Capitolo 1
Prologo
1Poiché
molti han posto mano a stendere un racconto degli avvenimenti successi tra di
noi, 2come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono
testimoni fin da principio e divennero ministri della parola, 3così
ho deciso anch`io di fare ricerche accurate su ogni circostanza fin dagli inizi
e di scriverne per te un resoconto ordinato, illustre Teòfilo, 4perché
ti possa rendere conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.
I. NASCITA E VITA NASCOSTA DI GIOVANNI BATTISTA E DI
GESU`
Annunzio della nascita di Giovanni Battista
5Al
tempo di Erode, re della Giudea, c`era un sacerdote chiamato Zaccaria, della
classe di Abìa, e aveva in moglie una discendente di Aronne chiamata
Elisabetta. 6Erano giusti davanti a Dio, osservavano irreprensibili
tutte le leggi e le prescrizioni del Signore. 7Ma non
avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli
anni.
8Mentre
Zaccaria officiava davanti al Signore nel turno della sua classe, 9secondo
l`usanza del servizio sacerdotale, gli toccò in sorte di entrare nel tempio per
fare l`offerta dell`incenso. 10Tutta l`assemblea del popolo pregava fuori nell`ora
dell`incenso. 11Allora gli apparve un angelo del Signore, ritto alla
destra dell`altare dell`incenso. 12Quando lo vide, Zaccaria si turbò e fu preso da
timore. 13Ma l`angelo gli disse: «Non temere, Zaccaria, la tua
preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, che
chiamerai Giovanni. 14Avrai gioia ed esultanza e molti si rallegreranno
della sua nascita, 15poiché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà
vino né bevande inebrianti, sarà pieno di Spirito Santo fin dal seno di sua
madre 16e ricondurrà molti figli d`Israele al Signore loro
Dio. 17Gli camminerà innanzi con lo spirito e la forza di
Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza
dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto». 18Zaccaria
disse all`angelo: «Come posso conoscere questo? Io sono vecchio e mia moglie è
avanzata negli anni». 19L`angelo gli rispose: «Io sono Gabriele che sto al
cospetto di Dio e sono stato mandato a parlarti e a portarti questo lieto
annunzio. 20Ed ecco, sarai muto e non potrai parlare fino al
giorno in cui queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole,
le quali si adempiranno a loro tempo».
21Intanto
il popolo stava in attesa di Zaccaria, e si meravigliava per il suo indugiare
nel tempio. 22Quando poi uscì e non poteva parlare loro, capirono
che nel tempio aveva avuto una visione. Faceva loro dei cenni e restava muto.
23Compiuti
i giorni del suo servizio, tornò a casa. 24Dopo quei giorni
Elisabetta, sua moglie, concepì e si tenne nascosta per cinque mesi e diceva: 25«Ecco
che cosa ha fatto per me il Signore, nei giorni in cui si è degnato di togliere
la mia vergogna tra gli uomini».
L`annunciazione
26Nel
sesto mese, l`angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea,
chiamata Nazaret, 27a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di
Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. 28Entrando
da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te». 29A
queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale
saluto. 30L`angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai
trovato grazia presso Dio. 31Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo
chiamerai Gesù. 32Sarà grande e chiamato Figlio dell`Altissimo; il
Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre 33e
regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
34Allora
Maria disse all`angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo». 35Le
rispose l`angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua
ombra la potenza dell`Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato
Figlio di Dio. 36Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua
vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti
dicevano sterile: 37 nulla è impossibile a Dio ». 38Allora
Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai
detto». E l`angelo partì da lei.
La visitazione
39In
quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta
una città di Giuda. 40Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. 41Appena
Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo.
Elisabetta fu piena di Spirito Santo 42ed esclamò a gran
voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! 43A che
debbo che la madre del mio Signore venga a me? 44Ecco,
appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato
di gioia nel mio grembo. 45E beata colei che ha creduto nell`adempimento delle
parole del Signore».
Il Magnificat
46Allora
Maria disse:
« L`anima mia magnifica il Signore
47e il
mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
48perché
ha guardato l`umiltà della sua serva.
D`ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno
beata.
49Grandi
cose ha fatto in me l`Onnipotente
e Santo è il suo nome:
50 di
generazione in generazione la sua misericordia
si stende su
quelli che lo temono.
51Ha
spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i
superbi nei pensieri del loro cuore;
52 ha
rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato
gli umili;
53 ha
ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato a
mani vuote i ricchi.
54 Ha
soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
55come
aveva promesso ai nostri padri,
ad Abramo e alla
sua discendenza,
per sempre».
56Maria
rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.
Nascita di Giovanni Battista e visita dei vicini
57Per
Elisabetta intanto si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. 58I
vicini e i parenti udirono che il Signore aveva esaltato in lei la sua
misericordia, e si rallegravano con lei.
Circoncisione di Giovanni Battista
59All`ottavo
giorno vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo col nome di suo
padre, Zaccaria. 60Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». 61Le
dissero: «Non c`è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome». 62Allora
domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. 63Egli
chiese una tavoletta, e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono
meravigliati. 64In quel medesimo istante gli si aprì la bocca e gli si
sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio. 65Tutti
i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della
Giudea si discorreva di tutte queste cose. 66Coloro
che le udivano, le serbavano in cuor loro: «Che sarà mai questo bambino?» si
dicevano. Davvero la mano del Signore stava con lui.
Il Benedictus
67Zaccaria,
suo padre, fu pieno di Spirito Santo, e profetò dicendo:
68«
Benedetto il Signore Dio d`Israele,
perché ha visitato e redento il suo popolo,
69e ha
suscitato per noi una salvezza potente
nella casa di Davide, suo servo,
70come
aveva promesso
per bocca dei suoi santi profeti d`un tempo:
71salvezza
dai nostri nemici,
e dalle mani
di quanti ci odiano.
72 Così
egli ha concesso misericordia ai nostri padri
e si è ricordato della sua santa alleanza,
73 del
giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
74di
concederci, liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, 75in
santità e giustizia
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
76E tu,
bambino, sarai chiamato profeta dell`Altissimo
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le
strade,
77per
dare al suo popolo la conoscenza della salvezza
nella remissione dei suoi peccati,
78grazie
alla bontà misericordiosa del nostro Dio,
per cui verrà a visitarci dall`alto un sole che sorge
79 per
rischiarare quelli che stanno nelle tenebre
e nell`ombra
della morte
e dirigere i nostri passi sulla via della pace».
Vita nascosta di Giovanni Battista
80Il
fanciullo cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte
fino al giorno della sua manifestazione a Israele.
Capitolo 2
Nascita di Gesù e visita dei pastori
1In
quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di
tutta la terra. 2Questo primo censimento fu fatto quando era
governatore della Siria Quirinio. 3Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città.
4Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di
Davide, dalla città di Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea alla città di
Davide, chiamata Betlemme, 5per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che
era incinta. 6Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono
per lei i giorni del parto. 7Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse
in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c`era posto per loro
nell`albergo.
8C`erano
in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al
loro gregge. 9Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la
gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, 10ma
l`angelo disse loro: «Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà
di tutto il popolo: 11oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che
è il Cristo Signore. 12Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto
in fasce, che giace in una mangiatoia». 13E subito apparve con
l`angelo una moltitudine dell`esercito celeste che lodava Dio e diceva:
14«Gloria
a Dio nel più alto dei cieli
e pace in terra agli uomini che egli ama».
15Appena
gli angeli si furono allontanati per tornare al cielo, i pastori dicevano fra
loro: «Andiamo fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha
fatto conoscere». 16Andarono dunque senz`indugio e trovarono Maria e
Giuseppe e il bambino, che giaceva nella mangiatoia. 17E
dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. 18Tutti
quelli che udirono, si stupirono delle cose che i pastori dicevano. 19Maria,
da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore.
20I
pastori poi se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che
avevano udito e visto, com`era stato detto loro.
Circoncisione di Gesù
21Quando
furon passati gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo
nome Gesù, come era stato chiamato dall`angelo prima di essere concepito nel
grembo della madre.
Presentazione di Gesù al tempio
Lv 12,2-4 22Quando venne il tempo della loro purificazione secondo
la Legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore, 23come
è scritto nella Legge del Signore: ogni maschio primogenito sarà sacro al
Signore; 24e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o di
giovani colombi, come prescrive la Legge del Signore.
25Ora a
Gerusalemme c`era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e timorato di Dio, che
aspettava il conforto d`Israele; 26lo Spirito Santo che era sopra di lui, gli aveva
preannunziato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Messia
del Signore. 27Mosso dunque dallo Spirito, si recò al tempio; e
mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere la Legge, 28lo
prese tra le braccia e benedisse Dio:
Il Nunc dimittis
29«Ora
lascia, o Signore, che il tuo servo
vada in pace secondo la tua parola;
30perché
i miei occhi han visto la tua salvezza,
31preparata
da te davanti a tutti i popoli,
32luce
per illuminare le genti
e gloria del tuo popolo Israele».
Profezia di Simeone
33Il
padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. 34Simeone
li benedisse e parlò a Maria, sua madre: «Egli è qui per la rovina e la
risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione 35perché
siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà
l`anima».
Profezia di Anna
36C`era
anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto
avanzata in età, aveva vissuto col marito sette anni dal tempo in cui era
ragazza, 37era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro
anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con
digiuni e preghiere. 38Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a
lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di
Gerusalemme.
Vita nascosta di Gesù a Nazaret
39Quando
ebbero tutto compiuto secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea,
alla loro città di Nazaret. 40Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di
sapienza, e la grazia di Dio era sopra di lui.
Gesù tra i dottori
41I
suoi genitori si recavano tutti gli anni a Gerusalemme per la festa di Pasqua. 42Quando
egli ebbe dodici anni, vi salirono di nuovo secondo l`usanza; 43ma
trascorsi i giorni della festa, mentre riprendevano la via del ritorno, il
fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. 44Credendolo
nella carovana, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra
i parenti e i conoscenti; 45non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a
Gerusalemme. 46Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in
mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava. 47E
tutti quelli che l`udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le
sue risposte. 48Al vederlo restarono stupiti e sua madre gli disse:
«Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti
cercavamo». 49Ed egli rispose: «Perché mi cercavate? Non sapevate
che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». 50Ma
essi non compresero le sue parole.
Ancora la vita nascosta a Nazaret
51Partì
dunque con loro e tornò a Nazaret e stava loro sottomesso. Sua madre serbava
tutte queste cose nel suo cuore. 52E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a
Dio e agli uomini.
Capitolo 3
II. PREPARAZIONE DEL MINISTERO DI GESU`
Predicazione di Giovanni Battista
1Nell`anno
decimoquinto dell`impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era
governatore della Giudea, Erode tetrarca della Galilea, e Filippo, suo
fratello, tetrarca dell`Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetrarca
dell`Abilène, 2sotto i sommi sacerdoti Anna e Caifa, la parola di Dio
scese su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto. 3Ed
egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di
conversione per il perdono dei peccati, 4com`è scritto nel libro
degli oracoli del profeta Isaia:
Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la
via del Signore,
raddrizzate i
suoi sentieri!
5 Ogni
burrone sia riempito,
ogni monte e
ogni colle sia abbassato;
i passi
tortuosi siano diritti;
i luoghi
impervi spianati.
6 Ogni
uomo vedrà la salvezza di Dio!
7Diceva
dunque alle folle che andavano a farsi battezzare da lui: «Razza di vipere, chi
vi ha insegnato a sfuggire all`ira imminente? 8Fate
dunque opere degne della conversione e non cominciate a dire in voi stessi:
Abbiamo Abramo per padre! Perché io vi dico che Dio può far nascere figli ad
Abramo anche da queste pietre. 9Anzi, la scure è già posta alla radice degli alberi;
ogni albero che non porta buon frutto, sarà tagliato e buttato nel fuoco».
10Le
folle lo interrogavano: «Che cosa dobbiamo fare?». 11Rispondeva:
«Chi ha due tuniche, ne dia una a chi non ne ha; e chi ha da mangiare, faccia
altrettanto». 12Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare, e gli
chiesero: «Maestro, che dobbiamo fare?». 13Ed egli disse loro:
«Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato». 14Lo
interrogavano anche alcuni soldati: «E noi che dobbiamo fare?». Rispose: «Non
maltrattate e non estorcete niente a nessuno, contentatevi delle vostre paghe».
15Poiché il popolo era in attesa e tutti si domandavano
in cuor loro, riguardo a Giovanni, se non fosse lui il Cristo, 16Giovanni
rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene uno che è più
forte di me, al quale io non son degno di sciogliere neppure il legaccio dei
sandali: costui vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. 17Egli
ha in mano il ventilabro per ripulire la sua aia e per raccogliere il frumento
nel granaio; ma la pula, la brucerà con fuoco inestinguibile».
18Con
molte altre esortazioni annunziava al popolo la buona novella.
Giovanni Battista in prigione
19Ma il
tetrarca Erode, biasimato da lui a causa di Erodìade, moglie di suo fratello, e
per tutte le scelleratezze che aveva commesso, 20aggiunse
alle altre anche questa: fece rinchiudere Giovanni in prigione.
Battesimo di Gesù
21Quando
tutto il popolo fu battezzato e mentre Gesù, ricevuto anche lui il battesimo,
stava in preghiera, il cielo si aprì 22e scese su di lui lo
Spirito Santo in apparenza corporea, come di colomba, e vi fu una voce dal
cielo: «Tu sei il mio figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto».
Genealogia di Gesù
23Gesù
quando incominciò il suo ministero aveva circa trent`anni ed era figlio, come
si credeva, di Giuseppe, figlio di Eli, 24figlio di Mattàt,
figlio di Levi, figlio di Melchi, figlio di Innài, figlio di Giuseppe, 25figlio
di Mattatìa, figlio di Amos, figlio di Naum, figlio di Esli, figlio di Naggài, 26figlio
di Maat, figlio di Mattatìa, figlio di Semèin, figlio di Iosek, figlio di Ioda,
27figlio di Ioanan, figlio di Resa, figlio di
Zorobabèle, figlio di Salatiel, figlio di Neri, 28figlio
di Melchi, figlio di Addi, figlio di Cosam, figlio di Elmadàm, figlio di Er, 29figlio
di Gesù, figlio di Elièzer, figlio di Iorim, figlio di Mattàt, figlio di Levi, 30figlio
di Simeone, figlio di Giuda, figlio di Giuseppe, figlio di Ionam, figlio di
Eliacim, 31figlio di Melèa, figlio di Menna, figlio di Mattatà,
figlio di Natàm, figlio di Davide, 32figlio di Iesse, figlio di Obed, figlio di Booz,
figlio di Sala, figlio di Naàsson, 33figlio di Aminadàb, figlio di Admin, figlio di Arni,
figlio di Esrom, figlio di Fares, figlio di Giuda, 34figlio
di Giacobbe, figlio di Isacco, figlio di Abramo, figlio di Tare, figlio di
Nacor, 35figlio di Seruk, figlio di Ragau, figlio di Falek,
figlio di Eber, figlio di Sala, 36figlio di Cainam, figlio di Arfàcsad, figlio di Sem,
figlio di Noè, figlio di Lamech, 37figlio di Matusalemme, figlio di Enoch, figlio di
Iaret, figlio di Malleèl, figlio di Cainam, 38figlio
di Enos, figlio di Set, figlio di Adamo, figlio di Dio.
