così radicale, il che
vorrà dire che dovrà bilanciare il budget, e l’unico modo per farlo è frenare il
rafforzamento militare.
Fortunatamente il nuovo regime non avrà problemi a sfruttare il popolo tedesco,
ma ci si può sempre aspettare una piccola crisi economica dopo che il nuovo
regime prenderà il potere.
Nel frattempo, il governo dovrà assicurare la sua legittimità agli occhi della
popolazione tedesca.
Voglio dire, ha comunque assassinato il leader precedente, che era piuttosto
apprezzato dalla popolazione tedesca.
Nonostante il governo stia propagandando che non è stato lui ma gli
ultranazionalisti a condurre l’assassinio, molti dubiteranno ancora parecchio di
questa narrativa, inoltre iniziare il nuovo regime con una crisi economica non
sarà l’ideale.
Un’altra cosa che non aiuterà è che durante questa crisi economica, oltre a
riportare Guglielmo III a essere Kaiser, torneranno al potere anche altre
famiglie reali tedesche, forse Casa d’Asburgo compresa, ora all’interno
dell’Impero Tedesco.
Il nuovo regime verrà visto come un ritorno alle vecchie élite indifferenti che
sono state rovesciate dopo la Prima Guerra Mondiale, forse perché saranno
esattamente loro a organizzare tutto.
Per risolvere il suo problema di legittimità è possibile che il nuovo governo
annunci nuove elezioni, ma qualunque parlamento ne risulterà non sarà altro che
una finzione dietro al quale si nasconderà il vero potere.
Forse in un 1942 alternativo il nuovo regime sarà al sicuro, e potrà iniziare a
guardare oltre per posizionarsi in Europa.
Probabilmente troverà una lista di alleati simile a quella della Germania della
nostra TL.
Italia e Ungheria sono scelte ovvie, gli Spagnoli e i Portoghesi avranno
simpatie per il nuovo regime, anche se non sarà un suo forte alleato la Germania
si posizionerà come difenditrice dell’oriente contro il Bolscevismo, e le
monarchie dei Balcani offriranno buone opportunità d’alleanza, soprattutto in
Bulgaria e Romania, dove delle case reali tedesche ancora dominano le nazioni.
I Tedeschi proveranno almeno anche a mettere un cuneo tra la Francia e il Regno
Unito.
In generale i Tedeschi daranno molto meno la colpa a Londra per la Prima Guerra
Mondiale, e anche se il loro ritorno in Africa un giorno sarà un obbiettivo sarà
molto meno importante del ripristino della potenza in Europa.
Soprattutto considerata la necessità di ridurre le forze armate, la marina
tedesca potrebbe essere la prima a vedersi il budget ridotto.
A parte questo la Germania potrebbe posizionarsi in una maniera simile
all’Italia, diventando di nuovo una normale nazione europea.
Francia e Inghilterra continueranno a preparare le loro forze armate ad una
velocità inferiore, ma per la maggior parte in occidente si ristabilirà un senso
di calma.
Penso sinceramente che l’occidente potrebbe convincersi di aver posto fine alla
minaccia di guerra in Europa, ma qui è fin dove posso fare previsioni
realistiche per lo scenario, ci sono troppe domande che non conosciamo nemmeno.
Chi guiderà esattamente il regime tedesco? Come reagiranno i Sovietici? Quanto
andranno d’accordo i Tedeschi con gli altri leader mondiali? Quanto saranno
audaci nel loro espansionismo dopo che il regime si sarà rinsaldato? Con questa
mancanza di conoscenza sui Tedeschi, come si presenteranno un’Unione Sovietica e
un’Italia in tempo di pace? Non posso predire nulla con certezza, perciò
prendete il resto di questo video cum grano salis, perché è solo una versione
piuttosto estrema di quello che potrebbe essere possibile.
Detto questo, ci sono un paio di crisi che potrebbero scioccare l’Europa negli
anni seguenti, prima fra tutte quella della città stato di Danzica.
La Polonia voleva consolidare il suo controllo sulla città, la maggioranza della
popolazione tedesca voleva riunirsi alla Germania mentre ad altri ancora andava
benissimo lo status quo.
Indipendentemente dal regime in Germania questa è una disputa che un giorno
dovrà essere risolta.
A parte questo abbiamo l’Italia, che nel 1943 avrà completato qualche
modernizzazione dell’esercito, e anche se dubito che questo le concederà un
esercito particolarmente impressionante potrebbe perlomeno dare al dittatore
italiano la fiducia necessaria per affermarsi sulla scena internazionale.
Ad un certo punto annetterà l’Albania, il che gli concederà varie rivendicazioni
sulla Jugoslavia e sulla costa dalmata.
Considerato che anche molti dei suoi partner europei hanno rivendicazioni su
quella nazione, la Jugoslavia è un punto molto buono per una crisi.
