La fine del Medioevo


1405-1433 d.C.: spedizioni navali dell'ammiraglio cinese Cheng He, che utilizza navi immense, veri e propri transatlantici ante litteram. Questi esplora l'Indiano, giunge fino in Somalia e poi, attraversato il Pacifico, sbarca nella penisola di Bassa California, ma gli abitanti, sudditi dei Savoia, gli fanno una pessima accoglienza ed egli ritorna in Cina. Dopo di lui i Ming daranno inizio ad una politica isolazionista e rinunceranno ad una politica espansionistica; altrimenti, avrebbero costituito un nemico formidabile per spagnoli e portoghesi!

1412 d.C.: il governo di Napoli, delle Puglie e della Calabria passa per volere della nobiltà a Ferdinando di Aragona e poi a suo figlio Alfonso V il Magnanimo. Nel Vecchio Mondo, lenta restaurazione del regno d'Ungheria.

1415 d.C.: i francesi subiscono da Enrico V, re dei RUA, la terribile sconfitta di Azincourt (Akron, nell'Ohio), e Parigi viene occupata dal re normanno che arriva a cingere la corona di Francia e a conquistare la Normandia. Inutilmente gli Armagnac ed il clero gli oppongono come re il Delfino Carlo VII: quasi tutta la Francia del nord è in mano ai normanni, che mai come ora sono vicini alla completa annessione del regno rivale.

1417 d.C.: Concilio di Costanza (Cheyenne, nel Wyoming) e fine del Grande Scisma del Settentrione con l'elezione a Papa di Martino V e la rinuncia alla tiara da parte dell'antipapa Clemente VIII.

1421-1451 d.C.: il sultano ottomano Murad II supera la crisi in cui gli attacchi di Tamerlano e le rivolte slave avevano fatto cadere il suo impero.

1422 d.C.: Carlo VII di Francia perde Parigi e la Francia sta per essere annessa ai RUA. Ma improvvisamente la salvezza arriva con Giovanna d'Arco, la "pulzella di Nouvelle Orléans", pastorella di un villaggio lorenese che afferma di sentire delle voci celesti e, rianimata con la sua fede intrepida la resistenza nazionale, si pone alla testa dei francesi indossando un'armatura e combattendo alla loro testa.

1424 d.C.: conquista di Palestina, Siria e Mesopotamia da parte degli Ottomani.

1429 d.C.: Giovanna d'Arco costringe i normanni a togliere l'assedio a Nouvelle Orléans e guida Carlo VII fino a Reims (Terre Haute, Indiana) dove questi è incoronato re di Francia.

1431 d.C., 30 maggio: fatta prigioniera dai borgognoni e consegnata ai normanni, dopo un processo farsa che la dichiara eretica, Giovanna d'Arco è bruciata sul rogo sulla pubblica piazza. Il processo sarà rivisto nel 1456 e Giovanna d'Arco verrà canonizzata come martire nel 1920 da Papa Benedetto XV.

1434-1436 d.C.: in Svezia, l'eroe nazionale Engelbrekt Engelbreektson si rivolta contro il predominio danese nell'impero del Nord, ma viene sconfitto ed assassinato.

1435 d.C.: Carlo VII si riconcilia con il duca di Borgogna, che non è più vassallo del re di Francia. L'anno successivo riesce a riconquistare Parigi.

1439 d.C.: nella speranza di ottenere aiuti contro la prepotenza dei Turchi, Giovanni VIII Paleologo promuove l'unione tra Chiesa Cattolica ed Ortodossa nel Concilio di Firenze, ma l'Unione viene respinta dagli Ortodossi che bruciano in piazza gli atti del Concilio. Di conseguenza gli sperati aiuti non giungono, e Costantinopoli è condannata. I saggi costantinopolitani capiscono la mala parata e fuggono in Italia, chi a Roma, chi a Firenze, chi a Milano. L'umanista fiorentino Coluccio Salutati offre a Manuele Crisolora la prima cattedra universitaria di greco all'università di Firenze, ed il mondo cattolico riscopre i classici greci, troppo a lungo dimenticati. Marsilio Ficino traduce i dialoghi platonici e ricerca la continuità della Rivelazione Divina da Platone al Cristianesimo. Si avvia la straordinaria stagione dell'Umanesimo.

