Umba Sanda (Così avvenne...)

una cosmogonia fantasy di Filobeche

1  Cosi avvenne (Umba Sanda) che fu creato il mondo:

2  Prima della creazione c’erano solo Nish, il cielo, e Nuut, la terra.

3  La terra ed il cielo stavano uno sopra l’altra, ma non accadeva nulla, poiché ne Nish ne Nuut avevano deciso di dare la vita.

4  Ma un giorno Nish disse “Diamo la vita alle cose” e mandò Urabah, che è la pioggia, a fecondare Nuut. Questa partorì Amaat, che è il fiume possente, e sua sorella Umuut, che è il grande braccio di acqua.

5  Amaat si unì allora con Urabh è genero Nush che è il sole e Mish che è la Luna e tutti i geni del cielo.

6  Poiché essi avevano freddo, si strinsero sotto le braccia di Nish e nacquero le stelle.

7  Poi, obbedendo a Nish, Nush si unì a Umuut è generò Ataat che è il mare che circonda il paese, e questa, unendosi con Nish, generò Taat che sono i monti, la spina della terra.

8  [….testo perduto…] cosa buona e disse [….] luce e tenebra”, prese allora Paradagosh il pipistrello gigante figlio di Mish e Taat

9  è lo inviò le cielo e trapuntò le sue ali con i geni e gli spiriti piccoli che abitavano nel suo abbraccio.

10  Infine ordinò a Mish di viaggiare sempre protetto dal figlio, nacque la notte e le ombre la seguirono.

11  Nuut generò le piante dai suoi capelli, le fonti dalle lacrime di Amaat ed i pozzi da quelle di Umuut.

12  Nish compiaciuto mandò sulla terra il suo sangue, se cadeva al sole diventava un mammifero, se sulle nuvole un uccello, se invece cadeva nell’acqua un pesce, se ancora all’ombra diventava un rettile.

13  Tra tutti gli animali scelse Utartuut, il grande serpente madre, la dragonessa, e ne fece la protettrice di tutte le bestie, infatti essa era un rettile ma partoriva come i bufali, nuotava come i pesci, ma volava come un uccello.

14  Poi Nish fece il vuoto e prese la terra e la piegò in quattro e ne fece un fazzoletto.

15  A protezione del nord, dove vi sono le montagne, mise Wessagosh, il grande Bufalo che quando scalcia cagiona i terremoti.

16  A sud dove c’è il deserto mise Yaattaat, la madre di tutti gli scorpioni, il cui veleno se tocca terra uccide le piante e ne fa deserto.

17  A ovest, dove c’è il mare e Nush va ad immergersi, pose Aatash, la Grande Carpa, che quando guizza provoca maremoti.

18  Ad est, dove c’è la vastità delle terra, pose Naatat, la Grande Aquila, che quando stende le sue ali fa scendere le tenebre su tutta la terra.

19  [….testo perduto…] la terra. Nish allora disse a Nuut “Non si sia noi soli e le bestie ad abitare il creato”.

20  Nuut annuì e, presa della roccia, ordinò alla madre di tutti gli scorpioni di inciderla con il pungiglione; nacquero cosi i Nani, incisi nella roccia e protetti dal veleno.

21  Essi s’insediarono nelle montagne e le scavarono; essi furono i primi a nascere e saranno gli ultimi a cessare.

22  Ma Naat fu sorpresa e gelosa, e volando fino al cielo domandò a Nish che anche a lei fosse possibile dare vita ad esseri intelligenti.

23 Nish acconsenti e permise alla grande aquila d’incidere del legno, e nacquero gli Elfi, i secondogemiti del mondo, che capiscono i segreti del cielo e della natura e che mai la morte potrà sorprendere.

24  E poi giunse la morte, Nish scese sulla terra, e vide che nessuno moriva e c’era troppo affollamento. Allora prese un corvo e gli diede il potere di strappare la vita ai mortali e lo chiamò Weshas, la morte con le ali, e lo seguivano pestilenza, fame, carestia e guerra.

25  Allora Paradagosh ebbe il potere di creare una grande caverna dove contenere le anime di coloro che Weshas portava via dalla terra, e da dove si sarebbero reincarnate.

26  Nani ed Elfi vissero per un lungo tempo nel Paese, poi però ci fu malizia e da questa nacque Atirit, la prima demonessa, e dalla malizia nacquero menzogna e tradimento.

