Il Regno delle Amazzoni
Bandiera del Regno Amazzone di Macaronea (da questo sito)
Capitale: Themyscira
Forma di Governo: Monarchia Costituzionale
ereditaria a primogenitura matrilineare.
Sovrano: Regina Ippolita XV
Fondazione: X secolo avanti Cristo, con Melanippe
I.
Superficie: 39.833 Km quadrati. Di cui 27.821
l'Isola di Macaronea.
Abitanti: 7,3 milioni.
Religione: Cristianesimo Amazzone (molto simile
all'Ortodossia, ma vede solo donne nel clero), Cattolicesimo di Rito Amazzone
(le donne non esercitano il ministero, hanno solo i voti minori, ma hanno il
potere temporale nella chiesa locale, e sono riconosciute cardinalesse da Roma),
Paganesimo Amazzone.
Moneta: Euro dal 2003, Dracma Amazzone in
precedenza.
Economia: l'isola, nonostante il territorio
montuoso è estremamente fertile; la flotta mercantile Amazzone e fra le più
numerose del mondo; le industrie funzionano su cicli di produzione puliti e
sfruttano l'energia geotermica del sottosuolo vulcanico. Numerose miniere,
compreso una recentemente scoperta di Uranio, hanno fatto nei secoli la
ricchezza del regno delle donne.
Il suo PIL è fra i più alti d'Europa.
Cultura: L'Isola pullula di teatri e di case di
produzione cinematografiche; la moda Amazzone, che mescola eleganza e praticità
è molto diffusa nel mondo occidentale.
Società: L'introduzione per legge delle quote
Azzurre nel 2010 ha permesso al regno di raggiungere un buon livello di parità,
per quanto molti ruoli dirigenziali rimangano appannaggio femminile.
Politica: Il Regno Amazzone di Macaronea è una
monarchia costituzionale; il potere esecutivo appartiene alla regina, che ne
delega l'esercizio alla propria Prima Consigliera, che è da lei nominata su
proposta del Senato; La Prima Consigliera nomina le Consigliere Reali (ministri)
e può essere sostituita solo con voto di sfiducia costruttiva; il potere
legislativo spetta al Senato, parlamento monocamerale, con 250 membri, eletto
ogni sei anni con sistema binominale; dei due eletti, dal 2012, almeno uno deve
essere un uomo; è possibile votare due candidati di due liste diverse, purché
uno sia un maschio. Le leggi devono essere firmate dalla Regina entro 2 mesi
dall'approvazione, o decadere; se la regina non firma una legge per tre volte,
senza proporre modifiche essa viene promulgata in automatico, dalla Corte
Suprema; se la Regina propone modifiche esse devono essere prese in
considerazione, discusse e votate (il parlamento non può ignorare il parere
della Regina) ma il senato può votare No, a quel punto la Regina deve firmare,
ma può indire un referendum abrogativo sentito il parere della corte Suprema (7
membri, due nominati dalla regina 4 dalla maggioranza parlamentare, 1
dall'opposizione, in carica per 9 anni). La Regina non può sciogliere il Senato
che resta in carica fino all'insediamento del Senato successivo; La Regina
presiede il Senato, ma vota solo in caso di pareggio; usualmente nomina una
sostituta, la Matrona Vicaria; la decisione sugli ordini del giorno e la
presidenza delle commissioni spetta alla Vice-Matrona vicaria, carica che spetta
al capo dell'opposizione. La Regina ha il potere di graziare, amnistiare e
indultare, dopo essersi consultata con il governo. La Regina è il capo delle
Forze Armate Amazzoni, e ha il diritto di porre il veto in materia di politica
estera, superabile solo con voto dei 2/3 del Senato. La Corte Suprema può
deporre la Regina se essa è messa sotto stato d'accusa dai 2/3 del senato ma
solo per i reati di Omicidio, Violenza Sessuale, Cospirazione ai danni della
Popolazione, e Alto Tradimento.
Capo del Governo: Prima Consigliera Athena Maria
Vazenakis (Partito Laburista Amazzone).
Forze Armate: Il servizio Militare di un anno è
obbligatorio per le donne, volontario per gli uomini dal 2013; La riserva dura
35 anni.
Tld: .am
Storia:
Nell'antichità un gruppo di profughi della città di Amaz (Cilicia) nell'odierna
Anatolia, composti in maggioranza da donne vecchi e bambini (gli uomini sono
morti in battaglia contro gli invasori) supera fortunosamente a causa di un
temporaneo blocco delle correnti (che rendono l'isola inavvicinabile via mare a
meno che uno non conosca i punti e i tempi di passaggio) causato dall'eruzione
di Santorini. La nuova terra è fertile e ricca di risorse, e le Amazzoni creano
in essa una cultura matriarcale; Le donne Amaz egemonizzano le normali attività
maschili, guerra, politica e affari, lasciandoli uomini i lavori di casa, la
manovalanza e le attività artistiche; Le Guerriere Amazzoni esordiscono nella
guerra di Troia dove il loro forte esercito e la loro grande flotta, alleata di
Troia mette in seria difficoltà i Greci, tant'é che Troia non sarà distrutta,
anche se perderà l'egemonia;
Rivali di Atene fonderanno varie colonie nel mediterraneo fra cui Gineceia (HLrigento) in Sicilia.
In epoca Romana le amazzoni combatterono ben cinque guerre contro Roma, che
vedranno le Amazzoni perdere alcune delle proprie colonie ma mai la propria
indipendenza infliggendo a Roma innumerevoli sconfitte;
Secondo la Tradizione, Maria di Betania e Maria di Magdala evangelizzarono le
Amazzoni, le quali però svilupparono una loro teologia, è la confessione
Amazzone (il sacerdozio era non solo anche femminile ma esclusivamente
femminile) condannata come Eretica al Concilio di Calcedonia.
Nel VI secolo, però, Santa Anastasia, si trasferì a Themyscira dove organizzò una
chiesa in comunione con Calcedonia in cui il Sacerdozio restava maschile ma
l'autorità amministrativa era nelle mani delle Diaconesse, (poi Cardinalesse)
Il VII e l'VIII secolo vedono l'emersione degli Arabi, la cui cultura è ancora
più patriarcale di quella Romana e Troiana (In HL Bizantina, qui Troia non è mai
stata distrutta e Costantino ne ha fatto la sua capitale), e perciò instaurano
una relazione molto complicata con Themyscira; la flotta Amazzone infliggerà
molte sconfitteli Arabi, tant'é che Pentesilea VI, Regina delle Amazzoni dal
720 al 748, sarà chiamata in difesa dal popolo Siciliano; il destino della
Sicilia rimarrà legato a quello della vicina Macaronea per molte decadi, fino
all'XI secolo, quando, imprevedibilmente la Regina Maria III si innamorò del
condottiero normanno Tancredi, e i due ebbero un solo figlio Roberto; alla morte
di Maria III Roberto le successe in Sicilia (dove comunque si è sviluppata una
cultura dei sessi molto piu avanzata che nel resto d'Europa, e questo è valido
tutt'oggi) e la sorella Ippolita XI a Themyscira
Dalla metà dell' XI allla metà del XII secolo sotto le tre Grandi Regine
Conquistatrici, Ippolita XI, Maria IV e Melanippe VI, conquistano l'Egitto, la
Libia, la Tunisia e la Grecia, creando un vasto impero.
Alla morte di Melanippe VI senza figlie femmine però, suo figlio Filippo si
converte all'Islam, con il nome di Sidiyq al-Khuyul e fonda la dinastia
Sidiyquide, che regnerà sull'Egitto fino alla conquista Ottomana.
All'inizio del XIII secolo, la Regina Maria V si innamora di Alessio Angelo, lo
sposa e lo aiuta a riconquistare Costantinopoli, ma poi è costretta a rientrare
precipitosamente perché i Crociati occidentali, all'ordine di Venezia, con la
quale Themyscira ha una accesa rivalità stanno tentando di bloccare i porti
dell' isola. Nella battaglia di Sant'Anastasia, il 10 Marzo del 1204 la flotta
Veneziana cola a picco; la testa di Enrico Dandolo sarà imbalsamata e decorerà
il porto di Themyscira per molti anni.
Alla morte di Alessio IV il Senato di Troia offre la corona alla Regina Maria V.
unica in grado di difendere l'Impero Bizantino dai suoi nemici.