Capitolo 4
Tentazione nel deserto
1Gesù,
pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano e fu condotto dallo Spirito
nel deserto 2dove, per quaranta giorni, fu tentato dal diavolo. Non
mangiò nulla in quei giorni; ma quando furono terminati ebbe fame. 3Allora
il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, dì a questa pietra che diventi
pane». 4Gesù gli rispose: «Sta scritto: Non di solo pane vivrà
l`uomo». 5Il diavolo lo condusse in alto e, mostrandogli in un
istante tutti i regni della terra, gli disse: 6«Ti
darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni, perché è stata messa
nelle mie mani e io la do a chi voglio. 7Se ti prostri dinanzi a
me tutto sarà tuo». 8Gesù gli rispose: «Sta scritto: Solo al Signore Dio
tuo ti prostrerai, lui solo adorerai». 9Lo condusse a
Gerusalemme, lo pose sul pinnacolo del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di
Dio, buttati giù; 10sta scritto infatti:
Ai suoi angeli darà ordine per te,
perché essi ti
custodiscano;
11e
anche:
essi ti
sosterranno con le mani,
perché il tuo
piede non inciampi in una pietra».
12Gesù
gli rispose: «E` stato detto: Non tenterai il Signore Dio tuo». 13Dopo
aver esaurito ogni specie di tentazione, il diavolo si allontanò da lui per
ritornare al tempo fissato.
III. MINISTERO DI GESU`IN GALILEA
Gesù inaugura la predicazione
14Gesù
ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito Santo e la sua fama si diffuse
in tutta la regione. 15Insegnava nelle loro sinagoghe e tutti ne facevano
grandi lodi.
Gesù a Nazaret
16Si
recò a Nazaret, dove era stato allevato; ed entrò, secondo il suo solito, di
sabato nella sinagoga e si alzò a leggere. 17Gli
fu dato il rotolo del profeta Isaia; apertolo trovò il passo dove era scritto:
18 Lo
Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi
ha consacrato con l`unzione,
e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto
messaggio,
per proclamare
ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la
vista;
per rimettere
in libertà gli oppressi,
19 e
predicare un anno di grazia del Signore.
20Poi
arrotolò il volume, lo consegnò all`inserviente e sedette. Gli occhi di tutti
nella sinagoga stavano fissi sopra di lui. 21Allora
cominciò a dire: «Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con
i vostri orecchi». 22Tutti gli rendevano testimonianza ed erano
meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano:
«Non è il figlio di Giuseppe?». 23Ma egli rispose: «Di certo voi mi citerete il
proverbio: Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafarnao,
fàllo anche qui, nella tua patria!». 24Poi aggiunse: «Nessun
profeta è bene accetto in patria. 25Vi dico anche: c`erano molte vedove in Israele al
tempo di Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una
grande carestia in tutto il paese; 26ma a nessuna di esse fu mandato Elia, se non a una
vedova in Sarepta di Sidone. 27C`erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta
Eliseo, ma nessuno di loro fu risanato se non Naaman, il Siro».
28All`udire
queste cose, tutti nella sinagoga furono pieni di sdegno; 29si
levarono, lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del
monte sul quale la loro città era situata, per gettarlo giù dal precipizio. 30Ma
egli, passando in mezzo a loro, se ne andò.
Gesù insegna a Cafarnao e guarisce un indemoniato
31Poi
discese a Cafarnao, una città della Galilea, e al sabato ammaestrava la gente. 32Rimanevano
colpiti dal suo insegnamento, perché parlava con autorità. 33Nella
sinagoga c`era un uomo con un demonio immondo e cominciò a gridare forte: 34«Basta!
Che abbiamo a che fare con te, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? So bene
chi sei: il Santo di Dio!». 35Gesù gli intimò: «Taci, esci da costui!». Eil demonio,
gettatolo a terra in mezzo alla gente, uscì da lui, senza fargli alcun male. 36Tutti
furono presi da paura e si dicevano l`un l`altro: «Che parola è mai questa, che
comanda con autorità e potenza agli spiriti immondi ed essi se ne vanno?». 37E si
diffondeva la fama di lui in tutta la regione.
Guarigione della suocera di Simone
38Uscito
dalla sinagoga entrò nella casa di Simone. La suocera di Simone era in preda a
una grande febbre e lo pregarono per lei. 39Chinatosi
su di lei, intimò alla febbre, e la febbre la lasciò. Levatasi all`istante, la
donna cominciò a servirli.
Molte guarigioni
40Al
calar del sole, tutti quelli che avevano infermi colpiti da mali di ogni genere
li condussero a lui. Ed egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva. 41Da
molti uscivano demòni gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli li
minacciava e non li lasciava parlare, perché sapevano che era il Cristo.
Gesù abbandona in segreto Cafarnao e percorre la
Giudea
42Sul
far del giorno uscì e si recò in un luogo deserto. Ma le folle lo cercavano, lo
raggiunsero e volevano trattenerlo perché non se ne andasse via da loro. 43Egli
però disse: «Bisogna che io annunzi il regno di Dio anche alle altre città; per
questo sono stato mandato». 44E andava predicando nelle sinagoghe della Giudea.
Capitolo 5
Chiamata dei primi quattro discepoli
1Un
giorno, mentre, levato in piedi, stava presso il lago di Genèsaret 2e la
folla gli faceva ressa intorno per ascoltare la parola di Dio, vide due barche
ormeggiate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. 3Salì
in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra.
Sedutosi, si mise ad ammaestrare le folle dalla barca.
4Quando
ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e calate le reti per
la pesca». 5Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la
notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». 6E
avendolo fatto, presero una quantità enorme di pesci e le reti si rompevano. 7Allora
fecero cenno ai compagni dell`altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi
vennero e riempirono tutte e due le barche al punto che quasi affondavano. 8Al
veder questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore,
allontanati da me che sono un peccatore». 9Grande
stupore infatti aveva preso lui e tutti quelli che erano insieme con lui per la
pesca che avevano fatto; 10così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che
erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d`ora in poi sarai
pescatore di uomini». 11Tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.
Guarigione di un lebbroso
12Un
giorno Gesù si trovava in una città e un uomo coperto di lebbra lo vide e gli
si gettò ai piedi pregandolo: «Signore, se vuoi, puoi sanarmi». 13Gesù
stese la mano e lo toccò dicendo: «Lo voglio, sii risanato!». E subito la
lebbra scomparve da lui. 14Gli ingiunse di non dirlo a nessuno: «Và, mostrati al
sacerdote e fà l`offerta per la tua purificazione, come ha ordinato Mosè,
perché serva di testimonianza per essi». 15La sua fama si
diffondeva ancor più; folle numerose venivano per ascoltarlo e farsi guarire
dalle loro infermità. 16Ma Gesù si ritirava in luoghi solitari a pregare.
Guarigione di un paralitico
17Un
giorno sedeva insegnando. Sedevano là anche farisei e dottori della legge,
venuti da ogni villaggio della Galilea, della Giudea e da Gerusalemme. E la
potenza del Signore gli faceva operare guarigioni. 18Ed
ecco alcuni uomini, portando sopra un letto un paralitico, cercavano di farlo
passare e metterlo davanti a lui. 19Non trovando da qual parte introdurlo a causa della
folla, salirono sul tetto e lo calarono attraverso le tegole con il lettuccio
davanti a Gesù, nel mezzo della stanza. 20Veduta la loro fede,
disse: «Uomo, i tuoi peccati ti sono rimessi». 21Gli
scribi e i farisei cominciarono a discutere dicendo: «Chi è costui che
pronuncia bestemmie? Chi può rimettere i peccati, se non Dio soltanto?». 22Ma
Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: «Che cosa andate ragionando nei
vostri cuori? 23Che cosa è più facile, dire: Ti sono rimessi i tuoi
peccati, o dire: Alzati e cammina? 24Ora, perché sappiate che il Figlio dell`uomo ha il
potere sulla terra di rimettere i peccati: io ti dico - esclamò rivolto al
paralitico - alzati, prendi il tuo lettuccio e và a casa tua». 25Subito
egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e si avviò
verso casa glorificando Dio. 26Tutti rimasero stupiti e levavano lode a Dio; pieni di
timore dicevano: «Oggi abbiamo visto cose prodigiose».
Chiamata di Levi
27Dopo
ciò egli uscì e vide un pubblicano di nome Levi seduto al banco delle imposte,
e gli disse: «Seguimi!». 28Egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì.
Pasto con i peccatori presso Levi
29Poi
Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C`era una folla di
pubblicani e d`altra gente seduta con loro a tavola. 30I
farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Perché
mangiate e bevete con i pubblicani e i peccatori?». 31Gesù
rispose: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; 32io
non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori a convertirsi».
Discussione sul digiuno
33Allora
gli dissero: «I discepoli di Giovanni digiunano spesso e fanno orazioni; così
pure i discepoli dei farisei; invece i tuoi mangiano e bevono!». 34Gesù
rispose: «Potete far digiunare gli invitati a nozze, mentre lo sposo è con
loro? 35Verranno però i giorni in cui lo sposo sarà strappato
da loro; allora, in quei giorni, digiuneranno». 36Diceva
loro anche una parabola: «Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per
attaccarlo a un vestito vecchio; altrimenti egli strappa il nuovo, e la toppa
presa dal nuovo non si adatta al vecchio. 37E
nessuno mette vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo spacca gli
otri, si versa fuori e gli otri vanno perduti. 38Il
vino nuovo bisogna metterlo in otri nuovi. 39Nessuno
poi che beve il vino vecchio desidera il nuovo, perché dice: Il vecchio è
buono!».
Capitolo 6
Le spighe strappate
1Un
giorno di sabato passava attraverso campi di grano e i suoi discepoli
coglievano e mangiavano le spighe, sfregandole con le mani. 2Alcuni
farisei dissero: «Perché fate ciò che non è permesso di sabato?». 3Gesù
rispose: «Allora non avete mai letto ciò che fece Davide, quando ebbe fame lui
e i suoi compagni? 4Come entrò nella casa di Dio, prese i pani
dell`offerta, ne mangiò e ne diede ai suoi compagni, sebbene non fosse lecito
mangiarli se non ai soli sacerdoti?». 5E diceva loro: «Il
Figlio dell`uomo è signore del sabato».
Guarigione di un uomo dalla mano inaridita
6Un
altro sabato egli entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. Ora c`era là un
uomo, che aveva la mano destra inaridita. 7Gli
scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva di sabato, allo
scopo di trovare un capo di accusa contro di lui. 8Ma
Gesù era a conoscenza dei loro pensieri e disse all`uomo che aveva la mano
inaridita: «Alzati e mettiti nel mezzo!». L`uomo, alzatosi, si mise nel punto
indicato. 9Poi Gesù disse loro: «Domando a voi: E` lecito in
giorno di sabato fare del bene o fare del male, salvare una vita o perderla?». 10E
volgendo tutt`intorno lo sguardo su di loro, disse all`uomo: «Stendi la mano!».
Egli lo fece e la mano guarì. 11Ma essi furono pieni di rabbia e discutevano fra di
loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù.
La scelta dei Dodici
12In
quei giorni Gesù se ne andò sulla montagna a pregare e passò la notte in
orazione. 13Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne
scelse dodici, ai quali diede il nome di apostoli: 14Simone,
che chiamò anche Pietro, Andrea suo fratello, Giacomo, Giovanni, Filippo,
Bartolomeo, 15Matteo, Tommaso, Giacomo d`Alfeo, Simone
soprannominato Zelota, 16Giuda di Giacomo e Giuda Iscariota, che fu il
traditore.
Le folle al seguito di Gesù
17Disceso
con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C`era gran folla di suoi discepoli
e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale
di Tiro e di Sidone, 18che erano venuti per ascoltarlo ed esser guariti dalle
loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti immondi, venivano
guariti. 19Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui
usciva una forza che sanava tutti.
Discorso inaugurale. Le Beatitudini
20Alzati
gli occhi verso i suoi discepoli, Gesù diceva:
«Beati voi poveri,
perché vostro è il regno di Dio.
21Beati
voi che ora avete fame,
perché sarete saziati.
Beati voi che ora piangete,
perché riderete.
22Beati
voi quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e
v`insulteranno e respingeranno il vostro nome come scellerato, a causa del
Figlio dell`uomo. 23Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché, ecco,
la vostra ricompensa è grande nei cieli. Allo stesso modo infatti facevano i
loro padri con i profeti.
Le maledizioni
24Ma
guai a voi, ricchi,
perché avete già la vostra consolazione.
25Guai
a voi che ora siete sazi,
perché avrete fame.
Guai a voi che ora ridete,
perché sarete afflitti e piangerete.
26Guai
quando tutti gli uomini diranno bene di voi.
Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i
falsi profeti.
L`amore dei nemici
27Ma a
voi che ascoltate, io dico: Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che
vi odiano, 28benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro
che vi maltrattano. 29A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche l`altra;
a chi ti leva il mantello, non rifiutare la tunica. 30Dá a
chiunque ti chiede; e a chi prende del tuo, non richiederlo. 31Ciò
che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro. 32Se
amate quelli che vi amano, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo
stesso. 33E se fate del bene a coloro che vi fanno del bene, che
merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. 34E se
prestate a coloro da cui sperate ricevere, che merito ne avrete? Anche i
peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. 35Amate
invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e il
vostro premio sarà grande e sarete figli dell`Altissimo; perché egli è benevolo
verso gl`ingrati e i malvagi.
Misericordia e beneficenza
36Siate
misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro. 37Non
giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati;
perdonate e vi sarà perdonato; 38date e vi sarà dato; una buona misura, pigiata, scossa
e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con cui
misurate, sarà misurato a voi in cambio».
Condizioni dello zelo
39Disse
loro anche una parabola: «Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non
cadranno tutt`e due in una buca? 40Il discepolo non è da più del maestro; ma ognuno ben
preparato sarà come il suo maestro. 41Perché guardi la pagliuzza che è nell`occhio del tuo
fratello, e non t`accorgi della trave che è nel tuo? 42Come puoi
dire al tuo fratello: Permetti che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio, e
tu non vedi la trave che è nel tuo? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo
occhio e allora potrai vederci bene nel togliere la pagliuzza dall`occhio del
tuo fratello.
43Non
c`è albero buono che faccia frutti cattivi, né albero cattivo che faccia frutti
buoni. 44Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non
si raccolgono fichi dalle spine, né si vendemmia uva da un rovo. 45L`uomo
buono trae fuori il bene dal buon tesoro del suo cuore; l`uomo cattivo dal suo
cattivo tesoro trae fuori il male, perché la bocca parla dalla pienezza del
cuore.
Necessità della pratica
46Perché
mi chiamate: Signore, Signore, e poi non fate ciò che dico? 47Chi
viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi mostrerò a chi è
simile: 48è simile a un uomo che, costruendo una casa, ha
scavato molto profondo e ha posto le fondamenta sopra la roccia. Venuta la
piena, il fiume irruppe contro quella casa, ma non riuscì a smuoverla perché
era costruita bene. 49Chi invece ascolta e non mette in pratica, è simile a
un uomo che ha costruito una casa sulla terra, senza fondamenta. Il fiume la
investì e subito crollò; e la rovina di quella casa fu grande».
Capitolo 7
Guarigione del servo di un centurione
1Quando
ebbe terminato di rivolgere tutte queste parole al popolo che stava in ascolto,
entrò in Cafarnao. 2Il servo di un centurione era ammalato e stava per
morire. Il centurione l`aveva molto caro. 3Perciò,
avendo udito parlare di Gesù, gli mandò alcuni anziani dei Giudei a pregarlo di
venire e di salvare il suo servo. 4Costoro giunti da Gesù lo pregavano con insistenza:
«Egli merita che tu gli faccia questa grazia, dicevano, 5perché
ama il nostro popolo, ed è stato lui a costruirci la sinagoga». 6Gesù
si incamminò con loro. Non era ormai molto distante dalla casa quando il
centurione mandò alcuni amici a dirgli: «Signore, non stare a disturbarti, io
non son degno che tu entri sotto il mio tetto; 7per questo
non mi sono neanche ritenuto degno di venire da te, ma comanda con una parola e
il mio servo sarà guarito. 8Anch`io infatti sono uomo sottoposto a un`autorità, e
ho sotto di me dei soldati; e dico all`uno: Và ed egli va, e a un altro: Vieni,
ed egli viene, e al mio servo: Fà questo, ed egli lo fa». 9All`udire
questo Gesù restò ammirato e rivolgendosi alla folla che lo seguiva disse: «Io
vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede così grande!». 10E gli
inviati, quando tornarono a casa, trovarono il servo guarito.
