Il Regno delle Amazzoni

di Tommaso Mazzoni

Bandiera del Regno Amazzone di Macaronea (da questo sito)

Capitale: Themyscira
Forma di Governo: Monarchia Costituzionale ereditaria a primogenitura matrilineare.
Sovrano: Regina Ippolita XV
Fondazione: X secolo avanti Cristo, con Melanippe I.
Superficie: 39.833 Km quadrati. Di cui 27.821 l'Isola di Macaronea.
Abitanti: 7,3 milioni.
Religione: Cristianesimo Amazzone (molto simile all'Ortodossia, ma vede solo donne nel clero), Cattolicesimo di Rito Amazzone (le donne non esercitano il ministero, hanno solo i voti minori, ma hanno il potere temporale nella chiesa locale, e sono riconosciute cardinalesse da Roma), Paganesimo Amazzone.
Moneta: Euro dal 2003, Dracma Amazzone in precedenza.
Economia: l'isola, nonostante il territorio montuoso è estremamente fertile; la flotta mercantile Amazzone e fra le più numerose del mondo; le industrie funzionano su cicli di produzione puliti e sfruttano l'energia geotermica del sottosuolo vulcanico. Numerose miniere, compreso una recentemente scoperta di Uranio, hanno fatto nei secoli la ricchezza del regno delle donne.
Il suo PIL è fra i più alti d'Europa.
Cultura: L'Isola pullula di teatri e di case di produzione cinematografiche; la moda Amazzone, che mescola eleganza e praticità è molto diffusa nel mondo occidentale.
Società: L'introduzione per legge delle quote Azzurre nel 2010 ha permesso al regno di raggiungere un buon livello di parità, per quanto molti ruoli dirigenziali rimangano appannaggio femminile.
Politica: Il Regno Amazzone di Macaronea è una monarchia costituzionale; il potere esecutivo appartiene alla regina, che ne delega l'esercizio alla propria Prima Consigliera, che è da lei nominata su proposta del Senato; La Prima Consigliera nomina le Consigliere Reali (ministri) e può essere sostituita solo con voto di sfiducia costruttiva; il potere legislativo spetta al Senato, parlamento monocamerale, con 250 membri, eletto ogni sei anni con sistema binominale; dei due eletti, dal 2012, almeno uno deve essere un uomo; è possibile votare due candidati di due liste diverse, purché uno sia un maschio. Le leggi devono essere firmate dalla Regina entro 2 mesi dall'approvazione, o decadere; se la regina non firma una legge per tre volte, senza proporre modifiche essa viene promulgata in automatico, dalla Corte Suprema; se la Regina propone modifiche esse devono essere prese in considerazione, discusse e votate (il parlamento non può ignorare il parere della Regina) ma il senato può votare No, a quel punto la Regina deve firmare, ma può indire un referendum abrogativo sentito il parere della corte Suprema (7 membri, due nominati dalla regina 4 dalla maggioranza parlamentare, 1 dall'opposizione, in carica per 9 anni). La Regina non può sciogliere il Senato che resta in carica fino all'insediamento del Senato successivo; La Regina presiede il Senato, ma vota solo in caso di pareggio; usualmente nomina una sostituta, la Matrona Vicaria; la decisione sugli ordini del giorno e la presidenza delle commissioni spetta alla Vice-Matrona vicaria, carica che spetta al capo dell'opposizione. La Regina ha il potere di graziare, amnistiare e indultare, dopo essersi consultata con il governo. La Regina è il capo delle Forze Armate Amazzoni, e ha il diritto di porre il veto in materia di politica estera, superabile solo con voto dei 2/3 del Senato. La Corte Suprema può deporre la Regina se essa è messa sotto stato d'accusa dai 2/3 del senato ma solo per i reati di Omicidio, Violenza Sessuale, Cospirazione ai danni della Popolazione, e Alto Tradimento.
Capo del Governo: Prima Consigliera Athena Maria Vazenakis (Partito Laburista Amazzone).
Forze Armate: Il servizio Militare di un anno è obbligatorio per le donne, volontario per gli uomini dal 2013; La riserva dura 35 anni.
Tld: .am

