La Siberia indipendente
La bandiera della Siberia indipendente
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Generalissimus ha aperto le danze con questa proposta:
Nel 1577 i mercanti della
famiglia Stroganov ingaggiarono il Cosacco Ermak Timofeevič perché proteggesse i
loro possedimenti dal khan siberiano Küçüm.
Tre anni dopo Ermak iniziò la conquista della Siberia, ma quando si trovò in
difficoltà chiese aiuto direttamente a Ivan il Terribile, scavalcando i suoi
datori di lavoro Stroganov, che tra l'altro rimasero scottati dal fatto che
nelle sue richieste di rinforzi Ermak aveva dichiarato tutti i territori da lui
conquistati di proprietà dello Zar.
Gli Stroganov infatti avevano intenzione di tenere per loro tutti i territori
assoggettati dal Cosacco, creandosi una specie di dominio personale.
E se Ermak non si rivolgesse a Ivan IV di Russia e gli Stroganov continuassero
ad incamerare territori, creandosi un regno siberiano indipendente con capitale
una Tjumen' fondata da loro? Riusciranno ad arrivare anche loro al Pacifico?
Cosa cambia con l'esistenza di due Russie?
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Gli replica feder:
Secondo me i legami si allenterebbero lentamente fino all'epoca dei torbidi. Qui le cose possono andare in due modi: o gli Stroganov si muovono per accedere al potere (possono tentare varie mosse per ottenere il favore dei polacchi, dalla cessione territoriale alla conversione) oppure permangono statici nei propri affari. Ovvio che, quando i Romanov ascendono al trono, gli Stroganov non ne riconoscono la carica e si proclamano indipendenti; ma a mio giudizio, finirebbero comunque inglobati nel progetto di Pietro il Grande, con le buone (improbabile) o con le cattive (molto probabile). Qui sta tutto all'ucronista, se vuole far sopravvivere il dominio Stroganov lo fa, senza girarci troppo attorno, ma bisogna tenere in considerazione l'immensa disparità fra russi al di là e al di qua degli Urali in questo momento storico, con i secondi che costituiscono di fatto un appendice dai primi.
Magari, pur di giocarsi il tutto per tutto, qualche Stroganov tenta la conversione all'Islam, raccoglie i profughi tatari dalla conquista russa, si proclama gran khan e si lancia nella conquista di tutti i territori che vanno dagli Urali al Turkestan (compreso). Va senza dirlo che se qui il manpower necessario per la colonizzazione della Siberia viene da sud, assisteremmo a una Siberia musulmana... divertente!
C'è anche da dire che noi parliamo di Stroganov come se fossero un soggetto unico, quando in realtà l'ultimo antenato comune della famiglia si colloca nel XV secolo e nella realtà sarebbe molto probabile che se uno dei rami della dinastia tentasse l'insediamento autonomo in Siberia, molto semplicemente lo zar gli revocherebbe la licenza di colonizzazione, per darla a qualche suo lontano (e altrettanto ricco) parente il quale sgominerebbe la neonata minaccia in brevissimo tempo.
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A questo punto irrompe nella discussione Federico Sangalli:
Da quel che ho letto gli Stroganov diedero un forte sostegno alla Russia durante i Torbidi, addirittura nel 1612 furono loro a finanziare la riconquista di Mosca dai polacchi, e per questo ottennero grandi privilegi. A questo punto, perché non immaginare che gli Stroganov sfruttino la situazione per imporre un loro fantoccio e usino le loro ricchezze (erano gli uomini più ricchi di Russia) per tenere Mosca dalla loro parte? Evitare la morte di battaglia di Yermak sarebbe anche utile, onde permettere una più rapida conquista e unificazione della Siberia.
Ho buttato giù la seguente Timeline:
1558 Anikey Stroganov apre le prime rotte commerciali con la Siberia
1570 Muore Anikey Stroganov, i suoi possedimenti sono divisi tra i suoi tre
figli, Yakov, Grigorij e Semyon
1573 Dopo una disputa sull'eredità, Semyon è escluso
1574 Ivan il Terribile concede a Yakov e Grigoij tutte le terre siberiane in
cambio del loro impegno a svilupparvi il commercio e a colonizzarle.
1577 Morte di Yakov e Grigorij, Semyon e i suoi nipoti, Maksim (figlio di Yakov)
e Nikita (figlio di Grigoij), si ri-dividono i beni di famiglia
1581 Semyon, Maksim e Nikita assumo Ermak Timofeevič affinché conduca le
campagne siberiane
1582 Ermak lancia la conquista del Khanato di Sibir.
1584 Muore Ivan IV detto il Terribile, gli succede il figlio Fyodor. Declino dei
Rurik
1585 Ermak non muore in battaglia e non chiama in aiuto Ivan il Terribile. La
conquista della Siberia continua sotto la guida cosacca
1598 Muore Fyodor I, si estingue la Dinastia dei Rurik. Iniziano i Torbidi:
Boris Godunov prende il potere
1601-1603 La carestia innescata dai Torbidi uccide un terzo della popolazione
russa.
1603 Sostenuto dai polacchi il Falso Dmitrij I invade la Russia
1605 Godunov muore, suo figlio Fyodor II è ucciso in una congiura e i
cospiratori aprono le porte del Cremlino a Dmitrij
1606 Dmitrij si covnerte il cattolicesimo come promesso ai suoi alleati polacchi
ma è deposto e ucciso dalla nobiltà russa. Vasilij IV Shuysky si proclama Zar ma
senza molto supporto. Un Falso Dmitrij II emerge nuovamente alleato dei
polacchi, costringendo Vasilij a chiedere l'alleanza della Svezia.
1609 Muore Semyon Stroganov, suo figlio Pyotr gli succede nei suoi domini e come
co-governatore della Siberia assieme ai cugini Maksim e Nikita.
1610 Nella Battaglia di Klushino i russo-svedesi sono sconfitti dai polacchi. I
boiari costringono quindi Vasilij ad abdicare. Cogliendo l'occasione i polacchi
propongono Ladislao, figlio del Re polacco Sigismondo, come nuovo Zar e i boiari
accettano purché si converta all'ortodossia e confermi i loro privilegi. Il
Falso Dmitrij II è abbandonato e ucciso. Gli svedesi occupano Novgorod e
sostengono un loro Falso Dmitrij III. Sigismondo però rifiuta il compromesso,
volendo convertire la Russia al cattolicesimo: il Patriarca Ermogene è
imprigionato, il paese sprofonda nel caos mentre i Tatari tornano a devastare le
campagne.
1611 Per opporsi ai papisti polacchi, il mercante Kuzhma Minin, il cosacco Ivan
Zarutsky, il principe Dmitrij Trubetzskoy e il boiaro Dmitrij Pozharsky decidono
di allearsi e chiedono aiuto ai loro compatrioti oltre gli Urali. Gli Strogonov
accettano e finanziano l'armata "di liberazione". Non solo ma offrono il loro
generalissimo Timofeevič, seppur più che settantenne, per guidare i rinforzi
cosacchi siberiani.
1612 Nella Battaglia di Mosca i polacchi sono respinti e la capitale è liberata.
Viene convocato un Zemsky Sabor per eleggere il nuovo Zar.
1613 Zemsky Sabor del 1613: la riunione della nobiltà russa e cosacca sta per
eleggere Mikhail Romanov, figlio del Patriarca Filareto, quando improvvisamente
il principe Vasilij Golitsyn ritorna dalla prigionia polacca da cui è stato
liberato grazie a un generoso riscatto pagato dagli Strogonov. Timofeevič sposta
almeno una parte dei voti cosacchi, finora divisi tra Dmitrij Cherkassky e
Trubetskoy, e Golitsyn viene così eletto Zar come Vasilij V. Tutti gli storici
considereranno la prigionia di Filarete in Polonia (notare come gli Stroganov
non abbiano pagato il riscatto anche per lui) come uno dei fattori principali
della sconfitta del figlio. Con l'avvento dei Golitsyn finiscono
convenzionalmente i Torbidi.
1614 Come ringraziamento per il decisivo sostegno alla sua elezione, Vasilij V
concede agli Strogonov il dominio perpetuo sulla Siberia e su "tutte le terre a
oriente di questa" (intendeva le steppe siberiane fino al Pacifico ma tale atto
sarà usato per giustificare l'espansione in Siberia), enormi privilegi (tra cui
quello di avere un esercito privato, di riscuotere per conto proprio le tasse e
di emettere titoli nobiliari, privilegi che gli Strogonov ebbero in una qualche
misura anche in HL) e soprattutto il titolo di Granduchi di Siberia. Nascita
ufficiale del Granducato di Siberia, il consiglio di famiglia concorda
nell'indicare Maksim come depositario del titolo, in quando erede maschio più
diretto di Anikey Strogonov. Diventa così Granduca di Siberia col nome di
Massimo I. In uno dei suoi primi atti ricompensa anche gli altri rami della
famiglia, facendo suo fratello Nikita Duca della Siberia Centrale e suo cugino
Pyotr Duca della Siberia Orientale.
1619 Muore Vasilij V senza figli, suo fratello gli succede come Ivan V
1620 Muore Nikita Strogonov, senza eredi. Il ducato della Siberia centrale torna
al granduca.
1623 Muore Massimo, primo Granduca di Siberia. Suo figlio gli succede come Ivan
I.
1626 Muore Ivan V, anche lui privo di eredi, suo cugino diventa il nuovo Zar di
Russia come Andrea I
1627 Muore Massimo II di Siberia,
1638 Muore Andrea I, è succeduto da Vasilij VI.
1652 Muore Vasilij VI, gli succede Ivan VI.
1654 Muore Ivan I di Siberia, gli succede suo figlio Danilo I.
1663 Muore Ivan VI, il nuovo Zar è Vasilij VII, che passerà alla storia come un
grande sovrano. Giovane e ben instruito, Vasilij VII aprirà infatti la Russia
all'occidentalizzazione, processo che si concluderà con l'edificazione di una
nuova capitale sulle rive del Baltico che in suo onore sarà battezzata
Vasiliburgo.