Risurrezione del figlio della vedova di Nain
11In
seguito si recò in una città chiamata Nain e facevano la strada con lui i
discepoli e grande folla. 12Quando fu vicino alla porta della città, ecco che
veniva portato al sepolcro un morto, figlio unico di madre vedova; e molta
gente della città era con lei. 13Vedendola, il Signore ne ebbe compassione e le disse:
«Non piangere!». 14E accostatosi toccò la bara, mentre i portatori si
fermarono. Poi disse: «Giovinetto, dico a te, alzati!». 15Il
morto si levò a sedere e incominciò a parlare. Ed egli lo diede alla madre. 16Tutti
furono presi da timore e glorificavano Dio dicendo: «Un grande profeta è sorto
tra noi e Dio ha visitato il suo popolo». 17La
fama di questi fatti si diffuse in tutta la Giudea e per tutta la regione.
Domanda di Giovanni Battista e testimonianza che gli
rende Gesù
18Anche
Giovanni fu informato dai suoi discepoli di tutti questi avvenimenti. Giovanni
chiamò due di essi 19e li mandò a dire al Signore: «Sei tu colui che viene,
o dobbiamo aspettare un altro?». 20Venuti da lui, quegli uomini dissero: «Giovanni il
Battista ci ha mandati da te per domandarti: Sei tu colui che viene o dobbiamo
aspettare un altro?». 21In quello stesso momento Gesù guarì molti da malattie,
da infermità, da spiriti cattivi e donò la vista a molti ciechi. 22Poi
diede loro questa risposta: «Andate e riferite a Giovanni ciò che avete visto e
udito: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi vengono
sanati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunziata la buona
novella. 23E beato è chiunque non sarà scandalizzato di me!».
24Quando
gli inviati di Giovanni furono partiti, Gesù cominciò a dire alla folla
riguardo a Giovanni: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna
agitata dal vento? 25E allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo
avvolto in morbide vesti? Coloro che portano vesti sontuose e vivono nella
lussuria stanno nei palazzi dei re. 26Allora, che cosa siete andati a vedere? Un profeta?
Sì, vi dico, e più che un profeta. 27Egli è colui del quale sta scritto:
Ecco io mando davanti a te il mio messaggero,
egli preparerà
la via davanti a te.
28Io vi
dico, tra i nati di donna non c`è nessuno più grande di Giovanni, e il più
piccolo nel regno di Dio è più grande di lui. 29Tutto
il popolo che lo ha ascoltato, e anche i pubblicani, hanno riconosciuto la
giustizia di Dio ricevendo il battesimo di Giovanni. 30Ma i
farisei e i dottori della legge non facendosi battezzare da lui hanno reso vano
per loro il disegno di Dio.
Giudizio di Gesù sulla sua generazione
31A chi
dunque paragonerò gli uomini di questa generazione, a chi sono simili? 32Sono
simili a quei bambini che stando in piazza gridano gli uni agli altri:
Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato;
vi abbiamo cantato un lamento e non avete pianto!
33E`
venuto infatti Giovanni il Battista che non mangia pane e non beve vino, e voi
dite: Ha un demonio. 34E` venuto il Figlio dell`uomo che mangia e beve, e voi
dite: Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori. 35Ma
alla sapienza è stata resa giustizia da tutti i suoi figli».
La peccatrice perdonata
36Uno
dei farisei lo invitò a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si
mise a tavola. 37Ed ecco una donna, una peccatrice di quella città,
saputo che si trovava nella casa del fariseo, venne con un vasetto di olio
profumato; 38e fermatasi dietro si rannicchiò piangendo ai piedi di
lui e cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li
baciava e li cospargeva di olio profumato.
39A
quella vista il fariseo che l`aveva invitato pensò tra sé. «Se costui fosse un
profeta, saprebbe chi e che specie di donna è colei che lo tocca: è una
peccatrice». 40Gesù allora gli disse: «Simone, ho una cosa da dirti».
Ed egli: «Maestro, dì pure». 41«Un creditore aveva due debitori: l`uno gli doveva
cinquecento denari, l`altro cinquanta. 42Non avendo essi da
restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi dunque di loro lo amerà di
più?». 43Simone rispose: «Suppongo quello a cui ha condonato di
più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene». 44E
volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato
nella tua casa e tu non m`hai dato l`acqua per i piedi; lei invece mi ha
bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. 45Tu
non mi hai dato un bacio, lei invece da quando sono entrato non ha cessato di
baciarmi i piedi. 46Tu non mi hai cosparso il capo di olio profumato, ma
lei mi ha cosparso di profumo i piedi. 47Per questo ti dico: le
sono perdonati i suoi molti peccati, poiché ha molto amato. Invece quello a cui
si perdona poco, ama poco». 48Poi disse a lei: «Ti sono perdonati i tuoi peccati». 49Allora
i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è quest`uomo che perdona anche i
peccati?». 50Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata;
và in pace!».
Capitolo 8
Il seguito femminile di Gesù
1In
seguito egli se ne andava per le città e i villaggi, predicando e annunziando
la buona novella del regno di Dio. 2C`erano con lui i Dodici e alcune donne che erano
state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria di Màgdala, dalla quale
erano usciti sette demòni, 3Giovanna, moglie di Cusa, amministratore di Erode,
Susanna e molte altre, che li assistevano con i loro beni.
Parabola del seminatore
4Poiché
una gran folla si radunava e accorreva a lui gente da ogni città, disse con una
parabola: 5«Il seminatore uscì a seminare la sua semente. Mentre
seminava, parte cadde lungo la strada e fu calpestata, e gli uccelli del cielo
la divorarono. 6Un`altra parte cadde sulla pietra e appena germogliata
inaridì per mancanza di umidità. 7Un`altra cadde in mezzo alle spine e le spine,
cresciute insieme con essa, la soffocarono. 8Un`altra
cadde sulla terra buona, germogliò e fruttò cento volte tanto». Detto questo,
esclamò: «Chi ha orecchi per intendere, intenda!».
Perché Gesù parla in parabole
9I suoi
discepoli lo interrogarono sul significato della parabola. 10Ed
egli disse: «A voi è dato conoscere i misteri del regno di Dio, ma agli altri
solo in parabole, perchè
vedendo non
vedano
e udendo non
intendano.
Spiegazione della parabola del seminatore
11Il
significato della parabola è questo: Il seme è la parola di Dio. 12I
semi caduti lungo la strada sono coloro che l`hanno ascoltata, ma poi viene il
diavolo e porta via la parola dai loro cuori, perché non credano e così siano
salvati. 13Quelli sulla pietra sono coloro che, quando ascoltano,
accolgono con gioia la parola, ma non hanno radice; credono per un certo tempo,
ma nell`ora della tentazione vengono meno. 14Il
seme caduto in mezzo alle spine sono coloro che, dopo aver ascoltato, strada
facendo si lasciano sopraffare dalle preoccupazioni, dalla ricchezza e dai
piaceri della vita e non giungono a maturazione. 15Il
seme caduto sulla terra buona sono coloro che, dopo aver ascoltato la parola
con cuore buono e perfetto, la custodiscono e producono frutto con la loro
perseveranza.
Come ricevere e trasmettere l`insegnamento di Gesù
16Nessuno
accende una lampada e la copre con un vaso o la pone sotto un letto; la pone
invece su un lampadario, perché chi entra veda la luce. 17Non
c`è nulla di nascosto che non debba essere manifestato, nulla di segreto che
non debba essere conosciuto e venire in piena luce. 18Fate
attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha sarà dato, ma a chi non ha
sarà tolto anche ciò che crede di avere».
I veri parenti di Gesù
19Un
giorno andarono a trovarlo la madre e i fratelli, ma non potevano avvicinarlo a
causa della folla. 20Gli fu annunziato: «Tua madre e i tuoi fratelli sono
qui fuori e desiderano vederti». 21Ma egli rispose: «Mia madre e miei fratelli sono
coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica».
La tempesta sedata
22Un
giorno salì su una barca con i suoi discepoli e disse: «Passiamo all`altra riva
del lago». Presero il largo. 23Ora, mentre navigavano, egli si addormentò. Un turbine
di vento si abbattè sul lago, imbarcavano acqua ed erano in pericolo. 24Accostatisi
a lui, lo svegliarono dicendo: «Maestro, maestro, siamo perduti!». E lui,
destatosi, sgridò il vento e i flutti minacciosi; essi cessarono e si fece
bonaccia. 25Allora disse loro: «Dov`è la vostra fede?». Essi
intimoriti e meravigliati si dicevano l`un l`altro: «Chi è dunque costui che dá
ordini ai venti e all`acqua e gli obbediscono?».
L`indemoniato geraseno
26Approdarono
nella regione dei Gerasèni, che sta di fronte alla Galilea. 27Era
appena sceso a terra, quando gli venne incontro un uomo della città posseduto
dai demòni. Da molto tempo non portava vestiti, né abitava in casa, ma nei
sepolcri. 28Alla vista di Gesù gli si gettò ai piedi urlando e
disse a gran voce: «Che vuoi da me, Gesù, Figlio del Dio Altissimo? Ti prego,
non tormentarmi!». 29Gesù infatti stava ordinando allo spirito immondo di
uscire da quell`uomo. Molte volte infatti s`era impossessato di lui; allora lo
legavano con catene e lo custodivano in ceppi, ma egli spezzava i legami e
veniva spinto dal demonio in luoghi deserti. 30Gesù
gli domandò: «Qual è il tuo nome?». Rispose: «Legione», perché molti demòni
erano entrati in lui. 31E lo supplicavano che non ordinasse loro di andarsene
nell`abisso.
32Vi
era là un numeroso branco di porci che pascolavano sul monte. Lo pregarono che
concedesse loro di entrare nei porci; ed egli lo permise. 33I
demòni uscirono dall`uomo ed entrarono nei porci e quel branco corse a gettarsi
a precipizio dalla rupe nel lago e annegò. 34Quando
videro ciò che era accaduto, i mandriani fuggirono e portarono la notizia nella
città e nei villaggi. 35La gente uscì per vedere l`accaduto, arrivarono da
Gesù e trovarono l`uomo dal quale erano usciti i demòni vestito e sano di
mente, che sedeva ai piedi di Gesù; e furono presi da spavento. 36Quelli
che erano stati spettatori riferirono come l`indemoniato era stato guarito. 37Allora
tutta la popolazione del territorio dei Gerasèni gli chiese che si allontanasse
da loro, perché avevano molta paura. Gesù, salito su una barca, tornò indietro.
38L`uomo dal quale erano usciti i demòni gli chiese di
restare con lui, ma egli lo congedò dicendo: 39«Torna
a casa tua e racconta quello che Dio ti ha fatto». L`uomo se ne andò,
proclamando per tutta la città quello che Gesù gli aveva fatto.
Guarigione di un`emorroissa e risurrezione della
figlia di Giairo
40Al
suo ritorno, Gesù fu accolto dalla folla, poiché tutti erano in attesa di lui. 41Ed
ecco venne un uomo di nome Giàiro, che era capo della sinagoga: gettatosi ai
piedi di Gesù, lo pregava di recarsi a casa sua, 42perché
aveva un`unica figlia, di circa dodici anni, che stava per morire. Durante il
cammino, le folle gli si accalcavano attorno. 43Una
donna che soffriva di emorragia da dodici anni, e che nessuno era riuscito a
guarire, 44gli si avvicinò alle spalle e gli toccò il lembo del
mantello e subito il flusso di sangue si arrestò. 45Gesù
disse: «Chi mi ha toccato?». Mentre tutti negavano, Pietro disse: «Maestro, la
folla ti stringe da ogni parte e ti schiaccia». 46Ma
Gesù disse: «Qualcuno mi ha toccato. Ho sentito che una forza è uscita da me». 47Allora
la donna, vedendo che non poteva rimanere nascosta, si fece avanti tremando e,
gettatasi ai suoi piedi, dichiarò davanti a tutto il popolo il motivo per cui
l`aveva toccato, e come era stata subito guarita. 48Egli
le disse: «Figlia, la tua fede ti ha salvata, và in pace!».
49Stava
ancora parlando quando venne uno della casa del capo della sinagoga a dirgli:
«Tua figlia è morta, non disturbare più il maestro». 50Ma
Gesù che aveva udito rispose: «Non temere, soltanto abbi fede e sarà salvata». 51Giunto
alla casa, non lasciò entrare nessuno con sé, all`infuori di Pietro, Giovanni e
Giacomo e il padre e la madre della fanciulla. 52Tutti
piangevano e facevano il lamento su di lei. Gesù disse: «Non piangete, perché
non è morta, ma dorme». 53Essi lo deridevano, sapendo che era morta, 54ma
egli, prendendole la mano, disse ad alta voce: «Fanciulla, alzati!». 55Il
suo spirito ritornò in lei ed ella si alzò all`istante. Egli ordinò di darle da
mangiare. 56I genitori ne furono sbalorditi, ma egli raccomandò
loro di non raccontare a nessuno ciò che era accaduto.
Capitolo 9
Missione dei Dodici
1Egli
allora chiamò a sé i Dodici e diede loro potere e autorità su tutti i demòni e
di curare le malattie. 2E li mandò ad annunziare il regno di Dio e a guarire
gli infermi. 3Disse loro: «Non prendete nulla per il viaggio, né
bastone, né bisaccia, né pane, né denaro, né due tuniche per ciascuno. 4In
qualunque casa entriate, là rimanete e di là poi riprendete il cammino. 5Quanto
a coloro che non vi accolgono, nell`uscire dalla loro città, scuotete la
polvere dai vostri piedi, a testimonianza contro di essi». 6Allora
essi partirono e giravano di villaggio in villaggio, annunziando dovunque la
buona novella e operando guarigioni.
Erode e Gesù
7Intanto
il tetrarca Erode sentì parlare di tutti questi avvenimenti e non sapeva che
cosa pensare, perché alcuni dicevano: «Giovanni è risuscitato dai morti», 8altri:
«E` apparso Elia», e altri ancora: «E` risorto uno degli antichi profeti». 9Ma
Erode diceva: «Giovanni l`ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del
quale sento dire tali cose?». E cercava di vederlo.
Ritorno degli apostoli e moltiplicazione dei pani
10Al
loro ritorno, gli apostoli raccontarono a Gesù tutto quello che avevano fatto.
Allora li prese con sé e si ritirò verso una città chiamata Betsàida. 11Ma le
folle lo seppero e lo seguirono. Egli le accolse e prese a parlar loro del
regno di Dio e a guarire quanti avevan bisogno di cure. 12Il
giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: «Congeda
la folla, perché vada nei villaggi e nelle campagne dintorno per alloggiare e
trovar cibo, poiché qui siamo in una zona deserta». 13Gesù
disse loro: «Dategli voi stessi da mangiare». Ma essi risposero: «Non abbiamo
che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per
tutta questa gente». 14C`erano infatti circa cinquemila uomini. Egli disse ai
discepoli: «Fateli sedere per gruppi di cinquanta». 15Così
fecero e li invitarono a sedersi tutti quanti. 16Allora
egli prese i cinque pani e i due pesci e, levati gli occhi al cielo, li
benedisse, li spezzò e li diede ai discepoli perché li distribuissero alla
folla. 17Tutti mangiarono e si saziarono e delle parti loro
avanzate furono portate via dodici ceste.