27  Né i nani né gli elfi erano abituati alla malizia, e Atirit si unì allo spirito della guerra e generò Malaish, il rosso mietitore, colui che porta la guerra e fa strage di nemici.

28  La guerra per vendetta si unì cosi alla madre terra e dette vita agli spiriti buoni …..[testo mancante]….cielo e terra.

29  Malaish dunque fu cosi perverso che scatenò la prima guerra, c’erano due fratelli elfici ed il loro sangue fu il primo ad essere versato con una lama, fatta nel rame, lavorata con l’avorio e cesellata con la madreperla.

30  Malaish si credette cosi capace di sfidare gli dei ed, entrando nella grande caverna della morte, imprigionò Paradagosh e raccolse le anime di coloro che desideravano il sole, e le fece uscire dalla terra seminandole per il mondo, affinché facessero strage dei viventi.

31  Si dice che fu allora che i Priminati si ritrassero sulle montagne e vi crearono i loro regni, alcuni dei quali durano ancora adesso.

32  I Secondogeniti invece, temendo Malaish e le sue creature non morte - esse infatti non vivevano ma non riposavano nelle loro tombe - mandarono uno di loro, Tarabell, nel grande deserto, ove viveva la madre di tutti gli scorpioni,

33  e questa gli diede in moglie sua nipote Ausirt, figlia della guerra e della disperazione. Dall’unione di Tarabell e Ausirt nacquero due gemelli, Shamat e Sinosh.

34  La prima era una donna bellissima ed alta, la quale ricevette un calice e divenne Shamat, colei che guarisce; Sinosh invece era un giovane robusto e forte, il padre di tutti gli Orchi, e da lui nacquero i Mitannariti.

35  Sinosh era comunque un Dio e dietro di lui si schierarono le legioni dei Secondogeniti; allora Malaish generò dalla terra un cane feroce, lo mischiò ad un elfo e generò gli Gnoll, che sembrano iene ma sono erti come gli uomini: anch’essi si unirono alle legioni dei senza vita.

36  Presso la torre del tempo, che gli dei avevano creato per far da perno al Paese, ci fu una battaglia e Sinosh vinse.

37  Mille migliaia di Gnoll, decine di decine di demoni, orde su orde di spiriti del male furono sconfitti, Malaish stesso venne piegato da una mazza fatta d’avorio, rifinita in oro, cesellata di lapislazzuli che prese il nome di Datarat (colei che frantuma i cieli).

38  Morto Malaish, i suoi spiriti si sparsero per il mondo, e la sua morte fu talmente terribile che Nuut gemette, e dal dolore della madre terra nacque la magia.

39  Allora Nish pianse per la moglie e le sue lacrime divennero i poteri dei preti; cosi fece ogni Dio, ma anche i demoni impararono a fare lo stesso.

40  Sinosh rimase ferito e, poiché era immortale, non moriva ma soffriva in eterno; la sorella Shamat fu dunque cosi generosa da dargli il calice, e cosi Sinosh divenne mortale,

41  prese in moglie Batarat, la demonessa che porta brutti sogni, e generò due figli, Lamia e Lammasu. Lamia divenne la madre degli uomini, mentre Lammasu degli orchi.

42  Mitash poi divenne il primo mezzorch’elfo, e da lui nacquero i mitannariti che sono qua fino al presente…

 

La Terra tra i Due Fiumi (grazie a Filobeche)

 

Ed ora, ecco una cronologia ricavata dalla precedente cosmogonia. Come vedete nella cartina soprastante, dovete immaginarvi un posto simile alla Mesopotamia dove a sud c'è il deserto, a nord i monti, ad est pianura ed ad ovest la costa. Più o meno gli orchi fanno la parte degli Assiri, gli Gnoll fate voi ma rappresentano un popolo barbaro, gli Elfi equivalgono ai popoli del mare/ebrei/fenici/quella gente che sta sul mare, gli Uomini ai Sumeri e ai Babilonesi. Spero che vi piaccia...

 

Note: la cronologia principale è data secondo l'Era Dello Sciacallo (EDS), la civiltà più importante dopo quella attuale di Mitannar che domina il paese. Prima di quella data gli anni sono contati negativamente, anche se ogni dinastia ha una sua personale datazione. Esistono cosi due datazioni ufficiali, l’anno dell’era dello sciacallo, e quella dinastica.

