La minaccia del Krang

di Sandro Degiani


Questo primo racconto è anche il primo che ho scritto professionalmente per farlo leggere. Lo spedìì a Delos e ne ricevetti una lusinghiera recensione.
Dato che sfrutta ben precisi componenti hardware e software, è inevitabilmente destinato ad essere datato e diventare obsoleto, ma lo spunto e lo sviluppo della trama restano universalmente validi.
L’idea del Krang nasce da Star Trek e la “La minaccia dei Borg” ma è anche il nome del cattivo della serie Teenage Mutant Ninja Turtle (questo l’ho scoperto dopo nella Wikipedia).
E’ un nome molto usato, 138.000 ritorni su Altavista in italiano e inglese….
Alan Dean Foster ha scritto un libro di Fantascienza pubblicato dalla Editrice Nord nel 1977 dal titolo “Il mistero del Krang” ma qui il Krang è un misterioso ed introvabile manufatto non una razza aliena.
Il Krang è anche il nome che i balenieri norvegesi danno alla carcassa della balena dopo che è stato rimosso il grasso.
Io ho scelto la parola “Krang” (che mi ronzava in testa senza un preciso motivo) solo perché è breve, secca, dura ed evoca subito una minacciosa presenza.
Adesso sapete tutto quel che serve anche molte notizie superflue sul Krang... potrete annoiare a morte le persone alle feste parlando per mezz’ora del Krang o scriverci una tesina per il vostro professore. 
Non vi resta che leggervi il mio racconto...

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L'immensa ed invincibile flotta del Krang si era schierata in ordine chiuso di battaglia... occupando così solo due milioni di chilometri cubici di spazio.

Il pianeta del sommo Krang era al centro esatto dello schieramento, non casualmente o per considerazioni di prestigio ma per evitare che la massa della flotta provocasse perturbazioni gravitazionali all'orbita del pianeta.

Era grandemente temuta infatti l'ira del Krang per gli effetti sgradevoli che una destabilizzazione dell'orbita aveva sul clima e di conseguenza sui giardini che circondavano il palazzo ed più di un ammiraglio con il suo intero Stato Maggiore era finito a concimare i cespugli fioriti per aver dimenticato questa precauzione.

Dodicimila sistemi solari riconoscevano nel Krang il loro Signore, il padrone dello loro miserabili ed insignificanti vite. Nessuno era mai riuscito a fermare od anche solo rallentare l'avanzata inesorabile delle armate del Krang.

La razza del Krang era antica e paziente… il piano di conquista della Galassia era stato sviluppato quattro milioni di anni prima, pianificato e perfezionato nei minimi particolari per un milione di anni, le risorse erano state accumulate ed impiegate per un altro milione di anni ed adesso la macchina da guerra Krang era in moto inarrestabile per conseguire l'obiettivo finale: la conquista della Galassia ed i dominio del Krang su tutti i sistemi solari.

Il XXIII millesimo Krang, Custode Unico e Garante Supremo del Piano, ora doveva spingere la conquista verso il margine esterno della Galassia.

Un insignificante sistema solare che ruotava intorno ad una stella di classe G, ostacolava il cammino verso la periferia esterna ed il salto verso l'altro braccio della Galassia.

La stella che gli esseri senzienti del terzo pianeta chiamavano orgogliosamente "Sole" doveva essere conquistata al più presto, assoggettata, trasformata una base avanzata di rifornimento ed attacco, le risorse planetarie dell'intero sistema dovevano essere individuate, saccheggiate, depredate e trasformate in navi, armi, rifornimenti.

Sarebbero bastati dieci incrociatori stellari per piegare ogni possibile resistenza ed assoggettare l'intera popolazione del terzo pianeta del sistema di "Sole", ma il Krang aveva deciso una operazione "dimostrativa" in grande stile.

Avrebbe impiegato l'intera flotta, ottenendo così, oltre insieme alla vittoria ed allo sterminio delle forme di vita del pianeta anche la distruzione psicologica e l'annullamento della volontà di resistenza del nemico nei pochi attimi che gli sarebbero restati da vivere.

Il solo pensiero del futuro totale annichilimento di una razza senziente, con l'aggiunta del fatto che la razza sarebbe stata, anche se per pochi istanti, cosciente della loro imminente scomparsa dall'Universo e avrebbe assistito sbigottita ed impotente al dispiegamento della forza distruttiva della Flotta, mandava in estasi il Krang.

La flotta aveva inoltre bisogno di una vittoria collettiva e di un collaudo in condizioni operative che la vedessero operare assieme, prima di affrontare la conquista dell'altro braccio della Galassia.

Ma per agire in coordinamento la flotta Krang, che mai aveva operato contemporaneamente su di un unico obiettivo, doveva essere completamente aggiornata.

Il Krang decise di asservire tutti i sistemi di arma, i sistemi di comunicazione e di sopravvivenza, i sistemi di navigazione e di energia alla più sofisticata accoppiata di hardware e software disponibile: microprocessori Pentium 200 MMX e sistema operativo Windows '95.

L'editto che emise era come sempre chiaro ed esplicito, i metodi per garantire l'applicazione altrettanto:

"Si rende noto alla Flotta la decisione di asservire tutti i Sistemi di bordo ai nuovi processori Pentium 200 MMX ed al sistema operativo Windows '95.