Storia:
Nell'antichità un gruppo di profughi della città di Amaz (Cilicia) nell'odierna Anatolia, composti in maggioranza da donne vecchi e bambini (gli uomini sono morti in battaglia contro gli invasori) supera fortunosamente a causa di un temporaneo blocco delle correnti (che rendono l'isola inavvicinabile via mare a meno che uno non conosca i punti e i tempi di passaggio) causato dall'eruzione di Santorini. La nuova terra è fertile e ricca di risorse, e le Amazzoni creano in essa una cultura matriarcale; Le donne Amaz egemonizzano le normali attività maschili, guerra, politica e affari, lasciandoli uomini i lavori di casa, la manovalanza e le attività artistiche; Le Guerriere Amazzoni esordiscono nella guerra di Troia dove il loro forte esercito e la loro grande flotta, alleata di Troia mette in seria difficoltà i Greci, tant'é che Troia non sarà distrutta, anche se perderà l'egemonia;
Rivali di Atene fonderanno varie colonie nel mediterraneo fra cui Gineceia (HLrigento) in Sicilia.
In epoca Romana le amazzoni combatterono ben cinque guerre contro Roma, che vedranno le Amazzoni perdere alcune delle proprie colonie ma mai la propria indipendenza infliggendo a Roma innumerevoli sconfitte;
Secondo la Tradizione, Maria di Betania e Maria di Magdala evangelizzarono le Amazzoni, le quali però svilupparono una loro teologia, è la confessione Amazzone (il sacerdozio era non solo anche femminile ma esclusivamente femminile) condannata come Eretica al Concilio di Calcedonia.
Nel VI secolo, però, Santa Anastasia, si trasferì a Themyscira dove organizzò una chiesa in comunione con Calcedonia in cui il Sacerdozio restava maschile ma l'autorità amministrativa era nelle mani delle Diaconesse, (poi Cardinalesse)
Il VII e l'VIII secolo vedono l'emersione degli Arabi, la cui cultura è ancora più patriarcale di quella Romana e Troiana (In HL Bizantina, qui Troia non è mai stata distrutta e Costantino ne ha fatto la sua capitale), e perciò instaurano una relazione molto complicata con Themyscira; la flotta Amazzone infliggerà molte sconfitteli Arabi, tant'é che Pentesilea VI, Regina delle Amazzoni dal 720 al 748, sarà chiamata in difesa dal popolo Siciliano; il destino della Sicilia rimarrà legato a quello della vicina Macaronea per molte decadi, fino all'XI secolo, quando, imprevedibilmente la Regina Maria III si innamorò del condottiero normanno Tancredi, e i due ebbero un solo figlio Roberto; alla morte di Maria III Roberto le successe in Sicilia (dove comunque si è sviluppata una cultura dei sessi molto piu avanzata che nel resto d'Europa, e questo è valido tutt'oggi) e la sorella Ippolita XI a Themyscira
Dalla metà dell' XI allla metà del XII secolo sotto le tre Grandi Regine Conquistatrici, Ippolita XI, Maria IV e Melanippe VI, conquistano l'Egitto, la Libia, la Tunisia e la Grecia, creando un vasto impero.
Alla morte di Melanippe VI senza figlie femmine però, suo figlio Filippo si converte all'Islam, con il nome di Sidiyq al-Khuyul e fonda la dinastia Sidiyquide, che regnerà sull'Egitto fino alla conquista Ottomana.
All'inizio del XIII secolo, la Regina Maria V si innamora di Alessio Angelo, lo sposa e lo aiuta a riconquistare Costantinopoli, ma poi è costretta a rientrare precipitosamente perché i Crociati occidentali, all'ordine di Venezia, con la quale Themyscira ha una accesa rivalità stanno tentando di bloccare i porti dell' isola. Nella battaglia di Sant'Anastasia, il 10 Marzo del 1204 la flotta Veneziana cola a picco; la testa di Enrico Dandolo sarà imbalsamata e decorerà il porto di Themyscira per molti anni.
Alla morte di Alessio IV il Senato di Troia offre la corona alla Regina Maria V. unica in grado di difendere l'Impero Bizantino dai suoi nemici.
Le Regine delle Amazzoni saranno Basilisse ton Romaion, rispettando le prerogative della chiesa Ortodossa per quattro generazioni; nel 1395, alla morte di Costantina II, tuttavia, piuttosto che incoronare Basilissa Melanippe VIII, fervente Cristiana Amazzone, che minacciava di imporre la sua Confessione, forte dell'appoggio di molte donne influenti, offrì la corona a Giovanni V Paleologo che ha sposato una cugina della Basilissa; i successivi dieci anni di guerra civile e la perdita di gran parte dell'Arcipelago greco rimasto sotto il controllo di Themyscira apriranno la porta alla conquista Ottomana;
Nel 1463 Maometto II fece l'errore più grave di tutta la sua carriera; che non è quello di dichiarare guerra alle Amazzoni, quello ci poteva stare; no, il suo errore è stuprare l'ambasciatrice Amazzone (gli storici Turchi negano la violenza, l'ambasciatrice se la inventò per giustificare il rapporto, secondo loro, quelli Greci e Amazzoni la confermano, i fatti sono confusi) e rimandarla a Melanippe IX col seguente messaggio (e questo è sicuro) :"Dopo l'antipasto, non vedo l'ora di provare la cavalla nera (Melanippe, appunto).
Mal gliene incolse; Melanippe si allea con i sovrani Balcanici e lancia contro il Sultano Ottomano una violenta offensiva che si conclude con un epico duello fa la Regina Amazzone e il Sultano; Melanippe non lo uccide, ahi lui, gli fa di peggio, privandolo della possibilità di mettere in pratica le sue minacce per sempre, e i popoli Cristiani dei Balcani lo ribattezzano Maometto II il Castrato. La morte colpirà la regina nel viaggio di ritorno seguita dal rivale. I successori di Maometto II e Melanippe IX verranno a piu miti consigli, con la Pace di Rodi.
Nei decenni successivi le Amazzoni, pur in buoni rapporti con gli Ottomani e gli Egiziani decidono di costruirsi un alternativa, e quindi prima conquistano Melilla, e poi le Canarie.
Diana I la Navigatrice creerà un vasto sistema di avamposti commerciali in Africa precedendo i portoghesi, e gli Olandesi.
Nel XVI e XVII secolo le Amazzoni dovranno vedersela con due avversariguerriti, l'Impero Ottomano e la Spagna Asburgica; naturale l'alleanza con la Francia, semi-rovesciata però nel 1683 quando le Amazzoni si alleano con gli Asburgo (Imperiali) in chiave anti-ottomana.
La riconquista di Costantinopoli, della Tunisia e della Grecia Continentale segnerà l'apogeo del Regno Amazzone, alleato con gli Asburgo d'Austria senza soluzione di continuità fino al 1853.
Nella Guerra del Sette Anni comincia una rivalità con l'Inghilterra; la flotta di sua Maestà Britannica non riuscirà mai a prevalere su quella Amazzone, ma le due rivali si alleeranno contro Napoleone; la Regina Diana II infliggerà al Corso l'unica sconfitta della Guerra della Quinta Coalizione, di ritorno da Austerlitz, gli tese unguato presso Hradec Králové , facendolo addirittura prigioniero; ma quello che fu perso sul campo fu vinto a letto, giacché Napoleone, non temendo di fare la fine del Sultano, avendo molta più classe con le donne, riuscì a concludere con la regina la Pace delle lenzuole, con cui la Francia si impegna a lasciare in pace il Regno Amazzone e smettere di finanziare gli Ottomani. Siccome tutti gli altri si sono gia arresi al Corso, Diana II non può essere accusata di alcunché. Quando la Francia viola il trattato per imporre il blocco continentale, Themyscira scende di nuovo in campo, ed è fra i vincitori a Lissa e poi riesce a sbarcare uomini anche in Belgio, vincendo a Waterloo; a Napoleone va meglio che nella timeline originale,perché finirà i suoi giorni come Consorte Reale a Themyscira.
Proprio l'influenza Napoleonica spinge Diana II a concedere una costituzione moderna, nel 1818.
Nel 1853, tuttavia, si schiera a favore della Russia, unica potenza della Santa Alleanza a farlo, e sconfigge gli inglesi a Sebastopoli; Nonostante il vantaggio i Russi sono troppo male in arnese e l'unica cosa che ottengono è l'Elezione di Alessandro II a Principe di Moldavia, mentre Creta torna Amazzone.
Sun Yat-sen trascorre una parte del suo esilio nel regno mediterraneo sposando una amazzone; al suo ritorno in Cina si instaura una stretta cooperazione tra il Kuomintang e Themyscira che prosegue anche sotto i suoi successori; durante l'invasione giapponese del 1937 le Amazzoni aiutano Nanchino inviando armi e volontarie, e in questo modo anche la cultura giapponese ha il suo forte shock derivato dal contatto con le Amazzoni.
L'Alleanza con la Russia sarà costante fino al 1937, anno in cui il sessismo di Stalin nei confronti dell'Ambasciatrice Amazzone raffredderà i rapporti diplomatici; potenza industriale e coloniale nel XIX secolo, nella I Guerra mondiale sotto Diana III detta la Donna Meraviglia, l'ultima Regina a guidare personalmente l'esercito in battaglia, le Amazzoni conquisteranno Cipro e interverranno per soccorrere gli Armeni. le Amazzoni manterranno una zona d'occupazione in Turchia fino al 1947, e pare che Atatürk subisse il fascino della regina nemica, al punto che, sotto suoi precisi dettati, il governo Turco chiese ufficialmente la restituzione solo dopo la morte di Diana III. Nel primo dopoguerra la Regina curò personalmente lo sviluppo della flotta aerea Amazzone, col sostegno del suo consorte reale, l'aviatore Inglese Steve Trevor, conosciuto durante la guerra.
Nel 1938 Themyscira dichiarò guerra, da sola, al III Reich, per difendere la Cecoslovacchia; i bombardamenti Amazzoni ebbero l'effetto di mantenere indipendente la Repubblica Ceca, che fu occupata solo nel 1939;
Nel 1941 a Benito Mussolini venne un idea geniale "Spezzeremo le reni alle Amazzoni, quelle donnette isteriche, e ne faremo mogli ubbidienti per il virile maschio italico!" risultato, la flotta italiana subisce gravi perdite e vengono fatti prigionieri quasi 10.000 soldati italiani, messi a fare i lavori domestici, alla fine della guerra torneranno tutti alla libertà, molti con un po' di nostalgia.
Ma nel 1942 dopo aver comunque occupato la Grecia i Tedeschi riescono a paracadutare una Divisione a Themyscira; La guerra a terra è durissima, ma alla fine la superiore conoscenza del territorio della Amazzoni si rivela decisiva; Il Maresciallo Student viene catturato dalla stessa regina Diana III.
A Yalta partecipa anche il governo Amazzone con la Regina Diana in persona; quando Stalin fa una battuta sessista in Russo pensando di non essere compreso, Diana gli risponde, umiliandolo profondamente.
Nel secondo dopoguerra le Amazzoni sono protagoniste del processo di unità Europea e faranno del movimento dei Non Allineati un vero e proprio Terzo Polo, intervenendo diplomaticamente sia a Cuba che in Vietnam che in Iraq; cresciuta con un madre guerriera, Ippolita XIV fu una regina diplomatica, e patrocinò la lotta dei movimenti maschilisti per la parità dei sessi; purtroppo, mori di cancro al seno nel 1978, lasciando il trono alla cugina omonima, Ippolita XV, tuttora sul trono; Ippolita XV ha finora riservato i suoi interventi politici e diplomatici a pochi momenti indispensabili e concordati con il governo; non è dato sapere, tuttavia se questa parentesi Parlamentare alla Inglese sia destinata a diventare prassi; la Principessa ereditaria Diana sembra più propensa ad imitare la prozia omonima e la zia che la madre, se il suo servizio nelle forze armate e le sue campagne anti-Saudite e anti-Trumpiste ci danno qualche indicazione.
Nel 2003, durante l'inizio del semestre di presidenza italiano del Consiglio dell'Unione Europea, scoppia un incidente diplomatico tra Italia e Regno Amazzone a causa di una battuta sessista tra Silvio Berlusconi ed un'europarlamentare amazzone. Un incidente diplomatico analogo avverrà nel 2010 dove Berlusconi (è inutile, non si smentisce nemmeno nelle ucronie!) dichiarerà che Ruby è la nipote di Ippolita XV.
Oggi si assiste alla nascita di un movimento "Me too" in salsa amazzone che chiede una maggior protezione dei maschi nel regno delle Amazzoni e una loro maggior integrazione nell'economia, politica ed esercito, con una reazione inconsulta della principessa su Twitter, la quale dichiara che si dovrebbe riportare a casa questi insolenti tirandoli per il... insomma, avete capito.

Tommaso Mazzoni

Veduta settecentesca della città di Themyscira (creata con openart.ai)

Veduta settecentesca della città di Themyscira (creata con openart.ai)

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Questo è il parere in proposito del grande Franz Joseph von Habsburg-Lothringen:

La migliore etimologia mai proposta per il nome "Amazzoni" è la seguente, da me trascritta secondo l’ortografia indoeuropea corrente:

*N̥-mn̥g⁽u̯⁾i̯-ŏ́n-ĕs ‘Senza maschi’ > greco Ἀμᾱ̆ζόνες ‹’Ămā̆zŏ́nĕs›

Si pronuncia *[n̩mŋ̩ˈgʷjɔnɛs]. È perfetta da tutti i punti di vista (fonistorico, lessicale, motivazionale, filologico, dialettologico, geolinguistico). Fra l’altro, implica che i Greci conoscessero le Amazzoni – esattamente dove vengono localizzate – da quando parlavano (tutti) ancora indoeuropeo preistorico... Il suo Autore, Hermann Jacobsohn – illustre finnougrista, slavista e indoeuropeista (padre di un altrettanto famoso egittologo e figlio di un banchiere) – si suicidò sotto un treno nel 1933 a cinquantaquattro anni, dopo aver perso il posto di Professore (Decano) all’Università di Marburgo per le Leggi Razziali.

