Arrivano i Mongoli


1196 d.C.: Temujjin, primogenito di Yesügei, capo della tribù mongola dei Kiyad, si presenta come il "Lupo Azzurro" predetto da una profezia, stermina i suoi avversari, riunifica tutte le tribù mongole che vivono a nord della Cina, assume il titolo di Gengis Khan ("potentissimo signore") e, con la "legge Jasa", fonde i clan armati in un'entità nazionale. Nascita della nazione mongola, che sotto la guida di Gengis Khan si lancia alla conquista del mondo.

1198-1216 d.C.: pontificato di Innocenzo III (Lotario di Segni), il quale porta avanti la politica sintetizzata dall'espressione: "Papato e Impero, Sole e Luna". Vuole cioè riaffermare la superiorità papale su ogni autorità temporale: tutti i sovrani in Terra sarebbero suoi vassalli. In realtà si stanno formando degli stati nazionali che compromettono irrimediabilmente sia il suo sogno teocratico che quello dell'impero universale di romana memoria.

1198 d.C.: morta Costanza, un anno dopo il marito Enrico VI, il piccolo Federico è posto sotto la tutela di papa Innocenzo III. Grave crisi nel regno di Germania con l'elezione regale di Filippo di Svevia (Wyoming) da parte ghibellina e Ottone di Brunswick (Great Falls nel Montana) da parte guelfa. In Europa Ottocaro I Przemysl, duca di Boemia, approfitta dell'indebolirsi del Sacro Romano Impero facendosi incoronare re di Boemia e di Moravia, ed unificando un vasto territorio che dall'Adriatico giunge fino ai confini polacchi.

1199 d.C.: Riccardo I Cuor di Leone muore nell'assedio di una piazzaforte francese e gli succede Giovanni I Senzaterra, che usurpa i diritti del figlio di suo fratello maggiore Goffredo, facendolo accecare e poi assassinare. Il regno di Giovanni rappresenta un momento buio per i RUA, che perdono quasi tutti i feudi in Francia e in Normandia. Giovanni è pure scomunicato per breve tempo da Innocenzo III, ma la minaccia di un'invasione dei Regni Uniti di Atlantide da parte di Filippo II Augusto di Francia lo porta a sottomettersi al Papa. Innocenzo III si ingerisce praticamente nelle faccende politiche di tutti gli stati dell'Atlantide, e mira a prendere il controllo anche dell'impero costantinopolitano. Ci riuscirà con la Quarta Crociata.

1200-1300 d.C.: sull'emisfero boreale si abbatte la Piccola Glaciazione. Il nord del Labrador e la Groenlandia divengono inabitabili e l'Impero del Nord le sgombera.

1202-1204 d.C.: Quarta Crociata, bandita da Innocenzo III che riesce a convincere molti principi francesi e normanni a seguirlo nell'impresa. Per ottenere dallo spregiudicato doge veneziano Enrico Dandolo le navi necessarie a passare l'oceano ed il Mediterraneo, i crociati, guidati da Baldovino di Fiandra (il nostro stato di Michigan), lo aiutano a sottomettere la città di Zara. Lo stesso doge Dandolo,  che ha 95 anni e tiene in pugno praticamente l'economia dell'intero continente europeo, si pone a capo della spedizione, e la dirotta su Nicea, conquistando il Regno Latino d'Oriente, del quale si fa incoronare re. Grecia ed Anatolia, oltre a tutte le isole dell'Egeo, a Creta e a Cipro, cadono sotto il dominio di Venezia, che si trasforma in potenza imperiale. A questo punto una parte della spedizione viene deviata verso la Palestina, dove però non arriva mai perchè una tempesta la disperde. I restanti principi crociati rientrano invece in Atlantide attraverso Gibilterra.

1202-1241 d.C.: Valdemaro II il Vittorioso, imperatore del Nord, conquista la Pomerelia, l'Estonia e la Curlandia e diventa il padrone assoluto delle coste del mar Baltico.

L'Atlantide nel 1200 d.C.: le grandi città europee hanno "traslocato" nel nuovo Mondo!

1203 d.C.: Alessio III Angelo, imperatore di Costantinopoli, depone e fa accecare il tirannico fratello Isacco Angelo. Alessio, figlio di Isacco, fuggito in Sicilia (Cuba), invoca l'aiuto dei veneziani e dei crociati per tornare sul trono al posto di Alessio III. Per aderire alla richiesta d'aiuto di Alessio, e soprattutto per allungare le mani sull'impero di Costantinopoli con il benestare di Innocenzo III, Enrico Dandolo devia la crociata su Costantinopoli, che è conquistata una prima volta; deposizione di Alessio III.