Ovviamente anche la Cecoslovacchia ha ancora problemi, l’Ungheria rivendica
apertamente alcuni territori, gli Slovacchi chiedono l’indipendenza e circa un
quarto della popolazione è tedesca.
Poi ovviamente ci sono sempre i Sovietici che stanno aumentando la loro potenza.
Anche se sono ancora lontani dalla forza che hanno la Germania o il Regno Unito,
ogni anno che passa i Sovietici si avvicinano sempre di più grazie alla loro
popolazione mostruosa, e stanno quindi diventando più capaci di affermare
militarmente le loro ambizioni territoriali.
Nonostante tutte queste tensioni europee sarà il Giappone ad iniziare a far
cadere il domino.
Vedete, il Giappone fu incredibilmente fortunato nella nostra TL, la sua
invasione della Cina essenzialmente firmò la sua condanna a morte.
Sì, ebbe dei successi iniziali, ma la Cina resistette e negli anni successivi il
Giappone non riuscì ad ottenere la vittoria di cui aveva bisogno.
Mentre la Cina continuò a resistere, la posizione giapponese si deteriorò, e,
ancora peggio, i Sovietici, gli Inglesi e gli Statunitensi si interessarono
tutti al sostegno alla Cina, ma poi i Tedeschi iniziarono la guerra europea,
conquistarono la Francia, distrassero la Gran Bretagna e invasero i Sovietici.
Questo non lasciò molta attenzione per il Giappone, che inoltre riuscì a
conquistare l’Indocina e a organizzare una più grande invasione dell’Asia
sudorientale.
Ovviamente il Giappone alla fine venne comunque distrutto, ma almeno in questo
modo alcune strade per la vittoria sembrarono possibili.
In questa TL alternativa questo non è il caso, i Giapponesi sono rimasti in Cina
più a lungo ma non sono affatto riusciti a vincere.
I Sovietici iniziano a consolidare il proprio controllo sulla regione sostenendo
i Cinesi, mentre gli Statunitensi, preoccupati dalle ambizioni giapponesi, sono
scontenti della guerra in generale, e alla fine inizieranno a imporre sanzioni
al Giappone.
Adesso il Giappone ha tre scelte: sottomettersi alle richieste statunitensi e
lasciare la Cina, ignorare le sanzioni e continuare la guerra fino a quando
l’industria bellica non si fermerà inevitabilmente, portando ad una vittoria
cinese duramente combattuta, oppure il Giappone potrebbe comunque andarsene col
botto e tentare di combattere le potenze occidentali indipendentemente da tutto.
Considerate le persone alla guida del Giappone è assolutamente possibile che
attacchino lo stesso, ma le cose non andranno come nella nostra TL.
Dopo lo shock iniziale gli Inglesi, i Francesi e gli Statunitensi sono
completamente liberi di fare squadra contro i Giapponesi.
Ancora peggio, con i Sovietici che non hanno nulla di cui preoccuparsi in Europa
questi potranno unirsi alle potenze occidentali nella loro guerra contro il
Giappone.
Le possibilità di vittoria del Giappone sono zero, ma il suo collasso impiegherà
comunque anni.
Questi anni di guerra contro il Giappone saranno la finestra di cui i
nazionalisti avranno bisogno in Europa.
Come sarà esattamente è impossibile dirlo, ma il conflitto è probabile.
Diciamo che scoppia una guerra tra la Germania e la Polonia nel 1945, da qui ci
sono due probabilità principali: forse l’occidente viene sottovalutato, e la
Germania viene respinta da una coalizione dei volenterosi.
In quel caso prevedo che i Tedeschi non saranno i favoriti per la vittoria.
Gli Inglesi avranno completato i loro sforzi di militarizzazione, mentre i
Tedeschi saranno, relativamente parlando, molto più deboli rispetto alla nostra
TL.
Alla fine, la Germania e i suoi alleati saranno sconfitti, ma se ho ragione nel
dire che la guerra col Giappone sarà abbastanza per distrarre l’occidente, che
verrà colto con la guardia abbassata dal conflitto presumendo che la pace in
Europa sia ancora al sicuro, i Tedeschi travolgeranno i Polacchi, ma non
cercheranno una guerra totale nel tentativo di distruggere la Polonia,
probabilmente annetterà solo i territori persi a causa del Trattato di
Versailles.
La Polonia come nazione sopravvivrà, ma il suo governo non avrà altra scelta che
aderire ai desideri tedeschi, soprattutto considerato che i Sovietici molto
probabilmente attaccheranno la Polonia orientale, aumentando ulteriormente la
dipendenza della Polonia dalla Germania.
Considerato che i Tedeschi e i Sovietici stanno ora competendo ufficialmente per
l’influenza, dopo la caduta della Polonia l’Europa orientale perderà la sua
fiducia nell’occidente.
Circondata da alleati tedeschi, la Cecoslovacchia sarà probabilmente la prossima
ad essere distrutta, con gli stati che rimarranno che non avranno altra scelta
che aderire all’ordine mondiale tedesco.