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Ed ora, la nuova proposta di William Riker:

Successione ininterotta dei Re di Sparta

Bandiera tradizionale del Regno di Sparta

Sovrani mitologici

Zeus è considerato retroattivamente come il primo re di tutta l'Ellade. L'inizio del suo regno è posto dallo storico greco Pausania esattamente 6000 anni prima dell'entrata in vigore ad Atene delle riforme di Dracone. Siccome tradizionalmente tali riforme sono datate al 622 a.C., il modo il regno di Zeus è fatto partire nel 6622 a.C., data in cui egli avrebbe detronizzato il padre Crono, lo avrebbe costretto a rigurgitare i fratelli e si sarebbe spartito con loro il mondo. Qesta era la data d'inizio della cosiddetta Cronologia Spartana (C.S.), usata solo nell'età della Diarchia e dalla Quinta dinastia Atreide. L'asterisco (*) indica date senza alcun valore storico

Prima della fondazione di Sparta
(furono in seguito inseriti retroattivamente nella lista ufficiale dei Re di Sparta)
1) Zeus (6622-2349 a.C. *) (1-4272 C.S. *), figlio di Crono e di Rea, Re degli dèi e degli uomini
2) Elleno (2349-2224 a.C. *) (4272-4397 C.S. *), figlio di Deucalione e Pirra, nato dopo il diluvio universale, fu il progenitore di tutti gli Elleni
3) Doro (2224-2117 a.C. *) (4397-4504 C.S. *), figlio di Elleno e della ninfa Orseide, fu il progenitore di tutti i Dori, e quindi di tutti gli Spartani
4) Lelego (2117-2025 a.C. *) (4504-4596 C.S. *), figlio di Doro, fu il progenitore dei Lelegi e quindi degli abitanti della Laconia
5) Milete (2025-1941 a.C. *) (4596-4680 C.S. *), figlio di Lelego e della naiade Cleocaria, regnò sulla Laconia ed inventò il mulino ad acqua
6) Eurota (1941-1892 a.C. *) (4680-4729 C.S. *), figlio di Milete, regnò sulla Laconia e diede il nome al fiume di quella regione, del quale fece costruire gli argini

Prima dinastia Atreide
7) Lacedemone I (1892-1787 a.C. *) (4729-4834 C.S. *), figlio di Zeus e della Pleiade Taigete, sposò Sparta, figlia di Eurota, e in suo onore fondò la città di Sparta (detta anche Lacedemone), di cui fu il primo sovrano
8) Amicla (1787-1703 a.C. *) (4834-4918 C.S. *), figlio di Lacedemone e di Sparta, fondò la città di Amicle, nella Laconia centrale
9) Argalo (1703-1648 a.C. *) (4918-4973 C.S. *), primogenito di Amicla e di Diomeda, non ebbe figli
10) Cinorta (1648-1559 a.C. *) (4973-5062 C.S. *), secondogenito di Amicla e di Diomeda, figlia di Lapite
11) Periere (1559-1507 a.C. *) (5062-5114 C.S. *), figlio di Cinorta (ma secondo alcuni suo fratello)
12) Ebalo (1507-1415 a.C. *) (5114-5206 C.S. *), figlio di Periere e di Gorgofone, regina di Messenia a sua volta figlia di Perseo e di Andromeda, Da lui gli Spartani sono chiamati anche Ebalidi
13) Tindaro (1° regno, 1415-1360 a.C. *) (5206-5261 C.S. *), primogenito di Ebalo e della ninfa Batea, sposò la bellissima Leda. Quest'ultima si unì a Zeus nelle sembianze di un cigno e partorì quattro gemelli, di cui Polluce ed Elena erano figli di Zeus, mentre Castore e Clitemnestra erano figli di Tindaro
14) Icario (1413-1360 a.C. *) (5208-5261 C.S. *), secondogenito di Ebalo e della ninfa Batea, regnò in diarchia con il fratello Tindaro. Da Policaste ebbe la figlia Penelope, moglie dell'eroe omerico Odisseo
15) Ippocoonte (1360-1344 a.C. *) (5261-5277 C.S. *), terzogenito di Ebalo e della ninfa Batea. Depose i fratelli e succedette loro, ma fu ucciso da Eracle, che rimise Tindato sul trono
13) Tindaro (2° regno, 1344-1336 a.C. *) (5277-5285 C.S. *), alla sua morte gli Spartani offrirono il trono ad Atreo, Re di Micene
16) Atreo (1336-1234 a.C. *) (5285-5387 C.S. *), figlio di Pelope e di Ippodamia, da Euristeo ereditò il Regno di Micene. Da Erope, nipote del Re di Creta Minosse, ebbe i figli Agamennone e Menelao, i cosiddetti Atridi, tra i quali spartì il suo regno: ad Agamennone toccò Micene, e a Menelao andò Sparta
17) Menelao I (1234-1173 a.C. *) (5387-5448 C.S. *), secondogenito di Atreo e di Erope, sposò la bellissima Elena, figlia di Zeus e di Leda. Quando Elena fuggì a Troia con Paride, Agamennone, fratello maggiore di Menelao, organizzò una spedizione per farsela restituire, e così scoppiò la decennale Guerra di Troia cantata da Omero. Troia fu distrutta, ma Menelao ed Elena restarono bloccati per sette anni in Egitto, prima di far ritorno a Sparta. Secondo la leggenda Menelao non morì a Sparta, ma fu portato dal suocero Zeus nei Campi Elisi, ai confini del mondo
18) Oreste I (1173-1145 a.C. *) (5448-5476 C.S. *), figlio di Agamennone e di Cliremnestra, uccise la madre e il suo amante Egisto per vendicare il padre. Sposò Ermione, figlia di Menelao e di Elena, e di conseguenza ereditò il trono spartano. Divenne proverbiale la sua amicizia con il cugino Pilade, figlio di Strofio, che sposò sua sorella Elettra
19) Tisameno (1145-1135 a.C. *) (5476-5486 C.S. *), figlio di Oreste e di Ermione, ultimo tra i discendenti di Lacedemone, fu sconfitto ed ucciso dagli Eraclidi (discendenti di Eracle)
20) Aristodemo (1135-1102 a.C. *) (5486-5519 C.S. *), figlio di Aristomaco, nipote di Eracle, si impossessò del trono di Sparta dopo la morte in battaglia di Tisameno. Da Argia ebbe i gemelli Euristene e Procle, i quali diedero vita alle due dinastie destinate a regnare su Sparta per nove secoli. Secondo la leggenda fu ucciso da Apollo con un fulmine

Era della Diarchia Eraclide
(1102 *-210 a.C.) (5519 *-6411 C.S.)

Dinastia Agiade
21a) Euristene (1102-1059 a.C. *)
22a) Agide I (1059-1058 a.C. *)
23a) Echestrato (1058-1024 a.C. *)
24a) Labota (1024-987 a.C. *)
25a) Dorisso (987 a.C.-958 a.C. *)
26a) Agesilao I (958 a.C.-914 a.C. *)
27a) Archelao I (914 -854 a.C. *)
28a) Teleclo (854-814 a.C. *)
29a) Alcamene (814-777 a.C. *)
30a) Polidoro (777-695 a.C. *)
31a) Euricrate (695-640 a.C. *)
32a) Anassandro (640-615 a.C.)
33a) Euricratide (615-590 a.C.)
34a) Leonte (590-560 a.C.)
35a) Anassandrida II (560-520 a.C.)
36a) Cleomene I (520-488 a.C.)
37a) Leonida I (488-480 a.C.)
38a) Pleistarco I (480-459 a.C.)
39a) Pleistoanatte (1° regno, 459-445 a.C.)
40a) Pausania I (1° regno, 445-426 a.C.)
39a) Pleistoanatte (2° regno, 426-408 a.C.)
40a) Pausania I (2° regno, 408-395 a.C.)
41a) Agesipoli I (394-380 a.C.)
42a) Cleombroto I (380-371 a.C.)
43a) Agesipoli II (371-370 a.C.)
44a) Cleomene II (370-309 a.C.)
45a) Areo I (309-265 a.C.)
46a) Acrotato (265-262 a.C.)
47a) Areo II (262-254 a.C.)
48a) Leonida II (1° regno, 254-242 a.C.)
49a) Cleombroto II (242-241 a.C.)
48a) Leonida II (2° regno, 241-235 a.C.)
50a) Cleomene III (235-222 a.C.)
51a) Agesipoli III (219-215 a.C.)