L'operazione di upgrade deve essere avviata immediatamente e deve avere termine fra 30 giorni esatti da oggi.

Tutti i Responsabili dei Sistemi che, alla data stabilita, non abbiano aggiornato il proprio hardware/software agli standard sopra riportati saranno demolecolarizzati lentamente.

Tutti gli Addetti dei Sistemi e suoi subalterni che non ne hanno segnalato il mancato aggiornamento, saranno deportati nelle miniere di Torio di Aldebaran ed impiegati, fino a quando saranno utilizzabili, come rivelatori biologici di radiazioni nocive. Il Superiore gerarchico sarà privato di ogni titolo, incarico, ricchezza o bene tangibile, sarà bandito e gli saranno lasciati solamente: un abito, una ciotola, una moneta.

Tutti i Responsabili dei Sistemi che accamperanno scuse per non avere effettuato l'aggiornamento o chiederanno ulteriore tempo per effettuarlo saranno demolecolarizzati MOLTO lentamente. Subalterni e Superiori gerarchici subiranno le stesse pene comminate nel caso di mancato aggiornamento.

Tutti i Responsabili dei Sistemi che si suicideranno per non aver eseguito l'ordine, per evitare la punizione del Krang  o si rendessero introvabili per l'esecuzione della pena, sappiano che con quel gesto condannano alla demolecolarizzazione la loro intera linea genetica ovvero: fratelli, moglie e relativi fratelli, genitori e suoceri, figli ed eventuali mogli, nipoti.

Tutti i Responsabili dei Sistemi che si interfacciano con Sistemi che non sono stati aggiornati e che non ne hanno segnalato il mancato aggiornamento, saranno condannati all'asportazione di un organo doppio (occhio, polmone o rene) o un arto (braccio o gamba) in base alla richiesta ed alla compatibilità degli organi per trapianti.

Cosi si è voluto, così si è scritto, così sia fatto!

il Krang"

 

E' il caso di aggiungere che 30 giorni dopo Pentium e Windows '95 regnavano signori incontrastati su tutti i sistemi della flotta? Potenza del  Krang!

Arriva il momento di sferrare il colpo, unico, devastante, definitivo, sul pianeta Terra ed i suoi ignari abitanti.

La flotta, schermata alla vista dei radar terrestri, si dispose all'interno dell'orbita di Marte nello schieramento previsto per il fuoco collettivo.

L'energia combinata delle armi della Flotta avrebbe vaporizzato in pochi secondi l'intera massa oceanica ed i ghiacci dei poli del pianeta.

Non era necessario, ma per tradizione viene però scelto un bersaglio, tanto per avere un comune punto di mira. Si sceglie la città di New York ed in particolare l'isola di Manhattan.

Il Krang ordina: "Capo Armiere, appena pronti aprite il fuoco!"

L'ordine viene impostato, tutti i sistemi di arma convergono sul bersaglio ed inviano il segnale di avvenuta collimazione, quando l'ultima nave invia il segnale e la clessidra cessa di ruotare, il Capo Armiere preme il pulsante di conferma dell'esecuzione.

Un accordo musicale....  compare una scritta sul monitor: "Sei sicuro di voler aprire il fuoco?"

Nervosamente il Capo Armiere clicca sul pulsante "Si"

Compare un'altra scritta:

"Questa azione comporterà la distruzione del pianeta inquadrato, ogni successiva azione per ritornare alla situazione precedente sarà inefficace! Sei proprio sicuro di voler aprire il fuoco?"

Sudando copiosamente e sentendosi lo sguardo di Krang sulla nuca, il Capo Armiere ricliccò su "Si"

"Attenzione!  Sta per essere aperto il fuoco su un pianeta abitato! Ultima occasione per Annullare l'ordine! Vuoi sospendere l'ordine di fuoco e salvare il pianeta?"

Il Capo Armiere batte convulsamente sul "Si" poi emette un urlo che finiva in un gemito... avrebbe dovuto battere sul "No" per ottenere l'effetto di aprire il fuoco!

Pochi istanti dopo, il Vice Capo Armiere, istantaneamente promosso al posto del demolecolarizzato ex-Capo Armiere, ripete la procedura e batte con sicurezza la sequenza "Si", "Si" e "No".

Un volo di gabbiani sull'isola di Manhattan, al centro del reticolo di mira, viene incenerito da raggi laser multicolori... poi compare un messaggio:

"SYSTRAY ha eseguito una istruzione non ammessa all'indirizzo 017AC:00008 e sarà terminata"

Il traffico di New York continua a scorrere nei monitor e qualche piuma bruciacchiata di gabbiano svolazza nella brezza sulla baia.

Mentre viene demolecolarizzato il Vice Capo Armiere, il suo sostituto inizia le verifiche al Pannello di Controllo e sfoglia le cartelline. Alla voce "Armamento" scende una lunga teoria di voci, alcune sono evidenziate da un cerchio giallo con un punto esclamativo.