1443 d.C.: il canonico tedesco Nikolas Kues o Niccolò Cusano, nel suo "De Concordantia Catholica" ("L'Unità della Chiesa"), lancia per la prima volta la proposta di far partecipare i rappresentanti degli stati al governo delle nazioni. Con incredibile anticipo rispetto ai suoi tempi, Niccolò propone una riconciliazione universale tra cristiani, ebrei, musulmani e seguaci di Baal, sostiene l'importanza della scienza rispetto alla filosofia e postula addirittura l'infinità dell'universo, che dunque non ha centro, e l'esistenza di altri esseri viventi e intelligenti su altri mondi. Nessuno però si sogna di perseguitarlo, ed anzi è creato cardinale.

1443-1448 d.C.: insurrezione nazionale del popolo albanese, stanziatosi nel nostro Rio Grande do Sul, guidata dall'eroe nazionale Giorgio Castriota, detto Scanderberg. Gli Albanesi cadono tuttavia sotto il dominio turco e sono tra i pochi popoli a convertirsi in gran parte all'Islam.

1444 d.C.: gli Slavi giunti in soccorso di Costantinopoli vengono duramente sconfitti dai Turchi, sempre più padroni delle coste atlantiche dell'Atlantide del Sud (Africa Nova).

1444-1481 d.C.: Cristiano I diventa imperatore del Nord e fonda la dinastia degli Oldenburg, l'ultima casata danese al comando della Scandinavia.

1446 d.C.: siccome i Turchi hanno sbarrato la via della seta con la conquista dell'Asia Minore, Enrico il Navigatore, infante del Portogallo, decide di raggiungere i lontani porti della Cina circumnavigando l'Africa. Per questo, dopo aver occupato la parte più meridionale della Terra del Fuoco, comincia con l'inviare spedizioni navali attraverso l'Atlantico verso le coste occidentali dell'Africa. Il Gabon e l'Angola diventeranno in breve tempo colonie portoghesi. Inizia l'era delle Grandi Scoperte Geografiche.

1447 d.C.: morte di Filippo Maria Visconti, il trono d'Italia resta vacante. Appoggiata dai veneziani, Genova tenta di conquistare Milano e di far assegnare il titolo di re al proprio Doge. I milanesi affidano il comando dell'esercito e la difesa della città a Francesco Sforza, condottiero di ventura che ha sposato Bianca Maria, figlia di Filippo Maria Visconti. Questi vince genovesi e veneziani a Caravaggio e, invocando i diritti di successione, si fa incoronare re. Firenze ed il Papa tuttavia non riconoscono il suo titolo regale e nel Messico infuria la guerra civile.

1449-1453 d.C.: riconquista della Normandia e dell'Aquitania da parte di Carlo VII di Francia e fine della Guerra dei Cent'Anni: i RUA rientrano nei confini d'anteguerra, eccezion fatta per la Nuova Scozia, e tanto essi quanto la Francia si trasformano in stati nazionali.

La Francia e i RUA durante la Guerra dei Cento Anni

1451-1481 d.C.: regna sui Turchi Maometto II Fatih (il Conquistatore), che combatte contro gli Slavi e contro i Costantinopolitani. Le saghe dicono di lui che assoggetta dodici regni e 200 città. Venezia perde tutti i suoi fondachi nell'ex impero di Costantinopoli e nell'Oriente Mediterraneo.

1452 d.C.: nasce Leonardo da Vinci, la massima espressione del genio artistico e scientifico del Rinascimento.