Le Regine delle Amazzoni saranno Basilisse ton Romaion, rispettando le
prerogative della chiesa Ortodossa per quattro generazioni; nel 1395, alla morte
di Costantina II, tuttavia, piuttosto che incoronare Basilissa Melanippe VIII,
fervente Cristiana Amazzone, che minacciava di imporre la sua Confessione, forte
dell'appoggio di molte donne influenti, offrì la corona a Giovanni V Paleologo
che ha sposato una cugina della Basilissa; i successivi dieci anni di guerra
civile e la perdita di gran parte dell'Arcipelago greco rimasto sotto il
controllo di Themyscira apriranno la porta alla conquista Ottomana;
Nel 1463 Maometto II fece l'errore più grave di tutta la sua carriera; che non è
quello di dichiarare guerra alle Amazzoni, quello ci poteva stare; no, il suo
errore è stuprare l'ambasciatrice Amazzone (gli storici Turchi negano la
violenza, l'ambasciatrice se la inventò per giustificare il rapporto, secondo
loro, quelli Greci e Amazzoni la confermano, i fatti sono confusi) e rimandarla
a Melanippe IX col seguente messaggio (e questo è sicuro) :"Dopo l'antipasto,
non vedo l'ora di provare la cavalla nera (Melanippe, appunto).
Mal gliene incolse; Melanippe si allea con i sovrani Balcanici e lancia contro
il Sultano Ottomano una violenta offensiva che si conclude con un epico duello
fa la Regina Amazzone e il Sultano; Melanippe non lo uccide, ahi lui, gli fa di
peggio, privandolo della possibilità di mettere in pratica le sue minacce per
sempre, e i popoli Cristiani dei Balcani lo ribattezzano Maometto II il
Castrato. La morte colpirà la regina nel viaggio di ritorno seguita dal rivale.
I successori di Maometto II e Melanippe IX verranno a piu miti consigli, con la
Pace di Rodi.
Nei decenni successivi le Amazzoni, pur in buoni rapporti con gli Ottomani e gli
Egiziani decidono di costruirsi un alternativa, e quindi prima conquistano
Melilla, e poi le Canarie.
Diana I la Navigatrice creerà un vasto sistema di avamposti commerciali in
Africa precedendo i portoghesi, e gli Olandesi.
Nel XVI e XVII secolo le Amazzoni dovranno vedersela con due avversariguerriti, l'Impero Ottomano e la Spagna Asburgica; naturale l'alleanza con la
Francia, semi-rovesciata però nel 1683 quando le Amazzoni si alleano con gli
Asburgo (Imperiali) in chiave anti-ottomana.
La riconquista di Costantinopoli, della Tunisia e della Grecia Continentale
segnerà l'apogeo del Regno Amazzone, alleato con gli Asburgo d'Austria senza
soluzione di continuità fino al 1853.
Nella Guerra del Sette Anni comincia una rivalità con l'Inghilterra; la flotta
di sua Maestà Britannica non riuscirà mai a prevalere su quella Amazzone, ma le
due rivali si alleeranno contro Napoleone; la Regina Diana II infliggerà al
Corso l'unica sconfitta della Guerra della Quinta Coalizione, di ritorno da
Austerlitz, gli tese unguato presso Hradec Králové , facendolo addirittura
prigioniero; ma quello che fu perso sul campo fu vinto a letto, giacché
Napoleone, non temendo di fare la fine del Sultano, avendo molta più classe con
le donne, riuscì a concludere con la regina la Pace delle lenzuole, con cui la
Francia si impegna a lasciare in pace il Regno Amazzone e smettere di finanziare
gli Ottomani. Siccome tutti gli altri si sono gia arresi al Corso, Diana II non
può essere accusata di alcunché. Quando la Francia viola il trattato per imporre
il blocco continentale, Themyscira scende di nuovo in campo, ed è fra i
vincitori a Lissa e poi riesce a sbarcare uomini anche in Belgio, vincendo a
Waterloo; a Napoleone va meglio che nella timeline originale,perché finirà i
suoi giorni come Consorte Reale a Themyscira.
Proprio l'influenza Napoleonica spinge Diana II a concedere una costituzione
moderna, nel 1818.
Nel 1853, tuttavia, si schiera a favore della Russia, unica potenza della Santa
Alleanza a farlo, e sconfigge gli inglesi a Sebastopoli; Nonostante il vantaggio
i Russi sono troppo male in arnese e l'unica cosa che ottengono è l'Elezione di
Alessandro II a Principe di Moldavia, mentre Creta torna Amazzone.
Sun Yat-sen trascorre una parte del suo esilio nel regno mediterraneo sposando
una amazzone; al suo ritorno in Cina si instaura una stretta cooperazione tra il
Kuomintang e Themyscira che prosegue anche sotto i suoi successori; durante
l'invasione giapponese del 1937 le Amazzoni aiutano Nanchino inviando armi e
volontarie, e in questo modo anche la cultura giapponese ha il suo forte shock
derivato dal contatto con le Amazzoni.
L'Alleanza con la Russia sarà costante fino al 1937, anno in cui il sessismo di
Stalin nei confronti dell'Ambasciatrice Amazzone raffredderà i rapporti
diplomatici; potenza industriale e coloniale nel XIX secolo, nella I Guerra
mondiale sotto Diana III detta la Donna Meraviglia, l'ultima Regina a guidare
personalmente l'esercito in battaglia, le Amazzoni conquisteranno Cipro e
interverranno per soccorrere gli Armeni. le Amazzoni manterranno una zona
d'occupazione in Turchia fino al 1947, e pare che Atatürk subisse il fascino
della regina nemica, al punto che, sotto suoi precisi dettati, il governo Turco
chiese ufficialmente la restituzione solo dopo la morte di Diana III. Nel primo
dopoguerra la Regina curò personalmente lo sviluppo della flotta aerea Amazzone,
col sostegno del suo consorte reale, l'aviatore Inglese Steve Trevor, conosciuto
durante la guerra.
Nel 1938 Themyscira dichiarò guerra, da sola, al III Reich, per difendere la
Cecoslovacchia; i bombardamenti Amazzoni ebbero l'effetto di mantenere
indipendente la Repubblica Ceca, che fu occupata solo nel 1939;
Nel 1941 a Benito Mussolini venne un idea geniale "Spezzeremo le reni alle
Amazzoni, quelle donnette isteriche, e ne faremo mogli ubbidienti per il virile
maschio italico!" risultato, la flotta italiana subisce gravi perdite e vengono
fatti prigionieri quasi 10.000 soldati italiani, messi a fare i lavori
domestici, alla fine della guerra torneranno tutti alla libertà, molti con un
po' di nostalgia.
Ma nel 1942 dopo aver comunque occupato la Grecia i Tedeschi riescono a
paracadutare una Divisione a Themyscira; La guerra a terra è durissima, ma alla
fine la superiore conoscenza del territorio della Amazzoni si rivela decisiva; Il
Maresciallo Student viene catturato dalla stessa regina Diana III.
A Yalta partecipa anche il governo Amazzone con la Regina Diana in persona;
quando Stalin fa una battuta sessista in Russo pensando di non essere compreso,
Diana gli risponde, umiliandolo profondamente.
Nel secondo dopoguerra le Amazzoni sono protagoniste del processo di unità
Europea e faranno del movimento dei Non Allineati un vero e proprio Terzo Polo,
intervenendo diplomaticamente sia a Cuba che in Vietnam che in Iraq; cresciuta
con un madre guerriera, Ippolita XIV fu una regina diplomatica, e patrocinò la
lotta dei movimenti maschilisti per la parità dei sessi; purtroppo, mori di
cancro al seno nel 1978, lasciando il trono alla cugina omonima, Ippolita XV,
tuttora sul trono; Ippolita XV ha finora riservato i suoi interventi politici e
diplomatici a pochi momenti indispensabili e concordati con il governo; non è
dato sapere, tuttavia se questa parentesi Parlamentare alla Inglese sia
destinata a diventare prassi; la Principessa ereditaria Diana sembra più
propensa ad imitare la prozia omonima e la zia che la madre, se il suo servizio
nelle forze armate e le sue campagne anti-Saudite e anti-Trumpiste ci danno
qualche indicazione.
Nel 2003, durante l'inizio del semestre di presidenza italiano del Consiglio
dell'Unione Europea, scoppia un incidente diplomatico tra Italia e Regno
Amazzone a causa di una battuta sessista tra Silvio Berlusconi ed un'europarlamentare
amazzone. Un incidente diplomatico analogo avverrà nel 2010 dove Berlusconi (è
inutile, non si smentisce nemmeno nelle ucronie!) dichiarerà che Ruby è la
nipote di Ippolita XV.
Oggi si assiste alla nascita di un movimento "Me too" in salsa amazzone che
chiede una maggior protezione dei maschi nel regno delle Amazzoni e una loro
maggior integrazione nell'economia, politica ed esercito, con una reazione
inconsulta della principessa su Twitter, la quale dichiara che si dovrebbe
riportare a casa questi insolenti tirandoli per il... insomma, avete capito.