1668 Muore Danilo I di Siberia, gli succede sua figlia Stepanida I
1686 Muore la granduchessa Stepanida I, sua sorella le succede come Anna I
1689 Con il Trattato di Nerchinsk Siberia e Cina fissa il proprio confine lungo
il fiume Amur. L'accordo, negoziato senza il controllo di Mosca, segna la
definitiva indipendenza siberiana
1701 Muore Anna I, senza eredi. Si estingua la prima dinastia degli Stroganov.
Il Duca della Siberia Orientale Grigorij diventa il nuovo Granduca come Gregorio
I.
1714 Muore Vasilij VII, gli succede suo figlio Alessio I. Sotto l'influsso di
suo cugino Dmitrij Alessio I getterà le fondamenta della monarchia
costituzionale russa.
1715 Muore il Granduca Gregorio I, gli succede suo figlio Alessandro I.
1728 Su incarico della Siberia il navigatore svedese Vitus bering scopre
l'omonimo stretto che divide Siberia e Alaska.
1740 Muore lo Zar Alessio I, suo figlio Michele però è escluso dalla successione
per essersi convertito al cattolicesimo per sposare una straniera. Il trono
passa così al di lui figlio (nato dalla prima moglie ortodossa) Nicola I.
1754 Muore Alessandro I di Siberia, gli succede sua figlia Anna II, che sposa un
Golitsyn. Sotto di lei l'influenza russa aumenterà e suo cugino Aleksander
Stroganov, amico di Voltaire, riceverà l'incarico di scrivere la prima
Costituzione siberiana.
1759 Muore Nicola I, senza eredi. Il suo fratellastro, nato dalla moglie
cattolica, può succedergli purchè educato e convertito all'ortodossia come
Andrea II.
1760 Viene costruito il Palazzo Granducale degli Stroganov.
1777 Muore Andrea II, gli succede Andrea III
1784 Prima base commerciale siberiana in Alaska.
1787 Un altro cugino, il giovane principe Dmitrij, si converte al cattolicesimo.
Onde evitare un altro scandalo come quello del principe Michele, Andrea II lo
esilia presso i "fratellastri" siberiani. Dmitrij Golitsyn diventerà noto come
l'Apostolo delle Steppe e introdurrà il Cattolicesimo in Siberia.
1789 Rivoluzione Francese. Iniziano le Guerre Rivoluzionarie e poi Napoleoniche
1799 Con la creazione della Compagnia Americo-Siberiana delle Pellicce, inizia
ufficialmente la colonizzazione siberiana dell'Alaska.
1812 Napoleone invade la Russia, la Siberia sostiene il governo della Zarina
contro il Corso
1815 Congresso di Vienna e fine delle Guerre Napoleoniche.
1816 Muore la granduchessa Anna II di Siberia, le succede sua sorella Varvara I
1823 Muore Varvara I di Siberia, senza eredi. Il trono passa ai discendenti di
un fratello di Alessandro I, con il nome di Gregorio II.
1835 Muore Andrea III, gli succede Michele III
1851 Muore Michele III, gli succede suo fratello Fyodor III
1854 Guerra di Crimea e sconfitta russa.
1857 Muore il granduca Gregorio II di Siberia, suo figlio diventa granduca come
Sergio I. Il nuovo sovrano è un reazionario che rifiuta di abolire la servitù
della gleba, di allargare il suffragio universale o di promulgare una
costituzione più moderna
1867 La Siberia declina un'offerta del governo americano di acquisto
dell'Alaska.
1869 Muore Fyodor III, gli succede Costantino I
1879 Muore Costantino I di Russia, gli succede suo figlio Valerio I.
1882 Si spegne il granduca Sergio I, a succedergli è suo nipote, Sergio II.
1904 Con il Protocollo d'Intesa Anglo-Siberiano i due paesi stabiliscono le
proprie zone di influenza in Asia Centrale: alla Siberia vanno lo Uyguristan, la
Mongolia e il Khanato del Kazakhstan, mentre Afghanistan, Tibet, Persia, Khiva e
Kokand vanno alla Gran Bretagna. L'Emirato di Bukhara rimane come stato
cuscinetto.
1914 Con l'assassinio di Francesco Ferdinando scoppia la Prima Guerra Mondiale.
Russia e Gran Bretagna sono dalla parte dell'Intesa, la Siberia simpatizza per
loro ma per ora rimane neutrale adducendo la lenta mobilitazione
1915 La Siberia entra ufficialmente in guerra contro gli Imperi Centrali.
1917 L'impopolare guerra provoca violente manifestazioni di proteste a
Vasiligrado (ha cambiato nome allo scoppio del conflitto per suonare meno
tedesco). Le proteste portano al potere nella Duma la fazione dei socialisti
rivoluzionari, che annuncia un armistizio. Lo Zar Valerio I ha le mani legate.
1918 Le proteste si allargano anche alla Siberia, ove il governo reazionario è
costretto a dimettersi. La Duma è riconvocata e promulga una nuova costituzione.
Anche la Siberia depone le armi. Finisce la Prima Guerra Mondiale ma alla Russia
non è concesso quanto promesso (gli Stretti) con la scusa che si sono ritirati
prima dal conflitto
1923 Muore Valerio I, gli succede suo figlio Costantino II. Si spegne anche
Sergio II, Granduca di Siberia, sua figlia diventa la nuova granduchessa come
Olga I.
1924 Muore Costantino II, per la prima volta una donna ascende al trono di
Russia: sua sorella infatti diventa Zarina come Anna I. Nonostante i tentativi
cinesi e giapponesi in tal senso la Mongolia rimane indipendente sotto forma di
principato buddhista grazie alla protezione siberiana.
1929 Crack del '29
1930 Il Giappone invade la Cina, dando inizio al suo espansionismo imperialista.
1939 Con l'aggressione tedesca alla Polonia scoppia la Seconda Guerra Mondiale.
1940 Approfittando della caduta della Francia il Giappone fa occupare l'Indocina
ma questo gli costa pesanti sanzioni internazionali. Tokyo allora mette gli
occhi sulla spopolata ma ricchissima Siberia.
1941 La Germania attacca la Russia. Contemporaneamente il Giappone attacca a
sorpresa la Siberia. Entrambe le potenze dell'Asse sperano di guadagnarsi così
le risorse per affermare la loro egemonia globale ma troveranno solo neve e
partigiani ad attenderli nelle steppe e nelle città
1942 Per evitare che i giapponesi possano costruirsi una base stabile in
America, gli USA procedono ad occupare l'Alaska sulla falsariga di quanto già
fatto con Islanda e Groenlandia. Ma i giapponesi ormai sono in moto e sbarcano
nelle Aleutine e poi sul continente causando uno scontro a fuoco coi Marines.
Gli USA dichiarano guerra al Giappone ed entrano nella Seconda Guerra Mondiale.
1944 Muore la granduchessa Olga, con lei si estingue il ramo principale degli
Stroganov. Le succede Xenia Shcherbatova-Stroganova come Xenia I
1945 Con la caduta di Berlino e il bombardamento atomico di Hiroshima e Nagasaki
finisce la Seconda Guerra Mondiale. La Russia però, non volendo ripetere il
trucco del 1918, decide di farsi risarcire dai paesi sconfitti per le terribili
distruzioni e così si annette la Prussia Orientale e crea basi navali nel
Baltico e nel Mediterraneo. Inizia di fatto la Guerra Fredda col Patto
Atlantico. La Siberia rimane neutrale pur simpatizzando per la Russia.
1958 Muore la Granduchessa Xenia I, le succede la sua unica figlia come Elena I.
Ad oggi Elena è l'ultima discendente degli Stroganov: la Duma siberiana ha
passato una legge che preveda un referendum automatico tra repubblica e i
presunti pretendenti di alcuni rami cadetti. Attualmente la repubblica è avanti
nei sondaggi, nonostante il grande affetto per la granduchessa Elena.
1995 Muore la Zarina Anna I, si estingue con lei la principale linea dei
Golitsyn. Un lontano cugino, Georgij Golitsyn, viene incoronato come Giorgio I.
Il nuovo sovrano è un fisico nucleare esperto delle conseguenze di un inverno
nucleare: egli pertanto nomina il socialista Gorbachev come Primo Ministro e
annuncia lo smantellamento unilaterale dell'arsenale atomico russo. L'America fa
altrettanto. Fine della Guerra Fredda.
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Perchè No? commenta:
Uno sviluppo a dir poco eccezionale. Dunque nel 1905 la Siberia non si scontra con il Giappone? La Siberia non era interessata alla Corea e alla Manciuria? C’era una presenza siberiana in Cina?
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E Federico gli replica:
La Siberia è poco popolata e non ha il peso di creare un protettorato in Cina come fece la Russia, è già abbastanza impegnata a colonizzare l’Alaska. Ci sono scambi commerciali e comunità di mercanti siberiani in Manciuria e lungo l’Amur e a Pechino c’è una legazione siberiana ma niente di più. Non ritenendo le proprie posizioni in Corea minacciate il Giappone non attacca a sorpresa la Siberia. Va inoltre considerata l’assenza di questo scenario del pregiudizio anti-asiatico di Nicola II, in HL alimentato dal cugino Guglielmo II, che lo spinse a trattare con sufficienza i tentativi diplomatici nipponici.
Dopo la caduta della monarchia imperiale cinese i siberiani si limitato a proteggere il Khanato Mongolo di Bogd Khan perché è conveniente avere uno stato cuscinetto con il gigante asiatico meridionale. Non che fosse urgente: anche dopo la sconfitta dei giapponesi la Cina resterà a lungo instabile, poiché senza l’URSS Chiang Kai-Shek prevarrà ma il suo corrotto e inefficiente governo si dimostrerà incapace di estirpare del tutto la resistenza comunista. Ciò proseguirà fino alla morte di Chiang, a cui seguirà finalmente la democratizzazione sotto la guida del figlio.