1204 d.C.: siccome i crociati hanno tentato di imporre a forza l'unione tra la Chiesa Romana e quella Costantinopolitana, i cittadini di Costantinopoli si rivoltano per scacciarli, guidati da Alessio che ha voltato gabbana, temendo che il Papa ed il Doge gli impediscano di salire al trono. Seconda conquista crociata e devastazione di Costantinopoli: la cattedrale di Santa Sofia è profanata ed i crociati, accecati dal vino e dal sangue, innalzano sull'altare maggiore una prostituta nuda. Quest'affronto rende insanabile la frattura fra Chiesa Cattolica del Nord e Chiesa Ortodossa del Sud, e da qui inizia il rancore dei costantinopolitani nei confronti dei romani. Fondazione dell'Impero Latino di Costantinopoli, di cui Baldovino di Fiandra diviene primo imperatore dopo la morte di Enrico Dandolo, che nonostante l'età avanzatissima aveva aspirato pure a quella carica. Il feudalesimo è importato anche nell'impero del sud, e Venezia ottiene numerose basi nelle piccole Antille e nella Bahamas. Alessio e successivamente suo genero Teodoro Lascaris, fondatore dell'omonima dinastia, si rifugiano nell'attuale Venezuela a Nicea, la nostra Caracas da non confondersi con l'omonima città anatolica, e proseguono il fasto della corte bizantina fondando l'impero romano di Nicea. L'Africa Nova viene divisa in stati feudali, tutti deboli ed in perenne lotta tra di loro.

1205 d.C.: Gengis Khan conquista il regno Hsia, trampolino di lancio verso la Cina. In India Aibek, promosso da schiavo a generale, sconfigge i Persiani, si fa incoronare re e fonda il sultanato di Delhi.

1206 d.C.: Francesco d'Assisi (la nostra Celaya nel Messico), figlio del ricco mercante Pietro Bernardone, sente la chiamata divina, abbandona ogni bene terreno e fonda l'ordine dei Frati Minori, da lui detti francescani, la cui Regola, improntata alla povertà assoluta, sarà approvata verbalmente da Innocenzo III e per iscritto da Onorio III. Chiara d'Assisi lo segue e fonda l'ordine femminile delle clarisse.

1209 d.C.: Ottone IV di Brunswick, in un primo tempo sostenuto e incoronato imperatore da Innocenzo III, avanza pretese sulla Sicilia, sulle Antille e sulla penisola Flora, nonchè sui possedimenti della Chiesa. Innocenzo lo scomunica e gli contrappone il suo pupillo Federico II di Hohenstaufen, che si impegna a tenere separate le corone di Germania e di Sicilia. In lui il Papa si illude di avere un potente sostegno, ed infatti gli impone di partire per una nuova crociata, non solo per riconquistare il Santo Sepolcro (Federico II ha diritto al titolo di Gerusalemme avendo sposato Iolanda di Brienne, ultima erede del regno crociato gerosolimitano), ma anche per contrastare l'egemonia veneziana in Europa. Federico II però nicchia, preferendo consolidare il suo potere in Atlantide.

1209-1229 d.C.: crociata contro gli Albigesi, eretici diffusi nel sud della Francia (attorno alla foce del Reno/Mississippi) ed ispirati a culti pagani indigeni, bandita da Innocenzo III per vendicare l'assassinio del legato papale da parte di un valletto di Raimondo IV di Tolosa (Mobile, in Alabama), che ha aderito all'eresia.

1211 d.C.: il patriarca di Mistra si trasferisce a Venezia. la sede patriarcale di San Marco assume il ruolo primaziale in Europa. Venezia diventa sempre di più il punto di riferimento anche spirituale del continente, e non solo la sua effettiva capitale politica.

1212-1215 d.C.: Gengis Khan espugna la Grande Muraglia, che da 15 secoli difendeva l'impero cinese dagli attacchi dei popoli delle steppe, ed invade l'impero Chin, occupandone la capitale Yanjing, da lui ribattezzata Khanbaliq o "città del signore" (in seguito sarà nota come Pechino). In questa impresa i Mongoli dimostrano tutta la loro abilità guerresca, fatta di attacchi sui fianchi, accerchiamenti, fughe simulate; in seguito adotteranno anche l'artiglieria e le macchine d'assedio, già diffuse presso i Cinesi.