Dinastia Euripontide
21b) Procle (1102-1046 a.C. *)
22b) Soo (1046-999 a.C. *)
23b) Euriponte (999-944 a.C. *)
24b) Pritani (944-902 a.C. *)
25b) Polidette (902-867 a.C. *)
26b) Eunomo (867-811 a.C. *)
27b) Carilao (811-750 a.C. *)
28b) Nicandro (750-720 a.C. *)
29b) Teopompo (720-675 a.C. *)
30b) Anassandrida I (675-645 a.C. *)
31b) Zeussidamo (645-625 a.C.)
32b) Anassidamo (625-600 a.C.)
33b) Archidamo I (600-575 a.C.)
34b) Agasicle (575-550 a.C.)
35b) Aristone (550-515 a.C.)
36b) Demarato (515-479 a.C.)
37b) Leotichida (491-476 a.C.)
38b) Archidamo II (476-427 a.C.)
39b) Agide II (427-400 a.C.)
40b) Agesilao II (400-360 a.C.)
41b) Archidamo III (360-338 a.C.)
42b) Agide III (338-331 a.C.)
43b) Eudamida I (331-305 a.C.)
44b) Archidamo IV (305-275 a.C.)
45b) Eudamida II (275-245 a.C.)
46b) Agide IV (245-241 a.C.)
47b) Eudamida III (241-228 a.C.)
48b) Archidamo V (228-227 a.C.)
49b) Euclida (227-221 a.C.), era in realtà un Agiade: suo fratello Cleomene III depose il cosovrano Euripontide (II) e ne diede i poteri a Euclida)
50b) Licurgo (219-212 a.C.), depose Agesipoli III e rimase unico Re di Sparta
51b) Pelope (212-210 a.C.)

Era Ellenistico-Romana
(210 a.C.-324 d.C.) (6411-6945 C.S.)

Dinastia Attalide
52) Attalo I Sotere (210-197 a.C.), figlio di Attalo e di Antiochide, già Re di Pergamo, sconfisse Licurgo e si proclamò anche Re di Sparta
53) Eumene Sotere (197-160 a.C.), primogenito di Attalo I e di Apollonide di Cizico, concluse alleanza con Giuda Maccabeo, come riportato in 1Mac 12
54) Attalo II Filadelfo (160-138 a.C.), secondogenito di Attalo I e di Apollonide di Cizico. Nel 146 a.C. il console romano Lucio Mummio rase al suolo Atene, che non si riprese mai più (le scuole filosofiche ateniesi si rifugiarono ad Alessandria d'Egitto), la Lega Achea fu sciolta e il Peloponneso trasformato nel Regno cliente romano di Sparta, in unione personale con Pergamo
55) Attalo III Filometore Evergete (138-133 a.C.), figlio di Eumene e di Stratonice di Pergamo, morì senza figli e lasciò Pergamo in eredità ai Romani

Dinastia Ariaratide
56) Ariarate I Epifane Filopatore (130-116 a.C.), già Re di Cappadocia con il nome di Ariarate V, ottenne dai Romani il Regno di Sparta dopo la spartizione della Cappadocia tra i Romani e il Regno del Ponto
57) Ariarate II Filometore (116-101 a.C.), figlio di Ariarate I e di Nisa di Cappadocia
58) Ariarate III (101-96 a.C.), primogenito di Ariarate II e di Laodice del Ponto (citata da Boccaccio nel "De Claris Mulieribus")
59) Ariarate IV (96-95 a.C.), secondogenito di Ariarate II e di Laodice del Ponto, fu deposto dai Romani
60) Ariobarzane I (95-63 a.C.), fu messo sul trono dai Romani dopo la deposizione di Ariarate IV
61) Ariobarzane II Filopatore (63-51 a.C.), figlio di Ariobarzane I e di Atenaide
62) Ariobarzane III Eusebio (51-42 a.C.), primogenito di Ariobarzane II, aiutò Giulio Cesare nella sua guerra civile contro Pompeo, ma fu fatto uccidere dal cesaricida Cassio Longino
63) Ariarate V Eusebio Filadelfo (42-36 a.C.), secondogenito di Ariobarzane II, fu deposto e giustiziato per ordine di Marco Antonio
64) Archelao II (36 a.C.-17 d.C.), chiamato Sisines alla nascita, fu posto da Marco Antonio sul trono di Sparta al posto di Ariarate V. Fu amico di Cesare Augusto, dopo essersi schierato con lui nella battaglia di Azio, ma dopo un lungo regno venne deposto dall'imperatore Tiberio per non aver saputo reprimere i tumulti antiromani nel Peloponneso

Seconda dinastia Atreide
65) Aspurgo (17–38), di origini sarmate, già Re del Bosforo Cimmerio, fu compensato dall'Imperatore Romano Tiberio con il Regno Cliente di Sparta quando il Bosforo Cimmerio fu ridotto a provincia romana. Per legittimarsi come sovrano, sostenne di discendere dal mitico Menelao I
66) Gepepiride (38), nobildonna trace vedova di Aspurgo, regnò per breve tempo dopo di lui
67) Polemone (38–41), figlio dei Re cliente del Ponto, ereditò il trono paterno e Caligola lo fece anche Re di Sparta
68) Mitridate (41–45), primogenito di Aspurgo e di Gepepiride, riottenne dall'imperatore Claudio il Regno cliente di Sparta. Complottò per allargare il suo regno, ma fu tradito dal fratello Coti che rivelò tutto a Claudio. Questi esiliò Mitridate e compensò Coti con il Regno di Sparta
69) Coti I (45–62), secondogenito di Aspurgo e di Gepepiride, Paolo promunciò davanti a lui e agli Spartiati un famoso discorso contenuto in Atti 17,16-34. Inoltre sotto il suo regno fu martirizzato a Sparta Sant'Andrea Apostolo, oggi patrono della città
70) Rescuporide I (62–90), figlio di Coti I e di Eunice
71) Sauromate I (90–123), figlio di Rescuporide I, partecipò alle campagne di Traiano contro i Parti
72) Coti II (123–132), figlio di Sauromate I, accolse a Sparta l'imperatore Adriano
73) Remetalce (132–153), primogenito di Coti II
74) Eupatore (153–174), secondogenito di Coti II
75) Sauromate II (174–210), figlio di Remetalce
76) Rescuporide II (210–227), figlio di Sairomate II
77) Rescuporide III (210–227), cugino di Rescuporide II, regnò in diarchia con lui
78) Coti III (227–235), primogenito di Rescuporide III
79) Sauromate III (229–232), secondogenito di Rescuporide III, regnò in diarchia con Coti III
80) Rescuporide IV (233–235), terzogenito di Rescuporide III, regnò in diarchia con Coti III dopo la morte di Sauromate III
81) Inintimeo (235–240), figlio di Coti III
82) Rescuporide V (240–276), primogenito di Sauromate III
83) Farsanze (253–254), figlio di Inintimeo, regnò in diarchia con Rescuporide V
84) Singe (258–276), secondogenito di Sauromate III, regnò in diarchia con Rescuporide V dopo Farsanze
85) Sauromate IV (276), primogenito di Rescuporide V, morì assassinato
86) Teirane (276–278), terzogenito di Sauromate III
87) Teotorse (278–309), generale di origini alane, fu adottato come figlio da Teirane e poi confermato da Diocleziano
88) Rescuporide VI (309–324), figlio di Teotorse, è ricordato come il padre come persecutore dei cristiani

Era Imperiale
(324-1533 d.C.) (6945-8154 C.S.)

Dinastia Costantiniana
89) Costantino I il Grande (324–337), figlio dell'Augusto Costanzo Cloro e di Sant'Elena, depose Rescuporide VI, assunse per sé il titolo di Re di Sparta e nel 330 trasferì la capitale dell'Impero Romano proprio a Sparta, che in breve divenne una grande metropoli
90) Costantino II (337-340), figlio di Costantino I e di Fausta
91) Costante I (340-350), figlio di Costantino I e di Fausta
92) Costanzo (350-361), figlio di Costantino I e di Fausta
93) Giuliano (361-363), cugino di Costanzo
94) Gioviano (363-364), proclamato imperatore dall'esercito

Dinastia Teodosiana
95) Valente (364-378), proclamato imperatore dall'esercito, cadde combattendo contro i Goti nella battaglia di Adrianopoli
96) Graziano (378-383), nipote di Valente, fu assassinato a soli 24 anni
97) Teodosio I (383-395), genero del fratello di Valente, impose il cattolicesimo come religione di stato e chiuse gli antichi santuari pagani del Peloponneso
98) Arcadio (395-408), secondogenito di Teodosio I e di Elia Flaccilla, è considerato il primo Imperatore Spartano, dopo la separazione definitiva dell'Occidente dall'Oriente, anche se lui e tutti i suoi successori continuarono a portare il titolo di "Imperatore dei Romani"
99) Teodosio II (408-450), figlio di Arcadio e di Elia Eudossia
100) Marciano (450-457), cognato di Teodosio II