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Perchè No? soggiunge:
É interessante. Se la Siberia non ha interessi in Cina-Corea, allora il Giappone prende il controllo della penisola già nel 1895. Nel 1894 l'assassino della regina coreana Min aveva condotto il re Gojong a scappare dal palazzo reale per trovare riparo nel consolato russo. Se non ci sono Russi con interessi sulla Corea, allora Gojong cade nelle mani dei Giapponesi e firma il protettorato, la guerra sino-giapponese si svolge lo stesso. Se la Corea é già sotto controllo nel 1895, allora si può immaginare una presa di controllo della Manciuria già nel 1901 dopo la repressione dei Boxer o poco più tardi. Durante la WWI, i Giapponesi si prendono la penisola del Liaodong (in mani tedesche). In questa TL penso che i Giapponesi avrebbero quasi il via libera in Cina già all'inizio del secolo e ancora di più dopo il 1919 (di fatto la Gran Bretagna fu poco attiva in Cina dopo i Boxer). Non é impossibile che il Giappone si costruisca un impero in Cina in anticipo sotto forma di Stati locali vassalli e di zone di controllo diretto. L'assenza del conflitto contro la Russia sarebbe quasi senza effetti se avvengono le numerose vittorie in Cina, il Giappone potrebbe però rimanere più prudente nei confronti degli Europei. L'espansione giapponese sarebbe allora continentale più che navale, permettendo di evitare la rivalità con la Gran Bretagna e gli USA.
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E ora, l'idea di Lord Wilmore:
Il nome degli Sveoni e della Svezia è interpretato con il proto-germanico *Swihōz, la cui radice swe- significa "noi, il nostro" (come nell'inglese swain e nel tedesco Schwabe), nel senso de "la nostra gente". Esistono prove sufficienti per sostenere che l'area comprendente l'attuale Svezia fu colonizzata durante l'età della pietra, quando i ghiacciai dell'ultima era glaciale si ritirarono. Si pensa che i primi abitanti fossero cacciatori e raccoglitori, che vivevano principalmente di quello che il mare offriva loro. Alcuni indizi avallano l'ipotesi che la Svezia meridionale fosse densamente popolata durante l'età del bronzo scandinava, in quanto sono stati rinvenuti i resti di alcune grosse comunità commerciali. Lo scrittore latino Tacito, nel suo "De Origine et situ Germanorum", accenna al potente e numeroso popolo dei Sueoni ("Svear" in norreno), i quali avrebbero dato origine al nucleo statale della futura Svezia (il nome "Sverige" deriva da "Svea rike", cioè "regno dei Sueoni"). Durante il IX secolo e X secolo fiorì in Svezia la cultura dei Variaghi, con commerci, incursioni e colonizzazioni che si estendevano principalmente verso est in direzione dei Paesi baltici, della Rus' di Kiev e del mar Nero. Ed ecco allora a voi la...
Successione ininterrotta dei Re di Svezia dalla Preistoria ad oggi
Legenda: JT = John R.R. Tolkien; ED = Edda in Prosa; YN = Saga degli Ynglingar; BW = Beowulf; GD = Gesta Danorum; HE = Saga di Hervör; S.E. = Seconda Era; T.E. = Terza Era; Q.E. = Quarta Era
Prima Era: 7960-7370 a.C. (590 anni a partire dalla prima levata del Sole); Seconda Era: 7369-3928 a.C. (3441 anni); Terza Era: 3927-906 a.C. (3021 anni); Quarta Era: 905 a.C.-in corso (sinora, 2930 anni)
Bandiera dei sovrani di Gondor
Re di Gondor
1)
Elendil il Glorioso (JT, 3320-3366 S.E.) (4049-4003
a.C.), nato nel 3119 S.E. (4250 a.C.), il suo nome significa "amico degli elfi".
Figlio di Amandil, Signore di Andúnië e discendente degli antichi eroi Beren e
Lúthien, sopravvisse alla distruzione di Atlantide; con i figli Isildur e
Anárion e con i suoi sudditi, chiamati Dúnedain ("uomini dell'ovest") dai popoli
europei, approdò sulle coste del Mare del Nord e si stabilì nell'Eriador ("terra
di confine", l'attuale Norvegia), dove fondò il regno di Arnor ("terra del
re")
2)
Isildur (JT, 3366 S.E.-2 T.E.) (4003-3926 a.C.),
"figlio della luna", primogenito di Elendil, fondò il reame di Gondor ("regno
tra le montagne", l'attuale Svezia) ma fu attaccato dalle forze del dio del male
Sauron ("abominevole"). Lo sconfisse nella Guerra dell'Ultima Alleanza, in cui morì suo padre, e
si impossessò dell'Unico Anello recidendolo dal suo dito, ma si rifiutò di dare
ascolto agli Elfi e di distruggerlo. Morì assieme ai suoi figli maggiori, ucciso
dagli Orchi nella Battaglia dei Campi Iridati
3)
Meneldil (JT, 2-158 T.E.) (3926-3770 a.C.), "amante
dei porti" figlio di
Isildur, fu l'ultimo Dúnedain di sangue reale a nascere ad Atlantide, un anno
prima della sua distruzione. Approfittò della minore età del cugino Valandil per
rivendicare il titolo di Re di Gondor
4)
Cemendur (JT, 158-238 T.E.) (3770-3690 a.C.),
"servitore della terra", figlio di
Meneldil
5)
Eärendil (JT, 238-324 T.E.)
(3690-3604 a.C.), "amante del mare", figlio di Cemendur
6)
Anardil (JT, 324-411 T.E.) (3604-3517 a.C.), "amico
del sole", figlio di
Eärendil II
7)
Ostoher (JT, 411-492 T.E.) (3517-3436 a.C.),
"signore della fortezza", figlio di
Anardil
8)
Rómendacil I, "signore della terra", o Tarostar,
"vincitore dell'oriente" (JT, 492-541 T.E.)
(3436-3387 a.C.), figlio di Ostoher
9)
Turambar (JT, 541-667 T.E.) (3387-3261 a.C.),
"padrone della sorte", figlio di Rómendacil I
10)
Atanatar I (JT, 667-748 T.E.) (3261-3180 a.C.),
"padre degli uomini", figliio
di Turambar
11)
Siriondil (JT, 748-840 T.E.) (3180-3088 a.C.),
"amico del fiume", figlio
di Atanar I
12)
Tarannon o Falastur (JT, 840-913 T.E.)
(3088-3015 a.C.), "signore dei cancelli", figlio di Siriondil, sotto il suo
regno Gondor conobbe una grande espansione
13) Eärnil I (JT, 913-936 T.E.) (3015-2992 a.C.),
"amante del mare", figlio di Tarciryan, fratello minore di Tarannon, perì in un
naufragio
14) Ciryandil (JT, 936-1015 T.E.) (2992-2913 a.C.),
"amante delle navi", figlio di Eärnil I, fu contemporaneo del primo
Faraone Narmer
15)
Hyarmendacil I o Ciryaher (JT, 1015-1149 T.E.)
(2913-2779 a.C.), "signitore delle navi" o "vincitore del Sud", figlio di Ciryandil,
con lui Gondor raggiunse la massima espansione
16)
Atanatar II (JT, 1149-1226 T.E.) (2779-2702 a.C.),
figlio di Hyarmendacil I, preferì le mollezze della corte alle glorie militari
17)
Narmacil I (JT, 1226-1294 T.E.) (2702-2634 a.C.),
"spada fiammeggiante", figlio di Atanar II, fu contemporaneo dell'eroe
mesopotamico Gilgamesh
18)
Calmacil (JT, 1294-1304 T.E.) (2634-2624 a.C.),
"spada luminosa", fratello minore di Narmacil I
19)
Rómendacil II o Minalcar (JT, 1304-1366 T.E.)
(2624-2562 a.C.), "vincitore dell'Est", figlio di Calmacil, fece costruire gli
Argonath, i giganteschi Pilastri dei Re
20)
Valacar (JT, 1366-1432 T.E.) (2562-2496 a.C.),
"elmo degli déi", figlio
di Rómendacil II, era inviso alla nobiltà di Gondor avendo sposato una donna non
di stirpe atlantidea
21)
Eldacar, "testa di elfo", o Vinitharya,
"guerriero degli uomini del Nord" (JT, 1°
regno, 1432-1437 T.E.)
(2496-2491 a.C.), figlio di Valacar
22)
Castamir (JT, 1437-1447 T.E.) (2491-2481 a.C.),
"elmo ingioiellato", usurpatore, cercò di rovesciare Eldacar perchè non di pura
razza atlantidea, ma fu sconfitto e ucciso
21)
Eldacar (JT, 2° regno, 1447-1490 T.E.) (2481-2438 a.C.),
rimesso sul trono, fu contemporaneo del Faraone Cheope
23)
Aldamir (JT, 1490-1540 T.E.) (2438-2388 a.C.),
"gioiello degli alberi", figlio
di Castamir, morì in battaglia
24)
Hyarmendacil II o Vinyarion (JT, 1540-1621 T.E.)
(2388-2307 a.C.), "nuovo figlio", figlio di Aldamir
25)
Minardil (JT, 1621-1634 T.E.) (2307-2294 a.C.),
"amico della torre", figlio
di Hyarmendacil II, fu ucciso in un raid dei Corsari di Umbar (Danesi)
26)
Telemnar (JT, 1634-1636 T.E.) (2294-2292 a.C.),
"fiamma d'argento", figlio
di Minardil, morì con i figli in una terribile pestilenza
27)
Tarondor (JT, 1636-1798 T.E.) (2292-2130 a.C.),
"signore di Gondor", figlio di Minastan, fratello di Telemnar, fu
contemporaneo di Re Sargon di Accad
28)
Telumehtar, "guerriero del cielo", o Umbardacil,
"conquistatore di Umbar" (JT, 1798-1850 T.E.)
