L'ascesa dei Franchi


480-500 d.C.: gli Slavi lasciano le loro sedi originarie tra la Vistola e il Niemen ed occupano vasti territori compresi tra il Mar Bianco e il Mar Adriatico. Insediamento di Croati e Serbi in Pannonia e in Illiria, che da allora assumono i nuovi nomi di Croazia e Serbia.

483 d.C.: Ambrosio Aureliano, l'ultimo dei sovrani greci rimasti in Britannia, infligge una dura sconfitta ai Sassoni presso il monte Badones (Mount Badon), in Cornovaglia. Suo nipote Artorios (il "figlio dell'orso") regna sul Galles e lo difende dagli attacchi dei germani; le sue leggendarie imprese produrranno il cosiddetto "ciclo della Tavola Rotonda".

504 d.C.: Cosroe II Parwiz (il Conquistatore) invade a sorpresa Anatolia e Siria, sconfigge l'esercito cartaginese presso Antiochia e ricostituisce l'unità dell'impero Achemenide.

506 d.C.: in Palestina, dopo il rientro di Cosroe nella sua capitale Isfahan, si riforma un regno ebraico indipendente sotto Levi I Falereo, che fonda la dinastia dei Falerei alleata con i Cartaginesi contro i Sasanidi. Il Tempio di Gerusalemme, ormai caduto in rovina, è ricostruito e riconsacrato (Terzo Tempio).

514 d.C.: sconfitta a Platea della flotta Sasanide che ha tentato, per la seconda volta nella storia, di occupare la Grecia (tutto era cominciato da là, ricordate?) Stavolta i Greci sono compatti e l'aiuto della flotta punica è determinante. Il patriarca di Mistra riconosce il primato della sede petrina di Roma e diviene il capo supremo dei cattolici in Europa.

518 d.C.: con un oscuro intrigo il generale Giustino elimina Anastasio I, imperatore di Costantinopoli, e lo sostituisce sul trono. Per dieci anni sognerà inutilmente la riconquista dei territori a nord del Rio Grande.

525 d.C.: scambio di ambasciatori tra Levi I Falereo ed il patriarca cristiano di Mistra: i cristiani possono recarsi in pellegrinaggio al Santo Sepolcro e gli Ebrei europei possono fare la stessa cosa con il Terzo Tempio.

527-565 d.C.: regno di Giustiniano I, imperatore di Costantinopoli. Abbandonati i progetti dello zio Giustino di riconquistare gli ex domini romani in Atlantide, questi si dà al rafforzamento dello stato tramite un'imponente opera legislativa (Corpus Juris Civilis) e si volge all'espansione nell'Africa Nova.

530 d.C.: Narsete, comandante in capo delle armate di Giustiniano, spezza finalmente la resistenza dei Mapuche e li rende tributari, sottomettendo poi le popolazioni andine della nostra Bolivia.

533-553 d.C.: Ramot-Baal I tenta di riconquistare l'Europa, devastandola con guerre ventennali che provocano la fine della civiltà antica e l'inizio di un lungo medioevo. Alla fine riesce a riconquistare la Spagna, fatta eccezione per l'Aragona invasa dai Franchi, l'Italia fino alle Alpi e la Dalmazia. Il regno greco di Mistra si rimette sotto protezione cartaginese, pur conservando la sua indipendenza, per difendersi dagli attacchi degli Slavi, dei Bulgari e dei Persiani. Sotto l'influsso cristiano ed ebraico, il culto di Baal da enoteismo si trasforma in un vero monoteismo rivale di quelli abramitici.

540-550 d.C.: conquista dell'immensa pampa argentina da parte del generale Belisario, che la ribattezza Aethiopia Nova. Nel 543 Belisario giunge all'estuario di un grande fiume sull'oceano Atlantico e lo chiama Rivus Argentatum per l'abbondanza di argento che vi si trova. Ivi fonda la città di Argentoratum (la nostra Buenos Aires).