Veduta settecentesca della città di Themyscira (creata con openart.ai)
.
Questo è il parere in proposito del grande Franz Joseph von Habsburg-Lothringen:
La migliore etimologia mai proposta per il nome "Amazzoni" è la seguente, da me trascritta secondo l’ortografia indoeuropea corrente:
*N̥-mn̥g⁽u̯⁾i̯-ŏ́n-ĕs ‘Senza maschi’ > greco Ἀμᾱ̆ζόνες ‹’Ămā̆zŏ́nĕs›
Si pronuncia *[n̩mŋ̩ˈgʷjɔnɛs]. È perfetta da tutti i punti di vista (fonistorico, lessicale, motivazionale, filologico, dialettologico, geolinguistico). Fra l’altro, implica che i Greci conoscessero le Amazzoni – esattamente dove vengono localizzate – da quando parlavano (tutti) ancora indoeuropeo preistorico... Il suo Autore, Hermann Jacobsohn – illustre finnougrista, slavista e indoeuropeista (padre di un altrettanto famoso egittologo e figlio di un banchiere) – si suicidò sotto un treno nel 1933 a cinquantaquattro anni, dopo aver perso il posto di Professore (Decano) all’Università di Marburgo per le Leggi Razziali.
.
Ed ora, la nuova proposta di William Riker:
Successione ininterotta dei Re di Sparta
Bandiera tradizionale del Regno di Sparta
Sovrani mitologici
Zeus è considerato retroattivamente come il primo re di tutta l'Ellade. L'inizio del suo regno è posto dallo storico greco Pausania esattamente 6000 anni prima dell'entrata in vigore ad Atene delle riforme di Dracone. Siccome tradizionalmente tali riforme sono datate al 622 a.C., il modo il regno di Zeus è fatto partire nel 6622 a.C., data in cui egli avrebbe detronizzato il padre Crono, lo avrebbe costretto a rigurgitare i fratelli e si sarebbe spartito con loro il mondo. Qesta era la data d'inizio della cosiddetta Cronologia Spartana (C.S.), usata solo nell'età della Diarchia e dalla Quinta dinastia Atreide. L'asterisco (*) indica date senza alcun valore storico
Prima della fondazione di Sparta
(furono in seguito inseriti retroattivamente
nella lista ufficiale dei Re di Sparta)
1) Zeus (6622-2349 a.C. *) (1-4272 C.S. *), figlio di Crono e di Rea, Re
degli dèi e degli uomini
2) Elleno (2349-2224 a.C. *) (4272-4397 C.S. *), figlio di Deucalione e Pirra, nato dopo il diluvio
universale, fu il progenitore di tutti gli Elleni
3) Doro (2224-2117 a.C. *) (4397-4504 C.S. *), figlio di Elleno e della ninfa Orseide, fu il progenitore di tutti i Dori,
e quindi di tutti gli Spartani
4) Lelego (2117-2025 a.C. *) (4504-4596 C.S. *), figlio di Doro, fu il progenitore dei Lelegi e quindi degli abitanti
della Laconia
5) Milete (2025-1941 a.C. *) (4596-4680 C.S. *), figlio di Lelego e della naiade Cleocaria, regnò sulla Laconia
ed inventò
il mulino ad acqua
6) Eurota (1941-1892 a.C. *) (4680-4729 C.S. *), figlio di Milete,
regnò sulla Laconia e diede il nome al fiume di quella
regione, del quale fece costruire gli argini
Prima dinastia Atreide
7) Lacedemone I (1892-1787 a.C. *) (4729-4834 C.S.
*), figlio di Zeus
e della Pleiade Taigete, sposò Sparta, figlia di Eurota, e in suo onore fondò la
città di Sparta (detta anche Lacedemone), di cui fu il primo sovrano
8) Amicla (1787-1703 a.C. *) (4834-4918 C.S. *), figlio di Lacedemone
e di Sparta, fondò la città di Amicle, nella Laconia centrale
9) Argalo (1703-1648 a.C. *) (4918-4973 C.S. *), primogenito di Amicla
e di Diomeda, non ebbe figli
10) Cinorta (1648-1559 a.C. *) (4973-5062 C.S. *), secondogenito di
Amicla e di Diomeda, figlia di Lapite
11) Periere (1559-1507 a.C. *) (5062-5114 C.S. *), figlio di Cinorta
(ma secondo alcuni suo fratello)
12) Ebalo (1507-1415 a.C. *) (5114-5206 C.S. *), figlio di Periere e
di Gorgofone, regina di Messenia a sua volta figlia di Perseo e di Andromeda, Da
lui gli Spartani sono chiamati anche Ebalidi
13) Tindaro (1° regno, 1415-1360 a.C. *) (5206-5261
C.S. *),
primogenito di Ebalo e della ninfa Batea, sposò la bellissima Leda. Quest'ultima
si unì a Zeus nelle sembianze di un cigno e partorì quattro gemelli, di cui
Polluce ed Elena erano figli di Zeus, mentre Castore e Clitemnestra erano figli
di Tindaro
14) Icario (1413-1360 a.C. *) (5208-5261 C.S. *), secondogenito di
Ebalo e della ninfa Batea, regnò in diarchia con il fratello Tindaro. Da
Policaste ebbe la figlia Penelope, moglie dell'eroe omerico Odisseo
15) Ippocoonte (1360-1344 a.C. *) (5261-5277 C.S.
*), terzogenito di
Ebalo e della ninfa Batea. Depose i fratelli e succedette loro, ma fu ucciso da
Eracle, che rimise Tindato sul trono
13) Tindaro (2° regno, 1344-1336 a.C. *) (5277-5285
C.S. *), alla sua
morte gli Spartani offrirono il trono ad Atreo, Re di Micene
16) Atreo (1336-1234 a.C. *) (5285-5387 C.S. *), figlio di Pelope e di
Ippodamia, da Euristeo ereditò il Regno di Micene. Da Erope, nipote del Re di
Creta Minosse, ebbe i figli Agamennone e Menelao, i cosiddetti Atridi, tra i
quali spartì il suo regno: ad Agamennone toccò Micene, e a Menelao andò Sparta
17) Menelao I (1234-1173 a.C. *) (5387-5448 C.S. *), secondogenito di
Atreo e di Erope, sposò la bellissima Elena, figlia di Zeus e di Leda. Quando
Elena fuggì a Troia con Paride, Agamennone, fratello maggiore di Menelao,
organizzò una spedizione per farsela restituire, e così scoppiò la decennale
Guerra di Troia cantata da Omero. Troia fu distrutta, ma Menelao ed Elena
restarono bloccati per sette anni in Egitto, prima di far ritorno a Sparta.
Secondo la leggenda Menelao non morì a Sparta, ma fu portato dal suocero Zeus
nei Campi Elisi, ai confini del mondo
18) Oreste I (1173-1145 a.C. *) (5448-5476 C.S. *), figlio di
Agamennone e di Cliremnestra, uccise la madre e il suo amante Egisto per
vendicare il padre. Sposò Ermione, figlia di Menelao e di Elena, e di
conseguenza ereditò il trono spartano. Divenne proverbiale la sua amicizia con
il cugino Pilade, figlio di Strofio, che sposò sua sorella Elettra
19) Tisameno (1145-1135 a.C. *) (5476-5486 C.S. *), figlio di Oreste e
di Ermione, ultimo tra i discendenti di Lacedemone, fu sconfitto ed ucciso dagli
Eraclidi (discendenti di Eracle)
20) Aristodemo (1135-1102 a.C. *) (5486-5519 C.S.
*), figlio di
Aristomaco, nipote di Eracle, si impossessò del trono di Sparta dopo la morte in
battaglia di Tisameno. Da Argia ebbe i gemelli Euristene e Procle, i quali
diedero vita alle due dinastie destinate a regnare su Sparta per nove secoli.
Secondo la leggenda fu ucciso da Apollo con un fulmine
Era della
Diarchia Eraclide
(1102 *-210
a.C.) (5519 *-6411 C.S.)
Dinastia Agiade |
Dinastia Euripontide |
Era Ellenistico-Romana
(210 a.C.-324
d.C.) (6411-6945 C.S.)