(2130-2078 a.C.), figlio di Tarondor,
sconfisse duramente i Corsari
29)
Narmacil II (JT, 1850-1856 T.E.) (2078-2072 a.C.),
figlio di Telumehtar, morì in battaglia
30)
Calimehtar (JT, 1856-1936 T.E.) (2072-1992 a.C.),
"spadaccino risplendente", figlio di Narmacil II, vendicò il padre
31)
Ondoher (JT, 1936-1944 T.E.) (1992-1984 a.C.),
"signore delle pietre", figlio
di Calimehtar, inviò suo figlio Eärnur al comando di un grande esercito in
soccorso dell'Arthedain, sotto attacco da parte del Re Stregone di Angmar, ma
egli non giunse in tempo per evitare la morte del Re e la distruzione del regno
dei Dúnedain del Nord
32) Fíriel (JT, 1944-1945 T.E.) (1984-1983 a.C.),
"fanciulla mortale", figlia di Ondoher, reggente di Gondor, sposò Arvedui, Re
dell'Arthedain
33)
Eärnil II (JT, 1945-2043 T.E.) (1983-1885 a.C.),
cugino di Ondoher, regnò in un momento di grave crisi per Gondor
34)
Eärnur (JT, 2043–2050 T.E.) (1885-1878 a.C.),
"servitore del mare", figlio di
Eärnil II, morì in battaglia senza figli e il potere passò ai Sovrintendenti
Bandiera dei sovrintendenti di Gondor
Sovrintendenti di Gondor
35) Mardil, devoto della casa reale",
o Voronwë, "costante"
(JT, 2050–2080 T.E.) (1878-1848 a.C.), figlio di Vorondil,
alla morte senza eredi di Eärnur assunse per sé e per i suoi discendenti il
titolo di Reggente, « in attesa del ritorno del Re », attesa che sarebbe durata
quasi mille anni. Affermava di essere di sangue reale, discendendo da Anárion,,
figlio di Elendil
36) Eradan (JT, 2080 al 2116 T.E.) (1848-1812 a.C.),
"uomo solitario", figlio di Mardil, fu contemporaneo del Patriarca Abramo
37) Herion (JT, 2116–2148 T.E.) (1812-1780 a.C.),
figlio del signore", figlio di Eradan
38) Belegorn (JT, 2148–2204 T.E.) (1780-1724 a.C.),
"albero possente", figlio di Herion
39) Húrin I (JT, 2204–2244 T.E.) (1724-1684 a.C.),
"cuore impavido". figlio di Belegorn
40) Túrin I (JT, 2244–2278 T.E.) (1684-1650 a.C.),
"cuore vittorioso", figlio di Húrin I
41) Hador (JT, 2278–2395 T.E.) (1650-1533 a.C.),
"scagliatore di lance", figlio di Túrin I, a lui si deve una riforma del
calendario
42) Barahir (JT, 2395–2412 T.E.) (1533-1514 a.C.),
"signore della furia", figlio di Hador
43) Dior (JT, 2412–2435 T.E.) (1514-1493 a.C.),
"erede", non ebbe figli, gli succedette il figlio di sua sorella Rían
44) Denethor I (JT, 2435–2477 T.E.) (1493-1451 a.C.),
"alto e magro", nipote di Dior, gli fu dato il nome di un mitologico Re degli
Elfi. Nel nel 2460 T.E. (1458 a.C.) il dio del male Sauron ritornò a Dol Guldur
molto più potente di prima
45) Boromir I (JT, 2477–2489 T.E.) (1451-1439 a.C.),
"gioiello fedele", figlio di Denethor I, dovette affrontare molti nemici
istigati da Sauron contro di lui. Morì in battaglia
46) Cirion (JT, 2489–2567 T.E.) (1439-1361 a.C.),
"marinaio", nel 2510 T.E. (1418 a.C.) gli Éothéod giunsero dal nord, guidati dal
loro Re Eorl, per combattere assieme a Gondor contro l'invasione degli uomini di
Sauron. Per ricompensarli dell'aiuto, Cirion donò loro una parte del suo regno
che poi formò il regno di Rohan (oggi Götaland)
47) Hallas (JT, 2567–2605 T.E.) (1361-1323 a.C.),
"alto", figlio di Cirion
48) Húrin II (JT, 2605–2628 T.E.) (1323-1300 a.C.),
figlio di Hallas
49) Belecthor I (JT, 2628–2655 T.E.) (1300-1273 a.C.),
"aquila possente", figlio di Húrin II, dovette combattere i Corsari Danesi
50) Orodreth (JT, 2655–2685 T.E.) (1273-1243 a.C.),
"abitatore delle montagne", figlio di Belechtor I, ebbe il nome di un altro
leggendario eroe degli Elfi
51) Ecthelion I (JT, 2685–2698 T.E.) (1243-1230 a.C.),
"testa di lancia", figlio di Orodreth, fu contemporaneo del Profeta Mosè. Non ebbe figli
e gli succedette suo cugino
52) Egalmoth (JT, 2698–2743 T.E.) (1230-1185 a.C.),
"fiore nascente", nipote abiatico di Morwen, zia di Echtelion I
53) Beren (JT, 2743–2763 T.E.) (1185-1165 a.C.),
"fiero", figlio di Egalmoth, ebbe il nome del più possente e famoso eroe della
Prima Era. suo lontano antenato. Affidò la fortezza di Isengard allo stregone
Saruman
54) Beregond (JT, 2763–2811 T.E.) (1165-1117 a.C.),
"pietra valente", figlio di Beren, durante il suo regno si combattè nel remoto
Nord la guerra tra i Nani e gli Orchi
55) Belecthor II (JT, 2811–2872 T.E.) (1117-1056 a.C.),
figlio di Beregond
56) Thorondir (JT, 2872–2882 T.E.) (1056-1046 a.C.),
"amico dell'aquila". figlio di Belechtor II
57) Túrin II (JT, 2882–2914 T.E.) (1046-1014 a.C.),
figlio di Thorondir, il suo regno fu attaccato da ogni parte dai suoi nemici
58) Turgon (JT, 2914–2953 T.E.) (1014-975 a.C.),
"vittorioso condottiero", figlio di Túrin II, fu contemporaneo del Re Davide.
Sotto il suo regno il Nano Thorin Scudodiquercia riconquistò il Regno di Erebor
sconfiggendo e uccidendo Smaug, l'ultimo dei draghi
59) Ecthelion II (JT, 2953–2984 T.E.) (975-944 a.C.),
figlio di Turgon, ai suoi tempi Sauron rivelò il suo ritorno nella terra di
Mordor (oggi non più identificabile). Fu amico di Gandalf il Grigio e al suo
servizio combattè Aragorn, capo dei Raminghi del Nord discendente del Casato di
Arnor
60) Denethor II (JT, 2984–3019 T.E.) (944-909 a.C.),
figlio di Echtelion II, il suo
primogenito Boromir fu ucciso dagli Orchi durante la Guerra dell'Anello. In
seguito a questa perdita diventò folle e si suicidò
61) Faramir (JT, 15 marzo-1º maggio 3019 T.E.) (909
a.C.), "gioiello della spiaggia", secondo figlio di Denethor II e di Finduilas,
gli succedette per breve tempo fino all'incoronazione di Aragorn II e fu
l'ultimo dei Sovrintendenti di Gondor. Sposò la guerriera Éowyn, nipote del Re
di Rohan Théoden. Il loro figlio Elboron ("stella compassionevole"), nato
nell'82 Q.E. (824 a.C.) continuò la dinastia dei Sovrintendenti di Gondor
Re di Arnor e di Gondor
62-63) Aragorn II, "re riverito",
detto Elessar,
"gemma elfica" (JT, 3019 T.E.-120 Q.E.) (909-786 a.C.), figlio di Arathorn II e di Gilraen, con la sua consorte
Arwen,"nobile dama", detta
Undómiel, "stella della sera", figlia di Elrond, Re degli Elfi. Aragorn
sconfisse l'oscuro signore Sauron, vinse la Guerra
dell'Anello, riunificò i Regni dei Dúnedain e governò sulle attuali Norvegia,
Svezia, Danimarca e Finlandia
64) Eldarion (JT, 120-225 Q.E.) (786-681 a.C.),
"figlio degli Elfi", figlio di
Aragorn II e di Arwen Undómiel. Tra i suoi numerosi figli ci furono Franco,
secondo Fredegario il progenitore dei Franchi; Gambara, secondo Paolo Diacono la
progenitrice dei Longobardi; Igillo, secondo Zosimo il progenitore dei Burgundi;
Ambri e Assi, secondo Paolo Diacono i progenitori dei Vandali: Thjelvar, secondo
l'Edda in prosa il progenitore dei Goti; Gautr, secondo la Ynglingar Saga il
progenitore dei Gauti; Dan, secondo Saxo Grammaticus il progenitore dei Danesi;
e Búri, il progenitore degli Sveoni
Bandiera degli Ynglingar
Re degli Sueoni, dinastia degli Ynglingar
65) Búri (ED, 681-612 a.C.), "progenitore",
figlio di Eldarion, fu il primo semimitico Re degli Sveoni, e in seguito fu
divinizzato e ritenuto il progenitore di tutti gli déi
66) Njörðr (ED, 612-554 a.C.), "forza vitale",
figlio di Búri, fu in seguito divinizzato e si trasformò nel dio del mare e
della navigazione (chiamato Nerthus da Tacito)
67) Burr (ED, 554-486 a.C.), "figlio", fratello di Njörðr,
fu in seguito divinizzato con il nome di Satære (il romano Saturno), dio della
vegetazione
68-69) Óðins (ED, 486-408 a.C.), "furore
guerriero", figlio di Burr e della gigantessa Bestla, con la sua consorte
Frigga, "signora", figlia di Fjörgynn.