546 d.C.: conquista persiana dell'Arabia e della Mecca; in oriente la religione prevalente è ancora quella zoroastriana, ed Ahura-Mazda viene adorato dalla Siria fino all'India. L'Anatolia invece resta cristiana, attorno alle famose "Sette Chiese d'Asia" dell'Apocalisse di Giovanni (Sardi, Efeso, Smirne, Pergamo, Tiatira, Filadelfia e Laodicea).

560 d.C.: scontro tra Romani e Cartaginesi su quello che per noi è il Rio Grande do Sul, risoltosi in sostanziale pareggio. Trattato di pace e delimitazione delle rispettive zone d'influenza.

565 d.C.: morte di Giustiniano. In Europa i Longobardi, spinti dagli Avari, calano in Italia e la sottraggono nuovamente ai punici. A Cartagine restano solo le isole maggiori, la Calabria e una sottile striscia di territorio da Ostia all'Adriatico chiamata "marche puniche" (da cui il nome della regione Marche). Il nord riceve invece il nome di Lombardia.

L'Europa nel 565 d.C.

565-602 d.C.: massima prosperità del khanato degli Avari sotto il khan Baian, che spinge i suoi confini fino al Mar Nero.

575 d.C.: desideroso di compensare le perdite territoriali in Europa, l'imperatore punico Ramot-Baal III inizia l'esplorazione delle coste atlantiche africane e sottomette le popolazioni locali fino al Senegal. Fondazione di Khart-Baal ("città di Baal"), la nostra Dakar.

582-602 d.C.: regno di Maurizio, imperatore di Costantinopoli, caratterizzato dall'avvio del cesaropapismo, cioè della stretta alleanza tra trono e altare. Il patriarca di Costantinopoli, primate dell'Africa Nova, è scelto dall'alto clero in una rosa di tre nomi proposti dall'Augusto, dei quali solitamente uno è gradito al sovrano e due sono decisamente inaccettabili. Pesanti ingerenze anche nell'elezione del Papa, vescovo di Roma, primate del Messico e capo spirituale dell'intera chiesa cattolica. Maurizio divide l'impero Meridionale in esarcati per meglio difendere l'impero, e soprattutto per meglio riscuotere le tasse.

589 d.C.: Recaredo, re dei Visigoti ed il più potente tra i sovrani germanici in America, si dichiara vassallo del Papa di Roma. In realtà si tratta di un modo per mascherare le sue mire egemoniche sul Messico.

591 d.C.: Maurizio conquista il Cile. Fondazione di San Giacomo (la nostra Santiago).

606 d.C.: l'ammiraglio cartaginese Baal-safat giunge nell'attuale Costa d'Avorio e scopre che i fuggiaschi guidati da Chiram Annone quasi mille anni prima hanno fondato un forte regno sulle coste del golfo di Guinea ed hanno sottomesso tutti i regni neri della costa e dell'interno fino al Gabon. Ora questo regno è in decadenza ed il suo sovrano, l'usurpatore Chiram XXII, è ben lieto di riallacciare i rapporti con la madrepatria, vista la minaccia rappresentata dalla potenza crescente del regno di Ghana, posto nella regione da noi chiamata Mali, in rapida ascesa e ben deciso ad aprirsi uno sbocco al mare.

610-641 d.C.: lungo regno dell'imperatore Eraclio. Egli completa l'opera di Maurizio dividendo l'impero in Temi, cioè distretti militari governati da uno "stratega" che ha anche poteri civili. Attraverso l'insediamento nelle terre di soldati di mestiere (stratioti) si ha la costituzione di una milizia contadina sempre pronta alla difesa: il terreno di ogni soldato è trasmissibile in eredità ed egli deve impegnarsi a difenderlo in armi. Progressiva militarizzazione delle regioni di confine (California, Messico settentrionale, pampa argentina, Cile). Nonostante ciò, l'impero di Eraclio è attaccato da ogni parte: dai Germani a nord, che mirano ad impossessarsi del Messico e della California, e dalle rivolte delle popolazioni andine a sud.