 

-1000 Era dello Sciacallo/0 Era Dei Secondogeniti: Nel paese lungo il corso dei due fiumi Amaat ed Umuut domina la cultura nomade elfica, secondo la tradizione è questo l’anno della guerra contro i demoni.
La cultura elfica è seminomade, lavora il rame (ma non il bronzo) e non è capace di usare magia molto complessa, non ci sono città.
Sui monti alla fine della terra, invece, risiedono i nani, di tre tipi principali; sanno lavorare il rame, sono sedentari, non usano la magia.

-800 EDS/200 EDS: Il paese subisce l’invasione degli uomini, gli umani, divisi in almeno tre stirpi originarie, che si insediano nella parte bassa del paese, dove la terra è più fertile e le paludi meno estese.
Divisi in tribù, iniziano a guerreggiare contro gli elfi, respingendogli verso occidente.

-750 EDS/250 EDS: Kurul senza mani, il mitico capo degli orchi, migra da nord, dopo aver spazzato via diverse fortezze nanesche, si insedia nel nord del paese, alle sorgenti del grande Amaat.
Viene fondata da Utartush la città di Utar, Utartush diventa primo re, cessa l’era dei Secondogeniti, nasce il primo regno di Utar.

-700 EDS/50: Primo regno di Utar (Utar I). I figli di Utartush, Utartush II, Nigash e Lamish I espandono il regno prendono le regione elfiche d’occidente, cacciando i Secondogeniti sulle sponde del mare immenso, ed erigono una serie di città, ma l’umanità è frammentata, dai documenti si contano almeno centocinquanta città stato.

- 500 EDS/250: Utar I. Lo scontro tra due città Utar e Nagasia diventa epocale; alla fine di questo periodo Nagasia ottiene la vittoria e soppianta Utar come città guida.

- 350 EDS/150: Nagasia I. Migrazioni Orchesche si diffondono nei regni del mare, i confini occidentali sono violati da una serie di popolazioni umanoidi tra cui Gnoll, Coboldi e Goblin.
Tutta l’area del nord cade sotto il controllo degli Orchi (primo impero?), mentre nel sud dominano i clan Gnoll che sottomettono le città umane.

-100 EDS/250: Era Delle Bestie, caratterizzata da un periodo buio per gli uomini, gli Gnoll si installano quali signori nelle città ed a poco a poco impongono una durissima schiavitù ed i loro dei Lamia regina delle bestie e Fudush signore dei mostri.
In questo periodo di (250 anni si sviluppa anche il culto della madre dei dragoni e dei serpenti.
Finiscono anche i regni Orcheschi sulla costa.

-50 EDS/300 EDB: Tra tutte le città umane la prima a scuotere di dosso il giogo Gnollesco è la città di Arkash, guidati da una casta di sacerdoti-guerrieri fedeli a Nush e Simosh (dio del sole e patrono degli uomini) ;essi scuotono il giogo ed avanzano fino al grande golfo, dove si gettano i due fiumi.
Circa un terzo del paese è sotto il loro controllo.

-25 EDS/325 EDB: Nasce lo Sciacallo, figlio di Yrtish la tigre e Malata la bufala, egli diventa il continuatore delle opere del padre, assedia e depone anche il potente signore gnoll di Roarbad, e diventa cosi potente che può radunare tutti i gli uomini e marciare verso nord.

0 EDS: Lo Sciacallo libera anche Horband e diventa cosi “Signore del paese, re dei quattro angoli della terra, re di Arkash”.

10 EDS: Lo sciacallo muore in battaglia contro gli gnoll del deserto del sud, in questo periodo viene vergata la prima edizione del “Cosi ebbe inizio…”(Umba Sanda)
Allo sciacallo succede lo “Scorpione” (detto anche Re Scorpione?)

25 EDS: Per quindici anni l’impero vive un periodo di espansione, sotto il Re Scorpione le frontiere raggiungono il deserto, e forse, il mare Elfico, in questa spedizione il regno Elfico di Alpeot viene sottomesso a tributo.

33 EDS: Il Re Scorpione muore per cause ignote (malattia?), gli succedono i figli Falco e Leone.
I due si dividono l’impero.
Il Falco regna da Arkash essendo il maggiore, il Leone invece regna da Ninottar, nel centro del Paese.

35-50 EDS: Si scatena la guerra civile tra i due fratelli, primi reggimenti Orcherschi che combattono a fianco del Leone.