Entrambi dopo la morte furono divinizzati e considerati gli dèi supremi del
pantheon scandinavo
70) Höðr (ED, 408-355), "battagliero", figlio di Óðins e di Frigga,
uccise per errore l'amato fratello Baldr durante una battuta di caccia, e per
questo per punizione si accecò e lasciò il trono, morendo poco dopo di dolore
71-72) Loki (ED, 355-269 a.C.), "il nodo" (e quindi
"l'intrigante"), figlio di Fárbauti e di Nál, con la sua sposa
Sigyn ("compagna fedele). Fu accusato di aver causato la
morte di Höðr e Baldr per salire al trono, e dopo una lunga battaglia fu ucciso
da Thor. Venne in seguito considerato una reincarnazione di Sauron
73-74) Thor
(ED, 269-201 a.C.), "tonante", figlio di Óðins e di
Jǫrð ("terra"), con la sua consorte Sif, "sposa",
figlio di Óðins e di Frigga. Dpo la
morte vennero anch'essi divinizzati: il primo diventò il dio delle tempeste, la
seconda la dea dell'agricoltura (i suoi capelli d'oro rappresentavano le messi
mature)
75-76) Móði e Magni (ED, 201-148 a.C.),
"coraggioso" e "forte", figli di Thor e di Sif, regnarono insieme
77) Gylfi (ED/YN, 148-97 a.C.), "l'ingannatore", figlio di Móði,
fu protagonista del racconto di Snorri Sturluson "Gylfaginning" ("l'inganno di
Gylfi")
78) Yngvi I, "fecondo", o Freyr,
"signore"
(YN, 97-45 a.C.), figlio di Gylfi, pose la capitale degli Sveoni a Uppsala. Fu
poi divinizzato e divenne il dio della bellezza e della fecondità. Da lui prese
il nome la Dinastia degli Ynglingar ("discendenti di Yngvi") o Scilfingi
("discendenti di Óðins, lo scuotitore di lancia")
79) Fjölnir (YN, 45-6 a.C.), "mille volte", figlio
di Freyr e della gigantessa Gerðr, affogò in un tino di idromele
80) Sveigðir (YN, 6 a.C.-17 d.C.), "ondeggiante",
figlio di Fjölnir, si mise in viaggio alla ricerca dell'Ásgarðr, la magione
degli déi, ma fu ingannato e scomparve per sempre sotto una pietra
81) Vanlandi (YN, 17-44), "uomo della terra degli
déi", figlio di Sveigðir e di Vana di Vanaheimr, fu contemporaneo di Gesù
Cristo. Fu ucciso durante una spedizione in Finlandia
82) Vísburr (44-85), "figlio certo", figlio di
Vanlandi e di Driva, fu arso vivo dai suoi figli per vendetta per aver ripudiato
la loro madre e rifiutato di restituire la dote quale loro eredità
83) Dómaldi (YN, 85-98), "potere al giudice",
figlio di Visburr, scambiò ambasciatori con l'imperatore romano Domiziano. Fu
sacrificato dalla sua stessa gente agli déi, nella speranza di porre così fine
ad un lungo periodo di carestia
84) Dómarr (YN, 98-154), "giudice", figlio di
Dómaldi, ebbe un regno lungo e tranquillo e scambiò ambasciatori con
l'imperatore romano Adriano
85) Dyggvi (YN, 154-189), "utile", figlio di Dómarr
e di Drótt Danpsdotter, sorella del re danese Dan l'Arrogante. Fu divinizzato
dopo la morte e divenne il consorte di Hel, dea degli inferi (da qui l'inglese
"Hell" e il tedesco "Hölle")
86) Dagr il Saggio (YN, 189-205), "luce del
giorrno, prudente", figlio di Dyggvi, secondo la tradizione sapeva parlare con
gli uccelli. Invase i Gotland, ma fu ucciso da un contadino con un forcone
87) Agni (YN, 205-226), "fuoco", figlio di Dagr,
tentò la conquista della Finlandia. Secondo la tradizione, fondò la città di
Stoccolma. Fu ucciso dalla moglie Skjálf
88) Alrekr (YN, 226-267), "sovrano assoluto",
figlio di Agni e di Skjálf, regnò con il fratello finchè fu ucciso da questi per
errore
89) Eiríkr o Erik I
(YN, 226-269), "sovrano eterno", figlio di Agni e di Skjálf, combattè lunghe
guerre contro i Gauti
90-91) Yngvi II e Álfr,
"luminoso"
(YN, 269-303), figli di Erik I e di Dageid, regnarono insieme. Si ubriacarono e
si uccisero l'un l'altro
92) Jörundr (YN, 303-333), "guerriero della terra",
figlio di Yngvi II, fu sconfitto dal re danese Fróði
93) Aun il Vecchio (YN, 333-396), "amico prospero",
figlio di Jörundr, fu sconfitto ed esiliato per due volte. Secondo la tradizione
ebbe un regno lunghissimo, avendo ottenuto una grande longevità sacrificando
agli déi nove dei suoi dieci figli
94) Egil, "il terribile", o Ongentheow,
"servitore potente"
(YN/BW, 396-415), decimo figlio di Aun ed unico a sopravvivergli, fu un
guerriero terribile, e fu abbattuto solo da due avversari contemporaneamente,
Eofor e Wulf Wonreding
95) Ottar o Ohthere
(YN/BW, 415-432), "guerriero temuto", figlio di Egil e di Modor, con il fratello
Onela iniziò una lunga serie di guerre contro i Geati
96) Åle o Onela
(YN/BW, 432-459), "antenato", fratello di Ottar, gli succedette e ne proseguì le
guerre
97) Aðils o Eadgils
(YN/BW, 459-476), "freccia nobile", fratello di Ottar, morì accidentalmente
cadendo da cavallo
Bandiera della dinastia degli Hreðeling
Dinastia degli Hreðeling
98) Swerting
(BW, 476-494), "discendente della stirpe nera", dopo la morte di Aðils si
proclamò Re degli Sueoni e dei Geati
99) Hreðel
(BW, 494-505), "giovane vittorioso", nipote materno di Swerting, Re degli Sueoni e dei Geati.
morì di crepacuore quando il suo figlio maggiore Herebeald ("audace nella
schiera") fu ucciso da suo fratello Hæþcyn in un incidente di caccia, una morte
che non poteva essere vendicata
100) Hæþcyn
(BW, 505-514), "uomo della brughiera", fratello di Hreðel, Re degli Sueoni e dei
Geati, fu ucciso in combattimento contro gli Sveoni
101) Hygelac o Hugleikr
(BW, 505-516), "di animo coraggioso", figlio e coreggente di Hreðel, re degli Sueoni e dei Geati,
chiamato Chlochilaicus da Gregorio di Tours. Compì una scorreria in Frisia
durante il regno del Re dei Franchi Teodorico I, ma fu ucciso da un esercito
guidato da Teodeberto, figlio del re
102) Harðráðr
(BW, 516-531), "dalle decisioni inflessibili", figlio di Hygelac e di Hygd, re degli Sueoni e dei Geati,
fu ucciso in battaglia dagli Sueoni
103) Beowulf o Bjólfr
(BW, 531-580), "lupo dele api" (quindi "orso"), figlio di Ecgþeow e di una sorella di Hygelac, re degli Sueoni, dei Geati e dei
Dani, sconfisse con tenacia e ferocia tutti i suoi nemici e, secondo la
leggenda, uccise ben due draghi. E' il protagonista dell'omonimo poema sassone
Dinastia degli Ynglingar
104) Östen I o
Eysteinn (YN, 580-592), "pietra della fortuna", discendente di Aðils, fu
incoronato Re degli Sueoni dopo la morte di Beowulf, ma fu ucciso dal re
norvegese Sölve
105) Sölve detto il Re del Mare (YN, 592-606),
"guerriero del sole", figlio di Högni di Nærøy, uccise Östen I in battaglia e si
proclamò Re degli Sueoni
106) Ívarr I (YN, 606-631), "guerriero con l'arco",
figlio di Östen I, salì al trono dopo che Sölve fu assasinato da un suo fedele.
Morì combattendo in Estonia
107) Anund I (YN, 631-652), "antenato vittorioso",
figlio di Ívarr I, vendicò il padre sconfiggendo i pirati estoni. Fu ucciso da
una frana
108) Ingjald Illräde (YN, 652-675) "sacrificio al
dioYng/Freyr", detto il Malgovernante, figlio di Anund I, assassinò a tradimento
gli altri monarchi dei popoli dell'attuale Svezia ed unificò buona parte del
paese, ma si guadagnò la fama di sanguinario
109) Ívarr II Vidfamne (YN, 675-705), figlio di
figlio del Re di Scania Halfdan il Valoroso, sconfisse e uccise Ingjald e regnò
sulle attuali Svezia, Norvegia, Danimarca e Sassonia
110) Harald Hildetand (YN, 705-752), "signore
dell'esercito" detto "dente fi guerra", figlio di Auðr, figlia di Ívarr
II, e di Hrœrekr Slöngvanbaugi ("Spargianelli"), re di Zelanda. Morì in
battaglia e fu l'ultimo degli Ynglingar, sul trono da oltre mille anni
Dinastia
di Munsö
111) Sigurðr Hringr (GD/HE, 752-770),
"custode della vittoria", figlio del re danese Randver e della norvegese Åsa
Haraldsdottir, sconfisse Harald e divenne Re dei Gauti e degli Sveoni
112) Ragnarr Loðbrók (GD/HE, 770-785), "guerriero del
consiglio, dai pantaloni pelosi" (per difendersi dal morso di serpente, dicono
le saghe), figlio di Sigurðr, durante una spedizione in Inghilterra fu catturato
dal Re Aelle di Northumbria e gettato in un pozzo pieno di serpenti
113) Östen II Beli (HE, 785-792), "il malato", jarl al servizio
di Ragnarr, governò per alcuni anni dopo la sua morte lontano dalla patria
114) Björn I Ragnarsson (HE, 792-801), "orso", figlio
di Ragnarr Loðbrók e di Aslaug Sigurdsdóttir, detto "Fianco di Ferro",
saccheggiò la Francia settentrionale risalendo la Senna. Fu sepolto a Munsö,
un'isola nel lago di Mälaren, non lontano da Uppsala
115-116) Erik II Björnsson e Refil (HE, 801-810),
figli di Björn I, regnarono insieme
117) Erik III Refilsson (HE, 810-815), figlio di Refil
Björnsson, fu ostile alla penetrazione del cristianesimo in Svezia
118) Anund II Uppsale (HE, 815-829), figlio di Erik
III, fu esiliato per motivi sconosciuti, ma poi riconquistò il trono. Accolse in
Svezia il missionario cristiano Sant'Ansgario (Oscar)
119) Björn II at Haugi (HE, 829-831 circa), fratello di
Anund II, accolse missionari cristiani nel suo regno, ma non si convertì
120) Olof I (831-853), "erede degli antenati", Re
di Norvegia, usurpò il trono di Svezia
121) Erik IV Väderhatt (HE, 853-876), figlio di Anund
II, detto "Cappello di Vento", fu il primo a riunire tutta la Svezia sotto il
proprio dominio