Professione di fede di Pietro
18Un
giorno, mentre Gesù si trovava in un luogo appartato a pregare e i discepoli
erano con lui, pose loro questa domanda: «Chi sono io secondo la gente?». 19Essi
risposero: «Per alcuni Giovanni il Battista, per altri Elia, per altri uno
degli antichi profeti che è risorto». 20Allora domandò: «Ma
voi chi dite che io sia?». Pietro, prendendo la parola, rispose: «Il Cristo di
Dio». 21Egli allora ordinò loro severamente di non riferirlo a
nessuno.
Primo annunzio della passione
22«Il
Figlio dell`uomo, disse, deve soffrire molto, essere riprovato dagli anziani,
dai sommi sacerdoti e dagli scribi, esser messo a morte e risorgere il terzo
giorno».
Condizioni per seguire Gesù
23Poi,
a tutti, diceva: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso,
prenda la sua croce ogni giorno e mi segua.
24Chi
vorrà salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per
me, la salverà. 25Che giova all`uomo guadagnare il mondo intero, se poi
si perde o rovina se stesso?
26Chi
si vergognerà di me e delle mie parole, di lui si vergognerà il Figlio
dell`uomo, quando verrà nella gloria sua e del Padre e degli angeli santi.
L`avvento prossimo del regno
27In
verità vi dico: vi sono alcuni qui presenti, che non morranno prima di aver
visto il regno di Dio».
La trasfigurazione
28Circa
otto giorni dopo questi discorsi, prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e
salì sul monte a pregare. 29E, mentre pregava, il suo volto cambiò d`aspetto e la
sua veste divenne candida e sfolgorante. 30Ed ecco due uomini
parlavano con lui: erano Mosè ed Elia, 31apparsi nella loro
gloria, e parlavano della sua dipartita che avrebbe portato a compimento a
Gerusalemme. 32Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno;
tuttavia restarono svegli e videro la sua gloria e i due uomini che stavano con
lui. 33Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a
Gesù: «Maestro, è bello per noi stare qui. Facciamo tre tende, una per te, una
per Mosè e una per Elia». Egli non sapeva quel che diceva. 34Mentre
parlava così, venne una nube e li avvolse; all`entrare in quella nube, ebbero
paura. 35E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il
Figlio mio, l`eletto; ascoltatelo». 36Appena la voce cessò, Gesù restò solo. Essi tacquero e
in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto.
L`epilettico indemoniato
37Il
giorno seguente, quando furon discesi dal monte, una gran folla gli venne
incontro. 38A un tratto dalla folla un uomo si mise a gridare:
«Maestro, ti prego di volgere lo sguardo a mio figlio, perché è l`unico che ho.
39Ecco, uno spirito lo afferra e subito egli grida, lo
scuote ed egli dá schiuma e solo a fatica se ne allontana lasciandolo sfinito. 40Ho
pregato i tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti». 41Gesù
rispose: «O generazione incredula e perversa, fino a quando sarò con voi e vi
sopporterò? Conducimi qui tuo figlio». 42Mentre questi si
avvicinava, il demonio lo gettò per terra agitandolo con convulsioni. Gesù
minacciò lo spirito immondo, risanò il fanciullo e lo consegnò a suo padre. 43E
tutti furono stupiti per la grandezza di Dio.
Secondo annunzio della passione
Mentre tutti erano sbalorditi per tutte le cose che
faceva, disse ai suoi discepoli: 44«Mettetevi bene in mente queste parole: Il Figlio
dell`uomo sta per esser consegnato in mano degli uomini». 45Ma
essi non comprendevano questa frase; per loro restava così misteriosa che non
ne comprendevano il senso e avevano paura a rivolgergli domande su tale
argomento.
Chi è il più grande?
46Frattanto
sorse una discussione tra loro, chi di essi fosse il più grande. 47Allora
Gesù, conoscendo il pensiero del loro cuore, prese un fanciullo, se lo mise
vicino e disse: 48«Chi accoglie questo fanciullo nel mio nome, accoglie
me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Poiché chi è il più
piccolo tra tutti voi, questi è grande».
Uso del nome di Gesù
49Giovanni
prese la parola dicendo: «Maestro, abbiamo visto un tale che scacciava demòni
nel tuo nome e glielo abbiamo impedito, perché non è con noi tra i tuoi
seguaci». 50Ma Gesù gli rispose: «Non glielo impedite, perché chi
non è contro di voi, è per voi».
IV. LA SALITA VERSO GERUSALEMME
Cattiva accoglienza di un villaggio di Samaria
51Mentre
stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato tolto dal mondo, si diresse
decisamente verso Gerusalemme 52e mandò avanti dei messaggeri. Questi si incamminarono
ed entrarono in un villaggio di Samaritani per fare i preparativi per lui. 53Ma
essi non vollero riceverlo, perché era diretto verso Gerusalemme. 54Quando
videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo
che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». 55Ma
Gesù si voltò e li rimproverò. 56E si avviarono verso un altro villaggio.
Esigenze della vocazione apostolica
57Mentre
andavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». 58Gesù
gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi,
ma il Figlio dell`uomo non ha dove posare il capo». 59A un
altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, concedimi di andare a
seppellire prima mio padre». 60Gesù replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro
morti; tu và e annunzia il regno di Dio». 61Un
altro disse: «Ti seguirò, Signore, ma prima lascia che io mi congedi da quelli
di casa». 62Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che ha messo mano
all`aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio».
Capitolo 10
Missione dei settantadue discepoli
1Dopo
questi fatti il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a
due avanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. 2Diceva
loro: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone
della messe perché mandi operai per la sua messe. 3Andate:
ecco io vi mando come agnelli in mezzo a lupi; 4non
portate borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate nessuno lungo la strada. 5In
qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa. 6Se vi
sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti
ritornerà su di voi. 7Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello
che hanno, perché l`operaio è degno della sua mercede. Non passate di casa in
casa. 8Quando entrerete in una città e vi accoglieranno,
mangiate quello che vi sarà messo dinanzi, 9curate
i malati che vi si trovano, e dite loro: Si è avvicinato a voi il regno di Dio.
10Ma quando entrerete in una città e non vi
accoglieranno, uscite sulle piazze e dite: 11Anche
la polvere della vostra città che si è attaccata ai nostri piedi, noi la
scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino. 12Io vi
dico che in quel giorno Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città.
13Guai
a te, Corazin, guai a te, Betsàida! Perché se in Tiro e Sidone fossero stati
compiuti i miracoli compiuti tra voi, già da tempo si sarebbero convertiti
vestendo il sacco e coprendosi di cenere. 14Perciò
nel giudizio Tiro e Sidone saranno trattate meno duramente di voi.
15E tu,
Cafarnao,
sarai innalzata fino al cielo?
Fino agli
inferi sarai precipitata!
16Chi
ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me. E chi disprezza me
disprezza colui che mi ha mandato».
Ciò di cui devono gioire gli apostoli
17I
settantadue tornarono pieni di gioia dicendo: «Signore, anche i demòni si
sottomettono a noi nel tuo nome». 18Egli disse: «Io vedevo satana cadere dal cielo come la
folgore. 19Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra i
serpenti e gli scorpioni e sopra ogni potenza del nemico; nulla vi potrà
danneggiare. 20Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono
a voi; rallegratevi piuttosto che i vostri nomi sono scritti nei cieli».
Il vangelo rivelato ai semplici. Il Padre e il Figlio
21In
quello stesso istante Gesù esultò nello Spirito Santo e disse: «Io ti rendo
lode, Padre, Signore del cielo e della terra, che hai nascosto queste cose ai
dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché così a te è
piaciuto. 22Ogni cosa mi è stata affidata dal Padre mio e nessuno
sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui
al quale il Figlio lo voglia rivelare».
Il privilegio dei discepoli
23E
volgendosi ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò
che voi vedete. 24Vi dico che molti profeti e re hanno desiderato vedere
ciò che voi vedete, ma non lo videro, e udire ciò che voi udite, ma non
l`udirono».
Il grande comandamento
25Un
dottore della legge si alzò per metterlo alla prova: «Maestro, che devo fare
per ereditare la vita eterna?». 26Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Che
cosa vi leggi?». 27Costui rispose: « Amerai il Signore Dio tuo con tutto
il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua
mente e il prossimo tuo come te
stesso». 28E Gesù: «Hai risposto bene; fà questo e vivrai».
Parabola del buon Samaritano
29Ma
quegli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è il mio prossimo?». 30Gesù
riprese:
«Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò
nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono,
lasciandolo mezzo morto. 31Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima
strada e quando lo vide passò oltre dall`altra parte. 32Anche
un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre. 33Invece
un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n`ebbe
compassione. 34Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi
olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si
prese cura di lui. 35Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede
all`albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo
rifonderò al mio ritorno. 36Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di
colui che è incappato nei briganti?». 37Quegli rispose: «Chi
ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Và e anche tu fà lo stesso».
Marta e Maria
38Mentre
erano in cammino, entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo accolse
nella sua casa. 39Essa aveva una sorella, di nome Maria, la quale,
sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola; 40Marta
invece era tutta presa dai molti servizi. Pertanto, fattasi avanti, disse:
«Signore, non ti curi che mia sorella mi ha lasciata sola a servire? Dille
dunque che mi aiuti». 41Ma Gesù le rispose: «Marta, Marta, tu ti preoccupi e
ti agiti per molte cose, 42ma una sola è la cosa di cui c`è bisogno. Maria si è
scelta la parte migliore, che non le sarà tolta».
Capitolo 11
Il Pater
1Un
giorno Gesù si trovava in un luogo a pregare e quando ebbe finito uno dei
discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha
insegnato ai suoi discepoli». 2Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite:
Padre, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno;
3dacci
ogni giorno il nostro pane quotidiano,
4e
perdonaci i nostri peccati,
perché anche noi perdoniamo ad ogni nostro debitore,
e non ci indurre in tentazione».
L`amico importuno
5Poi
aggiunse: «Se uno di voi ha un amico e va da lui a mezzanotte a dirgli: Amico,
prestami tre pani, 6perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho
nulla da mettergli davanti; 7e se quegli dall`interno gli risponde: Non
m`importunare, la porta è già chiusa e i miei bambini sono a letto con me, non
posso alzarmi per darteli; 8vi dico che, se anche non si alzerà a darglieli per
amicizia, si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono almeno per la sua
insistenza.
Efficacia della preghiera
9Ebbene
io vi dico: Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà
aperto. 10Perché chi chiede ottiene, chi cerca trova, e a chi
bussa sarà aperto. 11Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pane,
gli darà una pietra? O se gli chiede un pesce, gli darà al posto del pesce una
serpe? 12O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? 13Se
dunque voi, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto
più il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo
chiedono!».
Gesù e Beelzebul
14Gesù
stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a
parlare e le folle rimasero meravigliate. 15Ma
alcuni dissero: «E` in nome di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i
demòni». 16Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un
segno dal cielo. 17Egli, conoscendo i loro pensieri, disse: «Ogni regno
diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull`altra. 18Ora,
se anche satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno?
Voi dite che io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl. 19Ma se
io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl, i vostri discepoli in nome di chi li
scacciano? Perciò essi stessi saranno i vostri giudici. 20Se
invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, è dunque giunto a voi il regno
di Dio.
21Quando
un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, tutti i suoi beni
stanno al sicuro. 22Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli
strappa via l`armatura nella quale confidava e ne distribuisce il bottino.
Intransigenza di Gesù
23Chi
non è con me, è contro di me; e chi non raccoglie con me, disperde.
Ritorno offensivo dello spirito immondo
24Quando
lo spirito immondo esce dall`uomo, si aggira per luoghi aridi in cerca di
riposo e, non trovandone, dice: Ritornerò nella mia casa da cui sono uscito. 25Venuto,
la trova spazzata e adorna. 26Allora va, prende con sé altri sette spiriti peggiori
di lui ed essi entrano e vi alloggiano e la condizione finale di quell`uomo
diventa peggiore della prima».
La vera beatitudine
27Mentre
diceva questo, una donna alzò la voce di mezzo alla folla e disse: «Beato il
ventre che ti ha portato e il seno da cui hai preso il latte!». 28Ma
egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la
osservano!».
Il segno di Giona
29Mentre
le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: «Questa generazione è una
generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato nessun segno
fuorchè il segno di Giona. 30Poiché come Giona fu un segno per quelli di Nìnive,
così anche il Figlio dell`uomo lo sarà per questa generazione. 31La
regina del sud sorgerà nel giudizio insieme con gli uomini di questa
generazione e li condannerà; perché essa venne dalle estremità della terra per
ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, ben più di Salomone c`è qui. 32Quelli
di Nìnive sorgeranno nel giudizio insieme con questa generazione e la
condanneranno; perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco,
ben più di Giona c`è qui.
Ancora la parabola della lucerna
33Nessuno
accende una lucerna e la mette in luogo nascosto o sotto il moggio, ma sopra il
lucerniere, perché quanti entrano vedano la luce. 34La
lucerna del tuo corpo è l`occhio. Se il tuo occhio è sano, anche il tuo corpo è
tutto nella luce; ma se è malato, anche il tuo corpo è nelle tenebre. 35Bada
dunque che la luce che è in te non sia tenebra. 36Se il
tuo corpo è tutto luminoso senza avere alcuna parte nelle tenebre, tutto sarà
luminoso, come quando la lucerna ti illumina con il suo bagliore».
Contro i farisei e i dottori della legge
37Dopo
che ebbe finito di parlare, un fariseo lo invitò a pranzo. Egli entrò e si mise
a tavola. 38Il fariseo si meravigliò che non avesse fatto le
abluzioni prima del pranzo. 39Allora il Signore gli disse: «Voi farisei purificate
l`esterno della coppa e del piatto, ma il vostro interno è pieno di rapina e di
iniquità. 40Stolti! Colui che ha fatto l`esterno non ha forse
fatto anche l`interno? 41Piuttosto date in elemosina quel che c`è dentro, ed
ecco, tutto per voi sarà mondo. 42Ma guai a voi, farisei, che pagate la decima della
menta, della ruta e di ogni erbaggio, e poi trasgredite la giustizia e l`amore
di Dio. Queste cose bisognava curare senza trascurare le altre. 43Guai
a voi, farisei, che avete cari i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle
piazze. 44Guai a voi perché siete come quei sepolcri che non si
vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo».
45Uno
dei dottori della legge intervenne: «Maestro, dicendo questo, offendi anche
noi». 46Egli rispose: «Guai anche a voi, dottori della legge,
che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate
nemmeno con un dito! 47Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i
vostri padri li hanno uccisi. 48Così voi date testimonianza e approvazione alle opere
dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite loro i sepolcri. 49Per
questo la sapienza di Dio ha detto: Manderò a loro profeti e apostoli ed essi
li uccideranno e perseguiteranno; 50perché sia chiesto conto a questa generazione del
sangue di tutti i profeti, versato fin dall`inizio del mondo, 51dal
sangue di Abele fino al sangue di Zaccaria, che fu ucciso tra l`altare e il
santuario. Sì, vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione. 52Guai
a voi, dottori della legge, che avete tolto la chiave della scienza. Voi non
siete entrati, e a quelli che volevano entrare l`avete impedito».
53Quando
fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo ostilmente e a
farlo parlare su molti argomenti, 54tendendogli insidie, per sorprenderlo in qualche
parola uscita dalla sua stessa bocca.
Capitolo 12
Parlare apertamente e senza timore
1Nel
frattempo, radunatesi migliaia di persone che si calpestavano a vicenda, Gesù
cominciò a dire anzitutto ai discepoli: «Guardatevi dal lievito dei farisei,
che è l`ipocrisia. 2Non c`è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di
segreto che non sarà conosciuto. 3Pertanto ciò che avrete detto nelle tenebre, sarà
udito in piena luce; e ciò che avrete detto all`orecchio nelle stanze più
interne, sarà annunziato sui tetti.