75 EDS: Migrazione dei popoli Gobelin sulla costa, essi giungono dal paese del sole, e si accompagnano ad una nuova specie di umani dalla pelle ambra.
I regni elfici della costa cadono, migrazione del Capo Elfico Moshin che guida i suoi nell’impero dello sciacallo.

105 EDS: Caduta dell’impero sotto le migrazioni Elfiche da oriente e quelle Orchersche da Nord.
Si formano tre regni, il I° impero di MItannar nel nord, l’impero di Ir, elfico, nel centro, la città di Utar riesce a sopravvivere fondando la II dinastia di Utar vicino al grande golfo alla foce del fiume Ammat.

120 EDS/15 Era dei regni combattenti (ERC): L’impero Elfico si disgrega in maniera piuttosto evidente durante i suoi primi anni di regno.
Alle frontiere occidentali dell’impero di Mitannar nasce la potenza(un regno misto di Coboldi ed Uomini) di Nar-Hitta.
Gli Hittani(umani che formano la casta di governo) governano sui coboldi che formano il grosso dell’Esercito e dei contadini.

170 EDS/65 ERC: L’Espansione di Nar-Hitta (I° impero) incomincia ad intaccare i regni orcherschi.
Intanto la città di Babushad si ribella al dominio di Ir, depone re Moshin, ed innalza il figlio di Lui.
Baburtan I.

200-300 EDS/95-195 ERC: Baburtant conquista prima la seconda dinastia di Urtar (Stele delle tre stelle), poi sottomette le rimanenti città indipendenti (Stele dei falchi neri), ed infine viene alla guerra contro gli Hittani che vogliono estendere il loro potere sulle città Orchersche del nord.

301 EDS/1 Era dell’immortale imperatore (EII): Baburtan, viene proclamato dai sacerdoti di Nish e Simosh “Signore della terra, re del paese, re di Arkashm, re di Babushad, signore dei quattro angoli del mondo”.
Inizia il lungo millennio di governo Elfico.

302-500 EDS/2-488 EII: Baburtan inizia la costruzione di un'immensa megalopoli che deve sorpassare in bellezza anche le potenti Utar e Arkash: occorrono duecento anni di lavoro e fatica, in questo periodo la magia viene perfezionata dagli stregoni bianchi di Babushad, inoltre viene inventato il bronzo, seguono nuovi carri da guerra e la smaltatura dei mattoni.
Tuttavia l’aristocrazia elfica non produce nessuna importante novità artistica e l’arte si cristallizza in forme stereotipate e semi-astratte.
Ai confini dell’impero cade l’impero di Nar-Hitta a causa della sollevazione dei Coboldi e nelle regioni del sud il capo Gnollesco Ullah raduna un'imponente armata.

501-650 EDS/489-588 EII: Baburtan viene ammazzato dalla figlia Nishallah (dedicata a Nish); intanto la terra ancestrale degli elfi viene invasa da una razza umana e sottomessa, che fonderà i regni Daeva, con una popolazione di mezz-elfi dalla pelle scura, primi a padroneggiare l’uso del ferro e un nuovo tipo di magia. Essi la volgono a favore del loro dio Guerriero Ninottar, il cui culto passa nell’impero.
Nel Nord le prime migrazioni della nazione Nanica di Ashemeh mettono in agitazione i più civili regni nanici di Kattush e Helia, alcuni clan Nanici di Kattush migrano verso sud, distruggono il regno di Mitannar (fine della II dinastia) e s’insediano nel nord.

Filobeche

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Anche Dario Carcano ha voluto cimentarsi in qualcosa di simile:

Cantami, poeta...

Cantami, poeta, del tempo degli eroi,
la creazione del mondo e la predicazione dei profeti,
degli Antichi e del Santo che li sconfisse.
Cantami l’età dell’oro e i funesti lutti,
le battaglie degli eroi e le storie infisse,
degli eretici e come furon distrutti.
Cantami del Creatore e la Storia dei nostri padri.