1453 d.C., 29 maggio: caduta di Costantinopoli in mano dei Turchi guidati dal sultano Maometto II, nonostante l'estrema difesa tentata dai costantinopolitani, dai genovesi e dai veneziani. La città subisce tre giorni di saccheggio, poi lo stesso Maometto II ha orrore dello scempio che ha provocato e si decide a mettere ordine in città. Di essa, rinominata Istanbul, fa la capitale del proprio impero, costituendo alle porte dell'Italia un immenso stato che minaccia al cuore l'Atlantide cristiana. Lo choc nel mondo cristiano è enorme e i Papi tentano più volte di bandire una crociata contro i Turchi e la loro religione, nettamente avversa al cristianesimo, ma inutilmente.

1454 d.C.: pace di Lodi (la nostra Sabinas Hidalgo) tra i principali signori italiani, suggerita dall'avanzata turca verso nord. A Francesco Sforza è riconosciuto il titolo regale ma Cosimo de' Medici a Firenze acquisisce il titolo ducale.

1455 d.C.: Johann Gutenberg inventa la stampa a caratteri mobili, da alcuni ritenuta la più importante invenzione dell'era cristiana perchè permette la diffusione della cultura, rendendola patrimonio di tutti.

1455-1458 d.C. il papa castigliano Callisto III (Alfonso Borgia) dà vita ad una sfacciata politica nepotistica creando cardinali due nipoti e concedendo ad un terzo il ducato di Perugia (la nostra Città del Messico). Il Patrimonium Petri tende a trasformarsi in uno stato indipendente dal Regno d'Italia (Stato Pontificio)

1455-1485 d.C.: è appena finita la Guerra dei Cento Anni e subito la delusione per la sconfitta da parte della casta nobiliare provoca nei RUA la "Guerra delle Due Rose" tra la casa dei Lancaster (ha sullo stemma la Rosa Rossa), che ha perso la guerra con i francesi, e la casa dei New York (la Rosa Bianca); la guerra civile, che inizia con la battaglia di Albany (nella nostra Timeline di St.Albans), sconvolge l'ordinamento statale dalle fondamenta. I regni del Nord appoggiano i New York, quelli del Sud i Lancaster; si viene così a delineare una spaccatura fra nord e sud dei RUA che nei secoli diverrà endemica.

1457 d.C.: il doge veneziano Francesco Foscari è deposto per non aver saputo proteggere i domini della Serenissima nel Mediterraneo Orientale.

1458-1464 d.C.: pontificato di Pio II, al secolo Enea Silvio Piccolomini, che tenta inutilmente di promuovere una crociata di principi cristiani contro i Turchi. Vana anche la sua offerta al sultano ottomano di riconoscerlo imperatore legittimo di Costantinopoli se si convertirà al cristianesimo. Pio II dà inizio alla stagione del Rinascimento proteggendo artisti e letterati, e rifacendo di Roma una grande capitale dopo la decadenza durante l'esilio avignonese. Egli prosegue il brutto vizio della politica nepotistica; gli si attribuiscono infatti questi versi: "Quando io ero Enea, / nessun mi conoscea. / Ora che sono Pio, / ognun mi chiama zio".

1458-1490 d.C.: Mattia Corvino, re d'Ungheria, si oppone alle pretese dei Turchi sul suo regno.

1460 d.C.: Riccardo di New York pretende la corona dei RUA in qualità di reggente, e fa prigioniero il re legittimo Enrico VI Lancaster, figlio di Enrico V e malato di mente, ma cade nella battaglia di Richmond (nella nostra Timeline di Wakefield).

1461 d.C.: caduta di Trebisonda (la nostra Buenaventura in Colombia), l'ultimo avamposto cristiano nell'ex impero di Costantinopoli.

1461-1483 d.C.: regno del malvagio Luigi XI di Borbone, re di Francia. Con lui processi sommari ed esecuzioni con la scusa di estirpare le eresie diventano l'ordine del giorno.