L’occidente dovrà fare una scelta: iniziare una guerra con i Tedeschi senza
avere alleati ad est o semplicemente abbandonare l’Europa orientale e iniziare
ad aspettare la guerra che tutti stanno vedendo arrivare, la Guerra
Tedesco-Sovietica.
Nel caso l’occidente prenda davvero questa decisione, la Jugoslavia si vedrà
spartita, e anche la Grecia potrebbe vedersi bullizzata dai Tedeschi.
La Germania adesso ha raggiunto i suoi obbiettivi: un completo ripristino del
suo prestigio e della sua potenza.
Infatti, la Germania adesso è più grande e più potente di quanto sia mai stata
prima, ma il successo sul breve termine della Germania non è una garanzia per il
futuro.
L’occidente rimane prudente, tracciando linee nella sabbia contro l’influenza
tedesca.
Poi c’è una terza fazione, i Sovietici, in competizione diretta con i Tedeschi
in Europa orientale.
Tutti sanno che un confronto Tedesco-Sovietico è quasi inevitabile, e quando
quella guerra scoppierà il futuro della Germania imperiale sarà parecchio a
rischio.
Questa è la guerra che l’occidente stava aspettando, che i Tedeschi e i
Sovietici combattano e si indeboliscano l’un l’altro, e se sembrerà che i
Tedeschi possano ottenere la vittoria o anche solo se la guerra durerà
abbastanza a lungo, l’occidente potrà intervenire e il futuro della Germania
apparirà assicurato.
.
E ora, la parola a Dario Carcano:
Ernst Thälmann è stato il principale
leader del partito comunista tedesco fino all'ascesa del nazismo nel 1933.
Amatissimo dalla base del partito, Thälmann - pur essendo un convinto
marxista-leninista - non aveva mai chiuso del tutto la porta all'idea di un
fronte unito coi socialdemocratici. Nel 1925 - quando già Stalin aveva lanciato
la politica del socialfascismo - Thälmann, durante un comizio delle elezioni
presidenziali, rivolse ai socialdemocratici un appello affinché si costituisse
nelle fabbriche un fronte unitario per contrastare le forze reazionarie. Solo
dopo il maggio di sangue del 1929 Thälmann divenne completamente ostile all'SPD.
Infatti, come abbiamo detto anche in altre occasioni, se il fronte unito non ci
fu, la colpa era soprattutto dell'SPD, che vedeva nei comunisti dei fascisti
rossi e riteneva che un alleanza col KPD fosse possibile solo come estrema ratio
per evitare un governo di estrema destra.
Quando Hitler salì al potere nel 1933, Thälmann fu quasi subito imprigionato dai
nazisti, e sarebbe rimasto in carcere per undici anni fino al 1944, quando fu
ucciso dai suoi aguzzini (sembrerebbe illegalmente e in assenza di una
condanna).
Ma non era detto che finisse così; nel
1939, quando fu firmato il patto Molotov-Ribbentrop, i sovietici avrebbero
potuto chiedere la liberazione di Thälmann e il suo arrivo in Unione Sovietica.
Ma Stalin scelse di non farlo, probabilmente anche perché influenzato da Walter
Ulbricht.
Walter Ulbricht, che non solo era stato arci-rivale di Thälmann per la
leadership del KPD, ma era anche stato l'artefice dello sciopero dei trasporti
di Berlino del 1932, quando le sezioni berlinesi del NSDAP - guidata da Goebbels
- e del KPD - guidata da Ulbricht - manifestarono congiuntamente contro i
decreti del governo von Papen, si adoperò per fare in modo che le richieste
della famiglia di Thälmann e dei militanti tedeschi affinché l'URSS si
impegnasse per liberare Ernst, cadessero nel vuoto.
E forse, dietro il fatto che molti militanti del KPD vicini a Thälmann morirono
nelle purghe staliniane, c'è sempre lo zampino di Ulbricht; ma questa è una mia
opinione personale, quindi prendetela per quello che è.
Comunque, morto Thälmann, Ulbricht ebbe
campo libero per prendersi il KPD e diventare padrone incontrastato della
Germania occupata dai sovietici, che nel 1950 diventerà la Repubblica
Democratica Tedesca.
Thälmann, invece, troppo popolare per essere sottoposto ad una damnatio memorie
in stile Stalin, fu trasformato in un santino, la cui memoria fu appiattita
sulle posizioni della DDR.
Ma se invece Stalin avesse richiesto la
liberazione di Thälmann come condizione per accettare il patto
Molotov-Ribbentrop? Thälmann sarebbe probabilmente stato liberato, e avrebbe
potuto riprendere la piena guida del KPD.
Il che vuol dire che sarà lui, e non Ulbricht, il dominus della zona di
occupazione sovietica. Quanto sarà diversa una DDR guidata da Thälmann rispetto
a quella storica?
.
feder obietta:
Sai, sono dubbioso. Dici che Stalin avrebbe lasciato mano libera a Thälmann? E in che misura?