Sentite queste parole, il vate iniziò a recitare:

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I. La Creazione

In principio era il caos. Il Creatore disse
“Sia la luce!” e vide che era cosa buona.
Poi il Creatore separò la terra dall’acqua e dall’aria,
e vide che anche questa era cosa buona.
Allora il Creatore creò le piante, gli animali della terra,
gli uccelli del cielo e i pesci del mare,
e vide di aver fatto un’altra cosa buona.
Ma il Creatore non riuscì a gioire della sua opera,
perché sentiva che ancora non era completa.
Il nono giorno allora prese la terra,
la impastò a sua immagine e somiglianza,
vi soffiò dentro e creò l’Uomo, Adamo,
e poi la Donna, Eva.
Per loro creò un immenso giardino,
e al centro piantò il Grande Albero,
comandandoli di non lasciarlo morire
“Perché quest’Albero rappresenta la vostra anima.
Esso si nutrirà della vostra bontà,
e il suo veleno saranno i vostri peccati.”

Adamo ed Eva vissero novecento anni,
e generarono altrettanti figli,
ognuno dei quali visse seicento anni,
generando seicento figli.
A quel tempo l’uomo viveva in armonia con la natura,
le piante gli davano spontaneamente nutrimento,
e conviveva pacificamente con gli altri uomini e
con tutti gli animali della terra, del cielo e del mare.
Ma poi l’uomo iniziò ad usare violenza contro la terra,
zappando i campi e scavando canali,
e iniziò ad uccidere gli animali per trarne nutrimento.
Le foglie del Grande Albero iniziarono ad ingiallire.
Allora Caino recintò i suoi campi con un solco,
minacciando di uccidere chi lo avesse attraversato.
Abele disobbedì, Caino con una pietra lo uccise
e il sangue di Abele urlò fino all’alto dei cieli
per l’abominio che era stato compiuto.
Il Grande Albero perse tutte le foglie.
Infine, l’uomo plasmò idoli ed elevò altari a falsi dei,
dimenticando il vero Creatore, il quale,
guardando l’umanità, vide il Grande Albero,
ormai ridotto ad un tronco disseccato
con l’aspetto della morte.

Spinto da collera il Creatore fece nascere gli Antichi,
creature mostruose alte come montagne
e grandi come continenti, che uscirono dagli oceani
portando con sé fame, morte e distruzione.
E il creatore disse che gli Antichi erano il castigo
per aver infranto il comandamento che egli aveva dato all’uomo.
Solo quando l’uomo sarebbe stato capace di sconfiggere gli Antichi,
l’umanità sarebbe stata redenta.
Per innumerevoli generazioni gli Antichi perseguitarono l’uomo,
che fu tormentato da guerre e carestie, alluvioni e terremoti.
Finché dall’oscurità non emerse il Santo;
egli raccolse l’umanità, dispersa sulla Terra
e ne fu proclamato guida.
Cacciò gli eretici e punì gli omicidi,
riuscendo infine a ricacciare gli Antichi
nelle oscure profondità del mare.
Egli allora fu proclamato Re, e creò un regno
che andava da mare a mare, in cui gli uomini
vivevano secondo i comandamenti del Creatore.
Il Creatore si volse di nuovo alla Terra, e vide
che gli Antichi erano stati sconfitti.
Allora egli benedisse il Santo e la sua discendenza,
e lo assunse al Cielo dove siede alla sua destra.
Ma il regno si divise, i figli del Santo furono soggiogati dagli eretici
e cominciarono per l’uomo nuovi tempi oscuri.

Gli Antichi, Signori dei Primi Giorni (immagine creata con openart.ai)

Gli Antichi, Signori dei Primi Giorni (immagine creata con openart.ai)

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II. I Profeti

Tempi oscuri calarono sull’umanità,
senza Re e senza Regno.
I figli del Santo si contesero il Regno,
che alla fine si divise.
Risorsero gli eretici, che traviarono i regni della Terra
allontanandoli dalla vera fede e dal vero creatore.
A Kalrud, che del Regno fu capitale,
Arbat, detto lo Zoppo,
figlio di Ashmer il Magnanimo, figlio del Santo,
proclamò l’adorazione del dio Halab.
E tornò, accolto come un sovrano,
Giusmaele, sacerdote di Halab scacciato dal Santo.
Arbat lo Zoppo distrusse i templi del Creatore,
scacciò i sacerdoti e perseguitò i fedeli.
Venne allora a Kalrud il profeta Elachia,
che affrontò Giusmaele.
“Serpe figlia della menzogna,
il Dio che opprimi mi manda
per ordinarti la fine delle persecuzioni
contro i suoi fedeli.”
Giusmaele andò da re Arbat lo Zoppo, il quale
Dispose che Elachia fosse bruciato vivo.
Ma quando Elachia fu posto sul rogo,
le fiamme, per quanto forti, non lo bruciarono,
né i fumi lo soffocarono.
Arbat, detto lo Zoppo, ordinò si intensificassero le fiamme,
ma il fuoco non toccava Elachia,
e bruciava invece i suoi aguzzini.
E quando Elachia chiese che il rogo fosse spento,
scese la pioggia che estinse le fiamme.
Arbat lo Zoppo ordinò di liberare Elachia
e da quel momento iniziò a credere al Creatore.
Giusmaele prese il posto di Elachia sul rogo,
gli altari al dio Halab furono distrutti,
e i suoi templi trasformati in latrine,
e tali sono ancora oggi.