122) Ring di Svezia (876-898), "anello" o "corona",
fu adottato da Erik IV come figlio, essendo il suo unico figlio Björn morto in
battaglia
123) Erik V Ringsson (898-910), figlio di Ring,
perse di nuovo alcune province svedesi
124) Emund I Eriksson (910-938), "protettore per
sempre", figlio di Erik V
125) Björn III Eriksson (HE, 938-951), creduto
erroneamente figlio di Erik IV, ma in realtà figlio di Erik V, il suo è
considerato un regno splendido e potente
126) Olof II Björnsson (HE, 951-970), figlio di Björn
III, suo figlio Styrbjörn "condottiero possente come un orso") quando crebbe
reclamò per sé metà del regno, ma non riuscì ad imporsi su suo zio Erik, che
divenne l'unico sovrano alla morte del fratello
127) Erik VI (970-995)
detto Segersäll ("Vittorioso"), fratello di Olof
II, si alleò con il popolo contro la nobiltà. Secondo Adamo da Brema fu
battezzato in Danimarca, ma in seguito tornò agli antichi dei pagani
(nella HL, fu il primo re di Svezia la cui esistenza è
storicamente documentata)
128) Olof III Skötkonung (995-1022), figlio di Erik
VI e di Sigrid la Superba, a sua volta figlia del leggendario sovrano vichingo
Skagul Toste, fu soprannominato "il Tesoriere" perchè fu il primo re svedese a
battere moneta. Nell'anno 1000 si alleò con il Re di Danimarca Sweyn
Barbaforcuta contro il re di Norvegia Olaf Tryggvason, che fu sconfitto e ucciso
nella battaglia di Svolder. Fu il primo re cristiano di Svezia
129) Anund III Jakob (1022-1050), figlio di Olof
III e di Estrid degli Obodriti, durante il suo regno turbolento il cristianesimo
andò diffondendosi in Svezia (Jakob è il nome da lui assunto al momento del
battesimo)
130) Emund II il Vecchio (1050-1060), figlio di
Olof III e di Edla di Venden, suo figlio morì in battaglia e con lui si estinse
la Dinastia di Munsö
Bandiera della dinastia di Stenkil
Dinastia di Stenkil
131) Stenkil Ragnvaldsson (1060-1066),
"elmo di pietra", figlio di Ragnvald Ulfsson e di Astrid Nialsdotter, succedette
ad Emund II in quanto suo genero e fondò una nuova dinastia. Grande difensore
del cristianesimo, incoraggiò l'opera dei missionari
132) Erik VII (1066-1067), primogenito di Stenkil,
la sua intransigenza religiosa portò gli svedesi ancora pagani a eleggere un
candidato proprio, Erik VIII
133) Erik VIII (1066-1067), di religione pagano,
affrontò Erik VII in battaglia, ma entrambi vi persero la vita
134) Halsten (1067-1070), "dur o come la pietra",
secondogenito di Stenkil, dovette affrontare numerose rivolte da parte degli
Svedesi pagani
135) Anund IV (1070-1075), usurpatore di origini
russe
136) Haakon I il Rosso (1071-1079), "nobile
discendente", figlio illegittimo di Stenkil, eletto in opposizione ad Anund IV,
sposò la vedova di Erik VIII
137) Ingold I (1079-1084, 1° regno), "colui che
governa per conto di Yng/Freyr"figlio di Stenkil, fu deposto dal pagano Sven e
restò sovrano del solo Västergötland, regione a maggioranza cristiana
138) Sven il Sacrificatore (1084-1087), "giovane",
cognato di Ingold I, lo scalzò dal trono quando si rifiutò di offrire sacrifici
pagani nel tempio di Uppsala
139) Erik IX Årsäll (1087-1088), figlio di Sven e ultimo re pagano,
fu assassinato dai partigiani di Ingold I
137) Ingold I (1088-1105, 2° regno), recuperò il
trono dando l'assalto a Uppsala e dando alle fiamme il tempio pagano della
città. Con lui ebbe fine il paganesimo svedese. Su richiesta di Papa Gregorio
VII fondò il Monastero di Vreta
140) Filippo I Halsten (1105-1118), nipote di
Halsten, non ebbe figli
141) Ingold II il Giovane (1118-1125), fratello di
Filippo I
142) Magnus I il Forte (1125-1130), "grande",
figlio di Niels di Danimarca e di Margherita Fredkulla, a sua volta figlia di
Ingold I, cercò di aiutare il padre a recuperare il trono di Danimarca, ma morì
nella Battaglia di Fotvik, in Scania
Dinastie di Sverker ed Erik
143) Sverker il Vecchio (1130-1156,
Dinastia di Sverker), "spadaccino", la sua genealogia incerta; secondo alcuni fu
nipote di Erik IX Årsäll. Fu tra i finanziatori dell'arrivo in Svezia dei primi
missionari cistercensi, che fondarono l'Abbazia di Alvastra. Fu assassinato dai
suoi stessi uomini mentre si stava recando alla Messa nella notte di Natale a
Ödeshög
144) Erik X Il Santo (1156-1160, Dinastia di Erik),
figlio del nobile danese Jedvard ("custode del giuramento", l'equivalente di
Edoardo), eletto Re in opposizione a Sverker, divenne Re di tutta la Svezia dopo
la sua morte. Con la scusa di convertire i Finni pagani, intraprese la conquista
della Finlandia. Fu assassinato all'uscita dalla Messa il giorno dell'Ascensione
e successivamente canonizzato
145) Magnus II (1160-1161, Dinastia di Stenkil),
usurpatore, figlio di Erik, figlio illegittimo del re danese Svend II, e di
Ingrid Ragvaldsdotter, nipote del re Ingold II, assassinò Erik X ma morì a sua
volta pugnalato
146) Carlo VII Sverkersson (1161-1167, Dinastia di
Sverker), figlio di Sverker I e della sua prima moglie Ulvhild Håkonsdotter,
assassinò Magnus II. Si fece chiamare "Carlo VII" anzichè "Carlo I" perchè
rivendicava una inesistente continuità con i sovrani Carolingi di Francia e
Germania
147) Canuto I Eriksson (1167-1196, Dinastia di
Erik), "nodo" (cioè "colui che lega assieme"), figlio di Erik X, assassinò Carlo
VII come era costume di quegli anni travagliati e gli succedette
148) Sverker II il Giovane (1196-1208, Dinastia di
Sverker), figlio di Carlo VII e di Kristina Stigsdotter Hvide, quando il padre
fu ucciso fu messo in salvo in Danimarca. Alla morte prematura di Canuto I tornò
in patria ed ottenne il trono grazie all'aiuto del grande condottiero Birger
Brosa. Morì nella Battaglia di Gestilren contro Erik, figlio di Canuto I
149) Erik XI Knutsson (1208-1216, Dinastia di Erik),
figlio di Canuto I e di Cecilia Johansdotter, sconfisse Sverker II, ma morì a
soli 36 anni
150) Giovanni I il Bambino (1216-1222, Dinastia di
Sverker), figlio di Sverker II e di Ingegerd Brigersdotter, succedette ancora
giovanissimo a Erik XI ma non si sposò e non ebbe discendenza. Alla sua corte
operò il grande scrittore islandese Snorri Sturluson
151) Erik XII (1222-1229, 1° regno, Dinastia di
Erik), figlio di Erik XI e di Rikissa di Danimarca, sposò Caterina, figlia di
Sune Folkason di Bjälbo ed erede del Casato di Sverker; in tal modo le due case
reali in competizione da lungo tempo furono finalmente unite
152) Canuto III il Lungo (1229-1234), figlio di
Filippo Eriksson, a sua volta figlio cadetto di Erik X il Santo, era stato
tutore del giovane Erik XII, ma a un certo punto lo detronizzò e ne usurpò il
trono
151) Erik XII (1234-1250, 2° regno), alla morte di
Canuto III recuperò la corona, ma morì senza figli
Bandiera della dinastia Folkung
Dinastia Folkung
153) Valdemaro (1250-1275), "sovrano
illustre", figlio del nobile Birger Magnusson e di Ingeborg Erikdotter, venne
eletto re all'età di sette anni in seguito alla morte dello zio Erik XII, e
fondò la Dinastia Folkung (dal nome del mitico capostipite Folke Filbyter,
vissuto 500 anni prima). Fu
sconfitto nella Battaglia di Hova e detronizzato; morì nel 1302
154) Magnus III (1275-1290), fratello di Valdemaro,
lo sconfisse e lo rovesciò, costringendolo a riconoscerlo come suo sovrano.
Proseguì la conquista della Finlandia
155) Birger (1290-1318), "difensore", figlio di
Magnus III e di Edvige di Holstein. Il suo regno fu sconvolto dalla guerra
civile contro i fratelli Erik e Valdemaro, che alla fine vennero giustiziati.
Nel 1318 i nobili svedesi rovesciarono Birger, uccisero il suo erede Magnus e lo
costrinsero all'esilio in Danimarca, dove morì
156) Magnus IV Eriksson (1318-1364), figlio del
duca Erik Magnusson di Södermanland e di Ingeborg di Norvegia, e nipote di
Magnus III, fu anche Re di Norvegia. Il suo regno è soprattutto ricordato per
l'intensa attività legislativa e giuridica. Dopo lunghe guerre contro i Russi,
stabilì con un trattato i confini tra Russia e Finlandia svedese. Morì in un
naufragio
157) Erik XIII (1356–1359), figlio di Magnus IV e
di Bianca di Namur, fu coreggente con il padre, ma morì prima di lui
158) Haakon II (1362–1364), figlio di Erik XIII e
suo coreggente, re di
Norvegia con il nome di Haakon VI, sposò la Regina di animarca Margherita I, e
così pose le basi dell'Unione di Kalmar
Dinastia di
Meclemburgo-Schwerin
159) Alberto di Meclemburgo
(1364-1389), figlio di Alberto II di Meclemburgo e di Eufemia, sorella di Magnus
IV, fu eletto sovrano in opposizione a Margherita I di Danimarca, ma si rese
fortemente impopolare cercando di ridurre i poteri della nobiltà svedese.
Quest'ultima invocò l'aiuto dei danesi, che sconfissero Alberto nella Battaglia
di Åsle e lo deposero. Alberto tornò nel Meclemburgo, del quale era
legittimamente Duca, e morì nel 1412.
Unione di Kalmar
160) Margherita di Munsö-Estridsen (1389-1412),
dopo la morte del
figlio Olaf II salì al trono di Danimarca e Norvegia, e fu proclamata anche Regina di Svezia dalla nobiltà che aveva rovesciato l'impopolare re Alberto di Meclemburgo.