Comunque sono abbastanza certo che in questa TL eviteremmo il Muro di Berlino, e la città potrebbe essere riunificata proprio dall'intraprendente leader prima della sua morte (ma dopo quella di Stalin).
.
Dario puntualizza:
Non so quanto Stalin lascerebbe mano
libera a Thälmann, ma sicuramente non sarebbe sottomesso ai diktat di Mosca come
lo era Ulbricht.
Il che mi lascia il dubbio che la DDR potrebbe allontanarsi da Mosca in maniera
simile alla Jugoslavia di Tito (anche se in Jugoslavia non c'erano truppe
sovietiche, il rende possibile un intervento russo per sostituire la leadership
della DDR).
In che modo pensi che Thälmann potrebbe riunificare Berlino?
.
E feder gli spiega:
Secondo me, la devianza della Jugoslavia fu tollerata da Mosca non soltanto per il carattere e le ambizioni di Tito (qualità accidentali), ma anche perché, tutto sommato, il sistema di Stati Cuscinetto imbastito da Stalin alle sue frontiere funzionava ugualmente bene senza di essa. Mi spiego meglio: una cosa è avere la strada (anche solo potenzialmente) spianata da Mosca fino al Reno, cosicché i carri armati del Cremlino possano tenere più lontano possibile le truppe occidentali dalla madrepatria; altra cosa è attestarsi (anche solo potenzialmente) a protezione di un vasto e accidentato confine, perlopiù montuoso e che, a differenza di quello settentrionale, apre il fianco alla penetrazione NATO dal mare. Durante la guerra fredda, il Baltico era un mare largamente neutralizzato, ma il Mediterraneo, tra l'amicizia di Spagna, Francia, Italia, Turchia, Israele e Grecia, restava sempre un lago americano (lo è ancora oggi). La Russia è potenza di terra, non riesce (e non è mai riuscita) a proiettarsi adeguatamente sul mare. Perciò, paradossalmente, l'indipendenza jugoslava proteggeva meglio la Russia (un cuscinetto autonomo) di quanto avrebbe comportato la sua sottomissione. Stalin doveva aver considerato tutto questo in rapporto al suo obiettivo primario (che era pur sempre salvaguardare la Casa della Rivoluzione), prima di aver deciso di tollerare l'insubordinazione titina.
Ovviamente, tutte le considerazioni che ho esposto, non valgono per la Germania, la quale possiede anche un certo valore simbolico (il bottino per eccellenza, la capitale del nostro nemico storico) che suggeriscono che Mosca, una volta insediatasi in loco, non avrebbe lasciato andare la preda tanto facilmente. Certo, se il PoD diventa quello di costruire una Germania unita, ma neutralissima e disarmata, così come era nelle originali intenzioni di Stalin, allora Thälmann potrebbe ritagliarsi tutto lo spazio di autonomia che gli fosse necessario; ma fintanto che parliamo della DDR, così come la conosciamo, allora temo che i sovietici avrebbero schiacciato qualunque devianza nel sangue, more pannonico-boiohemio.
Be', in ogni caso il Muro fu costruito dalle autorità della DDR. Quindi se da queste parti abbiamo al comando un signore che disponga di mezzo grammo di cervello in più, credo che questo si renderebbe conto di che gigantesco colpo all'immagine comunista quell'impresa di costruzione sarebbe stata. Perciò, la barriera fisica fra le due zone, qui, non esisterà mai. Poi bisogna considerare le conseguenze del PoD: se Thälmann ha anche solo una minima influenza su Stalin, potrebbe convincere quest'ultimo a non ritirarsi dal Concilio di Occupazione che gestiva in concerto la ex capitale tedesca; così, quando nel 1949 la DDR avanza la propria (storica) richiesta di vedere ricondotta alla propria amministrazione l'intero territorio, gli Alleati non potrebbero aggrapparsi a nessun pretesto per riconsegnare ai tedeschi le loro zone d'occupazione. In questo modo ci risparmiamo il blocco di Berlino, che torna invece a essere una splendida capitale.
.
Diamo ora spazio a un'altra ucronia di Ainelif:
Il Nazionalcomunismo di Karl Liebknecht
Dopo la prima guerra mondiale, la nazione più distrutta era la Germania: dopo la sua drammatica sconfitta, la monarchia venne cacciata il 9 novembre 1918. e venne proclamata la Repubblica di Weimar ponendo fine all'Impero Germanico.
Ma il governo provvisorio retto da Ebert non
riuscì a reggere e nel 1919 la Lega di Spartaco fondata da Karl Liebknecht e da Rosa
Luxemburg scatenè le rivolte operaie in tutta la Germania; l'esercito non riuscì a domarle.
Il 10 ottobre con un colpo di stato la Germania diventava la Repubblica Socialista Tedesca.