La Cartella "Proprietà" informa che tutte le armi spazio-terra sono:

"Le Periferiche non sono installate, non funzionano correttamente o non tutti drivers sono installati e/o aggiornati. Errore 010"

Sentendosi prossimo alla demolecolarizzazione il nuovo Capo Armiere seleziona "Guida - Risoluzione dei Problemi" e riceve la seguente informazione:

"Verificare che i cavi di collegamento siano correttamente inseriti e le armi ricevano corrente. Verificare che i caricatori siano inseriti, se l'arma ne prevede uno o più di uno,  che siano pieni e che contengano i proiettili del tipo raccomandato. Se l'arma continua a non funzionare, contattare il Capo Armiere"

Il Capo Armiere perde la testa, tenta di contattare se stesso, entra in un loop e viene demolecolarizzato all'istante!

Viene chiamato il Capo Sistemista, questi esamina il monitor, legge i messaggi e, senza esitare,  preme il tasto di arresto di emergenza spegnendo tutti i sistemi della Flotta e quindi li riaccende.

Dopo cinque secondi cui tutta la Flotta, e persino il Krang in persona, trattiene il fiato al buio sperando che tutto riparta, il primo impianto ad entrare in funzione è il demolecolarizzatore che elimina il Capo Sistemista dalla lista dei Krang viventi.

Il Vice Capo Sistemista individua il problema nel programma di gestione carburante che è stato forzatamente installato a Betelgeuse IV per rendere compatibili il sistema carburante dal nuovo sistema operativo e l'impianto di rifornimento di tipo obsoleto.

Il programma era stato immediatamente rimosso al termine dell'operazione di rifornimento ma i settaggi permangono nei registri di configurazione della Flotta ed alcuni indispensabili files di sistema sono stati sostituiti con versioni precedenti.

Le procedure di reinizializzazione prevedono che la Flotta ritorni oltre l'orbita di Plutone, e da qui riprenda l'avvicinamento alla Terra.

L'Operazione viene effettuata e, mentre si riprende l'avvicinamento alla Terra, si reinstalla il sistema operativo.

All'altezza dell'orbita di Marte, mentre si sta riconfigurando il sistema, all'immissione dei dati di personalizzazione, il Pannello di Controllo rileva che l'ID attuale del Capo Armiere non è quello memorizzato all'atto della prima installazione del sistema e quindi il sistema si blocca, sfornando una serie di informazioni sulla pirateria informatica e le pene conseguenti.

Si deve ritornare a Plutone, e qui si demolecolarizza il Vice capo Sistemista come da procedura standard.

Viene fortunosamente recuperato l'ID del primo Capo Armiere, ormai molecole sparse attorno al Sole,  si riparte e, sempre verso Marte, il sistema, soddisfatto,  reinstalla la versione precedente del sistema operativo, completa di errore e settaggi errati.

Mentre il Secondo Vice Capo Sistemista si trasferisce sotto forma di molecole sugli anelli di Saturno, la Flotta Krang si pone in orbita attorno a Plutone per la terza volta.

Il canale sub-spaziale di assistenza on-line del sistema operativo è intasato e non risponde, impossibile contattare la FAQ o ricevere risposte scrivendo alla casella e-mail di assistenza. Sono anche finiti i Vice Capo Sistemista ed il nuovo incaricato dichiara coraggiosamente:

"Sono orfano e figlio unico, potete demolecolarizzarmi, ma io non faccio niente se non ho in mano i dischi originali e reinstallo il sistema partendo dalla formattazione completa."

La più veloce navetta disponibile nella Flotta viene lanciata e trasferisce i CD-ROM originali del sistema operativo dal pianeta Krang alla Flotta.

I dischi però consentono l'installazione solo della versione base, senza gli upgrade ed i drivers aggiornati che non sono compresi, così i motori possono funzionare solo a 16 bit.

Occorrono tre mesi alla Flotta per ritornare in posizione di tiro rispetto alla Terra.

Al nuovo ordine di fuoco, il sistema avverte:

"Un ordine identico è già stato impartito tre mesi fà ed è ancora in coda di esecuzione. Si desidera cancellare la coda?"

Il Krang si alza dal Seggio di Comando, elimina personalmente l'ultimo Sistemista e preme il tasto di "Invio"

Un solo messaggio :

"OPCODE: LOCK CMPXCHG8B EAX"  e poi la scritta arancione su campo nero annuncia che il sistema si è definitivamente bloccato.

L'ordine di ritirata, il primo della storia dei Krang,  viene urlato con voce strozzata dall'ira:

"Torniamo a casa  e qui faremo i conti... !"

Il Capo Navigatore attiva la propulsione iperluce ed immette le coordinate del pianeta Krang rispetto al centro Galattico ed alla Terra in unità di lunghezza Krang: 1,7356 x 10 elevato a 307.

Il valore passa, tra i diversi applicativi, anche in un foglio di calcolo di Excel 97 che elabora la spinta ed il vettore di ingresso per raggiungere la meta. Nella casella di immissione il valore compare al denominatore di una funzione che determina la durata del balzo... segue un tremolio ed un lampo e tutte navi si trasferiscono contemporaneamente nell'iperspazio.

La Flotta Krang da allora non è mai più stata vista nella Galassia...  leggende narrate dagli Spaziali parlano di improvvise, grandiose apparizioni di un immenso sciame di astronavi corrose e ossidate che talvolta si materializza per un istante per subito scomparire di nuovo, inghiottito  dal Grande Nulla.