615 d.C.: tentativo di Sostene, stratega e dittatore di Filadelfia, di imporsi su tutte le città dell'anfizionia greca in Atlantide e di fondare uno stato unitario sul modello di quello greco di Mistra in Europa. Sostene è però sconfitto e l'anfizionia si indebolisce nelle lotte intestine.

622 d.C.: sconfitta dei ghanesi ad opera dei cartaginesi. Il Ghana diventa vassallo di Cartagine, ma l'imperatore Ioab Isbaal interviene anche nelle questioni interne del regno "fratello" in Guinea e ne fa un suo satellite. "Egira" (fuga) di Maometto dalla Mecca e fondazione dell'Islam.

626 d.C.: Genserico III, re dei Vandali che dominano il Texas e la costa settentrionale del golfo del Messico, travolge le difese imperiali, mette a ferro e fuoco la California, quindi si spinge nel Messico e cinge d'assedio Roma; leva l'assedio solo dopo che Papa Onorio I gli ha consegnato un ingentissimo riscatto in oro e la reliquia della Vera Croce, portata lì da oltreoceano. Da qui in poi l'accezione "vandalo" viene ad assumere il significato di distruttore senza misericordia.

628 d.C.: spedizione punitiva di Eraclio: sconfitta e morte di Genserico III ad Augusta Antonia (la nostra Houston). La California è recuperata e la reliquia della Vera Croce restituita.

629-639 d.C.: Dagoberto II riunifica nelle sue mani il regno dei Franchi, ma alla sua morte si attuano nuove spartizioni che accelerano la disgregazione della potenza merovingia. Ascesa dei potenti Maestri di Palazzo, la cui carica diviene ereditaria con i Pipinidi.

631 d.C.: annessione del Ghana da parte dei cartaginesi.

641-668 d.C.: regno di Costantino II Pogonato. Parte delle Antille è sgomberata per difendere meglio il Messico, dove però l'autorità costantinopolitana sta venendo progressivamente meno. Tribù germaniche sconfinano oltre il Rio Grande e vi si stabiliscano, anche se sono costrette a riconoscere la sovranità dell'Augusto. Il controllo del Messico passa progressivamente nelle mani della Chiesa.

643-664 d.C.: massimo splendore del Regno d'Israele sotto Levi III Falereo. E' composto un nuovo libro biblico, il libro dei Falerei, per celebrare le glorie militari della dinastia.

650-700 d.C.: si formano i regni dei Normanni nell'attuale Scandinavia. I Normanni orientali o Variaghi risalgono i fiumi della regione sarmatica ed instaurano rapporti commerciali con gli Arabi e i Persiani; i Normanni occidentali o Vichinghi invece danno vita a scorrerie sempre più intense lungo le coste di Inghilterra, Germania, Francia e Spagna.

661 d.C.: la dinastia araba e musulmana degli Ommiadi (i nostri Omayyadi) sostituisce i Sasanidi al vertice dell'impero persiano. La capitale è spostata da Persepoli alla Mecca, in Arabia. L'Islam prende il sopravvento sul Mazdeismo, relegato al ruolo di minoranza religiosa.

679-714 d.C.: Pipino d'Heristal è maestro di palazzo in Austrasia (nord del regno franco), lo riunifica ed impedisce ulteriori spartizioni. Con lui la carica di Maestro di Palazzo diventa ereditaria; egli praticamente esautora il re merovingio ed accentra il potere nelle sue mani.

695 d.C.: fallito tentativo arabo-persiano di conquistare il Regno d'Israele. Malachia Falereo chiama in soccorso i Cartaginesi che lo aiutano a sconfiggere i nemici presso Cesarea di Filippo, nel nord della Palestina. Le alture del Golan, l'Iturea e la Traconitide entrano a far parte del regno dei Falerei, che però è costretto a riconoscersi vassallo di Cartagine.

711 d.C.: riunificazione tra l'impero cartaginese del Mediterraneo ed il regno cartaginese di Guinea, dopo che l'ultimo re di questo, Chiram XXIV, ha lasciato il suo trono in eredità a Cartagine.