Dinastia Trace
101) Leone I il Trace (457-474), proclamato imperatore dall'esercito
102) Leone II (474), figlio di Arianna, figlia di Leone I, e di Zenone
103) Zenone (1° regno, 474-475), genero di Leone II
104) Basilisco (475-476), cognato di Leone I
103) Zenone (2° regno, 476-491), rimesso sul trono
105) Anastasio I Dicoro (491-518), secondo marito di Ariadne, moglie di Zenone

Terza dinastia Atreide
106) Giustino I (518-527), eletto dal Senato dopo una serie di intrighi, essendo di umili origini affermò di discendere da Re Menelao I per legittimarsi
107) Giustiniano I (527-565), nipote di Giustino I, tentò la riconquista dell'Impero d'Occidente
108) Giustino II (565-578), nipote di Giustiniano I
109) Tiberio II (578-582), figlio adottivo di Giustino II
110) Maurizio (582-602), cognato di Tiberio II
111) Foca (602-610), usurpatore, assassinò Maurizio e gli succedette

Dinastia Eracliana
112) Eraclio I (610-641), eletto dal Senato dopo che aveva liquidato Foca, salvò l'Impero dai Sasanidi ma nulla potè contro gli Arabi
113) Costantino III (641), figlio di Eraclio I e di Fabia Eudocia
114) Eraclio II (641), figlio di Eraclio I e di Martina
115) Costante II il Barbuto (641-668), figlio di Costantino III e di Gregoria
116) Costantino IV (668-685), figlio di Costante II e di Fausta
117) Giustiniano II Rinotmeto (685-695), figlio di Costantino IV e di Anastasia
118) Leonzio (695-698), proclamato imperatore dall'esercito
119) Tiberio III (698-705), proclamato imperatore dall'esercito
120) Filippico Bardane (711-713), proclamato imperatore dall'esercito
121) Anastasio II (713-715), proclamato imperatore dall'esercito
122) Teodosio III (715-717), eletto dal Senato

Dinastia Isaurica
123) Leone III (717-741), proclamato imperatore dall'esercito
124) Costantino V (1° regno, 741), figlio di Leone III e di Maria
125) Artavasde (741-743), proclamato imperatore dall'esercito
124) Costantino V (2° regno, 743-775), rimesso sul trono
126) Leone IV il Cazaro (775-780), figlio di Costantino V e della principessa cazara Tzitzak
127) Costantino VI (780-787), figlio di Leone IV e di Irene d'Atene
128) Irene d'Atene (787-802), sposa di Leone IV, usurpò il trono del figlio

Quarta dinastia Atreide
129) Niceforo I il Logoteta (802-811), affermava di discendere da Giustiniano I. Spodestò Irene d'Atene ma fu ucciso in battaglia dal Khan Krum dei Bulgari
130) Stauracio (luglio-ottobre 811), figlio di Niceforo I, morì in conseguenza delle ferite riportate in battaglia contro i Bulgari
131) Michele I Rangabé (811-813), cognato di Stauracio, fu spodestato da Leone V
132) Leone V l'Armeno (813-820). generale di Michele I, fu ucciso in una congiura di palazzo

Dinastia Frigia
133) Michele II (820-829). generale di Leone V, perse la Sicilia a favore degli Arabi
134) Teofilo (829-842), figlio di Michele II
135) Michele III l'Ubriaco (842-867), fu ucciso in una congiura di palazzo

Dinastia Macedone
136) Basilio I (867-886), generale di Michele III, morì in un incidente di caccia
137) Leone VI il Saggio (886-912), primogenito di Basilio I e di Eudocia Ingerina
138) Alessandro I (912-913), terzogenito di Basilio I e di Eudocia Ingerina
139) Costantino VII Porfirogenito (913-959), figlio di Leone VI e di Zoe Carbonopsina
140) Lacedemone II Lecapeno (944-948), ammiraglio di Costantino VII e suo coreggente
141) Lacedemone III (959-963), figlio di Costantino VII e di Elena Lecapena, fu ucciso in una congiura di palazzo orchestrata dalla moglie
142) Niceforo II Foca (963-969), generale di Lacedemone III, fu ucciso in una congiura di palazzo
143) Giovanni I Tzimiskes (969-976), generale di Niceforo II Foca, fu ucciso nell'ennesima congiura di palazzo
144) Basilio II Bulgaroctono (976-1025), primogenito di Lacedemone III e di Teofano, portò l'Impero Spartano al culmine della sua potenza, mentre l'Occidente era n pieno caos feudale
145) Costantino VIII (1025-1028), secondogenito di Lacedemone III e di Teofano
146) Lacedemone IV Argiro (1028-1034), genero di Costantino VIII, fu ucciso in una congiura di palazzo orchestrata dalla moglie Zoe
147) Michele IV Paflagonio (1034-1041), secondo marito di Zoe, figlia di Costantino VIII
148) Michele V il Calafato (1041-1042), figlio adottivo di Zoe e nipote di Michele IV, fu deposto dalla stessa Zoe e fatto accecare
149) Zoe (1042-1050), dopo mille intrighi proclamò se stessa Regina di Sparta e Imperatrice
150) Costantino IX Monomaco (1042-1055), terzo marito di Zoe, fu suo coreggente e regnò da solo dopo la sua morte
151) Teodora (1055-1056), figlia di Costantino VIII
152) Michele VI Bringas (1056-1057), figlio adottivo di Teodora, fu spodestato e morì in un monastero

Dinastia Ducas
153) Isacco Comneno (1057-1059), generale di Michele VI, fu eletto Imperatore dietro pressioni del Patriarca di Sparta Michele Cerulario, autore dello Scisma con la Chiesa di Roma
154) Costantino X (1059-1067), flosofo e lontano parente di Isacco Comneno
155) Eudocia (1067-1071), moglie di Costantino X
156) Lacedemone V Diogene (1071-1072), secondo marito di Eudocia, fu sconfitto e preso prigioniero dai Turchi nella Battaglia di Manzicerta, a causa della quale gli Spartani persero quasi tutta l'Anatolia, e fu dichiarato decaduto dal trono

Dinastia Paleologa
157) Niceforo III (1072-1081), generale di Lacedemone V, conquistò il trono dopo la sconfitta spartana a Manzicerta
158) Giorgio I (1081-1110), figlio di Niceforo III, ricompose lo Scisma con la Chiesa di Roma rinnegando l'operato di Michele Cerulario. Anche Bulgari e Serbi tornarono così in comunione con Roma. In tal modo Giorgio I ottenne l'aiuto di Papa Urbano II che bandì la Prima Crociata. Unitosi ai Crociati di Goffredo di Buglione, riconquistò parte dell'Anatolia e della Siria
159) Andronico I (1110-1118), figlio di Giorgio I
160) Alessio I (1118-1141), fratello di Andronico I
161) Giorgio II (1141-1168), figlio di Alessio I
162) Alessio II (1168-1203), figlio di Giorgio II, morì durante l'assedio di Sparta da parte dei Crociati, istigati dai Veneziani
163) Andronico II (1203-1250), lontano parente di Alessio II, salì al trono a 15 anni e respinse i Crociati con l'aiuto del generale Costantino Lascaris e dei Bulgari. I Crociati si consolarono conquistando lo strategico porto di Bisanzio e fondandovi l'effimero Impero Latino d'Oriente
164) Michele VII (1250-1282), figlio di Andronico II e di Teodora, figlia di Alessio II, nel 1261 riconquistò Bisanzio ponendo fine all'Impero Latino d'Oriente
165) Andronico III (1282-1328), figlio di Michele VII
166) Michele VIII (1294-1320), figlio di Andronico III, fu associato al trono dal padre ma morì di ictus prima di lui
167) Andronico IV (1320-1341), figlio di Michele VIII, detronizzò il nonno ma, sconfitto dalla crescente potenza ottomana, perse di nuovo quasi tutta l'Anatolia
168) Giovanni II (1° regno, 1341-1376), figlio di Andronico IV
169) Giovanni III Cantacuzeno (1347-1354), parente alla lontana di Giovanni II, fu da questi associato al trono
170) Andronico V (1376-1379), primogenito di Giovanni II, usurpò il trono del padre ma fu detronizzato dai Veneziani
168) Giovanni II (2° regno, 1379-1390), fu rimesso sul trono dai Veneziani
171) Giovanni IV (aprile-settembre 1390), figlio di Andronico V, usurpò il trono del nonno con l'aiuto dei Turchi Ottomani
168) Giovanni II (3° regno, 1390-1391), riconquistò il trono per la seconda volta con l'aiuto del figlio Lacedemone e dei Veneziani
172) Lacedemone VI (1391-1425), secondogenito di Giovanni II
173) Giovanni V (1425-1448), primogenito di Lacedemone VI, sotto il suo regno la Chiesa Russa si separò dalla comunione con quelle di Roma e Sparta (Scisma d'Oriente)
174) Costantino XI (1448-1453), quartogenito di Lacedemone VI, morì tentando inutilmente di difendere Bisanzio dall'assedio dei Turchi Ottomani di Maometto II, che conquistò la città e vi trasferì la capitale
175) Tommaso (1453-1464), sestogenito di Lacedemone VI, fu detronizzato dai Veneziani dopo aver subito dai Turchi nuove sconfitte che ridussero l'Impero Spartano al solo Peloponneso
176) Lacedemone VII (1464-1483), figlio del Marchese del Monferrato Gian Giacomo Paleologo, discendente di un ramo collaterale dalla famiglia, fu messo sul trono dai Veneziani. Al battesimo si chiamava Guglielmo, ma cambiò il nome in Lacedemone
177) Costantino XII (1483-1494), fratello di Lacedemone VII, prima di salire al trono si chiamava Bonifacio. All'età di settant'anni inflisse una pesante sconfitta agli Ottomani con l'aiuto dei Veneziani e di Re Carlo VIII di Francia, impedendo la conquista turca di Sparta, ma morì nello scontro
178) Lacedemone VIII (1494-1518), figlio di Lacedemone VII e di Maria Branković
179) Giovanni VI (1518-1530), figlio di Lacedemone VIII e di Anna d'Alençon, essendo minorenne la madre resse per lui l'Impero sino alla sua morte improvvisa, avvenuta nel 1530 per cause mai chiarite. Nel 1522 suo zio Costantino (poi Imperatore) sconfisse il Sultano Ottomano Solimano II il Magnifico che voleva conquistare Sparta per trasportarvi la capitale
180) Costantino XIII (1530-1533), figlio di Costantino XII e zio di Giovanni VI, non ebbe figli e fu l'ultimo dei Paleologi