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SPAZIO, dipinto di Sandro Degiani (cliccare per vedere una risoluzione maggiore)

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note tecniche:

Il codice "CMPXCHG8B EAX"  associato al comando LOCK è in grado di bloccare tutti i processori P5 INTEL e in particolare il Pentium MMX,  lasciando come unica uscita il reset dell'hardware del sistema.

Excel 97, per un valore in ingresso pari ad un numero con esponenziale di 10-307  restituisce un valore approssimato a zero. Un valore esponenziale posto al denominatore cambia il segno all'esponente, un numero pari a zero al denominatore di una funzione determina per la medesima un valore infinito.

Sandro Degiani

P.S. Se volete leggere un seguito di quest'avventura, cliccate qui.

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Diamo adesso la parola a Homer:

Time Machine

Un uomo del 21esimo secolo distrugge un’Utopia

di Homer

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6 Primario del 876 dalla Fondazione di Ysalia, Laboratorio di Fisica Quantistica di Aseklia (21^ città del Pianeta):

Il Dottor Aydo Kurultasy passeggiava per il laboratorio osservando l’immenso Calcolatore Quantistico che emetteva ronzii inumani mentre compiva le sue varie routine, in quel momento rimpianse di non aver scelto di fare il Biologo quindici anni prima, avrebbe avuto certamente minori responsabilità e infatti, dato che il suo progetto proseguiva a rilento, sapeva che sarebbe stato spedito in qualche laboratorio sperduto a studiare la ovvissima composizione dell’atomo e le traiettorie degli elettroni in caso di fallimento… Aydo canticchiò una delle melodie che amava di più, Armonia in Scala A/D, mentre uno stranissimo rumore, come uno schiocco di dita, gli aprì le orecchie saturate dalla Melodia appena intonata. Aydo sussultò e capì che non sarebbe stato spedito in uno sperduto laboratorio a lavorare sulla Funzione d’Onda.

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8 Primario del 876 dalla Fondazione di Ysalia, Complesso d’Appartamenti B-117 di Aseklia (21^ città del Pianeta)

Baren Quiekling stava guardando fisso lo schermo della sua Interfaccia di Studio, ma in realtà la sua mente era da tutt’altra parte, era davvero innamorato di Linya? Non lo avrebbe mai saputo, dato che lei si sarebbe trasferita da Aseklia a Tremnia, la 9^ città, poiché suo padre aveva ottenuto, non si sa bene nemmeno perché,una promozione inaspettata. Pur di stare vicino a lei si era iscritto a un corso di Biochimica, sebbene lui la odiasse e le preferisse lo studio delle particelle, nonostante i suoi risultati insufficienti per proseguire gli studi di questa materia e la sua seconda attitudine fosse quella di Idraulico, la quale probabilmente avrebbe dovuto compiere per il resto delle sua vita… La pioggia continuava a cadere incessante sul davanzale della finestra e Baren continuava a osservare lo schermo…

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12 Primario del 876 dalla Fondazione di Ysalia, Ministero della Scienza di Aseklia (21^ città del Pianeta)

“Allora Dottor Kurultasy, è soddisfatto della sua nuova promozione? Il suo successo è stato bene accolto dall’intera comunità scientifica e il Ministero non è indifferente all’abilità dei suoi componenti…”

Esordì in questo modo il Ministro Mar Dvirty. Il Ministro era di pochi anni più vecchio di Aydo e nonostante questo era riuscito a scalare grazie alle sue abilità la Catena di Comando Scientifica della Città, mentre Aydo era rimasto Scienziato di Livello B1 per tredici anni senza ottenere nemmeno uno straccio di promozione. Aydo era emozionato, gli sudavano le mani e le parole facevano fatica ad uscirgli di bocca e l’unica cosa che poté rispondere fu:

“Sì, Signor Ministro.”

Dvirty continuò a parlare e in breve arrivò al punto dolente del discorso:

“Dottor Kurultasy, da oggi lei si trasferirà alla Nona Città con il Grado di Scienziato A2a e parteciperà come Relatore al Corso “Fondamenti della Fisica Quantistica” all’Università di Tremnia.”

Aydo si infuriò e rispose senza pensare troppo alle conseguenze:

“Mi state togliendo il progetto? Davvero lo volete fare? Sono IO quello che è riuscito finalmente a cavare fuori qualcosa da questo assurdo piano di Sviluppo!”

Il Ministro si accigliò ma non si lasciò scappare l’occasione per ribadire la sua posizione di predominio:

“Dottor Kurultasy, sta forse accusando il Ministero, cioè Me, di incompetenza riguardo il suo ambito scientifico? Le ricordo che lei è solamente uno Scienziato di Grado B2 e non può rispondere in questo modo ad un suo diretto superiore e che soprattutto potrebbe toglierle del tutto anche la sua nuova assegnazione e spedirla nelle Miniere di Zsystrio.”