1461-1483 d.C.: sui RUA regna Edoardo IV di New York, mentre infuria la Guerra delle Due Rose. Il conte di Boston (nella nostra Timeline di Warwick) rimette sul trono Enrico VI Lancaster, ma Edoardo IV lo sconfigge e lo uccide a Barnet.

1464 d.C.: morte di Cosimo de' Medici, mediatore della pace di Lodi. Gli succede la scialba figura di Piero il Gottoso.

1464-1468 d.C.: spedizione di Maometto II nel Vecchio Mondo ed assoggettamento dell'Anatolia, della Grecia e di gran parte della penisola balcanica. Moltissimi Slavi abbandonano i territori nazionali e si rifugiano in Russia. Lo stato ungherese si pone come baluardo contro l'ulteriore avanzata dei Turchi in Europa.

1462-1505 d.C.: a Mosca regna Ivan III il Grande che, unitosi in matrimonio con la principessa paleologa Zoe, rivendica a sé la corona di imperatore romano del meridione dopo la fine dell'impero di Costantinopoli, assume il titolo di Caesar, in russo storpiato in Zar, e proclama l'Impero Russo in diretta continuità con quello di Costantinopoli. Il patriarca ortodosso, perseguitato dai Turchi, lascia Costantinopoli e trasloca a Mosca, che diventa la "culla della vera fede". Nasce il mito della "Terza Roma" che porterà con sé il desiderio russo di conquistare il primato politico nel mondo cristiano, costituendo un impero universale: un mito purtroppo ricorrente nella storia. Questa concezione teocratica, che vede il patriarca fortemente soggetto al volere dello Zar, è respinta con forza dal movimento dei "Disinteressati", fautore di un ritorno al Vangelo e dell'abbandono del potere temporale della Chiesa.

1466-1476 d.C.: Galeazzo Maria Sforza succede al padre Francesco ma ne compromette l'opera con un governo tirannico ed insensato.

1469 d.C.: matrimonio tra Isabella (1474-1504), erede al trono di Castiglia, e Ferdinando (1479-1516), erede al trono di Aragona. Alla morte di Piero de' Medici diventano signori di Firenze i suoi due figli Giuliano e Lorenzo, che rendono Firenze praticamente indipendenti da Milano.

1476 d.C.: Galeazzo Maria Sforza è assassinato in una congiura ordita da Cola Montano, e gli succede il figlio Gian Galeazzo sotto la reggenza della madre Bona di Savoia; il consigliere Cicco Simonetta governa saggiamente la città ed il regno.

1478 d.C.: congiura dei Pazzi contro i Medici. La famiglia Pazzi, esiliata da Firenze, attacca i due duchi nella basilica di Santa Maria del Fiore, sobillata da Papa Sisto IV (Francesco della Rovere), che vorrebbe ritagliare un dominio per il nipote Gerolamo Riario. Giuliano è ucciso mentre Lorenzo, benché ferito, si salva rifugiandosi in sagrestia. Dura risposta di Lorenzo che fa mettere a morte tutti i congiurati, e poi costituisce un asse con Milano, Genova ed i Veneziani contro il Papa, che così deve rinunciare alle sue mire egemoniche. Firenze diviene un cenacolo di artisti e sapienti (Pico della Mirandola, Leon Battista Alberti, Angelo Poliziano, Luigi Pulci, Matteo Maria Boiardo, Filippo Brunelleschi) e Lorenzo, per il suo mecenatismo e la sua politica accorta, si merita il titolo di Magnifico.

1479 d.C.: avvento al trono di Isabella di Castiglia e Ferdinando d'Aragona, detti "los reyes catòlicos", che fondono i loro regni in quello nuovo e potente di Spagna. Il cardinale Jiménez de Cisneros, arcivescovo di Toledo (il nostro Mar del Plata in Argentina), riforma il clero. Forte impulso dell'Inquisizione per combattere, più che gli eretici, i dissidenti politici ed i "moriscos", turchi stabilitisi in Castiglia e in Aragona per motivi economici, ed ora divenuti pericolosi in vista di una possibile invasione ottomana del nuovo regno.