Era moderna
(1533-2090 d.C.) (8154-8711 C.S.)

Dinastia Gonzaga
181) Giovanni VII (1533-1540), già Duca di Mantova con il nome di Federico II, ereditò la corona di Imperatore di Sparta avendo sposato Teodora, figlia di Lacedemone VIII, e cambiò il nome in Giovanni. Respinse con l'aiuto dei Veneziani un secondo tentativo di Solimano II di conquistare Sparta, e il Peloponneso restò indipendente nell'orbita veneziana
182) Costantino XV (1540-1550), figlio di Giovanni VII e di Teodora Paleologa, Duca di Mantova con il nome di Francesco III
183) Lacedemone IX (1550-1587), fratello di Costantino XV, Duca di Mantova con il nome di Guglielmo I
184) Giorgio III (1587-1612), figlio di Lacedemone IX e de Eleonora d'Austria, a sua volta figlia dell'Imperatore Ferdinando I dìAsburgo e di Anna Jaagellone
185) Giovanni VIII (febbraio-dicembre 1612), primogenito di Giorgio III e di Eleonora de' Medici, morì di vaiolo a soli 26 anni
186) Michele IX (1612-1626), secondogenito di Giorgio III, morì anche lui a soli 39 anni
187) Giorgio IV (1626-1627), quartogenito di Giorgio III, ultimo dei Gonzaga di Mantova, era Cardinale di Santa Romana Chiesa ma ottenne da Papa Paolo V il  ritorno allo stato laicale per sposarsi e cercare di continuare la dinastia, ma il suo matrimonio con Isabella Gonzaga fu infertile ed egli morì a soli 33 anni

Dinastia Gonzaga-Nevers
188) Teodoro I (1627-1637), figlio di Ludovico Gonzaga-Nevers e di Enrichetta di Cléves, già Duca di Nevers, appartenente a un ramo cadetto dei Gonzaga, ascese al trono imperiale dopo la vittoria dei Gonzaga-Nevers nella Guerra di Successione al Ducato di Mantova, citato anche nei "Promessi Sposi". Al battesimo si chiamava Carlo, ma cambiò il nome in Teodoro
189) Teodoro II (1637-1665), figlio di Teodoro I e di Caterina di Lorena
190) Teodoro III (1665-1708), figlio di Teodoro II e di Isabella Clara d'Austria, fu accusato di fellonia dall'Imperatore Giuseppe I d'Asburgo per essersi schierato con i francesi nella Guerra di Successione Spagnola, fu privato del Monferrato, ceduto ai Savoia, e di Mantova, incamerata dagli Asburgo d'Austria, e per questo morì di dolore
191) Giovanni IX (1708-1715), figlio illegittimo di Teodoro III e di una nobildonna spartana, fu proclamato Imperatore dagli Spartani alla morte del padre. In seguito alla vittoria nella guerra russo-turca del 1710-1711, gli Ottomani usarono come scusa alcune scaramucce tra Turchi e Spartani per dichiarare guerra a Sparta; un esercito ottomano forte di ben 70.000 uomini sotto il comando del Gran Visir Silahdar Damat Ali Pasha conquistò infine Sparta nel giugno 1715. Ebbe così inizio un secolo di dominazione turca sul Peloponneso

Dominazione Turca
192) Ahmed (1715-1730), Sultano con il nome di Ahmed III, figlio del Sultano Mehmed IV e Gülnuş Sultan, aggiunse ai suoi titoli quelli di "Sparta Kralı ve Roma İmparatoru" (Re di Sparta e Imperatore dei Romani). Fu deposto dai Giannizzeri
193) Mahmud I (1730-1754), figlio del Sultano Mustafà II e Saliha Sultan
194) Osman (1754-1757), Sultano con il nome di Osman III, figlio del Sultano Mustafà II e Şehsuvar Sultan
195) Mustafà I (1757-1774), Sultano con il nome di Mustafa III, figlio di Ahmed e Mihrişah Kadın
196) Abdülhamid (1774-1789), figlio di Ahmed e Rabia Şermi Kadın
197) Selim (1789-1807), Sultano con il nome di Selim III, figlio di Mustafà I e Mihrişah Sultan, fu assassinato dai Giannizzeri
198) Mustafà II (1807-1808), Sultano con il nome di Mustafà IV, figlio di Abdülhamid e Sineperver Sultan, fu deposto e giustiziato
199) Mahmud II (1808-1829), figlio di Abdülhamid e Nakşidil Sultan. Nel 1821 scoppiò la Guerra di Indipendenza Spartana, che si concluse con il Trattato di Adrianopoli del 21 luglio 1832: gli Ottomani furono costretti a riconoscere l'indipendenza spartana, e fu ricostituito il Regno di Sparta, comprendente il Peloponneso, alcune isole ed una parte della Grecia meridionale

Sovrani non dinastici
200) Giovanni X Capodistria (1829-1831), uno degli artefici della restaurazione del Regno di Sparta, fu proclamato Re dalla nobiltà ma ben presto si rese impopolare con misure autocratiche e morì assassinato
201) Agostino Capodistria (1831-1832), fratello di Giovanni X, gli succedette sul trono ma si rivelò inetto al governo e fu deposto
202) Ottone di Wittelsbach (1832-1862), figlio del Re di Baviera Ludovico I e di Teresa di Sassonia-Hildburghausen, si rese impopolare aumentando le tasse e imponendo un governo assolutista. Fu percepito come una pedina delle potenze straniere e infine costretto ad abdicare

Dinastia Schleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg
203) Giorgio V (1863-1913), figlio del Re di Danimarca Cristiano IX e di Luisa d'Assia-Kassel, fu scelto dalla Regina Vittoria d'Inghilterra ed eletto nuovo Re di Sparta. Al battesimo si chiamava Cristiano Guglielmo, ma cambiò il suo nome in Giorgio. Concesse una Costituzione liberale moderna e si fece amare dai suoi nuovi sudditi. Con il congresso di Berlino del 1878, il Regno di Sparta annettè la Tessaglia, e con il Trattato di Bucarest del 1913, dopo le due guerre balcaniche, acquisì anche Creta, Epiro e Macedonia merdionale. Fu assassinato da un anarchico spartano, Alessandro Schinas
204) Costantino XVI (1° regno, 1913-1917), figlio di Giorgio V e di Olga Konstantinovna di Russia. Scoppiata la Prima Guerra Mondiale, il Primo Miniastro Eleuterio Venizelos avrebbe voluto schierarsi con l'Intesa contro gli Ottomani, il Re invece lo scavalcò e preparò l'ingresso in guerra a fianco degli Imperi Centrali. Per questo fu deposto da Francesi e Inglesi e sostituito con il giovane figlio Alessandro
205) Alessandro II (1917-1920), secondogenito di Costantino XVI e di Sofia di Prussia, dichiarò guerra agli Imperi Centrali e, con l'aiuto di Inglesi, Francesi e Italiani, conquistò Bisanzio. Il Trattato di Sevrés riconobbe agli Spartani Bisanzio, la Bitinia e Smirne, mentre gli Ottomani erano costretti a trasferire la capitale ad Ankara. Purtroppo morì a soli 27 anni a causa del morso di una scimmia
206) Costantino XVI (2° regno, 1920-1922), ritornò sul trono dopo la morte del figlio, ma dovette subire l'attacco delle forze turche guidate da Mustafà Kemal che riconquistarono Bitinia e Smirne. Agli Spartani restarono solo la Tracia e Bisanzio. Deluso, abdicò dopo soli due anni di regno
207) Giorgio VI (1° regno, 1922-1941), primogenito di Costantino XVI, riuscì a farsi amare dai suoi sudditi e ordinò l'arresto del generale Giovanni Metaxas, che con l'appoggio di Mussolini aveva cercato di instaurare a Sparta una dittatura di estrema destra. Subì nel 1941 l'attacco di Mussolini, ma le truppe spartane ributarono a mare gli invasori italiani. Hitler corse in soccorso del suo alleato, invase il Regno di Sparta e detronizzò Giorgio VI, che dovette andare in esilio ad Alessandria d'Egitto