4A voi
miei amici, dico: Non temete coloro che uccidono il corpo e dopo non possono
far più nulla. 5Vi mostrerò invece chi dovete temere: temete Colui
che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geenna. Sì, ve lo dico,
temete Costui. 6Cinque passeri non si vendono forse per due soldi?
Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio. 7Anche
i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non temete, voi valete più di
molti passeri.
8Inoltre
vi dico: Chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell`uomo
lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; 9ma chi
mi rinnegherà davanti agli uomini sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio.
10Chiunque
parlerà contro il Figlio dell`uomo gli sarà perdonato, ma chi bestemmierà lo
Spirito Santo non gli sarà perdonato.
11Quando
vi condurranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non
preoccupatevi come discolparvi o che cosa dire; 12perché
lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire».
Non accumulare tesori
13Uno
della folla gli disse: «Maestro, dì a mio fratello che divida con me
l`eredità». 14Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice
o mediatore sopra di voi?». 15E disse loro: «Guardatevi e tenetevi lontano da ogni
cupidigia, perché anche se uno è nell`abbondanza la sua vita non dipende dai
suoi beni». 16Disse poi una parabola: «La campagna di un uomo ricco
aveva dato un buon raccolto. 17Egli ragionava tra sé: Che farò, poiché non ho dove
riporre i miei raccolti? 18E disse: Farò così: demolirò i miei magazzini e ne
costruirò di più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. 19Poi
dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni;
riposati, mangia, bevi e datti alla gioia. 20Ma
Dio gli disse: Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E
quello che hai preparato di chi sarà? 21Così è di chi accumula
tesori per sé, e non arricchisce davanti a Dio».
Abbandonarsi alla Provvidenza
22Poi
disse ai discepoli: «Per questo io vi dico: Non datevi pensiero per la vostra
vita, di quello che mangerete; né per il vostro corpo, come lo vestirete. 23La
vita vale più del cibo e il corpo più del vestito. 24Guardate
i corvi: non seminano e non mietono, non hanno ripostiglio né granaio, e Dio li
nutre. Quanto più degli uccelli voi valete! 25Chi
di voi, per quanto si affanni, può aggiungere un`ora sola alla sua vita? 26Se
dunque non avete potere neanche per la più piccola cosa, perché vi affannate
del resto? 27Guardate i gigli, come crescono: non filano, non
tessono: eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria,
vestiva come uno di loro. 28Se dunque Dio veste così l`erba del campo, che oggi
c`è e domani si getta nel forno, quanto più voi, gente di poca fede? 29Non
cercate perciò che cosa mangerete e berrete, e non state con l`animo in ansia: 30di
tutte queste cose si preoccupa la gente del mondo; ma il Padre vostro sa che ne
avete bisogno. 31Cercate piuttosto il regno di Dio, e queste cose vi
saranno date in aggiunta.
32Non
temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il suo
regno.
Vendere i propri beni e fare l`elemosina
33Vendete
ciò che avete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un
tesoro inesauribile nei cieli, dove i ladri non arrivano e la tignola non
consuma. 34Perché dove è il vostro tesoro, là sarà anche il
vostro cuore.
Tenersi pronti per il ritorno del padrone
35Siate
pronti, con la cintura ai fianchi e le lucerne accese; 36siate
simili a coloro che aspettano il padrone quando torna dalle nozze, per aprirgli
subito, appena arriva e bussa. 37Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà
ancora svegli; in verità vi dico, si cingerà le sue vesti, li farà mettere a
tavola e passerà a servirli. 38E se, giungendo nel mezzo della notte o prima
dell`alba, li troverà così, beati loro! 39Sappiate bene questo:
se il padrone di casa sapesse a che ora viene il ladro, non si lascerebbe
scassinare la casa. 40Anche voi tenetevi pronti, perché il Figlio dell`uomo
verrà nell`ora che non pensate».
41Allora
Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?». 42Il
Signore rispose: «Qual è dunque l`amministratore fedele e saggio, che il
Signore porrà a capo della sua servitù, per distribuire a tempo debito la
razione di cibo? 43Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà al
suo lavoro. 44In verità vi dico, lo metterà a capo di tutti i suoi
averi. 45Ma se quel servo dicesse in cuor suo: Il padrone tarda
a venire, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a
ubriacarsi, 46il padrone di quel servo arriverà nel giorno in cui
meno se l`aspetta e in un`ora che non sa, e lo punirà con rigore assegnandogli
il posto fra gli infedeli. 47Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non
avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; 48quello
invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne
riceverà poche. A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato
molto, sarà richiesto molto di più.
Gesù e la sua passione
49Sono
venuto a portare il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse già acceso! 50C`è
un battesimo che devo ricevere; e come sono angosciato, finché non sia
compiuto!
Gesù causa di dissenso
51Pensate
che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione. 52D`ora
innanzi in una casa di cinque persone 53si divideranno tre
contro due e due contro tre;
padre contro figlio e figlio contro padre,
madre contro figlia e figlia contro madre,
suocera contro nuora e nuora contro suocera».
Saper interpretare i segni dei tempi
54Diceva
ancora alle folle: «Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite:
Viene la pioggia, e così accade. 55E quando soffia lo scirocco, dite: Ci sarà caldo, e
così accade. 56Ipocriti! Sapete giudicare l`aspetto della terra e del
cielo, come mai questo tempo non sapete giudicarlo?
57E
perché non giudicate da voi stessi ciò che è giusto? 58Quando
vai con il tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada procura di
accordarti con lui, perché non ti trascini davanti al giudice e il giudice ti
consegni all`esecutore e questi ti getti in prigione. 59Ti
assicuro, non ne uscirai finché non avrai pagato fino all`ultimo spicciolo».
Capitolo 13
Inviti provvidenziali alla penitenza
1In
quello stesso tempo si presentarono alcuni a riferirgli circa quei Galilei, il
cui sangue Pilato aveva mescolato con quello dei loro sacrifici. 2Prendendo
la parola, Gesù rispose: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di
tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? 3No, vi
dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. 4O quei
diciotto, sopra i quali rovinò la torre di Sìloe e li uccise, credete che
fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? 5No, vi
dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo».
Parabola del fico sterile
6Disse
anche questa parabola: «Un tale aveva un fico piantato nella vigna e venne a
cercarvi frutti, ma non ne trovò. 7Allora disse al vignaiolo: Ecco, son tre anni che
vengo a cercare frutti su questo fico, ma non ne trovo. Taglialo. Perché deve
sfruttare il terreno? 8Ma quegli rispose: Padrone, lascialo ancora quest`anno
finché io gli zappi attorno e vi metta il concime 9e
vedremo se porterà frutto per l`avvenire; se no, lo taglierai».
Guarigione della donna curva, il giorno di sabato
10Una
volta stava insegnando in una sinagoga il giorno di sabato. 11C`era
là una donna che aveva da diciotto anni uno spirito che la teneva inferma; era
curva e non poteva drizzarsi in nessun modo. 12Gesù
la vide, la chiamò a sé e le disse: «Donna, sei libera dalla tua infermità», 13e le
impose le mani. Subito quella si raddrizzò e glorificava Dio.
14Ma il
capo della sinagoga, sdegnato perché Gesù aveva operato quella guarigione di
sabato, rivolgendosi alla folla disse: «Ci sono sei giorni in cui si deve
lavorare; in quelli dunque venite a farvi curare e non in giorno di sabato». 15Il
Signore replicò: «Ipocriti, non scioglie forse, di sabato, ciascuno di voi il
bue o l`asino dalla mangiatoia, per condurlo ad abbeverarsi? 16E
questa figlia di Abramo, che satana ha tenuto legata diciott`anni, non doveva
essere sciolta da questo legame in giorno di sabato?». 17Quando
egli diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, mentre la
folla intera esultava per tutte le meraviglie da lui compiute.
Parabola del granello di senapa
18Diceva
dunque: «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo rassomiglierò? 19E`
simile a un granellino di senapa, che un uomo ha preso e gettato nell`orto; poi
è cresciuto e diventato un arbusto, e gli uccelli del cielo si sono posati tra
i suoi rami».
Parabola del lievito
20E
ancora: «A che cosa rassomiglierò il regno di Dio? 21E`
simile al lievito che una donna ha preso e nascosto in tre staia di farina,
finché sia tutta fermentata».
La porta stretta, il rigetto dei Giudei infedeli e la
chiamata dei pagani
22Passava
per città e villaggi, insegnando, mentre camminava verso Gerusalemme. 23Un
tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Rispose: 24«Sforzatevi
di entrare per la porta stretta, perché molti, vi dico, cercheranno di
entrarvi, ma non ci riusciranno. 25Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la
porta, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: Signore,
aprici. Ma egli vi risponderà: Non vi conosco, non so di dove siete. 26Allora
comincerete a dire: Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai
insegnato nelle nostre piazze. 27Ma egli dichiarerà: Vi dico che non so di dove siete.
Allontanatevi da me voi tutti operatori d`iniquità! 28Là ci
sarà pianto e stridore di denti quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e
tutti i profeti nel regno di Dio e voi cacciati fuori. 29Verranno
da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a
mensa nel regno di Dio.
30Ed
ecco, ci sono alcuni tra gli ultimi che saranno primi e alcuni tra i primi che
saranno ultimi».
Erode la volpe
31In
quel momento si avvicinarono alcuni farisei a dirgli: «Parti e vattene via di
qui, perché Erode ti vuole uccidere». 32Egli rispose: «Andate
a dire a quella volpe: Ecco, io scaccio i demòni e compio guarigioni oggi e
domani; e il terzo giorno avrò finito. 33Però è necessario che
oggi, domani e il giorno seguente io vada per la mia strada, perché non è
possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme.
Apostrofe a Gerusalemme
34Gerusalemme,
Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi coloro che sono mandati a te, quante
volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come una gallina la sua covata sotto
le ali e voi non avete voluto! 35Ecco, la vostra casa vi viene lasciata deserta! Vi dico infatti che non mi vedrete più fino
al tempo in cui direte: Benedetto colui che viene nel nome del Signore!».
Capitolo 14
Guarigione di un idropico in giorno di sabato
1Un
sabato era entrato in casa di uno dei capi dei farisei per pranzare e la gente
stava ad osservarlo. 2Davanti a lui stava un idropico. 3Rivolgendosi
ai dottori della legge e ai farisei, Gesù disse: «E` lecito o no curare di
sabato?». 4Ma essi tacquero. Egli lo prese per mano, lo guarì e
lo congedò. 5Poi disse: «Chi di voi, se un asino o un bue gli cade
nel pozzo, non lo tirerà subito fuori in giorno di sabato?». 6E non
potevano rispondere nulla a queste parole.
Sulla scelta dei posti
7Osservando
poi come gli invitati sceglievano i primi posti, disse loro una parabola: 8«Quando
sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci
sia un altro invitato più ragguardevole di te 9e colui
che ha invitato te e lui venga a dirti: Cedigli il posto! Allora dovrai con
vergogna occupare l`ultimo posto. 10Invece quando sei invitato, và a metterti all`ultimo
posto, perché venendo colui che ti ha invitato ti dica: Amico, passa più
avanti. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali.
11Perché
chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato».
Sulla scelta degli invitati
12Disse
poi a colui che l`aveva invitato: «Quando offri un pranzo o una cena, non
invitare i tuoi amici, né i tuoi fratelli, né i tuoi parenti, né i ricchi
vicini, perché anch`essi non ti invitino a loro volta e tu abbia il
contraccambio. 13Al contrario, quando dài un banchetto, invita poveri,
storpi, zoppi, ciechi; 14e sarai beato perché non hanno da ricambiarti.
Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».
Sugli invitati che non accettano
15Uno
dei commensali, avendo udito ciò, gli disse: «Beato chi mangerà il pane nel
regno di Dio!». 16Gesù rispose: «Un uomo diede una grande cena e fece
molti inviti. 17All`ora della cena, mandò il suo servo a dire agli
invitati: Venite, è pronto. 18Ma tutti, all`unanimità, cominciarono a scusarsi. Il
primo disse: Ho comprato un campo e devo andare a vederlo; ti prego,
considerami giustificato. 19Un altro disse: Ho comprato cinque paia di buoi e vado
a provarli; ti prego, considerami giustificato. 20Un
altro disse: Ho preso moglie e perciò non posso venire. 21Al
suo ritorno il servo riferì tutto questo al padrone. Allora il padrone di casa,
irritato, disse al servo: Esci subito per le piazze e per le vie della città e
conduci qui poveri, storpi, ciechi e zoppi. 22Il
servo disse: Signore, è stato fatto come hai ordinato, ma c`è ancora posto. 23Il
padrone allora disse al servo: Esci per le strade e lungo le siepi, spingili a
entrare, perché la mia casa si riempia. 24Perché vi dico:
Nessuno di quegli uomini che erano stati invitati assaggerà la mia cena».
Rinunciare a quanto si ha di caro
25Siccome
molta gente andava con lui, egli si voltò e disse: 26«Se
uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli,
le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. 27Chi
non porta la propria croce e non viene dietro di me, non può essere mio
discepolo.
Rinunciare soprattutto ai propri beni
28Chi
di voi, volendo costruire una torre, non si siede prima a calcolarne la spesa,
se ha i mezzi per portarla a compimento? 29Per evitare che, se
getta le fondamenta e non può finire il lavoro, tutti coloro che vedono
comincino a deriderlo, dicendo: 30Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace
di finire il lavoro. 31Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro
re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli
viene incontro con ventimila? 32Se no, mentre l`altro è ancora lontano, gli manda
un`ambasceria per la pace. 33Così chiunque di voi non rinunzia a tutti i suoi
averi, non può essere mio discepolo.
Non essere insipidi
34Il
sale è buono, ma se anche il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si
salerà? 35Non serve né per la terra né per il concime e così lo
buttano via. Chi ha orecchi per intendere, intenda».
Capitolo 15
Le tre parabole della misericordia
1Si avvicinavano
a lui tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. 2I
farisei e gli scribi mormoravano: «Costui riceve i peccatori e mangia con
loro». 3Allora egli disse loro questa parabola:
La pecora perduta
4«Chi
di voi se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto
e va dietro a quella perduta, finché non la ritrova? 5Ritrovatala,
se la mette in spalla tutto contento, 6va a casa, chiama gli
amici e i vicini dicendo: Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora
che era perduta. 7Così, vi dico, ci sarà più gioia in cielo per un
peccatore convertito, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di
conversione.
La dramma perduta
8O
quale donna, se ha dieci dramme e ne perde una, non accende la lucerna e spazza
la casa e cerca attentamente finché non la ritrova? 9E dopo
averla trovata, chiama le amiche e le vicine, dicendo: Rallegratevi con me,
perché ho ritrovato la dramma che avevo perduta. 10Così,
vi dico, c`è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si
converte».
Il figlio perduto e il figlio fedele: "il figlio
prodigo"
11Disse
ancora: «Un uomo aveva due figli. 12Il più giovane disse al padre: Padre, dammi la parte
del patrimonio che mi spetta. E il padre divise tra loro le sostanze. 13Dopo
non molti giorni, il figlio più giovane, raccolte le sue cose, partì per un
paese lontano e là sperperò le sue sostanze vivendo da dissoluto. 14Quando
ebbe speso tutto, in quel paese venne una grande carestia ed egli cominciò a
trovarsi nel bisogno. 15Allora andò e si mise a servizio di uno degli abitanti
di quella regione, che lo mandò nei campi a pascolare i porci. 16Avrebbe
voluto saziarsi con le carrube che mangiavano i porci; ma nessuno gliene dava. 17Allora
rientrò in se stesso e disse: Quanti salariati in casa di mio padre hanno pane
in abbondanza e io qui muoio di fame! 18Mi leverò e andrò da
mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; 19non
sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi
garzoni. 20Partì e si incamminò verso suo padre.
Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso
gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. 21Il
figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono
più degno di esser chiamato tuo figlio. 22Ma il padre disse ai
servi: Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli
l`anello al dito e i calzari ai piedi. 23Portate il vitello
grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, 24perché
questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato
ritrovato. E cominciarono a far festa.
25Il
figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì
la musica e le danze; 26chiamò un servo e gli domandò che cosa fosse tutto
ciò. 27Il servo gli rispose: E` tornato tuo fratello e il
padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo. 28Egli
si arrabbiò, e non voleva entrare. Il padre allora uscì a pregarlo. 29Ma
lui rispose a suo padre: Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai
trasgredito un tuo comando, e tu non mi hai dato mai un capretto per far festa
con i miei amici. 30Ma ora che questo tuo figlio che ha divorato i tuoi
averi con le prostitute è tornato, per lui hai ammazzato il vitello grasso. 31Gli
rispose il padre: Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; 32ma
bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è
tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato».
Capitolo 16
L`amministratore fedele
1Diceva
anche ai discepoli: «C`era un uomo ricco che aveva un amministratore, e questi
fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. 2Lo
chiamò e gli disse: Che è questo che sento dire di te? Rendi conto della tua
amministrazione, perché non puoi più essere amministratore. 3L`amministratore
disse tra sé: Che farò ora che il mio padrone mi toglie l`amministrazione?
Zappare, non ho forza, mendicare, mi vergogno. 4So io
che cosa fare perché, quando sarò stato allontanato dall`amministrazione, ci
sia qualcuno che mi accolga in casa sua. 5Chiamò uno per uno i
debitori del padrone e disse al primo: 6Tu quanto devi al mio
padrone? Quello rispose: Cento barili d`olio. Gli disse: Prendi la tua
ricevuta, siediti e scrivi subito cinquanta. 7Poi
disse a un altro: Tu quanto devi? Rispose: Cento misure di grano. Gli disse:
Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta. 1Il padrone lodò
quell`amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. I figli di
questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce.
Il buon uso del denaro
9Ebbene,
io vi dico: Procuratevi amici con la disonesta ricchezza, perché, quand`essa
verrà a mancare, vi accolgano nelle dimore eterne.
10Chi è
fedele nel poco, è fedele anche nel molto; e chi è disonesto nel poco, è
disonesto anche nel molto.
11Se
dunque non siete stati fedeli nella disonesta ricchezza, chi vi affiderà quella
vera? 12E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui,
chi vi darà la vostra?
13Nessun
servo può servire a due padroni: o odierà l`uno e amerà l`altro oppure si
affezionerà all`uno e disprezzerà l`altro. Non potete servire a Dio e a
mammona».
Contro i farisei, amici del denaro
14I
farisei, che erano attaccati al denaro, ascoltavano tutte queste cose e si
beffavano di lui. 15Egli disse: «Voi vi ritenete giusti davanti agli
uomini, ma Dio conosce i vostri cuori: ciò che è esaltato fra gli uomini è cosa
detestabile davanti a Dio.
All`assalto del regno
16La
Legge e i Profeti fino a Giovanni; da allora in poi viene annunziato il regno
di Dio e ognuno si sforza per entrarvi.
Perennità della Legge
17E`
più facile che abbiano fine il cielo e la terra, anziché cada un solo trattino
della Legge.
Indissolubilità del matrimonio
18Chiunque
ripudia la propria moglie e ne sposa un`altra, commette adulterio; chi sposa
una donna ripudiata dal marito, commette adulterio.
Il ricco cattivo e il povero Lazzaro
19C`era
un uomo ricco, che vestiva di porpora e di bisso e tutti i giorni banchettava
lautamente. 20Un mendicante, di nome Lazzaro, giaceva alla sua
porta, coperto di piaghe, 21bramoso di sfamarsi di quello che cadeva dalla mensa
del ricco. Perfino i cani venivano a leccare le sue piaghe. 22Un
giorno il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abramo. Morì anche
il ricco e fu sepolto. 23Stando nell`inferno tra i tormenti, levò gli occhi e
vide di lontano Abramo e Lazzaro accanto a lui. 24Allora
gridando disse: Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere
nell`acqua la punta del dito e bagnarmi la lingua, perché questa fiamma mi
tortura. 25Ma Abramo rispose: Figlio, ricordati che hai ricevuto
i tuoi beni durante la vita e Lazzaro parimenti i suoi mali; ora invece lui è
consolato e tu sei in mezzo ai tormenti. 26Per di più, tra noi e
voi è stabilito un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi non
possono, né di costì si può attraversare fino a noi. 27E
quegli replicò: Allora, padre, ti prego di mandarlo a casa di mio padre, 28perché
ho cinque fratelli. Li ammonisca, perché non vengano anch`essi in questo luogo
di tormento. 29Ma Abramo rispose: Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino
loro. 30E lui: No, padre Abramo, ma se qualcuno dai morti
andrà da loro, si ravvederanno. 31Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i Profeti,
neanche se uno risuscitasse dai morti saranno persuasi».
Capitolo 17
Lo scandalo
1Disse
ancora ai suoi discepoli: «E` inevitabile che avvengano scandali, ma guai a
colui per cui avvengono. 2E` meglio per lui che gli sia messa al collo una
pietra da mulino e venga gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di
questi piccoli. 3State attenti a voi stessi!
Correzione fraterna
Se un tuo fratello pecca, rimproveralo; ma se si
pente, perdonagli. 4E se pecca sette volte al giorno contro di te e sette
volte ti dice: Mi pento, tu gli perdonerai».
Potenza della fede
5Gli
apostoli dissero al Signore: 6«Aumenta la nostra fede!». Il Signore rispose: «Se
aveste fede quanto un granellino di senapa, potreste dire a questo gelso: Sii
sradicato e trapiantato nel mare, ed esso vi ascolterebbe.
Servire con umiltà
7Chi di
voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà quando rientra
dal campo: Vieni subito e mettiti a tavola? 8Non
gli dirà piuttosto: Preparami da mangiare, rimboccati la veste e servimi,
finché io abbia mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai anche tu? 9Si
riterrà obbligato verso il suo servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti? 10Così
anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite:
Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare».
I dieci lebbrosi
11Durante
il viaggio verso Gerusalemme, Gesù attraversò la Samaria e la Galilea. 12Entrando
in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi i quali, fermatisi a
distanza, 13alzarono la voce, dicendo: «Gesù maestro, abbi pietà
di noi!». 14Appena li vide, Gesù disse: «Andate a presentarvi ai
sacerdoti». E mentre essi andavano, furono sanati. 15Uno
di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce; 16e si
gettò ai piedi di Gesù per ringraziarlo. Era un Samaritano. 17Ma
Gesù osservò: «Non sono stati guariti tutti e dieci? E gli altri nove dove
sono? 18Non si è trovato chi tornasse a render gloria a Dio,
all`infuori di questo straniero?». E gli disse: 19«Alzati
e và; la tua fede ti ha salvato!».
La venuta del regno di Dio
20Interrogato
dai farisei: «Quando verrà il regno di Dio?», rispose: 21«Il
regno di Dio non viene in modo da attirare l`attenzione, e nessuno dirà: Eccolo
qui, o: eccolo là. Perché il regno di Dio è in mezzo a voi!».
Il giorno del Figlio dell`uomo
22Disse
ancora ai discepoli: «Verrà un tempo in cui desidererete vedere anche uno solo
dei giorni del Figlio dell`uomo, ma non lo vedrete. 23Vi
diranno: Eccolo là, o: eccolo qua; non andateci, non seguiteli. 24Perché
come il lampo, guizzando, brilla da un capo all`altro del cielo, così sarà il
Figlio dell`uomo nel suo giorno. 25Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga
ripudiato da questa generazione. 26Come avvenne al tempo di Noè, così sarà nei giorni del
Figlio dell`uomo: 27mangiavano, bevevano, si ammogliavano e si maritavano,
fino al giorno in cui Noè entrò nell`arca e venne il diluvio e li fece perire
tutti. 28Come avvenne anche al tempo di Lot: mangiavano,
bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; 29ma
nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece
perire tutti. 30Così sarà nel giorno in cui il Figlio dell`uomo si
rivelerà. 31In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza, se le
sue cose sono in casa, non scenda a prenderle; così chi si troverà nel campo,
non torni indietro. 32Ricordatevi della moglie di Lot. 33Chi
cercherà di salvare la propria vita la perderà, chi invece la perde la salverà.
34Vi dico: in quella notte due si troveranno in un
letto: l`uno verrà preso e l`altro lasciato; 35due
donne staranno a macinare nello stesso luogo: l`una verrà presa e l`altra
lasciata». 36 37Allora i discepoli gli chiesero: «Dove, Signore?». Ed
egli disse loro: «Dove sarà il cadavere, là si raduneranno anche gli avvoltoi».
Capitolo 18
Il giudice iniquo e la vedova importuna
1Disse
loro una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi: 2«C`era
in una città un giudice, che non temeva Dio e non aveva riguardo per nessuno. 3In
quella città c`era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: Fammi
giustizia contro il mio avversario. 4Per un certo tempo egli non volle; ma poi disse tra
sé: Anche se non temo Dio e non ho rispetto di nessuno, 5poiché
questa vedova è così molesta le farò giustizia, perché non venga continuamente
a importunarmi». 6E il Signore soggiunse: «Avete udito ciò che dice il
giudice disonesto. 7E Dio non farà giustizia ai suoi eletti che gridano
giorno e notte verso di lui, e li farà a lungo aspettare? 8Vi
dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell`uomo, quando verrà,
troverà la fede sulla terra?».
Il fariseo e il pubblicano
9Disse
ancora questa parabola per alcuni che presumevano di esser giusti e
disprezzavano gli altri: 10«Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era
fariseo e l`altro pubblicano. 11Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: O
Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti,
adùlteri, e neppure come questo pubblicano. 12Digiuno
due volte la settimana e pago le decime di quanto possiedo. 13Il
pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al
cielo, ma si batteva il petto dicendo: O Dio, abbi pietà di me peccatore. 14Io vi
dico: questi tornò a casa sua giustificato, a differenza dell`altro, perché chi
si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato».
Gesù e i bambini
15Gli
presentavano anche i bambini perché li accarezzasse, ma i discepoli, vedendo
ciò, li rimproveravano. 16Allora Gesù li fece venire avanti e disse: «Lasciate
che i bambini vengano a me, non glielo impedite perché a chi è come loro
appartiene il regno di Dio. 17In verità vi dico: Chi non accoglie il regno di Dio
come un bambino, non vi entrerà».
Il notabile ricco
18Un
notabile lo interrogò: «Maestro buono, che devo fare per ottenere la vita
eterna?». 19Gesù gli rispose: «Perché mi dici buono? Nessuno è
buono, se non uno solo, Dio. 20Tu conosci i comandamenti: Non commettere adulterio,
non uccidere, non rubare, non testimoniare il falso, onora tuo padre e tua
madre». 21Costui disse: «Tutto questo l`ho osservato fin dalla
mia giovinezza». 22Udito ciò, Gesù gli disse: «Una cosa ancora ti manca:
vendi tutto quello che hai, distribuiscilo ai poveri e avrai un tesoro nei
cieli; poi vieni e seguimi». 23Ma quegli, udite queste parole, divenne assai triste,
perché era molto ricco.
Il pericolo delle ricchezze
24Quando
Gesù lo vide, disse: «Quant`è difficile, per coloro che possiedono ricchezze
entrare nel regno di Dio. 25E` più facile per un cammello passare per la cruna di
un ago che per un ricco entrare nel regno di Dio!». 26Quelli
che ascoltavano dissero: «Allora chi potrà essere salvato?». 27Rispose:
«Ciò che è impossibile agli uomini, è possibile a Dio».
Ricompensa promessa alla rinuncia
28Pietro
allora disse: «Noi abbiamo lasciato tutte le nostre cose e ti abbiamo seguito».
29Ed egli rispose: «In verità vi dico, non c`è nessuno
che abbia lasciato casa o moglie o fratelli o genitori o figli per il regno di
Dio, 30che non riceva molto di più nel tempo presente e la
vita eterna nel tempo che verrà».
Terzo annunzio della passione
31Poi
prese con sé i Dodici e disse loro: «Ecco, noi andiamo a Gerusalemme, e tutto
ciò che fu scritto dai profeti riguardo al Figlio dell`uomo si compirà. 32Sarà
consegnato ai pagani, schernito, oltraggiato, coperto di sputi 33e,
dopo averlo flagellato, lo uccideranno e il terzo giorno risorgerà». 34Ma
non compresero nulla di tutto questo; quel parlare restava oscuro per loro e
non capivano ciò che egli aveva detto.
Il cieco di Gerico
35Mentre
si avvicinava a Gerico, un cieco era seduto a mendicare lungo la strada. 36Sentendo
passare la gente, domandò che cosa accadesse. 37Gli
risposero: «Passa Gesù il Nazareno!». 38Allora incominciò a
gridare: «Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!». 39Quelli
che camminavano avanti lo sgridavano, perché tacesse; ma lui continuava ancora
più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». 40Gesù
allora si fermò e ordinò che glielo conducessero. Quando gli fu vicino, gli
domandò: 41«Che vuoi che io faccia per te?». Egli rispose:
«Signore, che io riabbia la vista». 42E Gesù gli disse: «Abbi di nuovo la vista! La tua fede
ti ha salvato». 43Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo lodando
Dio. E tutto il popolo, alla vista di ciò, diede lode a Dio.
Capitolo 19
Zaccheo
1Entrato
in Gerico, attraversava la città. 2Ed ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e
ricco, 3cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli
riusciva a causa della folla, poiché era piccolo di statura. 4Allora
corse avanti e, per poterlo vedere, salì su un sicomoro, poiché doveva passare
di là. 5Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli
disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». 6In
fretta scese e lo accolse pieno di gioia. 7Vedendo
ciò, tutti mormoravano: «E` andato ad alloggiare da un peccatore!». 8Ma
Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà dei miei
beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto». 9Gesù
gli rispose: «Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anch`egli è
figlio di Abramo; 10il Figlio dell`uomo infatti è venuto a cercare e a
salvare ciò che era perduto».
Parabola delle mine
11Mentre
essi stavano ad ascoltare queste cose, Gesù disse ancora una parabola perché
era vicino a Gerusalemme ed essi credevano che il regno di Dio dovesse
manifestarsi da un momento all`altro. 12Disse dunque: «Un uomo
di nobile stirpe partì per un paese lontano per ricevere un titolo regale e poi
ritornare. 13Chiamati dieci servi, consegnò loro dieci mine,
dicendo: Impiegatele fino al mio ritorno. 14Ma i
suoi cittadini lo odiavano e gli mandarono dietro un`ambasceria a dire: Non
vogliamo che costui venga a regnare su di noi. 15Quando
fu di ritorno, dopo aver ottenuto il titolo di re, fece chiamare i servi ai
quali aveva consegnato il denaro, per vedere quanto ciascuno avesse guadagnato.