714-741 d.C.: Carlo Martello, figlio di Pipino d'Heristal, è Maestro di Palazzo in Francia. Il suo potere è ormai assoluto ed i re merovingi sono ridotti a mere figure rappresentative.

717-820 d.C.: dinastia Isaurica a Costantinopoli. Spedizioni vittoriose contro i Vandali, il cui regno romano-barbarico è indebolito dalle lotte tra i signori feudali. La lotta per la sopravvivenza dell'Impero Meridionale si trasforma a poco a poco in una guerra di confine. Recupero della penisola Flora.

725-745 d.C.: lunghe guerre tra Cartagine, che ha conquistato il Sudan, e il regno cristiano di Axum, alleato degli arabo-persiani. Axum non verrà mai conquistata dai cartaginesi.

730 d.C.: secondo tentativo arabo-persiano di invadere l'occidente con l'occupazione di Bisanzio e la successiva sconfitta dei Bulgari presso Plovdiv. I Bulgari chiedono aiuto ai Greci e a Cartagine, ma questi glielo negano a causa degli antichi rancori covati dagli antichi dominatori contro gli invasori arrivati al seguito di Attila. Il khan Boris I chiede allora l'aiuto di Franchi e Longobardi. I due popoli inviano contingenti militari guidati da Carlo Martello, ottenendo la promessa che, in cambio del soccorso prestato, i Bulgari si convertiranno al cristianesimo.

732 d.C.: Carlo Martello, a capo di un'inedita coalizione di Germani e Bulgari, batte ad Akroinos gli Ommiadi guidati da Abd Ar-Rahman e scongiura per sempre una conquista dell'Europa da parte islamica.

733 d.C.: scoppia a Costantinopoli la rivolta iconoclasta: a sud prevalgono sette di ispirazione peruviana che rifiutano il culto delle immagini sacre (icone) come neopaganesimo. Violenta resistenza dei veneratori di immagini guidati da papa Gregorio III, che nell'icona vedono un elemento di mediazione tra il mondo terreno e quello celeste. La lotta indebolisce l'impero e permette al Papa di ritagliarsi un'indipendenza de facto nel Messico.

735 d.C.: Carlo Martello sconfigge a Poitiers anche un esercito dell'impero cartaginese e consolida una volta per tutte il regno franco.

741-775 d.C.: regno di Costantino V, imperatore di Costantinopoli. Lunghe guerre contro i cartaginesi che tentano di occupare la pampa di Argentoratum.

750 d.C.: Abú al-'Abbâs al-Saffâh sconfigge l'ultimo Shah Ommiade, dopo essersi conquistato le simpatie delle strati popolari dell'Iran e delle popolazioni siriane ed anatoliche che avevano motivi di scontento contro la politica degli Ommiadi, e non hanno digerito la sconfitta subita da parte di Carlo Martello; Al-Saffâh fonda così la dinastia degli shah Abbasidi.

751 d.C.: Papa Zaccaria acconsente alla detronizzazione dell'ultimo inetto re dei Franchi in Europa, Childerico III, che è rinchiuso in un monastero. Il maestro di palazzo Pipino, detto il Breve per la bassa statura, figlio di Carlo Martello, viene incoronato re dei Franchi a Soissons dal legato pontificio Bonifacio e fonda la dinastia dei Carolingi.

Le stirpi germaniche stanziatesi nei territori dei Nostri Stati Uniti

754-756 d.C.: il re Vandalo Astolfo minaccia di nuovo il Messico, approfittando del fatto che Costantino V è tenuto impegnato dalla guerra contro i Cartaginesi che vorrebbero occupare Argentoratum e il nostro Mar del Plata. Allora Papa Stefano II chiama in aiuto Pipino, re dei Franchi, che decide di passare il mare, sbarca a Castrum Novum ed infligge ad Astolfo una dura sconfitta presso il lago Texcoco. Il re Vandalo è costretto a cedere tutte le sue conquiste messicane a Pipino, che a sua volta ne fa dono al Papa. Inizia il potere temporale della Chiesa.