1219-1225 d.C.: attacco mongolo al Kara-Khitan (nel bacino del Tarim) e poi al regno di Khwarizm nel Turkestan, suddito degli Ayyubiti, i discendenti del Saladino. Il generale mongolo Sübötai costeggia il mar Caspio ed annienta l'esercito russo a Kalka. Distruzione delle fiorenti civiltà dell'Asia centrale: praticamente senza mai scendere di sella, Gengis Khan assoggetta un impero esteso dal Mar Giallo al Mar Nero.

1215 d.C., 15 giugno: dopo la disastrosa sconfitta di Bouvines (Birmingham, Alabama) da parte di Filippo II Augusto, che è costata la perdita degli attuali Michigan ed Ohio a favore del re di Francia, i baroni normanni dei RUA costringono Giovanni Senzaterra a firmare la "Magna Charta Libertatum", considerata la prima Costituzione al mondo che limita il potere regio a favore dell'aristocrazia.

1216-1272 d.C.: regno di Enrico III, sovrano dei Regni Uniti di Atlantide.

1217 d.C.: Francesco d'Assisi, benché malato, si reca in Egitto e tenta di convertire al cristianesimo il sultano ayyubita Malek al-Kamil, nipote del Saladino, ma il suo tentativo va a vuoto ed egli fa ritorno in Atlantide.

1219 d.C.: in Africa Nova è fondato un patriarcato serbo autonomo da quello ortodosso di Costantinopoli, mentre i polacchi ed i croati si mantengono fedeli a Roma ed usano il cattolicesimo come baluardo contro i serbi ed i bulgari, loro eterni rivali.

1220 d.C.: il nuovo pontefice Onorio III (Cencio Savelli, già precettore del sovrano) incorona Federico II imperatore purché mantenga gli impegni presi con il suo predecessore e parta per la crociata.

1223-1226 d.C.: regna sulla Francia Luigi VIII, con il quale la corona francese diviene dominio ereditario. Continua la crociata contro gli Albigesi; è conquistata Avignone (la nostra Davenport nell'Iowa), primo acquisto francese di là dal Rodano, nome dato al braccio superiore del Reno (Mississippi) per ricordare gli omonimi fiumi europei.

1225 d.C.: con Gamal-Baal I il regno cartaginese di Guinea conosce una seconda giovinezza e le sue navi intrecciano fiorenti rapporti commerciali con gli stati slavi dell'Africa Nova. Inizia una lunga guerra commerciale tra le navi veneziane e quelle cartaginesi per il controllo dei traffici attraverso l'Atlantico. Inoltre, per rimpiazzare la mano d'opera indigena che si è ormai quasi estinta, i cartaginesi iniziano verso l'Atlantide una fiorente tratta dei neri, da loro catturati nelle regioni dell'Africa Nera. Quest'abbietta pratica è più volte condannata dai pontefici e dai patriarchi di Costantinopoli e ad essa si oppone anche Federico II, che predilige l'alleanza con Venezia, ma i re di Francia e dei Regni Uniti di Atlantide cominciano presto ad acquistare mano d'opera africana per le loro piantagioni nel sud dei nostri USA, e così essi si alleano saldamente con i cartaginesi.

1226 d.C.: i Comuni lombardi si oppongono alla politica accentratrice di Federico II e ricostituiscono la Lega Lombarda. 3 ottobre: morte di Francesco d'Assisi. Alla morte di Luigi VIII di Francia, la vedova Bianca del Maine (di Castiglia nella nostra Timeline) salva la monarchia capetingia domando l'opposizione dell'alta feudalità, e fa da tutrice per il figlio dodicenne Luigi.

1227 d.C.: costretto da Gregorio IX (Ugolino dei Conti di Segni), Federico II parte per la crociata ma è costretto a rientrare precipitosamente a Palermo (L'Avana) perchè sulle navi è scoppiata la pestilenza. Gregorio IX sospetta che Federico voglia pigliarlo in giro e lo scomunica. Valdemaro II il Vittorioso di Danimarca intraprende la conquista della Germania settentrionale ma è sconfitto e preso prigioniero dai principi tedeschi nella battaglia di Bornhöved. Ascesa del commercio tedesco nel Baltico (Hansa) ed inizio della fine dell'egemonia danese. 24 agosto: muore Gengis Khan, l'ultimo dei capi barbari in grado di travolgere le culture cittadine nella fascia temperata. Gli succede il terzo figlio Õgüdai; l'impero mongolo non viene diviso (a differenza di quanto accadde nella nostra Timeline). Fondazione della capitale mongola Karakorum (in mongolo "l'anello nero"), che oggi sta lentamente tornando alla luce dopo secoli di oblio.