16Si presentò il primo e disse: Signore, la tua mina ha
fruttato altre dieci mine. 17Gli disse: Bene, bravo servitore; poiché ti sei
mostrato fedele nel poco, ricevi il potere sopra dieci città. 18Poi
si presentò il secondo e disse: La tua mina, signore, ha fruttato altre cinque
mine. 19Anche a questo disse: Anche tu sarai a capo di cinque
città. 20Venne poi anche l`altro e disse: Signore, ecco la tua
mina, che ho tenuta riposta in un fazzoletto; 21avevo
paura di te che sei un uomo severo e prendi quello che non hai messo in
deposito, mieti quello che non hai seminato. 22Gli
rispose: Dalle tue stesse parole ti giudico, servo malvagio! Sapevi che sono un
uomo severo, che prendo quello che non ho messo in deposito e mieto quello che
non ho seminato: 23perché allora non hai consegnato il mio denaro a una
banca? Al mio ritorno l`avrei riscosso con gli interessi. 24Disse
poi ai presenti: Toglietegli la mina e datela a colui che ne ha dieci 25Gli
risposero: Signore, ha già dieci mine! 26Vi dico: A chiunque ha
sarà dato; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. 27E
quei miei nemici che non volevano che diventassi loro re, conduceteli qui e
uccideteli davanti a me».
V. MINISTERO DI GESU`A GERUSALEMME
Ingresso messianico a Gerusalemme
28Dette
queste cose, Gesù proseguì avanti agli altri salendo verso Gerusalemme.
29Quando
fu vicino a Bètfage e a Betània, presso il monte detto degli Ulivi, inviò due
discepoli dicendo: 30«Andate nel villaggio di fronte; entrando, troverete
un puledro legato, sul quale nessuno è mai salito; scioglietelo e portatelo
qui. 31E se qualcuno vi chiederà: Perché lo sciogliete?,
direte così: Il Signore ne ha bisogno». 32Gli inviati andarono e
trovarono tutto come aveva detto. 33Mentre scioglievano il puledro, i proprietari dissero
loro: «Perché sciogliete il puledro?». 34Essi risposero: «Il
Signore ne ha bisogno».
35Lo
condussero allora da Gesù; e gettati i loro mantelli sul puledro, vi fecero
salire Gesù. 36Via via che egli avanzava, stendevano i loro mantelli
sulla strada. 37Era ormai vicino alla discesa del monte degli Ulivi,
quando tutta la folla dei discepoli, esultando, cominciò a lodare Dio a gran
voce, per tutti i prodigi che avevano veduto, dicendo:
38«
Benedetto colui che viene,
il re, nel nome del Signore.
Pace in cielo
e gloria nel più alto dei cieli!».
Gesù approva le acclamazioni dei suoi discepoli
39Alcuni
farisei tra la folla gli dissero: «Maestro, rimprovera i tuoi discepoli». 40Ma
egli rispose: «Vi dico che, se questi taceranno, grideranno le pietre».
Lamento su Gerusalemme
41Quando
fu vicino, alla vista della città, pianse su di essa, dicendo: 42«Se
avessi compreso anche tu, in questo giorno, la via della pace. Ma ormai è stata
nascosta ai tuoi occhi. 43Giorni verranno per te in cui i tuoi nemici ti
cingeranno di trincee, ti circonderanno e ti stringeranno da ogni parte; 44abbatteranno
te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perché
non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata».
I venditori cacciati dal tempio
45Entrato
poi nel tempio, cominciò a cacciare i venditori, 46dicendo:
«Sta scritto:
La mia casa sarà casa di preghiera.
Ma voi ne avete fatto una spelonca di ladri!».
Insegnamento nel tempio
47Ogni
giorno insegnava nel tempio. I sommi sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo
perire e così anche i notabili del popolo; 48ma
non sapevano come fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue parole.
Capitolo 20
Obiezione dei Giudei sull`autorità di Gesù
1Un
giorno, mentre istruiva il popolo nel tempio e annunziava la parola di Dio, si
avvicinarono i sommi sacerdoti e gli scribi con gli anziani e si rivolsero a
lui dicendo: 2«Dicci con quale autorità fai queste cose o chi è che
t`ha dato quest`autorità». 3E Gesù disse loro: «Vi farò anch`io una domanda e voi
rispondetemi: 4Il battesimo di Giovanni veniva dal Cielo o dagli
uomini?». 5Allora essi discutevano fra loro: «Se diciamo
"dal Cielo", risponderà: "Perché non gli avete creduto?". 6E se
diciamo "dagli uomini", tutto il popolo ci lapiderà, perché è
convinto che Giovanni è un profeta». 7Risposero quindi di non
saperlo. 8E Gesù disse loro: «Nemmeno io vi dico con quale
autorità faccio queste cose».
Parabola dei vignaioli omicidi
9Poi
cominciò a dire al popolo questa parabola: «Un uomo piantò una vigna, l`affidò
a dei coltivatori e se ne andò lontano per molto tempo. 10A suo
tempo, mandò un servo da quei coltivatori perché gli dessero una parte del
raccolto della vigna. Ma i coltivatori lo percossero e lo rimandarono a mani
vuote. 11Mandò un altro servo, ma essi percossero anche questo,
lo insultarono e lo rimandarono a mani vuote. 12Ne
mandò ancora un terzo, ma anche questo lo ferirono e lo cacciarono. 13Disse
allora il padrone della vigna: Che devo fare? Manderò il mio unico figlio;
forse di lui avranno rispetto. 14Quando lo videro, i coltivatori discutevano fra loro
dicendo: Costui è l`erede. Uccidiamolo e così l`eredità sarà nostra. 15E lo
cacciarono fuori della vigna e l`uccisero. Che cosa farà dunque a costoro il
padrone della vigna? 16Verrà e manderà a morte quei coltivatori, e affiderà
ad altri la vigna». Ma essi, udito ciò, esclamarono: «Non sia mai!». 17Allora
egli si volse verso di loro e disse: «Che cos`è dunque ciò che è scritto:
La pietra che i costruttori hanno scartata,
è diventata
testata d`angolo?
18Chiunque
cadrà su quella pietra si sfracellerà e a chi cadrà addosso, lo stritolerà». 19Gli
scribi e i sommi sacerdoti cercarono allora di mettergli addosso le mani, ma
ebbero paura del popolo. Avevano capito che quella parabola l`aveva detta per
loro.
Il tributo a Cesare
20Postisi
in osservazione, mandarono informatori, che si fingessero persone oneste, per
coglierlo in fallo nelle sue parole e poi consegnarlo all`autorità e al potere
del governatore. 21Costoro lo interrogarono: «Maestro, sappiamo che parli
e insegni con rettitudine e non guardi in faccia a nessuno, ma insegni secondo
verità la via di Dio. 22E` lecito che noi paghiamo il tributo a Cesare?». 23Conoscendo
la loro malizia, disse: 24«Mostratemi un denaro: di chi è l`immagine e
l`iscrizione?». Risposero: «Di Cesare». 25Ed egli disse:
«Rendete dunque a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio». 26Così
non poterono coglierlo in fallo davanti al popolo e, meravigliati della sua
risposta, tacquero.
La risurrezione dei morti
27Gli
si avvicinarono poi alcuni sadducei, i quali negano che vi sia la risurrezione,
e gli posero questa domanda: 28«Maestro, Mosè ci ha prescritto: Se a qualcuno muore
un fratello che ha moglie, ma senza figli, suo fratello si prenda la vedova e
dia una discendenza al proprio fratello. 29C`erano dunque sette
fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. 30Allora
la prese il secondo 31e poi il terzo e così tutti e sette; e morirono tutti
senza lasciare figli. 23Da ultimo anche la donna morì. 33Questa
donna dunque, nella risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette
l`hanno avuta in moglie». 34Gesù rispose: «I figli di questo mondo prendono moglie
e prendono marito; 35ma quelli che sono giudicati degni dell`altro mondo e
della risurrezione dai morti, non prendono moglie né marito; 36e
nemmeno possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, essendo figli
della risurrezione, sono figli di Dio. 37Che poi i morti
risorgono, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando chiama il
Signore: Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe. 38Dio
non è Dio dei morti, ma dei vivi; perché tutti vivono per lui». 39Dissero
allora alcuni scribi: «Maestro, hai parlato bene». 40E non
osavano più fargli alcuna domanda.
Il Cristo, figlio e signore di Davide
41Egli
poi disse loro: «Come mai dicono che il Cristo è figlio di Davide, 42se
Davide stesso nel libro dei Salmi dice:
Ha detto il Signore al mio Signore:
siedi alla mia
destra,
43
finché io ponga i tuoi nemici
come sgabello
ai tuoi piedi?
44Davide
dunque lo chiama Signore; perciò come può essere suo figlio?».
Gli scribi giudicati da Gesù
45E
mentre tutto il popolo ascoltava, disse ai discepoli: 46«Guardatevi
dagli scribi che amano passeggiare in lunghe vesti e hanno piacere di esser
salutati nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei
conviti; 47divorano le case delle vedove, e in apparenza fanno
lunghe preghiere. Essi riceveranno una condanna più severa».
Capitolo 21
L`obolo della vedova
1Alzati
gli occhi, vide alcuni ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro. 2Vide
anche una vedova povera che vi gettava due spiccioli 3e
disse: «In verità vi dico: questa vedova, povera, ha messo più di tutti. 4Tutti
costoro, infatti, han deposto come offerta del loro superfluo, questa invece
nella sua miseria ha dato tutto quanto aveva per vivere».
Discorso sulla rovina di Gerusalemme. Introduzione
5Mentre
alcuni parlavano del tempio e delle belle pietre e dei doni votivi che lo
adornavano, disse: 6«Verranno giorni in cui, di tutto quello che ammirate,
non resterà pietra su pietra che non venga distrutta». 7Gli
domandarono: «Maestro, quando accadrà questo e quale sarà il segno che ciò sta
per compiersi?».
I segni premonitori
8Rispose:
«Guardate di non lasciarvi ingannare. Molti verranno sotto il mio nome dicendo:
"Sono io" e: "Il tempo è prossimo"; non seguiteli. 9Quando
sentirete parlare di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate. Devono
infatti accadere prima queste cose, ma non sarà subito la fine».
10Poi
disse loro: «Si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno, 11e vi
saranno di luogo in luogo terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche
fatti terrificanti e segni grandi dal cielo. 12Ma
prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno,
consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e a
governatori, a causa del mio nome. 13Questo vi darà occasione di render testimonianza. 14Mettetevi
bene in mente di non preparare prima la vostra difesa; 15io vi
darò lingua e sapienza, a cui tutti i vostri avversari non potranno resistere,
né controbattere. 16Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai
parenti e dagli amici, e metteranno a morte alcuni di voi; 17sarete
odiati da tutti per causa del mio nome. 18Ma nemmeno un capello
del vostro capo perirà. 19Con la vostra perseveranza salverete le vostre anime.
L`assedio
20Ma
quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, sappiate allora che la sua
devastazione è vicina. 21Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano ai
monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli in campagna
non tornino in città; 22saranno infatti giorni di vendetta, perché tutto ciò
che è stato scritto si compia.
La catastrofe e i tempi dei pagani
23Guai
alle donne che sono incinte e allattano in quei giorni, perché vi sarà grande
calamità nel paese e ira contro questo popolo. 24Cadranno
a fil di spada e saranno condotti prigionieri tra tutti i popoli; Gerusalemme
sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani siano compiuti.
Le catastrofi cosmiche e la manifestazione gloriosa
del Figlio dell`uomo
25Vi
saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di
popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, 26mentre
gli uomini moriranno per la paura e per l`attesa di ciò che dovrà accadere
sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.
27Allora
vedranno il Figlio dell`uomo venire su una nube con potenza e gloria grande.
28Quando
cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perché la
vostra liberazione è vicina».
Parabola del fico
29E
disse loro una parabola: «Guardate il fico e tutte le piante; 30quando
già germogliano, guardandoli capite da voi stessi che ormai l`estate è vicina. 31Così
pure, quando voi vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è
vicino. 32In verità vi dico: non passerà questa generazione
finché tutto ciò sia avvenuto. 33Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non
passeranno.
Vegliare per non essere sorpresi
34State
bene attenti che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni,
ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso
improvviso; 35come un laccio esso si abbatterà sopra tutti coloro
che abitano sulla faccia di tutta la terra. 36Vegliate
e pregate in ogni momento, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che
deve accadere, e di comparire davanti al Figlio dell`uomo».
Gli ultimi giorni di Gesù
37Durante
il giorno insegnava nel tempio, la notte usciva e pernottava all`aperto sul
monte detto degli Ulivi. 38E tutto il popolo veniva a lui di buon mattino nel
tempio per ascoltarlo.
Capitolo 22
VI. LA PASSIONE
Complotto contro Gesù e tradimento di Giuda
1Si
avvicinava la festa degli Azzimi, chiamata Pasqua, 2e i
sommi sacerdoti e gli scribi cercavano come toglierlo di mezzo, poiché temevano
il popolo. 3Allora satana entrò in Giuda, detto Iscariota, che era
nel numero dei Dodici. 4Ed egli andò a discutere con i sommi sacerdoti e i
capi delle guardie sul modo di consegnarlo nelle loro mani. 5Essi
si rallegrarono e si accordarono di dargli del denaro. 6Egli
fu d`accordo e cercava l`occasione propizia per consegnarlo loro di nascosto
dalla folla.
Preparativi della cena pasquale
7Venne
il giorno degli Azzimi, nel quale si doveva immolare la vittima di Pasqua. 8Gesù
mandò Pietro e Giovanni dicendo: «Andate a preparare per noi la Pasqua, perché
possiamo mangiare». 9Gli chiesero: «Dove vuoi che la prepariamo?». 10Ed
egli rispose: «Appena entrati in città, vi verrà incontro un uomo che porta una
brocca d`acqua. Seguitelo nella casa dove entrerà 11e
direte al padrone di casa: Il Maestro ti dice: Dov`è la stanza in cui posso
mangiare la Pasqua con i miei discepoli? 12Egli vi mostrerà una
sala al piano superiore, grande e addobbata; là preparate». 13Essi
andarono e trovarono tutto come aveva loro detto e prepararono la Pasqua.
La cena pasquale
14Quando
fu l`ora, prese posto a tavola e gli apostoli con lui, 15e
disse: «Ho desiderato ardentemente di mangiare questa Pasqua con voi, prima
della mia passione, 16poiché vi dico: non la mangerò più, finché essa non si
compia nel regno di Dio». 17E preso un calice, rese grazie e disse: «Prendetelo e
distribuitelo tra voi, 18poiché vi dico: da questo momento non berrò più del
frutto della vite, finché non venga il regno di Dio».
Istituzione dell`Eucaristia
19Poi,
preso un pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: «Questo è il mio
corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me». 20Allo
stesso modo dopo aver cenato, prese il calice dicendo: «Questo calice è la
nuova alleanza nel mio sangue, che viene versato per voi».
Annunzio del tradimento di Giuda
21«Ma
ecco, la mano di chi mi tradisce è con me, sulla tavola. 22Il
Figlio dell`uomo se ne va, secondo quanto è stabilito; ma guai a quell`uomo dal
quale è tradito!». 23Allora essi cominciarono a domandarsi a vicenda chi di
essi avrebbe fatto ciò.
Chi è il più grande?
24Sorse
anche una discussione, chi di loro poteva esser considerato il più grande. 25Egli
disse: «I re delle nazioni le governano, e coloro che hanno il potere su di
esse si fanno chiamare benefattori. 26Per voi però non sia così; ma chi è il più grande tra
voi diventi come il più piccolo e chi governa come colui che serve. 27Infatti
chi è più grande, chi sta a tavola o chi serve? Non è forse colui che sta a
tavola? Eppure io sto in mezzo a voi come colui che serve.
Ricompensa promessa agli apostoli
28Voi
siete quelli che avete perseverato con me nelle mie prove; 29e io
preparo per voi un regno, come il Padre l`ha preparato per me, 30perché
possiate mangiare e bere alla mia mensa nel mio regno e siederete in trono a
giudicare le dodici tribù di Israele.