Il 17 giugno 1397 realizzò l'Unione di Kalmar, cioè la fusione delle tre corone
in una sola. L'Unione, oltre a Danimarca, Norvegia e Svezia, comprendeva anche
Finlandia, Estonia, Islanda, Groenlandia e vari possedimenti tedeschi
161) Erik XIV di Pomerania (1412-1439), figlio di
Vratislav di Pomerania e di Maria di Meclemburgo, fu scelto come erede da Margherita I, che era sorella di sua nonna
162) Cristoforo di Baviera (1440-1448), figlio del conte
Giovanni del Palatinato-Neumarkt e di Caterina Vratislava.
Morì improvvisamente a 29 anni senza eredi
163) Carlo VIII Bonde (1448-1457, 1° regno), figlio
di Knut Tordsson Bonde (discendente di Erik X) e di Margherita Karlsdotter, fu
eletto Re dai nobili svedesi contrari all'Unione di Kalmar, ma fu costretto ad
abdicare a favore del Re di Danimarca e Norvegia Cristiano I e ad andare in
esilio a Danzica
164) Cristiano I di Oldenburg (1457-1464, 1° regno), figlio del Conte
Dietrich di Oldenburg e di Edvige di Schauenburg.
Amico di Lorenzo il Magnifico, con lui il Rinascimento approdò in Scandinavia
163) Carlo VIII Bonde (1464-1465, 2° regno), fu di
nuovo eletto re di Svezia in opposizione a Cristiano I, ma dovette sottomettersi
a lui una seconda volta
164) Cristiano I di Oldenburg (1465-1467, 2° regno),
recuperò il titolo di Re di Svezia
163) Carlo VIII Bonde (1467-1470, 3° regno), fu
incoronato Re per la terza volte, e lo rimase fino alla morte
164) Cristiano I di Oldenburg (1470-1481, 3° regno),
riprese il trono di Svezia e lo tenne fino alla morte
165) Giovanni II di Oldenburg (1481-1513), figlio di Cristiano I e
di Dorotea di Brandeburgo, figlia del margravio Giovanni di Brandeburgo. Sconfisse
il vicerè di Svezia Sten Sture che voleva separare la Svezia dall'Unione di Kalmar
e farsene proclamare Re
166) Cristiano II il Tiranno di Oldenburg (1513-1523), figlio di Giovanni
II e
di Isabella d'Asburgo, rispose ai tentativi svedesi di ottenere l'indipendenza
con il Bagno di Sangue di Stoccolma, che alienò definitivamente ogni simpatia
svedese nei confronti degli Oldenburg
Bandiera della dinastia Vasa
Dinastia Vasa
167) Gustavo I (1523-1560), "scettro
dei Gauti", figlio di Erik Johansson Vasa, cugino di primo grado del padre di
Carlo VIII Bonde, e di Cecilia Månsdotter, si mise a capo della ribellione
svedese contro i Danesi, li sbaragliò, si fece eleggere Re, portò la capitale a
Stoccolma e fondò la
Dinastia Vasa, che portava nello stemma una fascina di rami legati (in svedese
antico "vas"). Fervente luterano, costrinse la Svezia ad adottare la Riforma e
perseguitò i cattolici, in opposizione ai Danesi, rimasti fedeli alla Chiesa di
Roma. La Norvegia, che aveva aderito anch'essa la Riforma, decise di abbandonare
la Danimarca e seguire Gustavo, che fu eletto anche Re di Norvegia, Islanda e
Groenlandia, creando così una nuova potenza nordica, nota come Unione di
Uppsala. Si comportò come un monarca assoluto, dai modi spicci e senza scrupoli
168) Erik XV (1560-1568), figlio di Gustavo I e
della sua prima moglie Caterina di Sassonia-Lauenburg, conquistò l'Estonia e la
Livonia e propose alla Regina d'Inghilterra e d'Irlanda Elisabetta I di
sposarlo, ma senza successo. Con lui la Svezia divenne una grande potenza, ma
cominciò a dare segni di paranoia e di squilibrio mentale, finchè fu
detronizzato dal fratellastro Giovanni
169) Giovanni III (1568-1592), figlio di Gustavo I
e della sua seconda moglie Margherita Leijonhufvud, fu imprigionato dal
fratellastro Erik XV, ma fu liberato dalla nobiltà ed acclamato nuovo Re.
Protesse le scienze e le arti, conquistò Narva e riuscì a mettere suo figlio
Sigismondo sul trono di Polonia e Lituania. Fu particolarmente tollerante nei
confronti dei Cattolici
170) Sigismondo (1592-1597, 1° regno), "protettore
della vittoria", nel 1587 divenne Re di Polonia e Lituania (con il nome di
Sigismondo III) e nel 1592 anche Re dell'Unione di Uppsala, creando in Europa
centrosettentrionale una grande potenza. Si convertì al Cattolicesimo ma
assicurò la libertà di culto ai Protestanti svedesi con l'Editto di Malmö
171) Carlo IX (1597-1598), figlio di Gustavo I e di
Margherita Leijonhufvud, e quindi zio di Sigismondo, si proclamò Re di Svezia
con la scusa che il nipote volesse ricattolicizzare il paese, ma fu sconfitto e
ucciso nella Battaglia di Stångebro
170) Sigismondo (1598-1632, 2° regno), recuperò il
trono di Svezia dopo la Battaglia di Stångebro. Nonostante fosse cattolico,
intervenne nellla Guerra dei Trent'Anni a favore dei Protestanti, con
l'intenzione di contrastare i tentativi egemonici nel Mar Baltico da parte degli
Asburgo e tentare di stabilire la sovranità svedese nei territori degli stati
tedeschi; probabilmente sognò anche di conquistare il titolo imperiale. Tutavia,
dopo una serie di vittorie, il suo generale Bernardo di Sassonia-Weimar fu
sconfitto e ucciso nella Battaglia di Lützen (Sassonia). Già anziano, Sigismondo
morì di dolore
172) Gustavo II Adolfo (1632-1634), figlio di Carlo
IX e di Maria Eleonora di Brandeburgo, fervente luterano, approfittò della morte
di Sigismondo per proclamarsi Re di Svezia, ma anch'egli come il padre fu
sconfitto e ucciso
173) Ladislao il Vittorioso (1634-1648), "colui che governa
glorioso", figlio di Sigismondo III e di Anna d'Asburgo, fece pace con gli
Asburgo d'Austria e si ritirò dalla Guerra dei Trent'Anni. puntando a un
obiettivo più ambizioso: il trono di Russia, che ottenne nel 1610, quando fu
incoronato Zar. Nacque così l'Impero Polacco-Russo-Scandinavo, noto anche come
Unione di Reval (dal nome svedese della città di Tallinn in cui fu ratificata). Estese alla Russia l'Editto di Malmö, assicurando libertà di
culto agli Ortodossi, e così divenne sovrano di un impero immenso, con tutte e
tre le confessioni cristiane: i cattolici in Polonia, i protestanti in
Scandinavia, gli ortodossi in Russia. Nel 1613 sconfisse e uccise Michele
Romanov che si era proposto come Zar al suo posto. Morì di calcoli biliari senza
figli
174) Giovanni IV Casimiro (1648-1654), fratello di
Ladislao, non fu fortunato nelle guerre contro i Turchi e subì molte rivolte in
Polonia e in Russia. Sfiduciato, decise di abdicare a favore del suo lontano
parente Carlo Gustavo di Zweibrücken-Kleeburg, che iniziò una nuova Dinastia
Dinastia
di Palatinato-Zweibrücken-Kleeburg
174) Carlo X Gustavo (1654-1660),
figlio di Giovanni Casimiro, conte palatino di Zweibrücken-Kleeburg, e di
Caterina Vasa, figlia di Carlo IX. Fervente luterano, confermò l'editto di
tolleranza di Malmö. Tentò inutilmente di conquistare la Danimarca e morì di
polmonite a soli 37 anni
175) Carlo XI (1660-1697), figlio di Carlo X
Gustavo e di Edvige Eleonora di Holstein-Gottorp, salì al trono a soli
quattro anni sotto la reggenza di un consiglio di nobili. Nel 1683 liberò Vienna
dall'assedio dei Turchi. Fondò inoltre la colonia della "Nuova Svezia" sulle
coste del Nordamerica
176) Carlo XII il Grande (1697-1718), figlio di Carlo XI e di
Evdokija Fëdorovna Lopuchina (convertitasi al luteranesimo con il nome di Ulrica
Eleonora), era un vero genio militare. Abolì la servitù della
gleba in Russia; come conseguenza i Boiari gli si ribellarono, ma li sconfisse
nella Battaglia di Poltava. In seguito inflisse una devastante sconfitta anche
all'Impero Ottomano, conquistò il Caucaso e la Crimea e portò i confini del suo
regno fino al Mar Nero. Invase la Danimarca ma fu ucciso da un colpo di fucile
che gli trapassò la testa. Chi abbia sparato quel colpo, è rimasto per sempre
un mistero. La storiografia ufficiale parla di un cecchino danese, ma secondo
alcuni storici ad armare la mano di un fuciliere svedese (un certo André Sicre) sarebbe stato suo
cognato Federico, marito di sua sorella Ulrica Eleonora, per ascendere al trono
al suo posto
177) Ulrica Eleonora (1718-1720), "signora del
retaggio", sorella minore di Carlo XII, salì al trono al momento della sua
morte, ma abdicò due anni dopo a favore del marito Federico
Dinastia di Assia-Kassel
178) Federico (1720-1751), "sovrano
pacifico", figlio di Carlo d'Assia-Kassel e di Maria Amelia Kettler, Principessa
di Curlandia, cognato di Carlo XII, fu piuttosto impopolare anche perchè non
parlò mai bene lo svedese, ma con lui l'Illuminismo fece il suo ingresso in
Scandinavia, in Polonia e in Russia. Verso la fine del suo regno si disinteressò
progressivamente dello stato, lasciandone il governo ai Parlamenti e ai governi
delle nazioni da lui amministrate, che divennero così monarchie costituzionali
sul modello inglese
Bandiera dell'Unione di Reval
Dinastia di Holstein-Gottorp
179) Adolfo Federico (1751-1771),
"nobile lupo", figlio di Cristiano Augusto di Holstein-Gottorp,
vescovo luterano di Lubecca, e di Albertina Federica di Baden-Durlach.