758 d.C.: fallita spedizione cartaginese attraverso il cuore dell'Africa Nera per tentare di ricongiungere i domini del Sudan con quelli del Ghana.

760 d.C.: tornato in Europa, con due fortunate campagne Pipino sottomette l'Aquitania e gli Svevi di Spagna. Il re longobardo Desiderio, che ha conquistato ed unificato l'intera penisola italiano sotto il suo dominio, sente il fiato dei Franchi sul collo e tenta una politica di coesistenza con loro, offrendo le sue due figlie in sposa ai due figli di Pipino, Carlo e Carlomanno.

762 d.C.: Al-Mansúr, secondo shah abbaside, amplia un preesistente insediamento sul fiume Tigri e fonda la città di Baghdad, facendone la sua capitale. La città cresce rapidamente e si trasforma in una capitale da favola, immortalata nel ciclo di racconti delle "Mille e una Notte". Al-Mansúr è considerato uno dei più grandi Re che la Persia abbia mai avuto; con lui inizia il declino degli Arabi e torna a prevalere l'elemento persiano..

768 d.C.: morte di Pipino e spartizione del regno franco tra i suoi due figli. La morte prematura di Carlomanno, forse avvelenato, impedisce che la rivalità tra i due fratelli sfoci in guerra aperta, e lascia Carlo unico padrone del regno.

771 d.C.: il Brasile diventa vicereame cartaginese con l'assegnazione al governatore di Baal-El del titolo di vicerè. Ampia autonomia amministrativa dei coloni punici, che ingaggiano continue guerre di confine con l'impero romano meridionale.

774 d.C.: Carlo ripudia la moglie Ermengarda, figlia di Desiderio, e questi, offeso, gli muove guerra. Con una fulminea campagna e grazie all'opera di un traditore, la capitale Pavia è assediata ed espugnata, Desiderio è rinchiuso in convento e il regno Longobardo cessa di esistere, assorbito da quello franco.

775 d.C.: l'usurpatore Salomone ben Nadab pone fine alla dinastia dei Falerei sterminandone tutti i membri superstiti, e dà inizio alla corrotta dinastia dei Salomonidi. Decadenza materiale e morale del regno d'Israele.

776 d.C.: spedizione di Carlo nella valle del Danubio e distruzione del khanato degli Avari. Serbi e Croati pagano un tributo annuo.

778 d.C.: Papa Adriano I, nuovamente minacciato dal re Vandalo Adelchi che ha posto l'assedio a Roma, visti inutili gli appelli a Costantinopoli che ormai si concentra solo sull'Africa Nova, chiama in soccorso il re dei Franchi. Prima spedizione di Carlo Magno in Atlantide. Adelchi è sconfitto e deve rifugiarsi a Filadelfia sotto la protezione dei greci; il regno Vandalo è distrutto ed annesso a sua volta a quello franco. Rinnovo della donazione del Messico al papato.

779 d.C.: la retroguardia di Carlo, guidata dal conte palatino Rolando, è sorpresa dall'armata visigotica, tardivamente accorsa in aiuto dei Vandali, e deve asserragliarsi nel convento in rovina di Alamus. 300 Franchi tengono eroicamente testa a 5000 Visigoti prima di venire sterminati sino all'ultimo uomo. Il re visigoto Roderico (Rodrigo) dichiara: "un'altra vittoria come questa, e sarà la sconfitta." Infatti Carlo, secondo la leggenda richiamato dal suono dell'Olifante, il corno fatato suonato da Rolando prima di morire, gli piomba addosso e lo mette in fuga al grido di "ricordatevi di Alamus!" Il regno visigotico delle Grandi Praterie diventa tributario di Carlo, mentre l'episodio di Alamus entrerà nella leggenda e genererà la cosiddetta epica carolingia.