Annunzio del ritorno e del ringraziamento di Pietro
31Simone,
Simone, ecco satana vi ha cercato per vagliarvi come il grano; 32ma io
ho pregato per te, che non venga meno la tua fede; e tu, una volta ravveduto,
conferma i tuoi fratelli». 33E Pietro gli disse: «Signore, con te sono pronto ad
andare in prigione e alla morte». 34Gli rispose: «Pietro, io ti dico: non canterà oggi il
gallo prima che tu per tre volte avrai negato di conoscermi».
L`ora del combattimento decisivo
35Poi
disse: «Quando vi ho mandato senza borsa, né bisaccia, né sandali, vi è forse
mancato qualcosa?». Risposero: «Nulla». 36Ed egli soggiunse: «Ma
ora, chi ha una borsa la prenda, e così una bisaccia; chi non ha spada, venda
il mantello e ne compri una. 37Perché vi dico: deve compiersi in me questa parola
della Scrittura: E fu annoverato tra i malfattori. Infatti tutto quello che mi
riguarda volge al suo termine». 38Ed essi dissero: «Signore, ecco qui due spade». Ma
egli rispose «Basta!».
Sul monte degli Ulivi
39Uscito
se ne andò, come al solito, al monte degli Ulivi; anche i discepoli lo
seguirono. 40Giunto sul luogo, disse loro: «Pregate, per non
entrare in tentazione». 41Poi si allontanò da loro quasi un tiro di sasso e,
inginocchiatosi, pregava: 42«Padre, se vuoi, allontana da me questo calice!
Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà». 43Gli
apparve allora un angelo dal cielo a confortarlo. 44In
preda all`angoscia, pregava più intensamente; e il suo sudore diventò come
gocce di sangue che cadevano a terra. 45Poi, rialzatosi dalla
preghiera, andò dai discepoli e li trovò che dormivano per la tristezza. 46E
disse loro: «Perché dormite? Alzatevi e pregate, per non entrare in
tentazione».
L`arresto di Gesù
47Mentre
egli ancora parlava, ecco una turba di gente; li precedeva colui che si
chiamava Giuda, uno dei Dodici, e si accostò a Gesù per baciarlo. 48Gesù
gli disse: «Giuda, con un bacio tradisci il Figlio dell`uomo?». 49Allora
quelli che eran con lui, vedendo ciò che stava per accadere, dissero: «Signore,
dobbiamo colpire con la spada?». 50E uno di loro colpì il servo del sommo sacerdote e gli
staccò l`orecchio destro. 51Ma Gesù intervenne dicendo: «Lasciate, basta così!». E
toccandogli l`orecchio, lo guarì. 52Poi Gesù disse a coloro che gli eran venuti contro,
sommi sacerdoti, capi delle guardie del tempio e anziani: «Siete usciti con
spade e bastoni come contro un brigante? 53Ogni giorno ero con
voi nel tempio e non avete steso le mani contro di me; ma questa è la vostra
ora, è l`impero delle tenebre».
Rinnegamenti di Pietro
54Dopo
averlo preso, lo condussero via e lo fecero entrare nella casa del sommo
sacerdote. Pietro lo seguiva da lontano. 55Siccome avevano acceso
un fuoco in mezzo al cortile e si erano seduti attorno, anche Pietro si sedette
in mezzo a loro. 56Vedutolo seduto presso la fiamma, una serva fissandolo
disse: «Anche questi era con lui». 57Ma egli negò dicendo: «Donna, non lo conosco!». 58Poco
dopo un altro lo vide e disse: «Anche tu sei di loro!». Ma Pietro rispose: «No,
non lo sono!». 59Passata circa un`ora, un altro insisteva: «In verità,
anche questo era con lui; è anche lui un Galileo». 60Ma
Pietro disse: «O uomo, non so quello che dici». E in quell`istante, mentre
ancora parlava, un gallo cantò. 61Allora il Signore, voltatosi, guardò Pietro, e Pietro
si ricordò delle parole che il Signore gli aveva detto: «Prima che il gallo
canti, oggi mi rinnegherai tre volte». 62E, uscito, pianse
amaramente.
Primi oltraggi
63Frattanto
gli uomini che avevano in custodia Gesù lo schernivano e lo percuotevano, 64lo
bendavano e gli dicevano: «Indovina: chi ti ha colpito?». 65E
molti altri insulti dicevano contro di lui.
Gesù davanti al sinedrio
66Appena
fu giorno, si riunì il consiglio degli anziani del popolo, con i sommi
sacerdoti e gli scribi; lo condussero davanti al sinedrio e gli dissero: 67«Se
tu sei il Cristo, diccelo». Gesù rispose: «Anche se ve lo dico, non mi
crederete; 68se vi interrogo, non mi risponderete. 69Ma da
questo momento starà il Figlio
dell`uomo seduto alla destra della potenza di Dio». 70Allora
tutti esclamarono: «Tu dunque sei il Figlio di Dio?». Ed egli disse loro: «Lo
dite voi stessi: io lo sono». 71Risposero: «Che bisogno abbiamo ancora di
testimonianza? L`abbiamo udito noi stessi dalla sua bocca».
Capitolo 23
Gesù davanti a Pilato
1Tutta
l`assemblea si alzò, lo condussero da Pilato 2e
cominciarono ad accusarlo: «Abbiamo trovato costui che sobillava il nostro
popolo, impediva di dare tributi a Cesare e affermava di essere il Cristo re». 3Pilato
lo interrogò: «Sei tu il re dei Giudei?». Ed egli rispose: «Tu lo dici». 4Pilato
disse ai sommi sacerdoti e alla folla: «Non trovo nessuna colpa in quest`uomo».
5Ma essi insistevano: «Costui solleva il popolo,
insegnando per tutta la Giudea, dopo aver cominciato dalla Galilea fino a qui».
6Udito
ciò, Pilato domandò se era Galileo 7e, saputo che apparteneva alla giurisdizione di Erode,
lo mandò da Erode che in quei giorni si trovava anch`egli a Gerusalemme.
Gesù davanti a Erode
8Vedendo
Gesù, Erode si rallegrò molto, perché da molto tempo desiderava vederlo per
averne sentito parlare e sperava di vedere qualche miracolo fatto da lui. 9Lo
interrogò con molte domande, ma Gesù non gli rispose nulla. 10C`erano
là anche i sommi sacerdoti e gli scribi, e lo accusavano con insistenza. 11Allora
Erode, con i suoi soldati, lo insultò e lo schernì, poi lo rivestì di una
splendida veste e lo rimandò a Pilato. 12In quel giorno Erode e
Pilato diventarono amici; prima infatti c`era stata inimicizia tra loro.
Gesù di nuovo davanti a Pilato
13Pilato,
riuniti i sommi sacerdoti, le autorità e il popolo, 14disse:
«Mi avete portato quest`uomo come sobillatore del popolo; ecco, l`ho esaminato
davanti a voi, ma non ho trovato in lui nessuna colpa di quelle di cui lo
accusate; 15e neanche Erode, infatti ce l`ha rimandato. Ecco, egli
non ha fatto nulla che meriti la morte. 16Perciò, dopo averlo
severamente castigato, lo rilascerò». 17. 18Ma
essi si misero a gridare tutti insieme: «A morte costui! Dacci libero
Barabba!». 19Questi era stato messo in carcere per una sommossa
scoppiata in città e per omicidio.
20Pilato
parlò loro di nuovo, volendo rilasciare Gesù. 21Ma
essi urlavano: «Crocifiggilo, crocifiggilo!». 22Ed
egli, per la terza volta, disse loro: «Ma che male ha fatto costui? Non ho
trovato nulla in lui che meriti la morte. Lo castigherò severamente e poi lo
rilascerò». 23Essi però insistevano a gran voce, chiedendo che
venisse crocifisso; e le loro grida crescevano. 24Pilato
allora decise che la loro richiesta fosse eseguita. 25Rilasciò
colui che era stato messo in carcere per sommossa e omicidio e che essi
richiedevano, e abbandonò Gesù alla loro volontà.
Sulla via del Calvario
26Mentre
lo conducevano via, presero un certo Simone di Cirène che veniva dalla campagna
e gli misero addosso la croce da portare dietro a Gesù. 27Lo
seguiva una gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto e
facevano lamenti su di lui. 28Ma Gesù, voltandosi verso le donne, disse: «Figlie di
Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri
figli. 29Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: Beate le
sterili e i grembi che non hanno generato e le mammelle che non hanno
allattato.
30Allora
cominceranno a dire ai monti:
Cadete su di
noi!
e ai colli:
Copriteci!
31Perché
se trattano così il legno verde, che avverrà del legno secco?».
32Venivano
condotti insieme con lui anche due malfattori per essere giustiziati.
La crocifissione
33Quando
giunsero al luogo detto Cranio, là crocifissero lui e i due malfattori, uno a
destra e l`altro a sinistra. 34Gesù diceva: «Padre, perdonali, perché non sanno
quello che fanno».
Dopo essersi poi divise le sue vesti, le tirarono a
sorte.
Gesù in croce deriso e oltraggiato
35Il
popolo stava a vedere, i capi invece lo schernivano dicendo: «Ha salvato gli
altri, salvi se stesso, se è il Cristo di Dio, il suo eletto». 36Anche
i soldati lo schernivano, e gli si accostavano per porgergli dell`aceto, e
dicevano: 37«Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». 38C`era
anche una scritta, sopra il suo capo: Questi è il re dei Giudei.
Il "buon ladrone"
39Uno
dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te
stesso e anche noi!». 40Ma l`altro lo rimproverava: «Neanche tu hai timore di
Dio e sei dannato alla stessa pena? 41Noi giustamente, perché riceviamo il giusto per le
nostre azioni, egli invece non ha fatto nulla di male». 42E
aggiunse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». 43Gli
rispose: «In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso».
La morte di Gesù
44Era
verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra
fino alle tre del pomeriggio. 45Il velo del tempio si squarciò nel mezzo. 46Gesù,
gridando a gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito».
Detto questo spirò.
Dopo la morte di Gesù
47Visto
ciò che era accaduto, il centurione glorificava Dio: «Veramente quest`uomo era
giusto». 48Anche tutte le folle che erano accorse a questo
spettacolo, ripensando a quanto era accaduto, se ne tornavano percuotendosi il
petto. 49Tutti i suoi conoscenti assistevano da lontano e così
le donne che lo avevano seguito fin dalla Galilea, osservando questi
avvenimenti.
La sepoltura
50C`era
un uomo di nome Giuseppe, membro del sinedrio, persona buona e giusta. 51Non
aveva aderito alla decisione e all`operato degli altri. Egli era di Arimatèa,
una città dei Giudei, e aspettava il regno di Dio. 52Si
presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù. 53Lo
calò dalla croce, lo avvolse in un lenzuolo e lo depose in una tomba scavata
nella roccia, nella quale nessuno era stato ancora deposto. 54Era
il giorno della parascève e già splendevano le luci del sabato. 55Le
donne che erano venute con Gesù dalla Galilea seguivano Giuseppe; esse
osservarono la tomba e come era stato deposto il corpo di Gesù, 56poi
tornarono indietro e prepararono aromi e oli profumati. Il giorno di sabato
osservarono il riposo secondo il comandamento.
Capitolo 24
VII. DOPO LA RISURREZIONE
La tomba vuota. Messaggio dell`angelo
1Il
primo giorno dopo il sabato, di buon mattino, si recarono alla tomba, portando
con sé gli aromi che avevano preparato. 2Trovarono la pietra
rotolata via dal sepolcro; 3ma, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù. 4Mentre
erano ancora incerte, ecco due uomini apparire vicino a loro in vesti
sfolgoranti. 5Essendosi le donne impaurite e avendo chinato il volto
a terra, essi dissero loro: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo? 6Non è
qui, è risuscitato. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea, 7dicendo
che bisognava che il Figlio dell`uomo fosse consegnato in mano ai peccatori,
che fosse crocifisso e risuscitasse il terzo giorno». 8Ed
esse si ricordarono delle sue parole.
Gli apostoli rifiutano di credere alle chiacchiere
delle donne
9E,
tornate dal sepolcro, annunziarono tutto questo agli Undici e a tutti gli
altri. 10Erano Maria di Màgdala, Giovanna e Maria di Giacomo.
Anche le altre che erano insieme lo raccontarono agli apostoli. 11Quelle
parole parvero loro come un vaneggiamento e non credettero ad esse.
Pietro alla tomba
12Pietro
tuttavia corse al sepolcro e chinatosi vide solo le bende. E tornò a casa pieno
di stupore per l`accaduto.
I discepoli di Emmaus
13Ed
ecco in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio
distante circa sette miglia da Gerusalemme, di nome Emmaus, 14e
conversavano di tutto quello che era accaduto. 15Mentre
discorrevano e discutevano insieme, Gesù in persona si accostò e camminava con
loro. 16Ma i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo. 17Ed
egli disse loro: «Che sono questi discorsi che state facendo fra voi durante il
cammino?». Si fermarono, col volto triste; 18uno
di loro, di nome Clèopa, gli disse: «Tu solo sei così forestiero in Gerusalemme
da non sapere ciò che vi è accaduto in questi giorni?». 19Domandò:
«Che cosa?». Gli risposero: «Tutto ciò che riguarda Gesù Nazareno, che fu
profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; 20come
i sommi sacerdoti e i nostri capi lo hanno consegnato per farlo condannare a
morte e poi l`hanno crocifisso. 21Noi speravamo che fosse lui a liberare Israele; con
tutto ciò son passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. 22Ma
alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; recatesi al mattino al sepolcro
23e non avendo trovato il suo corpo, son venute a dirci
di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. 24Alcuni
dei nostri sono andati al sepolcro e hanno trovato come avevan detto le donne,
ma lui non l`hanno visto».
25Ed
egli disse loro: «Sciocchi e tardi di cuore nel credere alla parola dei
profeti! 26Non bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze
per entrare nella sua gloria?». 27E cominciando da Mosè e da tutti i profeti spiegò loro
in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui. 28Quando
furon vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare
più lontano. 29Ma essi insistettero: «Resta con noi perché si fa sera
e il giorno già volge al declino». Egli entrò per rimanere con loro. 30Quando
fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede
loro. 31Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma
lui sparì dalla loro vista. 32Ed essi si dissero l`un l`altro: «Non ci ardeva forse
il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci
spiegava le Scritture?». 33E partirono senz`indugio e fecero ritorno a
Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, 34i
quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone». 35Essi
poi riferirono ciò che era accaduto lungo la via e come l`avevano riconosciuto
nello spezzare il pane.
Gesù appare agli apostoli
36Mentre
essi parlavano di queste cose, Gesù in persona apparve in mezzo a loro e disse:
«Pace a voi!». 37Stupiti e spaventati credevano di vedere un fantasma. 38Ma
egli disse: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? 39Guardate
le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma
non ha carne e ossa come vedete che io ho». 40Dicendo
questo, mostrò loro le mani e i piedi. 41Ma poiché per la
grande gioia ancora non credevano ed erano stupefatti, disse: «Avete qui
qualche cosa da mangiare?». 42Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; 43egli
lo prese e lo mangiò davanti a loro.
Ultime istruzioni agli apostoli
44Poi
disse: «Sono queste le parole che vi dicevo quando ero ancora con voi: bisogna
che si compiano tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosè, nei Profeti
e nei Salmi». 45Allora aprì loro la mente all`intelligenza delle
Scritture e disse: 46«Così sta scritto: il Cristo dovrà patire e
risuscitare dai morti il terzo giorno 47e nel suo nome saranno
predicati a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati, cominciando
da Gerusalemme. 48Di questo voi siete testimoni. 49E io
manderò su di voi quello che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città,
finché non siate rivestiti di potenza dall`alto».
L`ascensione
50Poi
li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. 51Mentre
li benediceva, si staccò da loro e fu portato verso il cielo. 52Ed
essi, dopo averlo adorato, tornarono a Gerusalemme con grande gioia; 53e
stavano sempre nel tempio lodando Dio.