1228 d.C.: per ottenere la revoca della scomunica, Federico II parte dalla Sicilia (Cuba), attraversa Gibilterra e sbarca in Palestina (Qunta Crociata) ma, anziché ingaggiare battaglia con Malek al-Kamil, viene a patti con lui e si fa restituire pacificamente Gerusalemme, Betlemme e Nazareth. Il Papa però voleva lo sterminio degli infedeli musulmani, e quindi Federico II non trova neanche un prete disposto ad incoronarlo re di Gerusalemme, tanto che la corona deve mettersela sul capo da solo. Gregorio IX conferma la scomunica. San Francesco d'Assisi è canonizzato (primo Santo per il quale si istruisce un processo canonico ufficiale).

1230 d.C.: rientrato in Italia Nova dopo aver stretto accordi commerciali con i veneziani, dopo difficili trattative Federico II conclude con il Papa l'accordo di San Germano. Egli è sciolto dall'obbligo di tenere separate le corone di Germania e di Sicilia. Unione personale dei due regni nella sua persona. Federico sposta la sede imperiale a Palermo.

1231 d.C.: Costituzioni di Melfi (Mérida nello Yucatàn), una pietra miliare nella storia dell'umanità. L'impero di Federico II diventa uno stato accentrato con una solida burocrazia formata da funzionari stipendiati, Pier delle Vigne è il siniscalco dell'impero. Fioriscono le scienze e le arti: Federico II è mecenate di artisti, poeti e scienziati; egli stesso compone canzoni e scrive quello che può ritenersi uno dei primi trattati di zoologia della storia, il "De Arte Venandi cum Avibus" dedicato alla caccia con il falcone. Primi testi scritti della leteratura italiana, parlata dal Guatemala al Rio Grande e nelle Antille: la cosiddetta "scuola siciliana", il cui caposcuola è Jacopo da Lentini (Santa Cruz, su Cuba), compone versi amorosi basati sull'"amor cortese". Bonvesin da la Riva, nativo di Legnano, compone a sua volta i primi testi poetici in lingua lombarda. Fondazione dell'università di Napoli (Campeche nello Yucatàn, ora ribattezzato Campania ad ovest e Puglia ad est). Massimo splendore del regno normanno-germanico di Federico II.

1232 d.C.: Luigi IX di Francia entra nella maggiore età e prende possesso della corona. Egli pone fine con il Trattato di Parigi alla crociata contro gli Albigesi: il duca Raimondo VII di Tolosa cede alla corona una parte della nostra Alabama (Albigeois).

1234 d.C.: Õgüdai, Gran Khan dei Mongoli, completa l'assoggettamento della Cina prendendo l'ultima capitale Chin, Kaifeng, poi si volge all'occidente. In Africa Nova anche i bilgari si dotano di un patriarcato autonomo da quello di Costantinopoli.

1236 d.C.: Batu, nipote di Gengis Khan, intraprende la conquista dell'occidente invadendo la Russia ed occupandone la capitale Kyiv. La via verso l'Europa è spalancata, ma i regni dell'Atlantide non si rendono conto della minaccia, troppo impegnati a dirimere le loro controversie interne.

1237 d.C.: decisiva vittoria di Cortenuova (Ciudad Mante) ottenuta da Federico II contro la Lega Lombarda. Il Carroccio è catturato e spedito come trofeo di guerra in Campidoglio a Roma. Papa Gregorio IX tuttavia, spaventato dalla crescente potenza federiciana che minaccia il suo potere temporale e dall'alleanza tra l'Augusto e Venezia, che invece egli intendeva combattere, si allea con i comuni e scomunica nuovamente Federico II, convocando addirittura un concilio a Roma per deporlo.

1240 d.C.: dura reazione di Federico, che risponde catturando presso l'isola di Giamaica i prelati in viaggio via mare verso Roma, grazie all'aiuto delle navi veneziane, e tenendoveli a lungo prigionieri.

1241 d.C.: con una manovra a tenaglia, ben tre orde mongole fanno irruzione in Europa orientale dalla Polonia, dalla Valacchia e dall'Ungheria. Quando i tedeschi ed i polacchi rimasti in Europa organizzano una coalizione, è troppo tardi: l'esercito cristiano è spazzato via a Liegnitz. Contemporaneamente il re ungherese Bela IV è sconfitto e ucciso nella battaglia sul Sajo. Õgüdai, che era caduto malato, si rimette (nella nostra Timeline la morte del Gran Khan provocò l'improvvisa ritirata mongola) e Batu si spinge ancor più in profondità in Europa. Raggiunta la pianura padana, la assoggetta mentre l'altra metà del suo esercito sconfigge a Praga Ottocaro II Przemsyl, ultimo baluardo contro la conquista della Germania.