Liebknecht però formulò un nuovo tipo di socialismo estremo detto Nazionalcomunismo, ispirato alla dottrina marxista ma alterata: il proletariato tedesco è superiore ai proletariati delle altre nazionalità, con una virata xenofoba e nazionalista.
Lenin all'inizio guardò con simpatia la Germania e per un po' se la tenne alleata militare, ma con l'alterarsi del socialismo in un nazionalcomunismo, diventò diffidente nei confronti tedeschi.
Il Trattato di Pace di Parigi imponeva alla Germania la privazione delle colonie, marina ed esercito; cessione alla Francia dell'Alsazia e Lorena, Danzica e moltissimi altri territori al nuovo stato polacco, delle regioni di confine al Belgio e al Lussemburgo.
A est rimaneva la Prussia Orientale sul Mar Baltico tra Lituania e Polonia.
Mentre in Italia, Spagna, Portogallo, Albania, Jugoslavia, Romania, Bulgaria s'instauravano regimi fascisti o di destra estrema, in Turchia una rivoluzione abolì il sultanato, e proclamò la Repubblica Socialista Turca (RST) sotto Mustafà Kemal, alleato della Germania nel 1923.
In Ungheria invece s'instaurò un vero e proprio comunismo leninista, dove Bela Kuhn instaurò una feroce dittatura totalitaria diffidente verso i tedeschi.
Senza ulteriori indugi,la Germania si riarmò segretamente, ma le spie inglesi lo vennero a sapere riferendo tutto al governo di Londra.
Nel 1930 l'Inghilterra chiede spiegazioni a Berlino,ma Liebknecht (la Luxemburg è morta di malattia) ribatte che sta solo riscattando l'onore nazionale.
La Francia edifica la Linea Maginot in Alsazia per evitare una nuova invasione germanica, ma nel 1933 la Germania dichiara guerra alla Francia.
L'Inghilterra dichiara guerra alla Germania, mentre la Turchia kemalista invade la Grecia.
Venizelos chiede aiuto all'Italia fascista che, sbarcando in Albania, si posiziona sui Balcani.
Intanto in Austria i nazionalcomunisti assassinavano il cancelliere fascista Dollfuss e annettevano l'intero territorio austriaco alla Germania.
L'esercito francese penetrava lentamente in Renania senza attacchi o resistenze, mentre gli inglesi sbarcavano in Olanda occupandola militarmente.
Intanto in Russia Lenin è ancora in vita e per tradimento e crimini orribili fa uccidere Stalin e assume il potere, alleandosi con l'Inghilterra.
La vera guerra però scoppia quando nello stesso anno Liebknecht proclama l'operazione Schiftleen: l'esercito tedesco sorprende quello francese annientandolo e facendo molti prigionieri, i francesi battono in ritirata verso Strasburgo.
I tedeschi invadono il Lussemburgo e il Belgio impedendo ai francesi e gli inglesi in Olanda di congiungersi,contemporaneamente la Germania invade la Danimarca, Polonia e Svezia.
L'Italia dichiara guerra alla Germania per rimanere fedele all'Intesa con gli anglo-francesi.
Mentre i turchi invadono anche il Dodecaneso, gli italiani dichiarano la belligeranza anche contro la Turchia.
Nel 1934:i turchi si scontrano con gli italiani in Albania con gravi perdite da ambo le parti, mentre la marina italiana batte quella turca nell'Egeo.
Gli inglesi bombardano Istanbul, mentre i turchi occupano Cipro.
I tedeschi invadono anche la Cecoslovacchia e l'Ungheria; Bela Kuhn viene fucilato.
L'Unione Sovietica dichiara guerra alla Germania occupando la Finlandia e le repubbliche baltiche.
Il Mar Nero è una polveriera tra navi turche e russe.
Gli U-Boot germanici affondano centinaia di mercantili inglesi e alleati, ma tengono a fatica i porti belgi sulla Manica.
I panzer tedeschi respingono i russi occupando tutto il Baltico fino in Finlandia.
Nel 1935 la Romania viene invasa dai tedeschi come l'Italia del Nord, ma l'esercito italiano riesce a fermare i tedeschi in Romagna sulla Linea del Po.
I francesi non riescono a sfondare i tedeschi e anzi ne subiscono l'offensiva devastante, la Francia del Nord è occupata, il governo fugge a Vichy dove il maresciallo Pétain e de Gaulle pongono la sede del governo nazionale francese.
I turchi occupano la Georgia e l'Armenia, mentre sul fronte occidentale occupano la Bulgaria e la Jugoslavia del Sud circondando l'Albania italiana.
Ma gli USA, sentendo minacciati i loro interessi economici, decidono di intervenire per abbattere il comunismo, dichiarando guerra alla Germania e alla Turchia.
Attraversando l'Atlantico sbarcano in Portogallo, Italia, Grecia e Francia del Nord.
In Portogallo le truppe americane risalgono la penisola iberica, facendo intervenire la Spagna in guerra, e varcano il confine francese.