Il Ministro Mar Dvirty provava quasi un certo sadismo nell’affermare il suo potere sui suoi sottoposti… Aydo si calmò e a malincuore disse, maledicendosi nella propria testa:

“Sì, Signor Ministro, accetto la mia nuova assegnazione…”

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19 Primario del 876 FY, Dipartimento di Fisica di Aseklia (21^ città del Pianeta)

La Seconda Sessione d’Esami era l’ultima possibilità per Baren di entrare definitivamente nel numero chiuso di nuovi fisici per l’anno 877. Non aveva studiato come avrebbe voluto, era troppo preso dal pensiero di Linya che si allontanava sempre di più dalla sua vita e non poteva accettare tutto questo… Baren era un giovane di vent’anni, alto e magro, con i capelli nerissimi e gli occhi nocciola, non era per niente un brutto ragazzo, ma nonostante ciò non riusciva a trovare mai uno straccio di ragazza per la sua timidezza e con ogni ragazza che non fosse Linya diventava impacciato e incapace di articolare un discorso intelligente o di intavolare una conversazione. Linya, l’unica amica (oltre a sua madre, che l’aveva abbandonato quando si era separata da suo padre) della sua vita gli stava sfuggendo e non poteva farci niente. E la cosa peggiore era che lei sembrava contenta di tutto questo, senza realizzare che mentre parlava a Baren della sua voglia di conoscere Tremnia gli trapassava da parte a parte il cuore con una lama di ghiaccio… Quello stesso pomeriggio il Dottor Kurultasy partiva per Tremnia e in un attimo di secondo Baren lasciò cadere il Foglio Elettronico dell’Esame e corse fuori dall’Aula mentre il Professor Obnio gli chiedeva cosa stesse facendo… Baren aveva capito, amava Linya…

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19 Primario del 876 FY, Stazione di Trasporto Zero-G di Aseklia (21^ città del Pianeta)

Linya osservava la piccola aiuola che sorgeva al fianco della Pensilina, non poteva pensare ad altro che all’eccitante esperienza di cambiare città, casa e amici. Aydo invece non era per niente dello stesso entusiasmo, era arrabbiatissimo per la decisione del Ministro di togliergli il controllo del progetto e non era una persona molto avvezza ai cambiamenti. Linya s’accarezzò la chioma fulva e pensò nuovamente alle implicazioni del suo trasloco a Tremnia, non riusciva a trovare nessun punto a sfavore del cambiamento a parte la perdita del suo più caro amico, Baren, che considerava come un fratello. L’aiuola le ricordò di come da bambini, Baren fosse solito portarle mazzi di margherite di campo e di come lei si sentiva felice quando lui lo faceva. Non sarebbe stato più lo stesso senza Baren. Aydo si lamentò ad un certo punto del ritardo del Vettore, una cosa impossibile per la perfetta organizzazione dalla Società, ma era solo nervosismo e il ritardo era nullo. Aydo si lamentava spesso dei Servizi Sociali quando era nervoso e questa era una di quelle volte. Linya vide il Vettore avvicinarsi sfrecciando a circa un metro d’altezza nel tunnel e sperava soltanto una cosa nel suo cuore :

“Ti prego, Baren, vieni a salutarmi…”

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19 Primario del 876 FY, Stazione di Trasporto Zero-G di Aseklia (21^ città del Pianeta)

Baren corse a perdifiato per tutta la città e prese e cambiò ben due Airbus per raggiungere la Stazione e si catapultò sulla Banchina 3, sperando che il Vettore fosse in ritardo (cosa insolita, ma nella irrazionalità del suo sentimento Baren poteva concepirlo…). Giunto alla Banchina, la prima cosa che vide fu l’aiuola e poi la pensilina… Vuota.

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19 Primario del 876 FY, Da qualche parte nel Tunnel Aseklia-Tremnia

Linya si tormentava i capelli ed era stranamente taciturna, Aydo non riusciva a carpirne il motivo…

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4 Secondario del 876 FY, Università di Tremnia, Dipartimento di Fisica (9^ Città del Pianeta)

“Come già detto noi non possiamo conoscere la posizione e la quantità di moto d’un elettrone contemporaneamente e il grande Fisico Urenòi enunciò questo concetto proprio in questo modo. Va bene, ragazzi, per la prima lezione può bastare, buon Pomeriggio.”

Aydo aveva concluso in questo modo la sua prima lezione del Corso pensando a come era caduto in basso salendo di un Livello e Mezzo nella Gerarchia, spiegare a un mucchio di giovani cose elementari come la Fisica Quantistica Classica, ormai superata da quattro secoli… Aveva saputo da un vecchio compagno di studi che il suo progetto era stato trasferito a Bo-Sen, la terza città del Pianeta e che non erano stati fatti progressi. Ebbe una botta di soddisfazione nel sapere che solo lui era riuscito a fare un passo avanti nel Piano. Ma era solo una minima goccia di felicità nel mare delle sue preoccupazioni, non era soddisfatto del suo lavoro e la sua nuova abitazione era un buco, ma la cosa che più lo preoccupava era la tristezza cronica di Linya. La giovane non era riuscita a legare con i ragazzi della città ed era quasi sempre chiusa in casa a studiare o a scrivere poesie (a parere di Aydo di pessimo gusto perché troppo tristi). Non poteva fare nulla, il Sistema funzionava in questo modo e allo stesso modo andava seguito.