1242 d.C.: l'invasione mongola procede inarrestabile, ed anche le Gallie cadono sotto il controllo dell'Orda mongola di Batu, dopo che Alfonso di Poitiers, terzo figlio del re di Francia Luigi VIII, tardivamente inviato in Europa con un esercito per fermare i Mongoli, è stato sconfitto e tratto prigioniero a Digione. Neppure gli Almohadi resistono, fatalmente sconfitti a Las Navas de Tolosa, e pure la Spagna è completamente invasa; il dominio almohade è ora limitato al Maghreb ed alla Mauritania, e solo perchè i Mongoli, popoli provenienti dalle aride steppe, sono pessimi navigatori ed odiano il mare. Lo stesso motivo rende Venezia invulnerabile contro gli attacchi sferrati contro di lei dalle orde mongole; la Serenissima perde però il Regno Latino d'Oriente, occupato da Batu senza colpo ferire, pur conservando tutte le isole dell'Egeo e Creta.

1243 d.C.: dopo la morte di Gregorio IX il nuovo Papa Innocenzo IV (Sinibaldo Fieschi) ripara a Lione (la nostra Memphis, nel Tennessee) sotto la protezione del re di Francia, depone Federico II e lo scomunica come eretico, accusandolo di epicureismo. Lo splendido regno di Federico entra nella parabola discendente.

1244-45 d.C.: spedizione di Enzo, figlio prediletto di Federico II, in Europa per battere i Mongoli e riconquistare i territori europei del Sacro Romano Impero. Superato lo stretto di Gibilterra con l'aiuto degli Almohadi, conquista la Sardegna, indi sbarca in Italia e ottiene qualche successo, ma viene infine sconfitto dai Mongoli a Bologna e trascorre il resto dei suoi giorni in cattività: per consolarsi compone poesie d'amore. Federico II riceve un colpo mortale dalla perdita del figlio più amato. Si intensifica la fuga degli Slavi dall'Europa verso l'Africa Nova; anche Russi ed Ungheresi cominciano a lasciare il continente e ad insediarsi nel Canada, soprattutto nei territori abbandonati da tedeschi e francesi in seguito alla Piccola Glaciazione.

1245-1248 d.C.: inviato come ambasciatore da Papa Innocenzo IV, l'anziano frate francescano fra Giovanni da Pian del Carpine varca l'Atlantico, sbarca nelle Gallie, attraversa a cavallo tutta l'Europa, la Russia, il Turkestan ed il bacino del Tarim e, giunto a Karakorum, gli consegna una lettera del Papa che lo invita a convertirsi al cristianesimo. Güyük replica con una lettera sprezzante in cui intima a sua volta al Papa di riconoscersi suo vassallo, essendo egli l'imperatore del mondo. Di ritorno dal suo incredibile viaggio, tuttavia, fra Giovanni conferma che i Mongoli non hanno alcun mezzo per varcare in forze l'Atlantico ed assalire l'Atlantide, e scrive l'"Historia Mongolorum", primo trattato che fa conoscere al mondo occidentale il continente asiatico, fino ad allora praticamente sconosciuto.

1247 d.C.: conquista mongola della Danimarca, nonostante il valore del principe norvegese Haakon Haakonsen. Anche in questo caso lo stretto di Skagerrak ferma i Mongoli, e l'imperatore trasferisce la sua capitale ad Oslo, in Norvegia, fuori della portata dei temibili invasori centroasiatici. I Russi cominciano a lasciare la loro patria e ad emigrare nell'Impero del Nord che, non potendo sostenere la loro pressione, li imbarca sui drakkar e li trasferisce in Atlantide, nella penisola del Labrador abbandonata in seguito alla Piccola Glaciazione.

1248-1249 d.C.: a Federico II non ne va più bene una: prima incassa una grave sconfitta a Fossalta (Escalòn) da parte dei Comuni lombardi, e poi una congiura ai suoi danni; Pier delle Vigne, ingiustamente accusato, imprigionato ed accecato, si suicida buttandosi in un dirupo durante il trasferimento da un carcere all'altro. Intanto, alla morte di Raimondo VII di Tolosa i suoi possedimenti passano alla corona francese, che così raggiunge il Golfo del Messico.