Dalla Sicilia gli italo-americani risalgono la penisola e scontrandosi sulla Linea del Po riescono a respingere i tedeschi.
In Grecia gli anglo-americani liberano l'Epiro e i Balcani dai turchi, mentre gli italiani riprendono il Dodecaneso.
In Normandia avviene un secondo sbarco anglo-americano, i tedeschi vengono sconfitti duramente ed indietreggiano fino a Parigi.
Intanto in Russia l'Armata Rossa si era preparata e aveva scatenato la controffensiva.
Gli italiani in Albania avevano respinto con successo i turchi; i francesi da Vichy erano riusciti a sfondare i germanici penetrando nel nord del paese.
Nel 1936 le battaglie sanguinose finali portano alla sconfitta dell'esercito tedesco, che fugge in Germania; qui la stanchezza sfocia in rivoluzione e anarchia; Karl Liebknecht viene impiccato a Berlino con tutti i suoi gerarchi.
Gli eserciti alleati liberano tutta l'Europa e occupano la Germania dividendola in varie zone di occupazione. Il Baden e la Baviera vengono occupati dagli italiani insieme all'Austria; la Renania e la Saar dai francesi; Brema, Assia e Westfalia dagli inglesi; Bassa Sassonia, Sassonia,Amburgo, Schleswig-Holstein e Alta Sassonia dagli americani; la Turingia dagli spagnoli; il rimanente, cioè Brandeburgo, Berlino, Pomerania Occidentale e Königsberg finisce sotto il controllo russo.
Fino al 1949 la Germania resterà divisa nelle varie zone di occupazione, poi il cancelliere Von Papen del Zentrum riunificherà la Germania sotto la nuova Repubblica Federale Tedesca.
.
Diamo la parola a Lorenzo Anteri:
Subito dopo l'annessione tedesca del Sudeti, il Governo polacco decide di firmare un Trattato (noto come Trattato di Danzica) con la Germania: H1tler potrà annettere Danzica e il suo corridoio, ma la Polonia potrà ancora avervi accesso per funzioni commerciali. Inoltre, la Polonia si potrà annettere la Slovacchia. Successivamente, la Polonia entra ufficialmente nell'Asse Berlino-Roma-Tokyo-Varsavia. Cosa succede poi?
.
Basileus TFT obietta:
Il problema è che Hitler considerava i polacchi come sei subumani incapaci di qualsiasi resistenza. Il suo sogno era la creazione di un Reich millenario esteso fino agli Urali, non c'era posto per la Polonia nel suo futuro. Ma potrebbe volerla sfruttare come carne da cannone contro l'URSS. La guerra di'inverno è un'occasione d'oro: mentre i russi sono impegnati a sputare sangue, Polonia e Germania attaccano insieme, facile peraltro che intervenga anche la Svezia.
.
Ed ecco il parere di Alessio Mammarella:
Se è certamente vero che il
razzismo nazista non avrebbe consentito una sincera alleanza contro i polacchi,
Hitler avrebbe potuto comunque pensare che una lotta fratricida tra slavi,
almeno in una fase iniziale, sarebbe stata conveniente per le ambizioni
tedesche. Ciò sia per un fattore cinicamente demografico (lasciare che i
polacchi compissero una sorta di suicidio collettivo combattendo all'ultimo uomo
contro i sovietici) sia per una questione diplomatica. UK e Francia avrebbero
sostenuto la Polonia contro l'URSS, quantomeno a livello diplomatico, e quindi
il successivo intervento tedesco sarebbe stato visto sotto una luce diversa
("salvare l'Europa dall'avanzata dei carri armati sovietici").
In questo caso, invece di stipulare il Patto Molotov-Ribbentrop per poi
tradirlo, la Germania avrebbe goduto della benevolenza e magari anche del
sostegno materiale delle potenze occidentali, per poi tradirle a un certo punto
occupando la Francia e mettendo all'angolo la Gran Bretagna. Se ciò fosse
accaduto dopo aver sconfitto l'Unione Sovietica e chiuso il fronte orientale,
sarebbe stato scacco matto da parte di Hitler.
Forse una ragione per cui Hitler non ha ragionato in questo modo ha a che fare anche con l'Italia. Mussolini coltivava rivendicazioni a danno di Francia e Gran Bretagna, non verso l'Unione Sovietica, con il quale l'Italia fascista aveva un rapporto sorprendentemente disteso (ho letto di recente una interessante tesi di laurea su questo: la diplomazia sovietica nel corso degli anni '30 cercò anche di convincere gli italiani a non fidarsi della Germania e non legarsi a essa). Se Hitler avesse quindi scelto un'alleanza con la Polonia, e questa fosse stata benedetta dalle potenze occidentali, l'Italia avrebbe visto cessare l'unica ragione che aveva per legarsi alla Germania: avere un alleato abbastanza potente per mettere in discussione lo status quo internazionale.