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19 Secondario del 876 FY, Cisterne di Depurazione dei Rifiuti Organici, Aseklia (21^ Città del Pianeta)

Baren stava lavorando ad una valvola e il girare della chiave inglese era diventato già meccanico in un solo mese di lavoro da Idraulico. Si era già adattato ad una vita senza Linya? Mentre il bullone si avvitava gli veniva da rispondere di sì, ma quando poi si alzava dal tubo capiva la falsità della cosa. In un momento di lucida pazzia scappò e andò alla Stazione, deciso a prendere il primo Vettore per Tremnia.

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30 Secondario del 876 FY, Università di Tremnia, Dipartimento di Fisica (9^ Città del Pianeta)

Aydo vide che finalmente anche Zutroy sedeva al suo banco dopo sei lezioni di assenza e più fissava il giovane, che seguiva attentamente le sue lezioni senza mai spiccicare una parola, più gli sembrava d’averlo già visto da qualche parte, ma dove?

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30 Secondario del 876 FY, Campus Universitario di Tremnia, Blocco C-41 (9^ Città del Pianeta)

Baren aprì la porta della sua stanza e vide Zutroy intento a mettersi la frittata sul piatto.

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6 Terziario del 876 FY, Università di Tremnia, Sala dei Professori (9^ Città del Pianeta)

“Professor Kurultasy, posso parlarle un attimo in privato?” chiese Baren.

“Certo Zutroy, vieni pure qui, non ci sentirà nessuno, cosa ti turba ragazzo?” Gli rispose Aydo.

“Io non sono Zutroy, mi chiamo Baren Quiekling, non so se lei si ricorda di me, ma sono un caro amico di sua figlia.”

“Baren? Certo, ora ti riconosco! Ma cosa ci fai qui a Tremnia, non dovresti essere ad Aseklia a studiare Fisica?”

“A dire il vero non ho sostenuto l’esame, ma sono qui per parlare con sua figlia, è molto importante, Professore…”

“Ah, ecco che cosa poteva essere tutta quella tristezza…”

“Quale tristezza, Professore?”

“No, no, niente d’importante. Ad ogni modo come mai non hai sostenuto l’esame? Riesci a seguire benissimo le mie lezioni e le tue esercitazioni sono le migliori della Classe.”

“Professore, sono innamorato…”

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7 Terziario del 876 FY, Blocco Appartamenti F-22 di Tremnia (Casa di Aydo) (9^ Città del Pianeta)

Linya era intenta a svagarsi un po’, affondandosi nel Visore Olografico e nelle sue numerose e molteplici finzioni che in linea teorica, sarebbero riuscite a tirarla un po’ su. Da più di un mese abitava a Tremnia e seguiva le lezioni di Biochimica sotto la supervisione della Dottoressa Gladko, che stava facendo di tutto per aiutarla a sfruttare a pieno le sue possibilità. Linya ad un certo punto aveva deciso di parlarle dei suoi problemi e la Dottoressa era diventata anche una confidente. La sua prima amica a Tremnia. Ma quella sera c’era qualcosa di diverso, suo padre era più allegro del solito, come se stesse per succedere qualcosa di eccezionale. Linya invece non condivideva per niente quella allegria e provava solo una grandissima rabbia nei confronti dell’unica persona che riteneva davvero vicina a sé, Baren. Perché non si era nemmeno fatto vedere il giorno della partenza? Sì, aveva l’esame, ma la mattina avrebbe potuto benissimo passare da casa sua a salutarla. Stava iniziando ad odiare l’amico più caro che aveva e se lo avesse avuto accanto in quel momento gli avrebbe volentieri tirato un bel cazzotto in faccia.

Il citofono squillo e Aydo disse:

“Vado io.”

La porta si aprì e Aydo esclamò:

“Linya, guarda chi c’è!”

Linya pensò: “Chi accidenti potrebbe essere? Tanto sarà uno degli ex-colleghi di Papà che lo viene a trovare, ma va bè, alziamoci e andiamo a salutare, così almeno potrò non farmi vedere per tutta la serata.”

Linya si alzò, completamente trasandata e sciupata, con i lunghi capelli rossi completamente spettinati e un viso carico d’occhiaie. Quando svoltò all’angolo l’unica cosa che poté dire fu: “Bastardo!”

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7 Terziario del 876 FY, Blocco Appartamenti F-22 di Tremnia (Casa di Aydo) (9^ Città del Pianeta)

Baren era molto teso, sapeva che rivedere Linya dopo un mese avrebbe potuto far cadere immediatamente il castello di carte che aveva inventato con Aydo per giustificare la sua presenza a Tremnia. Stava sudando e le sue mani erano madide, il vestito blu che indossava glielo aveva prestato Zutroy e sinceramente gli stava un po’ grande, ma era di sicuro meglio della Giacca Trasandata che aveva da quando era partito da Aseklia. Mentre camminava ripeteva il discorso che avrebbe fatto alla ragazza sentiva una gran voglia di scappare e tornare a fare l’idraulico,ma il desiderio era troppo grande e il Dottor Kurultasy lo stava pure aiutando, non poteva assolutamente tirarsi indietro. Giunse davanti alla porta di Aydo e fece un gran respiro, dopodichè citofonò. Gli aprì Aydo che gli strizzò l’occhio e gridò:

“Linya, guarda chi c’è!” Poco dopo lei arrivò, era completamente cambiata, del raggio di sole che conosceva vedeva solo una pallida luce che non riusciva nemmeno a passare oltre quelle grande occhiaie nere. Linya quando l’ebbe visto disse:

”Bastardo!”