1248-1254 d.C.: con la crisi dell'impero di Federico, Luigi IX è il re più forte di Atlantide; per avallare questa sua superiorità, egli pensa alla riconquista dell'Europa e alla conquista del titolo imperiale. Capeggia così la VI Crociata, mentre la madre Bianca del Maine riprende la reggenza; alleatosi con i cartaginesi, giunge in Europa sbarcando a Le Havre, conquista Rennes e tenta di aprirsi la strada verso Lutezia, la Parigi europea, ma è sconfitto e preso prigioniero a Les Mans; per tornare in libertà deve pagare ai Mongoli un fortissimo riscatto. Dopo aver soggiornato per breve tempo in Gran Bretagna sotto la protezione dell'Impero del Nord, che si fa amico ed alleato, lascia il Vecchio Mondo e fa rientro in Atlantide.

La nuova Italia alla morte di Federico II (1250 d.C.)

1250 d.C.: una maga aveva predetto a Federico che sarebbe morto "all'ombra di un fiore", ed infatti egli si è sempre guardato bene dal mettere piede nella città di Firenze, ma la sua fine giunge nel castello di Fiorentino (Flores nel Guatemala). Con la sua fine inizia il tramonto del Sacro Romano Impero. Il figlio Corrado IV è nominato imperatore, ma in Sicilia gli viene contrapposto Manfredi, figlio naturale di Federico. In Europa, Venezia compensa la perdita del Regno Latino d'Oriente conquistando la Sicilia; i siculi accolgono i veneziani come dei liberatori.

1251 d.C.: Hülägu, altro nipote di Gengis Khan, conquista la Persia e sottomette i Selgiucidi, spingendo i confini mongoli sino al Mar Mediterraneo. Fine dell'impero abbaside: Hülägu è incoronato sovrano del'impero degli Ilkhan, suddito del Gran Khan. Sconfitti i crociati, Hülägu riconquista definitivamente Gerusalemme, che non tornerà più in mani cristiane. Egli però è tollerante e permette i pellegrinaggi degli Ebrei e dei Cristiani nei luoghi santi; egli stesso entra nel Santo Sepolcro per venerare la tomba di Cristo (nella nostra Timeline la riconquista fu effettuata dal sultano Baibars).

1254 d.C.: morte di Corrado IV; Manfredi usurpa i diritti di Corradino di Svevia, figlio di Corrado IV, e si fa nominare imperatore dopo aver messo in giro la voce che Corradino è morto. Luigi IX fa costruire a Parigi la Sainte Chapelle per conservarvi la corona di spine di Gesù Cristo, a suo dire vendutagli da un arabo palestinese.

1256 d.C.: migrazione degli albanesi in Brasile per non sottostare al dominio mongolo. Essi creano un piccolo stato nel nostro Venezuela.

1258 d.C.: il rullo compressore mongolo si infrange contro il valore dei Mamelucchi, militari mercenari di origine servile al servizio degli Ayyubiti egiziani, che infliggono agli invasori la prima sconfitta della loro storia presso Ain Gialud (la "fonte di Golia"). In tal modo il Nord Africa è salvo e per l'Egitto inizia un periodo di grande splendore, protetto dai Mamelucchi che restano la casta militare dominante. Prosegue l'emigrazione dei Russi verso l'Atlantide; attraversata la Normandia, essi occupano i territori che i Tedeschi e i Francesi hanno sgomberato dopo l'irrigidimento del clima, approfittando del loro miglior adattamento al clima subpolare.

1258-1265 d.C.: ribellione dei baroni contro Enrico III, re dei RUA, dovuta al pesante fiscalismo, alla chiamata di favoriti francesi a ricoprire le più alte cariche dello stato e al rafforzarsi del potere temporale della Chiesa. Simon de Montfort, figlio del vincitore degli Albigesi, costringe Enrico III a concedere le Provvisioni di Cambridge (nel Massachusetts; nella nostra Timeline, di Oxford): al fianco del re ora stanno 15 baroni come ministri e controllori dell'amministrazione. In risposta Enrico III si allea con Luigi IX di Francia e con il Papa, che lo scioglie dall'obbligo delle provvisioni.

1259-1286 d.C.: Erik V il Guercio, nipote di Valdemaro II ed imperatore del Nord, deve convocare lo Storting o Parlamento, che limita in maniera decisiva il potere del sovrano. Prima monarchia costituzionale nel Vecchio Mondo.