Sebbene uno scenario come quello prospettato secondo me avrebbe indotto nelle istituzioni italiane la consapevolezza di potersi solo conformare alle scelte delle altre potenze cercando di partecipare al conflitto e di marcare presenza (nulla di negativo per la Germania, quindi) forse a Berlino avevano scarsa fiducia verso l'Italia e pensavano che quest'ultima avrebbe potuto sostenere l'Unione Sovietica, ostacolando i loro disegni?
Un'altra possibilità, che forse mi sembra più convincente, riguarda invece la Francia. Il nazionalismo tedesco tradizionalmente è antifrancese, per contenziosi intercorsi sin dall'epoca ancestrale: i galli che si rivolsero a Roma pur di essere protetti da Ariovisto; i nobili franchi che vollero il Regno di Francia separato dal Sacro Romano Impero; i sovrani francesi che battagliavano per raggiungere la "frontiera naturale" sul Reno; infine Napoleone e il suo tentativo di sostituire un impero francese all'impero (che Carlo Magno voleva semplicemente cristiano ma che poi era diventato progressivamente) tedesco.
Trovo probabile che un tedesco di destra si caratterizzasse proprio per l'avversione nei confronti della Francia e che quindi Hitler, qualsiasi fosse il suo obiettivo finale, considerasse comunque necessario procurarsi un pretesto per sconfiggere la Francia e sottometterla. Invadere la Polonia (sebbene alcuni storici ritengono che Hitler non volesse scatenare una guerra generale in quel momento ma che avesse compiuto un "errore di calcolo" a causa della precedente politica di appeasement) era un ottimo modo di spingere la Francia (da sempre vicina alla Polonia anche per la presenza di moltissimi polacchi in Francia) ad accettare la lotta.
Quindi (scusate se mi sono dilungato nel ragionamento) penso che sì, un'alleanza con la Polonia in funzione antisovietica sarebbe stata una mossa indovinata da parte della Germania nazista, ma forse la mentalità nazionalista tedesca, non diversamente dal 1914 (quando la guerra era scoppiata per la Serbia, e la Francia aveva avuto un ruolo defilato nel corso della crisi diplomatica) considerava troppo necessario sconfiggere la Francia per poter agire in modo da non aprire il fronte occidentale.
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E ora, la proposta di Federico Sangalli:
Così si sono svolte le Elezioni Presidenziali tedesche del 1934, seguite alla morte del Presidente Hindenburg:

I principali candidati furono Theodor Duesterberg, Adolf Hitler e Otto Wels, rispettivamente per la Stahelm, Bund Der Frontsoldaten ("Elmetto d'Acciaio, Lega del Soldato del Fronte"), per il Nationalsozialistiche Deutsche Arbeiterpartei ("Partito NazionalSocialista dei Lavoratori Tedeschi") e per il Vereinigte Volksfront ("Fronte Popolare Unito"). Duesterberg era il leader dell'organizzazione paramilitare di veterani della Grande Guerra Stahlhelm, dall'orientamento nazionalista, conservatore ed espressione degli Juncker, gli aristocratici militaristi e filo-monarchici al vertice del Reich durante l'epoca monarchica del Kaiser Guglielmo II, e un fervente antisemita: il suo programma consisteva nel promettere una lotta senza quartiere e con metodi autoritari contro i mali della Germania, per proteggerla dalla socialdemocrazia "amica dei rossi" e dalla classe di "ricchi ebrei" che avevano "pugnalato alla schiena il Reich nel 1918", senza tuttavia mischiarsi con i nazionalsocialisti, chiamati ed insultati come "fascisti tedeschi", "cani rabbiosi" e "rossi travestiti". Duesterberg tentava quindi di coalizzare quell'elettorato conservatore e nazionalista ma responsabile (la "Weimar Koalition") presentandosi come il "nuovo Hindenburg" capace di arginare gli eccessi dei nazisti a destra e dei comunisti a sinistra. Da parte loro i nazisti erano ancora più estremi, puntando su una "rivoluzione nazionalsocialista", sul massacro di comunisti ed ebrei, visti come i responsabili dei disastri germanici, sulla depurazione e sul dominio della "razza ariani" e sulla creazione di un grande "Terzo Reich" da attuare rinnegando il trattato di Versailles. Attaccate da tutti, le Sinistre si erano unite in un Fronte Popolare dopo mesi di trattative tra la fazione conciliatoria del Partito Comunista tedesco, su indicazione del Segretario Generale del Partito Comunista dell'Unione Sovietica Lev Trotsky, e il segretario socialdemocratico Otto Wels, disponibile all'apertura e che era stato indicato come candidato condiviso, oltre che con le formazioni minori socialiste e la Lega Popolare Germanica dei Fratelli Strasser: il loro programma si basava sulla fine delle politiche di austerità imposte dai "Governi del Presidente" e dai "Gabinetti dei Baroni" succedutisi sotto l'amministrazione Hindenburg, l'aumento del