Dinastia Attalide
52) Attalo I Sotere (210-197 a.C.), figlio di
Attalo e di Antiochide, già Re di Pergamo, sconfisse Licurgo e si
proclamò anche Re di Sparta
53) Eumene Sotere (197-160 a.C.), primogenito di
Attalo I e di Apollonide di Cizico, concluse alleanza
con Giuda Maccabeo, come riportato in 1Mac 12
54) Attalo II Filadelfo (160-138 a.C.),
secondogenito di Attalo I e di Apollonide di Cizico. Nel 146 a.C. il
console romano Lucio Mummio rase al suolo Atene, che non si riprese mai più (le
scuole filosofiche ateniesi si rifugiarono ad Alessandria d'Egitto), la Lega
Achea fu sciolta e il Peloponneso trasformato nel Regno cliente romano di Sparta,
in unione personale con Pergamo
55) Attalo III Filometore Evergete (138-133 a.C.),
figlio di Eumene e di Stratonice di Pergamo, morì senza figli e lasciò Pergamo
in eredità ai Romani
Dinastia Ariaratide
56) Ariarate I Epifane Filopatore (130-116 a.C.), già Re di Cappadocia con il nome di
Ariarate V, ottenne dai Romani il Regno di Sparta dopo la
spartizione della Cappadocia tra i Romani e il Regno del Ponto
57) Ariarate II Filometore (116-101 a.C.), figlio
di Ariarate I e di Nisa di Cappadocia
58) Ariarate III (101-96 a.C.), primogenito di
Ariarate II e di Laodice del Ponto (citata da Boccaccio nel "De Claris
Mulieribus")
59) Ariarate IV (96-95 a.C.), secondogenito di
Ariarate II e di Laodice del Ponto, fu deposto dai Romani
60) Ariobarzane I (95-63 a.C.), fu messo sul trono
dai Romani dopo la deposizione di Ariarate IV
61) Ariobarzane II Filopatore (63-51 a.C.), figlio
di Ariobarzane I e di Atenaide
62) Ariobarzane III Eusebio (51-42 a.C.),
primogenito di Ariobarzane II, aiutò Giulio Cesare nella sua guerra civile
contro Pompeo, ma fu fatto uccidere dal cesaricida Cassio Longino
63) Ariarate V Eusebio Filadelfo (42-36 a.C.),
secondogenito di Ariobarzane II, fu deposto e giustiziato per ordine di Marco
Antonio
64) Archelao II (36 a.C.-17 d.C.), chiamato Sisines
alla nascita, fu posto da Marco Antonio sul trono di Sparta al posto di Ariarate
V. Fu amico di Cesare Augusto, dopo essersi schierato con lui nella battaglia di
Azio, ma dopo un lungo regno venne deposto dall'imperatore Tiberio per non aver
saputo reprimere i tumulti antiromani nel Peloponneso
Seconda dinastia Atreide
65) Aspurgo (17–38), di origini sarmate, già Re del Bosforo Cimmerio, fu compensato dall'Imperatore
Romano Tiberio con il Regno Cliente di Sparta quando il Bosforo Cimmerio fu
ridotto a provincia romana. Per legittimarsi come sovrano, sostenne di discendere dal mitico Menelao I
66) Gepepiride (38), nobildonna trace vedova di
Aspurgo, regnò per breve tempo dopo di lui
67) Polemone (38–41), figlio dei Re cliente del
Ponto, ereditò il trono paterno e Caligola lo fece anche Re di Sparta
68) Mitridate (41–45), primogenito di Aspurgo e di
Gepepiride, riottenne dall'imperatore Claudio il Regno cliente di Sparta.
Complottò per allargare il suo regno, ma fu tradito dal fratello Coti che rivelò
tutto a Claudio. Questi esiliò Mitridate e compensò Coti con il Regno di Sparta
69) Coti I (45–62), secondogenito di Aspurgo e di
Gepepiride, Paolo promunciò davanti a lui e
agli Spartiati un famoso discorso contenuto in Atti 17,16-34. Inoltre sotto il
suo regno fu martirizzato a Sparta Sant'Andrea Apostolo, oggi patrono della
città
70) Rescuporide I (62–90), figlio di Coti I e di
Eunice
71) Sauromate I (90–123), figlio di Rescuporide I,
partecipò alle campagne di Traiano contro i Parti
72) Coti II (123–132), figlio di Sauromate I,
accolse a Sparta l'imperatore Adriano
73) Remetalce (132–153), primogenito di Coti II
74) Eupatore (153–174), secondogenito di Coti II
75) Sauromate II (174–210), figlio di Remetalce
76) Rescuporide II (210–227), figlio di Sairomate
II
77) Rescuporide III (210–227), cugino di
Rescuporide II, regnò in diarchia con lui
78) Coti III (227–235), primogenito di Rescuporide
III
79) Sauromate III (229–232), secondogenito di
Rescuporide III, regnò in diarchia con Coti III
80) Rescuporide IV (233–235), terzogenito di
Rescuporide III, regnò in diarchia con
Coti III dopo la morte di Sauromate III
81) Inintimeo (235–240), figlio di Coti III
82) Rescuporide V (240–276), primogenito di
Sauromate III
83) Farsanze (253–254), figlio di Inintimeo, regnò in diarchia con
Rescuporide V
84) Singe (258–276), secondogenito di Sauromate
III, regnò in diarchia con
Rescuporide V dopo Farsanze
85) Sauromate IV (276), primogenito di Rescuporide
V, morì assassinato
86) Teirane (276–278), terzogenito di Sauromate III
87) Teotorse (278–309), generale di origini alane,
fu adottato come figlio da Teirane e poi confermato da Diocleziano
88) Rescuporide VI (309–324), figlio di Teotorse, è
ricordato come il padre come persecutore dei cristiani
Era Imperiale
(324-1533
d.C.) (6945-8154 C.S.)
Dinastia Costantiniana
89) Costantino I il Grande (324–337), figlio dell'Augusto
Costanzo Cloro e di Sant'Elena, depose Rescuporide VI, assunse per sé il titolo di Re di
Sparta e nel 330 trasferì la capitale dell'Impero Romano proprio a Sparta, che in breve
divenne una grande metropoli
90) Costantino II (337-340), figlio di Costantino I e
di Fausta
91) Costante I (340-350), figlio di Costantino I e di
Fausta
92) Costanzo (350-361), figlio di Costantino I e di
Fausta
93) Giuliano (361-363), cugino di Costanzo
94) Gioviano (363-364), proclamato imperatore
dall'esercito
Dinastia Teodosiana
95) Valente (364-378), proclamato imperatore
dall'esercito, cadde combattendo contro i Goti nella battaglia di Adrianopoli
96) Graziano (378-383), nipote di Valente, fu
assassinato a soli 24 anni
97) Teodosio I (383-395), genero del fratello di
Valente, impose il cattolicesimo come religione di stato e chiuse gli antichi
santuari pagani del Peloponneso
98) Arcadio (395-408), secondogenito di Teodosio I e di
Elia Flaccilla, è considerato il primo
Imperatore Spartano, dopo la separazione definitiva dell'Occidente dall'Oriente,
anche se lui e tutti i suoi successori continuarono a portare il titolo di
"Imperatore dei Romani"
99) Teodosio II (408-450), figlio di Arcadio e di Elia
Eudossia
100) Marciano (450-457), cognato di Teodosio II
Dinastia Trace
101) Leone I il Trace (457-474), proclamato imperatore
dall'esercito
102)
Leone II (474), figlio di Arianna, figlia di Leone
I, e di Zenone
103)
Zenone (1° regno, 474-475), genero di Leone II
104)
Basilisco (475-476), cognato di Leone I
103)
Zenone (2° regno, 476-491), rimesso sul trono
105)
Anastasio I Dicoro (491-518), secondo marito di
Ariadne, moglie di Zenone
Terza dinastia Atreide
106)
Giustino I (518-527), eletto dal Senato dopo una
serie di intrighi, essendo di umili origini affermò di discendere da Re Menelao
I per legittimarsi
107)
Giustiniano I (527-565), nipote di Giustino I,
tentò la riconquista dell'Impero d'Occidente
108)
Giustino II (565-578), nipote di Giustiniano I
109)
Tiberio II (578-582), figlio adottivo di Giustino
II
110)
Maurizio (582-602), cognato di Tiberio II
111)
Foca (602-610), usurpatore, assassinò Maurizio e
gli succedette
Dinastia Eracliana
112)
Eraclio I (610-641), eletto dal Senato dopo che
aveva liquidato Foca, salvò l'Impero dai Sasanidi ma nulla potè contro gli Arabi
113)
Costantino III (641), figlio di Eraclio I e di
Fabia Eudocia
114) Eraclio II (641), figlio di Eraclio I e di
Martina
115)
Costante II il Barbuto (641-668), figlio di
Costantino III e di Gregoria
116)
Costantino IV (668-685), figlio di Costante II e di
Fausta
117)
Giustiniano II Rinotmeto (685-695), figlio di
Costantino IV e di Anastasia
118)
Leonzio (695-698), proclamato imperatore
dall'esercito
119)
Tiberio III (698-705), proclamato imperatore
dall'esercito
120)
Filippico Bardane (711-713), proclamato imperatore
dall'esercito
121)
Anastasio II (713-715), proclamato imperatore
dall'esercito
122)
Teodosio III (715-717), eletto dal Senato
Dinastia Isaurica
123)
Leone III (717-741), proclamato
imperatore dall'esercito
124) Costantino V (1° regno, 741), figlio di Leone
III e di Maria
125)
Artavasde (741-743), proclamato imperatore
dall'esercito
124)
Costantino V (2°
regno, 743-775), rimesso sul trono
126)
Leone IV il Cazaro (775-780), figlio di Costantino V e della principessa
cazara Tzitzak
127)
Costantino VI (780-787), figlio di Leone IV e di
Irene d'Atene
128)
Irene d'Atene (787-802), sposa di Leone IV, usurpò
il trono del figlio
Quarta dinastia Atreide
129) Niceforo I il Logoteta (802-811), affermava di discendere da Giustiniano I.
