Ecco la splendida preghiera-omelia pronunciata dall'Arcivescovo di Milano Monsignor Mario Delpini in Duomo l'8 novembre 2025:
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Sndate a dire alla gente, a tutti, che sono
vivi.
Ci sono uomini e donne che camminano sulla terra e vivono senza sapere di essere
vivi. Vivono indaffarati, e infelici, e non sanno perché.
Vivono gaudenti e infelici, e non sanno perché. Vivono e pensano di essere
destinati a morire. Vivono e pensano di essere gente che cammina su una strada
che si affaccia sull'abisso.
Andate a dire a tutti i figli degli uomini che sono vivi e che la morte,
l'ultima nemica, è stata vinta, e in Cristo, primizia di coloro che sono morti,
tutti riceveranno la vita.
Andate a dire agli uomini che sono vivi. Andate a dirlo là dove vivete, là dove
lavorate, là dove incontrate la miseria e il benessere.
Andate a dirlo là dove i preti non possono arrivare. Andate a dirlo là dove
altri discepoli sono forse intimiditi e non sanno come dire di essere vivi della
vita ricevuta, della vita eterna.
Andate a dire a tutti che sono vivi, voi che vi nutrite del pane di vita.
Invitateli a riconoscere la presenza di Gesù vivo nel pane vivo disceso dal
cielo. La Chiesa ha bisogno di uomini che dicano a tutti che sono vivi e offrano
il pane di vita. Andate a dire a tutti che sono liberi.
Ci sono uomini e donne che vivono come rassegnati a un destino, piegati dal
troppo soffrire, imprigionati in ingranaggi troppo indiscutibili, segnati da
situazioni troppo vincolanti.
Andate a dire a tutti che sono liberi, che possono scegliere il bene o il male.
Possono dire sì o no all'affamato che chiede un pane.
Possono dare tempo a chi pena in carcere o trattenere per sé il proprio tempo
come proprietà privata per uso privato.
Andate a dire che sono liberi, e che dalla loro libertà dipende la qualità della
vita propria e degli altri.
Andate a dire che non è lo stesso fare il bene o non fare niente o fare il male,
perché non siamo destinati alla morte e tutti dovremo rendere conto a Dio
nell'ultimo giorno.
La Chiesa ha bisogno di uomini che dicano agli uomini la parola buona del
Vangelo per annunciare che sono stati liberati, che sono liberi e che niente e
nessuno può impedire di decidere di amare.
Andate a dire agli uomini che sono benedetti. Ci sono uomini e donne che vivono
smarriti, come fossero dimenticati da Dio, che vivono angosciati come se fossero
condannati a tremendi castighi, che vivono spaventati come se fossero assediati
da invincibili potenze del male, che vivono tormentati da insopportabili sensi
di colpa.
Andate a dire che sono tutti benedetti in nome di Dio. Nel segno della croce è
squarciato il velo del Tempio e Dio si è rivelato in Gesù misericordia, perdono,
amicizia fedele, e nell'ultimo giorno per ogni gesto minimo sarà pronunciata la
benedizione: "Venite, benedetti del Padre mio!"
Andate a dire a tutti che non c'è male che sia irrimediabile se consegnato alla
misericordia di Dio.
Andate a dire agli uomini che non c'è bene che sia dimenticato se è scritto nel
libro della vita: il Padre benedice i Suoi figli. E la Chiesa ha bisogno di
uomini che percorrano i giorni e le terre per benedire ogni figlio d'uomo,
perché nessuno si senta escluso dalla benedizione di Dio.
Andate a dire agli uomini del trono di fuoco visto da Daniele nella sua visione.
Fa freddo, nella storia: ci sono uomini e donne che sembrano felici ma hanno il
gelo nel cuore. Ci sono uomini e donne che sembrano affettuosi ma hanno il gelo
nel cuore. Ci sono uomini e donne che sembrano irreprensibili ma hanno il gelo
nel cuore. E voi andate a dire a tutti del roveto ardente che ha acceso in voi
il fuoco.
Parlate del trono che era come vampe di fuoco secondo la parola di Daniele, con
le ruote come fuoco ardente e un fiume di fuoco scorreva e usciva davanti a lui.
Parlate di quell'intimo ardore che ha acceso la vostra vita. Parlate di quella
gioia profonda e invincibile che è il trono sul quale si è assiso il Vegliardo.
Date testimonianza che la nostra gioia è invincibile, perché il Figlio dell'Uomo
ha ricevuto ogni potere, gloria e regno, e il suo potere è un potere eterno che
non finirà mai, e il suo regno non sarà mai distrutto.
E il potere del figlio dell'uomo è il potere di rendere felici, veramente
felici, felici per sempre.
La Chiesa ha bisogno di uomini e donne che si accostino al roveto ardente, al
fuoco che riscalda, e si lascino accendere ogni giorno dall'intimo ardore.
Dunque andate tutti a dire alla gente che sono vivi, che sono liberi, che sono
benedetti, che sono attesi dal roveto ardente che vuole riscaldare il cuore e la
storia di ognuno di noi.