welfare e delle tutele sociali, il dirottamento di fondi verso pensioni e spesa sociale invece che verso un insensato riarmo e la firma di trattati collaborazione, specie commerciali, con l'URSS, nel prosieguo di quelli già firmati da Hindenburg a suo tempo. Il sistema elettorale della Repubblica di Weimar prevedeva un doppio turno multiplo: al primo turno risultava eletto chi era in grado di conquistare la metà più uno dei voti, cioè la maggioranza assoluta. In caso contrario nel giro di un mese si sarebbe tenuto un secondo turno dove sarebbe risultato eletto il candidato più votato. Ai partiti era permesso cambiare candidato o ritirarsi e appoggiarne un altro tra un turno e l'altro. Il primo turno si svolse il 4 ottobre e vide i tre candidati grossomodo appaiati attorno al 30%: lo Zentrum, il Partito Nazionale del Popolo Tedesco (DNVP), il Partito Popolare Bavarese e il Partito Popolare Tedesco (DVP) avevano tutti rinunciato ad esprimere un proprio candidato e appoggiato Duesterberg, nonostante qualche malumore dell'ala sinistra dello Zentrum. Hitler e i nazisti realizzarono che, se volevano vincere, dovevano cercare di togliere dalla partita Duesterberg, che stava dividendo i voti dei conservatori e rischiava di affermarsi decisamente al secondo turno in modo analogo a quanto accaduto con Hindenburg nel 1925, e iniziarono ad attaccarlo pesantemente, concentrandosi sulle origini ebraiche dello stesso Duesterberg, ironia della sorte un fervente antisemita: la scoperta di avere un nonno ebreo che nel 1818 si era convertito al Protestantesimo demolì in un colpo la popolarità del paramilitare e gli causò un esaurimento nervoso ma non ne prosciugò le forze. Molti lo ritennero comunque il male minore tra il Pericolo Nero e il Pericolo Rosso e si apprestarono a sostenerlo, mentre altri si tirarono indietro: in particolare Alfred Hugenberg, leader del DNVP, espresse il suo supporto per Hitler nel tentativo di far rivivere l'esperienza di collaborazione del Fronte di Harzburg, ma non fu seguito dall'ala giovanile del partito, capitanata dal Sindaco di Lipsia Carl Frederick Goerdeler, che rimase fedele a Duesterberg. All'opposto Adam Stegerwald, ex Ministro del Lavoro e leader dell'ala sinistra dello Zentrum, ritenne la candidatura del colonnello paramilitare ormai affondata e invitò i cattolici a sostenere il moderato Wels, con cui aveva già collaborato, pur di evitare la Presidenza di Adolf Hitler. Il 1° novembre i sogni dei tre candidati (la Germania Guglielmina, il Terzo Reich e la Germania Socialista) si scontrarono alle urne e il risultato fu incerto per molte ore, che tennero col fiato sospeso l'Europa e molti tedeschi: alla fine, per circa 700 000 voti, circa due punti percentuale, il Fronte Popolare risultò vincitore sui nazisti che si fermarono al secondo posto. Duesterberg, ridotto al paradosso di un candidato antisemita di origini ebraiche votato da cattolici conservatori, si dovette accontentare del terzo posto, con poco meno del 26%. Wels era il nuovo Presidente e si insediò ufficialmente il 17 novembre. Come prima atto dismise il malato e anziano Cancelliere Kurt von Schleicher e annunciò l'inizio di un giro di consultazioni tra il Fronte Popolare e lo Zentrum per costituire un nuovo governo di coalizione che agisse immediatamente sul piano economico in attesa di nuove elezioni. Lo Zentrum, anche per rassicurare dal pericolo comunista, pretese che fosse un proprio membro a guidare il governo e questo per poco non spaccò il Fronte Popolare, ma il tentativo di golpe dei nazisti il 27 febbraio 1935, iniziato con l'Incendio del Reichstag, ricompattò le file della Sinistra contro i reazionari e i nazionalisti e permisero la creazione di un governo di coalizione presieduto da Stegerwald. Il nuovo governo ottenne poteri di emergenza per l'esecutivo e procedette ad arrestare tutti i parlamentari nazionalsocialisti e a sopprimere il Partito Nazista, nonostante la guerriglia urbana animata dai suoi membri. Il sostegno dell'Unione Sovietica, con armi e consiglieri militari, fu in questo senso di strategica importanza, così come la partecipazione delle Brigate Internazionali. Dopo la sconfitta dei nazisti e il suicidio di Hitler il 30 aprile 1935, la Germania ospitò le Olimpiadi di Berlino nell'agosto del 1936, che divennero il simbolo della rinascita tedesca: con la fiducia in risalita l'economia in crescita grazie alle nuove politiche sociali implementate e i nazisti fuorilegge, il Presidente Wels rimise i poteri speciali e sciolse il Reichstag in settembre, indicendo nuove elezioni per il mese successivo che si conclusero con la netta e vittoriosa affermazione del Fronte Popolare Unitario.
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