A Eruch governava re Elam, detto il Gobbo,
figlio di Kishmer il Valoroso,
figlio di Karshmer il Vittorioso, figlio del Santo.
Egli era stato un grande conquistatore,
nelle sue spedizioni del Nord aveva sottomesso gli asmodei,
barbari eretici che adoravano la Dea Madre.
Molti nel suo regno avevano adottato il rito pagano,
e lui stesso aveva abbandonato il culto del Creatore,
tributando onori e sacrifici alla Dea Madre.
I fedeli del Creatore furono emarginati,
finché non chiesero al re di tornare al culto del Creatore.
A portare questa richiesta a re Elam il Gobbo fu Aruch,
un pacifico fedele del Creatore,
scelto per la sua mitezza come portavoce.
Il re non sentì ragioni. Allora i fedeli chiamarono Zarachia,
detto l’Eremita, il quale aveva passato lunghi anni nel deserto,
nutrendosi di cavallette e miele selvatico,
pregando il Creatore dall’alba al tramonto.
Zarachia l’Eremita andò da re Elam il Gobbo,
e i due discussero per giorni,
con Zarachia che rispose a tutte le affermazioni,
i dubbi e le opposizioni di re Elam.
Re Elam, detto il Gobbo, si vestì di sacco
e coprì il capo di cenere,
chiedendo perdono al Creatore,
perché aveva abbandonato la vera fede.
Dopo aver convertito re Elam il Gobbo,
Zarachia rifiutò gli onori che questo gli avrebbe tributato,
tornando nel deserto pregare il Creatore.

Elachia e Zarachia furono detti i Grandi Profeti.
Ma non furono gli unici. Vi fu il profeta Navachia,
che predicò la parola del creatore ai Damyan;
il profeta Baruchia, che predicò a Ishtar,
salvandola dalla grande siccità facendo ricrescere i campi.
Il profeta Marzuchia, discepolo di Elachia,
che alla sua morte prese il suo posto a Kalrud,
che fu la guida di re David il Misericordioso, figlio di Saul il Saggio,
figlio di Arbat lo Zoppo, figlio di Ashmer il Magnanimo, figlio del Santo.
Vi fu anche Ha-Nozri, l’ultimo dei Profeti,
la cui predicazione concluse la rivelazione.

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III. I Re

A quel tempo a Kalrud governava re Saul il Saggio,
figlio di Arbat lo Zoppo, figlio di Ashmer il Magnanimo, figlio del Santo.
Egli era stato un buon re, mite con gli umili
ma spietato coi prepotenti, e devoto al Creatore.
Egli però sentiva vicina la sua ora.
Chiamò i suoi figli, disse loro:
“Ho chiesto a Marzuchia chi di voi
sia il più adatto a succedermi.”
E i fratelli si guardarono, pensando che
il loro padre avrebbe indicato Eshmer, il primogenito.
Il re guardò David, il più giovane dei suoi figli.
“David! Tu sarai il mio erede.”
Eshmer guardò il padre e protestò
“Padre! Come puoi scegliere David!
Non sa salire a cavallo da solo,
e con l’arco mancherebbe un rinoceronte,
anche se fosse a un passo da lui!
Io invece so andare a caccia,
e ogni volta torno con ogni sorta di cacciagione.
David ancora non ha diviso il letto con una donna,
io ho già dato alla luce tre figli.
David non è adatto a prendere il tuo posto,
e secondo me Marzuchia, che non mi sopporta
e invece stravede per David, ti ha riempito la testa
di cattive idee su di me.”
Allora il Re guardò il suo primogenito, e disse
“figlio, non colui che è il più forte sarà un buon Re,
ma colui che ha il cuore più puro
e la fede più sincera nel Creatore.
Ho preso la mia decisione,
e non potrai farmi cambiare idea.”
Eshmer il Diseredato allora disse:
“Padre, preferisco regnare sugli uomini
che servire il Creatore”
Eshmer il Diseredato lasciò il Palazzo e radunò i sudditi a lui leali;
cortigiani, adulatori, vagabondi e diseredati come lui.
Poi lasciò Kalrud, regno di suo padre, e andò verso Nisarch.
Nisarch era un piccolo regno nemico di Kalrud,
ed Eshmer il Diseredato con la sua armata vi mosse guerra,
e lo conquistò. Saul il Saggio benedì la conquista,
ed Eshmer il Diseredato ebbe il suo regno.
Saul il Saggio morì poco dopo questi avvenimenti,
e il regno andò a David, che sarà detto il Misericordioso.