781-790 d.C.: rientrato in Europa, Carlo sottomette i Sassoni e le popolazioni germaniche sino all'Oder. Nel 762 ben 4500 Sassoni insorti vengono consegnati a Carlo dalla loro stessa nobiltà e giustiziati a Verden. Il re sassone Vitichindo è costretto a riconoscersi suddito di Carlo.

785 d.C.: Cartagine reprime nel sangue una rivolta nel Songhay.

786-809 d.C.: Harun al-Rashid, detto "il Giusto", lo shah protagonista delle "Mille e una Notte", il capolavoro della letteratura arabo-persiana, conquista il Turkestan e giunge sino ai confini della Siberia, ma il suo stato comincia a sfaldarsi a causa del crescente potere dei signorotti e dei feudatari locali.

790-792 d.C.: seconda spedizione di Carlo in Atlantide e ripetuti attacchi al regno dei Visigoti, che davano manforte ai Vandali. Il regno si spezza in numerose contee suddite o vassalle di Carlo. Operazioni militari contro gli Sciri, i Rugi, i Wilzi e i Sorabi; in una di queste Carlo giunge sino a quella che nella nostra linea temporale è chiamata Baia di Hudson.

795 d.C.: fallito attacco della flotta di Carlo contro il regno d'Israele: la flotta è dispersa da una tempesta. La residenza di Carlo è posta ad Aquisgrana, dove è edificata la Cappella Palatina. Carlo istituisce una sorveglianza costiera nel Mare del Nord contro gli attacchi dei Vichinghi.

798-802 d.C.: terza spedizione di Carlo in Atlantide, assedio di Eriksburg e sconfitta definitiva della coalizione germanica. Sconfitta al Guadalete dell'ultimo re visigoto Witiza, capo della coalizione: tutti i regni romano-barbarici in Atlantide devono riconoscere la supremazia carolingia. Molti Visigoti lasciano l'Atlantide ed ottengono da Costantinopoli il permesso di insediarsi come federati in alcune regioni dell'Africa Nova. A Roma la nobiltà tenta di rovesciare il nuovo Papa Leone III per ripristinare la sovranità di Costantinopoli sul Messico, ma Carlo interviene, libera Leone che era stato imprigionato e deposto, lo rimette sul trono e ripristina l'ordine in città. Per ringraziarlo, nella notte di Natale dell'800 d.C. Leone III incorona Carlo con il titolo di Augusto, ripristinando l'Impero Romano Settentrionale. L'imperatrice di Costantinopoli, Irene, si rifiuta tuttavia di riconoscere questo titolo. Carlo, da poco vedovo, invia a Costantinopoli il suo fedelissimo siniscalco Helmgaud per trattare con Irene e addirittura per proporle un matrimonio con lui che riunificherebbe l'Impero Romano. Niceforo I Logoteta tuttavia sopprime Irene, si proclama Augusto e minaccia la guerra. Carlo pensa allora di occupare Costantinopoli con le armi ed inizia con la conquista della penisola Flora, ma una grave rivolta dei Sassoni, degli Avari e dei Serbi lo costringe al rientro in Europa e quello della riunificazione rimane un sogno.

806 d.C.: ultima grande vittoria di Carlo, che annette il regno Greco scacciandone l'ultimo sovrano. Cartagine non interviene perchè ormai interessata solo ai territori africani.

812 d.C.: Michele I, imperatore di Costantinopoli, riconosce a Carlo il titolo imperiale in cambio della restituzione della penisola Flora. Morte di Pipino, figlio prediletto di Carlo, nell'assedio della piazzaforte greca di Atlanta, in Georgia. Sull'isola Furia, in località Campus Stellae, viene scoperta la tomba dell'apostolo Giacomo, le cui ossa sono state portate lì da un missionario tedesco in fuga davanti ad Attila. Il luogo viene denominato San Giacomo di Compostella e diviene il santuario nazionale dell'impero carolingio.

Il mondo nell'814 d.C.

814 d.C., 28 gennaio: morte di Carlo, che dai posteri verrà detto Magno. Gli succede l'unico figlio superstite, Ludovico detto il Pio per la sua pratica religiosa, che sfiora la bigotteria.


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