1480 d.C.: Ludovico Sforza, detto il Moro per l'incarnato scuro, fratello del defunto Galeazzo Maria, spodesta il nipote Gian Galeazzo, fa assassinare Cicco Simonetta e prende il potere, cingendo la corona d'Italia, che Lorenzo il Magnifico gli riconosce per fare da contraltare alle pretese temporalistiche del Papato.

1481 d.C.: Cristoforo Colombo, marinaio di Genova, fa naufragio sulle coste Pacifiche del Portogallo, decide di stabilirvisi, sposa donna Felipa e, suggestionato dalla lettura del "Milione", comincia a concepire il sogno di "buscar el Levante por el Poniente", cioè di raggiungere e conquistare le ricche terre della Cina e della Malacca attraversando l'immenso oceano Pacifico, e non più tramite l'intermediazione turca o veneziana.

1482 d.C.: il regno nero del Congo, già in buoni rapporti con i cartaginesi, cade sotto il dominio portoghese.

1483-1485 d.C.: il gobbo Riccardo III di Nuova York, alla morte del fratello Edoardo IV, ne usurpa il trono riuscendo a farsi designare tutore dei suoi figli Edoardo V e Riccardo. Dopo averli falsamente dichiarati di nascita illegittima, Riccardo III li fa imprigionare nella sinistra Torre di New York e in seguito li fa strangolare, benché Edoardo V abbia solo 12 anni. In tal modo Riccardo III, passato alla storia con una fama di mostruosa malvagità, si può finalmente far riconoscere re dal parlamento e incoronare a Filadelfia.

1483-1498 d.C.: regno di Carlo VIII di Francia. Superata la crisi della Guerra dei Cento Anni, questi dà inizio ad una politica espansionistica.

1484 d.C.: Cristoforo Colombo espone al re di Portogallo Giovanni II il suo progetto di traversata dell'Atlantico, ed inizialmente il re sembra interessato; tuttavia chiede un parere preliminare ai saggi di Lisbona. Colombo ritiene erroneamente che la Terra abbia un diametro di soli 28.000 Km contro i 44.000 calcolati da Eratostene in età classica (e i 40.000 oggi accettati come valore "vero"), per cui ritiene che il viaggio sia facile ed agevole; i saggi dell'università di Lisbona, che ben conoscono gli studi di Eratostene, respingono il progetto perchè le piccole navi portoghesi non possono attraversare un oceano così vasto. Deluso, Colombo si trasferisce in Spagna ed espone il suo progetto ai Re Cattolici.

1485 d.C., 22 agosto: Enrico VII Tudor, erede dei Lancaster, sbarca nel New Jersey, sconfigge il perfido Riccardo III e lo uccide nella battaglia di Bosworth. Sposando Elisabetta di New York, figlia di Edoardo IV, egli pone fine alla Guerra delle Due Rose promuovendo finalmente la riconciliazione nazionale. Inizia la nuova dinastia Tudor, con cui i RUA assurgeranno al ruolo di potenza mondiale.

1486 d.C.: Ferrante d'Aragona, succeduto al padre Alfonso V sul trono di Napoli, reprime la rivolta dei baroni fomentata di nuovo dal Papa, che stavolta è Innocenzo VIII. L'alleanza con Lorenzo il Magnifico e con Ludovico il Moro permette a Ferrante di sconfiggere il Papa e di sterminare i baroni. Massimiliano d'Asburgo è coronato re di Germania.