Occupazione nazista
208) Vittorio Emanuele di Savoia (1941-1943), Re d'Italia con il nome di Vittorio Emanuele III, fu nominato Imperatore di Sparta da Hitler e Mussolini, ma odiatissmo dagli Spartani per via delle rappresaglie nazifasciste contro i partigiani spartani

Dinastia Schleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg
207) Giorgio VI (2° regno, 1945-1947), tornò sul trono dopo la sconfitta dei Nazisti ed ottenne la cessione di Rodi e del Dodecaneso dall'Italia. Dovette affrontare anche la guerra civile tra monarchici e comunisti, vinta dai primi
209) Paolo I (1947-1964), quartogenito di Costantino XVI e di Sofia di Prussia. Nel 1952 il Regno di Sparta aderì alla NATO e nel 1957 fu tra i fondatori della CEE. Tentò di annettere l'isola di Cipro, ma il piano fallì e Cipro divenne una Repubblica Federale indipendente
210) Giorgio VII (1947-2023), figlio di Paolo I e di Federica di Hannover, nel 1964 rischiò di essere detronizzato da un golpe militare, da cui si salvò grazie ad una sollevazione popolare. Nel 1992 Sparta aderì all'Unione Europea e nel 2001 adottò l'euro al posto dell'antica dracma
211) Paolo II (2023-2051), figlio di Giorgio VII e di Anna Maria di Danimarca, salì al trono a 55 anni il 10 gennaio 2023 alla morte del padre in un momento di grandi tensioni internazionali
212) Costantino XVII (2051-2090), nato il 29 ottobre 1998, figlio di Paolo II e della famosa attrice di Hollywood Jennifer Aniston, di origini spartane (il cognome del padre era Anastassakis). Non ebbe figli e adottò come erede Paolo Atreides, che iniziò una nuova dinastia. Sotto di lui iniziò la colonizzazione dello spazio

Era spaziale
(2090 d.C.-in corso) (8711 C.S.-in corso)

Quinta dinastia Atreide
(dalla "Enciclopedia di Dune". A destra: stemma della dinastia)
213) Paolo III (2090-2128) (8711-8749 C.S.), dopo che Sparta fu spazzata via da un conflitto devastante, migrò con la popolazione superstite sul pianeta Caladan (il terzo pianeta in orbita attorno alla stella Delta Pavonis) e vi fondò Nuova Sparta, di cui fu primo Re. Rivendicava di discendere da Menelao I
214) Giorgio VIII Callisto (2128-2178) (8749-8799 C.S.), figlio di Paolo III
215) Basilio III (2178-2197) (8799-8818 C.S.), primogenito di Gorgio VIII Callisto
216) Paolo IV (2197-2199) (8818-8820 C.S.), secondogenito di Gorgio VIII Callisto
217) Costantino XVIII Delo (2199-2204) (8820-8825 C.S.), quintogenito di Gorgio VIII Callisto
218) Teseo (2204-2241) (8825-8862 C.S.), figlio di Paolo IV
219) Demetrio I (2241-2283) (8862-8904 C.S.), figlio di Teseo
220) Eraclio III (2283-2304) (8904-8925 C.S.), figlio di Demetrio I
221) Basilio IV (2304-2340) (8925-8961 C.S.), nipote di Eraclio III
222) Filippo II (2340-2356) (8961-8977 C.S.), primogenito di Basilio IV
223) Minosse I (2356-2357) (8977-8978 C.S.), secondogenito di Basilio IV
224) Eraclio IV (2357-2368) (8978-8989 C.S.), terzogenito di Basilio IV
225) Odisseo (2368-2383) (8989-9004 C.S.), quartogenito di Basilio IV
226) Nestore (2383-2434) (9004-9055 C.S.), figlio di Odisseo
227) Filippo III (1° regno, 2434-2495) (9055-9116 C.S.), figlio di Nestore
228) Perseo (2495) (9116 C.S.), maestro d'armi di Filippo III ed usurpatore
227) Filippo III (2° regno, 2495-2502) (9116-9123 C.S.), fu rimesso sul trono dal figlio Demetrio
229) Demetrio II (2502-2552) (9123-9173 C.S.), figlio di Filippo III
230) Filippo IV (2552-2601) (9173-9222 C.S.), figlio di Demetrio II
231) Oreste II (2601-2628) (9222-9249 C.S.), figlio di Filippo IV
232) Menelao II (2628-2647) (9249-9268 C.S.), figlio di Oreste II
233) Alessandro III (2647-2680) (9268-9301 C.S.), figlio di Menelao II
234) Oreste III (2680-2734) (9301-9355 C.S.), figlio di Alessandro III
235) Filippo V (2734-2838) (9355-9449 C.S.), nipote abiatico di Alessandro III
236) Aristarco I (2828-2837) (9449-9458 C.S.), figlio di Filippo V
237) Pausania II (2837-2920) (9458-9541 C.S.), figlio di Pausania II
238) Aristarco II (2920-2946) (9541-9567 C.S.), nipote abiatico di un fratello di Pausania II
239) Pleistarco II (2946-2948) (9567-9569 C.S.), cugino di primo grado di Aristarco II
240) Costantino XIX (2948-2963) (9569-9584 C.S.), cugino di primo grado di Aristarco II e di Pleistarco II
241) Aristarco III (2963-3031) (9584-9652 C.S.), figlio di Pleistarco II
242) Minosse II Filadelfo (3031-3054) (9652-9675 C.S.), figlio di Costantino XIX
243) Pausania III (3054-3090) (9675-9711 C.S.), figlio di Minosse II Filadelfo
244) Demetrio III (3090-3119) (9711-9740 C.S.), primogenito di Pausania III
245) Aristarco IV (3119-3123) (9740-9744 C.S.), secondogenito di Pausania III
246) Leonida III Kuros (3123-3148) (9744-9769 C.S.), nipote abiatico di Costantino XIX e cugino di secondo grado di Demetrio III ed Aristarco IV
247) Elia (3148-3179) (9769-9800 C.S.), figlio di Leonida III Kuros
248) Minosse III (3179-3230) (9800-9851 C.S.), figlio di Elia
249) Oreste IV (3230-3255) (9851-9876 C.S.), figlio di Minosse III
250) Minosse IV (3255-3292) (9876-9913 C.S.), primogenito di Oreste IV
251) Giacomo (3292-3308) (9913-9929 C.S.), secondogenito di Oreste IV
252) Leonida IV Kalman (3308-3321) (9929-9942 C.S.), terzogenito di Oreste IV
253) Minosse V (3321-3367) (9942-9988 C.S.), figlio di Leonida IV Kalman
254) Flippo VI (3367-3414) (9988-10.035 C.S.), figlio di Minosse V
255) Minosse VI (3414-3456) (10.035-10.077 C.S.), figlio di Filippo VI
256) Paolo V (3456-3495) (10.077-10.116 C.S.), primogenito di Minosse VI e di Katlin Kalun
257) Costantino XX Minotauro (3495-3542) (10.116-10.163 C.S.), secondogenito di Minosse VI e di Katlin Kalun
258) Leto I il Rosso (3542-3570) (10.163-10.191 C.S.), figlio di Costantino XX Minotauro e di Bekah, noto per il suo stile di comando imparziale e compassionevole. Ottenne il ricchissimo feudo di Arrakis in luogo del pianeta Caladan, fu tradito dal suo medico Wellington Yueh e catturato dal suocero Vladimir Arkonnen. Credendo che anche suo figlio Paolo fosse stato ucciso, si suicidò. Fu sepolto nella Tomba del Teschio
259) Paolo VI lo Kwisatz Haderach (3570-3597) (10.191-10.218 C.S.), figlio di Leto I e della Bene Gesserit Jessica Arkonnen, dopo la morte dei padre divenne capo dei Fremen. Sua sorella Alia vendicò il padre uccidendo il nonno Vladimir Arkonnen. Dopo aver ucciso in duello il cugino , sposò Irulan Corrino, figlia dell'Imperatore Shaddam IV, e divenne a sua volta Imperatore della Galassia. Dopo aver perso la vista abdicò a favore del figlio Leto II e scomparve nel deserto, venendo adorato come una figura mitica
260) Leto II l'Imperatore-dio (3598-7103) (10.219-13.724 C.S.), figlo di Paolo VI e della Fremen Chani Kynes, sposò in un matrimonio pro forma la sorella genella Ghanima e regnò più a lungo di ogni suo predecessore. Fu assassinato dall'ittiointerprete Nayla, e dopo la sua morte l'umanità si disperse in tutto l'Universo. Molte città su innumerevoli pianeti presero il glorioso nome di Sparta.