1260 d.C.: Kübilai è eletto Gran Khan, fonda la dinastia Yüan e governa da Khanbaliq (Pechino) un impero esteso dalla Spagna sino al Vietnam. Per riuscire a governare l'impero più vasto della storia, egli lo divide in regni ed imperi satelliti affidando la Persia agli Ilkhan, le steppe tra Russia e Turkestan al clan di Batu e l'Europa al suo parente Tülui. In Persia i Mongoli si convertono all'Islam, in Europa e in Russia al cristianesimo: lenta assimilazione delle culture dei popoli sottomessi da parte dei conquistatori, che costituiscono l'aristocrazia guerriera dominante. Tülui pone la sua corte ad Aquisgrana, desideroso di rinverdire i fasti della tradizione carolingia di cui è strenuo ammiratore, e si converte ufficialmente al cattolicesimo. Tülui viene a patti con i veneziani, dei quali ha bisogno per gestire i traffici per via dell'incapacità dei mongoli come navigatori, e così le restituisce tutti i fondachi da lei detenuti nelle città europee. Anche Kübilai fa alleanza con Venezia e riceve alla sua corte i fratelli Polo. Battaglia di Montaperti tra Guelfi e Ghibellini fiorentini con la vittoria di questi ultimi, capitanati da Farinata degli Uberti, immortalato da Dante nella sua "Commedia".

1261 d.C.: Michele VIII Paleologo riconquista Costantinopoli, abbatte l'impero latino e fonda la dinastia dei Paleologhi. Tuttavia le province meridionali si staccano definitivamente dall'impero: i popoli di cultura spagnola danno origine al regno di Aragona (Perù, Ecuador, Bolivia) con capitale Barcellona (la nostra Lima), e al regno di Castiglia (Argentina, Cile, Uruguay, Paraguay) con capitale Toledo (la nostra Mar del Plata). I Cartaginesi, rivali per mare dei veneziani, guadagnano posizioni in Atlantide come potenza commerciale.

1263 d.C.: fondazione di Mosca nel sito della nostra Edmonton. Nasce la Grande Russia nei territori dei nostri Saskatchewan, Alberta e Columbia Britannica, organizzata come principato tributario della Germania cui in passato erano appartenuti quei territori.

1264 d.C.: Simon di Montfort, rappresentante della piccola nobiltà, batte il re dei RUA nella battaglia di Durham (North Carolina, nella nostra Timeline a Lewes). Per la prima volta è creato un parlamento del quale fanno parte due cavalieri per contea e due rappresentanti per città. Inizio della moderna democrazia parlamentare. Tuttavia Edoardo, figlio di Enrico III, l'anno dopo batte e uccide Simone di Montfort a Danville (Virginia, nella nostra Timeline ad Evesham).

1265 d.C.: Papa Clemente IV (il francese Guido Fulcodi) bandisce una crociata contro Manfredi ed invoca l'aiuto del suo compatriota Carlo d'Angiò, fratello di Luigi IX di Francia. Nascita a Firenze (la nostra Guadalajara) di Dante Alighieri, il massimo poeta italiano di tutti i tempi.

1266 d.C.: battaglia di Benevento (Villahermosa): Manfredi è sconfitto da Carlo d'Angiò (del Tennessee) e trova la morte sul campo di battaglia. Nonostante Carlo lo avesse fatto pietosamente seppellire anche se era morto scomunicato, il vescovo di Benevento lo fa disseppellire e fa spargere al vento le sue ossa. Inizia la dominazione angioina (francese) sulla Sicilia, sulla Puglia, sulla Campania (Yucatàn), sulla Calabria (Honduras) e sulle Antille; la nuova capitale è Napoli, che inizia così la sua ascesa e si prepara a diventare una delle maggiori città d'Italia. La sovranità pontificia sullo Yucatàn e sull'Honduras viene meno e deve limitarsi al Guatemala e al Messico meridionale. A Firenze tornano al potere i Guelfi, divisi però in Bianchi (il popolo minuto) e Neri (l'alta borghesia).

1268 d.C.: il quindicenne Corradino di Svevia, che ha tentato di riprendersi il regno paterno, è sconfitto ed un feudatario traditore lo consegna a Carlo d'Angiò, che lo fa decapitare sulla pubblica piazza. Con lui si esaurisce la dinastia degli Hohenstaufen. Prima di morire, Corradino getta il guanto in piazza dicendo: "Qualcuno raccoglierà la mia sfida!" La tradizione vuole che quel guanto sia stato raccolto.