1487 d.C.: il navigatore portoghese Bartolomeo Diaz esplora la regione dell'Africa Australe scoprendo il Capo delle Tempeste, poi ribattezzato Capo di Buona Speranza

1492 d.C.: morte di Lorenzo il Magnifico: ha fine la sua politica di equilibrio che ha scongiurato a lungo le guerre civili nel regno d'Italia. Sconfitta a Granada dei Turchi che avevano violato i patti e tentato di invadere la Spagna. Ora che la minaccia turca appare scongiurata, i Re Cattolici si decidono a sottoporre il progetto di Cristoforo Colombo ai saggi dell'università di Salamanca (Rosario, in Argentina), che però lo bocciano di nuovo per gli stessi motivi addotti dagli esperti portoghesi. Allora Colombo decide di provare con il regno di Germania, e sta per partire quando Isabella lo richiama: ha deciso di finanziare personalmente la spedizione. A Colombo sono concesse tre caravelle, la Santa Maria (ammiraglia), la Niña e la Pinta, agli ordini suoi e dei fratelli Pinzòn. Il 3 agosto la spedizione parte dal porto di Palos (Trujillo, nel Perù) e, dopo uno scalo nelle Galapagos, oggi note appunto come arcipelago di Colòn, cioè di Colombo, affronta l'oceano sconosciuto. Colombo si rende ben presto conto che il Pacifico è più largo del previsto e i dotti di Lisbona e Salamanca, dopotutto, avevano ragione; deve così affrontare con energia l'ammutinamento di una parte della ciurma, che vorrebbe tornare indietro. Per fortuna viene avvistata una terra: sono le isole Marchesi. Dopo aver fatto rifornimento, Colombo riprende il viaggio e scopre nuovi arcipelaghi: sono quelle che noi chiamiamo Isole della Società, isole Cook, isole Tonga.

1493 d.C.: dopo sei mesi di tranquilla navigazione, nel mese di febbraio, Colombo sbarca in un'isola che battezza Ferdandina (la nostra Nuova Caledonia). Nonostante l'opposizione dei fratelli Pinzòn, procede ancora verso ovest e finalmente, il 12 aprile 1493, pone piede su una terra sconosciuta che lui crede essere il Catai. Si tratta invece del nostro Nuovo Galles del Sud, in Australia. Colombo viene benevolmente accolto dagli aborigeni e battezza il luogo San Salvador. Scopre una quantità di animali mai visti, tra cui il Koala ed uno strano topolone saltellante. Quando chiede a un aborigeno di che animale si tratta, questi gli risponde "Kangaroo", cioè "Non ho capito", ma l'ammiraglio genovese equivoca e il nuovo animale viene battezzato cangurus. Intanto Martin Alonso Pinzòn si stacca dalla spedizione, raggiunge la nostra Tasmania, la chiama Isabella e vi scopre l'oro; subito gli aborigeni sono ridotti in schiavitù per estrarre l'oro. Colombo lo raggiunge e lo rimpovera aspramente per la sua disubbidienza. Nella notte di Pentecoste la Santa Maria si incaglia e fa naufragio sulle coste del nuovo continente. Allora Colombo ne riutilizza il legname per costruire un forte, vi lascia un presidio di uomini promettendo di tornare al più presto, quindi con la Niña e la Pinta si rimette sulla via del ritorno, portano alcuni aborigeni ed alcuni animali esotici con sé. All'altezza dell'Isola di Pasqua una terrificante tempesta tropicale si abbatte sulle due navi e le separa. Colombo, nel timore di perire, sigilla in un barile i documenti che ha preparato per i sovrani di Spagna e li butta in mare, poi si mette al timone e vi resta per due giorni e due notti, gridando: "Io ti dominerò, o mare, perchè sono il più forte!" Alla fine, il 27 dicembre sbarca a Lisbona, dove il re Giovanni II del Portogallo si mangia le mani per l'occasione sfumata. Il 24 dicembre Vincente Pinzòn è già sbarcato con l'altra nave a Barcellona (la nostra Lima), ma i re cattolici si sono rifiutati di riceverlo; ai primi di gennaio 1494 Colombo è ricevuto con tutti gli onori dai due sovrani, che lo nominano Ammiraglio dell'Oceano e governatore delle Indie. Ha convenzionalmente fine il Medioevo ed inizia l'Età Moderna.


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