Passò del tempo e Nisarch fu colpita da una grave carestia.
Eshmer, detto il Diseredato, che ancora sperava di governare
Il regno di suo padre, mise in giro la voce che suo fratello David
aveva fatto avvelenare i pozzi del suo regno,
per uccidere le coltivazioni e affamare i suoi sudditi.
Questo riaccese il mai sopito odio di Nisarch verso Kalrud.
Fu la guerra. Eshmer il Diseredato con il suo esercito iniziò
a saccheggiare e depredare il regno che sperava di governare.
David allora radunò l’esercito, uscì dalle mura di Kalrud
e andò ad affrontare l’armata di suo fratello.

Mise il campo in una radura, compiendo l’imprudenza
di non fortificarlo. Eshmer il Diseredato lo scoprì,
e decise che avrebbe attaccato di notte,
cogliendo impreparati i guerrieri di suo fratello.
L’esercito di Eshmer il Diseredato avanzò,
fino a quando non si alzò il vento,
e il vento alzò sabbia e polvere.
Accecati, i guerrieri di Eshmer il Diseredato
scambiarono i propri compagni per nemici,
e credettero di essere a loro volta attaccati.
E i soldati iniziarono a combattersi l’uno con l’altro,
mentre Eshmer urlava per cercare di riportare ordine
nella sua armata. Il rumore svegliò i soldati di David,
che non erano stati colpiti dalla tempesta di polvere,
che cessò non appena re David ebbe disposto il suo esercito
in assetto da battaglia.
Allora i soldati di Eshmer capirono ciò che era successo,
e cominciarono a fuggire. Eshmer il Diseredato cercò
in ogni modo di far tornare indietro il suo esercito,
ma il suo cavallo s’imbizzarrì e fu disarcionato.
I guerrieri di David lo catturarono mentre,
zoppicando, cercava di raggiungere i suoi uomini.

Portato di fronte al fratello, Eshmer il Diseredato
si aspettava che David avrebbe ordinato la sua morte.
“Se non fosse stato per l’intervento del Creatore,
adesso ci sarei io al tuo posto” disse David al fratello.
“Ho bisogno di guerrieri valorosi e capaci,
e tu mi hai dimostrato di esserlo. Perciò
ho deciso di perdonarti e prenderti al mio servizio”
Eshmer il Diseredato, stupito, per un po’ rimase in silenzio.
Poi rispose “Non lo fare. Se mi prenderai al tuo servizio
ti tradirò di nuovo. Uccidimi, nessuno te ne farà una colpa,
e anche il Creatore, in cui hai una fede così forte,
capirà la tua decisione. Non lo fare, anche nostro padre
farebbe così, e così pure suo padre e il padre di suo padre.
Uccidimi David, questa è la sola cosa giusta da fare.”
David guardò il fratello, lo abbracciò e gli disse
“Dicendomi queste parole, mi hai appena provato
che non mi tradirai e mi resterai sempre fedele”
Eshmer, da quel momento fino alla sua morte,
comandò l’esercito di suo fratello David il Misericordioso.
Il suo primo compito fu riconquistare Nisarch,
che dopo la sua cattura si era ribellata.
Pose l’assedio, la conquistò e la annesse al regno del fratello.
Eshmer combatté contro i nomadi del Sud,
contro i regni eretici dell’Ovest
e contro i Re pagani dell’Est,
ottenendo sempre vittorie,
per le quali fu detto “il Vittorioso”.
Le sue conquiste permisero a David il Misericordioso di riunire l’Impero.

Dario Carcano

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