William Riker

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Chiudiamo per ora con questa nuova ucronia:

La civiltà greca nel Mar Baltico!

di Pedro Felipe

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Secondo il libro "Omero nel Baltico" di Felice Vinci, i poemi omerici sarebbero da localizzarsi nel mar Baltico e nell'Oceano Atlantico settentrionale, in quanto in Scandinavia, e in generale sulle rive del Baltico, sorgeva la civiltà Achea che poi, migrando in seguito alla fine dell'optimum climatico, cioè un periodo dove il clima era molto più mite, si trasferì in Grecia ribattezzando le nuove città fondate e le terre appena scoperte con i nomi della loro vecchia patria. Gli storici non danno credito a questa ipotesi, ma supponiamo per amor di ucronia che essa sia vera.

Ora, poniamo che il clima non si irrigidisca per qualche strano motivo, un possibile POD potrebbe essere la mancata esplosione dell'isola di Santorini, che secondo molti avrebbe, con le sue ceneri, raffreddato la Terra per qualche anno ( in questo caso anche la civiltà minoica sopravvivrebbe).

Dunque gli Achei, e con loro tutti gli altri popoli indoeuropei (la cui sede originaria è localizzata nell'estremo nord) rimarrebbero al loro posto, e la storia greca e romana si svilupperebbe intorno al Mar Baltico. Ed ecco quanto.

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1.600 a.C.- 1.100 a.C. ca.: Civiltà micenea nello Jutland/Ellade (Sparta, Micene, Argo, Tebe) sull'isola di Fionia/Peloponneso (Pilo, Tirino) e Sjaelland/Attica (Atene). Costruzioni delle mura di Micene e della tomba di Atreo nello stile delle altre costruzioni megalitiche dell'Europa settentrionale (Stonehenge e tumulo di Kivik).

1.250 a.C. ca: guerra di Troia: una coalizione formata dalle varie città achee attacca e saccheggia la città di Troia, nella Finlandia meridionale/Frigia. l'episodio verrà successivamente ingigantito dalla leggenda e narrato nel poema epico “Iliade” (1.150 a.C. ca.).

1.100 a.C. ca.: fine della civiltà micenea, causata dall'invasione dei Dori, provenienti dalla Svezia.

776 a.C.: prima olimpiade, svoltasi ad Olimpia sull'isola di Fionia/Peloponneso. Con questa data inizia ufficialmente l'età classica.

VIII e VII secolo a.C.: Nascita delle polis e fondazione di colonie nel Mar Baltico/Mar Nero, nella Gran Bretagna meridionale/Magna Grecia e in Normandia/Sicilia.

561-528 a.C.: tirannide dei Pisistratidi ad Atene, che termina con l'uccisione di Ippia e con la creazione della democrazia.

VI a.C.: il re persiano Ciro il Grande, partendo dai suoi domini in Persia/Moscovia crea un enorme impero, conquistando la Mesopotamia, fertile zona tra i fiumi Dnepr e Don, la Palestina (Lituania e Curlandia), la Siria (Oblast' di S. Pietroburgo), la Fenicia (Livonia) e l'Asia Minore (Finlandia). Cambise conquista l'Egitto (Polonia) e Dario si spinge fino alla Battriana (Russia meridionale).

499 a.C.: rivolta delle città greche della Ionia (Finlandia) e scoppio della prima guerra persiana, conclusa con la vittoria di Atene nella battaglia di Maratona (Koge, sull'isola di Fionia).

480 a.C.: seconda guerra persiana: il re Serse, con una forza di 200.000 uomini, attacca la Grecia, dopo aver attraversato l'Oresund su un ponte di barche. A nulla serve l'eroica resistenza dei greci, guidati dai 300 spartani del re Leonida, alle Termopili (sull'isola di Sjaelland), i persiani saccheggiano e incendiano Atene, ma la popolazione riesce a salvarsi, rifugiandosi sull'isola di Salamina (Samso), presso la quale viene combattuta la decisiva battaglia navale che porta alla sconfitta la flotta di Serse. I persiani sono costretti a tornare in Svezia, dove vengono sconfitti a Platea (Malmoe).

431 a.C.: Guerra del Peloponneso: scontro tra Atene e Sparta per il predominio sulla Grecia. Nel 413 a.C. disastrosa spedizione ateniese guidata da Alcibiade contro Siracusa (Calais) alleata di Sparta. Vittoria spartana ad Egospotami nell'Oresund nel 405 a.C. La guerra si conclude con la vittoria spartana e l'ingresso forzato di Atene nella Lega peloponnesiaca.

338 a.C.: battaglia di Cheronea: Filippo di Macedonia (Svezia meridionale) sconfigge ateniesi e tebani e unifica la Grecia (tranne Sparta) sotto la Lega di Corinto.

336 a.C.: Filippo viene assassinato, gli succede il figlio Alessandro.

335 a.C.: Alessandro conquista la Tracia (Svezia centrale).

334 a.C.: Inizio della conquista dell'impero persiano: Alessandro sbarca presso l'odierna Turku, dove viene attaccato dai persiani, che vengono duramente sconfitti nella battaglia del Granico, uno dei numerosi laghi della Finlandia meridionale. Dopo aver piegato la resistenza di Mileto (Helsinki), Alessandro arriva a Gordio (Kotka) dove viene posto di fronte al nodo gordiano. La leggenda infatti narrava che chi fosse riuscito a scioglierlo avrebbe dominato tutta l'Asia. Il macedone risolse la questione a modo suo, tagliando il nodo di netto.

333 a.C: battaglia dei Isso (Neva): Alessandro sconfigge il re persiano Dario. Successivamente assedia la città di Tiro, sull'isola di Vormsi in Estonia, costruendo un ponte di terra che la congiungeva alla terraferma. Dopo sette mesi di assedio la città cade.

332 a.C.: Alessandro conquista l'Egitto, proclamandosi faraone, e fonda Alessandria sulla foce del Nilo (Vistola), presso l'attuale Danzica. l'anno successivo si reca dall'oracolo di Amon nell'entroterra per conoscere il suo futuro.

331 a.C.: Alessandro torna in Asia e punta direttamente alla Persia. Sul fiume Gaugamela (Moscova) sconfigge nuovamente Dario, che verrà ucciso dal satrapo Besso. Alessandro entra a Persepoli nel 330 a.C. e si proclama re di Persia.

330-326 a.C.: Alessandro completa la conquista dell'impero persiano sconfiggendo i satrapi ribelli e spingendosi fino al Caucaso (nella nostra Timeline Hindu Kush), ma il suo esercito si rifiuta di seguirlo in India (Iraq).

323 a.C.: Alessandro muore a Babilonia (Minsk).

Pedro Felipe

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Per farmi avere il vostro parere, scrivetemi cliccando qui.

I Greci nel Baltico

Le Isole Italiane

Alessandro il Grande

L'Impero Romano

Alcuni disegni di Pedro Felipe (clic per ingrandire)

 

Cartina relativa alla Timeline suddetta, opera di Edoardo Secco (clic per ingrandire)

Cartina relativa alla Timeline suddetta, opera di Edoardo Secco (clic per ingrandire)

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Questo è il commento in proposito di Generalissimus:

Se l'iporesi dei Greci nel Mar Baltico può sembrarvi balzana, sappiate che vi è addirittura chi crede che l'Odissea sia ambientata... in America! Colpa di Strabone e della sua ipotesi che Ogigia fosse un'isola al di là delle Colonne d'Ercole inventata da Omero.
Henriette Mertz riteneva che l'isola di Circe fosse Madera, Ogigia una delle Azzorre e tutti gli altri viaggi fatti da Odisseo fossero in realtà una scoperta anticipata dell'America: Scilla e Cariddi sarebbero nella Baia di Fundy, la Scheria nei Caraibi.
Charles-Joseph de Grave pensava che gli Inferi si trovassero alla foce del Reno.
Théophile Cailleux asseriva che Troia fosse nell'Inghilterra meridionale, la Telemachia si svolgesse nella Spagna meridionale e Odisseo avesse vagato in realtà lungo le coste dell'Atlantico settentrionale.
Enrico Mattievich ha supposto che il viaggio di Odisseo nel mondo dei morti si sia svolto in America del Sud.
L'Acheronte dovrebbe essere il Rio delle Amazzoni, e Ulisse lo avrebbe percorso controcorrente fino ad incontrare le anime dei morti alla confluenza tra i fiumi Ucayali e Marañón. 
La teoria più estrema è di Laurin Johnson: le risposte alle domande sulla geografia dell'Odissea dovrebbero essere cercate nel cielo, perché Iliade e Odissea non sarebbero altro che un'enorme mappa stellare.
Non vi ricorda qualcosa?

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Per dirci il vostro parere al riguardo, scriveteci a questo indirizzo.

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