Baren pensò:

“Ma che diavolo ha? Perché mi dà del bastardo? Cosa ho fatto di male? Ho pure infranto la legge per venire qui, mi sono sostituito ad uno studente fannullone e mi sono fatto prestare quest’orrido vestito blu e lei mi dà del Bastardo? L’unica cosa che gli uscì di bocca fu un impersonale: “Ciao Linya.”

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11 Terziario del 876 FY, Centro Sicurezza di Aseklia (21^ Città del Pianeta)

“Da quasi un mese Baren Quiekling non si presenta al suo turno di Idraulico alle Cisterne, e bisogna assolutamente trovarlo, alcune voci dicono che si sia recato alla Nona Città o alla Sesta, trovalo.”

Così concluse il suo cortissimo discorso il Pretore Hyman Najmaczowicz. L’Agente Tyo Galen iniziava le indagini quel minuto stesso.

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14 Terziario del 876 FY, Università di Tremnia,Sala dei Professori (9^ Città del Pianeta)

“Professor Kurultasy “?

“Sì ?”

“Agente Tyo Galen, Forza di Sicurezza di Aseklia, lei conosce Baren Quiekling, Idraulico di Grado D-4 “?

“Sì, è un caro amico di mia figlia, è stata dura per lei trasferirsi qui a Tremnia e perderlo come amico, ma perché queste domande ?”

“Perché Quiekling ha abbandonato il suo posto di lavoro ed è fuggito qui a Tremnia e siccome lei è l’unico cittadino di Aseklia residente qui, ho pensato che potesse essersi rivolto a lei.”

“Si sbaglia Agente Galen.”

“Ok, mi scusi per il tempo che mi ha concesso, Buona Serata.”

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7 Terziario del 876 FY, Blocco Appartamenti F-22 di Tremnia (Casa di Aydo) (9^ Città del Pianeta)

“Grazie Professor Kurultasy, davvero grazie per il suo aiuto”…

“E di che cosa? Si aiutano sempre gli studenti brillanti in difficoltà e visto che non potrai più frequentare il corso, ho deciso che tu mi aiuterai a proseguire il mio progetto.”

“Quale progetto?”

“Quello che mi hanno tolto e che mi ha portato qui.”

“Di che cosa si tratta?”

“Di un prototipo di Apertura Controllata d’un Tunnel Temporale.”

“Una Macchina del Tempo!”

“Sì, tu da oggi vivrai nel mio spazio adibito alle cianfrusaglie che gli scienziati del mio livello comprano con i loro Buoni Livello.”

“Ma come la mettiamo con sua figlia?”

“Col tempo lo accetterà e riprenderà a parlarti.”

“Però almeno le sarò vicino”…

“Ehi, non farti venire brutte idee tu, e comunque dammi del tu.”

“Ok, Prof, quando fai da mangiare?”

Homer

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E ora, un inquietante racconto di Spartaco Mencaroni, datato 17 ottobre 2012 (cliccate qui per andare al suo blog):

Messaggio in bottiglia

Al fortunato viandante che ha trovato il mio messaggio:

anzitutto, di cuore vi auguro che possiate morir di malattia.
Lunga, e dolorosa, se possibile. 
Se domandate il motivo di tanto livore, sappiate che a chi vi scrive è appena toccata una brutta morte.
E la colpa è soltanto vostra.
Anche se non mi credete, aprendo la bottiglia avete preso la mia vita, e dovete sapere perché.
Quanto ho scelto di arruolarmi, avevo tre sole ragioni: ero giovane, povero e sciocco. Ma mentre scrivo, dopo vent’anni nella Marina di Sua Maestà, sono fiero di quel che ho fatto. Mentre servivo su questa nave, gente migliore di voi e di me ha versato il proprio sangue per l’Impero.
E oggi, intrappolati con me in quest’assurdo vortice, conto più fratelli che semplici amici.
A lungo la gloriosa “Crusader” ha pattugliato i confini, rintuzzato ogni attacco, messo in fuga i vascelli nemici con indomito coraggio.

Ma né il valore del Comandante, né la perizia degli uomini, hanno potuto evitare che l’Ammiraglia della Flotta finisse incagliata in questo scherzo della natura.
Sono mesi che lottiamo contro questo risucchio, e con tutti gli sforzi a malapena riusciamo a mantenere una rotta che ci permette di non venir trascinati dentro. Gli uomini sono allo stremo, le risorse scarseggiano.
Non c’è modo di comunicare con il Comando, né di chiedere aiuto.

In casi come questi, la Bottiglia è l’unica speranza. Sappiamo tutti come funziona, ma finché non arriva il momento, nessuno ci pensa sul serio.
Si dà il consenso al momento dell’arruolamento, pensando che non capiterà mai di farlo davvero. E invece a me è capitato. E se volete saperlo, non sono un eroe. Sono stato estratto a sorte. Ma ora ne sono orgoglioso.