Spodestò Irene d'Atene ma fu ucciso in battaglia dal Khan Krum dei Bulgari
130) Stauracio (luglio-ottobre 811), figlio di Niceforo
I, morì in conseguenza delle ferite riportate in battaglia contro i Bulgari
131) Michele I Rangabé (811-813), cognato di Stauracio,
fu spodestato da Leone V
132) Leone V l'Armeno (813-820). generale di Michele I,
fu ucciso in una congiura di palazzo
Dinastia Frigia
133) Michele II (820-829). generale di Leone V, perse la
Sicilia a favore degli Arabi
134) Teofilo (829-842), figlio di Michele II
135) Michele III l'Ubriaco (842-867), fu ucciso in una
congiura di palazzo
Dinastia Macedone
136) Basilio I (867-886), generale di Michele III, morì
in un incidente di caccia
137) Leone VI il Saggio (886-912), primogenito di
Basilio I e di Eudocia Ingerina
138) Alessandro I (912-913), terzogenito di Basilio I e
di Eudocia Ingerina
139) Costantino VII Porfirogenito (913-959), figlio di
Leone VI e di Zoe Carbonopsina
140) Lacedemone II Lecapeno (944-948), ammiraglio di
Costantino VII e suo coreggente
141) Lacedemone III (959-963), figlio di Costantino VII
e di Elena Lecapena, fu ucciso in una congiura di palazzo orchestrata dalla
moglie
142) Niceforo II Foca (963-969), generale di Lacedemone
III, fu ucciso in una congiura di palazzo
143) Giovanni I Tzimiskes (969-976), generale di
Niceforo II Foca, fu ucciso nell'ennesima congiura di palazzo
144) Basilio II Bulgaroctono (976-1025), primogenito di
Lacedemone III e di Teofano, portò l'Impero Spartano al culmine della sua
potenza, mentre l'Occidente era n pieno caos feudale
145) Costantino VIII (1025-1028), secondogenito di
Lacedemone III e di Teofano
146) Lacedemone IV Argiro (1028-1034), genero di
Costantino VIII, fu ucciso in una congiura di palazzo orchestrata dalla moglie
Zoe
147) Michele IV Paflagonio (1034-1041), secondo marito
di Zoe, figlia di Costantino VIII
148) Michele V il Calafato (1041-1042), figlio adottivo
di Zoe e nipote di Michele IV, fu deposto dalla stessa Zoe e fatto accecare
149) Zoe (1042-1050), dopo mille intrighi proclamò se
stessa Regina di Sparta e Imperatrice
150) Costantino IX Monomaco (1042-1055), terzo marito di
Zoe, fu suo coreggente e regnò da solo dopo la sua morte
151) Teodora (1055-1056), figlia di Costantino VIII
152) Michele VI Bringas (1056-1057), figlio adottivo di
Teodora, fu spodestato e morì in un monastero
Dinastia Ducas
153) Isacco Comneno (1057-1059), generale di Michele VI,
fu eletto Imperatore dietro pressioni del Patriarca di Sparta Michele Cerulario,
autore dello Scisma con la Chiesa di Roma
154) Costantino X (1059-1067), flosofo e lontano parente
di Isacco Comneno
155) Eudocia (1067-1071), moglie di Costantino X
156) Lacedemone V Diogene (1071-1072), secondo marito di
Eudocia, fu sconfitto e preso prigioniero dai Turchi nella Battaglia di
Manzicerta, a causa della quale gli Spartani persero quasi tutta l'Anatolia, e
fu dichiarato decaduto dal trono
Dinastia Paleologa
157) Niceforo III (1072-1081), generale di Lacedemone V, conquistò il trono dopo la
sconfitta spartana a Manzicerta
158) Giorgio I (1081-1110), figlio di Niceforo III, ricompose lo Scisma con la Chiesa
di Roma rinnegando l'operato di Michele Cerulario. Anche Bulgari e Serbi
tornarono così in comunione con Roma. In tal modo Giorgio I ottenne l'aiuto di
Papa Urbano II che bandì la Prima Crociata. Unitosi ai Crociati di Goffredo di
Buglione, riconquistò parte dell'Anatolia e della Siria
159) Andronico I (1110-1118), figlio di Giorgio I
160) Alessio I (1118-1141), fratello di Andronico I
161) Giorgio II (1141-1168), figlio di Alessio I
162) Alessio II (1168-1203), figlio di Giorgio II, morì durante l'assedio di Sparta
da parte dei Crociati, istigati dai Veneziani
163) Andronico II (1203-1250), lontano parente di Alessio II, salì al trono a 15 anni
e respinse i Crociati con l'aiuto del generale Costantino Lascaris e dei Bulgari. I Crociati
si consolarono conquistando lo strategico porto di Bisanzio e fondandovi
l'effimero Impero Latino d'Oriente
164) Michele VII (1250-1282), figlio di Andronico II e di Teodora, figlia di Alessio
II, nel 1261 riconquistò Bisanzio ponendo fine all'Impero Latino d'Oriente
165) Andronico III (1282-1328), figlio di Michele VII
166) Michele VIII (1294-1320), figlio di Andronico III, fu associato al trono dal
padre ma morì di ictus prima di lui
167) Andronico IV (1320-1341), figlio di Michele VIII, detronizzò il nonno
ma, sconfitto dalla crescente potenza ottomana, perse di nuovo quasi tutta
l'Anatolia
168) Giovanni II (1° regno, 1341-1376), figlio di Andronico IV
169) Giovanni III Cantacuzeno (1347-1354), parente alla lontana di Giovanni II, fu da
questi associato al trono
170) Andronico V (1376-1379), primogenito di Giovanni II, usurpò il trono del padre
ma fu detronizzato dai Veneziani
168) Giovanni II (2° regno, 1379-1390), fu rimesso sul trono dai Veneziani
171) Giovanni IV (aprile-settembre 1390), figlio di Andronico V, usurpò il trono del
nonno con l'aiuto dei Turchi Ottomani
168) Giovanni II (3° regno, 1390-1391), riconquistò il trono per la seconda volta con
l'aiuto del figlio Lacedemone e dei Veneziani
172) Lacedemone VI (1391-1425), secondogenito di Giovanni II
173) Giovanni V (1425-1448), primogenito di Lacedemone VI,
sotto il suo regno la Chiesa Russa si separò dalla comunione con quelle di Roma
e Sparta (Scisma d'Oriente)
174) Costantino XI (1448-1453), quartogenito di Lacedemone VI, morì tentando
inutilmente di difendere Bisanzio dall'assedio dei Turchi Ottomani di Maometto
II, che conquistò la città e vi trasferì la capitale
175) Tommaso (1453-1464), sestogenito di Lacedemone VI, fu detronizzato dai Veneziani
dopo aver subito dai Turchi nuove sconfitte che ridussero l'Impero Spartano al
solo Peloponneso
176) Lacedemone VII (1464-1483), figlio del Marchese del Monferrato Gian Giacomo
Paleologo, discendente di un ramo collaterale dalla famiglia, fu messo sul trono
dai Veneziani. Al battesimo si chiamava Guglielmo, ma cambiò il nome in
Lacedemone
177) Costantino XII (1483-1494), fratello di Lacedemone VII, prima di salire al trono
si chiamava Bonifacio. All'età di settant'anni inflisse una pesante sconfitta
agli Ottomani con l'aiuto dei Veneziani e di Re Carlo VIII di Francia, impedendo
la conquista turca di Sparta, ma morì nello scontro
178) Lacedemone VIII (1494-1518), figlio di Lacedemone VII e di Maria Branković
179) Giovanni VI (1518-1530), figlio di Lacedemone VIII e di Anna d'Alençon, essendo
minorenne la madre resse per lui l'Impero sino alla sua morte improvvisa,
avvenuta nel 1530 per cause mai chiarite. Nel 1522 suo zio Costantino (poi
Imperatore) sconfisse il Sultano Ottomano Solimano II il Magnifico che voleva
conquistare Sparta per trasportarvi la capitale
180) Costantino XIII (1530-1533), figlio di Costantino XII e zio di Giovanni VI,
non ebbe figli e fu
l'ultimo dei Paleologi
Era moderna
(1533-2090
d.C.) (8154-8711 C.S.)