discendeva da Gustavo I e per questo fu adottato come figlio da Federico
d'Assia-Kassel, che non aveva avuto figli maschi legittimi. Per primo assunse il
titolo di "Imperatore di Svezia, Norvegia, Polonia, Lituania e Russia", ma fu
poco più che un simbolo, poichè a governare erano i Partiti che si
contrapponevano in Parlamento. Morì di indigestione
180) Gustavo III (1771-1792), figlio di Adolfo
Federico e di Luisa Ulrica di Prussia, sorella di Re Federico il Grande di
Prussia, ammiratore di Voltaire, introdusse una serie di importanti riforme, tra
cui la drastica limitazione dei reati punibili con la pena di morte. Nel 1773
dovette affrontare la ribellione di Emel'jan Ivanovič Pugačëv, che si roclamò
Zar, ma alla fine fu catturato e giustiziato. Patrono delle arti e benefattore
della letteratura, Gustavo III fondò diverse università, ed avviò la
colonizzazione svedese in Africa e in Oceania. Allo scoppio della Rivoluzione
Francese si schierò con Luigi XVI, e per questo fu assassinato durante un ballo
in maschera da alcuni congiurati che temevano una svolta reazionaria anche in
Svezia (il fattaccio ispirò l'opera "Un Ballo in Maschera" di Giuseppe Verdi)
181) Gustavo IV Adolfo (1792-1809), figlio di
Gustavo III e di Sofia Maddalena di Danimarca, salì al trono a soli 14 anni. Nel
1805 partecipò alla Terza Coalizione contro Napoleone, ma le truppe svedesi
furono duramente sconfitte prima ad Austerlitz e poi a Tilsit da Napoleone
Bonaparte. Fu costretto perciò a cedere la Norvegia e la Polonia, che entrarono
nel sistema di alleanze napoleonico. I liberali svedesi, alleati di Napoleone,
costrinsero Gustavo IV all'esilio e lo sostituirono coon lo zio Carlo, più
facilmente manovrabile. Gustavo IV morì in povertà in Svizzera nel 1837, e solo
nel 1884 le sue spoglie furono riportate a Stoccolma e sepolte con tutti gli
onori
182) Carlo XIII (1809-1818), fratello minore di
Gustavo III, in gioventù leggendario sciupafemmine, inizialmente aderì al
"blocco continentale" voluto da Napoleone contro il Regno Unito, ma poi lo tradì
e si accordò con il Maresciallo di Francia Jean-Baptiste Bernadotte, designato
Re vassallo di Norvegia dal Bonaparte; non avendo eredi ed essendo già anziano,
lo adottò come figlio. Adirato, Napoleone decise una punizione esemplare per i
due traditori, che si trovavano in Russia, ed organizzò una spedizione di
600.000 uomini per prendere Mosca. La spedizione si rivelò un disastro, la
tattica della terra bruciata del generale russo Michail Illarionovič Kutuzov si
rivelò vincente, e per il Bonaparte fu l'inizio della fine. Dopo la sconfitta
napoleonica a Waterloo, il Congresso di Vienna cedette a Carlo XIII anche la
Danimarca, il cui Re Federico VI di Oldenburg fu deposto per essere stato un
fedele alleato di Napoleone; Svezia, Austria e Prussia fondarono la "Santa
Alleanza" per difendere l'ordine reazionario imposto dal Congresso
Dinastia Bernadotte
183) Carlo XIV Giovanni (2724-2750
Q.E.) (1818-1844), di origini borghesi, coraggioso e di imponente presenza
fisica, succedette a Carlo XIII e fondò una nuova Dinastia. Ben presto si
ricordò dei suoi giovanili furori giacobini, riprese una politica liberale e
abbandonò la Santa Alleanza, riavvicinandosi a Francia e Regno Unito
184) Oscar I (2750-2765 Q.E.) (1844-1859)"lancia
degli déi", figlio di Carlo XIV Giovanni e di Désirée Clary, si mostrò un
sovrano energico, capace e poliglotta, protesse le arti, favorì la
colonizzazione della Siberia e abolì definitivamente la pena di morte
185) Carlo XV (2765-2778 Q.E.) (1859-1872), figlio
di Oscar I e di Giuseppina di Leuchtenberg, fu un re molto popolare e offrì il
suo sostegno alle cause dell'unificazione italiana e tedesca. Fu assassinato da
un anarchico a soli 46 anni
186) Oscar II (2778-2813 Q.E.) (1872-1907),
fratello minore di Carlo XV, governò in un periodo di grandi trasformazioni
sociali e di notevoli progressi scientifici nota come Vacker Era ("Belle
Époque"). Promosse l'esplorazione dell'Africa e delle Terre Polari, finanziando
le esplorazioni di Nordenskiöld, Nansen e Amundsen. Sotto di lui nacquero i
partiti di ispirazione socialista. Nel 1905 la guerra tra Russia e Giappone per
il controllo della Manciuria si risolse in un pareggio, e le due potenze
decidero di spartirsi pacificamente le zone di influenza in Cina
187) Gustavo V (2813-2856 Q.E.) (1907-1950), figlio
di Oscar II e di Elisabetta di Wittelsbach (la popolare Sissi). Sotto il suo regno si combattè la Prima
Guerra Mondiale, in cui il suo impero, alleato con la Francia, il Regno Unito, l'Italia e
la Serbia, si contrappose a Germania, Austria-Ungheria, Bulgaria e Turchia. La
vittoria dell'Unione di Reval portò all'affermazione di regimi
comunisti in Germania, Austria, Ungheria e più tardi anche in Italia, mentre in
Russia il leader comunista Vladimir Lenin, che aveva fomentato un'insurrezione,
venne catturato e giustiziato. Una
seconda invasione della Russia da parte della Germania Comunista, alleata con
gli altri paesi marxisti, provocò la Sceonda Guerra Mondiale, conclusasi con la
fine del comunismo e con la spartizione della Germania. Per Albin Hansson, Primo
Ministro dell'Unione di Reval, si fece promotore della nascita
di un'alleanza politica, economica e militare fra i paesi europei usciti
semidistrutti dal conflitto, battezzata Unione Eurasiatica. Subito dopo
esplosero le divergenze tra i vincitori della guerra, tutti interessati al
predominio economico e politico, e il mondo fu
diviso in due blocchi contrapposti, uno egemonizzato dall'Unione Eurasiatica
(estesa dal Portogallo al Pacifico) e l'altro dagli Stati Uniti d'America. Iniziava l'era
della "Kalla Kriget" ("Guerra Fredda")
188) Gustavo VI Adolfo (2856-2879 Q.E.) (1950-1973),
figlio di Gustavo V e di Vittoria di Baden, il suo regno coincise con la
decolonizzazione, la
rivoluzione sessuale, la contestazione giovanile e l'opposizione alla Guerra del
Vietnam. Gli USA incolparono agenti svedesi dell'assassinio del loro giovane
Presidente John Fitzgerald Kennedi il 22 novembre 1963 (2869 Q.E.), ma senza
trovare prove convincenti a sostegno di tale accusa. Gustavo VI Adolfo sposò
Alice d'Assia, nipote della Regina Vittoria, e morì a 91 anni. Suo figlio Gustavo Adolfo morì nel 1947 in un incidente aereo
(alcuni puntarono il dito contro gli USA), così gli
successe il nipote Carlo Gustavo
189) Carlo XVI Gustavo (2879 Q.E.-regnante) (1973-regnante),
figlio di Gustavo Adolfo e di Sibilla di Sassonia-Coburgo-Gotha, restò orfano di
padre a soli nove mesi, e succedette al nonno all'età di 27 anni. Il 28 febbraio
1986 (2892 Q.E.) il Primo Ministro dell'Unione di Reval Olof Palme
fu assassinato in pieno centro di Stoccolma, e i mandanti non furono mai
individuati, anche se i sospetti dei più si orientarono verso gli USA (che
avrebbero così "vendicato" la morte di Kennedy) o verso il Sudafrica. In seguito
il regno di Carlo XVI Gustavo
conobbe la fine della "Kalla Kriget", la distensione con gli USA, il
progresso dell'integrazione europea, l'introduzione dell'Euro e l'esplosione massiccia di Internet.
La sfida degli Anni Duemiila sarà il contrasto dei movimenti marxisti-leninisti,
tornati in auge come risposta alla crescente globalizzazione
190) Vittoria (erede al trono), nata il 14 luglio
1977, figlia di Carlo XVI Gustavo e della famosa stilista italiana Laura
Biagiotti. Il 19 giugno
2010 ha sposato il noto calciatore svedese Edward Henrik Larsson, dal quale ha avuto i figli
Estelle (nata il 23 febbraio 2012) e Oscar (nato il 2 marzo 2016).
Personificazione della Svezia, immagine creata con BING
.
Questo è il commento in merito di Franz Joseph von Habsburg-Lothringen:
Anche in questo caso tante e importanti concordanze con le mie ucronie sulla Svezia(-Norvegia-Russia-Polonia-Lituania &c.)! Poi ho sempre nostalgia della Svezia, cui resto in ogni caso molto legato... Rispetto ai Re di Danimarca, ci sono più divergenze (immaginavo che mantenessi Cristina, ma credo di capire perché invece no; da parte Tua immaginavo un maggiore ruolo dei Wittelsbach, mentre non mi aspettavo assolutamente il gioco di nomi su Giovanni [IV] Casimiro!). Mi aspettavo naturalmente anche gli Holstein-Gottorp, pur con altre persone (ma è del tutto irrilevante e comunque questa non sarebbe una coincidenza con le ucronie che ho proposto; tantomeno, ovviamente, da Bernadotte in poi, ma appunto – come hai molto opportunamente scritto – questa Successione è incompatibile con quella dei Re di Danimarca e, avendo personalmente puntato su questi, non posso aver puntato anche sui tuttora attuali Reali Svedesi). Hai tutta la mia ammirazione.
.
Per farci sapere che ne pensate, scriveteci a questo indirizzo.
.
Successioni ininterrotte di sovrani ucronici Imperatori di tutta l'umanità – Re di Roma – Imperatori Romani – Imperatori Romani di Britannia – Ostrogoti – Israele – Sparta – Danimarca – Svezia – Russia – Italia – Baviera – Valacchia – Yavana |