Sappiate dunque che vent’anni fa, nella Bottiglia che avete aperta, fu messo un foglio bianco. Esso è collegato con quello che ora io tengo fra le mani, e dove ho scritto il mio messaggio. La bottiglia fu ancorata in mare, al largo del porto di Londra.
Nell’istante in cui inserirò il mio nel Comunicatore, i due fogli si scambieranno, e la corda che trattiene la bottiglia si spezzerà. In breve essa giungerà a riva, dove voi la troverete.
Non mi intendo di meccanica quantistica, perciò non sono in grado di spiegare perché, nell’esatto momento in cui leggerete il mio messaggio, gli atomi del mio corpo inizieranno lentamente a separarsi, portandomi una morte terribilmente dolorosa.

Ma né io né voi possiamo farci niente. Perciò addio, mio sconosciuto e involontario assassino. Per quel che avete fatto, io vi perdono.
Ora correte. Dietro al foglio vi sono le nostre coordinate sub-spaziali.
Portate il messaggio al Comando della Flotta Stellare del Secondo Impero Britannico; loro sapranno come venirci in aiuto.

Sergente J. D. Ros,
Nave da Battaglia “Crusader”, della Flotta di Sua Maestà la Regina.
12 ottobre 2642.

Spartaco Mencaroni

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Chiudiamo con questo testo di Asaf Castigliano:

ONE-SHOT FROM MULTIVERSE D #1

Dimensione D-45.9, 3.002.332 a.O. Lishium era seduto sul suo trono, aveva appena chiesto alle guardie di uscire e loro avevano prontamente ubbidito. Nella stanza era rimasto solo il Consigliere Alik. Lishium lo guardò:

“Che dici Alik, sono andato oltre?”

Alik volse lo sguardo verso quel suo caro amico logorato dalla guerra.

“Il Mio Re mi permette di parlare francamente?”

“Sì Alik, parla pure.”

Lishium sprofondò nel trono.

“Mio Re, penso che siate andato oltre.”

“Era necessario, affinché tutto il mondo non finisse sotto il dominio dell’Impero Zatron!”

“Mio Re, se mi permettete, sapete benissimo come la penso: perché me lo avete chiesto se tanto rimarrà della sua id...?“

Non poté finire. Una luce riempi la stanza da cui usci una figura umana che osservo i due per alcuni secondi. L’uomo sorrise.

“Salve Re Lishium.”

Il Re balzò in piedi e lanciò ripetutamente verso quell’uomo dei raggi di energia con le mani, ma egli si rivelò protetto da uno scudo invisibile. Il nuovo venuto cominciò a ridere rumorosamente e Lishium smise di attaccarlo.

“Re Lishium, Re Lishium. Come ha osato attaccare una divinità?”

“Di cosa sta parlando?”

“Lishium, io sono il Fondatore Aksadrin.”

Lishium si inchinò immediatamente.

“Perdonatemi, mia divinità.”

Subito dopo, anche Alik fece lo stesso.

“Come potrei, Lishium? Ti sei opposto agli Zatron, i nostri servi che dovevano ristabilire la pace nell’Universo.”

“Mia divinità, mi dispiace, perdonateci, non avevamo idea di questo. Gli Zatron si sono presentati come ostili, abbiamo avuto paura per la nostra vita...”

“Non possiamo perdonarvi: il vostro pianeta sarà distrutto, con tutti voi sopra.”

“Mia divinità, vi prego, abbiate pietà...”

Aksadrin scomparve come era apparso e lascio Alik e Lishium soli e scossi per quel messaggio di giudizio nei confronti di tutto i popoli del loro mondo. Poi videro all’orizzonte un fuoco che in pochi istanti li raggiunse.

Aksadrin osservava il pianeta esplodere da una vetrata su una nave spaziale. Un ologramma sulla vetrata notificò una videochiamata dall’Imperatore lawariano. Aksadrin rispose.

“Eterna vita all’Impero!”

“Eterna vita all’Impero, Aksadrin. Sei riuscito a ristabilire l’ordine nell’Universo 792.135?”

“Sguinzagliare gli Zatron è stato davvero efficace. Devi ringraziare davvero l’Infinity Power, stanno facendo un lavoro eccelso, le ultime armi biologiche sono state veramente ottime.”

“Lo farò. Quanti pianeti avete distrutto?”

“74, mio Imperatore. La stagionatura con gli Zatron non è bastata per ristabilire l’ordine. Almeno erano tornati al Tipo Alfa.”

“Fammi indovinare, ci credevano déi.”

“Sì, mio Imperatore.”

Aksadin si mise a ridere, seguito dall’Imperatore.

“Come è giusto che sia, non è vero, Aksadrin?”

“Concordo, mio Imperatore.”

“Ti saluto, e buon lavoro.”

“Grazie, mio Imperatore.”

L’Imperatore chiuse la chiamata e Aksadrin usci da quella stanza, lasciandosi alle spalle i resti di quello che un tempo era un pianeta.

Asaf Castigliano

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Novelle di Sandro Degiani

Il Console Pharaon Ulysses Kursk 1943 Capoverde 1944 New York 1946 Jevah Ritorno al Passato La minaccia del Krang Il Bianco muove e dà matto in tre mosse Gatto di Bordo Pilota Anche gli Dei devono morire Il Valore di un giorno Viaggio di un secondo Briciole Breve Storia del primo McDonald su Marte Volpiano Sud

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