Dinastia Gonzaga
181) Giovanni VII (1533-1540), già Duca di Mantova con il nome di Federico II,
ereditò la corona di Imperatore di Sparta avendo sposato Teodora, figlia di
Lacedemone VIII, e cambiò il nome in Giovanni. Respinse con l'aiuto dei
Veneziani un secondo tentativo di Solimano II di conquistare Sparta, e il
Peloponneso restò indipendente nell'orbita veneziana
182) Costantino XV (1540-1550), figlio di Giovanni VII e di Teodora Paleologa, Duca
di Mantova con il nome di Francesco III
183) Lacedemone IX (1550-1587), fratello di Costantino XV, Duca di Mantova con il
nome di Guglielmo I
184) Giorgio III (1587-1612), figlio di Lacedemone IX e de Eleonora d'Austria, a sua
volta figlia dell'Imperatore Ferdinando I dìAsburgo e di Anna Jaagellone
185) Giovanni VIII (febbraio-dicembre 1612), primogenito di Giorgio III e di Eleonora
de' Medici, morì di vaiolo a soli 26 anni
186) Michele IX (1612-1626), secondogenito di Giorgio III, morì anche lui a soli 39
anni
187) Giorgio IV (1626-1627), quartogenito di Giorgio III, ultimo dei Gonzaga di
Mantova, era Cardinale di Santa Romana Chiesa ma ottenne da Papa Paolo V il
ritorno allo stato laicale per sposarsi e cercare di continuare la dinastia, ma
il suo matrimonio con Isabella Gonzaga fu infertile ed egli morì a soli 33 anni
Dinastia Gonzaga-Nevers
188) Teodoro I (1627-1637), figlio di Ludovico Gonzaga-Nevers e di Enrichetta di
Cléves, già Duca di Nevers, appartenente a un ramo cadetto dei Gonzaga, ascese
al trono imperiale dopo la vittoria dei Gonzaga-Nevers nella Guerra di
Successione al Ducato di Mantova, citato anche nei "Promessi Sposi". Al
battesimo si chiamava Carlo, ma cambiò il nome in Teodoro
189) Teodoro II (1637-1665), figlio di Teodoro I e di Caterina di Lorena
190) Teodoro III (1665-1708), figlio di Teodoro II e di Isabella Clara d'Austria, fu
accusato di fellonia dall'Imperatore Giuseppe I d'Asburgo per essersi schierato
con i francesi nella Guerra di Successione Spagnola, fu privato del Monferrato,
ceduto ai Savoia, e di Mantova, incamerata dagli Asburgo d'Austria, e per questo
morì di dolore
191) Giovanni IX (1708-1715), figlio illegittimo di Teodoro III e di
una nobildonna spartana, fu proclamato Imperatore dagli Spartani alla morte del
padre. In seguito alla vittoria nella guerra russo-turca del 1710-1711, gli
Ottomani usarono come scusa alcune scaramucce tra Turchi e Spartani per
dichiarare guerra a Sparta; un esercito ottomano forte di ben 70.000 uomini
sotto il comando del Gran Visir Silahdar Damat Ali Pasha conquistò infine Sparta
nel giugno 1715. Ebbe così inizio un secolo di dominazione turca sul Peloponneso
Dominazione Turca
192) Ahmed (1715-1730), Sultano con il nome di
Ahmed III, figlio del Sultano Mehmed IV e Gülnuş
Sultan, aggiunse ai suoi titoli quelli di "Sparta Kralı ve Roma İmparatoru" (Re
di Sparta e Imperatore dei Romani). Fu deposto dai Giannizzeri
193) Mahmud I (1730-1754), figlio del Sultano Mustafà II e Saliha
Sultan
194) Osman (1754-1757), Sultano con il nome di
Osman III, figlio del Sultano Mustafà II e
Şehsuvar Sultan
195) Mustafà I (1757-1774), Sultano con il nome di
Mustafa III, figlio di Ahmed e
Mihrişah Kadın
196) Abdülhamid (1774-1789), figlio di Ahmed e
Rabia Şermi Kadın
197) Selim (1789-1807), Sultano con il nome di
Selim III, figlio di Mustafà I e
Mihrişah Sultan, fu assassinato dai Giannizzeri
198) Mustafà II (1807-1808), Sultano con il nome di
Mustafà IV, figlio di Abdülhamid e
Sineperver Sultan, fu deposto e giustiziato
199) Mahmud II (1808-1829), figlio di Abdülhamid e
Nakşidil Sultan. Nel 1821 scoppiò la Guerra di Indipendenza Spartana, che si
concluse con il Trattato di Adrianopoli del 21 luglio 1832: gli Ottomani furono
costretti a riconoscere l'indipendenza spartana, e fu ricostituito il Regno di
Sparta, comprendente il Peloponneso, alcune isole ed una parte della Grecia meridionale
Sovrani non dinastici
200) Giovanni X Capodistria (1829-1831),
uno degli artefici della restaurazione del Regno di Sparta, fu proclamato Re
dalla nobiltà ma ben presto si rese impopolare con misure autocratiche e morì
assassinato
201) Agostino Capodistria (1831-1832), fratello di
Giovanni X, gli succedette sul trono ma si rivelò inetto al governo e fu deposto
202) Ottone di Wittelsbach (1832-1862), figlio del
Re di Baviera Ludovico I e di Teresa di Sassonia-Hildburghausen, si rese
impopolare aumentando le tasse e imponendo un governo assolutista. Fu percepito
come una pedina delle potenze straniere e infine costretto ad abdicare
Dinastia
Schleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg
203) Giorgio V (1863-1913), figlio del Re di Danimarca
Cristiano IX e di Luisa d'Assia-Kassel, fu scelto dalla Regina Vittoria
d'Inghilterra ed eletto nuovo Re di Sparta. Al battesimo si chiamava Cristiano
Guglielmo, ma cambiò il suo nome in Giorgio. Concesse una Costituzione liberale
moderna e si fece amare dai suoi nuovi sudditi. Con il congresso di Berlino del
1878, il Regno di Sparta annettè la Tessaglia, e con il Trattato di Bucarest del
1913, dopo le due guerre balcaniche, acquisì anche Creta, Epiro e Macedonia
merdionale. Fu assassinato da un anarchico spartano, Alessandro Schinas
204) Costantino XVI (1° regno, 1913-1917), figlio di
Giorgio V e di Olga Konstantinovna di Russia. Scoppiata la Prima Guerra
Mondiale, il Primo Miniastro Eleuterio Venizelos avrebbe voluto schierarsi con
l'Intesa contro gli Ottomani, il Re invece lo scavalcò e preparò l'ingresso in
guerra a fianco degli Imperi Centrali. Per questo fu deposto da Francesi e
Inglesi e sostituito con il giovane figlio Alessandro
205) Alessandro II (1917-1920), secondogenito di Costantino XVI
e di Sofia di Prussia, dichiarò guerra agli Imperi Centrali e, con l'aiuto di
Inglesi, Francesi e Italiani, conquistò Bisanzio. Il Trattato di Sevrés
riconobbe agli Spartani Bisanzio, la Bitinia e Smirne, mentre gli Ottomani erano
costretti a trasferire la capitale ad Ankara. Purtroppo morì a soli 27 anni a causa
del morso di una scimmia
206) Costantino XVI (2° regno, 1920-1922), ritornò sul trono dopo la morte del
figlio, ma dovette subire l'attacco delle forze turche guidate da Mustafà Kemal
che riconquistarono Bitinia e Smirne. Agli Spartani restarono solo la Tracia e
Bisanzio. Deluso, abdicò dopo soli due anni di regno
207) Giorgio VI (1° regno, 1922-1941), primogenito di Costantino XVI,
riuscì a farsi amare dai suoi sudditi e ordinò l'arresto del generale Giovanni
Metaxas, che con l'appoggio di Mussolini aveva cercato di instaurare a Sparta
una dittatura di estrema destra. Subì nel 1941 l'attacco di Mussolini, ma le
truppe spartane ributarono a mare gli invasori italiani. Hitler corse in
soccorso del suo alleato, invase il Regno di Sparta e detronizzò Giorgio VI, che
dovette andare in esilio ad Alessandria d'Egitto
Occupazione nazista
208) Vittorio Emanuele di Savoia (1941-1943), Re d'Italia con il nome di Vittorio
Emanuele III, fu nominato Imperatore di Sparta da Hitler e Mussolini, ma
odiatissmo dagli Spartani per via delle rappresaglie nazifasciste contro i
partigiani spartani
Dinastia
Schleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg
207) Giorgio VI (2° regno, 1945-1947), tornò sul trono dopo la sconfitta dei Nazisti
ed ottenne la cessione di Rodi e del Dodecaneso dall'Italia. Dovette affrontare
anche la guerra civile tra monarchici e comunisti, vinta dai primi
209) Paolo I (1947-1964), quartogenito di Costantino XVI
e di Sofia di Prussia. Nel 1952 il Regno di Sparta aderì alla NATO e nel 1957 fu
tra i fondatori della CEE. Tentò di annettere l'isola di Cipro, ma il piano
fallì e Cipro divenne una Repubblica Federale indipendente
210) Giorgio VII (1947-2023), figlio di Paolo I e di Federica di Hannover, nel 1964
rischiò di essere detronizzato da un golpe militare, da cui si salvò grazie ad
una sollevazione popolare. Nel 1992 Sparta aderì all'Unione Europea e nel 2001
adottò l'euro al posto dell'antica dracma
211) Paolo II (2023-2051), figlio di Giorgio VII e di Anna
Maria di Danimarca, salì al trono a 55 anni il 10 gennaio 2023 alla morte del
padre in un momento di grandi tensioni internazionali
212) Costantino XVII (2051-2090), nato il 29 ottobre 1998, figlio di Paolo II
e della famosa attrice di Hollywood Jennifer Aniston, di origini spartane (il
cognome del padre era Anastassakis). Non ebbe figli e adottò come erede Paolo
Atreides, che iniziò una nuova dinastia. Sotto di lui iniziò la colonizzazione
dello spazio
Era spaziale
(2090 d.C.-in
corso) (8711 C.S.-in corso)
Quinta dinastia Atreide
(dalla "Enciclopedia di Dune".