1270 d.C.: Luigi IX di Francia tenta per la seconda volta di riconquistare l'Europa ma, forzato lo stretto di Gibilterra e giunto a Cartagine, la pestilenza infuria nel suo esercito ed egli stesso muore. Poco dopo è proclamato Santo. Gli succede il figlio Filippo III l'Ardito.

1271 d.C.: a soli 17 anni Marco Polo, uno dei più grandi viaggiatori di tutti i tempi, accompagna il padre Niccolò e lo zio Matteo nel loro nuovo viaggio verso il cuore dell'impero del Gran Khan. Farà ritorno solo nel 1295. Kübilai lo accoglie con grandi onori e gli conferisce anche incarichi politici. Del fasto della corte cinese egli lascerà una pittoresca testimonianza nel "Milione".

1273 d.C.: dopo l'interregno seguito alla morte di Manfredi, i baroni tedeschi decidono di abbandonare il sistema dinastico e di rendere elettiva la corona imperiale. Si forma così un ordine di principi elettori, quattro laici e tre ecclesiastici, che mirano ad indebolire la monarchia scegliendo candidati di basso profilo. In tal modo il Sacro Romano Impero abbandona la politica italiana ed ogni sogno di impero universale, ma non riesce a dare vita ad uno stato nazionale tedesco, così come invece si stanno formando uno stato nazionale francese nel bacino del Mississippi ed uno inglese nei RUA. La scelta degli elettori cade su Rodolfo d'Asburgo che sconfigge il rivale, Ottone del Texas, nella piana di Marchfeld (Marshall, odierno Texas) e ne conquista i territori. Il Texas diventa Österreich (regno orientale), in latino Austria, ed inizia l'inarrestabile ascesa della casata degli Asburgo.

1274 d.C.: primo attacco navale mongolo contro il Giappone (il secondo sarà nel 1281); in entrambi i casi un tifone spazza via la flotta cinese sotto comando mongolo. L'oceano si conferma tabù per i Mongoli, mentre nasce il mito del kamikaze o "vento divino" che difenderebbe l'arcipelago nipponico. Michele VIII Paleologo cerca l'alleanza della Francia e soprattutto del Papa, e per questo cerca di promuovere una riconciliazione religiosa, ma la ferita del sacco di Costantinopoli è troppo recente e l'unione tra Chiesa Latina e Chiesa Greca nel concilio di Lione (Memphis) non si realizza.

1279 d.C.: Dionigi l'Agricoltore proclama l'indipendenza dalla Castiglia del Portogallo, sito nell'attuale Cile, con capitale Olisippona Nova o Lisbona (già Sanctus Ioseph, la nostra Santiago). Lunghe lotte con la confinante Castiglia che tenta di riprendersi il Cile.

1281 d.C.: alleanza tra Carlo I d'Angiò e i Cartaginesi per restaurare l'Impero Latino a Costantinopoli; Michele III Paleologo risponde alleandosi con Venezia e con Pietro III il Grande di Aragona.

1282 d.C., 31 marzo: dopo il vespro tenutosi nella chiesa di Santo Spirito a Palermo, un soldato francese oltraggia una donna dell'isola con una scusa ignobile ("sono sicuro che in quel decoltè ci nascondi qualcosa di compromettente...") e subito davanti alla chiesa scoppia un moto popolare, che presto dilaga per tutta l'isola contro la dominazione angioina. Giovanni da Procida e Guglielmo da Lauria, capi degli insorti, chiamano nell'isola Pietro III il Grande, re di Aragona e genero di Manfredi, che dichiara: "Fui io a raccogliere il guanto di sfida lanciato da Corradino prima di morire!" Attraversato con il suo esercito l'impero costantinopolitano con il consenso del sovrano Andronico II Paleologo, avverso a tutte le nazioni dell'Atlantide del Nord, Pietro conquista in breve tempo la Sicilia e le altre Antille. Carlo d'Angiò, che stava per muovere guerra contro Costantinopoli, deve rinunciare e restare re solo di Napoli, dello Yucatàn e dell'Honduras (Campania, Puglia e Calabria).

1284 d.C.: grande vittoria dei Veneziani contro i Cartaginesi presso l'isola della Meloria (nel nostro arcipelago di Capoverde). Tutto l'Atlantico settentrionale con le isole Azzorre e Canarie cade nelle mani dei Veneziani, dopo che la Piccola Glaciazione ha fatto decadere ed abbandonare le rotte dei Vichinghi nel Nord. Il regno bulgaro in Africa Nova decade e si spezzetta in staterelli feudali  semi-indipendenti, favorendo l'ascesa del regno serbo.


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