A destra: stemma della dinastia)
213) Paolo III (2090-2128) (8711-8749 C.S.), dopo che Sparta fu
spazzata via da un conflitto devastante, migrò con la popolazione superstite sul
pianeta Caladan (il terzo pianeta in orbita attorno alla stella Delta Pavonis) e vi fondò Nuova Sparta,
di cui fu primo Re. Rivendicava di discendere da Menelao I
214) Giorgio VIII
Callisto (2128-2178) (8749-8799 C.S.), figlio di Paolo III
215) Basilio III (2178-2197) (8799-8818 C.S.),
primogenito di Gorgio VIII Callisto
216) Paolo IV (2197-2199) (8818-8820 C.S.),
secondogenito di Gorgio VIII Callisto
217) Costantino XVIII Delo (2199-2204) (8820-8825 C.S.),
quintogenito di Gorgio VIII Callisto
218) Teseo (2204-2241) (8825-8862 C.S.), figlio di
Paolo IV
219) Demetrio I (2241-2283) (8862-8904 C.S.),
figlio di Teseo
220) Eraclio III (2283-2304) (8904-8925 C.S.),
figlio di Demetrio I
221) Basilio IV (2304-2340) (8925-8961 C.S.),
nipote di Eraclio III
222) Filippo II (2340-2356) (8961-8977 C.S.),
primogenito di Basilio IV
223) Minosse I (2356-2357) (8977-8978 C.S.),
secondogenito di Basilio IV
224) Eraclio IV (2357-2368) (8978-8989 C.S.),
terzogenito di Basilio IV
225) Odisseo (2368-2383) (8989-9004 C.S.),
quartogenito di Basilio IV
226) Nestore (2383-2434) (9004-9055 C.S.), figlio
di Odisseo
227) Filippo III (1° regno, 2434-2495) (9055-9116 C.S.),
figlio di Nestore
228) Perseo (2495) (9116 C.S.), maestro d'armi di
Filippo III ed usurpatore
227) Filippo III (2° regno, 2495-2502) (9116-9123 C.S.),
fu rimesso sul trono dal figlio Demetrio
229) Demetrio II (2502-2552) (9123-9173 C.S.),
figlio di Filippo III
230) Filippo IV (2552-2601) (9173-9222 C.S.),
figlio di Demetrio II
231) Oreste II (2601-2628) (9222-9249 C.S.), figlio
di Filippo IV
232) Menelao II (2628-2647) (9249-9268 C.S.),
figlio di Oreste II
233) Alessandro III (2647-2680) (9268-9301 C.S.),
figlio di Menelao II
234) Oreste III (2680-2734) (9301-9355 C.S.),
figlio di Alessandro III
235) Filippo V (2734-2838) (9355-9449 C.S.), nipote
abiatico di Alessandro III
236) Aristarco I (2828-2837) (9449-9458 C.S.),
figlio di Filippo V
237) Pausania II (2837-2920) (9458-9541 C.S.),
figlio di Pausania II
238) Aristarco II (2920-2946) (9541-9567 C.S.),
nipote abiatico di un fratello di Pausania II
239) Pleistarco II (2946-2948) (9567-9569 C.S.),
cugino di primo grado di Aristarco II
240) Costantino XIX (2948-2963) (9569-9584 C.S.),
cugino di primo grado di Aristarco II e di Pleistarco II
241) Aristarco III (2963-3031) (9584-9652 C.S.),
figlio di Pleistarco II
242) Minosse II Filadelfo (3031-3054) (9652-9675 C.S.),
figlio di Costantino XIX
243) Pausania III (3054-3090) (9675-9711 C.S.),
figlio di Minosse II Filadelfo
244) Demetrio III (3090-3119) (9711-9740 C.S.),
primogenito di Pausania III
245) Aristarco IV (3119-3123) (9740-9744 C.S.),
secondogenito di Pausania III
246) Leonida III
Kuros (3123-3148) (9744-9769 C.S.), nipote abiatico di Costantino XIX e
cugino di secondo grado di Demetrio III ed Aristarco IV
247) Elia (3148-3179) (9769-9800 C.S.), figlio di
Leonida III Kuros
248) Minosse III (3179-3230) (9800-9851 C.S.),
figlio di Elia
249) Oreste IV (3230-3255) (9851-9876 C.S.), figlio
di Minosse III
250) Minosse IV (3255-3292) (9876-9913 C.S.),
primogenito di Oreste IV
251) Giacomo (3292-3308) (9913-9929 C.S.),
secondogenito di Oreste IV
252) Leonida IV
Kalman (3308-3321) (9929-9942 C.S.), terzogenito di Oreste IV
253) Minosse V (3321-3367) (9942-9988 C.S.), figlio
di Leonida IV Kalman
254) Flippo VI (3367-3414) (9988-10.035 C.S.),
figlio di Minosse V
255) Minosse VI (3414-3456) (10.035-10.077 C.S.),
figlio di Filippo VI
256) Paolo V (3456-3495) (10.077-10.116 C.S.),
primogenito di Minosse VI e di Katlin Kalun
257) Costantino XX
Minotauro (3495-3542) (10.116-10.163 C.S.), secondogenito di Minosse VI e
di Katlin Kalun
258) Leto I il Rosso (3542-3570) (10.163-10.191
C.S.), figlio di Costantino XX
Minotauro e di Bekah, noto per il suo stile di comando imparziale e
compassionevole. Ottenne il ricchissimo feudo di Arrakis in luogo del pianeta
Caladan, fu tradito dal suo medico Wellington Yueh e catturato dal suocero
Vladimir Arkonnen. Credendo che anche suo figlio Paolo fosse stato ucciso, si
suicidò. Fu sepolto nella Tomba del Teschio
259) Paolo VI lo Kwisatz Haderach (3570-3597) (10.191-10.218 C.S.),
figlio di Leto I e della Bene Gesserit Jessica Arkonnen, dopo la morte dei padre
divenne capo dei Fremen. Sua sorella Alia vendicò il padre uccidendo il nonno
Vladimir Arkonnen. Dopo aver ucciso in duello il cugino , sposò Irulan Corrino,
figlia dell'Imperatore Shaddam IV, e divenne a sua volta Imperatore della
Galassia. Dopo aver perso la vista abdicò a favore del figlio Leto II e
scomparve nel deserto, venendo adorato come una figura mitica
260) Leto II l'Imperatore-dio (3598-7103) (10.219-13.724 C.S.),
figlo di Paolo VI e della Fremen Chani Kynes, sposò in un matrimonio pro forma
la sorella genella Ghanima e regnò più a lungo di ogni suo
predecessore. Fu assassinato dall'ittiointerprete Nayla, e dopo la sua morte
l'umanità si disperse in tutto l'Universo. Molte città su innumerevoli pianeti
presero il glorioso nome di Sparta.
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Chiudiamo per ora con questa nuova ucronia:
La civiltà greca nel Mar Baltico!
di Pedro Felipe
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Secondo il libro "Omero nel Baltico" di Felice Vinci, i poemi omerici sarebbero da localizzarsi nel mar Baltico e nell'Oceano Atlantico settentrionale, in quanto in Scandinavia, e in generale sulle rive del Baltico, sorgeva la civiltà Achea che poi, migrando in seguito alla fine dell'optimum climatico, cioè un periodo dove il clima era molto più mite, si trasferì in Grecia ribattezzando le nuove città fondate e le terre appena scoperte con i nomi della loro vecchia patria. Gli storici non danno credito a questa ipotesi, ma supponiamo per amor di ucronia che essa sia vera.
Ora, poniamo che il clima non si irrigidisca per qualche strano motivo, un possibile POD potrebbe essere la mancata esplosione dell'isola di Santorini, che secondo molti avrebbe, con le sue ceneri, raffreddato la Terra per qualche anno ( in questo caso anche la civiltà minoica sopravvivrebbe).
Dunque gli Achei, e con loro tutti gli altri popoli indoeuropei (la cui sede originaria è localizzata nell'estremo nord) rimarrebbero al loro posto, e la storia greca e romana si svilupperebbe intorno al Mar Baltico. Ed ecco quanto.
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1.600 a.C.- 1.100 a.C. ca.: Civiltà micenea nello Jutland/Ellade (Sparta, Micene, Argo, Tebe) sull'isola di Fionia/Peloponneso (Pilo, Tirino) e Sjaelland/Attica (Atene). Costruzioni delle mura di Micene e della tomba di Atreo nello stile delle altre costruzioni megalitiche dell'Europa settentrionale (Stonehenge e tumulo di Kivik).
1.250 a.C. ca: guerra di Troia: una coalizione formata dalle varie città achee attacca e saccheggia la città di Troia, nella Finlandia meridionale/Frigia. l'episodio verrà successivamente ingigantito dalla leggenda e narrato nel poema epico “Iliade” (1.150 a.C. ca.).
1.100 a.C. ca.: fine della civiltà micenea, causata dall'invasione dei Dori, provenienti dalla Svezia.
776 a.C.: prima olimpiade, svoltasi ad Olimpia sull'isola di Fionia/Peloponneso. Con questa data inizia ufficialmente l'età classica.
VIII e VII secolo a.C.: Nascita delle polis e fondazione di colonie nel Mar Baltico/Mar Nero, nella Gran Bretagna meridionale/Magna Grecia e in Normandia/Sicilia.
561-528 a.C.: tirannide dei Pisistratidi ad Atene, che termina con l'uccisione di Ippia e con la creazione della democrazia.
VI a.C.: il re persiano Ciro il Grande, partendo dai suoi domini in Persia/Moscovia crea un enorme impero, conquistando la Mesopotamia, fertile zona tra i fiumi Dnepr e Don, la Palestina (Lituania e Curlandia), la Siria (Oblast' di S. Pietroburgo), la Fenicia (Livonia) e l'Asia Minore (Finlandia). Cambise conquista l'Egitto (Polonia) e Dario si spinge fino alla Battriana (Russia meridionale).
499 a.C.: rivolta delle città greche della Ionia (Finlandia) e scoppio della prima guerra persiana, conclusa con la vittoria di Atene nella battaglia di Maratona (Koge, sull'isola di Fionia).
480 a.C.: seconda guerra persiana: il re Serse, con una forza di 200.000 uomini, attacca la Grecia, dopo aver attraversato l'Oresund su un ponte di barche. A nulla serve l'eroica resistenza dei greci, guidati dai 300 spartani del re Leonida, alle Termopili (sull'isola di Sjaelland), i persiani saccheggiano e incendiano Atene, ma la popolazione riesce a salvarsi, rifugiandosi sull'isola di Salamina (Samso), presso la quale viene combattuta la decisiva battaglia navale che porta alla sconfitta la flotta di Serse. I persiani sono costretti a tornare in Svezia, dove vengono sconfitti a Platea (Malmoe).
431 a.C.: Guerra del Peloponneso: scontro tra Atene e Sparta per il predominio sulla Grecia. Nel 413 a.C. disastrosa spedizione ateniese guidata da Alcibiade contro Siracusa (Calais) alleata di Sparta. Vittoria spartana ad Egospotami nell'Oresund nel 405 a.C. La guerra si conclude con la vittoria spartana e l'ingresso forzato di Atene nella Lega peloponnesiaca.
338 a.C.: battaglia di Cheronea: Filippo di Macedonia (Svezia meridionale) sconfigge ateniesi e tebani e unifica la Grecia (tranne Sparta) sotto la Lega di Corinto.
336 a.C.: Filippo viene assassinato, gli succede il figlio Alessandro.
335 a.C.: Alessandro conquista la Tracia (Svezia centrale).
334 a.C.: Inizio della conquista dell'impero persiano: Alessandro sbarca presso l'odierna Turku, dove viene attaccato dai persiani, che vengono duramente sconfitti nella battaglia del Granico, uno dei numerosi laghi della Finlandia meridionale. Dopo aver piegato la resistenza di Mileto (Helsinki), Alessandro arriva a Gordio (Kotka) dove viene posto di fronte al nodo gordiano. La leggenda infatti narrava che chi fosse riuscito a scioglierlo avrebbe dominato tutta l'Asia. Il macedone risolse la questione a modo suo, tagliando il nodo di netto.
333 a.C: battaglia dei Isso (Neva): Alessandro sconfigge il re persiano Dario. Successivamente assedia la città di Tiro, sull'isola di Vormsi in Estonia, costruendo un ponte di terra che la congiungeva alla terraferma. Dopo sette mesi di assedio la città cade.
332 a.C.: Alessandro conquista l'Egitto, proclamandosi faraone, e fonda Alessandria sulla foce del Nilo (Vistola), presso l'attuale Danzica. l'anno successivo si reca dall'oracolo di Amon nell'entroterra per conoscere il suo futuro.
331 a.C.: Alessandro torna in Asia e punta direttamente alla Persia. Sul fiume Gaugamela (Moscova) sconfigge nuovamente Dario, che verrà ucciso dal satrapo Besso. Alessandro entra a Persepoli nel 330 a.C. e si proclama re di Persia.
330-326 a.C.: Alessandro completa la conquista dell'impero persiano sconfiggendo i satrapi ribelli e spingendosi fino al Caucaso (nella nostra Timeline Hindu Kush), ma il suo esercito si rifiuta di seguirlo in India (Iraq).
323 a.C.: Alessandro muore a Babilonia (Minsk).
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Alcuni disegni di Pedro Felipe (clic per ingrandire)
Cartina relativa alla Timeline suddetta, opera di Edoardo Secco (clic per ingrandire)
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Questo è il commento in proposito di Generalissimus:
Se l'iporesi dei Greci nel
Mar Baltico può sembrarvi balzana, sappiate che vi è addirittura chi crede che l'Odissea sia ambientata... in America!
Colpa di Strabone e della sua ipotesi che Ogigia fosse un'isola al di là delle Colonne d'Ercole inventata da Omero.
Henriette Mertz riteneva che l'isola di Circe fosse Madera, Ogigia una delle Azzorre e tutti gli altri viaggi fatti da Odisseo fossero in realtà una scoperta anticipata dell'America: Scilla e Cariddi sarebbero nella Baia di Fundy, la Scheria nei Caraibi.
Charles-Joseph de Grave pensava che gli Inferi si trovassero alla foce del Reno.
Théophile Cailleux asseriva che Troia fosse nell'Inghilterra meridionale, la Telemachia si svolgesse nella Spagna meridionale e Odisseo avesse vagato in realtà lungo le coste dell'Atlantico settentrionale.
Enrico Mattievich ha supposto che il viaggio di Odisseo nel mondo dei morti si sia svolto in America del Sud.
L'Acheronte dovrebbe essere il Rio delle Amazzoni, e Ulisse lo avrebbe percorso controcorrente fino ad incontrare le anime dei morti alla confluenza tra i fiumi Ucayali e Marañón.
La teoria più estrema è di Laurin Johnson: le risposte alle domande sulla geografia dell'Odissea dovrebbero essere cercate nel cielo, perché Iliade e Odissea non sarebbero altro che un'enorme mappa stellare.
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